Macerata

Civitanova, Forza Italia ancora in sostegno di Ciarapica: “Sgarbi non punge”

Civitanova, Forza Italia ancora in sostegno di Ciarapica: “Sgarbi non punge”

Prosegue a poche ore di distanza dalla sua visita in città per presentare Io Apro Rinascimento la querelle tra Vittorio Sgarbi e Forza Italia, ex partito proprio dell’attuale sindaco di Sutri e fondatore del movimento di protesta (Leggi qui). “Forza Italia a Civitanova è più vitale che mai. Non punge più di tanto il pensiero espresso da Vittorio Sgarbi durante il suo intervento in previsione delle prossime elezioni di giugno. La critica agli alleati politici in tempo di elezioni è una pratica poco educata ma altamente diffusa”. A parlare, in una nota indirizzata alla stampa, sono Giuseppe Baioni e Paolo Giannoni, rispettivamente capogruppo in consiglio comunale e coordinatore cittadino di Forza Italia. I vertici del partito di cui Ciarapica è vice commissario regionale respingono al mittente le accuse pronunciate da Sgarbi, che si era detto “disgustato” per l’atteggiamento tenuto dai forzisti dall’inizio della pandemia. “Forza Italia ha sempre fatto della sua attitudine democratica e pluralista uno dei suoi punti di forza, la capacità di ascoltare istanze provenienti da vari ambiti è la caratteristica che ci contraddistingue. Non ci sono generali o colonnelli qui, il pensiero autocratico non ci appartiene e lo rifiutiamo in ogni sua forma”, scrivono gli esponenti locali del partito fondato da Silvio Berlusconi. Che rincarano la dose sviscerando i dati appartenenti alle ultime tornate elettorali: “Alle comunali di Macerata Forza Italia è stata determinante per la vittoria del centrodestra, la prima dopo 20 anni, un risultato storico. Infine, alle elezioni regionali del 2020, la provincia di Macerata è stata per Forza Italia il primo collegio delle Marche ottenendo anche un seggio in consiglio regionale e la nomina di Gianluca Pasqui a vicepresidente del consiglio regionale”.

25/04/2022 16:15
Lutto nel mondo dell’arte: scomparso il pittore maceratese Nino Ricci

Lutto nel mondo dell’arte: scomparso il pittore maceratese Nino Ricci

“Un fine intellettuale, un asceta della pittura, un Maestro sapiente e illuminato, un punto di riferimento ideale per intere generazioni di studenti dell'Istituto d'Arte dove ha insegnato per lunghi anni”. Così viene ricordato nel mondo dei social il pittore Nino Ricci, scomparso oggi all’età 91 anni presso l’ospedale di Macerata, dove era ricoverato. Nato il 2 ottobre 1930, nella casa di via Crespi 38, da Amedeo e da Giuseppina Nicolino, è stato fin dagli anni ’50 punto di riferimento della cultura del territorio marchigiano e fervido promotore di eventi. Pittore versatile, incisore, scenografo, fu studente presso l’Accademia di belle Arti a Roma, collaborò con l’Art Club di Macerata e frequentò - fra gli altri - i colleghi Umberto Peschi, Wladimoro Tulli, Osvaldo Licini e Ivo Pannaggi. Nella memoria restano anche le sue battaglie civili, per l’ambiente e l’urbanistica, volte resituire alla sua città natia lustro e bellezza attraverso la propria visione artistica. "Il Partito Democratico di Macerata vuole esprimere le sue più sentite condoglianze alla Famiglia del professor Nino Ricci - si legge in una nota del Pd comunale -. La sua scomparsa lascia un profondo vuoto nella città. Mancheranno, in questi tempi spesso troppo veloci e superficiali, il suo garbo, la sua ironia colta, il suo sguardo limpido e sagace sulla città, la profondità delle sue riflessioni, la sua arte universale. Docente di tante generazioni di maceratesi". "Artista colto e raffinato, uomo riservato, garbato e ironico. E con quello stesso stile ha sempre manifestato il suo attaccamento e la passione civile verso la sua città ed il suo futuro. Una passione civile che oggi deve continuare ad animare i suoi concittadini per costruire una città all’altezza delle sue aspettative" conclude la nota.    

25/04/2022 15:40
Dal 25 aprile alla guerra in Ucraina. Ventrone: “L’obbiettivo è costruire la pace attraverso la libertà”

Dal 25 aprile alla guerra in Ucraina. Ventrone: “L’obbiettivo è costruire la pace attraverso la libertà”

Il 25 aprile ricorre l’anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo. Istituita ufficialmente come “festa nazionale” nel 1949 – tramite la legge 260 – la giornata porta con sé da allora non solo la memoria storica della Resistenza partigiana e di quanti altri morirono per la causa, ma dichiarava apertamente il pensiero collettivo di tutti gli italiani: rifiutare la guerra come strumento di offesa alla libertà di ogni popolo. Quello che poi viene rimandato all’art. 11 della Costituzione. Eppure, dopo più di 70 anni, il nostro Paese si ritrova ancora a dibattere su guerre, apologie e nuove forme di nazionalismo, oggi forti di nuovi linguaggi, slogan e, soprattutto, alibi. Non è un caso, allora, se sempre più spesso ci si domandi: “Gli italiani hanno davvero la memoria corta? Perché non abbiamo imparato la lezione dagli errori del passato?” “La memoria è un fatto collettivo. La storia, invece, è studio critico del passato” – ci spiega con una piccola video-lectio esclusiva il professore di Storia Contemporanea presso Unimc, Angelo Ventrone. Insieme a lui abbiamo cercato di comprendere quale sia il rapporto che oggi abbiamo con le ricorrenze storiche, le ragioni che spingono alcune persone a celebrare i nuovi nazionalismi, a distorcere la memoria di certi eventi e, non ultimo, cosa si debba fare per preservarla al meglio. Di seguito, il video dell’intervista:

25/04/2022 14:15
Civitanova, Svetlana chiede aiuto: “Ospito quattro ucraine e due bambini, cerchiamo lavoro”

Civitanova, Svetlana chiede aiuto: “Ospito quattro ucraine e due bambini, cerchiamo lavoro”

