Picchio News, con un reportage nella provincia di Macerata, cercherà di raccontare la notte che il 26 ottobre 2016 rase al suolo interi comuni del centro Italia portando con sé paura e devastazione. Lo racconteremo attraverso le testimonianze di chi quei momenti li ha vissuti e di chi, nel giro di pochi attimi ha visto andare in fumo i sacrifici di una vita.
Nostri ospiti in questo viaggio per non dimenticare l’Arcivescovo dell’arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche, Francesco Massara, alcuni sindaci dell’area interessata e gli abitanti di quei luoghi che continuano a vivere all’interno di bungalow in attesa di una ricostruzione che non è mai arrivata e che in questa parte d’Italia tutti temono non arriverà mai.
"Siamo al quinto anno dal terremoto, ma speriamo di non arrivare al decimo o al ventesimo in questo stato”, esordisce ai nostri microfoni l'arcivescovo Francesco Massara della diocesi di Camerino e San Severino Marche.
“Credo che il commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, abbia promosso una serie di normative che hanno snellito l’iter legislativo, ma in loco si bloccano molte situazioni a causa della ragnatela della macchina burocratica che rallenta la ricostruzione. La gente è stanca e fin quando non si farà una cabina di regia seria che coordini tutti i vari enti sarà dura andare avanti, prosegue Massara.
"A Camerino mancano i luoghi di socializzazione, la cattedrale di Santa Maria Annunziata è in fase di progettazione avanzata, fra non molto inizieranno i lavori del palazzo adiacente al duomo, ma credo che sia necessario portare avanti questi lavori e dare di nuovo a tutti i paesi del territorio un luogo di fede , ma che funge anche da luogo di incontro.
“La speranza non deve mai morire – continua il vescovo Massara – la storia la facciamo anche noi del posto con il nostro impegno, non possiamo negare il futuro di questa città ai nostri ragazzi”.
Di seguito l'intervista completa all'arcivescovo Francesco Massara:
Con la quarta tappa del Cammino Solidale SIAMO GRANDI! Assisi – Loreto questa iniziativa sta assumendo dei contorni sempre più netti. La fragilità è qualcosa che non deve spaventare ma rendere più forti. La fragilità, nostra o di chi amiamo, è qualcosa che non possiamo cancellare, ma possiamo condividerla: in fondo ognuno di noi ha delle fragilità che spesso non ammette. E se Pascal scriveva che “l’uomo non è che una canna, la più fragile in natura”, cosa c’è di più fragile di un bambino (o un adulto) che non riesce a rapportarsi con l’altro? Cosa c’è di più fragile di un territorio spazzato via dal terremoto?
Ecco queste due fragilità, in tutta la loro forza, si sono incontrate a Camerino. La fragile forza dei genitori di Omphalos e quella di chi è sopravvissuto al sisma e che lotta per ritrovare una normalità: l’associazione Io non crollo. E Massimo Pedersoli, con la sua lucida follia di camminatore solidale, ha il merito di averli fatti incontrare. Uno di quegli incontri improvvisi che ti cambiano la prospettiva e che ti indicano la strada del prossimo Cammino (volutamente con la lettera maiuscola!).
L’incontro tra Massimo, il consigliere di Omphalos, Walter Torre e la presidente di Io non crollo Stefana Scuri, è avvenuto a Camerino alla presenza del Sindaco Sandro Sborgia. Pochi minuti ma densi di emozione e di propositi per il futuro e poi via, Massimo e Walter sono ripartiti verso la meta di questa tappa.
La sosta seguente, dopo tre ore e mezzo si Cammino, è stata al Lago di Caccamo, dove Massimo ha incontrato l’Assessore alla Cultura di Serrapetrona Michele Borri e alcune famiglie di Omhpalos che lo hanno simbolicamente accompagnato per un breve tratto, non prima di aver assaggiato la mitica Vernaccia!
Ad attendere Massimo a Belforte del Chienti, nei pressi del Wine Agorà, Massimo è stato ricevuto da Carla Budassi, Assessore ai Servizi Sociali e Vice Sindaco e da altre famiglie Omphalos i loro bambini “speciali”. L’Assessore Budassi, con grande piacere dei nostri dirigenti, si è unita a Massimo per un tratto della tappa
A Tolentino, ultima sosta di questa lunga giornata, l'amministrazione è stata davvero accogliente, Massimo è stato accolto dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi il vice sindaco Silvia Luconi l'Assessore alle Politiche Sociali Francesco Colosi. L’incontro con il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e altri rappresentanti delle istituzioni è avvenuto di fronte alla Chiesa di San Nicola dove ci si sono ritrovate famiglie dell’Associazione OMPHALOS ODV e tante altri cittadini accorsi per applaudire Massimo Pedersoli.
“Volevo ringraziare l’Associazione Omphalos per l’impegno sull’autismo e volevo anche darvi una bella notizia – ha detto il Sindaco Pezzanesi – Noi a Tolentino, grazie ad una mamma abbiamo creato una struttura che, per volontà della responsabile del quartiere Michela Cesari, sarà affidata ad una associazione di Tolentino che si occupa di autismo. Non pesare a queste famiglie significa non aver capito il senso della vita e quindi cerchiamo di fare del nostro meglio. La sensibilità, l'umanità, la dolcezza di Massimo Pedersoli e la grandissima serenità e luce che si sprigiona dagli occhi di tutti i genitori o gli educatori dei bambini autistici - ha concluso il Sindaco - ci donano un momento di grandissima intensità emotiva e di ulteriore e consequenziale attenzione su di un problema importantissimo come l'autismo”.
