Altro record di contagi da coronavirus rilevati in un giorno nelle Marche: 753 casi per un'incidenza su 100mila abitanti che schizza da 226,72 di ieri all'attuale 263,88. È quanto emerge dai dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale.
In una settimana nella regione si sono registrati 3.869 casi positivi (ben oltre 500 al giorno di media) per un'incidenza di 255,77 che pone le Marche al nono posto tra le regioni e province autonome italiane con più contagi. Tra i positivi, fa sapere la Regione, l'incidenza su 100mila abitanti è di 33,51 tra i vaccinati e 95,29 tra i non vaccinati. Sul fronte vaccini si sono finora registrate 214.501 prenotazioni per la terza dose anti-Covid.
Per quanto riguarda i contagi sono due le province marchigiane con oltre 200 casi in un giorno: Ancona (233) e Pesaro Urbino (201); sono seguite da Fermo (105), Macerata (104), Ascoli Piceno (77) mentre altri 33 casi riguardano persone provenienti da fuori regione. I sintomatici sono 174; i casi comprendono anche 197 contatti stretti di positivi, 214 contatti domestici, 24 in ambiente scolastico/formativo, 6 in setting lavorativo, 11 in ambiente di vita/socialità; su 116 contagi sono in corso approfondimenti epidemiologici. Sono 191 i casi di positività tra giovani di età compresa tra 0 e 18 anni ma i picchi si registrano tra persone nella fascia 25-44 anni (183) e 45-59 anni (177). I tamponi eseguiti sono 7.410 tra cui 4.257 nel percorso di screening diagnostico e 3.153 nel percorso guariti (17,7% positivi), oltre a 1.971 test antigenici (260).
Quanto alla 'saturazione' di posti letto occupati da pazienti Covid le Marche, con 35 degenti in terapia intensiva, raggiungono un tasso di 23,80 sul milione di abitanti (quinta regione in Italia dopo le province autonome di Trento, Bolzano, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia). Aumentano anche i ricoveri Area Medica, dove sono presenti 151 pazienti (+9 rispetto a ieri). L'incidenza di degenti in Intensiva per 100mila abitanti è di 0,64 tra i vaccinati e 5,46 tra i non vaccinati. Si sono,purtroppo, anche registrati tre decessi correlati al coronavirus: un 95enne di San Lorenzo in Campo spirato presso l'Rsa Galantara, una 77enne di Grottazzolina che ha perso la vita in casa e una 83enne di Osimo che è scomparsa presso l'Inrca di Ancona.
Da mercoledì 15 dicembre i dipendenti del mondo della scuola dovranno essere vaccinati. Il provvedimento previsto per l'inizio dell'anno scolastico, dopo aspri dibattiti tra le forze politiche, è arrivato con tre mesi di ritardo. A partire da domani presidi,collaboratori scolastici ma soprattutto docenti e personale tecnico-amministrativo saranno sottoposti all'obbligo vaccinale.
Il provvedimento, reso esecutivo da una circolare a firma di Stefano Versari, capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Miur, porterà a multe e sospensione nel caso in cui i dipendenti a tempo determinato o indeterminato decideranno di rifiutare l'adesione alla campagna vaccinale. Dalla materna alle superiori statali. Ma non solo: dovranno sottoporsi alla vaccinazione coloro che lavorano nelle scuole non paritarie, nei servizi educativi per l'infanzia, nei centri provinciali per l'istruzione degli adulti, nei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale e nei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore. Potrà ritenersi escluso da tale provvedimento chi ha un rapporto di lavoro che risulti sospeso, come nel caso di collocamento fuori ruolo, aspettativa a qualunque titolo, congedo per maternita o parentale.Restano esclusi anche i dipendenti non appartenenti allo Stato ma comunque operativi all'interno del mondo della scuola come deucatori sul sostegno, operatori di refettorio e personale delle pulizie.Tutti i dipendenti interessati dal provvedimento dovranno produrre, entro cinque giorni dall'entrata in vigore, almeno la prenotazione per la richiesta di vaccinazione da dover essere eseguita entro 20 giorni se non il super green pass o l'esenzione accertata per gravi incompatibilità di salute. La vigilanza sarà a totale carico dei presidi degli istituti.
Asia chiama Marche, le aziende marchigiane rispondono. E’ stato questo l’obiettivo dell’incontro organizzato lunedì a Civitanova dallo Studio Tosoni & Partners insieme con l’Istituto Italiano per l’Asia presieduto dall’onorevole del Partito Democratico Mario Morgoni.
