“Buon miele non mente”: è questo il nome del nuovo progetto di Fileni tra i principali player del settore avicolo italiano, che nasce con lo scopo di tutelare la biodiversità e l’ambiente. Nelle aree verdi di tre dei suoi allevamenti bio la società ospiterà, infatti, alcune colonie di api mellifere, che potranno così dimostrarsi validissimi sensori naturali per monitorare la qualità dell’aria, del terreno e dell’acqua nel raggio di chilometri dalle arnie.
Le api svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio ecologico e della biodiversità naturale, oltre a fornire una grande quantità di alimenti di alta qualità, oltre a fornire una grande quantità di alimenti di alta qualità. Il rischio di una loro estinzione sta diventando sempre più concreto e per questo Fileni ha deciso di proteggerle e preservarne la condizione, installando complessivamente 72 arnie nei pressi degli allevamenti biologici di Fabriano, Cannuccia (Jesi) e Ostra.
Grazie al loro lavoro instancabile è inoltre possibile monitorare lo stato di salute dell’ambiente perché una sola ape visita ogni giorno migliaia di fiori ed entra in contatto con l’aria, con gocce d’acqua, con il terreno e con i pollini, arrivando a coprire fino a 3mila ettari di spazio attorno all’arnia. Le api agiscono quindi come bioindicatori del contesto ambientale, consentendo di effettuare, in aggiunta ad altre analisi, micro-campionamenti a tappeto che sarebbe impossibile condurre manualmente. Per questo motivo Fileni si occuperà quindi di ritirare piccole quantità di polline fresco raccolto dalle api in modo sia da visionare la quantità di biodiversità presente nel territorio circostante gli alveari, sia da verificare l’assoluta bontà dello stesso.
“Il progetto - si legge in una nota di Fileni - si colloca inoltre all’interno di un programma innovativo nell’ambito del quale le api sono appunto definite “nomadi” in quanto le arnie vengono spostate in regioni diverse e le api attraversano così l’Italia dando vita ad un prodotto che racchiude la biodiversità dei territori più vocati alla raccolta del miele".
"Attraverso l’installazione delle 72 arnie, la tutela e il monitoraggio della biodiversità e la rigenerazione di spazi verdi Fileni conferma quindi il proprio impegno ad essere “nature positive”, ovvero a promuovere attività che ripristinano e rigenerano le risorse naturali e gli ecosistemi invece di degradarli".
Una sfida a cui si collega anche il coinvolgimento del Microbiscottificio Frolla, cooperativa sociale che fornisce a persone con disabilità un percorso di inserimento lavorativo nella realizzazione di prodotti da forno, al quale sarà donato parte del miele biologico proveniente dal progetto.
Partner tecnico dell’iniziativa, Giorgio Poeta, agronomo e apicoltore che ha fondato a Fabriano la sua azienda agricola. Produce miele biologico, pratica la transumanza e ha svolto nella sua carriera numerosi studi sulle api come bioindicatori, in grado di evidenziare la salubrità dell’ecosistema.
All’interno del progetto “Buon miele non mente", a lui spetterà il compito di supervisore e coordinatore, tenendo sotto controllo l’attività delle api, i pollini e la piccola produzione di miele biologico che sarà garantita attraverso processi di controllo ed estrazione a norma di legge. Nello specifico, si occuperà di installare le arnie, dell'analisi apistica, delle visite veterinarie, della sicurezza e del rispetto delle normative per il posizionamento degli alveari, oltre che della cura, manutenzione e monitoraggio.
Il progetto, inoltre, sarà realizzato in collaborazione con Amap, l’Agenzia per l'Innovazione nel Settore Agroalimentare e della Pesca "Marche Agricoltura Pesca", e Crea, il principale ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF).
Un ciclista di 79 anni è stato gravemente ferito dopo essere stato investito da un'automobile. L'incidente è avvenuto poco dopo le 11 nella frazione di Mummuiola, a Cingoli, lungo la strada che conduce a Jesi. Sia l'auto che la bicicletta si dirigevano verso la città jesina quando, per ragioni ancora in fase di accertamento, è avvenuto lo scontro.
L'auto ha colpito la bicicletta da dietro, facendo cadere il ciclista sull'asfalto. Immediatamente, sul luogo dell'incidente sono intervenuti i soccorritori del 118 e i carabinieri. Data la gravità delle condizioni dell'uomo, i sanitari hanno richiesto l'intervento di un'eliambulanza, che ha trasferito il 79enne all'ospedale di Torrette.
I carabinieri della stazione locale stanno lavorando per ricostruire con esattezza la dinamica dell'incidente.
La Macagi Cingoli resterà in Serie A Gold anche nel 2024-2025. Davanti a oltre 500 spettatori del PalaQuaresima, infatti, la squadra di Palazzi ha battuto Trieste 34-28 in gara 2 della finale play-out. Una vittoria di squadra per Strappini e compagni, nella top ten del massimo campionato italiano, maturata grazie all’aggressività in difesa, alle parate di Albanesi e alle doti realizzative di Codina Vivanco, Shehab, Somogyi e D’Benedetto. La squadra più titolata d’Italia, di contro, torna subito in Serie A Silver.
Come in gara 1, le due formazioni hanno dato vita ad una sfida equilibrata, lottata su ogni pallone. Due reti di Shehab firmano il 2-0 iniziale, Ceccardi accorcia ma D’Benedetto e Mangoni piazzano il 4-1 al 5’. Albanesi, in questo frangente, ipnotizza Radojkovic, per due volte Andonovski e infine Sandrin. I triestini rispondono con un break di 0-3 timbrato Sandrin, De Luca e Andonoski, trovando il 4-4 al 9’, dopo l’incrocio dei pali colpito da Ciattaglia. Codina piazza il nuovo +1, mentre Ceccardi pareggia due volte, prima con il 5-5, poi sul 6-6, dopo che Albanesi aveva deviato sul palo una conclusione di De Luca. Garcia Giugno ipnotizzia Mangoni e Ceccardi colpisce un palo, ma Trieste ha comunque la forza di segnare e portarsi sul 6-8 al 16’ con De Luca e Ceccardi.
Nel momento più difficile della gara, la Macagi Cingoli risponde alla grande. Con un super break di 6-0 firmato doppio D’Benedetto, Shehab, doppio Codina Vivanco e D’Agostino, infatti, la formazione di casa ribalta il parziale sul 12-8 del 23° minuto, con due parate decisive di Albanesi. Ceccardi sblocca gli ospiti con un 7 metri dopo 7 minuti senza reti, ma Cingoli mantiene il +4 grazie alle giocate di D’Benedetto e Somogyi (14-10). Trieste è ancora vivo e torna a -2 con le sfuriate di Riccardo Ganz sul 14-12, intervallate dal palo di Codina. Garcia salva su Mangoni, Albanesi è altrettanto decisivo su Ceccardi, tuttavia il primo tempo si chiude sul +3 locale sul 16-13 per via delle reti di Codina Vivanco, tra cui un 7 metri allo scadere.
Nella ripresa Trieste resta in partita fino al 42°, poi la Macagi Cingoli scappa e conquista la meritata salvezza. Doppio De Luca (con un gol palo-linea da goal line technology) ristabilisce il -1 sul 16-15, Shehab e Ciattaglia ribadiscono il +2 sul 18-16, sul 19-17 e sul 20-18. Albanesi salva su Andonovski (con il piede di richiamo) e Ganz. Al 37’ Strappini segna il nuovo +3 sul 21-18, De Luca accorcia però Mangoni e Somogyi fanno allungare i locali sul 23-19. Dapiran e De Luca tengono sul -2 gli alabardati, graziati dal palo di Codina: al 42’ il parziale è di 23-21.
Qui i cingolani, sfruttando le energie mentali e fisiche residue e trascinati dal tifo del PalaQuaresima, trovano la definitiva fuga salvezza. Codina e Somogyi piazzano il +4 (25-21), Rossetti e Codina fanno volare la Macagi sul +5 del 27-22 al 46’. Sandrin mantiene gli ospiti sul -4 (28-24); dall’altra parte Strappini e Shehab trovano le reti del +6 sul 30-24 al 49’. Radojkovic accorcia sul 30-25, però Ceccardi colpisce un palo e Albanesi ipnotizza Ceccardi. E Cingoli scappa ancora: Ciattaglia dopo un assist no-look di Shehab, Rossetti e Codina dai 7 metri conquistano il massimo vantaggio sul +8 del 33-25 al 55’. I gol della bandiera triestini sono di Ceccardi e Riccardo Ganz per il 33-27. Con il gol di Somogyi al 58’, il pubblico di fede marchigiana esplode di gioia, senza nemmeno accorgersi del 34-28 di Ceccardi che chiude le ostilità.
