Anche quest’anno si è tenuto, venerdì 17 novembre 2017 il PMI DAY, il tradizionale appuntamento promosso da Piccola Industria Nazionale in collaborazione con le Associazioni di Confindustria. Come sempre grande accoglienza all’iniziativa sia in termini numerici che di partecipazione attenta. In tutta Italia sono state oltre mille le aziende che hanno aperto le porte, anche in date diverse, a circa 41.000 tra studenti, insegnanti, giornalisti, amministratori locali, i quali hanno avuto l’opportunità di visitare i reparti produttivi e i macchinari utilizzati, di vedere e conoscere i prodotti e cogliere l'esperienza delle persone che contribuiscono a realizzarli.
Quest’anno l’iniziativa si è svolta anche all’estero: nei Balcani, con la partecipazione di Confindustria Albania, Confindustria Bulgaria e Confindustria Serbia, ma anche in Belgio con la collaborazione di Confindustria Bruxelles e negli Stati Uniti, dove un network di oltre 50 aziende italiane che operano nel Paese hanno incontrato oltre 1.100 studenti americani per raccontare loro l’eccellenza del made in Italy.
Anche la provincia di Macerata ha risposto pienamente all’iniziativa; infatti sono state tre le aziende visitate dagli studenti e professori. Si tratta della Tormatic Srldi San Severino Marche, che ha ospitato i ragazzi dell'ITIS“E. Divini”di San Severino Marche alla presenza del Presidente della Piccola Industria di Confindustria Macerata Domenico Ceci. La Pasta di Camerino di Camerino visitato dagli studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale “G. Antinori” di Matelica, presente per Confindustria Maceratala Segretaria della Piccola Industria di Confindustria Macerata Elisabetta Cristallini. E infine la Rhutten Srldi Caldarola, la quale ha aperto le porte ai giovani dell’Istituto Tecnico Commerciale “G. Filelfo” di Tolentino presente il componente della Piccola Industria Demetrio Ciccioli.
La finalità dell’iniziativa è l’incontro della Piccola Industria con la scuola, dal momento che i piccoli imprenditori rappresentano il 92% delle imprese di Confindustria Macerata, nonché la “colonna vertebrale” del sistema produttivo maceratese e italiano. Quest’anno poi si è pensato di implementare l’iniziativa inaugurando la collaborazione con l’Associazione “Il Paesaggio dell’Eccellenza”, impegnata nella valorizzazione della cultura d’impresa nelle Marche, che ha incluso il PMI Day nel programma nazionale della “XVI Settimana della Cultura d’Impresa”, rassegna promossa da Museimpresa e Confindustria. Ciò ha consentito di arricchire il calendario di visite ad alcune tra le più importanti realtà produttive della Regione con l’intento di diffondere e valorizzare la Cultura d’Impresa e il Patrimonio industriale materiale e immateriale delle Marche. Le aziende di Confindustria Macerata coinvolte nell’iniziativa sono Campetella Robotic e Fratelli Guzzini.
Francesco Pastorella e Francesca Mileto, coordinatori dei Comitati Terremoto Centro Italia, tornano sulla questione del consorzio Arcale provando a chiarire quello che è il quadro dei ritardi.
"La Regione Marche si sveglia dopo un anno e si accorge che il consorzio Arcale è in ritardo mentre il consorzio ribatte dicendo che, ad eccezione di qualche paese, non meglio identificati, loro sono in linea con gli accordi previsti nel bando.La protezione civile, che ha gestito e mal confezionato il bando, dal canto suo dice che in fondo Arcale ha ragione e che non sono poi così distanti dagli obiettivi prefissati. Infine il commissario De Micheli dice che, a fronte di quanto sopra, i ritardi sono stati generati dalle amministrazioni comunali, tesi sostenuta anche dalla Protezione civile".
"Questo il quadro generale - commentano Pastorella e Mileto - nessuno dice però che, data la complessità della situazione e del territorio e soprattutto la mancanza di volontà politica di istituire leggi straordinarie a fronte di situazioni straordinarie, individuare le aree, senza il dovuto supporto da parte delle regioni e con le leggi ordinarie ed i vincoli idro-geologici, paesaggistici, è stata un’impresa". Chissà se , almeno stavolta, ci sarà un sussulto di orgoglio da parte di quei primi cittadini che finora non hanno denunciato le inefficienze della gestione regionale e commissariale .
Ieri intanto durante la consegna delle Sae a Pieve Torina l'assessore alla protezione civile delle Marche Angelo Sciapichetti ha commentato: "Sono trenta le aree dei comuni in cui Arcale è in ritardo rispetto ai 60 giorni previsti dall'accordo quadro firmato con la Protezione civile nazionale per il montaggio delle casette. Sono poi oltre una decina le aree in cui sono in ritardo di oltre 20 giorni rispetto alla data di consegna. Giorni che raggiungono quota 32 per un'area di Caldarola e 37 per un'altra di Fiastra".
"È questo - continua - che la Regione Marche sta denunciando da settimane, chiedendo, durante le video conferenze con la protezione civile nazionale al consorzio di adeguare la forza lavoro. Le imprese marchigiane hanno terminato i lavori di urbanizzazione in 70 aree entro settembre. Ci stupisce che nel segnalare i problemi alle casette Borrelli non abbia detto una parola su questi ritardi".
