La Protezione Civile delle Marche ha emesso un' allerta meteo con validità per tutta la giornata di domenica 5 maggio (dalle ore 00:00 alle ore 24:00).
Come si legge nel bollettino della Protezione Civile “il transito di una depressione proveniente dal mare del Nord, nella giornata di domenica, porterà dapprima flussi sud occidentali nelle zone interne e sud orientali lungo la costa con rovesci o temporali nelle zone collinari e successivamente venti forti settentrionali con rovesci o temporali lungo la fascia costiera, con conseguente mare molto mosso ed un sensibile calo termico.”
“In mattinata e fino alla prima parte del pomeriggio, nella provincia maceratese, si avranno venti da sud ovest nelle aree interne con velocità media di vento moderato e raffiche fino a burrasca nella parte alto collinare e tempesta nella parte montana. Dal tardo pomeriggio dai quadranti settentrionali nelle zone costiere con velocità media di vento teso con raffiche fino a vento forte o burrasca.”
L'Università di Camerino, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, organizza il ciclo di seminari formativi su “Terzo Settore e Pubblica Amministrazione alla luce del nuovo Codice dei contratti pubblici e del Codice del terzo settore”, un percorso di formazione gratuito per le pubbliche amministrazioni, per gli operatori giuridici e per gli enti del terzo settore che ha per oggetto lo studio e l'analisi dei nuovi strumenti offerti sia dal codice del terzo settore, sia dal codice dei contratti pubblici per l’affidamento dei servizi sociali agli enti del terzo settore.
“Ringrazio i colleghi della Scuola di Giurisprudenza e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – per aver voluto mettere in campo questo interessante percorso formativo su temi sempre più strategici per il Paese e per i quali è necessario formare figure professionali con competenze specifiche, sia con corsi di laurea che con corsi di formazione e aggiornamento. Unicam ci crede ed è per questo che oltre al corso di laurea triennale in “Scienze sociali per gli enti non-profit e la cooperazione internazionale”, dal prossimo anno accademico sarà attivato anche il corso di laurea magistrale in “Gestione dei fenomeni migratori e delle politiche di integrazione nell'Unione Europea”.
“La Fondazione e l’Università di Camerino – ha dichiarato Angelo Davide Galeati, Presidente della Fondazione - operano in stretta collaborazione su più fronti: dagli interventi messi in campo per il rilancio dei territori colpiti dal sisma e attualmente in fase di realizzazione, sino al sostegno dell’integrazione tra il mondo della ricerca e del terzo settore, anche e sempre più attraverso il coinvolgimento, come nel caso di questo corso, degli enti pubblici, stakeholder insostituibili nel percorso di rigenerazione di un nuovo welfare di comunità.
Docenti dei diversi moduli previsti saranno la prof.ssa Sara Spuntarelli, docente di Diritto Amministrativo della Scuola di Giurisprudenza di Unicam e coordinatrice del percorso formativo, il dott. Alessandro Berrettini, dottorando Unicam, il prof. Stefano Villamena dell’Università di Macerata, la dott.ssa Silvia Pellizzari ed il dott. Andrea Magliari dell’Università di Trento.
Particolare attenzione riceverà l’analisi degli atti che rilevano nella disciplina degli appalti, evidenziando tutti gli accorgimenti pratici da adottare per conferire legittimità alla procedura e per acquisire la massima semplificazione possibile, anche alla luce della giurisprudenza più recente.
Il corso, inoltre, si pone come intento quello di indagare sulle modalità di cooperazione e di co-progettazione tra pubblica amministrazione ed enti del terzo settore al fine di indirizzare al meglio l’azione dell’amministrazione nella ricerca del fabbisogno e di ottenere così un ruolo attivo e protagonista degli enti del terzo settore nello svolgimento di attività di interesse generale.
L’evento formativo si terrà presso la Bottega del Terzo settore in C.so Trento e Trieste ad Ascoli Piceno nei giorni 9, 14, 21, 28 maggio dalle ore 9 alle ore 13 per le pubbliche amministrazioni e per gli operatori giuridici, dalle ore 17 alle ore 20 per il personale degli enti del terzo settore.
Per informazioni è possibile contattare la segreteria dell’Associazione Bottega del Terzo Settore, chiamando il numero 0736 248733 oppure scrivendo a: segreteria@bottegaterzosettore.it
Articolo scritto dagli alunni della classe seconda della scuola primaria "Salvo D'Acquisto" di Camerino
Venerdì, 26 aprile 2019, noi alunni della classe seconda della scuola primaria “Salvo D’Acquisto” di Camerino, siamo andati a Macerata con il treno! Che emozione! Molti di noi non c’erano mai saliti!
In storia abbiamo parlato dei diversi tipi di fonte, abbiamo intervistato i nostri nonni sulle loro abitudini di quando erano piccoli.
Quando si doveva decidere dove andare in visita guidata, le nostre maestre si sono messe alla ricerca su internet e … cerca cerca … hanno trovato il Museo della Scuola «Paolo e Ornella Ricca» di Macerata.
Telefonate, accordi, controllo degli orari, richiesta di autorizzazione per l’uscita, comunicazione ai genitori e il viaggio nel tempo ha inizio alla stazione di Castelraimondo alle ore 8:38!!! La metà di un vagone tutta per noi!!! Seduti comodi, larghi, a due a due! Proprio un mezzo di trasporto, sicuro e confortevole! Il display messo in alto a pendere dal soffitto fa apparire il nome delle città dove il treno si ferma!
