Fermo

L’INTERVISTA - Crisi Ucraina e caro prezzi del grano. La Campofilone detta la strada: “Investiamo nella nostra terra"

L’INTERVISTA - Crisi Ucraina e caro prezzi del grano. La Campofilone detta la strada: “Investiamo nella nostra terra"

Le truppe russe avanzano verso Kiev, le soluzioni diplomatiche tra Putin e l’Occidente sono sempre meno, l’Italia resta a guardare. La guerra è ormai alle porte, con i primi bombardamenti in corso. E con essa, sono in arrivo anche le probabili conseguenze che questa avrà sugli accordi commerciali rimasti validi fino ad oggi tra il nostro Paese, l’America e la Russia. Oltre al costo umano, s'intende. A essere a rischio per il futuro non è solamente la fornitura di gas naturale dall'estero – per la quale le tasche degli italiani stanno già pesantemente pagando con il ‘caro bollette’ - ma anche l’approvvigionamento del grano che metterebbe in crisi gli allevamenti e la produzione nostrana di pane, pasta e derivati. Non tutte le aziende italiane, però, sono impreparate al peggio. Nelle Marche, ad esempio, il fattore 'eccellenza' è spesso sinonimo di scelte imprenditoriali sagge. E che hanno poco a che vedere con l’iper-produttività e il mero profitto. È il caso de La Campofilone, pastificio operante nella provincia di Fermo - simbolo di tradizione e artigianato – e del suo patron Enzo Rossi, che ci ha spiegato come la sua azienda si prepari a reagire a un peggioramento della “questione-Ucraina”. Che idea si è fatto di quello che sta succedendo in questo momento storico? Mi dispiace tanto, soprattutto per le popolazioni locali. Sul fronte del mercato mi sento tranquillo: la nostra azienda è strutturata per auto-rifornirsi sia di energia e sia di grano e uova. Abbiamo una filiera circolare, ci produciamo tutto da soli. Cosa dovrebbero fare imprese come la vostra? Dovremmo tornare a proteggerci e tutelarci come facevano i nostri nonni, quando preventivamente a una crisi mondiale si riempivano la dispensa e la legnaia. Oggi parliamo di cibo, corrente e gas. L’obbiettivo è quello di servirci sempre di più delle energie rinnovabili. Con giudizio, s’intende. In che senso? Per produrre energia noi ci serviamo di acqua, aria, sole e scarti del legname. Vogliamo essere autosufficienti, ma si tratta di una forte presa di posizione. Ad oggi abbiamo usato e abusato dell’energia fornitaci da altri paesi. Siamo diventati dei bravi consumatori, spreconi. Dobbiamo imparare ad essere più parsimoniosi e a distribuire energia a chi non ne ha. Quindi siete riusciti anche sopperire al ‘caro bollette’? Abbiamo bloccato per due anni l’energia elettrica, ottimizzato i nostri macchinari e ridotto i consumi al 32% aumentando contemporaneamente del 50% la produzione. Si può fare: basta fare qualche investimento più saggio e le giuste modifiche. L’investimento nelle rinnovabili quando è cominciato? Negli ultimi anni, riducendo del 60%  il consumo di energia elettrica. Abbiamo poi sostituito il tutto con gas e pannelli solari. Inoltre, avendo vasti terreni, puntiamo anche al recupero dei gas prodotti dalle potature stagionali. Cosa vi ha convinto a intraprendere questa scelta? Io ho 57 anni e ho capito che l’egoismo va messo da parte. Gli arricchimenti personali vanno ridotti e gli investimenti devono poter migliorare i consumi e abbattere gli sprechi. Basta con l’imprenditoria che pensa solo al profitto. Non entro nel merito delle scelte altrui, ma senz’altro occorre farsi un esame di coscienza. Quindi non importate nulla dall’estero? Nel 2021 abbiamo prodotto il 140% di grano, e venduti ben 900 quintali. Tutto “made in Valdaso”. Ci vuole sacrificio, ma è il prezzo da pagare se vogliamo diventare veramente autosufficienti senza più impattare sull’ambiente.  

24/02/2022 09:40
L'ANALISI - Dalla Russia alle Marche, ecco perché dobbiamo preoccuparci della crisi in Ucraina e della possibile guerra

L'ANALISI - Dalla Russia alle Marche, ecco perché dobbiamo preoccuparci della crisi in Ucraina e della possibile guerra

