Altro importante compleanno a Camerino.
A spegnere le 100 candeline questa volta è stata Nazzarena Verolini, storica maestra di Serravalle, vedova di Mario Gentili, titolare dell’omonima impresa di trasporti “Autolinea Mario Gentili” che, fino all’età dei 60 anni, limite massimo per avere l’abilitazione a condurre autobus, ha gestito l’autolinea privata S.Martino-Camerino, il traporto locale, scolastico e universitario.
La vice sindaco Lucia Jajani ha portato gli auguri dell’Amministrazione comunale e della città, festeggiando la signora Nazzarena circondata dall’affetto di tutta la sua famiglia. Le figlie Antonella e Rosella hanno ringraziato, commosse, per la grande manifestazione di affetto ricevuta nei confronti della mamma e testimoniata anche dai numerosi auguri dei suoi allievi che, sparsi per il mondo, hanno voluto omaggiare la maestra con messaggi e telefonate. “Non si può infatti dimenticare colei che ha insegnato a tenere la penna in mano, a comporre e leggere le prime parole ai tanti bambini che allora, nei paesi, frequentavano la pluriclasse. Per molti di quei bambini gli amorevoli insegnamenti della maestra Nazzarena sono stati le basi del successo”. Un importante esempio di vita.
Scivola con la mountain bike lungo un sentiero: soccorsa una donna.
I vigili del fuoco sono intervenuti alle ore 15:30 circa a Camerino, frazione di Campolarzo, località Cascate di Statte, per soccorrere una ciclista caduta lungo il sentiero.
Sul posto la squadra dei pompieri, utilizzando tecniche SAF (Speleo Alpino Fluviali), ha recuperato la donna affidandola ai sanitari del 118. Le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni.
Arriva da Chicago il prestigioso e storico premio internazionale dell’Architettura, assegnato alla Accademia della Musica realizzata e donata alla città di Camerino dalla Andrea Bocelli Foundation e inaugurata nell’Ottobre 2020. “Un segnale importante, un riconoscimento di eccellenza e qualità in un settore chiave e protagonista della rinascita di un territorio” - dice il Sindaco Sandro Sborgia - “E confido che segni un ulteriore punto di svolta nella storia di nuovo sviluppo sarà scritta nei prossimi anni. “L’Accademia della Musica di Camerino è il terzo intervento nel le zone sisma 2016 che ABF ha completato” - dice Laura Biancalani direttore generale - “La volontà è sempre la medesima restituire alle comunità luoghi non solo funzionali ma anche belli, dove la cura degli spazi è la stessa che cerchiamo di mettere nella cura delle relazioni. Luoghi belli da esperire e dai quali lasciarsi ispirare”. Il progetto, realizzato in 150 giorni cantiere dopo un lo stop forzato di 40 giorni causa pandemia COVID-19, ha visto la collaborazione di più team di lavoro. Il prestigioso studio Alvisi Kirimoto, i giovani talentuosi architetti Harcome Studio di Camerino e i progettisti ed esperti ABF. Uno spazio destinato ad aggregare la popolazione all’insegna della musica. La ricostruzione della nuova Accademia della Musica di Camerino, progettata da Alvisi Kirimoto in collaborazione con Harcome, si colloca come terzo intervento post-sisma centro Italia 2016 promosso dalla Andrea Bocelli Foundation a favore dell’area, tra le più colpite dagli eventi tellurici. Il progetto non solo restituisce a Camerino la locale Accademia Musicale, volta ad accogliere oltre 160 studenti e le tante iniziative culturali della comunità, ma dota la città universitaria di una nuova identità architettonica. L'idea che ha guidato la progettazione è stata quella di creare un volume che meravigliasse, non solo da vicino, ma anche da lontano. La pelle, impalpabile, si ispira alla materia delle nuvole, e dona dall'interno uno sguardo ampio verso il cielo. L’auditorium, invece, è una scatola perfetta, che lavora energicamente come un laboratorio musicale. Dalle linee pulite ed eleganti, l’edificio, che si sviluppa su due livelli per un totale di 600 mq, si distingue per la sua pelle eterea in pannelli bianchi di lamiera caratterizzata da forature regolari di dimensione variabile. Ispirato alla rarefazione e al dinamismo delle nuvole, il volume inclinato, adagiato sul declivio del terreno e su una cortina vetrata scandita da pilastri grigi, si dissolve nel contesto. La facciata nord, visibile dalla strada e dal giardino superiore, presenta il volume come una scatola, con i pannelli sospesi a poche decine di centimetri dal terreno. I due prospetti laterali, invece, ne tradiscono l’inclinazione e la pendenza del terreno. A sud, la pelle che avvolge il volume si interrompe, rivelando il piano terra vetrato dietro cui si cela l’auditorium, affacciato sul centro storico di Camerino. Il dicromatismo del prospetto, dato dal grigio scuro della struttura esterna e degli infissi e dal bianco del rivestimento di lamiera, delinea un volume leggiadro ma risoluto, perfettamente integrato nel contesto e al tempo stesso iconico nello skyline cittadino. Un giardino ombreggiato e la piazza inferiore, costituiscono nuovi spazi aperti a disposizione della comunità. Al suo interno, l’edificio ospita nel livello seminterrato un auditorium di 226 mq, mentre al piano superiore un ufficio e 9 aule per l’insegnamento, di cui due più ampie da oltre 30 mq, una da 22 mq per l'insegnamento della musica ai bambini da 0 a 6 anni, e le restanti di circa 14 mq. Il progetto degli interni dell’auditorium, volto a valorizzare lo spazio nonostante le dimensioni contenute, si caratterizza per l’uso dinamico dei materiali. Da