Nel corso di questi quasi due mesi di quarantena, diversi tra gli atleti biancorossi sono rimasti in città per affrontare in sicurezza l’emergenza coronavirus. Lontani dai solo parenti, hanno fatto squadra restando uniti anche se a distanza e proseguendo a mantenersi in attività, nel rispetto delle norme emanate dal Governo. Ora che il campionato è stato ufficialmente chiuso e in Italia la situazione sta lentamente migliorando, i giocatori stanno tornando a casa.
Tra questi Andrea Nasari. Lo schiacciatore piemontese ha vissuto una stagione da protagonista con la maglia della Menghi Pallavolo Macerata, fino a quando si è giocato. “Dispiace per la sospensione, visto il campionato che stavamo disputando e il duro lavoro svolto durante l’anno, ma è stata una decisione saggia”, commenta Nasari. “Prima di tutto andava tutelata la salute, proseguendo a giocare si sarebbe potuto creare il rischio, durante i play-off, di giocare con squadre del nord dove la situazione è più complicata che altrove”. Come tanti altri atleti della Menghi Pallavolo Macerata, hai passato in città questa quarantena, come l’hai vissuta? “Dopo l’ultima partita di campionato giocata è arrivato il blocco delle attività e abbiamo cominciato ad allenarci in casa. In queste settimane siamo sempre rimasti in contatto con lo staff tecnico e l’allenatore per programmare gli allenamenti a distanza. Continueremo ad allenarci anche ora che il campionato è stato sospeso per farci trovare in forma nel momento in cui si riuscirà a riprendere”. Cosa porterai con te di questa stagione così particolare? “Il rammarico per come è finita, avevamo trovato continuità nelle ultime gare disputate e saremmo andari a giocarci i play-off pronti a giocarcela fino alla fine. Questo secondo anno a Macerata ha rappresentato una conferma del buon lavoro svolto. Ci siamo tolti delle soddisfazioni e ho potuto giocare con un gruppo speciale, affiatato sia dentro che fuori dal campo”.
Si chiama Simona Castelli, di Macerata, ed è dal 18 marzo che affronta l'ignoto, lasciata sola dalla sanità maceratese, ha raccontato la sua storia a Tagadà, la nota trasmissione di La7.
"Suo marito come sta" ,è la domanda che apre il collegamento. "Mio marito sta attraversando una nuova crisi grave". Una domanda obbligata perchè proprio dopo il ricovero del marito, Simona è stata abbandonata a se stessa dalla sanità.
Mio marito "il 18 esce di casa - racconta Simona a Tagadà - . Il 19 si sottopone a tampone perché a casa non riusciamo ad averlo nonostante la richiesta del medico curante".
Ed inizia a raccontare il suo calvario: "Mio marito viene ricoverato per fare il tampone, il giorno dopo ancora non sanno il risultato allora io riesco, attraverso amici e conoscenti a sapere il risultato e lo comunico al reparto. È positivo. mi ringraziano e mi dicono che vedranno dove si è inceppato il meccanismo".
Tre giorni dopo, il 24, vista l'assenza di comunicazioni e dopo molti tentativi, la donna riesce a contattare l'Asur competente che la informa che è sottoposta ad isolamento fiduciario dal 20 marzo ovvero da 4 giorni.
La donna informa tutte le persone che nel frattempo, ignara della restrizione, ha frequentato. Fortunatamente per loro nessuno contrarrà la malattia.
Simona è preoccupata, ha convissuto con un positivo ed inizia ad accusare sintomi preoccupanti quali la mancanza di gusto ed olfatto. Così chiede di essere controllata, di sottoporsi ad un tampone.
Ma il tampone non arriva, nonostante anche la richiesta effettuata anche dal medico di famiglia gia dal 23 marzo.
Arriva il 4 Aprile, data in cui l'isolamento finisce e data la latenza dell'Asur, Simona decide di effettuare un test sierologico da privati (a pagamento).
L'esito del test è impressionante. Simona ha ancora un'infezione presente e le consigliano di rimanere a casa. Ma lei è comunque rimasta in isolamento volontario.
"Simona, ma lei quindi è stata sola in tutto questo". Esclama la presentatrice sbalordita. "Sì" risponde rassegnata, "ma andiamo avanti, perchè non è finita".
"Sabato scorso (18/05 n.d.r.) sono stata contattata dalla Asur territoriale, che mi ha chiesto 'Ma lei signora che dice? Sarà il caso che lo faccia il tampone?'" Simona risponde ovviamente sì e viene inserita in una lista per essere invitata in un "drive in" allestito a Macerata entro il 22.
