Caro carburanti, la protesta: "In un mese 1000 euro in più di gasolio. Sospendete le accise"
"Con il caro energia e carburanti, le spese sono aumentate a dismisura. Il prezzo del gasolio, arrivato a superare quota 2 euro al litro in autostrada, rappresenta di certo il danno maggiore. Non nego che mi preoccupa non quanto si è verificato fin qui ma quanto potrà accadere con la guerra".
A parlare è Manuele Maggi, ogni giorno in viaggio per lavoro tra la Puglia e le Marche. "Per lavoro mi sposto quotidianamente e per i nostri tre mezzi, solo nell'ultimo mese, c'è stato un aumento superiore a mille euro per le spese relative al gasolio", spiega Maggi.
Il caro prezzi non è però l'unica minaccia attualmente sul campo per agenti di commercio e imprenditori: "I margini di guadagno si stanno riducendo ancora di più sui nostri prodotti con l'aumento dei costi delle materie prime. Nonostante il mio settore di riferimento non abbia subito una crisi durante la pandemia, è pur vero che siamo pronti a tempi bui".
La preoccupazione si sposta adesso sul fronte dell'est Europa, con il pericolo di una guerra che coinvolga tutto l'Occidente: "Riteniamo gli impatti più impegnativi per chi lavora su strada non si siano ancora concretizzati. La protesta degli autotrasportatori che hanno bloccato alcuni porti o autostrade in Italia, è solo l'inizio. Eliminare accise ancestrali dal costo dei carburanti può essere un primo passo per calmierare i prezzi e dare una mano nell'immediato a milioni di lavoratori".
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