La Società Filarmonico-Drammatica inizia il nuovo anno nel segno della cultura. Domenica 15 gennaio torna la rassegna 'Teatro in Filarmonica' a cura della Compagnia Filarmonico-Drammatica con A piedi nudi nel parco di Neil Simon per la regia di Sauro Savelli; domenica 22 gennaio sarà la volta di La neve di zio Anselmo di Valerio Di Piramo per la regia di Fabio Campetella. Gli appuntamenti con 'Teatro in Filarmonica' hanno inizio alle 17 e sono ad ingresso gratuito.
Il Gruppo di lettura coordinato da Ivana Schiaffi, Donatella Donati e Marina Pallotto propone a gennaio due appuntamenti: domani, venerdì 13 gennaio, il confronto sul romanzo L'arpa d'erba di Truman Capote, e venerdì 26 gennaio l'incontro con Lucia Tancredi che introduce all'Età dell'innocenza di Edith Wharton. Anche questi appuntamenti iniziano alle 17 e sono aperti al pubblico.
Il 17 gennaio alle 16 il Teatro di Palazzo Bourbon-Del Monte ospita il primo dei Martedì del FAI, un ciclo di incontri di studio dedicato alla valorizzazione della storia del territorio marchigiano. L’evento presenta la mostra virtuale "Tracce di gusto" realizzata dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria e delle Marche e vede la collaborazione dell’Associazione culturale di impresa "Il Paesaggio dell’Eccellenza" e di Slow Food Marche e Slow Food Umbria.
L'ultimo fine settimana di gennaio è dedicato a Musicultura: cominciano venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 le audizioni della XXVIII edizione del Festival della canzone popolare e d'autore che proseguiranno anche nei weekend di febbraio. L'ingresso al Teatro della Filarmonica è libero e, per chi lo desidera, il catering Due Cigni offre la possibilità di cena a buffet al costo di 10 euro (necessaria la prenotazione chiamando lo 0733-865182).
"C'è stata carenza di comunicazione e mancanza di un coordinamento efficace: potevamo fare meglio": con queste parole, in cui si evidenzia anche onestà intellettuale, l'assessore regionale Angelo Sciapichetti entra nel merito della questione relativa alle stalle e alle problematiche enormi che stanno riscontrando gli allevatori nelle zone terremotate.
"A volte bisogna riflettere per capire cosa non sta funzionando per cercare di porvi rimedio. A proposito delle stalle per il ricovero degli animali" spiega Sciapichetti "è necessario ammettere con onestà che è mancata una comunicazione chiara e comprensibile, sopratutto per gli addetti ai lavori e un coordinamento efficace per produrre un tempestivo intervento. Purtroppo abbiamo comunicato in maniera scoordinata i contenuti dell'ordinanza n. 5 del 26 novembre 2016, la quale, semplifica la procedura per la costruzione delle piazzole e la messa in opera delle tensostrutture in modo tale da dare agli allevatori la possibilità di realizzare gli interventi necessari autonomamente,così come richiesto dalle stesse associazioni e non solo.Non abbiamo portato a conoscenza sufficientemente, il fatto che erano state individuate delle stalle agibili divise per territori dove sarebbe stato possibile, nell'emergenza neve, far alloggiare e mettere al riparo temporaneamente gli animali. E' vero che gli animali sono la vita e l'unica fonte di reddito per gli allevatori, ma è anche vero che forse andava spiegato meglio che la priorità assoluta in un'emergenza di proporzioni inenarrabili è stata data alla messa in sicurezza delle oltre 24.000 persone sfollate, agli anziani e alla riapertura delle scuole di ogni ordine e grado. Si poteva fare di più e meglio per non farci trovare impreparati dal generale inverno? Certamente sì, come in tutto e come sempre nella cose e nella vita, adesso però è inutile perdersi dietro alle recriminazioni, alla ricerca dei se è dei ma. È invece indispensabile fare tesoro di quanto accaduto per invertire la rotta e recuperare il ritardo accumulato; a questo è servito l'incontro con il Ministro Martina, il Commissario Errani, il Direttore della protezione civile Curcio, il Presidente Ceriscioli, l'assessore competente Casini e i responsabili regionali e provinciali di Coldiretti, Cia, Copagri e Confagricoltura; una riunione operativa e molto costruttiva in cui sono stati stabiliti inpegni, metodo di lavoro e un cronoprogramma da rispettare.
Questo i numeri reali: oltre 600 le stalle lesionate dopo le scosse del 26 e del 30 ottobre (dopo la scossa del 24 agosto erano appena 46)
Le schede Fast effettuate fino ad oggi sono n.224; ancora da fare n.380.L'impegno preso è quello di portare a termine l'operazione schede Fast entro e non oltre giorni 20 a partire da subito (5 sopralluoghi al giorno per ognuna della 4 squadre incaricate).
Cosa deve fare concretamente da domani un allevatore: A) Sollecitare (se ancora non l'ha avuto)il sopralluogo per la scheda FASTB) Avuta la scheda FAST, scegliere tra due opportunità :1 - effettuare alla lettera quanto previsto dall'ordinanza n.5 del 26.11.2016 che da la possibilità al singolo allevatore di realizzare in proprio la piazzola e la tensostruttura, comprando direttamente il materiale senza nessun anticipo economico; riceverà il rimborso integrale per tutte le spese necessarie sostenute, dietro presentazione di una fattura non quietanzata che lo Stato pagherà al 100% entro trenta giorni dalla presentazione;2 - affidare alla Regione la realizzazione delle piazzole e delle tensostrutture. In questo caso l'ente pubblico deve seguire le procedure di appalto pubblico che sono state effettuate dopo il terremoto del 24 agosto che hanno visto vincitrici due aziende, ognuna delle quali, si è impegnata ad installare non più di 100 struttura al mese.
