Studiare Giurisprudenza oggi significa in maniera crescente saper utilizzare le opportunità di difesa dei diritti messe a disposizione dall'Unione Europa. Cittadini, imprese, enti pubblici e privati sempre più spesso trovano nella Corte di Giustizia un giudice che permette una piena protezione dei loro diritti.
I professionisti di area civilistica sono pertanto chiamati ad applicare il diritto alla luce anche delle pronunce della Corte di Lussemburgo, una Corte che svolge una funzione importante contribuendo a chiarire in qual modo possa essere garantita l'osservanza del Trattato e della Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione Europea.
Per meglio sviluppare la conoscenza del diritto civile italo-europeo la professoressa Lucia Ruggeri, direttore della Scuola di Specializzazione in diritto civile, ha ricevuto un invito dal Gabinetto della Corte di Giustizia. Un'esperienza di formazione, studio e ricerca che permette di sviluppare metodologie didattiche dedicate anche allo studio dei casi trattati dalla Corte destinati a rafforzare la protezione dei diritti in Italia.
La professoressa Ruggeri, già coordinatore di Consorzi Europei finanziati dalla Commissione Europea Dipartimento della Giustizia, durante il periodo di studio ha effettuato incontri istituzionali con i giudici italiani e sviluppato sinergie per favorire la mobilità di studenti della Scuola di Giurisprudenza, dottorandi e specializzandi nella Corte.
Per il quarto anno consecutivo Sharper, progetto europeo per la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori, è approdato a Camerino, ed è stato ancora un successo. Numerose le attività di intrattenimento e approfondimento con seminari, giochi, performance in compagnia delle ricercatrici e dei ricercatori di Unicam, dalla mattina fino a tarda serata di venerdì 29 settembre, nelle sedi di Camerino, Matelica e San Benedetto del Tronto.
Sharper, acronimo di SHAring Researchers’ Passion for Enhanced Roadmaps, è coordinato dalla società Psiquadro ed è uno dei progetti italiani sostenuti dalla Commissione Europea per la realizzazione della Notte Europea dei Ricercatori nel 2023 con l’obiettivo di coinvolgere tutti i cittadini nella scoperta del ruolo che i ricercatori svolgono nel costruire il futuro della società.
Sharper si è svolto in contemporanea in 14 città italiane: Ancona, Camerino, Cagliari, Catania, Genova, L’Aquila, Macerata, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Sassari, Terni e Trieste, con il coordinamento dall’impresa sociale Psiquadro e realizzato in collaborazione con un consorzio che comprende l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Infn, il centro della scienza Immaginario Scientifico, l’associazione Observa Science in Society, e 9 università: Università Politecnica della Marche, Università di Cagliari, Università di Camerino, Università di Catania, Università di Macerata, Università di Palermo, Università di Perugia, Università di Genova e Università di Sassari. Oltre 200 le istituzioni, i partner culturali gli enti di ricerca coinvolti, tra cui Cnr, Inaf e Ingv.
"L’Università di Camerino - ha affermato il rettore Unicam Claudio Pettinari - ha sempre aderito alla Notte dei Ricercatori fin dalla sua istituzione, nel 2005, nei primi anni anche avvalendosi del bollino di ‘Associated Event’, poi con iniziative in autonomia. È per noi una grande soddisfazione poter far parte anche quest’anno di questo progetto che ha realizzato un evento di grande successo con l’obiettivo di migliorare nell’opinione pubblica la comprensione del ruolo esercitato dai ricercatori nella società, nonché di suscitare interesse nei giovani verso la professione del ricercatore".
Molto ricco di appuntamenti è stato il programma di Camerino, che ha coinvolto anche le sedi di Matelica e San Benedetto del Tronto, con il patrocinio dei rispettivi comuni. Si è iniziato al mattino con appuntamenti rivolti agli studenti della scuola primaria di Matelica con attività a cura della professoressa Paola Scocco e della studentessa Anna Paniccià della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, agli studenti del Liceo Scientifico Rossetti di San Benedetto del Tronto con una attività ludico/didattica sulle microplastiche in acqua a cura della dottoressa Martina Capriotti e del dottor Paolo Cocci.
Al polo di Biologia una lezione in lingua inglese per le studentesse e gli studenti universitari sulla salute del suolo a cura del gruppo di ricerca della prof.ssa Antonietta La Terza, coadiuvata dai dottorandi Martina Coletta, Marco Monticelli e Natasha Waris. La sezione di Informatica ha accolto gli studenti delle scuole medie, con attività a cura del gruppo coordinato dalla prof.ssa Barbara Re.
Nel pomeriggio presso il bar Civico 28 si è tenuta la presentazione del libro “Amore bailado” di cui è autore il prof. Guido Favia, docente di parassitologia e direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria. I ricercatori e le ricercatrici coordinati dalla prof.ssa Antonietta La Terza hanno condotto il pubblico alla scoperta degli organismi presenti nel suolo al quale è seguita la visita al MicroZoo del Laboratorio di Biodiversità e Agricoltura Sostenibile presso il Polo di Bioscienze.
Si è passati poi alla piazza del Sottocorte Village dove protagonista è stato il gioco “Rischiopoli” con Flavio Stimilli della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie e dei suoi collaboratori, che hanno illustrato come mettere in sicurezza i territori assegnati da rischi, calamità naturali e cambiamenti climatici.
Ci si è spostati poi a Matelica: prima al Foyer del Teatro Piermarini per un aperitivo scientifico con le ricercatrici Roberta Censi e Cristina Casadidio della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, realizzato in collaborazione con il Lions Club di Matelica, volto a sensibilizzare la società civile sulla contaminazione ambientale da mercurio e degli impatti sulla salute umana. Poi alla Biblioteca del Polo di Medicina veterinaria con la prof.ssa Silvia Preziuso che ha tenuto un incontro su cambiamenti climatici e diffusione dei virus.
Evento conclusivo in serata, quando le luci del ChIP si sono accese per “Unicam Science Challenge”, spettacolo dinamico e interattivo condotto ed ideato dal dottorando Unicam Giorgio Valentini, con la collaborazione del divulgatore scientifico Massimiliano Trevisan, che ha visto il pubblico essere coinvolto in un divertente quiz con squadre composte da studentesse e studenti Unicam, che si sono sfidati su argomenti quali natura, scienza e ricerca.
Coinvolti a sorpresa anche il rettore Pettinari per un esperimento chimico, il prof. Emanuele Tondi che ha illustrato l’origine dei terremoti, mentre il Prorettore vicario Graziano Leoni ha chiuso in musica la serata intonando con voce e chitarra un successo dei Beatles.
Sharper 2023 non ha voluto abbandonare i formati digitali felicemente sperimentati nelle edizioni precedenti, in particolare con la maratona online. Unicam ha partecipato con l’evento "Biodiversità senza riserve…dalla Riserva di Torricchio", in collegamento dalla splendida cornice della Riserva Naturale di Torricchio con ricercatori e ricercatrici della sezione di Botanica, guidati dal prof. Andrea Catorci e dalla prof.ssa Paola Scocco intervistati dal presentatore Alvin Crescini.
É nell'ambito dei “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici” del PNRR e della Regione Marche, che si sviluppa la visita guidata - svolta quest'oggi presso i giardini e la struttura della Rocca D'Ajello di Camerino (MC) – in riferimento al corso di formazione gratuito gestito dall'Ente di Formazione L.A.C.A.M. di Matelica (MC): “Giardiniere d'Arte per giardini e parchi storici”.
