Una chiusura col botto per Leguminaria. L’edizione 2016 conclusasi ieri sera ha superato largamente le aspettative degli organizzatori, a cominciare dalle presenze, ben oltre le 20.000 pronosticate all’inizio.Un bilancio più che positivo per la rassegna che ha al centro la riscoperta dei nostri piatti poveri a base di fagioli, ceci e lenticchie. Complici anche gli ospiti, primo su tutti il grande Eugenio Finardi, che con la sua “musica ribelle” ha fatto ballare un pubblico di fan numerosissimo.Ha espresso grande soddisfazione per la riuscita di questaedizione ricca di novità il sindaco di Appignano, Osvaldo Messi, che sottolinea in particolare la variegata offerta e l’ottimo livello dell’intrattenimento musicale: «Il mio ringraziamento va a tutte le associazioni che hanno reso possibile il successo di Leguminaria, e a tutti i cittadini che hanno collaborato».L’unione fa la forza a Leguminaria, e lo dimostrano anche i numeri della manifestazione: 250 volontari, 30 cuoche, 55 espositori di prodotti bio, oltre 30 ceramisti, oltre 100 musicisti. A fornirli il presidente della locale Pro Loco Luca Buldorini, che dichiara: «Sono estremamente felice per le migliaia di visitatori presenti e per la partecipazione degli appignanesi, che ci sono stati vicini non solo a livello logistico ma anche morale. Alla mia età avere avuto la possibilità di guidare una macchina organizzativa come questa è stata davvero una grande soddisfazione.»https://youtu.be/rmafmZQN9Xs
Due furti in due diverse palestre. È quanto avvenuto nel cuore della notte appena trascorsa in due strutture sportive, una di Macerata e l'altra di Corridonia.Gli autori del furto si sono introdotti nelle palestre forzando una porta e, una volta dentro, hanno scassinato le macchinette che distribuiscono merendine e bevande, racimolando il poco contenuto di spiccioli che era al loro interno.Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Macerata che stanno effettuando tutti gli accertamenti sull'accaduto.
Una mostra/vendita di opere di artisti marchigiani che hanno messo a disposizione la propria creatività per scopi benefici. Si intitola Artisti per l’Hospice, aprirà il 21 ottobre per chiudersi il 27, con la vendita delle opere alla Galleria Mirionima. Gli artisti che hanno aderito alla manifestazione, patrocinata dal Comune di Macerata, sono Andrea Agostini, Isabel Aledo, Anna Calcaterra, Stefano Calisti, Dolores Cantelmi, Luigi Cristallini, Romina Germani, Gianni Mercuri, Cinzia Paciaroni, Patrizia Poloni, Giuseppe Ponzelli, Nazareno Rocchetti, Teresita Sgolacchia, Laura Tomassetti, Marvy Tomassetti.L’iniziativa è stata presentata oggi in conferenza stampa dall’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde presenti il dottor Luigi Nardi, responsabile dell’Unità operativa Terapia e Cure Palliative dell'ospedale di Macerata, Isabella Properzi, presidente dell’associazione Gigi Ghirotti ed Emanuela Corvatta, coordinatrice dei volontari che operano nell’Hospice di Macerata.“È un progetto nato dall’impegno dei volontari della associazione Gigi Ghirotti Macerata Onlus, con lo scopo di promuovere la conoscenza e la diffusione della Cura della Persona al termine della vita – ha detto il dottor Luigi Nardi –. Numerosi artisti di chiara fama locale e nazionale hanno generosamente contribuito alla realizzazione dell’evento donando una loro opera che sarà possibile acquistare nel corso della manifestazione e il cui ricavato sarà poi devoluto all’associazione. Il senso dell’evento, coniugare l’espressione artistica alla cura del fine vita, si riallaccia alla capacità delle équipe di operare non solo secondo i principi della “scienza e coscienza”, ma proponendo un approccio alla persona così complesso e variabile tanto da poterlo definire l’Arte della Cura”.“L'arte è sempre espressione di vita – ha affermato l’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde - e lo può essere in tanti modi, anche sostenendo un progetto importante come questo. Ringrazio i volontari del'Hospice di Macerata perché svolgono un compito di grande valore, nella tragedia aiutano a cercare bellezza".Da più di un anno, è aperta a Macerata la nuova realtà dell'Hospice "Il Glicine". Sempre più spesso si sente parlare di umanizzazione delle cure, della centralità del malato, dei suoi bisogni e dei suoi diritti. Questo significa cercare di mettere al primo posto il diritto della persona a non essere lasciata sola nel fronteggiare la sua malattia, a essere informata in modo corretto sulla ragione per cui soffre e per cui è sottoposta a certe cure, anche nei momenti in cui la malattia diventa terminale.In quest’ottica è nata nel 2003 l’Associazione Cure Palliative Gigi Ghirotti Macerata –Onlus, un’associazione di volontariato con la finalità di promuovere la diffusione sia dal punto di vista teorico che applicativo delle cure palliative come risposta globale e individualizzata ai bisogni del malato terminale e della sua famiglia. Fin dalla sua apertura, l’Associazione collabora e sostiene l’Hospice “ Il Glicine “ di Macerata, centro residenziale di cure palliative, situato all'interno dell'ospedale, nella palazzina in cui trova la sua collocazione anche il servizio di terapia del dolore. L’Hospice è, quindi, una struttura sanitaria finalizzata ai malati terminali, quando nel momento più vicino alla fine, la persona malata e la famiglia si trovano, spesso, a sostenere da soli tutto un peso che è sia fisico, con l'aggravarsi del quadro clinico, sia psicologico, con l'avvicinarsi del momento in cui la vita finirà. Personale medico, infermieristico e di supporto, stanze singole dotate di ogni comodità anche per i parenti, un luogo accogliente e il più possibile familiare, la presenza di volontari che sostengono e si fanno strumento, sia per i pazienti che per i parenti.L’Hospice il Glicine è nato a grazie alla collaborazione tra l’ospedale ed enti privati, tra cui l’associazione Ghirotti, che sostiene la struttura con l’acquisto di beni materiali finalizzati al miglioramento dell’assistenza sanitaria in Hospice, finanzia il progetto per l’inserimento nell’equipe di una psicologa per garantire assistenza ai pazienti, ai familiari e al personale sanitario, sorregge la formazione continua del personale e dei volontari, attualmente sono 12, che animano l’Hospice.La mostra, le cui opere avranno un prezzo di base accessibile a tutti, verrà inaugurata il prossimo 21 ottobre, alle ore 18.15, nei locali di piazza della Libertà alla presenza del critico d’arte Alvaro Valentini che farà una breve presentazione degli artisti che partecipano all’iniziativa, e rimarrà aperta fino al 27 tutti i giorni con orario 18 – 20.30.
