Dopo un lunedì che ha toccato punte di 45 gradi, interessando la provincia maceratese dalla costa fino alla montagna, la Protezione Civile delle Marche ha emesso, nella giornata di ieri, un bollettino meteo che avrà validità a partire dalle 12:00 di oggi fino alla mezzanotte del 14 agosto.
L'allerta gialla interesserà tutto il territorio della Provincia, e più in generale tutta la Regione Marche, e riguarda la possibilità di rovesci e di temporali.
L'incidente si è verificato, intorno alle 17:15 di questo pomeriggio, in località Canepina a Camerino.
Per cause in fase di accertamento , un 39enne in sella ad una moto che viaggiava in direzione Castelraimondo si è scontrato con un'autoambulanza proveniente dal lato opposto. Ad avere la peggio il motociclista.
Il centauro è stato subito soccorso dai sanitari del 118 e trasportato al pronto soccorso di Camerino per accertamenti. Le sue condizioni non risultano gravi. Praticamente illeso il conducente dell'auto.
I rilievi del caso spetteranno ai militari dell'Arma della Compagnia di Camerino.
Istituito un elenco di professionisti (architetti, geometri, ingegneri ecc.) per l’affidamento da parte dell’Amministrazione comunale di Camerino di servizi di architettura, ingegneria e di altre prestazioni tecniche e attività specialistiche. Da lì il Comune dovrà attingere secondo un criterio di rotazione per l’assegnazione dei lavori per incarichi fino a 40.000 euro e comunque inferiori alla soglia di rilievo europeo, relativi a interventi, opere e lavori pubblici connessi alla ricostruzione post sisma 2016 o a interventi di carattere emergenziale.
"Si tratta di uno strumento di cui abbiamo deciso di dotarci – spiega Marco Fanelli, assessore ai lavori pubblici - per garantire parità di trattamento e trasparenza nell’attività contrattuale sotto soglia per cui non è prevista la pubblicazione di un bando, assicurando anche il rispetto dei principi di economicità, tempestività e correttezza. Questo, considerata la mole di lavoro da cui sono oberati gli uffici comunali che faticano a rispondere a tutte le esigenze che derivano anche dal sisma". L’elenco è aperto e ha validità triennale.
Tornano a splendere la pista e le mura di Gioco del Pallone, conosciute a Camerino come "Sotto le piante".
Il luogo, che nei giorni scorsi è stato deturpato da vandali con scritte spray e bivacchi, questa mattina è stato ripulito e tirato a lucido dal sindaco Sandro Sborgia insieme a tanti cittadini che si sono ritrovati alle 9, rispondendo all'invito del primo cittadino.
"Una bella mattinata per prenderci cura della nostra città - ha detto Sborgia - È stato bello vedere piccoli e grandi impegnati per ripulire un luogo a cui tutti siamo legati e che amiamo. Dobbiamo essere i primi a curare gli spazi che abitiamo e preservare Camerino, così come tutto il territorio. Questo passa da piccoli e grandi gesti. Il ringraziamento sincero e di cuore va a tutti coloro che hanno dato il proprio contributo, davvero tutti, nessuno escluso. Mi piace evidenziare che diversi dipendenti comunali sono stati i primi ad arrivare per rimettere tutto a posto. Un ringraziamento anche alla ferramenta che ci ha fornito il materiale e al supermercato che si è preoccupato di offrirci frutta fresca e bibite. Siamo i primi responsabili della città, che appartiene a tutti. Con questo, ovviamente, rinnoviamo la più assoluta condanna verso atteggiamenti che non fanno bene a Camerino e atti vandalici che non siamo e non saremo pronti a giustificare. Anzi, come ripeto, abbiamo già segnalato sull'accaduto alle autorità competenti e si stanno svolgendo verifiche per individuare i colpevoli."
E’ stato affidato al clarinettista camerte Vincenzo Correnti l’apertura del 9 European Clarinet Festival in programma a Camerino dal 10 al 14 agosto. “Il mio Henghel” Tribute to Henghel Gualdi è stato il primo degli oltre 70 concerti previsti durante il festival.
Sabato 10 agosto alle ore 15 presso la Scuola Primaria Salvo D’Acquisto, Vincenzo Correnti - definito uno tra i più autorevoli interpreti della musica di Gualdi, avendo collaborato e scritto brani insieme al grande clarinettista - è stato accompagnato da tre giovani docenti camerti presso l’istituto musicale Biondi: Chiara Ercoli pianoforte, Lorenzo Scipioni contrabbasso e Giacomo Correnti batteria.
Molto curati gli arrangiamenti, interpretazione impeccabile, il suono del clarinetto del M° Vincenzo Correnti ha letteralmente affascinato il pubblico presente.
Tanti gli apprezzamenti sia agli esecutori che alla musica di Gualdi, che apparentemente semplice e orecchiabile non è di facile esecuzione e interpretazione.
Giusta la scelta della direzione artistica del festival di far aprire la serie degli eventi al musicista camerte Correnti per tutto quello che ha fatto in questi anni e in particolare per non essersi arreso dopo il terremoto, continuando a portare avanti tante iniziative rivolte come ai giovani e alla divulgazione della musica.
