Operazioni dei Finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche: denunciati due giovani, di cui uno per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Sequestrati 55 grammi di hashish e € 1.440,00 in contanti, ritenuti provento del reato
Prosegue incessante l’attività della Guardia di Finanza volta al rispetto delle prescrizioni imposte per fronteggiare l’emergenza epidemiologica in corso.
Nell’ambito di tali servizi i Finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno notato degli strani movimenti di persone e mezzi nei pressi di un condominio cittadino, circostanza subito approfondita dai militari attraverso una più attenta osservazione degli accadimenti, che ha permesso di rilevare la sospetta e furtiva uscita di una persona da una abitazione del complesso residenziale.
Le immediate indagini hanno focalizzato l’attenzione nei confronti di un 22enne civitanovese, nei cui confronti le Fiamme Gialle hanno proceduto all’effettuazione di una perquisizione con l’ausilio dell’unità cinofila antidroga, rinvenendo occultati all’interno di un mobile, due pezzi di hashish per un totale di 35 grammi, oltre a € 1.440,00 in contanti, sequestrati assieme alla sostanza stupefacente in quanto ritenuti proventi del reato di spaccio.
L’attività così condotta ha permesso altresì ai finanzieri di raccogliere informazioni utili per l’immediata prosecuzione delle operazioni di servizio nei confronti di un secondo soggetto, che poco prima si era recato presso l’abitazione perquisita. Lo stesso, anch’egli 22enne, residente a Civitanova Marche, è risultato in possesso di 12 grammi di hashish e di due spinelli, acquistati poco prima.
Il pusher è stato denunciato a piede libero per detenzione di sostanza stupefacente per fini di spaccio, il cliente è stato invece segnalato alla competente Prefettura per uso personale. Nei confronti di quest’ultimo, i militari hanno proceduto anche alla contestazione della violazione alle prescrizioni di cui al D.P.C.M. del 10 aprile 2020, in quanto spostatosi dal proprio domicilio senza valide ragioni.
Poco dopo in un altro contesto operativo è stato fermato un giovane, 26enne domiciliato a Montecosaro, che ha dichiarato ai militari di essere uscito di casa per andare a fare la spesa, esibendo regolare autocertificazione. L’intuito dei militari ha consentito però di rinvenire sulla persona una piccola quantità di hashish. L’immediata perquisizione presso il domicilio del soggetto ha permesso di rinvenire e sequestrare 7 grammi di hashish. Il giovane è stato deferito alla locale Autorità Giudiziaria a piede libero.
Le aziende della filiera di produzione di Fisarmoniche e accessori della zona di Castelfidardo, Osimo e Recanati “sono un’eccellenza a livello mondiale che dobbiamo tutelare e promuovere come esempio del made in Italy. Ho quindi contattato personalmente il commissario straordinario alla Fase 2, Vittorio Colao, e ho chiesto che siano inserite nel primo blocco di aziende che potranno riaprire già dal 4 maggio o, se possibile, anche prima, subito. Colao e il suo staff mi hanno garantito la loro massima attenzione a questa importante nicchia e hanno assicurato che valuteranno la possibilità di una rapidissima riapertura, purché vengano rispettati i dovuti standard di sicurezza”. A raccontarlo la facilitatrice esterna Marche del M5S, Mirella Emiliozzi, deputata della commissione Affari Esteri della Camera e fin dall’inizio dell’emergenza molto attiva nei contatti tra tessuto produttivo regionale e governo.
“Sono certa che questa riapertura a breve, magari anche prima del 4 maggio, potrebbe essere autorizzata, perché stiamo parlando in massima parte di laboratori artigianali con al massimo due o tre persone che lavorano in spazi e botteghe ampie, che i lavoratori raggiungono con mezzi propri. Soprattutto si tratta di realtà chiuse, senza cioè che ci sia un contatto diretto con il pubblico, quindi è molto facile, per loro, il rispetto degli standard richiesti per l’apertura anticipata”.
Nessun dubbio neanche sulla strategicità di queste aziende, infatti “costituiscono una nicchia preziosa del Made in Italy, una filiera unica al mondo che serve mercati ai quattro angoli del globo, dall’America alla Cina, dal Nord Europa al Giappone. Soprattutto, sono aziende artigianali che hanno tempi di produzione molto lunghi e che devono evadere gli ordinativi raccolti prima del lockdown, pena la perdita definitiva non solo del loro posizionamento, ma di tutto il loro mercato a favore di competitor esteri”.
“La musica è stata una delle poche attività che ci ha permesso di riempire queste giornate di quarantena. Promuovere chi costruisce gli strumenti che permettono di suonarla, di scriverla, di ascoltarla significa aprire alla speranza, alla passione, al futuro. Per questo - conclude Emiliozzi - chiederò anche al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e al sottosegretario Manlio Di Stefano, che hanno appena ottenuto un fondo molto importante per la comunicazione straordinaria del Made in Italy, di inserire anche il settore degli strumenti musicali di pregio nelle numerose campagne di promozione che a quanto pare si apprestano a far realizzare”.
Sulla realizzazione dell’ospedale Covid di Civitanova Marche interviene il direttore del Dipartimento Emergenza urgenza UO Anestesia e rianimazione Asur Marche Giuseppe Tappatà.
"La scelta dell’ospedale di Civitanova - afferma il dottor Tappatà - ha due motivazioni incontestabili: una recrudescenza non ci troverà impreparati; la struttura permetterà di riportare gradualmente alle normali funzioni gli ospedali Covid”.
Il progetto Covid Civitanova servirà infatti a realizzare un polo ospedaliero per malati Covid. Rispetto alle strutture tradizionali, l’ospedale avrà una capacità di gestione molto più efficace in termini di capienza ed efficienza, che nessun'altra struttura presente nella regione è in grado di assolvere.