Prorogata al 18 ottobre la scadenza del termine per la richiesta di sopralluoghi su edifici privati danneggiati dal terremoto del 24 agosto scorso.Lo ha comunicato ai Centri operativi comunali la Protezione civile, Direzione di Controllo e Comando (DiComaC), che sta gestendo le operazioni di verifica dei danni. La decisione a seguito del fatto che alcuni comuni non avevano ricevuto la comunicazione.Nel sito del Comune di Macerata (http://www.comune.macerata.it) è possibile scaricare il modulo di richiesta di sopralluogo e trovare le informazioni sulle modalità di consegna ai servizi tecnici comunali.
“I conflitti di valore nello spazio pubblico: tra prossimità e distanza” è il tema del settimo Colloquio di etica organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata per mercoledì e giovedì, 19 e 20 novembre 2016 nella sede di via Garibaldi.Intorno a tali questioni si troveranno a discutere studiosi di riconosciuto prestigio internazionale, insieme a giovani ricercatori di varie università. Il colloquio si articola in tre sessioni: al centro della prima sessione, “Lo spazio pubblico tra pluralismo e relativismo”, in cui interverranno Giampaolo Azzoni, filosofo del diritto dell’Università di Pavia, e lo psichiatra Francesco Stoppa, sarà posto il tema del confine fra pluralismo e relativismo, e la funzione civile delle istituzioni nella rigenerazione dello spazio pubblico. Nella seconda sessione, “Valori e Conflitti”, verrà approfondito il rapporto tra conflittualità e vita comune (Francesco Botturi, Università cattolica di Milano) e il discorso potrà quindi spostarsi sul tema del rapporto tra violenza e convivenza, disuguaglianze e povertà (Petar Bojanic, Institute of Philosophy and Social Theory di Belgrado). L’ultima sessione, “Attraverso e oltre i conflitti”, porterà in primo piano il tema dell’emancipazione femminile, grazie alla partecipazione di Geneviève Fraisse (CNRS, Parigi), e infine la grande questione, affidata al penalista Luciano Eusebi (Università cattolica di Milano), di una giustizia chiamata a ripensare il rapporto tra la colpa e la pena.Due paradossi sembrano oggi pesare sul presente e sul futuro della convivenza: da un lato i valori, intesi come orizzonti di senso alti e moralmente vincolanti, attorno ai quali si plasma il vissuto personale e collettivo, invocati da sempre come alternativa alla logica del più forte e fonte di ethos condiviso, sembrano addirittura diventati un ostacolo ingombrante sulla via di una convivenza pacifica; da un altro lato, lo spazio pubblico, tradizionalmente inteso come il crocevia aperto e inclusivo in cui prossimità e distanza, “rapporti corti” e “rapporti lunghi” possono trovare un punto di equilibrio nel riconoscimento di un bene che accomuna, sembra al contrario trasformarsi in un incubatore di conflitti interminabili, ai quali la minaccia terroristica, ormai estesa su scala planetaria, conferisce una drammaticità nuova, attivando una spirale in cui paura diffusa e domanda di sicurezza si potenziano reciprocamente.Da questi due paradossi scaturiscono alcune domande che saranno poste al centro del VII Colloquio di etica, in continuità con i Colloqui precedenti*: i conflitti che attraversano la sfera pubblica sono prodotti da un eccesso o, al contrario, da un deficit di valori morali? La sfera pubblica è uno spazio neutro, regolato da meccanismi puramente funzionali e strumentali, oppure la dimensione morale vi ha un originario diritto di cittadinanza, al punto che proprio tale dimensione segna lo spartiacque fra civile e incivile? Quale può essere, soprattutto oggi, in un’epoca di pluralismo diffuso, un punto di sintesi fra autonomia individuale e responsabilità sociale, e quindi fra etica privata ed etica pubblica?INFODipartimento di Studi umanistici / Sezione di Filosofia e Scienze umane: Via Garibaldi, 20 – 62100 Macerata http://filosofia.unimc.it/it/ - T+39 0733 258 4323 - F +39 0733 258 4333http://www.unimc.it/filosoficamente/Eventi/i-conflitti-di-valore-nello-spazio-pubblicoProf. Luigi Alici, luigi.alici@unimc.it - prof.ssa Carla Danani, carla.danani@unimc.it - prof.ssa Donatella Pagliacci, donatella.pagliacci@unimc.it
Entro la fine di questa settimana sarà ratificato il passaggio di consegne della presidente Maria Francesca Tardella ad un gruppo di imprenditori toscani, i cui nomi per ora non sono stati resi ufficiali.Gli stessi acquirenti però continuano a muoversi sul mercato. Dopo l'arrivo del centrocampista svizzero Alban Ramadani, sembra in dirittura d'arrivo anche la trattativa per il tesseramento del difensore Alessio Cannoni (classe 1993), ex Fondi, L'Aquila, Savona, Pro Patria e Pontedera. Il giocatore attualmente è svincolato.
Come posso trasmettere alle generazioni del futuro la Memoria della Shoah? E come farlo nel rispetto della sostanza storica, ma tenendo a distanza la retorica e la facile demagogia? Infine: quali fra le molte iniziative possibili offrono i migliori benefici sul piano didattico e formativo?Per rispondere a queste domande l’Università di Macerata istituisce giovedì 20 ottobre 2016 un Seminario di ricerca e disseminazione della Memoria. Il seminario, quest’anno indirizzato alla memoria di Elie Wiesel, è uno dei dieci organizzati in contemporanea, tra il 13 e il 21 ottobre, dalla Rete Universitaria per il Giorno della Memoria e dal Centro interuniversitario 27 gennaio – Giorno della Memoria in altrettanti atenei: sono le Università del Piemonte Orientale, Milano Statale, Trieste-Gorizia, Bologna-Forlì, Macerata, Perugia, Teramo, del Molise, Bari “Aldo Moro” e della Calabria.Il seminario dell’Università di Macerata si svolge in collaborazione con l’Ambasciata d’Israele in Italia e con il patrocinio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Comunità Ebraica di Ancona, del Consiglio Regionale delle Marche, della Regione Marche e del Comune di Macerata. Esso, inoltre, da un lato vede presente, in qualità di parte attiva nei processi di testimonianza e di insegnamento, luoghi significativi della Memoria ebraica e partigiana, dall’altro si avvale della collaborazione di artisti e associazioni culturali impegnati nella rappresentazione della Shoah e dei suoi molteplici aspetti, quale mezzo di trasmissione della Memoria attraverso l’arte, la musica, la danza e il teatro. Quest’anno è prevista la visita guidata al campo di Urbisaglia, presso la Fondazione Giustiniani Bandini, a cura della dottoressa Giovanna Salvucci, e la collaborazione artistica dell’associazione culturale “Teatro della Comunità”, diretta dall’attore e regista di teatro e cinema Marco Di Stefano e dalla danzatrice Tanya Khabarova. La visita e la rappresentazione artistica sono da intendersi come parte integrante dell’evento formativo.La responsabilità scientifica e organizzativa è della professoressa Clara