Venerdi 6 aprile alle 21, presso il cinema Excelsior di Macerata, incontro-dibattito promosso dall'associazione culturale "Dialoghi", per presentare il libro "Il crollo del Noi" dell'arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita, gran cancelliere del Pontificio istituto Giovanni Paolo II oltre che Assistente spirituale della Comunità di Sant'Egidio. Parteciperà il vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi.
L'autore presenterà al pubblico presente il suo ultimo saggio che vuole essere uno "sguardo" culturale complesso, severo ma non pessimista, sulla contemporaneità: un'analisi attenta a individuare nuovi percorsi, valori, sfide emergenti per rifondare la fraternità e un nuovo umanesimo per l'uomo del terzo millennio.
L'autore suggerisce a credenti e non credenti di passare dall'ossessiva attenzione al «Chi sono io?» a quella del «Per chi sono io?». Il dibattito in sala avrà un prologo di cui saranno protagonisti alcuni studenti del liceo scientifico "G.Galilei" di Macerata, che rivolgeranno a monsignor Paglia domande sul tema e presenteranno osservazioni personali.
I millenials sono chiamati a essere interlocutori protagonisti e creativi, anziché spettatori rassegnati e impauriti dal presente e dal futuro della vita personale e del loro contributo alla vita sociale e culturale. Ci sembra che anche il Sinodo mondiale sui giovani del prossimo ottobre 2018 vada con coraggio, convinzione e fiducia in tale direzione.
Questa riflessione sul nostro tempo non può non coinvolgere fin da ora genitori, insegnanti, mondo delle associazioni e della elaborazione culturale in una sempre più efficace e rinnovata alleanza educativa e formativa tra le generazioni.
Brillante operazione di polizia quella condotta dalla mobile di Macerata nel giorno di Pasqua ed illustrata questa mattina in conferenza stampa dal vice questore Alessandro Albini.Riccardo Pastore, 64enne plurigiudicato, è stato tratto in arresto ieri, dopo essere stato individuato come uno degli autori delle rapine al bar Ninetto e all'ufficio postale di via Lorenzoni. Colpi che gli erano fruttati poco di più di 4500 euro. L'uomo, sentendosi braccato dalla polizia, aveva fatto perdere le proprie tracce, ma gli investigatori erano riusciti a localizzarlo in un casolare nelle campagne di Apiro. Quando, però, sabato è scattato il blitz, il 64enne era riuscito a fuggire per una manciata di minuti. Tantoché in quel casolare c'era ancora il camino acceso oltre a tutti gli effetti personali del Pastore e alla pistola utilizzata per le rapine (l'arma si è poi rivelata a salve). A tradire il latitante è stata però la voglia di trascorrere la Pasqua in famiglia, con l'uomo che domenica ha raggiunto la moglie in una attività ricettiva alle porte di Macerata. Questa volta, però, non è riuscito a sfuggire alla cattura con gli agenti della mobile che, nonostante la Pasqua, hanno preso servizio per partecipare al blitz. Il 64enne si era rifugiato in un soppalco ma all'arrivo degli agenti si è consegnato senza opporre resistenza. Oltre ai due colpi messi a segno nel maceratese, potrebbe essere l'autore di altre rapine messe a segno fuori dal territorio regionale.
In occasione della “Giornata mondiale dell’attività fisica”, in programma il 6 aprile, i comitati provinciali dell’U.S. Acli delle Marche organizzano una camminata non competitiva che partirà da 4 citta della nostra regione.
Gli appuntamenti sono fissati alle ore 21,15 in Piazza della Repubblica a Castelfidardo, ed alle ore 21, in contemporanea, alla rotonda dei Giardini Diaz a Macerata, in Piazza Cristo Re a Porto d’Ascoli di San Benedetto del Tronto ed in via Oristano 1 ad Ascoli Piceno.
L’iniziativa è gratuita ed è finalizzata a promuovere stili di vita corretti tra i cittadini.
“La Giornata mondiale dell'attività fisica – dicono i dirigenti dell’U.S. Acli Marche - è organizzata ormai da diversi anni dall'Organizzazione Mondiale della salute e dall'organizzazione brasiliana Agita Sao Paulo. L'evento coinvolge ogni anno un numero sempre maggiore di partecipanti e per l'edizione 2018 è prevista anche la partecipazione on line grazie alla diffusione del messaggio BE ACTIVE EVERYDAY dalle ore 10 sui propri profili social. L'inattività fisica resta uno dei principali fattori di rischio per le malattie cronico/degenerative ed i relativi costi sanitari incidono notevolmente sulla finanza pubblica, proprio per questo occorre diminuire il numero dei cittadini sedentari e rispondere all'invito dell'Organizzazione Mondiale della Sanità a praticare attività sportiva almeno tre volte a settimana”.