Svetlana e sua figlia Irina. Ma anche Virgina e Cristina, mamma di Andrei, bimbo autistico di 3 anni e del piccolo Dmetro, nato lo scorso 30 marzo in seguito a parto cesareo presso l’ospedale di Civitanova Marche. Una grande famiglia ucraina accolta a casa di Svetlana, che in Italia vive da 24 anni insieme al marito marchigiano e ai suoi due figli. Sono dieci sotto un tetto, troppi anche per chi ha sentito l’esigenza di aiutare i propri connazionali in fuga dalle bombe russe e ha voluto accoglierli nonostante le difficoltà. “I miei due figli di 12 e 13 anni hanno accettato di buon grado di lasciare la loro stanzetta ai nostri ospiti. Ma la situazione dopo quasi due mesi sta diventando insostenibile”. Ospiti ucraine che prima di essere accolte da Svetlana, sono state per qualche giorno a Macerata a casa di una anziana signora “che non ci dava neppure l’acqua e teneva tutto spento per non consumare l’elettricità”, raccontano. Da lì la chiamata in Prefettura e la richiesta di farle spostare tutte insieme, per non separare la famiglia che era già dovuta scappare in blocco da Leopoli. Svetlana, che nella vita ha fatto la badante per 12 anni, oggi è costretta a far visita alla Caritas: “Qui, al momento, riceviamo l’unico sostegno possibile per riuscire ad aiutare anche loro. Ma la lingua resta un problema e il reinserimento nel mondo del lavoro utopia. Solo che tra bollette e visite mediche, non possiamo più far fronte alle esigenze di sei persone. E non sappiamo come fare”. L’abitazione di Svetlana e suo marito, oggi pensionato, si trova nella zona di Santa Maria Apparente, “qui è un problema anche per gli spostamenti - racconta - hanno bisogno della macchina per poter lavorare in prova in qualche ristorante, anche solo come lavapiatti. Ma sono disposta ad accompagnarle anche io all’inizio, se serve. Pur di trovare una soluzione e qualcuno che ci aiuti”. "Quella che ho sentito di fare per loro, mie compaesane, è stata un'opera di bene: in casa siamo molto cattolici e crediamo nella misericordia. E adesso preghiamo Dio che qualcuno possa darci una mano come noi abbiamo fatto con loro. Hanno lasciato mariti e fratelli a combattere in Ucraina, ma loro in Italia hanno bisogno di un aiuto che non c'è per le cose essenziali anche da parte dello Stato", ha aggiunto Svetlana.  

25/04/2022 13:00
La Virtus Civitanova torna alla vittoria dopo 7 sconfitte di fila. Cesena cade 74 a 58

La Virtus Civitanova torna alla vittoria dopo 7 sconfitte di fila. Cesena cade 74 a 58

Una liberazione. Dopo sette ko consecutivi, infortuni e paure, la Virtus Civitanova ritrova il successo battendo nettamente a domicilio i Tigers Cesena e facendo così un passo probabilmente decisivo nella corsa ad evitare l’ultimo posto. Lo spettro della gara di andata, quando i biancoblu dilapidarono un vantaggio di 9 punti all’ultimo giro di lancette, i ragazzi di coach Schiavi lo hanno preso a calci con una prestazione tutta fosforo e difesa, trovando in un maestoso Musci (25 punti, 10/17 dal campo, 17 rimbalzi, 2 stoppate, 8 falli subiti, 40 di valutazione) il dominatore della gara. Ma è stata tutta la squadra civitanovese, sempre priva del lungodegente Guerra, a girare a mille dal primo all’ultimo minuto. E infatti capitan Felicioni (lanciato in quintetto nel ruolo di playmaker) e compagni hanno preso il comando delle operazioni in avvio e non hanno più lasciato le redini del match fino alla sirena del 40’. Il 2-3 iniziale firmato da Anumba, infatti, è l’unico vantaggio cesenate della serata. Musci prende rapidamente possesso del pitturato, poi l’ingresso dalla panchina dell’acciaccato Costa mette il turbo alla Virtus, che sale rapidamente a +9 (15-6 sulla bomba di Riccio al 7’). Civitanova dovrebbe soffrire la fisicità dei romagnoli, ma invece con abnegazione e attenzione controlla la lotta in area e concede pochissime occasioni ai cecchini bianconeri. Nonostante un Mascherpa deleterio, Cesena trova il suo miglior momento a inizio secondo quarto, quando impatta a quota 18 con la tripla di Bugatti, ma la Virtus c’è e con Musci che si rimette al lavoro torna a risalire fino al +6 di metà gara (36-30). Il terzo quarto è nel segno della tensione, con tanti errori da ambo le parti. La Virtus tiene botta in difesa mascherando il passaggio a vuoto in attacco, poi quando Dessì pesca una preziosissima tripla dopo due liberi di Vallasciani il vantaggio sale per la prima volta in doppia cifra (45-35 al 26’). Ti aspetti una reazione cesenate nell’ultimo quarto e invece sono gli aquilotti a dare il colpo di grazia. Un appoggio al vetro di Rosettani su perfetto taglio backdoor dopo una tripla di Costa scaraventa i Tigers a -14 (59-45), anche se mancherebbe ancora una vita visto che il cronometro segna 8’ da giocare. Ma Cesena è sulle gambe e non riesce mai nemmeno a far salire un brivido lungo la schiena ai ragazzi di coach Schiavi, che amministrano senza patemi anche quando gli ospiti provano ad allungare la difesa a tutto campo. Un successo di platino, che rinfranca classifica e morale: a due giornate dal termine della regular season, infatti, ora la Virtus è terzultima con due lunghezze di vantaggio sul tandem Montegranaro- Giulianova. Un tesoretto che dovrebbe bastare per un accesso ai playout che potrebbe diventare matematico già domenica prossima, con gli aquilotti che saranno di scena sul campo della Rennova Teramo.

25/04/2022 10:45
Serie A3, Med Store Tunit Macerata in semifinale: vince 3-1 a Montecchio Maggiore

Serie A3, Med Store Tunit Macerata in semifinale: vince 3-1 a Montecchio Maggiore