“Nel contesto del momento che stiamo vivendo – aggiunge il professor Tappatà - tutte le opinioni sono accettabili, anche in ragione del fatto che non c’è una verità che possa guidare le nostre azioni. Ci sono tanti esperti che elaborano ipotesi e studiano possibili soluzioni sia in campo scientifico che in campo politico organizzativo. Tutte potrebbero essere valide finché non ci si avvicina a una possibile verità. Ma c’è bisogno di un tempo che non possiamo non utilizzare in modo costruttivo. Da clinico mi permetto due raccomandazioni: che il ritorno alla normalità di questi ospedali sia veramente graduale, non ci deve essere fretta perché le necessità sono ancora vive; che i sanitari che saranno chiamati a lavorare in questa struttura siano adeguati per numero e preparazione e che abbiano anche un riconoscimento economico particolare in ragione del loro impegno, che sarà intenso e continuativo, all’interno di questa struttura”.
Il comune di Civitanova ha previsto stanziamenti straordinari di cui si stanno formalizzando gli atti, sia per la Caritas che per Ant.
La Caritas è partner del comune di Civitanova Marche da diverso tempo, e ogni anno l'amministrazione eroga per questa collaborazione 60.000 euro per le attività di accoglienza, servizio mensa e sostegno alle famiglie tramite i pacchi alimentari.
Tramite i nuovi fondi dell'assessorato ai Servizi Sociali e della Diocesi, ad esempio, è stato possibile provvedere - prima della Pasqua - all'acquisto di prodotti freschi e carne, in modo da consentire alle famiglie di ottenere un pacco alimentare più vario e sostanzioso.
Oltre a stanziamenti straordinari per nuovi servizi, l'assessorato si è mosso concretamente per convogliare le donazioni di alimenti alla cittadinanza senza gravare sulle casse comunali.
"Mi sono personalmente relazionata - riefrisce l'assessore Barbara Capponi - con alcuni contatti facendo arrivare a diverse fasce di utenza migliaia di prodotti. Dalle persone con disabilità, ai pazienti oncologici fino alle famiglie che hanno avuto il pacco in queste settimane, abbiamo sostenuto centinaia di persone. Ho il piacere di aver conosciuto i volontari di Svau, tramite cui sono stati destinati ai cittadini civitanovesi ben 120 uova pasquali ,16 confezioni artigianali pasquali, 3456 barattoli di polpa di pomodoro, 72 Colombe Pasquali al Cioccolato."
L'assessorato ha fatto inoltre da tramite tra Ant, già assegnataria di un fondo straordinario del Comune di 10.000 euro per il progetto "Noi ci siamo", e Coldiretti. Alcune aziende della rete campagna Amica hanno donato alla associazione circa 200 kg di verdura, 15 kg di salumi, 25 kg di cereali e legumi.
Inoltre insieme a Caritas, data l'emergenza straordinaria, il Comune ha deciso di attivare una raccolta alimenti e prodotti per l'igiene della casa e della persona presso diversi esercizi commerciali, possibile anche per chi dona da casa.
"La consulta dei servizi sociali ha immediatamente risposto a questo nostro appello e nel giro di qualche giorno ci ha consegnato una quindicina di scatoloni pieni di alimenti che la protezione civile ha provveduto a consegnare per la distribuzione".
Tramite la generosa risposta della cittadinanza tutta sono stati raccolti circa 1500 prodotti tra olio, latte, legumi , alimenti a lunga conservazione.
"Inoltre, la filiale cittadina di Multicash ci ha consegnato 150 confezioni di alimenti di cui è già iniziata la distribuzione ai cittadini - sottolinea Capponi -. Le famiglie che hanno ricevuto il pacco alimentare dal 3 marzo al 17 aprile sono state 495, comprese anche alcune consegne a domicilio ad anziani o persone che non potevano uscire di casa: un numero decisamente ampio, maggiore rispetto al solito, ma siamo riusciti ad arrivare a tutti. E' importante che chi, per la chiusura imposta dalla situazione straordinaria, ne abbia necessità ci contatti, è stato anche istituito un numero apposito a cui fare richieste nella più totale riservatezza (347.8911558)".
Anche l'asporto per i pasti, che sostituisce la mensa ordinaria, non si è mai fermato: dai primi di marzo il servizio fino al 17 aprile sono stati distribuiti 720 pasti (sia alle persone che regolarmente usufruivano del servizio mensa che alle persone di passaggio).
"Prosegue il lavoro costante degli uffici dell'erogazione dei buoni spesa agli oltre 1300 richiedenti - aggiunge Capponi -, una mole davvero corposa di domande. E' importante precisare che moltissime domande sono arrivate incomplete; questo ha necessitato approfondimenti e contatti ulteriori per consentirne il perfezionamento e ha rallentato certamente lo svolgimento delle pratiche, ma la priorità è stata cercare di aiutare chiunque ne avesse diritto ad ottenerli".
"Prevediamo in settimana di finire la consegna a tutti gli aventi diritto. Contemporaneamente sta andando avanti la trafila per l'erogazione dei voucher family, forzatamente interrotta dal periodo di emergenza straordinaria. Già la prossima settimana sono previste riunioni necessarie per ultimare il procedimento e consentirne l'erogazione quanto prima" conclude l'assessore.
Dopo l'addio di Bruno, anche il secondo palleggiatore Stijn D’Hulst saluta ufficialmente la Cucine Lube Civitanova. Il regista belga, classe 1991, non vestirà la maglia biancorossa nella prossima stagione, dopo due anni ricchi di soddisfazioni e vittorie vissute insieme.
Stijn lascia il Club cuciniero con in tasca 1 Scudetto, 1 Champions League, 1 Mondiale per Club e 1 Coppa Italia.
"A lui, assoluto professionista e vero uomo, va il più grande ringraziamento da parte della società, che gli augura ogni migliore fortuna per il prosieguo della sua carriera" scrive la Lube Volley in una nota ufficiale.