L'esordio casalingo per la Prima Divisione del Volley Macerata finisce con una sconfitta, ma il coach Roganti e i suoi ragazzi (tutti under 16) hanno buoni propositi.
Nel primo set la formazione di casa parte molto contratta e ne approfitta quella ospite che si porta subito 3-7 costringendo Coach Roganti al timeout. Alla ripresa del gioco Caldarola allunga ulteriormente 10-18 e sul turno in battuta di Tomaselli dilaga 11-23. Un errore al servizio dei ragazzi di casa dà il primo set point alla formazione ospite. La prima palla set viene annullata da Marega ma un ulteriore errore dai 9 metri consegna il set al Caldarola 14-25 in 17 minuti di gioco.
Al cambio di campo il match si fa più interessante: coach Paoletti getta nella mischia Benedetti, Smerilli e Sabbatucci mentre il Volley Macerata comincia a prendere coraggio e sospinta dagli attacchi di Meschini M. e Sigona si porta avanti fino all'8-5. Due errori consecutivi biancorossi danno il pareggio e il controsorpasso 9-10 mentre un ace di Meschini M. riporta avanti il Volley Macerata 11-10. Prova a scappare via il Caldarola 13-16 ma i locali pareggiano subito 16-16. Un muro di Benedetti e un attacco di Mosciatti danno il +3 agli ospiti che con gli attacci di Pierini e Fiacchini chiudono il parziale a proprio favore 20-25.
Nella terza frazione il Volley Macerata cerca di forzare in tutti i fondamentali per recuperare il gap ma forzando incappa in numerosi errori che danno il largo al Caldarola che domina il set chiundendolo a proprio favore 9-25 aggiudicandosi così il match per 0-3.
Migliori sei: Pierini, Fiacchini, Sabbatucci, Meschini M, Corradini, Sigona.
VOLLEY MACERATA - CALDAROLA VOLLEY 0-3 (14-25 20-25 9-25)
VOLLEY MACERATA : Meschini M. (K) 11, Del Gobbo 0, Sigona 6, Ortenzi 0, Bravi 4, Giacobini NE, Violini 0, Gentili 2, Marega 3, Singh 0, Olivieri (L2) NE, Meschini S. (L1) 0, Corradini 0. All. Roganti.
CALDAROLA VOLLEY : Benedetti 5, Cesaretti (K) 2, Fiacchini 8, Guardati NE, Mosciatti 6, Paolucci 3, Pierini 10, Sabbatucci 9, Smerilli 0, Stacchietti 1, Tomaselli 5, Cataldi (L) 0. All. Paoletti
Arbitro: Mancini Giulia (MC)
A Caldarola nella zona rossa, stamattina, si è improvvisamente spezzato un cavo della corrente elettrica forse a causa del forte vento ed è finito in mezzo a via Roma, la strada principale del centro storico.
Subito allertati, sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco che hanno provveduto alla messa in sicurezza. Non sono stati rilevati danni a persone in quanto la zona è disabitata da ormai un anno, dopo che è stata dichiarata zona rossa a causa del sisma del 30 ottobre del 2016. Intervenuti sul posto anche i Carabinieri.
Si è tenuto domenica a Serrapetrona un convegno sull'Avioturismo di rete che fa seguito al progetto dell'Unione Montana dei Monti Azzurri di un idroscalo sul lago di Caccamo. Un'idea che si sta concretizzando ogni giorno di più e che entra ora in rete con le aviosuperfici di Lovere e Gallipoli: una vera e propria porta dell'Europa.
Sabato c'era stata invece la presentazione del progetto alla Camera di Commercio di Ascoli.
Al convegno erano presenti i sindaci di Serrapetrona e Caldarola, Silvia Pinzi e Luca Giuseppetti, e il presidente del consiglio comunale di Tolentino Fausto Pezzanesi.
I lavori sono stati introdotti da Giampiero Feliciotti, Presidente Unione Montana dei Monti Azzurri. A seguire hanno preso la parola Orazio Frigino, presidente dell'Aviazione Marittima Italiana; Margherita Bonanni, dirigente scolastico dell'Itis Montani di Fermo; Gianni Bonafini dell'idro/avio-superficie di Lovere; Nicola Macario, vicesindaco di Lovere, e Cesare Rossi, presidente del distretto turistico "Le colline dei Monti Azzurri".
Dal 18 al 21 aprile, le tre idro/avio superfici parteciperanno a una fiera in Germania e una delegazione di aerei di ogni lago, da Loreto porterà la Madonna in processione come protettrice dell'aviazione, con il consenso del sindaco di Loreto e del Vescovo che hanno approvato l'iniziativa.
Si è concluso domenica 22 ottobre il social tour solidale #ripartidaisibillini2, che aveva preso il via mercoledì scorso. Cinque giorni pieni di iniziative ed incontri nelle zone colpite dal sisma, con la partecipazione gratuita e volontaria di oltre 20 tra blogger e instagramer provenienti da Marche, Lazio, Abruzzo, Umbria ed Emilia Romagna.
La seconda edizione del progetto, ideato da Luca Tombesi ed avviato lo scorso anno prima delle scosse di fine ottobre, ha toccato le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e ha visto la collaborazione di Confcommercio Marche Centrali, IgersItalia, IgersMarche, Associazione Italiana Travel Blogger ed Associazione Sibillini Segreti e Sapori, tutte realtà che già nel 2016 si erano impegnate per la riuscita di un evento nato per aiutare le strutture ricettive e le attività turistiche maggiormente danneggiate.