I biancorossi bissano il successo in Gara 2 e conquistano l'accesso al prossimo turno chiudendo un confronto acceso. Parte forte la Med Store Tunit che si prende il vantaggio nei set controllando con esperienza e qualità, bene in difesa e anche in battuta Macerata. Reazione di Montecchio Maggiore che, dopo un inizio combattuto prende il largo, si alza il muro e la squadra aumenta anche l'efficacia in attacco; pareggio immediato nei set per i padroni di casa. La partita si accende, spettacolo e grande agonismo al PalaCollodi: le squadre si inseguono per tutto il terzo set e danno vita ad un finale acceso deciso soltanto ai vantaggi. Quarto set tutto a tinte biancorosse, c'è solo la Med Store Tunit in campo e si prende la vittoria che vale l'accesso alla Semifinale: i biancorossi giocheranno contro la Sistemia Aci Castello domenica 1 maggio. LA CRONACA – Non cambia coach Domizioli, per la Med Store Tunit in campo Giannotti, Lazzaretto e Margutti, al centro Pasquali e Sanfilippo, regia affidata a Longo, il libero è Gabbanelli. Anche coah Di Pietro conferma gli stessi dell'andata, Bellia, Baciocco e Marszalek, Frizzarin e Franchetti i centrali, Monopoli, Battocchio come libero. Come in Gara 1 anche questa seconda sfida comincia a buoni ritmi da parte delle due squadre: va avanti Macerata che poi con un bel diagonale di Lazzaretto allunga 4-6. Montecchio Maggiore prova subito a pareggiare ma i biancorossi reggono la pressione avversaria e ancora con il numero 13 trovano il +3, stavolta grazie ad una combinazione al centro con Longo, 7-10. Coach Di Pietro è costretto al time out sul 10-13 dopo l'ace di Giannotti che alza i giri, la Med Store Tunit prova ad allungare giocando bene anche in difesa: trova il 12-17 con il muro di Pasquali durante la buona serie in battuta di Scita, altro time out per Di Pietro. Break Sol Lucernari che alza il muro e ferma Giannotti, poi accorcia ancora e sul 15-18 sono i biancorossi a rifugiarsi nel time out; Pasquali spezza il momento favorevole ai padroni di casa con una rapida combinazione con Longo. Ace di Margutti, 16-22, prova a chiuderla la Med Store Tunit che difende bene e contrattacca con qualità.  Montecchio Maggiore risponde con i cambi ma un nuovo ace, questo di Sanfilippo, vale il primo set per Macerata, 18-25. La gara riparte con un bellissimo scambio che esalta le difese delle due squadre, lo chiude Bellia giocando con il muro biancorosso. Buon momento dei padroni di casa che allungano +3, ancora con Bellia che di forza supera la difesa ospite, 3-6. Ancora efficace in difesa la Sol Lucernari, Bellia risolve un nuovo lungo scambio quindi Baciocco trova l'ace del 13-9 che frena un buon momento dei biancorossi; mantiene il vantaggio Montecchio Maggiore ma perde Bellia che si fa male e lascia il posto a Pellicori, buon ingresso con il diagonale del 15-11. Qualche errore di troppo per Macerata e i padroni di casa allungano 19-13, coach Domizioli richiama i suoi con il time out in vista di un finale di set in salita: gioca bene però la Sol Lucernari, non solo in difesa, combinazione al centro sempre temibile con Frizzarin che mette a terra il 21-14. Montecchio Maggiore controlla e si prende il secondo set, pareggiando i conti. Le squadre giocano punto a punto ad inizio di terzo set: la Med Store Tunit si prende il +2 con Lazzaretto che buca al centro dopo una buona difesa, ma gli avversari rispondono subito con Pellicori entrato benissimo in partita, quindi muro di Frizzarin su Margutti, 6-6. I biancorossi non riescono a ritrovare i ritmi del primo set ma con esperienza restano in partita, rispondendo colpo su colpo, 10-10. Fase calda della partita: si scuote Macerata, prima muro su Pellicori, poi pallonetto di Margutti, 12-14 e coach Di Pietro chiama il time out per frenare il buon momento biancorosso; risposta Sol Lucernari che ritrova subito la parità, muro out per Pellicori, 15-15. Spettacolo al PalaCollodi, Macerata tiene in difesa e Giannotti si carica la squadra sulle spalle: l'opposto va a recuperare la palla quasi in tribuna quindi chiude l'attacco fulminando la difesa di casa, 17-19; finale tirato, si alza la pressione sulle squadre e anche il clima del palazzetto si scalda. Spreca il vantaggio la Med Store Tunit e Montecchio Maggiore trova il 24-24: ai vantaggi non si fa più sorprendere Macerata che torna avanti. Non cambia il copione, si inseguono le squadre anche ad inizio di quarto set: i biancorossi fanno 5-5 con una bella combinazione al centro che premia Sanfilippo. Colpiscono i centrali della Med Store Tunit, ancora Sanfilippo stavolta trova l'ace del +2, poi muro di Pasquali e sul 5-8 coach Di Pietro chiama il time out; la pausa non basta, momento di difficoltà per Montecchio Maggiore e sul 7-13 la squadra di casa torna a rifugiarsi nel time out per alleggerire la pressione di Macerata. Controllano i biancorossi dopo aver accumulato un buon vantaggio che cresce col muro out di Lazzaretto, 10-17; vuole chiuderla la Med Store Tunit, bravo Margutti a mettere in difficoltà il muro di casa che manda fuori, 12-20, finale sul velluto per i ragazzi di coach Domizioli. C’è solo una squadra in campo ormai e Macerata chiude con un largo 15-25.  

24/04/2022 20:35
Vittoria di corta misura per la Maceratese contro il Castignano in dieci: Dieme decide nel secondo tempo

Vittoria di corta misura per la Maceratese contro il Castignano in dieci: Dieme decide nel secondo tempo

Maceratese in fiducia dopo tre vittorie di fila supera 1 a 0 un Castignano assetato di punti. Dopo un primo tempo noioso, gli ospiti rimangono in dieci in seguito all’espulsione di Papa Ndiour, punta e principale soluzione offensiva. I ragazzi di Trillini sfruttano colgono al volo l’occasione e trovano il quarto successo consecutivo. Primo tempo povero di occasioni con la Maceratese che imposta una manovra troppo lenta e il Castignano è bravo a difendere. Sul finale anche un rigore negato ai biancorossi dopo la bella iniziativa di Massini, ammonito subito dopo per le proteste. La prima frazione termina sullo 0 a 0. Secondo tempo con una Maceratese molto più volitiva che imposta delle buone azioni fin dai primi minuti. A mettere la partita in discesa l’espulsione comminata all’attaccante ospite Papa Ndiour, che costringe il Castignano in dieci per tutto il secondo tempo. Dieme è bravo a capitalizzare immediatamente e sigla la rete del vantaggio: saltato l’estremo avversario in uscita con uno scatto fulminante insacca a rete sguarnita. Poco altro da segnalare fino alla conclusione del match che sancisce il definitivo 1 a 0. (Fonte foto: pagina FB SS Maceratese)

24/04/2022 17:10
Macerata, imprevisto durante il Carnevale: grosso albero cade ai Giardini Diaz (FOTO)

Macerata, imprevisto durante il Carnevale: grosso albero cade ai Giardini Diaz (FOTO)

Crolla un albero ai giardini Diaz di Macerata: paura per i presenti. Il fatto è accaduto, intorno alle 12:40 di oggi. Il parco a quell'ora era affollato di gente, anche per via del Carnevale che si terrà nel pomeriggio (leggi qui), quando la grossa pianta si è abbattuta a terra. La chioma è arrivata a lambire la cancellata che delimita i giardini.  Fortunatamente non si sono registrate gravi conseguenze per i presenti, visto che in quel momento nessuno si trovava a passare in quel punto.  A causare il crollo, molto probabilmente, le intense piogge dei giorni scorsi e il forte vento che sta sferzando il capoluogo quest'oggi. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale: l'area è stata transennata.