Ulteriori informazioni possono essere acquisite sul sito internet www.usaclimarche.com.
Una persona arrestata 6 denunciate, tra cui tre minorenni perchè con la droga in tasca. Trentacinque grammi tra marijuana ed eroina sequestrati insieme a un bilancino di precisione. Quattro contravvenzioni per violazioni al codice della strada. Questo è il bilancio dei controlli messi in atto da i carabinieri del comando provinciale di Macerata, dal Nucleo operativo radiomobile e dai militari della stazione, impegnati in attività di monitoraggio a contrasto di spaccio e furti, nonché a garantire la sicurezza sulle strade. L'arrestato era destinatario di un ordine di custodia cautelare ancora non eseguito.
Sono dovuti intervenire i carabinieri, insieme ai sanitari del 118, per sedare una donna che questa sera ha scatenato il finimondo in un appartamento di via Silone, a Macerata. La signora, in preda ai fumi dell'alcool, ha iniziato prima ad inveire contro il compagno e, poi, a tirargli addosso di tutto. Spaventati dalle urla e dal fatto che la violenta lite andava avanti ormai da diversi minuti, i vicini hanno chiamato le forze dell'ordine. Sul posto, oltre ad una pattuglia dei carabinieri, sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno dovuto faticare non poco per sedare gli animi. Solo intorno alle 23,35 sono riusciti a convincere la donna a salire sull'ambulanza, per il trasporto presso il vicino Pronto Soccorso.
Grosse novità nella vicenda dell'ospedale unico provinciale, dove, se le indiscrezioni saranno confermate, sembrano esserci dei clamorosi sviluppi. Alla decisione dello scorso ottobre, quando l'applicazione di un contestato algoritmo individuò come luogo più baricentrico la Contrada Pieve di Macerata, seguirono forti polemiche, soprattutto a Civitanova.
Nella città costiera ci furono attacchi incrociati ed un rimpallo di responsabilità, tra la vecchia e la nuova amministrazione, che comunque, grazie all'impegno del sindaco Ciarapica, riuscirono a riaprire un discorso che sembrava chiuso, tanto che dopo il famoso Consiglio comunale aperto, il governatore delle Marche dichiarò come "possibile" una diversa localizzazione.
Secondo indiscrezioni, sembra che nelle ultime ore ci siano stati ulteriori ed importanti sviluppi, grazie alla generosità di un noto imprenditore di Casette d'Ete, non nuovo a gesti altruistici di questo tipo.
Parliamo ovviamente di Diego della Valle che dopo aver finanziato il restauro del Colosseo, ha voluto offrire un aiuto concreto alle popolazioni terremotate, con l'apertura di uno stabilimento produttivo ad Arquata del Tronto. Proprio l'aver spostato parte della produzione da Casette d'Ete ad Arquata, ha liberato ampi spazi nel suo vasto impianto fermano che ha deciso di donare alla Regione Marche per la realizzazione del conteso ospedale unico provinciale. Per il momento non ci sono ancora conferme ufficiali ma dopo le vacanze di Pasqua ne sapremo sicuramente qualcosa in più.
Nel frattempo, oltre a godervi le festività pasquali, ricordate che oggi é il....1° aprile! ...Non ce ne vogliate...
Sul territorio nazionale saranno presto assegnati più poliziotti, ma Macerata non è nemmeno contemplata. E certi temi non possono aspettare. Vanno affrontati! Anche se è il giorno di Pasqua. Deve averla pensata così il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, che è tornato a parlare di “emergenza sicurezza” nelle Marche e, in particolare, nella provincia di Macerata. Annunciando che darà presto avvio ad una raccolta firme affinché sul territorio sia rafforzata la presenza delle forze dell’ordine.
“Ancora cadaveri e ossa rinvenute – scrive nel suo sfogo di Pasqua, affidando al profilo Facebook riflessioni e preoccupazioni - quale mattanza dobbiamo attendere per avere più agenti e carabinieri nelle nostre strade? La Regione dell'ipocrisia sull'insicurezza”.