Ancora una volta, però, ci si scontra con la confusione, la chiamata non arriva e così è di nuovo la donna a dover contattare ieri la asur non senza difficolta. La sorpresa è, come sempre, in agguato: Lei chi è scusi? Simona?" Si è sentita rispondere la donna.
Come racconta lei stessa "non abbiamo il suo nominativo" le hanno risposto. Ma erano stati loro a contattarla e questo Simona lo dice, "ci sarà stato qualche disguido - le rispondono - vediamo se possiamo inserirla nella prossima settimana".
"Io sono abbastanza senza parole rispetto a tutta la vicenda in verità" chiosa la conduttrice, "noi siamo soli di fronte alla morte", risponde Simona.
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Mercoledì 22 aprile sono state consegnate al Sistema Emergenza Territoriale 118 dell’Area Vasta di Macerata, diretto dal Dottor Emanno Zamponi, tre nuove Ambulanze, acquistate dalla stessa Area Vasta, attraverso una gara sul Mercato Elettronica Nazionale.
Tali mezzi di soccorso sono stati allestiti su veicoli FIAT Ducato euro 6 di cilindrata 2300 cc, potenza 180 CV, full-optional, con sospensioni pneumatiche autolivellanti. L’allestimento delle ambulanze è di ultima generazione a cura della ditta ORION, dotata di tutti i presidi sanitari ed elettromedicali per il Soccorso Avanzato Medicalizzato e di un centro mobile di rianimazione. Sono predisposte sia per il soccorso di pazienti pediatrici che per adulti anche bariatrici, con patologie mediche, chirurgiche, ostetriche e traumatiche. Questi mezzi andranno a sostituire tre ambulanze obsolete della flotta aziendale 118 e verranno utilizzati per il Soccorso Avanzato prevalentemente nelle PoTES (Postazioni Territoriali dell’Emergenza Sanitaria) 118 di Macerata e Tolentino. I nuovi mezzi saranno di grande aiuto, in questo particolare periodo, anche per potenziare la Rete Territoriale del Soccorso di tutto il territorio dell’Area Vasta 3.
Le ambulanze del Servizio Emergenza Territoriale 118 dell’Area Vasta 3, destinate al soccorso e trasporto urgente complessivamente, nell’anno 2019, hanno percorso 216.000 Km, mentre le automediche hanno complessivamente percorso 98.000 Km. I mezzi del 118, pur controllati con un puntuale servizio di manutenzione, quando diventano obsoleti e non più affidabili, ai sensi della vigente normativa sono sempre sostituiti con veicoli di ultima generazione.
Ancora un significativo gesto di generosità e di vicinanza alla sanità dell’Area Vasta 3 da parte della Fondazione Bocelli che ha voluto donare 5.000 mascherine di tipo FFP1.
Riguardo la destinazione, su proposta del Direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, accolta con entusiasmo dalla Direttrice della Fondazione Laura Biancalani, i dispositivi saranno destinati a tutti i dipendenti dell’Area Vasta per uso personale, stante l’obbligo previsto da alcuni Comuni della Provincia di Macerata di farne uso.
"Un grande e caloroso ringraziamento al Maestro Andrea Bocelli e alla sua Fondazione per questo ulteriore segno di solidarietà nei confronti del nostro sistema sanitario", afferma il direttore Alessandro Maccioni.
Il Club Inner Wheel di Macerata ha voluto dare il suo contributo ai Medici e agli Operatori che ogni giorno si trovano a fronteggiare e gestire, nel migliore dei modi, con dedizione e coraggio, la grave situazione di emergenza sanitaria. Per questo sono stati acquistati ed inviati, in più spedizioni, tute, camici, visiere, scatole di guanti usa e getta, mascherine e termometri clinici a distanza, che via via venivano segnalati come necessari al Reparto di Pneumologia dell’Ospedale cittadino.
“Il nostro Club- ha dichiarato la Presidente Marina Leombruni- ha contattato direttamente i fornitori per far pervenire direttamente agli operatori della Struttura Sanitaria i materiali più urgenti ed immediatamente disponibili”.
“Non è la prima volta che realizziamo service sociali e culturali per il nostro territorio-prosegue la Presidente-ma questa volta la donazione all’Ospedale è stata particolarmente sentita e fortemente voluta da tutte le Socie. Restiamo sempre in contatto con gli Operatori Sanitari cercando di dare il massimo nei limiti delle nostre possibilità e seguendo quanto ci suggerisce il nostro motto internazionale di questo anno: together we can, oggi più attuale che mai".
