Il pareggio per uno a uno a Grottammare costa la panchina a Marco Schenardi che da stasera non è più l'allenatore della Civitanovese.Malgrado gli otto punti di vantaggio sulla seconda e un campionato finora dominato, la società rossoblù ha esonerato il tecnico.La notizia è arrivata dalla società con un breve comunicato: "La Civitanovese comunica di aver interrotto il rapporto professionale con mister Marco Schenardi. La società, nel ringraziarlo per l'operato svolto, augura allo stesso buona fortuna per i suoi prossimi impegni lavorativi".
Sono state tantissime le persone che questo pomeriggio hanno affollato le vie di Civitanova per seguire la tradizionale sfilata del Carnevale Civitanovese.Divertimento, colori, spettacolo e ironia, concentrata nel carro allegorico dove spiccava la caricatura del sindaco Tommaso Corvatta nei panni di una sorta di Mago Merlino.La sfilata è approdata in piazza XX Settembre dove ad attenderla c'erano centinaia di persone, adulti e bambini, che hanno applaudito a lungo i carri e i gruppi mascherati, in particolare quello raffigurante i personaggi di Star Wars.
Si trova al centro di una catena di San'Antonio telefonica ed è costretta a cambiare numero per evitare di essere costantemente contattata da sconosciuti.E' successo a una giovane di Civitanova che il cui nome e numero di telefono sono finiti in tutta Italia su Whatsapp. Il notissimo servizio di messaggistica istantanea gratuita ancora una volta Whatsapp è stato sfruttato per una catena di Sant’Antonio da cui è meglio stare alla larga.In questo caso si è cercato di convincere la gente con un tema molto delicato come quello della donazione del sangue: si tratta di una bufala, con al centro un numero di telefono qualsiasi.Il testo comparso su centinaia di smartphone in tutta Italia è il seguente: "Mi hanno chiesto di diffonderlo dal policlinico per il reparto pediatria… Mi aiuti a diffonderlo? C’è bisogno di sangue A RH negativo x una bambina che sta molto male... aiutate a diffonderlo". Di seguito l'invito a diffonderlo e il nome e il numero di telefono dell'ignara civitanovese che non è una bambina e, fortunatamente, non ha alcun bisogno di trasfusioni.Non c’è nulla di vero e, ovviamente, il consiglio è quello di ignorare il messaggio e non inoltrarlo agli altri contatti. Fortunatamente non ci sono virus nascosti, ma comunque si rischia di mettere in secondo piano appelli veri e realmente urgenti. Rimane il fatto che inventare una bufala incentrata su una trasfusione di sangue non può certo essere definito un divertimento.Va ricordato che la richiesta di sangue viene effettuata solo ed esclusivamente dalle associazioni Avis dei relativi Comuni in campo nazionale. La richiesta ospedaliera viene sempre fatta tramite Avis comunali ai propri donatori in base al gruppo sanguigno richiesto .
La casa editrice fiorentina PoetiKanten Edizioni ha dato alle stampe l’opera antologica in due volumi a cura di Lorenzo Spurio vertente sulla poesia marchigiana. Il poeta e critico letterario jesino nei due anni e mezzo di lavoro e studio ha raccolto nell’opera Convivio in versi le esperienze poetiche di un gran numero di intellettuali che, nati o vissuti a stretto contatto con la Regione Marche, hanno prodotto una significativa attività poetica e letteraria. L’opera, divisa in due volumi di cui il primo contenente i poeti in lingua italiana ed il secondo i poeti in dialetto, prende in esame esponenti dell’intera Regione nati a partire dal 1850 sino ad oggi. Nella nota introduttiva Spurio chiarifica l’intento di una operazione editoriale di questo tipo, ben sintetizzato dal sottotitolo stesso dell’opera che recita Mappatura democratica della poesia marchigiana.Non una selezione ipersofisticata e in qualche maniera viziata ma la voce autentica della nutrita compagine dei poeti della Regione, dunque una “mappatura” democratica che intende dar voce anche a chi ingiustamente nel corso del tempo è stato dimenticato o volutamente tralasciato. Quasi 300 gli inserimenti di poeti all’interno di un’opera che mira a fare il punto sulla situazione poetica in Regione, su quanto l’apporto letterario in chiave lirica di poeti e amanti delle lettere sia diventato negli ultimi decenni sempre più significativo.Per il suo evidente interesse locale e pregnanza all’interno degli studi di settore sulla poesia regionale l’opera ha ottenuto i Patrocini Morali dei Comuni di Pesaro, Urbino, Fano, Ancona, Senigallia, Jesi, Civitanova Marche, Fermo, Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e della Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
Da Cittaverde di Civitanova riceviamoI dati della Raccolta Differenziata pubblicati dal Cosmari relativi a alla nostra città nel mese di dicembre dovrebbero imporre una seria riflessione al Sindaco e ancor di più al Vice Sindaco che ne detiene la Delega.Ormai sono troppi i mesi in cui la R.D. è sostanzialmente bloccata al 72%.Un dato che non possiamo permetterci sia sul piano strettamente tecnico del servizio sia su quello dell'immagine, quando in provincia la stragrande maggioranza dei Comuni sono a percentuali superiori a quelle di Civitanova.Questi dati sono anche indicatori che in una corretta lettura non possono essere considerati disgiunti dalla qualità ambientale della città.Occorre che a Palazzo Sforza se ne prenda atto e si apra una vera verifica del Piano di Raccolta Differenziata nella città e in generale sul servizio della pulizia della città, del rapporto con i servizi esternalizzati per specifiche tipologie di rifiuti urbani e non solo.I costi complessivi di questi servizi sono molto onerosi peri cittadini e per il Bilancio Comunale per questo oggi una verifica è un atto dovuto nei confronti delle varie utenze cittadine.Una verifica che non sia un "vertice" composto da componenti che se la suonano e se la cantano ma una riflessione –APERTA - nei confronti della quale l’amministrazione comunale dovrebbe avviarsi con il massimo impegno e convinzione coinvolgendo il Cosmari, associazioni, soggetti esterni, esperti ,ecc.Un FORUM per verificare i piani operativi in atto e fornire strumenti utili per dare slancio per più ambizioni obbiettivi.Un FORUM capace di accogliere ed elaborare idee e proposte perché la nostra Città non ci si può rassegnare ad essere nella classifica della Raccolta Differenziata nella parte più bassa fra i Comuni della Provincia di Macerata.