"Ripuliamo sotto le piante”. Questo l’appello del sindaco Sandro Sborgia alla città, dopo gli atti vandalici della notte scorsa sulla pista di Gioco del pallone, conosciuto a Camerino come “sotto le piante”. Un luogo a cui Camerino è estremamente legato, spesso frequentato da famiglie, giovani, e che è stato deturpato con scritte spray e bivacchi. “Condanniamo fermamente azioni del genere e abbiamo già segnalato in mattinata l’accaduto agli organi competenti che stanno anche controllando le immagini delle telecamere presenti per cogliere qualche particolare in più – ha detto il sindaco Sandro Sborgia – Naturalmente non siamo né saremo pronti a giustificare azioni del genere: la città va rispettata in tutti i suoi luoghi, dobbiamo essere i primi a renderla più bella e amarla. Proprio per questo domenica mattina alle 9 ci ritroveremo “Sotto le piante” per ripulire la pista, le mura e rimuovere tutte le scritte.
Invito tutta la cittadinanza ad essere partecipe, dando appuntamento a domenica per far tornare a risplendere tutti insieme un luogo di Camerino che tanto amiamo, impegnandoci in prima persona a ripulirlo dopo quanto di spiacevole è accaduto”.
Nei giorni scorsi il Rettore Unicam Claudio Pettinari e il delegato all'Internazionalizzazione Renato De Leone si sono recati in Kosovo per una serie di incontri istituzionali al fine di instaurare nuovi rapporti di collaborazione sia per la didattica sia per la ricerca.
Hanno iniziato la loro visita incontrando gli insegnanti di cultura albanese e kosovara in Europa alla presenza del viceministro per la diaspora del Kosovo, Bekteshi.
Nei giorni successivi si sono tenuti prima importanti incontri con le Università del Kosovo, un primo incontro con il Rettore dell’Università “Ukshin Hoti” di Prizren prof. Ismet Temaj, a seguire il Rettore Pettinari ha incontrato il prof. Heysen Bytyci, vice rettore per teaching and student issues dell’Università “Hasan Prishtina” di Pristina, con entrambi ha parlato di possibili collaborazioni con Unicam nei vari settori di ricerca e didattica.
Infine in merito all’ accordo firmato lo scorso giugno a Camerino per la selezione di 10 studenti dal Kosovo che si iscriveranno in UNICAM nel prossimo anno accademico, la delegazione Unicam è stata accolta al Ministry of Education of science and Technology alla presenza dello stesso Ministro.
E' stato presentato pochi giorni fa a Roma presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Progetto ReSTART, acronimo di: Resilienza Territoriale Appennino Centrale Ricostruzione Terremoto. Il progetto "ReSTART - Non rischiamo più", il primo modello europeo di resilienza che prevede azioni e tecnologie per la prevenzione idrologeologica e antisismica, prende il via sotto la responsabilità dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Centrale (ABDAC), in collaborazione con la Protezione Civile, il Commissario alla Ricostruzione, il Ministero dell'Ambiente e le Regioni Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria.
“Il Progetto, finanziato dall'Agenzia di Coesione, durerà tre anni e partirà dai territori dei 138 Comuni dell'Italia centrale devastati dai terremoti del 2016 e 2017. Per la prima volta in Europa, dopo una catastrofe naturale - dichiara D'Angelis - verranno poste le basi per la conoscenza scientifica e il controllo real time del territorio. E' ora di entrare nel tempo della prevenzione strutturale dei rischi naturali - sottolinea ancora D'Angelis - abbiamo tutte le tecnologie, le competenze tecniche e anche le risorse per rischiare meno e curare meglio i territori.”
La presenza del Professor Gilberto Pambianchi, invitato personalmente dal Segretario Generale D'Angelis, sottolinea la volontà dell'Autorità di Bacino Distrettuale a collaborare strettamente con la Geologia di Unicam. Pambianchi nel suo intervento ha sottolineato che Unicam può mettere a disposizione del progetto le conoscenze geologiche, geomorfologiche e idrogeologiche acquisite nel corso di più di 50 anni di ricerche sul territorio dell'Appennino centrale colpito dal sisma. “Le conoscenze cartografiche e i dati qualitativi e quantitativi sono da aggiornare - continua Pambianchi - alla luce dei cambiamenti operati dai forti terremoti, sia per la stabilità dei versanti che per la valutazione delle risorse idriche: tutto questo al fine di operare in sicurezza durante la ricostruzione e per programmare una seria azione di prevenzione e pianificazione delle attività future.”
Il Dott. Carlo Ferranti, primo dirigente dell'area Difesa del suolo dell'Autorità di Bacino Distrettuale, ha illustrato in dettaglio il progetto ReSTART e ne ha delineato l'obiettivo fondamentale che è quello di ricostruire in sicurezza antisismica e idrogeologica e sottolinea che sono state individuate le aree più critiche e le opere di difesa da realizzare.
Presente all’evento anche il Commissario straordinario per la Ricostruzione, Piero Farabollini, il quale ha sottolineato che la ricostruzione deve essere di qualità, ovvero realizzata attorno a concetti di sicurezza e prevenzione, e da questo punto di vista il progetto ReSTART darà sicuramente un grande contributo.
