Lite tra ragazzi sfocia in rissa in pieno centro: intervengono i carabinieri. È quanto avvenuto ieri in piazza del Popolo, a Corridonia, attorno alle ore 20:00. Ancora da chiarire i contorni della vicenda.
A seguito della baruffa, uno dei soggetti coinvolti è rimasto lievemente ferito e, pertanto, è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata.
I carabinieri stanno ricostruendo quanto accaduto e visionando attentamente le immagini di tutti gli impianti di videosorveglianza presenti nella piazza.
In particolare, sono al vaglio le posizioni di alcuni individui, per i quali potrebbero esserci conseguenze sul piano penale. Molto utili a ricostruire quanto avvenuto saranno anche le versioni fornite da alcuni testimoni.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, all'interno dell'operazione di screening "Marche Sicure", nella giornata di giovedì 4 febbraio nell'Area Vasta 3 (località di Corridonia e Sarnano) sono stati effettuati 1653 test con 7 casi positivi.
Le tre giornate di screening di massa organizzate nella Tensostruttura di via Enrico Mattei, a Corridonia, hanno visto - in totale - 4724 cittadini sottoposti a test, di cui 14 risultati positivi. Per quanto riguarda lo screening svoltosi al Palazzetto dello Sport di Sarnano i numeri sono i seguenti: 630 tamponi totali, un solo caso positivo riscontrato.
Complessivamente dall'inizio del programma 'Marche Sicure', avviato dalla Regione Marche per il controllo della diffusione e il tracciamento dell’epidemia da SARS-CoV-2 e l’individuazione degli asintomatici positivi, hanno aderito 243.700 persone. Sono stati individuati 1244 casi positivi. In totale la percentuale di positività è pari allo 0,5%. I casi positivi rilevati sono stati sottoposti al tampone molecolare.
"Il primo giorno di screening di massa a Corridonia ha visto una numerosa partecipazione". Queste le parole con cui il sindaco Paolo Cartechini ha commentato i numeri dello screening di massa organizzato nella Tensostruttura di via Enrico Mattei.
Complessivamente sono stati effettuati 1690 test con 6 casi positivi riscontrati.
Alla tensostruttura hanno fatto visita anche la Direttrice dell'Area Vasta 3 Daniela Corsi, la direttrice del distretto di Macerata Dott.ssa Faccenda e il Dott.Tibaldi. Si sono sottoposti a tampone rapido anche il primo cittadino e gli assessori.
Lo screening proseguirà fino a domani, giovedì 4 febbraio, dalle 8 alle 20. Possono fare il tampone i cittadini dei Comuni di Corridonia, Appignano, Loro Piceno, Mogliano, Petriolo, Urbisaglia.
L'appuntamento è anche a Sarnano, per oggi e domani dalle 14 alle 20 nel Palazzetto dello sport in via del Colle. Potranno usufruire del servizio gli abitanti di Sarnano, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Sant’Angelo in Pontano.
"Siamo per un’economia circolare, che parta dalla riduzione della produzione di rifiuti, la raccolta differenziata spinta e lo smaltimento in mano pubblica. Tutte valide alternative all'incenerimento. Pertanto chiediamo che Antonio Pettinari riconvochi immediatamente l’Assemblea ATA n. 3 e metta all’ordine del giorno la revoca delle Delibere n. 9 e 10 del 26 giugno 2020, in quanto atti da rivedere nella loro interezza".". È quanto dichiarano, in un comunicato stampa congiunto, i Comitati Uniti contro il merito e il metodo di individuazione della nuova discarica maceratese.
Si tratta della onlus Nuova Salvambiente, del Comitato Corridonia Green - No discarica, del Comitato No Discarica Matelica e del Comitato Quartiere Zona B Pollenza.
