Più di quarantamila euro per rispondere ai bisogni socio educativi dei minori che provengono dalle zone di guerra dell’Ucraina. E’ il primo stanziamento che gli Ambiti Territoriali Sociali delle Unioni Montane di San Severino Marche, Camerino e San Ginesio hanno deciso di elargire a favore di bambini e bambine in fuga che anche la comunità maceratese è pronta ad accogliere.
Faranno parte dei fondi pure quelli destinati alla mediazione linguistica proprio per favorire l’inserimento nelle comunità locali. Poi il coordinamento di altre iniziative nei singoli Comuni delle tre Unioni. Gli Ats, come molte altre realtà che operano sul territorio, non staranno certo a guardare.
“Come sempre accade - afferma il coordinatore degli Ambiti, il dottor Valerio Valeriani - le principali vittime sono le persone più fragili, tra cui i bambini. Essi non solo rischiano di perdere la vita ma stanno vivendo in questa situazione momenti altrettanto drammatici come lo strappo degli affetti, la perdita della propria casa, la perdita del diritto a giocare, quella dell’istruzione insieme alla perdita della crescita nel proprio ambiente".
"Stiamo assistendo, oltre che ad un terribile massacro di civili, anche ad una migrazione grandissima. Come prime misure - spiega ancora Valeriani -, gli Ambiti Sociali hanno pensato a risorse per pagare la retta per l'accesso agli asili nido e alle mense, risorse per poter pagare la possibilità di frequentare un'attività sportiva, per beni di prima necessità, per la messa in sicurezza delle persone".
"Accanto a queste abbiamo considerate anche risorse per la mediazione linguistica culturale, in maniera tale da facilitare appunto l'accoglienza che dovrà essere organizzata anche nei nostri territori. Quest'azione – aggiunge Valeriani - sarà replicata in tutti gli Ambiti delle tre Unioni. È chiaro che poi ci sarà bisogno di tante altre azioni: servirà aprire dei corridoi umanitari, servirà soprattutto che la guerra cessi".
Grande affluenza ai primi tre giorni di raccolta di beni di prima necessità per l’Ucraina all’interno delle strutture Unicam, a Camerino e ad Ascoli Piceno, sotto il coordinamento della Lista Studentesca "Comunichiamo" con la collaborazione delle Associazioni Studentesche "ELSA Camerino", "ESN Aure Camerino"," Atelier 1", "Movimento Giovanile Panta Rei" ed "Etra".
"Questa prima settimana di raccolta si chiude con grande entusiasmo e un’enorme soddisfazione" sottolineano gli studenti. Sono più di gli 30 scatoloni già raccolti grazie al supporto di tutto il personale del Polo di Matematica e alla disponibilità della Contram, che ha messo a disposizione un furgone per portare tutti i beni al punto di raccolta più vicino.
L'Università di Camerino si conferma un unicum nazionale nella gestione delle emergenze e, grazie allo sforzo congiunto del Comitato di Azione creato appositamente per il coordinamento della situazione ucraina, questo fine settimana arriveranno a Camerino le prime due studentesse ucraine, accompagnate in Italia dalla Prorettrice dell’Università di Kiev.
Già pronti per la consegna gli scatoloni che andranno direttamente alle studentesse ucraine in arrivo, con lenzuola, coperte, cuscini, pigiami, asciugamani, mascherine, assorbenti e cibo per le prime colazioni per sostenerle in questi primi giorni in Italia.
La raccolta fondi quindi continua, sia a Camerino che ad Ascoli Piceno, anche per raccogliere beni di prima necessità per le studentesse e gli studenti che verranno accolti a Camerino, nelle strutture delle Cortine, e proseguiranno il loro percorso di studi in Unicam.
"In particolare cerchiamo coperte, cuscini, lenzuola, asciugamani, accappatoi, phon, prodotti per l’igiene, assorbenti, mascherine, zaini e materiale di copisteria - spiegano gli studenti -. Siamo a Camerino in Aula Studio del polo di Matematica, da lunedì 7 a mercoledì 9, ore 9-18, e ad Ascoli Piceno nell’Aula Studio al piano terra del Sant’Angelo Magno, da lunedì 7 a giovedì 10 marzo, ore 9-18".
“Siamo l’unica università italiana che si sta mobilitando al 100% in questa emergenza, con azioni concrete e veloci. Studenti che stanno facendo l’impossibile con la raccolta beni e si stanno facendo in quattro per aiutare - sottolinea Jessica Piccioni, Vicepresidente del Consiglio degli Studenti -. Abbiamo creato una catena di solidarietà e pace incredibile. Ma che dire, noi di emergenze ne conosciamo pure troppe. Non ci ha fermato un terremoto che ha distrutto i nostri spazi, non ci ha fermato la pandemia, e nemmeno la guerra ci fermerà".
Proseguono i successi della ricerca dell’Università di Camerino, frutto anche della collaborazione tra l’Ateneo e le aziende del territorio, nell’ottica della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare. Nell’ambito del bando del Ministero della Transizione Ecologica per il cofinanziamento di progetti di ricerca finalizzati allo sviluppo di nuove tecnologie per il recupero, il riciclaggio ed il trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).
Il progetto “Recupero di materiali critici da rifiuti elettronici”, che vede come capofila Unicam con il gruppo di ricerca coordinato dal professor Gabriele Giuli della sezione di Geologia in collaborazione con il gruppo del professor Mario Berrettoni della sezione di Chimica della Scuola di Scienze e Tecnologie, e con le aziende Orim Spa e Rimel Srl, ha ottenuto un cofinanziamento di 250.000 euro, pari all’importo richiesto, posizionandosi al terzo posto nella graduatoria generale con un punteggio pari a 82,06/100.
Obiettivo del progetto è quello di recuperare materiali critici come metalli preziosi e Terre Rare, ossia elementi chimici non comuni e difficili da reperire, da rifiuti elettronici con lo scopo di sviluppare materie prime seconde, frutto cioè della circolarità nella gestione dei rifiuti, da immettere nei cicli produttivi in sostituzione delle materie prime vergini, a tutto beneficio dell’ambiente.
“Nella prima fase – ha sottolineato il professor Giuli – studieremo nel dettaglio tramite analisi microchimiche e strutturali le tipologie di rifiuti elettronici già disponibili presso le aziende di smaltimento e trattamento rifiuti coinvolte nel progetto, testando nuove procedure per l’estrazione di metalli da rifiuti elettronici, e successivamente analizzeremo i prodotti ottenuti al fine di validare l’efficacia di queste procedure e di ottimizzarne la resa.