Il servizio realizzato dalle Iene a Civitanova sulla intricata vicenda relativa all'area Ceccotti ha inevitabilmente scatenato un vespaio.Le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Tommaso Corvatta sono oggetto di una accurata e circostanziata replica da parte di Gabriele Frontoni, componente della famiglia cui l'area è stata espropriata e oggi in causa con il Comune. E spuntano anche soldi da Banca Marche."In merito alle dichiarazioni del sindaco Corvatta durante il servizio di Mauro Casciari" spiega Frontoni "tengo a precisare che: Quando il signor Sindaco dichiara di essere intermediario tra privati commette un errore di base. Il Comune non è un’agenzia immobiliare e ha fatto da intermediario solo tra i privati che intendevano realizzare la speculazione edilizia e l’interesse pubblico dei civitanovesi che avrebbero dovuto ricevere in cambio delle tre palazzine opere pubbliche (non ad uso pubblico ma di proprietà pubblica) come da convenzioni firmate dal notaio. Ora comprendo che il Comune è in una situazione molto difficile a causa delle scellerate scelte del passato che Corvatta si trova suo malgrado a gestire ma ricordo che la mia area è stata espropriata per “ragioni di pubblica utilità e urgenza” e sinceramente ad oggi non vedo la pubblica utilità (a meno che la Depositi e Vendite non sia un ente pubblico) nè tantomeno l’urgenza (dopo tredici anni parlare di urgenza sarebbe quantomeno grottesco). Il Comune di Civitanova ha sempre mantenuto un atteggiamento poco chiaro sull’intera vicenda, almeno fino alla giunta Mobili, stretto tra la morsa dei ricorsi che hanno visto annullare il piano particolareggiato nel 2005 e dal risarcimento chiesto dalla Terzo Millennio dei capitani d’industria locali pari a 20 milioni di euro. Quindi mi viene da chiedere, chi dovrebbe essere indennizzato Sig. Sindaco, chi si è visto privare della proprietà o la società fallita, quella Terzo Millennio che, svenduta prima a Marisa Ferri da Cessapalombo quale titolare della famosa 4 Srl poi a Luca Ferranti da Tolentino e venduta ad 1 euro alla new entry Occello Pio Massimo (???)? La mia famiglia ha sempre tenuto un atteggiamento chiaro, limpido e cristallino, ci siamo difesi per ottenere un giusto ristoro come previsto dalla Costituzione italiana e dal Trattato europeo dei diritti dell’uomo. Nel momento in cui il curatore fallimentare con un atto incomprensibile (senza autorizzazione del GD e del comitato dei creditori) che sarà valutato dalla magistratura ha inteso escludere la mia famiglia dallo stato passivo e, senza neppure informarci ha tentato “nottetempo” di recuperare le somme depositate presso la Tesoreria cosa avremmo dovuto fare se non difenderci e chiedere la restituzione dell’area? Corvatta sa bene che la mia famiglia non intende speculare sull’area, non siamo palazzinari o megalomani come la fallita Terzo Millennio oggi Prica e non abbiamo aderito al Consorzio proprio grazie a mio padre che all’epoca giudicò folle una cementificazione così selvaggia in quella zona che a nostro avviso dovrebbe essere un polmone verde di Civitanova. Anzi, il sindaco sa che nel caso ci sia retrocessione dell’area e risarcimento danni siamo disposti a lavorare con il Comune per una soluzione equa, sostenibile e che funzioni, a tutto vantaggio della città. Il Comune poi, tramite l’arch. Scarpecci, dice di aver disposto lo svincolo ma che l’individuazione del beneficiario spetta alla Cassa Depositi e Prestiti. Ebbene nulla di più sbagliato secondo la CCDDPP che osserva come l’atto del dirigente sia incompleto perchè manca il nome del beneficiario. Qualcuno sbaglia di certo e ad intuito, leggendo la legge che regola l’esproprio a mio parere è il dirigente che tra l’altro ha impiegato sette mesi per rispondere invece dei prescritti 30 giorni. Infine, consiglio al Sindaco, per il quale nutro stima personale e che non ha colpe politiche sulla vicenda, di seguire il buon senso e di individuare con più precisione da chi difendersi visto che, notizia che ho saputo ieri, il 29 gennaio scorso il fallimento della Terzo Millennio, oggi Prica, ha presentato istanza di prelievo al TAR Marche perchè si proceda alla discussione sul ricorso da 20 milioni di euro presentato dai vecchi proprietari, gli stessi che poi hanno svenduto la società che è andata a morire a Roma. I Frontoni ci hanno sempre messo la faccia, gli altri una girandola di consorzi, società, amministratori e i soldi, guarda caso, di Banca delle Marche. La famiglia Frontoni è terza nella vicenda e chiede solo il giusto indennizzo determinato dalla Corte di Appello di Ancona. Non pensi il sindaco che ci divertiamo a fare causa al Comune, intendiamo solo non subire il furto o meglio la confisca dei nostri beni. E’ una questione di giustizia, in questa vicenda chi ha fatto il macellaio dell’area Ceccotti non siamo stati noi espropriati ma chi in quei tempi voleva realizzare “la città in città”, come scriveva nel proprio sito web la Terzo Millennio e i politici che non hanno saputo programmare lo sviluppo inseguendo fantomatici palazzi, grattacieli e parcheggi multipiano, tutte opere che l’attuale vice sindaco Silenzi ha giustamente stralciato da Presidente della Provincia rendendo la zona un’area “bianca” non normata dal PRG. Ci auguriamo che la vicenda possa concludersi al più presto con soddisfazione delle nostre ragioni e di quelle dei cittadini civitanovesi, la mia famiglia e i civitanovesi sono le vere vittime di questo ginepraio di speculazione edilizia e politica".
