L'ex sindaco di Camerino Dario Conti ha scritto una lettera al viceministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini in merito alla Pedemontana. Questo il testo integrale:
Caro Riccardo, ho letto in questi giorni sulla stampa locale, di cui ti allego copia, un intervento di diverse associazioni ambientaliste tra cui Italia Nostra Marche, Legambiente Marche, Wwf Marche che ti citano, criticandoti, quale vice ministro delle infrastrutture, per il tuo forte interessamento per la viabilità marchigiana, e non per le ferrovie, in particolare per il completamento della pedemontana Fabriano – Muccia in specie il tratto Matelica-Castelraimondo- Camerino- Muccia. Tratto, se non erro, già finanziato dal CIPE.
Che cosa dovresti fare, se non interessarti della viabilità stradale di competenza del ministero dell’infrastrutture? La contestazione delle associazioni afferma che tale arteria aumenterà il trasporto su gomma con grande impatto ambientale, con grossa cementificazione del territorio, con maggiore inquinamento dell’aria, con grave pericolo alla salute dei cittadini.
E’ lo stesso discorso rivolto, molti anni fa, da alcune associazione e da altri, contrari alla realizzazione completa della superstrada 77 Valdichienti, compreso l’attuale presidente della commissione ambiente della Camera. Quelle critiche causarono il rallentamento del completamento della Super Strada da Sfercia di Camerino a Foligno, inaugurata definitivamente nel luglio del 2016. Non sembra che la sua realizzazione abbia portato catastrofi ambientali, grosse colate di cemento, danni alla salute dei cittadini e sfregio alla natura. Anzi, percorrendola si possono ammirare bellissimi paesaggi, ha abbreviato i tempi di percorrenza con l’Umbria, la Toscana ed il Lazio. Garantendo così un maggiore flusso e sbloccandoci da quell’isolamento in cui si venivano a trovare da decenni e decenni i nostri territori.
Tutti i gufi di allora sono stati smentiti. Questa superstrada è un grande veicolo per l’economia e per il turismo dell’intera provincia, dalla costa alla montagna, ai suoi laghi e al parco dei monti Sibillini, non ultimo l’alto piano di Colfiorito. Con il dramma del terremoto è stata utile, perché non siamo stati bloccati come, invece è accaduto per quello del 1997 dove la vecchia SS 77 è stata chiusa per molto tempo. Ora che siamo quasi al penultimo miglio per completare la Pedemontana ritornano i critici, i contrari ed i soliti comitati di contestazione.
La Pedemontana, così come tutte le intervallive previste nella Quadrilatero, è fondamentale ed importante, come il pane, per l’intera nostra provincia. La Pedemontana, arteria trasversale di collegamento tra le vallate dell’Esino e del Chienti, metterà in collegamento la prossima superstrada 76 e l’attuale superstrada 77, ovvero le loro aree industriali e turistiche. La sua realizzazione non può avere attese lunghe specie oggi che il nostro territorio montano è stato gravemente colpito dal terremoto. Il tratto da Matelica a Muccia, passando per Camerino, sarebbe un vero toccasana non solo per le città di Matelica, Castelraimondo, Camerino, ma pure per i piccoli centri come Muccia, Pievetorina, Montecavallo, Visso, Ussita, Castelsantangelo, Valfornace, Fiastra, Bolognola. Li libererebbe ulteriormente da quell’atavico isolamento economico-occupazionale, che, per troppo lungo tempo, è vissuto in queste aree montane, formate anche da piccoli centri, contribuendo all’indebolimento dell’economia, allo spopolamento e all’andar via dei nostri giovani. Infine catturerebbe il traffico, che scivolerebbe via lungo le verticali dell’Esino e del Chienti, con grosso vantaggio per questo entroterra.
Caro Riccardo, oggi la Quadrilatero ed il tuo ministero dovranno andare avanti con più determinazione e velocità di ieri, senza curarsi di loro. Se qualche aggiustamento potrà essere apportato, esso non dovrà procurare stravolgimenti al progetto approvato e finanziato e senza allungamento dei tempi di realizzazione. Il nostro territorio non può più attendere, in particolare ora che ha subito un distruttivo terremoto, nelle case, nell’economia, nelle attività produttive e nella nostra mente. Penso che i nostri sindaci, soprattutto dei comuni sopra citati, facciano sentire la loro voce isolando i futuri gufi e i soliti contrari.
Incredulità e dolore a Camerino e nel mondo sanitario maceratese per l'improvvisa e prematura scomparsa di Stefano Amici.
A stroncare Amici nella serata di ieri è stato quasi certamente un infarto. Stefano Amici aveva appena 53 anni. Autista volontario della Croce Rossa Italiana, faceva 118 all'ospedale di Camerino.
In passato aveva avuto problemi di trombosi ad una gamba, ma nulla lasciava presagire la tragedia che, invece, si è improvvisamente materializzata martedì sera. Dopo il terremoto, la casa dove viveva era stata dichiarata inagibile e attualmente si trovava in autonoma sistemazione.
Amici era amato e stimato da tutti i colleghi e dal personale medico e paramedico. Lascia i suoi due figli.
La salma è stata composta nell'obitorio dell'ospedale di Camerino.
Anche IoNonCrollo protagonista al Montelago Celtic Festival, che anche quest'anno ha scaldato l'estate del centro Italia. I volontari dell'associazione hanno avuto la possibilità di presentare le attività ed i progetti di IoNonCrollo nella tenda Tolkien e hanno tenuto aperto lo stand nei tre giorni del festival facendosi conoscere al numeroso pubblico di Montelago. Inoltre, grazie al ricamificio F.lli Ferrari di Civitanova Marche, sono state consegnate al termine del torneo di rugby due magliette personalizzate con il logo dell'associazione, una a Marco Storani, come Miglior giocatore, e l'altra al capitano della squadra di Fabriano che si è aggiudicata il Premio Fair Play. Il grazie dell'associazione inoltre va a Michele Serafini e ad Arte Nomade, che hanno voluto IoNonCrollo fra le realtà partecipanti a raccontare il dramma del terremoto e le attività sociali messe in piedi a seguito del sisma.