un lato il legno di rovere di molteplici superfici ed elementi che compongono la sala, come i pannelli sospesi dalle differenti inclinazioni, i listelli circolari, i pannelli che emergono dalla parete laterale, il fondale interamente ricoperto di legno ed il palco centrale con i suoi pannelli rotanti. Dall’altro il cemento, che definisce le superfici principali che forgiano la struttura, dal pavimento in gres, alla parete di fondo verso al foyer, dal solaio superiore a vista fino agli elementi strutturali. La platea da 180 posti si sviluppa su tre settori, mentre nella zona laterale il percorso degli artisti si inserisce tra i pannelli di legno a parete ed i listelli a tutta altezza, che come le canne di un organo, ritmano lo spazio secondo un’alternanza di pieni e di vuoti. La parete di fondo, interamente trasparente, mette in connessione diretta l’auditorium con il foyer, ampliando la percezione dello spazio. Nel foyer, listelli lignei rettangolari si stagliano dalla parete di fondo fino al controsoffitto, che si inclina verso la facciata di ingresso, seguendo la tensione definita dalla giacitura del volume della pelle bianca esterna. A collegare verticalmente l’edificio, oltre all’ascensore, una scala in resina arancione dona grande vivacità ed energia all’ambiente. Una nota di colore vigorosa che si espande anche al piano superiore, dal pavimento dello spazio connettivo, alle porte di accesso alle aule didattiche e a una delle pareti al loro interno. Nelle aule, oltre agli arredi necessari e alla strumentazione musicale, sono stati previsti specchi e pannelli in legno che gli studenti possono personalizzare, appendendo spartiti o composizioni musicali. Le due aule in fondo di dimensioni maggiori, ospitano studi di registrazione e lezioni-concerti di musica elettronica. A differenza delle altre, sono di colore grigio scuro e presentano alle pareti particolari pannelli lignei microforati che ne migliorano le prestazioni acustiche. In tutte le sale del piano superiore, le finestre circolari posizionate a due differenti altezze, consentono alla luce che filtra dalle molteplici forature dei pannelli di entrare. Aperta tutto l’anno e pronta ad ospitare convegni, manifestazioni, attività di studio e workshop a servizio della comunità, la nuova architettura si presenta come una fucina didattica e innovativa dedicata alla musica, capace di restituire a Camerino un ruolo di riferimento nel panorama culturale del territorio marchigiano e non solo.
Proprio il mix tra competenze, esperienze, amore per il territorio, passione per l’architettura, ha fatto si che la struttura prendesse forma e aprisse le sue porte ad una comunità entusiasta, e non solo perché già molto artisti di fama nazionale e internazionale hanno avuto modo di lavorare nell’Accademia, in pochi mesi grazie anche alla direzione lavori dell’Ing. Paolo Bianchi. Tra i partner del progetto, Fondazione De Agostini, Poligrafici Editoriale, Celebrity Fight Night Foundation, Associazione Adesso Musica, PSC Group, Subissati, Senato della Repubblica, Fabbrini Pianoforti, Order Sons and Daughters of Italy in America, Mike Ferry Organization, Stewart Rahr Foundation, Stefano Ricci SpA, Columbus Citizens Foundation, insieme a Luxy, Blackfin, Fondazione Varaldo di Pietro, Rotary Club Montecarlo-Piana di Lucca, Club Zeta3mendi, Confartigianato Cremona – Gruppo Liutai E Scuola Internazionale di Liuteria, Italy For Christ, Siae, Shure, Lenovo, Amitie Sans Frontieres Firenze, Ermenegildo Gnutti, Targetti, Gruppo Giardini, Lions Club Busseto.
L’architettura contemporanea può convivere con le necessità di rispondere alle esigenze di ricostruzione nei tempi e nelle forme che restituiscono dignità e speranza ad un luogo. Questo premio ne è l’esempio.
In una delle estati più calde degli ultimi anni non poteva mancare per celebrarla la Fiera d’estate a Camerino, tornata lo scorso anno dopo essere stata sospesa a causa del sisma del 2016. Giovedì 12 agosto in viale Giacomo Leopardi dalle 8 alle 20 la città ducale sarà nuovamente pronta a ospitare uno degli appuntamenti più attesi e apprezzati della bella stagione. Dolciumi, bancarelle e palloncini d’agosto che si posizioneranno fino a piazza San Venanzio, davanti alla Basilica. Ci saranno banchi alimentari e non alimentari. Sarà obbligatorio l’uso della mascherina.
Si è svolto questa mattina, presso la sede della Contram a Camerino, il corso di formazione dedicato alla ”messa in sicurezza dei beni culturali mobili librari ed archivistici in situazioni emergenziali”.
L’evento è rivolto ai volontari della Protezione Civile che dovranno occuparsi del delicato intervento di trasferimento dei libri presenti nella biblioteca Valentiniana in altra sede, nell’attesa che venga ricostruita la nuova struttura vista l’inagibilità (causa sisma) del vecchio edificio.
Al corso di formazione hanno partecipato circa 200 volontari. Presente anche il sindaco Sandro Sborgia.
“Il trasferimento dei volumi della biblioteca è un’operazione unica nel suo genere, considerata la mole di testi da spostare e le loro caratteristiche, una sfida impegnativa e delicatissima da vincere tutti insieme. Ringrazio tutti coloro che si sono messi a disposizione”, ha affermato il primo cittadino. Dopo il saluto di Francesca Pulcini, presidente Legambiente Marche, si è entrati poi nel vivo del corso con Mauro Perugini del dipartimento regionale Protezione Civile, Antonella Nonnis e Paola Bartoletti di Legambiente.
