Sabato 24 giugno la casa di riposo “A. Chierichetti” di Gagliole ha aperto le sue porte ed ha organizzato la seconda edizione dell' Open Day dedicata quest'anno alla “Solidarietà”.
Tema quello della solidarietà che è stato protagonista del 2016 dopo le scosse del sisma che ha messo in ginocchio il nostro territorio ma che fortunatamente ha lasciato illesa la casa di riposo che ha potuto accogliere molti terremotati offrendo loro tutto ciò di cui necessitavano.
Grazie al passa parole e al web la nostra richiesta di aiuto è arrivata in ogni parte d'Italia ed ha avuto adesioni inimmaginabili da parte di cittadini privati, comuni e pro-loco, associazioni di volontariato e non, parrocchie, case di riposo, scuole, circoli privati di ogni genere ed altro ancora.
Sabato la casa di riposo ha invitato tutti coloro che hanno offerto il loro aiuto per ringraziarli.
La giornata è iniziata la mattina durante la quale gli ospiti della struttura hanno presentato alcune delle attività svolte durante l'anno. Alcuni si sono cimentati in un torneo di briscola, altri hanno preferito dedicarsi ad un saggio di ginnastica dolce o ad una gara di birilli.
Dopo il pranzo gli ospiti hanno offerto un divertente spettacolo di musica cimentandosi nel Karaoke che ha coinvolto tutti i presenti.
E' seguita la cerimonia di premiazione con la consegna degli attestati da parte delle autorità presenti . Ospite d'eccellenza il rettore dell'Università di Camerino prof. Flavio Corradini che si è prestato con spontaneità e spirito ironico a duettare con la presentatrice della cerimonia Alessia Carradori operatrice della struttura. Presenti il sindaco del comune di Gagliole Avv. Mauro Riccioni, il vice sindaco del comune di Gagliole Valerio Strappaveccia, il vice sindaco del comune di Castelraimondo Esperia Gregori, il vice sindaco del comune di Portacomaro (AT) Riccardo Durando
La giornata si è conclusa con un'appetitosa cena fredda.
Il Presidente Ing. Stefano Sabbatini ed il consiglio di amministrazione e la direzione ringraziano tutti i presenti, tutto lo staff (dipendenti e non) che si è adoperato ed ha collaborato alla riuscita della manifestazione e danno appuntamento al prossimo anno alla terza edizione dell'Open Day.
Il sindaco di Gagliole Mauro Riccioni torna a raccontare quella che è la situazione del suo Paese dopo il terremoto che l'ha messo in ginocchio. Questa volta lo fa affidandosi a dei versi che, partendo da Facebook, vorrebbero raccontare la situazione della sua gente, di chi da mesi è senza casa e può solo sperare in un futuro migliore.
"Ho semplicemente voluto raccontare - dice Riccioni - quella che è la situazione di tante persone, la mia in primis, che dallo scorso autunno sono senza casa, dei sentimenti di ira misti a stanchezza che nei mesi si sono sedimentati dentro di noi, delle lacrime che ultimamente sono più frequenti dei sorrisi".
"Questo non significa però - continua il sindaco - che la speranza sia persa. La zona rossa è stata riaperta un mese e mezzo fa e la situazione di inagibilità è stata ridotta dal 48 al 35%. Inoltre sono partiti due o tre cantieri per la ricostruzione leggera e altri quattro partiranno il prossimo mese. Mi auguro, entro Natale, di ridurre la situazione ancora del 10%".
Per quanto riguarda la possibilità di portare Marylin Manson a suonare in questa terra devastata dal sisma, il sindaco Riccioni spiega quali sono le problematiche.
"Io ho preso alcuni contatti - spiega - ma i problemi sono due. Il primo legato alle tempistiche perché il cantante ha già chiuso la programmazione estiva e invernale per questo anno e quindi la prima data possibile sarebbe da trovare nei mesi estivi del 2018, il secondo riguarda il fatto che il mio mandato finirà a maggio dell'anno prossimo. Dobbiamo capire se è possibile coinvolgere il cantante senza anticipare somme di denaro dato che lo scopo è la solidarietà. Di certo la mia non è una sfida con nessuno, sto cercando solo di dare un contributo concreto alla mia gente e alla mia terra".
Questa la poesia scritta da Mauro Riccioni.
"IL TERREMOTATO A te pellegrino che vieni dalle nostre parti, racconto brevemente come è cambiata la nostra vita. Se vedi un uomo solo , che vaga con lo sguardo assente, perso nel vuoto , abbi rispetto per lui, perchè ha perso la gioia di vivere. . Se vedi una donna piangente , senza motivo, che volta lo sguardo mentre cerchi di scrutarla , sappi che lei pensa al futuro incerto dei propri figli . Se vedi un lavoratore stanco, con gli occhi cerchiati, sudato più del dovuto per il lavoro che sta compiendo, sappi che quell'uomo la notte non si assopisce per i tanti pensieri che gli affollano la mente. Se vedi una persona distratta ai tuoi racconti , sappi che lui vorrebbe con te interloquire , ma il suo pensiero è preso da problemi ben più gravi che tu non puoi neanche immaginare. Se vedi un craterato guardare una casa per ore e ore , senza parlare con nessuno, sappi che lui sta pensando all'amore vissuto tra quelle quattro mura con la propria donna ed alle prime pagelline del figlio, ai sorrisi dei propri figli, quando fra mille difficoltà riusciva a dare un dono per i loro compleanni. Se vedi un nostro paesano irato, prendersela col mondo intero, perdonalo. Lui ha perso ogni riferimento e certezza nella vita, ma il suo cuore è rimasto puro, genuino e vero come lo era un tempo. Se vedi un uomo delle nostre terre che declina un invito a cena , sappi che non desinerà con te, non perchè non abbia il piacere di trascorrere un'ora serena ascoltandoti, ma perchè non ha ancora ottenuto l'aiuto mensile dello Stato ed ha le tasche vuote. Se vedi un uomo commuoversi per un nonnulla, sappi che non è un istintivo o un passionale che non riesce a frenare i propri istinti bambineschi , ma perchè un piccolo gesto positivo lo attacca alla vita. Se vedi le nostre genti , invecchiate in pochi mesi, stanche , sole, sgraziate , abbi pietà di loro tutti insieme ed abbi pietà per ogni uomo ed ogni donna che vedi sul tuo cammino nei nostri luoghi da te battuti , perchè quello è un terremotato".
