Ascoli

Elezioni 2022, la squadra di Europa Verde-Sinistra italiana: candidati i maceratesi Bisonni e Verolo

Elezioni 2022, la squadra di Europa Verde-Sinistra italiana: candidati i maceratesi Bisonni e Verolo

Esclusi dai collegi uninominali nelle Marche per il gioco di incastri nella coalizione di centrosinistra, Sinistra Italiana e Europa Verde schierano sette candidati per il proporzionale alla Camera e al Senato. Capolista alla Camera è Luisa Serroni (Sinistra Italiana), seguita dall'ex consigliere regionale Sandro Bisonni, ex M5s passato ai Verdi. L'alternanza prosegue con Gioia Santarelli (Si) e Pier Francesco Corvino (Verdi). Capolista per il Senato è Caterina Di Bitonto, storica esponente dei Verdi, seguita da Michele Verolo (Si); e Maria Rosa Conti (Europa Verde). Ieri tappa ad Ancona del Nuove Energie Tour, che toccherà le località balneari per presentare il programma del raggruppamento: patrimoniale, salario minimo, impegno sulle rinnovabili e trasporto pubblico locale gratuito. (Fonte Ansa) 

19/08/2022 18:09
Marche, recuperati oltre 11mila animali selvatici negli ultimi 3 anni: i numeri del Cras

Marche, recuperati oltre 11mila animali selvatici negli ultimi 3 anni: i numeri del Cras

Bilancio più che positivo per il Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) a tre anni dalla sua istituzione: 11.715 animali recuperati tra mammiferi, uccelli e rettili che equivale ad un incremento dei recuperi sul territorio pari al 79,9% con una media nei tre anni del 40% di specie protette. Più in particolare recuperati 1369 animali selvatici nel 2019, 3401 nel 2020 e 6944 nel 2021.  Numeri che se da una parte fanno capire l’utilità di questa struttura che si occupa appunto del recupero e della gestione delle specie tutelate rinvenute sul territorio regionale o detenute irregolarmente da privati cittadini e affidate dagli organi di polizia, dall’altra inducono a riflettere su diversi aspetti dal momento che le cause dei recuperi sono per lo più relative a traumi da investimento stradale o impatto con strutture antropiche; aggressione predatoria; immaturità fisica (pulli e cuccioli); intossicazione/avvelenamento; debilitazione conseguente a patologie infettive e/o parassitarie; atti di bracconaggio(trappole o colpi di armi da fuoco). Solo nell’anno (2021) i fondi destinati per le attività del Centro da parte dell’assessorato regionale alle Politiche faunistico venatorie e ittiche, guidato dal vicepresidente della regione, ammontano a oltre 340 mila euro con un incremento di più di 100 mila euro rispetto agli anni scorsi. Il Cras opera su 5 sedi dislocate sul territorio regionale (Urbino, Jesi, Fermo, Sassoferrato e Gola della Rossa) e sono prossime all'istituzione anche le sedi di Macerata e Ascoli Piceno. Una rete strutturata e diffusa sul territorio che garantisce, per le diverse migliaia di animali appartenenti alla fauna selvatica omeoterma italiana, interventi di recupero e primo soccorso; assistenza e cura di soggetti giovani (pulli e cuccioli) e adulti con interventi medico-chirurgici nei confronti delle patologie diagnosticate; degenza e riabilitazione fino al conseguimento del recupero anatomo-funzionale per la reimmissione in natura. E proprio in questi giorni, nel fine settimana, saranno reinseriti nell’habitat naturale alcuni esemplari curati e assistiti, tra i quali un tasso, un riccio ed alcuni volatili. Il Centro si avvale della collaborazione di diverse associazioni, strutture veterinarie private, il servizio Veterinario della Regione Marche, ospedali veterinari, oltre che di centri di ricerca universitari e istituti di ricerca nazionali e carabinieri forestali e tutte le forze dell’ordine.  Ma il Cras ha anche un altro importante compito affidatogli dopo i primi casi riscontrati di Peste Suina Africana: è incaricato, infatti, del recupero delle carcasse di cinghiali sul territorio, potenziali fonti di contagio e si sta attivamente occupando anche della sorveglianza sanitaria, organizzando i prelievi con le strutture sanitarie locali Asur e i veterinari ufficiali.        

19/08/2022 16:00
Sisma, Legnini: "Siamo entrati in una fase matura, al nuovo Governo chiedo Codice ricostruzione"

Sisma, Legnini: "Siamo entrati in una fase matura, al nuovo Governo chiedo Codice ricostruzione"

