Si è svolta questa mattina la cerimonia per la scopertura della nuova targa commemorativa apposta sul monumento ai caduti della Cecchetti, realizzata dal Comune a sostituzione di quella vecchia ammalorata. L'assessore all'Urbanistica Gustavo Postacchini si è fatto carico dell'iniziativa, che ha definito doverosa e che ha portato a termine nelle vesti di amministratore della città al suo ultimo mandato e di ex “cecchettaro”. Alla cerimonia erano presenti diversi lavoratori in pensione, tra cui Umberto Pancotto e Giovanni Bizzarri e l'assessore al Commercio Francesco Peroni il quale, insieme al sindaco Corvatta, ha devoluto la somma necessaria all'acquisto della piastra in ottone sottraendola all'indennità mensile. “Sono felice di essere oggi in questo parco – ha detto Peroni - a ricordare i caduti sul lavoro di un'officina che ha dato lustro alla città e tanto lavoro ai Civitanovesi. I ricordi che conservo sono tanti perché entrambi i miei nonni venivano qui a lavorare”. Un ringraziamento a nome di tutti i cecchettari presenti è stato espresso da Umberto Pancotto: “Ringrazio l'Amministrazione comunale tutta e in particolare l'assessore Postacchini, perché dopo dieci anni la targa, resa illeggibile dagli agenti atmosferici, è stata finalmente sostituita. Qui il lavoro era duro, alcuni hanno perso la vita, altri combattono malattie gravi, ma è importante non dimenticare quello che è stata la SGI per Civitanova”. Nella stessa zona a marzo saranno avviati i lavori per il sottopasso carrabile e pedonale che sfocerà in via Venezia. Lo ha ricordato Postacchini che da due anni amministra l'Urbanistica della città. “A maggio darò l'addio alla politica rispettando lo statuto del Pd – ha detto. Oggi porto a termine questo impegno che mi ero preso, e mi metto a lavorare per la demolizione del vecchio ente fiera e per la conclusione dell'iter riguardante la lottizzazione Ceccotti. Ringrazio tutti i dipendenti del IV Settore, il dirigente Scarpecci e la funzionaria Mogliani per il supporto e il sostegno”. Questi i nomi dei nove operai morti nella fabbrica: Luciano Ruocco, Pasquale Biagiola, Mariano Corvaro, Angelo Forconesi, Fiorello Mercanti, Alfredo Cognigni, Guido Gasparroni, Alberto Bizzarri, Marone Bruni.
Una canzone per Maria Letizia Berdini a quasi vent'anni dalla scomparsa. Anna Luppi, cantautrice che molto già si è fatta conoscere come voce degli Idramante, suonando dal vivo in Italia, Francia, Spagna, Olanda, Slovenia, Austria, Stati Uniti e Germania e che a novembre 2013 per 10 settimane consecutive ha avuto un proprio singolo nelle prime posizioni della Top20 di 20minutos.es, ha ripreso "Lontano", una canzone scritta da Antonio Galuzzi venti anni fa, riproponendola come brano di grande attualità."Il 27 dicembre 1996 un masso, scagliato da un viadotto dell'autostrada A21 Torino-Piacenza, uccide Letizia Berdini, 30 anni, in quel momento in viaggio verso Parigi insieme al marito. Da 20 anni a questa parte, i lanci di sassi dai cavalcavia delle strade e autostrade italiane non si sono mai fermati.La canzone venne scritta negli anni '90 quando iniziarono i lanci di sassi dai ponti di strade e autostrade. gesti assurdi che, negli anni, non si sono mai arrestati, ma solo passati di moda per gli organi di informazione" spiega Anna Luppi che ha girato il video di "Lontano" proprio nelle zone in cui si verificò la tragedia.Questo il testoAnna Luppi - Lontano (testo e musica: Antonio Galuzzi, Massimo Minotti, Anna Luppi)mi ricordo quel giorno che con me volevi andar lontano non è forse vero che quel giorno volevi andar lontanoi tuoi sogni sull'estate e non ci importava - a noi no - di andare piano eri proprio tu quella che diceva chi va piano va sano e va lontanol'autostrada era lunga e - guidando - stringevo forte forte forte la tua mano non avevo capito che - quel giorno - non saremmo andate tanto lontanosopra il ponte c'era un ombra che nascondeva qualcosa nella sua mano e di colpo mi accorsi che salutava qualcuno - forse noi - con quella manopoi la macchina fu come se una bomba la colpisse da un aeroplano e poi la macchina fu come se ci venisse sopra contro addosso un aeroplanoci fermammo chissà poi perché a due metri dal finire noi noi contromano c’era il buco di un sasso che mentre ancora vivevi parlavi ti prese in pienonon ricordo quel giorno se ho fatto in tempo a portarti lontano mi ricordo solo che stringevo forte forte invano la tua mano
Futura si prepara per la trasferta di Civita di Bagnoregio. Grazie alla rete dei festival culturali del Centro Italia, la manifestazione diretta da Gino Troli è ospite de La Parola che non muore, che si svolge da domani 30 settembre a domenica 2 ottobre.Proprio il direttore artistico di Futura è uno dei protagonisti dell’iniziativa laziale, con l’intervento previsto alle 16.30 del primo ottobre, dal titoloLa parola tradotta. A introdurlo è il direttore artistico de La Parola che non muore e coordinatore di Futura, il linguista Massimo Arcangeli. Il contributo di Troli è legato alla figura di Annibal Caro, intellettuale civitanovese quest’anno celebrato dalla città, anche all’interno del Festival, per i 450 anni dalla sua scomparsa. Famoso come traduttore dell’Eneide di Virgilio, sia Civitanova che Civita di Bagnoregio hanno deciso di dedicargli due differenti premi letterari.La città laziale ha istituto il riconoscimento Caro Poeta, riservato alle raccolte poetiche in lingua italiana pubblicate fra il 2015 e il 2016. Il vincitore del premio, che sarà nominato domenica 2 ottobre, otterrà la traduzione della propria opera in inglese, francese e spagnolo e la possibilità di risiedere per tre giorni proprio nel luogo in cui soggiornò Caro durante il periodo di traduzione dell’Eneide, la Commenda di Montefiascone.Civitanova, invece, si concentrerà sul premio Annibal Caro, indirizzato alla traduzione, che vedrà come giornata culmine il 6 giugno, data di nascita del letterato civitanovese.“Caro è un raffinatissimo poeta – dice Arcangeli -, che è vissuto anche tra Montefiascone e Frascati, dove poi è morto. La sua presenza in queste terre non poteva essere ignorata. E visto il gemellaggio mi è sembrato naturale unirci in un nuovo progetto, poiché è una figura su cui si potrebbe investire molto”. Concorda anche il direttore artistico di Futura, Gino Troli: “Il premio di Civitanova e quello di Civita di Bagnoregio sono gemelli, pur avendo certamente un’impostazione diversa. I due festival dialogano molto su questi temi e dal lavoro della rete dei festival credo che possano nascere grandi passi in avanti per far conoscere il nome di Caro”.Conclude la presidente TDC, Rosetta Martellini: “Il nostro obiettivo è non chiudere il ricordo di Annibal Caro con le celebrazioni. Vogliamo far perdurare la sua memoria, fare in modo che non si aspetti un'altra ricorrenza. Il nome di Caro in città deve essere una costante”.