Si passerà poi ad una fase di sviluppo sperimentale che prevede di combinare insieme le conoscenze acquisite durante la prima fase e le competenze tecniche delle due aziende coinvolte, per produrre un nuovo piano di trattamento di rifiuti che attualmente non sono ancora in grado di utilizzare per l’estrazione dei metalli di interesse.
Il progetto avrà quindi la finalità di sviluppare a livello industriale tecnologie innovative e sostenibili per il trattamento di materiali compositi, incrementando il trasferimento tecnologico delle competenze provenienti dalla ricerca scientifica universitaria a beneficio della competitività delle aziende.
“Sono estremamente soddisfatto – ha dichiarato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – di questo ulteriore importante finanziamento ottenuto dalla ricerca Unicam. Da tempo l’Ateneo sta lavorando su un ambito di ricerca estremamente attuale quale è quello del recupero dei materiali con tecnologie innovative, con diversi progetti. Le competenze scientifiche di Unicam, quindi, vengono ancora una volta messe a disposizione del territorio, con benefici sia per l’attività e lo sviluppo dell’impresa che per l’ambiente”.
Il 2021 è stato un altro anno record per la ricostruzione privata, con l’approvazione di 5.200 decreti di contributo e altrettanti cantieri, tanti quanti nei quattro anni precedenti. Una tendenza confermata dai primi dati del 2022: a gennaio, grazie alla definizione delle domande per i danni lievi presentate in forma semplificata, sono state approvate altre 900 richieste di contributo, portando il numero complessivo delle richieste approvate a 13 mila, per un importo di 3,8 miliardi di euro. A segnalarlo sono i dati del Rapporto del 2021 sulla ricostruzione post-sisma.
“La ricostruzione del centro Italia avanza, grazie alle semplificazioni e a un lavoro corale degli uffici regionali e comunali, che hanno migliorato la loro produttività, e grazie all’apporto dei professionisti e delle imprese” sottolinea il Commissario alla ricostruzione post sisma, Giovanni Legnini.
“C’è ancora molto da fare per i cittadini che da troppo tempo – aggiunge il Commissario - attendono di avviare la ricostruzione delle loro case e per le imprese. Nel 2022 saremo tutti chiamati ad affrontare sfide ancora più impegnative, raccogliendo i frutti delle misure adottate per la ricostruzione pubblica, che pure ha registrato netti miglioramenti lo scorso anno, e superando le inattese e serie difficoltà derivanti dalla scarsa disponibilità di imprese e professionisti dovuta alla saturazione del mercato dell’edilizia".
"Il 2022 sarà importante anche per l’attuazione delle misure per la rigenerazione territoriale e lo sviluppo finanziate con il Fondo complementare al PNRR. Sarà insomma un anno decisivo per il futuro dei territori dell’Appennino centrale colpiti dai terremoti, ed è per questo che sarà necessario l’impegno straordinario di tutti i protagonisti pubblici e privati” conclude il Commissario.
Anche sul fronte della ricostruzione pubblica, si legge nel Rapporto pubblicato sul sito internet della Struttura commissariale (https://sisma2016.gov.it), nel 2021 si registrano avanzamenti importanti, con la spesa raddoppiata da 260 a 560 milioni di euro.
Una spinta importante è stata data dalle nuove Ordinanze speciali in deroga per la ricostruzione dei centri più colpiti e delle opere pubbliche più urgenti. Gli interventi in deroga varati nel 2021 sono 762 e valgono nel complesso 1,3 miliardi. Tra questi vengono finanziati anche circa 200 nuovi interventi sulle scuole per 580 milioni di euro, che portano il totale degli istituti scolastici oggetto di interventi di riparazione e ricostruzione a 457 (per 1,3 miliardi complessivi).
Il 2021 è stato anche l'anno che ha permesso di avere un quadro definitivo e attendibile sia dei danni causati dalla sequenza sismica del 2016-2017, sia della spesa prevista per la loro riparazione, che è pari a 27,2 miliardi di euro dei quali 19,5 per la sola edilizia privata.
Per la prima volta, inoltre, emerge il quadro dei danni a livello dei singoli comuni, che vede in testa Amatrice (Ri) con 1,2 miliardi all’edilizia privata, seguita da Tolentino con 950 milioni di euro, Camerino con 900 milioni di euro, Norcia con 830 milioni di euro. Rispetto a questa situazione, ad oggi le richieste di contributo per la ricostruzione privata già presentate coprono il 33% della spesa complessiva attesa.
Il nuovo quadro dei danni consente anche una programmazione più efficace delle scadenze per la presentazione delle richieste di contributo per i danni gravi. La prima è stata fissata al prossimo 30 giugno per i proprietari delle abitazioni inagibili che percepiscono il Contributo di autonoma sistemazione o usufruiscono di un alloggio nelle Soluzione abitative di emergenza e che non abbiano impedimenti oggettivi.
Il termine è stato fissato anche sulla base della ricognizione affidata ad Invitalia, d’intesa con la Protezione Civile, secondo la quale, ad oggi, sono 15.224 i nuclei familiari che ricevono il sostegno statale, tra i quali 7.368 non hanno ancora presentato la richiesta del contributo. Circa la metà di questi, secondo alcune stime, sarebbero in condizioni di presentare il progetto e la richiesta del contributo entro il termine del 30 giugno.
Alla ricostruzione materiale si è accompagnata anche una forte iniziativa per la ripresa e lo sviluppo economico dei territori colpiti dal sisma, anche nel 2009, con lo stanziamento di 1 miliardo e 780 milioni di euro del Fondo complementare al PNRR dedicato proprio alle Aree sisma. Le Ordinanze attuative sono state tutte varate a fine anno. In queste settimane l'attività è concentrata per delineare i bandi rivolti principalmente alle imprese che saranno pubblicati entro il mese di giugno.
Sequestrati oltre 80 grammi di sostanze stupefacenti: denunciato un operaio 27enne, incensurato. È l'esito di un servizio di controllo effettuato dalla Guardia di Finanza di Camerino con l'ausilio dell'unità cinofila della Compagnia di Civitanova Marche.
Il giovane, residente a Morrovalle, è stato fermato a bordo della sua auto. Su segnalazione del cane antidroga “Hanima”, i militari hanno rinvenuto due spinelli, occultati all’interno di un pacchetto di sigarette riposto in un vano portaoggetti della vettura.