Nei giorni precedenti invece, questa volta in Toscana, a Serravalle Pistoiese, è stata organizzata una “24 ore di tennis” solidale per IoNonCrollo. Una bellissima manifestazione, organizzata nei minimi dettagli, composta da due squadre che si sono alternate in singolo o doppio e hanno coperto 24 ore di gioco in tre campi. Alla premiazione era presente anche l'amministrazione di Serravalle Pistoiese e l'assessore allo sport ha giocato anche l'ultima partita. La manifestazione, nata da un'idea di Dino Berti è portato avanti dallo staff del Rio Tennis & Padel club, ha permesso di raccogliere 3500 euro che sono stati devoluti all'associazione IoNonCrollo per il progetto del Quartiere delle Associazioni.
Il 31° Camerino Music Festival non si ferma: dopo il concerto dell'ensemble di fiati dell' Accademia Italiana di Clarinetto diretti dal M. Angelo Semeraro, mercoledì 9 agosto presso il Cortile di Borgo Colle Ridente, Davide Burani ci condurrà in un elegante e affasciante viaggio nei salotti europei dal '700 al '900 attraverso i Capricci d'opera scritti da vari autori per arpa sola, con musiche di Haendel, Mascagni e Offenbach.
Mentre giovedì 10 agosto il Festival si sposta a Torre del Parco per il concerto "Rapsodia Balcanica" con l' Italian Clarinet Consort diretto dal M. Piero Vincenti: un percorso attraverso la musica balcanica e klezmer che vedrà come protagonista l'intera famiglia del clarinetto, da quello piccolo al contrabbasso.
Tutti i concerti hanno inizio alle ore 21.15 con ingresso gratuito.
Lo scenario è davvero pietoso: basta percorrere pochi metri per rendersi conto di quale sia il livello di sporcizia, cui hanno contribuito in maniera decisiva gli automobilisti che ogni giorno passano lungo la superstrada 77.
Sull'arteria gravita un traffico importante, ancor di più dopo l'apertura del tratto che porta fino a Foligno. Se c’è purtroppo un fatto che non cambia è il quadro di degrado e sporcizia complessive.
Un autentico disastro e un pessimo biglietto da visita per chi scende e per chi sale lungo la superstrada. A margine della carreggiata spunta una raffica di immondizia, cartacce, lattine, pezzi di plastica, senza contare i sacchetti pieni di rifiuti abbandonati lungo la strada. Un quadro da incubo che resiste da troppo tempo. Anche se i mezzi che raccolgono i rifiuti passano da queste parti, ci vuole un attimo perché tutti torni a essere come prima, forse anche peggio di prima. Ci sono, poi, un paio di piazzole naturali che si prestano alla perfezione per diventare oggetto di scarico per gli automobilisti più indisciplinati e con scarso senso civico.
Le immagini documentano quello che abbiamo trovato in una piazzola a poche centinaia di metri dall'uscita per Camerino: anche un paio di mutande, oltre a giornaletti di annunci erotici di ogni tipo, profilattici e ogni genere di immondizia. Basterebbe davvero un pizzico di senso civico in più, per evitare questo brutto scenario.
Da Legambiente Marche riceviamo
Ormai ci siamo. Sono ufficialmente partiti i cantieri per la realizzazione della Pedemontana Fabriano-Muccia, una intervalliva già prevista dalla Quadrilatero che, partendo da Fabriano, attraverserà i Comuni di Castelraimondo, Matelica e Camerino, sino ad interconnettersi all’altezza della Sfercia con l’altra grande opera Civitanova-Foligno portata a termine recentemente.Costo complessivo previsto 2 miliardi e duecento milioni di euro, quasi 4 mila miliardi e mezzo delle vecchie lire: la stessa cifra che l’Europa si è impegnata a dare a l’Italia per i danni del recente terremoto. Costo previsto della Pedemontana Fabriano-Muccia circa 320 milioni di euro.Il Governo ha inserito il progetto, originariamente pensato da Berlusconi e Lunardi nella Legge-Obiettivo, nella Legge “Sblocca-Italia”, il CIPE ha stanziato le somme, la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato i decreti di occupazione d’urgenza delle aree ed i relativi espropri.È forse il caso di ribadire che Legambiente non è contraria né alle strade, quando servono, né, tantomeno, all’ammodernamento delle infrastrutture.Ma qui siamo davvero all’assurdo.
Il Progetto Quadrilatero è partito quasi venti anni fa con uno studio della Società Internazionale Price Wather House and Coopers, il cui costo economico sarebbe stato sostenuto dalla “cattura di valore” economico-finanziario, in parte prodotto dalle aree beneficiate dal passaggio della Quadrilatero, aree ben individuate in un Piano di Area Vasta (PAV) e dislocate lungo l’arteria, nonché dai contributi derivanti dal versamento della tasse Camerali e dall’IMU dovuti allo Stato dai proprietari dei capannoni dei territori attraversati dall’arteria.L’effetto dell’infrastruttura sarebbe stato l’aumento di migliaia di nuovi posti di lavoro.Solo dalla realizzazione della Pedemontana Fabriano-Muccia sono attesi in dieci anni 90.000 nuovi posti di lavoro.Ebbene, il castello originariamente previsto è drammaticamente crollato sotto i colpi della crisi economica che si è abbattuta sull’Italia e sull’Occidente.Abolita dallo stesso Berlusconi l’IMU, entrato in crisi il sistema camerale, non una sola delle aree di sviluppo previste nei PAV è divenuta realtà, il costo astronomico della infrastruttura è ricaduto interamente sullo Stato senza che un solo posto di lavoro in più, tranne quelli ovviamente delle maestranze impegnate nei lavori, possa essere ritenuto conseguenza diretta della Quadrilatero.