Secondo i cittadini che compongono questi comitati la situazione ha come responsabile un unico nome e cognome: "Nel suo doppio ruolo di Presidente della Provincia e di Presidente dell’A.T.A. 3, il sig. Antonio Pettinari, lo scorso 26 giugno, ha proposto ai Sindaci, che hanno votato a maggioranza, l’approvazione di una graduatoria di 70 siti potenzialmente idonei ad ospitare la discarica provinciale di rifiuti urbani - scrivono i Comitati Uniti -. La notizia, data a caldo dalla stampa, non certo dal sig. Pettinari o dai Sindaci ai loro cittadini, ha permesso alle persone di attivarsi per la consultazione degli atti: i pochi resi accessibili nonostante le delibere riguardassero tutti soggetti pubblici".
"Abbiamo così scoperto, con orrore, che le aree giudicate idonee ad ospitare la mega discarica si sovrappongono con inquietante precisione a luoghi dove oggi sorgono abitazioni familiari con i loro giardini, floride aziende agricole, spesso a conduzione biologica, aree archeologiche e luoghi storici, stalle di centinaia di capi di bestiame, ristoranti, agriturismi, vigneti di altissimo pregio che valorizzano vitigni autoctoni e non solo (un esempio per tutti, il Verdicchio di Matelica), perfino i luoghi leopardiani - aggiungono -. E’ evidente che anche il più pacifico dei cittadini, o la più comprensiva delle aziende agricole, di fronte alla possibilità concreta di vedere il proprio ambiente di vita e di lavoro diventare l’immondezzaio provinciale, siano spinti a reagire".
"E non per una presa di posizione egoistica, sintetizzata con l’acronimo “Nimby” (non nel mio giardino!), come si vuole far credere, ma perché con una procedura silenziosa avviata nel 2017, sono stati calpestati i più elementari diritti civili. Tutto questo è inaccettabile - tuonano i Comitati Uniti -. Non è un caso, quindi, che l’opaca, illogica e carente procedura adottata per l’individuazione dei siti, da parte della Provincia e dell’A.T.A. n.3, guidate entrambe dal sig. Pettinari, sia stata impugnata con ben 12 ricorsi al TAR".
"Ricorsi depositati da Enti Locali, Comitati di residenti, aziende, titolari di attività economiche che vedono compromesso il loro stesso futuro - affermano i quattro Comitati -. I ricorsi parlano chiaro: sono state violate o falsamente applicate leggi e decreti legislativi, è stata portata avanti una procedura con la massima disinvoltura, manifestando eccesso di potere per difetto di istruttoria, manifesta illogicità e irragionevolezza, omessa integrazione del contraddittorio e per mancata preliminare Valutazione Ambientale Strategica. Sono stati quindi violati i principi di economicità, efficienza, efficacia, trasparenza, legalità, buon andamento, imparzialità e trasparenza".
Ritorno a scuola in presenza questa settimana per molti studenti delle scuole superiori, ed è tempo del primo bilancio negli istituti della Provincia di Macerata.
Offre un primo quadro della situazione la vice preside dell’Ipsia "Corridoni" di Corridonia, Roberta Campolungo.
“Direi che in questi primi 5 giorni sia filato tutto liscio” – spiega la professoressa - .
“Abbiamo messo in campo la didattica mista con il 50% degli studenti in presenza, soprattutto nei giorni in cui abbiamo i laboratori, visto che sono l’aspetto professionalizzante del nostro istituto, il tutto ripartito per i vari indirizzi di studio. Anche durante il lockdown, infatti, abbiamo avuto la possibilità di garantire la didattica in presenza per gli stessi laboratori".
Poi, la professoressa Campolungo ha affrontato il capitolo riguardante la didattica a distanza, spesso oggetto di critiche bipartisan.
“Per quanto concerne la dad – spiega la vicepreside – possiamo dire che nel complesso sta procedendo per il meglio, pur con le sue criticità, prima fra tutte quella relativa ai problemi di strumentazione.
Nonostante abbiamo dato in comodato d’uso oltre cinquanta computer ai ragazzi – sottolinea – non sono mancate problematiche relative ad esempio alla connessione, ma la criticità maggiore è dovuta al fatto che si incomincia a sentire il lungo periodo della didattica a distanza. Essendo iniziata da quasi una anno, infatti, gli studenti incominciano a soffrirla notevolmente”. Per tale ragione, il ritorno, seppur parziale, in presenza è stato accolto positivamente da allievi e personale scolastico.