Tra i settori più colpiti dall'emergenza coronavirus il diporto nautico è certamente uno di quelli maggiormente penalizzati. Nella prima fase di contrasto alla diffusione del contagio, la tutela della salute mediante il confinamento e il blocco di ogni attività legata alla nautica da diporto, è stata inevitabile.
Ora le associazioni diportistiche civitanovesi riunite nel “Madiere” aprono il dibattito sulla ripartenza del settore nautico, che in città rappresenta una importante realtà economica e sociale: sono sette le associazioni sportive che gestiscono altrettante basi nautiche con 622 soci e 501 posti barca.
“Questo fatto, per una città portuale come Civitanova, dove la tradizione marinara e il diporto hanno una dimensione sociale di grande rilievo, ha rappresentato un ulteriore grave disagio - ha dichiarato il presidente dell’associazione "Il Madiere", Gianni Santori -. Con l’avvicinarsi della “Fase 2”, che coincide anche con il periodo di avvio della stagione nautica 2020, è necessario definire una strategia di ripartenza che, mantenendo alta la guardia rispetto alla diffusione del virus, consenta ai diportisti di riprendere il mare”.
Il diporto nautico è per sua natura una attività che “isola”. Chi va per mare si allontana dai luoghi affollati, il più delle volte lo fa con la propria famiglia o addirittura da solo. "Questi tipi di attività devono tornare ad essere consentite pur sempre all’interno di regole molto rigide, che garantiscano una protezione sicura dal contagio del coronavirus - prosegue Santori -. Consentire al diporto di riprendere il mare, oltre ad avere una importante funzione sociale di attenuazione del disagio delle famiglie dopo questo lungo e forzato isolamento, è anche indispensabile a mantenere in vita le attività che sono legate alla nautica".
Se in tempi brevi i diportisti non potranno tornare in mare il rischio di “saltare una stagione” si fa sempre più concreto e per molte imprese il pericolo di chiusura potrebbe diventare concreto.
“Da parte nostra la disponibilità ad individuare norme di comportamento e di autodisciplina che consentano di riprendere il mare in totale sicurezza è assoluta – ha concluso Santori - La salute delle persone resta l’obiettivo prioritario da anteporre ad ogni altro interesse, ma siamo convinti che le diverse esigenze possano essere rispettate garantendo soluzioni equilibrate e condivise. In questo senso nei prossimi giorni ci rivolgeremo alle varie autorità, ed in primis alla Regione Marche, per offrire il nostro contributo di idee e di impegno per la salvaguardia di un settore, il diporto nautico, che per la nostra città significa socialità e lavoro”.
La realizzazione del COVID Hospital, stimata in un tempo di circa due settimane, vede i volontari marchigiani del Raggruppamento Marche del CISOM – Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta in prima linea sotto il coordinamento del Capo Raggruppamento Stefano Carnevali e del Capo Gruppo Macerata Simone Simonacci.
I volontari del CISOM dei gruppi di Macerata, Fabriano, Ancona e Fermo-Ascoli contribuiscono h24 ai servizi di Segreteria, logistica, vigilanza e cucina mobile con il supporto dei volontari della Misericordia di Ancona e dei medici del dipartimento sanitario della Santa Casa.
La realizzazione di questo nucleo operativo permetterà in primis all’Ospedale di Civitanova Marche, e a seguire anche agli altri ospedali marchigiani, di non avere più pazienti Covid, tornando così alla normale attività. La struttura prevede 42 posti letto per la terapia intensiva e 42 posti di semi intensiva, con la possibilità - se necessario - di operare come terapia intensiva al 100%.
Non è la prima volta che il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta si impegna in attività di sostegno alla popolazione.
Simone Simonacci, Capogruppo del Gruppo Macerata, ricorda infatti gli altri impegni affrontati dai volontari del CISOM nel corso di questa emergenza: “In questo momento, il Gruppo Macerata è impegnato, oltre che nella realizzazione di questo Covid Center, anche in servizi di consegna farmaci a domicilio con il COC di Recanati. Inoltre, in collaborazione con la Caritas di Recanati, distribuiamo pacchi alimentari per chi è in difficoltà. Abbiamo prestato servizio anche per la distribuzione dei “Pranzi di Pasqua”. Siamo sempre al servizio della comunità e di chi soffre. Le amministrazioni della Provincia di Macerata e le Diocesi possono contare sulla nostra collaborazione.”
“Un grande plauso a Guido Bertolaso per il lavoro che sta svolgendo nella realizzazione del nuovo "Covid Center" di Civitanova Marche. A distanza di pochissimi giorni dalla ripresa dalla malattia, è riuscito a ridare un grande impulso ai lavori di riconversione della Fiera. Noi non avevamo dubbi, forti della convinzione che Bertolaso sia, in assoluto, la migliore figura per la gestione delle emergenze in Italia”. Lo afferma, in una nota, Francesco Battistoni, commissario di Forza Italia Marche. “Per noi – continua l’esponente forzista - quella del buon andamento dei lavori, è una notizia importante, in quanto tutto il centrodestra, ad inizio pandemia, aveva chiesto una struttura unica di riferimento regionale. Questa potrà servire ad affrontare eventuali emergenze sanitarie nei prossimi mesi e consentirà all'ospedale cittadino di Civitanova e, presumibilmente agli ospedali di tutto il territorio regionale, di tornare alle proprie consuete attività sanitarie e dare risposte a 360 gradi ad ogni singola patologia. La sinergia tra Bertolaso, la sua struttura e l'amministrazione del comune di Civitanova Marche, è un fulgido esempio di quanto sia importante lavorare con serietà e competenza, per il bene del territorio”, conclude Battistoni.