Per quanto la percezione reale di un possibile conflitto tra Russia e Occidente possa essere relativo, esistono varie ragioni per cui ci si dovrebbe cominciare a preoccupare seriamente della crisi in Ucraina e dei suoi prossimi sviluppi. Soprattutto perché, nell’ipotesi peggiore, a rimetterci saranno soprattutto le tasche degli italiani. Le conseguenze di un peggioramento dei rapporti fra Putin e l’Ue avrebbero, infatti, un grave impatto sull’economia nostrana, che molto dipende tanto da Kiev quanto dal Cremlino. Ad aggiungersi ci sarebbero anche le sanzioni “minacciate” dal presidente Ursula von der Leyen e - in maniera più timida - dallo stesso Mario Draghi. Sanzioni che, a conti fatti, farebbero solo male a noi. Basti considerare che la Russia possiede alcune delle più grandi riserve mondiali di gas naturale e fornisce dal 1968 (ovvero 50 anni) l‘Europa occidentale e il nostro Paese. Più precisamente, il nostro primo fornitore è il colosso pubblico Gazprom, proprietario del gasdotto da 11 mld di dollari "Nord Stream 2". Lo stesso che nelle ultime ore la Germania ha ben pensato di chiudere – come sorta di “avvertimento” - dopo che Putin ha voluto riconoscere l’indipendenza delle repubbliche separatiste del Donetsk e del Luhansk, oltre che del Donbass. Il problema è che, già all’alba della crisi Ucraina a fine gennaio, la fornitura di gas metano dalla Russia all’Italia era scesa del 43%, con conseguente impennata dei prezzi dell’energia e che ad oggi le famiglie italiane conoscono meglio come “caro bollette”. Non solo. Le nostre regioni – comprese le Marche – sono al primo posto in Europa per importazione di gas naturale: circa il 42,5%, a differenza ad esempio di Germania (26%) e Francia (17%). Il prezzo da pagare per essere in ritardo sulle energie rinnovabili rispetto ai cugini d’oltralpe. Soprattutto perché ad aggiungersi ci sono anche i circa 2 miliardi di spesa import per i prodotti siderurgici. E il paese principale dal quale dipendiamo per la fornitura di gas – dopo Azerbaijan (2%), Africa (5%), Paesi Bassi (5%) e Norvegia (19%) - è ancora una volta la Russia: circa il 30%, di cui il 26% passa direttamente dall’Ucraina. E non è ancora l’ultimo dei motivi per cui l’Italia non può permettersi una guerra mondiale – comunque la si guardi. L’ultima analisi di Coldiretti ha evidenziato come, nelle ultime ore, siano volate anche le quotazioni internazionali del grano: + 5% in una settimana. Un dato pesante, visto che dalla sola Ucraina (già al terzo posto a livello mondiale come esportatore) noi ne importiamo annualmente 120 mln, più altri 100 dalla Russia (che da sola copre circa 1/3 del commercio mondiale). Il tutto per sopperire a un Made in Italy che, di suo, copre a malapena il 36% della produzione. Un altro settore nel quale il nostro Paese si dimostra ancora una volta deficitario. Uno scenario economico drammatico, che nei prossimi giorni potrebbe persino peggiorare e costarci più di 40 mld di euro. Tutto dipende da come l’Ue deciderà di contrastare l’avanzata del Cremlino, deciso a compiere nuove azioni con l’intento conclamato di voler sgretolare la Nato. Insomma, l’ennesima guerra geopolitica combattuta – più che dai soldati sul campo – dalle Potenze Mondiali a colpi di prezzi, forniture e accordi.

23/02/2022 10:00
Covid, Acquaroli: "Marche con numeri quasi da zona bianca, ma schema colori è superato"

Covid, Acquaroli: "Marche con numeri quasi da zona bianca, ma schema colori è superato"

"Siamo tornati 'gialli', abbiamo i numeri quasi da zona bianca ma dobbiamo evidenziare il fatto che in questo momento è assolutamente superato lo schema dei colori". Lo ha ribadito il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli rispondendo ai giornalisti a margine del Consiglio regionale. "Le terapie intensive, l'area medica e gli accessi nei pronto soccorso - ha aggiunto - sono assolutamente sotto controllo. Credo che dobbiamo restituire alla nostra popolazione, già sotto pressione sotto molti punti di vista, un po' di serenità, di tranquillità dopo due anni difficilissimi". "Sono stati due anni molto duri - ha aggiunto Acquaroli - nei quali, oggettivamente, in tante fasi, abbiamo visto una difficoltà nella quotidianità, negli accessi ai pronto soccorso, nelle strutture ospedaliere, nelle restrizioni, nelle difficoltà di tante attività economiche, nella socialità...però cerchiamo di guardare con ottimismo questa fase - ha detto ancora il presidente -, almeno per quanto riguarda la pandemia. Speriamo di aver lasciato alle spalle il periodo più brutto".   

22/02/2022 17:11
Si va verso il “freedom day” italiano. Dalle mascherine agli stadi, ecco cosa cambia dal 1° aprile

Si va verso il “freedom day” italiano. Dalle mascherine agli stadi, ecco cosa cambia dal 1° aprile

