Tutto è partito dall'inchiesta "Last generation", che ha portato all'arresto per il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso, 24 persone, facenti parte del clan Gallace di Guardavalle, ormai egemone nella zona della Calabria del il basso Jonio. Nell’ambito delle indagini preliminari, Vincenzo Aloi, nipote del capo della cosca Vincenzo Gallace (da tempo in carcere a seguito di una condanna all’ergastolo), viene intercettato mentre parla con un intermediario.
In questa intercettazione il giovane, ormai leader della cosca, afferma, che sta vendendo cocaina a chili nelle più importanti piazze di spaccio del Milanese e del Maceratese. Aloi - sempre secondo gli inquirenti - si sarebbe servito come base dello spaccio di una macelleria e di un ristorante della città di Soverato, in provincia di Catanzaro.
La notizia è quanto mai importante e preoccupante perché conferma il radicamento nella nostra provincia della 'ndrangheta e delle "ndrine" collegate.
L'inchiesta è stata gestita da Nicola Gratteri, Procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.
Arriva a Macerata il tour nazionale “Libera-Mente 2019”, una serie di appuntamenti finalizzati alla presentazione del libro-testimonianza «Dentro la psico-setta macrobiotica» (Edizioni Nisroch) di Mauro Garbuglia, che rivela tratti oscuri e inquietanti dell’ormai famosa organizzazione “Un Punto Macrobiotico” al centro nel 2018 di un interesse mediatico nazionale, diventando nota come "setta macrobotica".
L’evento, previsto per venerdì 28 giungo alle ore 21,00 presso l’Hotel Claudiani in Vicolo Ulissi 8, assume una particolare importanza in quanto Mario Pianesi ha vissuto per lunghi anni nel capoluogo maceratese, creando da qui il suo impero macrobiotico, prima di spostarsi a Tolentino. Moltissimi maceratesi hanno mangiato anche occasionalmente nei suoi ristoranti.
L’incontro è l’occasione per scoprire cosa c’è di vero nelle tante voci nate dopo la notifica di fine indagine del 2018, dove sono state fatte a Pianesi, a sua moglie Loredana Volpi e ai suoi più stretti collaboratori di Un Punto Macrobiotico, le accuse di Associazione a delinquere, Riduzione in schiavitù, Esercizio abusivo della professione medica, Evasione fiscale.
Come può un gruppo dedito all’alimentazione sana e allo sviluppo sostenibile, trasformarsi in associazione criminale?
L’Autore, Mauro Garbuglia, ha vissuto ben 25 anni della sua vita in “Un Punto Macrobiotico”, ricoprendo diversi ruoli di responsabilità all’interno dell’associazione. Lì ha conosciuto sua moglie, con lei ha avuto 2 figli, cresciuti entrambi secondo i precetti di Pianesi. Diventa, dunque, testimone diretto dell’evoluzione di quella che inizialmente era una libera associazione, per poi trasformarsi in una spietata psico-setta, ora descritta nell’inchiesta condotta dalle procure di Ancona e Forlì.
"Non si parla del valore della macrobiotica, della filosofia, si parla dei metodi utilizzati che hanno portato ad accuse specifiche dagli inquirenti - spiega l'autore -. “Dentro la psico-setta macrobiotica” è di certo l’unico testo che permette di entrare con una visione d’insieme in questo misterioso gruppo macrobiotico. Per la prima volta nel libro vengono denunciati gli abusi sessuali commessi all’interno dell’organizzazione, le tante morti avvenute per indebolimento delle condizioni fisiche, i metodi di sfruttamento del lavoro all’interno della psico-setta. Dietro il volto pulito di Pianesi – cittadino modello, nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica, con un pedigree impressionante di premi, cittadinanze onorarie e riconoscimenti vari – quello che mostro è un inferno, tempestato di amicizie politiche, holding occulta e un business impressionante. Un intero capitolo, ancora, affronta la misteriosa vicenda della prima moglie di Pianesi, che nell’ottobre dello scorso anno ha portato a un nuovo capo d’accusa nei confronti del guru, oggi indagato anche per omicidio."
"Il libro aiuta a capire il mondo occulto che si nasconde dietro un’associazione potentissima, diffusa in tutta Italia con oltre 100 ristoranti e negozi, e con oltre 90mila associati - prosegue l'autore -. Il libro evidenzia, inoltre, l’incubo che vive chi decide di fuoriuscire dalle psico-sette. Svuotati della loro essenza e dei loro soldi, senza più legami familiari e di amicizia, i fuoriusciti devono affrontare i continui attacchi di una spietata macchina del fango e le pesanti minacce dei loro carnefici."
L’evento all’Hotel Claudiani sarà l’occasione per ascoltare questo lato oscuro, documentato nel libro e confermato dalle denunce arrivate alle questura di Ancona dopo l’annuncio mediatico del marzo 2018, quando oltre 40 persone hanno deciso di raccontare la loro storia dentro UPM. Dalla loro pesante esperienza, dal loro coraggio a denunciare, è nato un movimento in difesa delle vittime di abusi psicologici, un mondo che coinvolge oltre 4 milioni di italiani, fino ad oggi senza strumenti legislativi e appigli istituzionali, da cui sono nate 2 proposte di legge in Parlamento e una Legge Regionale in Toscana, di notevole importanza.
Il programma della serata prevede l’introduzione di Alessandra Piccinini (Avvocato e scrittrice), una breve relazione di Sandro Piermarini sulla vera storia del biologico delle Marche, infine la presentazione del libro “Dentro la Psico-setta macrobiotica” da parte dell’Autore. Sarà l’occasione per scoprire “la setta della porta accanto” e, se possibile, non caderci dentro.
Sono pronti a partire per un viaggio di studio all’estero i migliori ventotto studenti del progetto English4U, finanziato dalla Regione Marche tramite risorse del Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo.
Promossi dall’Università di Macerata, ente capofila, in partenariato con l’Istituto Tecnico Industriale Statale "E. Divini” di San Severino e l’Istituto Tecnico Agrario Garibaldi di Macerata e con il supporto di Iis Bramante – Pannaggi, Itc Gentili, Liceo Artistico Cantalamessa, Iis Matteo Ricci di Macerata e Iis Leonardo Da Vinci di Civitanova, sono stati organizzati quattro corsi di lingua inglese per sessanta studenti iscritti agli ultimi anni degli Istituti scolastici secondari di secondo grado della provincia di Macerata, per la preparazione e il conseguimento della certificazione Cambridge English: Preliminary English Test e First Certificate of English.
Sono cinquantadue i partecipanti che hanno ottenuto la certificazione. I migliori sette di ogni corso, che hanno cioè conseguito la media scolastica finale più alta in tutte le materie, hanno vinto una borsa per soggiorni estivi all’estero che permetteranno loro di arricchire il bagaglio linguistico e culturale e prender parte a un’esperienza altamente formativa.
Uno degli scopi principali dell’iniziativa English4U è quello di potenziare le competenze linguistiche degli studenti, ma anche aumentare il numero di allievi iscritti a percorsi di certificazione linguistica e incrementare il tasso di successo nel conseguimento delle certificazioni Cambridge Pet e Fce, nonché sviluppare competenze trasversali riguardo alla formazione e alla ricerca del lavoro su scala europea e le capacità professionali in contesti lavorativi internazionali e multiculturali.
Passato e futuro. Un binomio perfetto per sancire la riapertura del Parco di Villa Lauri, il prezioso polmone verde che infatti, dopo tanti anni di abbandono, è nuovamente fruibile, a disposizione della città.
Palpabile la soddisfazione di quanti ieri, martedì 25 giugno, autorità civili e militari e tanti cittadini, hanno partecipato all’inaugurazione dell’area verde in viale Indipendenza dopo i lavori di rigenerazione a carico del Comune di Macerata a cui spetta il compito di gestirla.