"Come già preannunciato e ipotizzato in precedenza, si devono purtroppo rilevare gli ostacoli e le complessità riscontrati attualmente dalle aziende per la richiesta e l’accesso ai finanziamenti Covid. Infatti, per ricorrere alla garanzia statale a sostegno dei finanziamenti, bisogna scontrarsi con la “discrezionalità”, concessa dallo Stato agli stessi istituti di credito". Così il Cav. Rag. Giuseppe Tosoni, presidente dell'Associazione Tutela Impresa, denuncia il blocco delle risorse destinate alle imprese per fronteggiare la crisi derivante dall'epidemia del Covid-19.
Ad oggi, rileva l’Associazione Tutela Impresa, nessuna pratica è stata evasa e occorre attendere almeno un paio di mesi per i finanziamenti fino a 25 mila euro ed almeno il doppio per quelli di importo superiore: "Di ostacolo sono i documenti da allegare ai moduli nonché le ulteriori informazioni richieste dalle banche per verificare il possesso dei requisiti dalle stesse ritenuti indispensabili. Inoltre le banche, allo stato attuale, negano i finanziamenti a chi è iscritto alla centrale rischi, anche se aziende sane (che sono in difficoltà in un momento del genere in una situazione che non ha precedenti) e che hanno un immediato ed improcrastinabile bisogno di ripartire".
Ciò è illegittimo, sostiene il presidente dell’Ass. Tutela Impresa, che ritiene impensabile che il governo indirizzi un finanziamento un’azienda in difficoltà e la banca lo blocchi.
"Ma a tal riguardo - sottolinea Tosoni - possiamo dare una positiva indicazione e cioè che è intervenuta una Commissione di inchiesta statale, sul sistema bancario per ribadire il diritto di accesso al credito e pertanto le aziende possono segnalare alla stessa Commissione eventuali ostacoli riscontrati nel comportamento poco corretto delle banche".
Nel maceratese, nel primo trimestre di quest’anno, peraltro con una minima incidenza del coronavirus, si sono registrate maggiori chiusure, rispetto alle nascite, di quasi 400 aziende.
"Il persistere delle difficoltà sopracitate e l’andamento molto più penalizzante dopo tale trimestre - prosegue Tosoni -, fa prevedere soltanto maggiori danni per il futuro delle aziende. Consigliamo alle aziende strumenti alternativi di sostegno finanziario, nonché di focalizzare l’attenzione all’accesso ai vari crediti di imposta previsti nel precedente periodo, nonché ai nuovi riguardanti, per esempio, i costi di sanificazione e di pubblicità.Tali crediti possono essere utilizzati per il pagamento di tasse e tributi di vario genere".
Dopo 40 giorni dall’approvazione in giunta, avvenuta il 10 marzo, approda in consiglio comunale un bilancio 2020 che non ha nessuna attinenza con la realtà e con la grave emergenza sanitaria e economica, e ci arriva corretto da un emendamento che rende disponibili solo 800 mila euro su 44 milioni di euro”. Lo affermano, in una nota congiunta, i consiglieri di minoranza del Comune di Civitanova riguardo all’approvazione del bilancio 2020.
“Si poteva fare molto di più per le famiglie – proseguono - e per le attività economiche della città, ma l’amministrazione Ciarapica non è stata in grado di reperire altre somme né di dare indicazione di come verranno spese. Un ritardo vergognoso in tempi di pandemia, quindi drammatici, in cui la gente è stata costretta a mettersi in fila in piazza per fare richiesta di buoni spesa del Fondo alimentare dello Stato che la giunta di destra non ha integrato con nemmeno un euro delle sue risorse. Questa, in sintesi, la fotografia del bilancio 2020 perché tutte le proposte fatte dalla minoranza, dalla distribuzione gratuita di mascherine e gel igienizzante a tutti i civitanovesi, fino a non far pagare l’ultima rata delle bollette della tari e dell’acqua, non sono state prese in considerazione sebbene misure possibili da attuare in considerazione delle risorse disponibili in bilancio. Per questo motivo ci siamo astenuti nel voto sull’emendamento, perché comunque sono utili 800 mila euro per le famiglie”.
Avremmo voluto vedere – spiegano i consiglieri - una amministrazione più capace e coraggiosa nell’uso delle finanze per sostenere i cittadini e le imprese, procedimenti di cui non c’è nessuna traccia, motivo per cui abbiamo votato contro un bilancio che non è all’altezza della sfida che l’emergenza richiede, dal quale siamo stati completamente esclusi perché quando abbiamo offerto al sindaco la nostra collaborazione ha risposto che ‘non aveva tempo da perdere’ con noi. Ma dal 10 marzo ad oggi un emendamento che libera solo 800.000 mila euro è quello che ha prodotto una maggioranza arroccata, incapace di offrire servizi adeguati alla popolazione, ma molto burocratica tanto è vero che ad oggi i buoni spesa consegnati non raggiungono nemmeno la metà delle richieste presentate e sì che dal primo aprile hanno la disponibilità dei 262.000 mila euro del fondo alimentare mentre il termine per presentare le domande si è chiuso il 7 aprile. Non hanno potuto spendere i soldi dello Stato perché non hanno fatto una variazione di bilancio e tra l'altro fanno pagare un supplemento del 5% a favore di una ditta di Bologna solo perché il Comune non ha voluto rendicontare direttamente i buoni .Per tutto questo la minoranza, unita, si è astenuta sull’emendamento e poi ha votato contro il bilancio”.
I consiglieri di minoranza lamentano, inoltre, risposte poco consone durante il dibattito. “Noi facciamo come ci pare’ è il senso degli interventi di tutti gli alleati del sindaco, autore di interventi lunghissimi e zeppi di imprecisioni e bugie perché durante il confronto consiliare si è parlato anche del progetto della Fiera Covid e Ciarapica ha riferito che il 31 luglio la struttura verrà restituita alla città perché questo - ha detto - è quello che ha firmato nella convenzione con la Regione. Ciarapica mente sapendo di mentire”, concludono.