L’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia del nosocomio maceratese si arricchisce di una nuova strumentazione all’avanguardia donata dalla Fondazione Carima. Si tratta di un importante aggiornamento tecnologico della colonna laparoscopica in uso presso il reparto con un innovativo sistema di visione tridimensionale Full HD, del valore di mercato di circa 180.000 euro.
Introdotta da pochi anni nelle sale operatorie, la tecnologia 3D è un’evoluzione della laparoscopia tradizionale che, aggiungendo la dimensione della profondità, offre al clinico una visione più realistica del campo operatorio, facilitando l’individuazione dei piani chirurgici e il movimento degli strumenti manuali. Le telecamere e gli schermi ad alta definizione, insieme a un software dedicato e agli occhiali 3D, consentono infatti di migliorare la risoluzione delle strutture anatomiche e permettono un orientamento spaziale più preciso. Tutto ciò si traduce in una maggiore precisione dell’atto chirurgico, in una diminuzione della durata dell’intervento e, in ultima analisi, in più sicurezza per il paziente in termini di riduzione sia della sedazione che dei tempi di degenza. Per quanto riguarda l’ambito della ginecologia, la laparoscopia in 3D è particolarmente utile, ad esempio, negli interventi di endometriosi profonda e di oncologia ginecologica.
Queste le parole del primario Mauro Pelagalli: “L’acquisizione della tecnologia 3D nella nostra sala operatoria ci porta al vertice della appropriatezza delle procedure endoscopiche avanzate eseguibili in un centro di riferimento oncologico e per l’endometriosi severa quale è ormai accreditata l’Unità Operativa di Ginecologia di Macerata. La possibilità di vedere con maggior definizione e soprattutto nelle tre dimensioni dello spazio, anche in condizioni di patologia molto complessa, consente una operatività maggiormente efficace e con tempi più corti rispetto al normale laparoscopio tradizionale. La tecnologia 3D rappresenta infine un utile sistema didattico per la formazione degli operatori più giovani, che accedono a queste metodiche operatorie in oncologia ed endometriosi. Ritengo inoltre che una volta iniziata l’esperienza con questo sistema sia molto difficile tornare alla vecchia laparoscopia, che comunque per tanti abbiamo utilizzato con successo”.
La dotazione del nuovo sistema di videolaparoscopia si inserisce nel “Carima Healthcare”, il piano di donazioni ospedaliere in favore dell’Area Vasta n° 3 dell’ASUR Marche promosso dalla Fondazione Carima per il biennio 2019-2020. L’iniziativa prevede un programma di acquisti, concordato con la Direzione della predetta azienda sanitaria, di sedici apparecchiature mediche di ultima generazione destinate a cinque ospedali della provincia di Macerata, per il quale sono stati stanziati complessivamente 770.000,00 euro a fronte di prezzi di listino che nel complesso superano ampiamente il milione di euro.
“La Fondazione Carima – spiega il Segretario Generale Gianni Fermanelli – sta mettendo in atto quella che ormai è una prassi consolidata, ovvero acquistare direttamente le tecnologie oggetto di donazione dalle aziende leader di settore, con il prezioso supporto dell’Ingegneria Clinica e delle altre funzioni competenti dell’Area Vasta n° 3, conseguendo un significativo risparmio economico nonché abbreviando sensibilmente i tempi di fornitura rispetto a quelli tipici degli enti pubblici”.
Ad oggi buona parte del “Carima Healthcare” ha trovato realizzazione, nonostante la congiuntura sfavorevole a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che ha visto l’ente impegnato in prima linea. Sono già stati infatti consegnati e collaudati il sistema di monitoraggio dei parametri vitali per il Servizio di Cardiologia dell’ospedale di Macerata, che è stato integralmente sostituito, il letto ergometro e il treadmill destinati al Servizio di Cardiologia dell’ospedale di Civitanova Marche e, sempre per quest’ultimo, il portatile di radiologia ad arco a C per il Blocco operatorio.
“L’innovazione tecnologica delle strumentazioni mediche in dotazione agli ospedali e il conseguente miglioramento delle prestazioni erogate – ha dichiarato la Presidente Del Balzo Ruiti – continua ad essere una priorità per la Fondazione Carima, perché è sinonimo di salute della nostra collettività di riferimento e di riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure. Le donazioni sanitarie sono frutto di un lavoro di squadra lungo e impegnativo, che però continuiamo a portare avanti con determinazione poiché sono in grado di generare un impatto forte e positivo sulla qualità di vita del territorio maceratese”.