Parole forti, quelle dell’ex senatore della Repubblica e oggi primo cittadino di Cingoli. Parole di chi sente addosso la responsabilità di un territorio che, a quanto pare, non è quell’oasi di pace e sicurezza che si pensava fino a qualche mese fa. Il riferimento, è chiaro, è all’ennesimo, preoccupante, fatto di cronaca che sta sconvolgendo la nostra provincia, proprio all’ombra dell’Hotel House. “Sono anni – prosegue Saltamartini - che predico nel deserto. Insieme ad alcuni valorosi concittadini di Cingoli abbiamo pure organizzato una manifestazione davanti alla Prefettura per avere più controllo del territorio e più carabinieri. Nelle prossime settimane verranno assegnati i nuovi poliziotti in tutta Italia. Macerata non è neppure contemplata. Ma esistono ancora i rappresentanti del popolo? C'è qualche parlamentare che possa esercitare il suo potere di sindacato ispettivo?”
Domande, quelle del primo cittadino di Cingoli, che sembrano più che legittime e che, probabilmente, interpretano anche il sentimento di molti, con Saltamartini che conclude: “Annuncio la partenza di un camper per la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare. Quelli che abbiamo mandato a Palazzo Madama e Montecitorio spero possano iniziare a lavorare. Dobbiamo chiedere e pretendere un rafforzamento degli organici di polizia e carabinieri: più agenti per le strade se vogliamo garantire sicurezza. E dobbiamo muoverci adesso. Questo è il momento. La democrazia dal basso richiede sostegno”.
Potrebbero appartenere addirittura ad un bambino i resti umani rinvenuti quest'oggi (leggi) nel terreno intorno all'ormai tristemente famoso "pozzo degli orrori", all'ombra dell'Hotel House. Si tratta, per lo più, di frammenti di ossa e solo gli esami scientifici disposti dalla Procura potranno fornire certezze ulteriori. All'ipotesi che alcune delle parti trovate potrebbero essere di un bambino si é arrivati per via delle dimensioni delle ossa. Quelle trovate nei giorni precedenti, e che apparterrebbero ad una donna di corporatura minuta, infatti, erano decisamente più grandi.
Le condizioni del materiale repertato, comunque, lasciano supporre che dal momento dell'occultamento ad oggi siano trascorsi diversi anni e lo stato di conservazione rende difficile la classificazione, tanto che in un primo momento si era pensato che i resti potessero appartenere a più di due persone. Invece, con lo scorrere delle ore, si parla con sempre maggiore insistenza di ossa di soli due corpi. Uno dei quali, forse, di un bambino.
Intanto, sulla base delle poche certezze degli investigatori, continua a restare in piedi l'ipotesi che gran parte dei resti rinvenuti potrebbero essere quelli di Camelyi Mosammet, anche perché in quella stessa zona sono stati trovati oggetti molto simili a quelli che la ragazza aveva con se nel giorni della scomparsa
E' chiaro, a questo punto, che quel terreno sotto il palazzone multietnico potrebbe custodire segreti atroci. Già ieri gli investigatori avevano deciso di interrempere le opere di scavo all'interno del pozzo e di estenderle all'area circostante, proprio nella convinzione che potesse esserci dell'altro. Un sospetto a quanto pare più che fondato visto che i resti umani trovati questa mattina erano ad appena 20/30 cm sotto il terreno. Difficile, a questo punto, capire se le ricerche saranno interrotte o se, invece, si deciderà di esaminare più a fondo l'intera proprietà.
AGGIORNAMENTO: Porzioni di bacino, costole, dita e un avambraccio tra le circa trenta ossa trovate quest'oggi a poco più di un metro di distanza dal "pozzo degli orrori". La maggior parte dei reperti é compatibile, purtroppo, con il corpo di un essere umano di sesso femminile e di giovane età. Altri sono, invece, riconducibili a quelli del corpo di un bambino tra gli otto e i dieci anni. Gli investigatori suppongono che la nuova area di scavo possa essere "il luogo di sepoltura". Tutti i resti rinvenuti in giornata, così come quelli trovati nei giorni precedenti, dopo le misurazioni saranno inviati a Roma, presso la Polizia Scientifica, per essere esaminati con l'adeguata strumentazione.
Oggi ultimo giorno di lavoro per il comandante Giuseppe Bordoni, da domani collocato in congedo per anzianità di servizio.
Il comandante, da domani generale di brigata dell’Arma dei carabinieri, ha diretto dal 1997 al 2007 il comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Ancona e dal 2007 ha assunto la direzione del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Macerata, oggi Gruppo Carabinieri Forestale di Macerata.
Laureato in Scienze Agrarie presso l’Università degli Studi di Perugia è entrato nell’Amministrazione forestale dello Stato nel 1981; ha conseguito un master di 2° grado in Gestione Ambientale presso l’Università di Ancona.
Nella sua lunga carriera ha preso parte a molte attività di monitoraggio, tutela e adeguamento normativo a favore del patrimonio forestale regionale e ambientale. Ha coordinato molteplici attività in seno alla tutela del territorio.