Tanti i ringraziamenti del sindaco Romano Carancini ai tanti “attori” che hanno lavorato per rendere possibile la riapertura del nuovo Parco urbano: “Dentro questa iniziativa c’è una visione importante di squadra istituzionale che riesce a metterci insieme, mi riferisco al Comune, all’Università e alla Regione Marche. Abbiamo lavorato insieme, fianco a fianco per mantenere un impegno che avevamo preso. C’è anche una visione di città, non ci sono atti estemporanei, c’è un programma, una pianificazione che ha nell’ambiente un punto di riferimento fondamentale e voglio ricordare che Macerata nel 2016 è stata considerata prima città capoluogo in Italia per ecosistema urbano ed è giusto esserne consapevoli perché è una città che ha lavorato per anni sul valore del verde e sulla riqualificazione. Il Parco di Villa Lauri non è una cosa capitata per caso, c’è un sistema dei parchi su cui abbiamo lavorato per tenere fede al programma elettorale”. A questo proposito ha ricordato la riqualificazione del Parco di Fontescodella e quella di Villa Cozza così come il progetto “Macerata cammina nel verde”. “Sulla sicurezza - ha proseguito il sindaco - stiamo approntando le telecamere che saranno installate e le forze dell’ordine assicureranno periodicamente la vigilanza, un lavoro di prevenzione a cui anche i cittadini sono invitati a fare la loro parte. Non possiamo rinunciare alla bellezza dei nostri luoghi per la paura.”
I lavori sono stati realizzati grazie all’accordo di collaborazione firmato alla fine dello scorso anno tra l’Università, attualmente impegnata nel recupero della villa ottocentesca futura sede dell’Istituto Confucio, e l’Amministrazione comunale, che si inserisce nell’ambito del “Progetto di restauro, recupero e ristrutturazione edilizio dell’immobile di Villa Lauri, 1° stralcio”.
L’operazione di recupero del parco è resa possibile, come ha ricordato il sindaco, grazie ai 200 mila euro di fondi strutturali europei Por – Fesr 2014 – 2020, attributi alla Regione Marche, destinati alla tutela del patrimonio culturale, in particolare relativi all’area tematica ‘La cultura e l’arte nei luoghi della fede’. In questo senso il legame tre le due istituzioni è costituito dalla valorizzazione della figura di Padre Matteo Ricci, personaggio chiave dei rapporti tra l’Italia, in particolare tra la nostra realtà, e la Cina. Inoltre il Parco di Villa Lauri rientra nel progetto dell’Amministrazione comunale ‘Macerata Cammina nel Verde.”
Pamela Lattanzi, delegata del Rettore dell’Università di Macerata ha affermato che “è un giorno storico, perché a Macerata viene restituito un luogo meraviglioso ed è un esempio virtuoso della sinergia tra la città e l’Università. Siano difronte a un esempio del contributo che l’Ateneo apporta allo sviluppo del territorio e che rappresenta da anni una delle sue missioni..Tutto il contesto di Villa Lauri si appresta a diventare un centro internazionale di ricerca che ospiterà studiosi provenienti da tutto il mondo e sarà sede dell’Istituto Confucio. E’un sogno che diventa realtà.”
“Grazie all’unione di intenti di Comune, Regione Marche e Università - ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Angelo Sciapichetti - siamo riusciti a realizzare un passaggio storico. Restituire alla città un parco bellissimo credo che sia un’operazione di grande respiro e se la agganciamo al parco del Sasso d’Italia diamo vita a un polmone verde della città e possiamo dire che abbiamo portato uno spaccato dell’Abbadia di Fiastra dentro Macerata, fruibile da subito nel rispetto dell’ambiente facendo appello all’educazione civica di ognuno di noi. La cultura dell’ambiente a Macerata è cresciuta grazie al lavoro che l’Amministrazione anno dopo anno sta portando avanti.”
Le opere realizzate dall’assessorato all’Ambiente del Comune, hanno riguardato la sistemazione del vialetto d’ingresso al parco e il ripristino della fruibilità e funzionalità di alcune aree verdi mediante potature e messa in sicurezza, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche.
Sono stati inoltre sistemati gli arredi, le panchine già presenti e posizionate di nuove, realizzata l’illuminazione e la segnaletica, compresi anche dei totem informativi sulla storia del parco. La struttura è stata dotata di due aule verdi a disposizione della cittadinanza e delle scuole in particolare, in cui si svolgeranno attività e laboratori aperti a bambini e famiglie sulla progettazione partecipata e condivisa, sui materiali naturali e l’ambiente, sull'abitare e il ri-abitare gli spazi esterni e naturali.
A questo proposito l’associazione Les Friches, a cui si deve l’ideazione dei due contesti ludico esperenziali, ne hanno sperimentato la versatilità insieme ad alcune bambini e bambini con una performance interattiva ispirata a un racconto de “Le città invisibili”, testo con il quale l’associazione si confronta da anni. Le due strutture durante l’anno scolastico saranno a disposizione delle educatrici e delle insegnanti del tavolo 0 – 6 anni per portare nel parco i loro bambini.
Il parco, che ha ricordato l’assessore ai Lavori pubblici Narciso Ricotta, è stato inoltre dotato di un secondo ingresso, non esistente, per l’accesso dalla zona di Colleverde dietro alla palestra mentre dovrà essere realizzata una recinzione trasparente in ferro, in sostituzione del muro attuale, togliendo quindi i confini tra il parco e la via pubblica.
Al momento nel parco sarà fruibile un percorso di circa 1.500 metri, essendo rimaste naturali e intatte le zone boscate, ma quando sarà completato il restauro della villa si potrà fruire di un percorso più ampio ad anello immerso all’interno del ricco patrimonio botanico.
“Questo è solo l’inizio - ha detto Ricotta -. Stiamo lavorando con la Provincia per quanto riguarda la sistemazione del Sasso d’Italia e in questo modo, anche alla luce dei lavori effettuati su viale Indipendenza e quelli che verranno eseguiti a breve su viale Martiri della Libertà e sullo stadio della Vittoria insieme alla nuova illuminazione del Monumento ai caduti, la città, ma questo quartiere in particolare, sta vivendo una riqualificazione importante.”
“Questo non è un parco e basta – ha affermato il vice sindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde – ma è dentro un sistema di relazioni importanti” e ha ricordato il progetto “Cammina nel verde” su cui si sta lavorando e che prevede un grande anello di 27 chilometri intorno alla città dedicato al camminare. “Il parco di Villa Lauri – ha concluso la Monteverde - ne è un segmento importante per favorire il vivere insieme passeggiando.”
Quello di Villa Lauri - edificio che fu costruito alla metà dell’800 su richiesta della famiglia Lauri probabilmente su disegno dell’architetto marchigiano Ireneo Aleandri - è un parco storico, esteso su una superficie di oltre 44.600 mq, dove sono presenti essenze arboree pregiate e di particolare interesse naturale e la ricchezza di tali piante è dovuta alla passione del creatore della villa e del parco, negli anni sede distaccata del manicomio provinciale, poi adibita a ricovero dei soldati affetti da vaiolo e, infine, sanatorio. Tra le piante rare in particolare si trovano sequoie, cedri del Libano, palme, magnolie, pini romani, lauri e allori. Il parco sarà fruibile, tutti i giorni, dalle ore 8 alle 20.30.
Si chiude una stagione davvero magica per il Volley Macerata; la società biancorossa, nata appena tre anni fa, ha migliorato infatti tutti i traguardi tagliati in precedenza togliendosi anche la soddisfazione di poter iscrivere oltre 100 atleti ai vari campionati provinciali e regionali, compreso il minivolley. Andiamo a vedere gruppo per gruppo i risultati ottenuti dai nostri ragazzi partendo dai più piccolini: il gruppo Under 12 guidato da Dylan Leoni ed Alessandro Vigilante, dopo un’esaltante regular season chiusa in vetta, si è classificata al terzo posto (dietro alle due squadre della Cucine Lube Civitanova) alle Finali Provinciali disputate in quel di Caldarola Domenica 16 Giugno.