“Anche in questa fase di grave emergenza – conclude il Direttore Alessandro Maccioni – continua l’impegno della Fondazione Carima per sostenere gli investimenti programmati per potenziare l’offerta e la qualità dei servizi sanitari di eccellenza dell’Area Vasta n° 3.
La Fase 2 ancora deve prendere il via ma per alcuni maceratesi la voglia di uscire per assaporare quella sensazione di libertà che manca oramai da più di 40 giorni sembra essere più forte del rischio di incorrere in una sanzione pecuniaria.
E' il caso di due ragazzi che questa mattina hanno pensato bene di godersi il caldo sole seduti sul prato nel parchetto antistante il parcheggio Sferisterio, improvvisando un pic-nic.
Una piccola scampagnata all'area aperta senza mascherine e senza distanziamento sociale ma anche una situazione di ordinaria normalità che in questo però momento costituisce una violazione del decreto governativo relativo alle misure di contenimento e gestione dell'emergenza Coronavirus.
Si è svolta in data odierna una call conference presieduta dal Prefetto Iolanda Rolli cui hanno preso parte il Procuratore della Repubblica, i vertici delle Forze dell’Ordine, il direttore della Banca d’Italia, il presidente della Camera di Commercio, il presidente dell’A.B.I. Marche, i rappresentanti degli istituti di credito di Ubi Banca, Banca Credito Cooperativo Recanati Colmurano, Banca Macerata, Banco Marchigiano e il Presidente del Consiglio Notarile distretti riuniti Macerata e Camerino per fare un punto della situazione dell’economia del territorio secondo quanto previsto dalla Direttiva del 10 aprile u.s. con cui il Signor Ministro dell’Interno ha invitato i prefetti ad attivare forme di ascolto, dialogo e confronto con attori istituzionali, rappresentanti territoriali delle categorie produttive, delle parti sociali e del sistema finanziario e creditizio al fine di intercettare ogni possibile segnale di disgregazione del tessuto sociale ed economico.
Riguardo al passaggio, dall’attuale fase di contrasto all’epidemia al graduale riavvio delle attività al termine del periodo di lockdown è stata dedicata particolare attenzione al tema delle prevedibili criticità che potrebbero incontrare le imprese e le attività commerciali nel momento della completa ripresa delle attività, non potendosi escludere che la generale condizione di fragilità del tessuto economico e produttivo possa aprire varchi alle infiltrazioni della criminalità organizzata.
La ripresa è sempre più vicina, ma i rischi sono enormi. Da ciò nasce l’esigenza di evitare manovre speculative che potrebbero inquinare il sistema imprenditoriale locale, mettendo in pericolo non solo le aziende ma anche le persone che ci lavorano e con esse le loro famiglie.
Dietro l’attività economica che riparte si insinua lo spettro della criminalità che rischia di mettere a repentaglio le piccole, medie e grandi imprese del territorio.
Il vertice convocato dal Prefetto ha quindi individuato le linee di intervento e possibili soluzioni operative in grado di ottimizzare l’attività investigativa della Procura e delle forze di polizia.
Il riferimento principale è agli appalti pubblici e ai principali settori economici del territorio a cominciare da quello dell’edilizia con la ricostruzione pubblica e privata post sisma, settori sui quali è stato progettato un rafforzamento dei controlli e un’intensificazione delle verifiche antimafia. Tematica, quest’ultima, oggetto di specifico incontro tenuto nella giornata di ieri da parte del gruppo interforze.
La riunione di oggi si colloca a valle degli incontri tenuti con i sindaci della Provincia ai quali il Prefetto ha già chiesto di non perdere di vista l’evoluzione del contesto socio economico dei propri territori intercettando per tempo situazioni di disagio e attivando iniziative di solidarietà e sportelli di ascolto. Ulteriori incontri saranno organizzati nelle prossime settimane anche con le categorie del commercio, del mondo agricolo e dell’artigianato.
L'Associazione Amici dello Sferisterio da sempre affianca alla propria attività di approfondimento dedicati all’opera, al teatro musicale e al Macerata Opera Festival anche incontri e percorsi formativi appositamente ideati per i più piccoli. Oggi, in cui il tema della stagione MOF2020 “#biancocoraggio” sembra più opportuno che mai e il bisogno non perdere il contatto con la bellezza si fa più urgente per tutti, l'associazione fa un passo in più e lancia la sezione Kids&Young, inaugurando un apposito profilo su Facebook e proponendo una serie di incontri in formato digitale, che incuriosiscano piccoli e giovani. Le storie, le trame, i personaggi, i segreti e le curiosità delle opere finalmente a portata di mano dei più piccoli di casa.
