Passata la fase più critica dell’emergenza Covid-19, Camerino ha ospitato la Protezione civile veneta del Cadore.
Una bella serata, trascorsa tutti insieme, per ritrovare coloro che ormai sono considerati amici della città ducale. Un rapporto nato col sisma del 2016, a seguito del quale la Protezione civile veneta si era impegnata in aiuto della comunità camerte e che ha rinnovato la sua vicinanza dopo l’emergenza sanitaria attivando ben due raccolte fondi in favore di Camerino, il cui ospedale era stato convertito a Covid-19 e all’Università di Camerino, per la ricerca. Una delegazione, giunta dal Cadore, è stata accolta con una semplice cerimonia in cui sono stati consegnati gli attestati di ringraziamento per l’impegno e la solidarietà dimostrata nei confronti della città ducale. In particolare sono arrivati dal Veneto Giacomo Maroldo, caposquadra della Protezione civile ANA (Associazione nazionale Alpini) insieme ai due volontari Angelo Costalunga e Fabry De Lenart.
Presente anche l’onorevole Luca De Carlo, nonché sindaco di Calalzo e Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale di Belluno con delega alla Protezione civile. Ospiti che sono stati accolti con grande piacere dal sindaco Sandro Sborgia che ha fatto gli onori di casa insieme alla vice sindaco Lucia Jajani e all’assessore ai servizi sociali Stefano Sfascia. Non sono mancati Antonella Menghi, coordinatrice della Proezione civile di Camerino e l’ex coordinatore Silvano Volpini. “Un particolare ringraziamento a Orlando Giustozzi – ha voluto aggiungere il primo cittadino Sandro Sborgia – che ha organizzato e coordinato il tutto dimostrando una grande attenzione nel coltivare un rapporto tra il Cadore e Camerino che ormai può considerarsi di amicizia”.
Caldarola questa mattina ha dato il suo caloroso benvenuto alle bambine e ai bambini che si sono iscritti ai Campus organizzati dalle associazioni “Giovanile Nicolò Ceselli” e “ "Associazione Sportiva Dilettantistica Nuovo Oratorio Cristo Re"dedicati alla fasce di età dai 6 ai 14 anni per quanto riguarda la prima società, e da 3 a 6 anni la seconda.
In accordo con l'Amministrazione comunale queste due realtà giovanili si sono da subito mobilitate per garantire divertimento, svago, relax ai più piccoli, non solo di Caldarola, ma anche dei comuni limitrofi.
Nel salutare i suoi giovani concittadini questa mattina il Sindaco Luca Maria Giuseppetti ha ringraziato per l'impegno profuso tutti i dirigenti delle due associazioni e i volontari, per essersi messi a disposizione dei bambini, per farli divertire e far passare a loro giorni di svago e aggregazione in piena sicurezza, lasciando liberi di rilassarsi o di lavorare in tranquillità anche i genitori.
La stessa Amministrazione comunale non solo ha messo a disposizione le strutture esistenti, che fortunatamente nonostante il terremoto sono numerose sul territorio caldarolese, ma anche un contributo di €25 a bambino per ogni residente del comune di Caldarola.
Soddisfatto il Sindaco che ancora una volta sottolinea quanto sia importante puntare l'attenzione sui giovanissimi "da sempre, soprattutto dopo il terremoto, con la precedente Amministrazione e con questa con cui lavoro dopo essere stato rieletto, ho concentrato tutte le attenzioni, e gran parte dei fondi arrivati attraverso le donazioni, proprio sulle attività rivolte ai giovani caldarolesi. A partire dalla scuola che è stato il primo edificio pubblico inaugurato, fino ai parchi e alle strutture sportive, proprio per garantire un futuro in serenità ai nostri giovanissimi."
Che il centro storico di un paese sia da sempre il cuore pulsante di una comunità vale per qualsiasi cittadina, grande o piccola che sia.
Per i centri storici che dopo il sisma del 2016 sono diventati per lungo tempo zona rossa si nutre però un legame viscerale ed una nostalgia che solo chi ha vissuto quel paese può descrivere.
È così per il cuore di Caldarola e per le bellezze di un paese che custodiva i suoi tesori proprio in centro storico e proprio nella zona più colpita dal terremoto.
