Grazie al successo degli ultimi anni, si rinnova anche per il 2019 l’accordo tra l’Associazione Arena Sferisterio e IMT (Istituto Marchigiano di Tutela Vini), per una felice collaborazione che arricchisce il programma del Macerata Opera Festival con una serie di proposte legate al territorio e ai suoi vini, in particolare al vino bianco Colli Maceratesi DOC Ribona.
Dal 1967 lo Sferisterio richiama ogni estate il pubblico più esigente ad applaudire titoli che conquistano grazie anche alla speciale “magia” di uno spazio ampio ma allo stesso tempo intimo, con un’acustica naturale perfetta per il teatro d’opera. Nel 2018, anno dei record, le presenze sono state oltre 30mila. Dopo #verdesperanza che nel 2018 ha fatto parlare il Macerata Opera Festival di natura, rinascita, giovinezza e futuro, il tema del festival 2019 – pensato dal sovrintendente Luciano Messi, dalla direttrice artistica Barbara Minghetti e dal direttore musicale Francesco Lanzillotta – è #rossodesiderio, ancora una volta assai attinente alla collaborazione con IMT. Il filo che unisce le tre opere in cartellone è proprio il desiderio, anche nelle sue accezioni più controverse: rosso-gelosia per Carmen di Georges Bizet, rosso-potere per Macbeth e rosso-possesso per Rigoletto, entrambi capolavori di Giuseppe Verdi. A ogni opera è abbinata anche una festa a tema che avrà luogo in palcoscenico al termine di una recita: Macbeth / dj-set verdiano sul tema delle streghe (26 luglio), Rigoletto / Il circo (2 agosto), Carmen / milonga notturna (10 agosto).
“L’enologia è una delle migliori espressioni del territorio – afferma il sovrintendente dell’Associazione Arena Sferisterio Luciano Messi. Come non si può fare Verdicchio lontano da Jesi e Matelica, così l’opera acquista un colore unico all’interno dello Sferisterio. Il terroir ci lega. Quest’anno puntiamo a superare la quota dei 500 aperitivi con gli spettatori del festival, grazie all’iniziativa del brindisi in loggione con le DOC delle Marche. In più abbiamo ideato un nuovo programma corporate: le aziende potranno acquistare, per un massimo di 50 ospiti, l’accesso a una prova delle opere accompagnati da una presentazione e una guida all’ascolto, cui seguirà una degustazione di vini marchigiani organizzata da IMT”.
Grazie al binomio Sferisterio-IMT, durante il festival il pubblico internazionale che ogni anno anima Macerata potrà arricchire la propria esperienza di visita con un articolato programma che lega musica e vino, e che comprende:
- Aperitivi in loggione con le DOC marchigiane. Tornano, grazie alla collaborazione con AIS e con più disponibilità di posti, gli aperitivi in loggione che hanno fatto furore nel 2017 e nel 2018. Nelle undici serate d’opera in calendario, nel punto più alto del teatro, da dove si gode un magnifico panorama, dai Monti Sibillini al Mare Adriatico, 60 ospiti potranno degustare le DOC marchigiane.
- Festa in palcoscenico. Dopo l’ultima recita di Carmen (10 agosto), il palcoscenico dello Sferisterio si trasformerà in una milonga in cui ballare fino a notte fonda e degustare anche in questo caso i vini proposti da IMT.
- VIP package. Acquistando un palco da sei posti, si può scegliere l’esclusiva formula VIP con parcheggio riservato, tour del teatro e catering durante l’opera.
- Programma corporate. Prova aperta guidata da uno degli artisti del Macerata Opera Festival e viaggio sensoriale attraverso le Marche a cura di IMT.
- Vendita dei pacchetti opera-vino su TripAdvisor e Ryanair.
“Il Macerata Opera Festival è un evento di fondamentale importanza, che porta nelle Marche una grande affluenza di visitatori – afferma Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) -. Quello del vino è un mondo trasversale, che incrocia non solo la gastronomia, ma anche la cultura di un territorio, compresa quella artistica e musicale. Quest’anno dedichiamo la nostra partecipazione al Colli Maceratesi Ribona, vino Doc bianco per eccellenza della provincia di Macerata, che sta riscuotendo attenzione su mercati nazionali e internazionali”.
Gli Aperitivi in loggione si realizzano anche grazie al sostegno del progetto Sferisterio Experience finanziato dalla Regione Marche FESR 2014-2020 ASSE 3 - OS8 - AZIONE 8.1 – “Sostegno all'innovazione e aggregazione in filiere delle pmi culturali e creative, della manifattura e del turismo ai fini del miglioramento della competitività in ambito internazionale e dell'occupazione”.
Annualmente il Macerata Opera Festival viene presentato nelle più importanti fiere turistiche per la promozione e la vendita internazionale: fra il 2018 e il 2019 ci sono stati incontri alla ITB Berlin, alla fiera Fr.e.e di Monaco, alla BIT di Milano, al World Trade Market di Londra e alla TTG di Rimini. Una attività che ha dato risultati significativi di crescita nelle presenze di gruppi e appassionati europei.
Una nuova opportunità di mercato si è aperta nel 2019, dedicata soprattutto ai viaggiatori indipendenti, sempre più numerosi, cioè la presenza del Festival su tre importati marketplace online dedicati ai viaggi: Ryanair, TripAdvisor e Viator e vendita dei pacchetti opera-vino.
Ryanair, compagnia aerea leader in Europa, ha lanciato da novembre 2018 un nuovo progetto per la vendita di biglietti di teatro e musica, in località legate alle proprie destinazioni, sul sito web Ryanair.com. I clienti del vettore irlandese potranno quindi acquistare i biglietti per gli spettacoli dell’edizione del MOF 2019 e alcuni pacchetti legati ad esperienze territoriali come quelle del vino, sia direttamente tramite “Ryanair Tickets”, sia attraverso la pagina “Active Trip”, abbinando le date del loro viaggio alle rappresentazioni in calendario. La possibilità di acquistare gli spettacoli sarà anche data a chi pianificherà le proprie vacanze attraverso la funzionalità “Viaggi” di TripAdvisor, maggiore portale di viaggi che conta milioni di visualizzazioni sulla propria piattaforma. Terzo marketplace in cui sarà presente il Festival è Viator, portale che dà accesso diretto a più di 100.000 attività permettendo ai viaggiatori di scoprire e prenotare facilmente esperienze di diverso genere, pianificando in anticipo o prenotando last minute e garantendo offerte speciali e dedicate. Anche in questi ultimi due casi i biglietti per gli spettacoli sono venduti sempre in combinazione con gli Aperitivi in Loggione curati da IMT.
Da 55 edizioni lo Sferisterio non è un’arena ma un vero e proprio teatro, l’unico all’aperto con i palchi e con il palcoscenico più ampio d’Europa. Dal 1967 richiama ogni estate il pubblico melomane più esigente ad applaudire originali proposte e cast prestigiosi, in una struttura monumentale ma intima, che garantisce una perfetta visibilità e un’eccellente acustica che non necessità di amplificazione. Barbara Minghetti, direttrice artistica del Macerata Opera Festival, e Francesco Lanzillotta, direttore musicale, arricchiscono la squadra del Festival coordinata dal sovrintendente Luciano Messi. Tutte le star della lirica e del balletto hanno calcato questo palco: tra gli altri Mario Del Monaco, Luciano Pavarotti, Katia Ricciarelli, José Carreras, Raina Kabaivanska, Montserrat Caballé, Franco Corelli, Placido Domingo, Carla Fracci, Rudolph Nureyev. Sono passati alla storia allestimenti come la celebre Traviata “degli specchi” dello scenografo Josef Svoboda nel 1992, e l’indimenticabile Bohème firmata da Ken Russel nel 1984. Altra Bohème, quella del 2012 firmata a Leo Muscato, è stata vincitrice del premio Abbiati, così come Turandot affidata alla creatività di Ricci/Forte, andata in scena nel 2017, che ha ottenuto nuovamente il prestigioso riconoscimento della critica musicale italiana.