“Sin dall’inizio – racconta la presidente Lucia Rosa - l’associazione Amici dello Sferisterio ha inserito nel suo programma di divulgazione e diffusione della storia dello Sferisterio, del Festival e dell’opera lirica un percorso dedicato ai più “giovani” perché è la lirica è magia pura, emozioni, meraviglia e con questi incontri negli anni abbiamo accompagnato i bambini alla scoperta, in modo divertente e diverso, del bello della musica e del teatro musicale.
Nel 2019, nell’ambito degli appuntamenti collaterali del Macerata Opera Festival, con cui collaboriamo regolarmente, abbiamo organizzato i tre appuntamenti del percorso “Martedì kids” grazie ai quali i bambini hanno avuto occasione di avvicinarsi alle tre opere del cartellone #rossodesiderio. Speriamo che le circostanze ci permettano di poter proseguire anche nel 2020.
Dal primo incontro nel 2017 “Pomeriggio horror all’opera - Don Giovanni” è nato il programma “I mestieri all’Opera” per la Scuola Primaria che lo scorso anno scolastico ha coinvolto oltre 26 classi, ovvero circa 450 bambini tra i 6 e i 10 anni. Purtroppo la situazione ha fermato i nostri incontri e quindi abbiamo pensato di attivarci su canali alternativi per non fermare il nostro percorso.”
In collaborazione con la CTR (Compagnia Teatrale Calabresi Tema Riuniti) con la quale prosegue una bellissima sinergia - le voci narranti sono di Fulvia Zampa e Louis Marreiros - sono stati predisposti e pubblicati su Facebook e Instagram i due primi video, una panoramica sulla musica e sulla lirica. A che serve? Perché nasce? Come mai si fa così?
L’ultimo ‘video-teaser’ pubblicato fa da goloso aperitivo alla storia di tre “bambini-supereroi” nati in tre città diverse e mai incontrati, che invece diventeranno tre dei più importanti compositori d’opera di tutti i tempi: un tuffo nelle appassionanti vite dei tre grandi geni protagonisti quest’anno della stagione lirica: Verdi, Puccini e Mozart.
Si prosegue con Giuseppe Verdi raccontato in tre “puntate” dal giovane baritono Gianluca Ercoli, protagonista dell'atteso "Nino ovvero Don Giovanni lo scapestrato bambino" che aspettiamo di vedere presto in scena. Gianluca Ercoli è amico speciale degli Amici dello Sferisterio e da sempre collabora nei progetti scuola.
Nel calendario delle future puntate degli Amici Kids&Young: Mozart e Puccini, video, incontri, giochi, contests e tante sorprese per i piccoli curiosi.
Iniziano i lavori di manutenzione dei marciapiedi e della carreggiata in via Pace, nel tratto compreso tra via Zorli e la strada provinciale Potentina, appaltati dal Comune nei mesi scorsi. Con l’occasione sarà anche eseguito da parte dell’APM un intervento di manutenzione della rete idrica.
Per questo, giovedì 23 e venerdì 24 aprile, all’altezza dei numeri civici 159-161 il traffico sarà regolato con senso unico alternato e limite di velocità di 30 Km/h e divieto di sorpasso. Anche la fermata del bus in quel tratto sarà spostata più a valle con divieto di sosta dalle 7 alle 21, per fermata bus.
Dal 27 aprile inizieranno le opere interesseranno la careggiata e marciapiedi e saranno eseguite dalla ditta Co.Ri di Loreto e fino al termine dei lavori tra via Zorli e la S.P. 101 Potentina si circolerà con senso unico alternato regolato da movieri o impianto semaforico e limite di velocità di 30 Km/h.
ll Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 5952 casi positivi al coronavirus sui 31.673 tamponi effettuati nella Regione Marche (leggi qui). Sono 2374 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1768 in provincia di Ancona, 956 in provincia di Macerata (10 in più di ieri), 402 in provincia di Fermo, 274 in provincia di Ascoli Piceno, 178 extra regione.
Per la prima volta la provincia di Macerata supera nei nuovi casi quella di Pesaro-Urbino (8).
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti continua ad aumentare: si è, infatti, passati da 1849 a 1865 (+16).