"Dopo essersi sbloccata nel 2020, la ricostruzione nel centro Italia dopo i terremoti del 2016-2017 è entrata in una fase matura. Negli ultimi due anni ha fatto registrare un avanzamento importante, con l’apertura di 10 mila cantieri dell’edilizia privata, ed un’accelerazione molto significativa degli interventi pubblici, con 365 opere terminate e altre 315 oggi in fase di completamento". “Risultati che solo un difficilissimo contesto esterno, segnato dalla pandemia, dall’esplosione dei prezzi, dalla saturazione del mercato edilizio, dalle conseguenze della guerra, ha impedito fossero ancora più consistenti”. Questo quanto si legge nel rapporto 2022 sulla ricostruzione nel centro Italia, presentato oggi dal commissario straordinario Giovanni Legnini. Il rapporto fa il punto sullo stato di avanzamento della ricostruzione privata, di quella pubblica e della riparazione delle chiese e degli edifici di culto, proponendo per la prima volta anche un quadro completo del danno causato dal sisma di sei anni fa, pari nel complesso a 26,5 miliardi di euro, anche a livello dei singoli comuni. Amatrice è il comune con i maggiori danni, per oltre 1,3 miliardi di euro, seguita da Camerino con 1,2 miliardi di danni, e da Norcia, con 1,1 miliardi. Per la ricostruzione privata, nel complesso, si registravano a fine giugno scorso 22.700 richieste di contributo per 7,6 miliardi di euro, delle quali 14.234 approvate con 4,3 miliardi di contributi concessi. Le domande di contributo già avviate rappresentano il 45% di quelle attese in termini numerici ed il 39% in valore. Negli ultimi due anni le richieste sono raddoppiate e i contributi concessi triplicati. I cantieri privati completati sono 7.256, con la riconsegna alle famiglie di 16.520 singole unità immobiliari, il 92% di tipo residenziale e l’8% a carattere produttivo. I cantieri autorizzati oggi sono circa 7 mila. Anche gli interventi pubblici, nonostante le difficoltà generali, registrano passi avanti importanti. La spesa effettiva, grazie anche alle procedure veloci delle Ordinanze speciali per i comuni più colpiti, è arrivata a luglio a 768 milioni di euro, rispetto ai 559 di fine 2021 e i 265 milioni di fine 2020. Nel giro di un anno, considerando anche i lavori sulle chiese, il numero dei cantieri pubblici chiusi è salito da 151 a 365. Quello dei cantieri aperti, 316, è raddoppiato, ed è destinato a crescere sensibilmente entro la fine del 2022, sia per l’avanzamento della programmazione, che oggi vede quasi un miliardo di interventi in fase di progettazione e sempre più vicini alla cantierizzazione, sia per l’avvio concreto, entro dicembre, dei 525 interventi previsti nel cratere da NextAppennino, il Fondo complementare al Pnrr per le aree sisma 2009 e 2016. “Non è irrealistico immaginare che, compatibilmente con le condizioni di mercato, che oggi restano difficili, si possano vedere all’opera entro sei mesi un migliaio di cantieri pubblici, e che si possa riprendere un ritmo di maggior crescita dei cantieri privati anche grazie al ritorno di interesse delle imprese e dei tecnici, di cui si vedono i primi segnali, che attualmente operano in numero insufficiente alla ricostruzione”, ha affermato Legnini. “Il lavoro che resta da fare è ancora enorme. Si attendono altre 28 mila richieste di contributo da parte dei privati, occorre realizzare 4.300 interventi pubblici ed impostarne quasi altri 2 mila nuovi. Le nuove procedure e le semplificazioni introdotte garantiscono oggi un buon funzionamento della macchina della ricostruzione, come riconoscono anche le istituzioni internazionali che forniscono la provvista finanziaria alla ricostruzione e la stessa Corte dei Conti, e un ulteriore passo avanti per consolidare e rendere più efficiente e veloce questo difficilissimo processo, potrà arrivare dal Testo Unico della ricostruzione privata, atteso ad ottobre, e dalla nuova piattaforma telematica per la gestione delle pratiche, che da gennaio 2023 sostituirà quella attuale, ormai obsoleta”. “Oggi – ha proseguito-  le risorse garantite da NextAppennino, 1 miliardo e 780 milioni, dei quali 700 sotto forma di incentivi ai nuovi investimenti delle imprese, possono rappresentare un ulteriore volano alla crescita e allo sviluppo dell'Appennino Centrale, oltre la ricostruzione materiale degli enormi danni causati dai terremoti”. Commissario straordinario che in vista delle elezioni politiche del 25 settembre ha aggiunto: "Nessuno mi ha chiesto di candidarmi e comunque in maniera preventiva avevo già chiaramente manifestato la mia intenzione di non essere in nessun modo coinvolto nella tornata elettorale”. "Non era assolutamente di mio interesse una eventuale candidatura, non sarebbe stata rispettosa del lavoro che tutti insieme stiamo facendo". "Il ruolo che sto svolgendo l'ho sempre interpretato con alto senso delle istituzioni e libero da vincoli di partiti e così intendo portarlo avanti fino alla scadenza del mio mandato", ha concluso Legnini.   (Foto Ansa)

19/08/2022 13:45
Elezioni, il Movimento 5 Stelle pubblica la lista dei candidati: ok per Emiliozzi e Fede

Elezioni, il Movimento 5 Stelle pubblica la lista dei candidati: ok per Emiliozzi e Fede

 “Ancora una volta la democrazia partecipata del Movimento 5 Stelle si è rivelata una scelta apprezzata. La partecipazione degli attivisti è stata elevata, molto più del 2018, e questo significa che la comunità del Movimento 5 Stelle è viva, attiva e apprezza la partecipazione che solo noi, ormai, consentiamo ai nostri iscritti”. Così il senatore Giorgio Fede, coordinatore regionale per le Marche, dopo i risultati delle parlamentarie usciti nella notte. Fra le autocandidature al collegio plurinominale della Camera Fede è risultato il più votato con 588 preferenze. A seguire figurano: la sottosegretaria, Rossella Accoto con 564 voti, la deputata Mirella Emiliozzi (477) e l’ex sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli (188).  Questi invece gli esiti delle autocandidature al collegio plurinominale del Senato: Roberto Cataldi (671 voti), Sergio Romagnoli (646), Veruschka D’Ascenzo (437). Di conseguenza la lista per la Camera sarà così composta, tenuto conto dell’obbligo di legge di rispettare l’alternanza uomo-donna: capolista Giorgio Fede, a seguire Rossella Accoto, Gabriele Santarelli e Mirella Emiliozzi. I candidati supplenti sono Sergio Foria, Angelica Palumbo, Luca Bastianelli e Stefania Pancioni. La lista per il Senato sarà invece così formata: capolista Roberto Cataldi, Veruschka D'Ascenzo, Sergio Romagnoli. I candidati supplenti al momento sono: Andrea Serafini e Francesco Prosperi. A causa dell’assenza di una seconda figura femminile, nei prossimi giorni nel M5S Marche si lavorerà per individuare una soluzione. “Sono felice - afferma Fede - che queste consultazioni abbiano raccolto una tale partecipazione. Noi portavoce uscenti abbiamo voluto metterci nuovamente a disposizione con l’obiettivo di portare avanti il lavoro avviato in questi quattro difficili anni, in particolare per i nostri territori. Tutti gli autocandidati comunque hanno dimostrato un forte senso di responsabilità mettendosi a disposizione degli italiani. Proprio da qui, dalla responsabilità e dall’attaccamento ai principi e ai valori del Movimento 5 Stelle che dobbiamo ripartire, con una selezione attenta dei nostri rappresentanti. Ringrazio uno per uno gli attivisti che si sono autocandidati e soprattutto tutti quelli che hanno partecipato alle consultazioni”. “Quanto a me, sono orgoglioso innanzitutto di far parte dell’unico partito che consente la partecipazione della propria base e ovviamente di aver raccolto la fiducia di tantissimo attivisti. In questi quattro anni non è passato giorno che non mi dedicassi anche al lavoro per il mio territorio in ogni sua declinazione. Grazie ai mie colleghi Rossella Accoto, Mirella Emiliozzi, Roberto Cataldi e Sergio Romagnoli, il loro valore e la stima è confermata dai loro alti consensi e non saranno pochi voti di scarto tra noi a definire il migliore. Il nostro è un sistema democratico di scelta diverso dal testa o croce o dall'appartenenza ad una corrente dominante e al servilismo di partito”. “Grazie poi - prosegue - al nostro ex sindaco Gabriele Santarelli, disponibile a riporre la sua esperienza per una nuova sfida e alla nostra attivista, Veruschka d’Ascenzo. La sua è la dimostrazione che anche chi non ha ruoli da noi può partecipare e mettersi in gioco semplicemente con la propria competenza. E infine ci sono io". "Non mi sono autoproposto come 'il segretario di partito', ma ho lavorato per la nostra comunità senza secondi fini, senza favoritismi per nessuno. Ora - conclude Fede - dopo aver dimostrato (se mai ce ne fosse stato bisogno) che il Movimento 5 Stelle non è morto come invece vorrebbe l’intero sistema, ci metteremo subito a lavoro per far conoscere agli italiani il lavoro fatto e le nostre proposte per il futuro”.