I carabinieri della Compagnia di Tolentino, in collaborazione con i colleghi della Sezione di P.G. della Procura di Macerata, hanno tolto dalla circolazione uno spacciatore trovato con 400 pasticche di ecstasy destinate alla movida della zona costiera. Tutto ha avuto inizio a Tolentino dopo che i militari avevano avuto il sospetto, sostenuto anche da alcune informazioni, che M.S., un idraulico di 35 anni del posto, trafficasse in droga, in particolare ecstasy, che smerciava lungo la costa maceratese, ben dissimulando l’attività illecita con il fatto che circolava con il furgone da lavoro. Così nella tarda mattinata di ieri i militari hanno intensificato le investigazioni nei confronti dell’artigiano pedinandolo ed osservandone i movimenti, fino al primo pomeriggio quando, a Civitanova Marche, è stato bloccato e perquisito. L’uomo è rimasto impassibile ostentando calma assoluta di fronte al controllo e alla perquisizione del suo furgone, fino a quando i militari non hanno iniziato a smontare alcune parti del mezzo. Infatti, quando hanno rimosso il pannello del portellone posteriore, è spuntato fuori un involucro di cellophane ben sigillato contenente numerose pasticche a forma di quadrifoglio. I carabinieri a quel punto non hanno avuto dubbi che si trattasse di ecstasy, come poi confermato dall’analisi fatta con il narcotest. Le pasticche, se fossero state vendute, avrebbero fruttato oltre 10.000 euro. I militari hanno perquisito anche le due case a disposizione dell’idraulico, senza trovare altra droga. L’uomo ora si trova nel carcere di Camerino a disposizione del P.M., dovendo rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta della terza importante operazione dei carabinieri contro lo spaccio di stupefacenti dopo le due recenti compiute a S.Severino Marche, la prima del mese di agosto nella quale hanno arrestato due albanesi con 11 chili di marijuana e l’ultima di sabato scorso conclusa con il sequestro di 7 grammi di cocaina e 70 di marijuana a due giovani appena maggiorenni,
Dal Movimento 5 Stelle Civitanova riceviamoIl MoVimento 5 Stelle di Civitanova è sempre attento alle voci dei cittadini, ma ritiene che nessun uso strumentale a fini elettorali debba essere anteposto alle azioni che a parole vogliono essere condivise. Per questo motivo non firmerà nessuna iniziativa promossa dal consigliere Ciarapica, che invece di consultarsi preventivamente con le altre forze politiche e seguire un percorso condiviso, sceglie il percorso della visibilità personale.Ora sebbene le norme della FIGC sconsigliano di avere rapporti con le tifoserie non legalmente riconosciute, il M5S è consapevole che sporadici casi di intitolazione di stadi sono avvenuti di recente a Darmstadt, in Bundesliga (la serie A tedesca) anche se limitatamente ad un solo anno, ed in Italia ( Scampia/ Ciro Esposito e a Agordo/ Ivano Dorigo) ma sempre col consenso di tutte le forze politiche e sociali. Quindi il M5S è favorevole a votare un provvedimento in tal senso se la maggioranza dei Civitanovesi fosse concorde e quindi se il consiglio comunale, che è espressione della città, dovesse decidere di approvare qualcosa su tale argomento all’unanimità. In ogni caso riteniamo che anche intitolare solo un settore dello stadio, una curva ad esempio, sarebbe un riconoscimento che ogni tifoso di cuore apprezzerebbe.
Domenica 2 ottobre in piazza XX Settembre a Civitanova si festeggia l’oro di Assunta Legnante. Le società sportive civitanovesi e tutti gli sportivi sono invitati a prendere parte all’happening con esibizioni varie. Dalle ore 16.00 la piazza diventerà una sorta di Festival dello Sport, mentre intorno alle ore 18.00, l’Amministrazione comunale consegnerà una targa ad Assunta Legnante per l’oro conquistato alle Paralimpiadi di Rio.
Festa grande in casa Feba Civitanova!La società biancoblu ha festeggiato i suoi 30 anni nel migliore dei modi.Il traguardo era di quelli importanti (per qualcuno entrare nel club dei trentenni non è mai troppo piacevole...) ma in questo caso abbiamo una splendida trentenne in piena forma. Infatti domenica 25 settembre è stata una giornata a cavallo tra il passato, il presente ed il futuro.Partiamo dal passato. In quel lontano 1986 Elvio Perini e Donatella Melappioni ebbero l'idea di creare una società cestistica femminile, un'idea quasi pionieristica visto che nei primi anni '80 il basket femminile era completamente scomparso nel territorio regionale. In questo cammino arrivato fino ad oggi tante ragazze e ragazzi hanno vestito la casacca della Feba e domenica è stata l'occasione per ritrovarsi "Tutti insieme appassionatamente" (citando il titolo di un famoso film).Così tra una chiacchiera e l'altra il nastro dei ricordi è stato riavvolto, in una piacevole giornata all'insegna dei vecchi tempi. Il presente. Perchè la Feba Civitanova oggi è assoluta protagonista nel campionato di A2 femminile, ormai in pianta stabile da quattro stagioni, ed è stata presentata la squadra e lo staff tecnico che andrà ad affrontare il prossimo campionato.Il futuro. Infatti la società biancoblu può vantare un settore giovanile e di minibasket che è un vero e proprio fiore all'occhiello, con quasi 150 tesserati. E il futuro partirà proprio da questi ragazzi, ragazze, bambini e bambine facenti parte delle diverse formazioni che compongono questa grande famiglia.La giornata ha avuto anche diversi momenti di intrattenimento, come il pranzo sociale o l'animazione per i più piccoli, ma non sono mancati anche momenti divertenti. Insomma una bella festa per celebrare nel migliore dei modi questa splendida trentenne...in attesa che arrivi ai 40 anni con lo stesso entusiasmo e bellezza. Viva la Feba!