Scende il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dagli 881 di ieri ai 798 di oggi) e diminuisce anche il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva che ora sono 71 (5 meno di ieri): 13 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (8 a Civitanova Marche, 5 a Camerino).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Una chiamata inaspettata quella ricevuta dalla piccola Maria Gabriella Lucarini, che si è ritrovata al telefono con il questore di Macerata Antonio Pignataro. La giovane bambina di 11 anni, ieri, è stata insignita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell'attestazione di "Alfiere della Repubblica" (leggi qui), un premio per l'attaccamento dimostrato al proprio paese, Camerino, a seguito del sisma del 2016.
Maria Gabriella, nonostante sia stata costretta a trasferirsi a Civitanova, ogni mattina si è infatti spostata verso la città ducale, prendendo il pullman prestissimo per continuare ad andare a scuola nella sua città.
Commosso e colpito dalla profondità d'animo della bambina, il questore di Macerata Antonio Pignataro le ha espresso i suoi sentimenti più profondi di apprezzamento e riconoscenza con una telefonata nel corso della quale la piccola Maria Gabriella ha espresso il desiderio di "poter studiare per diventare da grande un bravo magistrato per contribuire a migliorare la società ed essere d'aiuto agli altri".
Il Questore l’ha invitata a studiare con impegno e passione così da poter un giorno assolvere i suoi compiti con Disciplina e Onore: "Vedi, così come tu hai i tuoi Genitori sempre pronti a infonderti principi e valori per poter far sì che tu possa crescere nel rispetto delle regole e per il bene della collettività, anche noi poliziotti - ha affermato il questore nella telefonata - abbiamo una guida che ci indica, in ogni occasione, come svolgere i nostri compiti per il bene di tutti. La nostra guida è Capo della Polizia Franco Gabrielli. Io e i miei uomini abbiamo fatto un patto d’Onore con la società e io devo rispettare questo patto ad ogni costo, anche se ciò dovesse significare mettere in pericolo e sacrificare la mia vita, affinché si possano salvare delle persone dal male…questo patto che si chiama Fedeltà alla Repubblica".
La piccola Maria Gabriella, con parole semplici ma efficaci, ha risposto al Questore con una frase eloquente: “Fortuna che ci siete voi Poliziotti qui a difenderci”.
Questa mattina il questore ha anche voluto far dono a Maria Gabriella - definita "un esempio fulgido e positivo per tutti noi" - di una felpa della Polizia di Stato e la neo alfiere della Repubblica ha ringraziato con la seguente lettera:
Le imprese del territorio si mobilitano per dare una mano nell’emergenza sanitaria.
L’azienda di Pollenza, Stacchio impianti, ha donato un defibrillatore Monitor Lifepack 15 prodotto dalla ditta Stryker Italia Srl di Roma all’ospedale di Macerata.
“Questo gesto è un segno di solidarietà nell’ emergenza che stiamo affrontando, in aiuto alla sanità per combattere con apparecchiature professionali questo terribile virus”, fanno sapere i soci titolari della ditta . “È stato lo stesso ospedale a fornirci indicazioni sulle apparecchiature di cui avevano maggior bisogno in questo momento”.
Il Direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni attraverso un comunicato ha tenuto a ringraziare il gesto di soliderità e di vicinanza del PD della provinciua di Macerata:
"Un ringraziamento sincero alla Federazione Provinciale del Partito Democratico e a tutti i Circoli della Provincia di Macerata da parte del Direttore dell’Area Vasta 3 e degli operatori sanitari delle strutture coinvolte - si legge nella nota - per la donazione di 3.000 mascherine chirurgiche certificate CE che saranno destinate come da indicazioni, del segretario provinciale Francesco Vitali e della responsabile sanità Paola Castricini, agli Hospice di Macerata e San Severino Marche e ai Reparti delle strutture ospedaliere di Macerata e San Severino".
Poste Italiane rende noto che le pensioni del mese di maggio verranno accreditate il 27 aprile per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti da oltre 7.000 ATM Postamat, senza bisogno di recarsi allo sportello.
Coloro che invece non possono evitare di ritirare la pensione in contanti, nell’Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal calendario seguente:
I cognomi dalla A alla B lunedì 27 aprile; dalla C alla D martedì 28 aprile; dalla E alla K mercoledì 29 aprile; dalla L alla P giovedì 30 aprile; dalla Q alla Z sabato mattina 2 maggio.
Poste Italiane ricorda inoltre che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri.
Nell’attuale fase di emergenza sanitaria, le nuove modalità di pagamento delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane. "In questa fase, ciascuno è pertanto invitato ad entrare negli uffici postali esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili, in ogni caso avendo cura, ove possibile, di indossare dispositivi di protezione personale; di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti; tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico", ricorda Poste Italiane.