Nel corso degli anni il Festival è diventato un esempio di sperimentazione e contaminazione, con l’idea di portare il teatro al di là dei propri confini. Nella convinzione che l’opera lirica è materiale vivo sul quale confrontarsi quotidianamente, il Festival è stato inaugurato spesso con lectio magistralis di grandi personaggi del panorama culturale: Dante Ferretti per “Allievi e maestri”, Massimiliano Fuksas in “Muri e divisioni”, Lucia Annibali con “L’opera è donna”, Vito Mancuso su “Nutrire l’anima”, Massimo Bray per “Mediterraneo” e Mario Cucinella per “#verdesperanza”. Altri grandi artisti fra i quali Patti Smith, Ludovico Einaudi, Lella Costa, Goran Bregovic, Ezio Bosso, Stefano Bollani, Thom Yorke e Jonny Greenwood, Ben Harper e i Simple Minds si sono invece cimentati in progetti speciali e concerti per indagare il legame fra l’opera lirica e altre forme di spettacolo dal vivo: dalla prosa al jazz dalla musica popolare al rock.
Il Macerata Opera Festival si propone a livello internazionale come attrattore per il turismo culturale e per un nuovo rilancio del territorio che, dopo essere stato ferito dal terremoto nel 2016, sta con determinazione ed energia costruendo un futuro legato alle proprie bellezze naturali e culturali. Inoltre aspira a essere un festival internazionale per la qualità delle produzioni, instaurando collaborazioni con teatri europei ed extraeuropei e artisti di valore internazionale. Nessun Festival di qualità può diventare internazionale se non riesce a sedimentare nel suo territorio un valore e consapevolezza nella sua comunità: festival è accoglienza, è città in festa. Quindi la comunità per prima deve farne parte, esserne coinvolta, considerando anche gli aspetti sociali, partecipativi e di valorizzazione del territorio.
Nel triennio 2018-2020, il Macerata Opera Festival è dedicato a colori legati a sentimenti e al valore territoriale che ne può scaturire. Da qui l’importanza di proporre delle produzioni di alto profilo artistico all’interno di uno spazio meraviglioso quale lo Sferisterio, accompagnate da un significato che possa coadiuvarne il valore estetico e artistico. Oggi fare cultura vuol dire assumersi una responsabilità sociale: cercare insieme al pubblico e ai cittadini delle risposte agli interrogativi che la società pone. Così fare opera vuol dire occuparsi della contemporaneità attraverso regie le cui motivazioni estetiche e drammaturgiche permettano una riflessione e, attraverso una programmazione intensa e articolata, che parli del presente. La programmazione artistica del triennio affronta infatti le tematiche che più affliggono la società di oggi ma con una visione positiva, per un futuro “sostenibile” e luminoso.
Il Festival nel 2019 prosegue un cammino di ricerca nel teatro di regia, assecondando le peculiarità architettoniche dello Sferisterio che influenzano l’utilizzo dello spazio. Dopo il debutto di Graham Vick a Macerata nel 2018, arriva Jacopo Spirei, regista particolarmente attivo sulla nuova scena europea, per una Carmen che vuole esaltare la visione di Bizet con uno spettacolo profondamente francese che guarda al mondo del Crazy Horse. Macbeth andrà in scena nella pluripremiata regia di Emma Dante, per chiudere con un Rigoletto ambientato da Federico Grazzini in un circo grottesco. Il Festival ha la sua componente contemporanea e multidisciplinare con il secondo concorso Macerata Opera 4.0 #rossodesiderio che nel 2019 si arricchisce della coproduzione con RomaEuropa Festival e metterà in scena in prima la nuova creazione Can you HearT me? Ci saranno poi nuove iniziative per vivere lo Sferisterio in modo sempre nuovo e diverso e una serie di appuntamenti con artisti e altre forme musicali come i concerti di Loreena McKennitt, icona della world music di matrice celtica, dei marchigiani Raphael Gualazzi o Neri Marcorè, il teatro acrobatico di Kataklò. Da quest’anno il Macerata Opera Festival ha programmato durante i mesi di attività scolastica una stagione composta da più titoli e dedicata alle nuove generazioni, dai bambini di 6 mesi fino ai ragazzi delle superiori: “Lo Sferisterio a scuola” propone un progetto diverso per ogni fascia di età dedicato al teatro musicale e alla partecipazione del pubblico, che si concluderà con le anteprime delle opere per i giovani allo Sferisterio.
Ecco il calendario #rossodesiderio 2019:
martedì 16 luglio Anteprima Carmen di Georges Bizet
mercoledì 17 luglio Anteprima Macbeth di Giuseppe Verdi
giovedì 18 luglio Anteprima Can You HearT Me, Opera 4.0 | Anteprima Rigoletto di Giuseppe Verdi
venerdì 19 luglio Carmen di Georges Bizet
sabato 20 luglio Can You HearT Me, Opera 4.0 | Macbeth di Giuseppe Verdi
domenica 21 luglio Rigoletto di Giuseppe Verdi
martedì 23 luglio Play con Kataklò
mercoledì 24 luglio Loreena McKennitt
giovedì 25 luglio Macbeth Solo con Sergio Rubini
venerdì 26 luglio Macbeth di Giuseppe Verdi | Festa in palco “Streghe”
sabato 27 luglio Rigoletto di Giuseppe Verdi
domenica 28 luglio Carmen di Georges Bizet
martedì 30 luglio Can You HearT Me, Opera 4.0
mercoledì 31 luglio Giovanni Sollima e Enrico Melozzi
giovedì 1 agosto Notte dell’Opera
venerdì 2 agosto Rigoletto di Giuseppe Verdi | Festa in palco “Circo”
sabato 3 agosto Carmen di Georges Bizet
domenica 4 agosto Macbeth di Giuseppe Verdi
martedì 6 agosto Can You HearT Me, Opera 4.0
mercoledì 7 agosto Raphael Gualazzi
giovedì 8 agosto Orchestra di Piazza Vittorio
venerdì 9 agosto Rigoletto di Giuseppe Verdi
sabato 10 agosto Carmen di Georges Bizet | Festa in palco “Milonga”
domenica 11 agosto Come una specie di sorriso con Neri Marcorè
Informazioni di biglietteria
Aperitivi in loggione: 20 euro a persona / 15 euro a persona per i componenti di un gruppo
Milonga: biglietto unico 10€ in prelazione per chi acquista il biglietto dell’opera (solo 200 posti disponibili).
Vip Package e programmi corporate: prezzi su richiesta a b2b@sferisterio.it
I biglietti per tutti gli appuntamenti del Macerata Opera Festival sono in vendita presso le biglietterie del circuito AMAT e su vivaticket.it
Continua l’impegno dell’associazione "Insieme in Sicurezza". Giovedì 11 aprile, alle ore 17.30, presso la sala convegni dell’hotel Cludiani di Macerata, introdotti dal presidente onorario Giorgio Iacobone e coordinati dal presidente Romeo Renis, il Sostituto della repubblica di Viterbo Massimiliano Siddi e il Sociologo Massimiliano Colombi affronteranno il tema della certezza della pena e di conseguenza dell'insicurezza dei cittadini.
"La percezione di insicurezza del cittadino provoca una crescente sfiducia nella Giustizia con la convinzione di una non punibilità di molti reati, proveremo a parlarne con gli esperti che risponderanno alle domande che i partecipanti vorranno fare."
Interverranno al dibattito anche i sindacati di polizia.