A seguito del rinvenimento dello stupefacente, le attività ispettive sono state quindi immediatamente estese presso il domicilio del soggetto dove, nascosti in un cassetto di una scrivania posta nella camera da letto, i finanzieri, sempre su segnalazione del cane antidroga “Hanima”, hanno rinvenuto poco più di 80 grammi di hashish e 2,4 grammi di marijuana, oltre ad in bilancino di precisione.
Lo stupefacente rinvenuto, i due spinelli e il bilancino sono stati posti sotto sequestro, mentre il responsabile, un operaio incensurato, è stato denunciato a piede libero alla locale Autorità Giudiziaria.
"C’è soddisfazione per l’esito del procedimento davanti al Tribunale di Macerata in funzione di Giudice di Appello, con il quale è stato respinto il ricorso proposto dalla ditta Adriatica Press S.p.a. e dal suo legale rappresentante Raimondo Artoni". A dirlo è l'avvocato Oberdan Pantana all'indomani della conferma della sentenza di primo grado del Giudice di Pace di Camerino, che aveva condannato la ditta al pagamento dell’ingiunzione emessa dal Comune di Esanatoglia pari a 12.015,90 euro.
I FATTI - Come contestato e ribadito dall'avvocato Pantana, legale dell’Ente comunale, durante tale procedimento, l’Adriatica Press S.p.a. aveva applicato all’edicola presente nel Comune di Esanatoglia dei costi aggiuntivi per la distribuzione e consegna di prodotti editoriali in quella che era considerata zona disagiata, sottoscrivendo addirittura una scrittura privata con l’edicolante nel quale venivano contrattualizzati i costi illegittimi in quanto in palese violazione della normativa di riferimento e precisamente dell’articolo 5, comma d-sexies del D. Lgs. n. 170/2001 e dell’articolo 10 dell’Accordo Nazione sulla vendita dei giornali quotidiani e nazionali.
Tutto è nato da un esposto dello SNAG (Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai) presso il Comune di Esanatoglia e proseguito dall’accertamento della Guardia di Finanza, Tenenza di Camerino, nei riguardi della Adriatica Press S.p.a.
Le Fiamme Gialle avevano rilevato, e non solo nel Comune di Esanatoglia, l'indebita applicazione di costi aggiuntivi per la relativa consegna dei prodotti editoriali, pur contrattualizzati, pari a 40 euro settimanali in danno del rivenditore di giornali di Esanatoglia, altrimenti gli sarebbe stata vietata la relativa distribuzione, in violazione della normativa vigente.
Pertanto, il Comune di Esanatoglia sulla base dell’accertamento della Guardia di Finanza, ai sensi dell’articolo 64-bis L. n. 96/2017 ed art. 9, comma 1-bis del D. Lgs. n. 170/2001, ha emesso un'ordinanza-ingiunzione nei confronti della Adriatica Press S.p.a. per l’avvenuta violazione in danno dell’edicola del proprio Comune.
"C’è infine l’ulteriore personale appagamento in quanto la sentenza di Appello del Tribunale di Macerata, rappresenta uno dei pochi precedenti giurisprudenziali di 2° grado in ambito nazionale, con il quale si è riusciti a ristabilire la legalità nei riguardi di un settore nel quale l’edicolante risulta essere il vero e solo anello debole di tale catena produttiva oltre a pagarne il prezzo anche i cittadini dei comuni dell’entroterra maceratese, già provati dagli effetti del terremoto, che si vedono privati della possibilità anche di poter leggere un quotidiano, il tutto grazie alla determinazione del Sindaco del Comune di Esanatoglia Luigi Nazzareno Bartocci e della Polizia Municipale dell'Ente" conclude l'avvocato Oberdan Pantana.
Lunedì 28 febbraio Unicam si è riunita in una seduta straordinaria con Senato Accademico, Assemblea delle Rappresentanze e Consiglio degli Studenti per decidere la propria posizione in merito al conflitto russo-ucraino e per capire che azioni concrete mettere in campo (leggi qui).
Al momento l’Università degli Studi di Camerino sta lavorando per poter garantire 15 borse di studio alle studentesse e agli studenti ucraini e sostegno per Visiting Professor e attività di dottorato, per poter garantire ai docenti e ai ricercatori ucraini il proseguimento del loro lavoro.
"Un’azione da parte di Unicam e di altre Università italiane unica nella storia, a cui noi studenti non ci siamo voluti sottrarre, avviando una raccolta di beni di prima necessità per l'Ucraina". A sottolinearlo sono le rappresentanti delle associazioni Silvia Mancinelli (Lista Studentesca Comunichiamo), Dario Polverini (Esn Camerino), Gaia Pagliarulo (Elsa Camerino), Katy Caraffa (Atelier 1), Marco Belardinelli (Panta Rei) e Arianna Sgriccia (Etra).
"Ci troverete da mercoledì 2 marzo a venerdì 4 marzo a Camerino, nell’aula L di Matematica dalle ore 9 alle ore 18. Ad Ascoli Piceno dal 2 al 4 marzo e dal 7 al 10 marzo nell’aula studio al piano terra del Sant’Angelo Magno, orario 10/13, 15/18 - aggiungono le studentesse -. L’associazione a cui faremo riferimento è Save Tomorrow di Montecassiano, attiva da 20 anni per l’accoglienza dei bambini post Chernobyl, il cui referente ucraino è Olrna Motuzenko, Presidente di Associazione Nabat e docente presso l’Università di Kiev".
"La raccolta arriverà in Ucraina grazie alla Comunità Ucraina Marche, coordinata a Loreto che sarà la nostra sede di riferimento da Bodgan Onyshchack. Le città a cui saranno destinati i materiali sono Leopoli e Kiev, su cui già l’associazione Save Tomorrow opera e presso cui ci sono dei contatti della Comunità Ucraina Marche - spiegano le studentesse -. Non sarà possibile portare qualsiasi cosa, vi chiediamo soprattutto di non portare vestiti ma piuttosto portare medicinali, assorbenti e pannoloni e cibo a lunga conservazione".
(Credit foto: ANSA/AFP)
Il rettore Unicam, Claudio Pettinari, ha convocato per stamattina una seduta straordinaria congiunta di Senato Accademico, Assemblea delle Rappresentanze e Consiglio degli Studenti, cui ha partecipato la quasi totalità dei componenti in collegamento telematico.
