
Camerino

Unicam in prima linea contro l’inquinamento da mercurio: presentati i risultati del progetto Life
Si è svolto oggi presso l’Università di Camerino il meeting finale del progetto europeo LIFE Mercury-Free, coordinato dalla professoressa Roberta Censi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, che negli ultimi tre anni ha visto Unicam svolgere un ruolo di primo piano nella sensibilizzazione della cittadinanza sull’uso e sul corretto smaltimento dei prodotti contenenti mercurio. Grazie a questionari, eventi e collaborazioni con enti locali, scuole, associazioni e ONG, l’Ateneo ha saputo coinvolgere in maniera capillare il territorio, ottenendo numerosi sostenitori ed avviando un percorso che apre la strada a future iniziative di public engagement anche su altri metalli pesanti.Nel corso della mattinata è stata presentata la guida ufficiale redatta dai membri del consorzio, contenente 5 Manuali di Buone Pratiche, uno dei quali realizzato in lingua italiana e adattato alle esigenze e possibili replicazioni in altre città del nostro Paese. “La scelta di Camerino come sede del meeting conclusivo – ha affermato Roberta Censi – conferma il ruolo strategico di Unicam, non solo come luogo di condivisione dei risultati raggiunti, ma anche come laboratorio di idee per delineare nuove prospettive di ricerca e sensibilizzazione oltre il tema del mercurio. Questo progetto ci ha permesso di lavorare su un tema di grande rilevanza scientifica e sociale. Abbiamo unito ricerca, formazione e sensibilizzazione, contribuendo a diffondere conoscenza e buone pratiche di tutela ambientale e sanitaria".Il progetto LIFE Mercury-Free ha, infatti, posto l’attenzione su un problema spesso sottovalutato: la contaminazione ambientale da mercurio derivante dall’uso e dal cattivo smaltimento di oggetti obsoleti ma ancora diffusi nella vita quotidiana, come batterie, lampadine, termometri e sfigmomanometri.Il mercurio, oggi riscontrabile a concentrazioni significative nell’atmosfera, nelle acque e nel sottosuolo, è riconosciuto come un potente neurotossico. L’esposizione a questo metallo pesante è stata associata a un incremento del rischio di patologie neurodegenerative, quali Alzheimer e Parkinson, la cui incidenza è in costante aumento e che costituiscono tra le principali cause di disabilità e mortalità a livello globale. Attraverso attività di comunicazione e disseminazione, tra cui piattaforme digitali informative, maratone internazionali e Summer Schools, il progetto ha perseguito l’obiettivo di sensibilizzare società civile, comunità scientifica e istituzioni, favorendo la consapevolezza, il cambiamento delle abitudini e la diffusione di buone pratiche di gestione dei rifiuti. L’impatto atteso, a medio e lungo termine, è la riduzione della contaminazione da mercurio e il miglioramento della salute e del benessere dei cittadini. Al progetto hanno preso parte, oltre a Unicam, istituti di ricerca e aziende europee e internazionali: la Lodz University in Polonia, coordinatore del progetto, l’Akademia Gorniczo-Hutnicza Im. Stanislawa Staszica W di Cracovia sempre in Polonia, l’Università di Evora in Portogallo, la Lviv Polytechnic National University e la Ivano-Frankivsk Academy of Ivan Zolotoustoy University in Ucraina e Innovation Hive in Grecia.“La partecipazione al progetto – ha aggiunto la dottoressa Cristina Casadidio, componente del gruppo di ricerca – ha rafforzato la capacità di Unicam di collaborare in rete con partner internazionali, consolidando il ruolo dell’Ateneo come punto di riferimento per l’innovazione scientifica e la responsabilità sociale".Il team di ricercatori e ricercatrici Unicam coinvolti comprende, oltre alla professoressa Roberta Censi e alla dottoressa Cristina Casadidio della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, la professoressa Rita Giovannetti, Marco Zannotti e il Stefano Ferraro della Scuola di Scienze e Tecnologie.