Formazione ma anche promozione e lancio professionale dei talenti. ETRA – Accademia delle Arti Sceniche e Visive di Camerino sta dimostrando di essere tutto questo. La cantante Alba Ciattaglia, che nell'ETRA è cresciuta come artista frequentando da anni il corso di canto tenuto da Maria Sole Cingolani ed è una delle presenze fisse degli spettacoli di Etra, è infatti pronta per iniziare un seminario di formazione al CET di Mogol. Tre giorni di full immersion, dal 30 settembre al primo ottobre in un centro di eccellenza per una ragazza che già ha dimostrato grandi cose.
La possibilità è infatti nata dal superamento della fase regionale dell’European Music Contest da parte di Alba, già fresca di vittoria nell’ultima edizione di Unicam’s Got Talent, fino all’onore di cantare l’Inno di Mameli nella suggestiva cerimonia di apertura degli Europei Universitari di Tennistavolo Camerino 2019, oltre ad aver mostrato spesso e con forza vibrante la sua comunicatività canora negli stessi spettacoli di ETRA.
“Per me il canto è il modo di esprimermi al meglio, di descrivere sensazioni che altrimenti non saprei descrivere a parole – ha dichiarato Alba Ciattaglia –. Ringrazio per questa possibilità l’ETRA e Maria Sole Cingolani, che mi è sempre stata vicina. Sicuramente è una grande gioia per me aver passato la selezione regionale e avere ora quest’occasione. Al termine del seminario al CET sosterrò la prova valida per la fase nazionale dell’European Music Contest”.
Un grande colpo per Alba e un grande successo anche per ETRA che dimostra la bontà del suo operato non solo nella formazione degli artisti e nella produzione degli eventi ma anche nel lancio dei suoi talenti migliori nel mondo dello spettacolo. Nonostante i sacrifici, nonostante le difficoltà ETRA, con la forza dell'arte e delle emozioni che può suscitare, tiene la testa alta e continua la sua missione. La passione è più forte di tutto.
È il Phoenix Festival la novità dell'estate camerte. Bandabardò e i Pinguini tattici nucleari, due gruppi tra i più noti sulla scena nazionale, saranno i protagonisti di quella che si propone come una nuova idea di festival, in cui sarà sempre la musica la protagonista il 21 e 22 agosto in località Le Calvie a Camerino.
Organizzato dal movimento giovanile Panta Rei in collaborazione col Comune di Camerino, Unicam, la Pro Loco di Camerino, la SIAE e Touring club italiano, i concerti saranno a ingresso gratuito e inizieranno alle 19.30 con due gruppi d'apertura, ogni sera, che anticiperanno il concerto di punta alle 22:30.
“Abbiamo scelto il nome “Phoenix Festival” – spiega Alessandro Salvetti, vice presidente del Movimento Panta Rei – richiamando l’immagine della Fenice che rinasce dalle proprie ceneri. Tutti noi probabilmente non ci saremmo mai uniti se non ci fosse stato il terremoto nel 2016, ma abbiamo deciso di farlo partecipando in prima persona. Il movimento giovanile è stato creato poco tempo fa da un gruppo di giovani, con l'obiettivo di vivere in prima persona Camerino cercando di ovviare a ciò che il sisma ha causato, dando vita a ciò che riguarda la città e il territorio. Abbiamo già organizzato qualche evento, il Summer Panta Rei cioè una serie di tornei sportivi e arriviamo oggi a presentare il Phoenix Festival. Abbiamo optato per un festival musicale perché riteniamo che la musica sia il mezzo più diretto per raggiungere tutti. È la prima edizione, ma puntiamo ovviamente a fare in modo che sia solo un inizio. Un ringraziamento – conclude Salvetti – va agli sponsor e a coloro che ci stanno sostenendo."
Presente anche il vice presidente Agnese Marucci che ha spiegato tutta la logistica dell’evento e Riccardo Cellocco, rappresentante studenti Unicam.
“È un festival che Camerino aspettava – ha spiegato Riccardo Pennesi, consigliere alle politiche giovanili - perché non si può non portare a Camerino un evento del genere. Questo è un bene ed è importante che chiunque voglia organizzare iniziative del genere possa farlo in piena libertà e con l'appoggio del Comune, come accadrà anche per altre che sono già in programma. La volontà è anche di sponsorizzare e pubblicizzare le attività ricettive affinché chi vuole restare sul posto possa godere a pieno del nostro territorio”.
"Abbiamo davanti un periodo complesso e complicato – ha detto il sindaco Sandro Sborgia - ma è bello vedere che anche voi giovani facciate la vostra parte. Questo è un evento che merita di essere sostenuto e merita di essere portato avanti e noi come Amministrazione comunale siamo e saremo contenti che possa essere solo il primo di una lunga serie".
Migliorare i servizi al cittadino e rendere la macchina comunale sempre più veloce ed efficiente. Con questo intento l’Amministrazione ha cambiato il piano di fabbisogno del personale che consentirà di avviare le procedure di assunzione di tre nuovi operai per il Comune di Camerino e di una nuova educatrice per l’asilo nido “La coccinella”, andando a coprire in parte l’attuale carenza di personale.