Il Ministro Martina ha anche annunciato che a febbraio partirà la prima tranche di 11 milioni di euro di aiuti diretti agli allevatori per coprire il mancato reddito".
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della La Vice Presidente della Commissione Sanità al Consiglio Regionale, Elena Leonardi.
"La Vice Presidente della Commissione Sanità al Consiglio Regionale, Elena Leonardi fa il punto della situazione in merito agli effetti della riforma sanitaria, la riconversione degli Ospedali in Ospedali di Comunità, con la chiusura dei Punti di Primo Intervento situati nei piccoli nosocomi e la riorganizzazione della rete dell'emergenza-urgenza.
“Possiamo senza ombra di dubbio affermare – dichiara la Leonardi – che in tema di Sanità pubblica, ci troviamo in pieno caos: pronto soccorso al collasso, carenza di personale medico ed infermieristico, blocco delle sale operatorie nel periodo festivo per gli interventi programmati, mancanza di posti letto adeguati e liste d'attesa interminabili!”
“Non passa giorno in cui non emergano criticità e casi limite – continua la Leonardi – si stanno aprendo tutte le crepe di una riforma programmata e gestita sulla base di annunci e promesse di fururi miglioramenti, ma incapace nei fatti di dare risposte concrete in tema di diritto alla salute!”
Non più solo casi sporadici portati all'attenzione per la gravità e singolarità dell'evento ma ormai un lungo elenco di situazioni gravi e disperate quello che sta riempiendo le pagine della cronaca in queste ultime settimane: dal collasso dei Pronto Soccorso di Torrette e di Jesi, ai pazienti costretti a scendere al freddo dalle ambulanze per ricevere le cure in quello di Macerata, fino ai ritardi nell'arrivo dei soccorsi segnalati nei giorni scorsi in un incidente a Recanati; tutti episodi che per la consigliera Leonardi evidenziando le carenze del sistema sanitario regionale.
“Il caos che regna – dichiara la capogruppo di Fratelli d'Italia – attorno alla riorganizzazione delle strutture ospedaliere e la relativa trasformazione in ospedali di comunità è un fatto gravissimo
mentre l'adeguamento ai nuovi standard normativi dell'assistenza ospedaliera rappresenta in questo momento un “vuoto” della riforma sanitaria.”
“Torno a chiedere se sia corretto assegnare dei sostanziosi premi di natura economica ai Direttori delle Aree Vaste sulla base dei tagli effettuati e non sulla base dei servizi erogati ai pazienti. Con questo principio si premia indistintamente chi ha reso la macchina più efficiente riducendo gli sprechi e chi ha invece tagliato servizi essenziali a danno dei cittadini!”
“Insomma – conclude la Leonardi – e' giunto il momento che Ceriscioli apra una nuova fase, quella dedicata alla “revisione” della sua Riforma, chiedo una verifica politica in Aula dell'intero sistema sanitario regionale, vanno garantiti servizi essenziali, le prestazioni mediche per chi ha bisogno e va tutelata dignità al malato".
E’ già operativo il Centro Funerario “Città di Macerata” situato in via dei Velini 235 (Macerata). Una struttura moderna e accogliente che si snoda su 1000 metri quadri, offrendo ai clienti la possibilità di usufruire di 2000 metri quadri di parcheggio riservato. La Casa del Commiato è l’unica in città e si propone come alternativa all’obitorio cittadino, dove purtroppo la riservatezza, a causa delle attuali contingenze, non viene sempre garantita. I servizi offerti dalla Casa del Commiato di Luca Buldorini, già titolare di un’impresa funebre in città, sono ricalcati sul modello delle più innovative strutture d’Italia. Quello di Luca Buldorini è un modo totalmente nuovo di pensare e proporre un servizio di onoranze funebri: qualità a prezzi contenuti, abbattendo quei passaggi intermedi che incrementano i costi senza garantire una maggiore efficienza. Attraverso personale qualificato , automezzi funebri, che comprendono anche veicoli speciali a seconda delle esigenze, l’impresa mette a disposizione servizi quali la tutela legale in caso di decessi di natura colposa o dolosa, la presenza di un assistente di conforto e un servizio di assistenza all’espletamento di formalità e pratiche burocratiche e amministrative. Passione e impegno hanno permesso al giovane imprenditore di realizzare il progetto: <La crisi economica e una politica di risparmio nel settore sanitario- spiega il titolare Luca Buldorini- hanno fatto sì che a fronte di un aumento di decessi a carico della struttura ospedaliera cittadina, di fatto quadruplicato, le famiglie investite da queste disgrazie si trovano ad affrontare l’evento completamente da sole e senza avere, in numerosi casi, garantiti privacy, conforto e rispetto del soggettivo e particolare dolore. La Casa del Commiato vuole restituire l’ambiente domestico, permettendo di elaborare il lutto in totale riservatezza. Quando si perde una persona cara sono necessari conforto, serenità e raccoglimento>. Prossimamente nella cappellina interna si terrà una cerimonia in onore di tutti i defunti, contestualmente avrà luogo l’inaugurazione ufficiale della Casa del Commiato già in funzione. Di seguito i servizi forniti dal Centro Funerario.
Assistenza Immediata:
La Casa del Commiato si avvale dei suoi preparati collaboratori per fornire qualsiasi assistenza di tipo tecnico e gestionale a chiunque venga ospitato dalla struttura.
Privacy e Discrezione:
Confortevoli sale private per la veglia, dotate di posti a sedere e corner privato per i parenti, completamente personalizzabili a seconda delle esigenze.
Personalizzazione del Servizio Funebre:
Le famiglie del defunto hanno la possibilità di addobbare la sala e allestirla in base alle loro preferenze.
Sala Tanatoestetica:
La Casa del Commiato si occupa del trattamento estetico e vestizione della salma nel rispetto delle direttive Asl e della dimensione emotiva dei familiari.