“Senza dubbio è stato accolto in maniera favorevole dagli studenti, visto che li stimola soprattutto dal punto di vista sociale. Specialmente i ragazzi delle classi prime – ha evidenziato Campolungo- erano desiderosi di tornare a conoscersi visto che erano reduci da solo un mese e mezzo in presenza perciò avevano avuto qualche difficoltà a creare delle relazioni”.
In tutto questo rimane l’annoso problema relativo agli eventuali sovraffollamenti a bordo dei trasporti scolastici. Una situazione potenzialmente pericolosa che la Regione Marche ha parzialmente tentato di scongiurare con l’aumento di oltre 130 autobus su tutto il territorio regionale, lasciando però inalterata la situazione dei treni.
“Non ho ricevuto lamentele in tal senso da parte degli studenti – ha spiegato la vicepreside dell’Ipsia - credo quindi che la situazione trasporti si migliorata rispetto a prima”.
Contestualmente con il rientro in classe, il Comune di Corridonia ha avviato lo screening Covid nella palestra dell’istituto.
Su base volontaria studenti, docenti e personale Ata si sono sottoposti a una tre giorni di test rapidi.
“L’adesione è stata ottima, si tratta di un'iziativa lodevole e importante per il tracciamento dei positivi asintomatici" .
(E.L.)
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Questa mattina è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari all’età di 79 anni Mario Mengascini, da tempo affetto da una malattia incurabile. Molto conosciuto a Corridonia per il suo impegno e partecipazione alla vita sociale e cittadina e all’organizzazione di eventi per la comunità. Ex dipendente dell’azienda di trasporto Contram, lascia la moglie Bruna e i figli Germano ed Isabetta e i nipoti Francesca, Federico e Alessandra.
I funerali si terranno domani, 28 gennaio alle ore 15, presso la chiesa della sacra famiglia nella zona industriale di Corridonia.
La legge numero 211 del 20 luglio 2000 ha riconosciuto il 27 gennaio giorno della memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani internati nei campi nazisti.
Le storie di 16 cittadini della provincia di Macerata deportati e internati avranno voce nel “Giorno della Memoria”, la cui ricorrenza verrà celebrata nei comuni di rispettiva residenza nel rispetto della normativa anticovid con la consegna delle medaglie d'onore concesse dal Presidente della Repubblica su proposta della presidenza del Consiglio dei Ministri.
Quindici medaglie saranno consegnate dal Prefetto Ferdani, unitamente ai Sindaci di rispettiva residenza agli eredi degli insigniti mentre una sarà consegnata al signor Bruno Baldassarri, classe 1920 sopravvissuto ai lager, ancora in vita e residente a Tolentino.
"La cerimonia costituirà un giorno fondamentale per rammentare come l'Olocausto e le tragedie che ne sono derivate non si esauriscono nel tempo, ma costituiscono tragici eventi che sono parte della storia e dell'essenza stessa dell'umanità. È fondamentale quindi un impegno che si rivolga a ciascuno di noi per mantenere la memoria di coloro che hanno superato la soglia dell'orrore e per operare invece a favore dell'armonia tra gli uomini" ha ricordato il Prefetto Ferdani.
Di seguito si riportano i nomi delle persone insignite:
COMUNE
MEDAGLIE
MACERATA
MARCHEGIANI Pacifico
VECCHI Sante
POTENZA PICENA
CENTO Idolo
NATALI Gino
CIVITANOVA MARCHE
CAMELI Concetto
CICCARELLI Ulderico
MASSI Celestino
CORRIDONIA
SALVATELLI Mariano
TOLENTINO
BALDASSARRI Bruno
CANZONETTA Antonio
SCARPACCI Ezio
ZANETTI Mario
BELFORTE DEL CHIENTI
MEO Vincenzo
CAMERINO
MARAVIGLIA Corrado
CINGOLI
TOBALDI Pietro
MONTECASSIANO
PORFIRI Giuseppe
Si sono svolti oggi pomeriggio a Corridonia i funerali di Roberto Morresi, scomparso lo scorso 19 gennaio all'età di 60 anni a seguito di un infarto che non gli ha lasciato scampo. (leggi l'articolo)
La funzione religiosa è stata celebrata presso la Chiesa dei Santi Pietro, Paolo e Donato, situata a metà di via Cavour, e sono stati in tanti, a debita distanza, tra cittadini, componenti della Protezione Civile e operatori del 118, che hanno voluto dare l'ultimo saluto ed essere vicini al dolore dei familiari. Sul feretro, era adagiata la sua divisa da soccorritore, un ruolo che oltre a svolgere con professionalità portava avanti con estrema passione e amore per il prossimo tant’è che l'uomo è stato stroncato da un malore mentre era al suo posto di lavoro nella sede della Croce Verde di Corridonia.