Nel corso dell'incontro, la comunità universitaria dell’Università di Camerino ha espresso piena solidarietà al popolo ucraino e ha condannato fermamente l’attacco che sta subendo, ribadendo con forza che non può e non deve esserci alcuna alternativa alla pace tra le nazioni, alla tutela della libertà e della democrazia al ripudio della guerra in ogni sua forma.
“Il momento storico che stiamo vivendo impone ad ognuno di noi, maggiormente alle istituzioni come la nostra, di esprimere il proprio unanime dissenso davanti a ciò che sta accadendo: l'Università di Camerino non può, non vuole e non deve tacere”, ha affermato il rettore Pettinari.
“Metteremo fin da subito in campo azioni concrete per sostenere studenti e docenti ucraini ed abbiamo istituito una unità di crisi interna composta da rappresentanti del personale docente, tecnico e amministrativo e degli studenti, che avrà il compito di monitorare costantemente l’evolversi degli avvenimenti. Abbiamo inoltre contattato le tre università ucraine con le quali abbiamo accordi di collaborazione per esprimere la nostra solidarietà e disponibilità, ed il Rettore della National University of Kyiv ci ha ringraziato per la vicinanza”
Di seguito riportiamo l’intero documento approvato all’unanimità dagli Organi di Unicam:
“La Comunità universitaria, riunita in seduta straordinaria attraverso i suoi rappresentanti in Senato Accademico, Assemblea delle rappresentanze e Consiglio degli studenti, esprime la sua piena solidarietà al popolo ucraino e condanna fermamente l’attacco che sta subendo, ribadendo con forza che non può e non deve esserci alcuna alternativa alla pace tra le nazioni, alla tutela della libertà e della democrazia al ripudio della guerra in ogni sua forma.
È preciso dovere dell’Unione europea, delle organizzazioni internazionali nonché dei singoli stati, scongiurare l’inasprimento del conflitto, utilizzando ogni strumento di negoziazione e mediazione diplomatica per giungere all’immediata cessazione della guerra in atto.
L’Università di Camerino è vicina a tutti i ricercatori, docenti e studenti ucraini che in questo momento si trovano ad affrontare una realtà completamente diversa da quella che quotidianamente gli Atenei di tutti il mondo perseguono, costruendo con la conoscenza, l’apertura all’altro, la condivisione, la formazione di donne e uomini la cui missione consiste in un presente ed un futuro di pace, libero, tollerante, solidale.
Unicam aderisce all’appello della CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università italiane e alla sollecitazione del Ministero dell’Università e della ricerca, mettendo in campo fin da subito azioni concrete per il sostegno di docenti e studenti ucraini: nello specifico, stabilisce la disponibilità di quindici borse di studio, sostegno per visiting professor e attività di dottorato, promozione di seminari e webinar dedicati all’approfondimento e alla conoscenza di quanto sta accadendo, anche con il coinvolgimento di esperti esterni. Si impegna inoltre a collaborare con Enti e Istituzioni per eventuali azioni che possano essere d’aiuto alla comunità ucraina che si trova in Italia e nelle Marche”.
Ordigno della Seconda Guerra Mondiale nascosto nel garage: agli arresti due uomini. Nel corso di una complessa attività d’indagine, i Carabinieri della Stazione di Serravalle del Chienti, unitamente ai colleghi di Camerino, hanno tratto in arresto due pregiudicati ritenuti responsabili di furto, ricettazione e detenzione abusiva di armi e munizioni.
Nel corso di una perquisizione, infatti, i militari hanno rinvenuto in un garage, nella disponibilità dei due uomini, un fucile già oggetto di furto e una pistola con relative munizioni composte da oltre 250 cartucce.
Nel corso dell’attività, i militari hanno rinvenuto l’ordigno bellico che necessitava dell’intervento immediato degli artificieri. La bomba, un proiettile di artiglieria risalente alla Seconda Guerra Mondiale, è stata trasportata in una cava individuata nei pressi del garage e, successivamente, fatta brillare in sicurezza. I due uomini, uno slovacco di 54 anni e un camerte di 58, sono stati posti agli arresti domiciliari.
Uno studio coordinato dal professor Guido Favia dell’Università di Camerino, che ha visto coinvolti, oltre a ricercatori dello ateneo marchigiano, anche ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e dell’Università di Milano coordinati rispettivamente dai professori Gioia Capelli e Claudio Bandi, ha identificato e caratterizzato alcuni batteri simbionti, vale a dire che vivono in associazione stabile con il proprio ospite, nella zanzara Aedes koreicus, oramai conosciuta come la “zanzara coreana”.
È stato condotto su campioni raccolti nel Nord-Est Italia, in particolare in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, ed ha evidenziato la circolazione di alcuni batteri di particolare interesse in queste zanzare. Tale scoperta, appena pubblicata sulla rivista internazionale Insects, apre interessanti prospettive per il controllo di questo insetto potenzialmente capace di trasmettere alcuni patogeni, come già avviene ad esempio per altre malattie infettive.
La possibilità di controllare, infatti, zanzare e patogeni da esse trasmesse attraverso il cosiddetto “controllo simbiotico”, è attualmente già applicato in alcuni paesi, ad esempio, per il contenimento della Dengue, una malattia dovuta ad un virus trasmesso dalle zanzare Aedes aegypti ed Aedes albopictus (la famosa zanzara tigre), entrambe strettamente imparentate con la zanzara coreana.
“Lo studio – afferma il prof. Guido Favia, parassitologo, Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam e Direttore dell’Italian Malaria Network – è ancora in una fase descrittiva, ma la nostra scoperta apre delle interessanti prospettive alla lotta contro insetti invasivi quali la zanzara coreana”.ù
“In particolare, abbiamo identificato due batteri: l’Asaia e la Wolbachia. Il primo è presente nella gran parte degli individui che abbiamo analizzato e che da anni abbiamo proposto come agente per il controllo simbiotico di insetti vettori o dannosi, dal momento che può essere facilmente manipolabile al fine di esprimere all’interno delle zanzare delle molecole contro il patogeno e di cui è stato dimostrato anche un effetto di induttore della risposta immunitaria della zanzara.
Se proposto in dosi massicce all’insetto il sistema immunitario ne viene stimolato e può prevenire lo sviluppo di patogeni. Il secondo batterio, la Wolbachia, è stato riscontrato solo in pochissimi campioni, ma nonostante questo riteniamo il rinvenimento di grande interesse, poiché ad oggi questo batterio non era mai stato descritto in zanzare della specie Aedes koreicus.