Oggi si replica con l’Intervalliva Fabriano-Muccia.Chiediamo al Governo, alla Regione Marche, ai Sindaci (sino ad oggi all’unanimità): quale analisi economica sorregge l’impalcatura progettuale di questa mega-infrastruttura?Esiste una seria analisi “costi-benefici” dell’opera, attualizzata e corredata da proiezioni vere e non da fantasiose ipotesi, tutte smentite dalla realtà, come quelle elaborate dagli economisti della Price Wather House and Coopers e recepite dai nostri amministratori poco lungimiranti? Non esiste.Esiste un’indicazione delle priorità infrastrutturali dopo il terremoto devastante che ha sconvolto i nostri territori? Non esiste.Esiste un documento della Regione Marche e del Governo contenente Linee-Guida per la ricostruzione post-sisma? Non esiste.Nell'assenza più totale di piani attuali di sviluppo, una colata di cemento si abbatterà sulle “colline del verdicchio”, segnando irreversibilmente le linee armoniose del nostro paesaggio.Fabriano diverrà, forse, “Capitale Creativa”, ma lo sguardo con cui si appresta ad affrontare la dura realtà rappresentata dal completo smantellamento del modello industriale dei Merloni e della Ariston è ancora rivolto al passato.Non si ragiona di “autostrade informatiche” e di “banda larga” ma di ponti, gallerie e viadotti.Le opere d’arte che terranno banco nei prossimi anni non saranno quelle del Barocci, del Pinturicchio e del Rinascimento marchigiano, ma quelle di calcestruzzo che segna una continuità a dir poco inquietante tra vecchi e nuovi governanti.
“Crediamo che sia tempo di scelte, soprattutto in questa fase così delicata per le Marche – dichiara Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche –. “Siamo convinti che dalla crisi e dal terremoto si possa rinascere puntando sull'agricoltura di qualità, sulle attrattive del paesaggio e dei Centri ricchi di storia e non sui piloni di strade. Ora più che mai è necessario investire sui servizi alle comunità e alle imprese, come ad esempio la banda larga, con l’obiettivo di aumentare il senso di identità e di appartenenza di questi territori e di creare la spinta per una rinascita che renda le Marche competitive, contemporanee e in grado di generare futuro”.
Dopo l'affollato appuntamento di Matelica, alla Corte del Museo Piersanti con lo psichiatra Paolo Crepet, Non a Voce Sola inaugura la sua nona tappa a Camerino, Giardini della Rocca, martedì 8 agosto, in un appuntamento pomeridiano alle 18.00. Saranno due scrittrici di rara grandezza le ospiti della serata: Loredana Lipperini e Lucia Tancredi. E' affidata , infatti, a Lucia Tancredi la presentazione dell'ultima fatica letteraria di Loredana Lipperini: L'arrivo di Saturno.
Le due scrittrici, ambedue marchigiane, l'una di nascita, l'altra d'adozione, sulla scia della potenza, fil rouge della rassegna, dialogheranno sull'ultimo romanzo della nota scrittrice e conduttrice radiofonica. Loredana Lipperini, autrice di tanti e luminosi saggi sulla condizione femminile da "Ancora dalla parte delle bambine" (2007) a "Non è un paese per vecchi" (2010) a "Di mamme ce n'è più d'una" (2013) a "L'ho uccisa perchè l'amavo" (2013), regala ai lettori un romanzo che come dice lei stessa non è solo un memoir generazionale, "ma è anche altro: è, soprattutto, una riflessione sulla letteratura e la finzione. Ed è un ibrido: c’è la realtà, c’è un’amicizia femminile, c’è la Storia. E c’è, infine, lo scarto nel fantastico". Un romanzo complesso strutturato su più piani di racconto, più storie, più amori, più vicende intrecciate. La storia principale è quella di Graziella De Palo, giovane giornalista, innamorata della giustizia, che scompare per sempre a Beirut il 2 settembre 1980, assieme a un collega. I due giornalisti si erano imbattuti in una complessa vicenda, legata al traffico d’armi, che si intreccia con il terrorismo italiano di quegli anni violenti e misteriosi. Una vicenda, reale, quella di Graziella De Palo, che tocca molto da vicino Lipperini: la voce narrante del romanzo “doppio”, Dora, è stata molto amica di Graziella durante l’adolescenza. C’è poi un’altra storia, inventata: quella di un pittore olandese, Han van Meegeren, che accetta di dipingere un Giudizio Universale in Italia, nelle Marche, e precisamente in un santuario in provincia di Macerata, a Col de’ Venti, terra colpita recentemente dal terremoto, a cui l’autrice è molto legata. E' in definitiva un'opera che sfugge a qualsiasi classificazione, è si una riflessione sul rapporto fra letteratura e finzione, ma è soprattutto la storia di un'amicizia femminile e la testimonianza di un'Italia dove i segreti rimangono segreti, dove la realtà supera la fantasia, dove l'onestà si paga con la vita. E' anche l'incontro del microcosmo con il macrocosmo, della storia ufficiale con la storia personale di una giornalista che si imbatte in una notizia, ed è quella notizia a valerle la vita. Accanto a questa storia, la storia del pittore olandese, da contezza, invece, dell'amore inaddomesticato che la scrittrice nutre per la terra marchigiana, quella terra che è stata colpita dal terremoto e che è ancora ferita dalle macerie e da una ricostruzione mai iniziata.
L'incontro si prefigura interessante e imperdibile ed è stato promosso dal Comune di Camerino e da tanti volontari come Monica Straini che si adoperano alla rinascita delle terre colpite dal sisma e non si arrendono all'esodo o alla diaspora di tutti coloro che sono stati costretti ad abbandonare le loro case.
Una delle novità che il “Camerino Music Festival” grazie alla nuova direzione artistica propone da tre anni è quella di dare il giusto spazio e riconoscimento a una importante realtà musicale La banda musicale Città di Camerino” che da tanti anni è punto di riferimento per molti giovani del territorio che grazie a questa istituzione hanno potuto avvicinarsi allo studio della musica e alcuni di essi anche farne anche una professione. In occasione del 29° Camerino Music Festival nasce L’orchestra di Fiati Città di Camerino che comprende solo in parte alcuni componenti della Banda cittadina ma si amplia con l’aggiunta di promettenti giovani del territorio e non solo. ( Per questa edizione ci sono stati ragazzi proventi anche da fuori regione)
Una bella occasione e opportunità di studio e confronto, due giorni intensi di prove con la presenza di grandi solisti, quest’anno Gianluca Scipioni ( 1° Trombone dell’orchestra del Teatro Regio di Torino e membro del “Gomaln Brass Quintet”) e il concerto o concerti all’interno del Festival.
Troppo spesso la musica per orchestra di fiati non viene giustamente valorizzata come dovrebbe e molti l’associano alle esecuzioni della bande popolari di paese in occasione di feste religiose o civili.