Una decisione voluta per avere una macchina comunale più attenta ai bisogni del cittadino. “L’amministrazione ha ritenuto necessaria una scelta di questo tipo, specie dopo il raggiungimento della pensione di alcuni operai comunali - ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli – per rispondere alle esigenze dei cittadini. I nuovi operai saranno impegnati principalmente per la cura del verde pubblico, opere di manutenzioni della città e servizi per il cimitero, che abbiamo deciso di non esternalizzare. Sarà così rafforzata la squadra che si occupa del decoro degli spazi verdi urbani e di quelli del territorio, un settore sul quale il Comune è particolarmente impegnato per la quantità di spazi da gestire e per le numerose richieste”. Si tratterà di un operatore cimiteriale, un operaio e un elettricista.
Approvato dalla Giunta anche il progetto esecutivo dei Cammini Lauretani, cammini sul percorso da Assisi a Loreto, ufficialmente inseriti nell’Atlante digitale dei Cammini italiani. Si tratta di un nuovo sistema turistico di “Meditazione e spiritualità” che non si rivolge solo al pellegrinaggio religioso, ma che si inserisce nella tendenza della vacanza esperienziale e in particolare quella del “turismo lento e sostenibile” a contatto con la natura e i paesaggi, oltre alle evidenze storico–architettoniche che i territori offrono in quantità e con caratteri spesso di straordinaria bellezza.
Coinvolti 23 Comuni: Loreto, Serravalle del Chienti, Muccia, Camerino, Valfornace, Visso, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Pievetorina, Serrapetrona, San Ginesio, Treia, San Severino Marche, Belforte del Chienti, Tolentino, Appignano, Pollenza, Macerata, Recanati, Sefro, Montecassiano, Montelupone.
L'incendio è divampato nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16:45, in località Tirello a Camerino.
Le fiamme si sono originate in un fienile agricolo che si trova nella località camerte, composto da circa 200 rotoballe. Non ci sono persone coinvolte ma solo danni al fienile.
Immediato l'arrivo sul posto dei Vigili del Fuoco di Camerino, intervenuti con dieci uomini e quattro mezzi, che stanno provvedendo a spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l'area che è piuttosto vasta.
Ancora da chiarire le cause del rogo.
A quasi tre anni dal sisma che ha colpito il Centro Italia, il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e gli Ordini delle Province di Ancona, Fermo, Macerata, Ascoli Piceno, Perugia, Terni, Aquila, Teramo, Rieti hanno lanciato da Camerino un nuovo allarme sui ritardi, le problematiche e le forti criticità che stanno compromettendo le attività di ricostruzione e di messa in sicurezza di edifici e territori.
“I Presidenti delle Regioni interessate ed i politici locali - hanno sottolineato - siano promotori, anche con iniziative radicali, di una significativa svolta nella ricostruzione. E ’grave la mancanza, ad oggi, di una strategia che, al di là della mera ricostruzione fisica degli edifici, punti innanzitutto alla creazione di un nuovo sistema socio economico il solo che può costituire il vero motore della ripresa, rappresentare una alternativa di vita per le popolazioni ed attrarre chi non tornerà più se non si creano le condizioni di stimolo a ritornare”.
“Purtroppo la ricostruzione sta diventando il terreno di scontro politico che impedisce una lucida visione a medio e lungo termine del futuro dei territori del cratere a livello paesaggistico, economico, sociale, culturale e - non da ultimo - demografico, necessaria per esaltarne le tante peculiarità storiche e ambientali e per impostare, quindi, la confluenza di risorse finanziarie nazionali ed europee attraverso le Regioni. Visione che deve tener conto di come il sisma, in alcuni di questi territori, abbia rappresentato un effetto boomerang - ad esempio rispetto allo spopolamento - generando nuove difficoltà in situazione di già grave crisi”.
Molto difficile per gli architetti, in questa situazione, operare a favore delle comunità in assenza di confronto e di una efficace interlocuzione istituzionale e barcamenarsi, di conseguenza, tra i cavilli burocratici e varie Ordinanze.
“Non si conosce ancora - hanno denunciato - quale sia l’iter dell’annunciata istituzione del “Tavolo tecnico Sisma” con la partecipazioni dei rappresentanti degli Ordini e dei Collegi locali e quali siano le sorti dell’ “Osservatorio con i rappresentanti dei Consigli Nazionali”, strumenti questi di fondamentale importanza per fissare regole formali e garantire trasparenza. Questa mancanza di informazioni più volte richieste, svilisce il ruolo fondamentale di interlocutore naturale svolto dai progettisti che, invece, dovrebbero essere attori protagonisti del percorso della ricostruzione”.
A titolo di esempio il Consiglio Nazionale e i nove Ordini del cratere hanno citato anche l’esclusione dei progettisti dalla pur non breve elaborazione dell’Ordinanza “Chiese”, un vero e proprio pasticcio burocratico nel quale l’intervento dei professionisti viene addirittura considerato privato anziché pubblico in funzione dell’importo dei lavori, con procedure del tutto improprie tanto per l’affidamento dell’incarico che dell’appalto quanto per la definizione della parcella.
“E’ poi paradossale ed emblematico - viene nuovamente ribadito a testimonianza della mancanza di una strategia chiara ed efficace - che siano previste agevolazioni per interventi mirati al risparmio energetico, mentre sono esclusi quelli di “miglioramento e adeguamento sismico”: ciò in assoluto contrasto con l’obiettivo di mettere in sicurezza gli edifici e con il principio prioritario di raggiungere una soglia di sicurezza più elevata”.