Ferranti; la Segreteria del seminario (riferimenti in calce) è formata da due giovani studiose e da una unità del Personale Tecnico-Amministrativo dell’ateneo. Hanno confermato la loro adesione in qualità di relatori i professori Carla Canullo, Carla Marcellini, Maria Elena Paniconi e Marcello Pezzetti.Le lezioni e la rappresentazione artistica avranno luogo la mattina alla Domus San Giuliano dalle 9 alle 13.30; l’introduzione storica e la visita guidata al campo di Urbisaglia si svolgerà nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30. Il programma dettagliato e altro materiale informativo sono disponibili nella pagina web www.unimc.it/seminariomemoria.Il giorno in cui ha luogo il seminario obbedisce a una scelta precisa. All’alba di sabato 16 ottobre 1943 la polizia tedesca, agli ordini del tenente colonnello delle SS Herbert Kappler, fece irruzione nel Ghetto di Roma, con obiettivi il sequestro, la deportazione e l’eliminazione degli ebrei romani. Fu questo il più efferato crimine del genere compiuto in Italia: degli oltre mille catturati e tradotti ad Auschwitz ne tornarono sedici. Anche grazie al contributo di Giacomo Debenedetti, il 16 ottobre, o Sabato Nero, rappresenta da allora un momento chiave nella Memoria, ebraica e non solo ebraica.La Rete Universitaria per il Giorno della Memoria, costituitasi nel marzo 2011, è stata presentata ufficialmente il 24 gennaio 2012 alla Camera dei Deputati; il 4 giugno 2012, sempre alla Camera dei Deputati, ha tenuto i suoi primi tavoli tecnici, centrati su Negazionismo, Museologia della Shoah e Didattica della Shoah. Dopo una prima collana di tre volumi, uscita fra il 2010 e il 2013 per i tipi di Rubbettino, la Rete ha fondato nel 2014 una seconda collana presso le Edizioni Università di Macerata, dal titolo “Il tempo, la storia e la memoria”. Dal 2012 al 2015 la Rete ha organizzato, nel ricorrere del 16 ottobre, quattro Corsi nazionali di Storia e didattica della Shoah, seguiti complessivamente da oltre cinquemila fra studenti e insegnanti.Il nuovo Centro interuniversitario 27 gennaio – Giorno della Memoria riunisce attualmente tre atenei, Teramo, Macerata e della Calabria. Il Centro parte dall’esperienza della Rete Universitaria per svilupparla e approfondirla sul piano della ricerca e della conseguente disseminazione. Insieme, la Rete e il Centro si propongono di diffondere, fra l’altro in occasione del 27 gennaio e del 16 ottobre, “buone pratiche” nella lotta contro ogni forma di razzismo e antisemitismo, in vista della costruzione nelle generazioni più giovani di un sentimento di cittadinanza europea condivisa e di una cultura volta al pluralismo e alla tutela dei diritti umani e civili.In Italia la commemorazione della Shoah rappresenta ormai un valore acquisito. Dall’anno 2000 questo valore è divulgato e protetto da una legge nazionale: è la legge che fra l’altro individua nel 27 gennaio il “Giorno della Memoria”, allo scopo di «ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Legge 20 luglio 2000, n. 211, art. 1).Il senso profondo della legge va comunque oltre l’obbligo di ricordare il passato, spesso riassunto nella formula “Perché non accada mai più”, consegnata in eredità da Primo Levi. Ricordare la Shoah e diffonderne la conoscenza significa innanzitutto, in termini più ampi ma non per questo generici, educare alla moderna cittadinanza europea attraverso la promozione di valori e sentimenti alla base della pacifica convivenza fra popoli, religioni ed etnie differenti, come la responsabilità individuale, la libertà democratica e la lotta al razzismo.Informazioni praticheIl seminario è principalmente rivolto a insegnanti di scuole secondarie di primo e di secondo grado, ma è aperto anche a insegnanti di altro grado, agli studenti e a chiunque abbia interesse verso i temi trattati. Attività funzionale alla formazione continua e alla valorizzazione delle competenze professionali, esso rientra fra i titoli riconosciuti in ambito scolastico dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107, art. 121.È possibile, segnalandolo alla Segreteria del seminario con congruo anticipo, far partecipare le classi o una selezione di alunni. In tal caso si prega di inviare una mail di richiesta alla prof.ssa Ferranti, e in copia alla dott.ssa Palmoni, con allegato l’elenco nominativo degli studenti. La partecipazione è gratuita e al termine del seminario tutti i partecipanti, ad eccezione degli studenti dell’Università di Macerata, ricevono un attestato individuale di partecipazione, valido a norma di legge, con il riconoscimento di 2 crediti formativi. La partecipazione parziale al seminario, o solo la mattina o solo il pomeriggio, dà diritto al riconoscimento di 1 credito formativo.Per gli studenti dell’Università di Macerata, l’accreditamento e il n. dei CFU sono a discrezione di ciascun Consiglio di Classe di ogni Dipartimento. Altre informazioni relative all’ottenimento dei crediti formativi sono reperibili nel Portale Docenti della prof.ssa Ferranti.Le lezioni e la rappresentazione artistica avranno luogo la mattina presso la Domus San Giuliano (Via Cincinelli 4, Macerata), dalle 9.00 alle 13.30 (dalle 8.15 alle 9.00 verrà effettuata in loco la registrazione dei partecipanti); l’introduzione storica e la visita guidata al campo di Urbisaglia, sito presso l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra (MC), avrà luogo nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30. Il programma dettagliato e altro materiale informativo sono disponibili nella pagina web www.unimc.it/seminariomemoria e nel Portale Docenti della prof.ssa Ferranti.Ciascun partecipante è pregato di iscriversi utilizzando il Modulo Google predisposto, a seconda del caso, per docenti/studenti/uditori, reperibile online ai seguenti indirizzi:MODULO PER DOCENTI https://goo.gl/forms/4Xj3Uwvr5DOqHzYy2MODULO PER STUDENTI https://goo.gl/forms/62yvV9iP27XCRbeX2MODULO PER UDITORI https://goo.gl/forms/icltTB0zKRNzka763Il modulo, che non necessita il possesso di un account google, dovrà essere compilato in ogni sua parte e inviato entro il 18 ottobre 2016. L’invio è già predisposto nel modulo stesso.Per la pausa pranzo è possibile usufruire di uno sconto del 15% sulla consumazione presso il ristorante “da Rosa”, adiacente all’Abbazia di Fiastra. Il buono sconto può essere ritirato durante la registrazione al seminario e deve essere presentato alla cassa al momento del pagamento.Lo spostamento presso l’Abbazia di Fiastra è a cura dei partecipanti. Per info sul trasporto urbano: autolinee SASP 0733.663137, CONTRAM 0737.63401. Per ulteriori chiarimenti e info è possibile contattare la prof.ssa Clara Ferranti, uff. 0733.2584339, cell. 348.0050431, ferranticlara@gmail.com, o la Segreteria del seminario:dott.ssa Eleonora Palmoni, cell. 338.6777537, eleonorapalmoni@gmail.comdott.ssa Denise Grasselli, cell. 348.9760164, denise.gr@gmail.comdott. Agostino Regnicoli, uff. 0733.2584348, agostino.regnicoli@unimc.it