All’indomani de “il giorno della libertà” proclamato in Gran Bretagna dal premier Boris Johnson, anche l’Italia si prepara ad allentare ancora di più le ultime restrizioni. In molti domandano come nelle prossime settimane il governo Draghi – rispettando le direttive del Ministero della Salute – si comporterà nei confronti delle misure di sicurezza ancora vigenti e in fase di scadenza insieme allo stato di emergenza, fissato al 31 marzo. Al momento, l’attenzione resta ancora alta in tutte le regioni, per le quali la valutazione finale dell’ultima campagna vaccinale e il progressivo calo dei contagi saranno fondamentali rispetto alle nuove decisioni. Il 1° aprile, dunque, potrebbe a tutti gli effetti essere il “freedom day” italiano, e segnare il definitivo percorso di ritorno alla normalità che vedrebbe come termine ultimo il 15 giugno – giorno in cui scade l’obbligo vaccinale per gli over 50. Nel caso in cui il Consiglio dei Ministri non dovesse procedere al rinnovo dello stato di emergenza, ecco gli aggiornamenti sulle misure restrittive in scadenza il 31 marzo. L’ultima ordinanza del Ministro Roberto Speranza ha confermato l’obbligo della mascherina Ffp2 anche per i prossimi mesi. Questo vale principalmente per gli spettacoli al chiuso, i teatri, i cinema, le sale da concerto, tutti i locali di intrattenimento e ovunque si svolgano competizioni sportive (come piscine e palestre). L’obbligo, però, decade negli spazi all’aperto, soprattutto per quel che riguarda le consumazioni presso bar e ristoranti, per i quali il Ministero sta valutando l’ipotesi di abolire il green pass e di riconsiderare le misure in materia di distanziamento sociale. Dal 1° aprile gli stadi potranno tornare alla capienza massima del 100%, mentre per alberghi, strutture ricettive, sagre, fiere e centri congresso scadrà il vincolo della certificazione verde rafforzata. Con la possibilità – secondo l’ala paerturista del governo – di revocarla del tutto allo scopo di favorire il turismo locale e iinternazionale in vista dell'estate. La stessa formula, infine, potrebbe valere anche per il trasporto pubblico urbano e a lunga percorrenza (come i treni).

22/02/2022 11:10
Covid, 1858 nuovi casi oggi nelle Marche: il 21% è sintomatico, l'incidenza cala ancora

Covid, 1858 nuovi casi oggi nelle Marche: il 21% è sintomatico, l'incidenza cala ancora

Sono 1.858 i nuovi contagi oggi nelle Marche (ieri 560), con i tamponi del percorso diagnosi-screening che sono stati 4.549 (ieri erano stati 1.330). La percentuale di positività oggi è del 40,8% (da 41,9%) e il tasso di incidenza cumulativa scenda a 820,16 (da 888,30). Questo quanto emerge dai dati giornalieri diffusi dall’Osservatorio epidemiologico, che confermano il trend di discesa dei contagi, dopo il ritorno - a partire da ieri - delle Marche in zona gialla.  Resta sempre Ancona la provincia con il maggior numero di positivi: 497. Seguono nell'ordine quelle di Macerata con 362 casi, Fermo con 340, Pesaro Urbino con 319 e Ascoli con 263. Sono 77 i nuovi positivi di fuori regione. Le persone con sintomi sono 408; tra i casi 547 contatti stretti di positivi, 414 contatti domestici, 38 in ambiente scuola/formazione, 6 in ambiente di vita/socialità, 3 in ambito lavorativo, due ciascuno in ambito assistenziale e sanitario; su 429 contagi è in corso un approfondimento epidemiologico. Permangono ancora le classi di età 25-44 e 45-59 anni quelle in cui il virus continua ad infettare di più. Nelle ultime 24 ore hanno registrato rispettivamente 513 e 455 nuovi contagi: più della metà del totale. Tra gli under 18, il maggior numero di positivi continua a registrarsi tra gli alunni delle scuole elementari (bambini dai 6 ai 10 anni) che contano 173 casi. Scende sotto quota 300 il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: nell'ultima giornata -9 degenti che porta il totale a 294 di cui 31 in Terapia intensiva (invariati), 65 in Semintensiva (+1) e 198 nei reparti non intensivi (-10); molto alto il numero di dimessi: 38.  Si registrano sette decessi correlati (persone con patologie pregresse) che fanno salire il totale di vittime nella regione a 3.568. Tre dei deceduti erano residenti in provincia di Ancona (un 69enne e una 98enne di Ancona, una 89enne di Camerano), due nel Maceratese (una 89enne di Civitanova Marche, un 92enne di Sant'Angelo in Pontano) e due in provincia di Pesaro Urbino (un 84enne di Fossombrone e un 87enne di Mondolfo). Gli ospiti di strutture territoriali sono 186 e 20 le persone in osservazione nei pronto soccorso. Sale di poco il totale di positivi (23.073; +5) mentre è sensibile il calo dei casi e contatti in isolamenti domiciliare (22.499; -932). Intanto i guariti/dimessi arrivano a 292.364 (+1.846).

22/02/2022 10:50
Volevano vendere quasi due quintali di vongole senza documenti sanitari: tre denunciati

Volevano vendere quasi due quintali di vongole senza documenti sanitari: tre denunciati

In tre distinti interventi eseguiti nelle aree portuali di San Benedetto del Tronto e di Porto San Giorgio, i finanzieri della Sezione Operativa Navale di San Benedetto del Tronto hanno sequestrato 180 chili di vongole pronte per essere commercializzate, benché prive della necessaria documentazione sanitaria. Durante l'attività di controllo i militari hanno individuato nel porto di San Benedetto, un uomo che stava nascondendo nella propria auto 60 chili di vongole irregolarmente detenute, già confezionate in 7 retine. Nel prosieguo dell'attività, a Porto San Giorgio, le Fiamme Gialle hanno sequestrato altri 70 kg di vongole detenute da due persone e anche in questo caso prive della prevista documentazione igienico-sanitaria. Nella stessa zona portuale, nei pressi della banchina di sbarco dei molluschi bivalvi, i finanzieri hanno rinvenuto 50 kg di vongole prive di etichettatura o documentazione necessaria per la tracciabilità. In tutti e tre i casi, le vongole erano pronte per essere immesse illegalmente in commercio, verosimilmente destinate alla vendita al di fuori del circuito ufficiale del mercato ittico nazionale. Ai tre responsabili sono state elevate sanzioni amministrative da mille a 6.000 euro. Il prodotto ittico sequestrato è stato reimmesso in mare, previa certificazione da parte dell'autorità sanitaria veterinaria, per favorire il ripopolamento marino.