“Paradossale anche che i professionisti - pur avendolo ripetutamente richiesto - non siano a conoscenza del numero complessivo delle schede AeDES - Agibilità e Danno nell'Emergenza Sismica - né del quadro conoscitivo delle schede Fast, compromettendo così in modo significativo la possibilità di poter disporre di una visione complessiva per accelerare la ricostruzione. Senza contare, poi, che non ha ancora soluzione l’annoso problema delle schede AEDES tutt’ora mancanti in tutte le regioni colpite con il risultato che ad oggi non si ha certezza né della quantità di interventi da effettuare, né della loro qualità. Permane quindi il dubbio se, per negligenza, manchino i dati oppure se non si voglia dare l’esatta dimensione del disastro: e ciò sarebbe gravissimo”.
Rispetto poi ai mancati pagamenti ai progettisti impegnati complessivamente nella ricostruzione viene chiesto "l’immediato sblocco del pagamento dell’acconto del 50% delle prestazioni di progettazione così come previsto dal Decreto “Genova”, visto che il regolamento attuativo previsto entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto a termini di legge, ancora non è stato emanato".
“Si tratta di cifre significative che - hanno ancora sottolineato gli architetti - risolleverebbero nell’immediato, e in parte, la situazione economica dei professionisti il 97% dei quali proviene proprio dalle aree colpite dal sisma. In caso contrario, il rischio non è solo quello di non trovare più tecnici disposti a lavorare per la ricostruzione, ma di far morire l’economia degli studi professionali e della filiera ad essi collegata che attualmente è l’unica che sta sostenendo con le proprie forze l’avvio della ricostruzione".
“Serve una svolta definitiva - hanno concluso - pena un aumento dei danni per le popolazioni e per i territori che saranno ben superiori a quelli prodotti dal sisma”.
Contram, per la stagione estiva 2019 nei fine settimana (venerdì, sabato e domenica) del mese di agosto, ha riproposto il servizio di collegamento in altura a Frontignano.
Dal primo fine settimana di agosto è attivo un servizio di trasferimento dall’hotel Felicita - piazzale seggiovia Saliere andando in altura direzione Belvedere – Cristo delle Nevi. Questo servizio verrà fatto a frequenza durante la mattina e fino al primo pomeriggio; gli appassionati di mountain bike avranno anche con la possibilità di caricare le biciclette all’interno dell’autobus.
Territorio, sostenibilità e ambiente accessibile a tutti, anche a persone diversamente abili e a chi non è sportivo, ma che, allo stesso modo, vuol godere dell’incanto dei Monti Sibillini e dei paesi che si trovano alle loro pendici come Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera.
Soprattutto in questo momento dove si sta riscoprendo una coscienza ecologica nella popolazione, Contram vuole dare il proprio contributo e limitare così il traffico delle auto private in altura. Anche in altre parti d’Italia le strade vengono chiuse per garantire un corretto rapporto con la montagna e viene garantito l’accesso solo a pedoni, ciclisti e autobus, così come nelle nostre montagne è opportuno incentivare la mobilità lenta (pedonale e ciclabile) e la mobilità collettiva evitando un eccessivo uso di mezzi privati.
Contram si mette a disposizione delle esigenze dei cittadini, delle amministrazioni pubbliche locali e degli enti competenti e cerca di dare la propria impronta ecosostenibile ad un territorio già duramente provato.
Il servizio può anche essere prenotato con anticipo in caso di gruppi numerosi o solo per assicurarsi un posto; quindi, appassionati e non appassionati, Contram vi porta in altura con il bus.
Non si arrestano i successi per la ricerca di Unicam. A distanza di solo un mese dalla comunicazione dell’esito del finanziamento dei progetti europei Nova-Mri e Cast, il gruppo di ricerca, coordinato dalla prof.ssa Piera Di Martino della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, ha ottenuto due nuovi finanziamenti sempre nell’ambito del primo pillar di Horizon2020 (Excellent Science), programma operativo Azioni Mariw Sklodowska-Curie.
Il programma specifico è il Rise, che finanzia progetti per la ricerca scientifica e la mobilità dei ricercatori che collaborano al progetto. Obiettivo dei progetti RISE è quello di finanziare la ricerca di eccellenza e consentire ai ricercatori che lavorano all’interno dello stesso progetto di incontrarsi per condividere esperienze di ricerca, apprendere nuove tecniche, scambiarsi conoscenze ed idee, divulgare i risultati della propria ricerca, creando altresì opportunità per il trasferimento tecnologico delle conoscenze acquisite e sviluppate.
I due progetti finanziati, della durata di 48 mesi ognuno, sono “Staff Exchange for Novel applications in 19f Magnetic ResonanceIimaging (PRISAR2)” e “Magnetic Resonance Imaging, nanomaterials, perfluorocarbons, 19F (SENATOR)”, vedono coinvolte numerose istituzioni di diversi Paesi europei ed hanno ottenuto un finanziamento complessivo di poco oltre gli 5 milioni di euro, di cui 250.000 euro vanno ad Unicam.