In un periodo di crisi economica in tutta Europa acuito dall’arrivo della pandemia, guardare all’Oriente e al Medio Oriente per le aziende che ancora non avessero esplorato questi mercati, diventa più una esigenza che una semplice opportunità.
“Il progetto nasce intorno all’ISIA, che ha l’obiettivo di promuovere e consolidare il marchio del made in Italy con i paesi dell’aria asiatica. Progetti economici e commerciali ma anche culturali”, ha spiegato Morgoni. “I rapporti preferenziali con le ambasciate dislocate nel continente asiatico consentono all’ISIA di garantire canali alle imprese marchigiane con l’intento di favorire l’esportazione creando ricchezza sul territorio e non avviando processi di delocalizzazione”, ha aggiunto ancora l’onorevole del PD a capo dell’Istituto.
Un progetto realizzabile grazie anche al lavoro della Tosoni & Partners che conta al suo interno la presenza di associazioni di categoria come la Tutela Impresa e un bacino di alcune decine di migliaia di piccole e medie imprese tra nord e sud del Paese.
“Abbiamo colto l’occasione con l’ISIA perché interessati ad esplorare un mercato in crescita per le PMI locali. Proprio in questi giorni stiamo portando avanti un trait d’union tra una ditta iraniana che ha chiesto l’artigianalità del made in Italy per la lavorazione delle borse e il territorio marchigiano. Si tratta di campi commerciali che devono essere esplorati”, ha concluso il ragionier Giuseppe Tosoni, CEO della Tosoni & Partners .
Nelle Marche sfiorano i 600 (595) i casi di positività al coronavirus in un giorno e l'incidenza supera per la prima volta nell'ultima ondata pandemica quota 200 (200,41 contro 192,35 di ieri e 184,36 del giorno prima). Lo fa sapere l'Osservatorio epidemiologico della Regione: si rileva per i contagi un rimbalzo confermato da tre giorni, tra i quali un primo giorno di assestamento, con pochi referti, ma i due consecutivi ribadiscono il trend di aumento dell'incidenza.
Saranno i prossimi giorni a confermare o meno questa tendenza: i contagi sono diffusi tra tutte le età ma le fasce con più casi sono quelle tra 25-44 anni (149 casi) e 45-59 anni (125); 161 in un giorno i contagi tra giovani di età compresa tra 0 e 18 anni. Tra i 595 contagi dell'ultimo giorno 196 riguardano la provincia di Ancona, 156 quella di Pesaro Urbino, 119 il Maceratese, 63 la provincia di Ascoli Piceno e 40 il Fermano; 21 i positivi provenienti da fuori regione.
I sintomatici sono 145; tra i casi ci sono 143 contatti stretti di positivi, 186 contatti domestici, 11 in ambiente scolastico/formativo, 3 di lavoro, 4 di vita/socialità, 1 un setting sanitario. Il totale di tamponi eseguiti è 6.448 (3.731 nel percorso diagnostico di screening e 2.717 nel percorso guariti, per una percentuale di positivi del 15,9%); si aggiungono 1.886 test antigenici tra i quali sono stati riscontrati 213 positività.
Il 54% dei casi positivi generali è vaccinato, il 46% non è vaccinato; ma l'incidenza di positivi su 100mila abitanti (considerato che oltre l'80% di vaccinabili ha avuto almeno due dosi di vaccino nella regione) è 29,18 tra i vaccinati e 67,92 tra chi non si è sottoposto a vaccinazione.
Ponti, fonti, boschi oscuri e strane figure che li abitano. Quello che si apre ai visitatori di Ascoli Piceno e dintorni è un mondo decisamente affascinante. Da secoli la fantasia popolare tramanda di generazione in generazione racconti popolati di creature fantastiche e storie meravigliose che fanno brillare gli occhi di chi le ascolta. Leggende oscure avvincenti tanto da rimanerne incantati. Il giornale online Marchenews24.it propone un viaggio nel "mondo della meraviglia", vediamo dove ci porterà.
Partiamo dal Ponte di Cecco, il più antico della città di Ascoli Piceno. Si narra che il suo nome sia da mettere in correlazione con Cecco d'Ascoli, poeta ed astrologo, cui si attribuisce la costruzione del ponte avvenuta in una sola notte con l'aiuto del diavolo. Per questo é noto anche come "Ponte del Diavolo".