Unicam lancia il laboratorio immersivo di Chimica: realtà virtuale al servizio della didattica
L’Università di Camerino compie un nuovo passo verso la didattica del futuro con l’inaugurazione del laboratorio immersivo di Chimica, presentato oggi presso il Polo didattico Sant’Agostino. Il laboratorio rappresenta un ambiente di apprendimento innovativo che combina tecnologia, realtà virtuale e formazione scientifica, offrendo agli studenti un’esperienza pratica e interattiva in totale sicurezza. All’evento di presentazione hanno partecipato il rettore Graziano Leoni, la prorettrice alla Didattica Giulia Bonacucina, il docente e presidente dell’associazione PA Social Francesco Di Costanzo, la delegata all’Orientamento Isolina Marota, il direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute Gianni Sagratini, il docente del corso di Chimica generale Fabio Marchetti e i docenti responsabili del progetto, Claudio Pettinari e Daniele Rossi. “Il laboratorio immersivo – ha spiegato il rettore Leoni – rappresenta un esempio quasi unico in Italia di come la tecnologia possa diventare un alleato della formazione scientifica. Gli studenti potranno comprendere e vivere la Chimica in prima persona, un’esperienza utile anche come orientamento per le scuole superiori. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, dimostrando quanto la collaborazione tra discipline e generazioni possa produrre risultati di grande valore per la comunità universitaria”. Il professor Claudio Pettinari ha aggiunto: “Questa metodologia fungerà da addestramento virtuale: gli studenti entreranno poi in laboratorio reale con maggiore sicurezza, consapevoli dei materiali e degli strumenti che incontreranno”. Il progetto è stato sviluppato grazie al contributo di giovani ricercatrici della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria”, coordinate dal professor Daniele Rossi, in collaborazione con l’azienda Open Comunicazione e i docenti dei corsi di Chimica. All’interno del laboratorio virtuale, gli studenti potranno eseguire esperimenti reali in realtà virtuale, manipolando strumenti e reagenti digitali e osservando fenomeni chimici in totale sicurezza. L’esperienza è guidata da un’interfaccia interattiva che accompagna passo dopo passo, stimolando osservazione, riflessione e sperimentazione. L’aspetto visivo è studiato per rendere l’esperienza chiara e coinvolgente, con colori più accesi per indicare gli oggetti potenzialmente pericolosi. “La nostra finalità – ha sottolineato la prorettrice Bonacucina – è rendere l’apprendimento della Chimica più accessibile e stimolante, promuovendo al contempo la collaborazione tra diverse aree scientifiche e progettuali dell’ateneo”. Con questa iniziativa, Unicam conferma la sua vocazione all’innovazione didattica, puntando a stimolare curiosità, partecipazione e consapevolezza scientifica tra le nuove generazioni di studenti.

Camerino celebra Ugo Betti: al via la 20esima edizione del Premio per la Drammaturgia e il Premio Giovani
Si è svolta questa mattina, nella Sala Consiliare del Comune di Camerino, la presentazione ufficiale della XX edizione del Premio Ugo Betti per la drammaturgia, uno dei più importanti riconoscimenti italiani per il teatro contemporaneo. Il bando è stato predisposto dal Centro studi teatrali e letterari Ugo Betti, organo di studio, programmazione e organizzazione nell’ambito delle attività teatrali e culturali in genere che opera per conto dell’Amministrazione comunale e approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n. 135/2025. Dopo i saluti del vicesindaco e assessore alla Cultura Antonella Nalli, che ha sottolineato l’importante lavoro svolto dal gruppo di lavoro, Francesco Rosati, direttore tecnico-scientifico del Centro studi, ha illustrato le novità dei premi, unitamente ad Angela Amici e Sonia Cavirani, componenti del Centro studi unitamente a Carla Carotenuto. “Questa Amministrazione ha sempre sostenuto le attività volte alla riscoperta di un personaggio straordinario qual è Ugo Betti – ha detto il vicesindaco Antonella Nalli - e attraverso il Centro studi a lui dedicato, che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto in questi anni, crea opportunità di conoscenza e approfondimento della sua immensa produzione letteraria. Nel corso dell’anno sono state organizzate e continueremo ad organizzare iniziative rivolte alla cittadinanza, e con questi importanti Premi, che coinvolgono gli autori di teatro e i giovani delle scuole delle Marche, portiamo l’autore ben oltre i confini della sua amata Camerino”. Il Premio, intitolato al celebre drammaturgo e magistrato camerte Ugo Betti, è aperto ad autori italiani e stranieri viventi e prevede un unico vincitore, che riceverà un premio in denaro di 3.000 euro e la pubblicazione dell’opera nella collana bettiana. Il tema scelto per questa edizione è “La Solitudine”, suggestione centrale nella produzione letteraria di Betti, che gli autori dovranno sviluppare attraverso opere teatrali inedite. La scadenza per l’invio dei testi è fissata al 16 marzo 2026. La giuria, composta da esponenti di spicco del panorama teatrale e accademico, è presieduta da Paolo Quazzolo, professore associato di Storia del Teatro presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste e ne fanno parte anche Anna Sica, docente ordinario in Discipline dello Spettacolo – Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo, Maddalena Giovannelli, docente di Storia del Teatro e Comunicazione Teatrale presso l’Università della Svizzera Italiana, Graziano Graziani, scrittore, critico teatrale e conduttore di Fahrenheit (Rai Radio 3), Sergio Lo Gatto, docente di Teatro e Scrittura – Metodologie della critica del teatro e dello spettacolo presso l’Università Sapienza di Roma, critico teatrale, direttore responsabile della testata Teatro e Critica, drammaturgo e Gilberto Santini, presidente dell’AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali). La cerimonia di premiazione si svolgerà a Camerino il 6 giugno 2026. Nel corso della conferenza è stato inoltre presentato il “Premio Ugo Betti per i Giovani”, concorso parallelo dedicato alle scuole della Regione Marche, nato per valorizzare la creatività delle nuove generazioni attraverso la scrittura, l’arte e i linguaggi multimediali. Gli studenti, con la guida dei docenti, dovranno ispirarsi al tema “La Città”, sviluppato attraverso tre suggestive citazioni tratte dagli scritti di Betti, differenziate per grado scolastico (primaria, secondaria di I e secondaria di II grado). Ciascun partecipante (individualmente o in gruppo) potrà concorrere con una sola opera inedita, scegliendo tra produzione letteraria, artistica o multimediale. La scadenza per la presentazione dei lavori è fissata al 28 febbraio 2026. La cerimonia di premiazione si terrà a Camerino il 4 giugno 2026. I premi assegnati consisteranno in una targa e un assegno di €250,00 per ciascun ordine di scuola. Sarà inoltre conferita la menzione speciale “Domenico Cavallaro”, in memoria del promotore del Premio per i giovani.