La Macagi Cingoli chiude la pratica Trieste a gara 2, ottenendo per la prima volta nella storia la salvezza in Serie A Gold a girone unico. Nelle due precedenti apparizioni (2018-2019 e 2020- 2021), infatti, i cingolani erano sempre immediatamente tornati in Serie A2. Tra l’altro, la squadra di Palazzi chiude la stagione al decimo posto, restando, dunque, nell’élite della pallamano italiana e condannando la squadra più titolata d’Italia all’immediato ritorno in Serie A Silver.
Strappini e compagni hanno meritato la vittoria, giocando da vera squadra, in attacco e in difesa. Trascinati dagli oltre 500 spettatori presenti al PalaQuaresima. Il top scorer della gara è uno strepitoso Aaron Codina Vivanco, autore di 9 reti per un totale di 226 gol stagionali. Seguono, a 5, Balint Somogyi e Mohamed Sheahab, a 4 D’Benedetto e a 3 i cingolani Diego Strappini e Davide Ciattaglia, il passato, il presente e il futuro della pallamano del Balcone delle Marche. Per gli ospiti, De Luca e Ceccardi hanno segnato 6 gol, Sandrin 5, Riccardo Ganz e Andonovski 4. Merita una menzione particolare Francesco Albanesi: in una settimana ha risposto alle critiche post Secchia Rubiera con due grandi partite tra i pali, dimostrando di essere uno dei portieri più talentuosi del pallamano italiana.
La Macagi Cingoli, dunque, giocherà in Serie A Gold anche nel 2024-2025. In un’annata storica per la pallamano marchigiana: tre squadre delle Marche hanno conquistato il diritto di giocare in massima serie, il trio C Cingoli, Camerano e Chiaravalle. Non era ancora mai successo. In un 2025 che vedrà la nazionale italiana di Riccardo Trillini, cingolano e marchigiano, giocare il campionato del mondo per la seconda volta nella storia. Come recita lo slogan della regione Marche: “Let’s Marche!”. Noi aggiungiamo: “Let’s Cingoli!”.
Tabellino
Macagi Cingoli 34-28 Trieste (16-13)
Macagi Cingoli: Albanesi, Santamarianova, Mihail, D’Agostino 1, Ciattaglia 3, Shehab 5, Ottobri, Mangoni, Somogyi 5, Latini, Strappini 3, D’Benedetto 4, Rossetti 2, Compagnucci, Gigli, Codina Vivanco 9. All. Palazzi
Trieste: Garcia Giugno, Postogna, Radojkovic J. 1, Dapiran 2, Mazzarol, Urbaz, Somma, Ganz L., Andreotta, Ceccardi 6, Sandrin 5, Andonovski 4, Ganz R. 4. All. Radojkovic F.
Arbitri: Castagnino – Manuele
Giacomo Grasselli – ufficio stampa Polisportiva Cingoli
Questa volta la Macagi Cingoli non sbaglia gara 1 e ottiene la prima storica vittoria in casa della squadra di pallamano più titolata d’Italia. Al PalaChiarbola, infatti, i ragazzi di Palazzi iniziano la serie di Finale Play-out di Serie A Gold con un successo per 28-29 sul Trieste, trascinata da un Filippo Mangoni in serata di grazia. Ora sabato 1° giugno al PalaQuaresima di Cingoli può bastare anche un pareggio ai biancorossi per rimanere in massima serie: altrimenti, si dovrà giocare gara 3 lunedì 3 giugno, sempre in casa.
Quella contro i giuliani è stata una partita equilibratissima, in cui le due compagini hanno lottato su ogni pallone. Specie nel primo tempo c’è stato un continuo botta e risposta nel parziale. Shehab piazza per due volte il vantaggio iniziale della Macagi (1-2), ma dall’altra parte Sandrin ribalta il punteggio sul 3-2. Ceccardi risponde a Strappini, poi due reti di Mangoni (tra cui una virgola deliziosa) riportano avanti i cingolani (4-5).
Gli ospiti piazzano il primo +2 al 14’, con l’uno-due Shehab-Codina sul 5-7, dopo il salvataggio in extremis di Albanesi su un tiro da metà campo. De Luca e Andonovski ristabiliscono la parità (7-7), Shehab con una girella firma il nuovo vantaggio marchigiano, però Ceccardi e De Luca strappano il +1 alla Macagi sul 9-8. Strappini pareggia, Albanesi dice di no a Radojkovic e Mangoni, al 21’, segna il 9-10. Andonovski firma il pari, dall’altra parte Shehab e Ciattaglia trovano il +2 al 22’ (10-12).
Dapiran accorcia, D’Benedetto nell’ultimo passaggio di un passivo riafferma il break (11-13). Trieste non molla e con un 3-0 firmato doppio Andonovski e Sandrin trova il nuovo sorpasso al 28’ sul 14-13. Postogna è decisivo per due volte su Codina, prima su un 7 metri, poi aiutandosi con il palo in conclusione di un’azione. Il terzino cileno, però, si riscatta subito e con due reti di fila chiude il primo tempo sul 14-15 per la Macagi Cingoli, aiutato da un Albanesi decisivo su Dapiran.
Nella ripresa gli ospiti riescono a scappare a più riprese, rendendo vani i tentativi di rimonta dei triestini. Mangoni al 33’ segna la rete del +2 sul 14-16: grazie ai suoi colpi, a quelli di Ciattaglia e di Codina, Cingoli riesce a mantenere il break fino al 19-21 del 42’, in risposta alle marcature di Andonovski e Ceccardi. Quest’ultimo, d’altro canto, dà il via al recupero locale sul 21-21 di Ganz, dopo la traversa di Mangoni. La Macagi, tuttavia, decide di dare una svolta alla partita. Strappini piazza il +1 sul 21-22, poi viene sospeso per due minuti; Ceccardi sbaglia il possibile 22-22, Compagnucci si guadagna un 7 metri che Codina realizza per il 21-23, quindi Ciattaglia e ancora il capitano appena rientrato in campo concludono il break di 0-4 sul 21-25. In questi minuti Albanesi salva su Andonovski e il coach ospite Fredi Radojkovic viene espulso per proteste.
Gli ultimi 10 minuti Trieste, pur senza il suo condottiero, riesce ad accorciare sul -2 con Dapiran e Ceccardi al 53’ (23-25), supportati dalla parata di Garcia Giugno su Strappini. Gli alabardati tornano a -1 al 55’, grazie all’uno-due Visintin-Ceccardi. Dall’altra parte Cingoli piazza il nuovo +3 con Strappini e Codina Vivanco, grazie a un eroico Mangoni in difesa e a D’Benedetto decisivo a guadagnare il 7 metri del 25-28. Albanesi è provvidenziale su Ceccardi, ma non può nulla su Sandrin, che segna il 26-28. A inizio dell’ultimo minuto, Shehab viene inspiegabilmente sospeso per due minuti per una presunta simulazione: Andonovski fa tremare la Macagi sul 27-28, ma ci pensa ancora Piero D’Benedetto, come nella partita della regular season in casa, a regalare una vittoria pesantissima alla sua squadra.
Gara 1 alla Macagi Cingoli, ma che sofferenza. I ragazzi di Palazzi, dunque, vincono 28-29 al PalaChiarbola, per il primo storico successo nel palasport di Trieste alla quarta apparizione in Venezia Giulia contro l’Alabarda vincitrice di 17 scudetti. I cingolani vengono premiati per aver sfruttato a dovere i passaggi a vuoto dei triestini nella ripresa, riuscendo a piazzare quei break che si sono rivelati decisivi nell’economia di un match tiratissimo, dal primo all’ultimo minuto.
L’argentino Ceccardi dei locali è il miglior marcatore della gara con 8 reti, seguito a 7 dal trio Andonovski, Codina Vivanco e Mangoni. Proprio l’ala destra cingolana è il migliore in campo per una prestazione di cuore, grinta e cattiveria, sia in attacco che in difesa. Senza dimenticare il lavoro sporco di capitan Diego Strappini, autore di 5 gol al pari di uno Shehab devastante, soprattutto a inizio partita. Piero D’Benedetto, infine, ha segnato due gol pesanti, il primo a fine primo tempo ma soprattutto il secondo a pochi istanti dal termine. Fa il suo esordio in tabellino, infine, il classe 2006 Nicola Gagliardini, cingolano doc, prodotto del vivaio della Polisportiva.
Ora la Macagi Cingoli è attesa da gara 2 contro Trieste, in programma sabato 1° giugno al PalaQuaresima alle ore 18.00. Grazie al successo di questa sera i marchigiani possono anche pareggiare per brindare la salvezza: solo in caso di sconfitta, la serie si prolungherà a gara 3 di lunedì 3 giugno.
Trieste 28-29 Macagi Cingoli (14-15)
Trieste: Garcia Giugno, Postogna, Radojkovic J. 1, Dapiran 2, Del Frari, Mazzarol, Somma, Valdemarin, Ganz L., Andreotta, Ceccardi 8, Visintin 1, De Luca 3, Sandrin 5, Andonovski 7, Ganz R. 1. All. Radojkovic F.