Esiste un importante repertorio originale o di ottime trascrizioni che valorizzano tutte le possibilità timbriche e musicali che un organico del genere più riuscire a proporre coinvolgendo il pubblico.
In tanti anni la Banda Musicale Città di Camerino è riuscita grazie alla direzione del suo direttore e anima Vincenzo Correnti ha proporre cose molte interessanti e nuove caratterizzando sia il repertorio che il modo di proporsi al pubblico e L’orchestra di Fiati che si propone al Festival è ancora maggiormente interessante.
Buoni giudizi da parte degli stessi solisti e degli addetti ai lavori hanno decretato l’ottimo livello raggiunto dalla formazione.
Il concerto di sabato 5 agosto ha proposto due prime esecuzioni veramente pregevoli e interessanti“ET Extra Trombone a pocket concerto for Trombone and Concert Band“ di Dario Bortolato e“Jazz Portrait of Mister Halls“ di Giampaolo Casati entrambi dedicati a Gianluca Scipioni brani che hanno permesso ai musicisti di raggiundere anche importanti obiettivi musicali .
Bello anche l’incontro con il M° Scipioni che subito a messo a proprio agio tutti i componenti e si è dimostrato molto disponibile a dare consigli tecnici e musicali in particolare alle sezioni degli ottoni.
Sicuramente come dicevano all’inizio una idea vicente di Camerino Music Festival che ci auguriamo possa continuare anche negli anni prossimi.
L’organico di questa edizione:
Flauto: Paccamiccio Lucia - Aureli Arianna - Camela Loredana
1° clarinetto: Casadidio Martina - Forti Letizia - Forti Ada - Aureli Cristina - Ruggeri Pino - Orsi Alessio –
2° clarinetto : Bollini Alyssa - Rivelli Silvia - Isac Giorgiana - Quintiliani Arianna
3° clarinetto: Mancinelli Micaela - Martelli Filippo
clar. Basso: Morosi Federico
sax c.alto: Fiorentini Eleonora - Pucci Ilaria - Biondi Roberto - Sbriccoli Lisa - Colucci Luigi
sax Tenore: Micarelli Roberto - Spurio Gilberto - Camertoni Silvia - Aringoli Domenico
sax baritono: Francesco Carducci
Trombe: Carbonelli Gilberto - Marsili Marco - Nasoni Giampiero - Zampetti Sveva - Giachè Gabriele - Ronconi Filippo -
Trombone: Morosi Matteo - Carnevale Matteo - Pontini Lorenzo
Corno: Raccichini Giulio - Ciarrocchi Francesco
Euphonium: Lucertini Luciano
Bassi: Zampini Nicola - Fattoretti Venanzo - Valeri Sandro
C.Basso: Scipioni Lorenzo
Tastiera: Marchetti Michele
Percussioni: Marchetti Andrea - Marchetti Massimo - Correnti Giacomo
Bellissimo secondo concerto del Camerino Music Festival che ha visto protagonisti Gianluca Scipioni (1° Trombone dell'orchestra del Teatro Regio di Torino) e l'orchestra di fiati "Città di Camerino" diretta da Vincenzo Correnti.
In prima esecuzione sono stati eseguiti di Dario Bortolato “ET Extra Trombone a pocket concerto for Trombone and Concert Band“ e di Giampaolo Casati “Jazz Portrait of Mister Halls“ entrambi dedicati a Gianluca Scipioni.
Ottimo suono e bilanciamento dell’orchestra hanno permesso al solista di essere a proprio agio e quindi di catturare il pubblico presente (nonostante le concomitanza di un altro evento organizzato in città) con il favoloso suono del suo trombone.
Bene l’orchestra nell’esecuzioni degli altri brani eseguiti in particolare le “American Dance Latin“ di Pietro Damiani.
Una bella soddisfazione per la formazione orchestrale e graditi i sinceri complimenti da parte del solista.
Ottima idea quella iniziata tre anni fa con la nuova direzione del festival di permettere a giovani musicisti del territorio, in questo caso di strumenti a fiato di fare delle ottime esperienze musicali.
Il due bis proposti, il primo un particolare arrangiamento di melodie romane con il trombone solista e la riesecuzione di un tempo del “Jazz Portrait of Mister Halls“ hanno decretato il successo della serata.
Ecco tutti i giovani componenti dell’orchestra che si sono esibiti:
flauto
Paccamiccio Lucia
Aureli Arianna
Camela Loredana
1° clarinetto
Casadidio Martina
Forti Letizia
Forti Ada
Aureli Cristina
Ruggeri Pino
Orsi Alessio
2° clarinetto
Bollini Alyssa
Rivelli Silvia
Isac Giorgiana
Quintiliani Arianna
3° clarinetto
Mancinelli Micaela
Martelli Filippo
clar. Basso
Morosi Federico
sax c.alto
Fiorentini Eleonora
Pucci Ilaria
Biondi Roberto
Sbriccoli Lisa
Colucci Luigi
sax Tenore
Micarelli Roberto
Spurio Gilberto
Camertoni Silvia
Aringoli Domenico
sax baritono
Francesco Carducci
Tromba
Carbonelli Gilberto
Marsili Marco
Nasoni Giampiero
Zampetti sveva
Giachè Gabriele
Ronconi Filippo
Trombone
Morosi Matteo
Carnevale Matteo
Pontini Lorenzo
Corno
Raccichini Giulio
Ciarrocchi Francesco
Euphonium
Lucertini Luciano
Bassi
Zampini Nicola
Fattoretti Venanzo
Valeri Sandro
C.Basso
Scipioni Lorenzo
Tastiera
Marchetti Michele
Percussioni
Marchetti Andrea
Marchetti Massimo
Correnti Giacomo
Aringoli Francesco
Come per le precedenti edizioni, i Carabinieri della Compagnia di Camerino, agli ordini del Capitano Vincenzo Orlando, hanno attuato massicci controlli antidroga nell’ambito della XV edizione del “Montelago Celtic festival” tenutasi in località Taverne di Serravalle di Chienti sin da giovedì scorso e terminata nelle prime ore di oggi, domenica 7 agosto.