Importante, in questa edizione, il contributo di Andrea Salvatori del circuito Rifugi dei Sibillini, di Giancarlo Ricottini del Rifugio di Tribbio e dell'Università di Camerino.
I quattro itinerari tematici hanno coinvolto le località di Roccafluvione, Montemonaco, Montefortino, Comunanza, Amandola, Cessapalombo, Caldarola, Belforte, Serrapetrona, Valfornace, Muccia, Camerino, Montecavallo, Visso, Pievetorina e Fiastra, con tappe anche a Foligno, Sellano e Cerreto di Spoleto.
In occasione del pranzo solidale, tenutosi ieri a Fiastra, i partecipanti a #ripartidaisibillini2 hanno raccolto fondi da destinare al progetto "Adotta una Stalla", che da quasi un anno sta sostenendo gli allevatori dell'area. In rappresentanza del gruppo di volontari di Sant'Elpidio a Mare era presente Rossano Orsili, che ha ringraziato per il sostegno e per la continua vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. Anche Paolo Romagnoli, tra gli organizzatori del festival IlluminAmatrice, ha voluto partecipare al pranzo, ricordando l'importanza del fare rete tra le 4 regioni del centro Italia ed invitando blogger e instagramer a continuare lungo questo percorso di condivisione.
“Anche quest'anno - commenta Tombesi - siamo riusciti ad aggregare un gruppo che ha sposato in pieno la filosofia del progetto e che è riuscito, attraverso immagini suggestive, a veicolare le eccellenze di questa parte importante delle Marche. Voglio ringraziare le strutture che ci hanno ospitato e tutte quelle persone che ci hanno guidato alla scoperta dei Sibillini, permettendoci di conoscere peculiarità enogastronomiche, paesaggistiche e culturali che meritano ancora più visibilità. Un grazie speciale ai volontari del Gruppo Protezione Civile Beni Culturali Legambiente Marche ed al Comune di Amandola per averci fatto conoscere i rispettivi lavori di recupero e messa in sicurezza dei beni culturali nella fase post terremoto”.
Un ringraziamento per l'impegno ed il lavoro svolto da tutti, anche da parte del Direttore Confcommercio Marche e Marche Centrali, Prof. Massimiliano Polacco: "Da tempo oramai supportiamo progetti digitali volti alla promozione e valorizzazione del nostro territorio. Affiancare il lavoro offline, con strumenti social, diventa sempre più importante per raggiungere gli obiettivi di crescita in termini turistici di arrivi e presenze”.
Già avviata l'operazione che prevede la chiusura di 4300 uffici postali in tutta Italia, 159 quelli nelle Marche che dovrebbero quantomeno subire radicali riduzioni di orari di apertura se non la soppressione vera e propria entro il 2019, 52 quelli solo nella provincia di Macerata. Una scelta quella di Poste Italiane basata sulla razionalizzazione dicono, ma che già da tempo trova diversi oppositori.
Infatti già molte sono le segnalazioni dei cittadini che si trovano e si troverebbero ancor più in difficoltà, famiglie che per un invio postale devono e dovranno fare diversi chilometri. Per non parlare della mole di lettere in giacenza, bollette consegnate dopo la scadenza, o addirittura raccomandate urgenti portate al destinatario "con calma". Questi i dati che risultano dalle prime verifiche effettuate. E non sono decisamente confortanti.
A lanciare l'allarme è Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati. “Uno scenario che desta non poca preoccupazione - commenta Terzoni - Se da una parte è vero che oggi tante operazioni si possono fare online o altrove, penso soltanto alla possibilità di pagare una bolletta dal tabaccaio, dall’altra ci sono piccoli centri dove il servizio postale ha ancora un ruolo basilare, soprattutto laddove è alta la concentrazione di cittadini in là con gli anni. In base al documento di 124 pagine che ci è stato consegnato, gli uffici a cui diremo addio sono 52 nella provincia di Pesaro-Urbino, 11 in quella di Ancona, 52 in quella di Macerata, 22 in quella di Fermo e altri 22 in quella di Ascoli-Piceno, molti dei quali in piccole realtà o in comuni interni dove a breve per un invio postale bisognerà fare svariati chilometri. Comprendiamo l’esigenza di riorganizzazione di Poste Italiane, ma un taglio così netto ci pare una scelta scriteriata”.
Il Ministero risponde cercando di rassicurare, dicendo che in alcuni casi degli uffici rimarranno aperti due volte a settimana e che si tratta solo di un piano di razionalizzazione, ma al contrario delle intenzioni la risposta non rassicura per nulla.
"In base alle prime verifiche - prosegue la Terzoni - abbiamo appurato che non sono pochi nelle Marche gli uffici chiusi in via definitiva. Inoltre la scure su questo servizio ha prodotto una mole notevole di missive in giacenza, con bollette consegnate anche dopo la scadenza e compromettendo persino invii prioritari, come raccomandate dell'Inps, avvisi di Equitalia e telegrammi. Naturalmente come M5s non staremo a guardare, e chiederemo al ministro Graziano Delrio di prendere in mano la situazione, perché i cittadini in difficoltà per queste chiusure rischiano di diventare parecchi e molte famiglie ci stanno già inviando segnalazioni”.