Da lì si sono spostati tutti per la cena all'agriturismo "Giro di Vento" dei soci Stefania e Alessandro, sostenitori dell'associazione grazie alla campagna "Sporcatevi le mani" dei Bambini delle Fate, che si sono offerti di ospitare Massimo Pedersoli.
Sono regolarmente iniziate le attività didattiche dell’Istituto musicale “Nelio Biondi” di Camerino per l’anno scolastico 2021/2022.
L’offerta didattica della scuola di musica diretta da Vincenzo Correnti e gestita dall’associazione Adesso Musica si conferma ampia e di livello, da anni un punto di riferimento sul territorio per tutti coloro che vogliano intraprendere o perfezionare lo studio di uno strumento musicale oppure semplicemente approfondire una propria passione.
Dallo scorso anno (1 ottobre 2020) le attività si svolgono presso la nuova sede donata dalla Andrea Bocelli Foundation.
Il programma prevede corsi pre-accademici, dipartimento jazz e moderno, musicoterapia, propedeutica della musica per i più piccoli e molto altro ancora.
«Questo nuovo anno scolastico – dice Vincenzo Correnti, direttore artistico dell’Istituto “Biondi” – ci vede ripartire con la speranza che segni il ritorno alla normalità. L’attività dell’istituto non si è mai fermata durante la pandemia, seguendo tutte le prescrizioni di sicurezza, anche grazie alla didattica a distanza riuscendo anche a proporre master e workshop con importanti musicisti che hanno visto la partecipazione di giovani musicisti provenienti da varie parti d’Italia, ma l’auspicio è ovviamente quello di fare musica tutti insieme. E continuare a rappresentare un punto di partenza anche propedeutico nello studio degli strumenti musicali, offrendo un percorso su misura, sia per chi si avvicina alla musica per la prima volta e sia per chi volesse perfezionare le proprie abilità».
«Infatti l’Istituto musicale “Nelio Biondi” propone l’insegnamento pre-accademico delle discipline musicali in linea con i programmi del Conservatorio “G.B.Pergolesi” di Fermo con il quale siamo convenzionati dal 2011 e consente l’accesso ai conservatori. Offre a giovanissimi e adulti un’opportunità formativa altamente qualificata».
Per iscriversi ai corsi oppure per avere ulteriori informazioni – oltre a far riferimento al sito web e alla pagina Facebok – è possibile anche rivolgersi alla sede dell’Istituto, in via Savonanzi - Camerino MC (tel. 3397335864) lunedì – mercoledì - venerdì dalle ore 9 alle 14 martedì e giovedì dalle ore 12 alle 17.
Ultima tappa per la mostra “Rinascimento Marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma” che arriva a Camerino, ospitata dal Comune, dal 30 ottobre al 9 gennaio, nella chiesa Santa Maria delle Grazie in Località Le Mosse, col contributo della Regione Marche.
L’esposizione racconta, attraverso l’arte e la storia di un territorio, il prezioso patrimonio disseminato nelle Marche, danneggiato dal sisma, recuperato, portato a nuova vita e reso di nuovo fruibile. Dopo un viaggio per l’Italia che l’ha portata a Roma, Ascoli Piceno e Senigallia e che ha consentito a un vasto pubblico di scoprire un significativo nucleo di opere d’arte che sono state restaurate dopo il sisma del 2016, ecco dunque l’arrivo nella città ducale che così impreziosisce anche la stagione autunnale all’insegna dell’arte con un’altra importante mostra.
“L'arte rimane al centro della nostra offerta culturale e turistica - spiega l’assessore alla cultura Giovanna Sartori - e con questa importante mostra si offre a turisti e visitatori uno spaccato delle meraviglie pittoriche e scultoree del territorio ferito dal sisma, che con coraggio si sta rialzando. Per il tutto il periodo di apertura della mostra saranno aperti e gratuiti anche i Musei Camerino nella loro sede temporanea del Venanzina Pennesi, creando così un bel circuito per visitare e scoprire la nostra città”.
La mostra è a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, frutto della convenzione siglata da ANCI Marche e Pio Sodalizio dei Piceni nel 2017, impegnati in un importante lavoro di recupero delle opere d’arte danneggiate.
In collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, sono state individuate per il recupero e il restauro un nucleo di 51 opere marchigiane di proprietà di 17 differenti Enti pubblici ed ecclesiastici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
Un’anteprima sarà offerta ai sindaci che interverranno a Camerino al Convegno organizzato da ANCI martedì 26 ottobre a distanza da 5 anni dal sisma, alla presenza di Giovanni Legnini, Commissario straordinario alla ricostruzione; Fabrizio Curcio Capo dipartimento Protezione Civile; Antonio Decaro, presidente ANCI; sua Eccellenza monsignor Stefano Russo, segretario generale CEI.