Botta e risposta tra il consigliere comunale Pier Paolo Rossi e il candidato sindaco di Vince Civitanova Fabrizio Ciarapica.Ecco le parole del consigliere Rossi che considera la proposta di Ciarapica di intitolare lo stadio a Italo Lazzarini solo propaganda politica:"Ciarapica presenta una mozione per l’intitolazione dello stadio comunale? Speriamo almeno si presenti in Consiglio per discuterla vista la recente scarsa frequentazione dell’aula. Demagogica e stucchevole l’iniziativa del consigliere Ciarapica che si fa promotore di una mozione in consiglio comunale per l’intitolazione a Italo Lazzarini dello stadio civitanovese: cerca di mettere il cappello, in maniera inappropriata, su una richiesta datata 27 luglio de “La tifoseria organizzata della Civitanovese Calcio” in cui si chiedeva al Sindaco e al Presidente del Consiglio di attribuire al polisportivo comunale di Civitanova Marche la denominazione di “Stadio Italo Lazzarini”. Non entro nel merito della proposta fatta dai tifosi, che è legittima vista la profonda passione di Lazzarini, pioniere della tifoseria organizzata a Civitanova, ma ritengo il metodo di Ciarapica consapevolmente inopportuno, dato che “pubblicizza” preventivamente l’iniziativa su facebook e sulla stampa, e per questo esclusivamente finalizzato ad ottenere consenso e visibilità; in fondo ci siamo già accorti che la campagna elettorale è iniziata.L’ex assessore sa benissimo che i provvedimenti per l’intitolazione di aree di circolazione e di luoghi in genere sono adottati non dal consiglio comunale ma dalla giunta, previa consultazione della Commissione per la Toponomastica, in base agli artt. 1 e 2 del Regolamento comunale per la toponomastica. Presentare quindi una mozione in consiglio comunale ha il solo cinico scopo di evidenziare oltremodo la proposta e, di conseguenza, chi se ne è fatto portavoce: la richiesta di intitolazione va inoltrata, e discussa, alla commissione toponomastica di cui peraltro Ciarapica è componente (o lo era; non è ben chiaro). Il tentativo di rendere partecipi anche i consiglieri di maggioranza? Un pretesto. Credo che seguire il giusto iter ed evitare la ribalta mediatica sarebbe stato il modo migliore per rispettare l’autonomia politica della tifoseria e soprattutto il ricordo di Italo Lazzarini.Ciarapica farebbe bene, come recentemente gli ha ricordato il suo compagno di banco Corallini, a rivedere la sua strategia politica, rispettando il suo ruolo istituzionale ed i colleghi consiglieri, con una “opposizione continua e costante” sui banchi del consiglio comunale fino alla fine del mandato".Immediata la risposta di Ciarapica:"Il politichese e i cavilli dietro i quali si nascondono la Emili e Rossi, circa il fatto che la proposta di intitolazione dello stadio ad Italo Lazzarini non sia stata presa in considerazione dall'amministrazione per l'errore commesso dalla tifoseria nello specificare i destinatari della missiva, fa ridere anche i polli!La consigliera, affermando ciò, dimostra di non aver nemmeno letto la comunicazione dei tifosi, considerato che il presidente Costamagna, il quale, secondo lei, doveva essere giustamente coinvolto, risulta già essere in indirizzo! Ma come potete pretendere che la gente vi creda ancora?Ma volete veramente far intendere che non sapevate nulla di questa proposta, dopo che per mesi gli ultras hanno dialogato con il Sindaco e altri membri della giunta che avevano assicurato addirittura la discussione in maggioranza dove voi siete presenti?Ma siete a conoscenza di ciò che accade a Palazzo, oppure apprendete le notizie dalla stampa? Fatemi il piacere, dimostrate un briciolo di dignità e di rispetto verso i tifosi e i cittadini che non sono degli sciocchi come voi pensate!Poi non accetto lezioni sulle procedure che a differenza vostra conosco molto bene. La mozione, che nemmeno avete letto visto quello che affermate, “prevede che il consiglio comunale inviti la commissione toponomastica a valutare la proposta”. Quindi tutto nel rispetto del regolamento e nelle facoltà dell'aula, lasciando poi alla giunta la decisione finale.Polemizzare ad ogni costo con il sottoscritto solo perché, a differenza vostra, ha accolto questa istanza mi sembra patetico e fuori luogo.A me interessa il risultato e non di chi è il merito, quindi se lo prenda pure la Emili, ma porti in discussione subito la proposta che aspetta oramai da troppi mesi!Infine è spiacevole e deplorevole che colleghi consiglieri, anch'essi genitori, continuino ad infangarmi per alcune assenze, causate come spiegato più volte, ad un periodo di malattia di mio figlio; a taluni può non piacere, ma la famiglia per me viene prima di ogni altra cosa!".
Degustare ottimi primi piatti nel cuore di Foligno: Civitanova sarà presente all'evento “I primi d'Italia” grazie al progetto “Mai così vicini – dall'Umbria alle Marche” ideato dal consorzio “Noi Marche”, associazione di promozione turistica di cui il nostro comune è capofila.L'appuntamento di Foligno, in calendario dal 29 settembre al 2 ottobre, è stato presentato sabato a Porto Sant’Elpidio. Sarà l'occasione per la nostra città di rinsaldare la collaborazione nata due anni fa con il gemellaggio dei festival culturali della Scienza e Futura.Il Comune sarà presente con lo stand dell'Ufficio turistico rappresentato per l'occasione da Maria Rosa Berdini e Patrizia Chiurcù. Dopo il completamento della statale 77, e il boom di presenze di turisti umbri registrate durante questa estate sulle nostre spiagge, ora si rilancia un progetto legato alla gastronomia con “Noi Marche” che sarà ospitata all’interno del chiostro di Palazzo Candiotti con uno stand dove sarà allestita una mostra fotografica. I comuni che partecipano al progetto sono stati invitati ad essere presenti e molti hanno aderito con piacere, giovedì e venerdì sarà il turno del comune di Civitanova Marche.“Siamo davvero lieti di partecipare attivamente alla manifestazione - ha dichiarato il sindaco Tommaso Claudio Corvatta - confermando la stretta collaborazione tra le due città e la partnership culturale degli eventi estivi. Il gemellaggio riguarda non solo i contenuti dei due grandi festival culturali del centro Italia, ma anche attività propedeutiche ai festival afferenti a vari settori, e iniziative per lo sviluppo e la promozione del territorio di Umbria e Marche”.