Un problema da risolvere con la massima urgenza, considerati i tempi stretti con cui si sta procedendo nell'effettuazione di questa manovra. Gli Uffici Postali del maceratese sub judice sono quelli di Acquacanina, Apiro, Appignano , Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Martino, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pievebovigliana, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso.
Dalla lista evidente anche la chiusura di tantissimi uffici nel cratere dei comuni terremotati. Un ulteriore disagio quindi per le popolazioni colpite dal sisma. Viene da chiedersi se il Ministero abbia valutato anche questo di aspetto.
IN QUESTO LINK L’ELENCO DI TUTTI I 4300 UFFICI POSTALI INTERESSATI DAL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE: https://www.poste.it/Elenco_def_Fase-3_Step-1.pdf
Dal 18 al 22 ottobre torna #ripartidaisibillini, il social tour solidale a sostegno dei territori colpiti dal sisma del 2016. Anche quest’anno l’obiettivo sarà raccontare borghi, sentieri, esperienze, storie legate a queste realtà, far conoscere le strutture ricettive e della ristorazione, aziende e prodotti dell’Area dei Sibillini, una vasta zona che conserva ancora una grandissimo fascino e tantissimo da offrire ai viaggiatori.
“Quattro gli itinerari tematici esperienziali - spiega l’ideatore del progetto Luca Tombesi – che coinvolgeranno circa 20 influencer (bloggers e instragramers) che si presteranno in modo volontario e completamente gratuito all’iniziativa”.
Il Blog Tour #ripartidaisibillini2 è realizzato da un gruppo di Bloggers Marchigiani (Luca Tombesi, Nadia Stacchiotti, Luca Marcantonelli, Vissia Lucarelli e il giornalista Andrea Braconi) in collaborazione con Confcommercio Marche Centrali, IgersItalia, IgersMarche, Associazione Italiana Travel Blogger, Associazione Sibillini Segreti e Sapori.
Presente in conferenza stampa anche il Direttore prof. Massimiliano Polacco: “Da tempo oramai Confcommercio Marche Centrali supporta progetti digitali volti alla promozione e valorizzazione del nostro territorio. Affiancare il lavoro offline, con strumenti social, diventa sempre più importante per raggiungere gli obiettivi di crescita in termini turistici di arrivi e presenze”.
A chiudere gli interventi, la Presidente di IgersItalia Ilaria Barbotti: “Ringrazio tutti gli instagramers e bloggers che a titolo gratuito da mercoledì 18 fino a domenica 22 ottobre racconteranno di questi luoghi e che con i loro contributi digitali ci aiuteranno a farci conoscere anche oltre i confini nazionali”.
L’appuntamento aperto a tutti è programmato per domenica 22 ottobre, alle ore 13.00, con un pranzo solidale, il cui ricavato sarà destinato alle zone colpite dal sisma, presso l’agriturismo Alti Pascoli Fiordimonte (Val Fornace).
Questi gli itinerari di #ripartidaisibillini2, un tour più strutturato rispetto allo scorso anno:
Erbe spontanee, profumi e sapori dei Sibillini: 18-20 ottobre (Roccafluvione- Montemonaco-Montefortino – Comunanza-Amandola). Un giro alla scoperta delle erbe spontanee e delle piante aromatiche e i loro usi in cucina e nella cura del corpo., degli oli essenziali e dello zafferano dei Sibillini, tra borghi e mulini.
Monti Sibillini mangia e bevi: 8-20 ottobre (Cessapalombo-Caldarola-Belforte-Serrapetrona-Valfornace-Muccia-Camerino). I prodotti dell’enogastronomia dei Monti Sibillini e le ricette tradizionali. Visite ai produttori e degustazioni.
In cammino sui Sibillini: 20-22 ottobre (Montecavello-Visso-Pieve Torina-Fiastra). Trekking sui sentieri dei Sibillini, dormendo nei rifugi e gustando le specialità locali. A riscoprire la Riserva Integrale di Torricchio in compagnia degli esperti dell’Unicam.
I borghi dell’acqua: 20-22 ottobre (Foligno-Sellano-Cerreto di Spoleto). I borghi e le acque dei Sibillini, dal Menotre al Nera fino alle Terme di Triponzo.
"Chiediamo al commissario Paola De Micheli che sia garantita ai terremotati che hanno costruito casette in appezzamenti di terreno privato, di loro proprietà, la possibilità di mantenerle fino al ripristino dell'agibilità delle abitazioni principali". È l'appello lanciato al commissario per la Ricostruzione da 13 sindaci del Maceratese.
Ieri sera si sono riuniti presso la sede dell'Unione Montana per fare il punto su vari aspetti del post sisma, compreso appunto il tema delle casette, tutte potenzialmente abusive, di cui è diventata un simbolo nonna Peppina, la 95enne di Fiastra sfrattata dalla procura di Macerata. All'incontro hanno partecipato sindaci o loro delegati di Pieve Torina, Muccia, Serravalle del Chienti, Esanatoglia, Camerino, Caldarola, Bolognola, Serrapetrona, Castelraimondo, Valfornace, Camporotondo, Sefro.