Il cielo è nuvoloso e in stazione, a Macerata, c’è poca gente, ci dirigiamo a piedi verso l’edificio a mattoncini in via Carducci 63/a – I piano, sede del Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l’infanzia e il Museo della scuola Paolo e «Ornella Ricca». Ci accoglie la giovane Lucia, ricercatrice con la quale avevano parlato le maestre e la professoressa Marta. L’attività didattica e formativa scelta comprende: la visita al museo con la partecipazione della classe al laboratorio scelto. Il nostro laboratorio, “Nonno … raccontami la tua storia”, “Mi ha fatto conoscere” – dice Tommaso – nonno Cesare”. Il simpatico nonno ci racconta quando andava a scuola. “A quei tempi” – dice – “solo chi aveva la merenda mangiava; CHI NON L’AVEVA, NON MANGIAVA.”.
“A scuola al tempo dei nonni, le materie erano le stesse? E le punizioni? C’era la ricreazione?”. Tantissime sono le domande che Francesco, Giuseppe, Sofia, Khady, David fanno. Noi alunni vestiamo i panni di veri e propri reporter per indagare sulla scuola del passato, guidati da un testimone d’eccezione: nonno Cesare. Una raccolta di fonti orali sulla storia della scuola attraverso una intervista rilasciata volontariamente dal “testimone della scuola”, un ex alunno che ha frequentato fino alla quinta elementare. “Nella sua scuola non c’erano i riscaldamenti.” – continua Tommaso – “C’era una grande stufa di terracotta marrone dove si metteva la legna e, se sotto si metteva la mano, il fuoco ti scottava! Erano gli alunni a mettere i pezzi di legno dentro! Un tubo mandava fuori il fumo, se tirava vento, quel fumo tornava indietro e i maglioni dei bambini diventavano tutti neri. Non c’era l’acqua calda, solo la fredda! I bambini non erano tutti bravi, Cesare stava tra i medi. I bambini più cattivi erano puniti con le bacchettate sulle mani, dietro la lavagna con i ceci sotto le ginocchia. A quel tempo i colori non erano tanti, c’erano i pastelli a sei e gli acquerelli a dodici.
Quando c’era un ospite, per far stare i bambini in silenzio, si suonava la campanella con una cordicella.”. Si scriveva con il pennino intingendo nell’inchiostro e se non si stava attenti c’era il rischio di schizzare i compagni, ecco perché i grembiuli dei bambini erano neri! In questo modo le macchie non si vedevano! I maschi avevano un grande fiocco celeste, le bambine, rosa. Si usavano i quaderni piccoli, uno a righe ed uno a quadretti con la copertina nera; per asciugare l’inchiostro c’era la carta assorbente rosa o celeste da mettere tra un foglio e l’altro per raccogliere l’inchiostro in più. Non c’era lo zaino, ma la cartella che prima era di legno con una cinta in pelle in mezzo alla quale si mettevano il libro e il sussidiario! E le penne? Non sappiamo ancora dove erano messe per non perderle: ci siamo dimenticati di chiederlo a nonno Cesare!!! I bambini dalla prima alla terza classe andavano a scuola il mattino, dalla quarta alla quinta di pomeriggio. Tutti a piedi!!! Quando si tornava a casa si lavorava ed era difficile continuare a studiare. Nonno Cesare ha detto tante volte: “Studiate bambini, leggete perché chi legge sa! Impegnatevi!”. Chi aveva fatto un compito male rimaneva a scuola più a lungo e fuori della scuola non c’era nessuno ad aspettarlo per tornare a casa. Non si studiava musica. Per imparare le lettere dell’alfabeto avevano l’Alfabetiere a muro proprio come noi adesso. Lasciavano il sussidiario sotto il banco.
Le scuole erano a un piano con la casa per l’insegnante che arrivava il lunedì e se ne andava il sabato. Fino in terza c’erano maestre donne, poi anche maestri: Cesare ha avuto solo donne. Camilla ha fatto da videocameraman controllando le riprese dell’intervista. Noi alunni vogliamo dire: “Grazie nonno Cesare.”. Concluso l’incontro con un questionario abbiamo raggiunto Piazza Mazzini per mangiare i panini preparati dalle nostre mamme. A Piazza della Libertà ci aspettava la Torre civica con l’Orologio Astronomico. Lungo la passeggiata edifici pubblici e monumentali: il Palazzo del Comune, la loggia dei Mercanti, il Palazzo della Prefettura, la Chiesa di San Paolo e il Teatro Lauro Rossi ci hanno fatto da sfondo fino ad arrivare allo Sferisterio e poi, di nuovo in stazione, per obliterare, che strano verbo, il biglietto di ritorno e giungere a Castelraimondo alle 16:40 circa dove ci aspettano i genitori.
Il treno è un mezzo di trasporto che ti permette di viaggiare raggiungendo il posto scelto godendoti il tragitto. Ad ogni fermata gente che sale e che scende, con o senza valigie, ragazzi con gli zaini che vanno all’Università o se ne tornano a casa, una giovane di corsa che sale e un’altra che lo perde. È bello prendersi del tempo per riempirsi gli occhi e il cuore di storie e di paesaggi come abbiamo fatto noi venerdì 26 aprile.
Tommaso, Giuseppe, Giacomo, Livia, David, Melissa, Camilla, Leonardo, Martina, Elena, Leandro, Khady, Alessandro, Emanuel, Francesco e Sofia: gli alunni della seconda classe primaria del plesso Salvo D’acquisto dell’istituto Comprensivo “Ugo Betti” di Camerino (MC).
“Nuove frontiere della professione farmacista” è il tema del convegno in programma all’Università di Camerino venerdì 3 maggio, in occasione del quale sarà inaugurata la Farmacia Didattica dell’Università stessa, realizzata grazie al generoso contributo della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), che ha promosso, dopo il terremoto del 2016, una raccolta di fondi finalizzata ad iniziative di rilancio di attività di UNICAM nel settore del farmaco.