La Wolbachia però è ampiamente utilizzata oggi nel controllo della Dengue in molte regioni e la sua possibile circolazione nella popolazione della zanzara coreana rinvenuta nel Nord Italia potrebbe consentire la messa a punto di interventi di controllo mirati”.
“Come detto – conclude il professor Favia – siamo in una fase iniziale dello studio, ma abbiamo già in programma nuove campagne di cattura della zanzara coreana anche in altre regioni per definire meglio la circolazione di questi batteri in differenti popolazioni nonché nuovi studi di caratterizzazione di questi batteri e dei loro rapporti con la zanzara ospite”. Se questi ulteriori studi confermeranno i dati già ottenuti, sarà ragionevole pensare che nel prossimo futuro alcuni batteri potranno essere utilizzati come armi biologiche contro zanzare ed altri insetti pericolosi per l’uomo, gli animali e le piante.
Tentata rapina pluriaggravata a San Ginesio: due uomini sottoposti alla misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Sono indagati per tentata rapina pluriaggravata in concorso i due uomini tratti in arresto nella mattinata di oggi dai carabinieri, in esecuzione della misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Macerata.
Il fatto si è verificato in San Ginesio e risale allo scorso 29 ottobre, quando uno dei correi si era introdotto clandestinamente all’interno di una privata abitazione; il complice, visto che l’anziano proprietario stava per rientrare in casa, ha tentato di ostacolargli l’accesso cercando di trattenerlo a parlare all’esterno, con delle banali scuse.
Ma la vittima non si è fatta ingannare e, avvicinandosi, ha notato la presenza in casa di un estraneo che rovistava tra le sue cose. A questo punto l'anziano ha compreso la situazione e ha cominciato a chiamare a gran voce i parenti sperando di indurre i due uomini a cessare l’azione criminosa.
Effettivamente, a questo punto, i complici si sono rapidamente allontanati e hanno raggiunto l’autovettura, parcheggiata ai confini della proprietà. Il solerte proprietario li ha però seguiti, annotando su un foglietto il numero di targa del mezzo. Accortisi del fatto, i due sono riscesi dall’auto, hanno immobilizzato le braccia della vittima e gli hanno preso dalla tasca il biglietto, per poi allontanarsi a forte velocità.
Il malcapitato si è quindi rivolto ai carabinieri della Stazione di San Ginesio, ai quali ha puntualmente fornito il numero di targa, ormai memorizzato. Ha quindi sporto denuncia per la tentata rapina. Le successive attività informative svolte dai carabinieri nel territorio, oltre che nella limitrofa regione Umbria, hanno consentito di ipotizzare che gli attori della vicenda fossero due stranieri domiciliati nell’hinterland perugino che hanno talvolta in uso proprio l’autovettura individuata, una Opel Adam, intestata a un terzo.
I primi di gennaio, in località Piaggiole di Camerino, un cittadino del posto, che abita in zona isolata, ha notato una Opel Corsa che aveva affiancato la sua auto, parcheggiata davanti al cancello di casa. Anche in questa circostanza il proprietario si è avvicinato e ha visto un uomo seduto sul sedile della sua auto, mentre l’altro era rimasto alla guida della Opel.
Come avvenuto a San Ginesio, uno dei correi ha tentato di addurre una scusa, ovvero che era interessato alla vendita dell’auto della vittima, per poi allontanarsi rapidamente con il complice, lasciando il cruscotto aperto, da cui aveva estratto e rovistato un portafoglio. Il proprietario dell’auto, annotata la targa, si è recato a sporgere denuncia dai carabinieri della Stazione di Pioraco.
Un episodio simile si è verificato il giorno successivo in località Ormagnano di Seppio e sempre in zona isolata. Una signora, nel fare rientro a casa, ha notato un’auto con un uomo alla guida, ferma nei pressi del garage della propria abitazione, mentre un altro soggetto tentava di introdursi in casa da una scalinata antistante la porta di ingresso del primo piano.
Contestualmente la donna ha visto che il garage era stato aperto e all’interno, per terra, era stato lasciato un borsone. Anche in questo caso il giovane, addotta rapidamente una scusa per la propria presenza, è risalito nell’auto e si è allontanato con il complice.
Gli accertamenti svolti, anche mediante individuazione fotografica, dai carabinieri della Stazione di Pioraco, hanno consentito di addivenire all’individuazione di uno dei responsabili dei due tentati furti aggravati, correo anche nella tentata rapina verificatasi in San Ginesio.
Il Pubblico Ministero titolare delle indagini, sulla base degli elementi portati alla sua attenzione con le informative di reato, ha richiesto al competente GIP del Tribunale di Macerata, misure cautelari nei confronti degli indagati, a fronte del concreto pericolo di reiterazione delle condotte, caratterizzate da un collaudato modus operandi, connotato anche dalla scelta di vittime fragili e zone isolate per la commissione dei reati.
In data odierna i Carabinieri di Tolentino e Camerino, con la collaborazione dei colleghi della Compagnia di Perugia, hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti di entrambi i soggetti, rintracciati presso un domicilio alla periferia del capoluogo umbro.
A seguito di perquisizione, in casa e nel garage, sono stati individuati e posti sotto sequestro, numerosi attrezzi da scasso, una cospicua somma di denaro in contanti, oltre a vario materiale (biciclette, frullini, pompe idrovore, trapani, tagliasiepi, motoseghe, saldatrici, batterie etc) ritenuto provento di furto. I due uomini saranno pertanto deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione.
Il commissario Paolo De Biagi ha incontrato il Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, per fare il punto sullo stato di avanzamento della ricostruzione. Tra i presenti il Rettore Unicam Claudio Pettinari, l’Arcivescovo Francesco Massara, il direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione l’ingegnere Stefano Babini e l’architetto Rosella Bellesi, funzionaria della Soprintendenza Beni culturali.
"Si è trattato di un incontro tecnico di aggiornamento e confronto in merito a progetti importanti per tutta la comunità di Camerino, nel quale si è ribadito l’impegno di garantire il processo di ricostruzione, sia pubblica che privata, in base al percorso avviato e a superare eventuali criticità", ha affermato il commissario De Biagi.
La filiera agroalimentare è una delle frontiere di applicazione della tecnologia delle blockchain. Questa sorta di registri elettronici permettono di certificare e condividere molte informazioni da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo produttivo. Per accedere a questo identikit, il consumatore non deve far altro che scansionare un semplice e oggi sempre più diffuso qr code. Allo stesso tempo, si aprono nuove prospettive di marketing e di controllo della filiera per le aziende.