"La centralità delle azioni politiche deve partire dai sindaci" hanno ribadito il primo cittadino di Camerino Gianluca Pasqui, e Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina. (Ansa)
Ieri mattina, al Centro Polifunzionale Tonelli di Caldarola, si è svolta la prima di una serie di sedute di Consiglio itineranti nei Comuni del cratere del Direttivo del Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Macerata. All’iniziativa hanno partecipato anche il Consigliere Nazionale Enrico Rispoli, i rappresentanti dell’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri, coi quali è già da tempo istaurata una collaborazione sul fronte ricostruzione, e i Sindaci dei Comuni di Belforte del Chienti Roberto Paoloni, di Gualdo Giovanni Zavaglini, di Serrapetrona Silvia Pinzi, di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, di Treia Franco Capponi, oltre al Sindaco del Comune ospitante Luca Maria Giuseppetti.
Lo scopo era quello di avere un confronto diretto con il territorio colpito dal sisma, per toccare con mano le difficoltà pratiche che gli amministratori stanno incontrando nell’affrontare la ricostruzione. Si è preso atto delle problematiche principali che riguardano il labirinto normativo, la burocrazia e le modalità e le tempistiche di erogazione dei finanziamenti.
Gli argomenti sono stati numerosi, il denominatore comune la volontà e la necessità di fare squadra e raccogliere contributi di tutti per migliorare la situazione esistente e snellire il percorso per far rinascere il nostro entroterra. Un incontro proficuo che ha posto le basi per nuove iniziative, tra cui quella di interloquire direttamente con il nuovo Commissario Straordinario.
Al termine dell’incontro si è svolta una visita all’interno della zona rossa del Comune di Caldarola.
I produttori del pregiato olio Coroncina dei cinque Comuni (Belforte, Caldarola, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona) si sono trovati tutti insieme domenica sera al frantoio Persicorossi a Croce di Caldarola per la prima molitura.
E' stata anche l'occasione per guardare al futuro e a strategie anche commerciali che possano consentire a questo straordinario e unico prodotto di avere il riscontro che meriterebbe. E si sta pensando alla possibilità di unire tutti i produttori sotto l'egida dell'Unione Montana dei Monti Azzurri che potrebbe poi commercializzare il prodotto su vasta scala.
Non a caso, era presente il presidente dell'Unione Montana Giampiero Feliciotti, insieme ai sindaci di Caldarola Luca Giuseppetti, di Cessapalombo Giammario Ottavi e di Camporotondo Emanuele Tondi, oltre al presidente dell'associazione Coroncina Livio Giovenali.
Il titolare del frantoio Franco Persicorossi, insieme al figlio Gino, hanno spiegato tutti i passaggi che portano ad avere un olio così speciale, dalla raccolta con una speciale macchina che Franco Persicorossi per primo ha acquistato qualche anno fa fino ad arrivare all'imbottigliamento.
Anche Caldarola aderisce all'iniziativa "Ottobre in rosa", campagna internazionale di sensibilizzazione contro il tumore al seno contrassegnata da un nastro rosa. Nelle altre città si illumina di rosa un monumento rappresentativo. Ma la cittadina terremotata, non avendo nessun monumento agibile a causa del sisma, ha scelto un albero d'ulivo, simbolo della fertilità, resistenza e longevità marchigiana, come monumento da illuminare di rosa. La pianta secolare troneggia al centro di una grande rotatoria recentemente realizzata alle porte del paese, quasi a dare il bentornato ai concittadini e il benvenuto ai visitatori.
L'obiettivo della campagna è sensibilizzare le donne alla diagnosi, attraverso esami specifici, del cancro al seno, invitandole a sottoporsi a controlli periodici. E' anche possibile sostenere la ricerca attraverso donazioni: in questo mese infatti si possono acquistare nelle farmacie aderenti le spille raffiguranti nastri rosa, il cui ricavato andrà direttamente all'Airc.
(fonte Ansa)
L'Istituto Cervi si è recato sabato 30 settembre a Caldarola, in provincia di Macerata, per una seduta straordinaria dei propri organismi riuniti assieme alle istituzioni e alle realtà associative antifasciste locali, tra cui in particolare ANPI, “Terre in moto”, “Brigate della solidarietà” e Istituto storico delle Marche, nella prospettiva di una collaborazione concreta ad un anno dal sisma che ha gravemente colpito questa zona.
Il Vicesindaco di Caldarola, Debora Speziali, ha aperto l'incontro con un ringraziamento a tutte le realtà presenti per il loro impegno in un territorio messo in ginocchio dal terremoto e oggi a rischio di abbandono e spopolamento.
La frase del volontario e attivista memoriale di Anpi Caldarola, Giorgio Rosselli, “Se non resistiamo a questo”, costituisce forse la sintesi migliore della situazione di questo territorio dopo il sisma. “Il 'questo' a cui si riferisce Giorgio”, osserva Leonardo Animali, membro marchigiano del Consiglio di Amministrazione del Cervi “è un metodo, una sorta di 'super io', con cui da un anno a questa parte si procede nel rispondere ai cittadini e ai loro diritti essenziali - il diritto alla casa, al lavoro, ai servizi, diritti che stanno nella Costituzione - e a cui occorre resistere”. Un modus operandi, spiega Animali, che decide per (e non insieme a) i cittadini, e che non è la sintesi di un processo partecipativo democratico di ascolto, condivisione, informazione e mediazione con chi vive nelle comunità colpite dal sisma.