Le Farmacie Didattiche, che sono abbastanza comuni sia in diversi paesi del Nord Europa, che in Canada e negli USA, sono per lo più assenti nel nostro panorama nazionale e possono diventare un punto di riferimento importante per preparare professionisti pronti, al termine del proprio curriculum di formazione universitaria, ad entrare nel mondo del lavoro.
“Sono estremamente orgoglioso di inaugurare oggi questa meravigliosa struttura – ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – che rappresenta una importante opportunità, quasi unica in Italia, per la qualità della formazione dei nostri studenti. Ringrazio vivamente la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani per aver scelto di sostenere il nostro Ateneo, così come tutti i docenti della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, che si sono prodigati per realizzare questo progetto, che ci consente di offrire ai nostri studenti e a quanti sceglieranno Unicam per la loro formazione, un servizio altamente e professionalmente innovativo”.
“Con l’inaugurazione della propria Farmacia Didattica, che è una farmacia a tutti gli effetti, - ha sottolineato il Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam prof. Francesco Amenta – con annesso presidio per piccole preparazioni galeniche, apparecchiature di ricerca all’avanguardia per offrire al mondo della professione soluzioni avanzate, angolo per prestazioni di telesalute e tutti i servizi che possono trovarsi in una moderna farmacia, l’Università di Camerino si pone all’avanguardia nel panorama della formazione dei giovani farmacisti”.
Nella Farmacia Didattica, infatti, gli studenti potranno seguire tutte le fasi del processo di dispensazione del farmaco, ma anche apprendere le basi per offrire ai pazienti consulenze per la fornitura di farmaci da banco, consigli sull’aderenza ai piani terapeutici e tutto quanto un farmacista realizza nella propria pratica professionale al contatto con i pazienti. Oltre che per gli studenti italiani per i quali è previsto, durante l’ultimo anno del corso degli studi, un tirocinio semestrale in una farmacia aperta al pubblico, la pratica della Farmacia didattica potrà essere utile specie per gli studenti stranieri che sempre più numerosi frequentano i corsi di laurea magistrale in Farmacia di Unicam.
Tali studenti, infatti, nella Farmacia Didattica, potranno acquisire una notevole esperienza in farmacia, da spendere, poi, quando saranno ritornati nei paesi di origine, ai fini di una pratica professionale di successo.
L’evento, che si terrà presso il Polo di Chimica a partire dalle ore 10, si aprirà con i saluti delle autorità, cui seguiranno interventi di docenti Unicam e di rappresentanti degli Ordini dei Farmacisti. Sarà presente l’On.le Andrea Mandelli, Presidente di FOFI.
Il Convegno ha ottenuto l’accreditamento, per gli esercenti le professioni sanitarie che vi parteciperanno, di crediti del programma di Educazione Continua in medicina (ECM).
La Farmacia Didattica di Unicam è stata realizzata dai docenti del settore che operano nella Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute coordinati dalla prof.ssa Gabriella Marucci, Direttore Vicario della Scuola. La Farmacia Didattica è stata resa più funzionale grazie ai contributi di CSF Sistemi di Anagni, della Farmacia Monte Milone di Pollenza Scalo e della Fondazione Centro Internazionale Radio Medico (C.I.R.M.) di Roma
Taglio del nastro alla sede elettorale di via Ridolfini, a Camerino, per il candidato sindaco Sandro Sborgia che insieme ai candidati della lista "Ripartiamo" ha inaugurato quella che sarà la sede operativa. Un bel pomeriggio, molto partecipato, che è stata l'occasione per incontrare tanti cittadini e approfondire temi e argomenti d'interesse.
La sede, a ridosso del centro di Camerino, è il punto "da cui vogliamo ripartire - ha detto Sborgia - per tornare a vivere a pieno la città e i suoi spazi. Ringrazio tutti i presenti per essere qui. Diamo inizio a questa corsa che sarà dura, ma in cui non ci tireremo indietro perché teniamo tantissimo a questo territorio. È il momento di darci da fare e con l'impegno di tutti ce la faremo".
Venerdì 3 maggio alle 18 al ristorante Dquadro, la presentazione della lista e del programma alla città.
Prima uscita ufficiale per il candidato a sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, che questa mattina, nei locali della sala consiliare, al Contram, in via Le Mosse, ha presentato la lista che lo sosterrà con il nome dei candidati. Si chiama “Ripartiamo” e, come ha sottolineato proprio Sborgia, si tratta di una lista “civica e formata da persone fortemente attaccate e radicate in questa città e questo territorio, spinte unicamente dalla volontà di porsi al servizio della comunità nel momento più difficile della sua storia”. Il nome “RIPARTIAMO” vuole essere un invito, un incoraggiamento, ma anche un impegno da parte di Sborgia e della sua squadra perché Camerino e il territorio intero devono ripartire e “urgentemente uscire da questo immobilismo che ha caratterizzato il periodo post terremoto fino a oggi” ha spiegato il candidato sindaco.
Il simbolo della lista ritrae il profilo di Camerino, dal centro storico a Rocca Varano, proprio per rispecchiare la completezza del territorio. E’ un rimando alla storia, ma per guardare al futuro: ripartire da lì per guardare avanti. I colori scelti: rosso, verde e blu sono quelli dei tre terzieri. Di seguito i nomi dei candidati della lista “Ripartiamo”: Marco Fanelli, Lucia Jajani, Vincenzo Luzi, Luca Marassi, Marco Marsili, Anna Ortenzi, Maria Giulia Ortolani, Riccardo Pennesi, Giovanna Sartori, Roberto Scalla, Stefano Sfascia e Sauro Tromboni.