I militari della Compagnia hanno fermato e perquisito auto, furgoni e camper diretti alla festa, attraverso un dispositivo di filtraggio posto nelle adiacenze dell’ingresso dell’area interessata, sottoponendo quindi a controllo centinaia di giovani provenienti da tutta Italia ed anche dall’estero procedendo, in moltissimi casi, anche a perquisizioni personali. Le ispezioni, rese difficili dalle estreme temperature e dalla notevole mole di veicoli in arrivo stracolmi di tende, borsoni ed equipaggiamenti vari, hanno impegnato, sin da giovedì mattina, oltre 40 carabinieri della Compagnia di Camerino, che hanno fatto ricorso anche all’unità cinofila di Pesaro intervenuta con il cane Yago, e che hanno permesso di rinvenire, oltre che sulle stesse persone e nei veicoli, sostanze stupefacenti del tipo Hashish, marijuana, cocaina e qualche pasticca di Extasi, occultate nei posti più disparati al fine di eludere il fiuto dei cani ( nelle scarpe, nelle parti intime, tra i generi alimentari, nelle aste delle bandiere, nelle cucce degli animali domestici. in nicchie ricavate ad hoc nelle portiere e nei cruscotti delle autovetture).
Al termine dell’intera attività di P.G. sono stati deferiti alla Procura della Repubblica per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e segnalate quali assuntori oltre 40 persone, di età compresa tra i 18 ed i 30 anni, provenienti da numerose Regioni d’Italia. Infine, sono state cinque le patenti ritirate ai sensi dell’art.75 del D.P.R. 309/90 in pregiudizio di conducenti che guidavano i veicoli in possesso di droghe e che sono stati anche sequestrati.
L’apparato di controllo ha permesso, pertanto, di sequestrare complessivamente circa tre etti di droghe di aria natura tra cocaina, hashish, marijuana ed MDMA (extasy) nonché diverso materiale per il confezionamento, il peso e per il consumo degli stupefacenti ( cilum, narghilè, pipe varie e trita -erbe di vario tipo, bilancini di precisione).
Le attività, anche quest’anno condotte al fine di arginare il traffico ed il consumo di droghe all’interno di raduni e feste che spesso può anche condurre a conseguenze irreparabili, come già successo in molti casi di risonanza mediatica nazionale, hanno garantito un tranquillo svolgimento della manifestazione che ha chiuso i battenti nelle prime ore di questa mattina.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Gruppo Comunità e Territorio di Camerino
Ci troviamo a sottolineare la scelta del nostro Sindaco volta nuovamente ad anteporre l’interesse personale a quello collettivo; ci riferiamo precisamente all’imminente assunzione di un dipendente, nello specifico: “a tempo determinato e part-time 50% di n. 1 Istruttore direttivo amministrativo – Cat. D. – Pos. giuridica di accesso D.1 – da inserire nell’ufficio di Staff del sindaco, ai sensi e per gli effetti dell’art.90 del D. Lgs. 267/2000, alle dirette dipendenze del Sindaco, che supporti e coadiuvi il Sindaco nel soccorso ed assistenza alla popolazione come tramite tra organo politico e collettività.” e continua “che supporti il Sindaco nell’attuazione dei processi utili al superamento dell’emergenza sismica con particolare riferimento alla gestione dei rapporti con la cittadinanza e nell’attività di raccordo tra vertice politico e la base”.
Ora ci chiediamo, e forse come me tanti altri se lo chiederanno, in questa situazione in cui l’ufficio tecnico è oberato di lavoro, invece di assumere una persona che col solo scopo di aiutare il Sindaco a far passare i messaggi tra il vertice e la base nella fase di “emergenza” (a più di 8 mesi dal terremoto!!), non sarebbe stato meglio inserire personale qualificato che potesse agevolare ed accelerare le pratiche relative alla messa in sicurezza, ai puntellamenti, alle demolizioni (che a Camerino non esistono), alle certificazioni richieste dall’Ufficio Speciale Ricostruzione ai fini delle concessioni dei contributi relativi alla ricostruzione leggera, che è partita negli altriComuni e sembra ancora ferma a Camerino?
Tra l’altro il Comune ha già a disposizione graduatorie da cui attingere soggetti per tale posizione, quindi perché indire un’altra selezione? E ancora, se la figura doveva servire a fronteggiare “l’emergenza” perché deliberare i primi di maggio e fare uscire la questione a metà luglio?
Al Sindaco sono state proposte consulte, commissioni; ci sono camerti e non che si sono messi a disposizione per lavorare in Comune. Ma niente, solo rifiuti, pure mal motivati.
E mentre i pochi tecnici comunali deputati alle pratiche relative al sisma, dopo quasi un anno sono ancora accatastati negli uffici del CONTRAM o nei container, mentre le pratiche e le azioni concrete vanno a rilento, il Sindaco vede come priorità l’assunzione di una figura che curi e comunichi le Sue esternazioni alla popolazione….l’egoismo (egocentrismo) del Sindaco non ha misura!
Dopo il memorabile concerto di Pietro De Maria, che ha inaugurato venerdì sera il 31° Camerino Music Festival, Questa sera, sabato 4 agosto il 31° Camerino Music Festival propone un interessante concerto dedicato al Trombone e l'orchestra di fiati con protagonisti Gianluca Scipioni (1° Trombone dell'orchestra del Teatro Regio di Torino) e l'orchestra di fiati "Città di Camerino" diretta da Vincenzo Correnti.
Bellissima esperienza che la direzione del Camerino Musica festival sta proponendo da tre anni dando modo ai giovani musicisti del territorio di fare esperienza e confrontandosi con grandi interpreti sopratutto nella fase dello studio e delle prove. Ieri pomeriggio nonostante il gran caldo e una sistemazione di fortuna (come ricordiamo l’orchestra di fiati dal 26 di Ottobbre non ha più una sede stabile dove poter provare e quindi svolgere tutta la sua praparazione) il M° Scipioni ha potuto incontrare l’orchestra e svolgere una bella prova dimostrandosi subito molto disponibile nei confronti die giovani musicisti.
Il programma di questa sera vedrà due impegnative prime esecuzioni di Dario Bortolato “ET Extra Trombone a pocket concerto for Trombone and Concert Band“ e di Giampaolo Casati “Jazz Portrait of Mister Halls“ entrambi dedicati a Gianluca Scipioni.
Il programma si completerà con l'esecuzioni di brani di Marchetti, Mangani, Shostakovich e Damiani.