Recapito Online di Tributi e Messaggi di Cordoglio:
La Casa del Commiato offre al cliente la possibilità di consegnare dei messaggi di condoglianza alla famiglia del defunto.
Omaggi Floreali:
La Casa del Commiato mette a disposizione per i suoi clienti il servizio a domicilio di bouquet e composizioni floreali.
Sala per le Funzioni Religiose e Laiche:
Una cappellina privata per celebrazioni e momenti di raccoglimento. Ogni stanza è dotata di telecamere in funzione h 24.
Parcheggio Riservato:
E’ munita di uno spazioso parcheggio all’esterno della struttura.
Area Ristoro:
All’interno della struttura della Casa del Commiato gli ospiti avranno la possibilità di ristorarsi in un’area apposita.
Connessione Wi-Fi:
In tutta la struttura è disponibile per gli ospiti la connessione ad internet
Per informazioni sono attivi il numero verde 800363738 e il sito www.centrofunerariomacerata.it
Nuova allerta meteo della Protezione Civile regionale valida dalla mezzanotte di oggi alle 6 di sabato 14 gennaio.
Nella giornata di venerdì, la formazione di una depressione sull'Italia settentrionale ed il successivo spostamento verso levante, favorirà dapprima l'instaurarsi di venti di Garbino sulle Marche e, dalla serata, l'attivazione di forti correnti settentrionali, con brevi nevicate a quote basse.
Dalla tarda serata di venerdì 13 e nella notte su sabato previste deboli precipitazioni sul settore centro-settentrionale della regione, specie quello costiero, con brevi nevicate al di sopra dei 200 m, localmente anche a quote più basse.
Per quanto riguarda il vento, nella giornata di venerdì 13, forte da sud-ovest, con raffiche fino a burrasca forte più probabili nel comparto montano e collinare della regione. Dalla tarda serata di venerdì 13 e nella notte su sabato, forte da nord-est lungo la fascia costiera, con raffiche fino a burrasca forte.
L‘Avis Treia lancia l’emergenza sangue.
2600 le unità mancanti in Italia a causa di influenza e maltempo. Si invitano i soci idonei alla donazione che non abbiamo compiuto l'ultimo prelievo da meno di tre mesi e che siano in buona salute (per il plasma basta un mese) a recarsi oggi stesso al trasfusionale di Macerata o domani al centro prelievi di Treia (orario 8.30-11.30). Per prenotazioni tel. 380.1058133.
Ulteriori sedute Treia:
- sabato 21/1, h. 8.30-11.30;
- venerdì 27/1, h. 8.30-11.30.
Un altro sorprendente risultato. Il Macerata Opera Festival dopo la chiusura in bellezza, con il botteghino che ha registrato più di 1.200.000 euro con oltre 30mila presenze, regala un’altra buona notizia: il dato della donazione che sarà effettuata a favore di Medici Senza Frontiere (MSF), organizzazione medico-umanitaria indipendente premio Nobel nel 1999.
Durante la stagione lirica 2016, dal titolo Mediterraneo, sono stati raccolti 17.906,30 euro, grazie ai donatori tra il pubblico, al charity sponsor Eurosuole di Germano Ercoli, e ad Hera Comm che ha favorito online la beneficenza con la prenotazione dei concerti gratuiti al Teatro Lauro Rossi del Mercoledì.
“Siamo molto soddisfatti per il risultato raggiunto - dichiara Germano Ercoli - e per aver partecipato a questa nobile causa”.
Importante, come è tradizione nell’ultimo triennio, la serata organizzata allo Sferisterio, dedicata alla solidarietà. Quest’anno, l’11 agosto, è andato in scena lo spettacolo, ideato dal direttore artistico Francesco Micheli, Medea, da Cherubini a Pasolini.
La rappresentazione ha visto la partecipazione di Alexandra Deshorties, una delle principali interpreti dell’opera di Cherubini, nei panni della protagonista, alla sua prima apparizione su un palcoscenico italiano. Giasone è stato invece interpretato dall’attore Cesare Bocci, che si è esibito nell’Arena maceratese per la prima volta. L’attrice María Pilar Pérez Aspa ha letto degli estratti dalla tragedia di Euripide, mentre l’esecuzione musicale è stata affidata all’Orchestra Regionale delle Marche, diretta dal Maestro Francesco Ivan Ciampa.
Dalla toccante tragedia di Euripide la narrazione è arrivata fino a Medici Senza Frontiere. All’organizzazione medico-umanitaria indipendente impegnata in prima linea nel soccorso e nell’assistenza sanitaria delle popolazioni in fuga da guerre e povertà è andato parte del ricavato della serata e la donazione effettuata da Eurosuole di Germano Ercoli che, a conclusione della recita, è salito sul palco per consegnare una busta con un assegno. Alla raccolta a favore di Medici Senza Frontiere ha contribuito pure il pre opera, organizzato in piazza Mazzini da IMT - Istituto Marchigiano di Tutela Vini con uno chef siriano e lo stellato Errico Recanati, e la vendita di uno dei bozzetti realizzati da Dante Ferretti, ispirato alla sua scenografia del film di Pasolini.
La raccolta fondi va a sostegno della campagna #MILIONIDIPASSI che vuole ridare umanità al tema delle migrazioni forzate e racconta i passi di chi è costretto a fuggire, i passi degli operatori umanitari per assisterli e quelli che tutti possono fare per sostenere questa azione. Negli ultimi anni MSF ha aumentato i propri sforzi per le popolazioni in movimento, nei paesi di origine, nei paesi confinanti – dove si trova la maggioranza delle persone in fuga - e lungo tutto il percorso verso la salvezza. Oggi MSF offre assistenza medico-umanitaria a sfollati, rifugiati e richiedenti asilo in più di 30 Paesi.
Nei giorni scorsi si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Macerata e Camerino in carica per il quadriennio 2017/2020.