Ritorna “Caro Teatro”, la rassegna teatrale nazionale giunta alla diciannovesima edizione nell’anno delle celebrazioni dedicate ad Annibal Caro, da cui ha preso il nome.Quest’anno la manifestazione, organizzata dall’Associazione Piccola Ribalta e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova Marche in collaborazione con l’azienda Teatri di Civitanova, parteciperà alle celebrazioni Cariane dedicando un breve omaggio al letterato ad apertura di ognuno dei cinque eventi in cartellone.Il programma si apre domenica 2 ottobre, alle ore 17.30, al teatro Annibal Caro di Civitanova Alta, con “CHI LA VO’ SE LA PIJA”, commedia dialettale brillante su una famiglia maceratese degli anni 70 di Gigi Santi, regia dell’autore e di Scilla Sticchi, portato in scena dal “Teatro dei Picari” di Macerata. Si prosegue domenica 9 ottobre ore 17,30 con il Prototeatro di Montagnana (PD) che presenta “L’ALLEGRA COMBRICCOLA DEL BAR CENTRALE” di Piero dal Prà autore e regista di una commedia brillante che ruota intorno ad uno strampalato barista, l’avvenente ragazza del “tiro al bersaglio” e gli altri variopinti avventori che s’incontrano e scontrano intorno ad un equivoco… Il 16 ottobre è la volta di “RUMORS” di Neil Simon, regia Paolo Zardetto, proposto dalla “Colonna Infame” di Conegliano Veneto (TV). Notissima farsa brillante che scivola tra situazioni paradossali e prende avvio da un evento inaspettato che innesca una serie di situazioni esilaranti che raccontano l’alta borghesia newyorkese in un susseguirsi di battute fulminanti e sarcasmo sulle piccolezze umane.“La Moscheta” di Verona, presenta il 23 ottobre “VA TUTTO STORTO” di Oliver Lejeune, regia Daniele Marchesini: …cosa fareste se il giorno del vostro matrimonio vi arrivasse, appena qualche minuto dopo il fatidico sì, un uomo con in mano un’urna e vi dicesse che in quel contenitore ci sono le ceneri della vostra amante, la quale, poco prima di morire, ha espresso come ultimo desiderio che vengano cosparse sul vostro letto nuziale? La chiusura del 30 ottobre è affidata alla “Piccola Ribalta” di Civitanova Marche, che porterà in scena una fantasia comitragica di Francesco Tranquilli autore e regista de “L’ULTIMA AVVENTURA DI CAPITAN UNCINO”, in cui i personaggi dell’Isola che non c’era ritornano a noi in una storia del tutto nuova, sorprendente e accattivante di cui l’autore dice: “ Concepito come espressione di infinito amore e rispetto, ci auguriamo che questo spettacolo, nel linguaggio che usa, nelle tematiche e nella sensibilità che l’hanno ispirato, rappresenti un omaggio che James M. Barrie avrebbe approvato e apprezzato”.Continua inoltre la collaborazione con gli istituti scolastici della città attraverso i due concorsi dedicati alla memoria di “Danilo Venturini” per la grafica pubblicitaria e “Arnaldo Giuliani” per il miglior articolo giornalistico. Con l’iniziativa “Una classe al loggione” si conferma l’invito a teatro rivolto, con apposita turnazione, a tutti quegli studenti che vogliono avvicinarsi a questa forma d’arte. I concorsi sono rivolti a tutti gli studenti delle scuole superiori di Civitanova e i lavori dei partecipanti verranno valutati da una commissione composta da esperti del settore. “Siamo davvero felici di ripresentare anche per quest’anno un cartellone di grande qualità – spiega Antonio Sterpi Presidente dell’Associazione Culturale Piccola Ribalta – realizzato con compagnie provenienti da tutta Italia e che per ogni edizione propone un aspetto nuovo del teatro. C’è dietro un lavoro che dura 365 giorni e siamo davvero felici che dopo 19 edizioni ancora Caro Teatro rappresenti un evento fisso della stagione autunnale civitanovese”. Sulla pagina Caro Teatro di facebook ritorna, dopo il successo delle passate edizioni, Caro Teatro Quiz, che mette in palio due biglietti omaggio, ogni settimana prima dell’evento in cartellone.DIRITTO DI PRELAZIONE PER ABBONATI Per mantenere il posto dell’anno precedente occorre prenotare entro il 30/09/2016 tel. 339.7911162 successivamente potrete sempre prenotare il vostro abbonamento, ma l’assegnazione del posto potrà variare. Prezzo biglietto € 10,00 – prezzo abbonamento (per 5 spettacoli) € 45,00; prezzo loggione € 7,00; Tutti gli spettacoli si terranno presso il teatro Annibal Caro di Civitanova Marche Alta, alle ore 17,30 – www.caroteatro.it – info@caroteatro.it
Berretti di Turchetti e Juniores di Angeletti contro i due rivali classici rossoblù con esiti opposti.La Berretti espugna San Benedetto, “risultato storico”, sottolinea il trainer biancorosso. Mentre la Juniores stavolta fa cilecca e si deve arrendere alla Civitanovese.L’undici di Turchetti realizza il capolavoro, passando a condurre con un rigore procurato da Marcantoni e trasformato da Carnevali dopo appena 7’ di gioco. Poi la Samb accusa l’espulsione di un giocatore, ma la Rata restituisce il… favore con il rosso diretto di cui è preda Porfiri al 35’. A 5’ dal termine della prima frazione la Samb pareggia, ma nella ripresa colpisce ancora con Chiacchio ad un quarto dal termine e legittima il vantaggio con le occasioni gol occorse a Marcantoni e D’Aquino, non concretizzate. Ma può bastare così.