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Da San Firmano all'Abbadia di Fiastra, successo per Cammini Aperti 2025: 300 pellegrini lungo la Via Lauretana

Da San Firmano all'Abbadia di Fiastra, successo per Cammini Aperti 2025: 300 pellegrini lungo la Via Lauretana

Trecento pellegrini lungo la Via Lauretana hanno sancito il successo dell'edizione 2025 di Cammini Aperti nelle Marche. Tutte esaurite le prenotazioni per i percorsi promossi in regione che hanno visto, nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 maggio, cento partecipanti per ciascuno dei tre itinerari proposti: da San Firmano a Recanati, da Urbisaglia all’Abbadia di Fiastra e da Muccia a Camerino. 

A fare da cornice, oltre alla bella giornata, le bellezze naturalistiche e architettoniche, così come i luoghi di culto scoperti durante i percorsi. I camminatori sono stati divisi in gruppi da 25 persone, ognuno dei quali accompagnato da guide escursionistiche esperte di Marche Active Tourism.

"Abbiamo potuto constatare come siano state esperienze capaci davvero di lasciare un’impronta nell’animo dei partecipanti - ha dichiarato il direttore dei Cammini Lauretani Simone Longhi -, una due giorni resa possibile grazie al Ministero del Turismo e all’agenzia Sviluppumbria, al sostegno del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e del Commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli, così come al supporto del Settore Turismo della Regione, di tutti i sindaci e le autorità religiose coinvolte, le quali hanno fatto in modo che queste giornate potessero svolgersi al meglio, dalla messa in sicurezza dei percorsi all’accoglienza, fino alla distribuzione dei pasti".

Suggestiva, sabato 10 maggio, la partenza in mattinata dall'Abbazia di San Firmano, a Montelupone, verso Recanati, che ha consentito di approfondire la figura del Beato Firmano. Ad accogliere i camminatori il parroco don Giacomo Ippolito e il sindaco Rolando Pecora: "Si è trattato di un riconoscimento e di una tappa importante per l’Abbazia - ha dichiarato proprio il primo cittadino -, riuscire a fare rete e collaborare porta a risultati del genere che rendono merito alla bellezza dei luoghi come questo posti lungo il tragitto che porta a Loreto".

Da San Firmano i camminatori si sono poi diretti a Recanati, dove è stata inaugurata per l’occasione la segnaletica della Via Lauretana nel territorio. I gruppi, salutati dal sindaco Emanuele Pepa, dal consigliere delegato Simone Simonacci e, in rappresentanza del comune di Macerata, dall’assessore Paolo Renna, si sono raccolti in piazza Giacomo Leopardi prima di visitare la vicina chiesa di Sant’Anna, dove si può ammirare la riproduzione in scala della Santa Casa di Loreto. Al termine dell’iniziativa don Pietro Spernanzoni, accompagnato da don Samuele Sapio, ha salutato e benedetto i partecipanti.

"I pellegrini hanno potuto apprezzare una parte delle bellezze di Recanati e sono certo che questa giornata stimolerà la loro curiosità e il loro ritorno - ha dichiarato Pepa -, c’è sintonia con gli organizzatori per consentire sempre una maggiore accoglienza e garantire gli investimenti necessari per la sicurezza del percorso". Parole riprese dal consigliere Simonacci: "Cammini aperti ha ufficialmente inaugurato la nostra segnaletica lungo la Via Lauretana – ha ribadito –, abbiamo così dato da questo fine settimana il benvenuto a tutti i pellegrini d’Italia e del Mondo, in un territorio in cui da sempre è profonda la devozione mariana e alla Santa Casa".

In contemporanea, nel segno dell’inclusione si è percorso il tratto tra l’Anfiteatro romano di Urbs Salvia, alla presenza del sindaco Riccardo Natalini, e l’Abbadia di Fiastra. Ad arricchire l’esperienza la collaborazione con Anffas Macerata, presente con il presidente Marco Scarponi; e l’associazione “I Nuovi Amici", rappresentata da Ombretta Linfozzi; che, oltre ad animare il cammino, hanno partecipato con quaranta loro iscritti.