Per questo motivo, in uno dei momenti in cui la comunità ha dovuto affrontare un’altra distanza: quella delle persone stesse, la Pro Loco di Caldarola ha deciso che il collante, per i caldarolesi e per i turisti che hanno sempre apprezzato la terra dei Cardinali Pallotta, dovevano essere proprio le bellezze del paese. Le bellezze ferite, danneggiate, colpite nell’anima. Le bellezze per le quali tutti nutrono un grande amore e che tutti vorrebbero tornare a vedere. Da questo desiderio nasce “Caldarola a porte aperte”.
In attesa che gli occhi possano tornare a vedere dal vivo i luoghi più belli e più amati, la Pro Loco apre le porte ai ricordi di un borgo che, nonostante sia stato messo a dura prova e con evidenti 'ferite' ancora vive, trova le forze per continuare a raccontarsi parlando la propria lingua fatta di arte, storia e cultura.
Sarà inaugurata sabato 4 luglio alle 18, in piazza Vittorio Emanuele II, la mostra fotografica temporanea, allestita per le vie del centro di Caldarola, che porterà agli occhi dei visitatori le bellezze nascoste dal sisma.
Una esposizione che sarà visitabile fino al 30 settembre e che vanta il patrocinio del Comune di Caldarola e la collaborazione con i fotografici che hanno saputo immortalare quello che di bello offre il paese.
La mostra, che nasce per alzare il volume della storia e per non far smettere di ascoltarla, darà poi il via ad un’estate nuova che Caldarola si prepara a vivere. Quando molte delle manifestazioni estive sono state sospese a causa del Covid, infatti, la Pro Loco ha deciso di scendere in campo con un format tutto nuovo che animerà il paese dal 4 luglio al 30 agosto.
“Restart Festival” il titolo d un calendario che vede al suo interno diversi appuntamenti culturali nel segno della resilienza e della ripartenza, senza mai tralasciare l’arte e la bellezza.
Di fronte ad un altro momento difficile che Caldarola si trova ad affrontare non mancano quindi la voglia di fare, di accogliere e di credere che le bellezze di questo paese vadano valorizzate per permettere che siano proprio esse stesse a dar vita alla rinascita.
L'Amministrazione comunale comunica che in occasione dei Campi Estivi patrocinati dal Comune di Caldarola, organizzati a cura delle associazioni sportive locali Nicolò Ceselli e Oratorio Cristo Re, molto attive nel mondo giovanile.
Grazie anche all'apporto concesso dalla Regione Marche a tale scopo, la concessione di un contributo pro capite per ogni settimana di partecipazione di €25.00, somma che andrà ad abbattere proporzionalmente alla quota di iscrizione per ogni bambino residente, già fissata dagli organizzatori. Il contributo sarà versato direttamente alle associazioni organizzatrici dei campi estivi, che provvederanno a decurtare in modo corrispondente la quota d'iscrizione.
Considerato, inoltre, che per la fascia di età 0-3 anni analogo campo stato è organizzato dal Comune di Belforte del Chienti, lo stesso contributo sarà erogato in favore dei bambini residenti nel Comune di Caldarola che aderiranno al predetto evento.
"In ottemperanza alle disposizioni in materia di emergenza sanitaria, stiamo garantendo il servizio su tutto il territorio nazionale, nel rispetto della tutela della salute del personale e della clientela”. Così in una nota Poste Italiane, in risposta al sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti, il quale aveva lamentato nei giorni scorsi lunghe code all’Ufficio cittadino. (Leggi qui)
L’Azienda ha aumentato gradualmente le aperture degli uffici postali dal 26 marzo - spiegano - in coincidenza con il pagamento delle pensioni, fino ad arrivare oggi al completamento delle riaperture in tutta la provincia di Macerata.
L’ufficio postale di Caldarola in particolare è attualmente aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato fino alle 12.35 e si ricorda ai cittadini del comune l’invito all’utilizzo dei canali digitali e dell’ATM Postamat della sede di via Rimessa snc, disponibile sette giorni su sette e in funzione 24 ore su 24, per le operazioni consentite (prelievo denaro contante, interrogazioni saldo e lista movimenti, ricariche telefoniche e carte Postepay e pagamento principali utenze e bollettini di conto corrente postale)”.
Non possono più restare inascoltate le numerose lamentele che giungono fino alla sede comunale di Caldarola relative ai disservizi dell’Ufficio Postale.
