La Questura di Ascoli Piceno ha denunciato e sottoposto a Daspo cinque ultras della Sambenedettese (15 mesi per 4 di loro; 2 anni per un altro) ritenuti responsabili di aver aggredito poliziotti e steward il 19 febbraio al termine della partita di calcio di serie D Samb-Tolentino.
I fatti erano avvenuti nelle fasi di deflusso, quando i poliziotti del commissariato stavano identificando un tifoso entrato con un coltellino a serramanico di circa 15 cm e preventivamente trattenuto da uno steward al filtraggio: l'uomo aveva rifiuto di mostrare i documenti e fornire le generalità ai poliziotti.
Il gesto aveva richiamato l'attenzione del gruppo ultras (circa 70 persone) che erano tornati indietro e avevano accerchiato poliziotti. Da queste circostanze era scaturita una discussione anche su alcuni striscioni che, non autorizzati, non erano stati fatti entrare.
La confusione creatasi, nel frattempo, aveva permesso al possessore del coltello di eludere il controllo di polizia confondendosi tra i tifosi. Durante il confronto di polizia, si era avvicinato uno steward, di servizio allo stadio, con l'intento di aiutare i poliziotti a mediare, facendo presente ai tifosi di aver loro restituito lo striscione "incriminato".
Le parole dello steward avevano comunque innescato l'improvvisa reazione rabbiosa di alcuni tifosi che lo avevano strattonato con schiaffi e calci facendogli cadere a terra il berretto di lana e creando pericolo per l'incolumità di tutti i presenti.
I poliziotti erano riusciti a riportare la calma in pochi minuti e poco dopo tutto il gruppo ultras aveva lasciato lo stadio. Lo steward aveva riportato lesioni guaribili in 5 giorni e una poliziotta della Questura di Ascoli si era procurata una contusione a un dito guaribile in sei giorni. L'esame dei filmati di videosorveglianza hanno poi permesso di identificare chi aveva partecipato all'aggressione e il tifoso che aveva cercato di entrare allo stadio con il coltello.
(Fonte Ansa)
Continua l’allerta meteo nelle Marche. La Protezione Civile Regionale, ha emesso, bollettino di allertamento per criticità idraulica ed idrogeologica valido per tutta la giornata di domani, venerdì 3 marzo.
La persistenza sul Mar Tirreno di un ciclone continua a favorire, sul medio versante Adriatico, flussi di rientro. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento.
Grazie ad un finanziamento ottenuto con i fondi del Next Generation EU, l’Università di Camerino avvia un progetto di ricerca di durata biennale incentrato sulla produzione e il consumo sostenibili.
Con una serie di misure legislative e finanziarie, infatti, l’Unione Europea supporta la trasformazione in chiave eco-sostenibile delle attività di impresa e, più in generale, delle comunità. Un gruppo composto da quaranta ricercatori provenienti da otto diversi 8 Paesi, Italia, Giappone, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Croazia, Romania, individuerà casi di successo e analizzerà i principali problemi posti dalla trasformazione in chiave Green del mercato.
Il progetto si occuperà della transizione energetica e delle possibilità offerte alle aree interne dal Pnrr: i piccoli comuni saranno, infatti, beneficiari di erogazioni anche a fondo perduto per attivare comunità energetiche sfruttando le fonti rinnovabili.
Nel gruppo di ricerca, coordinato dalla professoressa Lucia Ruggeri, direttrice della scuola di specializzazione in diritto civile, è presente anche una unità di biologi guidata dal dottoor Alberto Vassallo, il quale in sinergia con le imprese operanti nella produzione della carta svilupperà una sperimentazione di produzione eco-sostenibile di cellulosa.
Il gruppo di ricerca opererà in stretto rapporto con un gruppo di stakeholder impegnati nella promozione di uno sviluppo economico sostenibile: municipi italiani e stranieri, imprese, associazioni dei consumatori e associazioni ambientaliste.
Nei giorni scorsi si è tenuto l’incontro di lancio del progetto, moderato dal giornalista Flavio Fabbri ed aperto dai saluti del ProRettore vicario professor Graziano Leoni, del direttore della Scuola di Giurisprudenza professor Rocco Favale e delle autorità territoriali locali coinvolte nel progetto.