Marche trionfano al Trofeo Coni Estate 2025: vittoria nel lancio della ruzzola e bronzo nella combinata
La FIGeST Marche Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali ha concluso la sua partecipazione al Trofeo Coni Estate 2025, tenutosi a Lignano Sabbiadoro, in Friuli Venezia Giulia, con risultati di altissimo livello che ne confermano la vitalità e la diffusione sul territorio. La formazione marchigiana, composta dagli atleti Alessandro Aquili, Andrea Menghini, Andrea Micarelli di Camerino e Mattia Mosciatti di Castelraimondo, ha conquistato un brillante terzo posto assoluto nella "combinata" FIGeST, la stimolante sfida che ha visto impegnati oltre 50 giovani Under 14 di 13 regioni nel lancio della ruzzola, nelle freccette e nel flying disc (specialità disc golf). Il team marchigiano si è piazzato subito dietro a Lazio (primo) e Umbria (secondo), ma ha lasciato alle spalle regioni storicamente attive come Trentino, Valle d'Aosta, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Campania, Abruzzo, Sicilia e Puglia. Le Marche hanno letteralmente dominato la classifica a squadre del lancio della ruzzola, conquistando il primo posto tra tutti i team partecipanti. Un risultato eccezionale è arrivato anche a livello individuale: Alessandro Aquili si è classificato secondo assoluto in questa specialità, dimostrando talento e precisione, alle spalle solo di Lorenzo Passeri (Umbria) e precedendo Matteo Ballocchi (Emilia Romagna). La squadra ha mostrato la sua versatilità ottenendo piazzamenti significativi anche nelle altre discipline: ha conquistato un eccellente terzo posto tra tutti i team partecipanti nella classifica a squadre del flying disc (disc golf), dietro solo a Lazio e Trentino. Ad accompagnare gli atleti marchigiani, tutti tesserati con l'Asd Ruzzola Camerino e che frequentano anche l'EduCamp e l'Asd Camerino Castelraimondo Calcio, sono stati i tecnici Corrado Straini e Catia Luciani i quali hanno espresso grande soddisfazione non solo per i risultati in campo ma anche per il comportamento esemplare tenuto dai ragazzi fuori campo, in termini di educazione e rispetto delle regole, valori fondamentali promossi dalla Federazione. Il successo della partecipazione FIGeST al Trofeo Coni Estate 2025, vetrina fondamentale per la valorizzazione degli sport tradizionali in questa fascia d’età, è stato sottolineato anche a livello nazionale. Valerio Vitellozzi, vicepresidente vicario della FIGeST che rappresentava la Federazione a Lignano Sabbiadoro, ha commentato: “Il Trofeo Coni è una vetrina fondamentale che ci ha permesso ancora una volta di valorizzare gli sport tradizionali in questa fascia d’età. La formula della combinata è stata vincente perché ha incoraggiato i ragazzi Under 14 a praticare differenti discipline sportive. Riteniamo che questo approccio sia cruciale per lo sviluppo e per aiutare i giovani a scoprire diverse attitudini fisiche e mentali, in un contesto di sana competizione e crescita”. Enzo Casadidio, presidente nazionale FIGeST, ha aggiunto: “La performance di tutti i giovani atleti e la conquista dei titoli nella combinata dimostrano la vitalità e la diffusione dei nostri sport su tutto il territorio nazionale. Portare i giochi e gli sport tradizionali in un evento di respiro nazionale come il Trofeo Coni è da sempre un tassello chiave della nostra missione per preservare il patrimonio culturale sportivo italiano e garantire un futuro di crescita per le nuove generazioni”. Sulla scia di questi successi, il presidente regionale FIGeST Marche, Matteo Capeccia, ha dichiarato: “Questi risultati sono la dimostrazione che la passione e il lavoro dei nostri circoli e dei nostri tecnici stanno dando frutti eccellenti. Essere i migliori d'Italia nel lancio della ruzzola a squadre e salire sul podio nella combinata è un orgoglio immenso per le Marche. Ringrazio Alessandro, Andrea, Andrea e Mattia per aver onorato la nostra regione con il loro impegno e la loro sportività, e i tecnici Corrado e Catia per la dedizione non solo sportiva ma anche educativa. Continueremo a investire sulla formazione giovanile, pilastro del futuro dei nostri giochi tradizionali".

