Ascoli

Covid, 1512 nuovi casi oggi nelle Marche: scendono i ricoverati (-8), nel Maceratese oltre 300 casi

Covid, 1512 nuovi casi oggi nelle Marche: scendono i ricoverati (-8), nel Maceratese oltre 300 casi

Dopo 7 giorni di crescita, sia pure graduale, il tasso cumulativo di incidenza nelle Marche scende, anche se di poco, a 752,36 (ieri 753,76) su 100mila abitanti, mentre si registrano nelle ultime 24 ore 1.512 nuovi positivi al Covid, che rappresentano il 37,9% dei 3.985 tamponi analizzati del percorso diagnostico su 4.975 tamponi complessivi. Le persone con sintomi sono 333 (il 22% del totale), i contatti stretti di casi positivi 485, i contatti domestici 332, i positivi in ambito scolastico formativo sono 21, i contatti in ambito lavorativo 4, i contatti in ambiente di vita/socialità 2, così come i contatti in ambito assistenziale, 3 invece i casi emersi dallo screening sanitario. Sono 299 i casi in fase di approfondimento epidemiologico. La provincia di Ancona resta quella con il maggiore numero di nuovi contagi, 461, seguita da quella di Macerata con 321, Ascoli Piceno con 244, Fermo con 213, Pesaro Urbino con 208, oltre a 65 casi di fuori regione. Le fasce di età più interessate dal virus restano quelle 25-44anni con 418 casi e 45-59 anni con 334. A seguire quella 60-69 con 146. Nelle fasce di età tra zero e 18 anni sono stati rilevati 340 positivi.  Torna a scendere il numero di ricoverati per Covid-19 nelle Marche: -8 in 24 ore (ora sono 175). Tre i deceduti nell'ultima giornata e il totale regionale di vittime correlate alla pandemia si porta a 3.634; sono morti un 83enne di Porto San Giorgio, un 80enne di Sant'Elpidio a Mare e un 91enne di Ancona. Sul fronte ospedaliero ci sono 14 degenti in Terapia intensiva (-2 rispetto a ieri), 47 in Semintensiva (-1) e 114 in reparti non intensivi (-5), 21 i dimessi. 

12/03/2022 14:45
Ucraina, nelle Marche nasce il 'Comitato Accoglienza Profughi': "Arrivi consistenti"

Ucraina, nelle Marche nasce il 'Comitato Accoglienza Profughi': "Arrivi consistenti"

Le Marche si preparano a gestire l’emergenza Ucraina. La Regione ha istituito il Comitato che coordinerà l’accoglienza, il soccorso e l’assistenza della popolazione in fuga dalla guerra. La prima riunione si è tenuta nel pomeriggio di venerdì, attraverso un collegamento, dalla Sala operativa della protezione civile regionale, con le prefetture e Anci Marche.  “Ci stiamo organizzando per assicurare sul territorio tutto il sostegno necessario ai civili che abbandonano le loro case e collaborazione alle istituzioni coinvolte nella gestione dell’emergenza. La solidarietà è un valore aggiunto della nostra comunità regionale che sapremo valorizzare anche in questa difficile fase internazionale”, afferma il presidente Francesco Acquaroli, commissario delegato all’emergenza. “Cominciamo a registrare arrivi consistenti, anche se per lo più ancora a livello familiare e non si segnalano al momento particolari criticità nell’accoglienza - riferisce l’assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi che ha presieduto la prima riunione del Comitato -. Comunque ci prepariamo ad affrontare scenari più complessi, a fronte di una situazione internazionale davvero complicata e in continua evoluzione. Quello che è certo è che le Marche sapranno mostrarsi solidali nei confronti di questi profughi”. Dall’incontro è emersa la necessità di monitorare la positività dei profughi al Covid-19. "Molti sono bambini e non hanno avuto la possibilità, in patria, di sottoporsi alla profilassi vaccinale - evidenzia Aguzzi -. Fino al 31 marzo è operativo il Covid hotel di Porto Sant’Elpidio, con ancora 17 posti disponibili. La Regione contrattualizzerà una struttura per gestire eventuali quarantene dopo questa scadenza. Si attiverà anche per reperire posti letto per la prima accoglienza, con una uniforme distribuzione a livello provinciale". Il “Comitato Marche accoglienza profughi ucraini” è costituito dai direttori e dirigenti della Regione, a capo dei dipartimenti coinvolti (Avvocatura; Politiche sociali, Lavoro, Istruzione e Formazione; Sviluppo economico; Salute; Infrastrutture e Protezione civile; Risorse finanziarie). È costituito anche dai prefetti e da Anci Marche. È prevista una Cabina di regia, composta dall’assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi, dal segretario generale e da un coordinatore (Stefano Stefoni, direttore Protezione civile regionale). 

12/03/2022 11:36
Casa Funeraria Nucci, un'eccellenza del territorio marchigiano (VIDEO e FOTO)

Casa Funeraria Nucci, un'eccellenza del territorio marchigiano (VIDEO e FOTO)