La coppa Italia resta un tabù per la Cucine Lube Banca Marche. Nell’edizione 2016 della rassegna sempre griffata Del Monte® i marchigiani si arrendono alla Diatec in semifinale al tie break e dopo più di due ore di gioco (19-25, 25-17, 22-25, 27-25, 11-15), allungando purtroppo la propria astinenza dalla vittoria del trofeo, che manca dalla bacheca biancorossa dal 2009. I biancorossi, eliminati per il terzo anno di fila ad un passo dalla finale, contro la squadra di Stoytchev (che domani giocherà la finale contro Modena, vittoriosa per 3-1 su Perugia) hanno sfoderato una prestazione molto altalenante da un set all’altro, sciogliendosi definitivamente nel quinto, che pur li aveva visti protagonisti di un’ottima partenza.La partita Nel primo parziale i biancorossi, che in banda ripropongono Parodi titolare con Juantorena e al centro la coppia serba Podrascanin-Stankovic, con Miljkovic opposto al palleggiatore Christenson, cedono con ingenuità dopo aver tenuto il punto a punto fino a quoita 15. Sono due falli di invasione consecutivi rilevati a Juantorena a regalare il break decisivo agli avversari (15-18), che poi chiudono agevolmente sul 25-18 limitandosi a concretizzare il cambio palla, e sfruttare i tanti errori dei cucinieri, ben 8. La Cucine Lube Banca Marche ritrova il filo del proprio gioco nel secondo set, in cui prende subito un vantaggio di cinque lunghezze appoggiandosi sull’efficacia del servizio (4 vincenti), sul gran lavoro di simone Parodi in seconda linea, e sull’efficacia in attacco di un Miljkovic in crescita e sempre incisivo (6 punti, 75% sulle schiacciate; chiuderà la gara con 24 punti e il 51%) alla pari dei due centrali, cercati con continuità da Christenson (100% su tre primi tempi per Podrascanin, 67% su quattro attacchi per Stankovic). Marchigiani avanti 6-1 e 11-5 in avvio, 25-17 invece il finale, che vanifica il tentativo da parte di Stoytchev di dare maggiore efficacia al suo attacco (48% contro il 62% dei biancorossi) con l’inserimento di Antonov. Un cambio, che al contrario produrrà i suoi effetti nel parziale successivo (sul 6-6 per Urnaut), nel quale il pallino del gioco torna di colpo nelle mani della Diatec. I trentini costruiscono le proprie fortune col muro (11-8 con quello di Van De Vorde su Miljkovic, 16-11 con il successivo su Juantorena, firmato da Solé; saranno vincenti nel set), con un Djiuric a tratti inarrestabile (62%), ma anche sugli errori di una Lube(9 vincenti) che all’improvviso torna a fare acqua in attacco (scende al 36% di squadra), costringendo Blengini a giocarsi quasi tutte le carte a disposizione (dentro Priddy e Cester per Parodi e Podrascanin, poi anche Fei per Miljkovic), senza però trovare gli effetti sperati. E la rimonta finale fino al 22-24, purtroppo è solo un abbaglio: finisce 22-25 dopo l’errore al servizio di Fei. Il quarto set, che vede i cucinieri rimanere in campo con Priddy e Cester, è una vera battaglia di nervi che si gioca punto a punto fino al 24 pari. Ai vantaggi, a regalare il tie break alla squadra di Blengini, che mette in vetrina un super Stankovic (8 punti, 80% in attacco, 1 muro e 3 ace; a fine gara ha nello scout ben 18 punti, 73% in attacco, 3 muri e 4 ace) è un muro di Cester su Djuric, che scrive il 27-25. Ma nel quinto set, dopo essere stati avanti 3-1 ed aver sciupato la ricostruzione del potenziale 5-2, la Cucine Lube Banca Marche si scioglie sul turno al servizio di Urnaut (2 ace, 4-6 con l’attacco di Solé) ed alla regolarità degli attaccanti trentini, micidiali soprattutto per vie centrali.Il tabellino CUCINE LUBE BANCA MARCHE CIVITANOVA: Fei 1, Parodi 6, Juantorena 10, Vitelli n.e., Stankovic 18, Priddy 3, Christenson 5, Cester7 , Grebennikov (L), Miljkovic 24, Corvetta n.e., Cebulj n.e., Podrascanin 10. All. Blengini. DIATEC TRENTINO: Nelli n.e., Antonov 4, Mazzone T. n.e., Bratoev, De Angelis n.e., Giannelli 4, Lanza 13, Solè 15, Djuric 25, Colaci (L), Van de Voorde 6, Urnaut 10, Mazzone D. . All. Stoytchev. ARBITRI: Cesare (RM) – Satanassi (RA). PARZIALI: 19-25 (24’), 25-17 (25’), 22-25 (30’), 27-25 (33’), 11-15 (21’). NOTE: Spettatori 9300, incasso 98000 euro. Lube bs 18, ace 9, muri 12, errori 5, ricezione 82% (54% prf), attacco 47%. Trento bs 11, ace 4, muri 10, errori 7, ricezione 67% (35% prf), attacco 50%.