"Ho versato stamattina (ieri mattina, ndr.) al Pd comunale la somma di € 2.692,00, in questo modo adeguandomi al Parere della Commissione di Garanzia Provinciale che ieri, 8 aprile, alle 14.46 ha comunicato a me e al circolo del Pd Macerata la non detraibilità delle somme per la polizza assicurativa che ogni anno pago a copertura del rischio per l’attività di amministratore pubblico.Voglio ringraziare il segretario regionale del PD Giovanni Gostoli che ieri, sul merito della vicenda, mi aveva proposto una definizione conciliativa egli stesso ritenendo la detraibilità o meno della polizza dal contributo, questione regolamentare incerta" così, sul suo profilo social, il primo cittadino di Macerata Romano Carancini, annuncia il pagamento delle quote del PD."Rinuncio a far valere le mie ragioni (e quindi al mio diritto) che continuo a ritenere valide, per sottrarre me e la mia famiglia alla gogna mediatica e alle umiliazioni a cui sono stato sottoposto - prima - dal segretario del circolo cittadino Stefano Di Pietro e dal tesoriere Ivo Schiaffi e - successivamente - dell’assessore regionale del PD Angelo Sciapichetti - prosegue Carancini -. Orchestrina completata dall’”uomo stampa” personale del segretario cittadino che domenica, attraverso un quotidiano locale, ha lanciato la falsa “bomba carta” di una mia espulsione dal PD nonché trasmesso di me l’immagine di debitore incallito. Ricordo che, solo nel periodo di Sindaco, ho versato nelle casse del partito oltre 27.000,00 € a fronte di una pretesa - controversa - di circa 2.692 €. In realtà nulla è avvenuto a caso.""Fin dalla contestazione che il circolo cittadino del PD ha fatto del mancato pagamento dell’importo suddetto che, si legga bene, non è stato inviato a me personalmente come sarebbe stato naturale, ma invece notificato addirittura alla PEC (posta elettronica certificata) del Comune di Macerata e regolarmente protocollato, cioè dunque a disposizione di terzi soggetti con le contestazioni del debito e adeguato estratto conto del rapporto privato tra Pd e Romano Carancini - osserva il Sindaco -. Una chiara e consapevole volontà di screditarmi dentro l’ambiente istituzionale e della struttura comunale: non a caso a sottoscrivere l’atto è stato il tesoriere del circolo PD e già alto dirigente della sanità pubblica marchigiana. E mi tocca leggere la dichiarazione del segretario cittadino circa la mia mancanza di rispetto!""Il secondo tassello è la (verosimile) soffiata del segretario comunale del PD, unico a sapere informalmente dell’intendimento della Commissione di rigettare le mie argomentazioni, che volutamente ha servito all’amico di sempre la falsa notizia e il facile scoop, della espulsione del Sindaco di Macerata dal partito di appartenenza - continua Carancini -. Per finire con la perla finale dell’assessore regionale del PD Angelo Sciapichetti, plenipotenziario del partito in questa provincia il quale, indossato l’abito talare, da padre nobile e chiamandomi per nome come si farebbe verso un figlio, alla luce dei fatti, mi concede di pagare a rate il mio debito. Cioè, nel merito della vicenda, trasmette a tutti il messaggio devastante (per me e la mia famiglia) che io mi trovi in difficoltà finanziarie e che dunque lui sarebbe stato il garante della mia salvezza. Una umiliazione umana che non credevo di meritare. Ma soprattutto la superficialità di non comprendere che prima della politica ci sono le relazioni e se esse mancano, resta il rispetto. Ma quando la strategia politica ha obiettivi feroci, si supera tutto. Perché in realtà l’obiettivo finale era spingermi all’esasperato contrasto in sede contenziosa per arrivare a farmi uscire dal PD.""Plastica e centrale di tutta la sua posizione l’affermazione di Sciapichetti, addirittura in questa fase iniziale, che arriva a dichiarare “se non paga sarà lui a voler uscire e non il PD a mandarlo via”.Non è passato neppure nell’anticamera della basica razionalità considerare che stava parlando di un Sindaco che per 20 anni non aveva avuto un solo contrasto sul tema finanziario - prosegue il primo cittadino -. Una trappola, alimentata e condizionata dalla circostanza non casuale che questo argomento, lo si era voluto far diventare pubblico, non a caso. Leggo con tristezza il comunicato della Direzione che tenta di mettere una pezza a una storia che non è solo una questione contabile. La nostra gente non ama questa ipocrisia e credo fosse giusto essere schietti.""Per me finisce qui senza rancori convinto che noi, sindaco, segretario, assessori, direttivo, siamo solo piccole gocce di un mare di persone che invece ancora credono al PD, ai propri valori fondanti, a una classe dirigente in grado di non tradirli e di non farsi le guerre interne ma che piuttosto si confronta, discute e alla fine è sinceramente e onestamente compatto. Per quanto mi riguarda, io e la mia dignità restiamo nel PD" conclude il primo cittadino.
Dal 12 al 14 aprile torna con una nuova veste Ratatà Festival, il festival di fumetto, illustrazione ed editoria indipendente che fin dal suo esordio nel 2014 si è subito confermato un appuntamento innovativo per la città sostenuto dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata.
L’avento è stato presentato oggi agli organi di informazione alla presenza del sindaco Romano carancini, dell’asesssora alla Cultura Stefania Monteverde e di Lisa Gelli e Nicola Alessadrini rispettivamente presidentessa e vice presidente dell’associazione Ratatà.
Al sesto anno l’edizione 2019 del Ratatà Festival, infatti, sarà MUTA! “MUTA nell'accezione di cambiamento silenzioso – hanno affermato i direttori artistici Nicola Alessandrini e Lisa Gelli, artisti e co-artdirector insieme a un collettivo di artisti e illustratori -. In un momento socio politico di profonda riflessione sull’identità, personale, nazionale, culturale, il Ratatà festival vuole porre l’accento sulla mutazione identitaria silenziosa, su quei processi del tutto naturali che, al di fuori dei grandi e urlati processi mass-mediatici, avvengono dall’incontro dialogico, dal contatto rispettoso, dalla reciproca contaminazione fra persone, popoli, idee, e che da sempre fa parte dell’evoluzione dell’umanità. E questo, come sempre si è fatto, tramite una doppia azione, sia interna ed insita ai nostri processi creativi, sia, esternamente, tramite l’accurata selezione dei progetti proposti”.
“Abbiamo voluto rispettare il loro incedere - ha detto il sindaco Carancini riferendosi agli organizzatori del festival -. Quindi benissimo rilanciare e continuare a rinnovarsi ogni volta senza mai mollare”.
“La città di Macerata in questi anni ha scelto di crescere come città creativa, luogo di sperimentazione culturale e innovazione dei linguaggi artistici grazie alle tante realtà di qualità culturale che l'hanno portata ad essere tra le dieci finaliste a Capitale Italiana della Cultura 2020. – ha sottolineato invece l'assessora alla cultura Stefania Montreverde. - In questo percorso Ratatà Festival ha saputo innestare un valore aggiunto al festival e occasioni di incontro e dialogo per una nuova generazione di artisti alla ricerca di nuove forme espressive, che si danno appuntamento a Macerata”.
“Per quanto riguarda la struttura interna del festival, dopo un anno di riflessione, dubbi, incertezze sul futuro del festival stesso, la soluzione che ci è sembrata più ottimale – hanno detto ancora gli organizzatori dell’associazione Ratatà - è stata quella di abbandonare per un po’ l’assetto festoso, rumoroso, voluminoso dell’evento al quale eravamo abituati per creare un appuntamento itinerante fatto di incontri, mostre, laboratori, presentazioni, per tutto il 2019 in cui ricercare un maggiore contatto con la città e i suoi abitanti, proponendo dei momenti riflessivi di altissimo livello con artisti di rilevanza internazionale. Seguendo lo stesso filo logico, gli artisti con cui stiamo lavorando per questo anno affrontano tramite linguaggi differenti il concetto stesso di identità liquida, in continua mutazione. Nei singoli appuntamenti cercheremo di ricreare la struttura del festival, unendo momenti laboratoriali e di ricerca con le mostre, gli incontri pubblici e le attività ludiche e musicali”.
L’edizione 2019 di Ratatà avrà infatti una forma diversa rispetto agli anni passati, si svilupperà in tre macro eventi distribuiti nell’arco di tutto l’anno, da aprile a dicembre, più una serie di eventi minori che metteranno in luce progetti di rilevanza nazionale ed internazionale che stanno nascendo nel nostro territorio e che in un modo o nell'altro sono legate agli autori che nel tempo hanno gravitato attorno al festival, come testimonianza del profondo lavoro che Ratatà ha portato avanti negli anni di produzione culturale.
L'obiettivo è quello di preparare il pubblico all’edizione del festival 2020, “L’anno del topo”, dove sono previste esposizioni di disegno contemporaneo e non, una mostra mercato ancora più ricca, workshop e concerti con artisti di richiamo nazionale ed internazionale.
L’attività del 2019 è rivolta principalmente al pubblico locale, con un occhio ancora più attento al territorio, mantenendo la proposta culturale di altissimo livello internazionale.
IL PROGRAMMA
Venerdì 12 aprile
Ore 18.30, Galleria Antichi Forni
Inaugurazione mostre:
• Bordar o Sohnos”. Mostra di Flavia Bomfim , in collaborazione con Expandido, Festival di illustrazione e letteratura di Bahia (Brasile).
La mostra, consta di circa 60 opere realizzate da artisti brasiliani sotto la guida di Flavia Bomfim, in cui si esplorano, attraverso l'utilizzo del ricamo come mezzo espressivo e comunicativo, i profondi legami fra arte contemporanea e sapienza artigiana.
• “RiVolti”. Mostra a cura di Monica Monachesi, Flavia Bomfim e Barbara Rigon.