Camerino, 22 ottobre 2021 – 16 progetti presentati, 12 finalisti, 3 vincitori, 4 Atenei in sinergia, 2 sponsor sostenitori: questi i numeri dell’edizione 2021 di Start Cup Marche, la Business Plan competition riservata a studenti e ricercatori che abbiano brillanti idee imprenditoriali a contenuto innovativo, in qualsiasi settore economico, ed aspirino a costituire un’impresa, anche di tipo spin-off universitario.
Importante novità di questa edizione è stata la stretta sinergia tra tutte e quattro le Università della Regione Marche: la Start Cup Marche 2021 è infatti organizzata e promossa dall'Università di Camerino in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, l'Università di Macerata e l'Università di Urbino, dando così modo ai giovani studenti e laureati di intraprendere un auspicato percorso di autoimprenditorialità, che porterà benefici sia per il loro futuro lavorativo e professionale, sia per il territorio.
Start CupMarche ha anche il sostegno di Intesa San Paolo e dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Macerata e Camerino.
Ad aggiudicarsi il primo premio è stato il progetto “Advisor” proposto dall’Università di Camerino, al secondo posto “IntegrityKEY” dell’Università Politecnica delle Marche e al terzo posto “Foodoc” dell’Università di Macerata.
La cerimonia di premiazione dei tre progetti vincitori, ai quali sono stati assegnati i tre premi da 8.000, 6.000 e 4.000 euro, tutti sotto forma di contributo per l’innovazione da utilizzare esclusivamente per la realizzazione del progetto presentato, e del premio speciale, si è svolta presso la sala convegni del Rettorato del Campus Universitario.
I lavori sono stati aperti dai saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari e del delegato del Rettore per Start-up, spin-off e incubatore tecnologico Daniele Rossi; presenti in sala anche i rappresentanti degli enti promotori della Start Cup Marche: Stefano Marasca dell’Università Politecnica delle Marche, Francesca Maria Cesaroni dell’Università di Urbino, Lorenzo Compagnucci dell’Università di Macerata, Nicola Tommasi di Intesa SanPaolo, Rosaria Garbuglia dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Macerata e Camerino.
E’ seguita poi la presentazione dei progetti da parte di tutti i finalisti.
“L’Università di Camerino – ha dichiarato il Rettore prof. Claudio Pettinari – crede molto nelle potenzialità di studenti, laureati e ricercatori e per tale motivo riteniamo fondamentale aiutarli nel settore dell’auto-imprenditorialità, per generare occupazione giovanile e creativa. Da idee di nostri docenti e studenti sono nate almeno 5 imprese di successo che hanno importanti ricadute nel nostro territorio, segnale estremamente positivo”. “Sono inoltre molto soddisfatto – ha proseguito il Rettore – per la sinergia avviata con gli altri Atenei delle Marche che ha dato importanti risultati in questa competizione, nonché per la consolidata collaborazione con Intesa San Paolo e con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Macerata e Camerino”.
“Siamo felici di essere parte di quell’ecosistema dell’innovazione – ha sottolineato Cristina Balbo, Direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo – che proprio qui all’Università di Camerino trova un momento importante. Investiamo molto nel supporto all’innovazione, anche grazie alle competenze distintive messe a disposizione dal nostro Innovation Center, e crediamo nelle start up come motore e linfa vitale del tessuto economico, tanto che Intesa Sanpaolo può vantare una quota di mercato di oltre il 25% per quanto concerne le startup italiane. Vediamo un momento di ripresa per le nostre imprese: una ritrovata vitalità in un momento di trasformazione in cui tanti trend di innovazione stanno accelerando in maniera fortissima. In questo contesto il ruolo dei giovani e delle startup diventa ancora più importante, come motore e acceleratore della propria crescita come per offrire soluzioni per le altre imprese e, insieme, far crescere il territorio”.
La Start Cup Marche è l’unica della nostra Regione ad essere accreditata dal Premio Nazionale dell'Innovazione, promosso dall’Associazione PNI-Cube, l’associazione che riunisce gli incubatori e le business plan competition accademiche italiane. Le tre idee progettuali vincitrici entreranno dunque in competizione con i vincitori delle Start Cup di altri atenei italiani, partecipando di diritto all’edizione 2021 del Premio Nazionale dell'Innovazione, che si terrà a fine novembre.
È stato riaperto nel pomeriggio di oggi il ponte di Sfercia, posto sulla strada provinciale 180 “Camerino - Tolentino”. Una notizia attesa da molti automobilisti.
La Provincia di Macerata ha portato a conclusione i lavori di consolidamento dell’impalcato, per un costo complessivo di 250 mila euro, finanziati con le risorse del sisma del 2016.
Il ponte, situato nel Comune di Camerino, nei pressi dell’uscita della superstrada “Sfercia”, permette l’attraversamento del Rio San Luca, un affluente del fiume Chienti: per la sua collocazione e vicinanza con la Statale 77, è un’opera importante e soggetta a un notevole flusso di traffico, soprattutto in direzione Camerino: si tratta di una vera e propria porta di accesso alla città.
L’Auditorium “Franco Corelli” (Accademia della Musica di Via E. Savonanzi) di Camerino ospiterà domani (venerdì 22 ottobre alle ore 17.00) una tappa del percorso di ascolto del territorio messo in piedi dalla Regione in vista della definizione del nuovo Piano sociosanitario delle Marche.