Redazionale - Da tre generazioni le Onoranze Funebri Nucci assistono le famiglie nel difficile momento del trapasso di una persona cara con professionalità, serietà e riservatezza. Una azienda cresciuta esponenzialmente grazie all'intraprendenza di Giancarlo Nucci e che oggi presenta la Casa Funeraria, una eccellenza per il territorio marchigiano. La Casa Funeraria è stata costruita su tre livelli ed è dotata di tre stanze adibite alla veglia funebre e disponibili per tutti i culti praticati - oltre all'unicum di ampi locali per la sosta e il ristoro delle famiglie che desiderano restare accanto ai loro cari per l'ultimo saluto - sorge in via Col dei Pioppi 4, a San Benedetto del Tronto (AP).  Da parte della famiglia Nucci viene presa in carico l'intera organizzazione del servizio funebre che include vestizione della salma, allestimento della camera ardente, stampa e affissione dei necrologi, documentazione, servizio per la cremazione, trasporto qualificato, addobbi floreali, stampa di ricordini, fornitura e montaggio lapidi. L'innovazione apportata da Martina Nucci, figlia di Giancarlo, ha permesso all'azienda, tra le più conosciute e stimate del territorio, di compiere il definitivo salto di qualità per la professionalità e la sensibilità da sempre mostrate in uno dei momenti più delicati nella vita di una famiglia. "Con la nascita di questa Casa Funeraria mettiamo a disposizione delle famiglie ma anche delle ditte esterne che vorranno usufruirne, qualcosa di nuovo che ad oggi non è presente nel territorio di San Benedetto del Tronto - spiega Martina Nucci, titolare dell'azienda. Abbiamo preso questa decisione per offrire alle famiglie un servizio H24 che possa trasmettere loro serenità, fiducia e competenza". Quando si verifica un lutto, la dimensione privata assume connotati che nella nostra Casa Funeraria possono essere vissuti con il rispetto e tutta la privacy necessaria che richiede un momento così delicato. Perché le famiglie devono sempre essere messe al primo posto.    

12/03/2022 11:15
Marche, allarme sciopero dei tir: rischio scaffali vuoti nei negozi

Marche, allarme sciopero dei tir: rischio scaffali vuoti nei negozi

Prima la pandemia, poi il caro carburanti, adesso la crisi ucraina che ha fatto esplodere le speculazioni in atto sui mercati internazionali e fatto salire alle stelle il prezzo delle materie prime. Per protestare contro i rincari lunedì 14 marzo è stato indetto lo sciopero nazionale degli autotrasportatori.  L'intero comparto – che in Italia conta 99.500 aziende con 335mila lavoratori, e un giro di affari pari al 7% del Pil nazionale – si prepara a uno stop che rischia di avere ripercussioni ancora più significative per tutta l'economia nazionale. Le motivazioni – secondo l’associazione “Trasporto Unito” che ha promosso l’iniziativa - non riguardano solamente l’aumento vertiginoso del prezzo del gasolio, ma anche quello dei costi per i trasporti marittimi, per la manutenzione dei mezzi e la sostituzione degli pneumatici. La protesta – alla quale associazioni di categoria e sindacati non hanno voluto aderire – minaccia uno stop di almeno due settimane, che inevitabilmente andrà a ripercuotersi soprattutto sulla consegna dei beni di prima necessità (cibo, medicinali e altro ancora). Anche per le Marche l’effetto sciopero rischia di pesare in maniera sensibile, nonostante il recente stanziamento da parte del governo Draghi di 80 mln di euro (“Decreto Energia”): un provvedimento solo momentaneo e che sa più di propaganda politica che di reale soluzione, secondo i manifestanti. Sul tema è intervenuta anche Confcooperative Marche. «Servono prospettive strutturali – ha dichiarato il presidente dell’Associazione Autotrasportatori Massimo Stronati -. Non è solo una questione rincaro energetico e dei carburanti, ma di una vera e propria crisi senza precedenti. Temiamo gli effetti della prossima inflazione, e per questo chiediamo al governo l’accesso al credito facilitato e l’abbassamento del cuneo fiscale». Nel frattempo, molta merce comincia a non arrivare più sugli scaffali dei negozi. Rispetto alla filiera agroalimentare – l’85% delle merci viaggia proprio su strada, secondo i dati di Coldiretti – frutta e verdura sono i prodotti maggiormente a rischio essendo non solo quelli destinati a deperirsi più in fretta, ma anche quelli per cui la distribuzione è già rimasta bloccata. Questo potrebbe indurre supermercati e piccoli negozi a cercare una temporanea àncora di salvezza nei produttori locali.  

12/03/2022 10:13
Ucraina, Assocalzaturifici: "Sanzioni alla Russia rischiano di essere un boomerang, settore al collasso"

Ucraina, Assocalzaturifici: "Sanzioni alla Russia rischiano di essere un boomerang, settore al collasso"

"Alcune aziende che lavorano esclusivamente per il mercato russo o ucraino hanno già interrotto la produzione, altre imprese stanno avendo difficoltà a ricevere i pagamenti della merce inviata perché dalla Russia non riescono a far partire i bonifici". "La situazione è davvero tanto difficile, abbiamo bisogno di ristori immediati". A dirlo è Valentino Fenni, vicepresidente nazionale di Assocalzaturifici, oltre che, a sua volta, imprenditore marchigiano del comparto. "Questo doveva essere l'anno della completa ripresa dopo due anni di covid, invece, rischia di essere l'anno in cui la nostra manifattura subirà un autentico tracollo, considerando anche i prezzi fuori controllo dei carburanti e dell'energia", aggiunge l'imprenditore. "Le Marche - spiega - sono tra le regioni italiane che più risentono della guerra in atto. Il 12% del Pil regionale è dettato dall'export verso l'area interessata dal conflitto. Se non si interviene subito - sottolinea - sarà una catastrofe". "Le sanzioni che si stanno applicando alla Russia - dice ancora Fenni - rischiano di trasformarsi in un boomerang per le nostre imprese e soprattutto potrebbero spalancare le porte dei mercati russi ai produttori cinesi e a quelli turchi che non hanno applicato alcuna sanzione. Insomma nei prossimi anni sugli scaffali dei negozi russi potrebbero scomparire le nostre scarpe".  "Nel 2021 - sottolinea il vicepresidente - in Russia l'Italia ha venduto 3 milioni e mezzo di paia di scarpe per un valore economico di 250 milioni di euro, in Ucraina 500mila paia, pari a 35 milioni di euro. Un terzo del valore complessivo di questi due mercati riguarda le Marche" sottolinea. "Già il nostro comparto negli anni ha subito delle perdite importanti, oggi dà ancora lavoro a oltre 15mila persone, compreso l'indotto, ma se non ci sarà un immediato stop delle ostilità e il governo non ci darà una mano, molti di questi posti scompariranno", conclude Fenni.