Successivamente Francesco Aquili, responsabile Affari generali del Comune di Camerino, e il professor Pier Luigi Falaschi hanno illustrato il progetto di ricollocazione dei volumi della Valentiniana redatto dalla commissione di esperti locali voluta dall’amministrazione comunale. La restauratrice e volontaria Angela Pansini ha, infine, illustrato le modalità di messa in sicurezza beni mobili come i libri, le accortezze per prepararli allo spostamento definitivo alla nuova sede. Luca Zen funzionario della soprintendenza ai beni archivistici di Marche ed Umbria ha relazionato sulle prescrizioni da osservare, indicate dall’ente. Dopo le relazioni degli esperti, si è svolto un sopralluogo sia al Rotary Palace a Madonna delle Carceri dove si trovano attualmente i volumi, sia al convento di San Domenico, dove saranno ospitati.
Il lavoro che attende i volontari è davvero imponente, si tratta di trasferire 150mila volumi antichi e incunaboli, dal Medioevo sino ad Ottocento inoltrato, che fanno parte del patrimonio secolare della Valentiniana una delle biblioteche più antiche delle Marche, ospitata fino a prima del sisma del 1997 nel palazzo ducale, successivamente nel Rotary Palace, che necessita di lavori di recupero.
Nel frattempo, una parte significativa dei volumi sarà messa a disposizione di studenti e ricercatori presso l’aula San Sebastiano sita in centro storico a Camerino.
Grandi festeggiamenti per la centenaria Clara Barboni a Camerino, accompagnati dal suono della banda della città.
In passato, infatti, Clara aveva espresso il desiderio di essere festeggiata dalla banda, se fosse arrivata al traguardo dei 100 anni e così è stato fatto. Il sindaco Sandro Sborgia e la vice sindaco Lucia Jajani hanno partecipato alla bella sorpresa per Clara, giungendo ai giardini del quartiere Le Mosse, in cui abita, portando con loro la banda cittadina che, per l’occasione, le ha dedicato un piccolo concerto. Ad attenderla anche la sua famiglia, gli abitanti del quartiere e gli amici del circolo ricreativo Bucaneve.
Da sempre appassionata di musica, in particolare di musica lirica, Clara ha anche cantato sulle note della Tosca suonate dall’illustre clarinetto del maestro Vincenzo Correnti.
Nata a Camerino il 6 agosto 1921, Clara Barboni ha vissuto i difficili anni del dopoguerra, segnati da una grande povertà. A soli 13 anni inizia ad imparare il mestiere di sarta nella sartoria di Elide Biondi e a 16 avvia l’attività in proprio, che la impegnerà a lungo, fino all’età di 92 anni. Nel 1948 sposa Fernando Verdarelli e dopo la cerimonia i due sposi partono in autobus per il viaggio di nozze a…San Ginesio! La loro unione sarà allietata dall’arrivo di tre figli. Nel 1956 c’è una novità: l’Istituto Case Popolari assegna un’abitazione nuova, nel quartiere Le Mosse, la stessa casa dalle pareti gialle che Clara occupa ancora oggi. È una svolta, finalmente una casa con due camere, una sala, una cucina e un bagno, la vita familiare fa un decisivo passo in avanti. Clara e Fernando sono una coppia molto unita, hanno numerosi interessi in comune: su tutti, l’amore per i figli per i quali fanno ogni sacrificio. Li accomuna anche una grande passione per la musica lirica. Dalle loro finestre escono spesso le note della Tosca o della Traviata, la voce elegante di Maria Callas e quella potente del tenore Giuseppe Di Stefano. Nel 1974 viene a mancare il marito Fernando, una perdita molto dolorosa. Clara ha sempre vissuto e lavorato per la sua famiglia, i suoi tre figli Paolo, Franco e Patrizia e i suoi nipoti e pronipoti. A Clara i migliori auguri da parte di tutta la comunità per questo traguardo importantissimo.
Scontro tra auto e moto: interviene l'eliambulanza. È quanto avvenuto lungo la strada provinciale 256 attorno alle 21:45 della serata di ieri, in contrada Canepina, nel territorio comunale di Camerino.
Ad avere la peggio è stato un giovane motociclista, originario di Castelraimondo, per il quale è stato necessario il trasporto d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona.
La ricostruzione della dinamica esatta di quanto avvenuto spetterà ai carabinieri intervenuti sul posto.
I Vigili del fuoco stanno effettuando, da questa mattina, numerosi interventi a causa del forte vento che ha colpito le provincie di Ancona e Macerata. Le richieste pervenute sono per alberi e rami sulla sede stradale, rimozione di tegole o camini pericolanti.
Le zone con maggiormente colpite della Provincia di Ancona sono quelle relative ai comuni di Jesi, Ancona, Falconara Marittima, Chiaravalle e altri comuni presenti della fascia collinare.
Anche per la provincia di Macerata le zone più colpite risultano essere quelle interne come i comuni di Camerino, Castelraimondo e Macerata.
Alle ore 12 risultano effettuati, complessivamente, dai vigili del fuoco circa 50 interventi.
Presentato ufficialmente a Ripe San Ginesio, il Festival “Storia e Bellezza al femminile”, 2° Festival dei Monti Azzurri, ideato e curato dall’architetto Sandro Polci e organizzato dall’Unione Montana dei Monti Azzurri, con il sostegno della Regione Marche e alcuni altri partner. Dal 30 luglio fino al 16 agosto, ben 13 eventi itineranti verranno accolti in altrettanti borghi, con storie e riflessioni condivise, musiche e brindisi finali nel rispetto delle norme anticovid.