“La nostra parola d'ordine sarà discontinuità – ha detto Sandro Sborgia approfondendo le linee guida e i motivi che l’hanno mosso a candidarsi. Discontinuità rispetto ai lamenti di chi ha sempre trovato qualcosa o qualcuno su cui scaricare le colpe dei propri insuccessi; rispetto all’immobilismo di chi non ha saputo assumersi la responsabilità delle scelte; rispetto a chi ha sempre cavalcato le divisioni di una comunità già fortemente provata e che ha bisogno di ritrovare unità per ritornare a vivere in maniera dignitosa. Vorremmo creare un clima diverso in città, non di attrito e divisione, ma di ascolto nei confronti di chi la pensa diversamente: soprattutto di concretezza. A tal proposito, riguardo alla ricostruzione abbiamo intenzione di procedere con le rilevazioni dello stato del livello operativo del danno, che finora non è stato ancora mai fatto, così da capire subito le tempistiche degli interventi e dare avvio a quelli immediati. Particolare attenzione vogliamo rivolgerla alle frazioni, attualmente perimetrate, per la maggior parte, e che potrebbero subire ulteriori lungaggini a causa di questo”.
Il programma elettorale sarà presentato venerdì 3 maggio alle 18 al “Ristorante Dquadro”. Nell’occasione si presenterà ufficialmente alla città anche la squadra dei candidati della lista “Ripartiamo”, al fianco di Sandro Sborgia.
“Un ringraziamento particolare – ha concluso il candidato sindaco – intendo rivolgerlo all’arcivescovo Francesco Massara e al Magnifico Rettore della nostra Università, Claudio Pettinari; per quanto hanno fatto finora e per quanto faranno in futuro”.
Domani, 27 aprile, l’inaugurazione della sede elettorale in via Ridolfini, 25, alle ore 18.
Nei giorni scorsi, nell’ambito di specifiche attività di controllo, finalizzate al contrasto dell’abbandono illecito di rifiuti, i Carabinieri Forestali di Camerino hanno individuato in località Letegge un notevole quantitativo di rifiuti urbani abbandonati nella boscaglia, costituiti da spazzatura raccolta in sacchi della differenziata, imballaggi, carcasse di mobili ed altri rifiuti ingombranti. Analogamente i Carabinieri Forestali di Serravalle di Chienti hanno scoperto un abbandono di rifiuti di origine domestica lungo la scarpata della Strada Provinciale 17.
All’esito di entrambi gli accertamenti i carabinieri forestali hanno potuto individuare gli autori dei rispettivi abbandoni grazie agli indizi ricavati dall’esame dei rifiuti stessi.
Ai trasgressori è stata comminata la sanzione amministrativa per violazione del regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti urbani e per abbandono di rifiuti di piccole dimensioni. Inoltre, gli stessi autori dell’illecito, saranno destinatari di Ordinanza comunale che ingiungerà loro di ripulire l'area imbrattata.
Il modo più efficace per guarire la piaga dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti è l’intensificazione costante dei controlli, e per questo resta alto il livello di vigilanza ambientale sull’intero territorio provinciale da parte dei Carabinieri Forestali, sebbene la prevenzione ed il senso civico dei cittadini siano imprescindibili per poter sradicare definitivamente il fenomeno.
Un fenomeno sgradevole quello dell’abbandono dei rifiuti perché è irrispettoso non solo per i danni causati all’ambiente ma anche nei confronti di tanti cittadini che effettuano correttamente la raccolta differenziata e osservano le regole.
"Signor Giulio Francalancia, mi scuso innanzitutto per il ritardo della risposta, sono giornate frenetiche". Così Sandro Sborgia - candidato sindaco di Camerino alle prossime amministrative in programma per domenica 26 maggio - esordisce nella replica alla lettera aperta pubblicata dal "cameriense lontano", come si è definito lo stesso Francalancia (rileggi la lettera).
"Ho letto con grande interesse la sua lettera e condivido totalmente quanto da lei esposto, in particolare le due considerazioni relative al tessuto economico del territorio, sia riguardo al comparto pubblico che a quello privato" afferma Sborgia, che poi passa ad illustrare le proprie soluzioni: "Noi riteniamo che sia di fondamentale importanza mantenere e, possibilmente, implementare il settore pubblico attraverso la salvaguardia dei servizi sanitari con particolare riferimento alla necessità che l’ospedale continui a garantire adeguati livelli di assistenza; la necessità che sia salvaguardato il carcere e comprendere a pieno quale sarà il suo destino alla luce delle ultime dichiarazioni dell’attuale amministrazione secondo la quale sarebbe stato perso".
"E’ necessario attivarsi immediatamente - prosegue Sborgia - e affrontare la questione in modo serio, non possiamo permetterci di perdere niente".
CAPITOLO UNIVERSITÀ - "Camerino e Università sono assolutamente legate e non si può pensare di poter prescindere l'una dall'altra. Per questo, nel nostro programma, abbiamo pensato a individuare un consigliere appositamente dedicato all'Università.
L'attività universitaria deve essere legata al tessuto sociale e territoriale con particolare riguardo alle imprese che vi operano. Per tale motivo è assolutamente ineludibile l’avvio di un processo che veda l'Università ancora più al centro dei rapporti con le aziende del territorio, nello svolgimento delle attività di supporto, ricerca e sviluppo. Comune e Ateneo devono essere capaci di esaltare i tratti distintivi ambientali e produttivi che il nostro territorio ci offre".
"Vogliamo instaurare un nuovo rapporto con la cittadinanza, fondato sull’ascolto e sulla disponibilità a recepire ogni indicazione che possa essere utile alla ripresa, allo sviluppo e alla crescita del territorio camerte" conclude Sborgia.
Oggi pomeriggio (mercoledì 17 aprile, ndr) alle 19,30 il Pop Cafè di Camerino ospita Chiara Emiliozzi, la giovane scrittrice camerte, con il suo romanzo di esordio "Nero Fondente".