Il percorso di formazione “Alla scoperta del Medio Evo”, rivolto a tutte le scuole primarie, secondarie di I e II grado, è promosso dall’Associazione DIESSE di Macerata insieme all’I.I.S. “Bramante” di Macerata e al Centro Studi San Claudio al Chienti.Il prof. Nazareno Morresi, uno dei relatori, sottolinea: “Il corso è nato dall’interesse di alcuni docenti verso il Medio Evo, periodo che sarà approfondito nella particolare prospettiva della storia del nostro territorio. Con gli incontri ci proponiamo di aumentare la consapevolezza della metodologia della ricerca storica e di approfondire la storia locale e le interconnessioni tra specie vegetali, l’ambiente e le vicende storiche e culturali.”La partecipazione ai vari appuntamenti è aperta a tutta la cittadinanza ma gli insegnanti, con l'iscrizione, potranno chiedere il rilascio dell’attestato, dato che il corso è valido per concorrere a soddisfare l’obbligo della formazione previsto dalla L. 107.“Gli incontri sono rivolti in particolare al mondo della scuola. – continua il prof. Morresi- Perciò, per la ricaduta didattica e lo sviluppo delle competenze professionali, sono previsti laboratori sull’utilizzo critico dei testi letterari e dei documenti storici e attività da svolgere in classe”.Le 25 ore in programma, infatti, saranno articolate in lezioni e laboratori, una visita guidata all’Abbazia di San Claudio al Chienti e una serata dedicata al “Cibo tradizionale a tavola” con illustrazioni, commenti e otto degustazioni, curate dallo chef pluristellato Silvano Scalzini del “Picciolo di rame”.I relatori sono particolarmente illustri e qualificati, a cominciare dal prof. Roberto Lambertini, docente di Storia Medievale all’Università di Macerata; molti sono studiosi di fama internazionale come il prof. Franco Nembrini; altri sono collezionisti, ricercatori e studiosi locali, come il noto prof. Giovanni Carnevale.Sarà proprio il prof. Lambertini ad aprire il corso all’auditorium dei Geometri di Macerata martedì 25 ottobre alle ore 15.00 con una lezione dal titolo: “Il metodo storico”.Per informazioni scrivere a: diesse.allascopertadelmedioevo@gmail.com
Due gol in venti minuti (il secondo a dire il vero segnato a metà con Handanovic...) sul palcoscenico della Scala del calcio e Federico Melchiorri regala al suo Cagliari tre punti di platino. Il due a uno finale dei sardi contro l'Inter matura tutto nel secondo tempo, dopo che nella prima frazione il bomber nerazzurro Icardi aveva fallito un rigore.Nerazzurri in vantaggio con Joao Mario e poi via al Melchiorri show sul quale prima Handanovic miracoleggia. Il portiere della squadra di De Boer deve arrendersi al 71' e all'85' di fronte ai colpi del bomber di Macerata (il secondo anche con un pizzico di fortuna e sul quale si attendono precisazioni ufficiali in merito alla paternità da parte della Lega) che così regala altri tre punti al Cagliari e una vittoria di prestigio al Meazza. Comunque, anche se venisse assegnato l'autogol di Handanovic, per tutti quella di oggi resterà la grandissima giornata di Federico Melchiorri e della sua doppietta, la prima in serie A.Alla fine della partita sulle reti di Mediaset Premium Melchiorri viene incoronato man of the match. “Era fondamentale fare almeno un punto su questo campo – dice Federico Melchiorri a caldo – Abbiamo raggiunto il massimo risultato, meglio di cosi non poteva andare”.E’ giusto dire che è il più bel pomeriggio della sua carriera calcistica? “Quando ti trovi qua, in uno stadio così, che hai ammirato per tutta la vita, puoi giocarci e riesci addirittura a segnare. Si, effettivamente è il pomeriggio più bello”.Ha vinto la tua battaglia con la malattia, si sta riprendendo quello che forse avrebbe dovuto ottenere qualche anno fa.“Tutto viene al momento giusto. Evidentemente era questo il momento che dovevo prendermi queste soddisfazioni. Me le sto prendendo e me le godo tutte”.Finalmente con il Cagliari avete fatto punti in trasferta.“Era un obiettivo che ci siamo prefissati, riuscire a sbloccare le partite anche in trasferta. Abbiamo la giusta mentalità, stiamo facendo un ottimo campionato”.Cosa è cambiato fra il primo e il secondo tempo di Inter-Cagliari?“Ci siamo messi un po’ meglio in campo. Nel primo tempo li abbiamo attesi un po’ troppo. Abbiamo iniziato a pressarli, loro hanno accusato un po’ di stanchezza. Si sono un po’ sbilanciati e ci hanno permesso di sfruttare meglio gli spazi”.
Debutto amaro per la Roana CBF Macerata che a Rimini perde per 3 a 0 (25-16/27-25/25-18) contro il Caf Acli Stella.Le ragazze di coach Giganti partono bene e si portano in vantaggio al primo time out tecnico (5-8) ma le padrone di casa, ritornano in campo più agguerrite e iniziano a martellare da posto 4 e si rifanno sotto. La Roana CBF cerca di tenere le distanze fino al 15- 12 poi spengono la luce e subiscono un break di 7 punti. Soltanto un errore in attacco del Caf Acli dà la possibilità alle maceratesi di ruotare, ma non riescono ad invertire la rotta e le locali riconquistano la battuta e ricominciano a macinare punti fino alla fine del set.Nel secondo parziale entra Bellucci per Armellini, per il suo debutto ufficiale con la squadra. Questa volta il set è più equilibrato, ma alla fine la spuntano ancora una volta le padrone di casa dimostrando un sistema di gioco più lucido rispetto alle avversarie.Il terzo set è monotematico, la Roana CBF, per quanto ci provi non riesce a far decollare il suo gioco subendo molto in ricezione e nella fase muro-difesa. Al secondo time out tecnico le due squadre hanno un solo punto di differenza per il Caf Acli Stella, ma ritornate in campo, Giorgi e compagne non reggono in ricezione e il match finisce.La Roana CBF accusa il colpo, dovuto anche ad una preparazione che ha visto gli infortuni delle due palleggiatrici e quindi l'impossibilità di fare amichevoli pre-campionato (a parte una con la Corplast Corridonia); manca quella sinergia tra i reparti che ormai la distinguono. Bisognerà lavorare sui meccanismi di una squadra che ha un grosso potenziale e che è stata costruita per giocare da protagonista. Al di là del rammarico della prestazione e di aver perso i primi tre punti della classifica, la strada ancora lunga da percorrere e nulla è perduto.Nota positiva della serata i tifosi maceratesi, un folto gruppo di "Ubriachi di Helvia" ha raggiunto Rimini per tifare le sue ragazze e non hanno mai smesso di tifare per le ragazze, a dimostrazione che il movimento di pallavolo femminile a Macerata sta riscuotendo successo.La prossima gara sarà sabato prossimo, 22 ottobre, alle 21.15 al Fontescodella di Macerata contro la formazione di New Font Mori Gubbio.