L’Under 13 in versione 3×3, dopo aver colto un terzo posto alle Finali Provinciali di Civitanova Marche con conseguente qualificazione alle Finali Regionali di categoria, ha preso parte all’atto conclusivo della manifestazione, sotto la guida di Dylan Leoni ed Alessandro Vigilante, raggiungendo un ottimo quinto posto avendo sfiorato addirittura la qualificazione alla Finalissima 1°-3° posto uscendo sconfitta solamente al tie break nella seconda fase dalla M. e G. Scuola Pallavolo Grottazzolina che ha conquistato l’accesso alla Finale Nazionale insieme all’Asd Volley Game Falconara Marittima.
Lo stesso gruppo, in versione 6×6, dopo aver dominato il girone di prima fase, ha preso parte al secondo raggruppamento con i biancorossi che sono scesi in campo per affrontare le migliori squadre del territorio classificandosi al quarto posto qualificandosi ai playoff; in semifinale, i maceratesi son riusciti ad aver la meglio sul Volley Pergola uscendo però sconfitti dalla Virtus Volley Fano nel match che decideva l’approdo alla finalissima. Nel concentramento conclusivo valevole per il 4°-6° posto il Volley Macerata è riuscito a dominare l’incontro contro la Nova Volley Loreto riuscendo poi ad avere la meglio, 18-16 al tie break, sulla M. e G. Videx Santoni Grottazzolina conquistando così un meraviglioso quarto posto regionale. L’Under 14, sempre guidata dal duo Leoni-Vigilante, con tanti ragazzi Under 13 inclusi in rosa, ha anch’essa dominato il primo girone di qualificazione conquistando, nella fase successiva contro le migliori formazioni regionali, il sesto posto che l’ha qualificata alla post-season; nei playoff i maceratesi sono riusciti nell’impresa di battere la Nova Volley Loreto 2014 dovendosi arrendere alla corazzata Cucine Lube Civitanova, vincitrice poi del trofeo regionale e del bronzo alle Finali Nazionali di categoria. Nel raggruppamento conclusivo valevole per il 4°-6° posto, organizzato in casa, i biancorossi non sono riusciti ad avere la meglio sulla M. e G. Videx Santoni Grottazzolina e sulla Virtus Apav Montesi piazzandosi così al sesto posto regionale. Lo stesso gruppo Under 14 ha partecipato anche alla Macerata Volley Cup Under 16, per maturare esperienza in vista del futuro disputando partite contro formazioni di età più grandi della loro, raggiungendo un ottimo quarto posto di tutto rispetto.
Passiamo ora a parlare del gruppo dei 2003-2004 allenato da Riccardo Tobaldi e Federico Uguccioni: la squadra biancorossa, con molti elementi in rosa che hanno iniziato solamente quest’anno ad affacciarsi al mondo pallavolistico, ha partecipato al Campionato Regionale Under 16 classificandosi al secondo posto nel Girone D guadagnando l’accesso alla fase successiva che però non ha potuto disputare in quanto ai playoff poteva prendere parte solo una squadra per ogni società ed il Volley Macerata si era iscritta al torneo con ben due formazioni. Finita l’esperienza in Under 16 regionale i nostri ragazzi hanno gareggiato anche nella Macerata Volley Cup Under 16 chiudendo la competizione sul gradino più basso del podio con un ottimo terzo posto. I 2003, guidati da Francesco Del Gobbo, hanno partecipato anch’essi al Campionato Regionale Under 16, disputando però la fase “Eccellenza” con le altre squadre più forti della regione; dopo aver conquistato il quarto posto in questa prima fase i biancorossi si son qualificati per i playoff dove si sono sbarazzati prima dell’U.S. Volley ’79 Civitanova Marche negli ottavi di finale e poi dell’Happy Car Samb Volley nei quarti non riuscendo però a superare in semifinale lo scoglio della Sabini Asal Castelferretti, vittoriosa poi nella Finale Regionale e quarta alle Finali Nazionali di Alba Adriatica. Oltre all’esperienza nel giovanile, i ragazzi si son cimentati anche nel Campionato di Prima Divisione provinciale dove hanno potuto affrontare sfide con squadre di età anagrafica ben più grande della loro finendo il torneo con un onorevole ottavo posto.
I ragazzi del 2002, allenati da Alessandro Paparoni e Leonardo Evangelisti, hanno avuto anche loro la possibilità di disputare il Campionato di Prima Divisione provinciale piazzandosi al terzo posto in regular season uscendo, purtroppo, in Semifinale Play off alla “bella” contro il Montalbano Volley 2015; grandi emozioni in gara 2, disputata al Palazzetto dello Sport in Contrada Fontescodella a Macerata, con addirittura oltre 400 persone accorse a tifare incessantemente per i nostri portacolori spingendoli al successo. Nel campionato giovanile Under 18 regionale i maceratesi hanno dominato il Girone C qualificandosi di diritto per la post season; al primo turno dei Play-off la squadra biancorossa ha trovato nella sua strada la Sabini Castelferretti e, dopo aver perso al tie break la gara di andata in trasferta, tra le mure amiche i maceratesi son riusciti a trasformarsi riuscendo a ribaltare il risultato vincendo il match di ritorno 3-1 guadagnando così l’accesso al girone finale. Nell’ultima fase, un raggruppamento a quattro squadre con le prime due qualificate di diritto alle Finali Nazionali, il Volley Macerata perde la gara iniziale con la Cucine Lube Civitanova (poi campione regionale e vice campione d’Italia), andandosi a giocare il tutto per tutto a Falconara Marittima uscendo sconfitta 3-1 dall’Asd Volley Game in un match equilibratissimo mentre, nell’ultima sfida ininfluente contro la Virtus Volley Fano, i ragazzi di Paparoni ed Evangelisti sono riusciti a disputare una buona gara non riuscendo però a conquistare la posta in palio. Oltre alle squadre che hanno partecipato ai vari campionati federali c’è anche un altro gruppo che merita una menzione particolare ed è quello del Minivolley allenato da Riccardo Tobaldi e Federico Uguccioni: oltre 25 ragazzini si sono potuti divertire presso i nostri impianti guidati dai loro due allenatori con i quali hanno potuto partecipare alla fine dei corsi ai vari tornei di Minivolley organizzati in provincia. Come avete visto ogni squadra ha vissuto con emozione ed impegno il proprio cammino riuscendo a cogliere traguardi impensati ad inizio stagione; la ciliegina sulla torta è stata quella di far appassionare molti maceratesi alle nostre squadre portando oltre 400 persone a tifare per noi in una partita di play off di un campionato provinciale: un esame difficile da passare ma che la società del Volley Macerata ha superato davvero a pieni voti. Anche la Federazione Italiana Pallavolo si è accorta del lavoro effettuato dal sodalizio biancorosso per quanto riguarda il settore giovanile tanto da concedere un incentivo economico per l’ottimo reclutamento e per l’attività agonistica svolti in questo periodo. Mentre è arrivato per i nostri atleti il momento del meritato riposo estivo, la dirigenza sta continuando incessantemente il proprio lavoro per farsi trovare pronta all’inizio della nuova stagione.
Principio d'incendio nella mattinata di oggi, quando erano circa le 9:30, in un'abitazione al terzo piano in via Crescimbeni a Macerata.
Immediato è scattato l'allarme e i Vigili del Fuoco, arrivati a sirene spiegate sul posto, sono subito entrati in azione.
Stando a una prima ricostruzione, il principio d'incendio si sarebbe sviluppato da una bambola che, posizionata vicino a una lampadina, si sarebbe surriscaldata e avrebbe preso fuoco.
La donna, dopo aver messo in salvo i tre bambini, è scesa al piano di sotto per chiedere aiuto a una vicina che l'ha aiutata a circoscrivere le fiamme e spegnerle.