“Nella vita di ogni famiglia c’è una donna straordinaria. Ogni borgo nasconde almeno una bellezza femminile che con creatività e sacrificio, ha contribuito alla crescita del territorio. Dalle donne che tessono, a quelle che fanno ancora la pasta fatta a mano fino a chi ha creato start up innovative. Anche di questo racconteremo al festival.” Così Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, descrive “Storia e Bellezza al Femminile”. “Post-sisma e pandemia, spopolamento e invecchiamento chiedono certezze meno effimere. Madre terra e bellissime storie al femminile, dimostrano che la “memoria crea futuro” tra cultura, economia e visioni olistiche per i nostri territori.” Ne è convinto Sandro Polci, Ideatore del Festival. Il Sindaco di Ripe San Ginesio Paolo Teodori, è stato lieto di accogliere la presentazione del Festival nel suo comune.
L'evento è dedicato a ricchezza emotiva, visione e creatività femminile, grazie a esempi di vitalità, perseveranza e condivisione su cui gli organizzatori si soffermeranno con delicatezza e riflessività, presentando figure marchigiane, di notorietà internazionale o di rilevanza locale. Si inizia venerdì 30 luglio alle 21,15 nel Giardino della Mediateca comunale di Camporotondo di Fiastrone descrivendo la personalità di Joyce Lussu (1912-1998) con le sue esplorazioni, lotte e scritti piceni: ospite di eccellenza la scrittrice Silvia Ballestra. Il Festival proseguirà con un fitto calendario. “Elogio delle donne”, il volume di Philippe Daverio, sarà occasione per ricordare il critico, gallerista e accademico francese, che aveva già aderito, con entusiasmo e amicizia, al Festival dei Monti Azzurri lo scorso anno, pur non potendo partecipare. Lo ricorderanno alle ore 17,00 di sabato 31 luglio, presso il Centro Esagonale, vicino all'area SAE di Caldarola, con l’ironia che, insieme alla genialità, era la sua cifra distintiva, Paola Ballesi, già docente di Estetica all’Accademia di Brera a Milano e Stefano Papetti dell’Università di Camerino.
La storia al femminile non è costellata solo di celebri figure ma anche di sensibilità nostrane, spontanee ed essenziali nella vita picena. È questo il caso delle “Giovani intraprese al femminile”, che tra cultura ed economia esprimono nuove visioni e concrete speranze, o di una ristoratrice novantenne, Duilia Caporaletti, che dialoga con il prof. Tommaso Lucchetti dell’Università di Parma, autore de “I sapori della cucina monastica”. Tra le vite straordinarie, quella di Maria Montessori - pedagogista, medico e scienziata - internazionalmente nota per il suo metodo educativo: "il bambino essere completo, capace di sviluppare energie creative", "dalla libertà emerge la disciplina”; ne parleranno - in presenza o in remoto - Silvia Costa, già Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento europeo e Sofia Corradi, definita “La Mamma Erasmus d’Europa” che ha inventato il Progetto dell'Unione Europea che offre agli studenti universitari – ad oggi oltre 10 milioni - un periodo di studio all’estero.
Per i 700 anni dalla morte del “Sommo Poeta” ci saranno i contributi del Prof. Filippo Mignini, noto e accreditato storico della filosofia che tanto ha anche fatto per la figura di Padre Matteo Ricci, e quello dell’antropologa Giuliana Poli. Una particolare sensibilità verrà poi colta nella persona di Nanny Hellstrom pittrice e moglie di Osvaldo Licini.
E ancora, verrà affrontato il tema dei cammini, una certezza esistenziale ma anche occasione di benessere in anni di marcate insicurezze con, tra gli altri, la storica picena Olimpia Gobbi Infine le parole e gli atti semplici delle monache di clausura, presenze affascinanti, storiche e odierne, delle nostre comunità. Nel giorno della chiusura del Festival, l’arrivederci al prossimo anno avverrà con una festa: musica, brindisi e allegria, condividendo con il pubblico, che diverrà per qualche minuto protagonista del racconto di 21 avvincenti storie marchigiane al femminile.
Insomma, arte e cultura e saperi tradizionali e nuove conoscenze, saranno antidoto alla sedentarietà emotiva che in questi ultimi mesi ha coinvolto molte persone. Perché se è giusto stare distanziati, in certe storie è proprio vero che ci si riconosce e ci si sente tutti un po’ più vicini.
“Unicam piegata ma non vinta, distanziata ma non interrotta dalla pandemia”. Queste le parole introduttive del Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari all’inaugurazione odierna del “Chemistry Interdisciplinary Project”, il cui acronimo è CHIP, perchè la forma del nuovo polo didattico richiama quella di un chip informatico.
All'inaugurazione ha presenziato il Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa.
Insieme a lei presenti il Questore di Macerata Vincenzo Trombadore, il Capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il Presidente della Provincia Antonio Pettinari, il Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il Vescovo di Camerino Francesco Massara, il Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato.
In uno spazio di oltre 6500 metri quadrati sono collocati 44 laboratori e altrettanti uffici, alcune sale studio, un’aula riunioni, un’aula per piccole conferenze ma soprattutto 6 grandi laboratori che saranno legati alle sfide che presenta l’Europa.
“Laboratori”, spiega il Rettore Pettinari, “dove l’interdisciplinarità sarà il filo conduttore. Una struttura dedicata principalmente alla ricerca ma dove gli studenti potranno svolgere il loro periodo di tesi, i dottorandi potranno inseguire i loro sogni, i borsisti potranno concludere i loro studi seguendo gli indirizzi dati. La creazione di questo centro consente di metter a disposizione spazi importanti per la didattica. Il Chemically Interdisciplinarity project è stato realizzato con innovative tecniche di costruzione per garantire la sicurezza in caso di sisma, attraverso un progetto a cura dei docenti della scuola di architettura e design di Unicam. Una “I”di interdisciplinarietà, che è anche “I” di innovazione e internazionalizzazione.”