Un dolore quindi profondo quello lasciato anche nei cuori dei tanti colleghi delle sezioni delle Croce Verde di Monte San Giusto e Macerata, dove Roberto Morresi è stato prima volontario e poi dipendete. Tutti i soccorritori hanno, al termine della messa, reso omaggio con una pioggia di applausi al feretro mentre stava uscendo dalla Chiesa.
Dramma alla Croce Verde di Corridonia: muore stroncato da un infarto dipendente di 60 anni. La vittima è Roberto Morresi.
L’uomo ha accusato un malore nel pomeriggio di ieri, intorno alle 18. A trovarlo, riverso a terra, è stato un collega che subito dopo ha lanciato l’allarme. Sul posto si sono precipitati gli altri operatori della Croce verde, i quali hanno praticato le manovre di rianimazione, che si sono, però, rivelate vane.
Roberto Morresi, nato a Buenos Aires, viveva da molti anni a Corridonia. Era stato volontario e dipendente anche della Croce Verde di Macerata e Monte San Giusto. Shock tra colleghi e dipendenti.
"Nella mattinata di ieri si è svolto un sopralluogo ricognitivo da parte di alcuni rappresentanti della Protezione Civile Regionale e dell'Area Vasta presso l'impianto sportivo polivalente indoor di via Mattei, individuato quale sito idoneo per l'effettuazione dello screening di massa promosso dalla Regione Marche". Ad annunciarlo è stato, in una nota, il sindaco di Corridonia Paolo Cartechini.
Lo screening, gratuito e su base volontaria, si effettuerà attraverso un tampone antigenico rapido dal 2 al 4 febbraio, con orario continuato dalle ore 8 alle ore 20.
"Il Comune di Corridonia sarà sede per lo screening anche per gli abitanti dei comuni di Appignano, Loro Piceno, Mogliano, Petriolo e Urbisaglia. Nei prossimi giorni verranno pubblicate tutte le informazioni utili e necessarie per il regolare svolgimento dei tamponi" ha aggiunto Cartechini.
“Si è conclusa la prima parte del progetto "Scuola sicura" promosso dal Comune di Corridonia per lo screening rivolto alla popolazione scolastica. In tre giorni, venerdì, sabato e ieri, tra alunni, docenti e personale ata sono stati effettuati oltre 740 tamponi rapidi antigenici e sono tutti risultati negativi”.
Lo comunica l’amministrazione comunale. Nessuna classe, quindi, degli istituti comprensivi Manzoni e Lanzi e dell’infanzia paritaria Niccolai sarà messa in quarantena.
Successo dunque per il progetto di screening organizzato del Comune in collaborazione con gli istituti scolastici, utile per il monitoraggio della diffusione del virus, il quale ha visto un’ampia partecipazione da parte di studenti, insegnanti e personale Ata.
Tamponamento a catena: 2 feriti al Pronto Soccorso.
L'incidente è avvenuto intorno alle 11 in via Zegalara , nei pressi del cimitero di Corridonia. Il tamponamento ha coinvolto 3 autovetture.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco. Il bilancio è di due feriti lievi tra gli occupanti dei mezzi che sono stati trasportati all'ospedale di Macerata per accertamenti. Sul luogo del sinistro presente la Polizia Locale per svolgere i rilievi del caso.