21/02/2022 19:44
Pnrr,  nuove strutture e nuovi macchinari: in arrivo 61 milioni di euro per la sanità marchigiana

Pnrr, nuove strutture e nuovi macchinari: in arrivo 61 milioni di euro per la sanità marchigiana

Arrivano altri 61 milioni euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per la sanità marchigiana. Lo prevede la delibera approvata oggi dalla Giunta Regionale che riguarda la Missione M6C2: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, che comprende Grandi Apparecchiature e Digitalizzazione. “La deliberazione della Giunta Regionale – ha detto l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini – porta a completamento un processo di ammodernamento che proietta nel futuro il Sistema Sanitario Regionale: non solo strutture ma anche apparecchiature di ultima generazione e un sistema veloce in grado di supportarle”. Nel dettaglio 27 milioni euro andranno a finanziare l’acquisto di 57 apparecchiature di ultima generazione in grado di effettuare esami sempre più approfonditi non solo in termini di cura ma anche di prevenzione.  Altro capitolo importante è quello dei 33 milioni di euro destinati alla digitalizzazione: serviranno a creare sistemi che siano più fruibili ai cittadini anche da remoto come Cartelle Cliniche Elettroniche, Prescrizione e Somministrazione Farmaci, Telemedicina. Le interfacce utilizzate dai Sistemi Informativi Sanitari diversi saranno rese sempre in grado di comunicare tra di loro. Verranno introdotti ulteriori Sistemi Amministrativi Contabili anche per agevolare i pagamenti elettronici. A livello infrastrutturale verranno installati o potenziati Server, Network, Licenze, ma anche Sicurezza Informatica e Cybersecurity.  “Questi ulteriori investimenti serviranno a dare una risposta anche al problema delle liste di attesa per esami diagnostici e strumentali – conclude Saltamartini – uno degli impegni che abbiamo assunto con i cittadini marchigiani”.  

21/02/2022 18:20
Scontro all'incrocio, una Fiat Panda si ribalta: gli occupanti estratti dall'abitacolo dai Vigili del Fuoco

Scontro all'incrocio, una Fiat Panda si ribalta: gli occupanti estratti dall'abitacolo dai Vigili del Fuoco

Scontro tra due auto all’incrocio, una si ribalta. È quanto avvenuto questa mattina, poco prima delle 9, nel tratto compreso tra via Trento e via Monterosa, a Porto Sant'Elpidio. Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, la cui ricostruzione spetterà agli agenti della Polizia Locale.  A seguito dell'impatto con un Volkswagen Polo, una Fiat Panda si è ribaltata sulla fiancata sinistra. Per estrarre dall'abitacolo le due persone presenti all'interno della Fiat, sono intervenute due squadre dei Vigili del Fuoco dai Comandi di Fermo e Macerata. Una volta presi in cura dal personale del 118, le condizioni dei feriti non si sono rivelate gravi.     

21/02/2022 14:59
Tragico incendio in un appartamento del centro: perde la vita un 57enne

Tragico incendio in un appartamento del centro: perde la vita un 57enne

L'incendio in casa, forse a causa di un corto circuito elettrico, poi il fumo che invade l'abitazione uccidendo l'uomo di 57 anni che vi abitava. Le fiamme sono divampate, intorno alle 8:45 di questa mattina, al primo piano un appartamento sito in via Monteverde, a poca distanza del centro storico di Fermo. Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco. I pompieri, una volta entrati, hanno cercato di domare le fiamme portando subito l’uomo all’esterno dell'edificio e consegnandolo ai sanitari. Per il 57enne, però, non c’è stato più nulla da fare. Il medico sul posto non ha potuto far altro che constatarne l’avvenuto decesso, dovuto probabilmente per arresto cardiaco in seguito ad asfissia. I pompieri successivamente si sono occupati della totale estinzione dell’incendio. Restano da chiarire le cause della morte del 57enne, che si trovava solo in casa, e la natura del rogo. Da una prima indagine svolta, sembrerebbe che le fiamme siano divampate accidentalmente per un corto circuito. Presenti sul luogo dell’incendio anche gli agenti delle Volanti della Questura di Fermo e la Polizia Locale.