Nella stessa giornata il comandante ha ricevuto il saluto di tutti i vomandanti di stazione dei reparti forestali dipendenti, i quali, hanno manifestato sentito riconoscimento per le doti umane con cui il colonnello Bordoni ha esercitato l’azione di comando.
Il comandante Giuseppe Bordoni è stato salutato a Roma dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C. A. Giovanni Nistri.
Il Rotary Club di Macerata e l’Università per Tutte le Età promuovono un ciclo di tre conferenze «a favore del cittadino». L’obiettivo è porre l’attenzione e diffondere alcune buone pratiche grazie alle quali mantenere un’elevata qualità della vita e un alto livello di benessere fisico ed emotivo anche in età più avanzata.
I primi due appuntamenti saranno incentrati sull’importanza e sui benefici dello sport e di una vita attiva: mercoledì 4 aprile, il protagonista dell’incontro d’esordio sarà il dottor Alberto Massarini, mentre martedì 10 aprile il relatore sarà il dottor Giorgio Mancini per parlare di come l’attività fisica costante e moderata sia “un’assicurazione per la salute psico fisica”
Concluderà il trittico, martedì 24 aprile, la conferenza dal titolo “Pet Therapy, un amore senza tempi”, nel corso della quale il dottor Rossano Luconi illustrerà quella che è la cura più efficace contro la solitudine, uno dei mali del nostro secolo: l’amore di un cane.
Tutti e tre gli incontri avranno luogo nella Sala Castiglioni della Biblioteca comunale a Macerata p.zza Vittorio Veneto con inizio alle ore 17.30.
Roberto Fiore alla carica. Il segretario di Forza Nuova e candidato premier per Italia agli Italiani interviene sugli ultimi episodi di cronaca chiedendo, da un l'atto l'abbattimento dell'Hotel House, dall'altro un'ispezione ministeriale alla Procura di Macerata. "L'Hotel House va abbattuto, i suoi residenti espulsi immediatamente e, visti gli scempi disumani consumati al suo interno e la presenza di resti umani, un sacerdote dovrebbe benedire i terreni sottostanti - commenta Fiore - In quei posti sono stati commessi crimini inenarrabili, molte Pamela hanno trovato lì la propria morte; inoltre in quelle zone ormai le mafie sono al potere e non permettono a nessuno di entrare".
E ancora: "Vogliamo coinvolgere tutta la popolazione maceratese e marchigiana contro quella che può essere considerata una delle ferite più gravi che siano mai state inflitte al nostro territorio. Ma purtroppo la Procura di Macerata sembra non vedere quel che succede; senza contare che, assurdamente, non ha ancora accusato i nigeriani di Pamela di omicidio.A fronte di questo, è doveroso che il ministero debba urgentemente iniziare indagini contro i magistrati per le incredibili omissioni".
A seguito del violento episodio verificatosi martedi’ scorso a Macerata presso il bar della Polisportiva Salesiana, non lontano dalla Stazione ferroviaria, il questore Antonio Pignataro ha disposto la sospensione della licenza dell’esercizio commerciale poiché l’accaduto ha posto in pericolo l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. Si tratta del terzo incisivo provvedimento adottato dal Questore ai sensi dell’Art. 100 TULPS in poco piu’ di un mese dal suo insediamento al vertice della Questura di Macerata.
Le indagini svolte dalla “Volante” hanno accertato che all’interno del bar si sono verificati fatti di rilevante gravita’ per i quali si è reso necessario il provvedimento che sospende la licenza dell’esercizio, anche al fine di scongiurare e prevenire il ripetersi di analoghi episodi di violenza in una città già scossa per altri ben noti avvenimenti. Il provvedimento del Questore prevede il divieto di somministrare alimenti o bevande nel bar del Circolo della Polisportiva Salesiana per i prossimi quindici giorni.
I fatti accaduti, non ancora completamente chiariti, formano oggetto di accertamenti da parte del personale della “Volante” della Polizia diretto dal commissario capo Gabriele Di Giuseppe che sta ricostruendo la dinamica dell’evento.
Al momento è stato appurato che un’anziana signora, che andava a riprendere suo nipote dalla vicina palestra, aveva posteggiato la propria auto in prossimità del bar in questione in uso alla Polisportiva Salesiana. La circostanza di aver occupato indebitamente un posto auto, sebbene per pochi minuti, ha scatenato l’ira di un avventore del bar, che la aggrediva verbalmente insultandola. La donna, amareggiata da quanto accaduto, raggiunta la palestra ha raccontato l’accaduto al maestro di karate insegnante di suo nipote, il quale, terminata la lezione, prendendo le difese della donna, ancora in kimono, ha raggiunto il bar con il proposito di chiarire quanto accaduto alla signora.