Malviventi incappucciati in fuga a bordo di un furgone dopo un furto nell'area di pertinenza di un'azienda di vario materiale tra cui componenti in fibra di carbonio per auto sportive. A seguito della segnalazione, qualche giorno fa i militari della stazione carabinieri di Castel di Lama, insieme ai colleghi del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Ascoli, erano intervenuti nella zona industriale di Ascoli, scoprendo che ignoti avevano aperto dei varchi nella recinzione dell'area intorno alla ditta e asportato beni.
A seguito delle indagini quattro persone di nazionalità polacca sono state denunciate dai militari ascolani. Dalle immagini recuperate dal sistema di videosorveglianza della ditta, i carabinieri sono riusciti a intuire la via di fuga dei ladri. La tempestiva attività di ricerca ha permesso di rintracciare un furgone con targa straniera, abbandonato in un campo a qualche chilometro di distanza, con all'interno attrezzi da scasso, verosimilmente utilizzati per il furto e quindi sequestrati.
Con l'ausilio di altri militari, è stato individuato un secondo furgone, sempre con targa straniera, al cui interno sono state trovate quattro persone, tutti 36enni e di origine polacca, oltre alla refurtiva che consisteva in 50 componenti in fibra di carbonio per auto sportive per un valore commerciale di oltre 100mila euro. Al termine degli accertamenti, i quattro autori del furto sono stati denunciati per furto aggravato in concorso e la refurtiva è stata restituita al legale rappresentante della ditta.
Poste Italiane ricerca nelle Marche portalettere da inserire con contratto a tempo determinato. Per potersi candidare è sufficiente inserire entro il 5 marzo il proprio curriculum vitae sulla pagina web del sito istituzionale di Poste, nella sezione “Carriere” dedicata a “Posizioni Aperte” in cui sono indicati i requisiti per poter partecipare alla selezione.
I requisiti richiesti per la candidatura sono il possesso di un diploma di scuola media superiore e patente di guida in corso di validità idonea per la guida dei mezzi aziendali.
I candidati saranno inseriti con contratto a tempo determinato in relazione alle specifiche esigenze aziendali. Le risorse individuate si occuperanno del recapito postale (pacchi, lettere, buste, raccomandate, etc.) nell’area territoriale di propria competenza.
Anche nelle Marche, come accade già anche in altre Regioni, potrà essere nominato un sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale. Il via libera alla proposta di legge per la modifica statutaria, a maggioranza, è arrivato dal Consiglio regionale.
Il sottosegretario coadiuverà il presidente nello svolgimento dei compiti contemplati dal mandato. Tra le attività previste, la partecipazione, senza diritto di voto, alle sedute dell'Esecutivo, seguire su incarico del presidente questioni specifiche anche attraverso la presenza a incontri e tavoli istituzionali, e rispondere su delega alle interrogazioni durante le sedute consiliari.
La "figura", come indicato nella legge - relatori Carlo Ciccioli (FdI) per la maggioranza e Fabrizio Cesetti per l'opposizione - potrà essere scelta anche al di fuori dei componenti del Consiglio regionale. Se fosse nominato tra i consiglieri, non gli spetterà alcuna indennità aggiuntiva rispetto a quella già percepita proprio in qualità di consigliere.
L'atto, a iniziativa della giunta, aveva già ottenuto il parere positivo lo scorso 6 dicembre e, come previsto dalla Costituzione, lo Statuto può essere modificato dal Consiglio solo con legge approvata a maggioranza assoluta e due deliberazioni successive adottate ad intervallo non minore di due mesi.
Nella proposta di legge, all'articolo uno, si prevede anche che il presidente della Giunta possa delegare specifiche attività ai singoli consiglieri regionali; prevista la partecipazione alle sedute di Giunta, senza diritto di voto, ove si discuta di questioni attinenti alle attività delegate.
Voto contrario dal Pd che, per voce di Cesetti, aveva rimarcato la possibilità di soddisfare alle esigenze di 'supporto' all'Esecutivo mediante la prevista nomina di consiglieri regionali delegati; oltre al 'contrasto' tra l'introduzione del Sottosegretario con la il dl 138 del 2011 che aveva ridotto il numero di assessori regionali per abbassare le spese.
Voto sfavorevole anche da Marta Ruggeri (M5s), contraria a un sottosegretario estraneo al Consiglio, che ha ricordato la bocciatura, in precedenza, di emendamenti volti a escludere la possibilità per il sottosegretario di rispondere alle interrogazioni.