Macagi Cingoli: Albanesi, Santamarianova, Mihail, D’Agostino, Ciattaglia 3, Shehab 5, Mangoni 7, Somogyi, Strappini 5, D’Benedetto 2, Rossetti, Compagnucci, Gagliardini, Codina 7. All. Palazzi
Arbitri – Fato-Guarini
Foto di Ervin Skalamera
Giacomo Grasselli – ufficio stampa Polisportiva Cingoli
Il turismo lento, e in particolare quello che spinge sui pedali, alla scoperta del territorio. Per due giorni 150 ciclisti, provenienti da tutta Italia, hanno percorso diversi chilometri in bici all’interno della Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito in occasione del “Vic Bikepacking”. L’evento di richiamo a livello nazionale, promosso con la collaborazione del negozio Bike Work Shop di Treia, ha coinvolto anche i Comuni di San Severino Marche, Apiro e Cingoli i comitati di Serralta ed Elcito.
Il bikepacking è un turismo lento, pulito, non impattante che porta, in sella alla bici, alla scoperta delle realtà dell’entroterra meno conosciute, dei suoi borghi e castelli e dei suoi angoli naturali più suggestivi.
L’allegra comitiva ha raggiunto i ristori allestiti nel Castello di Serralta e nella piazzetta di Elcito e affollato il campo base di Apiro. Comprensibile la soddisfazione di Alessandra Cristalli, a capo dell’organizzazione: “Dopo sei mesi di duro lavoro, vedere così tanti ciclisti percorrere le sterrate e le strade dei territori che amiamo è stato il più bel premio. Vederli scoprire le nostre colline e i nostri monti, socializzare fra loro nei ristori e al campo base, ascoltare le storie degli anziani, è stato uno spettacolo bellissimo”.
Della stessa opinione Nicola Santori di Bike Work Shop: “Ho investito in questo evento perché credo fortemente nelle potenzialità del Bikepacking come forma di socialità, turismo e riscoperta dell’entroterra. Non ci resta che dare appuntamento a tutti – sottolinea Marco Sordini, co-organizzatore dell’evento – alla prossima edizione. I tanti feedback positivi ci stimolano a lavorare per un evento ancora più in grande”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore comunale al Turismo della vittà di San Severino Marche, Michela Pezzanesi, che ha portato alla comitiva il saluto dell’Amministrazione locale.
In un match con ennesimi ribaltamenti di risultato, la squadra di Palazzi non chiude sul +2, viene rimontata e subisce i colpi del ko negli ultimi 10 minuti, scivolando a -4 dopo aver sfiorato il 29-29. Da mercoledì 29 maggio la serie decisiva per la salvezza contro Trieste
Il Secchia Rubiera festeggia la salvezza al PalaQuaresima, la Macagi Cingoli fallisce il primo match point e rimanda i discorsi di permanenza in massima serie alla finale play-out contro Trieste. La gara 3 di semifinale di ieri, sabato 25 maggio, infatti, ha visto vincere per 32-35 gli emiliani, al termine di una partita tirata, combattuta dal 1° al 60°.
I ragazzi di Palazzi, davanti a un PalaQuaresima colmo in ogni ordine di posto, hanno più volte l’occasione di fuggire, senza riuscire a concretizzare. La squadra di Morelli, di contro, viene premiata perché ci ha creduto di più e perché è stata brava a gestire la sfida anche in svantaggio di 2 reti, per poi ribaltarla.
Primo tempo
Rubiera, inoltre, non fa l’errore di gara 2, quando aveva subito un parziale di 4-0 all’inizio del match e resta aggrappata al risultato, pur chiudendo in svantaggio di un gol. Strappini colpisce un palo, Shehab segna l’1-0, Codina Vivanco imbatte sul legno, così Roberto Bartoli e Kasa da 7 metri firmano il sorpasso sull’1-2, dopo l’intervento di Voliuvach sul terzino egiziano.
D’Benedetto e Codina da rigore ribaltano l’inerzia (3-2, supportati dalla parata di Albanesi su Boerlegui. Al 6’ Strada ristabilisce il +1 ospite sul 3-4. Kasa e Giovanardi spediscono fuori i loro tentativi, quindi Codina, Mangoni e Ciattaglia rispondono a Benci e Roberto Bartoli e ristabiliscono la parità sul 6-6. Oleari risponde a Strappini, poi è ancora Strada a piazzare il nuovo vantaggio rubierese (7-8), in seguito alla traversa di Kasa e alla respinta di Voliuvach su Mangoni.
La Macagi torna avanti con Codina e Shehab (9-8), con il 10 ospite a colpire un’altra traversa; dall’altra parte due colpi di De La Santa valgono il 9-10, mentre la saracinesca ucraina è ancora decisiva su una virgola di Shehab.
Sul 10-11 di Giovanardi, due reti di Somogyi firmano prima il sorpasso, quindi Ciattaglia al 21’ segna la rete del primo +2 locale sul 13-11. Strappini mantiene il +2, ma, al momento di allungare, Cingoli non concretizza e, anzi, si fa rimontare: al 24’ De La Santa e Strada riequilibrano il parziale sul 14-14. Il punto-punto prosegue fino al 16-16, quando due tiri dai 7 metri realizzati da Aaron Codina Vivanco ristabiliscono il 18-16 a 46 secondi dalla prima sirena. Albanesi salva su Benci, però allo scadere gli arbitri decretano un rigore in favore di Kasa, il quale chiude il primo tempo sul 18-17.
Secondo tempo
A inizio ripresa, la Macagi Cingoli ha avuto tre chances per prendere il largo definitivo, prima della rimonta del Secchia Rubiera che vale la salvezza. Ciattaglia firma subito il 19-17, Kasa risponde subito ma Shehab fa nuovamente +2 al 52’ sul 20-18. De La Santa sbatte sulla traversa, Shehab si fa ipnotizzare dal solito Voliuvach, Kasa colpisce il legno superiore da 7 metri.
La virgola di Mangoni si stampa sul palo: Rubiera ringrazia e trova il nuovo pari con Roberto Bartoli e Boerlegui (20-20). Strappini si guadagna un 7 metri che Codina realizza, poi ancora il capitano piazza la rete del 22-20 al 39’. Secchia non molla: con un break di 0-3 rovescia nuovamente l’inerzia del match, grazie a Strada e Roberto Bartoli, piazzando il 22-23 al 42’.
La Macagi torna avanti con Codina e D’Agostino tra il 44’ e il 45’ (25-24). Sarà l’ultimo vantaggio locale della partita. Kasa e De La Santa, infatti, piazzano il 25-26, poi, dopo il pari di D’Agostino, un altro 0-3 con Oleari, Boerlegui e ancora De La Santa vale il 26-29 a 9 minuti dalla sirena. Cingoli non ci sta e recupera due reti con Strappini e Rossetti (28-29 al 52’). Qui D’Benedetto colpisce un palo: è lo spartiacque della gara. L’ennesimo 0-3, firmato De la Santa e doppio Kasa, con un palo di Benci, portano a +4 gli ospiti sul 28-32. In questo frangente Shehab sbaglia al tiro e Codina sciupa un 7 metri, angolandolo troppo e spedendolo a lato.
I cingolani provano in tutti i modi ad accorciare, ma non vanno oltre il -2 con D’Agostino, D’Benedetto e Somogyi, per il 32-34 a 50 secondi dalla fine. Kasa segna il definitivo 32-35, Voliuvach ipnotizza Somogyi e Rubiera festeggia la salvezza al PalaQuaresima di Cingoli.
Tanti rimpianti per la Macagi Cingoli: ora la finale play-off
A due giorni dalla grande gara 2 vinta per 30-24, la Macagi Cingoli perde gara 3 ed è condannata a dover disputare la finale play-out contro Trieste. Gli emiliani vengono premiati perché ci hanno creduto di più e hanno saputo gestire i vari momenti critici della sfida. La squadra di Palazzi, invece, si rammarica per non aver saputo controllare i vari +2 conquistati nell’arco della partita, oltre ad aver letteralmente buttato via una gara 1 che sembrava alla portata.
Alla seconda partita in 3 giorni, nel finale sono mancate alcune energie mentali e fisiche ai marchigiani, che invece hanno ritrovato gli emiliani. Gli oltre 300 calorosi tifosi del PalaQuaresima non sono bastati: sugli spalti c’era anche il sindaco di Cingoli uscente Michele Vittori.
Kreshnik Kasa e Aaron Codina Vivanco si dividono la palma di top scorer con 9 reti a testa: entrambi sono stati discontinui, però nel momento decisivo è stato l’emiliano-romagnolo del Rubiera a fare la differenza. Segue a 7 un’indomabile Alvaro Moreno De La Santa e a 6 Roberto Bartoli (che aveva giocato poco in gara 2) e Shehab. La grinta di capitan Strappini, migliore in campo dei cingolani, soprattutto in fase difensiva, non è stata sufficiente per evitare la sconfitta nella serie.