19/08/2022 10:45
Fine vita, via libera dall'Asur al farmaco per Antonio: potrà accedere al suicidio assistito

Fine vita, via libera dall'Asur al farmaco per Antonio: potrà accedere al suicidio assistito

La Commissione medica dell'Azienda sanitaria unica regionale delle Marche ha dato il via libera per il farmaco da somministrare ad Antonio per il suicidio medicalmente assistito. Antonio, 44enne, marchigiano tetraplegico dal 2014, ha iniziato da tempo la battaglia per l'aiuto al suicidio affiancato dall'Associazione Luca Coscioni. Dopo il riconoscimento dei requisiti per 'applicare' la sentenza Costituzionale Cappato-Antoniani (Dj Fabo) mancava il parere sul farmaco. Si era creata una situazione di stallo che aveva portato il 44enne a valutare il trasferimento in Svizzera per attuare la procedura che ora si è di fatto sbloccata'. "Stavo per riprendere i contatti con la struttura Svizzera che avevo contattato prima di questo percorso ma oggi, alla notizia della conferma del farmaco e delle modalità che potrò seguire, sono felice di poter avere vicino i miei cari qui con me, a casa mia fino all'ultimo momento", ha detto il 44enne marchigiano, tetraplegico dal 2014. "Inizio ora a predisporre ogni cosa - aggiunge "Antonio" - al fine di procedere in tempi brevi con il suicidio assistito". Antonio è la seconda persona in Italia che accede al suicidio medicalmente assistito dopo Federico Carboni. Si ricordi che la procedura in Italia è legale solo alla presenza delle quattro condizioni indicate dalla Corte costituzionale nella cosiddetta sentenza di incostituzionalità “Cappato\Antoniani”, e cioè: "proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di una persona tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetta da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che ella reputa intollerabili, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli, sempre che tali condizioni e le modalità di esecuzione siano state verificate da una struttura pubblica del servizio sanitario nazionale, previo parere del comitato etico territorialmente competente".

17/08/2022 16:56
Temperature in discesa e temporali in arrivo: nuova allerta meteo nelle Marche

Temperature in discesa e temporali in arrivo: nuova allerta meteo nelle Marche

Temporali sparsi, anche di forte intensità, sono attesi per giovedì 18 agosto sulle Marche. È quanto prevede il bollettino meteo della Protezione Civile che, proprio in vista dell'arrivo delle piogge, ha diramato un'allerta meteo di livello giallo.  Il transito di una saccatura, tra giovedì e venerdì, determinerà infatti su tutto il territorio regionale un peggioramento delle condizioni metereologiche con rovesci e temporali, a cui si aggiungerà un generale calo delle temperature per l'ingresso di aria più fredda dal nord Atlantico. Per quanto riguarda il 18 agosto, il cielo sarà inizialmente sereno o poco nuvoloso con aumento delle nubi nel corso della mattinata e rapido sviluppo di cumuli nel pomeriggio per l'arrivo di sistemi temporaleschi originatisi nel versante tirrenico. Dalla tarda mattinata sono attesi, infatti, brevi piovaschi sulle zone appenniniche, che assumeranno nel corso del pomeriggio/sera carattere temporalesco anche di forte intensità interessando tutta la regione. Vento previsto in rinforzo a partire dalla serata.  Isolati rovesci sono previsti anche nella giornata seguente, venerdì 19 agosto. Anche in questo caso le precipitazioni diverranno più diffuse nel pomeriggio, in particolare sulla fascia collinare della regione. Temperature in diminuzione con massime che, in provincia di Macerata, non andranno oltre i 27 gradi. 

17/08/2022 16:41
Covid Marche, aumentano i ricoveri. Incidenza del virus ancora in discesa

Covid Marche, aumentano i ricoveri. Incidenza del virus ancora in discesa

E' cresciuto il numero di degenti con Covid-19 nell'ultima giornata nelle Marche: ora sono 137 (+2) di cui cinque in Terapia intensiva (invariato), 4 in Semintensiva (-1) e 128 in reparti non intensivi (+3). Lo comunica la Regione nel consueto bollettino.   In un giorno rilevati 348 positivi (il dato di consueto è basso dopo il weekend) sulla base di 1.048 tamponi mentre il totale settimanale di positivi è 5.419; l'incidenza di casi ogni 100mila abitanti scende da 437,83 a 360,31. Due i deceduti e il totale regionale di vittime, con Covid, da inizio pandemia sale a 4.072. Nelle Marche ci sono anche 13 (ieri erano 14) persone in osservazione nei pronto soccorso.   

16/08/2022 17:30
Piano casa,  si va verso la proroga di due anni per gli interventi di ristrutturazione

Piano casa, si va verso la proroga di due anni per gli interventi di ristrutturazione

La Giunta regionale, su proposta dell'assessore all’Urbanistica Stefano Aguzzi, ha approvato lo schema di proposta di legge di proroga di due anni del termine di scadenza della Legge Regionale 22 del 2009, il cosiddetto Piano Casa (all’articolo 9 comma 2).  Una dilazione dei termini, dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2024, per consentire che gli effetti della legge producano una spinta economica del settore edilizio anche nel periodo post pandemico. La Legge n.22 ‘Interventi della Regione per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l'occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile’, modificata l'anno scorso, consente di incentivare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente e il riavvio socio-economico delle imprese del territorio marchigiano nel rispetto dei principi di tutela ambientale. La proroga si è resa necessaria per dare certezza delle procedure autorizzatorie fino al 2024 riconducendo così gli interventi di ristrutturazione edilizia agli interventi che beneficiano degli incentivi economici e fiscali legati all'adeguamento sismico, all'efficientamento tecnologico ed energetico e all'accessibilità. La proposta di legge verrà sottoposta, subito dopo la pausa estiva, all’esame dell'Assemblea legislativa per essere discussa e approvata urgentemente, in attesa dell'approvazione della nuova legge sul governo del territorio.