Il corso è rivolto a soggetti disoccupati, inoccupati e occupati ed ha l’obiettivo di creare occupazione qualificata e assicurare ai giardini di interesse culturale un adeguato livello di cura e manutenzione, anche in vista della loro crescente fruizione turistica.
Nella seconda metà dell’Ottocento, il castello Rocca d'Ajello di Camerino, fu acquistato da Ortenzio Vitalini, ai cui discendenti tuttora appartiene. Il giardino - visitato dai futuri Giardinieri d'Arte, quest'oggi - è delimitato da mura merlate ed è stato restaurato 25 anni fa mantenendo l’originale impianto all’italiana. Al centro troviamo una vasca ovale con pesci e piante acquatiche, ai lati due antiche panchine in pietra con teste di leoni sormontate da archi di rose e clematidi.
Nel giardino, a una prima fioritura di tulipani, narcisi e giacinti segue una profusione di rose antiche nei toni del bianco e del rosa, che ricopre le mura del castello. Strettamente intrecciate alle rose salgono sui muri anche le clematidi azzurre e viola scuro. Nelle aiole con le rose troviamo anche cespugli da fiore, alti delphinium, peonie arboree ed erbacee. In estate e fino a novembre si susseguono le fioriture, in grado di garantire uno spettacolo sempre unico infatti, la struttura è meta molto ambita per celebrare cerimonie e viene messa a disposizione dai proprietari, su richiesta.
Accompagnati dal docente esperto Fulvio Ventrone, dalla coordinatrice dell'ente di formazione L..A.C.A.M. Ivana Marchegiani, dal tutor Gian Marco Paparelli e dalla proprietaria della struttura appunto, Elisabetta Vitalini Sacconi; gli allievi del corso “Giardiniere d'arte per giardini e parchi storici” gestito da L.A.C.A.M. hanno potuto conoscere la biodiversità del luogo, le varietà e le specie naturali.
Il Giardiniere d'arte realizza interventi di restauro, conservazione, manutenzione e gestione dei giardini e parchi storici nell'ambito del verde pubblico e privato, rispettando le forme originarie del giardino, valorizzando le peculiarità storiche, di cultura materiale, architettoniche, ambientali e paesaggistiche.
Fra i partner di questo innovativo progetto, gestito da L.A.C.A.M. - Ente di formazione e sviluppo del territorio – figurano tra gli altri, l'Università degli Studi di Camerino e la federazione provinciale Coldiretti di Macerata.
La città di Camerino è pronta ad ospitare ancora una volta, da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre, la quindicesima edizione della "Festa Nazionale del PleinAir", l'evento organizzato dall'Associazione Paesi Bandiera Arancione, in collaborazione con la Pro Camerino, che propone le mete dell’entroterra da scoprire all'insegna del turismo lento, luoghi che accolgono con un format consolidato gli amanti dell'abitar viaggiando.
Si parte venerdì 29 settembre con Sharper 2023 Unicam, evento che per il terzo anno consecutivo approda a Camerino per proporre attività di intrattenimento e approfondimento rivolte ad un pubblico di tutte le età, sia in presenza sia in modalità telematica, in compagnia delle ricercatrici e dei ricercatori dell’ateneo camerte.
Sabato 30 settembre appuntamento nell'area di via Macario Muzio, alle 12: sarà offerto un aperitivo e sarà effettuata la consegna della "borsa di benvenuto". Dopo questo primo contatto con Camerino, nel pomeriggio è prevista la visita guidata della città che detiene il marchio Bandiera Arancione del Touring Club Italiano dal 2009.
Alle 21:15 ci si sposta all'Accademia della Musica in via Savonanzi per il concerto di "Adesso Musica Clarinet Quartet". Infine, domenica 1 ottobre, alle ore 10, in programma la visita guidata all’edificio “Venanzina Pennesi”, sede temporanea dei Musei civici e diocesani.
Con la "Festa Nazionale del PleinAir”, Camerino bandiera arancione si prepara al grande appuntamento nazionale della "Caccia ai Tesori Arancioni" in programma domenica 8 ottobre, promossa dal Touring Club Italiano e organizzata dell’amministrazione comunale con la collaborazione dell'associazione Corsa alla Spada e Palio. Di seguito il link per l’iscrizione alla "Caccia ai Tesori Arancioni" di Camerino di domenica 8 ottobre: https://www.bandierearancioni.it/eventi/caccia-ai-tesori-arancioni-di-camerino.
"Ci attendono due weekend all'insegna del turismo e dell'accoglienza - dichiara l’assessore al Turismo, Silvia Piscini -. Si inizia con questo bel fine settimana tutto dedicato al turismo 'en plein air' con la nostra area camper di eccellenza che si prepara a ricevere viaggiatori sia da fuori regione che dall'estero. Una manifestazione che ci accompagnerà verso un altro appuntamento importante e di livello nazionale in programma domenica 8 ottobre".
"Una giornata ricca di curiosità e sorprese per scoprire ancora da più vicino la bellezza e i segreti della Città e per rivivere insieme la sua storia: tutto questo è la 'Caccia ai Tesori Arancioni' di Camerino, dove assoluti protagonisti saranno i figuranti della Corsa alla Spada e Palio che coloreranno e animeranno le vie del centro storico in una giornata piena di vita", conclude Piscini.
Torna con la sua quinta edizione l’iniziativa Climbing for Climate organizzata dalla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile – RUS e dal Club Alpino Italiano – CAI, coinvolgendo gli atenei italiani aderenti alla RUS in un’azione simbolica e coordinata di sensibilizzazione sulle problematiche del cambiamento climatico per lanciare un appello per il potenziamento del contrasto alla crisi climatica, alla crisi ecologica e alla perdita di biodiversità, con particolare riferimento agli ambienti alpini, ma non solo.
Gli atenei organizzano escursioni e trekking di proprie delegazioni nei rispettivi territori, prediligendo aree protette e luoghi in cui gli effetti del cambiamento climatico sono tangibili.
I governi di tutto il mondo hanno sottoscritto accordi, a partire da quello di Parigi del 2015, con i quali si impegnano ad attuare politiche e interventi seri di riduzione drastica delle emissioni di gas serra, a cominciare da quelli prodotti dai combustibili fossili (carbone, gas metano e petrolio).
Le misure effettivamente attuate finora, tuttavia, sono state insufficienti o contraddittorie, con il risultato che la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera non mostrano un’inversione di tendenza in grado di contenere l’aumento della temperatura entro un grado e mezzo rispetto ai livelli preindustriali. Le Università organizzatrici dell’evento Climbing for Climate 5, il CAI e la RUS rivolgono alle istituzioni regionali e nazionali l’appello a adoperarsi affinché il patrimonio territoriale venga preservato e arricchito, attraverso la protezione e il riequilibrio delle sue dotazioni finite e dei flussi di risorse rinnovabili.
Ad organizzare l’evento marchigiano, quest’anno, sarà l’Università di Camerino che, in collaborazione con l’Università di Macerata, l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Urbino e con il supporto del CAI Marche, guiderà gli escursionisti in un bellissimo percorso sul sentiero che parte dalla faggeta del monte San Vicino per arrivare alla grotta di San Francesco ed eventualmente proseguire fino alla faggeta di Canfaito, coinvolgendo rappresentanti delle rispettive comunità universitarie.