Mostra in divenire in cui verranno esposte 50 opere in cui illustratori provenienti da tutto il mondo reinterpretano il proprio ritratto fotografico attraverso l'uso del ricamo.
Le mostre saranno fruibili fino al 25 aprile tutti i giorni dalle 16 alle 20, il mercoledì amche al mattino, chiuso invece il lunedì.
Ore 22 e 00, CSA Sisma
• Festaaaa! Concerto di Montoya, Amphibian, dj Balli, B667.
Sabato 13 aprile
Ore 10 – 18,30, Galleria Antichi Forni
- Workshop RiVolti, Ricamare i volti, laboratorio di ricamo su ritratti fotografici, a cura di Monica Monachesi, Flavia Bomfim e Barbara Rigon.
Domenica 14 aprile
Ore 10 – 18,30, Galleria Antichi Forni
- Workshop Bordar os Sohnos, ricamare i sogni, laboratorio di ricamo su tessuto, a cura di Flavia Bomfim.
Ore 10 – 12,30, Galleria Antichi Forni
- Workshop Magliette Sfacciate, laboratorio di stampa su magliette, a cura di Monica Monachesi.
LE ARTISTE e GLI ARTISTI
Flávia Bomfim
Artista visiva, psicologa e ricercatrice di ricami nel mondo.
Organizza a Salvador / Bahia il Festival di illustrazione e letteratura ampliata Expandido e fiere e pubblicazioni indipendenti; promuovere esempi di discussione sulla letteratura illustrata, produzione indipendente e commercializzazione di arti grafiche.
Ha fondato la casa editrice Movimento Continuo che è un editore ma anche una serie di azioni educative attraverso l'arte.
Sviluppa il progetto narrativo ricamato "Bordar os Sonhos" con gruppi di donne provenienti da distretti periferici in Brasile. Sviluppa anche il progetto RiVOLTI e del progetto "O Rosto é um Mapa" ( La Faccia è una Mappa), piattaforma di riflessioni sul viso come superficie di lettura e transito.
Monica Monachesi
Si occupa da oltre vent’anni di illustrazione, le interessa il mondo del libro illustrato come ambito di libertà, come luogo privilegiato di esperienze estetiche ed etiche, come spazio per la crescita dell’individuo.
È stata curatore della mostra internazionale di illustrazione Le immagini della fantasia (1998 -2017). Per Franco Cosimo Panini Ragazzi è art director della collana dedicata alle Fiabe dal Mondo ed è autrice di Le Meravigliose favole di Antonio Canova nella collana PIPPO di Topipittori (Premio Andersen Miglior progetto di divulgazione alla collana) e per la stessa collana ha coordinato Per Gioco, l’arte di divertirsi.
Assieme ad Else cura la serie dei Memory serigrafici (Memory cileno e Yōkai, memory giapponese) ed è ideatrice del progetto internazionale RiVOLTI – fotografia illustrazione e arte tessile.
Come designer ha progettato giocattoli per Sevi e realizzato allestimenti scenografici.
Scrive per riviste e blog specializzati e ama dedicarsi a workshop per bambini e a progetti di formazione.
Partecipa come giurato a concorsi italiani e internazionali (Tapirulan – Cremona; La Tribù
dei lettori – Roma; Oltre, Disegni Diversi – Fano; Catalogo Iberoamericano – FIL Guadalajara, Messico; BIISA – Amarante Portogallo) coordinando incontri e tavole rotonde ad essi collegati.
Barbara Rigon
Fotografa italiana specializzata in musica, teatro, ritratti ed eventi.
Jhon Montoya
Nato a Pereira Colombia, residente in Italia dal 2001, Diplomato in Violino nel Conservatorio Steffani, di Castelfranco Veneto, lavora a Fabrica dal 2010, ha suonato nei più importanti teatri della Regione.
Con Fabrica ha realizzato i suoi primi lavori, El Viale e Mohs, collaborando con artisti di grande talento, attualmente è un collaboratore attivo del Venice Music Project e ha partecipato con la Filarmonia Veneta diretta dal M°Tandun alla inaugurazione del Padiglione della Cina per la Biennale d'arte di quest'anno, il suo Ultimo album IWA è prodotto dalla White Forest Records.
È stato presentato questa mattina il nuovo progetto Le Marche dei Maestri, realizzato da Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e finanziato dalla Regione Marche, con lo scopo di promuovere l’artigianato artistico tipico e tradizionale e le produzioni enogastronomiche locali.
Un ponte tra location di prestigio ed eccellenze dell’agroalimentare che dal 15 aprile al 15 ottobre valorizzerà il “bello” e il “buono” del nostro territorio, attraverso le tradizioni manifatturiere ed artigianali, capaci di trasmettere storia, cultura e creatività. Dodici le aziende che esporranno e venderanno i propri prodotti all’interno di 4 location site a Macerata, Cingoli e Civitanova Marche.
Confartigianato, attraverso il progetto Le Marche dei Maestri si propone quindi di offrire a tutti gli operatori coinvolti la possibilità di intercettare nuovi mercati, mettendo in rete imprese artigiane, operatori commerciali e turisti, a cui verrà offerta la possibilità di vivere il nostro territorio a 360°.
“Questo progetto è una bellissima vetrina per le nostre imprese – dichiara il Presidente territoriale, Renzo Leonori. L’Associazione è sempre molto impegnata nel cercare questo tipo di opportunità che riescono a valorizzare imprese e territorio. Alle porte della nuova stagione turistica, Le Marche dei Maestri mette in stretta collaborazione i produttori con delle straordinarie location di particolare interesse, ponendo l’attenzione sulle materie prime di produzione locale e soprattutto sulla qualità di queste produzioni che rappresentano l’eccellenza artigianale nostro territorio”.
“Il nostro obiettivo – afferma Eleonora D’Angelantonio, responsabile del progetto e referente del settore Artigianato Artistico - è cogliere le opportunità offerte da una domanda crescente di un turismo sempre più attento alle numerose attività artigianali e agli antichi mestieri diffusi nei borghi marchigiani. Oggi i turisti cercano sempre più storie ed esperienze, non soltanto souvenir. Vogliono portarsi a casa una ceramica fatta da loro. Vogliono sentire l’odore della conciatura della pelle prima di acquistare una borsa. Un contesto nel quale diventa qualificante il prodotto tipico, associato ad attività artigianali ed a minore impatto ambientale di quelle industriali, all’interno di percorsi turistici e culturali.
Altro fronte sul quale stiamo lavorando è quello della promozione dei progetti di Bottega Scuola e Maestro Artigiano, al fine di valorizzare le potenzialità formative e lavorative delle imprese artigiane e la loro capacità di trasmissione del sapere. Ad oggi sono 78 i Maestri Artigiani nelle Marche e 37 le botteghe-scuola, e riteniamo molto importante che sempre più imprese artigiane siano riconosciute come Bottega Scuola, cioè come luogo deputato alla formazione di figure professionali nel settore dell’artigianato artistico e tradizionale, sotto la guida dei Maestri Artigiani”.
“I dati delle vendite al dettaglio alimentare nel corso del 2018 ci dicono che c’è stato un incremento medio dello 0,6% rispetto al 2017 – aggiunge Paolo Capponi, Responsabile Export - così come è aumentata la spesa nel settore dell’oreficeria, cresciuta dell’1,3%. Bisogna considerare inoltre che il 55% dei turisti è principalmente interessato a prodotti alimentari e di artigianato artistico, dato che rafforza ancora di più lo scopo de Le marche dei Maestri che è appunto quello di intercettare questa importante fetta di mercato sostenendo e promuovendo le nostre produzioni locali”.
Confartigianato non è nuova ad iniziative volte a promuovere e sostenere le imprese operanti nei vari settori dell’artigianato, accrescendone le singole potenzialità, ma favorendo anche uno sviluppo sinergico delle stesse, attraverso una contemporanea e reciproca valorizzazione.
Il presente progetto si inserisce dunque nel sentiero già tracciato di favorire lo sviluppo di relazioni interaziendali, attraverso la promozione di prodotti che, pur nella diversità di genere, trovano composizione unitaria nella passione di chi li realizza. L’obiettivo della valorizzazione delle eccellenze artigianali si intreccia necessariamente con quello della promozione turistica, in particolare attraverso il sostegno alle imprese localizzate nei luoghi che hanno subito importanti danni a causa del sisma in un’ottica di rilancio e di rinascita.
