Il ‘Dojo Kyu Ahin Karate-Tarulli’ brilla sul podio dell'International Open Karate di San Marino. Davanti al pubblico che ha gremito il Multieventi Sport Domus sammarinese, gli atleti maceratesi hanno conquistato oltre 20 medaglie.
All’evento hanno partecipato circa 400 atleti, provenienti da varie regioni d’Italia, per la disputa complessiva di oltre 700 prove nelle varie categorie. Il Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli ha schierato sul tatami 11 atleti: della sezione di Porto Recanati Stura Isabella, Bonsignori Giovanni, Corvatta Alessandro e Stura Arianna, della sezione di Tolentino Caveda William, Vitali Marco, Corvatta Matilde, De Martino William, Vita Thomas, Paolini Suan e Mari Filippo.
Ragazzi e ragazze hanno conquistato un bottino complessivo di 16 medaglie d’oro e 8 argento nelle varie categorie, contribuendo alla conquista di un bellissimo 3° posto nella classifica società.
Piena soddisfazione per i risultati raggiunti è espressa dal direttore tecnico Fabrizio Tarulli, accompagnato a San Marino dai tecnici delle rispettive sezioni: "Medaglie che sono il frutto di un lungo e intenso lavoro, capace di portare alla crescita tecnica di questi ragazzi", commenta. Proprio il maestro Fabrizio Tarulli, come responsabile arbitri Csen della regione Marche ha convocato per questo International 6 ufficiali di gara della regione Marche.
Investita da un'auto mentre attraversa la strada: donna di 45 anni soccorsa in eliambulanza. È quanto accaduto, intorno alle 11 di oggi lungo la strada provinciale 77, a Sforzacosta, nel comune di Macerata.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118 che, dopo aver prestato alla paziente le prime cure del caso, hanno richiesto il supporto dell'elisoccorso, atterrato nei pressi del tratto in cui è avvenuto il fatto. Per la 45enne, di professione fotografa, è stato disposto il trasferimento d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona per via dei traumi riportati a seguito dell'impatto con il veicolo.
Alla ricostruzione di quanto avvenuto procede la polizia locale. Si registrano rallentamenti al traffico cittadino sino al completamento delle operazioni di rilievo del sinistro.
Si conclude con una doppia conviviale il 2023 del Panathlon Club Macerata presieduto da Michele Spagnuolo. Un anno di grandi soddisfazioni sportive, ricco di riconoscimenti e successi per il territorio maceratese.
Il 23 novembre, presso il ristorante 'Signore te ne ringrazi' di Michele Biagiola ospite è stato Marco Pastonesi. Un ritorno il suo, dopo la bella serata di qualche anno fa dedicata al rugby e Jonah Lomu. Nato a Genova nel 1954, è giornalista sportivo (fra l’altro, ha lavorato ventiquattro anni alla “Gazzetta dello Sport”), appassionato di ciclismo e rugby, ma anche di boxe e pallanuoto, e genoano di fede calcistica.
I 50 soci presenti sono stati allietati dai suoi bellissimi racconti su Rocco Marchegiano, nel suo "Rocky Marciano Blues". Una storia in quindici round e dodici battute (66thand2nd, 2023). Rocky Marciano non aveva gioco di gambe. Non aveva varietà di colpi. Non aveva l’arte della difesa. Non aveva stile, eleganza, classe, talento. Non aveva fantasia. Non aveva l’altezza né l’allungo. Non aveva neanche la pelle nera dei più grandi pesi massimi di quell’epoca. Ma aveva un pugno, uno solo: il destro, ribattezzato «Suzie Q», che prima o poi metteva a segno.
E per l’avversario si spegneva la luce. Era la legge di Rocky Marciano, il Bombardiere di Brockton, l’imbattuto campione dei pesi massimi. Con le sue origini italiane, i 49 match con 49 vittorie e 43 ko. Tra le vittime Joe Louis e Jersey Joe Walcott, Roland LaStarza e Archie Moore. In quegli anni gli uomini e le donne del blues e del jazz, con voci e armoniche, pianoforti e trombe; con le loro origini afroamericane, le storie di razzismo, i colli di bottiglia e le notti nelle bettole.
Ma cosa c’entra Rocky Marciano con Bessie Smith, Robert Johnson, John Lee Hooker e Miles Davis? Lo ha raccontato Marco Pastonesi, che attraverso musica, boxe e i suoi racconti dallo stile inconfondibile ha ripercorso la storia di uno dei più grandi campioni mai espressi dal pugilato, una storia in quindici round e dodici battute appunto. In occasione della serata sono entrati come nuovi soci il presidente della Pallavolo Macerata Gianluca Tittarelli e il cronometrista Giacomo Molino.
Giovedì 14 dicembre si è rinnovato invece al Teatro della Filarmonica l’appuntamento con la conviviale natalizia del club. Dopo i saluti del Presidente del Coni Marche Fabio Luna e del vice governatore di Area 5 (Emilia Romagna e Marche) Stefano Ripanti, il presidente Michele Spagnuolo ha ripercorso gli appuntamenti che hanno coinvolto il Panathlon Club Macerata nel 2023.
"Il club di Macerata che ho l’onore di presiedere ha intensificato i rapporti con il territorio, diventando un interlocutore fondamentale nella valorizzazione dei valori etici dello sport" ha affermato il Michele Spagnuolo. "Sono felice di chiudere questo anno con nuovi ingressi e nuovi soci, a testimonianza di come si stia continuando a crescere. Le nostre conviviali sono sempre più occasioni per rivivere emozioni, imprese e belle storie. Siamo felici di raccontare e ascoltare narrazioni di sudore e passione, valori promossi dal Panathlon International Club e a cui tutti noi ci ispiriamo".
La serata è stata anche l’occasione per parlare di "Io tifo Cultura®", progetto di riqualificazione di playground di città e campetti di quartiere con il coinvolgimento di street artist e illustratori di fama nazionale. E in merito a questo, con grande soddisfazione il presidente ha annunciato come il campo da gioco di Largo Pascoli di Macerata, tela a cielo aperto dell’artista Oscar Diodoro, la cui realizzazione è stata sostenuta economicamente dal club del capoluogo, sia rientrata tra i progetti più interessanti del Panathlon Distretto Italia del 2023.
La conviviale, accompagnata dalle note di "Be Positive", si è conclusa con lo scambio di auguri e l’annuale pesca organizzata grazie al supporto organizzativo dei propri soci Franco Cossiri, Franco Malagrida, Massimo Paci, Mauro Quacquarini. Consegnate anche tre opere in edizione limitatissima di Nazareno Rocchetti. Apprezzatissimi i cimeli sportivi offerti da Gianluca Tittarelli, Pietro Paolella, Juan Luca Sacchi, anch’essi tutti soci.
Le ragazze e i ragazzi della 5B e C del Progetto Sport dell'Ite "Gentili" di Macerata, nell'ambito dell'orientamento in uscita, hanno incontrato la professoressa Luciana Vallorani e il ricercatore Marco Gervasi dell'università di Urbino; la mattinata ha avuto come tema quello della presentazione dell'ateneo marchigiano e in particolare i percorsi relativi alla facoltà di scienze motorie.