L'incontro a Caldarola, sottolinea la Presidente dell'Istituto Cervi Albertina Soliani, è non solo un'occasione di conoscenza e arricchimento, ma anche un'opportunità concreta per fare squadra e rafforzare la rete delle comunità e dei territori uniti dai valori dell'antifascismo, della democrazia e della memoria.
“Come continuare a resistere?”, chiede Albertina Soliani, “La difesa della democrazia e dei diritti, le 'memorie in cammino' di queste comunità sono il metodo attraverso cui entrare nella consapevolezza del presente”.
Tutte le cariche istituzionali di Casa Cervi e i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni convocate presso la struttura della Protezione Civile di Caldarola confermano con questo incontro la loro ferma volontà e il loro impegno concreto per tenere unito il tessuto sociale, il paesaggio umano, la memoria e l'identità di un territorio così segnato dal disastro naturale, attraverso fili di memoria resistenziali e non solo.
Insieme ai già citati Debora Speziali, Giorgio Roselli, Leonardo Animali e Albertina Soliani, sono intervenuti all'incontro di Caldarola: Fiorella Ferrarini, Coordinatore del Consiglio nazionale del Cervi, Lorenzo Marconi, Coordinatore regionale Anpi Marche, Paolo Coppari, Presidente Istituto storico Marche, Simone Vecchioni, rappresentante di “Terre in moto”, Marco Fars delle “Brigate di Solidarietà attiva”, Daniele Borghi, Coordinatore regionale Libera Emilia-Romagna, Claudio Silingardi, Direttore dell'Istituto Nazionale Ferruccio Parri, Aldo Montermini di Anpi Parma e Anna Bigi, membro del Consiglio nazionale e figlia di Maria Cervi.
Durante la giornata i partecipanti all'incontro hanno avuto la possibilità di visitare il paese di Caldarola e la vicina Montalto, zone profondamente ferite dal terremoto, in cui tuttavia sono ben riconoscibili i segni della memoria antifascista, paesaggi, sentieri, muri e cippi che segnano i territori in cui i partigiani hanno trovato rifugio, conforto e collaborazione da parte degli abitanti dell'Appennino.
In particolare l'Istituto Cervi si è impegnato a realizzare nell'ambito della Summer School Emilio Sereni del 2018, intitolata “Paesaggio e democrazia”, un percorso dedicato alla democrazia nei territori dell'Appennino feriti dal sisma.
La volontà comune espressa da tutti i partecipanti alla giornata è quella di realizzare una rete di scambio e di attività in questi luoghi dall'Italia antifascista, e in particolare nelle zone più colpite dal terremoto, per combattere la frammentazione, per ricostruire e far rivivere il paesaggio, per tenere unite le comunità attorno alla memoria democratica, un patrimonio che va coltivato insieme, specialmente in un momento di crisi generale della democrazia come quello presente, e con rinnovata determinazione, nei momenti di grande difficoltà come quello che stanno affrontando le comunità marchigiane e del centro Italia.
L'Istituto Cervi è prima di tutto una rete di territori e di comunità, associate attorno alla memoria e ai valori dell'antifascismo, della democrazia, alla conoscenza del paesaggio agrario. Uno dei comuni associati all'Istituto Cervi, ormai da anni, è Caldarola, in provincia di Macerata seriamente colpito dal sisma dello scorso ottobre. Con la ferma volontà di portare un messaggio di vicinanza e sostegno culturale concreto, il Consiglio di amministrazione e il Consiglio nazionale dell'Istituto di Casa Cervi si è dato appuntamento proprio a Caldarola, il prossimo sabato 30 settembre, per una seduta straordinaria dei propri organismi riuniti, cui partecipaeranno anche i Revisori e il Comitato dei Garanti.
Tutte le cariche istituzionali di Casa Cervi, dunque, convocate a sostegno simbolico e non solo presso la struttura della Protezione Civile di Caldarola, che oggi funge da riferimento per la comunità faticosamente ricostruita dopo il terribile sisma dello scorso anno. Sarà l'occasione per incontrare il Sindaco di Caldarola, l'ANPI Marche, e i rappresentanti della comunità marchigiana che, già legata al Cervi da numerosi rapporti, oggi sta lottando per tenere unito il tessuto sociale, il paesaggio umano, la memoria e l'identità di un territorio così segnato dal disastro naturale, che rischia di spezzare legami antichi, fili di memoria non solo resistenziali.
Nei punti all'ordine del giorno della riunione, oltre all'ascolto delle voci locali che da vicino stanno tenendo unite le comunità colpite, ci saranno gli impegni dell'Istituto per realizzare una rete di attività e luoghi dall'Italia antifascista, che si contrappone quotidianamente con un messaggio positivo all' “Italia nera” a cui spesso la cronaca riserva ampio spazio. Questa appartenenza alla famiglia antifascista, alla grande tradizione e alla memoria democratica delle comunità è un patrimonio che va coltivato con tutti i soci dell'Istituto, specialmente nei monti di grande difficoltà come quello che sta affrontando la comunità marchigiana e del centro Italia.