Appena entrato nel locale del bar, non c'é stato spazio e tempo per i chiarimenti. Si è generata una violenta lite, dapprima verbale, degenerata quindi in colluttazione.
Piu’ persone presenti hanno bloccato il maestro colpendolo ripetutamente e su questo punto si focalizzano le indagini in corso per accertare le responsabilità penali, sulle quali valuterà l’Autorità Giudiziaria .
Al momento dell’intervento degli agenti di Polizia il maestro di karate aveva numerose ecchimosi e tumefazioni sanguinanti al volto, per le quali ha ricevuto le cure presso il pronto soccorso del locale ospedale.
Come già annunciato, sarà chiusa da mercoledì 4 aprile la galleria di accesso agli ascensori di collegamento tra i giardini Diaz e il centro storico, per consentire l’avvio dei lavori di restyling dei percorsi pedonali del parcheggio Centro storico.
L’intervento durerà per circa 30 giorni, durante i quali sarà introdotta una parziale e provvisoria riduzione dell’orario di vigenza della ZTL con accesso da via Don Minzoni, allo scopo di favorire la mobilità nel cuore della città. L’ordinanza è stata emessa stamattina dal comandante della Polizia municipale e consente all’utenza di accedere liberamente con le auto al centro storico dalle 12 alle 15 e dalle 18 alle 20 nei giorni che vanno dal lunedì al venerdì. Inalterata la vigenza 0-24 della ZTL il sabato e la domenica, giorni in cui non si potrà transitare. Il periodo in cui saranno in vigore le nuove disposizioni va dal 4 al 30 aprile.
Inoltre, gli utenti del parcheggio Centro storico potranno raggiungere il centro utilizzando la Circolare della città che ogni 15 minuti parte dal terminal dei Giardini Diaz per piazza della Libertà. Per la mobilità pedonale verso il centro si potranno utilizzare le scale centrali della Terrazza dei Popoli o quelle laterali vicino alla giostra, nei pressi dei giardini Diaz, che rimarranno aperte 24 ore su 24 o in alternativa l’accesso su via Mugnoz; l’uscita dal tunnel su viale Puccinotti/giardini Diaz sarà chiusa per un più ridotto numero di giorni.
Le opere di restyling riguardano la ristrutturazione degli intonaci, della pavimentazione, dell’illuminazione e una riqualificazione ad alto contenuto dello spazio urbano artistico sullo stile di quanto fatto con il sottopasso di piazza Garibaldi e il murales di via Mugnoz dedicato ai 50 anni dello Sferisterio. Con i lavori, l’uscita su via Crescimbeni verrà resa più fruibile con la demolizione del tramezzo che si trova tra gli impianti di risalita e l’uscita/ingresso e verrà arricchita con pannelli che identificano il luogo e che conterranno anche le attrattive che l’utente può trovare in città.
Ultimo tassello dell’intero progetto che sta riguardando l’area dei Giardini Diaz e il parcheggio Centro storico saranno i sistemi di infomobilità grazie all’installazione di nuovi pannelli elettronici nelle principali vie di accesso a Macerata che consentiranno di individuare in tempo reale i posti disponibili nei parcheggi dislocati nelle varie zone della città. I lavori sono eseguiti in collaborazione con l’Apm, nell’ambito del nuovo piano della mobilità urbana #MacerataFacile. (ap)
Dopo il successo riscosso l’anno scorso, l’Università di Macerata organizza, con il patrocinio della Rete Digital Cultural Heritage) e dell’Associazione Informatica umanistica e Cultura digitale, la seconda edizione del Laboratorio di Umanesimo Digitale - Lud (Digital Humanities), un percorso formativo dedicato ad ambiti specifici in cui gli studi umanistici entrano in contatto con le molteplici dimensioni del digitale. E’ possibile iscriversi fino al 6 aprile. Per informazioni: www.unimc.it/lud.
Il Laboratorio è articolato in due percorsi, uno filologico-letterario, l’altro storico-documentario, per illustrare gli strumenti teorici e metodologici relativi al trattamento informatico dei testi e alla loro interpretazione critica, alla ricerca nelle biblioteche e nei corpora online, all’impostazione di banche dati e archivi digitali, all’analisi tecnica di siti e reperti archeologici e artistici, alla comunicazione dei risultati del lavoro umanistico attraverso strumenti innovativi.
Il corso, attraverso lezioni con professionisti ed esperti del settore, intende introdurre i partecipanti ai temi e alle competenze tecniche e professionali legati all’uso, alla creazione e allo sviluppo di strumenti informatici destinati a operatori dei beni culturali, insegnanti, ricercatori, professionisti e personale di aziende che svolgano attività che richiedono competenze all’incrocio tra informatica e scienze umane e sociali.