“Quest'anno l'organizzazione dell'evento - sottolinea il rettore Unicam Claudio Pettinari - è stata a cura dell’Ateneo di Camerino e ringrazio quanti si sono prodigati per l’individuazione di questo bellissimo percorso. Ancora una volta l'ateneo vuole testimoniare l'attenzione ai temi legati alla sostenibilità, coinvolgendo attivamente tutte le componenti della comunità universitaria, facendo squadra in sinergia con gli altri atenei delle Marche, con un impatto sociale importante volto alla diffusione della conoscenza delle problematiche relative ai cambiamenti climatici che si ripercuotono chiaramente anche sugli ecosistemi dei nostri meravigliosi territori".
"Da tempo Unicam, sia con l’adozione del piano sostenibilità per le sue strutture e per le sue attività, sia con azioni di efficientamento energetico sta riducendo consumi progettando in ottica di basso impatto ambientale, proprio con l’obiettivo di un’adesione convinta e concreta ai goals dell’Agenda Onu 2030”.
"L’evento sarà l’occasione per condividere i progetti che le Università stanno portando avanti per promuovere la cultura della sostenibilità e, in particolare, per parlare dell’effetto dei cambiamenti climatici sull’ambiente".
"Con grande entusiasmo anche quest’anno l’Università di Macerata aderisce all’evento Climbing for Climate- ha dichiarato il rettore John Mc Court - auspicando la più ampia partecipazione all’iniziativa, al fine di una sempre maggiore sensibilizzazione sui rischi legati ai cambiamenti climatici in atto e sugli effetti che questi producono anche sul territorio marchigiano. Come Ateneo siamo impegnati sul fronte della sostenibilità sia attraverso azioni di formazione e informazione sia attraverso scelte concrete, come l’installazione di impianti fotovoltaici sulle nostre sedi che stanno consentendo notevoli risparmi energetici".
Lungo il percorso gli accompagnatori CAI e i docenti Unicam, insieme agli esperti locali, mostreranno le peculiarità di un paesaggio unico come quello del Monte San Vicino e i rischi legati ai cambiamenti climatici su questi ecosistemi così delicati.
"Consapevole del ruolo fondamentale della sostenibilità nella formazione delle future generazioni – ha affermato il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, professor Gian Luca Gregori - l’Università partecipa con grande entusiasmo, anche quest’anno, all’evento Climbing for Climate, confermando l’importanza del confronto e della ricerca scientifica, per la protezione e il riequilibrio delle nostre risorse naturali e per promuovere la cultura della sostenibilità".
Il rettore dell'Università di Urbino “Carlo Bo”, professor Giorgio Calcagnini, ha sottolineato che “il cambiamento climatico è un'emergenza assoluta e dobbiamo attivarci su tutti i fronti possibili per contrastarlo, creando una cultura della sostenibilità forte".
Il Climbing for Climate unisce gli atenei marchigiani nella condivisione di conoscenze e nel rafforzare la consapevolezza sulle conseguenze ambientali ed economiche delle nostre azioni, indispensabile per arrivare insieme al raggiungimento degli Obiettivi dell'Agenda 2030".
"Climbing for Climate unisce ancora una volta il mondo delle università e i soci del Club alpino italiano, - ha infine concluso il presidente CAI Marche Bruno Olivieri. - Per il CAI la protezione ambientale e la sensibilizzazione nei confronti degli effetti del cambiamento climatico, che colpiscono le nostre montagne, rappresentano obiettivi prioritari del sodalizio".
Possono partecipare all'evento tutti i dipendenti e gli studenti delle Università marchigiane (trasporto in autonomia, scarpe da trekking e abbigliamento adatto. Inoltre si consiglia di portarsi il pranzo al sacco e almeno 1,5 litri d'acqua. In caso di pioggia l'evento verrà rinviato/annullato). L’appuntamento è dunque per le ore 9,30 al parcheggio della faggeta del Monte San Vicino, dopodiché si partirà alla volta della suggestiva grotta di San Francesco e, per chi volesse, c’è la possibilità di proseguire per raggiungere la faggeta di Canfaito.
Giunto alla quinta edizione, il CFC è nato nel 2019 su iniziativa dell’Università degli Studi di Brescia che quest’anno, insieme alla sezione CAI di Brescia, ha coordinato l’organizzazione di un evento di rilevanza nazionale, tornando sui ghiacciai del gruppo dell’Adamello a quattro anni dalla prima edizione dell’evento il 30 e 31 luglio 2023.
L'evento è patrocinato dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica - MASE, dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – CRUI, dall’alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile – ASviS, dal comitato glaciologico italiano – CGI.
Per il quarto anno consecutivo Sharper, progetto europeo per la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori, approda a Camerino per proporre attività di intrattenimento e approfondimento in compagnia delle ricercatrici e dei ricercatori di Unicam.
In contemporanea in tutta Europa, venerdì 29 settembre, "Sharper - Sharing Researchers’ Passion for Enhanced Roadmaps", si svolgerà in 14 città italiane: Ancona, Camerino, Cagliari, Catania, Genova, L’Aquila, Macerata, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Sassari, Terni e Trieste. Oltre 200 le istituzioni, i partner culturali gli enti di ricerca coinvolti, tra cui Cnr, Inaf e Ingv.
Più di 800 iniziative tra eventi in presenza e attività online. Spettacoli e concerti, visite live e virtuali, workshop, seminari e conferenze, dimostrazioni e open lab, esposizioni fisiche e mostre digitali, giochi e quiz: un programma composito, multidisciplinare e multicanale che si ispira alle cinque Missioni previste in Horizon Europe relative alle sfide chiave per il futuro europeo e globale.
"L'Università di Camerino - ha affermato il rettore Unicam Claudio Pettinari - ha sempre aderito alla Notte dei Ricercatori fin dalla sua istituzione, nel 2005, nei primi anni anche avvalendosi del bollino di 'Associated Event', poi con iniziative in autonomia. Per noi è una grande soddisfazione poter far parte anche quest'anno di questo progetto che ha realizzato un evento di grande successo con l'obiettivo di migliorare nell'opinione pubblica la comprensione del ruolo esercitato dai ricercatori nella società, nonché di suscitare interesse nei giovani verso la professione del ricercatore".
Ricco di appuntamenti è il programma di Camerino, che coinvolgerà anche le sedi di Matelica e San Benedetto del Tronto. Si inizia al mattino con appuntamenti rivolti agli studenti della scuola primaria di Matelica con attività a cura della professoressa Paola Scocco e della studentessa Anna Paniccià della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, agli studenti del Liceo Scientifico Rossetti di San Benedetto del Tronto con una attività ludico/didattica sulle microplastiche in acqua a cura della dottoressa Martina Capriotti.
Al polo di Biologia gli studenti delle scuole superiori potranno verificare la salute del suolo con un seminario a cura del gruppo di ricerca della professoressa La Terza, cui seguirà una lezione in lingua inglese per le studentesse e gli studenti universitari. La sezione di Informatica accoglierà gli studenti delle scuole superiori, con attività a cura del gruppo coordinato dalla professoressa Barbara Re, che aprirà le porte del laboratorio al pubblico anche a partire dalle ore 14.
