Camerino, sfiducia a Sborgia. I socialisti: "Teatrino vergognoso frutto di chi agisce dietro le quinte"
“Questo 'teatrino' messo in scena dagli ormai ex amministratori, i quali dovrebbero vergognarsi se ancora ne hanno la capacità e dignità di farlo, è uno sfregio che la città di sicuro non merita, anche in considerazione del particolare momento che essa vive”. Così, in una nota, il coordinamento socialista di Camerino intervenendo sulle dimissioni di 7 consiglieri - 4 di minoranza e 3 di maggioranza - che hanno decretato la fine dell'amministrazione Sborgia.
“Questi signori – continuano i socialisti guidati da Nando Ferretti - non si sono resi conto, ne’ prima ne’ ora che sono fuori dall’amministrazione, che la nostra Camerino è una citta “sull’orlo di una crisi di nervi”. È una grave colpa questa, ma quella più grave appartiene a coloro che sono dietro le quinte (sempre rigorosamente nascosti) che, fingendosi di caricarsi sulle spalle il fardello delle responsabilità di guida della città, fanno i loro comodi”.
“Nella scorsa tornata elettorale hanno di fatto costituito (senza mai apparire) una squadra principalmente composta dalla quasi totalità di elementi con poca o nessuna esperienza sia di amministrazione che di politica, cosa questa necessaria per amministrare al meglio un Ente che si deve rapportare con le altre realtà esistenti nel territorio; basta ricordare le difficoltà di rapporto e le relative diatribe con l’Unione Montana, con i Comuni vicini, con i rappresentanti territoriali che siedono in Regione, difatti basta ricordare gli auguri ‘al vetriolo’ che furono fatti dal sindaco quando il suo predecessore nonché nostro concittadino fu eletto in Regione".
"Potremmo continuare, ma per decoro ci esimiamo dal farlo. Facciamo solo presente ai ‘maneggioni e maldicenti’che operano dietro le quinte, che il loro tempo è finito e non tollereremo, come gruppo socialista, una campagna elettorale come quella precedente piena di insulti, di falsità e di veleni, ma priva di contenuti e di prospettive reali”.
“Noi socialisti – proseguono - non partecipammo, ne rimanemmo volutamente fuori perché l’offesa e l’aggressione personale non ci appartengono, e quello che si vide in certe riunioni organizzate ad arte per incattivire la campagna elettorale ci lasciò basiti.
“Esimi ‘uomini ombra’ dovreste sapere che il ruolo di amministratori va dato a chi sa comunicare con chiarezza, educazione e rispetto per il prossimo (soprattutto per chi non ti ha votato) il tutto condito da ascolto attivo ed empatia.
I socialisti si rivolgono poi direttamente a Sborgia.“Ex sindaco ci perdoni, ma ci permetta di dirle: prenda il buono quando le tocca (eletto) ma anche il male quando le viene (sfiduciato). Lasci le mezze frasi e le mezze illazioni, anche in considerazione della scesa in campo di avvocati con relative puntualizzazioni sulle sue esternalizzazioni, crediamo che tutto ciò rechi nocumento alla città e questo non è un bel vedere, la invitiamo a prenderne atto, anche perché la verità ha i piedi di piombo, ma poi arriva dappertutto.
Sinceramente avendo vissuto dall’esterno tutta la vicenda, non ci sentiamo per onestà intellettuale di giudicare l’atto di dimissioni dei suoi Consiglieri, dato che è una scelta strettamente personale, a volte anche sofferta e dolorosa, ma che va sempre rispettata quando si è in democrazia. Per quanto riguarda la minoranza essa ha solo svolto il suo ruolo, piaccia o non piaccia è cosi”.
"Quello che ci permettiamo di giudicare, perché è stato sotto gli occhi di tutti, è il suo modo di amministrare lei ha utilizzato un modello personale e padronale di Amministrare la cosa pubblica, sicuramente non paritario, altrimenti non avrebbe subito tali azioni. Pertanto lei deve riconoscere la propria sconfitta (con signorilità se ci riesce) cercandone la ragione nei propri errori. Se è convinto di non averli commessi si ripresenti al giudizio dei cittadini sarebbe il modo più consono per prendersi la rivincita”.
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