24/04/2022 13:54
Nunzia, la 'Stella Rossa' maceratese. “L'Italia ha dimenticato la Resistenza"

Nunzia, la 'Stella Rossa' maceratese. “L'Italia ha dimenticato la Resistenza"

Classe 1929, Nunzia nasce a Testaccio – il quartiere “rosso” di Roma – il 23 febbraio, figlia di Giovanni ed Elena, entrambi maceratesi. Il fascismo a quel tempo ha già consolidato in Italia il proprio potere – detenuto e rappresentato nella forma più autorervole da Benito Mussolini. Eppure, la ribellione al regime è già in corso: nella capitale i primi gruppi di azione patriottica (di 5-6 persone al massimo) si stanno già formando, e il papà di Nunzia fa la sua parte, da buon antifascista della prima ora. Le conseguenze non tardano ad arrivare: la famiglia Cavarischia-Tiburzi è costretta a fuggire nelle Marche per non incorrere nelle “punizioni” del regime. Giunti nel maceratese, nella frazione di Acquacanina (Fiastra), Giovanni si unisce al gruppo partigiano “201 Volante”, guidato dal tenente Emanuele Lena detto “Acciaio”. È il 1943: Nunzia ha 14 anni e segue ovunque il suo “babbo” – come a lei piace chiamarlo – fino a ricevere una richiesta inaspettata: “Te la senti di portare una lettera importante al gruppo di partigiani di Bolzano?”. Inizia così la storia della giovane “Stella Rossa”, come fu poi soprannominata, a bordo della sua bicicletta. Mentre lentamente prende posto anche lei in quello che dall’8 settembre 1943 verrà riconosciuto come “il movimento della Resistenza”.     Cominciamo con una domanda sciocca: non aveva paura quando si spostava per portare i messaggi agli altri gruppi? Quando vedevo da lontano un gruppo di fascisti, li salutavo e gli sorridevo. In questo modo ho sempre evitato che mi controllassero. Essere la più giovane di un gruppo partigiano era piuttosto insolito: qualcuno deve aver pensato che i miei genitori fossero matti. E lei cosa pensava a quell’età, così giovane? Io seguivo ‘babbo’ in tutto quello che faceva. E quando mi chiese di cominciare a fare la staffetta, non mi sono fatta problemi. Si potrebbe pensare che al tempo fossi un’incosciente, ma invece vi dico questo: sono stati proprio i fascisti e i nazisti, con tutto l’orrore che commettevano, a farmi diventare davvero consapevole. Quindi lo rifarebbe ancora? Certamente, per almeno un milione di volte. Soprattutto in tempi come quelli che stiamo vivendo oggi. A tal proposito, che idea si è fatta di quanto sta accadendo negli ultimi mesi in Italia e su chi paragona la Resistenza partigiana a quella ucraina? Mi viene da domandarmi: “Per quale motivo sono morti tanti compagni? Per avere un’Italia così? Questo Paese oggi fa schifo, è in mano a governanti pazzi da legare. Gli ucraini stanno difendendo la loro patria, e fanno bene. Forse, bisognerebbe aiutarli di piu. Di lei si è raccontato tanto, si è addirittura cantato, e nel 2011 ha pubblicato il suo libro “Ricordi di una staffetta”. Quale episodio custodisce più di altri? Ce ne sono molti, e uno di questi è senz’altro la volta in cui disarmai un giovane segente altoatesino di 21 anni che combatteva nelle file tedesche. Il gruppo di Erivo Ferri aveva assalito un camion nazista vicino il comando di Muccia, ma uno dei soldati era fuggito. Chiesero a mio padre di aiutarli nelle ricerche, e anche io diedi una mano. Finché un giorno, passando da Valcimarra, scoprii che il tedesco si trovava nella casa di una coppia di contadini che conoscevo. E quando lo ha visto cosa ha provato? Lui era nella stanza da letto disteso, stremato, ferito a una gamba: non si preoccupò certo di una ragazzina. Sulla sedia accanto a lui c’erano un mitra, due bombe a mano e una rivoltella. Non so cosa mi passò per la testa: mandai la sedia all’aria, presi la pistola e gliela puntai contro. Ricordo quel sergente che disse “Anche i bambini ora sono contro di noi”. Come andò a finire? Lo facemmo prigioniero per una decina di giorni: lui dormiva con mio padre, anche lui ferito. Un giorno questo ragazzo venne da me e mi disse “Tuo papà mi ha fatto capire tante cose: voi difendete la vostra patria, noialtri invece no”. E poco prima che arrivassero gli alleati, scappò via. Non fece mai i nomi dei suoi carcerieri. Lo ha più rivisto questo giovane sergente? Proprio il 25 aprile del 1997. Dopo essere entrata nell’ANPI di Tolentino, venni a sapere che Domenico Cerasani (tenente colonnello degli Alpini) aveva visto in una trasmissione l’intervista di questo ex soldato, che raccontava – a modo suo – di come era stato fatto prigioniero dai partigiani. Visto che aveva la mia di voler far ricongiungere tedeschi e italiani, Cerasani si mosse fra Roma e le Marche, e così lo rividi. Come mai accettò di rivederlo? Si chiamava Erich Klemera, e mi raccontò di essere di Bolzano, che era stato obbligato a imparare l’italiano. E, soprattutto, che lui i fascisti li aveva sempre odiati. “Non mi ci pulisco nemmeno le scarpe con loro”, diceva. Aveva voglia di rivedere la ragazzina che lo aveva imprigionato, e da allora siamo diventati amici: ho conosciuto persino la sua famiglia e spesso siamo stati ospiti l’uno dell’altro. Purtroppo se n’è andato un paio di anni fa. Oggi Nunzia Cavarischia ha 93 anni e vive vicino ad Alessandria, in Piemonte. Come si sente? Sono una bisnonna e vengo assistita da mia figlia Licia: purtroppo il fisico sta cedendo e ho bisogno d’aiuto. Ma mi mancano le mie montagne marchigiane, la mia gente. Sento la nostalgia dei compagni che se ne sono andati: ormai siamo rimasti davvero in pochi. La storia non va come dovrebbe. Secondo lei la memoria di certi eventi e persone che hanno combattutto per la Resistenza non viene preservata abbastanza? Non viene fatto nella giusta maniera: ogni cosa oggi si realizza in funzione del “dio denaro”. Quello che ci vorrebbe è una vera rivoluzione.