La realizzazione dell’edificio è stata possibile grazie al cofinanziamento della Regione Marche tramite fondi della Protezione Civile Nazionale e fondi del Ministero per l’Università e la ricerca. Importante anche il supporto ricevuto attraverso le donazioni del Comitato Sisma Centro italia, Croce Rossa Italiana, Provincia di Trento, Rotary Club, Associazione Nazionale Farmacisti, Fondazione Cariplo.
Il polo si occuperà di soluzioni nel campo dei nuovi materiali, nel campo dell’agroalimentare, della salute e del benessere, dell’edilizia sostenibile, del recupero e della valorizzazione dei beni culturali.
Dopo l’intervento del Rettore, il saluto del capo della Protezione Civile Francesco Curcio, presente con il predecessore Angelo Borrelli, ed i ringraziamenti del sindaco Sborgia. I Progettisti Andrea Dall’Asta e Luigi Costa hanno raccontato nel dettaglio i lavori senza precedenti nell’antisismico.
Il Ministro Messa ha posto l’accento sull’importanza della ricerca e ha elogiato Unicam come Università che ha sempre puntato sulla qualità della ricerca e della formazione. “Non basta avere un’Università”, ricorda il ministro, “bisogna ricordarsi che la nostra missione è quella di tenere alta la qualità della ricerca e della formazione”. Di qui il suo riconoscimento ed elogio ad Unicam che piccola antichissima università (1336) ha posto al centro l’importanza della ricerca di frontiera e l’importanza di trasmettere ai giovani non solo quello che trovano sui libri ma il metodo, che è quello che poi aiuta anche nella vita e nel corso del tempo.
Pubblicato su Scientific Reports un articolo che introduce un indice alternativo in grado di descrivere la dinamica quantitativa della pandemia. Gli autori dello studio sono ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche, Infn e Università di Camerino, del Gruppo di ricerca coordinato da RICMASS. Il metodo monitora l'evoluzione correlata delle variabili Td e Rt e ha anticipato l’emergere della variante Delta.
Pubblicato sulla rivista Scientific Reports (Nature.com) un articolo, “Metastable states in plateaus and multi-wave epidemic dynamics of Covid-19 spreading in Italy”, che introduce un nuovo indice alternativo in grado di descrivere in maniera quantitativa la dinamica della pandemia da Covid-19.
Gli autori dello studio appartengono al Gruppo di ricerca Covid-19 coordinato da RICMASS, a cui contribuiscono ricercatori di Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Infn e dell’Università di Camerino.
“La dinamica della diffusione di Covid-19 nelle regioni italiane è accuratamente descritta mediante un nuovo indice, alternativo ai noti parametri Rt (tasso di riproduzione) e Td (tempo di raddoppio) comunemente utilizzati, identificato dopo gli studi effettuati durante la prima ondata”, spiega Giampietro Ravagnan dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ift) coautore del lavoro con Gaetano Campi dell'Istituto di cristallografia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ic), Antonio Valletta dell'Istituto di microelectronica e microsistemi (Cnr-Imm) e Antonio Bianconi (Cnr-Ic e Ricmass), Augusto Marcelli (Infn) e Andrea Perali (Univesità di Camerino) “L’algoritmo per la determinazione dell'Indice RICMASS (RIC-index) è stato testato durante la seconda ondata. Come risulta dalla ricerca, esso fornisce un approccio quantitativo in grado di descrivere la dinamica della pandemia attraverso l’espansione dello spazio dei parametri, ovvero monitorando l'evoluzione della coppia delle variabili Td Rt comunemente usate”, aggiunge Campi.
Td indica il tempo impiegato dal numero di individui infetti per raddoppiare, e viene estratto dalle curve cumulative dei casi totali. Il numero riproduttivo Rt indica invece il numero medio di contagiati per singolo caso positivo in un dato intervallo temporale di osservazione e viene estratto dalle curve del numero di contagi attivi.
“Entrambi evolvono nel tempo indipendentemente mentre il singolo RIC-index = ln(Rt/Td)-2 da un’informazione diretta della velocità di crescita. I dati dell'evoluzione temporale del RIC-index sono disponibili sul sito www.superstripes.net, aggiornati settimanalmente, descrivono l’andamento per le regioni italiane e per i paesi europei: come evidenziato l’algoritmo ha mostrato il successo della campagna di vaccinazione in Italia e anticipato l’emergere della incidenza della variante Delta a metà luglio osservata prima nel Regno Unito e in Portogallo”, conclude Bianconi. “Questo nuovo approccio fisico-matematico appare quindi estremamente utile per predire l’evoluzione di Covid-19 in Europa, soprattutto oggi che si configura una situazione senza precedenti, con la competizione tra: velocità di realizzazione del piano vaccinale nazionale, europeo e globale; velocità di trasmissione della variante Delta; possibile emergere di una nuova variante, data l’assenza di una politica di tracciamento efficace”.
Scivolano con la moto, richiesto l'intervento dell'eliambulanza per soccorrere uno dei due giovani che erano in sella. È quanto avvenuto attorno alle ore 19:00 del pomeriggio odierno, nel territorio comunale di Fiastra.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che, constatati i traumi riportati dai ragazzi a seguito della caduta, hanno richiesto il supporto dell'eliambulanza da Ancona.
Per uno di loro è stato, quindi, necessario il trasporto all'ospedale regionale Torrette in codice rosso, mentre per l'altro il trasferimento all'ospedale di Camerino.