Domenica 6 agosto presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico “Antinori”, i capolavori della musica da camera per clarinetto, violoncello e pianoforte eseguiti da tre grandi maestri: Antonio Saiote, Luca Pincini e Giuseppe Gullotta. Stessa location per ‘Vi racconto una Song – gli anni ruggenti del Musical Americano’, con Laura Avanzolini alla voce e Michele Francesconi al pianoforte. Martedì 8 agosto il Festival si sposta presso il Cortile di Borgo Colle Ridente, dove l’Ensemble di fiati dell’Accademia Italiana del Clarinetto, diretti dal M° Angelo Semeraro, ci proporrà un programma musicale che spazia da Rossini, a Verdi, da Gounod a J. N. Went, di cui ascolteremo la Deuxieme Suite in prima esecuzione moderna.
Tutti i concerti hanno inizio alle ore 21.15 con ingresso libero.
Il lungo percorso di ricostruzione, sia materiale che di comunità, potrà dare un futuro ed una migliore prospettiva ai luoghi colpiti dal sisma solo se si costituirà, a tutti i livelli un laboratorio di partecipazione. Un forte coordinamento su una strategia condivisa che si prefiguri come un “Patto per lo Sviluppo”. A tale scopo CGIL CISL UIL hanno elaborato alcune proposte per contribuire a dare coerenza alle fasi dell’emergenza e della ricostruzione con quella del rilancio economico e sociale.
Individuare oggi un modello di sviluppo per le aree colpite dal sisma significa dare alla popolazione coinvolta, una prospettiva e una speranza di vedere migliorate le proprie condizioni economiche e sociali anche rispetto a quelle precedenti il terremoto.
Se un obiettivo largamente condiviso è quello di evitare che il fenomeno di spopolamento che era già in corso possa trasformarsi in definitivo abbandono, sarà decisivo che qualsiasi progetto di sviluppo metta al centro la persona. Ciò significa garantire alle comunità: lavoro e servizi essenziali.
Attraverso una ricostruzione economica e sociale oltre a quella materiale, che può costituire una prima importante opportunità di sviluppo e occupazione se realizzata in legalità e sicurezza. Come la ricostruzione materiale, anche quella economica e sociale dovrà avere come obiettivo non tanto quello di ripristinare in modo assoluto il preesistente ma piuttosto quello di generare una opportuna innovazione del sistema economico e produttivo e della rete territoriale dell’organizzazione dei servizi essenziali.
Lo sviluppo del sistema economico e produttivo deve partire dalla valorizzazione delle vocazioni territoriali e delle filiere esistenti: da quelle dell’agro-alimentare, della manifattura tipica del made in Italy, a quelle del turismo e della cultura.
In questa direzione, occorre rilanciare le imprese manifatturiere ed artigiane attraverso una loro innovazione legata ai temi dell’ambiente e valorizzazione del legame con il territorio di origine e delle competenze impiegate. E occorre, inoltre, collegare il patrimonio storico, artistico, culturale e architettonico ad una qualificazione ed integrazione dell'offerta turistica, che può rappresentare anche un’occasione importante per la promozione di prodotti tipici del territorio. In considerazione della particolare fragilità del territorio, le attività di manutenzione e di sistemazione idraulico forestale possono costituire oltre che strumento di prevenzione dal rischio idro-geologico (fortemente presente assieme a quello sismico), un volano economico e occupazionale, a partire dalla valorizzazione del bosco e della filiera del legno. Anche l’importante presenza di Parchi Naturali può costituire un potenziale importante se valorizzato, in un unico sistema dei Parchi Appenninici, attraverso attività economiche appropriate e compatibili con modelli di sviluppo sostenibile.
I servizi di welfare - quelli scolastici, socio-sanitari e della mobilità - costituiscono una condizione essenziale per prevenire l'abbandono del territorio e ricostruire le comunità. In una prospettiva di medio lungo termine, è necessario riflettere su come cogliere l'occasione della riattivazione di tutti i servizi di welfare come un momento di riprogettazione e innovazione: nuovi servizi, costruiti e offerti in una logica integrata di territorio capaci di esprimere standard di qualità competitivi e attrattivi, attraverso l'avvio di forme anche importanti di associazionismo comunale e di gestione associata di funzioni.
Per ognuno dei possibili campi d’intervento si rende necessaria una mappatura aggiornata delle condizioni territoriali, sociali ed economiche, e delle loro opportunità e criticità, dalla quale potranno emergere utili indicazioni per verificare e riorientare gli interventi già programmati che coinvolgono i territori colpiti dal sisma e finalizzare quelli straordinari, a partire dalle risorse aggiuntive dei fondi comunitari FESR e PSR, pari rispettivamente a 248 e 160 milioni di euro.
In una situazione straordinaria e drammatica come quella causata dagli eventi sismici le politiche di ricostruzione delle aree colpite dal sisma possono diventare un prezioso laboratorio di innovazione dei metodi di coinvolgimento democratico, partecipazione e empowerment delle comunità locali. In tal senso, è necessario che la Regione Marche favorisca un reale confronto su tutti gli aspetti relativi al sisma (ricostruzione, utilizzo fondi europei, lavoro, agricoltura, cultura e turismo), con l'istituzione di un tavolo regionale sul sisma che consenta una visione d'insieme e il costante monitoraggio degli aspetti trasversali della gestione della ricostruzione. Al contempo, anche valorizzando esperienze locali già avviate, è necessario dare la possibilità ai territori di definire le strategie di sviluppo, coordinando tavoli provinciali di confronto con le istituzioni locali università e forze sociali, economiche e culturali, che possono rappresentare una cerniera tra la Regione e le istanze del territorio, uno strumento privilegiato di dialogo per una ricostruzione partecipata e condivisa.
Infine, in considerazione delle caratteristiche omogenee dei territori coinvolti dal sisma – in quanto appartenenti all’Appennino Centrale - sarebbe auspicabile che la Regione si faccia promotrice di un coordinamento tra le quattro regioni interessate per condividere obiettivi a cui orientare con maggiore efficacia alcuni interventi, come quelli per l’attuazione della strategia delle aree interne e delle azioni dei Fondi Comunitari, opportunamente riprogrammati.