Nel corso del progetto verranno inoltre organizzati degli incontri tematici sul territorio che vedranno tra l’altro la realizzazione di video-interviste che racconteranno il fascino di questi mestieri.
Queste le imprese coinvolte:
Location: MyMarca (Piediripa di Macerata), Ristorante-Pizzeria DiGusto (Macerata), Agriturismo-Country House I Mori (Cingoli), Atelier Giovanna Nicolai (Civitanova Marche).
Produttori: Antica Forneria Preziuso (RecanatI), Birrificio Il Mastio (Urbisaglia), Cantina Casalis Douhet (Porto Potenza Picena), Picena Gastronomia (Montegiorgio), Gabrielloni Olio (Recanati), Massimo Ripa Orafo (San Benedetto del Tronto), Mulino Bravi (Cingoli), Pastificio Terra Nostra (San Ginesio), Terre d'Autore (Recanati), Piccole Gioie (Macerata), Studio Design Taruschio (Appignano), Studi Màlleus (Recanati).
Prima, durante e dopo Raci 2019” prosegue il ciclo di appuntamenti verso la Rassegna Agricola del Centro Italia in programma dal 10 al 12 maggio al Centro Fiere di Villa Potenza a Macerata. Sabato 13 aprile alle ore 17 nella sala conferenze di Piazza della Libertà a Pollenza, incontro sul tema del valore del cibo nella storia tra economia, identità ed emozioni a cura del gruppo “Identità contadine”. In collaborazione con l'Associazione “Domus in arte” di Pollenza, verrà approfondita la storia della gastronomia, dalle origini all'attualità, con focus sulla tavola romana, medioevale, rinascimentale e contadina. Intorno ad una tavola imbandita con i frutti della terra, verranno evocate le trasformazioni che il rito del cibo ha avuto nella storia. Obiettivo: saperne di più e scegliere meglio il cibo di tutti i giorni, alla ricerca di una alimentazione sana e delle proprie radici.
“Un’agricoltura generosa come quella che tutt’ora viene praticata intorno a noi – spiegano in una nota i membri di Identità contadine - concilia una riflessione ampia sullo stile di vita attuale improntato alla frugalità, contro i valori fondanti di ogni tavola condivisa”. La terza tappa pre Raci, sarà invece lunedì 15 aprile alle 17 presso la vineria Koinè in corso Matteotti a Macerata. L’appuntamento con l’esperto Emanuele Tartuferi sarà dedicato al vino contadino per raccontare le ragioni e le storie della viticultura locale, con un’introduzione alla degustazione di prodotti marchigiani d’eccellenza ed all’agricoltura naturale per il bere consapevole. Entrambi gli appuntamenti sono ad ingresso libero e partecipazione gratuita.
E’ stato approvato dalla Giunta comunale il progetto di riqualificazione di viale Martiri della Libertà.
I lavori di restyling, che prenderanno il via in estate, prevedono una nuova pavimentazione dei marciapiedi con mattonelle di porfido, il rifacimento dell’asfalto stradale, il potenziamento dell’illuminazione, l’installazione di elementi di arredo urbano e la manutenzione del patrimonio arboreo. Costo totale dell’intervento 1,2 milioni di euro.
Intanto nell’area che verrà interessata dalle opere di riqualificazione, l’APM sta già eseguendo lavori relativi alla linea idrica, che poi interesseranno quella fognaria, così da evitare interventi successivi alla riqualificazione che rischierebbero di vanificare gli sforzi e gli investimenti che il Comune fa per la riparazione e la manutenzione delle strade
Dando attuazione a una mozione del Consiglio comunale, da questa mattina alcuni parchi della città sono stati dotati di postazioni per la raccolta differenziata dei rifiuti.
Con l'avvicinarsi della bella stagione e la maggiore frequentazione delle aree verdi ci sarà quindi la possibilità di conferire i rifiuti prodotti al momento, come ad esempio bottiglie, lattine, incarti vari nel rispetto delle regole della differenziazione.
In 10 parchi cittadini sono state allestite altrettante postazioni composte da carrellini per la raccolta dei rifiuti multimateriale (plastica e metallo), della carta/cartone e dei rifiuti indifferenziati e sono stati applicati cartelli esplicativi che invitano ad un comportamento responsabile a salvaguardia dell'ambiente.
I giardini interessati sono distribuiti su tutto il territorio comunale e sono il Parco Urbano di Fontescodella, l’area verde di Collevario (via Verga, di fronte supermercato Sì con Te), via Borghi nel quartiere Pace, viale Indipendenza di fianco alla sede della Croce Verde, nella zona del pattinaggio in via Spalato, in via Ancona / via Weiden, nel quartiere Vergini, nell’area demaniale a Villa Potenza lungo il fiume Potenza, sulla Carrareccia Piediripa (croce luminosa) e nell’area SMOM Sforzacosta nei pressi del confine comunale con Casette Verdini).
Per quanto riguarda i Giardini Diaz sono in corso di realizzazione due postazioni specificatamente dedicate a questa area vede urbana e che presto verranno installate.
Si e’ svolta ieri presso l’Auditorium dell’ Università di Macerata la lectio magistralis tenuta dal professore di diritto tributario Giuseppe Rivetti e il numero uno di Zurich Italia, Alessandro Castellano, intitolata: “Assicurazioni: motore di sviluppo economico e sociale del Paese” e organizzata in collaborazione con l’Agenzia Zurich di Macerata Antinori Assifin Srl.
Al centro della lezione, a cui hanno preso parte più di centocinquanta persone fra studenti dell’Ateneo e clienti Zurich della regione Marche, il ruolo fondamentale svolto dal settore assicurativo all’interno del contesto sociale ed economico attuale, fortemente condizionato dagli strascichi di una delle più profonde crisi finanziarie dell’ultimo secolo e dall’affermarsi di nuove tecnologie.
“La crisi economica degli ultimi anni ha profondamente cambiato le logiche del settore assicurativo, facendo emergere numerose opportunità di sviluppo sia nel segmento danni che nell’ambito della tutela delle persone e nella gestione del loro risparmio”, così Alessandro Castellano ha aperto il suo intervento, proseguendo:
“Non più "protezione”, ma “prevenzione”. Questa deve esser la parola chiave: occorre identificare i rischi a monte, mitigandone gli effetti e fornendo assistenza al Cliente quando ne ha bisogno, attraverso un ecosistema di servizi a valle. Nel ripensare la proposta al cliente la tecnologia gioca un ruolo fondamentale, sia perché consente di offrire al cliente il livello di servizio che si aspetta, sia perché consente di profilare adeguatamente i rischi. Ai giovani laureati che entrano nel mondo del lavoro suggerisco poi di guardare al mondo assicurativo come a un’opportunità, perché le professioni stanno cambiando. Il mio consiglio? Costruirsi delle solide competenze tecniche, mantenendo però sempre alti l’entusiasmo e la curiosità, che sono gli ingredienti fondamentali per la crescita professionale.”
La lectio magistralis tenuta da Alessandro Castellano sarà poi al centro di una pubblicazione sul tema a cura del Professore Rivetti.
Avvocato e Professore di Diritto tributario presso l’Università di Macerata, Giuseppe Rivetti è Presidente del Corso di Laurea triennale in Teorie, culture e tecniche per il Servizio sociale del Dipartimento di Giurisprudenza dell’ Università degli Studi di Macerata. Al centro di un’intensa attività scientifica di collaborazione con enti di ricerca e altre università, è autore di diverse pubblicazioni e ha partecipato a numerosi importanti convegni.
CEO di Zurich Italia dal 1 luglio 2018, Alessandro Castellano ha fatto il suo ingresso in Zurich nel 2016 con il ruolo di Global Head of Credit Lines, nella sede di Londra. Da gennaio 2017 ricopre inoltre la carica di Presidente della Compagnia Vita operante in Italia (Zurich Investments Life S.p.A.).
Castellano si è laureato in legge all'Università di Roma e ha frequentato l’Harvard Business School.
Nella giornata di ieri, il Comandante Interregionale dell’Italia Centro Settentrionale della Guardia di Finanza di Firenze, Generale di Corpo d’Armata Sebastiano Galdino, è stato in visita al Comando Provinciale Macerata, dove, accolto dal Comandante Regionale Marche, Generale di Brigata Fabrizio Toscano e dal Comandate Provinciale, Colonnello Amedeo Gravina, ha incontrato i Comandanti dei Reparti della Provincia. Nel corso dell’incontro, sono stati illustrati i principali risultati conseguiti ed i più importanti servizi in corso nei vari settori Istituzionali.