La Casa di Riposo del comune di Gagliole ha indetto un bando per la selezione di quattro volontari che svolgano il Servizio Civile Nazionale presso la propria struttura.
Il periodo di attività dei volontari avrà durata 12 mesi ed è prevista la retribuzione mensile di €. 433,80.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è lunedì 26 giugno 2017 alle ore 14.00. Le domande pervenute oltre questa data e questo orario non potranno essere accettate.
Per informazioni è possibile contattare il numero 0737/641183 o visionare il sito internet www.aspgagliole.it.
Quanti non pagano l'assicurazione dell'auto? Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso il coordinamento delle motorizzazioni civili ha stilato un elenco (aggiornato al 25 febbraio 2017) con tutti i comuni italiani in cui gli automobilisti non pagano la Rca auto e/o la revisione, obbligatorie per legge.
In provincia, il comune che evade di più è San Ginesio con il 15,8% su 2.209 veicoli. San Ginesio è anche il primo comune delle Marche seguito da Gagliole, con il 15,75% su 362, sul podio anche Cingoli con il 14,86% su 6.399. La media nazionale è del 13%, quella provinciale dell'8,26%.
Analizzando i dati, i comuni meno assicurati risultano, spesso, essere i più piccoli dove ci sono meno controlli da parte delle forze dell'ordine e dove mancano anche presidi di polizia locale. Tra gli altri comuni della provincia spiccano: Macerata 7.17% su 23.232 veicoli, Tolentino 8,61% su 10.785, Civitanova 9,95 su 23.126, Castelraimondo 6.58% su 2476, Matelica 6.98% su 5404, Camerino 7.76% su 4073, San Severino Marche: 7.60% su 7050, Sarnano 8.85% su 1864, Fiastra 5.90% su 356, Fiuminata 7.50% su 787, Muccia: 6.73% su 550. Chiudono la classifica Pioraco 5.39% su 631, Loro Piceno 4.91% su 1.283 e Sefro con 4.72% su 212 veicoli.
La classifica regionale prosegue con Montegrimano Terme (Pu, 14.21% su 584 veicoli), Sassofeltrio (Pu, 13.98% su 801 veicoli), Macerata Feltria (Pu, 13.40% su 1149 veicoli). Al settimo il piccolo comune di Gualdo (Mc, 13.24% su 476 veicoli). Rientrano nella top ten regionale anche Grottammare, 12.92% su 9.263 e San Benedetto del Tronto, 12.38% su 26.723.
In Italia molti veicoli circolano senza assicurazione obbligatoria. La situazione è più drammatica al sud: a Striano e Qualiano, in provincia di Napoli, il 46% circa dei veicoli non risulta assicurato. Spicca anche il casa di Oldenico, in provincia di Vercelli: 256 abitanti per 303 veicoli circolanti e la percentuale (49%) insospettisce non poco. Certamente, la crisi economica, le tariffe folli proposte da alcune compagnie assicurative e la soglia della povertà che cresce sono tra le cause principali dei mancati rinnovi. Una situazione che negli ultimi anni è, tuttavia, migliorata grazie ai provvedimenti presi da alcune amministrazioni locali.
È bene sottolineare che le cifre potrebbero essere sovrastimate perché nella stagione invernale molti automezzi sono fermi in garage, altri potrebbero essere sottoposti a sequestro e fermo amministrativo.
A sei mesi dal sisma, Gagliole è il primo comune ad eliminare la zona rossa. Il 26 aprile alle ore 11 riaprirà il centro storico e, dopo una cerimonia inaugurale, una ventina di famiglie potrà tornare a casa.
“ Anche se si tratta di 50-60 persone è un segnale che ci dà molta speranza – commenta il sindaco Mauro Riccioni - A sei mesi dal sisma tornano nelle loro case interessate da una inagibilità indotta; a gravare sugli immobili era la pericolosità della Rocca che abbiamo prontamente sistemato e grazie poi alla sollecitudine con cui anche le Fast hanno lavorato (già 40 giorni fa abbiamo completato infatti tutti i controlli) si è raggiunto questo bel traguardo che ci ha consentito di eliminare la zona rossa. Il centro storico di Gagliole torna a vivere”.