Un romanzo già apprezzatissimo dai lettori che sarà svelato nella sua città natale, dopo che il Pop Cafè ha organizzato sabato scorso una incursione letteraria con la stessa autrice: una sorpresa per gli avventori del locale che si sono visti leggere alcuni passi del libro e regalare alcuni romanzi.
Un romanzo che conduce il lettore in una fiaba moderna da assaporare, magari con una buona tavoletta di cioccolata, all'ora dell'aperitivo.
Chiara Emiliozzi nasce a Camerino nel 1985. Fin da piccola inizia ad assaporare l’amore per la scrittura e la lettura di fumetti, romanzi e saggi incrementando nel tempo i suoi scaffali ormai traboccanti di libri. Insegnante precaria alle medie cerca nel suo piccolo di instillare nei suoi alunni l’amore per la lettura. Nero Fondente è il suo romanzo d’esordio.
La scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Ugo Betti” di Camerino, nell’ambito del Progetto “Alla corte dei Da Varano: impara l’arte e …”, nato con l’intento di favorire le attività intra scolastiche che realizzino la funzione della Scuola come centro di produzione culturale, storica, sociale e civile, è lieta di presentare "La Scuola Incontra l'Arco", in collaborazione con l’associazione Aspidum Sagittas Asd di Camerino. Quest’ultima è stata fondata nel 2018. Sebbene giovane, vanta già attività di promozione e d'avvicinamento al tiro con l’arco in eventi ludici, feste e rievocazioni storiche in diversi comuni delle Marche, affiancando all'esercizio del tiro con l'arco laboratori per bambini per la creazione di bersagli o nella costruzione delle frecce come "La notte dei lupi a Montemonaco e Borgo in gioco a Sarnano”. Nelle rievocazioni storiche presenzia con accampamenti storici curando tutti i dettagli dei piccoli stazionamenti medioevali. A scuola porta attività di insegnamento di Pratica di tiro dai più piccini agli adulti, con la presenza di un tecnico educatore sportivo U.I.S.P. e un tecnico secondo livello A.S.I. specializzati nell'arte arcieristica. L'associazione Aspidum Sagittas vuole porre attenzione alla storia e all'evoluzione del tiro con l'arco, sia nel cambiamento dei materiali utilizzati sia nella didattica del tiro stesso, piccole lezioni di storia sulle abitudini degli arcieri attraverso i secoli e con la prova del tiro con lìarco.
“Ho sempre ritenuto fondamentale in qualsiasi disciplina capire e conoscere come questa sia nata ed evoluta e si sia sviluppata attraverso il tempo”, afferma Andrea Ercoli, fondatore, presidente e maestro-istruttore dell’associazione.
Viene punto da una vespa ed entra in choc anafilattico. Questa la spiacevole reazione che ha subito un uomo, a causa del veleno sprigionato dell'insetto, intorno alle ore 16:45 di quest'oggi (martedì 16 aprile, ndr) a Camerino. Immediato l'intervento dei sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure del caso, al termine delle quali ne hanno disposto il trasporto d'urgenza al pronto soccorso di Camerino per accertamenti. Non è ancora chiara la gravità delle condizioni dell'uomo e la dinamica che lo abbia portato ad entrare in contatto ed essere punto dall'insetto.
(SERVIZIO IN AGGIORNAMENTO)
I ricercatori Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci del Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino, gestito grazie all’accordo tra l’Università di Camerino e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in collaborazione con Luca Bracchetti di UNICAM e Dimitar Uzunov, botanico dell’Università di Cosenza, hanno descritto una nuova pianta: Corydalis densiflora subsp. apennina, dedicata all’Appennino di cui è endemica, ossia che vive solo in quel luogo, ed è presente dalle Marche e Umbria fino alla Calabria, sul Pollino.
Lo studio è partito dalla popolazione del Parco del Gran Sasso che costituisce il locus classicus, la località nella quale è stato raccolto il campione d’erbario di riferimento della nuova entità (il cosiddetto typus). Un’altra pianta si aggiunge dunque al già nutrito gruppo di specie descritte dai botanici dell'Università di Camerino, arricchendo l’originalità e la preziosità della flora appenninica. La costituzione del CRFA sulle pendici meridionali del Gran Sasso si è rivelata dunque strategica per gli studi della flora spontanea.
Nei giorni scorsi, inoltre, è stato avviato un progetto triennale, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito dei progetti Prin, che permetterà di conoscere e catalogare le piante endemiche italiane, oltre 1400, un dato che ci rende il terzo Paese più ricco di diversità vegetale dell'area mediterranea. Promosso dall’Università di Pisa, il progetto vede coinvolti anche i ricercatori Unicam Conti e Bartolucci.
"L’amministrazione in stato confusionale sulle perimetrazioni. Il repentino dietrofront annunciato direttamente in consiglio Comunale il 4 aprile con una slide contraddicendo completamente tutto quello che la stessa amministrazione aveva presentato giusto tre giorni prima è la dimostrazione della superficialità e dell’improvvisazione con cui viene affrontata la ricostruzione della città - così i consiglieri di opposizione del gruppo "Comunità Territorio", Fabio Trojani, Andrea Capradossi e Marco Fanelli -. Nel Consiglio Comunale del 4 aprile la maggioranza è tornata sui suoi passi rispetto alla perimetrazione, soluzione perseguita dal post sisma fino a oggi dimostrando per l'ennesima volta che l'amministrazione non ha ancora capito cosa fare dopo il terremoto, non solo per il centro storico, ma anche per le zone residenziali e le frazioni."