L’avvocato civitanovese Francesco Mantella, secondo firmatario della petizione contro il Covid Hospital alla Fiera di Civitanova Marche, è intervenuto sull’argomento replicando ad alcune dichiarazioni del consigliere regionale Francesco Micucci.
“Micucci parla ancora di struttura per le terapie intensive quindi di breve durata, mentre Bertolaso parla di lungodegenze e di una struttura che sarà di riferimento a livello internazionale e che durerà sino al 2025”. Essendo due finalità contrastanti - spiega Mantella - quale delle due è prevista nell’atto deliberativo della Regione Marche e nella Convenzione firmata dal Sindaco di Civitanova, se ancora esistono e contano ancora qualcosa”? – domanda l’avvocato - .
“Micucci parla di una sorta di promessa del Presidente Ceriscioli di completare l’ala nuova di due piani dell’ospedale di Civitanova – continua Mantella - . Noi, che di Ceriscioli abbiamo smesso di fidarci da tempo, vorremmo vedere, anche in questo caso, almeno un atto deliberativo della Giunta Regionale in tale direzione. Intanto, visto che le “polemiche stanno a zero” può il Consigliere regionale Micucci spiegare come possano coesistere, a livello amministrativo e contabile, il recentissimo atto deliberativo della Regione per “accelerare” i lavori del Nuovo Ospedale Unico Provinciale (quello della Pieve a Macerata) con una delibera per il completamento di una nuova ala di un Ospedale, quello di Civitanova, che deve essere necessariamente, in questa incredibile ed inaccettabile (specie dopo quanto è successo con la pandemia in quella Lombardia a cui si fa tanto riferimento) strategia di politica sanitaria regionale, ridimensionato e declassato, perché questo prevede il recente piano sanitario, prosegue l’avvocato.
Il Consigliere Micucci ce lo spieghi con atti concreti e non con parole che, per noi che “tardiamo” a capire, sono incomprensibili. Dobbiamo chiederlo per Civitanova, per i civitanovesi e non soltanto, per necessaria trasparenza ed a futura memoria”.
“Inoltre – conclude Mantella - desideriamo conoscere e sapere di quali somme, ad oggi, si dispone per la realizzazione della struttura, la loro provenienza, i soggetti e le modalità tramite i quali esse verranno percepite e spese, i criteri di individuazione dei soggetti che andranno a svolgere attività lavorativa e eseguire forniture nel cantiere in essere, nonché le rispettive competenze e, in ultimo, le ricompense per coloro che, a vario titolo, stanno avendo ed avranno “voce in capitolo” sulla questione”.
Sincera commozione questa mattina nel nosocomio di Civitanova Marche dove Forze dell'Ordine, Vigili del Fuoco e volontari hanno voluto rendere omaggio ai "colleghi di soccorso" che operano negli ospedali
Decine di uomini in divisa si sono schierati dinnanzi al Pronto Soccorso dell'Ospedale, alla presenza di una delegazione del municipio capitanata dal Sindaco Ciarapica che ha espresso, nel corso di un articolato e sincero discorso, i più vivi ringraziamenti a nome dell'amministrazione e della popolazione per lo straordinario lavoro svolto dal personale medico ed infermieristico.
Nelle parole del sindaco, l'amministrazione ha voluto portare un virtuale abbraccio a tutte le forze in campo, auspicando che la situazione torni alla normalità al più presto ma mantenendo sempre alta la guardia verso un nemico insidioso e mortale.
Immancabile nella cerimonia l'inno di Mameli riprodotto tramite un mezzo della Polizia Locale, seguito da un commosso applauso del personale ospedaliero, a cui si è aggiunto l'applauso ed i saluti del personale aereonautico della Polizia che ha voluto presenziare con un volo radente operato da un elicottero già in volo da stamattina sopra Civitanova per il controllo del territorio.
Decisamente poco frequentato il tradizionale mercato settimanale di questa mattina a Civitanova Marche.
Non molti gli ambulanti presenti, tutti ricompresi nelle categorie della vendita di sementi, piante, formaggi e rosticceria per un affluenza molto al di sotto delle precedenti settimane.
"Stamattina la gente è stata davvero poca - ci dice "Righetto" storica presenza - ma sono sicuro sia solo una situazione passeggera. Nei mercati dei paesi piu interni lavoriamo molto, c'è piu fiducia"
"In questi periodi non sarebbe conveniente, gli incassi non coprono le spese. Ma è un nostro dovere essere qui, prima di tutto per mantenere un po' la quotidianità e poi per dimostrare che siamo qui per la popolazione, indipendentemente dagli incassi"
Mentre parliamo si avvicina un'anziana, compra e insieme ai soldi lascia una mascherina cucita a mano "È bello e succede spesso - ci dice l'esercente - sopratutto la gente piu anziana, i clienti storici, passano per un acquisto e ci lasciano un pensiero, quasi fossimo di casa. Questo volevo dire, è per questo che siamo qui"
Ed in tutta la cornice del mercato, quello che si nota è la grande responsabilità dei clienti, la sensazione di tranquillità, che ci fa apprezzare in un modo diverso le cose, un modo piu genuino al quale non eravamo piu abituati.
Nuovo omaggio delle Forze dell’ordine a medici, infermieri e operatori sanitari impegnati nella lotta al Coronavirus. Questa nuova iniziativa - dopo quella dello scorso 4 aprile - è denominata simbolicamente “Forza e Coraggio”.
Domani , 18 aprile, rappresentanze delle Forze dell'ordine si recheranno presso gli ospedali di Macerata, Civitanova (ospedale e Villa Pini) e Camerino dove, dopo essersi schierate all'esterno delle strutture, renderanno ancora una volta omaggio al personale medico e sanitario che sta lottando da settimane contro il Covid-19.