La finale play-out contro Trieste
Per la Macagi Cingoli, dunque, finale play-out contro Trieste, la squadra più titolata d’Italia con 17 scudetti, giunta terz’ultima in regular season. Gli alabardati hanno perso in due sfide la semifinale contro Pressano. Gara 1 si giocherà mercoledì 29 maggio al PalaChiarbola triestino, con gara 2 in programma sabato prossimo 1° giugno al PalaQuaresima (dove si giocherà anche l’eventuale gara 3 lunedì 3 giugno).
Chi vince due partite su tre, si salva. Chi le perde, retrocede in Serie A Silver. A un anno di distanza proprio dalla semifinale play-off di A2 tra Cingoli e Trieste: i cingolani vinsero sul campo a Chieti e furono promossi in Serie A Gold. I triestini sono stati ripescati per via della rinuncia del Fondi.
Tabellino
Macagi Cingoli 32-35 Secchia Rubiera (18-17)
Macagi Cingoli: Albanesi, Mihail, Santamarianova, Jaziri, D’Agostino 3, Ciattaglia 3, Shehab 6, Mangoni 1, Somogyi 3, Bordoni, Latini, Strappini 4, D’Benedetto 2, Rossetti 1, Compagnucci, Codina 9. All. Palazzi
Secchia Rubiera: Voliuvach, Meletti, Rivi, Bartoli D., Benci 1, Bortolotti, Oleari 3, Kasa 9, Bartoli R. 6, Boerlegui 3, Giovanardi 1, De La Santa 7, Strada 5, Bonassi, Canelli, Boni. All. Morelli
Arbitri: Ciro e Luciano Cardone
(Foto di Doriano Picirchiani)
La mattinata di oggi si è trasformata in un momento di preoccupazione quando un ciclista ha inaspettatamente investito un daino che attraversava la strada nei pressi di Cingoli. L’incidente è avvenuto intorno alle 9.45 circa e immediatamente sono stati allertati i soccorsi.
Il personale del 118 è prontamente intervenuto sul posto per prestare le prime cure. Al momento la dinamica dell’incidente e le condizioni di salute del ciclista e dell’animale sono in fase di accertamento.
La Macagi Cingoli domina gara 2 della semifinale play-out di Serie A Gold e porta la serie a gara 3. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno vinto 30-24 contro il Secchia Rubiera con una prestazione sontuosa, di attenzione e concentrazione dal 1° al 60° minuto.
Gli emiliani hanno tentato in tutti i modi di riaggrapparsi al match, ma l’ottima difesa guidata da capitan Strappini, le parate decisive di Francesco Albanesi e i gol d’autore del cannoniere Aaron Codina Vivanco hanno deciso il match. Ora la bella si giocherà tra due giorni, sabato 25 maggio, sempre al PalaQuaresima: in caso di parità dopo i supplementari, si andrà ai tiri dai 7 metri.
I cingolani, decisi a vendicarsi della sconfitta di gara 1, partono subito con il gas spalancato. Codina Vivanco per tre volte e Shehab portano la Macagi sul 4-0 dopo 9 minuti, con Albanesi decisivo in tre occasioni su Boerlegui, De La Santa e Kasa. I cingolani, tra l’altro, potevano aumentare il distacco per via dei due legni di Codina (palo) e Strappini (traversa-linea). Anche il portiere Voliuvach comincia ad accendersi, con le parate su Mangoni, Codina e D’Benedetto. Giovanardi segna il primo gol ospite al 14’ sul 4-1 (dopo che il portiere di casa gli aveva negato la gioia della rete). Rubiera comincia a macinare gioco e si riporta a -2 sul 6-4, grazie al break Kasa- Borleagui. Voliuvach, in questi istanti, è decisivo su Codina e Mangoni, mentre la traversa dice di no a Rossetti. Ci pensa Ciattaglia a ristabilire il +4 con due gol di fila al 22’ (8-4). Giovanardi accorcia, però dall’altra parte Shehab e Rossetti piazzano il +5 (10-5). Kasa e Ceccarini, supportati dai miracoli della propria saracinesca, ristabiliscono il 10-7. Boerlegui sciupa clamorosamente il -2, D’Benedetto ringrazia e riafferma il +4 sul 12-8. Il botta-risposta Kasa-Codina chiude i primi 30’ di gioco sul 12-8.
La Macagi nella ripresa resta concentrata e non si fa condizionare nemmeno dall’espulsione di Mohamed Shehab per somma di sospensioni, gestendo le folate rabbiose di un Secchia Rubiera trascinato dal solo Strada. Partono meglio gli ospiti nel secondo tempo: Strada e doppio Kasa piazzano l’iniziale 2-3 che vale il 14-11. Codina colpisce il palo, così come Boerlegui dall’altra parte, con Albanesi poi decisivo su Strada. Cingoli torna a +5 con Mangoni e Shehab, per il 16-11 al 36’. Sul 17-13 di Strada, i locali piazzano un 4-0 firmato D’Benedetto, Codina e doppio Shehab, piazzando il +8 del 21-13 al 43’. Proprio pochi secondi dopo il terzino egiziano, già sospeso per due minuti per un discutibile scontro fortuito con un avversario, si innervosisce dopo che un avversario gli mette il braccio attorno al collo. Gli arbitri decretano la terza sospensione per l’8 cingolano, che così viene espulso. La Macagi, però, resta sul pezzo e gestisce il vantaggio, portandolo a +9 al 45’ grazie a due reti di fila di Aaron Codina Vivanco sul 23-14. Quando il tabellone dice 25-16, Rubiera prova a rosicchiare reti con lo 0-3 firmato Oleari, Strada e Kasa per il 25-19, con in mezzo un palo di Somogyi. Al PalaQuaresima, però, questa sera non ce n’è stato per nessuno: Codina e Strappini in giravolta trovano il nuovo +8 (27-19), Boni e Strada fanno nuovamente -6, Ciattaglia conferma il 28-21. Nel finale Rubiera prova a difendere a uomo, specialmente su Codina, ma la musica non cambia: Codina e Ciattaglia rispondono a Oleari, De La Santa e Bonassi, così il match termina sul 30-24
La Macagi Cingoli domina gara 2: match point salvezza sabato 25 maggio Il Secchia Rubiera sciupa così il primo match point salvezza, ma ha trovato di fronte una Macagi Cingoli superlativa, concentrata dal primo all’ultimo minuto. La squadra di Palazzi si è trovata spalle al muro, con un solo risultato a disposizione per prolungare la serie, e ha risposto alla grande, con una prestazione attenta in difesa, efficace in attacco e solida a livello psicologico. Il pubblico ha risposto presente, sebbene la partita si sia giocata in infrasettimanale: oltre ai calorosissimi cingolani, era presente anche una buona delegazione emiliana. Il PalaQuaresima era veramente un catino rovente.
Gli MVP di serata sono Aaron Codina Vivanco, con le sue 11 reti, e il portiere Francesco Albanesi, che ha risposto con interventi prodigiosi alla prova sottotono di sabato scorso in gara. Tra gli ospiti, oltre a un Voliuvach sempre provvidenziale in porta, da sottolineare l’ottima prova di Elio Strada, non solo per i 6 gol, ma per la sostanza dimostrata in campo, una vera spina del fianco nella difesa locale. A completare la top 6 dei migliori marcatori ci sono Shehab (7 reto), Kasa (7), Ciattaglia (4) e D’Benedetto (3).
Ora la serie andrà alla decisiva gara 3, sempre in programma al PalaQuaresima sabato 25 maggio alle 18.00. Chi vince, è salvo. Chi perde, va in finale play-out contro Trieste che, dopo la sconfitta di gara 1 per 16-21, ha perso gara 2 contro Pressano per 28-26. In caso di parità al termine dei 60’ regolamentari, si andrà ai supplementari e a eventuali tiri dai 7 metri.
Tabellino
Macagi Cingoli 30-24 Secchia Rubiera (12-8)
Macagi Cingoli: Albanesi, Mihail, Santamarianova, D’Agostino, Ciattaglia 4, Shehab 7, Ottobri,
Mangoni 1, Somogyi 1, Bordoni, Strappini 2, D’Benedetto 3, Rossetti 1, Compagnucci, Codina Vivanco 11. All. Palazzi
Secchia Rubiera: Voliuvach, Meletti, Bartoli D., Benci, Bortolotti, Oleari 2, Kasa 7, Bartoli R., Boerlegui 2, Giovanardi 2, De La Santa 2, Strada 6, Bonassi 1, Canelli, Boni 1, Ceccarini 1. All. Morelli-Ferroni
Arbitri: Riello – Panetta
(Credit Foto: Doriano Picirchiani)
Il Secchia Rubiera batte 33-31 la Macagi Cingoli e si aggiudica gara 1 della semifinale play-out di Serie A Gold di pallamano. I ragazzi di Palazzi, infatti, pagano il black-out a fine primo tempo, quando gli emiliani sono riusciti a portarsi a +7. Il tentativo di rimonta nel secondo tempo si è fermato al -2 finale.