16/08/2022 15:02
Incidente in A14, investimento in galleria: interviene l'eliambulanza

Incidente in A14, investimento in galleria: interviene l'eliambulanza

Incidente coinvolge due auto lungo l'A14: necessario l'intervento dell'eliambulanza. È quanto avvenuto nelle prime ore della mattinata di ferragosto, intorno alle 7, all’interno della Galleria Croci di San Benedetto del Tronto, in direzione sud. Ancora in corso di accertamento le cause del sinistro, al vaglio della polizia autostradale di Porto San Giorgio. Secondo le prime ricostruzioni, l'improvviso scoppio di uno pneumatico avrebbe portato il conducente di un veicolo a scendere dalla propria auto. Una volta sceso è, però, stato investito da una vettura che stava sopraggiungendo.  Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118. Per l'uomo, a seguito dei traumi riportati, è stato richiesto il trasporto d'urgenza all'ospedale regionale di Torrette con l'eliambulanza. Altri due feriti sono stati trasportati al nosocomio di San Benedetto del Tronto.  A provvedere alla messa in sicurezza dell'area dell'incidente e dei mezzi coinvolti sono stati i vigili del fuoco e il personale di Autostrade per l'Italia. Il sinistro ha provato la formazione di code sino a 4 chilometri con traffico bloccato per oltre due ore.   

15/08/2022 10:58
Covid, nelle Marche in calo ricoveri e nuovi positivi: tre decessi nelle ultime 24 ore

Covid, nelle Marche in calo ricoveri e nuovi positivi: tre decessi nelle ultime 24 ore

Persiste il trend in discesa per i ricoverati da Covid-19 nelle Marche. Nelle ultime 24 ore, stando all'Osservatorio Epidemiologico, restano invariati i numeri per i degenti in terapia intensiva (5) e semi intensiva (5) mentre quelli in reparti non intensivi scendono da 125 a 124. In calo anche le persone in osservazione nei pronto soccorso, sono 16, contro i 17 di ieri. Calano i nuovi positivi, 780 (-151 rispetto a ieri). Sostanzialmente stabile ma in lieve risalita il tasso di incidenza su 100mila abitanti pari a 432,45 (ieri 452,33). Registrati nelle ultime 24 ore 3 decessi (+1 su ieri). Si riduce il numero delle persone in quarantena o isolamento domiciliare, 13.463 con soli 51 sintomatici.

14/08/2022 18:10
Ferragosto bagnato nelle Marche: emessa allerta meteo per temporali

Ferragosto bagnato nelle Marche: emessa allerta meteo per temporali

Sarà un Ferragosto contrassegnato dal tempo instabile sulle Marche. La sala operativa della Protezione Civile regionale ha emesso un'allerta meteo di livello giallo per temporali valida da mezzogiorno alla mezzanotte di lunedì 15 agosto. Non la migliore delle prospettive possibili per la giornata festiva, dunque.  Stando al bollettino meteo, è prevista la possibilità di locali rovesci o temporali nella seconda parte della giornata, in formazione nelle zone interne e in successivo spostamento verso la costa. I fenomeni potranno risultare più probabili nel settore centro-settentrionale delle Marche, sebbene l'allerta sia valida per l'intero territorio regionale. Le temperature saranno comunque in aumento nei valori minimi, mentre i venti moderati sud-occidentali con mare poco mosso. 

14/08/2022 17:00
I carabinieri gli notificano domiciliari, lui li colpisce a coltellate: arrestato per tentato omicidio

I carabinieri gli notificano domiciliari, lui li colpisce a coltellate: arrestato per tentato omicidio

Vanno a casa sua, ad Ascoli Piceno, per notificargli gli arresti domiciliari nel reparto di Psichiatria ma l'uomo, marocchino, reagisce con violenza aggredendo i carabinieri. L'episodio risale a venerdì mattina ma la notizia è stata diffusa solo oggi. Lo straniero prima ha colpito i militari della stazione di Ascoli, supportati dai colleghi del Norm, colpendoli con calci e pugni poi, estraendo un coltello, ha sferrato ripetuti fendenti che hanno raggiunto i carabinieri sul giubbino antiproiettile, precauzionalmente indossato prima dell'intervento. La resistenza e la violenza dell'uomo ha reso necessario l'utilizzo della pistola taser, un dispositivo classificato come arma non letale che fa uso di impulsi elettrici per impedire i movimenti del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli, da poco entrato in uso anche nella provincia ascolana. L'uomo è caduto a terra ed è stato immobilizzato. Poi è stato arrestato e, su disposizione della Procura di Ascoli Piceno che ha già chiesto la convalida dell'arresto per tentato omicidio, resistenza e lesioni, è stato condotto in una struttura sanitaria psichiatrica. I militari erano andati a casa sua, una abitazione in centro, per dare esecuzione ad una misura emessa dal tribunale, relativa alla sostituzione dell'obbligo di dimora nel comune di Ascoli Piceno, con quella degli arresti domiciliari nel reparto ospedaliero.

14/08/2022 16:28
Covid, 931 positivi in un giorno nelle Marche: prosegue il trend in discesa dei ricoveri

Covid, 931 positivi in un giorno nelle Marche: prosegue il trend in discesa dei ricoveri

Prosegue il trend settimanale in discesa dei ricoveri per Covid-19 nelle Marche: -4 nell'ultima giornata e -50 da inizio settimana. Giù ulteriormente anche l'incidenza di casi ogni 100mila abitanti da 465,36 a 452,33; Sono 931 i positivi registrati in un giorno nella regione (3.238 i tamponi eseguiti) e il totale settimanale scende a 6.803. L'aggiornamento pubblicato dalla Regione dà conto anche di due deceduti; il numero vittime correlate alla pandemia sale a 4.067. Per quanto riguarda i ricoveri, ce ne sono cinque in terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 5 in semintensiva (invariato) e 125 in reparti non intensivi (-5). In calo anche le persone in osservazione nei pronto soccorso (da 24 a 17).