"Da più di un anno la Giunta, e in primis il Sindaco, hanno lavorato attraverso ben sei proposte di perimetrazione del centro storico e hanno tentato addirittura di perimetrare ben 25 frazioni. Progetti che in parte sono stati fortunatamente stralciati sin da subito dall'USR - continuano i consiglieri di minoranza -. Improvvisamente in Consiglio comunale, dopo anni in cui l’Amministrazione ha lavorato in una certa direzione, cambia completamente idea, alludendo motivazioni tra le più svariate: mancanza di supporto nazionale e regionale, mancanza di fondi governativi, tutto e nulla senza dire il vero motivo. Il vero motivo è che per questa città non esiste un progetto di ricostruzione, l’unico progetto del Sindaco è quello di correre dietro al consenso elettorale, a tutti i costi."
"Se la mancanza di fondi è quello che ha indotto Pasqui e Lucarelli a cambiare idea sulle perimetrazioni del centro, non si capisce perché la stessa scelta non sia stata fatta anche per le frazioni, che ad oggi invece rimangono bloccate dai meccanismi della perimetrazione. Contrariamente a quanto viene assicurato sicuramente non verranno finanziati sottoservizi grazie alle perimetrazioni, su questo il responsabile dell’USR è stato fin troppo chiaro - continuano i rappresentanti di "Comunità Territorio -. Quando non si pianifica e non si è in grado di affrontare una problematica con serietà succede che, come in questo caso, si perdono due anni di tempo prezioso. Questa decisione andava e poteva essere presa ben due anni fa. I cittadini avrebbero potuto cominciare a presentare i propri progetti e avere tempi più certi per la ricostruzione. Questa scelta, fatta adesso, dimostra che per tutto questo tempo l'amministrazione ha perseguito la strada sbagliata e ad oggi ancora non ha ben chiaro qual è il percorso che vuole intraprendere: questo non è accettabile quando si tratta di questioni fondamentali per la vita delle persone."
"Le azioni addotte per giustificare questo tardivo cambio di rotta sono chiaramente delle bugie. Non si può parlare e non si può credere alla mancanza di fondi quando in questi anni si è speso in lungo e in largo per feste varie e per assunzioni “intuitu personae” nello staff del Sindaco. I soldi sono dei cittadini e vanno spesi prima di tutto per il futuro della città. Ad oggi abbiamo un'unica certezza, quella di aver perso due anni di tempo prezioso" concludono.
Giovedì 18 aprile 2019, alle ore 16.00, presso la sede della Sezione di Archivio di Stato di Camerino si terrà il quinto incontro dell’iniziativa “DiGiovedì. Incontriamoci in Archivio”, introdotto da Daniela Casadidio e presentato dal prof. Riccardo Graciotti.
Tema centrale dell’incontro, dal titolo “Musica e musici alla corte dei Da Varano: una prima indagine”, sarà il rapporto tra i Da Varano e la musica che, tra Quattrocento e Cinquecento, è stata protagonista nelle corti di principati e signorie, luoghi privilegiati del mecenatismo artistico, letterario, in ambito teatrale e dello spettacolo in genere, dunque anche musicale. Durante le feste e nei momenti dell’intrattenimento privato cantori e suonatori intervenivano per allietare il signore e i suoi ospiti, fungendo sempre come ornamento della vita di corte, ma spesso anche come mezzo di affermazione del signore e requisito della sua autorità.
A fare gli onori di casa questa mattina, durante la conferenza stampa di presentazione del testimonial ufficiale di Hammurabi, il campione olimpionico Jury Chechi, è stato Gaetano Maccari, fondatore de La Pasta di Camerino.
“Il 5 ottobre 2018 abbiamo lanciato Hammurabi e oggi, dopo un anno e mezzo, ci troviamo qui, insieme ai nostri produttori e a un carissimo amico, per la prima conferenza stampa dell’Azienda – ha commentato -. Ci tengo oggi a sottolineare che in Azienda è in atto il passaggio generazionale e credo che tutti lo stiamo affrontando nel miglior modo possibile: da tempo infatti Federico ha preso in mano le redini dell’Azienda e penso stia facendo un buon lavoro non solo per La Pasta di Camerino, ma anche per il territorio e per i nostri dipendenti.”
Una vasta gamma di prodotti che va dalla pasta all’uovo, a quella bio, passando per la pasta di semola e di farro bio fino al grano antico monococco integrale; materie prime 100% italiane; triplo impasto lento a bassa temperature; lenta estrusione; trafilatura in bronzo; essiccazione lenta a basse temperature su celle statiche e completa tracciabilità del prodotto per il consumatore. Sono solo alcune delle caratteristiche che contraddistinguono la produzione de La Pasta di Camerino e che continuano a seguire la strada della trasparenza e della qualità, che si confermato caratteristiche vincenti.
“I nostri risultati aziendali – ha osservatore Federico Maccari, Direttore dell’Azienda – dimostrano il successo del lavoro che stiamo facendo. Un fatturato che dal 2014 (12,8 milioni di euro) al 2019 è quasi raddoppiato (22 milioni di euro), in uno scenario di mercato che non è dei più rosei: nel primo trimestre del 2019 infatti il trend di mercato della pasta secca ha registrato un calo del 7,6% mentre la variazione del venduto a valore de La Pasta di Camerino conta un + 6,2%. In questo scenario, la nostra Azienda rappresenta il leader nella vendita di pasta secca nelle Marche.”
Federico ha poi introdotto l’ospite d’onore della mattinata, Jury Chechi, nonché testimonial di Hammurabi.