L'ISTITUTO ALCIDE CERVI
PROGRAMMA SABATO 30 SETTEMBRE 2017
presso i locali della Protezione Civile di Caldarola (Sede provvisoria del Comune)
Ore 11,30 – Incontro con le Istituzioni locali, l’ANPI, le Associazioni e la comunità
Ore 14,30 – Riunione del Consiglio di Amministrazione insieme agli altri organismi dell’Istituto con il seguente ordine del giorno:
Il contributo dell’Istituto Alcide Cervi per una memoria al servizio della ricostruzione.
Creazione di una rete sociale e sul web di antifascismo attivo e democratico.
Report dei primi mesi di associazione individuale all’Istituto e strategia di sviluppo.
Varie ed eventuali.
A Caldarola è stato inaugurato il parco giochi polivalente intitolato alla memoria di Nicolò Ceselli, il giovane tragicamente scomparso lo scorso 4 giugno (qui) in un incidente mentre era a bordo della sua moto.
Nicolò era anche un appassionato di calcio e giocava con il numero 10 delle giovanile del Caldarola. Era molto amato dai suoi compagni di squadra, così come da tutta la comunità che si è affettuosamente stretta a fianco dei genitori Fabrizio e Maura. Alla cerimonia di intitolazione erano presenti anche i nonni e gli zii di Nicolò, oltre ai diversi benefattori che hanno voluto partecipare personalmente a questo intenso momento dove, oltre a ricordare la gioia e solarità di Nicolò, gli amministratori e i familiari hanno incoraggiato i tanti giovani presenti a godere in pieno quanto la vita dona e a inebriarsi di un sano divertimento.
Tra le associazioni che hanno raccolto fondi era presente Massimiliano Vecchioni in rappresentanza di “Gente fuori dal comune” che, attraverso il portale MxNews.net, ha raccolto diverse donazioni provento della vendita di maglie e gadgets donate da motociclisti di motocross in favore di un'iniziativa destinata ad un paese terremotato. Ai genitori di Nicolò anche la maglia numero uno del nove volte campione del mondo di motocross Tony Cairoli.
Prima della benedizione da parte di Don Vincenzo e del taglio del nastro, il sindaco Luca Maria Giuseppetti e Fabrizio e Maura Ceselli hanno scoperto la targa apposta all'esterno del parco giochi con i nomi di tutti i benefattori. Subito dopo i bambini della neonata società calcistica “Giovanile Nicolò Ceselli ASD” hanno lasciato volare in aria decine di palloncini colorati.
Gli amici più stretti di Nicolò nei giorni scorsi hanno inoltre realizzato un murales rappresentante un motociclista con le ali.
A sorpresa è l'Esanatoglia a trionfare nel torneo che vedeva partecipare le ben più blasonate Caldarola ed Aurora Troia oltre che alle due formazioni Tolentinati Real Tolentino e Juve Club eliminate dai due triangolari giocati venerdì e sabato e la sorprendente Palombese che nonostante partisse con gli sfavori del pronostico ha ottenuto un ottimo quarto posto.
A Caldarola sono andati in scena tre giorni di sport organizzati dall Apd Caldarola coadiuvata dall'associazione Sisma Service che ha voluto essere presente finanziando una parte delle forniture della gastronomia.
Ottima cornice di pubblico, con i sostenitori delle squadre partecipanti che non hanno fatto mancare il loro supporto ai giocatori.
In campo ha spiccato l'Esanatoglia. Grande prova dei ragazzi del giovane tecnico Fabio Fede che in semifinale eliminano i padroni di casa ai rigori con una prova maschia e in finale ribaltano il pronostico battendo l'Aurora Treia militante nel campionato di Promozione.
Esanatoglia che esce imbattuta dal torneo e con la porta inviolata.Una squadra con una sua identità e compattezza che saprà farsi valere in campionato.
Il terzo posto è dei locali di mister Nerpiti che nella finalina hanno avuto la meglio della Palombese.
Grande soddisfazione espressa dai dirigenti delle società partecipanti per la riuscita di questa prima edizione.
Una tavola rotonda sul tema “L'apporto della musica in contesti difficili” aprirà il 2 settembre, a Caldarola, presso il tendone “Piemonte”, la manifestazione benefica “La forza della musica” organizzata dal Comune terremotato e dalla banda Rulli Frulli di Modena con il patrocinio, tra gli altri, dell'Assemblea legislativa. In apertura del convegno, alle ore 10, i saluti del presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, e del sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti. Previsti gli interventi dell'onorevole Irene Manzi, del dirigente scolastico Fabiola Scagnetti, del direttore del Coro dell'istituto “Simone de Magistris”, Maurizio Maffezzoli, del presidente della scuola di musica “C. & G. Andreoli”, Roberto Pignatti, e della professoressa Alessandra Gattari. Alle ore 15 in programma una visita del paese terremotato al limite della “zona rossa”. Tra gli appuntamenti della giornata, le esibizioni dei giovani coristi di Caldarola, Belforte, Serrapetrona, (“I Cori del Cratere”), diretti dal maestro Maurizio Maffezzoli, e del corpo bandistico “Città di Appignano”. Nel corso della giornata di solidarietà, previsti anche gli interventi degli assessori regionali alla Protezione civile della Regione Marche, Angelo Sciapichetti, ed Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, e del presidente dell'Unione Montana Monti azzurri, Giampiero Feliciotti.