“E’ già tutto pronto – conferma il primo cittadino- e a maggio le prime case cominceranno ad essere sistemate. Oggi c’è la mia personale soddisfazione e quella dei cittadini del centro storico, parecchi dei quali per sei mesi hanno vissuto nelle roulotte, in situazione di grande disagio, consumando i pasti nella mensa pubblica e dividendo con gli altri gli spazi comuni. Alcune delle famiglie per due mesi avevano utilizzato come sistemazione i dormitori allestiti nell’emergenza e dunque, varcare la porta di quello che è il proprio nido, assaporare il piacere di mettersi sul letto e chiacchierare con la propria moglie, penso che significhi riacquistare quell’intimità che solo casa tua può darti".
"Ritornare alla quotidianità di prima, anche se tutto quello che ti circonda non è la vita di un tempo, ha un valore enorme -afferma Riccioni -. Seppure per pochi andiamo a far sì che da un 48 per cento di persone i cui immobili erano inagibili, oggi con il ritorno in centro storico di 15- 20 famiglie, l’inagibilità riguardi circa un terzo di abitanti. Con la ricostruzione leggera inoltre pensiamo di far rientrare per l’inverno una cinquantina di altre famiglie, per un totale di 150 persone, il che ci fa essere ottimisti. Per quel che riguarda la ricostruzione pesante vedremo; siamo in attesa di ordinanze e circolari per capire come fare per partire perché al momento non c’è molta chiarezza". E conclude "Qui purtroppo il comune può fare ben poco; ci auguriamo che facciano molto Governo, Commissario straordinario e chi di dovere”.
Michele Scarponi è stato da sempre vicinissimo anche ai territori colpiti dal terremoto. Malgrado i tanti impegni lo tenessero spesso e volentieri lontano da casa e dalle sue Marche, Michele non appena poteva partecipava ad iniziative di beneficenza, contribuendo in prima persona con la sua presenza e con la sua simpatia. E, lo sottolineiamo per correttezza e giustizia, ogni volta non ha mai e in nessun modo chiesto alcun compenso.
Il 20 dicembre scorso, era stato protagonista di una cena di beneficenza a favore della popolazione di Gagliole e, insieme al sindaco Mauro Riccioni, aveva registrato un simpatico video dove, fra l'altro, invitava i terremotati a farsi forza. In quell'occasione, di fronte a oltre 250 persone, Michele aveva portato una sua maglia dell'Astana da mettere all'asta e il sindaco Riccioni avva ricambiato con il suo libro "Il sindaco gratis". Ricordava Gagliole per un episodio: "Siamo passati di lì per una corsa e c'era uno strappo in salita durissimo..."
Ecco il video: un altro modo per ricordare un grande campione, un grande uomo.
Una serata speciale, quella di ieri venerdì 7 aprile all'Auditorim Appiani di Treviso a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma del 2016 nella provinca di Macerata. Il trio Mauro Corona, Gigi Maieron e Toni Capuozzo con lo spettacolo “Tre uomini di parola”, una “chiacchierata teatrale” fra tre amici – lo scrittore Corona, il giornalista Capuozzo e il cantautore Maieron – accomunati dalle radici friulane, quindi, di chi ha la consapevolezza di cosa significa vivere un tale dramma come il terremoto che colpì il Friuli Venezia Giulia nel 1976. Durante la serata, c'era anche la possibilità di acquistare l'ultimo libro scritto a quattro mani "dal boscaiolo - scrittore" Corona e dal musicista - scrittore Maieron, il titolo dell'opera letteraria pubblicato dalla Chiarelettere: "Quasi niente" già best seller in Italia.
I fondi raccolti dalla serata di beneficenza serviranno a sostenere le casse del Comune di Gagliole, garantendo il mantenimento dei servizi essenziali per bambini e anziani. Per suggellare l'operazione (e consegnare l'assegno), il terzetto si esibirà in giugno nel piccolo Comune della provincia di Macerata. "Così, per la prima volta al mondo, gli spettatori saranno pagati e non paganti", ha così esclamato con una nota di colore Toni Capuozzo, già inviato di guerra del Tg5 conduttore del programma Terra dal 2001. Non poteva mancare alla serata il sindaco di Gagliole Mauro Riccioni che ha dichiarato "sono contento, non mi sarei mai aspettato tanta solidarietà, la regione Veneto tra beni immobili, roulotte, vestiario e beni di prima necessità, ci ha donato quasi 300. 000 euro; quanto è stato fatto per noi lo dobiamo principalmente alle tante associazioni venete e ai privati cittadini del nord/est più che agli enti Istituzionali. Dico ancora grazie, saremo tanto felici di ripetere la serata di ieri, durante l'estate in giugno a Gagliole" .
Tutto pronto domani per la "Ri-scossa dei terremotati", la manifestazione a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma organizzata dai comitati 'Quelli che il terremoto' e 'La terra trema noi no'. L'appuntamento è per le 10 a Roma in piazza Montecitorio e nei diversi punti di ritrovo predisposti nel cratere.
I cittadini di Rieti, Torrita, Grisciano,Trisungo, Visso, Pieve Torina, Salvalagli di Gagliole, Tolentino, Porto Sant'Elpidio e L'Aquila, saranno presenti nei diversi stalli per dare vita "a una protesta pacifica, ma determinata nel richiedere un cambio di passo nella gestione del post sisma - spiegano gli organizzatori - E non si è fatta attendere la risposta degli italiani che in poche ore hanno affollato la pagina ufficiale dell'evento, 'Terremoto centro Italia', con le immagini del logo e striscioni dell'evento comparsi un po' ovunque. Da registrare anche gli endorsement politici di Di Maio, Meloni e Lega che su Fb hanno condiviso il video di presentazione della manifestazione, facendo schizzare le visualizzazioni a 200mila, raggiungendo quasi 700mila persone".