13/08/2022 15:45
Elezioni, Meloni accusa Letta di 'misoginia'. Ma è lei a mettere in pericolo i diritti delle donne

Elezioni, Meloni accusa Letta di 'misoginia'. Ma è lei a mettere in pericolo i diritti delle donne

“Giorgia Meloni sta cercando di incipriarsi”, il commento durante un’intervista occorsa mercoledì mattina del segretario Pd Enrico Letta, in riferimento alla ’nuova’ condotta della leader di FdI sulla politica estera. “Meloni sta cercando di cambiare immagine, ma a me sembra una posizione molto delicata, se i punti di riferimento sono Orban e il decalogo di Vox. Suggerirei che non si faccia un discorso in Spagna per il pubblico spagnolo e uno in Italia per gli italiani: ognuno di noi ha una faccia sola”. Un’osservazione senz’altro rilevante quella del coordinatore dem, penalizzata ‘ahinoi’ da quell’uscita infelice che Meloni non ha perso tempo – come servita su un piatto d’argento – a bollare come 'misogina'. E aggiungendo - rivolta all’intero comparto del PD - “le vostre contraddizioni non le coprite neanche con lo stucco”. Uno a uno, palla al centro. Nulla di strano in realtà: normali bisticci da campagna elettorale per dimostrare chi ha meno o maggiore credibilità rispetto all’avversario. Fintanto che non si cominci a parlare dei rispettivi programmi in termini comprensibili: non solo per quanto riguarda ovviamente le emergenze economico-energetiche dell’Italia, ma anche – se non soprattutto – in merito alle problematiche sociali che pongono inevitabilmente sotto i riflettori il tema dei diritti civili. Se per l’aspirante presidente del Consiglio i valori della famiglia vengono prima di ogni cosa, diventa doveroso per i cittadini italiani tener presente una serie di aspetti pratici - oltre che morali ed etici - che riducono sensibilmente il confine tra onestà e ipocrisia della stessa. “Diventare genitori è aprirsi al futuro”, il che significa, innanzitutto, tener conto di quel 73% di donne occupate senza figli e di quel 53,9% con progenie al di sotto dei 6 anni (dati Istat). La proposta di FdI qui richiama ad “asili nido gratuiti e aperti fino all’orario di chiusura di negozi e uffici, con un sistema di apertura a rotazione nel periodo estivo per le madri lavoratrici”. Spunto lodevole, ma che richiederebbe un incremento del numero di strutture, e al momento l’Italia è ferma al 26,9% (al Sud e Isole circa il 15%). Non solo: i criteri di selezione delle domande da parte dei vari comuni per accedere agli asili pubblici tendono già di per sé a favorire le famiglie in cui lavorano entrambi i genitori (sacrificando dunque le madri e i single). Inoltre, FdI promette di coprire l’80% del congedo parentale, ma che a fronte delle disparità di stipendio fra uomini e donne rischia di penalizzare ulteriormente le seconde, per le quali la quota di abbandono della professione dopo la nascita dei figli ha già raggiunto il 25%. Bisogna capire se gli incentivi alle aziende per assunzione di neomamme e le varie deducibilità – come quella del costo ed eliminazione dell’IVA sui prodotti per la prima infanzia – sono in grado di fare sufficientemente da ammortizzatori. Difficile poi non considerare un altro dato. L’immagine della famiglia tradizionale promossa da Meloni e soci che non risponde più a quella che è la realtà effettiva, considerando che le coppie con figli e le famiglie composte da una sola persona nel nostro paese si equivalgono, in termini numerici: 33% (dati Istat). In ultimo, il “sostegno alla vita e alla famigia naturale” che avanza la leader di FdI fa capo alla difesa della prima parte della legge 194 (in favore unicamente delle madri che non vogliono abortire), della libertà educativa a dispetto della cosidetta ‘teoria gender’, e alla battaglia strenua contro l’utero in affitto (velocizzando le adozioni). Una serie di provvedimenti che nel programma sono rintracciabili sotto la voce - più volte ripetuta - 'libertà'. Ma ovviamente, con delle eccezioni. Della serie “tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri” (G. Orwell, La fattoria degli animali, 1945). Pari opportunità, diritti civili: la battaglia per le politiche del 25 settembre rischia di mettere in seria discussione il ruolo della donna all’interno della società italiana. Il PD di Enrico Letta questo lo sa bene, e stavolta per convincere la platea di elettori che il centrosinistra non è un bluff servirà uno sforzo diverso, che non sia semplicemente quello trito di contrastare l’avanzata delle destre a colpi di talk e tweet. Gli argomenti, del resto, sono sempre gli stessi, ma a mancare sono ancora concretezza e lungimiranza. Compiti sotto l’ombrellone: studiare gli “Appunti per un programma conservatore” (FdI) e sottolineare tutti quei passaggi che, secondo il proprio grado di consapevolezza, sottendono pericolosi passi indietro in termini di evoluzione sociale. Sul fronte opposto, tenere sotto controllo i movimenti convulsi di PD e coalizione tutta, allo scopo di rintracciare un nostalgico senso di credibilità. Infine, provare a capire se - una volta tanto - i cittadini italiani non saranno chiamati alle urne ancora una volta guidati dalla pura e semplice logica del 'meno peggio'. Pena per la politica: l’astensionismo.

12/08/2022 10:00
Crisi idrica, le Marche chiedono lo stato di emergenza: nelle zone montane animali senz'acqua

Crisi idrica, le Marche chiedono lo stato di emergenza: nelle zone montane animali senz'acqua