"L’emergenza sanitaria legata al Covid 19 non può essere un alibi per trascurare il problema delle morti bianche sul lavoro. Dobbiamo riaprire il dibattito sul tema, perchè la sicurezza sui luoghi di lavoro è comunque una priorità”. Così la senatrice del Movimento Cinque Stelle Donatella Agostinelli che esprime “cordoglio e vicinanza” alla famiglia di Simone Santinelli, l’uomo di Corridonia precipitato da una struttura mentre procedeva alla rimozione di amianto (leggi qui).
“Un ulteriore decesso che purtroppo si aggiunge al triste elenco di vittime sul lavoro. E’ necessario attuare politiche rigorose per la tutela dei lavoratori e insistere su formazione e prevenzione per contribuire a creare un’adeguata cultura della sicurezza, ma dobbiamo anche perseverare sulla strada dei controlli da parte degli organi ispettivi, che dovrebbero essere più frequenti e più rigidi”
“I dati dell’Inail - aggiunge la senatrice - segnalano un incremento di questi episodi rispetto allo scorso anno: abbiamo infatti un aumento del 15,5 per cento. Insomma – conclude Agostinelli – sono temi di cui dobbiamo parlare a fondo, farne una battaglia sociale e culturale e richiamare l’attenzione su una profonda ferita alla dignità del lavoro”.
Un uomo di 44 anni, Simone Santinelli, originario della provincia di Modena ma residente a Corridonia è morto oggi in un incidente sul lavoro avvenuto a Monsanpolo del Tronto (Ascoli Piceno).
La vittima stava lavorando per conto di una ditta di Fermo che si occupa di smaltimento di amianto. Era sul tetto dell'immobile quando, per cause in corso di accertamento, è caduto da un'altezza di 10 metri circa. Inutili i tentativi di salvargli la vita messi in atto dal personale del 118.
Sul posto i vigili del fuoco, i carabinieri e personale dell'Ispettorato del Lavoro che dovranno accertare se vi sono responsabilità sull'accaduto.
Santinelli, prima di trasferirsi a Corridonia, aveva trascorso la sua gioventù nella frazione di Chiesanuova, a Treia. Lascia la mamma Mara ed un fratello, Samuele.
(Ansa)
I 15 ragazzi del Centro socio-educativo per disabili “Il Ciclamino” hanno abbellito con ghirlande le vetrine del centro di Corridonia e hanno realizzato il presepe in piazza Filippo Corridoni.
Tantissimi commercianti hanno aderito all’iniziativa organizzata dal Comune di Corridonia e dal “Ciclamino” gestito dalla Pars onlus. Le decorazioni per i negozi e il presepe sono stati realizzati interamente a mano dai ragazzi, affiancati dagli educatori Pars, che con amore e pazienza e creatività hanno portato un pò di magia natalizia all’intera cittadina.
65 sono i negozianti che hanno scelto di mettere in vetrina la ghirlanda e di fare una donazione ai ragazzi, una quota simbolica per aiutarli a realizzare un loro sogno, fare una gita in estate. Un modo solidale per unire e fare comunità, in un anno così particolare e difficile.
“Ogni anno prepariamo un mercatino di Natale, ma quest’anno non è stato possibile - spiega l’educatrice Pars Lisa Tosiani -. I nostri ragazzi ci tengono molto, con il ricavato autofinanziano parzialmente la gita estiva. Allora abbiamo pensato di fare qualcosa di nuovo, collaborando con il comune nella realizzazione di addobbi natalizi. Abbiamo realizzato una ghirlanda da appendere alle vetrine dei negozi di Corridonia e il presepe in legno posizionato sotto l’albero in piazza. L’idea è piaciuta ai commercianti ed è stata organizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Siamo grati a tutti per questa opportunità data ai nostri ragazzi”.
“Abbiamo pensato insieme agli operatori Pars di coinvolgere i ragazzi del centro per dar loro la possibilità di fare una raccolta fondi e far conoscere alla cittadinanza questa preziosa realtà. E’ un’eccellenza del nostro territorio - afferma Francesco Andreozzi, assessore alle Politiche per lo sviluppo economico e per il lavoro e commercio -. Inoltre hanno creato il presepe da mettere sotto l’albero di Natale in piazza Corridoni. I commercianti sono stati molto soddisfatti. E’ una ghirlanda molto bella che hanno potuto esporre nei loro negozi”.