Sabato primo aprile il Comitato Spontaneo "Quelli che il Terremoto" e il Comitato "La Terra Trema noi no" scenderanno uniti in piazza a Roma ed in altri stalli lungo il cratere "per denunciare i ritardi, le lacune, l'assenza di una gestione puntuale ed efficace che negli ultimi 7 mesi ha aggravato la ferita invece di sanarla".
Per dare ulteriore voce alla protesta, e anche per sensibilizzare i cittadini a partecipare alla manifestazione, è stato realizzato anche un breve video.
"Dateci una mano, condividete questo video, #insiemejelafamo #laterratremanoinonoi non ci stiamo a venire dopo, ad essere sacrificabili, ad abbandonare le nostre terre. Questa lentezza, la burocrazia, stanno soffocando ogni speranza di rinascita.Sabato 1 aprile i comitati spontanei “quelli che il terremoto” e “la terra trema, noi no” manifesteranno a Roma: l’appuntamento è davanti a piazza Montecitorio, alle 10. Saremo presenti anche in 10 punti di raccolta lungo il cratere per denunciare la situazione vergognosa del centro italia.Ci Hanno detto non vi lasceremo soli, ma lo hanno fatto: nella maniera peggiore. Aiutateci a ad amplificare la nostra voce, condividete questo video, andate punti di raccolta più vicini a voi esponete gli striscioni di sostegno in ogni città e paese d’italia. Il cuore dell’italia vuole tornare a battere".
La manifestazione si svolgerà a partire dalle 10 a Montecitorio e nei 10 stalli individuati (Amatrice, Pieve Torina, Trisungo, Grisciano, Norcia, L’Aquila, Visso, Salvalagli di Gagliole, Tolentino e Porto Sant’Elpidio), dove le popolazioni si raccoglieranno per dar voce a questa protesta, pacifica, ma determinata al fine di chiedere un netto cambio di marcia nella gestione del post-sisma.
In numerose città italiane verranno esposti – in segno di solidarietà – gli striscioni dell’evento.
Quanti sono gli stranieri in provincia di Macerata? E quali sono le etnie maggiormente presenti? In quale città vive il maggior numero di stranieri? Una serie di interessanti statistiche è stata diffusa dal portale www.tuttitalia.it e abbiamo analizzato i dati più indicativi per quanto riguarda la provincia di Macerata.
Gli stranieri residenti in provincia di Macerata al 1° gennaio 2016 sono 32.477 e rappresentano il 10,1% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 15,4% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Repubblica di Macedonia (11,0%) e dall'Albania (10,2%). I cittadini provenienti dal Pakistan sono il 9,25%, mentre quelli che arrivano dalla Repubblica Popolare Cinese sono il 7.78%. Non molti i cittadini provenienti dall'Africa con l'etnia marocchina che risulta essere quella maggiormente rappresentata con poco più del 6%.
Va ricordato che sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.
La città della provincia con la più alta concentrazione di stranieri è Porto Recanati, oltre un quinto della popolazione complessiva: il 22,27%. Qui sono i senegalesi ad essere più presenti con il 15,7%, seguiti dai cittadini del Pakistan (15%) e da una nutrita rappresentanza proveniente dal Bangladesh: quasi l'11%. Gli europei più presenti sono romeni (8,61%) e albanesi (7,75%).
A Macerata, la percentuale di stranieri non arriva al 10%: sono il 9,2% della popolazione complessiva, per lo più provenienti dall'Est. I più presenti sono infatti gli albanesi (12%), i romeni (9.1%) e i macedoni (8,9%). La comunità africana più rappresentata è quella nigeriana (5,27%), seguita da quella marocchina (4,99%). Dal continente asiatico, invece, gli indiani sono il 6,85%. Ben rappresentata anche la comunità peruviana con il 6.64%.
A Civitanova, dove gli stranieri sono 4016, in totale il 9,6% della popolazione, sono i cinesi ad essere i più rappresentati al 16,5%, seguiti dai romeni (15,2%) e dai pakistani (13,3%). Decisamente meno rappresentate le altre etnie: Ucraina al 6,55%, Marocco al 3,49% ed Ecuador all'1,52%.
Recanati fa registrare una delle percentuali più basse di presenza di stranieri in provincia di Macerata: 1593 pari al 7,5% della popolazione.Quasi la metà è di etnia albanese (20,7%) e romena (20,7%). Presenti anche macedoni (12,5%), marocchini (8,16%) e pakistani (6,65%).
A Tolentino gli stranieri sono 2322, pari all'11,6% della popolazione. Il 14,9% è albanese, il 12,1% macedone, il 10,4% kosovaro e il 9,78% romeno. Presenti anche diversi cinesi (8,27%), indiani (6,72%), senegalesi (8,66%) e una esigua rappresentativa peruviana: l'1,89%.
Potenza Picena conta l'8,5% di stranieri sul proprio territorio comunale, con ampie presenze dalla Romania (15,3%), Macedonia (11,9%) e Albania (11,3%).