Alle 14:30 presso il bar Civico 28 si terrà la presentazione del libro "Amore bailado" di cui è autore il prof. Guido Favia, docente di parassitologia e direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.
Nel pomeriggio i ricercatori e le ricercatrici coordinati dalla prof.ssa Antonietta La Terza aspetteranno il pubblico al Polo di Bioscienze a partire dalle ore 15:00 per condurli alla scoperta degli organismi presenti nel suolo al quale seguirà, la Visita al MicroZoo del Laboratorio di Biodiversità e Agricoltura Sostenibile.
Si passerà poi alla piazza del Sottocorte Village dove a partire dalle 17.30 si potrà giocare a "Rischiopoli" con Flavio Stimilli della Scuola Scienze e tecnologie ed i suoi collaboratori: giocheremo insieme per mettere in sicurezza i territori assegnati da rischi, calamità naturali e cambiamenti climatici. Formate la vostra squadra e prenotatevi inviando una mail a comunicazione.relazioniesterne@unicam.it
Ci si sposterà poi al Foyer del Teatro Piermarini di Matelica dove alle 18:45 ci aspettano le ricercatrici Roberta Censi e Cristina Casadidio della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute per un aperitivo scientifico, realizzato in collaborazione con il Lions Club di Matelica, volto a sensibilizzare la società civile sulla contaminazione ambientale da mercurio e degli impatti sulla salute umana.
A partire dalle ore 20, invece, l’appuntamento è con una apericena su cambiamenti climatici e diffusione dei virus a cura della prof.ssa Silvia Preziuso della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria
In serata poi alle ore 21:00 le luci del ChIP si accenderanno per "Unicam Science Challenge", spettacolo dinamico e interattivo che vedrà il pubblico coinvolto in un divertente quiz su natura, scienza e ricerca.
Il programma completo è disponibile alla pagina https://www.sharper-night.it/sharper-camerino/. Sharper 2023 non intende abbandonare i formati digitali felicemente sperimentati nelle edizioni precedenti. In particolare, ci sarà il ritorno la maratona online, evento corale che ha visto le città coinvolte dare vita a un vero e proprio palinsesto della comunicazione scientifica.
Unicam parteciperà alla Maratona con l’evento "Biodiversità senza riserve...dalla Riserva di Torricchio", collegamento online alle 16:00 dalla splendida cornice della Riserva Naturale di Torricchio con ricercatori e ricercatrici della sezione di botanica di Unicam.
Presentati ufficialmente presso la Sala consiliare del Comune di Camerino i bandi del “Premio Ugo Betti per la drammaturgia” e del “Premio Ugo Betti per i giovani”, entrambi per l’edizione 2024. I bandi sono stati approvati e deliberati dal consiglio comunale di Camerino secondo quanto predisposto dai componenti del Centro studi teatrali e letterari “Ugo Betti”: il direttore tecnico-scientifico Francesco Rosati, Carla Carotenuto, Angela Amici, Sonia Cavirani e la segretaria Donatella Pazzelli.
Quello della “Memoria” sarà l’argomento centrale da sviluppare per la XIX edizione dell’importante “Premio Ugo Betti per la drammaturgia”, di assoluto livello nazionale e che ritorna rivolta agli autori italiani e stranieri le cui opere inedite dovranno pervenire entro il 29 marzo 2024. La giuria del “Premio Ugo Betti per la drammaturgia” è composta da Marco De Marinis (presidente), Pierfrancesco Giannangeli, Gilberto Santini, Lucia Chiatti e Massimo Marino. Il premio consiste in un assegno di euro 3.000,00 e nella pubblicazione dell’opera, la cerimonia di premiazione si terrà a Camerino il 8 giugno 2024.
Per quanto riguarda, invece, il “Premio Ugo Betti per i giovani”, finalizzato alla partecipazione degli studenti della Regione Marche, sono stati individuati i seguenti temi: “Il paesaggio” per le Scuole Primarie, “La guerra” per le Scuole Secondarie di primo grado, “La giustizia” per le Scuole Secondarie di secondo grado, “Colpa/Pietà” per le Università degli Studi e Accademia di Belle Arti sempre della nostra regione. Per il Premio giovani la scadenza di presentazione delle opere è fissata al 16 febbraio 2024 mentre la cerimonia di premiazione si terrà il 4 giugno 2024. La giuria è composta da Massimo Fabrizi (presidente), Paola Porfiri, Giuseppa Santancini, Vincenzo Scuri e Paolo Verdarelli. I premi consisteranno in un assegno di euro 250,00. A tutti sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
“È importantissimo dare continuità al Premio Ugo Betti sia per la drammaturgia sia per i giovani – spiega l’assessore alla Cultura, Antonella Nalli – per proseguire a far conoscere e divulgare la figura dell’illustre drammaturgo camerte che all’estero è già molto apprezzata e studiata. Ed è fondamentale anche iniziare a scoprire la figura di Ugo Betti sin dalle scuole primarie. I temi prescelti per l’edizione 2024 sono molto attuali e stimolanti, mi complimento con la scelta effettuata dei componenti del Centro Studi “Ugo Betti” e sono sicura che ci sarà un’ampia partecipazione con realizzazioni e produzioni di alto livello”.
La segreteria del Centro Studio “Ugo Betti” è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 17.
In occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile che si è appena conclusa, Contram s.p.a e i comuni di Matelica e San Severino Marche hanno ultimato l'allestimento di stazioni di ricarica per veicoli elettrici: sia autoveicoli che bici.
A San Severino Marche, presso il piazzale della Stazione, lunedì 25 settembre alla presenza del sindaco Rosa Piermattei, l'assessore all'ambiente Sara Bianchi, l'assessore all'Urbanistica Jacopo Orlandani, l‘assessore al turismo Michela Pezzanesi e del consigliere comunale nonché vice presidente Contram s.p.a. Luca Bonci, è avvenuta l'attivazione della stazione di ricarica.
Per la Contram s.p.a. sono intervenuti il presidente Stefano Belardinelli, il geometra Sergio Mancinelli e l'architetto Valentina Gagliardi che hanno supervisionato e avviato l’effettiva messa in funzione.
La "stazione" di San Severino Marche fa parte della rete di punti ricarica per veicoli elettrici e ciclostazioni nate con il progetto "Sistema di Mobilità Sostenibile Ciclabile nelle Vallate del Chienti e del Potenza" in attuazione dell'azione 26.3 di cui all'Asse 8 di eventi sismici Por Fesr Marche 2014/2020 "Interventi per lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili e ciclo-pedonali e per l’incentivazione di trasporti urbani puliti", un progetto che è arrivato a conclusione da qualche mese e ha visto come stazione appaltante l'Unione Montana Potenza, Esino Musone.
L’obiettivo del progetto è quello di valorizzare le aree montane dal punto di vista turistico, economico e infrastrutturale, prevedendo la realizzazione di infrastrutture dedicate alla mobilità eco-sostenibile, alla costruzione di opere complementari al servizio dei ciclisti (ricariche elettriche, parcheggi dedicati, attrezzaggio nodi di scambio intermodale, ciclostazioni, punti d'informazione ciclo turistica) e all'individuazione di percorsi cicloturistici (ciclovie) all’interno delle aree urbane del cratere sismico, riqualificando percorsi e strade secondarie poco trafficate.