Peregrinatio Mariae, la statua della Madonna di Loreto fa tappa a Camerino
La carezza del vento di Camerino ha accolto, domenica 5 ottobre, l’arrivo della Peregrinatio Mariae, ultima tappa marchigiana lungo la Via Lauretana. Ad attendere la statua della Madonna di Loreto sul sagrato della Basilica di San Venanzio Martire c’erano il parroco don Marco Gentilucci, un nutrito gruppo di fedeli e i rappresentanti delle tre confraternite locali: Santa Maria in Via, San Venanzio e Santissimo Sacramento-Sant’Ansovino. Presenti anche i volontari dell’Unitalsi. La giornata è iniziata con un momento di preghiera e la recita del Santo Rosario, che ha preceduto la Messa domenicale delle 11.30, gremita di partecipanti. «Il passaggio della statua della Madonna di Loreto rappresenta un momento di speranza per tutta la nostra comunità e per tutti i paesi toccati da questo pellegrinaggio – ha detto don Marco Gentilucci –. Tutti noi stiamo ancora vivendo la fatica del terremoto del 2016 e occasioni come questa ci spingono a ritrovarci e ci donano un senso di appartenenza. La Vergine di Loreto è anche un segno di vicinanza dei fedeli delle Marche a questa terra che vive questa esperienza di resilienza alimentata dai segni della fede e della nostra storia. Accogliere la Madonna Pellegrina è per noi un rimettersi in cammino». A portare il saluto del sindaco Roberto Lucarelli e dell’amministrazione comunale è stata l’assessore Silvia Piscini, che ha sottolineato: «Iniziative come queste sono segnali continui di ripartenza. Camerino ha aderito a tutti i cammini religiosi e sappiamo bene quanto sia importante continuare a credere in questi percorsi per favorire un turismo religioso verso il quale c’è un interesse sempre più crescente. Gli sforzi della Regione, della struttura commissariale, delle varie Fondazioni e, in questo caso, della Fondazione Bandini contribuiscono a far crescere la città e tutto il territorio». La Peregrinatio Mariae prevede venti tappe fino a Roma. Dopo aver attraversato Recanati, Macerata, Tolentino, Camerino, Colfiorito, Foligno, Montefalco, Spoleto, Terni, Narni, Otricoli, Magliano Sabina, Gallese, Civita Castellana, Castel Sant’Elia, Rignano Flaminio, Castelnuovo di Porto, Riano e Prima Porta, la statua raggiungerà l’11 ottobre la Chiesa di San Salvatore in Lauro a Roma. La Peregrinatio Mariae si concluderà domenica 12 ottobre con la Santa Messa presieduta dal Santo Padre in Piazza San Pietro, culmine del Giubileo della Spiritualità Mariana. L’evento giubilare è promosso dalla Regione Ecclesiastica Marche e organizzato dalla Fondazione Giustiniani Bandini, in collaborazione con il Tavolo di Concertazione per il Recupero e la Valorizzazione della Via Lauretana e con tutte le Diocesi lungo il percorso. La Peregrinatio Mariae rappresenta una delle iniziative più significative previste per il Giubileo 2025 dalla Regione Marche, nell’ambito del progetto “Pellegrini di Speranza”, e rientra nel Calendario dei Grandi Eventi della Santa Sede.

Festa della Laurea Unicam: centinaia di studenti celebrano il traguardo
Emozioni, sorrisi e grande partecipazione hanno animato il pomeriggio di giovedì 2 ottobre all’Università di Camerino, in occasione della tradizionale Festa della Laurea, la cerimonia di consegna delle pergamene a tutti i laureati e le laureate dell’anno accademico 2023/2024. L’auditorium Benedetto XIII ha accolto centinaia di studenti delle cinque Scuole di Ateneo – Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie – insieme a familiari e amici provenienti da tutta Italia e dall’estero. La cerimonia si è aperta con il saluto del rettore Graziano Leoni, che ha sottolineato l’impegno, la determinazione e la passione che hanno permesso agli studenti di raggiungere questo importante traguardo. “È davvero emozionante vedere l’auditorium gremito con voi che indossate sciarpe colorate e tocchi”, ha dichiarato il rettore Leoni. “Vi siete formati in un Ateneo che ha cercato di offrirvi non solo conoscenze disciplinari, ma anche competenze per esercitare il pensiero critico e diventare cittadini consapevoli. Ringrazio le vostre famiglie e i vostri amici per il supporto, e auguro a tutti voi un futuro ricco di soddisfazioni, professionali e personali, affinché possiate trovare il bello in tutto ciò che fate”. Alla presenza dei prorettori, dei delegati, del direttore generale e dei direttori delle Scuole, il rettore ha poi proceduto alla consegna delle pergamene, momento molto atteso e carico di emozione. Ogni scuola ha avuto un momento speciale, con la testimonianza di un laureato o una laureata che ha raccontato la propria esperienza in Unicam: Nicolò Palombi per Giurisprudenza, Claudia Di Nocera per Architettura e Design, Francesca Racciatti per Bioscienze e Medicina Veterinaria, Elena Fiorini per Scienze del Farmaco e Antonio Gassner per Scienze e Tecnologie. Come da tradizione, la Festa della Laurea ha dedicato un pensiero speciale anche a docenti e personale tecnico-amministrativo che hanno concluso il proprio servizio nell’ultimo anno, con un momento solenne di congedo ufficiale dall’Ateneo. L’evento rappresenta ogni anno un’occasione unica per celebrare i successi dei giovani e il ruolo centrale della comunità Unicam, confermandosi come punto di riferimento per formazione, ricerca e innovazione, aperta al mondo e al futuro.