Durante il periodo di lockdown dovuto al Coronavirus l’orario di apertura era limitato a qualche ora a settimana, con le nuove disposizioni governative sono aumentati i giorni e le ore, ma i disagi sono rimasti quasi invariati. Cittadini caldarolesi che attendono anche ore per poter entrare alle poste per fare operazioni fondamentali per la vita quotidiana famigliare o aziendale, lunghe file all’aria aperta, con qualsiasi situazione climatica, che non aiutano le regole contro gli assembramenti.
Nella fase più acuta del periodo di limitazioni dovute al Coronavirus era concepibile una lentezza nelle operazioni, vuoi per il massimo rispetto delle norme, vuoi per un’eccessiva cautela e quant’altro, ma ora a distanza di mesi questa situazione è diventata inaccettabile.
Per questo motivo il Sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti chiede a chi di competenza di ampliare ancora di più gli orari di apertura o affiancare all’unico sportello aperto altro personale che snellisca le file.
“Si fa di tutto per alleggerire le operazioni quotidiane, si punta sempre più alla sburocratizzazione e poi ti trovi a fare un’ora di fila per pagare un bollettino, nel 2020 tutto ciò è inconcepibile” afferma Giuseppetti chiedendo l’intervento della direzione provinciale di Poste Italiane.
Pillole di cultura, viaggi nella storia, brevi sketch di spettacoli dialettali e favole a merenda.
È la ricetta del Comune di Caldarola per mantenere vivo l’interesse dei paesani nei confronti delle tradizioni ai tempi del Coronavirus.
Un’offerta culturale che permette, attraverso il sito internet del Comune e diverse pagine Facebook, di godere della vivacità e poliedricità della società caldarolese.
Dopo la riapertura della biblioteca, l’iniziativa “Favole a Merenda” in collaborazione della Fol-Vez, i viaggi nella storia e negli aneddoti che hanno portato ai giorni nostri la bellezza degli edifici storici e dei personaggi caldarolesi, partirà prossimamente “Dialettiamoci Web – Pillole di Marka” pensieri, opere, parole e canzoni della nostra terra a cura della Compagnia Teatrale Fabiano Valenti che con premura ogni anno organizza la rassegna teatrale “Dialettiamoci”.
L’idea è quella di tenere desta l’attenzione sul variegato mondo della tradizione popolare, sulla sua storia e sulle sue dinamiche espressive: che siano poesie, commedie, canzoni, stornelli o filastrocche, l’importante è che ne risulti un concentrato di sapori della marca maceratese e delle proprie tradizioni culturali e sociali.
L’occasione sarà quindi propizia per spaziare all’interno del territorio della marca, propriamente un po’ più della provincia di Macerata, attraverso la proposta recitata di poeti, scrittori e cantastorie del nostro tempo ed anche, molto più, del secolo passato servendosi delle voci di attori o cantori attuali.
La ricerca dei testi è curata da Fabio Macedoni, mentre il montaggio video e la supervisione è affidata a Francesco Facciolli.
La trasmissione del video avrà inizio sabato 6 giugno alle 21.30 e sarà visibile sul sito web del comune di Caldarola, nonché sulla pagina Facebook del comune medesimo; l’orario resterà uguale per tutte le altre puntate che, di sabato in sabato, condurranno al tempo della rassegna Dialettiamoci (il mese di ottobre); anche questa, con molta probabilità, verrà proposta via web.
Con un occhio sempre attento alla cura dell’animo e dello spirito dei suoi concittadini l’Amministrazione Comunale di Caldarola ha sposato di buon grado l’iniziativa virtuale, in attesa di un ritorno alla normalità con i tanti apprezzati spettacoli dal vivo e con la speranza del recupero in breve del tanto amato Teatro Comunale.
Anche l’Amministrazione Comunale di Caldarola ha aderito al protocollo d’intesa per la creazione del “Sistema Territoriale delle Biblioteche Comunali Maceratesi in Rete”, finalizzato alla promozione della lettura, della tutela e della valorizzazione del patrimonio librario e alla realizzazione di azioni e al raggiungimento di obiettivi comuni in materia di servizi al pubblico, tutela, catalogazione, valorizzazione e promozione del libro, delle raccolte delle biblioteche aderenti e della lettura.
Il progetto permette di partecipare al Bando MIBACT (scadenza 30/05/2020) per la promozione della lettura, della tutela e della valorizzazione del patrimonio librario.