11/03/2022 16:54
Confindustria e la crisi energetica. Grimaldi. "Situazione preoccupante, serve fondo speciale regionale"

Confindustria e la crisi energetica. Grimaldi. "Situazione preoccupante, serve fondo speciale regionale"

“Esprimo forte preoccupazione per la situazione che sta determinando il conflitto russo-ucraino, è a rischio la 'tenuta' del sistema produttivo provinciale e la ripresa del nostro Paese” – questo è quanto afferma il Presidente di Confindustria Macerata Sauro Grimaldi. “Il conflitto – seguita Grimaldi – ha accentuato alcuni problemi che già c’erano, ad esempio i rincari dei costi dell’energia: dall’indagine 'Caro Energia' effettuata dai nostri uffici, sui costi effettivi dell’energia elettrica e del gas sostenuti dalle imprese nel mese di gennaio 2022, sono emersi aumenti medi del 70% sul costo a kwh nella bolletta elettrica e di circa il 200% sul costo a Smc nella bolletta del gas, rispetto a gennaio 2021. Tali aumenti sono al netto delle agevolazioni sugli oneri di sistemi introdotti dal Governo che, per l’energia elettrica, consentono di frenare l’aumento del costo medio a kwh che altrimenti sarebbe superiore al 100%. Ne emerge un quadro previsionale preoccupante aggravato dalle quotazioni per i prossimi mesi. Se non si interviene con rapidità c’è il pericolo reale di sospensioni e/o interruzioni di processi produttivi. Inoltre è sempre più difficile l’approvvigionamento delle materie prime e, anche in questo caso, i costi sono altissimi, il rischio serio è di compromettere la ricostruzione nelle aree colpite dal sisma e la catena importante data dal valore della manifattura. C’è poi un'altra minaccia, questa strettamente legata al recente conflitto, l’impatto cioè della crisi Ucraino-Russa per un numero sempre più crescente di operatori economici nei differenti settori, dalla Moda alla Calzatura all’Agroalimentare, senza dimenticare tutte le imprese coinvolte nelle relative filiere. Un problema che sta diventando sempre più di sistema. Abbiamo bisogno di interventi risolutivi e urgenti per cui faccio appello alle Istituzioni, alla Regione Marche in particolare, agli Istituti di Credito, al sistema Confidi marchigiano, alla Camera di Commercio Unica delle Marche. Occorre pensare ad un fondo speciale regionale per la crisi 2022 (ovviamente senza un intervento sostanziale e strutturale dello Stato qualunque soluzione rischia di essere non significativa), ciò si rende indispensabile per tentare di attenuare gli effetti dirompenti di questo periodo. Il fondo sarebbe di aiuto in maniera diretta e semplice alle imprese sul fronte della liquidità, così che possano affrontare i maggiori costi; servirebbe per dare ristori alle aziende che lavorano con il mercato russo-ucraino (che stanno compromettendo i ricavi del primo trimestre 2022 rispetto all’analogo precedente periodo 2021) e per consentire di sostenere l’impennata dei costi energetici (in quest’ultimo caso occorre solo contare su aiuti nazionali). Inoltre – conclude il Presidente Grimaldi – è indispensabile prevedere una Cigo in deroga per le aziende italiane operanti in Ucraina-Russia ed è opportuna una possibile rinegoziazione in corsa dell’utilizzo delle risorse del PNRR e laddove possibile rimodulando i fondi della programmazione europea 21-27 in quanto sono stati sconvolti i paradigmi economici e finanziari pre-esistenti”.

11/03/2022 16:11
Emergenza energetica, la guerra italiana adesso è solo economica

Emergenza energetica, la guerra italiana adesso è solo economica

Mentre proseguono i tentativi da parte dell’Unione Europea di sanzionare Mosca e i suoi oligarchi – ben protetti dalla strategia dei conti offshore – l’Italia di Draghi prova a tenere il passo, tra il benestare generale di tutte le forze politiche parlamentari e qualche uscita a vuoto come il "caso Salvini in Polonia". Nell’arco di due settimane di conflitto, decenni di sforzo per costruire l’Europa unita – attraverso l'integrazione economica, politica e dei valori di libertà e democrazia – hanno dovuto scontrarsi contro i carri armati di Putin, riportando l’intero ordine internazionale indietro di 80 anni e rimettendo in discussione quegli obiettivi di pace, sicurezza e benessere che sembravano essere stati conquistati. La crisi energetica e l'incertezza sulla durata della guerra, spingono Draghi a discutere – dopo ogni formale condanna alle azioni del Cremlino – degli effetti economici che il conflitto avrà sull’economia italiana e su come il Governo intenda porvi rimedio. Tutto questo, mentre si concorda con gli altri Stati dell’Unione l’invio di sostegni bellici alla resistenza ucraina (che comunque partiva già preparata al conflitto grazie a USA e UK). “Sui rincari dobbiamo muoverci con rapidità e decisione, difendendo il potere di acquisto delle nostre famiglie e la sopravvivenza delle nostre imprese" – ha dichiarato Draghi nel suo ultimo intervento alla Camera, aggiornando il Paese sugli sviluppi del conflitto orientale. "Siamo al lavoro per ridurre la dipendenza dal gas russo e in tempi rapidi", ha aggiunto ribadendo l’intenzione di ripristinare le centrali a carbone. E su gli effetti che la crisi energetica avrà sul Pnrr ha detto: "È ancora prematuro prospettare ora una revisione. Ma molte regole Ue andranno sicuramente rilette". Contemporaneamente, il colosso Eni ha deciso di sospendere i nuovi contratti d’acquisto del petrolio di Mosca, dimenticando che una simile manovra non andrà certo a beneficio degli italiani – che stanno facendo i conti con il caro carburanti – né tantomeno penalizzeranno Putin. In tal senso, la figura dell’ex Confindustria Ernesto Ferlenghi ha già messo al riparo gli interessi di tutti quanti, facendo a suo tempo da anfitrione per politici e imprenditori di berlusconiana memoria. Il Governo ha parlato anche di riforma del catasto: “La riforma non porta ad alcun incremento delle imposizioni fiscali sugli immobili regolarmente accatastati - ha assicurato l'ex governatore di Banca d'Italia -. Nessuno pagherà più tasse: serve per eliminare abusi e le irregolarità, per una maggiore trasparenza”. Il principio, dunque, sarebbe quello di riequilibrare il carico fiscale del Paese, per evitare disparità sociali anche nei pagamenti dovuti allo Stato. Come però il Governo intenda reperire le informazioni utili per evitare di gravare sulle finanze dei più deboli, non è dato ancora saperlo.