Unicam ospita il professor Tavernarakis: scienziato di fama mondiale in dialogo con giovani ricercatori
L’Università di Camerino ha ospitato oggi un evento di alto profilo scientifico con il professor Nektarios Tavernarakis, scienziato di fama internazionale, già Vicepresidente del Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) per le Scienze della Vita. Dopo i saluti di apertura del prorettore alla Ricerca, professor Guido Favia, il professor Tavernarakis ha tenuto un seminario su “Autophagic mechanisms in ageing and neurodegeneration”, dedicato ai meccanismi dell’autofagia nei processi di invecchiamento e neurodegenerazione, al quale è seguita una sessione di domande e risposte. Lo scienziato ha poi incontrato ricercatori e ricercatrici per una sessione di approfondimento su “ERC Grants: Expert Advice for Young Researchers”, offrendo indicazioni pratiche e consigli su come affrontare con successo le competizioni europee per i finanziamenti alla ricerca. Il professor Tavernarakis è una delle figure di spicco della biomedicina europea: guida il FORTH – Foundation for Research and Technology-Hellas, il più grande istituto di ricerca greco, è stato Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT), ha diretto l’Istituto di Biologia Molecolare e Biotecnologia (IMBB) e il Corso di Laurea Magistrale in Bioinformatica presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Creta. La sua attività scientifica si concentra su morte cellulare, neurodegenerazione, metabolismo e invecchiamento, ed è sostenuta da numerosi riconoscimenti, tra cui due ERC Advanced Grants e un ERC Proof of Concept Grant. Eletto membro di prestigiose accademie scientifiche internazionali (AAAS, EMBO, Leopoldina, Accademia Europea delle Scienze e delle Arti, Accademia di Atene), il professor Tavernarakis rappresenta un punto di riferimento mondiale nel campo della ricerca biomedica. L’evento ha rappresentato un’occasione unica per la comunità universitaria di Unicam di confrontarsi con una delle voci più autorevoli a livello internazionale sulla ricerca e l’innovazione in biomedicina.

Api, chimica e microalghe: l'Università di Camerino illumina la Notte dei ricercatori
Per il sesto anno consecutivo l’Università di Camerino ha fatto brillare la notte dei ricercatori e delle ricercatrici grazie a SHARPER, con attività di intrattenimento e approfondimento in compagnia delle ricercatrici e dei ricercatori dell’Ateneo. SHARPER (SHAring Researchers’ Passion for Education and Rights), progetto sostenuto dalla Commissione Europea, si è svolto venerdì 26 settembre in 15 città italiane, tra cui appunto Camerino, con il coordinamento dell’impresa sociale Psiquadro in collaborazione con un ampio consorzio che comprende atenei ed istituti ed enti di ricerca. “L’Università di Camerino – ha affermato il rettore Unicam prof. Graziano Leoni – ha sempre aderito alla Notte dei Ricercatori fin dalla sua istituzione, nel 2005. E’ per noi una grande soddisfazione poter far parte anche quest’anno del progetto SHARPER che ha realizzato ancora un volta un evento di grande successo con l’obiettivo di migliorare nell’opinione pubblica la comprensione del ruolo esercitato dalle ricercatrici e dai ricercatori nella società, nonché di suscitare interesse nei giovani verso questa professione. Raccontare ai cittadini, partendo dai giovanissimi, come la buona ricerca contribuisca al loro benessere è fondamentale per la democrazia e la crescita sociale del paese ed è uno dei compiti più alti dell’università”. Ricco di appuntamenti è stato il programma Unicam, che ha coinvolto le sedi di Camerino e San Benedetto del Tronto. A Camerino la giornata si è aperta al mattino con l’incontro “Cibo e religione. Aspetti nutrizionali e razionale scientifico dei precetti alimentari religiosi” tenuto da Sergio Salvi, biologo nutrizionista ed introdotto dal Giovanni Caprioli, docente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute. Si è proseguito poi con l’iniziativa “Rotte in Movimento: simulazione dei percorsi migratori” presso l’I.I.S. Varano-Antinori, in cui attraverso attività ludico-pratiche, le studentesse e gli studenti hanno potuto immedesimarsi nei ruoli di migranti, avvocati e policy-maker, affrontando i dilemmi etici, giuridici e politici legati ai percorsi di accoglienza, guidati dai ricercatori e dalle ricercatrici della Scuola di Giurisprudenza di Unicam Giulia D’Agnone, Marco Giovagnoli, Tatiana Guarnier, Agostina Latino, Gennaro Pica. Nel pomeriggio, presso il Polo Informatico il professor Massimo Callisto De Donato del gruppo di ricerca PROcesses & Services lab della sezione di Informatica Unicam ha condotto un’attività immersiva con visori di realtà virtuale per mostrare come le tecnologie digitali possano migliorare la sicurezza e la gestione delle emergenze in caso di terremoto. Ci si è spostati poi al Bar Civico28 per un Calice di Scienza con la professoressa Maria Chiara Invernizzi della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie, che ha raccontato la vita e le scoperte di Marie Tharp, la geologa e oceanografa statunitense che ha contribuito in modo determinante alla teoria della tettonica a zolle. A San Benedetto del Tronto il programma si è aperto nel primo pomeriggio con l’iniziativa “Tutta questione di…. intelligenza! Costruiamo macchine che imparano e dimostrano” che si è svolta presso il Liceo Scientifico Rosetti a cura del gruppo di ricerca della professoressa Sonia L’Innocente e del professore Dario Corona della Sezione di Matematica della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, in collaborazione con studentesse e studenti Unicam e con alunne ed alunni del Liceo Matematico del Liceo Scientifico Rosetti. Ci si è spostati poi presso il Polo didattico Unicam in Lungomare Scipioni, 6, dove è stato possibile seguire interessanti e divertenti attività laboratoriali: “Dalle alghe alla salute: quando la ricerca migliora la vita”, con racconti scientifici e dimostrazioni pratiche sulle microalghe e i loro benefici per la salute e per la sostenibilità del pianeta, a cura del gruppo di ricerca composto da Diego Romano Perinelli, Giulia Bonacucina, Marco Cespi e Laetitia Novelli della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute; “Missione Diagnostica: salva l’opera!”, un’attività esperienziale che unisce arte, scienza e logica per far scoprire al pubblico più giovane il mondo affascinante della diagnostica applicata ai beni culturali, a cura delle studnetesse del corso di laurea in Tecnologie e Diagnostica per i Beni culturali; “A tavola… anche con la chimica!”, un divertente viaggio tra provette, cucchiai e colori, per sperimentare e per scoprire alcuni principi fondamentali della chimica… usando ingredienti di tutti i giorni, a cura del gruppo di ricerca della professoressa Rossana Galassi e del dottor Lorenzo Luciani della Sezione di Chimica della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam. Nel tardo pomeriggio ha preso poi il via un talk show dal titolo “Ama le api, i loro tesori e salva il pianeta!” per accompagnare il pubblico alla scoperta del fantastico mondo delle api insieme a docenti Unicam e ad apicoltori che collaborano con l’Ateneo. Sono intervenuti il professore Giacomo Rossi, docente della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam, l’apicoltore Stefano Pugliesi dell’Apicoltura Fabbri di Lajatico (PI), il Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute Gianni Sagratini e le ricercatrici Laura Acquaticci e Gulzhan Khamitova, il professor Francesco Palermo, docente della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, Pierluigi Pierantoni della Cooperativa apicoltori montani di Matelica, Aldo Metalori dell’Apicoltura Metalori di Massa Macinaia e la professoressa Roberta Ciampolini dell’Università di Pisa. Infine, a seguire, il professor Michele Loreti docente della Sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie ha guidato l’incontro “L’IA generativa nella nostra vita”, un momento di riflessione sul ruolo rivoluzionario che questi strumenti digitali stanno assumendo nella quotidianità.