Il fondo permette all’Amministrazione Comunale di Caldarola di mettere in rilievo il patrimonio librario attraverso la rete, il fine è quello di implementare forme di integrazione e valorizzazione delle biblioteche e del loro patrimonio insieme alla sensibilizzazione sul ruolo della biblioteca pubblica, e permette di avviare azioni a tutela catalogazione digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio librario in collaborare con altre biblioteche pubbliche e private, in particolare con quelle scolastiche, per realizzare strumenti condivisi di comunicazione.
Dallo scorso 21 maggio inoltre è stata riaperta la biblioteca della scuola “De Magistris” di viale Umberto I. L’accesso sarà consentito solo su prenotazione al n. 3407376575 e l’orario di apertura è ogni martedì e giovedì dalle ore 17.00 alle 19.00.
L’emergenza creata dal COVID19 ha causato, purtroppo, gravi disagi alle aziende, costrette a sospendere per diversi giorni la loro attività, con pesanti ripercussioni anche sul piano economico.
L’amministrazione comunale, vista l’eccezionale e difficile situazione, ha inteso intervenire offrendo un sostegno a tutte le attività a carattere produttivo commerciale e di servizi, cosi danneggiate dall’emergenza sanitaria trascorsa ed ancora in atto.
Quale misura straordinaria, per alleviare il carico tributario ed offrire un sostegno economico ai soggetti danneggiati, la Giunta del Comune di Caldarola ha approvato oggi una delibera che prevede l’erogazione di un contributo pari a 2 mensilità della Tari dell’anno 2020, da destinare a tutte le attività commerciali che hanno sospeso la loro attività per almeno 15 giorni a causa dell’emergenza Coronavirus.
Verrà pertanto pubblicato un apposito avviso pubblico rivolto alle imprese, per regolare l’accesso al contributo.
L'amministrazione comunale di Caldarola, tramite un'ordinanza sindacale del primo cittadino Luca Maria Giuseppetti, ha reso obbligatorio l'uso di mascherine protettive nei luoghi pubblici, negli esercizi commerciali, uffici pubblici, uffici postali, banche e in ogni altro luogo nel quale sia previsto l'accesso generalizzato di persone. L'obbligo è valido dal 16 maggio sino a comunicazione contraria.
Nell'ordinanza si legge come l’utilizzo della mascherina sarà obbligatorio anche per o luoghi pubblici all'aperto, nel caso in cui venga meno la condizione di isolamento ovvero la distanza interpersonale di un metro.
Chiunque non si adegui agli obblighi, rischia una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.
Primo caso di positività al coronavirus nel comune di Caldarola dall'inizio dell'emergenza sanitaria. A comunicarlo, attraverso un comunicato istituzionale, è stato il Comune stesso, che ha sottolineato come sia "subdolo il nemico da affrontare", visto che sinora il Comune era rimasto indenne da contagi.
"Si sono immediatamente presi contatti con la famiglia della persona risultata positiva - si legge nel comunicato -, e siamo lieti di comunicare che le sue condizioni di salute sono attualmente buone. Nel contempo sono stati attivati tutti i protocolli previsti e la persona contagiata è in isolamento domiciliare, costantemente assistita. Ci auguriamo che la guarigione sia pronta e che il quadro generale resti sotto controllo".
"La battaglia contro il Covid-19 non è ancora finita - si precisa nel comunicato -, ma col senso civico e la coscienza di tutti potremo uscirne vittoriosi".
Passano la serata insieme a chiacchierare, senza rispettare il decreto sull'emergenza Covid-19: nei guai un gruppo di sette giovani
I militari della stazione Carabinieri di Caldarola, durante un servizio di pattuglia, hanno trovato a Caldarola, in prossimità del castello, 7 giovani che erano tutti insieme a chiacchierare e a passare la serata, non mantenendo le distanze minime di sicurezza previste dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per evitare assembramenti.
Alla vista dei militari 2 dei 7 ragazzi hanno cercato di dileguarsi, ma sono stati comunque prontamente bloccati e generalizzati. I sette giovani, tutti residenti a Caldarola, sono stati sanzionati di una contravvenzione da €280 ciascuno per aver dato luogo ad assembramento in luogo pubblico.
Con la Fase 2 avviata dal Governo per contenere il diffondersi Coronavirus riprendono le attività anche delle aziende di manutenzione degli impianti.