Si rafforza l’impegno della Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (Ceb) e di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) a favore del rilancio e della ricostruzione nei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, gravemente colpiti dal sisma nel 2016 e nel 2017.
Un nuovo accordo per ulteriori 350 milioni di finanziamenti è stato sottoscritto nella sede di Cassa dall’amministratore delegato di Cdp, Dario Scannapieco, e dal governatore della Ceb, Carlo Monticelli. L’obiettivo è quello di destinare nuove risorse alle comunità dell’Appennino colpite dal sisma e di sostenere la ricostruzione di edifici privati o ad uso produttivo danneggiati dal terremoto.
A seguito del completo utilizzo da parte di Cdp del precedente finanziamento da 350 milioni mobilitato dalla Ceb nel 2018, la Banca ha messo a disposizione di Cdp nuove risorse per ulteriori 350 milioni da destinare al finanziamento della ricostruzione.
I fondi impegnati da Cdp, grazie alle migliori condizioni di raccolta sui mercati internazionali in termini di tassi di interesse, consentiranno allo Stato italiano un sensibile risparmio finanziario nell’arco dei 25 anni di durata del finanziamento.
Queste risorse confluiranno nel plafond sisma Centro Italia di Cdp e saranno veicolate, attraverso le banche convenzionate, a famiglie e imprese dei territori, sulla base dello stato di avanzamento degli interventi di ricostruzione ammessi alle agevolazioni.
Gli oneri di rimborso dei finanziamenti sono a carico dello Stato mediante un meccanismo che prevede il riconoscimento, a favore dei beneficiari, di un credito di imposta che sarà ceduto alle banche convenzionate e che le stesse utilizzeranno in compensazione dei propri debiti fiscali. L'importo del credito d’imposta è pari alle rate dovute (quota capitale e quota interessi).
A seguito della sottoscrizione del contratto di finanziamento tra Ceb e Cdp, il Governatore della Ceb, Carlo Monticelli e il commissario straordinario riparazione e ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli ha firmato un accordo parallelo per garantire il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti sostenuti dalla Ceb.
“Con questo nuovo accordo Ceb conferma il proprio sostegno ai più vulnerabili. L’impegno della Banca nell’essere a fianco delle istituzioni italiane per rispondere a situazioni di emergenza, come quelle dei disastrosi terremoti che hanno colpito il Centro Italia nel 2016-2017, ha consentito a migliaia di persone di poter rientrare nelle proprie case e di riprendere le proprie attività produttive in aree a rischio di spopolamento”.
“Si è inoltre già tradotto in un risparmio per lo Stato pari a oltre 30 milioni di euro. Questo nuovo finanziamento contribuirà ulteriormente a questi importanti obiettivi”, ha enfatizzato Carlo Monticelli, governatore della Ceb.
“Con l’accordo firmato oggi si arricchiscono ulteriormente le risorse che Cassa Depositi e Prestiti mette a disposizione dei territori colpiti dal sisma nel 2016 e 2017. Grazie alle sinergie con le Istituzioni Europee, come la CEB, e alla solida collaborazione con il commissario straordinario, il nostro istituto ha già mobilitato circa tre miliardi a favore di famiglie e imprese in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, confermando il proprio impegno per la ricostruzione, con particolare attenzione verso il miglioramento della qualità delle abitazioni e dei siti produttivi”.
"Come Cdp continueremo a lavorare costantemente per contribuire allo sviluppo del Paese e generare un impatto positivo sui territori. Questo è il nostro modo di guardare al futuro con senso di responsabilità”, ha dichiarato l’amministratore Delegato di Cdp, Dario Scannapieco.
“Per il centro Italia colpito dal sisma il sostegno di enti quali Ceb e Cdp rappresenta un segnale concreto e fattivo, nel complesso percorso per ricostruire case e attività produttive, della vicinanza nazionale e internazionale alla causa del cratere 2016”.
“Un impegno che ci esorta ad essere ancora più tempestivi nel trovare e applicare le formule migliori per attuare pienamente la ricostruzione, anche attraverso quelle procedure in grado di semplificare e migliorare la messa a terra delle risorse. La qualità degli edifici ricostruiti dipenderà anche dalla capacità finanziaria di sostenere le innovazioni necessarie per garantire i massimi livelli di sicurezza sismica e di efficienza energetica”, ha dichiarato Guido Castelli, commissario straordinario riparazione e ricostruzione sisma 2016.