Quattro studenti Unicam alla Corte di Giustizia Ue: tre giorni di formazione a Lussemburgo
La Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino rafforza il suo percorso di internazionalizzazione offrendo alle proprie studentesse e ai propri studenti esperienze di crescita linguistica e professionale in ambito europeo. Quattro giovani del corso di laurea in Giurisprudenza – Beatrice Marcelli, Jane Turchetti, Maddalena Fileni ed Edoardo Pettinari – sono stati selezionati per prendere parte a un programma intensivo promosso dall’Associazione dei Dottorati di Diritto Privato, dalla Fondazione Scuola di Alta Formazione e dalla Scuola di Specializzazione in Diritto Civile Umicam. Il progetto, dedicato al funzionamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e all’approfondimento del contenzioso davanti al Tribunale europeo, si è articolato in tre giornate di formazione, colloqui e interviste. Gli studenti hanno avuto modo di conoscere da vicino i giudici italiani in servizio presso la Corte – Francesco Bestagno, Massimo Condinanzi e Raffaella Pezzuto – e di approfondire le figure chiave dell’istituzione, dall’Avvocato Generale al Referendario fino al Giurista Linguista, senza dimenticare il ruolo cruciale dei servizi di documentazione e ricerca che coinvolgono giovani ricercatori provenienti dai 27 Paesi membri dell’UE. Un’esperienza resa possibile grazie all’impegno del Referendario Daniele Dominicucci, laureato in Giurisprudenza UNICAM oltre vent’anni fa e oggi in forza al Gabinetto italiano della Corte di Giustizia. Il gruppo è stato accompagnato dalla professoressa Lucia Ruggeri, direttrice della Scuola di Giurisprudenza, e dalla professoressa Giulia D’Agnone, docente di Diritto dell’Unione Europea. “Un percorso di formazione che arricchisce i nostri studenti di competenze linguistiche, giuridiche e culturali di livello internazionale – sottolineano da UNICAM – e che rappresenta un tassello fondamentale nel progetto di internazionalizzazione della Scuola di Giurisprudenza”.