10/03/2022 12:15
Covid, 1893 casi oggi nelle Marche: il 20% dei contagiati è sintomatico, sale ancora l'incidenza del virus

Covid, 1893 casi oggi nelle Marche: il 20% dei contagiati è sintomatico, sale ancora l'incidenza del virus

In rialzo per il sesto giorno consecutivo nelle Marche l'incidenza di casi di coronavirus ogni 100mila abitanti: nell'ultima giornata ha toccato i 752,03 (ieri 703,07) con i 1.893 positivi rilevati. Tra questi, secondo i dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale, ci sono 379 persone con sintomi (il 20% dei casi totali). I tamponi eseguiti sono 4.543 tra i quali 3.989 nel percorso diagnostico (47,5% di positivi) e 554 nel percorso guariti. I casi comprendono 496 contatti stretti di positivi, 491 contatti domestici, 23 in ambito scolastico/formativo, 2 rispettivamente in ambito lavorativo, di vita/socialità e assistenziale, 1 in ambito sanitario. Su 366 contagi è in corso un approfondimento epidemiologico. Oltre i 600 casi giornalieri in provincia di Ancona (630); seguono per numero assoluto di positivi le province di Macerata (384), Ascoli Piceno (300), Pesaro Urbino (250), Fermo (225); 104 contagiati provenienti da fuori regione. Ancora le fasce d'età 25-44 anni (565) e 45-59 anni (412) quelle che hanno registrato in maggior numero di contagi; poi 14-18 anni (193). (Servizio in aggiornamento) 

10/03/2022 11:00
Emergenza Ucraina, le Marche mettono a disposizione 18 posti letto pediatrici

Emergenza Ucraina, le Marche mettono a disposizione 18 posti letto pediatrici

"Sono 18 i posti letto pediatrici messi a disposizione dalle Marche per i profughi ucraini". Lo fa sapere il referente sanitario regionale e Coordinatore del Gores (Gruppo operativo regionale emergenza sanitaria) Mario Caroli. Nel dettaglio si tratta di 1 posto letto intensivo pediatrico, 1 letto intensivo neonatale, 1 letto subintensivo pediatrico, 2 letti subintensivi neonatali, 7 letti ordinari pediatrici e 6 ordinari neonatali fra Torrette, Marche Nord e Asur Marche. Una disponibilità giunta in seguito alla ricognizione da parte degli enti del Servizio Sanitario Regionale "su richiesta del Dipartimento Nazionale di Protezione civile" nell'ambito della gestione dell'emergenza umanitaria. Altre disponibilità giungeranno nelle prossime ore da parte delle aziende ospedaliere Torrette, Marche Nord, Inrca e Asur Marche, per "i pazienti ucraini oncologici pediatrici, oncologici adulti e dializzati adulti e pediatrici". "Ogni Regione ha avuto la stessa richiesta di disponibilità su indicazione del meccanismo europeo di Protezione Civile che coordina gli aiuti umanitari" precisa Caroli, evidenziando che è stato donato anche un carico "di farmaci" che giungerà in "Ucraina a bordo di un tir della Protezione civile": antibiotici, cortisonici, atropina, adrenalina, medicinali utilizzati per la gestione delle emergenze urgenze e per il trattamento delle patologie croniche ed infettive. Il Dipartimento di Protezione civile nazionale "ha chiesto anche la disponibilità di team sanitari che possano recarsi sul luogo di presenza degli sfollati per fare scouting in vista del trasferimento dei malati in Italia" mentre "per ora non ci è stata avanzata richiesta di evacuazione dei feriti di guerra".

09/03/2022 19:45
Ucraina, dalle Marche partito primo tir di aiuti: "Pronti a ospitare i profughi anche negli alberghi"

Ucraina, dalle Marche partito primo tir di aiuti: "Pronti a ospitare i profughi anche negli alberghi"

Emergenza Ucraina, le Marche si organizzano per accogliere i profughi. Partito un primo Tir della Protezione civile con aiuti sanitari. Aguzzi: “Operativi con breve preavviso per ogni esigenza”. È partito dalle Marche, destinazione Avezzano, un Tir di aiuti sanitari della Protezione civile regionale per l’Ucraina. La città abruzzese è il luogo di raccolta dei soccorsi per il centro sud dell’Italia. Il carico è composto da medicinali e dispositivi sanitari messi a disposizione del sistema sanitario regionale (Asur, Inrca e Aziende ospedaliere di Ancona e Marche Nord). “Uno sforzo organizzativo collettivo che, come sistema regionale, stiamo gradualmente allestendo per affrontare l’emergenza in corso e risultare immediatamente operativi per ogni richiesto di aiuto e accoglienza”, evidenzia l’assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi. Impegnato in una serie ininterrotta di riunioni e tavoli tecnici, l’assessore sottolinea la grande partecipazione e disponibilità che le istituzioni e le associazioni stanno mostrando per “essere pronti a ogni evenienza. C’è molto fermento da parte di tutti. Richieste operative specifiche non sono arrivate dal Governo nazionale. Flussi ucraini di profughi stanno giungendo, nelle Marche, in maniera occasionale e in ambito familiare, ma siamo pronti a gestire ogni scenario possibile”. Aguzzi riferisce che è in corso un confronto con l’associazione degli albergatori marchigiani per disporre, “con un brevissimo preavviso, di stanze diffusamente ripartite sul territorio, da mettere a disposizione dei profughi che dovessero arrivare”. Si sta lavorando anche per fronteggiare eventuali necessità sul fronte del Covid-19. Per la durata del mese di marzo è operativo il Covid Hotel di Gabicce Mare. Al cessare dello stato di emergenza pandemica, i profughi che dovessero risultare positivi al loro arrivo o che necessitassero di una quarantena verranno ospitati in un’altra struttura alberghiera che verrà individuata a breve. Lunedì 7 marzo, anticipa l’assessore Aguzzi, la Giunta regionale insedierà poi il Comitato organizzativo regionale che coordinerà la gestione dell’emergenza. Sarà composto dalle prefetture, dall’Anci, dai dipartimenti della Regione coinvolti (Protezione civile, Salute, Sociale, Bilancio). Comprenderà anche quello del Lavoro per supportare ogni esigenza occupazionale richiesta.