“Nonostante tutte le restrizioni per Covid e le difficoltà, i ragazzi del Ciclamino, con il loro sorriso e la loro serenità immutata, nonostante le mille criticità - conclude Monica Sagretti, assessore alle Pari opportunità, istruzione e politiche educative -, sono stati gli unici ad offrirci aiuto e a realizzare gli addobbi di Natale. Con il loro garbo e il loro amore, sono sempre pronti ad accogliere le richieste del comune. Ghirlande meravigliose e un presepe semplice ma di un’eleganze unica. Tornare all’essenzialità è il messaggio di questo Natale 2020. Mi auguro che questo sia un esempio di inclusione sociale quotidiano e non un evento straordinario”.
"La Juventus venne a Fabriano a fine novembre del 1982, fu lì che incontrai per la prima volta Paolo Rossi. La squadra bianconera era ospite dell'Ariston, suo sponsor principale, e fece tutti gli allenamenti della settimana proprio sui campi fabrianesi, affrontando anche in amichevole la squadra locale (partita vinta dalla Juve per 4-0, con un gol dello stesso Rossi ndr), prima di partire il sabato pomeriggio alla volta dell'Hotel Roxy di San Benedetto del Tronto, dove avrebbe alloggiato prima di affrontare nella domenica di campionato l'Ascoli (partita che la Juve perse 2-0, doppietta di Novellino ndr)".
Così Fiorenzo Pettinari, attuale responsabile tecnico del settore giovanile della Sangiustese e da molti maceratesi ricordato come allenatore della storica squadra allievi biancorossa che nel 1999 vinse lo scudetto di Serie C allo stadio "Cibali" di Catania (leggi qui), si rituffa nei ricordi tratteggiando il ricordo dell'eroe del "Mundial", recentemente scomparso a soli 64 anni.
"Quella settimana andai a Fabriano un paio di volte assieme ad un gruppo di tifosi bianconeri di Corridonia con i quali scattai una foto di gruppo proprio assieme al campione - racconta ancora Pettinari -. Mi accorsi di come Rossi, rispetto agli altri fuoriclasse della squadra desse sempre la sua disponibilità ai tifosi per qualche foto e per scambiare qualche battuta, nonostante fosse il più gettonato e il più richiesto dopo la vittoria dei Mondiali di 3-4 mesi prima in cui fu assoluto protagonista. A dimostrare il suo carattere cordiale e capace, con un sorriso, di lasciar intravedere la semplicità del ragazzo della porta accanto".
"Ho avuto l'opportunità - aggiunge Fiorenzo - di parlare con Rossi anche in altre occasioni, grazie alla conoscenza con l'allora allenatore juventino Giovanni Trapattoni, con il quale mi lega una conoscenza pluriventennale da quando, grazie a un amico di Corridonia inserito nell'ambito Juve, proposi ai bianconeri Massimo Ciocci, che in quegli anni allenavo nei Giovanissimi del Corridonia".
"Rividi Paolo Rossi anche in un'altra occasione, qualche anno più tardi, nel 1995 - ricorda ancora Pettinari -. In quel periodo ero docente e tecnico delle rappresentative giovanili del Comitato Regionale Marche della Figc e fummo invitati dalla comunità italo-canadese di Toronto, in Canada. Io e l'altro tecnico Pino Malaspina, oltre al dirigente Figc Gaetano Marinelli e Fabio Sturani (allora assessore allo Sport e delle politiche giovanili del Comune di Ancona, poi divenuto anche sindaco della città dorica), accompagnammo la rappresentativa regionale dei Giovanissimi. Giocammo tre partite, e nell'ultima, che disputammo nello stadio principale di Toronto, dopo di noi giocò la nazionale canadese contro il Parma di Nevio Scala".