Camerino, la Corsa alla Spada chiude con le Nozze Sforzesche: ecco quando
Domenica 28 settembre 2025, a partire dalle ore 16:00, il sagrato della Basilica di San Venanzio Martire, a Camerino,farà da cornice a un evento storico dal grande valore simbolico: la rievocazione del matrimonio rinascimentale tra Alessandro Sforza e Costanza da Varano. “L’iniziativa – spiega Donatella Pazzelli, presidente della Cosa alla Spada e Palio - si inserisce nel più ampio progetto “Nozze Sforzesche” promosso da Wko-Ada di Pesaro e ed è organizzata con la collaborazione delle Soavi Allegrezze dei da Varano, dalla Militia Bartholomei e da tanti gruppi ospiti provenienti da più parti d’Italia. Rappresenta l’ultimo appuntamento della Corsa alla Spada che già sta pensando alla quarantacinquesima edizione che si terrà dal 13 al 24 maggio 2026”. Costanza, figlia di Piergentile da Varano ed Elisabetta Malatesta, apparteneva ad una delle famiglie più influenti dell’epoca. Era inoltre cugina di Giulio Cesare da Varano, la figura più emblematica della dinastia che governò Camerino per oltre tre secoli. Andò in sposa ad Alessandro Sforza, fratello del celebre Francesco Sforza, destinato a diventare Duca di Milano. L’unione, celebrata con magnificenza sia a Pesaro che a Camerino, rappresentò non solo un momento di festa, ma anche una strategica alleanza politica che rafforzava il legame tra due importanti casate dell’Italia rinascimentale. Donna di grande cultura, Costanza da Varano portò con sé una raffinata passione per le arti, la musica e la letteratura, incarnando l’immagine ideale della dama del Rinascimento. A Camerino, l’8 dicembre 1444, i festeggiamenti per le nozze raggiunsero l’apice nella Rocca di Sentino, dove si esibì il celebre maestro di danza Guglielmo Ebreo da Pesaro – in seguito conosciuto come Giovanni Ambrosio – tra i più noti coreografi del XV secolo, attivo nelle corti più illustri d’Italia e d’Europa. Durante la rievocazione, saranno proposte alcune delle eleganti basse danze tipiche del tempo, tra cui l’Alessandresca, coreografia ideata dallo stesso Guglielmo in onore degli sposi, simbolo di grazia, virtù e splendore aristocratico.

Unicam dà il benvenuto alle matricole: al via le Giornate di Ambientamento
L’Università di Camerino ha dato il benvenuto alle nuove matricole, segnando l’inizio delle Giornate di Ambientamento, dedicate agli studenti e alle studentesse che si apprestano a iniziare il loro percorso formativo presso l’Ateneo camerte. L’iniziativa, promossa dal servizio Tutorato di Unicam, si è svolta oggi, martedì 23 settembre, nelle sedi di Camerino e San Benedetto del Tronto, con la partecipazione di centinaia di giovani. Le giornate di ambientamento hanno l’obiettivo di facilitare l’inserimento nella vita universitaria, fornendo strumenti utili per affrontare al meglio lo studio e conoscere i servizi offerti dall’Ateneo. Gli studenti hanno potuto visitare aule, laboratori e strutture, e approfondire le attività didattiche dei corsi di laurea. Il rettore di Unicam,Graziano Leoni, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Le giornate di ambientamento sono fondamentali per orientarsi nella vita universitaria. Le studentesse e gli studenti sono al centro di ogni nostra attività, non solo con una didattica di qualità, ma anche attraverso numerosi servizi e opportunità di socialità. Auguro a tutti di vivere al meglio questi anni di formazione, crescendo non solo dal punto di vista accademico, ma anche umano.” La professoressa Simonetta Boria, delegata del rettore per il tutorato, ha evidenziato come le giornate siano ricche di appuntamenti: presentazioni delle attività didattiche, visite alle strutture e laboratori, e informazioni dettagliate sui servizi disponibili agli studenti. A Camerino, l’accoglienza si è svolta presso l’Auditorium Benedetto XIII, con il Rettore Leoni, la professoressa Boria e il presidente del Consiglio delle Studentesse e degli Studenti Unicam, Edoardo Pettinari, che hanno illustrato opportunità e servizi dell’Ateneo. Nel pomeriggio, le matricole hanno visitato le scuole di Bioscienze, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie, approfondendo i contenuti dei corsi e le strutture. A San Benedetto del Tronto, l’incontro di benvenuto si è svolto presso il Polo Didattico, con la partecipazione del prorettore vicario Emanuele Tondi, della prof.ssa Boria e dei docenti del corso di laurea in Biologia della Nutrizione. Le giornate di ambientamento proseguiranno ad Ascoli Piceno il 25 settembre e a Matelica nel prossimo mese di febbraio, permettendo a tutte le matricole di iniziare il loro percorso universitario con il massimo supporto e orientamento.

Mondiali di ciclismo in Ruanda, Pellizzari costretto al forfait per malattia
Brutte notizie per la Nazionale italiana di ciclismo su strada impegnata ai Mondiali in corso in Ruanda. Non sarà infatti al via della prova in linea maschile élite, in programma domenica 28 settembre a Kigali, Giulio Pellizzari. Il giovane talento marchigiano, in forza alla Red Bull - BORA, è stato costretto a rinunciare alla trasferta a causa di febbre alta e vomito che lo hanno colpito nei giorni scorsi. La notizia è riportata dalla Gazzetta dello Sport. Pellizzari, reduce da una stagione straordinaria con il sesto posto sia al Giro d’Italia che alla Vuelta a España, e fresco della sua prima vittoria da professionista, avrebbe dovuto raggiungere il Ruanda nella giornata di mercoledì. Le sue condizioni fisiche, però, hanno reso impossibile la partenza. Per la provincia di Macerata c'è però ancora spazio per il tifo: Eleonora Ciabocco sarà regolarmente al via della prova riservata alla categoria donne Under 23, giovedì 25 settembre. La giovane ciclista rappresenterà l’Italia con ambizione e determinazione, tenendo alta la bandiera del ciclismo marchigiano in campo internazionale.