09/03/2022 13:47
Covid, sopra quota 2 mila i contagi oggi nelle Marche: incidenza in aumento per il quarto giorno di fila

Covid, sopra quota 2 mila i contagi oggi nelle Marche: incidenza in aumento per il quarto giorno di fila

Nelle Marche incremento del 10-15% di incidenza di casi di coronavirus ogni 100mila abitanti durante la settimana in corso. In particolare l'aumento ha riguardato le classi d'età centrali (1.094 casi oggi tra i 25 e i 59 anni) e la fascia dei bambini dai 5 ai 10 anni (168 casi oggi). Per quanto riguarda i positivi, il 67% ha ricevuto tre dosi di vaccino e completato il ciclo. Lo fa sapere la Regione. Nell'ultima giornata sono stati registrati complessivamente 2.213 casi e, per il quarto giorno consecutivo, l'incidenza è salita anche se in maniera molto lieve, a 659,38 rispetto al 602,03, comunicato il 5 marzo. Resta sopra il 40% la percentuale di positivi tra i tamponi del percorso diagnostico (5.054); in tutto eseguiti 6.826 tamponi che comprendono anche 1.772 del percorso guariti. La provincia di Ancona ha registrato 650 positivi; seguono Macerata (438), Ascoli Piceno (397), Pesaro Urbino (350) e Fermo (280); 98 i casi da fuori Regione. Le persone con sintomi sono 386; i casi comprendono 614 contatti stretti di positivi, 571 contatti domestici, 35 in ambiente di scuola/formazione, 8 in ambiente di vita/socialità, 4 in ambito lavorativo, 2 assistenziale, 1 sanitario.  (Servizio in aggiornamento) 

08/03/2022 11:30
Turismo, le Marche stanziano 5 milioni nel 2022. Acquaroli: "Roberto Mancini confermato testimonial"

Turismo, le Marche stanziano 5 milioni nel 2022. Acquaroli: "Roberto Mancini confermato testimonial"

Conferma del testimonial Roberto Mancini, aggiornamento del Brand "Marche", investimenti sulla promozione e sulla destagionalizzazione, strategie di promozione sui mercati europei di prossimità, partecipazione alle fiere di settore, organizzazione della Settimana del Turismo delle Marche. Sono alcune delle principali misure contenute nel piano annuale del Turismo 2022, presentato in giunta dal presidente Francesco Acquaroli, in qualità di assessore al Turismo, dopo averlo condiviso con il Tavolo di concertazione del settore, per l'inoltro alla commissione consiliare competente. Al momento sono 5 milioni di euro di risorse regionali impegnate e finalizzate alle priorità del breve periodo. "Il programma riparte dalla promozione e dalla ridefinizione e rilancio del Brand Marche - afferma Acquaroli - visto come il risultato della sinergia tra le molteplici opportunità offerte dal nostro territorio, come armonia, generata dal connubio tra storia e bellezza del luogo e dei suoi abitanti, che con passione e lavoro creano prodotti d'eccellenza". "Un concept - aggiunge - che continuerà ad essere interpretato dal testimonial Roberto Mancini, alla luce dei positivi riscontri avuti nella passata annualità. Sarà organizzato un appuntamento di confronto e approfondimento programmatico che abbiamo immaginato come la Settimana del Turismo delle Marche, altrettanto importanti sono gli aggiornamenti ai canali di promozione, le politiche di destagionalizzazione, la partecipazione alle fiere di settore, le iniziative rivolte ai tour operator e agli operatori dell'incoming, interventi per la qualità delle strutture ricettive, solo per citarne alcune". "Un piano concreto - sottolinea il presidente - con obiettivi chiari, che individuano le priorità e i principali assi su cui si muove il lavoro per il rilancio del turismo delle Marche"

08/03/2022 09:52
Marzo inizia col brivido nelle Marche, il freddo non molla la presa: in arrivo neve anche in pianura

Marzo inizia col brivido nelle Marche, il freddo non molla la presa: in arrivo neve anche in pianura

La morsa del freddo non allenta la sua presa sulle Marche in questo inizio di marzo. La persistenza di un vortice depressionario sul medio versante adriatico continua a favorire la permanenza di aria fredda e instabile, con ventilazione sostenuta lungo la fascia costiera e mare mosso o molto mosso. Il limite delle nevicate, nelle prossime ore, potrà temporaneamente avvicinarsi a quote pianeggianti. Lo segnala il bollettino meteo della Protezione Civile.  LE PREVISIONI - Nella giornata di domani, domenica 6 marzo, i fiocchi di neve scenderanno sino a quote alto-collinari: le precipitazioni - concentrate al mattino - saranno, comunque, deboli e sparse. Temperature previste in diminuzione con massime che non supereranno i 7 gradi a Macerata. Gelate diffuse, in particolare sui settori interni.  Lunedì 7 marzo, in particolare durante la prima parte della giornata, il limite delle nevicate potrà temporaneamente raggiungere quote pianeggianti. Le temperature non avranno variazioni di rilievo, ma si avranno gelate diffuse in tutto il territorio regionale. Vento forte lungo la fascia costiera, con conseguente mare molto mosso lungo la costa centro-settentrionale, mosso su quella meridionale. Un parziale miglioramento della situazione meteo è previsto a partire da martedì, con assenza delle precipitazioni e un temporaneo aumento delle temperature.  