Ad effettuare il tragitto anche Gianni Tenti del settore turismo della regione Marche. Nel piazzale antistante l’Abbadia i pellegrini sono stati poi accolti da Francesco Ricotta (consigliere della Fondazione Giustiniani Bandini), dal sindaco di Tolentino Mauro Sclavi e dal vescovo di Macerata e presidente CEM, monsignor Nazzareno Marconi.

"Il nostro territorio riflette il connubio tra arte e spiritualità che deve essere il motore di queste esperienze - ha affermato il sindaco Natalini, augurando buon cammino ai partecipanti -, come Comune faremo la nostra parte con azioni a supporto di queste iniziative in favore di un turismo spirituale e che sia accessibile a tutti". 

Il vescovo Marconi si è soffermato proprio sulla logica sviluppata intorno all’accoglienza: "Aprirsi a incontrare persone che vivono situazioni svantaggiate è parte di quel camminare insieme proprio della Chiesa - ha evidenziato -, i cammini servono anche a questo tipo di riflessione: in un tempo in cui viviamo costantemente tutto di corsa e senza attenzione alla realtà che ci circonda, c’è bisogno proprio di rallentare per capire il valore delle cose. Non si può 'credere' di corsa e non penso che sia neanche facile vivere di corsa".

Spiritualità e aspetti naturalistici sono stati rimarcati anche dal sindaco Sclavi: "All'Abbadia di Fiastra è stato visibile nei volti dei pellegrini quello che possiamo definire benessere interiore - ha aggiunto -, questo camminare lento, cogliere nei passi il nostro pensare, può essere un’occasione per ritrovare se stessi in una società che invece ci spinge alla deriva".

Non meno intensa dal punto di vista emozionale è stata la tappa di domenica mattina, anch'essa sold out, che ha rappresentato un vero e proprio spaccato dell’identità appenninica. Il ritrovo suggestivo presso l’Eremo del Beato Rizzerio, nel territorio del comune di Muccia, ha dato il via a una tappa in cui i camminatori si sono immersi nel patrimonio naturalistico, culturale e religioso che li ha condotti, senza scoraggiarsi da un piccolo inciampo meteo, verso Camerino. 

Nello stesso giorno, nella città ducale è stata inaugurata dall’arcivescovo Francesco Massara, presso la chiesa Santa Maria delle Grazie, situata lungo il tracciato, la mostra "Il Dono. L’Arte, i Documenti, le Testimonianze" a cura di Luca Barbini, archivista dell’arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche. 

Alla partenza e all’arrivo nel Convento dei frati cappuccini di Renacavata, di particolare interesse come primo storico insediamento dell’Ordine, anche in questo caso è da rilevare la vicinanza dei primi cittadini di Muccia e Camerino. Presente alla tappa, così come in quella del giorno precedente tra San Firmano e Recanati, anche Carla Alfonsi del settore turismo della regione Marche.

Alle informazioni sul programma della giornata si sono aggiunte le testimonianze di Letizia Reversi, della Fondazione dell'Eremo del Beato Rizzerio, e di Federica Feliciani, guida ambientale e rappresentante della Rete nazionale delle donne in cammino; prima del saluto dei sindaci e la benedizione di padre Hipolito Alberto Arcos Juarez.

"È importante attraverso queste manifestazioni nazionali far conoscere questi luoghi per valorizzare figure importanti come il Beato Rizzerio e le nostre peculiarità - ha detto il sindaco di Muccia Mario Baroni -, così come tenere accesa l’attenzione sulla ricostruzione dei nostri paesi dopo il sisma del 2016". 

Importanza ribadita anche dal sindaco di Camerino, presente, come Baroni, anche a Renacavata con l’assessore al Turismo Silvia Piscini; ad accoglierli il padre guardiano fra Fabio Chiodi. "I pellegrini hanno attraversato due Comuni che sono un po’ il simbolo di quel cratere sismico e che, nonostante le ferite del terremoto, custodiscono una grande bellezza - ha affermato in tal senso Roberto Lucarelli -, per questo il cammino lento potrà sempre in modo maggiore aiutare la valorizzazione di queste zone".

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