24/04/2022 12:30
Una Cbf Balducci da urlo: Macerata batte Talmassons e conquista gara 1

Una Cbf Balducci da urlo: Macerata batte Talmassons e conquista gara 1

La CBF Balducci HR Macerata sbanca Talmassons portandosi a casa gara 1 della semifinale Play Off di vivo Serie A2 con un perentorio 0-3 ai danni della temibile CDA. Ancora una volta una grande prestazione di squadra per la truppa di coach Luca Paniconi. Sestetti consueti alla partenza: Talmassons con Nicolini e Obossa in diagonale, Grigolo e Silva Conceicao in banda, Cogliando e Bovo al centro, il libero è Maggipinto; Macerata con la diagonale Ricci-Malik, le schiacciatrici Fiesoli e Michieletto, le centrali Pizzolato e Cosi, Bresciani libero. Talmasson prova a partire forte con il turno al servizio di Grigolo (5-1) ma il turno ci pensa Malik, con due attacchi e un muro su Silva Conceicao, ad assottigliare il gap. Due aces consecutive per Cosi ed è pareggio (7-7). L’inerzia del set cambia subito dopo: Ricci mura, sempre su Silva Conceicao, e Malik colpisce da seconda linea. 8-10 ed il tecnico di casa Barbieri chiama time out. Macerata tiene il vantaggio grazie anche al muro di Fiesoli su Obossa; si fa sentire anche Michieletto che con due attacchi consecutivi fissa il punteggio sul 14-17, prima che Cosi trovi l’ace del 15-19. Talmassons però risponde, grazie agli attacchi di Cogliandro e Grigolo, 19-20 e giochi ancora apertissimi. Altro strappo della CBF Balducci con l’ace di Michieletto che vale il 19-22 ma è ancora Cogliandro a tenere in corsa la CDA, trovando il servizio del 21-22. Ci pensa allora Malik a scongiurare il pericolo, sul 22-23 la chiude Fiesoli, prima con una gran parallela dal posto 4, poi con un muro su Grigolo, ultima a toccare prima che la palla finisca in out per il 22-25 La CDA prova a guadagnare campo ad inizio secondo set, trascinata da Bovo ed Obossa (5-2). Pizzolato in primo tempo riduce il gap ma il turno al servizio dell’opposta di casa rischia davvero di spaccare il set: tre aces consecutivi con la sua battuta al salto ed è 10-5. Michieletto trova il cambio palla ed il suo turno in battuta e risponde con due servizi vincenti, pizzicando prima la ricezione di Silva Conceicao, poi quella di Grigolo. Divario dimezzato e set subito tornato in bilico, Cogliandro prova a tenere avanti Talmassons ma la difesa guidata da Bresciani inizia sempre di più ad inibire il temibile attacco friulano. Cosi (che prima attacca in primo tempo e poi mura su Grigolo) e Malik riacciuffano allora la parità (13-13) ed il successivo errore in attacco di Obossa porta avanti la CBF Balducci. L’opposta israeliana di Macerata colpisce di nuovo e quando Bovo sbaglia il primo tempo è 13-16. Silva Conceicao incappa in un altro muro, stavolta di Pizzolato ma sul 17-20 la CDA si riporta sotto con Grigolo, prima che Nicolini muri su Fiesoli per il 21 pari. Ci pensa allora Cosi a riportare la bilancia dalla parte delle ospiti. Obossa va out, Malik mette a terra ed un altro out di Grigolo frutta il 21-25. La prova di personalità di Macerata incide sull’inizio del terzo set. La ricezione della CBF Balducci resta sugli ottimi livelli del set precedente (7 ricezioni positive su 7 per una grande Bresciani) e la difesa concede solo il 29% di efficacia offensiva nel parziale. Sono allora le ospiti a fare la voce grossa in attacco: Fiesoli, Michieletto, Cosi e Malik vanno tutte a segno ed è subito 3-7. La reazione friulana è negli attacchi di Obossa e Cogliandro ma Pizzolato, Fiesoli e Cosi tengono Macerata a +4.  Non è finita, perché Talmassons va a segno con Grigolo ed il muro di Nicolini su Malik fa assottigliare pericolosamente il vantaggio della CBF Balducci. 10-11, Cogliandro sbaglia il servizio della possibile parità, Macerata tiene ma Talmassons non molla. Si va avanti punto a punto fino al punto del 16-18 di Fiesoli che apre al turno al servizio di Ricci, con la regista ospite brava a mettere alla frusta la ricezione avversaria. Ne beneficia soprattutto Malik che dilaga in attacco (chiuderà a 19 punti). Nicolini incappa nella doppia del 16-24 e, dopo 3 match ball annullati, l’out di Grigolo scatena la festa della CBF Balducci. Appuntamento ora a gara 2 a Macerata, ore 20.30 di mercoledì 27 aprile.   CDA TALMASSONS-CBF BALDUCCI HR MACERATA 0-3 CDA TALMASSONS: Bovo 3, Panucci, Dalla Rosa, Silva Conceicao 5, Marchi ne, Maggipinto (L), Cantamessa ne, Obossa 17, Grigolo 9, Cogliandro 8, Pagotto ne, Ponte (L) ne, Nicolini 5. All. Barbieri. CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bresciani (L), Martinelli, Cosi 11, Michieletto 12, Gasparroni ne, Ghezzi, Ricci 3, Stroppa ne, Peretti, Pizzolato 4, Fiesoli 11, Malik 19. All. Paniconi. ARBITRI: Pristerà, Pasin. PARZIALI: 22-25 (27’), 21-25 (26’), 19-26 (25’) NOTE: CDA 7 errori in battuta, 5 aces, 43% ricezione positiva (25% perfetta), 33% in attacco, 6 muri vincenti; CBF Balducci 4 errori in battuta, 6 aces, 60% ricezione positiva (34% perfetta), 37% in attacco, 9 muri vincenti.  

24/04/2022 09:43
Covid Marche, continua a salire l'incidenza del virus. A Macerata 389 nuovi casi

Covid Marche, continua a salire l'incidenza del virus. A Macerata 389 nuovi casi

Continua a salire il tasso cumulativo di incidenza nelle Marche, arrivato a 816,77 casi su 100mila abitanti (ieri 798,19), a fronte di 2.063 nuovi positivi al covid nell'ultima giornata, che rappresentano il 43,2% dei 4.775 tamponi diagnostici, su 5.474 tamponi complessivi. Ancona resta la provincia con il più alto numero di nuovi casi, 537, a seguire Ascoli Piceno con 435, Pesaro Urbino con 389, Macerata con 386 e Fermo con 213. Sono 103 i nuovi contagiati di fuori regione. Le fasce di età più colpite sono ancora 25-44 anni con 505 casi e 45-59 anni con 497, seguite da 60-69 con 300 casi. I soggetti con sintomi sono 491, i contatti stretti di casi positivi 559, i contatti domestici 550, i positivi in setting scolastico formativo 27, i contatti in ambiente di vita socialità 8, mentre ci sono 411 casi in fase di approfondimento epidemiologico. (ANSA)

23/04/2022 18:26
Infermiere maceratese trasforma in arte 49 multe del Comune di Bologna