Presso l'ospedale di Camerino sarà presente anche il Questore di Macerata Antonio Pignataro, il sindaco della città Sandro Sborgia, il vescovo dell'arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche Sua Eccellenza Monsignor Francesco Massara e il rettore dell'Università Unicam Claudio Pettinari.
Guido Bertolaso è arrivato nel primo pomeriggio di oggi a Civitanova Marche per dare il via ai lavori della nuova struttura da 100 posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva presso il centro fiere. Il completamento del nuovo ospedale è atteso in circa due settimane, sulla scia di quanto avvenuto alla fiera do Milano.
"È una struttura che ha in'importanza decisiva per quanto riguarda il futuro sviluppo di questa epidemia - ha specificato Bertolaso -. Sappiamo che siamo in un fase con meno contagi, sebbene il calo abbia tempi e modalità diverse rispetto a quelle previste. L'obiettivo primario è quello di liberare gli ospedali, che oggi non possono fare altro che curare i malati Covid. Vogliamo fare in modo che possano ripristinare le normali attività, sospese 3 mesi fa".
"Nessuno, inoltre, ci può garantire che questa epidemia non possa ripartire tra qualche mese - afferma Bertolaso -. Vogliamo farci trovare impreparati anche di fronte alla prossima emergenza?"
"Non possiamo sottovalutare il virus - dice il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli -. Del progetto elaborato da Bertolaso, mi è piaciuta molto l'attenzione nei confronti degli operatori sanitari, a cui saranno garantite le migliori condizioni di sicurezza".
"C'è bisogno di dare una risposta ai malati non-Covid. Il piano che inizieremo da lunedì andrà proprio in questa direzione - prosegue Ceriscioli -. Ringrazio ancora il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, e sottolineo come l'ospedale di Civitanova Marche sarà tra i primi a non avere più pazienti Covid e a tornare alla propria attività. La sua struttura sarà presto completata anche nei piani oggi vuoti. In ogni caso, la guardia va tenuta alta a lungo. Chi è contro questa struttura è sicuro che non ci sarà un ritorno della malattia da qui a un anno? Sappiamo che le pandemie, in passato, hanno avuto questa caratteristica".
A partire da lunedì 20 aprile vengono riaperti 15 Uffici Postali della provincia di Macerata, indicati nell’elenco allegato, il cui orario di apertura al pubblico era stato temporaneamente rimodulato in ottemperanza ai provvedimenti governativi in materia di contenimento del virus e distanziamento interpersonale.
In virtù di queste riaperture, la rete capillare degli Uffici Postali su tutto il territorio provinciale torna ad essere operativa e a disposizione dei cittadini.
La riapertura degli Uffici Postali della provincia di Macerata è stata possibile anche grazie all’adozione di idonee misure di sicurezza come, ad esempio, l’installazione di pannelli schermanti in plexiglass e il posizionamento di strisce di sicurezza che garantiscano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro, nonché di accurate procedure di sanificazione delle sedi realizzate a tutela della salute di dipendenti e cittadini.
Poste Italiane invita i cittadini ad entrare negli uffici postali esclusivamente per compiere operazioni essenziali e indifferibili e ove possibile, dotati di misure di protezione personale come guanti e mascherina mantenendo obbligatoriamente le distanze di sicurezza, all’esterno e all’interno dei locali.
Questi gli uffici che riapriranno: Avenale; Cesi di Macerata; Chiesanuova di Treia; Civitanova Marche 1; Colferraio; Corridonia 1; Crispiero; Fiordimonte; Frontale; Macerata 1, 3, 5; Mergnano: Montecassiano; Piediripa.
Continua l’impegno della Fondazione Carima in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Dopo i primi interventi realizzati nella fase iniziale di diffusione del Coronavirus nel territorio maceratese, infatti, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato nei giorni scorsi il sostegno dell’ente al “Progetto 100” promosso dalla Regione Marche.
L’iniziativa prevede l’allestimento di una struttura da 100 posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva presso il centro fiere di Civitanova Marche, a supporto dei Covid-hospital marchigiani che risultano essere al limite della potenzialità ricettiva e in un’ottica di graduale ripresa delle attività sanitarie riguardanti i malati no-Covid al momento rimandate.
La Fondazione Carima ha dunque risposto positivamente all’appello del Governatore Luca Ceriscioli attraverso una donazione di attrezzature mediche per un controvalore di circa 100.000,00 euro.
Si tratta, nel dettaglio, di 42 letti ospedalieri tecnologicamente avanzati specifici per degenze ad alta intensità di cura che, grazie ai meccanismi e ai materiali di ultima generazione con cui sono stati progettati, riescono a coniugare massima efficienza operativa del personale medico/infermieristico e assistenza di qualità al paziente.
Gli stessi – dotati di materasso antidecubito preventivo, asta porta flebo e asta solleva malato – sono assimilabili a veri e propri strumenti terapeutici che favoriscono la guarigione del paziente, assicurandogli comfort e sicurezza, e facilitano il lavoro di chi li assiste.
A questi si aggiungono anche 3 sollevatori con imbracatura per spostare in sicurezza i pazienti senza causare lesioni ai medesimi o agli operatori. Sono supporti utili per esigenze varie e complesse, come ad esempio il sollevamento da pavimento o in orizzontale, il trasferimento dal letto alla sedia a rotelle e viceversa, l'assistenza nella ripresa della deambulazione
Nella consapevolezza della drammaticità del momento, quindi, la Fondazione Carima ha ritenuto opportuno accogliere la richiesta della Regione Marche, quale principale istituzione territoriale deputata ai servizi sanitari, e ha deciso di farlo nella modalità che oramai è diventata un tratto distintivo della propria azione istituzionale nell’ambito della sanità, vale a dire mediante l’acquisto diretto di dotazioni tecnologiche.
Questo risultato è ancora una volta frutto del rapporto di collaborazione e fiducia costruito negli anni con l’azienda sanitaria unica regionale e, in particolare, con la direzione e le funzioni tecniche dell’Area Vasta n° 3, nonché del lavoro di squadra con i tecnici della Regione Marche che si stanno occupando della realizzazione del “Progetto 100”.