Sono passati 10 anni dal quel venerdì pomeriggio che ha cambiato la vita di tutti noi che ti amavamo e avevamo infinita stima di te. Si perché era impossibile non amarti...la tua bontà e la tua serenità conquistavano il cuore di chiunque aveva la fortuna e l'onore di incontrarti nel cammino della propria vita. Niente sarà più come prima… ma mi sento privilegiato di averti avuto al mio fianco, di aver ricevuto i tuoi insegnamenti e il tuo esempio...ed oggi, giorno del decimo anniversario della tua scomparsa, condizionato da questa situazione surreale generata dal coronavirus, vogliamo ricordarti per la tua infinita serenità, per tua forza d'animo e per la tua determinazione. Dicevi sempre "fai per cento volte quello che io farei ,non fare mai ciò che io non farei". Ecco, sono sicuro che tu non saresti stato triste, ma avresti ancora di più amato la tua vita nel rispetto di chi non avrebbe avuto più la stessa possibilità. Ti ringrazio per essermi stato vicino e fatto diventare uomo, per avermi insegnato che "per divenire individui migliori e per ottenere il meglio dalla vita è necessario molto sacrificio ed impegno sincero"(cit. Gianmatteo Sileoni).
Nonostante le circostanze ci impediscano di commemorarti come avremmo voluto, sono sicuro che sarai in mezzo a noi e con il tuo amore infinito e il tuo affetto ci farai sentire tutti ancora più uniti.
Per chi volesse seguire la diretta della celebrazione in memoria di Giammatteo Sileoni, può farlo giovedì 23 aprile dalle 19:00 dal link della Parrocchia San Vincenzo Maria Strambi: https://m.youtube.com/channel/UCGlwO32lRpgUyjwUqP-US1Q
La messa in suo ricordo sará giovedì 23 aprile alle 19:00.
"L’emergenza sanitaria innescata dal nuovo virus SARS-Cov-2 sta provocando gravissimi effetti economici che si ripercuotono sui redditi di moltissime famiglie, in particolar modo di quelle già economicamente più deboli, che si ritrovano a non avere risorse necessarie per fare fronte alle esigenze di prima necessità e di conseguenza agli impegni economici e contrattuali precedentemente assunti".
A parlare sono i Sindacati degli inquilini SUNIA, SICET e UNIAT di Macerata, i quali giudicano positiva la sospensione dell’esecuzione degli sfratti inserita nel decreto “Cura Italia”, ma non sufficiente per affrontare l’urgente vuoto normativo sul tema degli affitti: "È necessario intervenire con misure efficaci di rapida attuazione per le locazioni ad uso abitativo, per quelle di lavoratori e studenti fuori sede e ad uso commerciale a artigianale. Ciò per evitare un massiccio ricorso al contenzioso ed evitare numerosi sfratti".
"I comuni non hanno risorse adeguate per intervenire e mezzi preposti a farlo. Si sollecita la Regione - sottolineano i sindacati - affinché preveda l’istituzione di un Fondo Straordinario per l’emergenza COVID-19 per il sostegno affitto abitativo e commerciale, accelerando e semplificando al massimo le procedure di accesso. Dovranno essere adottati degli specifici strumenti di rapido intervento e dalla assoluta e imprescindibile priorità rappresentata dalle famiglie che per effetto dell’epidemia hanno subito riduzioni di reddito, o che non hanno potuto utilizzare l’immobile per i mesi relativi all’isolamento da emergenza, come studenti, insegnanti, lavoratori fuori sede, ovvero gestori di attività di cui sia stata deliberata l’ordinanza di chiusura".
"Riguardo alle locazioni studentesche, in quei Comuni con sedi universitarie, in attesa che venga prevista una normativa specifica temporanea, si chiede ai proprietari di valutare la riduzione del canone e/o consentire agli studenti con contratti abitativi transitori di lasciare la sistemazione oggetto del contratto in corso in tempi brevi e inferiori ai termini di recesso indicati nel contratto e senza incorrere in penali" concludono i sindacati.
Un significativo gesto di solidarietà da parte della Guangdong University of Foreign Studies di Canton per l’Università di Macerata: un gruppo di studentesse e studenti, oltre che di laureati, docenti e ricercatori del Dipartimento di italiano dell’Ateneo cinese hanno inviato a Unimc quattromila mascherine mediche usa e getta.