I delegati hanno presentato agli studenti tutte le peculiarità della città del Montefeltro, la sua ricca storia e tradizione universitaria dopodiché si è passati allo specifico del corso di laurea, una delle possibili prosecuzioni del percorso di studi, come hanno sottolineato le tutor di orientamento, le professoresse di economia Eleonora Giannangeli e Silvia Pasquali.
Al termine dell'incontro i delegati hanno risposto alle diverse domande e curiosità degli alunni che hanno potuto anche eseguire alcune prove pratiche come il "test della forza" attraverso un misuratore manuale.
La dirigente scolastica Alessandra Gattari ha evidenziato. "Le porte dell'Ite sono sempre aperte al dialogo tra alto livello di formazione e scuola secondaria superiore, in una tradizione di lunga data che si rinnova ed arricchisce anno dopo anno; un dovere fondamentale nella formazione, quello di fornire ai giovani tutte le scelte possibili per un futuro di piena realizzazione umana e professionale".
Babbo Natale sbadato cercasi. Sembrerebbe, infatti, che il Babbo Natale in questione, forse nella fretta, abbia dimenticato un sacco con i doni sul marciapiede mentre caricava "la sua slitta".
È quello che ci piace pensare leggendo il post che un correttissimo ragazzo di Macerata ha divulgato su Facebook.
"Passeggiando per le mura - si legge - mi sono imbattuto in questo sacchetto dei regali che probabilmente qualcuno ha dimenticato di caricare in macchina. Se il proprietario li riconosce mi contatti e lo restituirò".
Un magnifico gesto di correttezza e onestà nel tipico clima natalizio che in moltissimi hanno apprezzato chiedendo di divulgare il più possibile la storia, una vera caccia al tesoro è così iniziata per ritrovare il proprietario dei doni.
Occhio ai furbetti però, perché l'onesto ragazzo ha già sbirciato il contenuto dei pacchetti e chiederà la descrizione del contenuto a chi ne rivendicherà la proprietà.
Un encomiabile gesto degno delle fiabe più belle con un Babbo Natale davvero spontaneo quest'anno. Chiunque riconosca i pacchetti come suoi può contattare la redazione.
Circa 240 persone hanno partecipato alla cena di Natale del Gruppo Medico Associati Fisiomed tenutasi all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova. La pandemia aveva cancellato il piacevole momento conviviale e, dopo quattro anni di mancanza, medici, specialisti, collaboratori della grande realtà maceratese di sanità privata, ma anche autorità, imprenditori, partner ed amici hanno risposto all’invito dell'amministratore Enrico Falistocco. Insomma, c’era la grande famiglia Fisiomed.
Si è brindato, si è giocato con un quiz musicale a premi, ma la cena è stata anche occasione per fare un bilancio post pandemia e delineare i progetti aziendali. Falistocco ha anticipato gli obiettivi futuri, ancor più ambiziosi dopo il massiccio investimento del polo inaugurato a fine ottobre a Sforzacosta, nuova e quinta sede di un gruppo che dal 2017 continua ad espandersi.
Notevoli i numeri che l'amministratore ha letto ai presenti, dati che evidenziano la crescita di utenze, prestazioni fornite e apprezzamento e che verranno moltiplicati con la nuova sede di via Giovanni XXIII.
Ora, infatti, il Gruppo Fisiomed vanta ben 269 professionisti tra dottori, specialisti e collaboratori e può garantire 1678 servizi differenti. Nel 2023 inoltre ha avuto già quasi 85mila pazienti.
"La comunità ormai si è abituata a considerare le strutture Associati Fisiomed baluardi sicuri ed affidabili per la tutela della salute - ha detto Falistocco ai partecipanti -, noi a questa società dedichiamo il nostro lavoro, i nostri investimenti, la nostra volontà in tutte le sue forme e speriamo nell’opportunità di essere sempre più utili e coinvolti in progetti di politica sanitaria, magari complementari al servizio pubblico o anche con altre strutture che abbiano i nostri stessi principi e la nostra stessa ambizione: contribuire in modo significativo per una buona sanità territoriale per tutti. È l’augurio che ci facciamo in questo Natale e per l’anno che verrà".
Durante la cena natalizia Falistocco ha anche rimarcato il ruolo della sua creatura nel divulgare una corretta ed utile informazione medico-scientifica, in passato tramite pubblicazioni e magazine ed ora con convegni, incontri e corsi di formazione.
Nella serata di sabato 16 dicembre il Teatro Lauro Rossi di Macerata ha ospitato la serata di Gala conclusiva per il centenario dalla nascita del Liceo Scientifico Galileo Galilei, una delle istituzioni scolastiche più prestigiose e storiche della città. Un evento finale, emozionante e coinvolgente, che, in linea con tutti gli altri iniziati ad aprile di quest’anno, ha celebrato la tradizione e l’innovazione di una scuola che ha formato generazioni di studenti e professionisti di successo.
La serata è stata inaugurata dalle note dell’inno nazionale, eseguito dall’Orchestra Sinfonica delle Scuole Marchigiane “Eroica”, diretta dal maestro Luca Maria Testa. Dopo il preludio mameliano, a sedersi al piano, illuminato da una luce soffusa, una solista d’eccezione e di finissimo talento: la dirigente Roberta Ciampechini.
La totale sintonia dell’orchestra e del piano hanno dato vita a un repertorio mozartiano che ha trovato il suo culmine nel Concerto per pianoforte e orchestra n. 21 in Do Maggiore KV 467, uno dei capolavori del genio di Salisburgo, che ha affascinato il pubblico con la sua eleganza, la sua ricchezza melodica e la sua profondità espressiva. Il secondo movimento, l’ “Andante”, è stato particolarmente commovente, con il suo tema delicato e malinconico, reso celebre dal film “Elvira Madigan” di Bo Widerberg.
Chiuso il sipario, è uscita, in elegante abito nero, Ciampechini che dalla musica è passata alla parola sulla scia di un fil rouge che va in direzione della passione, una passione che muove il tutto: “Con i componenti dell’Orchestra abbiamo in comune due passioni: la scuola e la musica, che ci uniscono e che ci hanno fatto suonare bene insieme. La passione è un valore aggiunto nella vita quindi non toglie niente alla scuola; è qualcosa che dà in più; lo dimostrano gli ospiti di questa sera. L’importante è vivere sempre la vita con grande trasporto perché questo porterà lontano”.
Successivamente, è stato il momento di ascoltare le testimonianze di alcuni ospiti illustri, che nel loro campo si sono distinti a livello nazionale e internazionale e che sono stati ex studenti del Galilei. Tutti hanno raccontato il loro percorso di studi e di carriera, sottolineando il ruolo fondamentale che il liceo Galilei ha avuto nella loro formazione umana e culturale.
La prima a prendere la parola è stata Stefania Ciccioli, sostituto procuratore della Repubblica di Macerata, che dopo aver ripercorso la sua carriera, è tornata ai ricordi del liceo: “Grazie ad alcune professoresse e professori, agli inizi degli anni ’80, il Galilei è stato il primo ad aver inventato la settimana culturale per gli studenti del quarto e del quinto. Una settimana tutta dedicata alla figura di Galileo Galilei sotto il segno di una multidisciplinarietà perché fu organizzata da professori di filosofia, di letteratura, matematica, fisica; vennero convolte anche figure molto alte della cultura e dell’accademia italiane”.