Ora la salvezza si deciderà al PalaQuaresima di Cingoli giovedì 23 maggio alle 19:00: in caso di vittoria dei cingolani, la serie andrà a Gara 3 di sabato 25 maggio, sempre sul Balcone delle Marche. In caso di pareggio o sconfitta, sarà finale play-out contro la perdente di Pressano-Trieste.
Primo tempo - Eppure per 20 minuti i cingolani avevano risposto colpo su colpo al Rubiera, che, a differenza della sfida della regular season di un mese fa, si sono presentati con il recuperato Boerlegui, reduce da un infortunio al menisco. Al 4’ Shehab e Codina firmano il primo vantaggio della Macagi (2-3), ma una doppietta di Strada ribalta il parziale sul 4-3.
Le due squadre si fronteggiano a viso aperto, con alte percentuali realizzative, fino al 9-9. Qui Rubiera, pur in inferiorità numerica, trova l’uno-due con Giovanardi e Kasa, piazzando l’11-9 al 19’. Dopo l’11-10 di Mangoni, Rubiera trova un break di 3-0 firmato doppio Stada e Kasa, parziale di 15-10 al 24’.
Cingoli prova a rialzarsi con l’ex D’Benedetto, tuttavia De La Santa realizza il nuovo +5 (16-11). Palazzi chiama time-out, ma non sortisce l’effetto sperato: dopo il 17-12 di D’Benedetto, infatti, due gol consecutivi di Boerlegui fanno chiudere il primo tempo ai locali sul 19-12.
Secondo tempo - A inizio ripresa il Secchia Rubiera allunga ulteriormente, la Macagi Cingoli si sveglia però la rimonta si ferma sul più bello, quando ormai è troppo tardi. Al 37’, infatti, Kasa trascina i padroni di casa sul +9 del 24-15. Gli ospiti, dall’altra parte, provano a rialzarsi: uno 0-3 con doppio Somogyi e Ciattaglia vale il -6 (24-15), poi l’uno-due Codina-Ciattaglia piazza il -5 del 27-22 al 49’.
Boerlegui e Kasa mantengono il +6, poi il 10 locale segna la rete del nuovo +7 sul 31-24. La Macagi non molla e con uno 0-4 firmato D’Benedetto, Codina Vivanco, Mangoni e ancora Codina si riporta a -3 sul 31-28 al 55’.
Sul 32-29, Rubiera resta in doppia inferiorità numerica ma la Macagi non riesce a sfondare, con un dubbio fallo fischiato a Codina che aveva segnato l’eventuale -2 all’alba del penultimo minuto. Kasa chiude i giochi, prima degli ultimi due gol ininfluenti di Codina Vivanco e Shehab, per il definitivo 33-31.
Tabellino
Secchia Rubiera 33-31 Macagi Cingoli (19-12)
Secchia Rubiera: Voliuvach, Bartoli, Benci, Bortolotti, Oleari 1, Kasa 11, Bartoli 2, Boerlegui 8, Meletti, Giovanardi 2, De La Santa 2, Strada 6, Bonassi, Canelli, Boni, Ceccarini. All. Ferroni-Morelli
Macagi Cingoli: Albanesi, Mihail, Santamarianova, D’Agostino, Ciattaglia 3, Shehab 5, Mangoni 3, Somogyi 4, Bordoni, Latini, Strappini, D’Benedetto 5, Rossetti, Compagnucci, Gigli, Codina Vivanco 11. All. Palazzi
Arbitri: Fornasier-Schiavone
(Credit foto: Linda Lusetti)
Sono il veronese Umberto Scandola, insieme al friulano Paolo Cargnelutti, su una Skoda Fabia R5 evo, i vincitori del 31° Rally Adriatico, terzo atto del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), affiancato dalla seconda del Campionato “Junior”. Per il pilota veronese, già Campione d’Italia nel 2013, si tratta dell’ottavo sigillo posto in questa gara, della quale si conferma ampiamente il più vincente dell’albo d’oro.
Gara simbolo delle competizioni su fondo sterrato, “l’Adriatico”, organizzato da PRS Group in collaborazione con il Comune di Cingoli, segnava il classico “giro di boa” stagionale ed ha proseguito un Campionato di grandi performance, dopo l’avvio di Foligno ed il prosieguo in Val d’Orcia, un valore cristallino di piloti e macchine che le celebri strade bianche intorno a Cingoli hanno ulteriormente esaltato.
Una gara che ha regalato emozioni forti, con la leadership passata di mano tre volte e caratterizzata costantemente da duelli sul filo dei decimi di secondo, con la fase centrale delle tre prove del primo pomeriggio che hanno dato uno scossone ai vertici, per poi arrivare a definire le posizioni sotto la bandiera a scacchi con i tre impegni finali.
Il primo leader del rally è stato lo stesso Scandola, che fino alla quinta prova era riuscito a tenere la testa, poi l’aver dovuto correre il secondo giro delle tre prove previste partendo – da regolamento - come primo sulla strada lo ha messo in difficoltà ed a quel punto la classifica, dalla sesta chrono era passata in mano per quattro decimi, al fiorentino Tommaso Ciuffi, in coppia con Cigni, anche loro su una Fabia. Nelle ultime tre prove si è assistito al vero e proprio colpo di reni di Scandola, che firmando il miglior tempo su tutte ha potuto chiudere da vincitore. Una vittoria importante, la sua, che gli ha consentito di passare al comando della classifica provvisoria di un solo punto sul vicentino Alberto Battistolli, aprendo così una fase finale di stagione che si annuncia incandescente.
Gara di livello, quella di Ciuffi. Il fiorentino “figlio d’arte” ha sempre viaggiato su ritmi di vertice e proseguendo il trend della gara precedente in Val d’Orcia si è confermato tra quelli da battere in Campionato e di certo tra coloro che posso puntare allo scudetto.
Come allo scudetto pensa Alberto Battistolli, con Scattolin alle note sulla nuova versione della Fabia. Anche lui ha sempre gravitato nell’attico della classifica perdendo però il contatto con gli altri due con la penultima prova a causa di una problema di natura elettrica. Il figlio del grande “Lucky” ha quindi chiuso sul gradino più basso del podio, comunque con merito per aver anche lui vivacizzato non poco la giornata tricolore marchigiana.
Quarta piazza finale per il bergamasco Enrico Oldrati, in coppia con il lucchese Ciucci. Anche loro si sono sempre distinti per prestazioni altisonanti e alla fine hanno trovato il sorriso potendo aggiungere punti importanti per il campionato.
La top five è stata completata dai finlandesi Heikkila-Temonen, con la Toyota GR Yaris Rally2. Il vincitore della prima gara di Campionato a Foligno, reduce dall’incidente al secondo round stagionale, contava su questa gara per un riscatto ma non è mai entrato in sintonia con le “piesse” cingolane, senza quindi mai graffiare come avrebbe voluto.
Perfetta, per non dire cristallina la sesta piazza ottenuta da Lugi Ricci, in coppia con Biordi, su una Skoda pure loro. Pilota di lungo corso, ma fermo da sei mesi e comunque con alle spalle un’attività ridotta ai minimi termini rispetto alla maggioranza dei competitor (due sole gare corse nel 2023), il 56enne bresciano si è subito trovato a proprio agio sulle veloci strade incontrate, sempre lottando con forza nella top ten, a conferma della sua grande esperienza, quella che appunto gli ha consentito un ritorno alle gare in grande stile. Per lui un brivido nel tris finale di impegni per problemi legati alla valvola pop-off della turbina.
Pregevole settima posizione sotto la bandiera a scacchi per il giovane riminese Angelo “Pucci” Grossi, con l’aretino Cardinali al fianco, anche loro su Skoda. Anche per loro una gara sempre di alto profilo, una foratura iniziale non ne ha scalfito la tempra, proseguendo assai bene fino all’epilogo.
Ottava posizione per un altro equipaggio finlandese, Lavio-Vaaleria (Skoda), i quali hanno proseguito a far bene sulle strade bianche italiane, davanti di un solo secondo sul bergamasco Matteo Gamba, con alle note Nicolò Gonella (Skoda) e chiude la top ten il versiliese Emanuele Dati, con Fenoli, i quali hanno così riscattato in ampia parte l’avvio di campionato sfortunato.
Ancora una prestazione raffinata per il giovane comasco Matteo Fontana, affiancato da Arnaboldi, su una Ford Fiesta Rally3 a trazione integrale. Sua la tredicesima posizione assoluta.