A procedere a tutti i rilievi del caso, necessari alla ricostruzione dell'esatta dinamica del sinistro, saranno le forze dell'ordine. Nessun altro mezzo è stato coinvolto nel sinistro.
Per il Comitato di Camerino della Croce Rossa Italiana oggi è un giorno di festa: il parco macchine si arrichisce di due ambulanze di soccorso avanzato, indispensabili per lo svolgimento del servizio di emergenza territoriale.
Grande è la soddisfazione dei volontari che hanno fatto della loro umanità e del soccorso al prossimo, specie ai più vulnerabili, ai più deboli, la loro missione sin dall'attivazione del servizio risalente al 1915.
I mezzi di soccorso avanzato, con a bordo oltre ai soccorritori un medico e un infermiere di area critica, sono attrezzati con presidi sanitari di competenza medica, come il defibrillatore manuale o il necessario per l’intubazione, fondamentali per ogni manovra di tipo avanzato.
"Si tratta di un acquisto importante per Camerino - ha spiegato Maria Spada, delegata dell’area 1-salute - perchè per ogni postazione dell’emergenza territoriale sono necessari due mezzi, uno costitutivo e uno sostitutivo. La CRI di Camerino ha due postazioni di Emergenza Territoriale: una stazione al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Camerino con a bordo anche personale medico e infermieristico oltre all’autista soccorritore, e una seconda stazione presso la sede CRI di Camerino, che ha come equipaggio un autista-soccorritore e un soccorritore qualificato".
La gioia del Comitato si spiega con l’obiettivo della sua attività, l’aiuto umanitario, che si svolge sulla base di sette principi fondamentali comuni, adottati dalla XX Conferenza Internazionale della Croce Rossa svoltasi a Vienna nel 1965: Umanità, Neutralità, Imparzialità, Indipendenza, Volontariato, Unità, Universalità.
Ricordiamo che la Croce Rossa Italiana ha per scopo l’assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto. Associazione di alto rilievo, è posta sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. La CRI fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa. Nelle sue azioni a livello internazionale si coordina con il Comitato Internazionale della Croce Rossa, nei Paesi in conflitto, e con la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per gli altri interventi.
La cerimonia si è aperta con i saluti del Presidente della CRI Camerino, Gianfranco Broglia, alla guida del Comitato da oramai 18 anni.
Quindi sono intervenuti il sindaco Sandro Sborgia, l’arcivescovo Francesco Massara, il vicepresidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui e i presidenti del comitato regionale Marche CRI Adrea Galvagno e del comitato regionale Abruzzo CRI Gabriele Perfetti.
A seguire i delegati delle 6 aree di intervento hanno presentato il proprio lavoro, svolto sempre con passione e coraggio.
Si è quindi proceduto alla benedizione delle due ambulanze.
L’arte continua ad essere il filo conduttore dell’estate di Camerino. Nell’edificio Venanzina Pennesi è stata inaugurata la mostra d’arte contemporanea “Le dimore del pittore” di Ettore Frani, visitabile fino al 19 settembre, accolta e promossa nel 2019 dalla Raccolta Lercaro. Un’esposizione che si propone come un dialogo con il patrimonio artistico dei Musei civici e le Collezioni diocesane di Camerino.
Una mostra nella mostra, un ponte (come lo ha definito l’arcivescovo Francesco Massara) tra comunità diverse, costruito sulla condivisione. All’interno della mostra sarà esposta anche l’opera che l’artista Frani ha deciso di realizzare e regalare alla città e che rappresenta perfettamente la pratica giapponese del Kintagi, consistente nel riparare con l’oro ciò che è rotto: metafora del riempire le ferite rendendole anche belle, come è per Camerino dopo il sisma del 2016.
“Una sorta di preghiera silenziosa, anche se non liturgica. L’arte per me è sempre sacra – ha spiegato Ettore Frani descrivendo alcune delle sue tele in esposizione -. Opere ad olio su tavola laccata nelle quali il nero rappresenta la base, per arrivare al bianco – Lo sguardo del pittore può cogliere l’invisibile nel visibile. Sono opere che tendono ad essere aperte”.
Concetti sottolineati anche dal sindaco Sandro Sborgia e dall’assessore alla cultura Giovanna Sartori: “L’arte trasforma le nostre vite in bellezza. È una mostra che inauguriamo in una città ferita, dove tanti luoghi sono ancora temporanei, che diventa dimora, come in questo caso con la mostra che si chiama proprio “Le dimore del pittore, va ad arricchire ulteriormente la vasta offerta pensata per questa estate in cui abbiamo voluto proporre tante idee per fare turismo e promuovere la nostra città”.
Claudio Calari, della fondazione Lercaro ha poi spiegato il progetto “Nella Notte” che non si limita solo alla mostra, ma da essa è nata una performance di musica e danza che si concretizzerà il 19 agosto con Valerio Longo, all’interno del Camerino Festival, quando il performer si esibirà in piazza Caio Mario che diventerà una galleria virtuale che prenderà corpo attraverso una proiezione sulle facciate dei palazzi, nella quale le opere di Ettore Frani prenderanno dimora e dialogheranno con i gesti e i movimenti.
Con un unico biglietto sarà possibile visitare la mostra “Camerino fuori le mura, prospettive d’arte dal Quattrocento al Settecento”, il polo Venanzina Pennesi e la mostra “Le dimore del pittore”. Presenti al taglio del nastro anche la curatrice della mostra Paola Feraiorni e Barbara Mastrocola curatrice delle collezioni civiche e diocesane.
L’ambasciatore della Repubblica d’Austria a Roma, Jan Kickert, si è recato in visita di cortesia, quest’oggi, alla città di Camerino.