Poi, il passaggio di microfono a Lorella Giannandrea, docente di Tecnologie dell’Istruzione e dell’Apprendimento presso l’UniMc, nonché compagna di banco della Ciccioli: “Un pensatore che cito spesso, Paul Ricoeur, parla di ‘ percorsi di riconoscimento’. Gli studenti a scuola devono riconoscere in primo luogo sé stessi, e devono anche riconoscersi nell’accezione dell’essere riconosciuti: noi ci riconosciamo quando gli altri ci consentono di capire chi siamo. Il liceo ci ha permesso di crescere e di riconoscere quello che eravamo ma anche di sentirsi riconosciuti. Noi che siamo qui, nei confronti di questa scuola, condividiamo uno spirito di gratitudine che ci ha permesso di arrivare dove ora siamo”.
Successivamente, il turno di Maria Laura Rosati, medico chirurgo e scrittrice, che si occupa anche di un ambito ancora non così diffusamente conosciuto; quello della medicina narrativa con il progetto “Sei” che ha coinvolto 66 scrittori e pazienti oncologici. Anche la Rosati si è espressa in merito agli anni del Liceo “Ho molta nostalgia di quel periodo perché è l’ultimo momento nella nostra vita in cui, per rifarmi a un termine medico, siamo cellule staminali onnipotenti perché possiamo diventare tutto: sia quello che stiamo studiando sia quello che non abbiamo studiato. Poi, man mano ti iscrivi all’università e diventi una cellula staminale pluripotente poi oligopotente, poi ti laurei e cominci a lavorare e diventi una cellula staminale unipotente”.
Un altro ex studente del Liceo Galilei è stato Sandro Salvucci, arcivescovo e metropolita di Pesaro e Urbino: “Ho avuto sempre una passione per le scienze e per la tecnica quindi la scelta del liceo scientifico è stata naturale. È una scuola che rifarei e che consiglio a tutti quelli che si sentono portati per questo tipo di percorso. Il curioso desiderio di scoprire il segreto delle cose del mondo, della realtà, il come funzionano le cose. Poi, cammin facendo, ho capito come c’è bisogno di rispondere al perché. Una domanda di senso che dalla passione per le materie scientifiche mi ha condotto successivamente a quelle filosofiche”.
Un’altra memoria del liceo è stata raccontata da Iginio Straffi, fondatore e presidente del gruppo Rainbow e della Colorado Film, il quale, dopo aver fatto sorridere il pubblico con degli aneddoti legati a quegli anni, ha spiegato il perché è stata una formazione importante: “Al liceo ho cominciato ad amare, grazie al professore di letteratura, tutte le materie umanistiche: la letteratura, la storia, la filosofia, l’inglese con la sua narrativa. Il liceo è stato una scuola di grandissima formazione, una scelta quasi obbligata, che però mi è servita moltissimo perché è una scuola che apre la mente, dà una coscienza critica, ti porta a pensare, a mettere in discussione le informazioni veicolate dalla televisione, dai media. Insegna a usare il ragionamento e la creatività che è quello che serve poi nella vita in qualunque settore”.
Infine, Francesco Vissani, dirigente di ricerca presso i laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Infn e premio Asimov, il quale ha ricordato l’origine del liceo scientifico, risalente a centoquattordici anni fa, su idea del filosofo Giovanni Vailati, di cui poco si parla. Ha poi lanciato un augurio rivolto ai giovani “di sviluppare sempre il loro potenziale, di avere una forza verso il futuro perché l’etica è ciò che ci tiene in piedi, quando il cammino si fa più difficile”.
È stata poi presentata la pubblicazione “100 anni di Liceo Scientifico Galilei a Macerata”, a cura dell’Associazione “Amici del Liceo Galilei”, che raccoglie documenti, testimonianze, e curiosità sulla storia della scuola, dalle sue origini ai giorni nostri. Un libro che vuole essere un omaggio e un ricordo a tutti coloro che hanno fatto parte della comunità del Galilei, e che ne hanno contribuito a mantenere alto il livello di qualità e di eccellenza.
Sul palco a raccogliere il testimone i rappresentanti d'Istituto Francesco Pastillo, Gianluca Gradozzi e Giorgio Franceschini. Si riapre di nuovo il sipario e questa volta da Mozart si passa a Schubert, alla Sinfonia n. 5 in Si bemolle maggiore D485, una delle opere più giovanili e luminose del compositore austriaco. L’orchestra ha ripercorso le atmosfere dei quattro movimenti della sinfonia, ricevendo un caloroso applauso finale da parte di un pubblico emozionato per una serata che risuonerà come ricordo indelebile.
Dopo il successo in Coppa Marche, i giovani biancorossi hanno bissato sabato in campionato, superando la Sintec Cus Ancona e conquistando punti importanti che permettono a Macerata di restare vicina ai primi posti del Girone B. La Axore è infatti distante tre lunghezze dalla seconda in classifica Belvedere Ostrense e due dalla Virtus Fano. Se all’andata Ancona aveva avuto la meglio al tie-break, stavolta i ragazzi di coach Cacchiarelli sono stati bravi a rimettere subito la partita sui giusti binari dopo il primo set sfuggito e hanno dominato nel resto dell’incontro.
Nel primo set il Cus Ancona è riuscito a mettere in difficoltà la Axore, anche a causa di qualche errore di troppo da parte dei biancorossi. La squadra di casa ha inseguito e sfiorato il recupero ma ha dovuto arrendersi 23-25. Dopo lo svantaggio subito però, Macerata ha reagito pareggiando nel secondo set con il 25-17 finale.
I biancorossi sono cresciuti mostrando le qualità emerse nelle ultime uscite tra campionato e coppa: si sono fatti più precisi in battuta e a muro, creando sempre più difficoltà agli avversari. Nel terzo set hanno dominato, lasciando ad Ancona nessuno spazio per recuperare, 25-13, e nel quarto ed ultimo set Macerata ha controllato; è scappata portandosi avanti e una volta allungato, ha gestito tenendo la concentrazione alta fino al 25-18.
Soddisfatto coach Cacchiarelli: "È una vittoria importate per la classifica e per la mentalità mostrata dai ragazzi. Sono contento per i progressi che la squadra ha confermato in campo, rimanendo concentrata per tutta la partita e dimostrando la giusta determinazione a portare a casa tre punti".
C’è ancora una gara prima della sosta contro Pergola/Sassoferrato: "Andiamo avanti con fiducia, preparandoci al meglio sia fisicamente che tatticamente. Incontreremo una squadra con ottime individualità e in crescita; ci sarà bisogno di una prestazione all’altezza di queste ultime per continuare nel nostro percorso di consapevolezza e dare continuità a quanto di buono fatto sinora".
Il sindaco Sandro Parcaroli ha incontrato questa mattina, a Palazzo Conventati, il neo direttore dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata Marco Ricci. Presenti anche il consigliere delegato alla Sanità del Comune di Macerata Giordano Ripa e il direttore amministrativo dell’Ast di Macerata Milco Coacci.
“Al neo direttore e a tutto il personale sanitario e non dell’Ast di Macerata auguriamo buon lavoro – ha commentato il sindaco Parcaroli -. Insieme a Ricci abbiamo affrontato le principali questioni che riguardano la sanità maceratese e garantito, reciprocamente, la completa sinergia e collaborazione. Abbiamo il proposito di organizzare degli incontri, a breve termine, per focalizzare le tematiche sanitarie contingenti che, di volta in volta, si presentano per dare risposte concrete al territorio su uno dei temi di maggiore importanza per la comunità”.
La Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, con un avviso pubblico, ha indetto una manifestazione di interesse all’incarico di direttore artistico, allo scopo di individuare soggetti qualificati a cui affidare l’incarico per il biennio 2024-2025. Il procedimento non assume in alcun modo caratteristiche concorsuali.
Il documento, deliberato nei giorni scorsi dal CdA FORM, è disponibile sul sito della filarmonicamarchigiana. Le domande dovranno essere redatte secondo il modello disponibile sul sito e sottoscritte in forma autografa, e dovranno pervenire esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo filarmonicamarchigiana@legalmail.it, entro le ore 12.00 del 27/12/2023.
L’Università di Macerata arricchisce i propri programmi a doppio titolo di laurea grazie all’accordo con l’Università Europea Viadrina di Francoforte.
Quest’ultima accoglierà gli studenti e le studentesse della laurea magistrale in International Relations (LM-52), curriculum relazioni economiche internazionali dell’Ateneo maceratese. Gli iscritti al primo anno possono infatti candidarsi al programma a doppio titolo e trascorrere così il secondo anno del loro corso presso l’Università partner, ottenendo, oltre alla laurea magistrale maceratese, anche quella in Amministrazione aziendale internazionale dell’Università tedesca.
Grazie a una rete di accordi internazionali, l’Ateneo maceratese permette a tutti i propri studenti di entrare in possesso, tramite bandi che offrono anche sostegni economici, di titoli di studio doppi o multipli validi sia in Italia che nei paesi dell’Ateneo partner. In particolare, sono attivi diversi accordi con università francesi per i corsi di laurea in giurisprudenza, economia internazionale, lingue e scienze filosofiche.
L’Università Europea Viadrina, è stata fondata nel 199, si trova vicino Berlino e ospita studenti e studentesse da più di 100 paesi, indice di una forte vocazione multiculturale.
Domenica 17 dicembre, al Centro Agroalimentare di Piediripa, si è svolta la tradizionale festa natalizia di solidarietà che, da qualche anno, la Fondazione Colonna e il Banco di Solidarietà di Macerata organizzano per le numerose famiglie seguite dal Banco. Il gesto di quest’anno è stato introdotto da un video, che ha permesso di ripercorrere la storia di collaborazione e del legame di amicizia tra il Banco e Nicola Colonna, vice presidente della Fondazione, recentemente scomparso.
“Per voi ci saremo sempre, la Fondazione Colonna non vi abbandonerà mai, sapremo essere vicini a questa bellissima comunità che ogni anno si ritrova qui”. Queste sue parole ascoltate dai presenti non fossero una formalità era già chiaro la prima volta che sono state pronunciate, lo scorso anno, ma nel riascoltarle, a qualche mese dalla sua scomparsa, sono risuonate come una promessa che ha il sapore dell’eternità.
Questo appuntamento dal 2016 si ripete puntualmente ogni anno poco prima del Natale ed è occasione per accorgerci di ciò che spesso, distratti dal trambusto della vita quotidiana, tendiamo a dimenticare: tutto quello che abbiamo, anche ciò che pensiamo di aver guadagnato per nostri meriti, in realtà ci viene donato.
Lo sa bene Marco che si più volte commosso mentre ha raccontato di come, in pochi mesi, sia passato dall’essere un manager di successo (yacht, vacanze, uno stipendio da capogiro) alla disoccupazione e come attraverso questa circostanza, immediatamente percepita come “annientante”, abbia riscoperto l’affetto della famiglia e degli amici, valori che stava perdendo.
Gli amministratori locali sono stati rappresentati dall’Assessore Marco Cardarelli, che, dopo aver portato i saluti del sindaco e della intera Amministrazione, ha sottolineato come, nonostante gli imprevisti, sia sempre possibile che si aprano nuove vie, che si accenda una luce che cambia il modo di vedere le cose; citando un detto africano, ha concluso sottolineando che la sapienza è come un baobab, da solo non lo puoi abbracciare, ma con la comunità sì.
Sono poi seguiti i saluti di Manuel Seri, attuale vicepresidente della Fondazione, che, nell’augurare buone feste, ha assicurato la continuità di una presenza attenta ai bisogni, auspicando un futuro di vita dignitosa per tutti. È intervenuto infine Filippo Colonna, che, nel ringraziare i volontari, ha ricordato quanto "Il padre Nicola fosse legato agli amici del Banco e quanto apprezzasse la festa annuale, perché sentiva di ricevere oltre che dare; presenti con lui anche i fratelli Riccardo e Alessandro. Infine don Roberto, parroco di Piediripa, ha impartito la benedizione ai presenti".
Dopo un momento di festa con canti e balli, che hanno coinvolto adulti e bambini, la Fondazione Colonna, con l’aiuto dei volontari, ha offerto ad ogni famiglia una strenna natalizia con prodotti alimentari di aziende locali (Oleificio Piccinini di Urbisaglia,Tre Mori di Tolentino- per torroni e cioccolate- Conad di Macerata - via Silone ,per parmigiano, tonno e bistecche, cantina Conti Degli Azzoni e giocattoli della ditta Clementoni per tutti i bambini.
La nona vittoria consecutiva conquistata dai biancorossi chiude l’andata di Regular Season con la Volley Banca Macerata protagonista del Girone Blu e meritatamente in testa. La gara contro Modica è stata quasi a senso unico con i ragazzi di coach Castellano che dopo un primo set più combattuto, hanno man mano preso il controllo del gioco e lasciato sempre meno spazio agli avversari. Una prestazione convincente e il risultato perfetto prima della pausa natalizia; la Volley Banca Macerata sarà infatti di riposo il 26 e tornerà in campo il 30.
LA CRONACA – Sestetto confermato per la Volley Banca Macerata con Casaro, Zornetta e Lazzaretto, Fall e Orazi centrali, il Capitano Marsili e il libero Gabbanelli. Per Modica Capelli, Chillemi e Spagnol, Raso e Buzzi al centro, il palleggiatore Putini, il libero Nastasi. Scappa subito Macerata che va sul +3, Modica però reagisce e accorcia ma il diagonale di Lazzaretto e il muro di Orazi allungano di nuovo il vantaggio per i padroni di casa, 6-4. I biancorossi continuano a dettare il passo senza però riuscire a scappare e con l’ace di Raso gli ospiti si avvicinano 13-12; risponde Casaro, due battute consecutive dell’opposto fulminano la difesa siciliana e permettono alla Volley Banca Macerata di portarsi sul 17-13.
Si alzano i ritmi nel finale: Modica accorcia ancora, stavolta è Zornetta che ricaccia gli avversari per il 23-20 e poi chiude il set ingannato il muro ospite, 25-22. La gara riparte più combattuta con Modica avanti e i biancorossi che trovano il nuovo pareggio grazie al mani-out di Casaro, 6-6. Macerata insegue e tiene alta la concentrazione, ci pensano Orazi sotto rete e l’ace di Zornetta a regalare il vantaggio ai padroni di casa, 11-9, quindi i biancorossi cominciano a controllare il gioco e allungare le distanze: il pallonetto di Zornetta vale il 18-14. Gestisce anche nel finale la Volley Banca Macerata e grazie al vantaggio costruito va avanti di due set, 25-20. Zornetta trascina i suoi sul 4-1 in apertura di quarto set, prima superando il muro, poi con due ace, 4-1. Modica non si arrende e lotta, i biancorossi tengono però le distanze e si esaltano in difesa con tre salvataggi di Marsili che poi propizia il 12-8 firmato ancora da Zornetta. Gli ospiti soffrono il muro e il servizio dei biancorossi, Casaro trova l’ace del 17-10 e Macerata è sempre più in controllo della partita: non c’è più storia per Modica, Fall mette a terra il 23-16 dopo un buono scambio al centro, quindi Lazzaretto trova il 25-17 che regala la vittoria alla Volley Banca Macerata.