Tra le due ruote motrici la miglior performance l’ha messa in campo dal padovano Nicolò Marchioro, con l’esperto marchetti alle note su una Peugeot 208 Rall4. Ha saputo regolare con decisione il giovanissimo trentino Alessandro Nerobutto, con Giulia Zanchetta, su vettura analoga.
Finale da thrilling per la corsa riservata agli Junior, tutti su una Renault Clio Rally5. Per otto delle nove prove aveva fatto man bassa di scratch l’equipaggio trevigiano Zanin-Pizzol ma allo start dell’ultimo impegno una panne della vettura li ha fermati per poi beffardamente ripartire dopo un pesante ritardo cheli ha affondati in classifica. Il successo è andato quindi astata appannaggio dei friulani Doretto-Frigo, i quali hanno bissato il successo della prima prova sugli asfalti piemontesi di Alba del mese scorso mentre la terza piazza è andata poi ai campani Dei Ceci-Lazzarini, con terzi i sardi Ricciu-Corda.
Notevole l’impatto sul territorio che quest’anno ha avuto la gara tornando a Cingoli dopo due anni. L’ampia presenza di iscritti, diversi dei quali anche stranieri, ha generato anche un forte interesse di addetti ai lavori ed appassionati ed infatti il week end ha avuto l’overbooking per la maggioranza delle strutture ricettive, con evidente ritorno economico in un “Balcone delle Marche” scaldato dal sole.
CLASSIFICA FINALE (TOP TEN): 1. SCANDOLA-CARGNELUTTI (Skoda Fabia R5 Evo) in 47'01.3; 2. CIUFFI-CIGNI (Skoda Fabia R5 Evo) a 5.0; 3. BATTISTOLLI-SCATTOLIN (Skoda Fabia Rs Rally 2) a 34.1; 4. OLDRATI-CIUCCI (Skoda Fabia Rs Rally 2) a 35.3; 5. HEIKKILA-TEMONEN (Toyota Yaris) a 57.3; 6. RICCI-BIORDI (Skoda Fabia R5 Evo) a 1'00.8; 7. GROSSI-CARDINALI (Skoda Fabia R5 Evo) a 1'11.8; 8. LAVIO-VAALERIA (Skoda Fabia R5 Evo) a 1'18.0; 9. GAMBA-GONELLA (Skoda Fabia Rs) a 1'19.0; 10. DATI-FENOLI (Citroen C3 R5) a 1'25.1.
Fileni, tra i principali player del settore avicolo italiano, e la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) comunicano l’avvio di una ricerca scientifica sul tema "Uova e salute" che mira a indagare le caratteristiche nutrizionali peculiari delle uova ed i loro effetti sulla salute umana.
Lo studio, che avrà l'obiettivo di definire un quadro più equo e oggettivo in relazione a un alimento spesso soggetto a pregiudizi e luoghi comuni, si articolerà in due revisioni scientifiche della letteratura in materia.
La prima, di tipo narrativo, prenderà in considerazione le proprietà chimico-fisiche e nutrizionali dell’uovo, quali proteine, lipidi, colina, colesterolo, vitamine, le differenze esistenti tra le varie tipologie presenti in commercio, le raccomandazioni sul consumo nelle varie fasi di vita delle persone attraverso un’analisi delle diverse linee guida nazionali e internazionali, oltre che il relativo impatto ambientale.
La seconda revisione, di tipo sistematico "a ombrello", sarà invece incentrata sulla relazione esistente tra il consumo di uova e la salute umana e porrà l’attenzione sul rapporto con colesterolemia, rischio cardiovascolare, capacità neuro cognitive e sarcopenia, ossia il processo di perdita di massa e forza muscolare in genere associato con la fase di invecchiamento.
Lo studio, i cui risultati saranno divulgati anche con il contributo di Fileni, costituisce una nuova dimostrazione dell’impegno del Gruppo per la valorizzazione di un’alimentazione bilanciata e di qualità, frutto di un profondo legame con il territorio e di una produzione al 100% made in Italy, oltre che della sua volontà di promuovere uno stile di vita sano e sostenibile, in cui movimento e dieta salutare risultino complementari per garantire un elevato benessere psico-fisico basato su una nutrizione variegata ed equilibrata da abbinare ad un costante esercizio fisico.
I risultati preliminari dello studio verranno presentati in occasione del prossimo congresso nazionale Sinu, che si svolgerà a Piacenza dal 4 al 6 giugno, e saranno oggetto di due articoli, che verranno proposti ad una rivista scientifica del settore nutrizionale indicizzata e peer-reviewed.
Incidente con un cinghiale mentre è alla guida del camion, il Giudice di Pace condanna la regione Marche al risarcimento dei danni. È quanto stabilito da una sentenza, pubblicata oggi, del giudice Alessandra Capecci. Nello specifico, il Giudice di Pace di Jesi ha condannato la regione Marche a risarcire i danni subiti dall'autoveicolo di proprietà di S.G., residente a Jesi, e a pagarne le spese legali.
IL FATTO - Cruciale ai fini della sentenza è stata la testimonianza di un conducente che seguiva l'autocarro guidato dall'uomo. Il fatto è avvenuto quando il veicolo percorreva la strada provinciale 502, nel tratto che conduce da Jesi di Staffolo, con direzione Jesi-Staffolo
Il signor S.G. era giunto al Km 7+900, tratto della strada provinciale 502 situato nel comune di Staffolo, quando la carreggiata stradale è stata improvvisamente e repentinamente invasa da un cinghiale, proveniente dalla destra, rispetto al suo senso di marcia. L'animale selvatico ha urtato la parte anteriore dell'autocarro.
L'incidente ha provocato al mezzo danni liquidati in 3.449,86 euro. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia provinciale di Ancona, che hanno redatto il verbale ed effettuato i rilievi di rito.
Nella causa civile davanti al Giudice di Pace di Jesi, l'uomo era difeso dall'avvocato Marco Belli del foro di Macerata. L'avvocato ha provato come la regione Marche sapesse che il luogo del sinistro fosse stato teatro di precedenti incidenti con animali selvatici. Nonostante ciò, non è stata prevista alcuna precauzione.
Nella sentenza è stata ribadita la legittimazione passiva della regione, la cui responsabilità va individuata nell'articolo 2052 del codice civile. Inoltre, è stato affermato il principio secondo il quale "spetta alla regione fornire la prova liberatoria del caso fortuito, dimostrando che la condotta dell’animale si è posta del tutto al di fuori della propria sfera di controllo, come causa autonoma, eccezionale, imprevedibile o, comunque, non evitabile neanche mediante l’adozione delle più adeguate e diligenti misure", ha ribadito l'avvocato Belli.
(Foto di repertorio)
“Rimbalzano voci riguardo un sostegno di Fratelli d'Italia alla candidatura a sindaco di Alessandro Maccioni a Cingoli. Fratelli d'Italia è e sarà sempre un partito alternativo al Pd, in tutte le sue forme e anche nel caso di Cingoli saremo chiari al riguardo”. Questo quanto dichiarato dal direttivo provinciale di Fratelli d'Italia e da Massimo Belvederesi, coordinatore provinciale del partito, riguardo la candidatura dell’ex direttore sanitario dell’Area Vasta 3 e il possibile sostegno di FdI.
“Chiunque dovesse sostenere il progetto elettorale costruito intorno a Maccioni lo farà esclusivamente a titolo personale ed è da porsi immediatamente come esterno al partito”, ha sottolineato ancora Belvederesi: si tratta non solo di una questione di coerenza ma anche e soprattutto di etica e trasparenza verso l'elettorato”.
Arriva la fumata bianca. Dopo settimane di voci e di indiscrezioni sempre più insistenti, Alessandro Maccioni scioglie le riserve e accetta la candidatura a sindaco del Comune di Cingoli con una lista civica che sarà sostenuta anche dal centrosinistra. Sfiderà il sindaco uscente, Michele Vittori, appoggiato da una coalizione di centrodestra.
“Maccioni ha definito la squadra che verrà presentata ai cittadini ed alla stampa domenica 12 maggio alle ore 17,30 presso lo Chalet Arena delle Luci”, si legge in una nota stampa della lista “Per Cingoli” .
Alessandro Maccioni, dottore commercialista, ha ricoperto ruoli di vertice nella sanità pubblica, come direttore dell'Area Vasta 3 di Macerata e come direttore amministrativo dell’Usl Umbria 1 di Perugia.
Disavventura a lieto fine per due cani da caccia. I vigili del fuoco sono intervenuti alle 8.30 di questa mattina a Cingoli, nella zona di Monte Nero (Mano del Diavolo), per il recupero dei due animali caduti in un dirupo.