Entrambi i progetti sono ancora una volta rivolti allo sviluppo di sistemi innovativi per la cura e la diagnosi dei tumori. Occorre ricordare che le terapie antitumorali, ad oggi più frequentemente impiegate, sono particolarmente tossiche per il paziente che si trova quindi ad affrontare una terapia devastante dal punto di vista fisico e psicologico. Questo perché i trattamenti ad oggi efficaci non sono selettivi e non colpiscono solo le cellule tumorali, ma anche i tessuti sani. La ricerca, finanziata dalla Commissione Europea, è finalizzata allo sviluppo di sistemi che possano colpire in maniera selettiva il tumore, preservando l’integrità e la funzionalità dei tessuti sani, con aumentata sicurezza della terapia e notevole vantaggio per il paziente.
Tra i partner europei che contribuiranno allo sviluppo dei due progetti e che lavoreranno in sinergia con Unicam ricordiamo le università di Lisbona, Napoli Federico II, Duesseldorf, Rotterdam, Strasburgo, Liverpool, Sheffield, Leicester, Edimburgo, il Medical Center di Leiden, più altri partners di aziende private.
Con questi progetti finanziati, UNICAM e l’Area Ricerca dell’Ateneo sono sempre più protagonisti del contesto scientifico Europeo.
Camerino protagonista a Lajatico al Teatro del Silenzio. Hanno suonato sul palco accanto ad Andrea Bocelli otto ragazzi dell’Istituto Nelio Biondi di Camerino, diretto dal maestro Vincenzo Correnti. Dopo il rinvio a causa del maltempo dello spettacolo “Ali di libertà”, che era in programma sabato 27 luglio, Lajatico ha ospitato lo show ed è tornato in scena, proponendo una serata enormemente coinvolgente.
Il sindaco Sandro Sborgia è tornato in Toscana, oltre al maestro Correnti, sottolineando l’ospitalità e la gentilezza con cui è stato accolto da Andrea Bocelli e dagli artisti presenti nella sua tenuta. La fondazione che porta il nome del celebre maestro costruirà la Scuola della Musica a Camerino, che sarà punto di riferimento per l’intero territorio e proprio a questa causa la fondazione ha deciso di dedicare la raccolta fondi.
Tanti i video che stanno circolando in questi giorni con diversi personaggi dello spettacolo che si sono fatti portavoce della campagna solidale. “Nonostante lo spettacolo sia stato rimandato, per i ragazzi sabato è stata comunque un’occasione di crescita umana e professionale perché hanno vissuto un ambiente a loro completamente estraneo – ha detto il maestro Correnti – Poi il fatto di essere sul palco lunedì ed esibirsi direttamente in scena è stata una grande emozione.
La musica è un patrimonio a disposizione di tutti e la nuova scuola che sarà costruita a Camerino sarà un dono prezioso per l’intero l’entroterra. Per questo invito tutti a contribuire con un sms o da rete fissa, donando al numero 45580. La campagna solidale sarà attiva fino al 3 agosto”.
Lo spettacolo sarà trasmesso su Rai1 il 14 settembre quando si vedrà anche il video che la Fondazione ha girato a Camerino insieme ad Andrea Bocelli e alcuni ragazzi dell’istituto Nelio Biondi.
È iniziato il ritiro a Camerino per la squadra del Bitonto Calcio guidata da Mister Roberto Taurino. Nella mattinata odierna una rappresentanza della squadra ha portato i saluti al Vicesindaco Lucia Jajani, al Presidente del CUS Camerino Stefano Belardinelli e al Segretario Generale del CUS Camerino Roberto Cambriani, oltre al Mister Taurino c’erano anche il Direttore sportivo Nicola De Santis e il Capitano Giovanni Montrone.
La squadra e tutto il suo staff proseguono nella marcia di preparazione alla nuova stagione nel ritiro di Camerino (MC), con il tecnico neroverde molto soddisfatto dell’ambiente della città di Camerino e degli impipanti sportivi Centro Universitario Sportivo di Camerino che li vedrà solcare il campo dello stadio Livio Luzi fino al 14 agosto.
È il secondo anno che Camerino ospita il Bitonto Calcio rimasto positivamente colpito già lo scorso anno dall’ambiente e dalla serenità che si percepisce nella città camerte.
La squadra è ospitata presso Villa Fornari, il mister, ma anche i giocatori hanno molto apprezzato la struttura alberghiera, l’ospitalità dimostrata, ma anche la vicinanza della struttura al complesso sportivo.
Il vicesindaco si è detta contenta della presenza del Bitonto Calcio e auspica un loro ritorno in futuro in quanto ritine che sia un bene per la comunità camerte.
Il Presidente Belardinelli ha salutato gli ospiti e li ha ringraziati per la loro vicinanza e per le belle parole dette nei confronti degli impianti sportivi universitari.
Continua l’attività di volontariato di Legambiente Marche a sostegno delle aree colpite dal sisma e dei beni culturali presenti sul territorio. È partito oggi e si chiuderà il 3 agosto il campo di volontariato “Volontari per Natura” di Legambiente che vede coinvolti volontari provenienti da tutta Italia che attraverseranno in lungo e in largo le Marche con un tour di sette tappe che toccherà i comuni di Macerata, Loreto, Recanati, Tolentino, San Severino, Ancona, Camerino allo scopo di monitorare la fruibilità, l’accessibilità e la tutela del patrimonio culturale presente nei vari musei e nelle pinacoteche e l’eventuale esposizione del medesimo ai rischi naturali, come inondazioni e terremoti.