Il Consiglio è così composto:
PRESIDENTE Rosaria Garbuglia
VICE-PRESIDENTE Anna Bernabei
SEGRETARIO Marco Domizi
TESORIERE Carla Carestia
CONSIGLIERI Andrea Cervellini
Stefano Falcioni
Andrea Fradeani
Giorgio Gentili
Enzo Rossini
Federica Santalucia
Cristiano Soccionovo
E’ stato altresì rinnovato il Collegio dei Revisori, in carica per lo stesso periodo, e così composto:
PRESIDENTE Roberto Nardi
COMPONENTI EFFETTIVI Samuele Salvucci
Domenico Perugini
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Forza Nuova Macerata:
"Tre presunti scafisti africani arrestati tra i richiedenti asilo in strutture di accoglienza del territorio dove erano ospitati, nutriti e riscaldati a spese dei contribuenti italiani. Ieri l’arresto del presunto capo pakistano di un’associazione a delinquere dal carattere transnazionale finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che stranamente si era venuto a rifugiare nel nostro capoluogo. Sapevamo da tempo che l’immigrazione a Macerata era completamente fuori controllo, ma le cronache degli ultimi giorni stanno a nostro avviso consacrando politicamente la città come capitale italiana dell’immigrazione clandestina. Frutto del buonismo dell’amministrazione comunale, che invece di utilizzare tutti gli strumenti normativi a disposizione per disincentivare il fenomeno, ha trasformato la città in un centro di accoglienza a cielo aperto, con delle politiche particolarmente permissive in materia. Frutto della leggerezza, del lassismo con il quale le autorità competenti hanno affrontato il pericolosissimo messaggio arrivato con l’arrivo di centinaia di clandestini pakistani tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. Frutto del ruolo comico che a nostro avviso stanno assumendo le Prefetture, le quali, invece di accertare in tempi rapidi che chi non ha diritto di restare in Italia sia effettivamente allontanato dal territorio nazionale, anche alla luce dell’allarme terrorismo, sembrano ormai ridotte al ruolo di “tour operator” per tutti i finti profughi che sbarcano sulle nostre coste. E’ inutile posizionare transenne in via Don Minzoni durante il mercato per prevenire attentati se poi non si comprende che occorre chiudere il rubinetto dell’immigrazione clandestina. Invece di bloccare i flussi migratori, chiudere le frontiere e risolvere il problema a monte, i nostri governanti, nazionali e locali, pretendono di fermare il terrorismo e di proteggere le piazze con delle barriere. Verrebbe da pensare a uno stolto che vuol riempire un bicchiere bucato sul fondo e invece di coprire il buco continua a versare acqua dalla cima se non fosse che siamo in Italia, dove purtroppo ci stiamo abituando ad essere amministrati da incompetenti".
Ci potrebbe essere due clamorosi ritorni alla Maceratese. Il presidente Filippo Spalletta avrebbe pensato al duo Spadoni-Nacciarriti per ultimare l’organigramma societario. Il primo nelle vesti di direttore sportivo, il secondo come direttore generale. Si spiegherebbero in questo modo i recenti divorzi da Gianluca Stambazzi e da Andrea Bargagna.
Giulio Spadoni ha fatto sapere che tornerebbe volentieri alla Maceratese. Diverse volte, nelle ultime settimane, ha assistito alle partite dei biancorossi.
Marco Nacciarriti, dopo la separazione dalla Maceratese, la scorsa estate si era avvicinato al Rimini, prodigandosi per il passaggio di proprietà del sodalizio romagnolo da Fabrizio De Meis all’imprenditore marchigiano Vincenzo Longo.
Spadoni e Nacciarriti hanno lavorato per la Maceratese durante la presidenza di Maria Francesca Tardella e in precedenza quando al timone della società c’era Gaetano Malavolta.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato sindacale da FABI.
"Come FABI, non solo da ora, abbiamo sempre cercato di rappresentare - anche a costo di divenire impopolari - la verità di quanto accaduto alla Nostra Banca, cercando di anticipare temi che poi si sono purtroppo inevitabilmente materializzati, nonostante il tentativo da parte di molti (Classe Politica, Vigilanza ed attuale Management) di tenerli nascosti. Non crediamo di essere particolarmente "intelligenti" rispetto ad altri: di certo, però, abbiamo a cuore il destino dei nostri colleghi, del nostro territorio, crediamo nella trasparenza ed abbiamo ben capito dal famoso 22 novembre 2015 di cosa è capace la triade sopra nominata (Classe Politica, Vigilanza ed attuale Management)!!!
Ricordate lo scorso volantino nel quale abbiamo invocato giustizia sia per gli obbligazionisti che per gli azionisti, anche alla luce delle regole imposte dal Fondo di Solidarietà, nate appositamente per ridurne quanto più possibile il ricorso?
Ebbene, anche in quella occasione abbiamo anticipato tantissimi interventi sull'argomento. Pensate...anche il vescovo di Arezzo, nell'omelia delle Vigilia di Natale, ha chiesto giustizia, sottolineando le differenza tra quanto deciso nel caso delle "celebri" Good Banks ed il caso Monte Paschi. E non è di certo stato il solo!!! Sull'argomento sono intervenuti il sindaco di Ferrara, quello di Arezzo ed addirittura quello di Siena, il quale, molto sinceramente, ha ammesso l'esistenza all'interno dello stesso Stato di due pesi e due misure (forse anche più di due se consideriamo anche il caso Tercas, Cassa di Cesena, Veneto Banca e Popolare di Vicenza). Notizia di ieri, poi, che in Veneto Banca e Popolare di Vicenza sono state avanzate proposte di ristorare, seppure parzialmente, anche i possessori di Titoli Azionari.