I 16 comuni interessati: Camerino, Castelraimondo, Cerreto D'Esi, Corridonia, Esanatoglia, Fabriano, Macerata, Matelica, Mogliano, Petriolo, Pollenza, San Severino Marche, Sarnano, Tolentino, Treia e Urbisaglia.
Il punto ricarica è di proprietà del Comune di San Severino Marche e sarà gestito dalla Contram Mobilità s.c.p.a., nell’ambito dell’integrazione dei servizi di trasporto pubblico locale della Provincia di Macerata, per il tramite dell’impresa consorziata Contram S.p.A.
La gestione e l’utilizzo da parte dell’utenza sono garantite dal sito: "contram.ecospazio.it", un'applicazione che può essere utilizzata anche da smartphone e che rende l’utente completamente autonomo. È sufficiente registrarsi, collegare un metodo di pagamento e seguire le semplici istruzioni che si trovano sia on line che affisse in loco.
La stazione di ricarica di San Severino Marche appena attivata, insieme a quella di Matelica di prossima attivazione, andranno a fare parte di un più ampio circuito di punti ricarica dell’entroterra (in espansione) che al momento comprende Camerino Terminal Contram e quartiere Vallicelle, Castelraimondo piazza Dante. Questo sta a significare che l’utente potrà fruire con il suo account indistintamente dei quattro punti attivi e accedere velocemente ed automaticamente al servizio ricarica.
L’Università di Camerino ha accolto con grande entusiasmo le matricole che stanno per iniziare il loro percorso universitario in Unicam, avendo scelto di iscriversi ad uno dei numerosi corsi di laurea attivati dall’Ateneo camerte.
L’appuntamento con le Giornate di Ambientamento per le matricole è infatti iniziato oggi martedì 26 settembre, in prossimità dell’inizio delle lezioni del nuovo anno accademico, nelle sedi di Camerino e San Benedetto del Tronto, con la partecipazione di oltre 600 studentesse e studenti.
Le “Giornate di Ambientamento per le matricole”, iniziativa promossa dal servizio Tutorato di Unicam, sono volte a facilitare l’inserimento dei nuovi studenti nella realtà universitaria e fornire loro gli strumenti utili per affrontare senza problemi gli studi universitari.
“Le giornate di ambientamento sono un appuntamento importante – ha affermato il rettore Unicam professor Claudio Pettinari – per orientarsi al meglio nella vita universitaria Unicam. È in questi luoghi ed in questi spazi, infatti, che crescerete e vi formerete. Il mio augurio è che siate belle e belli nel pensiero, nelle parole e nelle azioni. Agendo bene e restituendo poi a colleghi e amici, docenti e personale tecnico e amministrativo quello che ognuno di loro vi ha dato, sarete tutte e tutti persone di valore. Il successo passa, il valore resta”.
A dare il benvenuto in ateneo anche il prorettore vicario Graziano Leoni. “State entrando in una Università che crescerà molto nei prossimi anni, grazie al lavoro che finora è stato fatto da chi ha gettato moltissimi semi che presto daranno i loro frutti. Vi auguro di essere protagonisti della vostra formazione, affinché questo periodo sia pieno non solo di lezioni, ma anche di relazioni”.
“Le giornate di ambientamento – ha sottolineato la professoressa Loredana Cappellacci, delegata del rettore per il Tutorato – sono come di consueto ricche di appuntamenti, con presentazioni delle attività didattiche e dei servizi agli studenti, rivolte alle centinaia di giovani studenti che, con grande entusiasmo e con la curiosità di chi si accinge ad affrontare una nuova esperienza, hanno deciso di scegliere Unicam per il proprio percorso universitario”.
Le studentesse e gli studenti iscritti ai corsi di laurea con sede a Camerino sono stati accolti presso l’Auditorium Benedetto XIII, dove hanno ricevuto il saluto di benvenuto in Unicam da parte del rettore Claudio Pettinari, e hanno poi potuto avere tutte le informazioni sulle opportunità ed i servizi offerti dall’Ateneo, nonché sulle attività didattiche.
Nel pomeriggio, i ragazzi partecipanti sono stati accolti nelle scuole di Bioscienze, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie, presso le quali sono stati presentati nel dettaglio i corsi di laurea Unicam, sono state fornite tutte le informazioni relative alle attività didattiche ed è stato possibile visitare le strutture.
L’incontro di benvenuto nella sede di San Benedetto del Tronto si è tenuto nel pomeriggio di oggi presso il polo didattico; ad accogliere le matricole il rettore Pettinari ed i docenti del corso di laurea in Biologia della Nutrizione. Prossimi appuntamenti ad Ascoli Piceno il 28 settembre mentre a Matelica il 15 novembre.
"Le Marche e il mare. Arte, architettura, paesaggio” è il tema del convegno internazionale a cura dei professori Giuseppe Bonaccorso della Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino, Claudio Castelletti dell’Università di Roma Tor Vergata e Federico Bulfone Gransinigh dell’Università di Chieti-Pescara, con la collaborazione di Flavio Stimilli della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, in programma i prossimi 28 e 29 settembre a San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno.
L’evento, patrocinato dalla Scuola di Architettura e Design “Eduardo Vittoria” dell’Università di Camerino, sede di Ascoli Piceno, aspira a gettare nuova luce sulla fenomenologia culturale del grande tema del mare nelle Marche, dall’Antichità agli anni 2000, dedicando particolare attenzione scientifica alle interpretazioni degli artisti e alle soluzioni degli architetti nell’ampio contesto storico, geografico e paesaggistico del Medio Adriatico.
La geografia litorale delle Marche orientali, con i suoi 180 chilometri di costa, ha definito nel corso dei secoli la storia della regione e la sua identità, plasmate dal rapporto simbiotico col Mare Adriatico, come testimoniano i nomi stessi di molte località, da Grottammare a Gabicce Mare. La recente scoperta archeologica di una villa marittima del I secolo a.C. nel paese alto di San Benedetto del Tronto è una preziosa conferma dell’antico interesse dei romani per la costa marchigiana, presso la quale sorse una molteplicità di insediamenti già in età italica. L’importanza storica della regione nell’Adriatico è rappresentata anche dalle città della Pentapoli bizantina del VI secolo d.C., quattro delle quali (Pesaro, Ancona, Senigallia, Fano) sorgono sul territorio delle attuali Marche.
Dimostrano la centralità del mare anche le antiche tradizioni locali, come il culto fanese della dea Fortuna, a cui le famiglie dei pescatori si rivolgevano per chiedere la protezione dei naviganti, solo per citarne uno. La civiltà marinara delle Marche si è sviluppata nei secoli soprattutto grazie ai porti, che in certi casi si integrano così compiutamente con il contesto strutturale e sociale dei centri urbani da legittimare la definizione di “città-porto”, come nell’esempio di Ancona, il cui porto è illustrato alla fine del Cinquecento dal pittore anconetano Andrea Lilli in una magnifica veduta, oggi nella Pinacoteca civica Francesco Podesti.
Su questo tema, ultimamente si sono succeduti diversi lavori di ricerca condotti da alcuni studiosi afferenti alla Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino che hanno indicato come soggetto prioritario delle loro indagini il complesso rapporto tra il fronte mare e le aree interne della regione: gli insediamenti portuali hanno sempre tenuto conto della salvaguardia del paesaggio e dell’accessibilità sia dalla costa sia dall’interno. L’importanza della protezione del paesaggio è tuttora una delle priorità degli attuali interventi degli architetti e degli urbanisti che si misurano con proposte progettuali per la rigenerazione dei manufatti sulla costa.