Sul posto anche i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure del caso ai bambini e alla loro mamma: i quattri non hanno comunque riportato nessuna conseguenza, se non tanto spavento.
Spetterà alla Polizia Locale eseguire i rilievi del caso e ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto.
È avvenuto intorno alle 20 di stasera, martedì 25 giugno, a Macerata, nei pressi di Santa Maria della Porta. Dalla finestra di un appartamento al secondo piano di una palazzina del centro storico è cominciato a uscire fumo.
Subito intervenuti sul posto i Vigili del Fuoco di Macerata, la polizia locale e i sanitari del 118.
Intanto la famiglia di colore che abita in quell'appartamento è stata fatta evacuare. Nessun ferito, ma ancora da stabilirsi danni e soprattutto causa dell’incendio.
AGGIORNAMENTO
Secondo una prima ricostruzione, le fiamme sono divampate a causa di un corto circuito. La donna e i bambini che si trovavano all'interno dell'abitazione sono stati portati in ospedale in via precauzionale.
Linea ferroviaria Civitanova – Macerata - Albacina chiusa dal 1 luglio al 25 agosto e pullman sostitutivi nelle tratte Civitanova - Macerata e Macerata – Fabriano per tutto il periodo
Questo in sintesi quanto necessario alla costruzione della nuova fermata “Macerata Università” che cambierà radicalmente la mobilità su rotaia di pendolari e studenti.
Come illustrato dall’assessore Angelo Sciapichetti nel corso della presentazione dei programmi degli interventi all’Università di Macerata alla presenza del Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato e del Direttore Commerciale Centro Sud Adriatica di RFI Roberto Larghezza.
“Un bellissimo traguardo per la Regione, questa infrastruttura cambierà radicalmente il sistema logistico dei trasporti nella provincia di Macerata e non solo. – sono le parole di Sciapichetti - Sono interventi che danno slancio e migliorano la qualità della vita di tutto il territorio e di tutti coloro che lo vivono, non solo i residenti ma anche studenti, docenti e personale della prestigiosa Università di Macerata”.
Al cantiere della fermata di Vallebona, effettuato nel periodo estivo per ridurre al minimo il disagio a pendolari e studenti, si aggiungeranno lavori propedeutici alla futura elettrificazione della tratta oltre ad interventi alle stazioni di Corridonia e Morrovalle per la realizzazione dei sottopassi pedonali con rampe per disabili e l’innalzamento delle banchine per uniformarle allo standard europeo.
Tutti questi lavori a medio termine (per la fermata “università” e le stazioni il termine lavori è stimato a fine 2019) con completamento previsto per il 2024 quando diventerà un tratta elettrificata mandando in pensione gli attuali locomotori diesel, è ricompresa nel contratto di programma 2017 - 2021tra RFI e MIT con un investimento di 110 milioni di euro. La fermata di “Macerata – Università” invece, prevede un investimento di 1.650.000 euro, 1.350.000 euro finanziati dalla Regione Marche e 300.000 euro da RFI.
“Risale al 2015 la richiesta dell’Università di Macerata alla Regione Marche per la realizzazione di una fermata dedicata all’Ateneo – prosegue Sciapichetti -, in località Vallebona del rione “Vergini” di Macerata sulla linea Civitanova Marche/Montegranaro- Albacina. Un progetto che mira ad accrescere i livelli di accessibilità dell’Università e ad innescare una significativa diversione modale dal trasporto individuale a quello collettivo con effetti benefici sulla congestione stradale, sull’inquinamento atmosferico, sulla sicurezza della circolazione e quindi, in ultima analisi, sulla qualità di vita della popolazione”.
È un’operazione di grande importanza con una ricaduta positiva per i nostri studenti e per la città tutta - il commento del Rettore Adornato - Il polo didattico Luigi Bertelli ospita uno dei Dipartimenti più popolosi dell’Ateneo, quello di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo, e la Scuola di specializzazione in beni storici artistici, per un totale di quasi cinquemila utenti. Oggi per raggiungere la zona si utilizza prevalentemente l’auto privata, creando problemi di parcheggio, inquinamento e congestione. L’intervento, inoltre, insieme all’elettrificazione della linea, può trasformare il tratto ferroviario in una sorta di metropolitana di superficie, che collega il quartiere delle Vergini con il centro della città”.
Ha preso avvio martedì sera presso i locali della CISL di Macerata il corso di preparazione al concorso unico Regionale per l' assunzione di 33 infermieri nel Sistema Sanitario Regionale.
Di fronte a 44 giovani aspiranti infermieri, il Responsabile del Territorio maceratese della CISL Funzione pubblica Marche -Alessandro Moretti- ha illustrato le motivazioni e la struttura organizzativa del corso che mira, attraverso la presenza in aula di qualificati docenti, e test conclusivi ad ogni lezione, a trasmettere ai partecipanti tutte le nozioni necessarie sufficienti al superamento dei test di preselezione e delle prove concorsuali previste dal bando regionale.
Il Segretario della AST CISL di Macerata Silvia Spinaci ha accolto i partecipanti nella sede delle Segreterie Provinciali, illustrando ai giovani l operato del sindacato Confederale, i Servizi resi, sottolineando come la CISL sia particolarmente accanto anche ai giovani in cerca di occupazione e non solo ai lavoratori che già hanno un lavoro. Ai partecipanti infine i due Segretari hanno rivolto l' augurio di buono studio e ad maiora per futuri traguardi.
Condannato a un anno e otto mesi un belfortese di 62 anni per aver palpeggiato una cameriera durante il pranzo di nozze della figlia. L'uomo era sotto accusa al tribunale di Macerata, dove oggi è arrivata la sentenza.
I fatti contestati risalgono al luglio 2009. Era il giorno del matrimonio della figlia dell'imputato, quando durante ll pranzo in un ristorante di Civitanova, l'uomo - seconda l'accusa - avrebbe allungato le mani su una cameriera di origine straniera. Denunciato è finito sotto processo per violenza sessuale.
Il 62enne ha sempre negato in fase processuale ogni addebito , ma oggi è arrivata la sentenza che lo ha condannato.
Il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni ha presentato in una conferenza stampa tenutasi presso l'Aula Biblioteca della Struttura Ospedaliera di Macerata il progetto di rifacimento completo del reparto di Rianimazione, disegnato dal geometra Massimo Nerpiti. Maccioni ha sottolineato come - per consentire il completamento dei lavori nel reparto - sia stato necessario trasferirlo provvisoriamente nella struttura del pronto soccorso: "Ci teniamo ad avvisare preventivamente nel caso in cui si creerà qualche disagio a causa della nuova organizzazione e del temporaneo trasferimento dell'U.O.C. Anestesia Rianimazione di Macerata. La fine dei lavori - finanziati dalla Regione Marche - è prevista per dicembre 2019/gennaio 2020".
Il dottore Giuseppe Tappatà, direttore dell'U.O.C. Anestesia Rianimazione di Macerata, è apparso estremamente soddisfatto da progetto e tempistiche: "Dal 2007 annualmente facevo richieste per la riorganizzazione del reparto di rianimazione e sono lieto di annunciare oggi che - presumibilmente entro il 2019 - avremo un reparto che soddisfa gli standard moderni. Speriamo che non sopravvengano intoppi di alcun tipo: sarebbe un miracolo realizzare il progetto entro un anno e mezzo di tempo. Il reparto conterà 8 posti letto (7 + 1 per le patologie infettive) e avrà grandi spazi di servizio, prima assenti. Non avremo più bisogno di spostarci da un luogo all'altro. Riguardo il recente e provvisorio trasferimento al pronto soccorso ringrazio per la collaborazione il dottor Emanuele Rossi (primario del pronto soccorso, ndr)".