05/03/2022 15:47
Covid, Marche con parametri da zona bianca: "Marcata riduzione sintomaci". Oggi sono il 16% dei 1533 casi totali

Covid, Marche con parametri da zona bianca: "Marcata riduzione sintomaci". Oggi sono il 16% dei 1533 casi totali

Prima settimana con ritorno di parametri sotto la soglia per la zona bianca nelle Marche che si trovano attualmente in zona gialla. Lo fa sapere la Regione. Nella settimana appena trascorsa si è registrato un "appiattimento della curva epidemica" con una "regressione abbastanza ferma nell'ultimo periodo". Guardando ai soggetti sintomatici, in particolare, si è rilevata "una riduzione dell'incidenza più marcata". Il calo dei sintomatici "sta portando una flessione forte delle ospedalizzazioni". Nell'ultima giornata, sono 1.533 i casi registrati nelle Marche e l'incidenza ogni 100mila abitanti è salita da 584,38 di ieri a 602,03. Tra i positivi sono 248 i sintomatici; i casi comprendono 501 contatti stretti di positivi, 401 contatti domestici, 29 in ambiente di scuola/formazione, 3 in ambiente di vita/socialità, 2 ciascuno in setting lavorativo, assistenziale, sanitario. In tutto eseguiti 4.796 tamponi di cui 3.497 nel percorso diagnostico con un 'record' di positivi al 43,8%, e 1.299 nel percorso guariti.  A livello provinciale è sempre Ancona, con quasi un terzo del totale, la provincia marchigiana che fa registrare il maggior numero di casi (481), seguita da Macerata (295), Ascoli (258), Pesaro Urbino (241) e Fermo (171): sono 87 i contagiati provenienti da fuori regione. Nell'ultima giornata scende ancora numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: ora sono 191 (-1 rispetto a ieri) di cui 19 in Terapia intensiva (numero invariato), 41 in Semintensiva (-2) e 131 in reparti non intensivi (+1); 15 i dimessi. Registrato anche un decesso (una 86enne di Falconara Marittima), che porta il totale delle vittime a 3.613. 

05/03/2022 11:00
Marche Sud, si attiva il Mibact per la soprintendenza dopo le dimissioni di Marconi

Marche Sud, si attiva il Mibact per la soprintendenza dopo le dimissioni di Marconi

A pochi giorni dalle dimissioni presentate in via ufficiale da Pierluigi Marconi - dovute alla mancanza di personale, di garanzie e di uno staff adeguato come da accordi col Ministero della Cultura - è stata pubblicata la domanda per eleggere il suo immediato successore alla Soprintendenza Marche Sud (province di Ascoli, Fermo e Macerata). La scadenza per presentare le candidature è prevista per venerdì 11 marzo. «Ringrazio il Mibact per essersi attivato tempestivamente - ha dichiarato con soddisfazione l'assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini -. Poche ore dopo la rinuncia del dottor Moriconi mi sono recata a Roma per incontrare il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni con la quale ho avuto modo di discutere anche di questo. Il suo interessamento era già stato in passato essenziale: sia perché il Ministero scegliesse Ascoli per la nuova sede della Soprintendenza, sia per dare avvio alla procedura amministrativa per la nomina del direttore. Ora l'auspicio è che si possa ripartire con maggiore serenità. Stiamo attraversando una fase complessa della ricostruzione e il ruolo della Soprintendenza è fondamentale».    

04/03/2022 20:35
Cisl Marche, Sauro Rossi riconfermato al vertice regionale del sindacato

Cisl Marche, Sauro Rossi riconfermato al vertice regionale del sindacato

Si è concluso oggi il XIII Congresso della Cisl Marche con la riconferma di Sauro Rossi come Segretario generale del sindacato cislino regionale. La due giorni congressuale ‘Esserci per cambiare le Marche. Curando l’oggi e costruendo il domani’ che si è tenuta a Colli del Tronto (AP) - si legge nel comunicato stampa diffuso - ha visto la partecipazione, nel rispetto della normativa anti-covid, di oltre 300 persone (tra invitati e delegati eletti) provenienti dalle 19 Federazioni sindacali di categoria della Cisl Marche e nelle assemblee pre-congressuali Ast, Aree sindacali territoriali, attraverso un percorso congressuale che negli ultimi mesi ha coinvolto migliaia di lavoratori e pensionati in rappresentanza dei 154.291 iscritti alla Cisl delle Marche. Sauro Rossi, sarà affiancato nella nuova segreteria da Cristiana Ilari e Marco Ferracuti, nei prossimi quattro anni di mandato. «Per la Cisl - ha dichiarato Rossi - lo sviluppo delle Marche deve essere connotato da una netta impronta sociale; è per noi necessaria un’innovazione di sistema, un cambio di paradigma che deve mettere al centro sempre le persone per realizzare equità e giustizia sociale, per affermare il lavoro di qualità, per qualificare il nostro sistema manifatturiero e dei servizi, per rafforzare le reti di welfare, con un forte investimento nella formazione e colmando i divari territoriali. La transizione ecologica e digitale è un potente fattore di cambiamento per la nostra regione, a patto che sia governata dai principi della prossimità e della partecipazione, senza lasciare nessuno indietro, attraverso un grande patto tra istituzioni e forze sociali». «La rotta da seguire in tutto il paese - ha aggiunto il segretario generale Cisl Luigi Sbarra -  deve essere quella di un modello di sviluppo sostenibile ed equo, mettendo al centro la transizione ecologica e quella digitale, welfare, lotta al precariato, adeguata formazione, la creazione di lavoro di qualità» «Anche nelle Marche persiste il problema storico delle infrastrutture che vanno connesse meglio sull’asse est-ovest, rafforzando le tratte ferroviarie lungo la dorsale adriatica e un’opera come la Falconara-Roma, che non può più essere ritardata, ovviamente, al completamento dei collegamenti con il porto di Ancona. Occorre anche investire nella sanità spostando il baricentro dall’ospedale al territorio, incrementando attività, tecnologie, e nuove figure professionali. Sono obiettivi oggi raggiungibili grazie al PNRR e con i finanziamenti previsti dal nuovo ciclo di fondi strutturali europei. È un’opportunità unica - ha concluso Sbarra - Fa bene la Cisl Marche ad incalzare la Regione affinché attivi subito il confronto su come procedere negli investimenti previsti nel PNRR, anche per sostenere il ruolo centrale degli enti locali. Occorre la massima condivisione sugli obiettivi e sugli strumenti da utilizzare per vincolare le risorse alla valorizzazione del capitale umano, al lavoro stabile, di qualità e soprattutto in assoluta sicurezza».  