L'amministrazione regionale intende condividere, attraverso un ciclo di incontri già avviato prima dell’estate, le scelte programmatiche che andranno concretizzate per costruire il nuovo assetto della sanità marchigiana.
L’assessore alla Salute Filippo Saltamartini ha convocato i sindaci dell’Ambito sociale 13, coincidente con il territorio della locale Comunità montana (che comprende tredici Comuni e corrisponde alla Zona Territoriale Asur n. 10 Camerino: Acquacanina, Bolognola, Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Fiordimonte, Montecavallo, Muccia, Pievebovigliana, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Ussita e Visso).
“Come nel corso degli altri appuntamenti svolti, daremo vita a un confronto per ascoltare esigenze e priorità in vista della nuova programmazione. Solo dall’ascolto e dalla condivisione potranno maturare i servizi essenziali, rispondenti ai reali bisogni espressi”, assicura l’assessore Saltamartini.
Verrà riaperto domani pomeriggio il ponte sulla strada provinciale 180 “Camerino - Tolentino”.
La Provincia di Macerata ha concluso i lavori di consolidamento dell’impalcato, per un costo complessivo di 250 mila euro, finanziati con le risorse del sisma del 2016.
Il ponte, situato nel Comune di Camerino, nei pressi dell’uscita della superstrada “Sfercia”, permette l’attraversamento del Rio San Luca, un affluente del fiume Chienti: per la sua collocazione e vicinanza con la Statale 77, è un’opera importante e soggetta a un notevole flusso di traffico, soprattutto in direzione Camerino.
Una cerimonia sentita e di grande trasporto quella a cui ha partecipato il sindaco di Camerino Sandro Sborgia per l’Anniversario della Canonizzazione a Santa Camilla Battista con l’offerta dell’olio da parte della Città di Camerino e l’affidamento alla Santa. Al termine della cerimonia le Sorelle Clarisse di Santa Chiara hanno formalmente richiesto all’Arcivescovo Francesco Massara, che ha celebrato la funzione, l’autorizzazione a procedere alla ricognizione delle ossa della Santa. L'Arcivescovo ha subito dato il suo consenso.
Questa azione, avvenuta l’ultima volta nel 1959, consentirebbe di verificare lo stato delle ossa e, considerate le nuove tecnologie, dare nuove informazioni sul corpo della Santa, compresa la possibilità di delineare verosimilmente il suo volto. Presenti in Chiesa due docenti di Unicam, le professoresse Isolina Marota e Stefania Luciani, che hanno garantito la massima collaborazione mettendo a disposizione anche la propria professionalità per la ricerca e gli eventuali studi che potrebbero nascere.
“L’evoluzione dell’offerta formativa Unicam per la nuova figura del Farmacista” sarà il tema al centro del convegno organizzato dalla Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam, in collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti della provincia di Macerata.
L’incontro, in programma a Camerino lunedì 25 ottobre presso l’Auditorium Benedetto XIII con inizio alle ore 10, si aprirà con i saluti del Rettore Claudio Pettinari e del Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute Francesco Amenta, ai quali seguirà la presentazione del corso di laurea Unicam in Farmacia da parte del responsabile del corso Filippo Maggi.
Ad illustrare le novità dell’offerta formativa nel piano di studi saranno invece i docenti del corso Giulia Bonacucina, Massimo Ubaldi, Laura Giusti, Fabio Petrelli, Gianni Sagratini, mentre la neolaureata Agnese Santanatoglia racconterà il punto di vista degli studenti.
La parola passerà poi ai rappresentanti del mondo del lavoro e della professione: il Presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Macerata Luciano Diomedi illustrerà la figura del farmacista nel nuovo modello di Servizio Sanitario Nazionale, mentre le nuove prospettive del farmacista come operatore sanitario saranno al centro dell’intervento di Chiara Focone, Vice-presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Macerata.
“La figura professionale del farmacista – sottolinea il prof. Filippo Maggi – ha subìto una profonda evoluzione negli ultimi anni, di pari passo al nuovo modello di servizio sanitario nazionale ed al nuovo concetto di ‘salute’, passando da un mero dispensatore di farmaci, ad un promotore della medicina d’iniziativa che deve educare i cittadini ad un corretto stile di vita, così da guadagnarne in salute ed incorrere nelle patologie il più tardi possibile”
“Il farmacista – prosegue il prof. Maggi – rappresenta in sostanza un fondamentale elemento di connessione fra paziente, medico e strutture della sanità pubblica e riveste un ruolo fondamentale nella prevenzione e gestione delle cronicità di una popolazione che sta invecchiando. Inoltre, oggi, in piena epoca pandemica, il farmacista riveste il ruolo di operatore sanitario che collabora all’attuazione della campagna vaccinale e di contrasto al SARS-CoV-2”
“In questo contesto – conclude il prof. Maggi – abbiamo ritenuto importante capire quanto l’offerta formativa che l’Università eroga oggi risponda all’esigenze del mondo della professione. Lo faremo nel corso del convegno, in collaborazione con i docenti del corso di laurea in Farmacia, ascoltando le esigenze e aspettative dei nostri studenti e dell’Ordine dei Farmacisti, trovando interessanti spunti di riflessione per rendere il nostro corso di laurea sempre più appealing e al passo con i tempi”.