Nella mattinata odierna, l’alto Ufficiale ha altresì incontrato una folta rappresentanza del personale alla sede, affrontando le tematiche più rilevanti relative al personale, all’attività operativa e alla logistica, nonché un’aliquota di finanzieri in congedo delle Sezioni A.N.F.I. di Macerata e Civitanova Marche.
Successivamente, il Generale CA Galdino ha fatto visita al Presidente del Tribunale di Macerata, dott. Gianfranco Coccioli, al quale ha rinnovato la più ampia e incondizionata disponibilità delle Fiamme gialle.
La visita dell’alto Ufficiale è poi proseguita presso la Tenenza di Camerino, dove ha incontrato il Comandante della Tenenza, Ten. Alessandro Tomei, ed una rappresentanza del personale, ai quali ha rivolto parole di apprezzamento per l’attività complessivamente svolta in un contesto territoriale duramente colpito dal sisma del 2016.
Le visite, sono state l’occasione per rivolgere ai finanzieri della provincia maceratese il proprio ringraziamento per l’impegno e lo spirito di servizio profuso nel territorio sia nelle attività di prevenzione e repressione di ogni forma di illegalità che di vicinanza verso l’intera comunità.
La Menghi Shoes ospita la Elios Messaggerie Catania nella gara 2 di play-off dopo la bella vittoria dell’andata. Gli uomini del coach Adriano Di Pinto proveranno a chiudere i conti in questa seconda partita e accedere al prossimo turno, confermando il buono stato di forma che ha caratterizzato il finale di campionato. "All'andata abbiamo raccolto un risultato importante", parla Michael Molinari, centrale della Menghi Shoes. "Volevamo la vittoria proprio per arrivare alla partita decisiva con il vantaggio di affrontarla in casa".
Che impressioni hai avuto dalla gara di andata e quale pensi possa essere l'approccio giusto alla prossima sfida? "Nonostante la vittoria credo che possiamo fare anche meglio. Siamo stati bravi a restare concentrati e a sfruttare gli episodi ma quella di domani sarà una partita diversa. Noi vogliamo vincere a assicurarci il passaggio al prossimo turno, loro giocheranno per riscattare l'andata e crearsi una speranza di qualificazione rimandando tutto alla gara 3". In partite importanti come questa può giocare un ruolo fondamentale anche il pubblico. "
Sì, siamo fortunati ad avere un pubblico numeroso che ci segue e ci sostiene sempre. Si faranno sentire anche domani e ci aiuteranno certamente ad affrontare al meglio la partita".
La sfida tra Menghi Shoes e Elios Messaggerie Catania sarà trasmessa in diretta streaming mercoledì alle ore 20.30 su Diretta Lega Volley Channel.
Numeri da record e festa come non mai per la cerimonia di premiazione che ha chiuso la 12° edizione del concorso di disegno “Donare il sangue è donare la vita” indetto dall’Avis comunale di Macerata.
Rispetto al passato differente la location che è stata l’Auditorium dell’Istituto di Istruzione Superiore “Matteo Ricci”, gremito dai protagonisti, i piccoli alunni di tutte le scuole primarie del capoluogo e delle frazioni (nello specifico le classi quinte) più naturalmente maestre e familiari.
Per questa edizione sono stati addirittura 310 i disegni pervenuti in totale nella sede dell’associazione di volontariato e quindi esaminati da un’apposita commissione tecnica. A sorpresa non c’è stato un vincitore bensì due, un ex aequo dunque. Migliori lavori sono stati ritenuti quelli di Leonardo Morichetti del Convitto e di Giorgia Fabbri della Enrico Medi. Sul podio sono saliti anche Ilaria Riccitelli (Salvo D’Acquisto), Alessandro Ciccarelli (San Giuseppe) e Beatrice Iacobone (Mameli). L’Avis ha regalato uno zainetto a tutti i bambini che hanno partecipato al concorso ed ha consegnato un premio con menzione speciale “Per il moderno uso della tecnica pittorica unita ad una forte e gioiosa espressione cromatica” a Karme Shtna Jessica della IV Novembre.
Oltre ai lavori artisticamente più rilevanti nell’esecuzione, sono stati premiati anche gli slogan più efficaci e i preferiti della giuria sono stati quelli di Giulia Folchi Vici del Convitto e di Elisabetta Rossi della scuola Mameli. L’opera che ha ricevuto più voti sulla pagina Facebook è infine risultata quella di Miryam Bertarelli dell’Istituto San Giuseppe.
La cerimonia è stata introdotta dalla presidentessa dell’Avis Elisabetta Marcolini e condotta dal suo vice Emilio Antinori. Ha visto la partecipazione degli assessori comunali Alferio Canesin e Stefania Monteverde ed è stata resa più divertente grazie alla musica ed alla simpatia di Federico Cippitelli del gruppo folk Li Pistacoppi. L’Avis Comunale di Macerata è così riuscito ancora una volta a coinvolgere e sensibilizzare anche i piccoli sul tema della donazione del sangue.
I giudici della corte d'appello di Ancona hanno dimezzato a quattro anni e otto mesi le condanne per Awelima Lucky e Lucky Desmond, accusati del reato di spaccio di marijuana ed eroina. In primo grado il giudice Claudio Bonifazi, tramite rito abbreviato, aveva stabilito una condanna di otto anni per Awelina e di sei anni per Desmond.
La sentenza della corte d'appello ha riconosciuto, invece, le attenuanti relative alla constatazione dell'assenza di precedenti penali a carico di entrambi: la riduzione di pena permetterà ai due di richiedere gli arresti domiciliari, in caso di individuazione di una comunità disposta ad accoglierli.
Awelima Lucky e Lucky Desmond sono stati indagati anche per l'omicidio di Pamela Mastropietro, a seguito dei controlli effettuati sul cellulare di Innocent Oseghale (unico indagato per la sua uccisione, ndr). Ne è stata accertata l'attività di spaccio, ma non sono stati trovati elementi sufficienti ad accusarli di partecipazione nell'omicio della diciottenne romana.
CLICCA QUI PER LEGGERE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE DA AWELIMA E DESMOND NEL PROCESSO AD INNOCENT OSEGHALE
Sono 14.699 le domande per il reddito di cittadinanza presentate nelle Marche al 4 aprile. Lo rende noto l'Inps. Quelle presentate tramite Caf sono 11.529 (6.663 donne, 4.866 uomini), quelle tramite Poste italiane 3.170 (1.715 donne, 1.455 uomini).
La provincia di Ancona è quella con il più alto numero di domane: 4.514, seguita da Pesaro Urbino con 3.302, Macerata con 2.996, Ascoli Piceno con 2.375 domande e infine Fermo con 1.512. Come nel resto dell'Italia a chiedere il reddito di cittadinanza sono più donne che uomini. Le Marche rappresentano l'1,82% delle domande presentate in Italia, che sono in totale 806.878.
Fonte: ANSA Marche
Si è svolta a Tolentino la consegna simbolica per la provincia di Macerata delle palline da giocoleria denominate “footbag”, materiale caratteristico del programma “Scuola in movimento”. La consegna è avvenuta all’Istituto comprensivo “Lucatelli”. La “footbag” è una piccola pallina di ecopelle riempita di sabbia, ha una consistenza morbida ed è adatta per proporre in classe diverse esercitazioni in totale sicurezza.
L’azione progettuale “Scuola in movimento” rientra nel macroprogetto chiamato “Marche in movimento con lo sport di classe”, che viene realizzato grazie alla collaborazione di diversi enti: Regione Marche e Asur Marche che finanziano l’intero intervento, il Csi Marche, il Coni Marche, il Miur e il Cip Marche. In particolare, “Scuola in movimento” ha come scopo primario quello di migliorare la qualità della vita delle persone partendo dai bambini, introducendo più movimento all’interno del quotidiano scolastico.
Tale progetto prevede, fra l’altro, di formare gli insegnanti della Primaria su questo metodo svizzero nato circa 30 anni fa e di cui il Csi detiene i diritti in Italia. L’anno scolastico in corso, 2018-2019, è il secondo di attuazione dell’iniziativa e negli scorsi mesi di novembre e dicembre sono stati svolti due corsi di formazione proprio per gli insegnanti delle classi prime della Primaria della provincia di Macerata.