“Credevo sinceramente che la partita fosse ormai destinata allo 0-0, il risultato che forse alla fine sarebbe stato più giusto”. L’allenatore della Maceratese, Federico Giunti, è raggiante dopo la prima vittoria esterna in campionato, a Gubbio, che ha consentito alla Maceratese di aumentare a tre punti il vantaggio sulla zona play out della classifica.Il rigore che ha deciso il risultato ha fatto infuriare gli avversari.“Non commento come non ne ho commentato altri a nostro sfavore, anche se Palmieri mi ha detto che è stato toccato sul piede con cui ha anticipato il portiere”.Poi Giunti aggiunge: “Venivamo da una sconfitta, patita a Bergamo, incredibile. I ragazzi tenevano a fare bella figura. Ed hanno avuto il merito di riuscirci, grazie all’attenzione costante nelle situazioni topiche, che invece non abbiamo avuto con l’Albinoleffe. Sono contento perché se alla terza partita di fila riesci a fare una prestazione del genere, vuol dire che hai recuperato bene e ti sei alimentato correttamente”.Note particolari?“Un plauso per Lorenzo De Grazia capace di resistere per tutte le partite. Non l’ho mai avvicendato dall’inizio del campionato. Oggi avrebbe meritato il gol. L’ha solo sfiorato”.Come giudica la prestazione della Maceratese?“Convincente come le altre. Noi non siamo strutturati in maniera tale da poter tenere botta restando tutti dietro. Ragion per cui dobbiamo tentare in ogni gara di offendere, facendo la partita. Altre volte non ci è andata bene pur giocando un buon calcio”.Il match-winner, Matteo Colombi, è raggiante. “Il gol decisivo mi mancava. Ho preso convinto il pallone ed ho calciato sicuro, senza pensare a possibili errori. Poi la grande gioia. Ora sono sicuramente più disteso. È stato quel pizzico di fortuna che ci voleva”.L’allenatore del Gubbio, il grande ex Giuseppe Magi, è arrabbiato con l’arbitro: “La sconfitta non dipende da noi, ma da un episodio che non commento. Mi dispiace, senza giudicare se l’arbitro possa aver sbagliato oppure no, per il suo atteggiamento alla fine quando ha espulso Rinaldi. La Maceratese ha vinto, anche se il pari sarebbe stato il risultato più giusto. Noi abbiamo prodotto più gioco, ma alla fine è andata così”.Ora due giorni di riposo per i biancorossi dopo il tour de force di tre gare in una settimana, poi si penserà alla Reggiana.
Ho seguito con sgomento e preoccupazione, nel corso degli ultimi giorni, il montare delle polemiche sull’esclusione di molti comuni dalla prima fascia, all’indomani dell’approvazione del decreto legge sul terremoto. Proteste, peraltro tutte provenienti dai ranghi della destra. Dapprima un vociare di sottofondo, poi come in un crescendo rossiniano, urla e strilli sempre più sguaiati. Sentite e lette le motivazioni, queste urla, non so perché, mi hanno molto ricordato il ragliare degli asini di Pinocchio. Mi ero (erroneamente) persuaso che in occasioni drammatiche come questa, soprattutto in politica, dovesse valere il senso di responsabilità, così da evitare penose e riprovevoli strumentalizzazioni. Mi sono sbagliato, pazienza. A volte capita…Però mi riservo tutto il diritto di dire che questa classe dirigente che sta all’opposizione è di pessima qualità. Un livello talmente basso che troverebbe una valida, agguerrita concorrenza pure nei peggiori bar di provincia. Con un pressappochismo disarmante, hanno affermato e messo per iscritto cose inesatte. Hanno paventato pericoli inesistenti. Sentite cosa ha detto la vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Barbara Cacciolari: “Un errore clamoroso che si ripercuoterà sulla ripresa futura di questi piccoli centri, considerando che per la maggior parte vivono di turismo ed è essenziale poter riparare le seconde case. Viene inoltre a mancare la possibilità di sostegno finanziario alle attività economiche nei centri fuori dal cratere...” In una frase così breve due grossolane inesattezze date alla stampa con disarmante nonchalance. Intanto i soldi per poter riparare le seconde case sono previsti anche fuori dalla prima fascia. Almeno nella misura del 50%. Addirittura del 100% se l’abitazione lesionata è ubicata nel centro storico. Quanto alle attività economiche, i risarcimenti sono del 100% sia dentro che fuori fascia.Da premio Nobel per la faccia tosta la capogruppo in Regione di Forza Italia, Jessica Marcozzi. In data 6 settembre, in occasione della 39esima seduta del Consiglio Regionale ammoniva i tecnici nel vigilare con la massima attenzione, in particolare su Tolentino, onde gestire con mira ed oculatezza i flussi di capitali che sarebbero, da lì a breve, confluiti nelle Marche. Il tutto poiché, a Tolentino, erano state fatte ben 1700 domande di sopralluoghi e l’elevato numero era a lei sospetto. Oggi la Marcozzi ha cambiato radicalmente opinione. A sentire lei, Tolentino (esclusa, per combinazione, dalla prima fascia) sarebbe un cumulo di macerie, sorvolata da lugubri corvi neri. Ed il governo, del grido di dolore di migliaia di sfollati, se ne fotte allegramente. L’ha buttata invece tutta in politica il coordinatore regionale di Forza Italia, il senatore Ceroni. Secondo lui il governo ha usato criteri esclusivamente partitici. Gli amici in prima fascia, gli avversari fuori. Quindi, indossato il basco da guerrigliero, messo in bocca l’avana ed imbracciato lo schioppo da caccia del povero nonno, Ceroni si è trasformato nel Cé della Faleria (lo ricordate nell’altra puntata?) e messosi alla testa di un copioso numero di sindaci si dice pronto finanche a “reazioni inusuali.”La verità vera è che il povero Ceroni deve ancora digerire il colpaccio del suo collega di partito Baldelli, anche lui eletto nelle Marche, ma di Roma che in un fiato è riuscito a far destinare 47 milioni di euro ai terremotati. Roba che Ceroni se la sogna di notte e rosica come un tricheco bastonato.Dunque gli uomini e le donne di opposizione compilano, ai giornali, la loro personale lista di comuni che, sempre secondo loro, dovrebbero rientrare in prima fascia. Praticamente tutti, nel raggio di novanta chilometri. Ma poiché sono sfortunati, ironia della sorte, ne hanno dimenticato uno: il minuscolo Monte San Martino.Siccome qualche gancio nei Palazzi ancora ce l’ho, mi è stato detto, con tutti i condizionali d’obbligo che la circostanza richiede, che Monte San Martino è l’unico che dovrebbe rientrare in prima fascia. Pare – ma il condizionale è ancora d’obbligo - che per un mero errore formale non sia stato inserito. Ecco, se qualcuno, piuttosto