Infermiere maceratese trasforma in arte 49 multe del Comune di Bologna

Quarantanove multe trasformate in arte. È l’idea di Leonardo Scali, infermiere specializzato maceratese, e di un gruppo di amici dopo che il trentanovenne si è visto recapitare oltre quaranta multe dal Comune di Bologna. Scali, dopo aver lavorato per tre anni all’ospedale di Norwich, in Inghilterra, nel 2020, a causa della pandemia, si è trasferito a Bologna in seguito a un’assunzione all’ospedale Sant’Orsola, dove ha iniziato a lavorare subito nel reparto Covid. L’infermiere per raggiungere il luogo di lavoro ogni giorno si spostava con un motorino prestato da un amico, ‘sfrecciando’ sulla corsia degli autobus – che usava come scorciatoia per raggiungere l’ospedale – senza rendersi conto di commettere un’infrazione: se ne accorgerà solo 49 passaggi dopo, quando il Comune di Bologna notifica tutte le multe.  Dopo un iniziale sconcerto, Leonardo trova la via per il riscatto, e decide di trasformare ogni multa in un pezzo unico da collezione. È così che nasce Forgive me Bolo: la prima collezione di NFT, creata a partire dai verbali delle infrazioni del Comune di Bologna. Gli NFT, acronimo di non-fungible token, sono dei certificati che attestano l'autenticità, l'unicità e la proprietà di un oggetto digitale, come per esempio un'immagine, un video, o una canzone. Così viene descritta dal collettivo di artisti che ha aiutato Leonardo a concepire la collezione: "Forgive me Bolo è il triste epilogo di una storia personale, immagine del destino del singolo schiacciato dall’ineluttabile schiacciasassi dell’autorità. L’infermiere Scali lotta contro il covid, libero, sfrecciando sul suo motorino; il Comune di Bologna emette la sua sentenza, notificando spietatamente le infrazioni; quei documenti sono tutto quello che rimane nelle mani del distrutto Scali. Infrazioni e debiti. Che qui diventano arte".  

23/04/2022 12:50
Università di Macerata, concerto per la pace con Mafalda Minnozzi

Università di Macerata, concerto per la pace con Mafalda Minnozzi

Per ribadire il suo impegno nella diffusione della cultura del dialogo e dell’inclusione, l’Università di Macerata organizza per giovedì 28 aprile, ore 21, al teatro della Società Filarmonico Drammatica un concerto con Mafalda Minnozzi. Artista di caratura internazionale, ambasciatrice della musica nel mondo, la cantante, marchigiana di adozione, accoglie lo spirito dei tre paesi in cui ha scritto i principali capitoli della sua storia: Italia, Brasile e Stati Uniti. Con lei il linguaggio della musica che unisce i popoli trova la sua espressione più profonda: parte dal territorio, in cui affondano le nostre radici, per poi intrecciarsi con altre identità ed espandersi verso il mondo, così come i canti degli emigranti si integravano con le culture che li accoglievano. Il risultato è un mix travolgente e unico di musica brasiliana, chanson francese, canzoniere napoletano, musica d’autore italiana, jazz. La serata, che promette emozioni e sorprese musicali, vedrà sul palco anche Paul Ricci alle chitarre, Nicola Stilo al flauto e pianoforte e Alessandro Marzi alla batteria e percussioni. Interverrà anche Roberto Rossetti, attore, cantante, regista, autore e docente, dal 2015 produttore e direttore artistico di “Compagnia della Marca”. L’ingresso è libero su prenotazione, registrandosi online sul sito mafaldaminnozzi.eventbrite.it o chiamando la mattina, dal lunedì al venerdì, allo 0733 258.2636.  

23/04/2022 12:00
Unimc, alle Alberico Gentili Lectures il politologo francese Yves Mény

Unimc, alle Alberico Gentili Lectures il politologo francese Yves Mény

Nuovo appuntamento, da mercoledì a venerdì, 27-29 aprile 2022, con le Alberico Gentili Lectures organizzate dall'Università di Macerata: un prestigioso ciclo di conferenze intitolato al giurista marchigiano e tenuto da accademici illustri, giudici e dirigenti provenienti da tutto il mondo. Ospite di quest'anno sarà Yves Mény: professore di scienza politica, già presidente della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e presidente emerito dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze, ha insegnato in diverse Università francesi (Rennes, Parigi II, SciencesPo) e straniere in Italia, in Europa e negli Stati Uniti e ha pubblicato articoli e libri su temi di politica comparata e politiche pubbliche, sulla corruzione e il populismo e sulla questione del deficit democratico in Europa. Per informazioni: unimc.it/agl  Le tre lezioni, che si terranno nel teatro della Società Filarmonico-Drammatica di Macerata, saranno introdotti da Benedetta Barbisan, docente di diritto comparato e ideatrice delle Agl. Mercoledì alle 15:00 si parlerà della legittimità, dall’assolutismo agli ideal-tipi weberiani. L’incontro sarà preceduto la mattina alle 11:30 da un confronto tra l’ospite e gli allievi della Scuola di Studi Superiori G. Leopardi Chiara Comberiati e Nicola Teodori a partire dal volume “Popolo ma non troppo”, una riflessione sui problemi posti alla democrazia liberale dall’affermarsi dei movimenti populisti a partire dal concetto di “popolo”. Giovedì alle 9:30 si parlerà di democrazia e legittimità mentre venerdì, alla stessa ora, si affronteranno i temi dell’obbedienza e della resistenza individuale e collettiva. Il programma dettagliato e le modalità di partecipazione sono indicate nel sito unimc.it/agl. La casa editrice il Mulino cura la pubblicazione in volume delle Alberico Gentili Lectures in una collana appositamente dedicata, a cura di Benedetta Barbisan. Sono stati ospiti delle precedenti edizioni: Guido Calabresi, giudice federale d'appello degli Stati Uniti; Robert A. Burt, docente della Yale Law School; Giuliano Amato, giudice costituzionale, già presidente del Consiglio dei Ministri e vice-presidente della Convenzione europea; Christopher McCrudden, Sonia Sotomayor, giudice della Corte suprema degli Stati Uniti; Edwin Cameron, giudice della Corte costituzionale del Sudafrica; Daphne Barak-Erez della Corte Suprema d’Israele; Silvana Sciarra, giudice della Corte Costituzionale.