“È ferma volontà del Consiglio di Amministrazione – ha dichiarato la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – che tali attrezzature mediche, una volta superata l’attuale fase emergenziale, non rimangano inutilizzate bensì vengano destinate ai presidi ospedalieri della provincia di Macerata che ne hanno bisogno. In tal senso ho già sollecitato la Regione Marche affinché prenda accordi al riguardo con l’Area Vasta n° 3 e mi adopererò personalmente per conseguire questo obiettivo”.
L’adesione della Fondazione Carima al “Progetto 100” è l’ennesima conferma che la salute della propria comunità di riferimento rappresenta da sempre una priorità per l’ente, che per il biennio 2019-2020 aveva già intrapreso un piano pluriennale di donazioni sanitarie in favore dei presidi ospedalieri della provincia di Macerata per 750.000 euro a fronte di un valore di mercato di oltre un milione di euro.
"Dalla Giunta Regionale vogliamo risposte certe e in tempi brevi, non solo perché in autunno ci saranno le elezioni, ma perché è necessario ora più che mai che venga fatta un’assunzione di responsabilità in tal senso anche nel caso in cui, come affermano gli esperti, ci dovesse essere una ricaduta autunnale con i contagi da Covid-19". Questa la richiesta formulata dai consiglieri di maggioranza del comune di Civitanova Marche in una nota stampa in cui si chiedono chiarimenti sul nuovo ospedale alla Fiera e sul nosocomio comunale.
"Siamo a conoscenza del fatto che tra qualche giorno - scrivono i consiglieri - dovrebbero iniziare i lavori presso la fiera di Civitanova Marche che, nel giro di due settimane, trasformeranno il suddetto stabile di proprietà del Comune nel centro regionale Covid-19 per un totale di 90-100 posti di terapia intensiva e semi-intensiva, allo scopo di liberare dai malati di coronavirus tutti i posti di rianimazione e i reparti dedicati a ciò negli ospedali della regione. In questo modo, pertanto, gli stessi potranno riprendere la loro attività ordinaria".
"Non abbiamo sentito, però, dare indicazioni dal Presidente Ceriscioli, il quale è anche Assessore regionale alla Sanità, relativamente al futuro del nosocomio civitanovese attualmente Covid Hospital: dove verranno poi ricoverati questi malati per la degenza post-intensiva? Ci giunge voce di alcune notizie che - proseguono dalla maggioranza -, se fossero vere, risulterebbero disastrose per la nostra città; infatti si vorrebbe utilizzare l’ospedale di Civitanova Marche a tale scopo, cioè a farlo rimanere Covid Hospital".
"Se così fosse, la nostra città avrebbe ben due ospedali: uno per la terapia intensiva, l’altro per la degenza ma comunque entrambi destinati ai malati di Covid. Oltre al danno la beffa - accusano i consiglieri -: abbiamo messo a disposizione della collettività regionale, in maniera del tutto gratuita, una struttura per liberare gli ospedali e veniamo poi oltremodo penalizzati nell’attività sanitaria ordinaria privandoci del nostro ospedale".
La maggioranza comunale formula al Presidente Ceriscioli delle richieste precise:
- L’ospedale di Civitanova deve seguire lo stesso iter di tutte le altre strutture, ovvero devono essere liberate le terapie intensive ed anche i reparti di degenza attualmente occupati dalla quasi totalità di degenti provenienti da fuori comune i quali dovranno essere trasferiti negli ospedali delle reciproche città di residenza; l’ospedale cittadino deve riprendere al più presto la sua ordinaria attività. Nel caso in cui si ritenga più opportuno gestirle in un unico ospedale esclusivamente destinato a questo, si chiede la riapertura di una di quelle strutture dismesse di recente ma comunque adeguate e subito utilizzabili a tale scopo. Stiamo assistendo alla vergogna del disservizio e dell’indecente gestione dei malati (gravi) oncologici, diabetici, cardiologici di tutti coloro che stanno attendendo un intervento chirurgico e che non sanno quale destino li attende nell’immediato futuro! A tutti questi cittadini vanno date risposte concrete in tempi brevi.
- I due piani costruiti alcuni anni fa con grande impegno di risorse pubbliche ed ancora inutilizzati del nostro ospedale vengano ultimati al più presto così da poter essere usati anche in caso di emergenza come accade ora per la pandemia, evitando di bloccare le attività ospedaliere che sono così necessarie alla vita e alle cure delle persone;
- L’attenzione all’ospedale di Civitanova e al territorio non deve essere limitata solo ai periodi di emergenza: se la città è baricentrica per la realizzazione della struttura Covid, ancor più lo deve essere in condizioni ordinarie perché Civitanova rappresenta il centro più popoloso della provincia, perché è il bacino d’utenza ospedaliera e commerciale più grande a livello provinciale e regionale, perché rappresenta uno snodo viario e ferroviario unico nelle Marche centro-sud e, pertanto non deve essere depotenziata delle sue strutture sanitarie ma semmai potenziata per poter offrire un servizio efficiente ai cittadini di queste zone.
Beppe Cormio, si è parlato molto in settimana di trattative per la riduzione degli stipendi.