che tenere conferenze stampa, si fosse mosso come ho fatto io, per chiedere informazioni all’interno della Protezione Civile, adesso avrebbe una notizia interessante da dare agli abitanti di Monte San Martino.Un discorso a parte, in questa cornice, merita il governo regionale. È gravemente mancato nella comunicazione. Un peccato decisamente imperdonabile di questi tempi. Soprattutto dove in un qualsiasi, inutile ente pure il gatto ha l’ufficio comunicazione. Già da lunedì pomeriggio, in Regione, avevano il testo del decreto. Avrebbero dovuto immediatamente mettere in moto l’ufficio legislativo per realizzare un report dettagliato dell’intero articolato. Quindi convocare subito sindaci, amministratori e stampa per spiegarlo, adattandolo ai casi particolari e concreti del territorio. Il TG3 regionale, come minimo, ci avrebbe dovuto aprire il giornale. Quindi lo avrebbero dovuto veicolare sui social. Di tutto questo – ma stiamo parlando del minimo sindacale della comunicazione istituzionale – non hanno fatto assolutamente niente. Per giorni non hanno nemmeno risposto alle critiche che, quotidianamente, piovevano loro addosso. Un comportamento colpevolmente omissivo che sarà difficile da recuperare.Tra tutti, solo il segretario regionale del PD, Francesco Comi ha ben compreso la gravità di questo deficit di comunicazione e si è precipitato ad organizzare incontri con gli amministratori sul territorio.Il Presidente Ceriscioli, invece ancora annaspa…
Nei giorni scorsi, presso il Liceo Classico di Macerata, si sono incontrati gli ex studenti della classe 3° B, in occasione del trentennale della loro Maturità, risalente al 1986.Abbracci e reciproco scambio di ricordi tra i partecipanti che si sono ritrovati a distanza di anni nell’accogliente contesto dell’Istituto Giacomo Leopardi. Grande emozione ha suscitato la visita del Liceo e il rivedere alcuni indimenticabili Professori: al suono della campanella tutti sono saliti al terzo piano e con immenso piacere l’appello in classe è stato fatto con cordialità dall’infaticabile attualmente Vescovo Emerito Monsignor Giancarlo Vecerrica, professore di religione, graditissimo ospite insieme alle Professoresse Carla Romagnoli e Anita Moretti.Altrettanto imperdibile è stato il ritrovamento del registro della Professoressa di Latino e Greco, all’epoca Assunta (Susa) Morresi, e il sedersi di nuovo nell’aula di un tempo con i compagni.Tutti i presenti hanno vissuto l’incontro con partecipazione ed entusiasmo.Grazie al Liceo che ha impresso un’indelebile formazione nei “Ragazzi” di trent’anni fa e che continua a svolgere tale funzione con gli alunni che frequentano attualmente l’Istituto; grazie all’attuale Dirigente Scolastico Dott.ssa Annamaria Marcantonelli e al Professor Menchi Adriano che hanno reso possibile l’incontro degli ex studenti nella propria Scuola.Per la precisione, si trattava per lo più di ex studentesse, essendo la classe 3° B prevalentemente femminile, così composta: Agabiti Barbara, Bellesi Daniela, Bragaglia Paolo Filippo, Capodaglio Giuseppina, Cera Maria Cristina, Ciccotti Laura, Claudi Raffaella Maria, Duraccio Luigi, Eugeni Roberta, Marinozzi Lorenza, Nogara Maria Luisa, Olivieri Nicoletta, Palmieri Roberta, Pangrazi Paola, Radicetti Maria Daniela, Verrecchia Daniela, Zega Valentina.E’ stata un’esperienza davvero piena di emozioni.
Buona la prima per la Medea Montalbano, che si impone con un perentorio 3-0 sulla Integra Conad Tantucci Foligno ed inizia quindi bene il suo percorso nella Serie B. Avvio un po’ contratto per i ragazzi allenati da coach Adrian Pablo Pasquali che però, una volta messe alle spalle le remore iniziali, hanno cominciato a produrre il loro gioco, senza prestazioni individuali sopra le righe, ma con un’ottima performance corale. Buona regia di Miscio, buon approccio di Gemmi, ma una volta ingranata la marcia sono tutti i giocatori a girare a dovere e a confermare le buone indicazioni delle amichevoli estive. Il primo set termina 25-19 ed apre la strada alla vittoria della formazione maceratese che fa trasparire tutto il gap tecnico e di esperienza sulla giovane formazione folignate. Una volta rotto il ghiaccio gli altri due set viaggiano sulla medesima falsariga: 25-18 e 25-16, con la possibilità per Pasquali di usare la rosa a sua disposizione per dare un po’ a tutti la possibilità di esordire in campionato. Buone le percentuali in tutti i fondamentali, a conferma di una squadra che si è espressa bene nella sua interezza, in ogni fase di gioco. <La formazione avversaria ha pagato un po’ di inesperienza (composta da giocatori sotto i 23 anni, ndr) – ha commentato il coach – Per quanto riguarda noi, sono contento della performance di squadra. Abbiamo rotto il ghiaccio con l’inizio del campionato. Buona la prima, bene così>. Prossima partita domenica 23 ottobre a Morciano di Romagna contro la Dolciaria Rovelli. MEDEA MONTALBANO-INTEGRA CONAD TANTUCCI FOLIGNO 3-0 (25-19, 25-18, 25-16) Medea Montalbano: Molinari, Sarnari, Bizzarri, Miscio, Gemmi, Medei, Bruno, Molinari, Scuffia, Scarpi, Saltarelli, Cacchiarelli. All.: Pasquali. Integra Conad Tantucci: Noveski, Vindice, Musone, Grillo, Mema, Piumi, Cascio, Corso, Longo, Stamegna, Laudicina, Pescetelli, Pico, Mele. All.: Scappaticcio. Arbitri: Ercolani Fabio – Morganti Claudia
La Maceratese espugna Gubbio con una rete su calcio di rigore di Colombi in piena zona Cesarini. Allo stadio “Pietro Barbetti”, sul campo di una delle seconde forze del campionato, la squadra allenata da Federico Giunti coglie la seconda vittoria in sette giorni. 