Alla consegna hanno partecipato i responsabili provinciali dei partner aderenti: Carlo Belvederesi, presidente del Csi Macerata; Mauro Minnozzi, referente provinciale del Miur; Rosanna Passatempo, referente provinciale del Dipartimento di prevenzione dell’Asur-Area vasta 3. Erano presenti anche alcune insegnanti dell’Istituto “Lucatelli”.
Durante l’incontro è stato fatto il punto della situazione sul progetto da parte del referente locale di “Scuola in movimento”, Andrea Fabiani. Infine, si è svolta una dimostrazione pratica del programma in una classe prima che si è rivelata molto divertente e ha riscosso commenti più che positivi.
La settimana dedicata al Piano Nazionale per la Scuola Digitale rappresenta, ormai da anni, l’occasione per promuovere, in tutte le scuole, una riflessione attiva sul percorso di crescita e di sviluppo dell’innovazione tecnologica.
Quest’anno dopo la straordinaria esperienza di “Futura Macerata” che si è vissuta a fine settembre 2018, alcuni alunni vincitori, dopo la gara di progettazione in stile hackathon, precisamente Alessandra Padovano del Liceo Artistico “Cantalamessa”, Riccardo Benedetti dell’ITE “Gentili” di Macerata, Andrea Casoni dell’IIS “Filelfo” di Tolentino e Giacomo Pierbattista del Liceo Scientifico “Oreste Calzetti” di Fermo, si sono recati con i loro docenti a Genova per disputare, con altri coetanei provenienti dalle altre regioni d’Italia, l’ultimo hackathon nazionale.
Un’esperienza di tre giornate, dal 4 al 6 aprile, per imparare, condividere, approfondire i tanti progetti già realizzati e per ideare insieme future attività coerenti con il PNSD (https://www.youtube.com/watch?v=DxWGpEIO1Uk).
L’hackathon è una vera e propria maratona progettuale, durante la quale, studenti e studentesse, di diversi tipi di scuola, con l’aiuto di mentori, esperti e ricercatori lavorano insieme per pianificare soluzioni innovative per il proprio territorio.
Il progetto realizzato a settembre dagli allievi vincitori di “Futura Macerata” (https://www.youtube.com/watch?v=yZ0C1vGnB2g) ha il titolo di “CulturAR Center – ricordare, rinascere, ricostruire” e prevede la creazione di un museo interattivo, volto a mantenere viva la memoria dei territori devastati dal sisma, aperto a tutti (dagli studenti ai turisti), in cui si possono utilizzare strumenti tecnologicamente avanzati, come i visori per la realtà virtuale, organizzare laboratori interattivi e workshop formativi in cui professionisti, studenti universitari e degli ultimi anni delle superiori, possono confrontarsi, elaborare progetti e pianificare la ricostruzione fedele dei paesi lacerati dal terremoto. Il museo, inoltre, prevede anche un percorso sensoriale per i disabili, fatto di odori, suoni, sapori del territorio danneggiato.
Durante la fase di lavoro i ragazzi hanno dato importanza alla memoria oltre che alla rinascita e alla ricostruzione; “noi oggi siamo la nostra memoria” per usare un’affermazione di U. Eco, il risultato di ciò che è stato seminato nel nostro passato antico e recente. E’ bene, quindi, anche per le generazioni future, mantenere viva la nostra identità con il ricordo e il museo ha questo scopo. Da questo si passa poi alla rinascita e alla ricostruzione senza stravolgere la nostra antica e preziosa storia, mantenendo il valore artistico ed architettonico degli splendidi paesi del cratere, luoghi apprezzati per bellezza ed arte, in modo particolare dai turisti del nord Europa.
A Genova i ragazzi hanno proseguito il lavoro sul progetto per renderlo attualizzabile, presentando anche una sorta di scheda finanziaria e possibili partner e sponsor.
L’esperienza è stata davvero interessante ed impegnativa, i giovani allievi si sono messi in gioco, ciascuno con le proprie conoscenze, competenze e capacità.
Stimolanti sono state anche le serate in cui giovani Millennials ( i nati tra il 1980 e il 2000) hanno raccontato le loro vite e i traguardi raggiunti, pur essendo così giovani e hanno raccomandato ai ragazzi della Generazione Z (i nati dal 2000 in poi) di inseguire con passione, determinazione ed impegno i propri sogni.
Firmati due protocolli per realizzare le nuove fermate ferroviarie "Macerata Università" e "Tolentino Campus": i due interventi richiedono un investimento di 3 milioni di euro, di cui 2,7 finanziati dalla Regione con il Piano investimenti 2019-2021 e 300mila da Rfi.
L'intesa è stata siglata da Regione Marche, Rete ferroviaria italiana (Rfi), i due Comuni interessati e l'Università di Macerata, quest'ultima per quella del capoluogo provinciale. La linea interessata è la Civitanova-Albacina che serve un traffico locale di viaggiatori con orari non cadenzati: 13 collegamenti Ancona-Fabriano, 14 Ancona-Macerata, 6 Macerata-Albacina. L'intervento fa parte di una serie di opere programmate che prevede la riqualificazione delle stazioni, la velocizzazione di alcuni tratti e, in una seconda fase, l'elettrificazione della tratta.
L'accordo prevede un potenziamento dei servizi lungo la direttrice, favorire la mobilità ferroviaria e decongestionare il traffico stradale, riducendo l'inquinamento atmosferico.
(Fonte Ansa)
Il Cleti 2019 è pronto, sulla carta, adesso non resta che giocarlo, sul campo. Saranno 37 le formazioni che prenderanno parte alla prossima edizione del prestigioso torneo di calcio giovanile riservato alla categoria Esordienti.
La Junior Macerata società organizzatrice ha chiuso la fase delle iscrizioni e ora si appresta ad incontrare le varie società (ancora una volta di Marche e Abruzzo) con le riunioni preliminari utili per stilare il calendario e i gironi di qualificazione.
Il “Nando Cleti” giungerà alla 34° edizione e, come l’anno scorso su disposizioni federali, vedrà sul rettangolo verde le formazioni Esordienti a 9, un cambiamento che ha un po’ limitato il bacino d’utenza e ridotto la possibilità di partecipazione per alcuni club.
Il Cleti 2019 comincerà intorno alla metà di maggio ed avrà queste protagoniste: Junior Macerata, Vigor Senigallia, Alma Juventus Fano, United Civitanova, Invictus, Veregrense, Giovane Ancona, Campiglione Monte Urano, Cologna, Villa Musone, Fabriano Cerreto, Corridonia, Jesina, Tolentino, Junior Jesina, Osimo Stazione, Nuova Folgore, Potenza Picena, Alba Adriatica, Sassoferrato Genga, Fa Castelfidardo, Civitanovese, Settempeda, Junior Elpidiense, Academy Civitanovese, Robur 1905, San Francesco Cingoli, Vigor Macerata, Salesiana Vigor, Matelica, Treiese, Atletico Calcio Porto S. Elpidio, Passatempese, Borghetto, River Chieti 65, Curi Pescara, Portorecanati.
Un raccolto sicuramente buono per il presidente della Junior, nonché responsabile della manifestazione Marcello Temperi: “Siamo soddisfatti perché avremo praticamente lo stesso numero di squadre al via del 2018 (furono 39). Ogni anno diventa più difficile organizzare tornei giovanili per vari vincoli e poi rimane sempre l’abitudine di attendere l’ultimo momento per iscriversi.
Naturalmente faremo un girone tutto abruzzese e per la serata finale vogliamo riportare un calciatore di serie A, magari passato dal Cleti, come ospite speciale. Questo torneo resta il fiore all’occhiello per la categoria e, curando anche il Velox, la Junior dimostra la sua passione e vicinanza al calcio e ai giovani”.
(Nella foto gli Esordienti della Settempeda).
Un inizio di Consiglio Comunale infuocato quello che si è tenuto oggi pomeriggio a Macerata. Tutto parte da una interpellanza della consigliera Anna Menghi che, in qualità di rappresentante del Comitato che prende il suo nome, ha “ritenuto di presentarla su una questione che ha fatto dibattere le forze politiche e la Città per circa dieci anni”, quella relativa alla Piscina di Fontescodella.