La Regione, a firma dell’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, e su mandato del presidente della Giunta, ha inoltrato al dipartimento nazionale di Protezione civile la richiesta per la dichiarazione dello stato di emergenza per l’intero territorio regionale a seguito della crisi idrica che sta colpendo le Marche, anche in previsione di un rapido peggioramento della situazione per la scarsità di precipitazioni attese nelle prossime settimane. Trova così compimento una procedura che era stata avviata già luglio e comunicata alla Protezione civile nazionale con nota ufficiale dell’8 luglio scorso. La richiesta è accompagnata da tutta la documentazione redatta dalla direzione ambiente e risorse idriche e dalla direzione Protezione civile e Sicurezza del territorio regionali che recepisce anche le relazioni richieste da parte dei Comuni e degli ATO sulle effettive criticità presenti sul territorio.  In particolare, sia i Comuni che gli ATO hanno evidenziato le spese e gli interventi messi in campo per fronteggiare la crisi idrica. Si parla di circa 700 mila euro di spese straordinarie da parte dei Comuni e di circa 5,5 mln di euro da parte degli ATO, oltre a circa 10 mln di euro, sempre da parte di questi ultimi, da destinarsi a interventi strutturali in prospettiva. Le situazioni più difficili si registrano nella provincia di Pesaro Urbino ed in quella di Ascoli Piceno per l’approvvigionamento di acqua idropotabile. La provincia di Macerata è toccata da una serie di situazioni di disagio nelle aree di montagna, legato soprattutto all'approvvigionamento idrico per gli animali. In queste zone la Regione, tramite la Protezione civile regionale, sta provvedendo regolarmente mettendo a disposizione dei Comuni interessati due autobotti. Minori disagi si registrano per le province di Ancona e Fermo. Tuttavia la richiesta per la dichiarazione dello stato di emergenza copre l’intero territorio regionale, evidenziando gli interventi più urgenti da sostenere. La raccomandazione da parte dell’organo regionale a tutta la cittadinanza resta quella di limitare il consumo di acqua, evitando gli sprechi.    

11/08/2022 15:23
Scuola Marche, in arrivo 44 mln di euro per primarie e secondarie. Marchetti (Lega): “Diamo risposte concrete”

Scuola Marche, in arrivo 44 mln di euro per primarie e secondarie. Marchetti (Lega): “Diamo risposte concrete”

Corrispondono a 44 mln di euro i fondi assegnati alle Marche dal ministero dell’Istruzione nell’ambito del Piano Scuola 4.0. Si tratta di un provvedimento sostenuto dalla Lega e frutto dell’importante impegno del sottosegretario Sasso. Il piano prevede la trasformazione di classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e la creazione di laboratori per le professioni del futuro, e ciascuna scuola potrà decidere in autonomia come utilizzare le risorse. I dirigenti scolastici, in collaborazione con l'animatore digitale e il team per l'innovazione, potranno inoltre costituire un gruppo di progettazione insieme a docenti e studenti per pianificare gli interventi. A disposizione di ogni istituto ci saranno strumenti di accompagnamento, come il Gruppo di supporto al PNRR, costituito al ministero dell'Istruzione e negli Uffici scolastici regionali, oltre che la Task force scuole, gestita in collaborazione con l'Agenzia per la coesione territoriale. Nel dettaglio: arriveranno risorse sia per la scuola primaria che per la scuola secondaria per un complessivo di 13 mln di euro per la provincia di Ancona, di 10,5 mln di euro per la provincia di Ascoli Piceno, di 9,6 mln euro per la provincia di Macerata e di 10 mln di euro per la provincia di Pesaro Urbino. “La Lega lavora per i cittadini – ha dichiarato il coordinatore regionale Riccardo Augusto Marchetti - e per dare risposte concrete alle richieste che arrivano dai territori di tutta Italia, a partire dalle nostre Marche. Un passo in più per una scuola rinnovata e innovativa, capace di tutelare i ragazzi, le famiglie e i docenti”  

10/08/2022 18:22
Marche, il MiTE autorizza immissione di 65 q di trote per pesca sportiva. Carloni: "Soddisfatto del risultato"

Marche, il MiTE autorizza immissione di 65 q di trote per pesca sportiva. Carloni: "Soddisfatto del risultato"

Il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) ha risposto positivamente alla richiesta triennale di autorizzazione, proposta dalla Regione Marche, per l’immissione di 65 quintali di trote iridee destinate alle attività di pesca sportiva ed agonistica su dodici tratti fluviali distribuiti su tutte le province del territorio regionale. L’autorizzazione ottenuta è frutto di un lavoro di ascolto delle esigenze dei pescatori ed una costante interlocuzione con il MiTE al fine di individuare un percorso amministrativo che finalmente possa consentire un adeguato esercizio della pesca sportiva ed agonistica nella nostra regione. Attività peraltro precedentemente vietata su tutto il territorio nazionale fino al 2021, quando gli uffici regionali, su indicazione dell’assessore Carloni, hanno intrapreso una proficua quanto complessa istruttoria finalizzata al ripristino dell’attività piscatoria dopo un periodo di “stallo gestionale” che ha visto il blocco dell’attività di immissione di trote in tutta Italia. “Per ora sono soddisfatto del metodo applicato – ha dichiarato Mirco Carloni nell' odierna conferenza di Pesaro - perché abbiamo superato una montagna di burocrazia ed individuato un percorso sostenibile da un punto di vista amministrativo. Considero questa autorizzazione triennale un punto di partenza fondamentale perché dà stabilità al settore: consente ai pescatori di tornare a praticare in tutte le province delle Marche, dà respiro all’indotto delle aree interne penalizzate dal blocco dell’attività e permette alle associazioni di organizzare gare sportive anche di carattere nazionale”. Inoltre, l’assessore ha voluto formalizzare anche una richiesta integrativa a quanto già ottenuto dal MiTE, concordando con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) la condivisione di un progetto finalizzato all’immissione di ulteriori quantitativi di trote per effettuare dal prossimo settembre gare di pesca ad alto valore sportivo nei fiumi: Burano, Esino, Tenna, Potenza e Tronto. Grazie all’autorizzazione, sono stati integrati dei tratti fluviali storici, esclusi nell’anno 2021. Nello specifico:  - vengono inclusi tratti che rappresentano il cuore delle attività sportive, agonistiche e più in generale della pesca nelle Marche, come quelli del Fiume Tenna. L’aggiunta di questo fiume permette, rispetto al 2021, di coprire tutte le provincie, che avranno almeno un tratto di competenza destinato ad eventi sportivi ed agonistici. Ogni provincia è rappresentata nel percorso e i quantitativi di specie introdotti sono aumentati. Anche in questo punto si sottolinea come ciò rappresenti una solida base di partenza per uno sviluppo futuro e un ampliamento dei tratti in cui pescare. - sul torrente Mutino, sito a Nord delle Marche, il Ministero ha autorizzato l’individuazione di un campo gara che per estensione e semplicità di accesso permetterà lo svolgimento di attività agonistiche e ricreative in un luogo poco sfruttato ma dalle potenzialità elevate per bontà alieutica e potenzialità turistica. - altro punto di forza dell’autorizzazione ottenuta è stata l’individuazione sul fiume Potenza di un tratto di almeno 2 chilometri di lunghezza destinato alle attività agonistiche, sito che per dislocazione geografica e bontà delle acque risulta capace di accogliere un elevatissimo numero di pescatori. “Abbiamo scalato una montagna di burocrazia che avrebbe intimorito chiunque – ha concluso Carloni - ma ora, dopo un percorso durato più di un anno, siamo finalmente usciti dal tunnel dell'incertezza e dell’improvvisazione e garantito alla pesca sportiva marchigiana un futuro con più certezze e serenità”.