Un cane molecolare è morto nella tarda serata di domenica, dopo aver toccato un pozzetto elettrico di un palo dell'illuminazione pubblica a San Benedetto del Tronto, rimanendo folgorato. Si è invece salvato il suo proprietario e conduttore Massimiliano Galletti.
Sul fatto sono in corso accertamenti da parte di carabinieri, vigili del fuoco, personale del servizio veterinario. Byron, questo il nome del cane, ha partecipato negli ultimi dieci anni alle attività del Soccorso Alpino e dell'Associazione Nazionale Carabinieri.
Tra queste le ricerche delle persone sotto le macerie del terremoto del Centro Italia del 2016, nell'omicidio Sarchiè, nelle ricerche dei piloti subito dopo lo schianto dei due tornado nel cielo di Ascoli Piceno nel 2014. Subito dopo l'accaduto sono stati disalimentati diversi pozzetti elettrici della zona e sono ancora in corso controlli per verificare il livello di sicurezza. Controlli accurati sono stati sollecitati anche dal sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo.
"Sono profondamente addolorato per quanto successo – dice il primo cittadino di San Benedetto – sono stato informato nella tarda serata di domenica dell’accaduto e ho dato immediate disposizioni affinché fosse fatto tutto quanto era necessario per tutelare la sicurezza pubblica. Ora attendo l’esito di queste verifiche. È un episodio incredibile nella sua drammaticità sul quale dev’essere fatta rapidamente chiarezza".
Le Marche scelgono Elly Schlein e Chantal Bomprezzi, rispettivamente per la segreteria nazionale e regionale del Partito Democratico. Sovvertiti, dunque, i pronostici della vigilia e il voto dei circoli, almeno per quanto riguarda la guida nazionale.
Nella regione Elly Schlein si è imposta con 14.185 voti (pari al 54.6% delle preferenze) , contro gli 11.783 voti ottenuti da Stefano Bonaccini, il grande favorito , che non è andato oltre il 45.4%. In totale sono andate a votare 26.237 persone.
La nuova segretaria dem si è imposta in tutte le province, tranne in quella di Pesaro-Urbino, dove è stata superata da Bonaccini. Il risultato ottenuto nelle Marche è in linea con quello nazionale, ma sorprende considerato l’endorsement dei vari big del partito nei confronti del presidente dell’Emilia Romagna.
Da evidenziare poi come la gran parte di chi all’interno del Pd aveva espresso l’intenzione di votare Elly Schlein, lo abbia fatto anche per Chantal Bomprezzi per la segreteria regionale, la quale si è imposta sulla sfidante Michela Bellomaria. Il numero di votanti per la carica di segretario marchigiano è stato di 25.679 elettori, dunque circa 558 in meno rispetto al dato sul segretario nazionale.
"Complimenti alla neo segretaria del Pd Marche Chantal Bomprezzi - scrive su twitter il sindaco di Pesaro Matteo Ricci -. In bocca al lupo e anche a lei va garantita la massima unità e sostegno, a partire dai giovani che si sono resi protagonisti di questa nuova fase”.
“Grazie a Michela Bellomaria per la sua generosità. Si riparte, bisogna ricostruire e i nostri elettori hanno indicato la strada. Forza" è la conclusione”. La candidatura di Bomprezzi, 32 anni, avvocato, consigliere di minoranza a Senigallia era stata lanciata da una ventina di giovani democratici.
In occasione delle primarie del Partito Democratico in programma per domani, domenica 26 febbraio, i marchigiani sono chiamati ad eleggere anche un nuovo segretario regionale ponendo fine al lungo commissariamento inziato nel 2020.
Il popolo delle primarie che domani andrà a votare nei 192 seggi allestiti in tutta la regione, oltre alla scelta delle segreteria nazionale fra Stefano Bonaccini e Elly Schlein, potrà anche esprimere la prorpia preferenza fra Michela Bellomaria, 41 anni, vice sindaco di Cerreto d'Esi (Ancona), e Chantal Bomprezzi, 32 anni, avvocato e assegnista di ricerca all'Università di Bologna e consigliere comunale di minoranza a Senigallia (Ancona).
Alla vincitrice spetterà il compito di risollevare il PD marchigiano, in profonda crisi dopo la sonora sconfitta alle regionali del 2020 che hanno portato, per la prima volta dopo decenni di esecutivi di centrosinistra, ad un governo di centrodestra, con la vittoria di Francesco Acquaroli di Fratelli d'Italia.