Restando in città, nel quartiere di Porta Cappuccina si trova il lavatoio pubblico, noto anche come Fonte di Sant'Emidio. La sua storia è legata alla tradizione di uno dei prodigi che Sant'Emidio, martire cefaloforo, patrono di Ascoli Piceno operò in città. Si racconta che il Santo, non avendo a disposizione l'acqua necessaria per battezzare tutti i nuovi fedeli, convertiti al Cristianesimo dalla sua predicazione, se la procurò battendo un sasso da cui fece sgorgare la sorgente che alimenta questa fonte. Un'altra tradizione vuole che l'acqua della sorgente sia scaturita dalla pietra che fu il punto dove cadde e rotolò la testa decapitata di Sant'Emidio il cui martirio si compì, a Porta Solestà nel luogo dove ora sorge il tempietto di Sant'Emidio Rosso, nelle vicinanze della fonte.
A circa 3 km da Ascoli Piceno, sulla Via Salaria, in direzione Roma si trova un platano secolare, l'Albero dei Piccioni. Tradizioni popolari e locali ne attribuiscono il nome alle vicissitudini di un Giovanni Piccioni che, durante il periodo dell'Annessione al Regno d'Italia, nella seconda metà dell'Ottocento, fu comandante degli Ausiliari pontifici riorganizzando, insieme ai figli ed altri uomini a lui fedeli, il fenomeno del Brigantaggio antiunitario. Secondo questa leggenda egli avrebbe utilizzato il tronco vuoto del grande albero come nascondiglio per tendere imboscate ai viandanti.
Tra la provincia di Ascoli Piceno e quelle di Fermo, Macerata e Perugia si ergono i Monti Sibillini, fucina di antiche leggende che conferiscono loro un'aura di mistero. La grotta situata nel Monte Sibilla deve il suo nome alla leggenda della Sibilla Appenninica, secondo la quale essa non era altro che il punto d'accesso al regno sotterraneo della regina Sibilla. Secondo altri racconti, ospitava un regno fatato, in cui creature meravigliose vivevano in una sorta di festino perenne, salvo poi trasformarsi per un giorno a settimana in creature mostruose e orripilanti.
Il nostro affascinante viaggio nelle leggende delle terre picene termina in altura, al lago di Pilato, considerato, per tradizione, un luogo misterioso, magico e demoniaco. Prende infatti il suo nome da una leggenda secondo la quale nelle sue acque sarebbe finito il corpo di Ponzio Pilato, il quale venne giustiziato per ordine dell'imperatore Tito Vespasiano per non aver impedito la crocifissione di Gesù, e fu in seguito caricato su un carro trainato da due bufali che da Roma lo trasportarono fino ai Monti Sibillini e si gettarono infine nel lago. A partire dal XIII secolo almeno, il lago era luogo di ritrovo di negromanti che vi salivano a consacrare libri di magia ai demoni che ne abitavano le acque. Ogni volta che qualcuno evocava gli spiriti maligni del lago si scatenavano violente tempeste che distruggevano i raccolti della zona, e tale era l'afflusso di questi negromanti da costringere le autorità politiche e religiose del tempo a proibirne l'accesso e a far porre una forca, all'inizio della valle, come monito; intorno al bacino furono alzati muri a secco al fine di evitare il raggiungimento delle sue acque.
Stato di attuazione dei programmi del Fondo complementare e sinergia con il PNRR per le aree terremotate, programmazione e pianificazione della ricostruzione del Centro Italia sono stati i temi al centro della giornata di lavori di questa mattina a Palazzo dei Capitani di Ascoli. Presenti, tra gli altri, il Commissario straordinario di Governo Giovanni Legnini, il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli che ha coordinato i lavori.
“Grazie al commissario Legnini per questa opportunità di confronto – ha sottolineato in videoconferenza il presidente della Regione Francesco Acquaroli - necessaria per cercare, richiamando l’appello del presidente del Consiglio, ‘di spendere subito e bene le risorse’, doppiamente valido per rendere competitivo un territorio e per restituire normalità e speranza al cratere sismico costretto da ormai cinque anni a vivere in emergenza senza riuscire a programmare quotidianità e futuro".
"In questa occasione di incontro, in cui sono protagonisti i sindaci, sono due i temi fondamentali: quello della proroga del Superbonus 110% per il sisma e del credito d’imposta, temi molto sentiti da privati e dal mondo delle imprese - ha aggiunto Acquaroli -. Chiedo al Commissario, insieme a Regioni, Comuni e associazioni di categoria, di farsi portatore nei confronti del governo di questo appello affinché nelle prossime settimane si possa arrivare alla soluzione di questi temi nevralgici per dare ulteriore spinta alla ricostruzione".