22/04/2022 18:30
Fondo Aree Sisma, via libera ai primi 180 milioni di euro per le imprese: ecco come fare richiesta

Fondo Aree Sisma, via libera ai primi 180 milioni di euro per le imprese: ecco come fare richiesta

Cento ottanta milioni di euro messi a disposizione delle imprese dell’Appennino centrale colpito dai terremoti del 2009 e del 2016 previsti dal Fondo complementare Aree Sisma 2009-2016 e destinati a finanziare lo sviluppo del territorio ed accompagnare la ricostruzione.  E’ questo quanto stabilito con l’approvazione dei primi due bandi per la ricostruzione, in parte, anche dell’entroterra maceratese. I fondi approvati risultano essere aggiuntivi rispetto a quelli già inseriti nel Pnrr nazionale e la loro pubblicazione in gazzetta ufficiale, in attesa della notifica alla Commissione europea, dovrebbe avvenire entro il mese di maggio.  A far parte della Cabina di Coordinamento integrata che ha messo a disposizione i primi 180 milioni di euro per le imprese, per un totale di 600 milioni stanziati, il Commissario straordinario sisma 2016, Giovanni Legnini insieme con Carlo Presenti, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, i rappresentanti dei sindaci dei crateri e i Presidenti delle quattro Regioni colpite, con il capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande. Le risorse di questi bandi sono destinate ai Contratti di Sviluppo di carattere industriale, delle attività turistiche o per la tutela ambientale nelle aree colpite dal sisma. Tra i possibili aiuti il finanziamento agevolato, il contributo in conto impianti e il contributo diretto alla spesa, da definire sulla base dei singoli progetti.   Nello specifico i bandi, con le relative Ordinanze, riguardano la misura B1.1 del Fondo Complementare, denominata “Sostegno agli investimenti di rilevante dimensione finanziari” e che stanzia 80 milioni di euro per progetti d’investimento di almeno 20 milioni, ridotti a 7,5 milioni per quelli che riguardano la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli e il turismo.   Il bando per le misure B2.1 e B3.3 finanzia con 100 milioni programmi di sviluppo unitari proposti da una singola impresa o da una rete di imprese, composti da uno o più progetti d’investimento, tra 1,5 e 20 milioni di euro, a carattere produttivo o ambientale. Tali programmi possono ricomprendere progetti di ricerca, innovazione, sviluppo delle competenze, digitalizzazione, e anche iniziative di consolidamento, rafforzamento, riposizionamento e crescita per le imprese che già avevano sede nel cratere prima del terremoto.   Una parte dei fondi del bando è riservata al finanziamento di progetti per il riciclo delle macerie da sisma, anche tramite l'acquisto di macchinari, in un'ottica di economia circolare, in modo da ridurre al minimo il costo di smaltimento dei materiali che risultano dalle demolizioni e migliorarne la gestione, con incentivi a progetti di valore compreso tra 1 e 3 milioni di euro.   “La decisione assunta rappresenta il primo importante passo della strategia di sostegno all’economia dei territori colpiti dai terremoti del 2009 e 2016 - ha detto il Commissario Legnini -. Firmerò le ordinanze nei prossimi giorni e dopo la notifica all’Unione europea e la pubblicazione dei bandi le imprese avranno a disposizione una grande opportunità per generare crescita e posti di lavoro”. 

22/04/2022 17:00
Mangialardi sulle Usca: "Non vanno smantellate alla fine dello stato di emergenza"

Mangialardi sulle Usca: "Non vanno smantellate alla fine dello stato di emergenza"

La prossima settimana il Parlamento voterà l’emendamento presentato dal Partito Democratico al decreto legge 24/2022 inerente le disposizioni sulla cessazione dello stato d’emergenza, che chiede la proroga dell’operatività delle Usca fino al prossimo 31 dicembre, anziché al 30 giugno come previsto dal testo uscito dalle commissioni. A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi. “L’emendamento, a prima firma dell’onorevole Paolo Siani – spiega Mangialardi -  non è solo opportuno, ma doveroso, considerata l’ancora alta incidenza dei contagi nel territorio nazionale e la possibile recrudescenza che si potrebbe registrare in autunno. Per questo auspico che il Parlamento sappia trovare i numeri necessari per approvare la proposta di proroga ed evitare un imprudente abbassamento della guardia di fronte al Covid che continua a circolare in tutto il Paese”. “Del resto – prosegue - la medicina del territorio, e in particolare le Usca, hanno dimostrato tutta la loro fondamentale importanza durante la pandemia, sia sotto l’aspetto dell’efficacia e della tempestività del servizio a domicilio rivolto al cittadino, sia per la capacità di alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere, evitandone il collasso”. “Personalmente sono convinto che tali strutture non solo vadano mantenute operative per tutto il 2022, stanziando ovviamente le risorse economiche necessarie al loro regolare funzionamento, ma è necessario, seguendo coerentemente i principi indicati dalla missione Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, iniziare a pensarle come il caposaldo di una profonda riforma del sistema sanitario nazionale. Una riforma assolutamente necessaria, come purtroppo il dramma del Covid ha largamente dimostrato”.

22/04/2022 16:40
Macerata, auto si sfrena e finisce in un dirupo vicino alla ferrovia: treni bloccati e traffico in tilt

Macerata, auto si sfrena e finisce in un dirupo vicino alla ferrovia: treni bloccati e traffico in tilt

Auto sfrena e finisce in un dirupo che costeggia la ferrovia: treni fermi e disagi alla circolazione. Il fatto si è verificato nel primo pomeriggio a Macerata. In base a una ricostruzione, un uomo stava parcheggiando la propria vettura nel garage all’incrocio tra via Pallotta e via Rossi, quando è sceso per aprire la porta. L’auto, senza il freno a mano inserito, è indietreggiata sino a rompere una recinzione. Il veicolo è poi rimasto in bilico sopra al pendio che tra la vegetazione incolta sale fino a via Rossi. Sul posto sono giunti i Vigili del fuoco per il recupero. L'automobile, essendo finita a ridosso della ferrovia in un punto pericoloso, è stato necessario uno stop al traffico dei treni con conseguenti code ai passaggi al livello, sino al completamento delle operazioni di recupero del mezzo.  