“Jury rispecchia tutto ciò che Hammurabi vuole essere per un consumatore – ha commentato Federico -. Uno sportivo olimpionico italiano che, con la medaglia d’oro di Atlanta nel 1996 e ancor più con quella di bronzo conquistata ad Atene nel 2000, dopo un grave infortunio, ha lasciato una traccia indelebile nella storia dello sport italiano e nei cuori delle persone. È il ‘Signore degli Anelli’, uno degli sportivi italiani più conosciuti (e riconoscibili) di sempre, da tante generazioni diverse: un simbolo di serietà e dedizione, ma anche di simpatia e di sensibilità. Jury rappresenta un esempio positivo a livello sportivo e umano, ed è ancora in attività come mentore e maestro di tanti giovani atleti e anche come uomo di sport a tutto tondo, attraverso la partecipazione a numerosi eventi sportivi amatoriali e master.”
“Valori di resilienza e resistenza che Jury rappresenta appieno e che si rispecchiano in toto nel nostro territorio e nella nostra Azienda” ha concluso Federico ricordando che, dopo le scosse del 30 ottobre 2016, la Famiglia Maccari ha deciso di ampliare lo stabilimento produttivo, dando un segnale forte e di rinascita alla Città.
“Ci tengo a ringraziare la Famiglia Maccari perché questa per me è un’opportunità dato che sono in completa sintonia con tutto ciò che loro hanno detto fino a ora – ha commentato Juri Chechi -. Ho accettato questa proposta per molti motivi. In primis per il legame con il territorio: sono nato a Prato ma sono una marchigiano di adozione e sono molto attaccato a questa terra. In secondo luogo credo che la resilienza e la resistenza siano valori importanti nello sport come nel mondo dell’imprenditoria e rispecchio moltissimo la mia persona nell’Azienda della Famiglia Maccari: le difficoltà ci sono sempre, lo sappiamo, ed è importante affrontarle seguendo queste due linee. Infine la passione e la competenza che ho trovato nel prodotto Hammurabi, sono stati un elemento fondamentale per accettare la proposta.”
“Penso sia importante, soprattutto per le nuove generazioni, porre l’attenzione sulla cultura dell’alimentazione – ha concluso il campione olimpionico, impegnato in modo attivo nel mondo della scuola -. Se riusciamo a comunicare a un ragazzo che la sana alimentazione è importante tanto quando siamo bambini quanto siamo adulti, abbiamo fatto un buon lavoro.”
“Hammurabi è un nobile grano antico della specie monococco progenitrice di tutti i grani selezionati dall’uomo nel corso della sua storia – ha spiegato nel dettaglio il Direttore dell’Azienda Federico-. ‘La pasta che non c’era, oggi c’è’ è questo lo slogan che abbiamo voluto dare al nostro nuovo prodotto con alto contenuto di magnesio, ferro, potassio, fosforo, fibre e proteine e che, a oggi, conta tre formati (spaghetti, tortiglioni e penne).”
Il grano d’eccellenza Hammurabi sarà commercializzato da Entroterra S.p.A. anche attraverso una linea di specifiche farine alimentari e diventerà il top sponsor ufficiale della 49esima edizione della Granfondo Ciclismo “Nove Colli” che si svolgerà il 19 maggio a Cesenatico.
“Il nostro obiettivo è che tutti i marchigiani indossino la casacca de La Pasta di Camerino perché il nostro prodotto è il migliore in termini di qualità/prezzo e i dati lo dimostrano” ha concluso il Direttore, presentando anche la “new entry” dell’Azienda, il fratello Lorenzo Maccari.
Brutto incidente nel primo pomeriggio di oggi, poco dopo le 15:00, a Camerino, in via Di Giovanni.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica del sinistro, fatto sta che un'auto e una moto si sono scontrate. A riportare la peggio il centauro per il quale, i sanitari del 118, hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza dall'Ospedale Torrette di Ancona. Il motociclista, vista la violenta caduta, è stato subito trasferito presso il nosocomio dorico.
Nessuna grave conseguenza invece per il conducente della vettura.
Sul posto anche la Polizia Stradale per i rilievi del caso.
(SERVIZIO IN AGGIORNAMENTO)
Si è svolta nella mattinata di ieri, presieduta dal Prefetto di Macerata, dott.ssa Iolanda Rolli, una riunione tecnica di coordinamento per la definizione degli aspetti organizzativi e di sicurezza relativi alla visita del Santo Padre a Camerino, il giorno 16 giugno.
Alla riunione hanno preso parte L’Arcivescovo di Camerino, Monsignor Francesco Massara, il Presidente della Provincia di Macerata, i rappresentanti del Comune di Camerino, il rettore dell’Università di Camerino, il direttore regionale della Protezione Civile, i rappresentanti delle Forze dell’ordine, il Comandante dei vigili del Fuoco, i delegati del raggruppamento CTRGPT Umbria-Marche, il comandante della Polizia stradale, i delegati della croce rossa italiana, del servizio 118 e della CONTRAM spa.
Durante la riunione sono stati analizzati gli aspetti della cornice di sicurezza dell’evento che vedrà il concorso sinergico di tutte le Forze di polizia, della Polizia locale, del volontariato di protezione civile nonché l’impiego di mezzi e uomini per eventuali emergenze di tipo sanitario.
A conclusione della riunione, il Prefetto di Macerata ha evidenziato l’importante apporto di tutte le componenti istituzionali coinvolte per garantire sia il continuo e costante presidio dell’area interessata dall’evento che per assicurare il sereno svolgimento di una manifestazione che è di rilevanza epocale non solo per il comune di Camerino ma per l’intera provincia.
Sta giungendo al termine la quarta edizione del Premio Asimov per l’editoria scientifica divulgativa, nato per avvicinare il mondo della scienza e quello della scuola. Ideato dal fisico Francesco Vissani che ne è anche il coordinatore, istituito grazie alla collaborazione tra il GSSI (Gran Sasso Science Institute) e l'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), con la collaborazione di varie Università e istituti di ricerca, il Premio si avvale di una giuria composta da migliaia di studenti e studentesse di scuola superiore, che sceglierà il miglior libro di cultura o divulgazione scientifica pubblicato negli ultimi due anni in Italia.