“In particolare ho riferito di quella che è una trattativa che ci riguarda ma che non stiamo portando avanti noi, bensì la Lega con due bravi avvocati e il suo amministratore delegato Massimo Righi e gli agenti degli atleti di tutta la SuperLega, a contrapporsi a quelle che sono le proposte che sono state fatte. Io ho riferito quelle che sono al momento, più o meno, le parti: la richiesta di un taglio intorno al 30%, uno stipendio e mezzo dicono gli agenti, che potrebbero arrivare fino a due ma è una trattativa loro, che quando si concluderà imporrà ai Club chiaramente una linea da seguire, che però non portiamo avanti direttamente noi. Diverso è il discorso, invece, per quella che sarà la prossima stagione, dove noi dovremo fare delle scelte. Non ho mai detto che andremo a tagliare, ho detto che partiranno tanti big ma riferito al nostro campionato: immagino che se alcune società vorranno ridurre il proprio impegno o dovranno ridurre il proprio impegno, alcuni big rischiano di partire perché ci sono dei mercati che saranno comunque concorrenziali e che magari risentiranno meno di questa grande crisi che abbiamo vissuto in tempi così rapidi. Se questo accadrà, dovremo organizzarci e ricreare delle nuove star, come a me è già capitato di fare in altre piazze. Non dobbiamo demoralizzarci ma al momento dobbiamo provare a difendere tutti i nostri campioni, trovare anche per il futuro con loro degli accordi. Esistono tante possibilità: i premi, i contratti che si possono prolungare, allungare, plasmare e concepire diversamente. Mi è sembrato di trovare, comunque, con i campioni che io conosco meglio che sono nel nostro club una certa disponibilità, non ho trovato il muro contro muro. Per cui mi auguro che questa sia una politica che si possa portare avanti, che comporti un netto risparmio e anche, come diceva Giulianelli, un chiaro riferimento etico al momento che stiamo vivendo e che purtroppo abbiamo l’impressione e il timore che durerà per un po’”.
Quindi avete cambiato strategia di mercato?
“No, noi non abbiamo fatto un mercato in conseguenza a questi problemi. Molte società invece, compresa la nostra, hanno fatto un mercato prima che ciò accadesse. È chiaro che all’estero, in questo momento, si sta facendo mercato anche su quelle che sembrano essere le posizioni che vacillano da qualche altra parte. Dovremo essere attenti a non perdere pezzi o comunque a saper ripianare qualche dolorosa perdita, se dovesse esserci nei club italiani, con dei giovani di prospettiva che possono trovare spazio in questa situazione. L’importante è che l’equilibrio rimanga, che il livello non scenda troppo e che si possa tornare a divertirci. Nel fare tutto questo discorso, però, è stata trascurata la cosa più importante: i Club hanno bisogno di aiuto. Se lo Stato concederà aiuto allo sport italiano, dovrà farlo anche per questa categoria di sportivi, cioè quella che fa lo show che poi viene visto in televisione da tutti voi. E soprattutto potrà intervenire dandoci una grossa mano e consentendoci un taglio magari diverso, defiscalizzando quelle che sono le sponsorizzazioni. Se già il Governo facesse questo, e le sponsorizzazioni potessero essere portate in detrazione, io credo che ci sarebbe un incentivo in più per continuare a dare una mano allo sport, in particolare alla pallavolo e alla nostra disciplina. Sto sempre ragionando per quello che riguarda l’interesse di tutti, non sto facendo un discorso assolutamente che riguarda solo la Cucine Lube che, così come la Sir piuttosto che Latina o Monza, farà a tempo debito i suoi ragionamenti”.
Il settore turistico è in ginocchio e la gravità della situazione richiede la convocazione di un tavolo tecnico urgente con la Regione per studiare e concordare le nuove misure del prossimo rilancio.
Questo, in sintesi, l'appello espresso per via epistolare dall'assessore al Turismo Maika Gabellieri all'assessore regionale Moreno Pieroni, inviato il 14 aprile dal Comune di Civitanova in qualità di Ente Capofila del protocollo d'intesa “Noi Marche” e quindi in condivisione e rappresentanza di tutti i Comuni ad esso aderenti.
“Pur comprendendo il difficile momento di emergenza sanitaria, con gravissime ripercussioni sulle attività economiche e sociali del Paese – scrive l'assessore Gabellieri - con la presente intendiamo richiamare la Sua attenzione sulla drammatica situazione in cui versa il Turismo che, in questo momento, risulta essere indubbiamente il settore più colpito. In ragione di ciò e al fine di discutere quanto evidenziato, auspichiamo la necessità di un urgente confronto con la per analizzare e condividere idee, proposte e strategie operative nonché azioni concrete a sostegno del territorio e degli operatori”.
Pronta risposta da parte dei vertici della Regione, che hanno fatto sapere di aver molto apprezzato la richiesta, provvedendo a calendarizzare subito un tavolo di lavoro in videoconferenza per mercoledì mattina.
“Pur in un clima ancora decisamente emergenziale – ha commentato l'assessore Gabellieri che di recente ha partecipato ad un'altra riuscita videoconferenza del settore organizzata da “Tipicità” con esperti di settore regionali e nazionali - iniziamo però ad assaporare “lievi” miglioramenti dei dati sanitari che, in questa fase, costituiscono presupposto e stimolo per iniziare a riflettere e ragionare sulle modalità da attuare per il rilancio dei nostri territori – alcuni dei quali già duramente colpiti anche dal terremoto – e per l’avvio e la ripartenza dell’economia turistica. Sono a lavoro da settimane con le categorie e c'è desiderio di ripartenza, garantendo la sicurezza dei turisti. Si rende necessario a questo punto un confronto diretto con la Regione e ringrazio l'assessore Pieroni per aver dato pronta disponibilità.
“Siamo a disposizione della Regione Marche – conclude Gabellieri - per individuare e definire nuove regole e protocolli per porre in essere concrete azioni di sostegno di rilancio del turismo. Le Amministrazioni rappresentate da “Noi Marche” quotidianamente si adoperano per prestare supporto alle varie realtà territoriali, raccogliendo il continuo grido di allarme e le istanze degli operatori di tutte le categorie che chiedono informazioni, sostegno e collaborazione per fronteggiare questa crisi senza precedenti, nonché informazioni e modalità per ripartire”.
L'assessore Gabellieri riferisce anche un prossimo tavolo che avrà luogo lunedì con tutte le categorie della città per un brainstorming.