Di questo nei molteplici aspetti – tecnologici, giuridici, economici – ha parlato ieri la delegazione dell’Università di Macerata a Expo 2020 Dubai in occasione della giornata di apertura della settimana dedicata alla Regione Marche. L’anfiteatro del Padiglione Italia ha accolto un pubblico di operatori di Italia, Belgio, Spagna, Israele nell’ambito della settimana dedicata alla Regione Marche.
Protagonista dell'evento il progetto europeo Trust coordinato dall'Ateneo maceratese, la cui forza risiede nella sinergia tra diverse culture, Stati e discipline nello studio delle opportunità offerte dalle tecnologie informatiche. Sono coinvolte, infatti, istituzioni accademiche e non, realtà imprenditoriali di Italia, Belgio, Spagna, Francia, Israele e Cina.
La coordinatrice Francesca Spigarelli: “La tecnologia delle blockchain può aiutare a garantire la massima trasparenza, oggettività e sicurezza dei prodotti agroalimentari e può offrire ulteriori opportunità alle aziende sia per organizzare meglio il processo produttivo sia per conoscere meglio il cliente che interagisce con il prodotto”.
Per ottimizzare questo processo, come ha spiegato Emanuele Frontoni, ordinario di informatica a Unimc, “dobbiamo promuovere la convergenza tra blockchain, intelligenza artificiale, internet delle cose e realtà virtuale: l’intelligenza artificiale permette di rilevare eventuali anomalie immesse nelle blockchain; la realtà virtuale, il metaverso, di avvicinare il consumatore ai processi di produzione”.
Nel corso della presentazione, moderato da Massimo Meccarelli, Unimc, sono intervenuti anche: Geert Deconinck dell’Università Cattolica di Lovanio sul controllo decentralizzato nelle applicazioni agro-fotovoltaiche; Pamela Lattanzi sulle prospettive giuridiche; Cristiano Venturini, amministratore delegato di iGuzzini, sul ruolo della digitalizzazione e della sostenibilità per l'innovazione sociale e la crescita aziendale.
Per terminare, Maria Isabel Fortea ha descritto la transizione digitale nel settore agroalimentare della Regione di Murcia in Spagna e Edna Pasher della Edna Pasher Phd and Associates ha intervistato Milly Perry sull’innovazione nel settore blockchain in Israele.
Anche l’Università di Camerino sarà presente all’Expo di Dubai: la Scuola di Architettura e Design in collaborazione con l’azienda I-Mesh, ha organizzato l’evento “Soft Architecture. An adaptive process for urban regeneration in the age of pandemic”, in programma giovedì 24 febbraio all’interno del Padiglione Italia, nell’ambito della settimana dedicata alle eccellenze della Regione Marche.
“Abbiamo condiviso con l’azienda I-Mesh – sottolinea la prof.ssa Maria Federica Ottone, docente della Scuola di Architettura e Design di Unicam e referente del progetto – un percorso di dottorato di ricerca che ha contribuito alla crescita dell'azienda stessa, nel corso del quale abbiamo prodotto molte pubblicazioni e un libro monografico in cui si parla di "architettura morbida", riferita non solo al materiale che produce l'azienda, ma anche a un nuovo modo di lavorare con le tecnologie e i materiali in modo sostenibile”.
“Non solo – prosegue la prof.ssa Ottone -. L'azienda è riuscita ad ottenere di poter realizzare circa 10.000 mq di copertura per ombreggiare gran parte dei percorsi esterni che collegano i vari padiglioni dell’Expo: con questa iniziativa intendiamo, quindi, promuovere e valorizzare il rapporto tra il nostro Ateneo e le aziende presentando un modus operandi fruttuoso e innovativo”.
L’evento prevede la proiezione di un film, un prodotto culturale ed educativo nel quale si dà oce a grandi architetti, artisti e filosofi; seguirà nella stessa mattinata un dibattito, tenuto da ricercatori della Scuola di Architettura e Design di Unicam, che per l'occasione ospiteranno l'intervento del Prof. Werner Sobek, noto architetto tedesco.
A partire dal film e dalla ricerca condotta dall’Università di Camerino insieme ad I-Mesh, la discussione verterà sui nuovi scenari che si prospettano nei modi di abitare le città nel presente e nel futuro, sulle attuali responsabilità degli architetti nel pianificare e progettare i propri habitat e su come l’architettura può contribuire a preservare il mondo da un consumo scellerato di CO2.
Il film e il dibattito verranno trasmessi in streaming nel canale youtube “Italy Expo 2020” Per Unicam, oltre alla prof.ssa Ottone, interverranno in qualità di relatori i professori Gabriele Mastrigli e Luca Galofaro e la dottoranda Dajla Riera.
Una giornata nel segno della ricerca scientifica e del futuro. Unicam ha aperto ufficialmente il suo 686° anno accademico, con una celebrazione tenutasi presso l’Auditorium Benedetto XIII alla presenza del Rettore Claudio Pettinari e delle varie autorità - fra cui l'Arma dei Carbinieri e il presidente della Provincia Sandro Parcaroli -, oltre che degli studenti collegati via streaming.
Dopo l’ingresso sul palco dei maggiori rappresentanti dell’ateneo sulle note di “Apri tutte le porte” (Gianni Morandi), sono del presidente della CRUI Ferruccio Resta – in collegamento telematico – le prime parole di merito nei confronti dell’Università.
“Unicam è il simbolo di continuità e stabilità di cui abbiammo bisogno in questo momento – ha dichiarato Resta – e per il futuro è importante lavorare tutti assieme per eliminare le diseguaglianze di genere e avviare uno sviluppo sostenibile anche a livello internazionale”.
“Bisogna alimentare il dialogo fra studenti e docenti, i legami umani sono importanti per crescere” – ha sottolineato Yari Ferroni, giovane presidente del Consiglio Studenti, citando per l’occasione uno dei racconti più esemplari e attinenti di Primo Levi: ‘Storia di un atomo di Carbonio”.
A ribadire l’importanza delle donne all’interno di scienza e ricerca è Irene Pisani, Rappresentante del personale tecnico amministrativo. Concetto ribadito anche dal Direttore generale Andrea Braschi, che ha aggiunto: “Tutto si basa sui rapporti umani: siamo persone, non risorse o semplici numeri. La cosa più importante è non lasciare nessuno indietro, piuttosto aiutarlo”.