Le squadre di Tolentino e Apiro, con il supporto della squadra Saf proveniente dalla sede centrale, hanno dapprima individuato tramite il collare Gps i due cani, per poi recuperarli con tecniche specifiche e consegnarli al proprietario. Le condizioni degli animali non destano particolari preoccupazioni.
La regular season della Macagi Cingoli in Serie A Gold di pallamano termina con una sconfitta. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno perso 45-35 in trasferta contro la Raimond Ego Sassari, in una 26^ giornata ormai ininfluente per le ambizioni di classifica di entrambe. Ora Strappini e compagni hanno due settimane per ricaricare le pile in vista della serie del primo turno dei play-out contro il Secchia Rubiera, che partirà in Emilia il prossimo 18 maggio.
La Macagi è rimasta in partita solo nei primi 20 minuti. Dopo essere passata in vantaggio al 5’ sul 3-4, subisce la rimonta locale sull’8-6 al 10’, mentre al 20’ il risultato è di 14-12 e tutto lascia presagire a un proseguo di sfida da testa a testa. Qui, invece, la Raimond Ego Sassari trova la fuga definitiva, portandosi prima sul +5 (19-14), poi chiudendo il primo tempo sul 23-16.
Nella ripresa, poi, la squadra di Zupo si porta subito a +10 sul 30-20 al 35’: da qui gestirà fino alla fine l’ampio vantaggio conquistato, ampliandolo addirittura fino al +11 del 55’ (42-31). Enrico Aldini e Aaron Codina Vivanco si sono divisi la palma di top scorers della gara con 10 reti a testa, seguiti a 8 da Lorenzo Rossetti, a 7 da Shehab e Delogu, a 6 da De Oliveira.
La sconfitta non cambia la decima posizione finale della Macagi Cingoli con 16 punti, frutto di 8 vittorie e 18 sconfitte. Siracusa ed Eppan hanno entrambe vinto nell’ultima giornata, portandosi addirittura a +5 dai marchigiani: un distacco sicuramente ingeneroso per la qualità della pallamano del roster allenato da Sergio Palazzi.
Ora i marchigiani si giocheranno la salvezza ai play-out. Nel primo turno, i cingolani affrontano il Secchia Rubiera: si inizia sabato 18 maggio in Emilia con gara 1, mentre gara 2 si giocherà al PalaQuaresima giovedì 23 maggio. Eventuale gara 3, nel caso di una vittoria a testa tra le due formazioni, si disputerebbe a Cingoli sabato 25 maggio.
Chi vince il primo turno si salva, chi perde dovrà affrontare il secondo round contro la perdente di Pressano-Trieste. La squadra che uscirà sconfitta anche da quest’ultimo confronto al meglio delle due gare, retrocederà in Serie A Silver.
Tabellino
Raimond Ego Sassari 45-35 Macagi Cingoli (23-16)
Raimond Ego Sassari: Pavani, Sampaolo, Vidili 1, Aldini 10, Dalla Vecchia 3, Mura 5, De Oliveira 6, Bronzo 5, Fadda, Delogu 7, Bomboi, Pintori, Delirio 1, Manojlovic, Kleineidam 3, Brzic 4. All. Zupo
Macagi Cingoli: Albanesi, Santamarianova, D’Agostino 1, Ciattaglia, Shehab 7, Mangoni, Somogyi
3, Latini, Strappini 2, D’Benedetto 2, Rossetti 8, Compagnucci 1, Gigli 1, Codina Vivanco 10. All.Palazzi
Arbitri: Simone – Monitillo
Credit Foto: ufficio stampa Raimond Ego Sassari
Alla fine al PalaQuaresima non festeggia nessuno. Il 27-35 del Cassano Magnago contro la Macagi Cingoli, infatti, non aiuta nessuna delle due formazioni, impegnate nella 25^ giornata di Serie A Gold Maschile di pallamano.
I cingolani di Palazzi con questa sconfitta e con i risultati contemporanei di Albatro Siracusa ed Eppan sono già sicuri di dover disputare il play-out contro il Secchia Rubiera penultimo. I lombardi di Bellotti, nonostante il netto successo sul “Balcone delle Marche”, restano aritmeticamente fuori dalla griglia play-off, per via delle contemporanee vittorie di Merano, Conversano e Bolzano.
Parlando del match, Macagi Cingoli e Cassano Magnago hanno offerto 42 minuti di ottima pallamano: negli ultimi 18 i locali hanno spento la luce e i granata ospiti ne hanno approfittato, scavando il solco. Nel primo tempo, al 2-1 di Shehab rispondono Fantinato e Moretti dai 7 metri, per il 2-3 al 7’. In questi minuti Albanesi salva quattro volte i suoi, mentre Riva neutralizza un 7 metri di Codina. Mangoni pareggia, tuttavia Moretti piazza il primo break sul 3-5. Il vantaggio diventa di +3 al 18’ con Savini (5-8). i portieri continuano ad essere protagonisti, con Riva decisivo su D’Benedetto e Strappini e Albanesi a neutralizzare un rigore del solito Moretti. Somogyi e Ciattaglia ristabiliscono il -1 sul 7-8, in tutta risposta Savini e Fantinato piazzano il nuovo +3 (7-10). D’Benedetto e Strappini, con la complicità di Albanesi, riconsegnano alla Macagi il -1 sul 9-10. Ne segue un feroce botta-risposta fino alll’11-12, quando Lazzari e Dorio con una virgola suntuosa riportano a +3 il Cassano Magnago sull’11-14. Cingoli non si arrende e riesce a chiudere il primo tempo in svantaggio di sole due reti (13-15), grazie ai guizzi di Shehab e Ciattaglia, quest’ultimo bravo a infilare Riva con una contro-virgola, in risposta a quella del capitano ospite.
I locali tengono botta per 12 minuti nella ripresa, poi alzano bandiera bianca, forse un po’ troppo presto. All’inizio del secondo tempo sbagliano D’Benedetto, Fantinato e Shehab, Strappini, invece, non fallisce l’appuntamento con il 14-15. Dopo il 15-16 di Ciattaglia, la formazione di Bellotti torna a +4 grazie a Dorio e Bassanese (2), parziale sul 15-19. Cingoli torna a -2 con Codina e Shehab al 39’ (18-20), poi, in seguito al 18-21 di Savini, piazza un 3-0 firmato doppio Codina e Ciattaglia, portandosi in parità sul 21-21 al 42°. Proprio nel momento in cui i cingolani potevano rovesciare l’inerzia della sfida, il Cassano Magnago riprende in mano il match e chiude i conti. Con un contro-break di 0-4 con le reti di Savini, Fantinato e Bassanese (2) conquista il massimo vantaggio di +5 al 45’ sul 21-26. Shehab e Codina provano a tenere a galla la squadra sul 24-28, poi la sfortuna nega l’eventuale -3 a Strappini, che colpisce il palo esterno. I lombardi, invece, non sbagliano e volano a +3 con doppio Savini e Branca, per il 24-31. Monciardini ipnotizza gli attaccanti ospiti, Santamarianova e Albanesi fanno quel che possono, ma alla fine la Macagi alza bandiera bianca. I lombardi, infatti, arrivano anche a toccare il +9 con l’ennesimo break firmato Fantinato e doppio Moretti (25-34). Nel finale Strappini e D’Benedetto rendono meno amara la sconfitta per i cingolani.
Sconfitta cocente per la Macagi Cingoli, che perdendo 27-35 contro il Cassano Magnago è ufficialmente ai play-out, dato che l’Eppan ha vinto a Rubiera e Siracusa ha pareggiato con il Carpi. La squadra di Palazzi sa già anche che affronterà il Secchia Rubiera nello spareggio retrocessione. D’altro lato, il Cassano Magnago, pur vincendo con merito sul Balcone delle Marche, non potrà più raggiungere il quarto posto, date le contemporanee vittorie di Merano, Conversano e Bolzano.
Il miglior marcatore della gara è Marco Fantinato con 9 reti, seguito a 8 da Moretti e Savini, a 6 da Ciattaglia e Shehab e a 5 da Strappini e Codina. Da sottolineare l’ottimo primo tempo di Francesco Albanesi tra i pali, che ha ben figurato a cospetto dei fortissimi portieri ospiti Riva e Monciardini.
Sabato prossimo 4 maggio i cingolani chiuderanno la stagione in casa della Raimond Ego Sassari, per poi concentrarsi esclusivamente sul play-out contro il Secchia Rubiera. Gara 1 si giocherà in Emilia sabato 18 maggio, mentre gara 2 è prevista per giovedì 23 maggio al PalaQuaresima, con eventuale gara 3 sabato 24 maggio sempre a Cingoli. Retrocede in Serie A Silver, oltre all’ultima classificata (Carpi), la perdente di entrambi i turni dei play-out: nell’altra semifinale si affronteranno Trieste e Pressano.