21/02/2022 11:23
Orgoglio marchigiano: gli Spinosini sbarcano all’Expo di Dubai (FOTO e VIDEO)

Orgoglio marchigiano: gli Spinosini sbarcano all’Expo di Dubai (FOTO e VIDEO)

La settimana dedicata alle eccellenze marchigiane è iniziata in anticipo questa sera, grazie a Marco Spinosi, AD dell’omonima azienda  di pasta marchigiana di Campofilone che - nella splendida location dello Shangri La Hotel di Dubai - alla presenza del Vice Presidente della Regione Marche Mirco Carloni e del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, ha omaggiato i suoi ospiti con uno show cooking dedicato alla promozione degli “Spinosini”, uno dei prodotti d’eccellenza della produzione Spinosi.  In una splendida coreografia di musica e colori, gli invitati sono stati trasportati in un suggestivo viaggio sensoriale durante il quale  il gusto della pasta, abilmente preparata davanti agli sguardi dei commensali, si è unito alla splendida cornice della magica Dubai, dove Spinosi è riuscito a coniugare sapientemente l’avanguardia ed il futuro con la tradizione e la storia.  L’evento è stato realizzato in collaborazione con le società YaYa, CEO Marco Virgili ormai da anni residente a Dubai ed Acanto, referenti in loco della Regione Marche per la settimana  che inizierà ufficialmente con la conferenza stampa di domani mattina al Padiglione Italia di Expo 2020.  Di seguito, il video:

20/02/2022 23:10
Giornata Nazionale del personale sanitario. Acquaroli: "Grazie per il sacrificio durante la pandemia"

Giornata Nazionale del personale sanitario. Acquaroli: "Grazie per il sacrificio durante la pandemia"

"Oggi è la Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, da due anni in prima linea nella lotta alla pandemia - si legge nell'ultimo post Facebook pubblicato dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.  Il numero uno di Palazzo Raffaello ha voluto in questa modalità rendere omaggio a tutti gli operatori sanitari che si sono distinti nell'arco della pandemia per l'assistenza e l'abnegazione nei confronti della società. Nonostante le molte difficoltà che hanno messo a dura prova la Sanità tutta. "Fin dai primi momenti pieni di incertezza e di paura, senza risparmiarsi, con grande impegno, professionalità e sacrificio, sono stati determinanti per assicurare assistenza alla popolazione - prosegue il messaggio di Acquaroli - A tutti loro vanno la nostra riconoscenza e la gratitudine".   

20/02/2022 21:24
Sisma - Sospensione mutui negato: il Pd pronto alla mobilitazione. "Il governo ci lascia in ginocchio"

Sisma - Sospensione mutui negato: il Pd pronto alla mobilitazione. "Il governo ci lascia in ginocchio"

"Se il governo non ascolta la richiesta dei territori andiamo a sbattere - ha dichiarato in un comunicato l'ex assessore regionale Angelo Sciapichetti -. Il parere negativo espresso all'emendamento inserito nel decreto milleproroghe in cui alcuni parlamentari del Pd (Morgoni, Morani, Pezzopane, Verini ecc.) chiedevano la sospensione dei mutui a carico degli enti locali lascia stupefatti e rischia di mettere in ginocchio definitivamente i comuni del cratere sismico. Il grido di allarme fatto proprio dai sindaci del cratere di ogni colore politico va preso per quello che è: un grido di dolore che non può cadere inascoltato. Non basta il rinvio del termine di presentazione (dal 31 marzo al 31 maggio) del bilancio di previsione. Se il governo non ascolta la richiesta che viene dal territorio, molti comuni si troveranno di fronte nelle prossime settimane, al dilemma di non chiudere i bilanci o di fare tagli con la conseguente riduzione dei servizi in in momento drammatico come quello che stiamo vivendo per famiglie ed imprese relativo soprattutto all'aumento delle bollette di  luce e gas.  Draghi e i suoi ministri debbono sapere che qui si rischia la rivolta sociale - conclude Sciapichetti -. Se la richiesta di inserire nel Decreto energia fatta dai nostri parlamentari locali circa la sospensione dei mutui a carico dei comuni per i prossimi tre anni non dovesse essere accolta il Pd è pronto alla mobilitazione perché non è pensabile  che i nostri territori vengano trattati in maniera differente da quelli colpiti da altre calamità naturali come quelli dell'Emilia Romagna.  Chiediamo quindi con forza che al nostro territorio venga riconosciuta  la stessa dignità".

20/02/2022 20:03
Chiama Polizia e accusa: "Sono vittima di abusi sessuali". Ma voleva solo vendicarsi, denunciata

Chiama Polizia e accusa: "Sono vittima di abusi sessuali". Ma voleva solo vendicarsi, denunciata

Una trentenne dell'Est Europa, residente sulla costa della provincia di Fermo, è stata denunciata dalla Polizia per procurato allarme. Qualche sera fa aveva telefonato alla Sala Operativa della Questura di Fermo, denunciando di essere stata vittima di abusi sessuali da parte del proprio compagno. Quando una pattuglia è intervenuta all'indirizzo dato dalla donna, però, c'era solo l'uomo che ha dato una versione dei fatti completamente diversa: la sua compagna sarebbe stata in stato di ubriachezza e, dopo che lui aveva cercato di toglierle la bottiglia di bevanda alcolica dalle mani, sarebbe stato accusato di di ipotetici tradimenti e preso a schiaffi. I poliziotti hanno poi rintracciato la 30enne nel dehor di un locale pubblico, seduta ad un tavolino con un bicchiere in mano ma tranquilla. Alle domande degli agenti ha confermato la versione del compagno e ammesso candidamente di aver denunciato gli abusi per vendicarsi dell'infedeltà (per lei certa) del partner. Accompagnata in Questura è stata denunciata per procurato allarme; è risultata inoltre inottemperante ad un ordine di un questore del Nord Italia di lasciare il territorio nazionale ed è stata denunciata anche per questo.