Da Ivo Costamagna, presidente del consiglio comunale di Civitanova Marche, riceviamoNon voglio aggiungere confusione a quella che già si è prodotta negli ultimi giorni sul tema della sanità d'area vasta e dell'ipotesi di ospedale unico ma ritengo di dover intervenire sia in qualità di presidente del Consiglio comunale civitanovese che da componente del coordinamento regionale della lista Uniti per le Marche. Chiudere ospedali non è il disegno reale della Regione, lo ha esplicitato nelle cronache odierne il presidente Luca Ceriscioli.Bene, ne prendiamo atto e credo questo chiuda una polemica da altri innescata senza alcuna... “delicatezza”, quindi gli ospedali di Civitanova e Macerata non sono a rischio chiusura. Il Governatore ha altresì ricordato che gli ospedali debbono andare incontro ad una necessaria riorganizzazione. Anche questo è logico, era nel programma elettorale e va fatto. L'integrazione di rete tra i vari ospedali e in particolare tra quello di Civitanova e quello di Macerata è il primo ed unico passaggio che possa da un lato far risparmiare e dall'altro garantire un principio fondamentale: la salute dei cittadini viene prima ed oltre qualsiasi risparmio e deve tenere conto di una territorialità che garantisca prontezza di intervento. Mettere in rete strutture e servizi significa specializzare Civitanova come ospedale delle emergenze e su questo, per esempio, occorrerà non solo dire, come bene ha fatto Ceriscioli, che della chiusura non si parla in questa fase storica, ma che ci sono da completare anche delle strutture a Civitanova che servono per quell'ospedale delle emergenze fondamentale non solo per la provincia ma anche per un bacino più ampio. Dato che le province si stanno ormai superando, la polemica tra vallate appare quanto mai datata storicamente e politicamente. Un caso partito da quella che lo stesso Ceriscioli ha definito oggi come una sua provocazione nel senso di stimolo progettuale. Tale stimolo deve essere teso ad ottimizzare il presente, ma riuscire anche, e un governo regionale appena eletto non può non farlo, tentare di programmare un futuro a lungo termine.Questo può e deve fare chi vuole costruire un'ottima sanità pubblica. E' certo però che se si programma il futuro a lungo termine non si parte, come purtroppo fa qualcuno, da un conticino di presunti e discutibili risparmi annuali, ma da una visione d'insieme della sanità marchigiana ed in questo caso di quella provinciale per capire da qui ai prossimi 10 anni quali siano le scelte strategiche più opportune. Il problema non è la collocazione di un futuro nuovo ospedale: va capito prima di tutto se gli accentramenti, anche strutturali, siano funzionali all'interesse primario del cittadino oppure no. Serve tempo, almeno tutta la legislatura, serve coesione della maggioranza, serve condivisione con i cittadini. Ceriscioli il tema l'ha posto; il nostro sindaco Corvatta è stato estremamente preciso nell'interlocuzione avuta con gli organi regionali, altri ne hanno invece fatto un uso strumentale.Si torni a parlare di ciò che c'è all'ordine del giorno. E l'ospedale di Civitanova lo si potenzi, perché oggi va completato, non certo chiuso.
Ulteriori dettagli sull'arresto messo a segno nel tardo pomeriggio di ieri sono stati diffusi dai carabinieri di Civitanova.I militari hanno infatti arrestato un 38enne del posto, trovato in possesso di due etti di cocaina.I carabinieri definiscono "importante il risultato conseguito con l’arresto di Cristiano Ripari", barista dipendente di un locale del centro,"per la quantità di stupefacente sequestrato, per il giro d’affari e per il tipo di clientela".Gli investigatori hanno accertato che Ripari, appena tornato da un viaggio in Brasile, per le consegne dello stupefacente utilizzasse anche uno scooter che, dato il periodo certo non caldissimo, non è passato inosservato agli investigatori.
I carabinieri della Stazione di Civitanova, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto D.G., 67enne commerciante del luogo in quanto colpito da ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Macerata, dovendo scontare due anni ed undici mesi di reclusione per associazione a delinquere, contrabbando, falsità ideologia ed omesso versamento Iva, commessi tra il 2008 ed il 2011 tra Macerata, Napoli e Taranto. L’uomo ora si trova ristretto presso il carcere di Camerino a disposizione della competente autorità giudiziaria.Questo arresto si somma a quello di ieri per droga, conseguenza di un ulteriore accrescimento dell’impegno operativo di tutti i Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche che ha portato al controllo di numerosissime persone ed ai risultati palesati.