04/03/2022 20:00
Controlli sulla filiera ittica, sequestrati 425 chili di pesce e sanzioni per quasi 33 mila euro

Controlli sulla filiera ittica, sequestrati 425 chili di pesce e sanzioni per quasi 33 mila euro

Controlli sulla filiera della pesca: sequestrati 425 kg di prodotto ittico e sanzioni per quasi 33 mila euro. Nei giorni scorsi la Direzione Marittima delle Marche - Comando Regionale della Guardia Costiera - ha coordinato una serie di attività di controllo finalizzate alla tutela del consumatore finale e alla verifica del rispetto delle disposizioni in materia di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici in commercio, nonché della salvaguardia degli stock ittici. Su tutto il territorio regionale sono state effettuate un totale di 61 attività ispettive, che hanno riguardato pescherecci (20), pescherie (9), ristoranti (17), venditori ambulanti (6), grossisti/piattaforme logistiche/mercati ittici (3), spedizionieri doganali (2).I controlli hanno portato all’elevazione di 20 sanzioni amministrative, per un valore di circa 33.000 euro e a 11 sequestri di prodotto ittico di diversa tipologia e specie, per un totale di circa 425 Kg. Ai fini della tutela degli stock ittici, si segnala un’attività svolta nel porto di San Benedetto del Tronto che ha condotto al sequestro di 3 esemplari di tonno rosso sottomisura non dichiarati allo sbarco e rigettati in mare da un peschereccio, successivamente recuperati dai subacquei del Nucleo Sub Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto. Il comandante del peschereccio è stato quindi sanzionato per le violazioni commesse per un ammontare di oltre 5.500 euro e penalizzato con l’assegnazione di 8 punti in relazione alla gravità delle violazioni occorse. Si registrano ancora sequestri di vongole per superamento dei limiti di pesca giornalieri consentiti per un valore totale, a livello regionale, di circa 170 kg, con sanzioni complessive pari a 7.500 €. Le violazioni riscontrate, oltre a costituire un pericolo per il consumatore finale e a contribuire a depauperare la risorsa ittica, penalizzano gli stessi addetti del settore che operano con onestà e nel rispetto delle regole. Tra le violazioni più ricorrenti vi è l’errata omessa indicazione di informazioni al consumatore e la mancanza di tracciabilità del prodotto, pertanto si raccomanda sempre di prestare la massima attenzione al momento dell’acquisto di prodotto ittico, facendo particolare attenzione alle informazioni poste sulle relative etichette.

04/03/2022 15:09
Caro carburanti, la protesta: "In un mese 1000 euro in più di gasolio. Sospendete le accise"

Caro carburanti, la protesta: "In un mese 1000 euro in più di gasolio. Sospendete le accise"

"Con il caro energia e carburanti, le spese sono aumentate a dismisura. Il prezzo del gasolio, arrivato a superare quota 2 euro al litro in autostrada, rappresenta di certo il danno maggiore. Non nego che mi preoccupa non quanto si è verificato fin qui ma quanto potrà accadere con la guerra". A parlare è Manuele Maggi, ogni giorno in viaggio per lavoro tra la Puglia e le Marche. "Per lavoro mi sposto quotidianamente e per i nostri tre mezzi, solo nell'ultimo mese, c'è stato un aumento superiore a mille euro per le spese relative al gasolio", spiega Maggi. Il caro prezzi non è però l'unica minaccia attualmente sul campo per agenti di commercio e imprenditori: "I margini di guadagno si stanno riducendo ancora di più sui nostri prodotti con l'aumento dei costi delle materie prime. Nonostante il mio settore di riferimento non abbia subito una crisi durante la pandemia, è pur vero che siamo pronti a tempi bui". La preoccupazione si sposta adesso sul fronte dell'est Europa, con il pericolo di una guerra che coinvolga tutto l'Occidente: "Riteniamo gli impatti più impegnativi per chi lavora su strada non si siano ancora concretizzati. La protesta degli autotrasportatori che hanno bloccato alcuni porti o autostrade in Italia, è solo l'inizio. Eliminare accise ancestrali dal costo dei carburanti può essere un primo passo per calmierare i prezzi e dare una mano nell'immediato a milioni di lavoratori".  