20/02/2022 15:55
EDITORIALE - “No” all’eutanasia legale: la volontà popolare non basta. E la democrazia perde un’altra occasione

EDITORIALE - “No” all’eutanasia legale: la volontà popolare non basta. E la democrazia perde un’altra occasione

“Inammissibile”. Con questa espressione il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato ha voluto bocciare il referendum sull’eutanasia legale. Si temeva una depenalizzazione totale del reato di ‘omicidio del consenziente’. Detto altrimenti, in caso di approvazione “si sarebbe aperta la strada all’immunità penale  - sostiene Amato - per chiunque uccida qualcun altro con il consenso di quel qualcun altro, sia questo malato oppure no, che soffra oppure no”. Argomentazioni lapidarie e incontrovertibili, che vorrebbero far credere a un qualche inganno nascosto fra le righe del referendum, e magari sfuggito agli 1,2 milioni di cittadini italiani che lo hanno sottoscritto. Argomentazioni sulle quali il leader del Popolo della Famiglia Mario Adinolfi non ha potuto che compiacersi, oltre che della débâcle in sé subita dai pro-eutanasia. Eppure, prendendo in esame il famigerato art. 579 del Codice Penale, il comma 3 recita: “Si applicano le disposizioni relative all’omicidio (art.575-577) se il fatto è commesso: contro una persona minore degli anni diciotto; contro una persona inferma di mente, o che si trova in condizioni di deficienza psichica, per un’altra infermità o per l’abuso di sostanze alcooliche o stupefacenti; contro una persona il cui consenso sia stato dal colpevole estorto con violenza, minaccia o suggestione, ovvero carpito con inganno”. Dunque, tutta una serie di casi che non rientrano nei parametri stabiliti della “buona morte” promosso in primis da Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. Inoltre, la cosiddetta “completa depenalizzazione dell’omicidio consenziente” addotta da Amato non sarebbe nemmeno possibile. La normativa, infatti, gode della vigenza della legge 219/2017 - secondo cui il consenso del richiedente deve rispondere alle caratteristiche nell’ambito di un percorso di fine vita – e della sentenza della Corte costituzionale 242/2019 - che individua le circostanze per le quali si possa legittimamente chiedere la morte volontaria. Strafalcioni e falsità, quelle del presidente Amato. Oggi si parlerebbe di “fake news”, di manipolazione della realtà, di discorso puramente politico. Si tratta di un errore di giudizio o di autentica malafede nei confronti del quesito referendario, considerando che la Corte Costituzionale ne avrebbe anche “rivisitato i titoli a livello interpretativo”? Una cosa è certa: l’abrogazione, seppur parziale, del referendum sull’eutanasia legale – insieme a quello sulla cannabis – segna di fatto una dura sconfitta per la volontà popolare. E un’altra occasione persa per la nostra democrazia, dato che i governanti hanno preferito voltarsi ancora una volta dall’altra parte, lasciando piuttosto che la Corte Costituzionale accogliesse senza indugio i quattro quesiti meno influenti relativi alla giustizia. Annullamento delle disposizioni in materia di incandidabilità, limitazione delle misure cautelari, la separazione delle funzioni dei magistrati e l’eliminazione delle liste di presentatori per l’elezione dei togati Csm. Misure che non renderanno la giustizia più efficiente, ma piuttosto più controllabile e asservita. A questo punto bisognerebbe domandarsi: è da ritenersi buono un governo che tollera le manifestazioni non autorizzate dei no vax (fra i principali artefici della vaccinazione rallentata), e poi non esita a manganellare gli studenti, rei di voler rivendicare un futuro migliore? Un governo che si professa garante di un Paese democratico, ma di fatto priva chi soffre della possibilità di avere uno straccio di controllo sulla propria morte? E in ultimo, è sano un Paese politicamente fermo e il cui governo guarda al futuro solo in termini di produttività, senza considerare adeguatamente le possibilità di una nuova stagione di crescita umana e culturale?

20/02/2022 10:00
Ciclismo amatoriale, al via le iscrizioni per la El Diablo Cycling Festival 2022. Fra le tappe anche Urbisaglia

Ciclismo amatoriale, al via le iscrizioni per la El Diablo Cycling Festival 2022. Fra le tappe anche Urbisaglia

Come lo scorso anno, ritorna la El Diablo Cycling Festival, il format dedicato al ciclismo amatoriale nelle Marche. Ad incontrare i tanti appassionati e addetti ai lavori ci sarà nuovamente Claudio Chiappucci, campione varesino e testimonial della serie di eventi in programma - e organizzati in collaborazione con la Gio.Ca Communications. Le giornate del 27-28-29 maggio 2022 sono particolarmente attese, con lo svolgimento della cronometro a coppie di apertura al venerdì sul lungomare, una randonnèe il sabato attraverso le “coste bianche” e il gran finale con la "Granfondo Porto Sant’Elpidio-Claudio Chiappucci" che proporrà un percorso lungo di 127 chilometri e uno di 87 chilometri - con il superamento di tratti in sterrato e di alcuni muri che richiamano nella fisionomia un mix tra Strade Bianche, Giro delle Fiandre e Liegi-Bastogne-Liegi. Fra le altre tappe importanti ci sarà anche la gara per allievi ad Urbisaglia - nota come "Papà Elio Gran Premio Giorgio Mare" - prevista il 31 luglio 2022, per chiudere con la Granfondo dei Due Santuari del Fermano (Ambro e Corva) il 23 ottobre 2022. Sport e turismo, dunque, si confermano ancora una volta le due principali direttrici su cui gli organizzatori - capitanati da Vincenzo Santoni - e l’amministrazione comunale di Porto Sant’Elpidio del sindaco Nazareno Franchellucci hanno puntato per l’ottima riuscita della granfondo e di tutto il format di El Diablo Cycling Festival. Le iscrizioni alla El Diablo Cycling Festival sono ufficialmente aperte tramite il portale ENDU al seguente link: https://join.endu.net/entry?edition=68729  