Sharper 2025: Camerino e San Benedetto protagoniste della Notte Europea dei Ricercatori
Torna anche quest’anno Sharper (SHAring Researchers’ Passion for Education and Rights), il grande evento europeo dedicato alla scienza che coinvolge contemporaneamente 15 città italiane con l’obiettivo di avvicinare i cittadini al mondo della ricerca. Coordinato dall’impresa sociale Psiquadro e realizzato grazie alla collaborazione di un ampio consorzio di enti e università, tra cui l’Infn, l’Immaginario Scientifico, Observa Science in Society e cinque atenei partner, Sharper è sostenuto da oltre 200 istituzioni, enti culturali e di ricerca come Cnr, Inaf e Ingv. «L’Università di Camerino ha aderito alla Notte dei Ricercatori sin dalla sua istituzione, nel 2005 – ha dichiarato il rettore, professor Graziano Leoni – ed è per noi una grande soddisfazione poter partecipare anche quest’anno al progetto Sharper. Raccontare ai cittadini, a partire dai più giovani, come la ricerca migliori concretamente la vita delle persone è una missione fondamentale per la crescita democratica e sociale del nostro Paese». Il programma Unicam si preannuncia particolarmente ricco e diffuso tra Camerino e San Benedetto del Tronto, con laboratori, incontri, talk show e attività esperienziali pensati per ogni età. A Camerino, la giornata si aprirà alle 9 con l’incontro “Cibo e religione. Aspetti nutrizionali e razionale scientifico dei precetti alimentari religiosi”, per proseguire con “Rotte in movimento”, un laboratorio interattivo per immedesimarsi nei percorsi migratori e riflettere sui dilemmi etici e politici che ne derivano. Nel pomeriggio spazio all’innovazione tecnologica con attività immersive di realtà virtuale per la gestione delle emergenze sismiche e, alle 18.30, un “Calice di Scienza” dedicato alla geologa e oceanografa Marie Tharp. A San Benedetto del Tronto, il programma inizierà al Liceo Rosetti con “Tutta questione di… intelligenza!”, laboratorio dedicato al machine learning. Dalle 17 alle 20 il Polo didattico Unicam sul lungomare ospiterà attività pratiche e divulgative: dalle microalghe come risorsa per la salute, alla diagnostica per i beni culturali, fino a esperimenti di chimica in cucina. A seguire, un talk show dedicato al mondo delle api e, alle 19, l’attesissimo incontro con il prof. Michele Loreti sull’impatto dell’intelligenza artificiale generativa nella nostra vita quotidiana. Sharper si conferma così un’occasione unica per vivere la scienza da vicino e comprendere quanto la ricerca sia parte integrante del benessere sociale e del futuro sostenibile.

"Per un giorno corse gratis in quattro città": l'iniziativa Contram per la Settimana Europea della Mobilità
CAMERINO - In occasione della Settimana Europea della Mobilità 2025, Contram Mobilità aderisce all’iniziativa promuovendo il trasporto pubblico sostenibile. Per sensibilizzare i cittadini e incoraggiarli a lasciare l’auto privata, martedì 23 settembre il servizio di trasporto urbano sarà gratuito nelle città di Camerino, San Severino Marche, Matelica e Recanati. Durante tutta la giornata, gli utenti potranno salire sugli autobus delle linee urbane senza alcun costo, sperimentando così i vantaggi di una mobilità più sostenibile e accessibile. L’obiettivo è ridurre il traffico cittadino e contenere le emissioni di CO₂, in linea con i principi della manifestazione europea. Contram Mobilità invita la cittadinanza a cogliere questa occasione per riscoprire l’utilità del servizio pubblico e contribuire a rendere le città più vivibili. A Camerino sarà inoltre possibile usufruire del servizio integrato Bus+Bici, pensato per combinare spostamenti in autobus e mobilità ciclabile. Per informazioni su orari e percorsi delle linee, è possibile consultare il sito ufficiale www.contrammobilita.it o contattare il numero verde 800 037 737.

Pizzo Tre Vescovi, una bandiera palestinese legata alla croce di vetta
Una bandiera palestinese legata alla croce cristiana posta sulla sommità del Pizzo Tre Vescovi, nel comune di Bolognola, nel cuore dei Monti Sibillini. È lo scenario che si è trovato davanti questa mattina un escursionista, che durante la sua salita verso la vetta ha immortalato la scena con una fotografia. Il Pizzo Tre Vescovi è una delle mete più conosciute e frequentate degli appassionati di montagna e trekking: la sua cima, che tocca i 1.592 metri di altitudine, prende il nome dal fatto che proprio lì convergono i confini delle diocesi di Fermo, Camerino e Norcia. Non solo: il monte è anche un punto di spartiacque naturale tra il versante adriatico e quello tirrenico, caratteristica che ne accresce la valenza geografica e simbolica. A segnare la vetta c’è una croce cristiana, punto di riferimento per gli escursionisti che raggiungono la cima dopo il percorso. È proprio a questa croce che è stato fissato il vessillo palestinese, ben visibile a chiunque arrivi sulla sommità. La segnalazione è giunta alla nostra redazione da un lettore, La presenza della bandiera rappresenta un fatto insolito in un luogo simbolico per il territorio e molto frequentato, che richiama ogni anno numerosi visitatori sia per la sua valenza paesaggistica sia per quella culturale e storica.