"Finiti i 10 giorni in Canada, dovemmo rientrare in Italia e da Toronto facemmo scalo a New York. Qui, all'aeroporto LaGuardia, incontrammo in una sala d'attesa - per una fortuita coincidenza - Paolo Rossi, che avrebbe preso il stesso nostro aereo. Alla sua vista i ragazzi esplosero di gioia gridando 'Pablito, Pablito!' e lui si mostrò nuovamente gioviale e gentile, malgrado, come dimostrasse l'abbronzatura, fosse in vacanza. Gli rammentai dei nostri precedenti incontri dei tempi juventini, conversazioni che ricordo ancora oggi con grande piacere".
Nella foto, scattata da Giuseppe Sagripanti, dei corridoniani fatta a Fabriano, insieme a Fiorenzo Pettinari (unico non juventino) si riconoscono Antonio Farabollini, Giovanni Beccerica, Nesan, i quattro bambini tra cui i fratelli Sacha e Denny Bianchi
In questo periodo difficile per tutti, la Comunità terapeutica Pars onlus “Don Vincenzo Cappella” vuole essere maggiormente vicina ai propri ospiti, in un’atmosfera natalizia sincera, gioiosa, ma anche di rispetto e di riflessione.
La Comunità Pars “Don Vincenzo Cappella” di Corridonia ospita 18 ragazzi dai 25 ai 50 anni, affetti da dipendenza, quali droga e alcol e gioco d’azzardo.
“Veniamo da un momento doloroso e da molto tempo i nostri ragazzi non vedono i propri familiari - spiega l’operatrice Pars Alessandra Giammaria -. Abbiamo deciso fin da subito di attivare le videochiamate, ma non è la stessa cosa. Si è creato un senso di vuoto e di tristezza, è davvero difficile non poter vedere i propri cari per un lungo periodo. Anche per questo motivo, addentrandoci nel periodo natalizio, abbiamo pensato di lavorare per realizzare un ambiente caldo, accogliente, come a casa, per colmare quel vuoto, quella distanza fisica tra loro e le proprie famiglie”.
"Ho sentito la mancanza dello sguardo dei miei figli”; “mi è mancato l'abbraccio di mia madre”; "ho sentito la mancanza del calore del sorriso della mia compagna” testimoniano i giovani ospiti.
La struttura continua a realizzare attività importanti rispettando le normative, ma garantendo l’opportunità di fare laboratori e esperienze attive e a essere luogo dove si cerca di dare una risposta efficace alle persone che vivono il dramma della dipendenza da sostanze stupefacenti o da gioco d’azzardo.
In queste settimane di preparazione al Santo Natale i ragazzi stanno seguendo un laboratorio artistico tenuto da Cristiana Torresi per realizzare con materiali di riciclo l’albero, il presepe a grandezza naturale e le decorazioni per abbellire l’intera struttura.
"Non ho mai pensato al Natale, la mia priorità era la droga, ora riscopro la bellezza di questo momento”; "dopo tante festività passate allo sbando questo è il primo Natale in serenità”; "per me il Natale è sempre stato sinonimo di solitudine e tristezza, ora che mi trovo in questa famiglia sento una nuova speranza nascere in me” affermano alcuni dei ragazzi pensando al senso del Natale.
“Per il Natale stiamo cercando di creare un clima natalizio, anche un buon menù, per farli di sentire il più possibile a casa; i nostri ragazzi stanno rispondendo bene, sono molto collaborativi - continua la Giammaria -. Stiamo allestendo un presepe all’esterno della struttura con i bancali e le sagome e materiali di riciclo e gli oggetti di Natale per addobbare l’interno della Comunità. Inoltre, continuiamo a svolgere alcune attività, quella dedicata alla cura della casa, la pulizia delle proprie camere e della struttura, come una famiglia dove ognuno ha una propria mansione. Poi c’è la cura del verde, proprio qualche giorno fa abbiamo piantato molti alberi nel viale che conduce alla Comunità, e infine i nostri ragazzi si prendono cura degli animali, con amore e responsabilità”.
Camion finisce fuori strada; intervengono i Vigili del Fuoco
I pompieri sono intervenuti, alle ore 13:15 circa, a Corridonia in contrada Antico per il recupero di un'autocisterna trasportante olio alimentare che per errata manovra dell'autista è finita con le ruote del semirimorchio fuori dalla sede stradale.