“Ottima prestazione di tutta la squadra – commenta a fine gara Tiziano Turchetti – capace di vincere su un campo tabù per la Rata. Bene così”. Inizio lanciato! Meno bene la Juniores che non si ripete dopo il successo con il doppio scarto a spese del Castelfidardo. Il derby tra Civitanovese e Maceratese, per l’occasione giocato al Polisportivo comunale di Civitanova Marche, finisce con il risultato di 2-0 per i padroni di casa. Derby assolutamente corretto, che la Civitanovese fa suo con merito, siglando una rete per tempo ai biancorossi di Angeletti. Dopo un inizio equilibrato, sono i rossoblù a salire sugli scudi e a metà primo tempo si portano in vantaggio con un colpo di testa dell’attaccante centrale che anticipa il portiere Sbraga in uscita, su un traversone. A fine primo tempo la Maceratese perde per infortunio Romagnino. Al suo posto Portera. La ripresa è ancora di marca locale, con i civitanovesi che riescono a rendersi più pericolosi e raddoppiano a metà frazione. La reazione della Rata al doppio svantaggio si concretizza nel finale, con un tiro di Mengaroni che a portiere battuto che colpisce la traversa e la punizione di Aliberti con l’estremo locale che neutralizza in due tempi.MACERATESE BERRETTI: Selvaggio, Faraone (15’ st Chiacchio), Benigni, Moretti (20’ st Mercuri), Porfiri, Marchegiani, Sadotti (40’ Paraboia), Lombardo, Marcantoni, D’Aquino, Carnevali.All. Tiziano TurchettiRETI MACERATESE: 7’ Carnevali (rig.), 30’ st ChiacchioMACERATESE JUNIORES: Sbraga, Romagnino (Portera), Di Crescenzo, Mengaroni, Bartolini, De Matteis, Ciotti (Pierucci), Ronconi, Rosetti, Pandolfi (Aliberti), Bertagnoli. (A disp. Cuzzocrea, Menghini, Lanari, Gega, Poddie, Russo)All. Matteo Angeletti
La Società Creamoda Expo Srl, che gestisce l'omonima Fiera internazionale degli accessori e componenti per calzatura, pelletteria e abbigliamento, promuove un Concorso destinato ai giovani creativi.MODALITÀ DEL CONCORSOSono invitati a partecipare al concorso creativi e designer di età compresa fra 18 e 35 anni, che operino in Italia e all’estero.I candidati dovranno elaborare un progetto sul tema:Uno stile atemporale, che trascende le mode e pervade lo spirito.Il progetto potrà riguardare:- una capsule collection di calzature, o pelletteria, o abbigliamento- alcuni componenti per il settore calzature, pelletteria e abbigliamento quali suole e tacchi per calzature, accessori (fibbie, ecc.) pellami & tessutiIl progetto dovrà essere proposto possibilmente sotto forma di prototipo (importante ai fini della presentazione durante e dell’esposizione) e soprattutto dovrà essere realizzabile ai fini della produzione/industrializzazione.Per partecipare occorre presentare un file digitale contenente almeno N.3 tavole in formato A3: 1 tavola con il CONCEPT 1 tavola con il PROGETTO 1 tavola con le SPECIFICHE TECNICHE del progetto Il concorrente ha la possibilità di presentare il prototipo in scala o in formato 1:1I progetti dovranno essere accompagnati da un Testo di presentazione in f.to A4 di 150 battute al massimo Importante: specificare il Titolo del progetto, il Nome e Cognome dell'autore o degli autori (in caso di progetto elaborato da più soggetti). VALUTAZIONE, ESPOSIZIONE E PREMIAZIONEUna Commissione formata da esperti d’Arte e di Moda, individuata da Creamoda Expo Srl, selezionerà n.6 finalisti e successivamente 3 vincitori. Il giudizio della Commissione è insindacabile. La Commissione sceglierà le opere secondo i criteri di affinità al tema fornito, le caratteristiche funzionali-tecniche, estetiche e più consone al fini della realizzazione del progetto.L’azienda premierà 3 candidati selezionati dalla Commissione. I premi in denaro saranno così ripartiti: €1.000 – primo premio; €500 – secondo premio; €250 – terzo premio. Le opere vincitrici saranno esposte in un apposito spazio riservato durante l’edizione successiva dell’evento fieristico e saranno pubblicate sui media a cura dell'Ufficio Stampa di CREAMODAEXPO, con la citazione dei nomi degli autori.Creamoda Expo Srl potrà decidere di esporre e/o utilizzare le opere non premiate nella propria attività di comunicazione. Tutte le opere, vincitrici e non, resteranno di proprietà dell'autore.I 6 candidati finalisti selezionati dalla Commissione saranno invitati, a proprie spese, alla manifestazione fieristica CREAMODAEXPO, che si terrà a Bologna Fiere dal 18 al 20 Ottobre 2016.La premiazione avrà luogo mercoledì 19 Ottobre 2016, alle ore 15.MODALITÀ DI PARTECIPAZIONELa presentazione del progetto dovrà avvenire in forma esclusivamente digitale.Le opere dovranno essere inviate con posta elettronica all'indirizzo e-mail pressoffice@mapwork.it con il seguente oggetto: “Progetto UNO STILE ATEMPORALE"’. Dovranno pervenire entro le ore 12.00 del giorno 10 Ottobre 2016.A tal fine, si precisa che faranno fede esclusivamente la data e l’ora di arrivo della e-mail, attestata con "conferma di lettura" inviata automaticamente dal programma di posta. Saranno pertanto ininfluenti la data e l’ora di invio. Il recapito del "plico digitale" entro il termine sopra indicato rimane ad esclusivo rischio del mittente.La e-mail dovrà contenere la seguente documentazione: Domanda di partecipazione al presente concorso, completo dei dati anagrafici (nome e cognome, indirizzo, recapiti telefonici, indirizzo e-mail) e indirizzo di studio Nel caso di partecipazione collettiva, definire un capo gruppo e riportare i nominativi dei partecipanti Copia del bando sottoscritta dal/i partecipante/i in segno di integrale accettazione Una breve relazione che descriva le caratteristiche del progetto, compresa la descrizione del tipo di lavorazione e dei materiali necessari alla realizzazione (testo massimo 1 pagina formato A4); insieme alla relazione è possibile allegare le foto dell'eventuale prototipo 3 Tavole in formato A3, digitali (peso dei file non superiore a 2MB cad.) contenenti: 1 presentazione concept 2 presentazione progetto 3 presentazione tecnica RESPONSABILITÀ DEI PARTECIPANTII partecipanti al concorso si assumono ogni responsabilità in merito alla paternità e all’originalità dei lavori presentati e si impegnano a manlevare i promotori del Concorso da qualsiasi azione, richiesta giudiziale e stragiudiziale intrapresa da terzi nei confronti degli stessi in ragione dei progetti elaborati. DIRITTI DI UTILIZZAZIONEFatta salva la proprietà intellettuale dei diversi progetti che resta in capo agli autori, con la partecipazione al concorso gli autori acconsentono alla riproduzione e diffusione fotografica e video del proprio progetto ai fini della comunicazione e promozione e all’esposizione in Italia e all’estero. PUBBLICAZIONE ESITO CONCORSOAi 6 finalisti della selezione sarà data comunicazione tramite mail o telefonicamente. L’esito del concorso sarà reso noto il giorno 12 Ottobre 2016; entro il 13 Ottobre 2016 i 6 candidati dovranno confermare la propria partecipazione alla manifestazione fieristica. Qualora il finalista non confermasse la propria disponibilità e la propria adesione, sarà sostituito dai successivi candidati in graduatoria.Per quanto non previsto dal Bando valgono le deliberazioni della Commissione. Per ulteriori informazioni rivolgersi via e-mail alla segreteria del Premio: pressoffice@mapwork.it - tel. +39 0733 672042