Il rapporto col mare ha segnato non solo la cultura architettonica della regione, ma anche l’immaginario artistico dei pittori locali fino all’età contemporanea, come dimostrano le tante marine dipinte dagli artisti piceni tra XIX e XX secolo, primo tra tutti Adolfo De Carolis (Montefiore dell’Aso), a cui è dedicata un’intera sala della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.
Nell’ambito delle attività addestrative ed esercitative del corpo nazionale dei vigili del fuoco è previsto, per i giorni dal 26 al 29 settembre 2023, lo svolgimento di un’esercitazione di colonna mobile regionale che coinvolgerà il personale e i mezzi dei cinque comandi vigili del fuoco della Regione Marche.
L’attività addestrativa consisterà nella simulazione di uno scenario emergenziale di tipo sismico che interesserà in particolare i comuni di Tolentino, Camerino e Caldarola.
Nel comune di Tolentino verrà predisposto un campo base presso il distaccamento dei vigili del fuoco, mentre presso il piazzale sito in via Madre Teresa di Calcutta verrà dislocato un centro di raccolta e smistamento dei mezzi di soccorso provenienti dagli altri Comandi della Regione Marche.
Nei comuni di Camerino e Caldarola si svolgeranno le attività esercitative di “ricognizione preliminare esperta” e di “ricerca e soccorso in ambiente urbano”.
In linea con quanto previsto con le direttive Ministeriali, l’esercitazione ha l’obiettivo di testare la capacità di risposta del corpo nazionali dei vigili del fuoco a un evento di tipo sismico con mobilitazione di risorse provenienti da tutti i Comandi della Regione Marche.
Per lo svolgimento dell’esercitazione verranno impiegati, per ogni giornata, circa 50 vigili del fuoco provenienti dai comandi di tutte le province della regione e circa 25 automezzi.
In particolare, è previsto l’utilizzo di squadre USAR L. (Urban Search And Rescue Light) specializzate nella ricerca e soccorso di persone sotto macerie, di squadre specializzate nella ricognizione e ricerca mediante utilizzo di aerei pilotaggio remoto (APR), di unità cinofile e di squadre per la ricognizione preliminare esperta (RECS) che hanno il compito di effettuare la valutazione speditiva delle criticità strutturali degli edifici e delle infrastrutture.
Rispondere alle esigenze di occupazione delle imprese operanti nella Regione Marche facendo accrescere competenze digitali e life skills dei profili femminili, al fine di acquisire competenze trasversali strategiche utili a conciliare vita professionale e lavorativa: è questo l’obiettivo del progetto “Scintilla”, percorso formativo gratuito rivolto a 143 donne di età compresa tra i 18 e i 50 anni, selezionato e finanziato dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale e proposto dall’Università di Camerino.
Il progetto, coordinato dalla professoressa Barbara Re, prorettrice alle Pari opportunità, tutela e garanzia della persona, è realizzato in collaborazione con Confindustria Marche e COOSS Marche. Il percorso sulle competenze digitali è suddiviso in 8 moduli didattici organizzati in due blocchi formativi, di base e avanzati, su tematiche quali computer literacy e sistemi di elaborazione delle informazioni, social media management e marketing digitale, design thinking, nozioni di software project management, user experience design, sviluppo di applicazioni web e mobile, digitalizzazione Integrata d'Impresa, tecnologie emergenti.
Il percorso sulle life skill è suddiviso in dieci laboratori esperienziali che serviranno per acquisire competenze su ambiti quali la consapevolezza di sé, gestione delle emozioni, gestione dello stress, comunicazione efficace, relazioni efficaci, empatia, pensiero creativo, pensiero critico, prendere decisioni, risolvere problemi.
Dopo la conclusione del percorso formativo, inoltre, è prevista per le beneficiarie la possibilità di attivare sia stage che, se di interesse delle imprese e di concerto con le stesse, incontri di smart-up durante i quali le donne esporranno le competenze acquisite per tramite di simulazioni costruite e condivise con le aziende, le quali potranno valutarne l’effettiva impiegabilità.
Gli incontri rappresentano il trampolino di lancio in cui ciascuna donna può esprimere il proprio potenziale in un contesto in cui i formatori e le aziende osservano e prendono atto del livello raggiunto.
“Siamo davvero molto soddisfatti – ha sottolineato la professoressa Re – di essere stati selezionati dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa Sociale e poter quindi attivare questo percorso formativo rivolto a 143 donne della nostra Regione, che vogliono accrescere le proprie competenze digitali ed inserirsi con efficacia nel mondo lavorativo. Dopo aver acquisito ed elaborato le informazioni delle candidate, procederemo alla stesura di una proposta di percorso personalizzato, mediante colloquio individuale, al termine del quale con ciascuna beneficiaria si stipulerà il Patto Scintilla, nel quale saranno delineati gli impegni assunti dalle parti, sia formativi, stage e smart-up, che di servizi di supporto”.
Il progetto è stato selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale - Impresa sociale. Il Fondo per la Repubblica Digitale è nato da una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri) e, in via sperimentale per gli anni 2022-2026, stanzia un totale di circa 350 milioni di euro. È alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. L’obiettivo è accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese. Per attuare i programmi del Fondo - che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dall’FNC (Fondo Nazionale Complementare) - a maggio 2022 è nato il Fondo per la Repubblica Digitale - Impresa sociale, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata da Acri.
Lavoro nero: i carabinieri della stazione di Fiuminata sequestrano un cantiere edile. L'operazione, condotta unitamente ai militari del nucleo ispettorato del lavoro, ha comportato la denuncia alla Procura della Repubblica di Macerata di tre persone. Sequestrati anche i mezzi (un camion e un bobcat) presenti nell'intera area.
Gli accertamenti dei militari hanno portato, infatti, alla scoperta di un lavoratore senza alcun tipo di formazione e contratto, non in regola neppure con il permesso di soggiorno. L'ispezione si è conclusa con l’apposzione dei sigilli e la denuncia del titolare della ditta committente, del responsabile unico della ditta che aveva in appalto l'opera e anche del coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione.
Quattro cantieri per la ricostruzione post-sisma sospesi per gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. È il risultato degli accertamenti svolti nei giorni scorsi dal nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata, in sinergia con i militari di Camerino e Civitanova Marche.
In particolare le ispezioni hanno interessato cantieri di medie dimensioni nei comuni di Fiuminata, Tolentino e Montecosaro. L’attività di verifica è stata affiancata dall’opera di sensibilizzazione e informazione sulla legislazione vigente.
Numerose sono state le prescrizioni contestate e le sanzioni comminate. Delle 8 aziende controllate, tre sono state sospese per gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Elevate, inoltre, 14 prescrizioni, con la contestazione di ammende e sanzioni amministrative per oltre 84mila euro.
Si è conclusa con grande successo la quattordicesima edizione della Scuola Internazionale di Chimica Organometallica (Isoc), tenutasi all’Auditorium Benedetto XIII di Camerino dal 7 all'11 settembre.
Isoc, diretta dal professor Claudio Pettinari, è la più importante scuola di chimica organometallica, a livello europeo, organizzata sotto l'egida della EuCheMS, l'Associazione europea per la chimica e le scienze molecolari e del gruppo interdivisionale di chimica organometallica della Società Chimica Italiana.