Chiuderà la manifestazione il concerto della Banda Rulli Frulli, fondata nel 2010 come progetto sperimentale all’interno della scuola di musica “C. e G. Andreoli”, da sempre attenta alle tematiche sociali e aggregative nella provincia di Modena. La giornata di solidarietà si tiene in occasione della festa del Beato Francesco, un evento molto sentito a Caldarola dove ogni anno, per un'intera settimana, vengono organizzate diverse iniziative civili e religiosi per celebrare il religioso morto il 12 settembre del 1507.
Nuova scossa di terremoto a Caldarola dopo quelle di questa mattina.
L'Ingv ha registrato alle 17.32 un terremoto di magnitudo 3.5 con epicentro nella stessa zona delle scosse avvertite questa mattina. Il sisma ha avuto una profondità di 9 chilometri.
Al momento non si segnalano danni a cose o persone.
La situazione a Caldarola era stata spiegata dal professor Emanuele Tondi (qui).
Il terremoto di questa mattina di magnitudo 3.3 con epicentro a Caldarola ha riacceso paure mai sopite negli abitanti della zona che, ormai da oltre un anno, si trovano a convivere con il sisma.
In merito alla scossa di stamattina, puntuale e preciso arriva l'intervento del professor Emanuele Tondi che spiega nel dettaglio di cosa si sia trattato.
"Questa mattina alle 5:44 un terremoto di magnitudo 3,3 ha avuto come epicentro Caldarola. Gli altri Comuni più vicini all’epicentro sono Cessapalombo, Camporotondo di Fiastrone, Belforte del Chienti e Serrapetrona. Non è il primo che si verifica in questa zona" dice Tondi "e subito dopo, alle 7:22, ce ne è stato un altro di magnitudo 2,5. Come si può vedere dalla mappa allegata, l’epicentro (stella) non ricade all’interno della zona destabilizzata dagli eventi di fine ottobre 2016 (dove ci sono tutti quei pallini blu, che indicano i terremoti verificatesi negli ultimi 3 mesi) e quindi non sono considerati aftershocks o, più comunemente, terremoti di assestamento. Essendo tuttavia la zona molto vicina, non si può escludere che i forti eventi degli ultimi mesi ne abbiano anticipato la genesi.
Nel grafico sono riportate le Intensità (danni) risentite a Caldarola dal 1700 in poi. Come si può vedere, terremoti locali di modesta magnitudo (stimata tra 4,5 e 5,0) si sono verificati nel 1921 e 1936. Terremoti generati da faglie piccole (1000 volte più piccole di quella del Monte Vettore-Monte Bove), che non arrivano in superficie e di cui l’Italia è piena. A Caldarola e nei Comuni vicini, i danni provocati dagli eventi del 1921 e 1936, sul costruito dell’epoca, sono stati simili o leggermente minori di quelli generati dai terremoti di fine ottobre 2016. Diverso il discorso del terremoto del 1799, con un’area epicentrale non ben definita e con danni notevoli avvenuti in un’area ampia che da Sarnano, a sud, si estende fino a San Severino, a nord, e Camerino ad ovest. Anche in questo caso, il terremoto è stato generato da più faglie minori, ripetuti eventi che nel complesso hanno generato danni diffusi e poche, pochissime, vittime. Si allega anche la Scala Mercalli (MCS) per avere un'idea dei danni associati ai vari gradi di Intensità.
Precisiamo che non c’è mai stato un vulcano a Caldarola. A Garrufo (tra Caldarola e Camporotondo) ci sono fenomeni tipo vulcanelli di fango e sinkhole (buche) legati alla circolazione di acqua sotterranea.Considerazione personale: poiché le accelerazioni al suolo legate ai forti eventi dei mesi scorsi hanno raggiunto quelle massime possibili per l’area, almeno sulla base della Carta di Pericolosità Sismica nazionale, gli edifici attualmente agibili e non danneggiati" conclude Tondi "non devono temere l’occorrenza di eventuali (ma speriamo comunque di no) terremoti generati da piccole faglie locali".
Dati: INGV e DPC (http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Rapporto_effetti_macrosismici_terremoto_30_Ottobre_2016_18_genn__.pdf)
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 è stata avvertita stamani alle 5:44 a Caldarola, uno dei comuni maceratesi del cratere sismico. La scossa è stata seguita da un altro terremoto di magnitudo 2.5 alle 7.22.
''La gente è esasperata, ieri ho dovuto chiamare i carabinieri perché non accettavano nemmeno che abbattessimo un albero per il cantiere delle Sae. Le scosse continuano, anzi oggi il sisma di 3.3 delle 5:44 ha avuto epicentro proprio qui, a Caldarola, e i media che fanno? Ci ignorano, noi, l'entroterra di Macerata e direi tutte le Marche.
Con il massimo rispetto per Amatrice e Norcia, non è che si può andare avanti così: zero visibilità significa zero potere dove si decide, e l'ho ricordato anche a Errani, stamattina quando mi ha chiamato''. Luca Giuseppetti, il sindaco di Caldarola - mille abitanti ancora sfollati e la zona rossa ridotta solo del 25% - è ''arrabbiatissimo'' con il sistema dell'informazione, e con il ''cono d'ombra'' che insegue il 'suo' terremoto. ''Noi qui, mi scusi l'espressione, siamo con il 'c... per terra' - dice all'ANSA - e se non velocizziamo gli interventi per la rimozione delle macerie, la ripresa dell'economia e il recupero dei beni culturali siamo finiti''. (Ansa)