I "soli" a non intervenire in maniera convincente (ed ormai non ne siamo di certo sorpresi) sono stati i Parlamentari Marchigiani, i Sindaci di Pesaro (forse perché Vice Presidente del PD Nazionale?), di Ancona, di Macerata e, per non smentirsi, il Governatore della Regione Marche.
Nella speranza che almeno ora la nostra Classe Politica decida di intervenire, a partire dalla tutela di Obbligazionisti ed Azionisti, poniamo all’attenzione di “Lor Signori” altri due temi.
Il primo: quante e quali posizioni saranno cedute alla Bad Bank?
Come abbiamo più volte letto, uno degli aspetti negoziali più significativi nella trattativa per l'acquisto di 3 delle 4 Good Banks da parte di UBI, è la cessione di ulteriori partite deteriorate rispetto a quelle già cedute a REV a seguito della Risoluzione.
Ebbene, quello a cui stiamo, giorno per giorno, assistendo è il censimento di centinaia di posizioni a credito deteriorato, pronte per il successivo giro a sofferenza, per consentirne il passaggio alla società veicolo prescelta.
Di certo alcune di queste posizioni sarebbero, comunque, finite nel novero delle sofferenze, ma, in diversi casi, si tratta di clientela che poteva ancora essere gestita in bonis dalla Banca, mettendo in campo azioni capaci di risolvere positivamente la questione ed evitando così la segnalazione a sofferenza (che coinvolge tantissime aziende ed anche persone fisiche se non altro quali garanti delle stesse società), le cui conseguenze saranno inevitabili e gravissime. A seguito della segnalazione a sofferenza anche le altre banche dovranno, infatti, fare altrettanto attraverso la revoca degli affidamenti: aziende che pur in difficoltà sono ancora operative e sul mercato, si vedranno, quindi, impossibilitate ad operare con il sistema bancario o, comunque, lo potranno fare con una miriade di difficoltà.
Il secondo (e non certo per importanza): cosa prevede il piano industriale redatto da UBI e sottoposto al vaglio della Vigilanza e della BCE?
Questi giorni abbiamo letto sulla stampa le notizie più disparate rispetto alla quantificazione dei possibili esuberi rinvenienti dall’operazione di acquisizione. Qualcuno forse non ci sta raccontando la verità in ordine a quanto prevederebbe il Piano Industriale redatto da UBI e di certo già presentato alla Vigilanza ed alla BCE, documento il cui deposito è obbligatorio per ottenere le necessarie autorizzazioni, anche ed in specie agli eventuali esuberi.
I numeri ventilati, soprattutto se riferiti all’enorme cifra di 1.700 non possono non spaventare, perché in tale evenienza ci troveremmo di fronte ad un numero enorme di Lavoratori in eccesso difficilmente gestibile. Come FABI non vogliamo certo ripercorrere quanto successo il 22 novembre 2015 con la Risoluzione e, per quanto ci riguarda, respingiamo qualsiasi ipotesi che preveda gli impatti sopra descritti. Valuteremo, in particolare, solo le proposte che saranno inserite in un preciso Piano Industriale, delle quali pretendiamo di conoscere tutti gli elementi compresi quelli di prospettiva.
Ora crediamo che sia finalmente chiaro a tutti (anche a quegli inguaribili ottimisti che solo alcuni giorni fa attraverso comunicati Istituzionali hanno evitato di affrontare la realtà che sembra profilarsi), a cosa è valso quello che ancora qualcuno osa chiamare "salvataggio delle 4 banche", iniziato già con il discutibile Commissariamento:
- la distruzione di centinaia di milioni di risparmi, per la quale si è cercato di "indorare" la pillola varando un fondo speciale riservato unicamente agli obbligazionisti (nulla si è fatto per gli azionisti) e con regole specificatamente studiate per consentirne l'accesso a pochi;
- la segnalazione a sofferenza di centinaia di posizioni, molte ancora gestibili, rischiando così di scrivere la parola fine sulla storia di molti imprenditori che ancor oggi cercano di affrontare e superare lo scenario attuale, sperando in una possibile ripresa economica;
- la perdita, già avvenuta, di posti lavoro per centinaia di colleghi, (solo per Banca Marche dobbiamo sommare ai 200 precari gli oltre 350 colleghi in esodo), alla quale si dovranno sommare gli ulteriori esuberi da tutti ipotizzati (si tratterebbe solo di definirne il numero).
Chiariamoci, siamo assolutamente favorevoli all'aiuto di Stato deciso a favore di MPS, così come siamo stati ben contenti di quanto deciso per Cassa di Risparmio di Cesena, Carim, Veneto banca, Popolare Vicentina, etc...
Di certo, però, come FABI non possiamo tollerare che il nostro Territorio fatto di persone oneste (imprenditori e non), di solerti lavoratori e di formidabili risparmiatori sia ulteriormente danneggiato, dopo essere di già stato offeso e colpito al cuore con il Decreto di Risoluzione.
Ferire ulteriormente il già provato tessuto economico di questi territori significherebbe generare nuova povertà, ulteriore disoccupazione e deprimere ancora la sua capacità di risparmio.
Nessuno, neppure il nuovo assetto proprietario, potrà prosperare in un tessuto sfinito dalle decisioni assunte in ordine agli eventuali esuberi di Personale e neppure ad un feroce ricorso alla pulizia di crediti con l'inevitabile passaggio a sofferenza di tante realtà che ancora cercano di reagire alla crisi.
Chi deciderà, laddove fosse, di adottare certi comportamenti dovrà poi assumersene le inevitabili responsabilità, consapevole che questi ultimi non saranno facilmente digeriti e si tradurranno inevitabilmente in perdita di clientela".
Capitan Alberto Quadri è a metà dell’opera ma promette il massimo impegno per il girone discendente appena iniziato perché, come ha sottolineato nella clip realizzata per lo spot della Lega: “Non è finita”.