I COMMENTI – La Volley Banca Macerata certifica il primo posto con una bella prestazione, “Non sentiamo troppo la pressione, non ci spaventa”, spiega Zornetta, “Sappiamo però che il campionato è ancora lungo”. Gabbanelli aggiunge invece riguardo la vittoria che “All’inizio c’è servito tempo per carburare ma una volta che abbiamo ingranato il ritmo siamo riusciti a gestire. Ci alleniamo per questo ogni settimana, ora la testa andrà già alla prossima partita”.
Il tabellino:
VOLLEY BANCA MACERATA 3 AVIMECC MODICA 0
PARZIALI: 25-22, 25-20, 25-17.
Durata set: 26’, 26’, 24’. Totale: 76’.
VOLLEY BANCA MACERATA: Marsili, Orazi 6, Pahor, Fall 7, Penna, Casaro 18, Scrollavezza, Ravellino, Gabbanelli, Zornetta 15, Lazzaretto 14. NE: Sanfilippo, D’Amato, Owusu. Allenatore: Castellano.
AVIMECC MODICA: Raso 5, Di Franco, Capelli 12, Putini, Chilemi 9, Nastasi, Italia, Cascio, Buzzi 4, Tidona, Spagnol 20, Giudice. NE: Turlà, Lombardo, La Rocca. Allenatore: Di Stefano.
ARBITRI: Laghi e Selmi.
La Maceratese torna a sorridere nella trasferta al “San Claudio” di Campiglione di Fermo: la doppietta di Perri abbatte il Monturano e regala il successo alla formazione di mister Pagliari dopo più di un mese dall’ultima vittoria.
Dopo un buon avvio della formazione locale, la Maceratese riesce a riprendere il pallino del gioco propone i primi tentativi in avanti. Il vantaggio arriva poco dopo il primo quarto d’ora, con Perri (18’) che ribadisce in rete il traversone di Tortelli siglando il gol dello 0-1. Gli ospiti continuano ad incalzare ma il risultato non cambia entro il duplice fischio,
Nella ripresa il Monturano scende in campo con un altro piglio e arriva anche a sfiorare il pari, ma i cambi operati da mister Pagliari infondono nuova linfa vitale alla Maceratese e spengono ogni velleità di rimonta: sarà ancora Perri a firmare il gol del 2-0 su cross di Di Ruocco, da poco subentrato a D’Ercole. Il fischio finale sancisce il successo della Maceratese che sale a 22 punti.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili ai rapporti tra ex coniugi con esplicito riferimento alla debenza (obbligo di legge, ndr) o meno dell’assegno di mantenimento o divorzile alla ex in caso di una sua nuova relazione.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana ad un lettore di Tolentino che chiede: "Se la ex moglie ha una nuova relazione tale circostanza fa venire meno il mantenimento?".
A tal proposito risulta utile portare il principio giuridico applicato dal Tribunale di Como con l’Ordinanza del 12 aprile del 2018, con la quale è stato stabilito che "il marito non deve più corrispondere l’assegno di mantenimento alla moglie che ha intrapreso una nuova relazione sentimentale, anche se non convive con il nuovo partner ed è priva di attività lavorativa".
Così ha deciso il Presidente delegato del Tribunale di Como, in via provvisoria e urgente, a conclusione della primissima fase di un divorzio giudiziale – quando generalmente vengono confermate le condizioni della separazione – che ha sin da subito esonerato il marito dal dover corrispondere alla ex moglie, l’assegno stabilito in separazione.
La donna in questione, già madre di due figli maggiorenni con lei conviventi, aveva avuto il terzo figlio dal nuovo partner con il quale non aveva instaurato alcuna convivenza. Fino a poco tempo fa, al fine di essere esonerati dal pagamento dell’assegno, era necessario che il coniuge obbligato dimostrasse in giudizio la creazione da parte dell’ex coniuge di una nuova famiglia di fatto, stabile e duratura, e che questa convivenza incidesse "realmente e concretamente sulla situazione economica dell’ex coniuge risolvendosi in una fonte effettiva di reddito".
Il Presidente del Tribunale di Como ha però ritenuto che le conseguenze economiche derivanti dalle scelte di vita della donna, nello specifico quella di intraprendere una nuova relazione sentimentale (seppur priva del requisito della convivenza) e quella di avere un figlio (scelta che aveva certamente inciso in termini di difficoltà di reperimento di una occupazione lavorativa), non potessero ricadere sul futuro dell’ex coniuge.
Infatti, non è la mera coabitazione a provare la solidità del rapporto ma, al contrario, è l’esistenza effettiva di un nuovo legame, stabile e duraturo, a determinare la cessazione della corresponsione dell’assegno di mantenimento.
Nello stesso senso, con decreto pubblicato il 21 maggio del 2018, si è pronunciato anche il Tribunale di Ancona, il quale - in una causa di modifica delle condizioni di divorzio e sulla base delle stesse motivazioni del Tribunale di Como - ha ritenuto di dover revocare l’assegno stabilito in favore della ex moglie.
In questo caso, a fondare la decisione del Tribunale sono state le numerose foto depositate dal marito (tratte dai social network), che dimostravano l’inequivocabile intensità del rapporto tra la ex moglie e il nuovo partner, i periodi di vacanza trascorsi insieme "a nulla rilevando le modalità di ripartizione tra essi delle spese di vacanza", e la relazione investigativa dalla quale emergeva l’assiduità della frequentazione (seppur priva del requisito della convivenza).
Dunque, costruire una nuova famiglia – nell’accezione moderna del termine – non è un obbligo, ma una decisione libera e consapevole che ha risvolti pratici e conseguenze giuridiche ben precise. Ecco quindi che, anche in queste pronunce, i Tribunali – nel solco tracciato dalla Corte di Cassazione nella discussa sentenza Grilli del maggio 2017 sull’assegno divorzile – continuano a valorizzare il principio della autoresponsabilità economica dei coniugi.
"La formazione di una famiglia di fatto - si legge nella sentenza - costituisce espressione di una scelta di vita esistenziale e consapevole, con assunzione del rischio della cessazione del rapporto, rescindendo ogni collegamento con il tenore e il modello di vita legati al coniugio".
Pertanto, in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che: "La nuova relazione affettiva instaurata dall’ex coniuge fa venire meno l’obbligo di versare l’assegno divorzile mensile da parte dell’altro coniuge obbligato, purché la detta relazione sia connotata dai requisiti di stabilità e continuità" (Cass. Civ., Sez. VI, ordinanza n. 22604/20; depositata il 16 ottobre 2020).