L’approccio principe utilizzato sarà quello della “Citizen Science”, ovvero il coinvolgimento della cittadinanza nella raccolta ed elaborazione di dati utili per meglio comprendere lo stato dei luoghi di maggiore frequentazione e quindi le possibili soluzioni per migliorare la fruibilità e l’accesso ai servizi. I volontari si recheranno nei luoghi prescelti dal progetto con l’ausilio di mezzi pubblici e, servendosi di questionari appositi, annoteranno dettagli ed eventuali problematiche riscontrate nella fruizione del bene e/o del museo. I risultati del monitoraggio saranno presentati sabato 3 agosto alle ore 11 presso la Sala “Spazio Comune” di Palazzo Conventati a Macerata.
“A tre anni dal sisma che ha devastato le aree interne della nostra regione, ci dispiace constatare la mancanza di un piano concreto di gestione del patrimonio culturale della nostra regione che possa rendere davvero fruibili i beni artistici presenti – dichiarano Francesca Pulcini e Marco Ciarulli, rispettivamente presidente di Legambiente Marche e del circolo Legambiente Macerata –. A questo si aggiunge che spesso musei e pinacoteche, soprattutto nel periodo estivo, non sono aperti o sono di difficile accesso ai turisti che decidono di trascorre le vacanze nelle nostre città. Per questi motivi, grazie al progetto VolontarixNatura, abbiamo deciso di attivarci per raccogliere tutte le informazioni necessarie sui beni culturali presenti sul nostro territorio. Questa indagine può rappresentare una grande occasione per enti locali e Regione di vedere da vicino le eventuali problematiche, anche sul piano del turismo, e per capire quali soluzioni adottare. Ci appelliamo a tutte le autorità competenti per lavorare insieme ad una strategia che possa permettere a turisti e cittadini di godere delle nostre opere d’arte nonostante la grande ferita del sisma. Torniamo a chiedere, inoltre, alle Istituzioni di individuare nuove forme di fruibilità attraverso allestimenti temporanei e innovativi nelle aree terremotate che possano valorizzare il grande lavoro svolto dagli organi preposti e dal mondo del volontariato per il recupero dei beni culturali colpiti dal sisma. Siamo infatti convinti che possa rappresentare una grande occasione di rinascita della comunità e un’opportunità di crescita per il territorio”.
Le attività previste dai campi di volontariato rientrano all’interno del progetto “Rinascimento APPennino”, un esempio di collaborazione tra imprese e associazioni che, attraverso un cross over tra i diversi settori creatività, cultura, eventi, economia e turismo, s’impegnano nel rilancio di un territorio messo a dura prova dal sisma partendo dall’autocoscienza culturale della sua comunità.
Dopo un periodo di interruzione causa sisma ed altre vicissitudini negative, riprendono le attività dell’Erbario dell’Università di Camerino, con nuovo personale entrato in organico a partire dall’inizio di luglio.
L’Erbario UNICAM , struttura della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Ateneo camerte, è ospitato nella storica sede del Palazzo Castelli. Esso è noto a livello internazionale come Herbarium Universitatis Camerinensis ed indicizzato, con la sigla CAME, nell’Index Herbariorum, edito a cura del New York Botanical Garden.
A tutt'oggi l'Erbario UNICAM si compone di circa 250.000 campioni di specie vascolari deposti in oltre 200 armadi metallici e alcune scaffalature, distribuiti in quattro stanze.È organizzato in sezioni distinte per ambiti geografici e comprende in gran parte exsiccata provenienti principalmente dall’Appennino centrale e, in particolare, dal massiccio dei Monti Sibillini, ma anche da territori di altre regioni italiane (Trentino Alto-Adige, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) e in misura minore da altri Paesi europei ed extraeuropei. Una sezione è dedicata alla Riserva Naturale Statale Montagna di Torricchio, da circa 50 anni di proprietà dell’Università di Camerino e gestita dall’Unità Operativa Biodiversità Vegetale e Gestione degli Ecosistemi della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.
L’informatizzazione dei campioni essiccati, finora realizzata nell’ambito del progetto “anArchive”, a cui partecipano 21 enti, tra Università, centri di ricerca ed aree protette, grazie all’assiduo lavoro del Curatore dell’Erbario Domenico Lucarini, recentemente scomparso, consente ad oggi la consultazione online di circa 28.000 reperti di piante vascolari.
Nel 2018 l’Erbario ha inoltre aderito ad un nuovo progetto su scala nazionale proposto dal gruppo “CORIMBO” (Coordinamento della Rete Italiana dei Musei Botanici) della Società Botanica Italiana.Il progetto è in fase di sviluppo, ed è stata avviata la ricerca dei finanziamenti necessari alla sua realizzazione.