Trovato con due etti di cocaina in casa, 38enne di Civitanova finisce in manette.E' successo nel tardo pomeriggio di oggi, quando i militari di Civitanova, che da diverso tempo osservavano i movimenti che interessavano un appartamento situato nel centro, hanno deciso di intervenire, effettuando una perquisizione.Al momento del blitz nella sua abitazione, R.C., 38 anni, di Civitanova, vistosi ormai scoperto, in un ultimo tentativo disperato di farla franca, ha cercato di disfarsi di alcune dosi di cocaina ma è stato immediatamente bloccato.In casa, i militari hanno effettuato un controllo meticoloso, rinvenendo, ben nascosti in diversi ambienti come cucina e camera da letto, complessivamente due etti di cocaina, 50 grammi di sostanza da taglio, un bilancino di precisione e in tasca dell’arrestato duemila euro in contanti. Tutto è stato sequestrato.R.C., dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso il carcere di Camerino a disposizione dell’autorità giudiziaria maceratese. SONY DSC
Riunita ieri sera all'Abbadia di Fiastra di Tolentino dal Segretario Provinciale Settimio Novelli, la Direzione provinciale del Partito Democratico di Macerata incentrata sul tema Sanità, alla presenza del Presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli e del segretario regionale del PD Marche, Francesco Comi. Presenti all'incontro tutti i dirigenti provinciali, i segretari dei circoli locali, gli amministratori delle città più importanti e i consiglieri regionali.Il segretario Comi, che ha introdotto il dibattito con una lunga e puntuale relazione, ha affrontato gli aspetti più delicati contenuti nella riforma sanitaria regionale: l'ospedale unico per acuti per il territorio provinciale, la rete degli ospedali di comunità, le risorse, il referendum, la rete dell’emergenza, il ruolo dei medici di medicina generale, i punti nascita, la medicina territoriale. Relazione condivisa all'unanimità da tutti i presenti."Voglio subito chiarire – ha detto Comi – che la riforma sanitaria regionale non prevede né tagli, né riduzioni di risorse dedicate ai servizi, ma maggiori investimenti che qualificheranno le strutture. Se oggi, infatti, impegniamo complessivamente 63.904.600 euro per la loro gestione, da domani ne impegneremo circa 68.177.880, quindi 4.273.288 euro in più.Le norme sono chiarissime e non sono suscettibili di interpretazione, pena il taglio del fondo marchigiano di 110 milioni di euro e il blocco delle assunzioni, invece indispensabili. Tutto questo – ha precisato Comi – si traduce nel fatto che negli 'ospedali di comunità' aumenteranno le risorse e si qualificheranno i servizi. Quindi per quanto riguarda il territorio maceratese, gli ospedali di Tolentino, Recanati, Matelica, Treia e Cingoli avranno più risorse: circa 1,3 milioni di euro in più rispetto al passato".Poi un passaggio dedicato all'ospedale unico."La scelta di un ospedale unico per acuti non è un capriccio del presidente, ma è lo stesso DM 70/2015 a prevederlo, nel momento in cui stabilisce che gli ospedali di primo livello sono previsti in un bacino compreso tra i 150.000 e i 300.000 abitanti. La provincia di Macerata ha circa 322.000 abitanti. Può fare eccezione un ospedale con caratteristiche montane come Camerino. Una struttura unica potrà garantire gli standard nazionali di sicurezza, qualità e alta professionalità.Il costo è quantificabile in circa 110/130 milioni di euro per circa 420/450 posti letto. Le risorse ci sono. Al ministero c’è un fondo di circa 520 milioni per gli investimenti. Questo può servire a coprire il 50% dell’investimento. Ma non dobbiamo illuderci. Bisogna prima sottoscrivere un accordo di programma con il ministero competente, come dice chiaramente l’ex art. 20 legge 67/1988. L’accordo di programma richiede un progetto chiaro non solo un’idea ed una disponibilità. La rimanente quota di investimento va poi a carico del bilancio della regione Marche, che approva i piani di competenza annuale e pluriennale con votazione in consiglio regionale. Le risorse da dedicare agli investimenti sono reperibili dentro una programmazione pluriennale. Serve la volontà politica.Tenere separati i due ospedali di Civitanova e di Macerata – ha sottolineato il segretario regionale – ha inoltre un costo. Per l’esattezza circa 20 milioni di euro all’anno che potremmo risparmiare ed investire in innovazione, personale, qualità”.Il Presidente Ceriscioli, a cui sono state affidate le conclusioni, ha ribadito la necessità di riformare la sanità per migliorare i servizi e ha sottolineato come negli anni i problemi non gestiti non hanno prodotto soluzioni ma, al contrario, hanno aumentato criticità e disservizi per i cittadini e gli operatori sanitari.“Su alcune strutture – ha ricordato Ceriscioli – c'è ancora il cartello con la dicitura 'pronto soccorso', ma in realtà non lo sono. È dai primi anni Novanta che non esistono più. Sono consapevole che fare queste riforme è molto difficile, anche perché c'è una grande distanza tra la percezione dei e la realtà delle strutture oggi esistenti. Certo c'è chi sta cavalcando e strumentalizzando questo percorso, senza mai fare una proposta. Il Gruppo del Movimento 5 Stelle ha fatto una conferenza stampa per dire che vogliono dare un ruolo più incisivo al Consiglio regionale invece che alla Giunta, senza però – come al solito – avanzare una visione sanitaria.Dobbiamo, però, tenere a mente che le strutture ospedaliere sul territorio, così come sono, senza la riorganizzazione prevista da questa riforma sanitaria, vanno incontro ad una scadenza, così come stabilito dal decreto ministeriale 70/2015. Devono essere convertite entro dicembre 2016, obblighi di legge soprattutto dobbiamo presentare il piano al governo entro febbraio.Una riforma che, però, ho voluto seguisse binari precisi. Intanto, noi abbiamo voluto in primis mantenere le stesse risorse per ogni struttura di medicina territoriale e così sarà negli anni futuri. Continueranno gli investimenti sugli ospedali di comunità e la medicina territoriale che deve completare l'offerta con gli ospedali per acuti. Strutture, quelle del territorio, che non hanno i vincoli degli ospedali per acuti, e per questo potranno ricevere risorse in crescendo, modellate alle esigenze di una determinata comunità.È comprensibile che la chiusura dei punti nascita comporti la sollevazione popolare, difficilmente potrebbe essere altrimenti. Ma bisogna anche pensare che, per esempio a San Severino, le camere operatorie dedicate ai parti cesarei vengono riconvertite in servizi dedicati ad attività per acuti”.Una riflessione poi il Presidente l'ha dedicata alla necessità di realizzare un ospedale unico a Macerata. “Mettere insieme più strutture significa accentrare le turnazioni previste per legge, concentrando le attività e raggiungendo numeri più alti, che garantiscono più qualità e sicurezza ai servizi della struttura. Più qualità e più sicurezza che aiutano anche a drenare la mobilità passiva, che in questi anni è aumentata notevolmente. Nessuno pretende che domani mattina si giunga ad una soluzione per un tema così complesso, ma è sbagliato non entrare in un dibattito serio e costruttivo. È necessario che gli amministratori individuino i criteri per la realizzazione dell'ospedale unico. Sarà poi la regione a preoccuparsi delle risorse per un progetto che noi riteniamo strategico. Dire di chiudere uno dei due ospedali, tra quello di Civitanova e quello di Macerata, è una provocazione che qualcuno ha voluto strumentalizzare ma non è certo il disegno reale che ha la regione”.Molti gli interventi che si sono susseguiti nel corso della Direzione: Loredana Riccio, Giulio Silenzi, Cesare Martini, Massimo Montesi, Romano Carancini, Roberta Belvederesi, Domenico Ulissi, Francesco Fiordomo, Franco Antonini, Stefano Norscini. Tutti hanno concordato sulla necessità di informare meglio i cittadini sui contenuti della riforma, di un maggior impegno per contrastare la disinformazione e le strumentalizzazioni, sull'esigenza di programmare l’investimento per un nuovo e moderno ospedale per acuti e, soprattutto, sulla necessità di andare avanti con le riforme. ? ?