Con l’intervento a seguire del Rettore Pettinari, Unicam ripercorre quelli che sono stati i grandi obbiettivi centrati soprattutto negli ultimi due anni di pandemia, con l’auspicio di raggiungere nuovi traguardi già predefiniti grazie anche a quello che sarà il sostegno fornito dal Pnrr.
“La migliore espressione che riassume il lavoro di tutti noi è #Universitas: un connubio di tradizione e modernità. L’Università di Camerino è ormai una realtà riconosciuta sia in Italia che all’Estero – fra le prime strutture per efficienza e opportunità – e anche a dispetto delle difficoltà legate a sisma e panndemia abbiamo continuato ad agire in nome della parità di genere, dell’uguaglianza sociale e dello sviluppo sostenibile. La nostra strategia per il futuro si regge su quattro pilastri fondamentali: ambiente ed energia, salute e benessere, cultura e società, diritti e tecnologie”.
Dopo un altro video collegamento, stavolta da parte della Ministra Elena Bonetti – assente causa convocazione da parte del presidente Draghi – è con la lectio magistralis della Senatrice e biologa Elena Cattaneo - cui il rettore ha voluto conferire anche una targa la merito - che gli studenti e tutte le maestranze hanno potuto salutare il nuovo anno accademico con la giusta forza e ispirazione.
Esemplari gli esempi riferiti alla neurologa Rita Levi Montalcini, alla biochimica Katalin Karikò, allo studente accademico Giulio Regeni e alle donne carraresi che disobbedirono ai tedeschi nel 1944.
“Mi avvalgo delle loro storie – ha spiegato Cattaneo alla platea dell’auditorium – per ricordare a tutti noi quanto metodo scientifico e libertà siano fondamentali. Il fallimento fa parte della natura umana, ed è così che si mettono alla prova le idee di ciascuno, che devono sempre e comunque essere volte a migliorare la nostra società.
L’Italia è un paese pieno di contraddizioni e spesso ostacola il lavoro di scienziati e ricercatori. Agli studenti dico: abbiate il coraggio di ribellarvi, di indignarvi. La libertà è un valore fondamentale e va difeso se si vogliono raggiungere grandi risultati. E scrollatevi di dosso le difficoltà – citando Levi Montalcini – come acqua sulle ali di un’anatra”.
Di seguito, il servizio:
"Vogliamo alimentare le attività che permettono a chi studia in Unicam di sentirsi parte del mondo: in maniera concreta". Con queste parole il prof. Emanuele Tondi ha voluto spiegare i progetti dell'Università di Camerino per favorire l'integrazione.
"Attualmente, oltre 600 studenti e studentesse provenienti dall’estero frequentano i nostri corsi di laurea in Unicam - ha spiegato Tondi - e oltre ai quelli in lingua inglese, favoriamo anche quelli in italiano e persino il dottorato di ricerca. La comunità studentesca internazionale di Unicam è molto vasta: si va dagli Usa alla Grecia, dall’India alla Svizzera, dalla Cina all’Albania. E ancora, Kosovo, Pakistan, diversi Paesi africani e sudamericani, poi Spagna, Francia, Germania, Canada, Israele, solo per citarne alcuni. Per il nostro ateneo l’internazionalizzazione è sempre stata ed è una priorità".
Gli ultimi due anni segnati dalla pandemia hanno messo a dura prova la realtà di UniCam, ma la comunità degli studenti non ha smesso di crescere.
"Quando si ha una componente studentesca internazionale così ampia - ha aggiunto Tondi - diventa indispensabile favorire l’integrazione. Nonostante le difficoltà del momento, noi continuiamo a sviluppare i nostri programmi in favore degli studenti, grazie alla nostra area di comunicazione e all’associazione Erasmus Student Network''.
"Il centro-destra correrà unito in tutte le città che andranno al voto" - si legge nella nota ufficiale di Lega, Fdi, Forza Italia e Udc al termine del vertice di ieri sera in vista della prossima tornata elettorale per le amministrative che vede alle urne i cittadini di Corridonia, Civitanova Marche, Tolentino e Camerino.
“C’è massima intesa tra le forze politiche, tanto che già dalla prossima settimana saremo presenti nei territori che andranno al voto per fare sintesi con i coordinatori comunali" - la nota stampa dei segretari provinciali Riccardo Sacchi (FI), Luca Buldorini (Lega), Massimo Belvederesi (Fdi) e Luca Marconi (Udc).
"Partiremo da Corridonia sulla quale puntiamo a governare per i prossimi 10 anni rimanendo al passo con i tempi e in sintonia con quelle che sono le opportunità offerte dal PNNR, dai bandi regionali e dalla recente filiera istaurata con la Provincia, fondamentale tassello di congiunzione della nostra politica di buon governo, tenendo ben presente la necessità di apertura al mondo civico, delle associazioni e alle migliori intelligenze della città.
Presenteremo successivamente il progetto di una Corridonia Futura, realizzato grazie ai suggerimenti ottenuti dall’intenso dialogo instaurato negli anni con i cittadini, nostro punto di partenza, e che riconoscono alla sinistra locale una politica fallimentare. Stesso modello verrà attuato negli altri comuni dove siamo concordi nel voler mettere in pratica una politica sempre più a servizio dei cittadini”.
Sono oltre 1000 gli studenti del quarto e quinto anno degli istituti superiori che nella mattinata di oggi ed in quella di domani hanno raggiunto e raggiungeranno l’Università di Camerino in occasione di “Porte Aperte in Unicam”, il consueto appuntamento con l’iniziativa di orientamento alla scelta universitaria.
Provenienti non solo da tutte le province delle Marche, ma anche da altre regioni d’Italia quali Emilia Romagna, Lombardia, Abruzzo, Campania, Lazio, Puglia, Umbria e Veneto, e da Paesi quali l’India e la Macedonia, i ragazzi accompagnati dai loro insegnanti, da soli o in compagnia di amici e familiari, sono venuti a conoscere da vicino l’Università di Camerino.
Docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, saranno a disposizione dei partecipanti per illustrare l’offerta formativa dell’Ateneo e per ogni approfondimento ed informazione. Ad accoglierli in Ateneo anche il rettore Claudio Pettinari ed il prorettore vicario Graziano Leoni.
Dopo essersi registrati, i partecipanti hanno seguito le attività dei corsi di studio che sono durate per tutta la mattinata, dislocate nei diversi poli didattici. “È stata una grande soddisfazione per noi – ha sottolineato la professoressa Valeria Polzonetti, delegata del rettore per l’Orientamento – aver di nuovo raggiunto numeri così importanti ed abbiamo voluto accogliere le ragazze ed i ragazzi nel migliore dei modi nelle nostre meravigliose strutture.