Dal punto di vista storico, l’origine dell’Herbarium Universitatis Camerinensis viene fatta risalire intorno al 1920, ma le prime notizie della presenza di erbari a Camerino risalgono al 1600 circa. I reperti più antichi presenti attualmente si devono ad un raccoglitore anonimo e sono contenuti in un libro-erbario, di 155 piante, attribuibile orientativamente alla seconda metà del Settecento. Alcuni fogli sono corredati da qualche nota autografa attribuita a Vincenzo Ottaviani, professore di botanica e chimica, fondatore dell’Orto Botanico di Camerino e corrispondente di Antonio Bertoloni, autore della Flora Italica (1833-54).
Nell'Erbario esistono anche altri reperti di interesse storico-scientifico raccolti da Pietro Fantozzi (1887), professore di storia naturale nel Liceo di Lucca, Adriano Fiori, Professore al Regio Istituto Forestale di Vallombrosa ed autore della Flora analitica d’Italia (1923-1929) e da altri illustri botanici, quali Anzalone, Brilli-Cattarini, Chiovenda, Lacaita, Marchesetti, Negri, Pampanini, Pichi-Sermolli e Sarfatti.
Fu con l'arrivo di Vittorio Marchesoni a Camerino nel 1951, che si ebbero le prime erborizzazioni di una certa rilevanza, in quanto per un decennio egli si dedicò alla flora dei Monti Sibillini e zone limitrofe, raccogliendo circa 22.300 campioni, metà dei quali è depositata, per volontà dello stesso Marchesoni, presso l’Herbarium Centrale Italicum di Firenze.
La composizione dell'Erbario si arricchì dalla metà degli anni Sessanta, soprattutto per le raccolte di Franco Pedrotti, provenienti principalmente da Italia centrale e Trentino-Alto Adige, e di Sandro Ballelli, le cui esplorazioni botaniche condotte sull’Appennino centrale nell’ultimo quarantennio (in particolare, Monti Sibillini, con circa 50.000 campioni, Monti della Laga, Massicci del Gran Sasso e della Majella), hanno notevolmente incrementato le raccolte e consentito il ritrovamento di specie di notevole interesse fitogeografico, quali la subendemica Campanula alpestris dei Monti Sibillini (che non era stata più ritrovata da circa un secolo), Serratula lycopifolia dell'Altopiano delle Rocche (Abruzzo) e Crepis magellensis della Majella (primo ritrovamento per l'Italia).
Contributi minori si devono anche all'attività di Domenico Lucarini, Ettore Orsomando, Edoardo Biondi, Andrea Catorci, Federico M. Tardella, Carlo Francalancia, Krunica Hruska, Roberto Venanzoni, Roberto Canullo e Riccardo Pennesi.
L’Erbario è a disposizione per la consultazione da parte della comunità scientifica, per lo scambio di campioni con altre sedi universitarie italiane ed estere, ed è aperto agli studenti dei corsi di Biologia, Scienze Geologiche, Naturali e Ambientali e Farmacia. Di rilievo la presenza di erbari didattici che possono essere consultati dagli studenti per imparare le principali caratteristiche sistematiche delle specie e a riconoscere le piante di interesse officinale.
Stretto è anche il rapporto con l’Orto Botanico per quel che riguarda l’identificazione e l’aggiornamento nomenclaturale delle specie botaniche.
A partire dal prossimo autunno, accanto alle finalità scientifiche tradizionalmente riconosciute agli erbari, quali lo studio della sistematica e della biodiversità vegetale, della distribuzione delle specie sulla superficie terrestre e dell’evoluzione storica della flora di un territorio, è prevista l’organizzazione di eventi di carattere scientifico-divulgativo che sono di fondamentale e crescente importanza nell’ambito dell’educazione ambientale e dell’istruzione primaria, secondaria e universitaria.
Eletto il nuovo presidente della casa di riposo Casa Amica, a Camerino. È Sante Elisei, 48 anni, professionista nel campo ambientale ed assessore del Comune di Camerino con la Giunta Conti. "Da parte mia c'è prima di tutto il ringraziamento al sindaco Sborgia e all'amministrazione per la fiducia nell'affidarmi questo ruolo, consapevole della sua importanza - ha detto Elisei - Sicuramente le nostre priorità sono la qualità della vita degli ospiti di Casa Amica e la costruzione della nuova casa di riposo donata dalla Croce Rossa. Tante famiglie col sisma si sono spostate e sappiamo che la fascia sociale della casa di riposo diventa sempre più numerosa quindi dovremo avere la sensibilità di prenderci cura di tutti gli ospiti con grande umanità e garantendo le soluzioni migliori".
Sante Elisei prende il posto del presidente dimissionario Luigi Vannucci, che aveva iniziato il suo incarico proprio col sindaco Dario Conti, portandolo avanti fino allo scorso maggio. Chiamato e invitato a far parte del Consiglio di Amministrazione dall'attuale Giunta Sborgia, Vannucci ha preferito non accettare per motivi personali che lo indurrebbero a non garantire l'impegno che impone far parte del Cda della Casa di riposo. Lo stesso ha comunque assicurato che resterà a disposizione della nuova Governance.
Il nuovo presidente Sante Elisei sarà affiancato nel consiglio di amministrazione da Leonardo Casaroli, Alessia Panunti, Francesca Pennacchioli e Giorgio Verdolini.
Da parte del sindaco Sandro Sborgia e dell'amministrazione al nuovo direttivo vanno i migliori auguri per un proficuo lavoro.