Ed ancora: "Se durante lo stato di separazione il coniuge avente diritto all’assegno di mantenimento instaura un rapporto di fatto con un nuovo partner, che si traduce in una stabile e continuativa convivenza o, in difetto di coabitazione, in un comune progetto di vita caratterizzato da assistenza morale e materiale, viene meno l’obbligo di assistenza materiale da parte del coniuge separato e quindi il diritto all’assegno" (Cass. Civ., Sez. I, Ordinanza del 12.12.2023, n. 34728).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Furti in serie nel centro storico di Macerata, la polizia individua gli autori. Le indagini della sezione reati contro il patrimonio della squadra mobile sono partite a seguito delle numerose segnalazioni e alle denunce di alcuni dei titolari dei locali situati nella zona del centro storico cittadino.
La visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e gli elementi raccolti, hanno permesso di ricostruire il percorso effettuato e individuare i responsabili. Si tratta di un uomo e una donna quarantenni, italiani e con precedenti specifici per reati contro il patrimonio, senza fissa dimora.
Secondo quanto è emerso, i due soggetti, nelle nottate dell’8 e dell’11 dicembre scorsi, si sono introdotti all’interno di un locale asportando del denaro e hanno tentato il colpo in altre 3 attività, dove non è andato a buon fine (come nel caso del negozio "Tramite Fiorito"). Una volta identificati, gli autori sono stati condotti in Questura e denunciati in stato di libertà per furto e tentato furto aggravati in concorso.
I poliziotti, inoltre, hanno rinvenuto - ai giardini pubblici del rione Marche - lo scooter utilizzato dai due malviventi per trasportare la merce trafugata dai negozi.
Il ciclomotore, di proprietà del titolare di un locale pubblico del centro storico, era stato rubato nella notte dell'8 dicembre scorso insieme ad altra merce.
Si tratta di un mezzo elettrico, utilizzato per recapitare pasti a domicilio, quindi dalla buona capacità di carico, ed è stato immediatamente restituito al proprietario.
Si ferma a quota 11 la serie di vittorie consecutive della CBF Balducci HR che cade in casa con un netto 0-3 contro la Trasporti Bressan Offanengo che conferma così il suo eccellente stato di forma con la terza vittoria consecutiva.
Giornata storta in casa arancionera con servizio (7 ace) e muro (11) lombardi a fare la differenza: la formazione di Bolzoni fa la voce grossa nel primo set e sfrutta gli errori maceratesi nei finali di secondo e terzo set che decidono la sfida. La CBF Balducci HR resta comunque in vetta alla classifica visto il vantaggio di +4 sulle dirette inseguitrici che scenderanno in campo domani. MVP la regista Bridi con 8 punti personali e una gestione delle attaccanti sempre lucida.
LA CRONACA - Coach Saja sceglie ancora Bonelli-Korhonen, Mazzon-Civitico, Fiesoli-Bolzonetti, Bresciani libero. Per coach Bolzoni in campo Bridi-Martinelli, Taje-Modesti, Tamara-Trevisan, Pelloni libero.
Il primo set è tutto di marca lombarda: Offanengo spinge molto al servizio mettendo in difficoltà la ricezione maceratese (3 ace) e insieme ad un muro granitico (5 vincenti) sorprende le arancionere che vanno sotto 0-1. Nel secondo set c’è più equilibrio ma la CBF Balducci HR non riesce a trovare continuità, Offanengo continua a spingere e l’ingresso di Sironi aiuta l’attacco lombardo ad avere ancora più certezze: si decide tutto nel finale con due errori maceratesi che consegnano alla Trasporti Bressan lo 0-2.
Nel terzo set la CBF Balducci HR sembra trovare il piglio giusto dopo l’ingresso di Vittorini ma Offanengo pian piano mangia il vantaggio accumulato dalle arancionere e chiude ai vantaggi la gara respingendo il tentativo di rimonta delle padrone di casa.
PRIMO SET - Nel primo set si passa dal 3-5 Macerata al 5-7 Offanengo con il muro delle lombarde protagonista con Tajè e Modesti. Tamara non trova la riga (7-7) poi si rifà ancora a muro (7-9), imitata però da Mazzon (9-9). La Trasporti Bressan trova di nuovo un break, volando a +5 grazie al muro di Tajé e ai due ace di Martinelli (11-16). La CBF Balducci HR si scuote col muro di Bolzonetti (14-16) e il pallonetto di Korhonen (16-17) ma Tamara e Tajé riportano Offanengo al +6 (16-22), con la brasiliana protagonista in banda. Bolzonetti sbaglia (16-23), la Trasporti Bressan chiude 19-25.
SECONDO SET - Nel secondo set c’è Stroppa in campo per Korhonen, proprio lei firma il 6-5, Civitico ferma Martinelli sostituita poi da Sironi (7-5). Bolzonetti mette l’ace del 9-6, Tamara risponde dai nove metri (10-9) e Modesti ferma Fiesoli (10-10). Mazzon a filo rete mette il 12-10, Modesti e Siroti riportano Offanengo a +1 (12-13), l’ace di Trevisan vale il 14-16, Stroppa non passa ed è 14-17. L’opposta si rifà subito in contrattacco (16-17), il muro di Civitico firma la parità (18-18) e Fiesoli il break del 21-20. Due muri di Taje riportano avanti le lombarde (21-22), Siroti contrattacca il 21-23. Bolzonetti sbaglia due palloni consecutivi ed è 22-25 Offanengo.
TERZO SET - La CBF Balducci HR impatta diversamente il terzo set: dall’1-3 entra Vittorini per Bolzonetti il turno al servizio di Stroppa propizia il 7-3 arancionero. Vittorini schianta a terra il 10-5, Offanengo (torna in campo Martinelli) ricomincia a macinare gioco e torna sul 12-10 con il servizio di Tamara ma l’errore lombardo riporta le maceratesi al +4 (14-10).
L’attacco di Stroppa si ferma sul nastro e Offanengo torna a -1 (16-15), Vittorini non trova il campo (17-17) e si torna punto a punto: Vittorini piazza sulla riga il 20-19, Stroppa la manca di poco (20-21). Entra Busolini per Mazzon sul 21-21, Fiesoli non trova il tocco del muro (22-24) ma poi mette giù il 23-24 e Bonelli mura Tamara per il 24-24. Due errori in attacco della CBF Balducci HR chiudono set e gara 24-26.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - TRASPORTI BRESSAN OFFANENGO 0-3 (19-25 22-25 24-26)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Korhonen 1, Fiesoli 12, Mazzon 5, Bonelli 3, Bolzonetti 9, Civitico 6, Bresciani (L), Stroppa 8, Vittorini 6, Busolini. Non entrate: Morandini, Masciullo. All. Saja.
TRASPORTI BRESSAN OFFANENGO: Abila De Paula 8, Modesti 9, Martinelli 8, Trevisan 12, Taje' 7, Bridi 7, Pelloni (L), Sironi 5. Non entrate: Sassolini, Compagnin, Tommasini, D'este, Cantaluppi, Viviani (L). All. Bolzoni.
ARBITRI: Candeloro, De Orchi. NOTE - Spettatori: 370, Durata set: 29', 29', 32'; Tot: 90'. MVP: Bridi.ù
(Credit foto: Roberto Bartomeoli)
Venerdì 15 dicembre, il tradizionale incontro del Questore con i soci dell’Associazione della Polizia in occasione delle feste natalizie, quest’anno ha avuto un particolare significato per la presenza del socio più anziano, l’Ispettore Leo Tiburzi, classe 1929, responsabile dell’Ufficio economato, presente in tantissimi servizi di ordine pubblico nei suoi 41 anni di polizia a Macerata.