19/02/2022 19:38
Vaccini, la quarta dose si farà. L’Aifa apre ai più fragili

Vaccini, la quarta dose si farà. L’Aifa apre ai più fragili

La quarta dose si farà. A confermarlo è l'Agenzia italiana del farmaco, che si è espressa in favore di Pfizer o Moderna. Con una nota inviata al Ministero della Salute, la commissione tecnico scientifica dell'Aifa ha evidenziato la necessità di ricorrere al doppio booster per soggetti gravemente immunodepressi.  Alla base della decisione, ci sarebbe la risposta bassa alla terza dose dei pazienti con patologie immuno-degenerative. Già nel mese di gennaio 2022, l’immunologo e divulgatore scientifico prof. Alberto Mantovani aveva dichiarato: «Per i pazienti fragili non responsivi, si pone il problema di una quarta dose, da valutare in un contesto di ricerca rigorosa e in relazione al trattamento poiché alcune terapie interferiscono con una corretta immunizzazione». Resta ancora da capire se sarà necessario anche per il resto della popolazione – ancora coinvolta nella campagna per la terza dose – ricorrere a un ulteriore richiamo nell’arco di 4 mesi o a cadenza annuale. A seguito dei dati raccolti due mesi fa sugli effetti del secondo booster in Israele – primo Paese al mondo ad aver adottato la soluzione per operatori sanitari, over 60 e fragili – è emerso che la protezione fornita da una quarta dose aumenterebbe ulteriormente i livello degli anticorpi, ma senza fornire sufficiente protezione contro i contagi da variante Omicron. «Non servirà la quarta dose di vaccino anti Covid, ma piuttosto un richiamo che auspichiamo annuale e con il quale dovremo fraternizzare» - aveva dichiarato a inizio febbraio il direttore generale di Aifa Nicola Magrini - Il dato con cui erano registrati i vaccini era del 95% di efficacia e questo dato è stato confermato, in molti Paesi, nel primo trimestre di uso reale. Poi c’è stata una graduale e lenta perdita di efficacia nel secondo trimestre che ha portato quindi alla dose booster, anche in presenza di una variante su cui il vaccino aveva perso efficacia. A livello globale la comunità scientifica ha concordemente visto lo straordinario beneficio dei vaccini». «Per le persone gravemente immunocompromesse che ricevono una serie primaria di tre dosi di vaccino a mRna, una quarta dose è già raccomandata» - aveva affermato gennaio il responsabile Vaccini e Prodotti Terapeutici dell’Ema Marco Cavaleri. In direzione opposta a inizio febbraio il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: «Escludo categoricamente che serva una quarta dose a breve». Stessa linea per Sergio Abrignani, membro del Comitato tecnico scientifico: «Immunologicamente non serve e non si sa quando servirà. Ad oggi è ragionevole dire che per anni non serviranno richiami».

19/02/2022 17:15
Covid, i casi restano sotto soglia 2mila nelle Marche per il secondo giorno consecutivo

Covid, i casi restano sotto soglia 2mila nelle Marche per il secondo giorno consecutivo

Sono 1.813 (ieri erano 1.873) i nuovi positivi nelle Marche su 4.575 tamponi esaminati nel percorso diagnosi-screening (ieri 4.744). L'incidenza, oggi, si attesta a 953,77 casi settimanali ogni 100mila abitanti (ieri 989,47). Questo quanto emerge dai dati giornalieri diffusi dall’Osservatorio epidemiologico delle Marche dopo la notizia del ritorno, da lunedì 21 febbraio, della regione in zona gialla.  Viene confermato, dunque, un calo costante e generalizzato dei contagi in tutte le province, sebbene le proporzioni cambino leggermente, con un incremento dei casi in provincia di Fermo. È sempre Ancona, comunque, quella che fa registrare il maggior numero di positivi (508), seguita da Macerata (395), per l'appunto Fermo (330), Pesaro Urbino (274) e Ascoli Piceno (259); sono 77, inoltre, contagi provenienti da fuori regione. Restano le consuete classi d'età intermedie le più colpite dai contagi, con quasi la metà del totale: 477 casi tra i 25-44enni e 447 tra i 45-59enni. Tra i più giovani si segnalano 489 contagi tra gli under 18: 180 casi tra i bambini delle scuole elementari (6-10 anni) e 110 per i ragazzi delle scuole superiori. I soggetti con sintomi sono 421, i contatti stretti di casi positivi 511, i contatti domestici 453, i positivi in ambito scolastico formativo 24, i casi in fase di approfondimento epidemiologico 391. Continuano a scendere i ricoveri legati al Covid nelle Marche: in 24 ore ne sono stati segnalati 10 in meno, facendo arrivare il totale a 308. I pazienti in terapia intensiva sono 32 (-1 su ieri), quelli in semi intensiva 64 (+1), quelli in reparti non intensivi 212 (‐12), e ci sono ben 38 dimessi. Dieci i decessi legati al Covid, che fanno salire il totale a 3.553: una 102enne di Porto San Giorgio, un 82enne di Monte San Pietrangeli, una 86enne di Monteprandone, una 89enne e un 93enne di San Benedetto del Tronto, una 87enne di Fermo, un 95enne di Fano, una 93enne di Pesaro, una 85enne di Osimo e un 63enne di Porto Recanati (si tratta di Leandro Scocco). 