Come ogni anno torna la festa più divertente, più colorata, più pazza di tutte.Ecco tutti gli eventi in programma da giovedì 4 febbraio a Macerata e provincia, per questo Carnevale 2016.L’Anap in collaborazione con Ancos, Meridiana e la società di formazione Imprendere srl, organizza la Festa di Carnevale per bambini che si terrà sabato 6 febbraio alle ore 16.00 presso l’Asilo Ricci di Macerata (via Dell’Asilo 36).L’ingresso alla manifestazione è gratuito, e i bambini presenti potranno godere della divertente animazione a cura del Gruppo Clown Avulss e imparare a preparare gustosi dolcetti grazie alla partecipazione degli allievi dei corsi di Imprendere.Anna Falchi attrice, showgirl e produttrice cinematografica sarà la madrina dell’edizione numero ventisei del Carnevale Maceratese in programma domenica 7 febbraio 2016. Carri, gruppi e maschere sfileranno nell’anello dei giardini Diaz come succede da quasi un quarto di secolo per un Carnevale Maceratese cresciuto di edizione in edizione.Sabato 6 e Martedì 9 febbraio 2016 Macerata Musei vi aspetta per il carnevale al Teatro Lauro Rossi con laboratori e animazione per bambini dai 5 ai 10 anni costo 5,00 euro. Prenotazione obbligatoria 0733 256361 - 271709Si terrà martedì grasso, 9 febbraio 2016, per il secondo anno, a San Severino, la grande festa di Carnevale per bambini organizzata da Villa Collio, in collaborazione col Ristorante Marisa e con la partecipazione de La Norcineria.Un grande evento specificamente studiato per le famiglie, per festeggiare nel miglior modo, nel giorno clou del Carnevale. Finalmente un pomeriggio interamente dedicato ai bambini, che proseguirà poi in serata con proposte anche per i grandi, dalle 21 alle 24 con i Mas Flow e Dj Bmas360 musica Revival e Balli di gruppo. Dalle 15.30 alle 19.30 a Villa Collio di San Severino, musica, animazione della Balena Dispettosa, spettacoli, sfilata delle maschere e tanto divertimento.Dal 5 al 9 febbraio 2016 si terrà la 51° edizione del carnevale Passotreiese. Info carnevalepassotreiese@gmail.comCarnevale tolentinate da sabato 6 a martedì 9, Palacarnevale in Piazza della Libertà a Tolentino.Mogliano, Carnevale dei bambini, 9 febbraio, Palazzetto, dalle ore 15.Porto Potenza, 7 febbraio, PalaPrincipi, dalle 15 alle 19.Corridonia, carnevale dei bambini, 6 febbraio, piazzale Fornace, dalle 14.30.La pro loco di Pioraco invita tutti i bimbi e le loro famiglie a divertirsi insieme sabato 6 febbraio dalle ore 15 presso l'istituto Sacro Cuore. Regali e presentazione per tutte le mascherine. Dolci e bevande, stelle filanti, coriandoli...e tanto altro da scoprire!Monte S. Giusto, 9 febbraio, dalle 14, vie del centro.Montecassiano, 9 febbraio, dalle 14, vie del centro.Montefano, 9 febbraio, dalle 14, vie del centro.Morrovalle, 9 febbraio, dalle 14, vie del centro storico.Sarnano, 9 febbraio, dalle 15 alle 19, Palasport.Recanati, Carnevale dei bambini, 9 febbraio, dalle 14.30 atrio palazzo Comunale.Carnevale portorecanatese, domenica 7 febbraio, con inizio alle ore 15 in Piazza Fratelli Brancondi di Porto Recanati.A Civitanova si festeggerà il Carnevale. Grande è l’attesa di questo evento che porterà nella piazza tanti bambini in maschera. Domenica 7 febbraio moltissimi i carri allegorici e gruppi che sfileranno nelle vie cittadine fino a piazza xx Settembre.Il carnevale a Pollenza si festeggerà domenica 7 febbraio a partire dalle 14.30. L’organizzazione, affidata alla Pro Loco “Corporazione del Melograno” col patrocinio del Comune di Pollenza, ha scelto infatti di anticipare i festeggiamenti alla domenica per consentire a la più ampia partecipazione delle famiglie. “Stelle s…filanti in piazza” è il titolo dell’evento che avrà inizio presso i Giardini del Donatore e che con una ricca sfilata di gruppi mascherati raggiungerà la centrale Piazza Libertà. La musica, gli scherzi e l’animazione tipica del Carnevale intratterranno grandi e piccoli e per allietare il palato e per l’occasione l’Amministrazione comunale offrirà dei dolci a tutti i bambini presenti. Le iscrizioni dei gruppi mascherati resteranno aperte fino a venerdì 5 febbraio, gli interessati possono contattare via mail la Pro Loco “Corporazione del Melograno” scrivendo a: prolocopollenza@libero.it oppure chiamando il n. 333.282172; per i gruppi iscritti che raggiungeranno i dodici elementi è previsto un premio offerto dal Comune di Pollenza.