L’iniziativa è frutto della lunga collaborazione accademica e scientifica tra la professoressa Gioia Zhang, direttrice del Dipartimento di Italiano, e il professor Angelo Ventrone, titolare di una cattedra di storia italiana come Yunshan Chair Professor presso l’Ateneo cinese. Da molti anni, inoltre, ogni settembre alcuni studenti della Gdufs vengono a Macerata per trascorrere un intero anno accademico a Unimc.
“Sono tutte le mascherine usa e getta con Certificato europeo - spiega Ventrone -. Per acquistarle, docenti e studenti si sono autotassati, si sono occupati di trovare mascherine certificate e un corriere qualificato per farle arrivare il più celermente possibile. La loro mobilitazione, nata spontaneamente in virtù dei rapporti coltivati in questi anni, è stata una delle più piacevoli sorprese di questo periodo difficile. Purtroppo, il pacco è rimasto fermo un paio di settimane alla dogana per i controlli prima di arrivare da noi”.
“Siamo profondamente grati per questo gesto, che testimonia la stima e l’affetto tra le persone che lavorano per queste due istituzioni, lontane ma vicine per interessi scientifici e culturali. Il nostro Ateneo ancora una volta si dimostra un campus internazionale dentro la città”, rimarca il rettore Francesco Adornato. Le mascherine saranno destinate alla comunità universitaria, in particolare agli studenti, nel caso di una possibile futura minima ripresa delle attività in presenza in condizioni di sicurezza, docenti e personale tecnico amministrativo.
Precipita dal balcone sito al terzo piano della propria abitazione: perde la vita un uomo di 46 anni. Il tragico episodio è avvenuto nella mattinata odierna, intorno alle 8:40, in via Cincinelli a Macerata.
Lanciato l'allarme è corso sul posto il personale del 118, ma per l'uomo, il 46enne G.T. , non c'è stato più nulla da fare. I sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
I carabinieri sono giunti sul luogo dove si è consumato il dramma, per ricostruire esattamente quanto accaduto. Dalle prime informazioni, sembra che si sia trattato di un gesto volontario.
Con la chiusura per l’emergenza Coronavirus, bar e ristoranti fanno fronte ad una situazione gravosa. Con affitti e tasse da pagare, i gestori stanno riorganizzando le loro attività, gettando un occhio alla riapertura che si profila. La speranza è quella di poter avere spese dilazionate, consone alle misure di sicurezza con cui sarà possibile riaprire i locali.
“Dal decreto del 9 marzo abbiamo lavorato consegnando pranzi e cene a domicilio, in tutti i comuni della provincia – dice Marco Guzzini, titolare di Digusto, in piazza Battisti -. Questo ci permetterà di fronteggiare molto meglio le spese che verranno. Quando arriverà effettivamente il momento di ripartire, speriamo di poter contare sui posti della piazza antistante al locale. Inoltre riapriremo il Giardinetto, in vicolo Monachesi, proprio per garantire la distanza minima fra i tavoli che sarà prevista. Guardiamo con fiducia alle disposizioni che saranno date, sarà fondamentale avere tempistiche rapide a livello burocratico su modulistica e linee di credito. Auspichiamo – conclude – che le spese vengano modulate sulle possibilità di lavoro concesse. Ci confronteremo con chi di dovere, siamo fiduciosi”.
“Ci sarà bisogno di una pressione fiscale più bassa da parte di governo e istituzioni locali – dice Aldo Zeppilli, titolare del bar Centrale e del Centrale.eat, in piazza della Libertà –. A prescindere da quando si riaprirà avremo spese per mettere i locali in sicurezza e, senza contare i mesi di chiusura, dovremo affrontare un periodo duro ancora lungo. Un elemento chiave sarà il vaccino. Saremo ben felici di lavorare con tutte le misure necessarie per prevenire ricadute, ma dovrà esserci anche un adeguato abbassamento di tasse ed imposte, sia da parte del governo che delle amministrazioni locali. Se, una volta riaperto, ci chiedessero di lavorare ad un terzo del potenziale, le spese andrebbero calibrate in base alle possibilità concesse. Inoltre, ad oggi, linee guida precise su come effettivamente riaprire e lavorare, a proposito di distanze e quant’altro, non sono state date. Sarebbe fondamentale – conclude – che fosse concesso restituire i soldi che verranno prestati tramite le banche in maniera più diluita”.
“A Macerata buona parte della clientela è costituita da universitari – dice Marco Michelini, proprietario del bar Spulla -, anche riaprendo, con tutte le precauzioni necessarie, senza quelle presenze e senza la possibilità di organizzare eventi sarà dura. Per ora aspettiamo direttive, pagando l’affitto”.