1 a 0 il risultato finale, come contro il Mantova. La Maceratese sale a quota dieci punti in classifica e guadagna ulteriore terreno sulla zona play out.C’è una novità nell’undici titolare della Maceratese, dove fa il proprio esordio dal primo minuto il giovane Bondioli. Federico Giunti lo utilizza come esterno destro in difesa, Ventola viene dirottato dall’altra parte, dove non c’è Broli. Per il resto la formazione è la stessa di martedì scorso a Bergamo con l’Albinoleffe.Nel Gubbio dei tanti ex, i soli Marini e Croce trovano spazio nell’undici titolare. Petti e Romano sono in panchina, fra i convocati non c’è l’infortunato Ferri Marini; gli umbri devono fare a meno anche di Musto e Lunetta. A proposito di ex, nella Maceratese c’è Malaccari, che ha indossato la maglia del Gubbio per due stagioni, sempre in terza serie.La prima occasione della partita per sbloccare il risultato è del Gubbio. All’11’ Zanchi mette la palla in area, Candellone vince il duello con Perna, si allunga e calcia verso la porta, ottima la respinta di Forte. La Maceratese replica al 17’, De Grazia lancia Colombi sul filo del fuorigioco, il numero 9 si accentra poi esplode il destro rasoterra, Narciso respinge in tuffo.I capovolgimenti di fronte si susseguono. Al 25’ Marini batte al volo con il destro una palla che arriva dalla bandierina del corner e scheggia la traversa. Due minuti dopo palla gol clamorosa per la Maceratese, De Grazia si viene a trovare a tu per tu con Narciso ma si fa ipnotizzare dal portiere in uscita.La Maceratese soffre le incursioni sulla destra di Ferretti nonostante gli accorgimenti tattici di Giunti. Il Gubbio si rende pericoloso alla mezzora con un destro a girare di Candellone, smanacciato in calcio d’angolo da Forte. Un minuto dopo pasticciano Perna e Gattari, ne approfitta Candellone che ruba palla e serve Ferretti, il colpo di testa del numero sette rossoblu è vincente, l’arbitro però annulla la rete per fuorigioco fra le proteste dei locali.Subito in avvio di ripresa il Gubbio è pericolosissimo, dopo pochi secondi una conclusione in area di Casiraghi colpisce il palo; secondo legno per i padroni di casa. La Maceratese non sta a guardare, al 52’ De Grazia nell’area di rigore avversaria prolunga una palla per Petrilli che da due passi si divora il vantaggio.Anche la Maceratese colpisce un palo al 73’ con un calcio di punizione da posizione defilata di Quadri. Con il passare dei minuti i ritmi scendono, ma quando la lancetta segna l’89’ Narciso in uscita aggancia il piede di Palmieri lanciato in area di rigore e l’arbitro decreta il penalty per la Maceratese fra le vibranti proteste dei locali. Sul dischetto degli undici metri si porta Colombi che calcia magistralmente sotto l’incrocio dei pali, 1 a 0 per la Maceratese.Dopo quattro minuti di recupero l’arbitro fischia la fine. Fa festa la Maceratese, sarà contenta la presidente Maria Francesca Tardella che aveva auspicato un risultato positivo in Umbria.GUBBIO (4-3-1-2): Narciso; Marini, Burzigotti, Rinaldi, Zanchi; Giacomarro (70’ Conti), Croce, Valgussa; Casiraghi; Ferretti, Candellone. A disp. Volpe, Pollace, Petti, Romano, Marghi, Bergamini, Genghini, Costantino, Ricci, Palombo, Tavernelli. All.MagiMACERATESE (4-3-2-1): Forte; Bondioli, Gattari, Perna, Ventola; Malaccari, Quadri (80’ Mestre), De Grazia; Petrilli, Turchetta (72’ Palmieri); Colombi (92’ Marchetti). A disp. Moscatelli, Broli, Cantarini, Allegretti, Bangoura, Franchini. All. GiuntiArbitro: Dniele De Remigis di TeramoReti: 90’ (rig) ColombiNote: presenti un centinaio di tifosi della Maceratese. Espulso Rinaldi a partita finita. Ammoniti Giacomarro, De Grazia, Croce, Forte. Calci d’angolo 9-3. Recupero 2+4.
Cuore Helvia contro la Biagio. La formazione di Roberto Lattanzi agguanta nel finale il pareggio contro i biagiotti grazie ad un calcio di rigore di capitan Pietrella, primo gol casalingo della stagione, ed evita cosi una immeritata sconfitta dopo il ko di Montegiorgio.Mister Lattanzi schiera la formazione tipo delle ultime uscite con Pietrella, Rocci e Romanski a comporre il trio offensivo e Marco Di Crescenzo in panchina e al rientro in campo nel finale dopo il lungo stop. In casa Biagio attacco affidato a Cavaliere, largo a sinistra, Negozi e Giampieri. L'avvio di gara è tutto di marca Helvia con gli arancioni che pressano alto a tutto campo e chiudono tutti gli spazi al gioco della Biagio. Al 5' doppia occasione Helvia con Pietrella su punizione e Montanarin con un sinistro da fuori che impegnano in angolo il portiere ospite Lombardi. All'11' altra occasione per gli arancioni con Francioni che gira in porta dal limite dall'area ma difetta di potenza e un difensore allontana sulla linea. L'occasionissima per l'Helvia è però al 22' con Rocci che in diagonale taglia il campo da sinistra, salta un difensore e dal limite incrocia il diagonale di destro fuori di un niente con Lombardi immobile.La Biagio piano piano prende le misure e cresce nel gioco e nelle occasioni. Prima Parasecoli e poi Giovagnoli mettono fuori di testa da buona posizione e nel finale lo stesso difensore centrale va in rete, ancora di testa su corner, ma dopo che il direttore aveva fermato il gioco per un fallo a centro area in favore della difesa. Reti inviolate dopo un bel primo tempo da ambo le parti. La svolta della partita è al 55' con una bella azione di rimessa della Biagio con Giampieri che apre il gioco sulla destra per Parasecoli, in posizione dubbia di off side, cross sul secondo palo e Cavaliere che mette dentro il vantaggio dei biagiotti. L'Helvia sbanda e non riesce a creare pericoli dalle parti di Lombardi ma al contempo non concede altre occasioni nitide agli ospiti, salvo un paio di mischie in area di rigore. C'è tempo anche per un paio di rigori reclamati, uno per parte, per fallo di mano, prima degli ingressi in campo in casa Helvia del classe '98 Ibii al posto di Crocioni al 19' e di Di Crescenzo al 30', rientro in campo tra gli applausi per il bomber dopo la lunga assenza. E' proprio il giovane Ibii a creare scompiglio nella difesa della Biagio con la sua vitalità sulla sinistra e un Pietrella più arretrato e libero di giostrare il gioco. E' però un pasticcio della difesa ospite a creare i presupposti per il pari al minuto 86'. Doppio intervento di testa mancato in area di rigore con Montanari che strappa il pallone agli avversari e viene agganciato da terra, rigore e tutti col fiato sospeso. Pietrella, già due errori dal dischetto quest'anno, si prende da capitano la responsabilità del tiro, mette dentro alla sinistra di Lombardi e festeggia il ritrovato pari e il primo gol casalingo dell'Helvia. Gli arancioni ci provano fino alla fine a cercare la vittoria ma il risultato non cambia.“Siamo stati bravi a non mollare e a provarci sempre fino alla fine - il commento di mister Lattanzi a fine gara - anche dopo il loro gol. Non era facile per noi affrontare una buona squadra come la Biagio dopo la sconfitta di Montegiorgio ma abbiamo disputato una buona gara, soprattutto nella prima parte, e il pareggio ce lo teniamo stretto. Molto bene anche oggi i giovani, come Crocioni che aveva un cliente scomodo come Cavaliere da marcare, e Ibii che ci ha dato quel qualcosa in più come vitalità e dinamismo e merita una menzione Pietrella che ha giocato una ottima gara e si è assunto la responsabilità di tirare il rigore dopo due errori consecutivi.”