“Il nostro valore l’abbiamo dimostrato guadagnando sul campo 27 punti – sottolinea l’esperto graduato biancorosso – ma guai a pensare di essere salvi o che il girone di ritorno sarà una formalità perché le dirette avversarie si stanno attrezzando, a partire dal Fano, rafforzandosi tutte, chi più, chi meno, nella finestra di mercato attuale”.
E la Maceratese?
“Non sono domande a cui deve rispondere un giocatore. Noi abbiamo fiducia nella società che farà le sue mosse di mercato se lo riterrà opportuno. Del resto comprare tanto per farlo non produce effetti. I rinforzi devono essere sempre mirati. L’unica cosa che posso dire è che chi verrà troverà un gruppo sano e coeso, che non farà mai mancare il suo apporto per far integrare i nuovi che, speriamo, possano fare la differenza”.
La notizia del divorzio da Bargagna che effetto vi ha fatto?
“L’avvocato ci ha salutato. Dal momento del suo arrivo e di quello della nuova società abbiamo tagliato traguardi importanti. Non ci siamo risparmiati ed abbiamo fatto un buon lavoro, culminato nella vittoria storica di San Benedetto. Anche senza Bargagna abbiamo comunque tutta l’intenzione di dare il massimo”.
Il tuo bilancio e quello della squadra a… metà del guado?
“Ricordo i primi giorni nel ritiro delle Calvie di Camerino con sette, otto giocatori appena arrivati ed alcuni della Berretti. Ci siamo assemblati strada facendo, migliorando velocemente grazie alle tabelle del prof. Romano Mengoni per la parte atletica ed al lavoro di mister Giunti, del preparatore dei portieri Giovanni Vecchini ed ora anche del nuovo trainer in seconda Daniele Gregori. Siamo cresciuti velocemente, realizzando diverse imprese in trasferta, anche se il nostro ruolino in casa è assolutamente da migliorare. Comunque i punti sono arrivati. Ora dobbiamo continuare a rimboccarci le maniche. Dal mio punto di vista ho avuto un paio di mesi di difficoltà per problemi con la vecchia dirigenza. Ma li ho superati. Sia il gruppo che io possiamo fare ancora meglio”.
Quali i giovani che ti hanno maggiormente impressionato?
“La Maceratese può contare su tanti giovani interessanti, ma De Grazia e Ventola hanno già la mentalità del giocatore professionista”.
Un giudizio sul trainer Giunti?
“Potrei essere di parte (più volte Giunti ha detto che quando Quadri non c’è la sua assenza si avverte molto, ndr) ma ribadisco che non era facile svolgere un buon lavoro con un gruppo nuovo di zecca. Lui ci è riuscito. Ed io l’ho sempre difeso anche quando ha ricevuto le critiche della passata dirigenza. Alla fine i risultati gli hanno dato ragione e nel mondo del calcio quando i risultati maturano, hai sempre ragione. Con Giunti – sottolinea Quadri – tutto lo staff ha fornito sempre le massime garanzie”.
Mentre il training procede quotidianamente con una o due sedute al giorno (“il programma può variare a seconda della disponibilità degli impianti e delle severe condizioni atmosferiche”), il Modena è all’orizzonte, che avversaria ti aspetti?
“Il Modena è migliorato dopo l’arrivo del nuovo allenatore Capuano che sta infondendo la propria fisionomia temperamentale alla squadra, ma ci si presenta una ghiotta occasione per scavare un solco di 8 lunghezze tra noi e loro nel caso di una nostra vittoria. Sulla carta è una partita difficile, ma come tutte le altre. Nell’attuale girone B di Lega Pro non vedo formazioni cuscinetto”.
Il capitano scalpita in vista del prossimo impegno di campionato a cui Lorenzo De Grazia non potrà partecipare per raggiunto limite di ammonizioni. Sull’altro fronte identica sorte per Adrian Stefan Popescu. Dettagli per chi vuole iniziare l’anno solare per il verso giusto.
“Nel girone d’andata dopo le prime due partite (il recupero con l’Albinoleffe ed il derby interno con la Samb, ndr) eravamo al palo – ricorda Quadri -, dopo il giro di boa abbiamo raccolto 4 punti. Il trend è positivo. E possiamo migliorare…”.
Treni in ritardo sulla tratta Fabriano - Civitanova a causa di un incidente anomalo.
Il treno proveniente da San Severino, poco prima di Tolentino, ha investito una famiglia di cinghiali, sembra almeno tre provocando inevitabili rallentamenti. Il treno è rimasto fermo a lungo all'altezza dell'investimento mentre i treni provenienti dal senso opposto hanno dovuto attendere che la vettura ripartisse per proseguire il viaggio portando ai passeggeri un ritardo di circa una ventina di minuti.
Rapina a mano armata ai danni del distributore di metano in zona Pieve a Macerata. Ieri sera, intorno alle 22.30, poco dopo l'orario di chiusura una banda di malviventi ha assaltato pistole alla mano e volto travisato il distributore: in quel momento c'erano due dipendenti che stavano procedendo alla chiusura serale dell'impianto.
I banditi, secondo una sommaria ricostruzione, si sarebbero appostati nella parte posteriore del distributore, attendendo che i due dipendenti restassero da soli prima di entrare in azione. Hanno tagliato le reti di recinzione e, al momento opportuno, hanno metto in atto la rapina. Mentre uno dei due dipendenti si era allontanati verso il cancello di uscita, sono usciti fuori dal buio e hanno puntato una pistola addosso all'altro collega che stava riponendo in macchina una cassettina contenente l'incasso della giornata, circa 5000 euro. Nel frattempo, il dipendente che stava attendendo il collega sul cancello, non vedendo arrivare l'amico, è tornato indietro e anche a lui è toccata la stessa sorte: i banditi gli hanno prima puntato addosso la pistola e poi con il calcio dell'arma lo hanno colpito alla testa, procurandogli un trauma cranico per il quale si è reso necessario il trasporto in ospedale.