“Poi – ha puntualizzato il presidente - c’è il tema che riguarda il Cis: è fondamentale comprendere come riprendere quelle progettazioni rimaste non incluse nella prima fase del finanziamento da parte del ministero. Credo che questa possa essere un’occasione per valorizzare tutti i progetti validi per i territori, che avevano visto anche i Comuni lavorare in maniera aggregata, e cercare di capire come poter dare risposte a chi aveva partecipato con entusiasmo. Altro elemento quello del Soggetto attuatore: il ruolo delle Regioni su questa partita deve essere importante soprattutto per quello che concerne la parte economica del Pnrr. Credo che la regia debba essere unica per evitare che ci possano essere accavallamenti e misure che non coprono tutti i settori. In questo senso un coinvolgimento importante delle Regioni va preso seriamente in considerazione perché riteniamo che, proprio in virtù del fatto che già le Regioni gestiscono Por e Fesr, in continuità con quelle misure, si possa arrivare a una gestione più completa e che possa coinvolgere maggiormente tutti i territori comunali e tutte le categorie presenti”.
“Abbiamo voluto fare il punto – ha rimarcato Castelli – in una fase delicatissima della ricostruzione dove già stiamo sviluppando programmi piuttosto significativi sul piano della ricostruzione privata e stiamo finalmente predisponendo l’attivazione della ricostruzione pubblica con particolare riferimento alle scuole attraverso un finanziamento pari a 150 milioni di euro. Contemporaneamente la nostra attenzione deve anche essere riservata al Pnrr sisma con 1 miliard0 e 780 milioni di euro per misure che riguardano la dotazione infrastrutturale pubblica dei Comuni del cratere e un finanziamento dirottato alle imprese che devono sostenere la ripresa dei territori lesionati dal terremoto. In questo momento dobbiamo fare squadra perché i fondi sono tanti, ma la capacità di poterli utilizzare tempestivamente dipende invece da una capacità tutta da costruire”.
“Occorre programmare bene le risorse - ha ricordato Legnini – attraverso un lavoro di coordinamento tra Regione e Comuni. Ricostruzione, Fondo complementare e PNRR convergono verso l’obiettivo dello sviluppo e tra le priorità ci sono la connessione digitale, lo sviluppo delle imprese e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio e delle infrastrutture pubbliche”.
Durante l'incontro una sessione è stata dedicata sullo Stato di attuazione del PNRR sisma con la partecipazione degli assessori regionali di Abruzzo, Umbria e Lazio e dei Sub Commissari Fulvio Maria Soccodato e Gianluca Loffredo. Un'altra sessione, invece, è stata dedicata al focus sul cratere 2016 con la presentazione degli esiti della ricerca condotta nell’ambito della convenzione Istituto nazionale di urbanistica (Inu) e il punto sullo stato di attuazione dell’attività di pianificazione e programmazione urbanistica prevista dall’ordinanza 107 del 2020.
La Guardia di Finanza di Ascoli Piceno a seguito di alcuni controlli presso il magazzino di un corriere della zona ha sequestrato in totale una tonnellata e mezza di marijuana e 5000 piante di cannabis, per un valore di mercato superiore ai 7,5 milioni di euro, oltre a svariati macchinari per la lavorazione della cannabis.
Durante la prima operazione le fiamme gialle di Ascoli hanno sequestrato 169kg di sostanza illegale arrestando subito il cliente. A seguito di perquisizioni degli immobili di proprietà dell’arrestato sono stati trovati oltre 400kg di marijuana.
Dalla perquisizione nei confronti del mittente del carico di stupefacenti sono stati sequestrate 4823 piante di cannabis e 582kg di infiorescenze destinate allo spaccio.
Un secondo intervento della Guardia di Finanza ha permesso di sequestrare oltre 300kg di sostanza illegale e decine di migliaia di euro.
Il Papa ha nominato Mons. Gianpiero Palmieri come nuovo vescovo di Ascoli Piceno. Nominato il 19 settembre 2020 vicegerente di Roma, dal 2018 già vescovo di Idrassa in Algeria, ha ricevuto il 24 giungno dello stesso anno l'ordinazione episcopale presso la Basilica di San Giovanni in Laterano.
Nato a Taranto nel 1966 Palmieri ha frequentato il Pontificio Seminario Romano Minore e successivamente l'Almo Collegio Capranica. Dopo aver ottenuto la licenza il Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana è stato ordinato presbitero il 19 settembre 1992 per la Diocesi di Roma. Numerosi gli incarichi attualmente ricoperti, Palmieri è infatti delegato per il Diaconato Permanente, presidente della commissione regionale per le migrazioni della Conferenza Episcopale laziale e membro della Commissione Cei per il servizio della carità e della salute.