Sono iniziati i lavori di risanamento della pavimentazione della provinciale 17 “Camerino-Serravalle” per un valore complessivo di 100 mila euro.
La strada si estende per circa 9 km e collega Camerino con la statale 77, in località Bavareto di Serravalle del Chienti e recentemente la Provincia di Macerata è intervenuta su un breve tratto di circa 200 metri per un lavoro di asfaltatura.
In questi giorni, invece, i lavori eseguiti dalla ditta Gatti & Purini, interessano il primo tratto, molto trafficato perché comprende l’ingresso dell’Ospedale di Camerino.
«Questo intervento sarà realizzato in pochi giorni - dichiara il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari - e permettere così la sistemazione di questa strada molto utilizzata dagli utenti. Il lavoro è stato finanziato con l’avanzo vincolato dell’Ente, costituito dai ricavi delle vendite delle case ex cantoniere e inserito nel bilancio di previsione del 2021».
Ben 240 cantieri aperti, 135 edifici tornati agibili, 150 famiglie di nuovo a Camerino. Cambia passo la ricostruzione nella città ducale dove, soprattutto la ricostruzione privata, ha finalmente iniziato a marciare con la presentazione di quasi 500 progetti nel territorio comunale, la metà dei quali hanno già ricevuto il decreto di finanziamento. Sono circa 350 le persone che sono tornate nelle proprie abitazioni, mentre nel centro storico sono iniziati i lavori in 5 cantieri. Quasi terminate le messe in sicurezza con la consegna degli ultimi lotti in via Lili e in via Costanza Varano. Si passa, dunque, dalla fase post emergenziale al percorso progettuale per costruire la città del futuro.
Procedono i lavori oggetto dell’Ordinanza speciale Camerino, presentata lo scorso maggio insieme al Commissario Giovanni Legnini. È in corso di affidamento la progettazione del recupero della sede comunale e del teatro Filippo Marchetti; consegnato il progetto definitivo del parcheggio meccanizzato e sono in via di definizione i progetti di fattibilità tecnico-economica per la Rocca dei Borgia e l’ex sede della Banca Marche. L’abbattimento del tribunale ha subìto un rallentamento a causa della problematica inerente lo spostamento dell’antenna della telefonia mobile posizionata in cima al palazzo, che è in via di definizione.
“Gli uffici stanno seguendo i tanti altri interventi di ricostruzione pubblica già finanziati – spiega il consigliere con delega alla ricostruzione Luca Marassi - tra questi molte strade, il fosso dello scarico, 4 cimiteri, il Tempio dell’Annunziata, il terminal bus, la sede provvisoria del Comune, le case popolari nelle frazioni e in centro storico. Una mole di lavoro enorme e incredibile. È doveroso sottolineare che si tratta di un impegno straordinario attraverso il quale si sta cercando di portare avanti il processo ordinario dei lavori pubblici, insieme a quello della ricostruzione che necessita di tantissimi passaggi, a volte non tangibili, ma necessari per poi vedere concretizzare il tutto. Con grande orgoglio aggiungo che è stata finalmente sbrogliata la matassa burocratica che impediva la partenza dei lavori per la costruzione della nuova sede della scuola Betti, l’area del cantiere è stata consegnata e a breve sarà stipulato il contratto definitivo da parte della struttura commissariale con la ditta che si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione di questa importante opera”.
Intanto l’Amministrazione comunale ha programmato un’assemblea pubblica con la cittadinanza per il 13 novembre. “Il Covid purtroppo non ci ha consentito di mantenere l’aggiornamento costante della popolazione con le assemblee che avevamo programmato di fare – conclude Marassi – Abbiamo fatto degli incontri online per la presentazione del PSR, ma riteniamo sia fondamentale tornare ad incontrare la cittadinanza in presenza. Per questo stiamo organizzando un’assemblea pubblica per fare il punto sulla ricostruzione intorno alla metà di novembre”.
La Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino ha organizzato per mercoledì 20 ottobre, alle ore 10:00, un incontro telematico con Neri Marcorè per discutere “Diritti umani e ambiente”.
Il tema dell’ambiente e dei diritti umani si inserisce in una riflessione interdisciplinare che comprende diritto, sociologia ed economia, ambiti di studio approfonditi nei tre corsi di laurea attivati dalla Scuola di Giurisprudenza, che sono: Giurisprudenza, Scienze sociali per gli enti non profit e la cooperazione internazionale, Gestione dei fenomeni migratori e politiche di integrazione nell’Unione Europea.
Vi è ormai la presa di coscienza che il rispetto dell’ambiente sia primario a qualsiasi scelta politica. Sviluppo sostenibile e diritti connessi, energia pulita e accesso alle fonti energetiche, flussi migratori e organizzazione della società, valorizzazione dei territori e resilienza sono fattori fortemente legati all’ambiente che le istituzioni giuridiche devono saper regolamentare al meglio.
L’ambiente quindi come dimensione globale che unisce in un unico destino le popolazioni. “Lontani nelle terre degli uomini, abiteremo sempre insieme la Nazione delle piante” (Sofia Salvatori). Abitare e organizzare la nostra esistenza nell’ambiente naturale che ci ospita: questa è la missione delle giovani generazioni.