Le Iene sono arrivate stamattina a Civitanova. La visita di ieri di Mauro Casciari a Macerata era evidentemente propedeutica al servizio che la troupe del notissimo programma televisivo sta realizzando a Civitanova.Gli inviati sono arrivati nella palazzina tecnologica e hanno intervistato il dirigente Maurizio Scarpecci sulla questione Ceccotti.La vicenda va avanti da anni ed è relativa alla causa intentata da una famiglia contro l’esproprio effettuato dal Comune agli inizi della vicenda di predisposizione del piano di lottizzazione dell’area.
Nuovo furto d'auto questa mattina a Civitanova.Ignoti hanno rubato in via A.Doria una Volkswagen Golf 7 di colore blu scuro con interni beige targata ET 942 Hs.Chiunque la avvisti o abbia notizia è invitato a contattare le forze dell'ordine.
Importante iniezione di fiducia per la Cucine Lube Banca Marche che vince, in rimonta, lo scontro al vertice con Perugia, conquistando tre punti di fondamentale importanza per il secondo posto in Superlega alle spalle della capolista Modena.Perso il primo set e sotto 13-18 nel secondo, la squadra di Blengini ha vinto ai vantaggi il secondo parziale smorzando l’impeto iniziale degli umbri trascinati dal solito Atanasijevic.La mossa vincente coach Blengini l’ha fatta ridisegnando il sestetto iniziale. La Lube ha cambiato faccia e ritmo con gli innesti prima di Priddy per uno spento Cebulj. Poi nel secondo set l’americano è stato sostituito da Parodi mentre Cester ha lasciato il posto a Stankovic. Una garanzia al centro anche in fatto di esperienza. Da elogiare la prova di Simone Parodi che per ben quattro volte ha murato Atanasijevic ed ha chiuso con un importante 55% in attacco. E' lui l'uomo partita per la Lube che alla vigilia del primo appuntamento stagionale, la final four di coppa Italia, ritrova anche capitan Miljkovic, top scorer con 14 punti, 2 aces ed un muro ad Atanasijevic, sotto gli occhi dei suoi ex compagni in nazionale Vujeivic, diesse e Kovac, allenatore di Perugia, a voler rimarcare chi è il principe degli opposti serbi.Le cose per la Lube non erano iniziate bene. Squadra fuori ritmo, imprecisa in ricezione ed evanescente in attacco chiuderà con il 21% in questo fondamentale.Perugia, nonostante gli acciacchi, ringrazia e con cinque muri a tre porta a casa il primo set.Galvanizzata dal successo nel primo parziale la squadra di Boban Kovac continua la propria marcia anche nel secondo nonostante Blengini schieri un sestetto con Priddy al posto di Cebulj per dare maggiore sicurezza in ricezione al proprio palleggiatore. La Lube non gira mentre Atanasijevic e Fromm fanno fuoco e fiamme per gli umbri. Sotto 13-18 ecco la coppia di jolly pescata dalla panchina biancorossa. Parodi e Stankovic in campo per Priddy e Cester. La Lube si affida a Juantorena ed al turno di servizio di Podrascanin che con un ace porta la Lube a meno uno. 23 pari con il muro di Juantorena su Atanasijevic. Ai vantaggi la spuntano i padroni di casa con Juantorena con l’ennesima azione spettacolare: difesa di Grebennikov, alzata di Parodi che scava una buca sul mondoflex per raccogliere la difesa del proprio compagno e martellata finale di Osmany.Terzo set giocato in maniera più sciolta dalla Lube subito avanti 6-1. Podrascanin e Parodi sono immarcabili e la Lube chiude con il muro di Christenson su Fromm. Kovac gioca la carta Buti per Elia nel quarto set ma la Lube è lanciata verso il successo forte dei muri di Stankovic e di Parodi che mura a uno Atanasijevic spegnendo le ultime resistenze umbre.Chiude capitan Miljkovic mandando in estasi il pubblico, caloroso e festante, dell’Eurosuole Forum.L’attenzione ora si sposta sulla final four della Del Monte Coppa Italia che si disputerà al Mediolanum Forum di Assago sabato e domenica. La prima semifinale sarà tra Modena e Perugia, ed inizierà alle 15 con diretta su Rai Sport. Alle 17,30 la Lube affronterà i campioni d’Italia di Trento.CUCINE LUBE BANCA MARCHE CIVITANOVA: 3SIR SAFETY CONAD PERUGIA: 1Cucine Lube Banca Marche Civitanova M.: Fei n.e., Parodi 10, Juantorena 11, Vitelli n.e., Stankovic 7, Priddy 2, Christenson 3, Cester 5, Grebennikov (l), Miljkovic 14, Corvetta n.e., Cebulj 1, Podrascanin 11. All. Blengini.Sir Safety Conad Perugia: Buti 1, Fromm 6, Holt 3, De Cecco 4, Kaliberda 9, Giovi (l), Dimitrov, Tzioumakas n.e., Elia 4, Franceschini n.e., Atanasijevic 29, Fanuli, Birarelli 6. All. Kovac.Arbitri: Pol (Tv); Simbari (Mi).Parziali: 18-25 (27’); 26-24 (35’); 25-20 (32’); 25-18 (25’).Note: 3217 spettatori, 4.100 Euro incasso. Lube: 13 battute sbagliate, 4 aces, 14 muri vincenti, 46% in attacco, 58% in ricezione (31% perfette). Perugia: 17 b.s., 6 aces, 9 m.v., 44% in attacco, 54% in ricezione (26% perfette). Votato miglior giocatore: Parodi.