La bella notizia è arrivata molto prima di quanto si potesse immaginare. Giovanna Capodarca Agostinelli ha riavuto indietro quello che aveva di più caro e le era stato rubato. La scatola con un casco, gli occhiali e gli abiti che il figlio Matteo Agostinelli, morto a 39 anni quattro anni fa, indossava il giorno dell’incidente che gli costò la vita, le è stata restituita.Ad annunciarlo è stata la stessa signora Giovanna con un post sul suo profilo Facebook: "Finalmente il miracolo. Sicuramente la solidarietà ha smosso la coscienza. Ieri sera, rientrando nel punto raccolta della spazzatura stracolma, a terra vedo la mia scatola. Ho pianto, l'ho abbracciata come una reliquia... per me lo è... Grazie a tutti voi per aver divulgato la storia. Siete stati in tanti e sicuramente tutto questo ha messo in funzione quella parte di cuore che anche chi si macchia di certi gesti ha. Grazie a tutti di cuore vi vorrei abbracciare, compreso il ladro: Matteo è di nuovo con me".(qui l'articolo precedente)
CNA Macerata, in collaborazione con Fidimpresa Marche e Form.Art Marche e con il sostegno della Camera di Commercio, organizza un nuovo ciclo di incontri rivolti alle imprese del Maceratese.Obiettivo: potenziare la gestione d’impresa e aumentare la competitività.Gli incontri saranno focalizzati sugli strumenti e le opportunità messe in campo da CNA e Fidimpresa Marche per l’impresa che vuole migliorare. Gestione d’impresa, lavori pubblici e mercato elettronico, legislazione del lavoro, bandi e incentivi a fondo perduto: sono i principali temi trattati nei seminari in calendario sul territorio, a partire dal 28 settembre 2016.Mercoledì prossimo, infatti, si inizierà dalla sede CNA di Morrovalle (via XXV Aprile 67), alle 18.30, mentre l’incontro di Civitanova Marche è in programma per il 4 ottobre, alle 20.30, nella sede CNA di via Einaudi 436 (zona commerciale Aurora).Martedì 11 ottobre sarà il turno di Cingoli: appuntamento alle 20.30 alla sede CNA di via Pio VII.Sono in corso di programmazione ulteriori incontri sul territorio nei mesi di novembre e dicembre.INFO: CNA Provinciale di Macerata 0733/27951.
Gianlorenzo Blengini: "Bisogna lavorare ancora tanto, con una squadra nuova, dal punto di vista dell'organizzazione del gioco e nella gestione dei vari momenti della partita. Abbiamo dovuto anche fare di necessità virtù in questa Supercoppa, visto le assenze importanti di giocatori che avevano già assimilato meccanismi perché presenti nella squadra della scorsa stagione. Non ci nascondiamo dietro queste mancanze, cerchiamo di non mollare giocando punto a punto: oggi siamo stati capaci di resistere, soffrire, accettando di essere in difficoltà per poi uscirne vincenti. Ecco, credo che questi siano gli aspetti positivi di questo torneo che chiudiamo al terzo posto".Tsvetan Sokolov: "Abbiamo vinto una maratona contro Trento, facendo vedere che abbiamo voluto questo successo fino in fondo. Era importante per noi, perdere è sempre brutto ma alla fine con caparbietà abbiamo concluso il torneo con una vittoria. Una Supercoppa che ha messo in mostra alcuni nostri errori, appunto gli aspetti su cui lavorare in futuro. Lo faremo subito, in vista del campionato, sistemando tutti i piccoli dettagli che fanno una squadra grande".Davide Candellaro: "Un successo fondamentale per il morale, nonostante la stanchezza per la gara di ieri, perché siamo riusciti a venire fuori da una vera e propria battaglia con una vittoria. Stasera siamo rimasti sempre concentrati, nonostante alcuni cali che comunque ci sono stati, gestendo però questi momenti. E' la mia prima gara da titolare, inevitabile che ci sia stata un po' di emozione, ma una volta in campo scivola via tutto senza problemi".
La Cucine Lube batte la Diatec Trentino al tie break (23-25, 25-20, 21-25, 26-24, 20-18) conquistando il terzo posto finale nella Del Monte Supercoppa 2016, andata in scena quest’anno al Pala Panini di Modena con una formula tutta nuova, che ha coinvolto le quattro formazioni della massima serie italiana che saranno impegnate nelle coppe europee.Blengini fa riposare Juantorena inserendo Kaliberda nel sestetto titolare in diagonale con Cebulj, e con Grebennikov confermato nel ruolo di libero e Sokolov in posto 2 opposto al regista Corvetta, d’obbligo il sacrificio di Stankovic per rispettare la regola degli stranieri in campo. La coppia di centrali è dunque tutta italiana, con Cester e Candellaro.La partitaNel primo parziale i biancorossi tengono costantemente il muso davanti, affondando le radici del proprio vantaggio sulle difese da applausi di Grebennikov, la buona efficacia del servizio (ace Cebulj per il 18-15) e soprattutto negli attacchi di Sokolov, che rappresenta il principale terminale d’attacco a disposizione di Corvetta (7 punti, 64% di efficacia). I marchigiani, che come ieri in seconda linea utilizzano spesso anche Pesaresi, proprio con il bomber bulgaro trovano anche il punto del +4 (19-15), poi però si bloccano in maniera inaspettata quando il set sembrava ormai segnato. Il ritorno di Trento è merito del muro (5 vincenti): quello di Solé su Kaliberda vale la parità a quota 21, il successivo di Mazzone su Cebulj è ancora più pesante, perché regala alla Diatec il set point sul 24-23. Subito trasformato da Giannelli, con un ace.Il tecnico della Cucine Lube striglia e non poco i suoi, che al ritorno in campo tornano a guidare la situazione (12-8) forti di un muro che comincia farsi sentire proprio