Per quanto riguarda le altre città, si conferma una larga presenza di pakistani a Corridonia (il 27,2%) su un totale di 1696 stranieri: l'11% della popolazione. A San Severino gli stranieri sono l'8,9% del totale con ben il 32,7% di albanesi, il 17,4% di romeni e l'8,2% di indiani. A Camerino la percentuale di stranieri è dell'11%: il 14,8% arriva dalla Romania, l'11,4% dalla Cina e l'8,8% dall'Ucraina. Curioso a Gagliole: gli stranieri sono appena 45, il 7,3% della popolazione e quasi il 30% arriva dalla Repubblica Popolare Cinese.
E' evidente che, alla luce degli eventi sismici degli ultimi mesi, la situazione potrebbe essersi modificata sensibilmente.
Si è tenuta oggi a Treviso la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo benefico dal titolo "Tre uomini di parola" che si terrà il prossimo 7 aprile. Lo spettacolo, a scopo di beneficenza, approderà a giugno anche a Gagliole.
"L'iniziativa nasce dalla volontà di toccare con mano gli effetti di un piccolo gesto solidale su una piccola ma forte collettività": così racconta il giornalista Toni Capuozzo promotore dell'evento benefico. L'evento è stato organizzato in collaborazione con l'associazione veneta "Treviso è" e lo scopo è quello di permettere a questo comune della provincia di Macerata di conservare la virtuosità acquisita attraverso l'azzeramento del debito lo scorso anno.
Lo spettacolo è un incontro con lo scrittore Mauro Corona, il giornalista Toni Capuozzo e il cantautore carnico Luigi Maieron. Senza la rete protettiva di un copione il contatto tra i protagonisti e il pubblico sarà diretto. Personaggi ed echi del passato riaffioreranno con uno sguardo appassionato e un po’ malinconico ma tutto poi diventa possibile quando musica, arte e la parola si fondono con grande sincerità. Si parlerà di ambiente, della crisi economica, del rapporto dell’uomo con la natura, delle proprie radici in un susseguirsi di voci e note.
La prevendita dei biglietti sarà ad offerta e il ricavato verrà consegnato durante una successiva replica dello spettacolo in cui i cittadini, da paganti, verranno simbolicamente pagati attraverso la donazione al Comune.
(Credit photo Udine Today)
Dopo i primi giorni di grande paura e di anche grande solidarietà, dopo le visite istituzionali, le frasi come: “Non vi abbandoneremo” che sanno più di slogan che di azioni concrete, dopo la neve e la moria degli animali, dopo altre scosse e ancora paura, dopo parole e parole che sono volate nel vento, i riflettori sulle zone terremotate si tanno via via spegnendo. Eppure, passati sei mesi dalla prima scossa di agosto si è ancora nella fase di emergenza e si rischia la desertificazione delle zone montane e il tracollo del turismo.
Per evitare che ci si perda e che il sisma sia solo un problema di chi non ha più un tetto sopra la testa un gruppo di persone, amici e conoscenti, si sono riuniti e hanno messo insieme le loro conoscenze, il loro impegno sociale verso queste zone e la loro “faccia” girando il primo di una serie di video di protesta sarcastica dal titolo: “Il Governo non ti abbandona mai”.
Interamente girato a Gagliole il video “è una parodia di quello che sta capitando” come spiega Andrea Merlo, uno dei realizzatori ed interprete nel video “gli aiuti arrivati e che continuano ad arrivare in queste zone sono tutti spontanei, della gente comune, mentre lo Stato sembra un po’ tentennare. La paura più grande è che finisca anche questo movimento che fino ad oggi ha permesso di non essere soli. Il nostro è un tentativo di denuncia e allo stesso tempo di sensibilizzazione rispetto a queste zone bellissime che stanno vivendo un periodo infinito di emergenza”.
L’ideatori e realizzatori del video sono di diverse zone d’Italia e lo hanno prodotto in maniera completamente gratuita, un piccolo progetto che vedrà la pubblicazione di questi piccoli episodi sarcastici per tenere sempre accesa la luce sul problema “Dopo Gagliole sarà la volta di Camerino, San Severino e Sarnano e poi vedremo” continua Andrea “venendo tutti da zone differenti e da esperienze lavorative diverse è difficile incontrarsi, ma ce la mettiamo tutta perché ci siamo impegnati nel non lasciare che la notizia del sisma e della ricostruzione passi in secondo piano”.
Chi siete?
Siamo un gruppo di persone (alcune del territorio e rimaste senza tetto, altre di fuori - Veneto, Lazio e provincia di Pesaro Urbino ) già attive singolarmente nella raccolta e distribuzione di aiuti. Abbiamo decisori unirci in un gruppo di lavoro totalmente informale per mettere ciascuno la propria professionalità e creatività a servizio totalmente gratuito di un progetto di pubblica utilità; quello di tenere alta l’attenzione sulle conseguenze del terremoto.
Com'è nata l'idea del video?
Quello che più temiamo è il calare dell’attenzione da parte di chi non è costretto a confrontarsi direttamente ogni giorno con le conseguenze del dramma che ha colpito un ‘area così vasta. Dovevamo escogitare qualcosa…qualcosa di “diverso” ed “originale” che potesse funzionare soprattutto mediate i social diventando possibilmente “virale”. Chi per motivi professionali, chi per pura passione, ci siamo trovati tutti d’accordo intorno ad un filo conduttore che legasse fotografia, video, storia e recitazione. Abbiamo così realizzato questo video a costo zero nella splendida location di Gagliole (un Comune colpito in modo molto pesante dal sisma) in cui “scherzando” abbiamo affrontato il problema dell’abbandono.