10/08/2022 17:34
Covid Marche, continuano a scendere contagi e ricoveri. Quattro decessi nelle ultime 24 ore

Covid Marche, continuano a scendere contagi e ricoveri. Quattro decessi nelle ultime 24 ore

Prosegue la discesa, giunta verso quota 500 (da 567,75 a 524,93), dell'incidenza dei casi Covid nelle Marche, insieme al numero di ricoveri che segna un calo di sette unità nell'ultima giornata (ora sono 167). Allo stesso tempo, però, si registrano quattro decessi, con il totale regionale di vittime che si porta a 4.059. E' il quadro d'aggiornamento della situazione epidemiologica fornito dalla Regione Marche. In un giorno 928 persone positivi al coronavirus (il totale settimanale in diminuzione a 7.895) sulla base di 3.026 tamponi. Per quanto riguarda il numero di ricoveri, è stabile tra i degenti più gravi (4 in Terapia intensiva e 5 in Semintensiva), mentre è in sensibile calo nei reparti non intensivi (158; -7). Ci sono poi 16 persone in osservazione nei pronto soccorso.

10/08/2022 15:33
Trasporto pubblico, i sindacati: "Nelle Marche aumentano le tariffe, ma i servizi restano al palo"

Trasporto pubblico, i sindacati: "Nelle Marche aumentano le tariffe, ma i servizi restano al palo"

“Mentre molti marchigiani hanno iniziato le ferie, la Giunta regionale, in silenzio, ha deliberato l'aumento delle tariffe del trasporto pubblico”. È quanto denunciano le Segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil, che portano come esempio l’aumento del biglietto base fino al 15% a seconda della classe chilometrica, con un incremento pari all’8% nella classe 1 (da 0 a 6 km di percorrenza) che si traduce in un rincaro del biglietto da 1,25 euro a 1,35. Se la media delle tariffe non registra aumenti, è solo grazie alla riduzione dei biglietti con percorrenza superiore ai 100 km (classi 14- 23). Di fatto hanno aumentato le tariffe più utilizzate dai cittadini e ridotto quelle residuali. Un gioco di prestigio che formalmente appare una rimodulazione, ma in realtà aumentano i costi per i cittadini a favore delle imprese. I più penalizzati saranno gli utenti di tratte tra i 60 e i 70 km, che subiranno appunto un rincaro del 15% del titolo di viaggio, da 4,20 euro a 4,85. Nessun aumento in vista, invece, per gli abbonamenti settimanali, mensili ed annuali, ma cambiano i termini di decorrenza, essendo ora legati alla settimana o al mese solare. I rincari non risparmiano neppure gli studenti: l’abbonamento annuale ad essi dedicato non sarà più calcolato su 7 mesi ma su 7 e mezzo: un aumento che sfiora il 10%. «Da tempo abbiamo chiesto all'assessore Castelli di rivedere I collegamenti degli autobus marchigiani – dichiarano Cgil Cisl e Uil Marche -. Sono oltre 20 anni che le percorrenze sono sempre le stesse ma, come abbiamo fatto notare all'assessore, i bisogni dei marchigiani sono profondamente mutati. Per aumentare l'utilizzo del trasporto pubblico occorre avere il coraggio di cambiare, fare una mappatura delle nuove esigenze di trasporto e di conseguenza adeguare le percorrenze». «Abbiamo proposto nuovi collegamenti tra le zone industriali e le città limitrofe, tra l'aeroporto e le stazioni ferroviarie, tra entroterra e costa – proseguono i sindacati -. Ci siamo anche resi disponibili a partecipare alla creazione e alla diffusione di un questionario per capire i bisogni dei marchigiani. La risposta della Regione è stata invece l'aumento delle tariffe lasciando invariati i servizi». «Mentre in altre regioni si fanno scelte che rendono i servizi di trasporto pubblico accessibili gratuitamente agli studenti, anche in ottica di sostenibilità ambientale, nella Marche si rincarano i prezzi, in un momento tra l'altro in cui ampie fasce di marchigiani si vedono falcidiare lo stipendio o la pensione dall'inflazione». «Ancora una volta – concludono le Segreterie regionali - si è cercata la via facile, lasciando pagare ai cittadini le inefficienze e l'incapacità progettuale delle aziende del settore, ancora restie a fare sistema per elevare il livello dei servizi».

10/08/2022 10:45
Corsa elezioni, PD e Azione: 'divorzio all'italiana'. "Basta populismi da bar. L'obiettivo è fermare la destra"

Corsa elezioni, PD e Azione: 'divorzio all'italiana'. "Basta populismi da bar. L'obiettivo è fermare la destra"