Anche per questa edizione, tenutasi dal 7 all’11 settembre, sono stati oltre 120 i partecipanti, provenienti da tutta Europa, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con 15 speakers di fama internazionale, top-scientists nel settore biomedico, farmaceutico, della catalisi industriale e della chimica ambientale.
"Nel corso di questa edizione di 'Isoc' - dichiara il professor Claudio Pettinari, rettore Unicam e responsabile della Scuola - si partirà dai principi fondamentali della chimica organometallica per arrivare al loro utilizzo nelle nuove applicazioni. I composti organometallici continuano ad avere un enorme impatto sulla moderna sintesi organica e sono oggi comunemente utilizzati come catalizzatori per la produzione di prodotti della chimica fine, prodotti farmaceutici e materiali avanzati".
"Nel corso della Scuola, ci siamo occupati non solo non dei principi fondamentali e del loro utilizzo in nuove applicazioni, ma anche del ruolo della chimica organometallica nel trovare soluzioni a molte delle principali sfide sociali del 21° secolo - puntualizza Pettinari -: dallo sviluppo di soluzioni energetiche sostenibili alla mitigazione del cambiamento climatico, dalla sintesi di terapie efficaci alla produzione di nuovi materiali che vanno dai nuovi polimeri ai nanomateriali, dalla generazione di materie prime industriali alla bonifica dell'ambiente".
"La Chimica Inorganica - prosegue il rettore Pettinari - è una disciplina vitale, in continuo divenire, ricca di sfide intellettuali che appassionano migliaia di giovani ricercatori in tutto il mondo. Dal 1997, anno della prima edizione, abbiamo avuto più di 200 speakers ed oltre 1600 partecipanti; alcuni studenti che hanno frequentato la Scuola nei primi anni sono stati poi docenti nelle ultime edizioni e sono ora eccellenti ricercatori".
L'European Journal of Inorganic Chemistry dedicherà un numero speciale all’iniziativa. Nel numero saranno riportati i principali risultati ottenuti dalla chimica organometallica nell’ultimo decennio.
Si torna in pista a Camerino con il primo "Meeting Unicam Open - Trofeo Città di Camerino". La manifestazione, organizzata dal Cus Camerino, inaugura ufficialmente l’attività agonistica nell’appena rinnovato stadio universitario Livio Luzi con la pista a otto corsie.
I migliori risultati arrivano dallo sprint dove il lettone Oskars Grava (Atletica Gran Sasso Teramo) si impone nei 100 metri con il tempo di 10.41 (+1.5). Alle sue spalle si piazzano Alessandro Ricci (Atletica Winner Foligno) in 10.96 e Matteo Angeloni (Sport Atletica Fermo, 10.99). Al femminile sulla stessa distanza è Antonella Nardis (Atletica L’Aquila) a vincere in 12.00 (+1.2) seguita da Roberta Ciarfella (12.82) e Federica Giorgetti (12.89), entrambe dell’Us Aterno Pescara.
Nei 400 metri spicca la presenza di un azzurro salito quest’anno sul gradino più alto del podio a livello internazionale: il ventenne umbro Junior Tardioli (Educare con il movimento Foligno), campione europeo under 23 della 4x100, taglia per primo il traguardo con il record personale di 47.80 davanti a Valerio Rosato (Us Aterno Pescara, 50.11) e Antonello Giuliani (Elite Giovani Atleti, 50.18), mentre nei 400 ostacoli femminili l’osimana Angelica Ghergo (Esercito) vince la gara con il tempo di 59.38.
Sulla pedana del disco in gara l’azzurro Carmelo Musci (Fiamme Gialle) al quarto tentativo effettua un lancio a 55.95 vincendo la competizione. Tra gli allievi è Francesco D’Angelo (Pietro Mennea Atletica) scaglia l’attrezzo a 52.38. Nel triplo l’allievo Destiny Omodia (Sef Stamura Ancona) si aggiudica il successo con un salto a 14.14, nuovo primato personale. Seguono Nicolas Nucci (Atletica Fabriano, 12.04) e il compagno di club Mattia Poeta (11.94). Al femminile Nina Teoli (Atletica Isernia) con 10.52 precede Asia Cinti (Sef Stamura Ancona, 10.32) e Silvia Del Moro (Team Atletica Marche, 10.29). L’allieva India Gray (Team Atletica Marche) vince il salto in alto femminile con la misura di 1.63.
Negli 800 metri Federico Vitali (Atletica Avis Macerata) conquista la gara arrivando vicino al primato personale con il tempo di 1:51.57. Completano il podio Hamza Farisi (Atletica Libertas Orvieto) in 1:58.57 e Francesco Chiaverini (Us Aterno Pescara) in 2:00.04. Nei 3000 è la volta di Leonardo Storani (Atletica Avis Macerata) che trionfa con il primato personale di 8:39.16 mentre nei 400 al femminile Greta Zuccarini (Atl. Gran Sasso Teramo) prevale in 57.04.
Tra gli ospiti della manifestazione Claudio Pettinari, rettore dell’Università di Camerino, e Fabio Romagnoli, delegato Coni Macerata, insieme a Stefano Belardinelli, presidente del Cus Camerino, Roberto Cambriani, segretario generale del Cus Camerino, Roberto Lucarelli, sindaco di Camerino, e Silvia Piscini, assessore allo sport del Comune di Camerino.
(Credit foto: Alessia Pistilli)
Si arricchisce ancora l’offerta formativa dell’Università di Camerino con un corso di laurea interdisciplinare ed estremamente professionalizzante, quello in “Scienza dei Materiali”, unico nelle Marche, che coniuga innovazione e sostenibilità.
Presentazione ufficiale questa mattina in Rettorato alla presenza del rettore professor Claudio Pettinari, del responsabile del corso professor Enrico Marcantoni e della delegata all’orientamento del corso la professoressa Serena Gabrielli.
Il nuovo corso di laurea triennale in “Scienza dei Materiali”, infatti, ha l’obiettivo di formare laureate e laureati con una solida preparazione sia chimica che fisica per un approccio attuale alla scienza dei materiali, fornendo una formazione scientifica di base su cui far crescere le conoscenze e le competenze relative alla costruzione e alla caratterizzazione di materiali innovativi, saperi necessari per lo sviluppo di avanzate tecnologie e metodologie di ricerca accademica e industriale.
“Il corso di laurea in Scienza dei Materiali – ha sottolineato il rettore Pettinari – nasce dall’interazione tra due discipline, la fisica e la chimica, contaminate in maniera significativa dalla biologia e dalla matematica, dall’architettura e dall’informatica. È un corso che ricoprirà un ruolo importante nello sviluppo industriale del nostro territorio e nella ricerca scientifica del nostro ateneo, un corso che potrà garantire alle giovani generazioni un impiego immediato e qualificato, oltre che una forma mentis utile per affrontare le sfide che ci attendono nei prossimi anni”.
La figura professionale formata sarà in grado di inserirsi in realtà produttive o di ricerca nelle quali vengono affrontate problematiche inerenti sia il miglioramento delle prestazioni dei materiali esistenti (polimeri, ceramiche, vetri, metalli, compositi) sia lo sviluppo di nuovi materiali per dispositivi per l’efficientamento energetico e per applicazioni strumentali e industriali.