Nel webinar del 20 ottobre, alle ore 10:00, si dialogherà con Neri Marcorè sull’ambiente, l’uomo e la società. Interverrà anche il giornalista Rai Giancarlo Trapanese.
Tutte le informazioni per il collegamento sono disponibili nel sito www.unicam.it
Numerosi i controlli effettuati dai carabinieri della compagnia di Camerino nella serata di ieri, nel corso di un servizio effettuato per verificare l’osservanza delle prescrizioni in materia di Covid-19.
In questo senso, è stato sanzionato il titolare di un esercizio commerciale perchè ha consentito l'accesso, all'interno del suo locale, a clienti che non indossavano la mascherina.
Segnalati al prefetto di Macerata pure due minorenni trovati in possesso di circa un grammo di marijuana per uso personale, poi posto sotto sequestro.
Nella stessa serata di sabato è stato denunciato un 28enne di Tolentino che, a seguito di un incidente stradale, è risultato positivo al controllo alcolemico. Per lui disposto anche il ritiro della patente di guida.
Dormire bene potrebbe aiutare a prevenire malattie neurodegenerative, tra le quali l’Alzheimer, oppure a ritardarne l’insorgenza. È quanto stanno cercando di scoprire i ricercatori del laboratorio del sonno di Unicam, guidati dal prof. Michele Bellesi della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.
In Italia i malati di Alzheimer sono circa l’4,5% della popolazione over 65, percentuale che cresce se consideriamo la popolazione sopra gli 80 anni; si tratta di una malattia per la quale non esiste ancora una cura e, essendo molto invalidante, rappresenta dunque anche un importante problema sociale.
Il progetto ha ottenuto un importante finanziamento da parte della fondazione inglese “Alzheimer’s Research UK”, che consentirà ai ricercatori Unicam di testare appunto per la prima volta se il miglioramento della qualità del sonno possa ritardare o bloccare l’insorgenza dell'Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative.
“Nel corso degli anni – ha sottolineato il prof. Bellesi – numerosi studi hanno dimostrato che esiste un forte legame tra la malattia di Alzheimer e la qualità del sonno. Attraverso l’utilizzo di un modello transgenico animale che sviluppa la malattia nelle sue caratteristiche principali, molto simile a quella dell'uomo, verificheremo se, potenziando il sonno grazie all’utilizzo di opportuni stimoli sensoriali durante specifici stadi del sonno, riusciremo a frenare il decorso della malattia”
"Se ciò accadesse, ed è quello che ci auguriamo – conclude il prof. Bellesi – si potrebbe aprire la strada allo sviluppo e applicazione di approcci che sfruttano la stimolazione sensoriale durante il sonno, come letti oscillanti intelligenti o fasce audio indossabili, che potrebbero rallentare la progressione della malattia nelle persone affette da Alzheimer attraverso il miglioramento della qualità del sonno".
Si appresta a vivere gli antichi fasti l’incantevole Rocca Varano a Camerino, luogo che sarà al centro delle Giornate del Fai d’Autunno in programma sabato (domani 16 ottobre) e domenica.
Una passeggiata tra cultura e leggende attorno alla fortezza inattaccabile coinvolgerà i visitatori che troveranno sul loro percorso anche una serie di sorprese: tutto catapulterà tra le curiosità e la meraviglia con musica, armature e balli d’un tempo.
Un’occasione unica per visitare uno dei luoghi più suggestivi delle Marche, un'antica fortezza, costruita su uno sperone roccioso a poca distanza dal centro abitato di Camerino. Eretta nel XIII secolo come residenza fortificata della nobile famiglia dei Da Varano, sarà poi trasformata nel XIV secolo in fortezza difensiva.
Per la futura signoria la Rocca costituiva una vera e propria fonte di guadagno, grazie ai pedaggi imposti alle genti che percorrevano la strada sottostante che collegava Roma all'Adriatico. Nel periodo successivo alla fine del ducato di Camerino, si salva dal degrado perché trasformata in casa colonica. Non solo. Domani (sabato) nella città ducale tornerà anche la Fiera di Santa Camilla in viale Giacomo Leopardi. Dalle 8 alle 14 fino a piazza San Venanzio le bancarelle di dolciumi e non solo sostituiranno l’abituale mercato del sabato nel quartiere Vallicelle che tornerà regolarmente la prossima settimana. Tutto insomma per una bella passeggiata autunnale in cui poter godere anche dell’arte vista l’apertura straordinaria dell’edificio Venanzina Pennesi sede temporanea dei Musei Camerino che resterà aperto in tutto il fine settimana.
Per informazioni e prenotazioni: https://www.fondoambiente.it/luoghi/rocca-varano-16828?gfa
Al via le giornate di studio, promosse e organizzate dall’Università di Camerino, con il sostegno della Regione Marche e la collaborazione del Comune di Ascoli Piceno, che si svolgeranno ad Ascoli Piceno presso il Palazzo dei Capitani (Sala della Ragione) e a Camerino presso l’Università degli Studi di Camerino (Polo informatico ‘Carla Lodovici’), il prossimo 22 e 23 ottobre, a cura di Daphne De Luca, Stefano Papetti, Graziella Roselli e Giuseppe Di Girolami. L’obiettivo degli appuntamenti è di riunire, per la prima volta, alcuni fra i massimi esperti del pittore veneziano, in un felice connubio fra studi storico-artistici e studi tecnici che vedono coinvolti storici dell’arte, restauratori, chimici e diagnosti.