Sul posto la squadra di Macerata, con il supporto l'autogru, ha sollevato la parte posteriore del mezzo pesante riposizionandolo sulla strada.
Nessuna persona è rimasta ferita.
Nel primo pomeriggio di ieri due Carabinieri della Stazione di Macerata, liberi dal servizio, mentre si trovavano presso il parco commerciale “Corridomnia” per gli acquisti di Natale, hanno riconosciuto un giovane nigeriano, domiciliato a Fermo e già segnalato in passato quale presunto spacciatore di stupefacenti, seguito a breve distanza da un altro connazionale al quale dopo ha consegnato un piccolo involucro che conservava in bocca.
Considerata la situazione i militari chiedevano ausilio alla Centrale operativa di Macerata che inviava sul posto altri Carabinieri di rinforzo. I militari hanno assistito alla cessione di singole dosi di droga a due ragazzi di Corridonia e di Petriolo i quali, fermati dopo l’acquisto mentre si stavano allontanando dal parco commerciale alla guida delle rispettive autovetture, consegnavano subito la dose di eroina appena acquistata dai due stranieri dichiarando di averla pagata 30 euro cadauno.
I due spacciatori, bloccati dopo le veloci cessioni di sostanza stupefacente, venivano trovati in possesso di altre 13 dosi di eroina che nascondevano in bocca e del ricavato della precedente attività di spaccio pari ad 457 euro.
La successiva perquisizione domiciliare effettuata a Fermo consentiva il recupero di altri 5 grammi circa di eroina già suddivisa in 9 dosi pronte per la vendita e di ulteriori 2.500 euro. La droga e il denaro sono stati posti sotto sequestro mentre per i due giovani nigeriani il magistrato di turno alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata ha disposto gli arresti domiciliari a Fermo in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Sono tornate alla 'normale amministrazione' le attività commerciali del ‘Corridomnia Shopping Park’ che, dopo le polemiche riguardanti l'insolita apertura dello scorso fine settimana, questa mattina ha visto le saracinesche di alcuni negozi, di cui l’ultimo Dpcm non prevede l'apertura, rimanere inizialmente alzate per poi abbassarsi nuovamente a seguito dei controlli effettuati repentinamente dalle Forze dell'Ordine.
"Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture assimilabili, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole".
Recita così la norma contenuta nel Decreto del 3 dicembre emanato dal Governo, ed oggi, essendo la giornata prefestiva in quanto antecedente all'Immacolata, sono rimasti attivi solo supermercati e negozi vari di generi alimentari nonché le attività di ristorazione dove all'entrata si sono tuttavia registrate delle code di persone all'ingresso. La scelta di accogliere i clienti anche nella giornata di sabato era stata motivata dalla scarsa chiarezza del decreto governativo tant'è che il Patron del Corridomnia Shopping Park ha già annunciato che farà presente le sue regioni ricorrendo al Tar del Lazio e scrivendo una lettera addirittura al Premier Giuseppe Conte.
Nonostante la chiusa di molti dei negozi presenti del parco commercial, gli ampi parcheggi antistanti quest'oggi sono risultati quasi piene così come gli esercizi commerciali aperti dove c'era una grande via vai di persone intente a fare spesa o anche per godersi il tiepido sole dicembrino. Non sono però mancati i controlli da parte di Carabinieri e uomini della Polizia Locale di Corridonia hanno condotto un minuzioso lavoro di accertamento presso ogni negozi, verificando inoltre il rispetto delle norme anti-assembramento di fronte a bar e ristoranti che sono stati molti frequentati dai clienti nel corso della giornata.
Al momento non sono state elevate sanzioni verso chi sabato scorso aveva deciso di restare aperto, ma lo stesso scenario di oggi si presenterà anche domani essendo un giorno festivo; per tornare a frequentare un Corridomnia Shopping Park a pieno regione si dovrà attendere mercoledì quando sarà possibile, Dpcm alla mano, trovare al lavoro tutti i tipi di attività commerciali.