Tanta la gioia per la nomina a Camerino, città natale della mamma del neo vescovo. Palmieri ha infatti trascorso gran parte delle sue vacanze estive nella città ducale per incontrare cugini e parenti.
Rombo di motori e caschi in testa. Oltre 250 moto in partenza quest’oggi da Camerino per la 1000 Curve 2021, l’evento che ha cambiato il modo di frequentare le strade per i centauri.
Una manifestazione unica che si è imposta come punto di riferimento divenendo la vera novità nell’ambito del mototurismo made in Italy.
Dal successo dell’edizione 2020 da Urbino a Camerino, nella quale il sindaco camerte Sandro Sborgia partecipò in prima persona con la sua moto, l’avventura è continuata, questa volta dalla città ducale ad Ascoli Piceno, tappa chiamata “Rebuild Edition” perché dedicata al sostegno delle aree terremotate.
Ai nastri di partenza, in piazza Cavour, c’è stata la presenza dell’arcivescovo Francesco Masssara, il quale, dopo aver recitato la preghiera del motociclista e benedetto i mezzi, è salito in sella alla due ruote del sindaco ed insieme a lui ha partecipato alla corsa. L’arcivescovo ha regalato ai partecipanti anche un Tau, simbolo francescano di questa terra.
“È stato un evento estremamente riuscito – ha commentato il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, durante la sosta della gara a San Benedetto -. È stata meravigliosa la partecipazione e l’impegno dei partecipanti, in un momento non facile come questo. Una grande manifestazione di generosità da parte di tutti i presenti” .
I partecipanti sono arrivati a Camerino nel pomeriggio di ieri e hanno alloggiato nelle strutture ricettive della zona. La manifestazione rappresenta un modo per visitare i meravigliosi luoghi feriti dal sisma e un segnale importante anche a livello economico per il territorio.
Dopo la partenza i motociclisti sono stati chiamati a ritrovarsi, ad orari stabiliti, in diverse tappe prima di quella finale ad Ascoli Piceno. Ognuno è stato poi libero di scegliere il tracciato che preferiva. Chi avrà realizzato in tempo il percorso con più curve, otterrà un maggior numero di voti.
Il primo cittadino Sborgia, nella prima parte della corsa, ha scelto il percorso che da Muccia giunge fino a Macereto per proseguire a Bolognola sino ad Amandola e poi in direzione costa.
Una gara all’insegna della solidarietà e della speranza.
Archeologia, storia e scienze naturali sono gli argomenti trattati negli ultimi libri prodotti dall’Associazione Culturale LAMUSA di Ascoli Piceno. Diretta dal Medievista Furio Cappelli, e attiva in molteplici ambiti culturali dal 2000, la LAMUSA propone tre progetti editoriali costituiti da titoli in parte già editi, ma aggiornati e rivisti, e da elaborati recentissimi.
Il primo volume si intitola "Novamirabilia" ed è costituito da una miscela di archeologia del settore medioadriatico (Dal Paleolitico ai Piceni), storia militare (Battaglia di Lepanto) entomologia (Il fantasmagorico mondo degli Insetti), e uno studio territoriale dedicato alla Montagna dei Fiori.
Il secondo volume, "Orme del Passato", analizza principalmente la storia di Roma, dei Goti e dei Longobardi, con un omaggio all’archeologia della Offida di Guglielmo Allevi.
Il terzo, "Escursionismo e Archeologia", è un agile supporto per la gestione di scoperte fortuite destinato agli escursionisti, soprattutto in relazione alle aree appenniniche. I curatori sono Giuseppe Vico e Flavia Cappelli.
Ricordiamo che i tre volumi sono disponibili presso la ditta che ne ha curato la grafica: CROMOJET di Ascoli Piceno, Edoardo Pierantozzi-Lara Simonaitis (0736-342693; 333-7127005).
Una donna di origini rumene residente lungo la vallata del Tronto, positiva al covid, ha partorito una bambina sabato scorso all'ospedale di Ascoli Piceno dove era stata sottoposta a tampone al momento di accedere.
Un parto prematuro, dopo 28 settimane di gestazione, che insieme alla positività ha reso più complicato il lavoro dei sanitari del reparto di Pediatria dell'ospedale Mazzoni, che hanno indossato i dispositivi di protezione individuale anti Covid durante il parto.