Dopo un sopralluogo effettuato questa mattina con relativa azione di dinfezione e sanificazione delle “Case dell’Acqua” l’Azienda Blupura, che garantisce la manutenzione, ha nuovamente aperto al pubblico le pensiline di erogazione.
Da domani quindi si potrà tornare a bere l’acqua, naturale o gassata, dalle indiscusse qualità organolettiche fresca o a temperatura ambiente, erogata dalle “casette” installate da ASSM SpA a Tolentino e Caldarola. Ovviamente le raccomandazioni sono di mantenere le distanze di sicurezza, utilizzare i guanti e le mascherine ed evitare assembramenti.
Il terremoto è tornato a farsi sentire questa mattina presto nelle zone del cratere che devono ancora risollevarsi dal devastante sciame sismico del 2016 e, complice anche il forte vento dei giorni scorsi, nel centro storico di Caldarola alle prime luci dell’alba sono stati trovati in strada pezzi di tegole caduti dai tetti.
L’Amministrazione comunale ha prontamente richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco per escludere possibili pericoli imminenti.
Ad essere coinvolti sono stati alcuni tetti della cosiddetta zona rossa, abitazioni che erano già disabitate a causa del sisma. I vigili del fuoco, prontamente giunti sul posto, hanno provveduto alla rimozione di ogni possibile pericolo e, con grande senso del dovere e professionalità, hanno controllato altri edifici e vie circostanti, tra questi il Palazzo Comunale di piazza Vittorio Emanuele.
Come sempre a loro va il più sentito ringraziamento da parte del Sindaco Luca Maria Giuseppetti: “Ogni volta che ne abbiamo avuto bisogno i Vigili del Fuoco sono intervenuti prontamente non facendoci realmente mai sentire soli”
Una celebrazione insolita, ma forse ancor più significativa, quella che si è svolta oggi a Caldarola per ricordare i 75 anni dalla Liberazione dell’Italia dall'oppressione della dittatura.
Il sindaco Luca Maria Giuseppetti, insieme a rappresentanti della Protezione Civile, della Polizia Locale con il Gonfalone e un delegato dell'Anpi, si è recato presso i Monumenti che rappresentano i momenti più toccanti, non solo della Seconda Guerra Mondiale, ma anche del primo conflitto bellico, che hanno visto vittime tra i suoi concittadini.
Lungo viale Umberto I, al monumento in memoria di Aldo Buscalferri, è stata deposta una corona di alloro, così come davanti alla lapide in memoria dei caduti della Prima Guerra Mondiale e alla colonna di Piazza Vittorio Emanuele dove fu fucilato Agostino Mazzetti, carbonaro di Montalto accusato dai tedeschi di essere un simpatizzate dei partigiani. Tutti dolorosi momenti legati a ricordi di conflitti mondiali che hanno insanguinato anche le strade di Caldarola.
Per celebrare il 25 aprile, ma anche “La Marcia della Memoria” che quest'anno, a causa del Covid-19 non si è potuta svolgere come da tradizione, il sindaco Giuseppetti si è recato anche nei cimiteri comunali di Pievefavera, Valcimarra e Caldarola per un breve momento dedicato a tutti i defunti, insieme al parroco Don Vincenzo.
“Il territorio ha pagato con il sangue la liberazione dell'Italia, ricordiamo questa data ogni anno, ma in questo 2020, dove la Libertà, per tutt'altro motivo, è molto limitata, il valore di questa parola assume un significato ancora più forte” ha dichiarato il sindaco Giuseppetti nella augurarsi che non manchi mai, per nessun motivo, l’indipendenza di ogni singolo individuo.
Un “fratello” di Caldarola se n'è andato prematuramente, lasciando in tutta la comunità un enorme vuoto. Si tratta dell'imprenditore parmense Roberto Ferraroni, titolare insieme ai figli dell'omonima maglieria fondata a Parma nel 1970, una delle aziende più qualificate e all’avanguardia nel settore dell’ingrosso abbigliamento e maglieria.
Ferraroni all'indomani del terremoto dell'ottobre 2016 si è messo immediatamente a disposizione della comunità donando tutto ciò che poteva servire ad una Caldarola praticamente in ginocchio.