Alla fine, i banditi sono scappati a bordo dell'Audi Q3 di uno dei dipendenti. L'auto è stata ritrovata una mezz'ora più tardi dalla polizia a Sforzacosta, intatta ma senza più ovviamente la cassettina con l'incasso all'interno. Ad aspettarli, quasi certamente un complice, lo stesso che li aveva portati fino al distributore, per un colpo che appare pianificato in ogni minimo dettaglio.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Questura di Macerata che hanno subito dato avvio alle indagini, al momento senza esito. Dalle testimonianze delle vittime della rapina, i malviventi avrebbero avuto un accento locale.
La componente "tecnica" dell'ITCAT Bramante di Macerata è stata assiduamente impegnata in un lavoro di "alfabetizzazione sismica" nei confronti di studenti delle classi seconde e terze delle scuole secondarie di primo grado di Macerata e provincia.
Nella cornice dell' auditorium del Bramante, i docenti di discipline tecnico-professsionali, Ing. Paolo Lorenzini, Ing. Luciano Castricini, Ing. Leonardo Marchetti ed Ing.Enrico Pettinari, si sono alternati nel trattare argomenti di ingegneria sismica, per migliorare il livello delle conoscenze, per parlare degli effetti dei terremoti e per imparare a difendersi con la progettazione di edifici sicuri.Agli studenti che domani raccoglieranno la sfida sismica da tecnici e quindi da protagonisti, ed a quelli che semplicemente si occuperanno delle costruzioni come acquirenti e quindi utilizzatori, un grande sincero "in bocca al lupo"!
Due gemelli per la Maceratese. È vero che il calcio mercato della prima squadra stenta a decollare, qualche movimento però già c’è stato sul fronte degli under 17.
Il sodalizio biancorosso si è assicurata i fratelli Casillo, classe 2000, provenienti dal settore giovanile della Salernitana. Francesco è un difensore centrale, Giuseppe invece gioca da centrocampista. I gemelli Casillo hanno già debuttato con la maglia biancorossa degli Allievi nazionali allenata da Giuseppe Antognozzi nella trasferta di Santarcangelo.
Inizia un nuovo anno ricco di impegni e novità per l’Istituto San Giuseppe di Macerata, unica scuola cattolica paritaria in provincia, in cui i bambini possono frequentare la scuola dall’Infanzia fino alla Secondaria di I grado.
Un periodo in cui crescono, studiano, si preparano al loro futuro ed alla scuola superiore partendo da basi solide e da valori importanti, quelli che da sempre le Suore di San Giuseppe portano avanti nel nostro territorio, una missione che ora pian piano stanno trasferendo ad un gruppo di genitori ed insegnanti laici che da sempre hanno condiviso i valori ed il percorso di formazione cattolica.
Una scuola piccola ma accogliente, in pieno centro a Macerata, punto di riferimento per tutta la Provincia, dotata di strutture ed attrezzature all’avanguardia: aule spaziose, biblioteca, mensa, chiesa , salone e cortile per i giochi, Lim e tablet.
Un ambiente in cui le famiglie possono lasciare con tutta tranquillità i loro figli dalle prime ore del mattino fino al tardo pomeriggio, con la sicurezza di far stare i propri figli in un ambiente sereno e propositivo, pieno di stimoli ed attenzioni.
Il corpo docente, costantemente aggiornato, condivide il progetto educativo e collabora trasversalmente, mettendo a disposizione le proprie competenze per garantire ai giovani iscritti un ambiente stimolante, in cui ci sia vera continuità didattica.
Fin dall’infanzia vengono proposti laboratori, atelier, approfondimenti con i massimi esperti di didattica nazionali, artigiani ed esperti delle varie discipline artistiche con laboratori in lingua, canti, rappresentazioni teatrali e musicali ed attività sportive nel pomeriggio.
Una scuola aperta a nuovi stimoli e collaborazioni, anche con il mondo del lavoro e dell’impresa, infatti molte sono le collaborazioni importanti con Confindustria e l’ associazione “Il Casale delle Noci”; soprattutto una scuola in cui non manca, e non mancherà mai, l’attenzione per chi ha particolari necessità di supporto emotivo e didattico, come per le famiglie che hanno fatto la generosa ma impegnativa scelta dell’adozione, per le quali è stata istituita un’apposita Commissione per l’Inclusione.
Per chi ha bisogno di un aiuto economico, sono state istituite borse di studio per bambini e ragazzi meritevoli e premi all’eccellenza per chi dimostra particolari qualità, senza dimenticare anche le realtà esterne che necessitano di aiuto, come i progetti di Save The Children, dell’AVSI e donazioni alle scuole terremotate del nostro territorio.
Una Scuola che educa , che forma con l’insegnamento e con l’esempio il carattere e la personalità dei giovani, sviluppando le facoltà intellettuali e le qualità morali secondo determinati principi, dell’amore, della condivisione, del rispetto e collaborazione tra scuola e famiglia ma anche quello dell’autorità che va rispettata sempre per far crescere cittadini onesti ed impegnati, educati e pronti ad affrontare la vita. Una Scuola in cui tutti, bambini, insegnanti, genitori e personale si sentono una famiglia, accolti dall’amore delle suore e dal loro esempio di missione e servizio a favore della comunità.
L’Istituto, in via Isonzo 2, sarà aperto sabato 14 e 28 Gennaio dalle ore 17 alle ore 19 per accogliere tutti quelli che vorranno visitarla e nelle due occasioni saranno ospiti Cesare Catà, Maurizio Severini e Zia Caterina per parlare con i ragazzi della nostra terra, dell’importanza delle radici, dei valori della solidarietà ed appartenenza da cui partire per la costruzione di un futuro migliore per loro e per tutti.
Per informazioni: Istituto San Giuseppe 0733291398 / 3394814949.