Presente alla conferenza anche l'assessore Angelo Sciapichetti, il quale ha voluto sottolineare - assieme al consigliere regionale Francesco Micucci - l'impegno profuso negli ultimi anni dalla Regione Marche in campo sanitario: "Anzitutto vorrei evidenziare la collaborazione esemplare tra il dottor Tappatà e il dottor Rossi, davvero un esempio raro negli ultimi tempi. I lavori che si stanno facendo in rianimazione fanno parte di quel pacchetto di azioni che abbiamo messo in conto di fare quattro anni fa. Noi ormai ragioniamo in termini di Area Vasta: i campanili non debbono esistere in sanità. Tanto che stiamo cercando di far crescere l'offerta di servizi, basti pensare ai 23 nuovi primariati. Ci sono stati investimenti importanti a Civitanova Marche, Recanati, Camerino, San Severino Marche, e Tolentino, dove prossimamente verrà ricostruito l'ospedale. Tuttti i presidi attuali rimarranno anche in futuro, anche se parallelamente il progetto dell'Ospedale provinciale - e sottolineo non unico - va avanti".
L’apertura al pubblico del cantiere di via Roma, di cui si era parlato negli scorsi giorni in quest’articolo, si è rivelata un successo proprio come atteso.
Sono state tantissime, infatti, le persone che sono giunte in zona ex Casermette dalle 17:30 alle 19:00 della scorsa domenica per visionare personalmente questo cantiere che ha un valore davvero molto speciale per l’intera cittadinanza.
Gli operai, infatti, sono al lavoro per restituire alla città le scuole medie Mestica ed Alighieri, le quali furono danneggiate a seguito del terremoto: è evidente che tutti i cittadini desiderano che questi edifici pubblici siano ripristinati nel più breve tempo possibile, ma la notizia tocca in particolar modo i familiari dei giovanissimi che a settembre dovranno iniziare il loro anno scolastico.
Tra le tante persone che domenica hanno fatto tappa presso il cantiere ci sono stati numerosi docenti, ma anche genitori, nonni e familiari di quelli che, si spera, saranno studenti della Mestica e della Alighieri.
Molte famiglie della zona, infatti, sono in apprensione circa l’effettiva possibilità che i loro piccoli possano iscriversi a queste scuole nell’anno successivo, ma il buon stato d’avanzamento dei lavori lascia assolutamente ben sperare.
Il sindaco Romano Carancini ha dichiarato appunto che si sta lavorando duramente per fare in modo che le scuole possano essere regolarmente agibili a settembre; Carancini non si è sbilanciato in “promesse” sottolineando il fatto che purtroppo eventuali inconvenienti non possono mai essere esclusi del tutto, ma si dichiara molto ottimista, d’altronde domenica è stato evidente a tutti il fatto che i lavori siano già in una fase piuttosto avanzata.
Ovviamente le scuole dovranno essere messe a disposizione in condizioni assolutamente impeccabili, non dovranno dunque mancare sistemi di sicurezza, impianti antincendio, condizionatori dual split, di cui si possono trovare diversi esempi interessanti nell’e-commerce EmmebiStore, e via discorrendo.
Tutta la cittadinanza maceratese, dunque, spera che quest’obiettivo possa essere raggiunto senza troppi problemi: la regolare apertura di questi istituti scolastici nel mese di settembre consentirà infatti ai giovanissimi della zona di non doversi iscrivere presso scuole più lontane.
Oltre a quest’aspetto, la cui importanza è assolutamente evidente, c’è da sottolineare anche che questi lavori hanno una notevole valenza simbolica: recuperare edifici danneggiati dal terremoto è sempre un forte simbolo di rinascita, soprattutto laddove si tratti di edifici pubblici così importanti quali appunto quelli dedicati ai servizi scolastici.
Sei anni in giro per il mondo come nomade, Antonio Di Guida condividerà il suo cammino intorno al mondo attraverso racconti, mostra fotografica, video proiettati e soprattutto i suoi libri di viaggio. Un cammino iniziato nel 2013: Africa, Australia, Asia, Europa e adesso America. Antonio Di Guida, giovane ragazzo che nel 2013, all’età di 21 anni ha deciso di intraprendere una vita come nomade, in questi 6 anni è cresciuto attraverso le tante culture che si sono mostrate lungo il suo cammino.
Il suo percorso inizia in Kenya e Tanzania, primo viaggio zaino in spalla che attraverso il volontariato e esperienze solitarie ha portato una grande voglia di vivere a pieno il suo presente, conoscere se stesso e soprattutto il mondo, scavalcando quelle quattro mura che circondavano la sua vita precedente. Da questa esperienza il suo primo libro presentato anche nell’incontro "Africa: viaggio di un Muzungu nella savana". Dopo Africa ha vissuto per anni anni in Australia attraverso il Working Holiday visa. Antonio nella sua conferenza parlerà delle procedure per ottenere il visto lavorativo, sia Australiano che in molti altri stati, di come poter trovare lavoro all’estero e di altre esperienze personali vissute attraverso lavori occasionali in Australia come le famose farm australiane. Ha vissuto in una comunità che ha cambiato radicalmente la sua vita, ne parlerà all’incontro e soprattutto presenterà il suo secondo libro di viaggio: "Australia: dove i sogni prendono vita". Dopo l’Australia, la volta dell’Asia. Un lungo viaggio via terra e via mare durato più di un anno attraverso tante culture, religioni e esperienze che hanno aperto i suoi orizzonti in modo estremo: Indonesia, Malesia, Tailandia, Cambogia, Vietnam, Laos, Myanmar, India e Nepal.
Verrà discusso su come mantenersi in viaggio a basso costo, trovare alloggi, spostarsi in Asia con i mezzi pubblici, i pericoli che ci possono essere, visti alla frontiera e tantissimi progetti per realizzare volontariato attraverso la permacultura, progetti eco sostenibili, con bambini o persone anziane. Verranno discussi i vari cammini da poter realizzare in Asia, Il Vipassana (un corso di meditazione che ha realizzato in Myanmar), città dove poter vivere a lungo, come e dove trovare luoghi per realizzare volontariato e tutte le meraviglie assolutamente da non perdere se si vuole viaggiare in Asia. Per Antonio, l’amore per i viaggi estremi in bicicletta nasce negli Stati Arabi, dove decide di comprare una bicicletta e iniziare a pedalare tutto il territorio persiano, da li un viaggio durato sette mila kilometri attraversando Iran, Turchia, Grecia e Italia. Presenterà il suo terzo libro, L’Iran in bicicletta, un diario di viaggio dove racconta giorno dopo giorno gli incontri, le difficoltà e il calore umano vissuto in prima persona attraverso l’ospitalità locale. Gli ultimi 2 anni vissuti nel continente Americano. Partito dagli Stati uniti rotola verso Sud attraversando Messico, Guatemala, Honduras, El Salvador, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Colombia, Ecuador e Perù. A maggio ha lasciato la sua amata bicicletta in custodia ad una famiglia peruviana sulle montagne per tornare quest’estate in Italia e condividere il suo lungo cammino. A settembre riprenderà la sua ormai normale vita, sempre in bicicletta vivendo in Cile, Bolivia e Argentina.I due anni vissuti in America sono stati molto impegnativi per lui, tante esperienze che hanno veramente messo alla prova la sua anima.