Dopo il grande successo dello scorso anno che ha visto impegnata l’orchestra di Fiati Citta’ di Camerino in un memorabile concerto con la tromba del cinema italiano Nello Salza, la direzione del Camerino Music Festival propone per questa edizione un interessante concerto che la vedrà di nuovo impegnata accompagnando nell’esecuzione di alcuni nuovi brani originali il trombonista Gianluca Scipioni, 1° trombone presso l’orchestra del Teatro Regio di Torino e membro del “Gomalan Brass Quintet”.
Grande opportunità che il festival offre ai giovani componenti dell’orchestra dando così modo di crescere musicalmente stando a contatto con grandi professionisti e solisti, una bella esperienza che sta dando anche dei buoni risultati.
Il progetto partito tre anni fa con la nuova direzione artistica del festival ha già prodotto delle belle produzioni e l’orchestra ha affiancato grandi nomi quali: Sauro Berti, Giammarco Casani, Sergio Bosi, Luigi Picatto, Robert Spring, Gabor Varga, Giovanni Punzi, Nello Salza.
Il concerto di questa edizione si terrà Sabato 5 alle ore 21,15 presso l’auditoriun Benedetto XIII a Camerino.
Il Ministero dell'Ambiente, in collaborazione la Delegazione Italiana per la Convenzione delle Alpi e con la Comunità Montana "Parco Alto Garda Bresciano", ha organizzato, in data 27 luglio 2017, a Gardone Riviera (BS), nella magnifica cornice del Lago di Garda, un importante convegno su "Sviluppare il potenziale delle aree protette alpine". Alla presenza di Federparchi, Europarc Italia e altre istituzioni ed enti di ricerca coinvolti (tra cui Eurac e Ispra), oltre che del Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e di numerosi rappresentanti di parchi nazionali e regionali alpini, sono state svolte tre importanti relazioni dal gruppo dei ricercatori dell'Università di Camerino che sta lavorando sui temi della Green Economy per lo sviluppo sostenibile delle aree di montagna.
In particolare: il prof. Massimo Sargolini, docente Unicam, in qualità di Vice capo Delegazione Italiana del Ministero dell'Ambiente - Alpine Convention per il turismo sostenibile, ha presentato un lavoro di ricerca su "Politiche e gestione delle aree protette nell'arco alpino"; il dott. Luca Cetara, dottore di ricerca Unicam, ha approfondito il tema "Servizi ecosistemici e monitoraggio della biodiversità nelle aree protette alpine"; la dott.ssa Maria Teresa Idone, assegnista post doc Unicam, ha presentato il primo Report sullo stato di attuazione della Rete sapa, il network delle aree protette alpine italiane che, da tre anni, opera per un migliore coordinamento, in particolare, delle aree protette regionali e locali, compresi i siti della rete Natura 2000. Apposite basi cartografiche e indicatori sintetici, su cui stanno lavorando i ricercatori Unicam, saranno utilizzati per il riconoscimento e la valorizzazione dei servizi ecosistemici, gli strumenti di governance a disposizione dei parchi, delle regioni e degli altri enti coinvolti nella gestione della biodiversità sul territorio alpino. In tal senso, Sargolini ha messo in luce l'esigenza di concretizzare alcuni principi di gestione sostenibile di questi territori di pregio aprendo un confronto, ai diversi livelli del governo territoriale, con la pianificazione e programmazione vigente, oltre che con le misure nazionali ed europee per la gestione delle aree rurali, le aree montane e i beni naturali e culturali. E' stato messo in programma un prossimo incontro in area appenninica.
“Oggi abbiamo tenuto la prima riunione operativa della cabina di regia Anci presso la sede nazionale dell’Associazione sulla ricostruzione post sisma, cui hanno partecipato rappresentanti di Anci Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, per individuare un nuovo modus operandi con il quale tenere costantemente in rete tutti i sindaci interessati dal Sisma del Centro Italia”. Lo ha detto il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui al termine dell’incontro da lui presieduto, nella sua qualità di coordinatore dei Sindaci del cratere e della cabina di regia.
“E’ questo – prosegue Pasqui a margine dell’incontro - il più devastante terremoto che la storia degli ultimi 50 anni ricordi, basti pensare che sono 140 i comuni coinvolti in quattro regioni, 203mila le istanze di sopralluogo per edifici danneggiati che i tecnici della protezione civile devono svolgere, dei quali circa la metà risultati inagibili, oltre 2 milioni e 600mila le tonnellate di macerie da rimuovere, 250 interventi di ripristino della viabilità legati al sisma per quasi 500 milioni di euro. Proprio perché comprendiamo che i problemi da affrontare sono di una complessità straordinaria - ha spiegato il sindaco di Camerino - come ANCI in coda alla fase di emergenza, ora che si entra nel vivo della ricostruzione, abbiamo voluto istituire questa cabina di regia per favorire un dialogo organizzato e costruttivo con le istituzioni competenti”.
Dal dibattito odierno è anche emersa la necessità di arrivare a breve ad un confronto con il Commissario Errani, per passare dalla fase dell’emergenza a quella dell’avvio della ricostruzione. “Gli chiederemo un incontro per avviare un percorso congiunto sulle problematiche ancora aperte e per metterlo, così, anche a conoscenza della costituzione di questa nuova struttura di coordinamento dei sindaci”, ha evidenziato il primo cittadino di Camerino. Desideriamo rappresentare al Commissario le prime esigenze emerse: un crono programma chiaro delle attività e dei servizi da porre in essere in maniera concertata nelle quattro regioni ad iniziare da scuole, attività commerciali e produttive e municipi, una costante attività di formazione per i tecnici dei Comuni sui quali grava un importante peso amministrativo, oltre ad un quadro coordinato della normativa che già appare stratificata e di difficile lettura”.
“Sarà anche inviata una comunicazione a firma congiunta, mia e dei presidenti delle Anci regionali, per invitare i sindaci dei Comuni colpiti a rapportarsi con le associazione regionali per ogni problema che assilla le loro comunità. “Questi primi tavoli di lavoro locale – ha spiegato Pasqui – faranno sintesi nella struttura di coordinamento che vedrà la mia presenza insieme a quella dei presidenti delle Anci regionali, con il compito di andare poi a discutere e rapportarsi su queste problematiche con il Commissario di governo per la ricostruzione, o con chi in quel momento sarà l’interlocutore idoneo a risolvere questi problemi”.