19/02/2022 11:21
Furgone si schianta contro un palo in pieno centro: il conducente finisce all'ospedale

Furgone si schianta contro un palo in pieno centro: il conducente finisce all'ospedale

Furgone si schianta contro un palo in pieno centro: il conducente finisce in ospedale. È quanto avvenuto poco prima delle 8 di questa mattina, in via Bellesi, a Fermo. Per ragioni ancora in corso di accertamento l'uomo alla guida del mezzo ne ha perso il controllo finendo in una scarpata sottostante la carreggiata stradale e fermando la sua corsa contro il palo dell'illuminazione.  L'uomo è stato preso in cura dai sanitari del 118, immediatamente intervenuti sul posto congiuntamente a una squadra dei vigili del fuoco di Fermo: fortunatamente le sue condizioni non sono gravi. I pompieri hanno provveduto alla messa in sicurezza del veicolo incidentato, mentre per i rilievi del caso procederanno gli agenti della Polizia di Stato e della Polizia Locale.   

19/02/2022 09:41
Covid Marche, da lunedì si torna in zona gialla: lo annuncia il presidente Acquaroli

Covid Marche, da lunedì si torna in zona gialla: lo annuncia il presidente Acquaroli

"Con il 12,8% di ricoveri in terapia intensiva e il 27,7% in area medica, da lunedì prossimo 21 febbraio 2022, la nostra regione tornerà in zona gialla". Con un post sulla propria pagina Facebook, il presidente Francesco Acquaroli ha voluto confermare l'ordinanza del Ministero della Salute che svincola, dopo due settimane, la Regione Marche dalla zona arancione. L'inversione di marcia è stata giustificata dal graduale calo delle tarapie intensive e dei contagi riscontrato negli ultimi giorni, favorendo dunque anche un allentamento delle restrizioni per i non vaccinati - inizialmente limitati negli spostamenti fuori i Comuni di residenza e negli ingressi ai locali poichè necessario il possesso del green pass base - tramite tampone, vaccino o guarigione - e di quello rafforzato rilasciato con il booster.   Nelle ultime 24 ore sono stati 1.873 i nuovi positivi nelle Marche con l'incidenza del virus ch escende a 989,47 casi settimanali ogni 100mila abitanti (1.038,96). Contemporaneamente, i ricoveri sono scesi a -22 rispetto al giorno precedente, con 33 in intensiva e 285 in area medica. Quattro in tutti i decessi: due uomini (85 e 82 anni) rispettivamente di Chiaravalle e Ancona, e due donne (92 e 82 anni) di Fano e Vallefoglia.

18/02/2022 19:51
"Non chiamatelo incidente": studenti in piazza per Giuseppe e Lorenzo

"Non chiamatelo incidente": studenti in piazza per Giuseppe e Lorenzo

Studenti riuniti in Piazza del Popolo a Fermo dopo la morte di Lorenzo e Giuseppe, i due giovani rimasti vittime di due incidenti nel giro di un mese, uno durante l’alternanza scuola lavoro e l’altro durante uno stage. Insieme a loro anche sigle sindacali quali Fiom, Cgil, Usb.”Non chiamatelo incidente, è un problema strutturale", è uno degli slogan che si legge in piazza. Decine i rappresentanti di forze dell'ordine, in divisa e in borghese, ma la manifestazione non è mai degenerata tra messaggi contro l'alternanza scuola-lavoro, ormai denominata Pcto, che "va abolita", e appelli per una scuola diversa, con "più risorse e lezioni in presenza" e anche con laboratori interni. Il più duro Riccardo del collettivo universitario di Macerata: "quello che è successo a Giuseppe rappresenta una scuola che mira allo sfruttamento. Assurdo che il ministro Bianchi parli di sicurezza sul lavoro, a 16 anni non si è lavoratori e non si può morire a 80 km da casa". "Il lavoro è una cosa, la formazione è un'altra" ha aggiunto, ricordando che ci sono "4 morti al giorno sul lavoro". I centri di formazione per imparare un lavoro, come gli Artigianelli, frequentato da Giuseppe, debbono agire "per percorsi interni, in luoghi sicuri".  I ragazzi, alcuni dei quali venuti da altre località delle Marche, hanno chiesto soprattutto cambiamento: "la scuola ha perso la capacità di costruire la mente critica e di affrontare il mondo del lavoro", ha detto un altro studente. (Fonte Ansa)  

18/02/2022 16:43
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