Il diplomatico, accompagnato dal sindaco Sandro Sborgia e dall’ex portavoce dell’Onu Andrea Angeli, ha fatto subito tappa al centro storico. Il cuore della città, così duramente ferito dal sisma, che ora inizia a vedere nuova luce grazie alle prime riaperture e ai cantieri attivi.
Successivamente Kickert ha potuto ammirare la maestosità della basilica di San Venanzio e come ultimo la mostra “Camerino fuori le mura” allestita a Palazzo Castelli. Qui l’ambasciatore ha potuto osservare la bellezza straordinaria delle opere esposte, dalla Pala ad altare del Tiepolo alla scultura del Bernini.
“L’ambasciatore – spiega il primo cittadino Sborgia – è rimasto particolarmente colpito dalla straordinaria bellezza della città ducale, che resiste nonostante le profonde ferite causate dal terremoto. Per tale ragione Kickert si è ripromesso di ritornare, a stretto giro, in compagnia della moglie che è architetto ed esperta d’arte. Lo aspettiamo a braccia aperte” .
Nell’ambito dell’iniziativa Unicam “Laboratori Aperti” il prossimo 29 luglio presso la sede di Palazzo Castelli (via Pontoni 5, Camerino), il corso di laurea triennale in “Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse naturali”, presenterà alcune attività di ricerca ambientale, di base ed applicata, svolte da gruppi di studio coordinati da docenti del corso, nonché alcune attività imprenditoriali in cui la ricerca ambientale riversa il know how per percorsi economici sostenibili che possono rappresentare interessanti sbocchi professionali per gli studenti del corso di Laurea.
Il corso di laurea in “Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse Naturali” (https://didattica.unicam.it/Guide/PaginaCorso.do?corso_id=10466&ANNO_ACCADEMICO=2020) è strutturato in due curricula. Il primo “Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali” ha come obiettivo quello di fornire allo studente le conoscenze di base finalizzate alla gestione sostenibile degli ecosistemi e della biodiversità.
Il secondo “Sostenibilità Ambientale delle Produzioni e Green Economy” ha invece l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità di lavoro della “svolta green” basata sui principi dell’economia circolare, sulla sostenibilità delle produzioni e la qualità degli ambienti rurali ed urbani.
Nello specifico, gli interessati potranno partecipare a 7 attività laboratoriali articolate come segue: dopo l’accoglienza presso il Polo di Informatica alle ore 9, ci si sposterà a Palazzo Castelli, sede del corso di laurea, dove si terrà una breve illustrazione delle caratteristiche del corso. A partire dalle 9:30 e fino alle ore 12:00 i partecipanti verranno guidati presso le diverse postazioni dove riceveranno informazioni sul tipo della ricerca presentata nonché sulla sua importanza sociale, economica ed applicativa.
Il viaggio inizierà con il LAB1: La ricerca botanica per la tutela della biodiversità (ERBARIO UNICAM) Una banca dati biologica al servizio della ricerca, della divulgazione e della protezione della natura. Si proseguirà poi con seguenti temi. LAB2: Quando la Plastica entra in un circolo virtuoso (OLIANS PLAST Civitanova Marche) Olians Plast Srl e Olians 4 R.ecycle creano opportunità e risorse da ciò che fino ad oggi veniva considerato nulla più che un rifiuto producendo dai rifiuti plastici nuovi materiali destinati al mondo della moda. LAB3: L’economia circolare nei sistemi zootecnici tradizionali (SIBILLANA Visso) L’allevamento tradizionale della razza ovina Sopravissana per la realizzazione di capi di maglieria esclusivi. Un esempio di filiera virtuosa che parte dalla gestione sostenibile dei sistemi pastorali all’utilizzo della lana e dei suoi sottoprodotti. LAB4: Pianificazione e gestione sostenibile delle infrastrutture verdi (STUDIO BOTANICO VENTRONE Macerata)
Le competenze scientifiche del botanico naturalista applicate al Garden design sostenibile nella progettazione del verde privato, del paesaggio urbano e delle aree ricreative. LAB5: La ricerca applicata alla gestione della fauna selvatica (ATC-MC2, U.R.C.A. Macerata, Ricercatori UNICAM) Studi biometrici e morfometrici su specie animali di interesse faunistico-venatorio e Studi comportamentali sui selvatici per la pianificazione di interventi gestionali. La gestione della fauna venatoria come elemento di sviluppo economico delle aree montane e valorizzazione del comparto agro-turistico. LAB6: Biodiversità del suolo e agricoltura sostenibile (Ricercatori UNICAM) Sviluppo ed applicazione di test ecotossicologici, bioindicatori ed indici biotici, per monitorare e valutare gli impatti derivanti dall’uso di fertilizzanti o fitofarmaci sulla "salute" del suolo. La diversità del sistema suolo come elemento centrale dello sviluppo agricolo sostenibile. LAB7: Cartografia tematica e telerilevamento per il monitoraggio e la conservazione dell’ambiente (Ricercatori UNICAM) Il Remote-Sensing: la nuova frontiera per la conservazione della natura, la pianificazione del paesaggio ed il monitoraggio dei cambiamenti globali.
La prenotazione agli eventi è obbligatoria e va effettuata al link https://orientamento.unicam.it/laboratori-aperti-2021
Camerino, 22 luglio 2021 – L’Università di Camerino aprirà il prossimo 29 luglio le porte dei propri laboratori nella sede di Camerino alle ragazze ed ai ragazzi che insieme alle loro famiglie vorranno venire a conoscere da vicino l’Ateneo.