Centrosinistra, punto e a capo. E stavolta - questa è l’impressione - prima di tutto per necessità, seguite poi dagli obbiettivi di rilancio del Paese sulle questioni sociali, ambientali ed economiche. Del resto, lo stesso Enrico Letta lo ha dichiarato sabato 6 agosto in conferenza stampa, dopo aver siglato l'accordo fra PD, Sinistra Italiana, Verdi, Impegno Civico e, di conseguenza, il divorzio da Azione/+Europa: al di là delle differenze politiche che separano i vari partiti, “l’accordo è stato raggiunto per senso di responsabilità” e, non ultimo, per “emergenza democratica”, riferendosi al timore che l’alleanza di centrodestra (Fdi-Lega-FI) possa ottenere una maggioranza parlamentare tale da poter modificare la Costituzione. Rotta l’alleanza dopo appena una settimana, Carlo Calenda è tornato a puntare sull’Italia Viva di Matteo Renzi, nella speranza di mettere insieme una compagine centrista capace di presentarsi e fare significativamente la differenza alle prossime elezioni politiche. Deputando al segretario dem ogni responsabilità per l’eventuale successo di Meloni e soci. “Per me è stata una decisione sofferta – ha dichiarato nelle ultime ore sui propri canali social il leader di Azione – ma la coalizione che si è andata a costruire è davvero una coalizione per perdere e perdere male”. In vista, dunque, dell’imminente campagna elettorale che accompegnerà gli italiani fino alle urne del 25 settembre, si cercano di riordinare le idee anche nelle Marche. Lo sanno bene il consigliere regionale PD Maurizio Mangialardi e il consigliere comunale di Ancona nonché segretario regionale di Azione Tommaso Fagioli, che nella doppia intervista che segue provano a fare chiarezza anche su quelli che saranno gli step successivi dei loro rispettivi partiti. Qual è stato il suo primo pensiero a caldo dopo rottura fra PD e Azione, e chi secondo lei non ha rispettato l'accordo? M. Mangialardi. Penso che la decisione di Carlo Calenda sia un fatto molto grave: quello sottoscritto con +Europa non era un semplice accordo elettorale ma un patto programmatico, fondato su punti e progetti ben precisi, le cui ragioni e motivazioni non sono mutate in questi giorni. Voglio ricordare le parole che aprivano quel patto “Le prossime elezioni sono una scelta di campo tra un’Italia tra i grandi Paesi europei e un’Italia alleata con Orban e Putin. Sono uno spartiacque che determinerà la storia prossima del nostro Paese e dell’Europa”. T. Fagioli. La rottura del patto è stata causata dalla presenza in coalizione di chi non voleva l'agenda Draghi, votando a quest'ultimo la sfiducia e avrebbe demolito l'area liberale dell'alleanza con conseguente fine di Azione. Quali tattiche pensate di adottare adesso? M. M. Come ha ricordato due sere fa il segretario nazionale Enrico Letta, il Partito Democratico è determinato ad andare avanti con ancora maggior convinzione con la coalizione costruita e con le proprie proposte. Le elezioni del 25 settembre rappresentano un appuntamento importante in cui i cittadini saranno chiamati a scegliere se essere governati, se da Meloni e dalle destre oppure da noi. T. F. Cercheremo di spiegare alle persone nei territori quello che vogliamo fare per l' Italia dai termovalorizzatori, ai rigassificatori, aiuti alle imprese che non possono essere più considerate nemiche dei lavoratori. Cosa serve per convincere gli elettori a darvi fiducia in vista delle elezioni? M. M. Ambiente, lavoro, giovani, scuola, pensioni sono le nostre parole d’ordine. Le faccio un esempio concreto che tocca da vicino tutti i cittadini: l’attuale aumento del costo della vita che, in un anno, rischia di sottrarre ai lavoratori quasi un mese di stipendio. Il PD propone di restituire questo mese di stipendio agli italiani con un taglio delle tasse sul lavoro, in particolare i contributi previdenziali. In questo modo si alzano gli stipendi, dei lavoratori e, allo stesso tempo, si aiutano le imprese ad assumere e fare investimenti con maggiore serenità, portando avanti un progetto di società più equa e giusta di cui c’è urgente necessità. T. F. Il nostro intento è quello di attuare una campagna patriottica con i tanti giovani iscritti ad Azione, provando rsipondere a ciò che la gente chiede alla politica da anni. Siamo favorevoli al salario minimo, poiché chi lavora ha diritto ad uno stipendio dignitoso. Quali sono gli argomenti principali che utilizzerete per evitare che Giorgia Meloni vinca? M. M. Le cito un dato: Fratelli d’Italia ha votato per ben 5 volte contro il PNRR al Parlamento europeo e in quello italiano. Stiamo parlando di quel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che rappresenta un’opportunità unica ed insostituibile, in termini di programmi e risorse, per cambiare il nostro Paese. Se fosse dipeso dal voto di Fratelli d’Italia il più grande piano di investimenti e modernizzazione dell’Italia non sarebbe esistito. T. F. Per non far vincere Giorgia Meloni serve raccontare al Paese come si risolvono i problemi e far capire che il populismo da bar alla lunga non paga. Noi proponiamo soluzioni realistiche che aiutano i cittadini in questo momento storico critico. Qualora il centrosinistra dovesse vincere, esiste già un programma reale per salvare l'agenda Draghi e rilanciare concretamente il paese? M. M. Il governo Draghi ci consegna l’impegno ad attuare gli obiettivi del PNRR, a realizzare le riforme ambiziose sottoscritte con le istituzioni europee, e con tempistiche ed obiettivi ben precisi correlati ad ingenti finanziamenti. PD e centro sinistra vogliono portare avanti quel programma di riforme e, allo stesso tempo, imporre sulla scena politica temi e proposte che riguardano: i giovani, il riconoscimento del diritto alla casa a chi vive in condizione di fragilità economica, la parità salariale tra donne e uomini, il salario minimo, la lotta alla precarietà e al lavoro nero, la piena realizzazione di diritti sociali e civili. T. F. Se il centrosinistra dovesse vincere, l' unico modo per attuare l'agenda Draghi, è quella di prendere il programma di Azione e attuarlo. Cosa si sente di criticare oggi al suo partito e, in seconda battuta, al centrodestra? M. M. Se c’è una critica che mi sento di fare a noi è proprio questa: dobbiamo imparare dagli esempi del passato e ritornare ad una dimensione collettiva che lasci da parte i personalismi. A destra vedo una coalizione meno compatta di quanto sembri all’esterno, in cui gli alleati sono impegnati a guardarsi le spalle a vicenda e a rincorrersi per strappare il traguardo del primo partito. Ma soprattutto della destra critico l’ambiguità di fondo: è europeista o anti europeista? Come vuole porsi rispetto agli impegni presi dal Governo Draghi con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza? Come si pone rispetto alle posizioni di Orban e degli altri paesi di Visegrad che vogliono svuotare la forza ed il peso delle istituzioni europee? T. F. Della destra critico il modo di fare politica anni ‘90, dove Berlusconi promette l'ennesimo nuovo miracolo italiano, per non parlare della Meloni e Salvini che propongono investimenti irrealizzabili. La critica che invece muovo al mio partito - e quindi anche a me stesso - è di non aver sempre preso coscienza della forza e dello slancio che Azione ha nei confronti dell'elettore. In queste ore sto ricevendo decine di telefonate di cittadini pronti a dare una mano al progetto. Abbiamo bisogno di tutti. Siamo l'unica vera novità di questa campagna elettorale. Adesso la palla passa ai cittadini che sono gli unici a poter fare la differenza.

09/08/2022 12:00
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