Il gruppo musicale maceratese Salvadei Brass è in partenza per la Repubblica Ceca dove, il 18 ottobre prossimo, terrà un concerto presso l’Università “Tomas Bata” di Zlìn.L’evento, organizzato dal Rettorato dell’Ateneo, si terrà in occasione dell’avvio dell’Anno Accademico e della inaugurazione della ristrutturata Aula MagnaL’Università “Tomas Bata” è uno dei centri più importanti della ricerca nella Repubblica Ceca e, per molti aspetti, anche all'estero. Conta circa 10.700 studenti.L’invito in Repubblica Ceca rappresenta un ulteriore riconoscimento all’attività ormai pluridecennale del Salvadei Brass che, come noto, è una formazione composta da musicisti maceratesi, costituitasi con lo scopo di proporre le più belle pagine musicali in arrangiamenti e trascrizioni per ottoni e percussioni. Ha rappresentato la città di Macerata, in Italia e all’estero, in occasione di scambi culturali e manifestazioni ufficiali. Presenza stabile da un ventennio nelle stagioni liriche estive dello Sferisterio, ha partecipato come complesso di palcoscenico alle produzioni più importanti del Macerata Opera Festival. Numerose le tournèe e le esibizioni in prestigiosi teatri e sale concertistiche di Italia, Germania, Ucraina, Repubblica Ceca, Brasile, Francia, Malta, Città del Vaticano.Il concerto presso l’Università “Tomas Bata” sarà preceduto da una lezione nel corso della quale il Direttore Artistico del Salvadei, maestro Eugenio Gasparrini, illustrerà agli studenti alcuni aspetti stilistici del programma musicale proposto, che riserva particolare attenzione al melodramma italiano ed alle opere di Giuseppe Verdi.
Miracolato oppure non è mai caduto dal ponte? E' questa la domanda a cui stanno cercando di dare una risposta gli inquirenti, dopo che questa mattina il 33enne che ieri pomeriggio è stato recuperato dai vigili del fuoco e dal 118 in fondo al ponte di Colbuccaro a seguito di quello che sembrava un tentato suicidio, questa mattina è stato dimesso dall'ospedale di Macerata.Le condizioni del giovane, ieri pomeriggio sembravano disperate: dopo un volo di oltre dieci metri, infatti, i traumi riportati sarebbero stati devastanti. Ma la realtà dei fatti ha mostrato una situazione ben diversa. Gli accertamenti clinici svolti sul giovane, infatti, non hanno evidenziato un quadro clinico in cui non c'erano fratture nè traumi di alcun tipo compatibili con una caduta di quella portata: solo qualche graffio forse neanche dovuto a quanto successo ieri pomeriggio. Stamattina il 33enne è stato dimesso dall'ospedale di Macerata dove era stato ricoverato ieri pomeriggio.Cosa è accaduto allora? Da quanto si è appreso, inoltre, pare che la polizia abbia acquisito ieri anche la testimonianza di una persona che dichiarava di aver visto il giovane lanciarsi dal parapetto e precipitare in fondo al ponte. Una storia dai contorni assolutamente tutta da chiarire ora in mano agli inquirenti che stanno acquisendo tutti gli elementi per dare le risposte alle tante domande ancora aperte.
Sono bastati due giorni per il rifacimento del manto dello Stadio di Pini di Macerata, una spesa sostenuta dalla società Junior Macerata per avere un campo più morbido possibile e per l'omologazione della Figc.Lavori necessari per la manutenzione del campo e per le società che ne usufruisco per la loro attività, come ad esempio l’Helvia Recina Calcio, l’Anfas Macerata e, non da ultime le scuole della città. Uno stadio a disposizione delle associazioni sportive, ma anche aperto a tutta Macerata.Da sottolineare anche il lavoro dell’amministrazione comunale per i lavori di manutenzione e rifacimento degli spogliatoi e dei bagni, fatti nel periodo estivo. Un esempio, dunque, di buona collaborazione ed efficienza tra il Comune e la Junior, che permette di avere un’ottima struttura per l’attività sportiva.Non solo sport. Lo Stadio dei Pini affascina anche per la sua storica tribuna, che, come racconta il presidente della Junior Temperi, affascina tutti quelli che entrano nello Stadio. Forse l’ultimo passo per valorizzare a pieno questo luogo, che il Comune deve fare, è proprio quello di spingere la Sovraintendenza delle Belle Arti per il restauro di questo patrimonio artistico della città.
Voleva superare l’esame di teoria per il conseguimento della patente con una truffa ma a smascherarlo ci ha pensato la Polizia Stradale di Macerata.E’ successo ieri, protagonista un indiano di 36 anni. Poco prima che avesse inizio la seduta di esame, gli impiegati della Motorizzazione Civile addetti alla vigilanza avevano notato un comportamento anomalo da parte dell’uomo. Così hanno chiesto subito l’intervento della Stradale.Alla perquisizione gli agenti hanno strabuzzato gli occhi. Sotto la felpa indossata dal candidato c’era un sofisticato impianto di ricetrasmissione con tanto di mini- telecamera, posizionata sullo scollo della maglia. Un trasmettitore era fissato alla spalla con nastro adesivo, a sua volta collegato ad un modem, posizionato sul davanti all’altezza dello sterno, connesso alla mini-telecamera. Mentre un auricolare di tipo Bluetooth era stata inserito in profondità all’interno dell’orecchio.Il dispositivo serviva da collegamento audiovisivo con l’esterno e gli avrebbe permesso di conoscere le risposte esatte a tutti i quiz assegnati per l’esame di teoria, che ovviamente sarebbero state suggerite da complici esterni, rimasti purtroppo al momento ignoti. C’è voluto l’intervento dei medici per rimuovere l’auricolare dal condotto uditivo, tanto era stato posto in profondità.Nel frattempo continuano le indagini della Polizia Stradale di Macerata per risalire agli ideatori di questa truffa, ai quali ogni candidato promosso tramite questo stratagemma avrebbe consegnato all’incirca 1.000 euro.