04/03/2022 11:00
Guerra e crisi energetica, l’Italia al collasso. Ecco le soluzioni se la Russia chiude i rubinetti del gas

Guerra e crisi energetica, l’Italia al collasso. Ecco le soluzioni se la Russia chiude i rubinetti del gas

Le conseguenze già discusse del "Decreto Ucraina" (leggi qui) – comprese quelle derivanti dalle sanzioni promosse dall’Ue – rischiano di pesare ancora di più sulla crisi energetica già in atto. Se la Russia chiudesse i rubinetti, come potrebbe sopperire il nostro Paese al 38% di gas naturale da cui dipende? E dove andrebbe presa l’energia per scongiurare il rischio di un collasso? Tutta l’Italia per funzionare – abitazioni, riscaldamento, fabbriche, industrie, trasporti – ha bisogno di un quantitativo di energia che viene per il 20% circa dalle rinnovabili (la gran parte dall'idroelettrico), per il 33% circa dal petrolio e per il 40% circa da gas naturale. Più un 7% preso da altre fonti secondarie. Nel 2020 gli italiani hanno consumato consumato circa 71 mld di Smc (metri cubi di gas naturale); di questi 66 mld sono importati dall’estero. Praticamente il 95% di gas naturale proviene da altri Paesi, e il restante 5% è prodotto direttamente in Italia. Le nostre maggiori importazioni vengono da Olanda e Norvegia (2,9%), Libia (4,2%), Azerbaijan (9,5%), Algeria (27,8%) e, soprattutto, Russia (38,2%). C’è poi il 13,1% che passa dal mare: il cosiddetto GNL o gas naturale liquefatto. COSA ACCADREBBE SE LA SITUAZIONE IN EUROPA ORIENTALE DOVESSE PEGGIORARE? Le rinnovabili sono da escludere del tutto. Non solo perché al momento non riuscirebbero a compensare adeguatamente il nostro fabbisogno energetico – soprattutto per industrie e trasporti pesanti -, ma anche perché i tempi di approvazione e messa in atto richiederebbero tempi estremamente lunghi. Con effetti visibili solo nel lungo termine.  E nemmeno il nucleare può essere considerato: un po’ per le stesse ragioni delle rinnovabili, e un po’ perché nel nostro Paese rimane ancora un argomento fortemente dibattuto. La necessità di soluzioni a breve termine riguardano l’incremento delle importazioni da altri paesi di gas naturale e GNL, la riapertura delle centrali a carbone e l’utilizzo di gas di stoccaggio. Nel primo caso, però, bisognerebbe fare i conti con i Paesi dai quali già importiamo gas naturale in rapporto anche ai loro altri accordi commerciali - oltre che del loro personale fabbisogno. Sul fronte GNL, invece, sono gli Stati Uniti a rivestire un ruolo decisivo: a loro spetta infatti l’ultima parola sugli accordi con la Cina e con la regione del Qatar (secondo esportatore mondiale). Con quest’ultima, in particolare, gli USA vantano accordi di "joint venture" – si pensi alle multinazionali americane che lì si trovano: "ExonMobil" e "ConocoPhilips" – per la gestione degli impianti di liquefazione situati nel polo petrolchimico di Ras Laffan. In più, l’amministrazione Biden dovrebbe persuadere Giappone e Corea del Sud a rinunciare a parte del loro GNL, in modo da dirottarlo verso l’Europa. Infine, rispetto al gas dello stoccaggio – nove giacimenti in Italia* -, la compensazione sarebbe minima: solo 17 mld di Smc sui 75 mld di cui avremmo bisogno. Stesso discorso per le centrali a carbone – due di queste già riattivate a fine 2021 - poiché riuscirebbero a coprire solamente un 5% del fabbisogno energetico nazionale. * Otto siti appartengono alla Stogit (gruppo Eni): Brugherio, Minerbio, Settala, Ripalta, Sergnano, Sabbioncello, Cortemaggiore, Fiume Treste (ex San Salvo). Mentre i giacimenti di Collalto (Treviso) e Cellino (Teramo) sono di proprietà dell'Edison Fonte dati MISE (Ministero dello Sviluppo Economico)

04/03/2022 09:00
Covid, sono 1158 i casi positivi oggi nelle Marche: tornano ad aumentare i ricoveri, tre i decessi

Covid, sono 1158 i casi positivi oggi nelle Marche: tornano ad aumentare i ricoveri, tre i decessi

Nell'ultima giornata sono stati 1.158 i casi di positività al Coronavirus nelle Marche: prosegue il calo dell'incidenza che si attesta a 589,51 (ieri 631,67). Lo fa sapere l'Osservatorio epidemiologico delle Marche. Dati che, dunque, confermano il trend di discesa dopo il balzo registrato ieri con l'incidenza totale del virus che era tornata a salire.  Sono 225 le persone con sintomi; i casi comprendono 358 contatti stretti di positivi, 321 contatti domestici, 19 in setting scolastico/formativo, 2 in ambito lavorativo, 3 in ambiente di vita/socialità e uno in setting sanitario. A livello provinciale solo Ancona supera i 300 casi giornalieri (365); seguono Macerata (246), Pesaro Urbino (199), Ascoli Piceno (158) e Fermo (146); 44 i positivi provenienti da fuori regione. Due fasce d'età superano i 250 casi: 25-44 anni (315) e 45-59 anni (254); poi 14-18 anni (120) e 19-24 anni (108). Nell'ultima giornata è tornato a salire il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche dopo il -25 di ieri: ora sono 202 (+6 rispetto a ieri) di cui 21 in Terapia intensiva (+1), 48 in Semintensiva (+2) e 133 in reparti non intensivi (+3); 15 i dimessi.  Tre le persone decedute (una 81enne e una 90enne di Ancona, una 89enne di San Benedetto del Tronto) e il totale sale a 3.609. Il totale dei positivi (ricoveri più isolamenti) è salito a 17.712 (+6) e gli isolamenti domiciliari/quarantene sono in discesa a 16.784 (-143) mentre i guariti/dimessi raggiungono quota 309.913 (+1.149). Gli ospiti di strutture territoriali sono 152 e 12 persone in osservazione nei pronto soccorso.

03/03/2022 16:15
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