Ecco i temi che verranno trattati durante l'incontro: - Viaggio attraverso gli Stati Uniti, il lago morto della California e la Slab City, una comunità che vive nel deserto arido ai piedi della frontiera con il Messico- La frontiera Stati Uniti-Messico, quando un muro parla per migliaia di anime- Temazcal, una cerimonia sacra fin dai tempi dei maya- Il lago Atitlan, uno dei laghi più sacri al mondo distrutto dall’inquinamento e dalla contaminazione di prodotti chimici- L’eruzione del vulcano del fuego, video proiettati della tragedia e post tragedia, Antonio ha vissuto per mesi ha contatto con gli sfollati, parlerà di come è stata la gestione di centinaia di famiglie che dopo la strage hanno perso case e persone care.- Progetto LONG WAY HOME: un progetto che costruisce scuole con materiali riciclati dove è possibile svolgere volontariato- Progetto EL ZOPILOTE: una comunità che vive in Nicaragua dove è possibile svolgere volontariato e conoscere l’arte della permacultura- I Kuna- popolo indigeno che vive sulle isole caraibiche fra panama e Colombia, parleremo anche di come attraversare il confine Panama-Colombia nei migliori modi avventurieri attraversando più di 300 isole abbandonate. - Ayahuasca: la medicina che cura la propria anima, una cerimonia sacra, parleremo di questa forte medicina molto utilizzata da antenati e sciamani, verrà proiettato anche un video di una cerimonia sacra realizzata in Colombia- Amante dei viaggi estremi in bicicletta, Antonio parlerà di come poter viaggiare con una bici, cosa portare con se, il suo materiale per poter sopravvivere in qualsiasi luogo, come gestire il cibo e dove poter alloggiare. Anche qualora succedesse un incidente visto che ha dovuto subire una forte operazione per una brutta caduta avuta in Ecuador. Saranno proiettati video del suo viaggio in bici attraverso Colombia, Ecuador e Peru. Verrà allestita una mostra fotografica, ci saranno delle sedie al fine di poter ascoltare con molta comodità l’incontro e verranno proiettati moltissimi video.
Il 3 giugno ha preso il via la ventiquattresima campagna di scavi presso il sito archeologico di Urbisaglia (MC). Quest’anno, oltre a un gruppo di studenti dell’Università di Macerata, diretti dal professor Roberto Perna del Dipartimento di Studi Umanistici, hanno preso parte alle indagini dal 17 al 24 giugno anche i ragazzi della sezione I D, indirizzo Comunicazione, del Liceo Classico Giacomo Leopardi di Macerata.
Ospitati dal team di studiosi, gli alunni si sono cimentati nel mestiere dell’archeologo, seguiti dagli esperti, il professor Roberto Perna e i dottori Yuri Marano, Marzia Giuliodori. I liceali sono stati coinvolti nello scavo di due settori del foro di Urbs Salvia, e della villa romana di Villamagna, oltre che nel lavoro di magazzino. Qui i ragazzi hanno potuto riportare all’ antico splendore reperti in ceramica o addirittura ossa appena emersi dallo scavo. La partecipazione allo scavo è stata integrata dalla visita ai principali monumenti della città antica; hanno inoltre seguito corsi teorici sullo studio della stratigrafia, delle tecniche di scavo e delle diverse tipologie di ceramica.
L’attività è parte del curriculum della classe di Comunicazione del terzo anno del liceo cittadino ed è inserita nel progetto di alternanza scuola-lavoro. Nonostante la fatica dovuta anche alle elevate temperature estive, i ragazzi hanno apprezzato l’esperienza vivendo oltre all’aspetto formativo anche momenti divertenti in compagnia. Chissà se tra questi giovani ci saranno un giorno futuri archeologi.
Si è tenuta questo pomeriggio, presso la Caserma di Viale dell’Indipendenza, la celebrazione per il 245° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. Presenti le massime autorità civili per omaggiare la ricorrenza delle Fiamme Gialle.
Dopo la lettura del messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella e del Comandante Generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana, la parola è passata al Comandante Provinciale delle Fiamme Gialle Amedeo Gravina.
“Venerdì scorso, 21 giugno, il comandante generale, a Roma, alla presenza delle massime autorità dello Stato, ha celebrato il 245° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza. Questa sera, qui a Macerata - pur nel rigoroso rispetto delle vigenti direttive emanate dall’autorità di governo che impongono cerimonie a carattere interno - vogliamo parteciparvi, con la necessaria solennità e con tutto il nostro orgoglio di indossare le Fiamme Gialle” sono state le prime parole del Comandante.
“Solennità sobria, dunque, esaltando così ancor più le nostre caratteristiche più marcate: l’essenzialità, la discrezione e la riservatezza nell’agire – ha proseguito Gravina -. Sono passati 245 anni dal 1774, quando fu costituita, nel Regno di Sardegna, la legione truppe leggere, in seno all’armata piemontese, con compiti di difesa militare delle frontiere e vigilanza doganale. È l’inizio della nostra storia. Una storia costellata da momenti di gloria, per atti di puro eroismo di singoli e collettivi, caratterizzata sempre da un unico comune denominatore: la consapevolezza di essere al servizio della collettività per il raggiungimento del bene comune, quotidianamente impegnati ad affermare - ad ogni costo, sempre e comunque - il primato della legalità e dei principi democratici dello stato. Ad ogni costo, dunque, sempre e comunque, senza mai arretrare, come recita il nostro motto.”
Il Comandante Gravina è tornato poi indietro di 100 anni, al 1919, per ricordare l’origine del motto delle Fiamme Gialle. “Dopo la grande guerra, fu questo l’anno dei trattati di Pace a Versailles e dello stallo nelle trattative riguardanti l’Italia e la ridefinizione delle nostre frontiere al confine Jugoslavo. In questo difficile scenario Fiume, importante porto commerciale con popolazione a maggioranza italiana, divenne il simbolo della questione, culminata con l’occupazione della Città da parte di un manipolo di legionari guidati dal poeta Gabriele D’Annunzio, autoproclamatosi reggente del governo della Città in nome del Re d’Italia. Nel territorio fiumano erano presenti circa 300 finanzieri, al comando di 15 ufficiali, con compiti di polizia portuale e doganale, vigilanza litoranea e di frontiera. A loro, D’Annunzio volle affidare la gestione dell’ordine pubblico, reso particolarmente precario dalla difficile convivenza tra i legionari dannunziani ed i militari regolari di stanza nella zona.”
“Furono bravi in questo: riuscirono a mantenere lo status quo e a guadagnarsi sia la piena fiducia di D’Annunzio che l’ammirazione della popolazione civile, che si tradusse in un gesto simbolico il 4 dicembre 1919, durante la festa di Santa Barbara – ha proseguito Gravina -. Nella primavera successiva la situazione complessiva si fece insostenibile, soprattutto per le intemperanze degli arditi dannunziani. I conflitti a fuoco, con morti e feriti, divennero quotidiani, tanto da indurre il comando italiano ad evacuare tutti i militari regolari dalla Città, tranne che i finanzieri, i quali si trovarono improvvisamente soli nell’affrontare l’arduo impegno di assicurare la difesa della Città e il mantenimento dell’ordine pubblico. Ancora una volta riuscirono ad onorare il loro compito, evitando ulteriori spargimenti di sangue, e suscitando ancora una volta l’apprezzamento di D’Annunzio che ammirò il loro agire come esempio di fedeltà e sacrificio. Tale apprezzamento si concretizzò nella solenne cerimonia del 25 giugno 1920, allorquando, subito dopo aver fregiato il vessillo del corpo della medaglia di Ronchi ed esaltato nella sua oratoria i finanzieri fiumani, dedicò per iscritto quello che diverrà il motto araldico del corpo: “nec recisa recedit” ovvero “neppure recisa retrocede. […] A tutti loro, e a tutti i caduti, di tutte le forze armate e di polizia, noi finanzieri maceratesi, come lo scorso anno, dedichiamo la celebrazione odierna, rendendo loro onore e rinnovando l’auspicio che le armi tacciano per sempre” ha concluso il Comandante Provinciale.
Il Comandante ha infine ringraziato le Fiamme Gialle maceratesi per la preziosa e complessa attività Istituzionale svolta, dal contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, alla tutela della spesa pubblica, alle indagini per contrastare la criminalità economico-finanziaria, al concorso al mantenimento dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica. Un Corpo che, dopo 100 anni, è profondamente cambiato ma è sempre ben ancorato alla sua storia, basata sulla tradizione e sulla modernità.
Nel 2018 e nei primi 5 mesi dell’anno, gli interventi dei reparti macerataesi nei diversi comparti operativi - ed in particolare in quelli della lotta all’evasione e della tutela della spesa pubblica - hanno subìto un considerevole incremento, ed hanno prodotto risultati di altissimo profilo.