“Quando l’Amministrazione Comunale era guidato da Giorgio Meschini, e l’attuale Sindaco Carancini era capogruppo, era stato emanato un bando, relativo a una vicenda “torbida”: quella dell’assegnazione dei lavori relativi alla costruzione della piscina, lavori affidati poi alla società Fontescodella Spa – ha proseguito la consigliera Menghi -. Un mese dopo l’assegnazione degli stessi, arrivò una lettera al Comune dove il Consorzio chiedeva un milione di euro in aggiunta. Io dissi al Sindaco Meschini che, se fossimo andati avanti, sarei andata in Procura, e lui si fermò.”
“Con l’insediamento del Sindaco Carancini, in cinque anni c’è stata una rimodulazione del bando e questa è diventata una vicenda pesante per la Città – ha continuato la consigliera di opposizione -. Il Comune e l’Università si sono fatti carico di pagare quote di interesse di un mutuo di cui non si è poi mai vista la realizzazione.”
“L’Ingegner Tristano Luchetti, Dirigente dell’Ufficio Urbanistica, ha firmato la transazione, ma credo che sarebbe stato giusto un passaggio in Consiglio Comunale – ha proseguito la Menghi -. Noi chiediamo quindi al primo cittadino se lui, o chi per lui, nel suo studio, hanno mai rappresentato la Ditta Paci o le aziende a lui legate, in quanto Amministratore Delegato della Fontescodella Spa. Chiediamo inoltre se il Sindaco considera conveniente questa transazione per il Comune o per l’Università che non risulta nemmeno coinvolta nonostante reclami i soldi. Non crede Sindaco che questa vicenda meritava una approvazione in Consiglio Comunale? Crediamo di essere davanti a una storia di mancata realizzazione che merita un chiarimento.”
Il primo cittadino Romano Carancini, in Consiglio Comunale, ha risposto alla consigliera Menghi spiegando di non aver mai assistito Fabio Paci o una società a lui legata in questi dieci anni. “Io sono un unico professionista e il mio studio fa capo a me, non è uno studio associato e la Fontescodella Spa è una società di capitale con un propria personalità giuridica – le parole del Sindaco -. Quella relativa alla piscina è una questione che l’Amministrazione da me guidata si è ritrovata nel 2010 e il contratto era stato formalizzato nel 2009.”
“Nel 2013 il Consiglio aveva rivisto le caratteristiche dell’impianto, proprio alla luce delle problematiche, e aveva riconvertito il progetto – prosegue Carancini nella ricostruzione delle vicende legate alla piscina -. Il Consiglio aveva poi anche denunciato il fatto ad ANAC, e quest’ultima non lo aveva riconosciuto colpevole, invitandolo ad accelerate le tempistiche.”
“Quella firmata dall’Ingegner Luchetti è una transazione conveniente per il Comune non in base a una valutazione arbitraria – ha spiegato il Sindaco -: c’è infatti una delibera comunale di Giunta, avviata dalla proposta di transazione fatta dalla società Fontescodella secondo le norme del codice degli appalti. Un parere legale è stato poi indispensabile per addivenire a una soluzione. La proposta formulata teneva conto di ‘voci di danno’ e l’Amministrazione Comunale ha ritenuto conveniente accettarla per l’incertezza relativa a un procedimento giudiziario e per un problema temporale. Il Comune ha quindi ritenuto di accettare l’offerta fatta da Fontescodella di 704 mila euro.”
“Un pagamento – ha poi spiegato nel dettaglio il primo cittadino – che verrà così regolarmente esborsato al Comune: 280 mila euro all’atto della sottoscrizione e, a seguire tre rate di 141 mila euro da pagare entro il 30 marzo 2019 (già pagata), il 30 giugno 2019 e il 30 novembre 2019.”
Carancini ha concluso parlando di un “tradimento nei confronti dell’Amministrazione Comunale che aveva creduto nel progetto” e dicendo di sentirsi addosso “le colpe per aver creduto nel progetto. La Giunta comunale si assume la responsabilità di ciò che fa e quindi anche della transazione.”
La replica della consigliera Menghi, che più volte ha appellato il primo cittadino come ‘avvocato’ e non come ‘Sindaco’, come richiesto dallo stesso Carancini anche al Presidente del Consiglio che voleva un richiamo all’ordine, non è stata priva di attacchi al vetriolo. Attacchi che hanno innervosito il primo cittadino tanto da arrivare ad appellare la consigliera Menghi ‘cocca’.
“A noi Sindaco, risulta che la sua coniuge Betty Torresi, che esercita nel suo studio, abbia difeso la SNC Paci nel 2014: una sentenza ancora in pendenza di giudizio presso la Corte di Ancona – ha replicato la Menghi -. Come capirebbe un “buon padre di famiglia”, animo con il quale una Giunta dovrebbe amministrare la propria Città, lei capisce che 704 mila euro coprono in minima parte i danni che il Comune ha ricevuto e pagano quindi solo una parte del danno oggettivo che la Città di Macerata ha subito."
“A un anno dal termine della sua Amministrazione – ha concluso la consigliera di opposizione – come mai ha chiuso una vicenda così ‘torbida’? Ritengo sia grave che la moglie del Sindaco difenda un’Azienda dei Fratelli Paci perché questo per noi è un grave problema politico."
“Università, culture, dialogo” è il tema scelto quest’anno per l’inaugurazione dell’anno accademico 2018/2019, 729° dalla fondazione, che l’Università di Macerata si appresta a celebrare giovedì 11 aprile al teatro Lauro Rossi.
L’internazionalizzazione sarà dunque il cuore della cerimonia, alla quale parteciperanno 19 rappresentanti dei principali atenei stranieri partner di Unimc provenienti da Cina, Russia, Francia, Spagna, Polonia, Albania, e che anche quest’anno cade all’interno dell’International Week: una settimana, dall’8 al 12 aprile, con circa trenta tra conferenze e seminari tenuti da trentadue esperti internazionali, visiting professor di UniMC e altri prestigiosi relatori.
“Fin dalle origini – ha spiegato il rettore Francesco Adornato - le Università hanno costituito i centri della cultura del tempo, hanno raccolto le migliori intelligenze e competenze per formare le classi dirigenti della società. Gli Atenei hanno cambiato le strutture sociali e modificato la percezione del nostro universo, rappresentando una nuova legittimazione delle istituzioni e ispirando i più innovativi processi di costruzione degli spazi pubblici.
Il contributo culturale e scientifico delle Università ha permesso di valicare contrasti istituzionali e storiche inimicizie nazionali, alimentando un dialogo capace di anticipare e orientare la politica, di far crescere nuove generazioni in un progetto condiviso di società e pace”.
Il programma degli eventi è stato illustrato dal rettore insieme alla delegata ai rapporti internazionali Benedetta Giovanola e al direttore generale Mauro Giustozzi.
La cerimonia di inaugurazione si aprirà alle 10, introdotta dal corteo degli accademici composto dal rettore, dai docenti, dai rappresentanti del personale tecnico amministrativo e degli studenti, dalle delegazioni internazionali, dai rettori ospiti e dal direttore generale che attraverseranno la piazza per fare ingresso in teatro preceduti dal gruppo Vox Ulmi della Rievocazione Storica La Margutta di Corridonia.
Come ormai rituale, interverranno Elisabetta Baldassini in rappresentanza degli studenti, Antonella Tiberi per il personale tecnico amministrativo, Giuseppina Larocca per il personale docente e il direttore generale Mauro Giustozzi.
La prolusione sarà tenuta da Gian Paolo Brizzi, professore emerito dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, su “Le Università, patrimonio dell’identità europea”. Il rettore Francesco Adornato terrà, quindi, la sua relazione sul tema della cerimonia.
Al termine, i rappresentanti delle Università straniere sottoscriveranno una pergamena a simboleggiare la visione condivisa dell’Università come luogo di educazione delle giovani generazioni al dialogo e di costruzione di un futuro di pace.
Ad aprire l’International Week sarà anche la mostra “L’Archeologia oltre Macerata: paesaggi e persone attraverso la lente di un archeologo” allestita nel corridoio della sede storica in piazza della Libertà a cura di Roberto Perna e Maria Antonietta Rizzo che illustra l’attività di ricerca condotta, da oltre cinquant’anni, dagli archeologi dell’Università di Macerata in tutto il bacino del Mediterraneo, compresa l’Africa, la Grecia a l’Albania.
“Una missione archeologica – ha sottolineato Perna - non è solo una ricerca scientifica, ma anche un modo per incontrare e stringere relazioni con le persone, per leggere, con tecnica e professionalità, la bellezza dei monumenti del passato oggi in pericolo e per entrare in contatto con paesaggi e costumi che diventano molto spesso parte del nostro modo di essere”.