quando la squadra di Lorenzetti torna ufficialmente in partita con un ace di Lanza che scrive il momentaneo 15-16. E’ un blocco vincente di Cester a mantenere un il break di vantaggio dei biancorossi (21-19), che nel finale chiudono l’1-1 in cassaforte con Cebulj che ferma Lanza (23-19) e Trento che pasticcia nella sua metà campo regalando il 24-19. Finisce 25-20.Nel terzo set sono le battute vincenti di Giannelli e Urnaut a lanciare la Diatec sul +4 (15-11) nei confronti della Lube, che subito dopo è costretta a inserire la diagonale d’attacco Jaumel-Casadei a causa di un problema fisico rimediato ricadendo da un muro dal palleggiattore Corvetta. Che tornerà in campo sul 15-19, senza però riuscire a ricucire fino in fondo lo strappo guadagnato dalla Diatec. Dopo il 21-22, che arriva con un pregevole mani out di Kaliberda, è un ace del neo entrato Mazzone (24-21) a chiudere il 2-1 nella cassaforte dei trentini, che fissano il 25-21 con Stokr (7 punti, 80%).Il quarto parziale è equilibratissimo, dal primo all’ultimo punto. La Cucine Lube lo gioca presentando nel finale Luigi Randazzo al posto di Cebulj, bersagliato dal servizio avversario. E lo vince trasformando il secondo set point proprio con un ace del martello siciliano, cresciuto nel settore giovanile biancorosso (26-24). Randazzo resterà in campo anche nel tie break, in cui i marchigiani lanciano la fuga con un muro vincente di Cester (11-8), ma si fanno riprendere a quota 13 con un muro di Mazzone su Sokolov ed il successivo errore in attacco dello stesso giocatore bulgaro. La zampata decisiva, poi, la trova enrico Cester, con una battuta float che beffa Urnaut e fissa il 20-18.Il tabellinoCUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 24, Candellaro 8, Pesaresi, Juantorena n.e., Casadei 1, Stankovic, Jaumel, Cester 10, Grebennikov (L), Randazzo 2, Corvetta 1, Cebulj 12. All. Blengini.DIATEC TRENTINO: Nelli 3, Burgsthaler n.e., Antonov, Mazzone T. n.e., Blasi, Chiappa n.e., Giannelli 9, Lanza 11, Solé 14, Colaci (L), Stokr 22, Urnaut 11, Mazzone D. 12. All. Lorenzetti.ARBITRI: Puecher (PD) - Simbari (MI).PARZIALI: 23-25 (26’), 25-20 (24’), 21-25 (30’), 26-24 (29’), 20-18 (25’).NOTE: Spettatori 4000. Lube bs 21, ace 4, muri 11, ricezione 51% (25% prf), attacco 50%, errori 6. Trentino bs 30, ace 8, muri 11, ricezione 57% (32% prf), attacco 48%, errori 9.
Tutto quello che le era rimasto del figlio erano pochi oggetti. Un casco, gli occhiali e gli abiti che Matteo Agostinelli, morto a 39 anni quattro anni fa, indossava il giorno dell'incidente. E ora, Giovanna Capodarca, la mamma di Matteo, non ha più nemmeno questi ricordi.Glieli hanno rubati, aprendole la macchina, ieri in pieno corso a Civitanova. Su Facebook la donna ha lanciato il disperato appello nella speranza che il ladro possa leggere e riportarle quanto apparteneva al giovane. "Vi chiedo aiuto – si legge sulla sua pagina Facebook – perché ieri sera, in pieno corso, una mano ha aperto la mia auto. Ho trovato sottosopra il bagagliaio e una portiera laterale aperta. Non ci lascio mai niente di importante, unica cosa di valore inestimabile una scatola rigida nocciola, con dentro gli abiti, le scarpe, il casco, gli occhiali che mio figlio Matteo indossava nell’incidente che me lo ha portato via per sempre. Ho girato tutta la notte e fino all’alba rintracciando chi abitualmente vive di notte e raccontando il mio dramma, con la speranza che capiti a qualcuno che ha un cuore di rintracciare la scatola. Possono anche averla buttata via e se a qualcuno capita di vederla, contattatemi".Matteo Agostinelli, figlio di Giovanna, era rimasto ucciso in un incidente nel settembre del 2012.
Non è un esordio fortunato quello della Cucine Lube Civitanova nella stagione 2016/2017. Nella semifinale della Del Monte Supercoppa i biancorossi, in versione rimaneggiata per le assenze forzate del regista americano Christenson (ancora convalescente dopo l’intervento al menisco) e del martello Jiri Kovar (fermato ai box da un problema muscolare), si sono arresi in quattro set al cospetto della Sir Safety Perugia (22-25, 25-21, 29-31, 19-25) e domani alle 14.30 (diretta streaming su Lega Volley Channel, visibile su www.sportube.tv) scenderanno dunque in campo per la finalina che mette in palio il terzo posto nella competizione, di scena quest’anno al Pala Panini di Modena con una formula tutta nuova. Di fronte ci sarà la Diatec Trentino, sconfitta a sua volta per 3-1 nella prima semifinale dai padroni di casa dell’Azimut, allenati da Roberto Piazza. La partitaBlengini ritrova in rosa Denys Kaliberda, aggregatosi ai compagni direttamente al Pala Panini, dove è arrivato qualche ora prima del match proveniente dalle qualificazioni europee di Las Palmas (Spagna), che lo hanno visto protagonista con la sua Germania. I biancorossi si schierano con Corvetta-Sokolov, Stankovic-Cester, Cebulj-Juantorena, Grebennikov libero. Dall’altra parte gli umbri propongono invece De Cecco-Zaytsev, Birarelli-Podrascanin, Russell-Berger, Bari libero.Il parziale d’apertura si gioca sul filo dell’equilibrio fino a quota 7, poi è il muro della Sir a scrivere il primo consistente break in favore degli uomini di Kovac. Che volano sul 12-7 prendendo le misure su Sokolov, ma subiscono subito immediatamente il ritorno dei marchigiani: bravi prima a sfruttare un errore di Zaytsev e poi a contrattaccare in maniera vincente con Cebulj (10-12). E’ sempre Perugia a tenere il muso davanti, ma la Cucine Lube non si arrende neppure quando il tabellone, dopo un ace del grande ex di turno Marko Podrascanin, recita 11-18. E nonostante il mediocre 42% di efficacia in attacco (59% per Perugia) la squadra cuciniera continua a far sudare gli avversari portandosi sul 17-19, quindi 22-24 con un muro vincente di Sokolov. Prima di arrendersi definitivamente sul 22-25, dopo un attacco di Zaytsev.Discorso completamente differente nel secondo set, in cui i marchigiani sfoderano una eccellente ricezione (69% di