Questa iniziativa rappresenta sempre un importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che sono intervengono hanno l’opportunità di avere tutte le informazioni per iniziare a ‘costruire il proprio futuro’. Queste giornate dedicate alla scelta del proprio percorso universitario rappresentano un appuntamento importante per conoscere Unicam, i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con i docenti e gli studenti dell’Ateneo”.
“Gli open day rappresentano una grande opportunità – ha ribadito il rettore Unicam Claudio Pettinari – per illustrare al meglio l’offerta formativa del nostro Ateneo, un Ateneo vivo e vivace che non si è mai fermato, né con il sisma né con la pandemia, garantendo alle studentesse ed agli studenti tutti i servizi, le attività didattiche e la possibilità di conseguire il titolo di studio nei tempi previsti.
Non solo: anche per il prossimo anno accademico ci saranno importanti novità nell’offerta formativa per adattarla prontamente alle esigenze del mercato del lavoro. Abbiamo posto l’attenzione su tutti i punti di forza e le eccellenze di Unicam, attraverso i quali formeremo donne e uomini capaci di essere attori consapevoli dello sviluppo del nostro Paese”.
Per consentire la più ampia partecipazione degli studenti delle scuole superiori di tutta Italia sono previsti inoltre anche appuntamenti in modalità telematica il 23 febbraio, il 14 marzo ed il 7 aprile. Sempre on line saranno anche gli appuntamenti per conoscere da vicino le numerose lauree magistrali attivate dalle Scuole di ateneo, previsti per il 4 marzo, il 21 aprile ed il 20 maggio.
“#Universitas: l’opportunità della Scienza” sarà il tema dell’inaugurazione del 686simo anno accademico dell’Università di Camerino che si terrà il prossimo 21 febbraio. Ospiti quest’anno saranno la Ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e la senatrice a vita ed illustre scienziata Elena Cattaneo.
“Oltre ad illustrare quanto fatto dal nostro Ateneo in termini di pari opportunità e tutela di garanzia della persona per il nostro personale docente ricercatore e tecnico amministrativo e per le nostre studentesse e i nostri studenti – sottolinea il Rettore Pettinari – focalizzeremo la nostra attenzione su quante opportunità la scienza fornisce sia a chi quotidianamente si impegna in laboratorio per attività di ricerca sia a quanti poi beneficiano dei risultati della ricerca scientifica. Per questo ringrazio la ministra Bonetti e la senatrice Cattaneo per aver accettato il nostro invito ed essere con noi per condividere questo importante momento, reso ancora più ricco di significato grazie ai loro contributi”.
L’evento si aprirà con un videocollegamento con il Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università italiane Ferruccio Resta, seguiranno poi i saluti del Direttore Generale Andrea Braschi, del Presidente del Consiglio degli studenti Yari Ferroni, della Rappresentante del personale tecnico e amministrativo Irene Pisani, della Rappresentante del personale docente e ricercatore Stefania Silvi. Il Magnifico Rettore, professor Claudio Pettinari, terrà poi la relazione al termine della quale sarà dichiarato ufficialmente aperto l’anno accademico. Sarà possibile seguire l’evento in streaming a partire dalle ore 11, collegandosi al sito dell’Ateneo www.unicam.it o al canale youtube VideoUnicam
La Riserva Naturale Regionale Montagne della Duchessa ha finanziato a fine 2020 all’Università di Camerino una ricerca finalizzata a chiarire l’identità tassonomica della popolazione di Allium presente all’interno dell’Area Protetta. I botanici Unicam Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci, in collaborazione con i colleghi dell’Università di Napoli, hanno condotto specifiche analisi genetiche e fenotipiche sui campioni raccolti sul campo unitamente ai tecnici della Riserva, per indagare la presenza di eventuali differenze o caratteristiche peculiari rispetto a specie affini.
La mole di lavoro per la comparazione tra varie popolazioni europee è stata notevole: 21 caratteri morfologici, un’analisi tridimensionale dei semi con microscopio elettronico a scansione, conta cromosomica, analisi di numerosi marcatori molecolari. Al termine, lo studio pubblicato sulla rivista internazionale Plants (https://www.mdpi.com/2223-7747/11/3/426) ha evidenziato l’unicità delle popolazioni della Duchessa e del Velino consentendone l’attribuzione ad una nuova specie per la scienza, che prende il nome di Allium ducissae Bartolucci, Iocchi & F.Conti, sp. nov., che viene ad aggiungersi alla flora italiana come unità endemica dell’Appennino Centrale, ossia a livello mondiale questa specie è presente solo nell’Appennino Centrale, precisamente nel massiccio Duchessa – Velino.
La specie più simile ad Allium ducissae è risultata essere Allium palentinum, endemico dei monti Cantabrici in Spagna, facendo ipotizzare la genesi da un comune antenato avente una distribuzione più estesa nel Terziario. “L’eccezionalità della scoperta – sottolineano i ricercatori – evidenzia come anche in un territorio relativamente piccolo come l’Appennino Centrale, i massici montuosi consentono la sopravvivenza di specie legate ad un clima più freddo, perché sono stati siti di rifugio e aree di espansione e contrazione di areali. Tuttora queste aree conservano veri e propri tesori della biodiversità, che rischiano di scomparire in seguito al riscaldamento climatico in atto”.
Entrano nell’ex Istituto scolastico e rubano utensili e stoviglie: denunciati tre studenti. Nel corso di mirati controlli volti a mitigare il fenomeno dello sciacallaggio nelle aree duramente colpite dal sisma dell’ottobre del 2016, i carabinieri della compagnia di Camerino hanno individuato e denunciato tre studenti di nazionalità cinese di età compresa tra i ventidue ed i ventiquattro anni che si erano introdotti all’interno della “zona rossa” del comune camerte e successivamente erano penetrati nel refettorio dell’ex istituito scolastico “Ugo Betti” asportando utensili e stoviglie.
I giovani sono stati fermati anche grazie alla preziosa sinergia tra l’Arma dei Carabinieri e l’Esercito Italiano nell’ambito del progetto “Strade sicure” che prevede un costante presidio nel centro storico, atteso anche il fatto che a distanza di sei anni dal terremoto tali simili episodi sembrano non placarsi nell’area del cratere. La refurtiva è stata prontamente restituita al Comune di Camerino quale legittimo proprietario.