Il neo coordinatore della cabina di regia ha comunque ribadito l’esigenza che l’attività delle Anci regionali sia all’insegna della sinergia massima, tanto più necessaria di fronte ad un evento di portata straordinaria. “Il coordinamento, che non deve essere vissuto come una ulteriore incombenza, deve essere operativo e soprattutto condiviso, lavorando con spirito di servizio per l’interesse collettivo. Non possono esserci divisioni, oppure visioni diverse, rispetto al bene collettivo”, ha aggiunto. “In questo momento viviamo la fase di chi sta uscendo da una guerra e dobbiamo lavorare insieme senza alcuna divisione guardando solo e soltanto al benessere ed alla ripresa delle nostre popolazioni e comunità”, ha concluso Pasqui.
Nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il direttore dell'Area Vasta 3 Alessando Maccioni, il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, il presidente dell'Unione Montana di Camerino Alessandro Gentilucci e i direttori del Presidio Unico, del Personale e delle Professioni sanitarie infermieristiche, questa mattina è stata ufficializzato il nome del nuovo primario del reparto di Ortopedia dell'ospedale di Camerino.
Si tratta del dottor Remo Di Matteo, 41 anni, originario di San Benedetto del Tronto. Il dottor Di Matteo è specialista in Ortopedia e Traumatologia e da oltre undici anni è di ruolo all'ospedale di Macerata.
Dopo oltre due anni di vacanza, dal pensionamento nel marzo del 2015 del dottor Testiccioli, il reparto di Ortopedia camerte torna quindi ad avere il suo primario. Il dottor Di Matteo entrerà ufficialmente in servizio fra settembre e ottobre prossimi.
In migliaia hanno partecipato al concerto di Fiorella Mannonia e Luca Barbarossa a Morro di Camerino, in un'area verde all'aperto, tappa di RisorgiMarche, il festival diffuso creato da Neri Marcorè, marchigiano doc, con Giambattista Tofoni direttore esecutivo, a sostegno delle popolazioni terremotate.
Il festival ha preso il via il 25 giugno ad Arquata del Tronto, proprio nel cratere del terremoto: in tutto 13 concerti, gratuiti, tra boschi, vette e altopiani incorniciati dalla bellezza dei Monti Sibillini. Al concerto era presente anche il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Stamattina Fiorella Mannoia ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Castelraimondo, paese in cui ha vissuto la madre della cantante.
(fonte Ansa)
Dal gruppo consiliare Comunità e Territorio di Camerino riceviamo
Riprendiamo testualmente dalle cronache recenti: “In città in termini di demolizione è stato fatto poco o niente: ci siamo preoccupati di puntellare gli edifici sostenendo costi inaccettabili per i cittadini. Quando verranno rese pubbliche le cifre per le mancate demolizioni e per le messe in sicurezza avremo delle amare sorprese. Quindi, a causa di questo comportamento discutibile non poco e pure un po' vergognoso, c’è il paradosso di chi resta fuori casa perché una casa non ce l’ha più, e chi invece rimane senza casa perché un edificio vicino, non abbattuto e magari in attesa di demolizione, resta lì, così com’è, da mesi, rappresentando un pericolo indotto. Ma può essere?”.
Dal 26 ottobre sono passati ormai 9 mesi, ma il tempo in viale Seneca sembra essersi fermato: la chiusura della strada crea gravi disagi alla popolazione e alla circolazione.
La cosa è a dir poco scandalosa. Ci chiediamo cosa sia successo in questi mesi.
Il Palazzo, per intenderci dove aveva la propria sede la pasticceria “Toffee”, non è stato demolito né è stato messo in sicurezza, il che comporta che sia ancora ricompreso in zona rossa.
Ci sono famiglie che hanno la propria abitazione nei pressi del palazzo che non possono rientrare nella loro casa agibile: questa inerzia determina un grave disagio per tali famiglie ed è uno sperpero di denari pubblici, visto che coloro che hanno l’inagibilità indotta percepiscono giustamente il contributo per l’autonoma sistemazione – CAS.
Il Sindaco non ha ancora deciso il da farsi: la palazzina è da demolire o meno?
Sembra che i tecnici comunali abbiano fatto una relazione dove si attesta che il palazzo non sia da demolire, ma tale relazione è stata contestata dai condomini. Non vogliamo entrare nel merito della questione tecnica, ma vogliamo sottolineare che il Sindaco ha adottato la solita tattica conservatrice: la politica dell’immobilismo, pur avendo a disposizione una serie di strumenti per affrontare le problematiche in modo efficace e soprattutto con tempismo, al fine di superare i gravi disagi alla viabilità e ai residenti.
In molti si chiedono come mai il Sindaco non abbatta nessun immobile, nemmeno le palazzine dove sono gli stessi proprietari a chiedere tale misura, come in questo caso.
E’ difficile dare una spiegazione.
Un primo indizio sembrerebbe rivelarsi dalla lettura, tra le righe, dell’ultima intervista rilasciata dal Sindaco Pasqui e pubblicata su L’Appennino Camerte del 27 luglio scorso: il primo cittadino, nel fare un bilancio dell’attività fin qui svolta, dichiara testualmente che “pur non abbassando la guardia che dovrà essere mantenuta alta anche da chi nei prossimi anni mi succederà nell’amministrazione, possiamo dire che la fase dell’emergenza è stata tutta formalizzata”.
Viene il dubbio che ormai il nostro Sindaco abbia la testa altrove … pensando ad una carriera politica che vada verso altri lidi (verso Roma, direzione Ancona?). Quanto ci sta costando l’interesse personale del primo cittadino?
Ennesima "strage" di patenti nella notte fra sabato e domenica. La Polizia Stradale di Macerata e quella di Camerino, unitamente al personale sanitario delle questure di Macerata e Ancona, durante i consueti controlli volti a prevenire le cosiddette stragi del sabato sera lungo le arterie della costa maggiormente frequentate dai giovani, hanno riscontrato tramite etilometro che quindici persone si erano messe alla guida dopo aver alzato troppo il gomito.
Quasi equamente divisi per sesso i guidatori incappati nella Stradale: otto uomini e sette donne.