positività contro il 35% della Sir, Pesaresi utilizzato con costanza al posto di Cebulj in seconda linea) e iniziano a far male agli umbri sia dalla linea dei nove metri (un turno al servizio di Stankovic vale lo strappo decisivo sul 21-18) che sulle schiacciate (70% di squadra), merito della vistosa crescita di Juantorena (5 punti col 71% in attacco) e soprattutto di Sokolov (7 punti, 62%), decisivo nel finale anche con l’ace del 23-19 (palla corta che inganna la ricezione avversaria). Chiude Juantorena sul 25-21, scaraventando la palla a terra a tutto braccio.Il terzo parziale è una vera e propria battaglia (anche di nervi) che si decide solo ai vantaggi dopo che la Cucine Lube, sotto 21-23, (per Cester) aveva riacciuffato la parità murando Zaytsev col neo entrato Candellaro. I biancorossi, trascinati da Osmany Juantorena (10 punti, 71% in attacco), si guadagnano anche tre occasioni per chiudere il set a proprio favore, senza però riuscire a sfruttarle. La zampata vincente la trova invece la Sir Safety, chiudendo sul 31-29 grazie a un ace di Podrascanin su Cebulj.La Cucine Lube accusa il colpo, e nel parziale successivo molla un po’ la presa, lasciando strada agli avversari sin dalle prime battute (3-8). Blengini, che lascia in campo Candellaro e si gioca tutte le carte a sua disposizione inserendo anche Kaliberda (per Cebulj) e la diagonale Jaumel-Casadei, senza però trovare la scossa sperata. Finisce 19-25. Il tabellinoCUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 14, Candellaro 5, Pesaresi, Juantorena 18, Casadei 2, Stankovic 9, Jaumel, Cester 3, Grebennikov (L), Randazzo n.e., Corvetta 1, Cebulj 8. All. Blengini.SIR SAFETY CONAD PERUGIA: De Cecco, Zaytsev 21, Birarelli 9, Podrascanin 12, Russell 14, Berger 11, Bari (L), Tosi (L), Chernokozhev n.e., Buti n.e., Mitic, Franceschini n.e., Della Lunga, Atanasijevic. All. Kovac.ARBITRI: Simbari (MI) – Pasquali (AP).PARZIALI: 22-25 (24’9, 25-21 (23’), 29-31 (38’), 19-25 (27’).NOTE: Spettatori 4530. Lube bs 23, ace 6, muri 5, ricezione 55% (24% prf), attacco 49%, errori 9. Ravenna bs 15, ace 8, muri 7, ricezione 49% (19% prf), attacco 58%, errori 11.
Da Alberto Mobili, presidente Comitato No Crem di Civitanova Marche ed esponente di Vince Civitanova, riceviamoDa tanto, troppo tempo ormai, porta Marina, simbolo della città alta e di Civitanova tutta, aspetta sotto il suo pigiama metallico di essere restaurata.Dopo tante promesse, spesso cadute nel vuoto, soprattutto dopo che i 250000 euro (x2 visto che la Regione ne avrebbe dati altrettanti) che erano stati destinati dalla vecchia amministrazione per il progetto degli ascensori a Campo Boario, sono stati utilizzati per sistemare via Minniti con la grotta sottostante e via Aurora, con la promessa che i lavori per porta Marina sarebbero stati comunque eseguiti da lì a poco.Invece sono passati 3 anni e siamo ancora in fase di assegnazione dell'appalto che sembra essere stato vinto da una ditta romana, Edilar srl, sperando che non debba subappaltare i lavori che comunque, visto che l'iter non è ancora finito, non potranno iniziare prima di novembre.Vogliamo fare atto di fede e sperare che vada tutto per il meglio.Ora però che cosa ne sarà di quei circa 50000 euro risparmiati dal ribasso del 30% sul costo del lavoro dell'opera?I 330000 euro infatti erano già stati stanziati dall'avanzo del 2015 e quindi mi chiedo dove saranno spesi effettivamente quei soldi che gli abitanti di Civitanova Alta avevano aspettato per troppo tempo.Sarebbe opportuno che quindi venisssero utilizzati per sistemare altre problematiche della Città Alta .Molti non sanno che la sede del Comune distaccata non ha nessuna possibilità di essere raggiunto dai disabili in quanto, essendo interamente al primo piano, non ha nessun ascensore nè montascale.Proprio l'abbattimento delle barriere architettoniche era stata una delle prime promesse del sindaco Corvatta e anche il ripristino della sala consigliare, che non è del tutto agibile, meriterebbe considerazione.Così come la meriterebbe il Parco della Montagnola, infatti anche dopo il mio appello apparso sulla stampa, resta del tutto abbandonato in una situazione di grave degrado e andrebbe quanto meno rimesso in sicurezza. Speriamo solo che i soliti squali di altura non abbiano già fiutato l'odore dei soldi e che si siano già spartiti la preda.
Una conversazione sull'arte. Domani 25 settembre, dalle ore 17.30, la Pinacoteca Moretti ospita nella suggestiva location dell’Auditorium di Sant’Agostino un'incontro tenuto da Umberto Piersanti, con Alessandro Seri e Allì Caracciolo.L’incontro ha come scenografia l’eccezionale mostra multimediale "Sotto il segno di Caro" su Annibal Caro e viene preceduta da una visita guidata alla Pinacoteca Moretti, condotta dalla direttrice Enrica Bruni. L’appuntamento è stato organizzato in occasione delle giornate europee dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico.Un viaggio nell’arte marchigiana antica e contemporanea guidato da testi poetici che, con il loro profondo e immediato linguaggio, riescono a riaffermare e rinsaldare il legame tra espressione figurativa e parola scritta.Sotto il segno di Caro si differenzia tra tutte le mostre perchè non ha nessun quadro appeso. Il percorso espositivo è completamente multimediale e spazia dalle suggestioni visive fino a quelle olfattive, grazie al profumo, dal nome Alma, creato ad hoc dal profumiere artigianale Mauro Malatini. I visitatori, più o meno esperti, vengono coinvolti alla riscoperta del letterato, del commediografo, del traduttore, dell'iconografo letterato, spirito geniale, tra le figure di spicco del Rinascimento italiano.Sotto il segno di Caro è stata curata dalla dott.ssa Enrica Bruni, dal progettista dell’allestimento, l’arch. Marco Pipponzi, e dal regista, il prof. Massimo Angelucci Cominazzini. L'iniziativa di domani è realizzata con il sostegno dell'Amministrazione comunale, della Biblioteca Zavatti e dei Teatri di Civitanova.