La prima giornata, che si aprirà con la lectio magistralis di Claudio Strinati, già Soprintendente per il Polo Museale Romano, è dedicata agli studi storico-artistici sul pittore con alcune nuove riflessioni di natura iconologica e iconografica: gioielli, vestiti, fiori, frutti, candele, insetti e altri oggetti che popolano gli animati parapetti marmorei o lignei nelle sue incredibili macchine d’altare ed altri capolavori.
Ma non solo Crivelli. Nella prima giornata si approfondirà inoltre il contesto culturale e sociale nel quale si muove il pittore al suo arrivo nelle Marche, introducendo invenzioni iconografiche e compositive di grandissima qualità, e quale eredità lascerà sul territorio in un contesto artistico piuttosto fiacco. Si susseguiranno in qualità di relatori studiosi di levatura internazionale provenienti, tra gli altri, dagli Atenei di Bologna, Lille, Harvard, Sapienza Università di Roma, oltre agli esperti e docenti Unicam.
Sabato 23 ottobre, a Camerino, si concentreranno gli interventi inerenti alla tecnica pittorica del maestro veneziano. Numerosi sono gli esperti fra restauratori, chimici e diagnosti che negli ultimi anni si sono dedicati all’analisi delle opere di Crivelli nel tentativo di svelare il complesso e straordinario modus operandi del pittore. Le più importanti istituzioni museali si confronteranno effettuando paragoni tecnici con i dati desunti da nutrite campagne diagnostiche spesso inedite: dalle tecniche di assemblaggio dei supporti lignei e delle maestose cornici, così imponenti con le loro predelle, cuspidi, pilastrini e lunette da divenire opere d’arte a sé stanti, agli strati preparatori e pittorici, dorature, graniture, punzonature e verniciature finali.
Nella seconda, ed ultima, giornata di studio interverranno, tra gli altri, esperti e professionisti provenienti da importanti Musei e Gallerie sia italiani che stranieri.
Per la prima volta dalla riscoperta del pittore si tenterà di presentare, alla comunità scientifica e no, un viaggio nella materia, dedicato all’esplorazione delle tecniche pittoriche di Crivelli svelate dalle indagini scientifiche. La giornata, connotata da un taglio prettamente tecnico, intende rivelare i segreti di bottega che hanno reso i polittici di Carlo non solo dipinti di straordinaria bellezza ma anche manufatti artigianali di grandissima qualità. Crivelli era infatti un eccellente pittore, dotato di grande abilità tecnica, che concepiva le sue opere come rutilanti gioielli di oreficeria nei quali l’oro e l’argento, finemente cesellati e impiegati per impreziosire sontuosi broccati in velluto veneziano, sono i protagonisti assoluti.
“Siamo estremamente soddisfatti – ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – di poter ritornare in aula per affrontare queste due giornate di studio su un artista così importante per la storia della nostra Regione. Ringrazio la Regione Marche ed il Comune di Ascoli per il supporto e la collaborazione, ma naturalmente il ringraziamento più grande va ai docenti del nostro corso di laurea in “Tecnologie innovative per i beni culturali” che hanno organizzato un convegno di elevato spessore coinvolgendo i massimi esperti del Crivelli. Mettere le proprie conoscenze e competenze a disposizione del territorio è uno degli obiettivi dell’Università e questo convegno ne è una ottima dimostrazione”.
“Un appuntamento importante per la nostra città – ha dichiarato il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti – che permetterà di approfondire la conoscenza della figura di Crivelli. Queste due giornate arrivano a breve distanza dal completamento del restauro del Polittico, tornato a splendere nella Cattedrale di Sant’Emidio. Vogliamo rendere Ascoli sempre più un luogo di cultura e di studio: eventi come questo, con ospiti e relatori di altissimo livello, ci permettono di perseguire con forza questo obiettivo”.
“La crescita culturale della città – ha aggiunto l’assessore alla cultura, Donatella Ferretti - non può prescindere da contributi come questi. Siamo onorati di poter ospitare storici dell’arte, restauratori e altre figure di spicco per un simile appuntamento, che andrà a focalizzare la sua attenzione su un artista molto conosciuto e amato ad Ascoli”.
“La 'due giorni', tra Ascoli Piceno e Camerino, - sottolineano gli organizzatori e curatori dell’evento – contribuirà a dissolvere il totale silenzio delle fonti sull’operato di Carlo Crivelli. Il pittore, infatti, è rimasto praticamente sconosciuto per quasi due secoli: Vasari lo ignorerà del tutto, forse perché non vedrà le sue opere disseminate nel lontano e poco accessibile territorio marchigiano, mentre verrà citato per la prima volta da Ridolfi e altri scrittori marchigiani a partire dalla metà del Seicento. La rivalutazione di Crivelli si avrà solo intorno al 1950”.