Tabellino
Macagi Cingoli 27-35 Cassano Magnago
Macagi Cingoli: Albanesi, Santamarianova, D’Agostino, Ciattaglia 6, Shehab 6, Ottobri, Mangoni 1, Somogyi 1, Bordoni, Latini, Strappini 5, D’Benedetto 3, Rossetti, Compagnucci, Gigli, Codina 5. All. Palazzi
Cassano Magnago: Riva, Monciardini, Medicina, Fantinato 9, Moretti 8, Lazzari 1, Saitta, La Bruna, Branca 2, Bassanese 5, Salvati, Kabeer, Dorio 2, Savini 8. All. Bellotti
Arbitri – Carrino-Pellegrino
La Macagi Cingoli non riesce a sbancare Siracusa e torna in zona play- out. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno perso 31-26 lo scontro diretto della 24^ giornata di Serie A Gold di pallamano, con l’Albatro che ha condotto il match dall’inizio alla fine.
I cingolani, nonostante diversi tentativi di rimonta, non sono riusciti ad avvicinarsi oltre il -3 nella ripresa. Per via della vittoria dell’Eppan a Trieste, inoltre, i marchigiani tornano al decimo posto e al momento giocherebbero il play-out contro la squadra penultima in classifica (attualmente il Secchia Rubiera).
La gara si indirizza già nei primi minuti. I locali, infatti, iniziano il match con un break di 5-1 al 6’, con i colpi di Souto Cueto, Eyebe, Nemeth e Vinci. La Macagi pian piano si riorganizza e torna a -2 sul 6-4, grazie a D’Benedetto e Mangoni, sfruttando la superiorità numerica temporanea. Cingoli resta così aggrappata al parziale fino al 10-8 del 20’. Qui l’Albatro piazza un break di 4-0 firmato Nemeth (2), Vinci e Souto Cueto, per il 14-8 al 25’. Il vantaggio diventerà poi di +7 al 28’15’’ (16-9), poi Shehab e Codina Vivanco chiudono il primo tempo sul 17-11, in risposta alla rete di Nemeth.
Nella ripresa la Teamnetwork controlla agevolmente il punteggio, mentre la Macagi non si avvicina oltre il -3. Siracusa inizia i secondi 30’ portandosi a +8 con due gol di Sciorci, dall’altra parte Cingoli risponde con uno 0-3 firmato Mangoni e doppio Strappini, per il 19-14 al 38’. Ne segue un testa a testa tra le due squadre che arriva fino al 23-17: il rigore sbagliato da Nemeth permette a Strappini e Codina di trovare il -4 sul 23-19. Cantore segna il +5, dall’altra parte Somogyi e Strappini strappano il minimo svantaggio cingolano del secondo tempo sul 24-21.
Crotti e Nemeth riallungano, ancora Somogyi e Codina riaffermano il -3 (26-23) al 54’. Siracusa riconquista il +5 sul 28-23 e perde per 2 minuti Souto Cueto al 55’. La Macagi non ne approfitta e l’inerzia della gara non si schioda dalle cinque reti di margine fino alla fine, nonostante le reti finali di Rossetti.
Cingoli perde 31-26 a Siracusa e torna subito in zona play-out. La squadra di Palazzi paga un primo tempo altalenante: il 5-1 iniziale e il break di 4-0 dal 10-8 al 14-8 pesano come macigni nell’economia del match. La buona volontà della ripresa non è bastata per rimontare l’inerzia della partita. I cingolani si consolano solo con la palma di top scorer di Aaron Codina Vivanco (unico terzino cingolano degno di nota oggi), autore di 10 reti, seguito a 8 da Nemeth, a 5 da Sciorsci e Souto Cueto, a 4 da Cantore, Vinci, Somogyi e Strappini (uno dei migliori tra gli ospiti).
Sono mancati, in particolare, i gol dall’ala: Mangoni e Rossetti ne hanno segnati solo 2 a testa, Ciattaglia e Latini nemmeno uno. Eppan vince a Trieste e si riporta a +1 proprio dalla Macagi Cingoli a due giornate dalla fine della regular season. Se il campionato regolare terminasse oggi, i marchigiani affronterebbero al play- out il Secchia Rubiera, che oggi ha praticamente condannato alla retrocessione diretta il Carpi.
Nel prossimo turno, Strappini e compagni sfidano in casa il Cassano Magnago, nella gara della 25^ giornata di Serie A Gold in programma sabato 27 aprile al PalaQuaresima, eccezionalmente alle ore 19.00.
In casa e nell'orto nascondeva quasi 10 chili di droga: arrestato un 24enne di Cingoli, già sottoposto ai domiciliari. L’operazione è stata conclusa dai carabinieri della locale stazione nella serata di mercoledì, intorno alle 20:30. Si tratta di una persona già nota alle forze di polizia per i suoi precedenti specifici in materia di sostanze stupefacenti.
IL CASO - Nel corso del pomeriggio di ieri, alle 15:30 circa, una pattuglia dei carabinieri di Cingoli, mentre si stava recando nell'abitazione del giovane per verificare che ottemperasse alla misura cautelare degli arresti domiciliari, ha notato la presenza - nelle vicinanze della casa del reo - di un'autovettura condotta da un 22enne, residente in un paese dell’entroterra maceratese, apparsa come insolita e sospetta.
I militari, pertanto, hanno controllato il ragazzo alla guida trovandolo in possesso di due frammenti di hashish del peso complessivo di 5,4 grammi, verosimilmente acquistati proprio dal ragazzo agli arresti domiciliari. I carabinieri hanno, quindi, eseguito una perquisizione domiciliare nei confronti del 24enne agli arresti domiciliari che, fin dalle prime battute, ha dato riscontro ai sospetti dei militari.
Nell'abitazione, all'interno di un mobile, è stata trovata una somma di denaro contante pari a 3.600 euro e nella credenza della cucina sono state rinvenute di 66 sigarette elettroniche confezionate con i relativi serbatoi contenenti liquido infuso di thc e di cannabis.
L’esito delle ricerche condotte sino a quel momento ha indotto gli operatori ad approfondire ancora di più le operazioni, estendendole anche alle pertinenze esterne della casa. Sul posto sono, quindi, intervenuti tutti i militari della stazione, sopraggiunti in ausilio della pattuglia.
Nel corso delle accurate ricerche svolte nel giardino e nell’orto, in un anfratto tra la vegetazione, sono stati rinvenuti un borsone e una busta di carta al cui interno era nascosto un ingente quantitativo di droga e di altro materiale vario.
Nello specifico il giovane arrestato è stato trovato in possesso di 2 chili di marijuana, suddivisi in altrettante buste in cellophane trasparente, oltre a 125 panetti di hashish di varie forme, dimensioni e peso per un totale di oltre 7 chili. Il 24enne aveva in suo possesso anche un bilancino di precisione e un coltello da cucina utilizzato per il taglio dei panetti di hashish, oltre che uno smartphone.
Quanto rinvenuto dai carabinieri è stato sottoposto a sequestro penale. Per il 24enne è stata disposta la custodia cautelare in carcere in attesa della fissazione dell'udienza di convalida. Dopo le formalità di rito il giovane arrestato è stato accompagnato al carcere di Ancona, a disposizione dell'autorità giudiziaria inquirente.
Per l'automobilista 22enne, invece, è scattata la segnalazione alla Prefettura di Macerata per la violazione amministrativa relativa all’uso non terapeutico di sostanze stupefacenti, con conseguente ritiro della patente di guida, mentre la piccola quantità di hashish trovata in suo possesso è stata sottoposta a sequestro amministrativo.
Il sopraggiungere di un anniversario rappresenta sempre una gran bella notizia e nello stesso tempo un’ottima occasione per fare un bilancio del percorso fatto. In questo caso la ricorrenza non riguarda un compleanno né un matrimonio, ma un venticinquesimo di sacerdozio e la valutazione non può che risultare ampiamente positiva.
Lo dimostrano l’atmosfera gioiosa e colma di riconoscenza con cui le comunità di Grottaccia, Avenale e Troviggiano - nel comune di Cingoli - si apprestano a festeggiare i venticinque anni di ordinazione di don Gabriele Crucianelli.
Il sacerdote è stato nominato parroco della nuova unità pastorale che unisce le tre parrocchie da pochi mesi, ma alcuni anni or sono aveva già esercitato il suo ministero ad Avenale, conquistandosi la stima e l’affetto dei fedeli e non solo di tutto il territorio cingolano, grazie alla sua riconosciuta caratura umana e religiosa.
Mercoledì 17 aprile a partire dalle ore 19.00, pertanto, l’intera comunità locale - unitamente ai familiari del festeggiato e a molti fedeli e amici provenienti da Treia, Montecassiano e Porto Recanati - si ritroverà nella chiesa Santuario Beata Vergine di Lourdes di Grottaccia per celebrare l'evento. Al termine della Santa Messa, infine, seguirà un momento di fraternità e di festa, negli ampi locali parrocchiali.