Il Questore Silipo ha accolto la delegazione nel suo studio, avendo per i soci Anps parole affettuose e calorose. Ha espresso l’auspicio che il legame che unisce i poliziotti in servizio e quelli in pensione possa offrire risultati positivi per la sicurezza urbana, perché da loro – ha detto - ci si attende una collaborazione ancora più incisiva rispetto a quella richiesta a tutti i cittadini, in considerazione dell’esperienza e della sensibilità, che costituiscono patrimonio di chi ha lavorato per tant’anni in polizia.
Il presidente Giorgio Iacobone ha consegnato al questore il calendario storico dell’associazione, che quest’anno ripercorre gli avvenimenti più importanti dal 1968 al 1994! Nella foto la delegazione: Giorgio Iacobone, il Vice presidente Graziano Bocci, Gabriella Cordiali, Leo Tiburzi, Riccardo Vallesi, Fabrizio Fattori, Luca Natali.
MACERATA - "Durante l’ultima riunione di maggioranza a cui ho partecipato mi è stato chiesto gentilmente di firmare addirittura 'con il sangue' che non mi sarei più astenuta alle indicazioni che venivano impartite dalla maggioranza stessa. In quell’occasione mi sono alzata e ho ritenuto opportuno lasciare la riunione”. È quanto afferma la consigliera di maggioranza, Sabrina De Padova, che torna ad attaccare la giunta Parcaroli.
“Cosa dire, inoltre, della modifica del regolamento del consiglio delle donne in corso di mandato? Tutta la maggioranza ha espresso la volontà di togliere il potere decisionale a coloro che ne fanno parte e rappresentano le associazioni. Il diritto di voto è attualmente affidato solo alle componenti di diritto”.
La consigliera torna, poi sull’evento non aperto al pubblico che ha visto, tra gli altri, l’intervento del filosofo Umberto Galimberti (ne avevamo parlato qui). “Si è censurato il filosofo Galimberti, relegandolo nel teatro della Filarmonica, invece di dare la disponibilità di tenere un convegno nel teatro Lauro Rossi, quando invece il Comune di Matelica ha spostato un evento simile in una struttura più grande per dare la possibilità a tanti cittadini di assistervi”, prosegue De Padova.
“In questo frangente ho compreso il motivo per cui la gente è sfiduciata dalla politica, se ne allontanata, e capisco le loro perplessità quando invitavo i cittadini ad andare a votare, poiché solo così si esercitava un diritto e si poteva cambiare qualcosa. Che utopia la mia”.
De Padova poi attacca la Giunta riguardo la scelta di invitare l'opinionista e giornalista, Camillo Langone, al festival “Presente Liberale”. "Come presidentessa del consiglio delle donne e come insegnante lotto costantemente contro la discriminazione di genere, contro gli stereotipi culturali e sociali", afferma. “Ritengo errato, quindi, invitare personaggi, come Camillo Langone, che sostengono tali pregiudizi e pensieri arcaici che ci trasciniamo dietro da secoli”. Questa iniziativa è stata approvata dalla giunta, utilizzando tra l’altro 6000 euro di denaro pubblico che poteva essere impegnato per qualcosa di più utile e meno discriminatorio”.
Nella tarda mattinata di oggi, con l’occasione degli auguri di Natale, alla Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione del programma di Macerata Opera Festival 2024, che quest’anno festeggia la 60esima edizione. A prendere per primo la parola il sindaco Sandro Parcaroli: “Lo Sferisterio è molto importante dal punto di vista turistico e lo è anche dal punto di vista culturale perché una società cresce se cresce culturalmente. A tal riguardo, è importantissimo far conoscere la realtà di questo luogo simbolo e tutti gli eventi che gli ruotano attorno a partire dall’infanzia, portandola nelle scuole”.
Tra i presenti l'assessore alla cultura Katuscia Cassetta, Maurizio Vecchiola presidente della Finproject, Francesco Sabatucci, presidente della Fondazione Carima, Rosaria Del Balzo Ruiti, presidentessa della Croce Rossa di Macerata, il rettore dell'Università degli Studi di Macerata John McCourt e tutti i mecenati che sostengono il Macerata Opera Festival.
Per quanto riguarda il filo rosso che attraversa e unisce le opere di quest’anno, occorre alzare lo sguardo e ammirare l’astro notturno che rischiara da sempre le notti: “…e qui la Luna l’abbiamo vicina…” questo verso dalla Bohème di Puccini traccia la linea programmatica scelta dal sovrintendente Flavio Cavalli e dal nuovo direttore artistico Paolo Gavazzeni per il Macerata Opera Festival, dal 19 luglio all’11 agosto 2024 allo Sferisterio: Turandot e La bohème di Giacomo Puccini, Norma di Vincenzo Bellini, tre capolavori del repertorio due dei quali del compositore toscano nel centenario della morte; il terzo titolo è legato invece al significativo traguardo delle 60 stagioni d’opera nel monumento iconico di Macerata, divenute negli anni un appuntamento musicale estivo da non perdere ma soprattutto una occasione di valore assoluto per la città e per tutte le Marche.
«Siamo orgogliosi di presentare una stagione, quella del 60° Macerata Opera Festival, che darà lustro alla città e allo Sferisterio grazie al lavoro del sovrintendente Cavalli e del nuovo direttore artistico Gavazzeni e alla funzionalità della struttura – ha commentato il presidente Sandro Parcaroli – . Un’attività presentata nei tempi che proporrà titoli importanti e di grande successo con nomi di rilievo nazionale e internazionale. Una stagione che, nel centenario della morte, sarà dedicata al compositore Giacomo Puccini, uno dei più significativi operisti di tutti i tempi. Oltre alla proposta artistica di elevata qualità, il MOF rappresenta per Macerata un traino anche dal punto di vista turistico ed economico».
«Rivolgiamo ai maceratesi gli auguri di fine anno per noi nel miglior modo possibile presentando la nuova stagione del Macerata Opera Festival - dichiara il sovrintendente Flavio Cavalli. Il bilancio di questa manifestazione è composto per il 60% da contributi pubblici e da quelli privati: alla città di Macerata, alla Provincia e alla Regione ne viene restituita la maggior parte attraverso il lavoro di tutte le maestranze regionali e alle commissioni fatte a piccole e medie imprese del territorio. I finanziamenti generano inoltre un indotto con un effetto moltiplicatore che va da 6 a 7 per le attività commerciali di ogni genere. Questi dati diventano ancora più importanti alla luce della convocazione dell'Associazione Arena Sferisterio avvenuta quest'anno a una audizione per la discussione di due disegni di legge, presentati dagli onorevoli Giorgia Latini e Irene Manzi e oggi in corso di approvazione, per l'erogazione di un contributo speciale a favore del nostro Ente e per riconoscere lo Sferisterio venga riconosciuto come monumento nazionale».
Ancora la Luna – che illumina il pubblico nelle serate estive allo Sferisterio, offre un’esperienza unica di musica all’aperto, legata alla perfetta acustica naturale del luogo – attraversa significativamente i versi e l’ambientazione delle tre opere: una favolistica Luna d’Oriente risplende sul capolavoro incompiuto di Puccini; lo stesso argenteo chiarore si riflette sui volti di Rodolfo e Mimì; alla Luna si rivolge la sacerdotessa belliniana.