Altri progetti?
Stiamo già lavorando su altri video che vorremmo pubblicare a breve, ma questi saranno una sorpresa. Possiamo solo anticipare che si legano al titolo della nostra pagina VACANZE NEL MEDIOEVO; titolo che allo stato attuale può sembrare piuttosto “bizzarro”, ma non possiamo e non vogliamo rovinarvi la sorpresa. Ogni video affronterà un tema diverso (tutti ovviamente legati in qualche modo al terremoto). Abbiamo nel maceratese molte location splendide, alcune messe a dura prova dagli eventi sismici, altre del tutto idonee ad essere visitate…
Avete ricevuto aiuti per il vostro progetto?
Come dicevamo si tratta di un’iniziativa del tutto spontanea ed informale nata “alla buona” nel senso che è partita dal basso senza alcun tipo di finanziamento. Realizziamo però i video in modo altamente professionale perché nel gruppo ci sono dei professionisti che fanno tutto gratuitamente. Non chiediamo sponsor per il progetto, mentre chiediamo, a chi può, di fare qualcosa per aiutare chi è stato colpito dal terremoto. I modi per aiutare sono tanti. Ad esempio nel video si vede scaricare un camioncino pieno di aiuti. Il giorno delle riprese causalmente ha coinciso con il giorno in cui è arrivato a Gagliole un camioncino carico di aiuti provenienti dalla Puglia; aiuti spontanei; aiuti frutto della solidarietà di tante e tante persone che stanno facendo altrettanto in ogni parte d’Italia. Un aiuto però lo chiediamo per i nostri video!!! Chiediamo di diffonderlo il più possibile in modo che qualche risata, magari un po’ amara, possa aiutare a tenere alta l’attenzione.
Quando avete iniziato e quale riscontro avete avuto?
Abbiamo creato la pagina ieri sera e poi, subito dopo abbiamo pubblicato il video. Questa mattina alle 10.00 avevamo già superato i 200 like, ma quello che speriamo di ottenere è che il video diventi virale e chiediamo quindi di non limitarsi ai like ma di condividerlo in modo che un numero sempre crescente di persone venga raggiunto dal messaggio.
'Marco era un giovane generoso, spinto dal desiderio di affermarsi nella vita, purtroppo limitata nel tempo da una fine tragica e imprevedibile. Quando è spinta dalla potenza dell'uomo la natura produce quel male che da sola non produrrebbe. Ora bisogna conoscere la responsabilità della verità, che rende più facile comprendere la prospettiva di questa tragedia''.
Sono le parole che l'arcivescovo di Camerino-San Severino mons. Giovanni Brugnaro ha pronunciato celebrando a Castelraimondo i funerali di Marco Tanda, il pilota 25enne della Ryanair morto nella tragedia di Rigopiano, insieme alla fidanza Jessica Tinari.
Una folla commossa ha gremito la chiesa della Sacra Famiglia: in prima fila, con gli amici e una delegazione di piloti della Ryanair, la mamma di Marco, Elma, di origini cinesi, i fratelli Gianluca e Simona, e tante autorità. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva inviato una corona di alloro. (Ansa)
Marco Tanda, il pilota 25enne della Ryanair originario di Gagliole (Macerata) e la fidanzata Jessica Tinari, di Lanciano, sono fra le vittime della slavina di Rigopiano. Il corpo di Marco è stato riconosciuto ieri sera dal fratello Gianluca: ''ora che Marco non c'è più - le sue uniche parole - è il momento del silenzio''. I due fidanzati sono stati ritrovati senza vita nella sala tv dell'albergo distrutto. Tanda era cresciuto a Castelraimondo, ma si era poi trasferito a Roma con la famiglia.
Oggi il sindaco Renzo Marinelli dà voce al dolore della comunità di Castelraimondo: ''una notizia terribile, che ha lasciato tutti sgomenti. Marco era un ragazzo perbene, aveva quasi l'età di mia figlia, si era costruito un bell'avvenire, che è stato stroncato. Eravamo già stati duramente colpiti dal terremoto, questo evento ci ha sconvolti''. I funerali del pilota dovrebbero tenersi a Roma, dove vive la madre Elma. (Ansa)
Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in contatto continuo con la Protezione Civile e il Commissario Errani, ha chiesto al Ministro Pinotti un ulteriore, rafforzato impegno dell'esercito - assieme alla strutture operative già presenti - per garantire la massima presenza e prossimità dello Stato nei luoghi già colpiti dal sisma e oggi interessati dalle nuove scosse.
(Fonte: Ansa)
Anche il volontariato nell’ambito del Servizio Civile Nazionale riguarderà le zone colpite dal terremoto 2016. Il Bando “Avviso agli Enti: Presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale per 1599 volontari da impiegare nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria” pubblicato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale prevede l’impiego di 1.599 volontari nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
I progetti dovranno essere trasmessi dagli enti esclusivamente alle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria entro le ore 14,00 del 10 marzo 2017.
Il bando si riferisce alla presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale finalizzati alla ripresa della vita civile delle comunità colpite dagli eventi sismici ed a favorire il ritorno delle popolazioni alla normalità.
I destinatari del bando sono:
gli enti iscritti all’Albo nazionale ed agli Albi delle Regioni e delle Province autonome, aventi sedi
di attuazione progetto nei comuni colpiti dal sisma 2016, di cui all’Allegato 1 del Bando
e nei Comuni costieri che ospitano temporaneamente i terremotati.