Unicam ha aderito con entusiasmo ed è diventata coordinatore regionale dell’iniziativa, coinvolgendo una giuria di esperti e di studenti delle scuole superiori della Regione.
Il Premio Asimov è infatti un'iniziativa multi-sede. Gli undici centri regionali di coordinamento scientifico - Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria - si sono coordinati tra di loro per il successo dell'iniziativa, collaborando con 100 scuole superiori di tutta Italia.
L’evento finale, in programma sabato 13 aprile, per la Regione Marche si terrà presso la sede Unicam di Civitanova Marche a partire dalle ore 10. I libri in lizza saranno presentati al pubblico. Subito dopo, in contemporanea tra le undici sedi, verrà annunciato il libro vincitore della quarta edizione del Premio Asimov e verranno premiate anche le migliori recensioni degli studenti marchigiani partecipanti.
Le sette opere finaliste selezionate quest'anno dalla commissione scientifica sono state:
- Guido Barbujani - Andrea Brunelli, Il giro del mondo in sei milioni di anni, Il Mulino
- James Gleick, Viaggi nel tempo, Codice
- Jerry Kaplan, Intelligenza artificiale. Guida al futuro prossimo, Luiss Edizioni
- Lamberto Maffei, Elogio della parola, Il Mulino
- Giorgio Manzi, Ultime notizie sull'evoluzione umana, Il Mulino
- Guido Saracco, Chimica verde 2.0, Zanichelli
- Sara Sesti & Liliana Moro, Scienziate nel tempo. 100 biografie, Ledizioni
La commissione scientifica del premio si compone di 250 membri, per metà docenti di scuola superiore e per metà professori universitari, ricercatori, studenti di dottorato, giornalisti, scrittori, rappresentanti del mondo della cultura.
UNICAM, in particolare la sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie, ha organizzato e coordinato dunque le attività per la Regione Marche, che quest'anno hanno coinvolto 76 studenti di otto istituti di istruzione superiore della nostra regione: il Liceo Scientifico "Galileo Galilei" di Ancona, il Liceo Classico Linguistico "Giacomo Leopardi" di Macerata, il Liceo Statale "Enrico Medi" di Senigallia, l’Istituto Istruzione Superiore "Leonardo Da Vinci" di Civitanova Marche, il Liceo "Giacomo Leopardi" di Recanati, l’IIS "Fazzini-Mercantini" di Grottammare, il Liceo Scientifico "Leonardo da Vinci" di Jesi, i Licei di Camerino.
L’appuntamento è dunque per sabato 13 aprile a Civitanova Marche per conoscere i vincitori della quarta edizione del Premio Asimov.
Continua la sinergia tra Contram S.p.a. e il Comune di Camerino per il progetto di rinnovo dell’intera rete dei trasporti pubblici urbani al servizio della cittadinanza, alla luce dello stravolgimento del territorio a causa del sisma.
Dopo la recente inaugurazione della ciclo stazione di e-bike, che integra la mobilità del territorio comunale permettendo ai cittadini di percorrere agevolmente ed in maniera sostenibile anche “l’ultimo miglio”, cioè tutte quelle piccole distanze comprese tra il terminal e le loro destinazioni, e dopo la messa in funzione sulle linee urbane del primo autobus elettrico per la Regione Marche, che svolge un servizio dedicato alle aree SAE della zona “Cortine”, sarà a breve attivato un ulteriore collegamento da/per l’area SAE/Commerciale di Vallicelle.
La nuova linea andrà ad integrare le tratte urbane esistenti e supplirà alle nuove esigenze di mobilità dettate dai mutati assetti urbanistici post-sisma. Il servizio sarà attivo dal mese di maggio con tre corse che da Vallicelle vanno verso il Terminal Contram passando per viale Giacomo Leopardi servendo quindi anche le attività commerciali che si trovano lungo il suddetto viale.
Sul sito Contram www.contram.it, saranno disponibili orari e percorsi.
Il prossimo giovedì 11 aprile è in programma il seminario conclusivo del progetto formativo “Legalità, Diritti e Senso Civico”, prima attività del nuovo centro di ricerca e formazione dell’Università di Camerino proprio su queste tematiche.
Il prof. Nando Dalla Chiesa tornerà ad Unicam per il seminario su “I soggetti dell’Antimafia: lo Stato, la società civile, i movimenti”, che si terrà a partire dalle ore 16 presso la Sala convegni del Rettorato.
Alle ore 18, invece, il prof. Dalla Chiesa, il Rettore Unicam Claudio Pettinari ed il giornalista e scrittore Saverio Tommasi discuteranno insieme, prendendo spunto dal libro di Nando Dalla Chiesa “Per fortuna faccio il Prof”, di universitas, formazione e ricerca per una nuova alleanza civile.
Nel suo libro, Dalla Chiesa racconta la bellezza dell'insegnare e del vivere in università, il piacere delle sfide culturali, la meraviglia dell'incontro con le generazioni più giovani, la scoperta di realtà e sentimenti sempre nuovi, la ricchezza nascosta dei percorsi collettivi. Nel corso dell’incontro tali tematiche saranno affrontate in una discussione stimolata con bravura da Saverio Tommasi sia dal prof. Dalla Chiesa che dal prof. Pettinari
Il Centro interscuola di studi, ricerche e formazione per lo studio delle mafie e di altri fenomeni sociali devianti, coordinato dal prof. Marco Giovagnoli, docente della Scuola di Giurisprudenza, vede coinvolte varie aree disciplinari dell’Ateneo: docenti e ricercatori metteranno a disposizione ciascuno il proprio contributo e le proprie competenze sulle questioni che riguardano i topics del Centro.
L’incontro dell’11 aprile è aperto a tutti quanti interessati.