Nel marzo del 2017, all’indomani della consegna dell’ennesima donazione, l’imprenditore aveva dichiarato “ho un'azienda che va bene, una bella famiglia, non mi manca nulla, posso ritenermi fortunato ma quando penso ai territori terremotati e a tante famiglie che all'improvviso hanno perso tutto non posso restare indifferente. Non siete voi a dovermi ringraziare, sono io che lo faccio per le emozioni che venendo qui mi avete fatto vivere”.
Profondamente commosso il sindaco Luca Maria Giuseppetti nel ricordare il momento in cui lo ha conosciuto, l’imprenditore si era personalmente recato, nel dicembre 2016, nei territori terremotati chiedendo di che cosa avessero bisogno e in che modo avesse potuto aiutarli. Da quel giorno è iniziata una vera e propria fratellanza, con l'imprenditore che più volte è andato a visitare le zone terremotate, mai a mani vuote.
Dopo aver fatto recapitare in tempi record due moduli da adibire a centri di aggregazione per i ragazzi, usati come oratorio, biblioteca e per di tutti i progetti destinati ai più giovani (fino ad alcuni mesi fa anche come sala riunioni e sede del Consiglio Comunale), ha messo a disposizione dei bambini anche il Pedibus, un Digiquadro per poter fare lezione a scuola e un’abbondante fornitura di parmigiano da impiegare nella mensa allestita dalla colonna mobile dell’Emilia Romagna, che in quei mesi forniva i pasti agli sfollati rimasti a Caldarola.
“Una grande persona dall'immenso valore umano, con forti sentimenti di solidarietà, senso di amicizia e un cuore enorme” così lo ricorda il Sindaco Giuseppetti affermando che per sempre rimarrà nei pensieri dei caldarolesi, dell’Amministrazione passata e di quella attuale, delle famiglie del Sindaco Giuseppetti e della Consigliera Rovelli che in diverse occasioni erano state ospiti proprio dell’Imprenditore Ferraroni nella sua residenza di Parma.
Commosso il ricordo della famiglia Ferraroni che, nell'annunciare attraverso la stampa Parmense la prematura scomparsa dell'imprenditore Roberto, lo descrive come “una persona che amava scrivere, amava parlare, amava dare consigli perché al grande Roberto nulla passava inosservato. Ora tocca a noi raccontare, con tutta la forza che ci ha sempre trasmesso, quello che di grande è stato il nostro caro papà. 70 anni compiuti lo scorso anno sono ancora pochi per chiudere un bilancio, avevamo ancora tante cose da imparare anche se di cose ce ne hai insegnate tante. l'amore infinito per il tuo lavoro, la lettera di fine marzo con cui hai raccontato a tutti i tuoi dipendenti 50 anni di storia della tua attività, ma purtroppo il destino ti è stato avverso.”
L'imprenditore Ferraroni lascia la Moglie Nilla, i figli Roberta, Michela e Luca e i sei amatissimi nipoti Marco, Matteo, Giulia, Vittoria, Margherita e Matilde.
A loro un forte abbraccio e le più sentite condoglianze dal Sindaco Giuseppetti e da tutta la comunità di Caldarola.
Il Sindaco Dott. Luca Maria Giuseppetti, con l’Ordinanza n.19 del 23 aprile 2020, a tutela della salute pubblica ha vietato a chiunque la sperimentazione o l’installazione del 5G nel territorio del Comune di Caldarola, in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea.
Ciò fino a quando non saranno definitivamente chiariti gli effetti delle radiofrequenze in questione sulla la salute dell’uomo.
Ancora un segnale di affetto alla comunità caldarolese doppiamente colpita dalle avversità, prima dal terremoto e poi dall’emergenza nazionale del Coronavirus.
La Croce Rossa marchigiana ha voluto rimarcare l’affetto e il sostegno a Caldarola con la consegna delle Uova di Pasqua grazie al progetto nazionale “Sentieri di Prossimità” finanziato da Poste Italiane.
Ad effettuare fisicamente la donazione sono stati la Presidente della sezione di Loreto della CRI Alessandra Volpini e lo psicologo Emanuele Borromei che, circa un anno fa, ha portato avanti il progetto “Ritornare per ricominciare”, un’iniziativa volta al sostegno psicologico delle persone che rientravano a Caldarola dopo il terremoto in seguito alla consegna delle SAE.
Gli psicologi, infatti, per 6 mesi hanno convissuto con la popolazione caldarolese per agevolare il più possibile il ritorno nel paese d’origine dopo il trauma del sisma, perfettamente consapevoli che nulla sarebbe stato più come prima.