“Si tratta di un corso – ha affermato il professor Enrico Marcantoni – che risponde alle esigenze del mondo del mondo produttivo, perché sarà in grado di formare figure professionali in grado di utilizzare e di contribuire allo sviluppo di materiali caratterizzati da specifiche funzioni, indispensabili per ottenere prodotti sempre più performanti e tecnologicamente migliorati in ottica di transizione ecologica. È sotto questo aspetto che la preparazione delle laureate e dei laureati in Scienza dei Materiali si differenzia da quella dell’ingegnere dei materiali, che è più rivolta alla conoscenza dei processi produttivi e di impiego di materiali con specifiche proprietà”.
“Durante il percorso formativo, le studentesse e gli studenti – ha sottolineato la professoressa Gabrielli – avranno non solo l’opportunità di poter lavorare in laboratori di ricerca con strumentazioni all'avanguardia che sono disponibili al ChIP-Chemistry Interdisciplinary Project, ma potranno prendere parte attivamente a progetti sui materiali innovativi con collaborazioni aziendali che si svolgono nel laboratorio di ricerca applicata “Marlic”, recentemente inaugurato a Camerino nell’ambito della piattaforma della regione Marche sulla manifattura sostenibile”.
Si è insediata il 1 settembre la dottoressa Josephine Staine, direttore dell’U.O.C. di Cardiologia dell’ospedale di Camerino.
Proveniente dall’Unità Operativa UTIC di Jesi, classe 1976, si è laureata in Medicina e Chirurgia e poi specializzata in Cardiologia presso l’Università di Pisa, dal 2007 al 2011 è stata dirigente medico presso l’UTIC di Fabriano.
Docente in corsi aziendali per il Dipartimento Emergenza-Urgenza e in area medica, è stato consigliere del direttivo regionale Marche ANMCO dal 2019 al 2022 e nel 2011 ha istituito il primo ambulatorio marchigiano Cardio-oncologico con la stesura di un protocollo, validato da apposita società scientifica, rivolto alla gestione del paziente oncologico sottoposto a trattamenti potenzialmente cardiotossici.
Ha partecipato anche alla stesura del protocollo regionale per la rete dello shock cardiogeno e dello scompenso cardiaco avanzato.
“Auguriamo buon lavoro alla dottoressa Staine – commenta Daniela Corsi direttore generale dell’Ast di Macerata – nella certezza che le sue competenze professionali possano dare nuovo impulso al Reparto di Cardiologia del nosocomio camerte”.
"Anche in questo caso -aggiunge il vicepresidente della Regione Filippo Saltamartini e assessore alla Sanità- questa è la dimostrazione palese dell’interesse della Regione e dell’Ast di Macerata per il potenziamento dell’Ospedale di Camerino, con il ringraziamento alla dottoressa Josephine Staine perché sappia valorizzare la sua alta professionalità al servizio delle popolazioni già colpite duramente dal Sisma del 2016" .
Nuove corse e maggiori collegamenti: sono i primi risultati del lavoro congiunto tra Università di Macerata, Comune e Apm per migliorare i servizi di mobilità a favore degli studenti. “Nel nuovo programma di esercizio ordinario del trasporto pubblico locale sono state recepite molte delle nostre proposte”, sottolinea il rettore John McCourt.
“Voglio ringraziare il Comune, in particolare il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore Laura Laviano e tutta la Giunta per la disponibilità all’ascolto e al confronto dimostrati. Il problema dei trasporti è noto a tutti, però abbiamo imboccato la strada verso un miglioramento anche strutturale. Per parte mia, continuerò il confronto con il Consiglio degli studenti, il cui apporto è fondamentale per poter recepire le effettive esigenze dei nostri iscritti”.
Il nuovo programma attua buona parte delle istanze e proposte di intervento manifestate dagli studenti universitari, in particolare attraverso la corsa delle 14:10 della Linea 1 utilizzata da chi proviene dai paesi vicini; il ripristino della Linea 6 con orari adeguati all’arrivo dei treni in stazione a favore dei pendolari; la corsa serale della Linea 1 alle 20:14 a servizio della sede di Villa Lauri e delle vicine residenze; una nuova fermata della Linea 2 alla stazione di Vallebona con il mantenimento della corsa delle 20:10 per il rientro a casa. Prevista anche l’istituzione di due nuove linee di collegamento diretto tra le frazioni di Sforzacosta e Piediripa e con le zone commerciali di Corridonia e Piediripa.
“È un segnale che la città tiene al comunità studentesca e cerca di rispondere alle loro esigenze – rimarca il rettore John McCourt -. Si tratta, come sempre, di un "work in progress" e ci auguriamo che possano arrivare altri miglioramenti”.
Rimangono, infatti, ancora aperte due questioni importanti. Una è il rafforzamento delle corse, in particolare la mattina e la sera, per il Polo Bertelli a Vallebona, che ospita uno dei dipartimenti più numerosi dell’Ateneo, quello di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo con un’utenza di oltre duemila studenti, oltre al personale docente e tecnico-amministrativo. L’altra è l’attivazione di abbonamenti a tariffe agevolate anche per la comunità universitaria.
Si terranno a Camerino le finali nazionali dei campionati studenteschi di pallavolo, che vedranno scendere in campo, dal 12 al 15 settembre, le due squadre (maschile e femminile) delle scuole secondarie di secondo grado vincitrici delle fasi regionali di tutta Italia, in totale quaranta in rappresentanza delle 20 regioni partecipanti. Le Marche saranno rappresentate da entrambe le squadre dell’IIS “Volterra” di Torrette di Ancona, che hanno dominato le competizioni provinciale e regionale nel corso dell’anno scolastico appena concluso.
L’organizzazione dell’evento, che prenderà il via ufficialmente con la cerimonia inaugurale l’11 settembre prossimo, è stata affidata all’Ufficio scolastico regionale dal Ministero dell’istruzione e del merito e sarà gestita dal Coordinamento regionale educazione fisica e sportiva, che potrà contare sul supporto del Comitato regionale della Federazione italiana pallavolo (FIPAV) e la collaborazione dell’IIS “Antinori” e “Costanza da Varano” di Camerino e dell’Università della città , che ha messo a disposizione le sue strutture ricettive, pronte ad accogliere i 560 ospiti tra ragazzi e docenti accompagnatori delle diverse rappresentative regionali.
Undici i campi di gioco individuati per tutte le fasi della competizione collocati nei comuni di Caldarola, Castelraimondo, Matelica, San Severino, Serravalle e Tolentino, oltre ovviamente in quello di Camerino. Compressivamente novantasei gli incontri, a partire dalla fase eliminatoria sino alle finali maschile e femminile, che si terranno nella giornata del 15 settembre.
L’11 la cerimonia di apertura, alla presenza del novo direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Donatella D’Amico, che prenderà il via con la sfilata delle rappresentative per le vie della città, seguita dal saluto delle autorità, e proseguirà con l’inno europeo (dalla nona sinfonia di Beethoven), eseguito dalla scuola a indirizzo musicale “Boccati” dell’Istituto comprensivo “Betti”, e le esibizioni coreografiche degli istituti “Filelfo” di Tolentino e “Costanza da Varano” di Camerino.
L’intera organizzazione della manifestazione potrà inoltre contare sulla collaborazione attiva della Regione Marche, del CONI Marche, dell’Ente per il diritto allo studio marchigiano (ERDIS) e del Centro Universitario Sportivo (CUS) di Camerino.