Tra le attività di orientamento alla scelta universitaria, infatti, Unicam promuove l’iniziativa “Laboratori aperti” nell’ambito degli open day nel periodo estivo in cui gli studenti che devono scegliere il percorso universitario hanno bisogno di avere maggiori informazioni e chiarire eventuali dubbi.
Sarà quindi possibile visitare le strutture e seguire le attività proposte dai diversi corsi di laurea nei laboratori dei corsi di laurea di Biosciences and Biotechnology, Biologia della Nutrizione, Ambiente e Gestione Sostenibile delle Risorse Naturali, Chimica, Fisica, Informatica, Matematica, Scienze geologiche e tecnologie per l’ambiente, e nei laboratori delle Scuole di Giurisprudenza e di Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute
“Vogliamo dare alle ragazze ed ai ragazzi e alle loro famiglie – afferma il Rettore Unicam Claudio Pettinari – l’opportunità di venire a conoscerci, di incontrare docenti e studenti, di chiarire dubbi e di avere tutte le informazioni necessarie per scegliere al meglio il percorso universitario. Dal nuovo anno accademico avremo poi importanti novità nell’offerta formativa: è stato istituito il nuovo corso di laurea in “Informatica per la comunicazione digitale” ed è stato rinnovato il corso di laurea triennale in “Tecnico del benessere animale e delle produzioni”.
Prosegue comunque fino al 6 agosto e dal 16 agosto al 3 settembre, sia in presenza che in modalità telematica, presso le sedi Unicam di Camerino, Ascoli Piceno, Matelica e San Benedetto del Tronto, l’iniziativa “Porte aperte in Unicam – estate 2021”. Consultando il calendario disponibile nel sito orientamento.unicam.it, è possibile prenotare l’appuntamento per avere tutte le informazioni sulla didattica, sui servizi, sulle borse di studio, sulle agevolazioni, sulle strutture, sugli alloggi e sui corsi di laurea dell’Università di Camerino.
Cade rovinosamente con la bici e sbatte la testa: ciclista soccorso in eliambulanza.
L'incidente è avvenuto, intorno alle 19:00 del pomeriggio odierno, lungo la provinciale 22 in direzione Torrone di Camerino
Per cause da accertare, un uomo, in sella alla due ruote, ha perso il controllo del mezzo ed è caduto violentemente a terra battendo la testa
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell'emergenza, valutata la situazione, hanno ritenuto opportuno allertare l'eliambulanza, che ha poi trasportato il ciclista all'ospedale di Torrette in codice rosso (da prassi in questi casi)
Riemerge dagli scavi, parte della storia di Camerino. Nel corso dell'avvio dei lavori di scavo per la realizzazione della terza via di fuga alla Rocca dei Borgia, infatti, è venuta alla luce un aggregato murario che farebbe pensare a una porzione delle mura edificate durante la costruzione della rocca stessa: si tratterebbe di un muro preesistente costituente una parte della cinta muraria antica della città. “È innegabile lo stupore provato davanti a quella che è stata una bella sorpresa e che conferma quanto ogni parte della città sia ricchissima di storia – ha detto il sindaco Sandro Sborgia - I lavori si stanno eseguendo sotto la direzione e l’attenzione della Sovrintendenza e dopo l'esecuzione dei rilievi e delle indagini archeologiche, il manufatto è stato protetto attraverso la posa di un telo”.
I lavori per la realizzazione dell'uscita di sicurezza, intanto, procedono con una piccola variazione del progetto originario che porterà i giardini cittadini ad avere una terza via di fuga necessaria per poter adeguare il piano di sicurezza che al momento condiziona gli ingressi, non consentendo di ospitare più di 200 persone contemporaneamente. Un intervento dal costo totale di poco inferiore ai 100.000 euro.
Gli studenti del master di II livello “Aree interne": Strategie per la prevenzione, riduzione del rischio e rigenerazione post disastro naturale” dell’Università di Camerino, guidati dal professor Massimo Sargolini, direttore del master, si sono incontrati con il presidente e il direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, rispettivamente Andrea Spaterna e Maria Laura Talamè. Il tema dell’incontro era confrontarsi sulle problematiche della pianificazione e gestione delle aree naturali protette, nell’ottica di conciliare uso e fruizione della natura e necessità di conservazione sia con riferimento alle attività di ricostruzione post-sisma che alle misure di gestione dei flussi turistici e delle visite, anche a seguito della crisi pandemica in atto.
Altro aspetto rilevante è stato il rapporto dell'area protetta con il sistema territoriale circostante, sia in termini di gestione ordinaria che di progettualità in corso per la valorizzazione delle risorse. Il presidente Spaterna, dopo una breve presentazione del Parco, ha illustrato agli studenti il ruolo dell’ente nell’opera di rigenerazione post sisma del territorio, sottolineando come la chiave stia soprattutto nel dialogo costante con le varie realtà amministrative e associative che lo animano. Ciò ha portato, ad esempio, ad ottenere importanti finanziamenti da parte del Ministero dell’Ambiente per progetti finalizzati alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, nonché al rinnovo dell’adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile per il quinquennio 2019 – 2023, con un piano di azioni strategiche consistente in 99 progetti, frutto di concertazione tra diversi attori a cominciare dai comuni.
Il rilancio del territorio passa inevitabilmente per il Parco “che deve avere la capacità di dialogare, tessere alleanze, fungere da elemento di raccordo tra diverse esigenze, mettendo a disposizione le proprie competenze nei vari ambiti, valorizzando il suo ruolo precipuo che è quello di salvaguardare la natura. Se questo territorio è quel che è, così ricco di bellezze e tradizioni – ha concluso Spaterna – lo si deve al fatto che uomo e ambiente hanno saputo convivere per millenni, raggiungendo un equilibrio che va rafforzato e rigenerato”.