Il Dott. Borromei, insieme alla collega Valentina Mancini della sezione di Jesi, ha potuto interagire e supportare l’intera comunità creando anche una rete di sostegno con le altre associazioni locali così da proseguire nel tempo l’azione avviata.
A distanza di un anno, sia per mantenere vivo il rapporto con i caldarolesi sia per dare un segnale di vicinanza e sostegno, il dottor Borromei ha consegnato personalmente le uova di Pasqua in tutte le Sae in collaborazione con la Protezione Civile.
Altre verranno distribuite nel prossimi giorni a tutte le famiglie che hanno bambini fino a 10 anni di età.
Grato il Sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti: “Ringrazio la Croce Rossa per questo ennesimo segnale di vicinanza dimostrata in questo periodo ancora più difficile per colpa del Covid-19. Il mio pensiero va proprio agli abitanti delle SAE che si trovano a vivere in spazi ridotti e sicuramente non confortevoli in momenti come questi.”
La festa di Pasquetta, o meglio la festa del lunedì dell'Angelo, in onore della nostra Madonna del Monte, per tutta la comunità di Caldarola è una giornata speciale.
E se questo periodo, ci costringe a stare in casa, la tradizione di questa giornata non la facciamo finire, la trascorriamo insieme, dal divano di casa. Tutti o quasi, passiamo gran parte della nostra giornata a sfogliare i social: e allora lunedì 13, colleghiamoci tutti sulla pagina facebook Pro Loco Caldarola: passeranno i video del contest "Affacciati alla Finestra", ci saranno i nostri amici di Urgnano, e anche alcuni amici marchigiani che ci "saluteranno" con le loro specialitá: comicità, musica, stornelli e cucina.
Chiuderemo la giornata come era bello finire la sera di Pasquetta, con la commedia dialettale del Nuovo Oratorio Cristo Re: ma stavolta, con un piccolo video tratto dalle prove dei nostri amici attori.
Una Pasqua diversa, innovativa, divertente, completamente reinventata, ma con l'augurio che faccia passare un pomeriggio diverso, pensandoci tutti insieme come gli anni passati in una piazza diversa, stavolta virtuale. Convinti che anche questo modo digitale, sia essere comunità.
"Non interverremo ancora su questa vicenda". Così il gruppo di minoranza "Il Futuro per Caldarola" replica alle accuse di speculazione rivolte dalla Giunta Comunale a seguito della richiesta di dimissioni dell'ex vice-sindaco Giovanni Ciarlantini anche da consigliere comunale (leggi qui).
"Siamo venuti a conoscenza dei fatti contemporaneamente ai nostri concittadini, tuttavia, il nostro ruolo istituzionale di minoranza ci ha naturalmente portati ad un’attenta analisi dei fatti, di quanto successo - chiariscono i consiglieri di opposizione -. Che la situazione potesse avere una elevato eco, fino alla ribalta nazionale, non è certo dovuto ad un nostro accanimento, ma è stata sicuramente una conseguenza del video del sindaco Luca Giuseppetti, arrivato fino alle testate nazionali".
"Coerentemente con quanto annunciato, presenteremo la mozione di sfiducia anche come consigliere, senza fare superflue polemiche, ma avendo seguito un ragionamento logico. Decisione che sarebbe stata presa sicuramente anche a parti inverse - sottolineano dalla minoranza -, perché chiunque abbia un minimo di conoscenza della vita amministrativa sa che era il minimo che si potesse fare. Rimanendo come consigliere, a Ciarlantini potrebbe essere concesso di svolgere le sue precedenti mansioni, nonostante la rimozione pubblica, anche senza effettivi poteri decisionali ma sotto la responsabilità dei detentori ufficiali delle deleghe, creando così un cortocircuito amministrativo.
"Vedere scritto da parte della maggioranza che non c’è stata collaborazione è stata veramente una grossa sorpresa" commentano ancora i membri dell'opposizione. Una sorpresa esplicata attraverso la sottolineatura dei numerosi punti inseriti all'interno del proprio programma elettorale poi realizzati dalla maggioranza: "Ciò che non è stato ancora attuato del nostro programma - dicono - è studiare un piano B, una via alternativa alla perimetrazione perché considerando i ritardi di tutto l’apparato si rischia di affogare aspettando la bassa marea".