«Ogni teatro - racconta il direttore artistico Paolo Gavazzeni - ha un proprio DNA che va studiato e compreso e le mie idee artistiche in questo mese si sono plasmate su questo luogo che ha una propria storia nella quale mi sono immerso. La meravigliosa acustica naturale dello Sferisterio permette di poter ideare grandi spettacoli musicali fatti per la gente e quest'anno ci sono due grandi anniversari che celebreremo: la 60a Stagione e il 100° anno della morte di Giacomo Puccini, figura fondamentale che ha contribuito affinché oggi il canto lirico italiano sia riconosciuto come patrimonio dell'umanità. Questo festival proporrà una programmazione compatta in quattro settimane e ogni sera di ogni weekend dal 19 luglio all'11 agosto proporrà uno spettacolo. Insieme alle opere di Puccini, sarà proposta "Norma", titolo che si sarebbe voluto mettere scena per la prima stagione lirica allo Sferisterio, progetto che non si realizzò a causa della guerra: proporre l'opera di Bellini vuole essere un gesto di buon auspicio per il futuro dello Sferisterio. Sarà un festival molto italiano e ho voluto privilegiare, quando ho potuto, artisti italiani nella convinzione che un festival per acquisire l'internazionalità deve innanzitutto mostrare la propria identità artistica che è importante costruire con le forze che ci sono sul territorio».
Turandot (19 e 28 luglio, 3 e 10 agosto) di Giacomo Puccini sarà eseguita incompiuta, così come lasciata dal compositore (cioè sino alla morte di Liù, come sancito al Teatro alla Scala dal direttore d’orchestra Arturo Toscanini in occasione della prima postuma). Allo Sferisterio, la struggente e crudele storia d’amore e morte, ambientata “a Pechino al tempo delle favole”, sarà affidata al regista spagnolo Paco Azorín, che firma la nuova produzione dopo il successo di Otello del 2016, e alla bacchetta di Francesco Ivan Ciampa che aveva entusiasmato il pubblico nel Macbeth del 2019. Interpreti principali Olga Maslova (Turandot), Angelo Villari (Calaf), Ruth Iniesta (Liù), Antonio Di Matteo (Timur), Lodovico Filippo Ravizza (Ping), Paolo Antognetti (Pang) e Francesco Pittari (Pong).
Norma (20 e 26 luglio, 4 e 9 agosto) di Vincenzo Bellini festeggia il traguardo delle 60 edizioni di festival operistico allo Sferisterio: scegliendo il capolavoro del Cigno di Catania – che era tra le ipotesi valutate ai primi del Novecento quando si decise di trasformare lo stadio della palla al bracciale in teatro – si celebra la città e coloro che vollero portare l’opera in questo luogo. Il nuovo allestimento sarà firmato dalla regista e documentarista milanese Maria Mauti, alla sua prima esperienza con il teatro d’opera; sul podio un veterano del belcanto come Fabrizio Maria Carminati, direttore artistico del Teatro Bellini di Catania. Protagonista Marta Torbidoni (Norma), giovane soprano marchigiano che si sta imponendo sui palcoscenici di tutto il mondo, affiancata da un’altra voce molto apprezzata come quella del soprano Roberta Mantegna (Adalgisa), mentre i principali ruoli maschili saranno sostenuti da Antonio Poli (Pollione) e Riccardo Fassi (Oroveso).
Con il terzo titolo, quello scelto tra i successi dei festival precedenti, si torna all’omaggio a Puccini: La bohème (27 luglio, 2, 7 e 11 agosto) nella produzione del regista Leo Muscato, vincitrice del XXXII Premio Abbiati 2012 dell’Associazione Nazionale Critici Musicali. Sul podio un apprezzato interprete di Puccini come Valerio Galli e un cast di rilievo con Mariangela Sicilia (Mimì), Yusif Eyvazov (Rodolfo), Mario Cassi (Marcello) e Daniela Cappiello (Musetta). Un’opera che già Puccini immagina giovane, carica di tensioni emotive e sociali, e che Muscato ha ambientato nella Parigi tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, caratterizzata da un fermento altrettanto intenso rispetto a quello evocato dal compositore.
Dalle locandine del Macerata Opera Festival 2024, composte in maggioranza da interpreti di rilievo e giovani emergenti soprattutto italiani, emerge la volontà di omaggiare il recente riconoscimento ottenuto dall’UNESCO che ha inserito la pratica del canto lirico italiano nella lista dei Beni Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
Nella programmazione non mancheranno i concerti e la danza, componendo così un cartellone diversificato che torna nell’apprezzata formula dei tre titoli operistici per ogni weekend.
Domenica 21 luglio un concerto di gala “Notte di luna” completa il weekend del debutto delle due nuove produzioni operistiche, una occasione unica per completare i festeggiamenti per le 60 edizioni di festival allo Sferisterio. Sul podio Michelangelo Mazza, con alcuni degli interpreti vocali impegnati nelle produzioni e la partecipazione del violinista Giovanni Andrea Zanon, tra i virtuosi dell’archetto più apprezzati nelle sale da concerto del mondo.
Giovedì 8 agosto appuntamento con i celebri Carmina burana di Carl Orff diretti da Andrea Battistoni e con Giuliana Gianfaldoni (soprano), Alasdair Kent (tenore) e Mario Cassi (baritono). Questa grande cantata scenica di ispirazione medievale a partire dal testo latino originale che intona, composta negli anni Trenta del Novecento, è una delle pagine sinfonico-corali più fortunate del secolo scorso, divenuta molto famosa anche per il suo uso frequente di alcuni suoi frammenti nella pubblicità e nel cinema.
Per la danza, debutta allo Sferisterio una nuova creazione dal titolo Notte Morricone(1° agosto)in collaborazione con la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, ideata e firmata dalpremiato coreografo spagnolo Marcos Moraucon le musiche del celebre autore italiano di colonne sonore.
Anche questi spettacoli rientrano nel motivo conduttore lunare, sotteso sia ai testi cantati dei Carmina burana, sia ad alcuni dettagli delle ambientazioni del gala (il 21 luglio ci sarà Luna piena) nonché allo spettacolo di danza.
Come è ormai tradizione l’Orchestra impegnata nelle opere sarà la FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana con il Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini” guidato da Martino Faggiani, insieme ai Pueri Cantores “D.Zamberletti” (Maestro del coro Gian Luca Paolucci) e la Banda Salvadei, organici marchigiani che saranno protagonisti anche dei concerti in programma nel 2024, per un coinvolgimento sempre Sferisterio.
Accanto alle proposte del ciclo maggiore delle realtà artistiche regionali nelle attività di “Lo Sferisterio a scuola”, che saranno rese note nelle prossime settimane e saranno destinate all’infanzia (3-5 anni), agli studenti delle classi elementari e medie (6- 13 anni) e a quelli delle scuole superiori (14-18 anni), il nuovo direttore artistico Paolo Gavazzeni ha ideato un nuovo percorso di avvicinamento dedicato agli spettatori di ogni età, dal titolo “Tutti all’opera” con una serie di incontri-spettacolo al Teatro Lauro Rossi dedicati alle opere, la partecipazione alle prove d’assieme allo Sferisterio e la possibilità per chi seguirà l’intero percorso di acquistare biglietti per gli spettacoli ad un prezzo agevolato.