Dopo la debacle dei dem, prima si è cercato di avviare un congresso 'costituente' (rinviato anche per l'emergenza covid), poi si è optato per il commissariamento che tutt'ora perdura. Serve un rinnovamento del partito e Bomprezzi, candidata da una ventina di giovani "dal basso", vuole esplicitamente mettere "da parte personalismi e vecchie leadership".
Per Bellomaria, che mette in campo anche l'esperienza di vice sindaco, affiancata da una squadra di giovani, amministratori locali e dirigenti, il Pd deve tornare a parlare "al Paese reale, con un linguaggio semplice chiaro".
Tutte e due sostengono Bonaccini, ma Bomprezzi potrebbe intercettare a livello regionale il voto pro Schlein. Bellomaria è sostenuta, tra gli altri, dai sindaci di Pesaro Matteo Ricci, coordinatore nazionale dei sindaci Pd, di Ancona Valeria Mancinelli, e dal capogruppo regionale dem Maurizio Mangialardi.
Con Bomprezzi si sono schierati il parlamentare Francesco Verducci, l'ex sottosegretaria al Mise Alessia Morani, i consiglieri regionali Antonio Mastrovincenzo, Romano Carancini, e altri sindaci come quello di Jesi Lorenzo Fiordelmondo.
Tra attenzione alle politiche di genere e all'entroterra, le due candidate hanno tanti punti in comune, compresa l'idea di riportare al centro "i temi come il lavoro, i diritti, l'uguaglianza, la sostenibilità" al posto delle alchimie di partito.
(Fonte Ansa)
Centinaia chilogrammi di "nocciolino", un biocombustibile ricavato dalla sansa come sottoprodotto della lavorazione dell'oliva del tutto simile al pellet, risultato non a norma è stato sequestrato dai carabinieri forestali in due esercizi commerciali a Petritoli e Montefiore dell'Aso.
Il biocombustibile irregolare era stato posto in vendita senza l'etichettatura, prevista dalla legge, che ne indicasse le caratteristiche qualitative e l'eventuale presenza di sostanze potenzialmente pericolose per la salute.
L’irregolarità è stata scoperta durante una serie di controlli condotti dai militari delle stazioni carabinieri forestali di Fermo, San Benedetto del Tronto, Castignano e Amandola, coordinati dal Nucleo Investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale (Nipaaf) di Ascoli Piceno sui combustibili per uso domestico.
I titolari delle ditte interessate sono stati sanzionati amministrativamente per un importo fino a 25 mila euro e segnalati all'autorità amministrativa competente. Il nocciolino è uno scarto di lavorazione della spremitura delle olive, quello di sansa vergine si ottiene dalla sansa vergine mediante centrifugazione. Il prodotto che ne deriva è una biomassa a tutti gli effetti con un potere calorifero che varia tra i 4,5 ed i 6,5 KWh/Kg.
Può essere messo in commercio solamente se rispetta le indicazione circa la, provenienza, tipologia del prodotto, l'importazione per il consumatore finale in lingua italiana della merce stessa, Regione carabinieri Forestale "Marche" e tutti gli altri requisiti previsti dal Codice del Consumo.
Principio d'incendio ad uno pneumatico: tanta paura, ma nessuna conseguenza questa mattina in via del Commercio, ad Ascoli Piceno. Il fatto è avvenuto intorno alle 8 di questa mattina: l'anomalia ha riguardato un autobus della linea urbana.
Il conducente si è prontamente accorto del fumo che sprigionava una ruota posteriore del mezzo, invitando i passeggeri a scendere e allertando l'arrivo dei vigili del fuoco. I pompieri, provenienti dalla centrale di Ascoli Piceno con una autobotte, hanno circoscritto il principio di incendio, evitandone il propagarsi al resto della carrozzeria del pullman. Sul posto presenti anche gli agenti della polizia locale. I pendolari sono, successivamente, saliti su un mezzo sostituto.
Marco Ugo Filisetti lascia la guida dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche dal prossimo marzo per raggiunti limiti di età. Giunto ad Ancona, il 16 dicembre del 2015 con l’incarico di direttore generale, Filisetti corona, dopo più di sette anni nel capoluogo marchigiano, una lunga carriera nel mondo della pubblica amministrazione.