Non essendo i polmoni della neonata ancora sufficientemente sviluppati, la piccola è stata intubata e trasferita all'ospedale materno-infantile di Ancona, così come anche la mamma, che è in buone condizioni di salute e in attesa di negativizzarsi.
(fonte: ANSA)
È iniziata oggi nel Comune di Belforte del Chienti la somministrazione a domicilio dei vaccini anti-covid 19 da parte del Dott. Pascolini, medico di medicina generale, ai suoi assistiti over 80 che hanno effettuato la prenotazione.
"Questa mattina sono stati effettuati ben 11 vaccini, contribuendo così ad alimentare la speranza di un lento ritorno alla normalità" rende noto l'Amministrazione Comunale che, in particolare, nella persona del Vice Sindaco Carla Budassi, si è resa subito disponibile a supportare i medici di medicina generale nel loro compito fornendo mezzi e personale.
L'attività proseguirà anche nelle prossime settimane e il supporto sarà fornito anche per raggiungere anziani fuori dal territorio comunale.
"Si ricorda che per ricevere il vaccino è necessario prenotarsi al sito https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it/cit/#/login e che da lunedì 29 marzo la prenotazione è allargata anche alle persone estremamente vulnerabili (https://www.regione.marche.it/vaccinicovid). Sebbene l'attività vaccinale prosegua, il rispetto delle normative anti contagio risulta imprescindibile" sottolinea in conclusione il sindaco Alessio Vita.
È un’annata particolarmente difficile per l’Ascoli. La squadra marchigiana dopo la prima parte di stagione si trova a dover lottare con le unghie e con i denti per allontanare lo spettro della retrocessione e dei play out.
Un compito non facile per la squadra di Sottil che deve ritrovare entusiasmo, cattiveria e soprattutto punti per allontanarsi dalla zona calda della classifica. Nella seconda parte di stagione, secondo gli esperti di scommesse, la squadra può regalarsi un cammino importante verso la salvezza, anche se non sarà di certo facile scalare la classifica allontanandosi dalla zona play out.
Il campionato di Serie B è da sempre un campionato lungo e difficile nel quale non mancano mai i colpi di scena e per questo nulla è ancora deciso per i bianconeri marchigiani.
La sfida con la Reggiana
Nell’ultimo turno di campionato l’Ascoli ha perso in trasferta contro la Reggiana a causa di un calcio di rigore trasformato da Ardemagni. I marchigiani sono rimasti in dieci per gran parte della partita a causa dell’espulsione di Caligara. Nonostante l’uomo in meno i marchigiani hanno ben coperto il campo ed in più occasioni hanno sfiorato il pareggio anche se in inferiorità numerica. Una prestazione che da un lato lascia l’amaro in bocca ai tifosi ed al tecnico, ma che dall’altro lascia ben sperare in vista delle prossime partite.
Per fare ciò il tecnico Sottil dovrà puntare tutti sui propri uomini migliori a disposizione nella rosa dell’Ascoli. A partire dal bomber Federico Dionisi che dopo anni di gol in maglia Frosinone ha deciso di sposare la causa Ascoli ed è pronto a trascinare la squadra verso l’importante traguardo della promozione. Un attaccante che come dimostrato nel corso degli anni può davvero fare la differenza nella serie cadetta. Sta al tecnico Sottil trovare la chiave di volta per utilizzare nel miglior modo possibile le caratteristiche tecniche del bomber Dionisi.
Proprio contro il Frosinone, in maglia Ascoli, è arrivato il gol numero 100 in Serie B. Una rete siglata su calcio di rigore che ha permesso all’Ascoli di pareggiare contro i ciociari ed al bomber di raggiungere un traguardo importantissimo e tanto atteso, proprio contro la sua ex squadra.
Altro protagonista di questa squadra è Oliver Kragl. Il forte esterno tedesco, in prestito dal Benevento, è uno dei punti forza della squadra marchigiana e può fare la differenza con le sue incursioni e con i calci da fermo. Kragl, infatti, è uno dei maggiori interpreti dei calci da fermo del campionato cadetto e dalle sue punizioni possono arrivare punti importanti per la salvezza di una squadra che ha bisogno di curare soprattutto i particolari per portare a casa un risultato fondamentale come la salvezza.