Con Soudant’s Series: Haydn e Mozart viene inaugurata la stagione sinfonica del 2017 dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Hubert Soudant, musicista di livello internazionale e Direttore Principale della FORM, presenta al pubblico un nuovo programma del vasto progetto pluriennale sul classicismo viennese avviato nel 2015.
Venerdì 13 gennaio, alle 21 al Teatro Lauro Rossi di Macerata, il direttore d’orchestra guida la FORM nel concerto dedicato a due “giganti” del Settecento musicale europeo: Haydn e Mozart, legati in vita da un profondo rapporto di amicizia e stima reciproche.
“Un concerto entusiasmante – dichiara il direttore Soudant – con musiche piacevoli e coinvolgenti scritte in uno stile chiaro, lineare e comprensibile; un modello di riferimento per i musicisti delle epoche successive e di oggi”.
Apre la serata l’esaltante Ouverture da Il ratto dal serraglio di Mozart ad introdurre, al passo marziale delle sue festose “turcherie”, una delle più belle sinfonie del periodo londinese di Haydn: la Sinfonia “Militare”. Nella seconda parte del programma, la grande Serenata “Posthorn” di Mozart, prodotto eccellente di un genere tra i più praticati e amati nel Settecento in cui il compositore austriaco riuscì a fondere, in una sintesi perfetta, la spensierata leggerezza della serenata con la ricchezza strutturale della sinfonia.
Biglietteria. Il concerto ha tre fasce di prezzo: 18 euro per il biglietto intero; 12 euro per gli spettatori fino a 30 anni e oltre 60, per i possessori della Carta Giovani, per le Associazioni musicali, per i Club Services, per gli abbonati alla stagione teatrale AMAT; 4 euro per le scuole.
Il Trio di Parma si esibisce al Teatro Lauro Rossi domani, giovedì 12 gennaio alle 21, per i Concerti di Appassionata.
La formazione composta da Ivan Rabaglia (violino), Enrico Bronzi (violoncello) e Alberto Miodini (pianoforte) esegue di Ludwig van Beethoven il Trio per archi e pianoforte n. 2 in sol maggiore, op. 1, le Quattordici variazioni su un tema originale in mi bemolle maggiore, op. 44, e il Trio per archi e pianoforte n. 7 in si bemolle maggiore, op. 97, L’Arciduca. Pagine musicali che raccontano un capitolo fondamentale del pensiero compositivo di Beethoven: il Trio op. 97 in particolare, composto nel 1811 ed eseguito nel 1814, fu l’ultima occasione in cui l’artista si esibì al piano. Dopo di allora, la sordità non gli permise più di suonare in pubblico. L’Arciduca è noto come uno dei capolavori della musica cameristica mondiale, opera della maturità artistica del compositore tedesco, celebrata e amata per la straordinaria varietà dell’impianto formale e la capacità espressiva.
Il Trio di Parma - invitato dalle più importanti istituzioni musicali in Italia fra le quali l’Accademia di S. Cecilia di Roma, la Società del Quartetto di Milano, gli Amici della Musica di Firenze, il Gran Teatro La Fenice di Venezia, e all'estero la Filarmonica di Berlino, la Carnegie Hall e il Lincoln Center di New York, la Wigmore Hall di Londra, la Konzerthaus di Vienna e la Filarmonica di S. Pietroburgo - nelle Marche esegue i Trii per pianoforte, violino e violoncello di Beethoven in tre tappe: la prima parte domani al Lauro Rossi di Macerata, la seconda al Teatro Rossini di Pesaro domenica 15 gennaio (in programma le Variazioni Kakadu op. 121a, il Trio op. 1 n. 1 e il Trio op. 70 n. 1, Spettri) e martedì 17 gennaio la terza e ultima parte allo Sperimentale di Ancona (in programma l’Allegretto WoO 39, il Trio op. 1 n. 3, il Trio op. 70 n. 2).
L’esecuzione completa dei Trii di Beethoven è un progetto firmato Marcheconcerti, l’accordo di rete regionale sottoscritto dalla Società Amici della musica Guido Michelli di Ancona, dall’Ente Concerti di Pesaro e dall’Associazione musicale di Macerata Appassionata con lo scopo di promuovere un ascolto dal vivo di qualità della musica classica e contemporanea. Per chi lo desidera è previsto un servizio di trasporto da e per le tre città: info su disponibilità e costi scrivendo ad associazioneappassionata@gmail.com.
I Concerti di Appassionata sono organizzati dall'associazione musicale Appassionata con il contributo del Comune di Macerata, del Mibact, della Regione Marche, della Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti, dell'Anmig sezione di Macerata, dell'Istituto Confucio. In collaborazione con Prefettura di Macerata, Marcheconcerti, Unimc, Abamc, Fondazione Carima.
Main sponsor della stagione 2016-2017 sono Menghi Shoes, Mosca srl e APM.
Biglietti in vendita presso la biglietteria dei teatri in piazza Mazzini 10 a Macerata, online su vivaticket.it. Agevolazioni per studenti e loro accompagnatori, ridotto per soci Appassionata.
Per informazioni www.comune.macerata.it e appassionataonline.it.
Maxi rinvenimento di droga da parte dei Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Macerata.
Ieri pomeriggio, a Trodica di Morrovalle, nell’ambito delle indagini mirate a contrastare il sempre più diffuso fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, al termine di prolungati servizi di osservazione, i militari del Nucleo Investigativo maceratese, coadiuvati dai Carabinieri della Stazione di Morrovalle, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro ben dieci panetti di marijuana del peso complessivo di quasi dieci chilogrammi, che erano stati nascosti tra gli arbusti, lungo l’argine del torrente Trodica.
Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro, a disposizione della Procura della Repubblica di Macerata. Sono in corso indagini mirate a risalire all’individuazione dei responsabili.