I volontari saranno così ripartiti:
Abruzzo 207 volontari;
Lazio 453 volontari;
Marche 617 volontari;
Umbria 322 volontari.
Le Regioni interessate, una volta sentite le strutture del Commissario straordinario per le zone terremotate, coordinano i progetti per ciascun settore/ambito di intervento individuati dal bando, promuovendo la cooprogettazione degli stessi tra i diversi enti presenti sul territorio.
Ciò può avvenire anche attraverso appositi incontri con i Sindaci dei comuni colpiti e con i responsabili degli enti, in modo da redigere uno, al massimo due progetti per ogni settore/ambito di intervento individuato.
Per ogni raggruppamento di enti, che darà luogo alla cooprogettazione, dovrà essere individuato un ente capofila avente una capacità organizzativa sufficiente a supportare la complessità degli interventi proposti.
La cooprogettazione è possibile tra enti appartenenti allo stesso Albo, ovvero tra enti iscritti all’Albo nazionale e ad uno degli Albi regionale e delle Province autonome.
I progetti dovranno realizzarsi esclusivamente in una singola Regione e nei seguenti settori/aree di intervento:
a) Assistenza, con particolare riguardo alle fasce deboli
b) Protezione Civile
c) Patrimonio Artistico e Culturale
d) Educazione e Promozione culturale, con particolare riferimento al supporto alle Amministrazioni Locali impegnate nei processi di ricostruzione e di ritorno alla normalità.
I progetti devono essere redatti secondo il modello di cui all’allegato 1 del Prontuario (parag. 3.3 e 4.6 del “Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale da realizzare in Italia e all’estero, nonché i criteri per la selezione e la valutazione degli stessi” approvato con D.M. 5 maggio 2016) , concernente i progetti da realizzarsi in Italia, essere firmati digitalmente dal legale rappresentante dell’ente capofila o dal responsabile del servizio civile nazionale del predetto ente indicati in sede di accreditamento e devono essere presentati esclusivamente in modalità online.
Ogni progetto deve indicare un capofila, essere redatto per uno solo dei settori/aree intervento innanzi indicati e per una singola Regione.
Tutti i progetti presentati saranno esaminati dalle Regioni competenti e sottoposti ad una valutazione di idoneità riguardante la conformità degli stessi alle finalità stabilite dall’art. 1 della Legge 6 marzo 2001, n. 64, nonché alle modalità di redazione degli stessi previste dal Prontuario.
I progetti risultati idonei sono pubblicati in appositi bandi regionali per la selezione dei volontari.
Questo il link a cui trovare il bando: http://www.serviziocivile.gov.it/menusx/bandi/progetti-scn/2016_bandoprogsisma/
Non bastano le enormi problematiche e le ingenti spese dovute a traslochi improvvisati per chi ha dovuto lasciare la propria abitazione a causa del terremoto. Per chi si è trovato una autonoma sistemazione (e chi ha l'inagibilità da novembre ancora deve vedere arrivare un centesimo del contributo previsto), c'è anche il (costoso) rebus delle utenze. Un mare magnum dove la chiarezza appare una chimera e dove le uniche certezze sembrano gli oneri a carico di chi, non certo per scelta, ha dovuto cambiare casa.Partiamo da un dato di fatto oggettivo. Nelle ordinanze di inagibilità viene chiaramente indicato di procedere "alla chiusura della erogazione delle forniture di acqua e gas". Difficile interpretare l'ordinanza in maniera diversa da quella di provvedere presso i distributori a staccare le utenze. Sarebbe stato sufficiente, invece, chiudere in autonomia i rubinetti? Forse. Di certo, chi ha provveduto presso i singoli gestori a staccare le utenze, nel momento in cui potrà fare rientro nella sua abitazione dovrà pagare nuovamente l'allaccio, per un importo stimato intorno ai 200 euro. La domanda è lecita: era obbligatorio staccare le utenze? Se sì, è normale che poi l'utente debba pagare nuovamente l'allaccio?Non basta. A chi ha staccato l'utenza del gas è arrivata anche un'altra beffa: 30 euro di spese per la chiusura del contatore. Oltre a tutto questo, chi è riuscito a trovare una nuova sistemazione, di certo non poteva pensare di andare ad abitare in una casa senza corrente elettrica. Così, ben prima che sui conti correnti dei terremotati venga accreditato un solo centesimo di contributo autonoma sistemazione, nelle nuove cassette della posta sono arrivate le bollette. Sì. Bollette con una 50ina di euro da pagare per l'allaccio della corrente elettrica (anche se questa è una semplice ipotesi, visto che la voce viene indicata sotto un generico "altri importi"). Curioso anche come venga indicato come periodo di fatturazione il mese di ottobre, quando in realtà i terremotati sono andati ad abitare nei nuovi domicili solo a novembre. Insomma, non bastano le traversie e i disagi per chi ha la casa inagibile. Ci sono anche tutte queste altre peripezie burocratiche da attraversare, con l'unica certezza che a rimetterci è sempre e comunque il cittadino.