22/04/2022 16:00
Incendio Cosmari, scampato pericolo. Arpam: “Valori sotto controllo, attendiamo riscontro”

Incendio Cosmari, scampato pericolo. Arpam: “Valori sotto controllo, attendiamo riscontro”

“I primi dati che abbiamo determinato in seguito all'incendio della Cosmari Srl, e confrontabili con quelli rilevati dalla stazione di qualità dell'aria di Macerata Collevario, sono quelli delle polveri sottili PM10: le concentrazioni medie giornaliere sono inferiori ai 20 microgrammi/m3 (il valore limite è 50). Attendiamo nei prossimi giorni informazioni per quanto riguarda le diossine”. Così la responsabile del servizio territoriale dell’Arpam di Macerata Paola Ranzuglia ha voluto rassicurare la popolazione sugli effetti del rogo esploso la notte del 15 aprile scorso intorno alle ore 23 presso il capannone del trattamento biologico meccanico della raccolta indifferenziata dell’impianto del Cosmari di contrada Piane di Chienti, tra Tolentino e Urbisaglia. I risultati sinora ottenuti fanno riferimento ai tre giorni circa di monitoraggio, partiti alle ore 7 del giorno 16 aprile.La causa resta imputabile nel malfunzionamento del nastro trasportatore - come confermato anche dal presidente della Cosmari Srl e sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi. Ad oggi, il rischio di danni all’ambiente e alla salute dei cittadini della provincia sembrano scongiurati, ma per avere certezza assoluta bisognerà attendere il risultato dei prossimi rilevamenti. A fare la differenza, secondo gli accertamenti preliminari condotti in loco da Arpam 24 ore dopo l’accaduto, sarebbero stati non solo il tempestivo intervento dei Vigili del fuoco giunti da Tolentino, Macerata e Civitanova – che hanno domato le fiamme nel giro di un’ora – ma anche le buone condizioni atmosferiche, contribuendo a circoscrivere le fiamme e impedendo di fatto che la nube nera prodotta si disperdesse verso altre zone della provincia. "La frazione del particolato fine PM10 è importante - prosegue Ranzuglia - perché può essere inalato insieme ai metalli pesanti, gli IPA e le diossine. Il benzoapirene è il tracciante degli idrocarburi e, in quest'occasione, i livelli sono 10 volte inferiori alla soglia di sicurezza per la contaminazione dell'aria; per i metalli si guarda al piombo, all'arsenico, al cadmio e al nikel, dove anche qui i valori di riferimento, in base al D.Lgs. 155/2010, sono al di sotto di 20-100 punti"   "Ma per dare certezza assoluta di scampato pericolo - conclude la direttrice di Arpam - serviranno gli ultimi dati di laboratorio in arrivo la prossima settimana. Le diossine sono un contaminante decisivo nella combustione di materiale plastico, e i risultati ci diranno se sarà opportuno o meno fare ulteriori accertamenti".

22/04/2022 15:23
Unimc partecipa alla marcia della pace Perugia-Assisi

Unimc partecipa alla marcia della pace Perugia-Assisi

L'Università di Macerata insieme alla Crui - Conferenza dei rettori delle Università italiane – aderisce alla Marcia Straordinaria PerugiAssisi della pace e della fraternità in programma il prossimo 24 aprile. La Marcia da oltre 60 anni vede sfilare i movimenti pacifisti lungo i 24 chilometri che conducono dal capoluogo umbro al Sacro Convento di Assisi. “Questa – ha spiegato Flavio Lotti, promotore della Marcia – non sarà solo una marcia contro tutte le guerre che continuano a insanguinare il mondo. Vogliamo fare di questo evento un’occasione per costruire una nuova cultura della pace da fare tutti i giorni, prendendoci cura delle vite degli altri e del pianeta”. L'Ateneo maceratese sarà rappresentato a Perugia dalla prorettrice e delegata all'internazionalizzazione Benedetta Giovanola. "Che si recuperi il dialogo e si affermi la pace. L’idea di Europa, la sua civiltà, le sue bellezze, le sue aspettative sono strutturalmente incorporate in noi" ha già avuto modo di evidenziare il rettore Francesco Adornato in occasione della recente inaugurazione dell'anno accademico. L’Università di Macerata ha varato un pacchetto di azioni a sostegno di studenti e docenti Ucraini, “Unimc for Ukraine”: cinque borse di studio da 9 mila euro per studenti e studentesse ucraini che intendono iscriversi a un corso di laurea, altre dieci per il sostegno economico di chi è già iscritto o in mobilità. Per consentire il proseguo degli studi intrapresi in patria con la massima flessibilità, inoltre, gli studenti ucraini possono iscriversi gratuitamente a singoli corsi tra quelli offerti nel 2021/22. Ricercatori e professori ucraini, poi, avranno la precedenza come “scholars at risk” nel bando di visiting professors.

22/04/2022 11:45
Macerata, assegno di cura per anziani non autosufficienti: come fare domanda

Macerata, assegno di cura per anziani non autosufficienti: come fare domanda

Da oggi, venerdì 22 aprile, a lunedì 23 maggio sarà possibile presentare la domanda di accesso all’assegno di cura per anziani non autosufficienti per l’anno 2022. L’assegno di cura consiste nell’erogazione di un sussidio mensile di 200 euro, concesso per 12 mesi (da gennaio a dicembre 2022), finalizzato a sostenere gli anziani non autosufficienti assistiti a domicilio direttamente da familiari o con l’ausilio di assistenti familiari con regolare contratto di lavoro. La graduatoria finale, dopo l’approvazione del Comitati dei Sindaci, verrà pubblicata sul sito dell’ATS15 (www.ats15.it ). «Anche quest’anno i fondi destinati all’assistenza degli anziani non autosufficienti sono aumentati nell’ottica di una maggiore attenzione alla rete familiare e alle persone con fragilità - ha detto il vice sindaco e assessore alle Politiche Sciali del Comune di Macerata, capofila dell’ATS15, Francesca D’Alessandro -. Si tratta di un aiuto concreto che favorisce la permanenza degli anziani non autosufficienti nel proprio ambiente familiare garantendo tutte le cure necessarie e, al contempo, una continuità nei rapporti con i propri cari». Il servizio è destinato a persone con 65 anni di età non autosufficienti, residenti nel territorio dell’Ambito territoriale sociale 15, che abbianootten uto il riconoscimento definitivo dell’invalidità civile pari al 100% che siano titolari dell’indennità di accompagnamento. I beneficiari non autosufficienti devono usufruire di un’adeguata assistenza presso il proprio domicilio nelle modalità verificate dall’assistente sociale dell’ATS15 che elabora e sottoscrive insieme al beneficiario e alla sua famiglia il “Patto per l’Assistenza Domiciliare”. Le domande per l’assegno di cura 2022 possono essere presentate dal 22 aprile al 23 maggio 2022 esclusivamente per via telematica attraverso credenziali SPID della persona anziana stessa, di un suo familiare o di una persona incaricata alla sua tutela, che gli consentirà di accedere alla piattaforma online “Sicare”. Per accedere alla citata piattaforma telematica, è necessario digitale nei motori di ricerca il seguente link https://sociali.comune.macerata.it/sicare/benvenuto.php oppure mediante accesso al sito www.ats15.it oppure tramite il QR Code. È possibile ricevere informazioni contattando l’Ufficio Promozione Sociale presente in ciascuno dei nove Comuni dell’ATS15 (Appignano, Corridonia, Macerata, Mogliano, Montecassiano, Petriolo, Pollenza, Treia e Urbisaglia) o all’indirizzo assegnodicura@comune.macerata.it o ai seguenti recapiti 0733-256291 o 0733-256344 (dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 14:30 e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 18).

22/04/2022 10:34
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.