Sono 7.523 gli interventi ispettivi conclusi dai Reparti della Guardia di Finanza tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019; 1.246 sono, invece, le indagini delegate al Corpo, nello stesso periodo, dalla magistratura ordinaria e contabile. Cifre, queste, che danno il senso dell’intensificazione delle attività delle Fiamme Gialle contro i più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria. Interventi mirati, indirizzati nei confronti di target accuratamente selezionati grazie ad attività di intelligence, al controllo economico del territorio e ad analisi di rischio, ulteriormente migliorata, quest’ultima, in ragione della potenziata interazione tra le banche dati a disposizione e all’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria.
Si è poi proceduto alla premiazione di coloro che si sono distinti all’interno del Corpo della Guardia di Finanza maceratese.
Il Tenente Colonnello Andrea Magliozzi, il luogotenente Massimo Sorrentino e il luogotenente Augusto Soccionovo sono stati premiati, con encomio solenne, perché hanno evidenziato “non comuni qualità tecnico professionali e spiccato acume investigativo, eseguendo una complessa attività di polizia giudiziaria a tutela della spesa pubblica e del bilancio della spesa sanitaria regionale.”
Encomio solenne è stato concesso anche al Maresciallo aiutante Giancarlo Monteleone e al Maresciallo Ordinario Fabio Amico per aver “evidenziato elevate doti tecnico professionali e spirito di sacrificio, eseguendo una articolata attività di servizi a tutela della spesa pubblica.”
Elogio è stato concesso al Maresciallo Ordinario Pasquale Scialdone e al brigadiere capo Giovanni Strazzante per aver “confermato eccellenti qualità professionali, spirito di abnegazione totale al servizio ed elevate capacità organizzative, assolvendo i propri compiti con non comune solerzia, grande impegno e competenza. I due finanzieri hanno eseguito, con elevata precisione e puntualità, numerosi servizi di polizia economico finanziaria e Polizia Giudiziaria in materia di stupefacenti e marchi contraffatti, fornendo contributo personale determinante per il raggiungimento di elevati standard di efficacia ed efficienza del reparto di appartenenza.”
Elogio anche per il Maresciallo Aiutante Davide Bibini e l’Appuntato Scelto Qualifica Speciale Genesio Manetti per aver confermato “eccellenti qualità professionali nel settore dell’informatica operativa, spirito di abnegazione ed elevate capacità organizzative, assolvendo i propri compiti con non comune solerzia, altissimo senso del dovere, grande impegno e profonda competenza tecnologica. In possesso della qualifica “Computer Forensics & Data Analysis” hanno fattivamente e proficuamente collaborato in numerose attività di Polizia Economica Finanziaria, anche delegate dalla competente Autorità Giudiziaria, fornendo un contributo personale determinante.”
Infine elogio concesso al Luogotenente Carica Speciale Luigi Martone, al Luogotenente Carica Speciale Gabriele Nardella, al Luogotenente Domenico Silvestri e al Luogotenente Domenico Pio Di Martino perché “sorretti da elevate qualità personali e capacità professionali, assolvevano i propri compiti con non comune solerzia, impegno ed efficienza, prodigandosi in ogni occasione con abnegazione, senso di responsabilità, attaccamento al servizio e spirito di sacrificio.”
In merito alle ipotesi di un probabile ingresso nell’APM (azienda pluriservizi Macerata), la Fondazione Carima sottolinea come il dialogo con le istituzioni del territorio sia costante oltre che improntato alla massima correttezza e trasparenza nell’ottica di sostenere lo sviluppo sociale, culturale ed economico della provincia di Macerata.
"In questo contesto si inquadra lo scambio di opinioni con il Sindaco del Comune di Macerata, azionista di maggioranza dell’APM, che è avvenuto con l’unico obiettivo di valutare le condizioni di reciproca convenienza di un eventuale ingresso della Fondazione, con quote di minoranza, nel capitale della predetta società" si precisa.
Al fine di meglio chiarire i contorni di tale interessamento, la Fondazione evidenzia quanto segue:
1. operazioni come quella in esame sono già presenti nel mondo delle Fondazioni bancarie, tanto che è la stessa normativa di settore (D.lgs 153/99 vero e proprio Testo Unico delle Fondazioni) a promuovere forme d’investimento connesse con le finalità istituzionali delle Fondazioni ed in particolare con lo sviluppo economico/sociale del loro ambito territoriale attraverso il mantenimento o l’acquisizione di partecipazioni “non di controllo” in società a forte valenza territoriale;
2. l’Associazione di Categoria delle Fondazioni bancarie (ACRI) si è espressa, da tempo, a favore di impieghi che riguardano attività territoriali strategiche coerenti con i settori d’intervento in cui operano le associate, così da poter mettere a disposizione della collettività risorse più ampie di quelle compatibili con la mera attività di elargizione dei contributi;
3. negli ultimi anni molte Fondazioni sono entrate in realtà connesse ai rispettivi territori di riferimento;
4. questi programmi d’investimento avvengono in coerenza con la pianificazione degli Enti Locali e con l’obiettivo di attivare un processo partecipativo che abbia come fine la realizzazione di infrastrutture strategiche, materiali e immateriali, fondamentali per una comunità;
5. l’interesse della Fondazione, nel caso specifico, è circoscritto ad una quota di minoranza, in linea con i pacchetti azionari detenuti dagli altri Comuni, diversi da quello di Macerata, che complessivamente non raggiungono l’1% del capitale dell’APM;
6. tale forma d’intervento, se di interesse, potrebbe essere estesa anche ad altre realtà presenti in altri Comuni della provincia quale ulteriore segnale di vicinanza al territorio;
7. la Fondazione non è mossa da finalità speculative, derivanti dall’incasso dei dividendi distribuiti dalla società, ma unicamente dall’obiettivo di attivare una “dimensione comunitaria” che coinvolga le molte forze attive del territorio secondo una logica di compartecipazione;
8. infine, è bene ricordare, che l’eventuale ingresso della Fondazione in APM o in altra società richiederebbe in ogni caso un’attenta e preliminare valutazione degli aspetti economici e gestionali di questa, poiché la Fondazione ha il dovere di preservare il proprio patrimonio (esigenza divenuta più pressante dopo la vicenda di Banca delle Marche) attraverso un’accorta politica d’investimento che privilegi impieghi remunerativi, con rischio accettabile e fortemente diversificato.
Chi lo ha detto che non possa esistere un connubio tra sport e cultura? Se ne è parlato in occasione della conviviale del Panathlon Club Macerata, che si è riunito il 13 giugno al ristorante Signore te ne ringrazi dello chef Michele Biagiola. Ospite della serata Barbara Minghetti e il Macerata Opera Festival.
La serata si è aperta con i saluti della presidente del Panathlon Club Macerata Barbara Morresi, che ha espresso l’importanza della coesione e della collaborazione dei club service con il territorio auspicando iniziative future congiunte e con l’investitura a nuovo socio della pluricampionessa Giulia Perugini, icona indiscussa della SEF Macerata, celebre per i suoi innumerevoli riconoscimenti nel salto in alto categoria master.
“In occasione del prossimo Macerata Opera Festival dedicato al rosso desiderio abbiamo programmato in cartellone per il 23 luglio una serata dedicata alla danza e allo sport. Saranno protagonisti i Kataklo’ di Giulia Staccioli, compagnia storica che ha fatto dell’atletismo e dello sport un legame fortissimo dagli anni novanta” ha raccontato il direttore artistico del Macerata Opera Festival Barbara Minghetti, al microfono di Michele Spagnuolo, organizzatore della serata e membro del direttivo Panathlon Club Macerata.