La Procura per i Minori di Ancona ha indagato per omicidio volontario il nipote 17enne di Petre Lambru, il rumeno di 57 anni arrestato venerdì notte ad Ascoli Piceno con l'accusa di aver ucciso Franco Lettieri, 56enne salernitano, ex collaboratore di giustizia che risiedeva nella città marchigiana. Il reato di concorso in omicidio volontario è contestato ora allo zio (dalla Procura di Ascoli) e al nipote per il quale la magistratura ha disposto il fermo.
L'uccisione del 56enne, secondo le prime indagini, non sarebbe dunque connesso al suo passato di collaboratore di giustizia.
Il 17enne, con il quale il 56enne avrebbe avuto un litigio prima di essere ucciso, si è presentato stamattina presso la caserma del comando provinciale dei carabinieri di Ascoli e ha fatto dichiarazioni importanti riguardo a quanto accaduto la sera di venerdì 15 gennaio nel centro storico di Ascoli.
Al termine il ragazzo è stato trasferito in una casa protetta. Domani mattina è intanto in programma l'udienza di convalida dell'arresto di Petre Lambru che nega ad aver materialmente compiuto lui l'omicidio di Lettieri. Proprio la vittima, prima di morire, ha telefonato al 112 rivelando chi lo aveva accoltellato.
(Fonte: ANSA)
Un uomo di 56 anni è stato ucciso nella tarda serata ad Ascoli Piceno. Stando alle prime informazioni raccolte da Ansa si tratta di un salernitano, già noto alle forze di polizia, da tempo residente in città.
Franco Lettieri, questo il nome della vittima, è stato trovato a terra sanguinante nella centralissima via dei Soderini: sarebbe stato raggiunto da diversi colpi di coltello.
Inutili i tentativi di soccorrerlo da parte del personale del 118, ma secondo alcune indiscrezioni prima di morire avrebbe fatto in tempo a dare indicazioni ai soccorritori per identificare l'aggressore.
Le indagini sono condotte dai carabinieri.
- AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10 -
E' stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario l'uomo rintracciato ieri sera dai carabinieri del Comando provinciale di Ascoli Piceno dopo l'omicidio di Franco Lettieri, il 56enne di Salerno ucciso a colpi di coltello intorno alle 22 in via dei Soderini, in pieno centro storico di Ascoli. Si tratta di un muratore romeno di 57 anni, residente anche lui in città. Ora è in carcere.
Sentito durante a notte dal procuratore Umberto Monti e dai carabinieri, non ha confessato l'omicidio, ma ad inchiodarlo ci sarebbero gli elementi raccolti dagli investigatori che immediatamente hanno avviato le indagini, partendo dal nome che la vittima ha fatto prima di morire. Sopralluoghi e riscontri nell'immediato hanno consentito di mettere insieme elementi ritenuti decisivi per l'arresto del 57enne.
Domenica 18 ottobre torna l’abbinamento tra sport e cultura, l’iniziativa “Le iscrizioni medievali e rinascimentali ad Ascoli” in occasione della Giornata nazionale “Lo sport che vogliamo” dell’U.S. Acli.
Dopo il successo delle camminate serali estive, che hanno coinvolto migliaia di persone, è in programma per domenica 18 (ore 9,30 partenza da Piazza Arringo) una nuova camminata culturale con guida turistica.
Si tratta di una iniziativa che promuove la conoscenza del territorio e valorizza dal punto di vista culturale ancora di più la città di Ascoli.
L’altra finalità dell’iniziativa è quella di incrementare le opportunità di movimento per i cittadini e la manifestazione aderisce ai vari eventi dedicati in tutta Italia alla prevenzione contro il cancro al seno che si svolgono da sempre proprio nel mese di ottobre.
Il tumore al seno è la neoplasia più frequente nel sesso femminile. L’attività fisica può ostacolare la formazione del tumore. Le donne che svolgono regolarmente sport presentano una riduzione del rischio di ammalarsi di circa il 15-20%. Proprio per questo motivo tra i partner dell’iniziativa di domenica 18 c’è anche la Lega italiana lotta ai tumori che presenterà la campagna “Lilt for women – Campagna nastro rosa 2020”.
La partecipazione alla manifestazione è gratuita ma occorre pre-iscriversi esclusivamente con un messaggio al numero 3939365509, indicando nome e cognome di chi partecipa e la data di svolgimento, in quanto saranno applicati il protocollo e le linee guida dell’U.S. Acli nazionale di contenimento Covid2019. L’utilizzo della mascherina è obbligatorio.
L’iniziativa di domenica 18 ottobre rientra nel programma della giornata nazionale “Lo sport che vogliamo” che si svolge in 16 regioni italiane e che è finalizzata a consolidare reti e strategie per la massima diffusione della pratica sportiva quale strumento di crescita sociale e culturale del territorio e dei cittadini.