Resterà aperta fino a domenica 31 ottobre, la mostra dal titolo "La guerra, Camerino, i ricordi". L'avventura italiana di Gerry Brice giovane contadino neozelandese, facente parte delle truppe alleate, che ha trascorso un periodo a Camerino nel 1944. La mostra è stata allestita al Relais Villa Fornari in Località le Calvie, a Camerino. L'idea è nata dopo uno scambio di mail e di foto tra Helen, figlia di Gerry Brice e Fiorella Paino presidente dell'Archeoclub d'Italia Marca di Camerino. Alla realizzazione della mostra ha partecipato anche l'Anpi di Camerino, in particolare con Monica Straini e Marco Montecchiari, il contributo del presidente Mario Mosciatti e il patrocinio dell'Università di Camerino e il Comune di Camerino.
Camerino si prepara al ritorno delle Giornate del Fai d’autunno, una bella conferma voluta per rendere accessibili i tesori della città nel fine settimana (sabato 16 e domenica 17 ottobre) dopo lo stop causato lo scorso anno dalla pandemia.
Un weekend unico e irrepetibile in cui potersi immergere a pieno alla riscoperta di luoghi incantati e dei tesori del suo territorio tra storia e di antiche leggende. Protagonista delle Giornate del Fai di quest’anno sarà Rocca Varano, in un viaggio tra cultura e leggenda di una rocca inattaccabile.
In uno dei castelli più affascinanti della Regione, nonché uno dei “Luoghi del cuore” Fai più votati nelle Marche lo scorso anno, si svolgerà un vero e proprio tuffo nella storia nell’evento reso possibile anche grazie alla collaborazione col Comune di Camerino, il comitato Rocca Varano, Archeoclub d'Italia - Sede Marca di Camerino.
Un’apertura che permetterà non solo di conoscere curiosità in merito a questo splendido tesoro, ma anche di scoprire il podcast del Fondo Ambiente italiano, i mestieri dell'epoca, gli usi e i costumi camerti del XII e XIII. Ci sarà un focus sulla zona verde che circonda la costruzione, con la partecipazione della Pro Loco di Camerino della Militia Bartholomei, delle Soavi Allegrezze dei Da Varano che intratterranno i visitatori con le danze, le musiche e gli stili di combattimento tutte frutto di ricerche su documentazione dell'epoca.
Le Giornate del Fai sono anche un’occasione per rinnovare la grande collaborazione tra Comune di Camerino e Contram: una navetta infatti accompagnerà nel viaggio e provvederà agli spostamenti.
“Il mio ringraziamento va a tutte le associazioni che si sono adoperati per queste giornate – commenta l’assessore alla cultura Giovanna Sartori – è davvero un gioco di squadra alla riscoperta di uno dei nostri luoghi del cuore simbolo della storia di cui Camerino è stata protagonista. Siamo contenti di riproporre le Giornate del Fai dal momento che quest’ultimo si impegna ogni giorno per proteggere la bellezza del Paese e per raccontarla, proposito che abbiamo sposato a pieno già due anni fa quando le abbiamo proposte per la prima volta”.
La Rocca Varano fu eretta all'inizio del XII secolo sullo sperone roccioso a picco fra le valli del Chienti e del suo affluente, il torrente San Luca, a sud di Camerino. Fu tra le fortificazioni più importanti dei signori di Camerino.
Dopo la fine del ducato fu trasformata in casa colonica, restaurata dal comune di Camerino è oggi utilizzata come centro di convegni, mostre e spettacoli. Merita di salirvi anche per lo splendido panorama sul paesaggio circostante.
Visitabile solo all'esterno Originariamente fu la residenza fortificata dei Da Varano e, antecedentemente al periodo comunale, rappresentò la fortuna degli stessi feudatari che imponevano pedaggi a chi attraversava l'Appennino da Roma all'Adriatico e viceversa. Dal 1997 Rocca Varano viene gestita dall'Associazione “Arti e Mestieri” che ogni anno ne cura l'apertura al pubblico come Centro espositivo permanente dell'artigianato artistico.
Per informazioni e prenotazioni: https://www.fondoambiente.it/luoghi/rocca-varano-16828?gfa
Contram partecipa al Festival dello Sviluppo Sostenibile con una bella iniziativa in collaborazione con l'Istituto Tecnico Antinori di Camerino. Una mattinata di formazione sulle nuove tecnologie e il futuro nella mobilità.
Il presidente Contram spa Stefano Belardinelli, accompagnato dall'architetto Valentina Gagliardi e dall'ingegner Stelvio Calafiore hanno affrontato temi coinvolgenti e di attualità come hyperloop, droni taxi, autobus elettrici a guida autonoma, app per informazione e gestione del viaggio. Il Presidente Rosati: - ho accolto molto volentieri l'iniziativa di Contram, sia perché sono tematiche di estrema attualità, sia perché rientrano nel curriculum scolastico degli studenti. -.
I ragazzi hanno partecipato attivamente, intervenendo con domande, osservazioni. Il Festival dello Sviluppo Sostenibile è un appuntamento fisso che coinvolge enti, istituzioni, privati, aziende a livello internazionale. 17 sono i "goal" che propone il festival, i quali spaziano dallo sconfiggere la fame a migliorare la vivibilità delle città, obiettivo comune: lavorare insieme per un mondo migliore.