“Lo scopo - spiega la coordinatrice del corso Laura Melosi - è quello di familiarizzare gli studenti con la dimensione degli studi più avanzati e di allargare il loro sguardo alle specializzazioni lavorative aperte dalle scienze umanistiche digitali o digital humanities. Per esempio, informatica e cultura umanistica sono contigue nel settore in sviluppo dell’editoria digitale. La società informatizzata porta con sé il bisogno di figure professionali inedite, delle quali si avvale la cosiddetta “economia della conoscenza”: ne è un altro esempio il lessicografo esperto nel trattamento dei dati empirici, in grado di far convergere linguistica e tecnologie informatiche”.
Si è tenuto a Macerata il convegno organizzato dalle Acli provinciali sul tema:“La sfida del cambiamento al tempo della Riforma del Terzo Settore”. Si è trattato di un incontro informativo e formativo sulla Riforma del Terzo Settore che, entrata in vigore nell’agosto 2017, modificherà profondamente molte delle norme attualmente vigenti in materia di associazionismo di promozione sociale e di volontariato.
L’incontro, che ha visto la partecipazione attenta e interessata dei presidenti dei Circoli e dei responsabili delle associazioni specifiche delle ACLI maceratesi, è stato introdotto dalla presidente provinciale delle Acli, Roberta Scoppa, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza “oggi più che mai c’è bisogno di mettere insieme le forze dell’Associazione per offrire solidarietà e costruire una comunità a cui fare riferimento”.
Sono intervenuti: Marco Galdiolo, responsabile nazionale ACLI allo Sviluppo Associativo, che ha sottolineato la necessità per le Acli di muoversi in una triplice direzione: valorizzare lo spirito di appartenenza, riscoprire la propria identità comunitaria e rilanciare il proprio ruolo di Associazione di promozione sociale.
Stefano Tassinari, membro della Presidenza nazionale ACLI con delega al Terzo Settore, ha analizzato la Riforma del Terzo Settore sia per gli aspetti giuridici che per quelli contabili e fiscali. Tassinari ha concluso il suo intervento evidenziando che se da un lato la Riforma del Terzo Settore sottopone le Associazioni di Promozione sociale a nuovi obblighi che potrebbero creare difficoltà ai piccoli Circoli, dall’altro offre anche nuove opportunità a chi saprà organizzarsi e strutturarsi per coglierle.
Dall’incontro è emerso che le Acli maceratesi sono pronte ad affrontare la sfida della Riforma grazie ai loro servizi: l’Acli Service Macerata convenzionata con il CAF Acli per tutta l’attività di sostegno e consulenza per le associazioni più piccole, molto diffuse nella nostra provincia; il Patronato ACLI ed il Punto ACLI Famiglia per l’attività di promozione e di formazione di tutti coloro che da volontariintendono impegnarsi nella difesa e tutela dei diritti dei lavoratori e di tutti i cittadini in difficoltà.
Solo di una delle persone arrestate per l'omicidio della 18enne romana Pamela Mastropietro a Macerata, Innocent Oseghale, 29 anni, nigeriano, detenuto ad Ascoli, sarebbero state trovate le impronte all'interno dell'appartamento mansardato di via Spalato 124 dove la ragazza venne uccisa e smembrata il 30 gennaio scorso. A rivelarlo è la perizia del Ris depositata ieri in Procura. I rilievi del'Arma non avrebbero riscontrato tracce degli altri due fermati - Desmond Lucky, 22 anni, e Lucky Awelima, 28 anni - che sono in carcere ad Ancona per le stesse accuse di Oseghale.Nell'inchiesta è indagato un quarto nigeriano. Resta il giallo su altre impronte trovate nella casa e non corrispondenti agli indagati. Il 6 aprile a Roma i Ris inizieranno un altro accertamento irripetibile su una scatola di guanti in lattice sequestrata: gli inquirenti, che pongono gli indagati sul luogo del delitto in base alla tracciatura dei telefoni, cercano chi potrebbe aver toccato la scatola prima di smembrare il corpo.