L’Ipsia “F.Corridoni” fa scuola in tema di educazione alla legalità e cittadinanza attiva nell’ambito del “Percorso di promozione alla legalità” promosso dell’Arma dei Carabinieri, Legione Carabinieri Marche, Compagnia di Macerata. Gli studenti dell’Ipsia di Corridonia sono i destinatari di incontri e di interventi di sensibilizzazione di contrasto alla illegalità su diverse tematiche.Nei primi incontri, che si sono svolti martedì 2 febbraio, si è parlato di bullismo e stalking con le classi prime e quarte. Il primo marzo sarà la volta delle classi terze sul tema della sicurezza stradale. Infine, il 22 marzo le classi prime e seconde affronteranno le tematiche inerenti l'uso consapevole del web e l'uso di alcool e droghe.I corsi sono tenuti dal Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Macerata, Maggiore Luigi Ingrosso, e dal Comandante della Stazione di Corridonia, Maresciallo Giammario Aringoli.Le stesse lezioni saranno poi ripetute nelle sedi di Macerata e Civitanova.
Da Cittaverde Civitanova riceviamoLa domanda non è retorica e se vogliamo ha anche fondamenti storici e politici. Le PM10 sono la "malattia ambientale" creata dalle attività dell’uomo e i tanti dottori al suo capezzale non riescono a farlo guarire perchè le ricette sono quando prescritte inadeguate oppure inesistenti.E’ bene ricordare quante critiche politiche a cominciare da chi oggi è al governo della Città per non parlare degli ambientalisti, importanti campagne di Legambiente quale "Mal'Aria" facevano ai Sindaci Marinelli e Mobili e ai loro Assessori all'Ambiente perchè a fronte dell'inquinamento da PM10 non venivano adottati adeguati provvedimenti per contenerle e abbassarne la quantità.Oggi che molti dei critici di allora sono assurti a cariche istituzionali e di governo della città davanti all'inquinamento da PM10 non spendono una parola ,un provvedimento amministrativo capace di dare un contributo all'abbassamento delle Pm10 ma spendono indirettamente soldi pubblici per Centraline di rilevamento della qualità dell'aria non omologabili a quelle ufficiali dell’Arpam.Inquinamento e confusione sotto il nostro cielo perché come ha rilevato la stampa fra quello che ha rilevato per alcune ore le Centraline la comunicazione interfacciata graficamente sul sito Internet del Comune sono in contraddizione. Infatti i dati rilevati delle PM10 erano superiori alla norma ma nell’interfaccia grafica che comunica ai cittadini segnalava aria di buona qualità.Un sistema di rilevamento può avere dei malfunzionamenti ed essere resettato ma perché quale utilità può avere questo sistema che produce dati non certificabili quando è operante una Rete Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria ufficiale dell’Arpam in cui è ricompresa ma nostra città?L'inquinamento da Pm10 è pericoloso per la salute e per combatterlo non basta rilevarlo e segnalarlo in modo ufficioso. Quello che serve è superare una situazione di mancati provvedimenti che nella nostra città sono carenti da anni con l’attivazione di decisioni dalla mobilità, alle fonti di calore domestico, industriali e del traffico che servono veri provvedimenti capaci di incidere sulle fonti inquinanti.Sono provvedimenti che il movimento ambientalista da anni ha messo sul tappeto, indicato anche con campagne specifiche.Proposte ad oggi inascoltate. Allora c’è da chiedersi a che serve un assessore all’Ambiente. Se ad oggi non ha adottato nessun provvedimento?A meno che non pensi di installare una cupola a protezione degli inquinanti sopra la città.
Una nuova allerta meteo per vento forte con validità dalle 18 di mercoledì 3 alle 12 di giovedì 4 febbraio è stata emessa dalla Protezione Civile delle Marche.Il rapido transito di un fronte freddo, a partire da nord, nella nottata fra mercoledì e giovedì e nelle prime ore della mattinata di giovedì, porterà rovesci e temporali sparsi e, soprattutto, vento forte da nord est lungo la costa con raffiche fino a tempesta e conseguente mare agitato.Il vento, nel pomeriggio di mercoledì, proverrà dai settori occidentali e sarà maggiormente intenso nelle zone interne, con raffiche fino a vento forte. Dalla serata si avrà una repentina rotazione da nord est ed una intensificazione lungo la costa fino a burrasca, a cominciare dal pesarese. Nella nottata il vento interesserà progressivamente tutta la fascia costiera. Nella giornata di giovedì l'intensità del vento calerà dapprima nel settore centro settentrionale e poi, da fine mattinata, anche nel settore meridionale.
Un episodio piuttosto inquietante è stato segnalato ieri a Montecosaro dal padre di un bambino al quale si sono avvicinate delle persone sospette, subito allontanatesi all'arrivo di sua moglie."Volevo segnalare un fatto piuttosto inquietante. Magari è capitato a qualcun altro e se è così diventa preoccupante! Ieri pomeriggio davanti casa nostra a Montecosaro Scalo, una macchina scura (Ford monovolume, colore scuro, forse viola, alettone posteriore, cerchi in lega, fascione cromato sui fianchi e, particolare non da trascurare, vetri posteriori oscurati.Si è avvicinata a nostro figlio facendogli domande futili del tipo "Sei dell'Inter?". Mia moglie si è affacciata ha chiesto se desiderassero qualcosa e questi sono scappati come lepri! All'interno della macchina c'erano un uomo e una donna, italiani, tra i 50 e 60 anni. Il fatto in sè e per sè può sembrare innocuo, ma le circostanze in cui è avvenuto, la coincidenza degli eventi (ho un video della videosorveglianza privata che mostra tutto l'accaduto...) e soprattutto il fatto che siano scappati appena mia moglie si è presentata, mi fa sorgere più di un sospetto, per cui occhi aperti!Stamattina segnalo la cosa anche alle forze dell'ordine, ma se vi capita di vederla fate altrettanto: ne va della sicurezza dei nostri figli!".La stessa auto sarebbe stata segnalata ai carabinieri dopo essere stata avvistata nei pressi di una scuola di Civitanova. L'invito è quello di prestare sempre la massima attenzione e di rivolgersi senza remore alle forze di polizia.