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di vibrante protesta inviataci da una nostra lettrice, Letizia AnticoIn seguito alla possibilità offerta da Trenitalia agli “sfollati” (così si legge sul sito) di ottenere biglietti gratuiti, e avendo io casa inagibile (rientrando quindi, ahimè, nella categoria “sfollati”), mi sono recata alla Stazione di Macerata per usufruire di questa possibilità e prendermi il biglietto per andare a Milano, dove studio e dove devo tornare per dare gli esami.Si parlava già da giorni di file interminabili alla biglietteria, di lamentele da parte delle persone che dovevano attendere anche sette ore per un biglietto, del fatto che ci fosse un solo operatore attivo, ecc… lamentele più che lecite, certo, se quelle persone avessero avuto una reale necessità di ottenere i biglietti!Infatti, fattami coraggio, una volta arrivata in biglietteria ho iniziato a fare qualche domanda; cosa scopro?Delle trenta persone in coda, solo io e un’altra ragazza avevamo l’abitazione inagibile; il resto stava approfittando della situazione per… prenotarsi le vacanze!! Alla faccia dell’ “emergenza sismica”!Ciò è stato loro possibile, perché Trenitalia ha dichiarato che il biglietto si poteva ottenere “mediante la sola esibizione di un valido documento in cui si attesti la residenza” in uno dei Comuni colpiti, facendo così cadere il requisito di “sfollato”.Il biglietto sarebbe stato da concedere soltanto a chi presentava il documento che attestasse l’inagibilità della propria struttura abitativa, rilasciato dalla Protezione Civile dopo i vari controlli; invece è bastata una semplice carta d’identità. E così, il maceratese medio, fregandosene di chi non ha più una casa e di chi aveva più bisogno di quei biglietti, si è messo in fila alle biglietterie, intasandole.Ora, la maggior parte delle famiglie sfollate ha cose ben più importanti a cui pensare che sprecare sette ore della propria vita in coda a una biglietteria ferroviaria, quindi molti, come me e mio fratello, hanno dovuto rinunciare. Benché sfollati, dopo tutte le noie burocratiche, economiche e “psicologiche” che uno deve subirsi in queste situazioni, nemmeno la soddisfazione di viaggiare almeno una volta gratuitamente per raggiungere la propria sede universitaria o di lavoro, o semplicemente dei familiari; insomma, dopo il danno... la beffa.Trenitalia ha certamente sbagliato; forse si è sbagliato anche a non dare nessun comunicato alle biglietterie ferroviarie affinché si creasse un “ordine di priorità”, permettendo a chi aveva il foglio di inagibilità di saltare la coda. Meno d’accordo con le lamentale sulla “biglietteria unica”, sufficiente per completare le pratiche delle sole famiglie sfollate (di numero certamente più contenuto) quelle per le quali il biglietto gratuito doveva essere elargito e sulle spalle delle quali gli altri hanno vergognosamente mangiato.Infatti se fosse stato dato SOLO agli sfollati, non ci sarebbero state tante persone (ognuna delle quali faceva il biglietto per tutta la famiglia!) e in dieci minuti io avrei ottenuto il mio biglietto.Ho scritto a voi perché nei giorni scorsi si è parlato tanto di disorganizzazione, ma nessuno ha messo l’accento sull’ignominia di certa gente che si è fatta le vacanze sulle spalle dell’ “emergenza sismica”, senza alcun pudore. Perché se il servizio offerto è stato deprecabile, l’umanità delle persone avrebbe potuto far qualcosa per sanare l’errore, invece ne ha approfittato. Altro che solidarietà! “La Marca è la più ignorante ed incolta provincia dell’Italia, qui tutto è insensataggine e stupidità” scriveva Leopardi. E mi viene da pensare che le cose non siano cambiate poi molto da quel “secol superbo e sciocco”.E’ andata così, il biglietto me lo sono pagata, come sempre, dignitosamente. Invece la vostra, di dignità, è rimasta nell’atrio della Stazione di Macerata, in fila alla biglietteria.Letizia Antico
"Nei territori di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo colpiti dal terremoto batte forte il cuore dell'Italia e il futuro di queste zone è il futuro dell'Italia. Occorre superare prima possibile la fase dell'emergenza e ricostruire presto e bene, nella legalità e nella trasparenza. Prioritario anche l'obiettivo di sostenere le attività economiche per ripartire con maggiore forza".Lo scrive Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, sul suo profilo facebook. "Siamo pronti come Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici a continuare fare la nostra parte anche nel 2017, valutando le esigenze che si presenteranno. Ritengo molto importate concentrarsi sin d'ora non solo sulla ricostruzione ma anche sulla ripresa del tessuto produttivo. Credo che una delle priorità debba essere un massiccio investimento sulla banda larga. La ripartenza dell'economia nelle zone colpite dal sisma è un elemento fondamentale per il futuro delle comunità" (ANSA).
Sono 44.598 le verifiche effettuate su edifici privati dalle squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura FAST (Fabbricati per l'Agibilità Sintetica post-Terremoto), attivata dopo il terremoto in centro Italia. In base ai dati aggiornati al 23 dicembre - rendo noto il Dipartimento di Protezione civile - i controlli sono stati 20.699 nelle Marche, 14.182 in Umbria, 8.273 in Abruzzo e 1.444 nel Lazio.Gli edifici risultati agibili sono complessivamente 20.030, mentre sono 13.290 gli esiti di "non utilizzabilità" per temporanea, parziale o totale inagibilità, oltre a un 1.252 edifici che, pur non essendo danneggiati, risultano "non utilizzabili" per solo rischio esterno. A questi si aggiungono 10.026 edifici per i quali le squadre non hanno avuto la possibilità di accedere agli immobili e, pertanto, sono necessari ulteriori sopralluoghi. (Ansa)