Anche lo zio di Pamela si è espresso su quetso aspetto della vicenda (leggi l'articolo) dicendo che aspetta di vedere le carte, perché non "Da avvocato posso affidarmi a sole indiscrezioni giornalistiche e la cautela è un dovere professionale"
“Da avvocato aspetto di vedere le carte, perché non posso affidarmi a sole indiscrezioni giornalistiche e la cautela è un dovere professionale. Da zio, invece, dico che noi non cerchiamo per forza un colpevole, ma vogliamo che il colpevole, o i colpevoli, siano assicurati alla giustizia. Perché chi ha fatto tutto questo a Pamela è una bestia feroce” – Sembra voler ricorrere alla “compartimentizzazione” lo zio di Pamela Mastropietro, l’avvocato Marco Valerio Verni. E commenta così, sia sotto il profilo professionale che sotto quello dei sentimenti, la notizia secondo cui nell’appartamento di via Spalato, a Macerata, è stato trovato solo il dna di Innocent Oseghale e nessuna traccia, invece, di Lucky Desmond e Awelima Lucky, gli altri due in carcere per l’omicidio di Pamela Mastropietro.
“In carcere –afferma l’avvocato – ci sono tre persone e tutti gli indizi sembrano confermare un collegamento tra loro e la barbara morte di Pamela. Se, poi, questi indizi si trasformeranno in prove è presto per dirlo. Non è solo questione di tracce o di dna. Ho letto anche io la notizia secondo cui nell’appartamento di via Spalato sarebbero state trovate solo tracce di Oseghale e non degli altri due, ma devo dire che in questi mesi sulla morte di Pamela è stato detto di tutto, verità e invenzioni, e, pur concedendo il beneficio dell’attendibilità, non posso certo commentare, come avvocato, qualcosa che non ho verificato o accertato attraverso lo studio delle carte. Ho fiducia massima, come più volte ribadito, nel lavoro degli inquirenti e sono certo che nulla sarà lasciato al caso o affrontato con superficialità”.
Nessun commento, quindi, solo cautela e fiducia nella giustizia, con Marco Valerio Verni che, poi, mette da parte la toga per reindossare i panni di chi quella ragazza ammazzata e fatta pezzi l’ha avuta sulle sue ginocchia da bambina. E parla da zio: “Quello di Pamela non è un semplice omicidio – dice – E’ una storia allucinante che ha avuto per protagoniste delle bestie feroci. Noi non vogliamo uno o più colpevoli contro cui sfogare il nostro dolore, noi vogliamo che sia trovato il colpevole o i colpevoli. E ci sembra più che sacrosanto, perché chi ha fatto tutto questo a Pamela è una bestia feroce che deve marcire nelle nostre galere. Abbiamo, quindi, il dovere di tenere alta l’attenzione per rendere giustizia a Pamela sul piano specifico, ma anche, più in generale, per stimolare un’analisi sociale approfondita e concreta su questioni che l’Italia non può più sottovalutare”.
Inevitabile, dunque, un collegamento con i recenti fatti di Porto Recanati dove, in un terreno a pochi metri dall’Hotel House, sono stati trovati resti umani (https://picchionews.it/cronaca/tra-i-resti-anche-il-frammento-di-un-cranio-si-continua-a-scavare-all-ombra-dell-hotel-house).
“Sto seguendo con attenzione questo nuovo fatto di cronaca che interessa la provincia di Macerata – aggiunge l’avvocato Marco Valerio Verni – non voglio assolutamente cedere a facili strumentalizzazioni su analogie o fantomatici collegamenti con l’omicidio di Pamela e sul tessuto sociale del Maceratese. Sarebbe, ad oggi, inutile e prematuro. Oltre che ingiusto nei confronti delle persone di un territorio che con noi si sono rivelate straordinarie. Mi dispiace che in questo territorio, dopo l’omicidio di Pamela, sta venendo fuori di tutto, restituendo all’esterno un’immagine che non è certamente quella del tessuto sociale della provincia. Dai maceratesi, per quanto ci riguarda, abbiamo ricevuto sempre grandissimo calore, affetto, solidarietà e del territorio possiamo dire solo cose buone. Delusioni, quando ne abbiamo provate, sono arrivate dalla politica, non certo dalla gente”.
L'Area Vasta 3 dell'Asur Marche entra con una nota ufficiale nel merito della vicenda della neonata ricoverata in gravi condizioni al Salesi di Ancona. La mamma della bambina, lo ricordiamo, si era recata per due volte in Ospedale a Macerata per delle perdite, ma in entrambi i casi era stata rimandata a casa. Il parto è avvenuto, quindi, tra le mura domestiche e senza l'assistenza di personale specializzato. A seguito di complicazioni, la neonata è stata poi trasferita al Salesi. Di seguito riportiamo il comunicato diramato dal dottor Palazzo e dal dottor Maccioni, dell'area Vasta 3, dopo la riunione di oggi pomeriggio con i medici e gli operatori che hanno avuto in cura la donna.