Alla realizzazione della manifestazione hanno collaborato l’amministrazione comunale di Ascoli Piceno, Fondazione Carisap e Qualis Lab.
Ulteriori informazioni sull’iniziativa si possono ottenere sul sito www.usaclimarche.com o sulla pagina facebook Unione Sportiva Acli Marche.
L'Ascoli ha comunicato che un proprio tesserato è risultato positivo al tampone di controllo per il Covid-19 effettuato nella giornata di lunedì 28 settembre. Il calciatore è asintomatico e resterà in isolamento per le prossime due settimane, in ottemperanza al protocollo nazionale.
Nella giornata di ieri si è provveduto ad effettuare nuovi tamponi di controllo a calciatori e staff e sono risultati tutti negativi. Oggi i bianconeri scenderanno in campo, alle ore 17:00, contro il Perugia per il match valevole come secondo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Buon test per il Matelica che nella prima storica uscita all’Helvia Recina viene superato per 4-1 dai bianconeri dell’Ascoli, non demeritando affatto al cospetto di una squadra di categoria superiore.
Moduli speculari per i due tecnici con il Matelica che passava in vantaggio per primo grazie al mancino vellutato di Volpicelli che, dopo un bello scambio con Leonetti, depositava il cuoio in fondo al sacco alle spalle di Sarr.
Buon momento per i biancorossi di Colavitto che andavano in un paio di occasioni vicini al raddoppio prima di capitolare e subire il pari. A riportare il match in parità era Pinho Matos che insaccava sul secondo palo dopo un bel traversone di Padoin.
Momento favorevole per gli ospiti che sfioravano due volte il sorpasso prima di realizzarlo alla mezz’ora con Tassi. Buono il ritmo tra le due formazioni che si sfidavano a viso aperto.
Per più volte i legni si opponevano alla seconda marcatura da parte del Matelica, con una traversa ed un incrocio a dire no ad una punizione e poi ad una conclusione di Volpicelli che di certo meritavano miglior fortuna per la bellezza del gesto atletico.
Sul finale di tempo era invece il colpo di testa di Eramo a portare a tre le marcature per l’Ascoli, rispettando la più classica legge del calcio che recita “gol mangiato gol subito”.
Meno emozioni nella ripresa con i due tecnici a far ruotare tutti gli effettivi a disposizione. Per l’Ascoli erano Saric in avvio e Tassi nel finale a sfiorare il poker, mentre il Matelica provava in più occasioni ad accorciare le distanze affidandosi ai tentativi di Pizzutelli da calcio piazzato, Franchi, Peroni, Bordo e Barbarossa che però non riuscivano mai ad impensierire fino in fondo Leali.
Proprio agli sgoccioli Costa Pinto portava a quattro le marcature per i bianconeri.
Un altro test utile per i ragazzi di Colavitto che domenica faranno già sul serio al Nereo Rocco di Trieste al cospetto della blasonata Triestina per la prima di campionato nella loro prima storica avventura in serie C.
MATELICA (4-3-3): Cardinali, Fracassini, Di Renzo (1’ st Nicoli), Balestrero (1’ st Barbarossa), Cason (1’ st Baraboglia), De Santis (1’ st Magri), Volpicelli (1’ st Peroni), Bordo, Moretti, Leonetti (1’ st Franchi), Calcagni (1’ st Pizzutelli). A disposizione: Martorel, Santamarianova, Monti. Allenatore Gianluca Colavitto.ASCOLI: Sarr (1’ st Leali), Pucino ( 26’ st Ghazoini) Buchel (1’ st Donis), Padoin (29’ st Tofanari), Saric (18’ st Scorza), Brosco (29’ st Quaranta), Semeraro (26’ st Laverone), Eramo (18’ st Petrucci), Tassi, Costa Pinto, Pinho Matos (15’ st Chaja). A disposizione: Zizzania, D’Agostino, Di Francesco. Allenatore Valerio Bertotto.ARBITRO: Sig. Riccardo Gagliardini della sezione di Macerata.ASSISTENTI: Sig. ri Elia Tini Brunozzi e Mauro Ottobretti della sezione di Foligno.RETI: 14’ pt Volpicelli, 25’ pt Pinho Matos, 30’ pt Tassi, 42’ pt Eramo, 47’ st Costa Pinto.NOTE: gara a porte chiuse; corner 4-3; recupero 1’+3’.