Martedì 23 luglio 2019 sarà infatti messo in scena in arena Sferisterio il progetto Play di Kataklò Athletic Dance Theatre, spettacolo nato per celebrare i cento anni della «Gazzetta dello Sport»: da allora nello stesso lavoro, presentato in tutto il mondo, si sono alternate cinque generazioni di performer. Dal punto di vista creativo, Play è composto da una serie di “cartoline” di sport che accompagnano lo spettatore in luoghi ed epoche lontani: dal senso di spensierata libertà di una gara in bicicletta nelle campagne del dopoguerra, a una delle prime stelle internazionali del tennis femminile, fino a indagare il significato della circolarità della vita, della ricerca perpetua di ogni essere umano attraverso il ritmo incalzante di una corsa. E poi ancora una pallavolo magica e ipnotica, un rugby che si apre con una haka Maori, un podio che conferma la fatica della costruzione della vittoria sul quale si muovono corpi dalla mitologica classica bellezza. Allo Sferisterio per la prima volta Play racconterà anche il gioco della “nostra palla al bracciale”.
Nel corso della conviviale l’attenzione si è soffermata proprio sulla palla al bracciale, grazie al coinvolgente racconto di Corrado Speranza, membro storico della squadra maceratese. Un excursus sulla storia, sugli aneddoti e sui legami con le architetture di questo sport tanto in voga nel 1800, celebrato anche dal poeta recanatese Giacomo Leopardi.
Il Macerata Opera Festival e la squadra di palla al bracciale di Macerata sono stati omaggiati al termine della conviviale dalla presidente Barbara Morresi.
Sara Tajè è una nuova giocatrice della Roana CBF. Arriva dalla Sardegna il primo acquisto al centro per coach Paniconi. Classe ’98, originaria di Caltignaga (Novara), 187 centimetri, la centrale piemontese cresce nelle giovanili della Asystel Novara per poi passare, all’età di 14 anni, alla Igor Novara dove militerà per quattro anni consecutivi. Dal 2015 al 2017 la doppia esperienza in B1, culminata a Brescia con le semifinali playoff tra le fila di Monticelli Brusati.
Nella stagione 17/18 fa il suo esordio in A2 con Caserta per poi vestire la casacca di Olbia nell’annata appena conclusa, la quale ha visto la compagine sarda retrocedere in B1: “Non vedo l’ora di conoscere l’ambiente e le mie nuove compagne. In tanti mi hanno parlato molto bene di questa realtà, ho già avuto l’occasione di confrontarmi con coach Paniconi e mi sono subito convinta della bontà del progetto, anche in virtù degli ottimi acquisti fin qui messi a segno dalla società”. Per la centrale piemontese sarà la terza avventura consecutiva in A2: “Sono estremamente motivata al riscatto dopo la stagione appena conclusa. Darò il massimo per dimostrare di essere all’altezza e di meritarmi questo palcoscenico”.
Al Campo Collevario di Macerata, si sono tenute ieri le finali della 23° edizione del torneo davanti ad un pubblico numeroso che ha incitato e applaudito i ragazzi scesi in campo nelle due partite disputate, la finale del 3° e 4° posto delle 18.30 e la finalissima delle 20.30. La Vigor Senigallia ha meritatamente alzato la coppa battendo per 7 a 2 una Junior Macerata più combattiva di quanto il risultato lasci intendere. Il terzo posto è andato invece alla Vigor Macerata che si è imposta per 5 a 2 sulla Veregrense.
Prima delle finali, la giornata all’insegna dello sport è iniziata alla Sala Convegni dell’Hotel Claudiani di Macerata con Paolo Ghisoni, ideatore del progetto editoriale “La Giovane Italia”, quest’anno partner della Cluentina. Il giornalista di Sky Sport ha parlato del movimento calcistico giovanile italiano, accompagnato da Gian Filippo Felicioli, il terzino di Fiuminata che ha raccontato il suo percorso sportivo fino all’approdo al Milan.
Si è passati poi al calcio giocato, con la sfida tra Veregrense e Vigor Macerata. Gli arancioni hanno dato vita ad una buona prestazione, vogliosi di riscattare la sconfitta subita in semifinale contro la Junior Macerata. In pochi minuti Ricotta ha portato i suoi sul 3 a 0, riuscendo a bucare la porta difesa da Santoni dopo una serie di grandi interventi del portiere gialloblu. Nella ripresa Veregrense è riuscita a tornare in partita con la rete di Castricini. Nel finale però Appignanesi e il poker di Ricotta hanno chiuso la gara prima del goal di Cappelletti.
Le telecamere di Sky Sport hanno quindi seguito la finale tra Vigor Senigallia e Junior Macerata per la realizzazione del servizio della puntata de “La Giovane Italia” incentrata sul Trofeo Marche. All’ottima partenza dei maceratesi con la rete di Polizzi, bravo a scappare a sinistra e infilare il portiere, è arrivata la risposta di Ballello che ha controllato in area e poi mandato il pallone sotto la traversa, chiudendo un primo tempo equilibrato. Ad inizio ripresa la Vigor Senigallia si è portata in avanti con decisione, trovando il vantaggio grazie al cross basso di Pierpaoli che ha pescato sul secondo palo Catalani, libero di appoggiare in rete. Quindi è arrivata la doppietta personale di Ballello, stavolta in spaccata ad anticipare il portiere. La Vigor è scappata sul 4 a 1 con l’autorete propiziata dalla forte conclusione di Ballello. Cappelletti ha poi accorciato per la Junior, con un bellissimo destro da fuori area che ha mandato il pallone sul palo-goal. Nel finale la Vigor ha dilagato grazie all’ingresso di un devastante Serfilippi, autore di una tripletta.
Al termine delle partite è avvenuta la premiazione, che ha visto la presenza di importanti ospiti dello sport regionale e non. Oltre alla coppa consegnata alla Vigor Senigallia, il rossoblu Daniel Serfilippi si è aggiudicato il premio come Miglior Giocatore del Trofeo. Nicolò Santoni della Veregrense ha meritato invece il premio di Miglior Portiere, mentre Riccardo Ricotta della Vigor Macerata è stato il Capocannoniere del torneo con 14 goal.
Per chi si fosse perso la finale o volesse riviverne le emozioni, TVRS trasmetterà la partita domenica 30 alle 21.45 sul canale 11.
"Vicinanza alla famiglia e sentito cordoglio." Il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari esprime il dolore di un intero territorio e di una comunità per la scomparsa di Gilberto Giorgi. Già consigliere provinciale negli anni 1975-80 con il presidente Otello Di Stefani, dal 1990 al 1995 ricoprì la carica di assessore dell’Amministrazione provinciale con le deleghe all’ambiente, all’urbanistica, alla caccia e alla pesca.
“Se n’è andata una persona buona, generosa, di una grande e straordinaria umanità. Aveva un atteggiamento di ascolto e attenzione, impossibile vederlo arrabbiato - ricorda Pettinari che negli anni ’90-’95 ha lavorato insieme a lui nella giunta provinciale -. Anche di fronte a situazioni difficili, Giorgi reagiva affrontandole con quella dose positiva di ottimismo, mai drammatica; era portato a cercare la soluzione migliore del problema. A seguito della legge 142 del 1990, in cui alla Provincia vennero assegnati ruoli di rilievo in nuovi settori e materie, fu incaricato di seguire le nuove deleghe dell’ambiente e dell’urbanistica, molto complesse; ma le seppe svolgere con la grande esperienza di amministratore che aveva”.
Gilberto Giorgi fu sindaco di Cingoli per quindici anni, prima di essere nominato assessore provinciale. “Era un profondo conoscitore del territorio - conclude Pettinari - e non riteneva le esigenze di un altro comune secondarie o diverse da quelle della sua città: era un rappresentante a tutto tondo della nostra provincia. Forti in lui i valori degli affetti, dell’amicizia, e della famiglia, di cui era fervente sostenitore. Ci ha dato tanto e ci mancherà, che il suo ricordo sia esempio per tutti noi”.
FOTO DELLA PRO LOCO DI CINGOLI