"La Direzione di AV3 e la Direzione Medica Ospedaliera dichiarano, che, contrariamente a quanto diffuso sugli organi di stampa, l’evento verificatosi in data 28/03/2018, con conseguente parto a domicilio della Sig.ra B.S., non era stato preceduto da gravidanza espletata con taglio cesareo, né preceduto da sintomi che facessero presagire una gravidanza a rischio.
Pur partecipando alle sofferenze della famiglia nell’aver dovuto affrontare un evento eccezionale qual è il parto precipitoso (incidenza pari allo 0,07% delle gravidanze, quindi rientrante in evento raro ed imprevedibile) peraltro in un ambiente non protetto, si vuole sottolineare come, alla luce delle analisi dell’evento e dei dati clinici in nostro possesso, siano state eseguite una corretta valutazione ed una altrettanto corretta procedura clinica e strumentale per accertare lo stato di salute della paziente e del nascituro in entrambe le occasioni in cui la paziente si è presentata in reparto.
Pur risultando come “gravidanza a basso rischio”, ed inserita in un particolare percorso la paziente allorché, tra il 27 ed il 28 marzo si è presentata al reparto di ostetricia, la signora è stata sottoposta a valutazione clinica e strumentale che non hanno rilevato la presenza di segni o sintomi di un parto imminente e/o di altri eventi sfavorevoli. Allo stato attuale, sulla base delle informazioni in nostro possesso (la neonata è ricoverata presso il “Salesi”di Ancona), i dati riguardo le condizioni cliniche della bambina sono confortanti e nella prossima settimana completerà gli esami ultraspecialistici.
Buone sono le condizioni della mamma che è ricoverata nel Reparto di Ostetricia e che a breve potrà essere dimessa. In ogni caso attendiamo gli esiti dell’indagine avviata dalla Procura di Macerata, con la quale stiamo collaborando, fornendo tutta la documentazione richiesta. Siamo altresì a disposizione della famiglia per quanto possa essere necessario.
Pur costernati per l’evento imprevedibile ed eccezionale, la risposta all’emergenza è stata pronta, rapida ed efficace e ha permesso di contenere al massimo gli esiti negativi dell’evento. Il Punto Nascita dell’Ospedale di Macerata, sulla base dei dati “Piano Nazionale Esiti AGENAS 2017” è in possesso degli standard richiesti per l’”evento nascita” e rappresenta un punto di riferimento per le circa 1500 donne che ogni anno scelgono di essere assistite in questa struttura.
Fermo restando che il livello deve rimanere molto alto, la direzione ha dato indicazioni e disposizioni circa ogni possibile miglioramento, anche al di la degli standard e delle buone pratiche cliniche richiesti, affinché questi eventi, seppur eccezionali, non abbiano più a verificarsi".
Code e disagi in superstrada a causa di un incidente. Due le auto coinvolte nello scontro nei pressi dell'uscita Macerata sud che non ha avuto conseguenze per gli occupanti dei veicoli. Il traffico, invece, ha subito ripercussioni con una lunga coda che si è rapidamente creata. Sul posto anche i vigili del fuoco.
La Camera di commercio di Macerata rende disponibili risorse per 200mila euro, del proprio bilancio 2018, per la realizzazione di iniziative di terzi a sostegno della competitività delle imprese e del territorio. La domanda di contributo dovrà essere redatta utilizzando l’apposito modello già presente sul sito camerale in relazione al regolamento di concessione di contributi, sovvenzioni, sussidi ed ausili finanizari e l’attribuzione di vantaggi economici ai sensi dell’art.12 della legge 7 agosto 1990 n. 241, per quanto compatibile. Dovrà essere utilizzato anche il nuovo modello di dichiarazione sul de minimis presente sul sito.
La domanda di contributo dovrà essere inviata esclusivamente per via telematica al seguente indirizzo di posta elettronica certificata della Camera di commercio: cciaa.macerata@mc.legalmail.camcom.it. E’ esclusa qualsiasi altra modalità di invio, pena l’inammissibilità della domanda. La domanda deve essere presentata a partire dalla data di pubblicazione sull’albo camerale della delibera di Giunta camerale di approvazione del bando (19.03.2018) e fino al 31 dicembre 2018. Farà fede la data e l’ora di ricezione della PEC con la domanda al nostro protocollo di posta elettronica certificata.
Per ogni ulteriore informazione si invita a consultare il bando e la modulistica ad esso relativa, disponibile sul sito www.mc.camcom.it, pagina dedicata in http://www.mc.camcom.it/P42A2807C22S21/Bando-Contributi-Iniziative-Terzi.htm e contattare l’Ente all’indirizzo promozione@mc.camcom.it