A Roma lo aspettano nuovi impegni, chiamato dalla segreteria tecnica del ministro Valditara a partecipare ai tavoli sull’attuazione dell’autonomia differenziata e sull’autorevolezza dei docenti.
“In questi anni ad Ancona Filisetti ha contribuito alla creazione di un modello marchigiano dell’amministrazione scolastica, tutto centrato sulla priorità della programmazione condivisa con gli altri attori del sistema d’istruzione (Regione, enti locali, Camera di commercio, Coni, Consulte provinciale degli studenti etc.) sulla cui base poi declinare e attuare le singole decisioni operative”, si legge in una nota dell’Ufficio scolastico regionale”.
“Frutti di questa impostazione sono stati, per esempio, il sistema centralizzato per la pianificazione dell’organico delle scuole, di supporto alle scuole sulla privacy, il progetto 'School-Work', finalizzato a collegare la programmazione dell’offerta formativa in raccordo con le con le richieste di figure professionali espresse dal territorio, o, sul piano più strettamente formativo e culturale, la creazione di 'Eroica', l’orchestra sinfonica delle scuole marchigiane, il progetto 'Tutti In Campo' integrativo dei campionasti studenteschi, che ha portato 60.000 studenti delle secondarie a sperimentare la pratica sportiva, le attività con le consulte degli studenti quali la ricerca studio “Genius Loci” o l’esperienza per il centenario del Milite ignoto”.
“Laureato in giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano, Filisetti, dopo una breve esperienza come docente e l’esercizio dell’attività legale, nel 1987 entra in ruolo alla Provincia di Bergamo come funzionario direttivo e nel 1993 diventa dirigente”.
"Tre anni dopo è dirigente di ruolo in Regione Lombardia dove resta fino al 2003 per poi tornare in Provincia su delega regionale per occuparsi di sistemi informativi, attività produttive e programmazione. Nel 2009 approda al Ministero dell’istruzione come dirigente di prima fascia per occuparsi via via di politica finanziaria, bilancio, contratti e acquisti e sistemi informativi. È stato anche, per un breve periodo, direttore reggente dell’Usr Calabria”.
Nel frattempo, ricopre diversi incarichi di collaborazione professionale come segretario generale Ipab Bergamo e poi direttore della Fondazione Isb (ex IPAB), direttore amministrativo del Conservatorio “Donizzetti” della città e direttore del periodico d’informazione del Comune di Gorle (di cui è stato sindaco) “Gorleinforma” in quanto iscritto nell'elenco speciale dei direttori responsabili di periodici o riviste annesso all'Albo dei Giornalisti della Lombardia.
È stato, tra l’altro, anche componente dei consigli di amministrazione del Cnr e dell’ASI, membro del gruppo di lavoro per l’elaborazione delle linee strategiche per il sistema nazionale di valutazione del Miur e coordinatore del gruppo di lavoro Miur-Consip per le procedure di gara per i servizi esternalizzati nelle istituzioni scolastiche, componente del Consiglio superiore dei Lavori Pubbici, della Commissione tecnica paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale presso il Ministero dell’economia e Finanza, Comitato interministeriale FAR per il finanziamento dei progetti di ricerca.
San Benedetto del Tronto. Si terrà oggi il processo d'appello per Santo Seminara, accusato di favoreggiamento e ricettazione: è l'ultimo capitolo giudiziario della tragedia che ha colpito la famiglia di Pietro Sarchiè, ucciso brutalmente nel 2014. Era il 18 giugno quando Sarchiè, commerciante di pesce di San Benedetto del Tronto, venne ucciso a Sellano di Pioraco a 61 anni, per una questione di concorrenza tra venditori ambulanti. Si trattò di una vera e propria esecuzione: poche ore dopo essere uscito di casa Pietro Sarchiè è stato fermato da Giuseppe Farina e dal figlio Salvatore: secondo le ricostruzioni l'uomo tentò di scappare, ma venne raggiunto da almeno sei colpi di pistola alle spalle, l'ultimo sparato alla nuca per giustiziarlo.
I killer hanno quindi dato fuoco al suo corpo e smontato i pezzi del suo furgone per impedirne il ritrovamento. Il corpo dell'uomo è stato trovato nei pressi di una chiesa diroccata nella Valle dei Grilli in provincia di Macerata. Per l'omicidio sono già stati condannati in via definitiva Giuseppe Farina e suo figlio Salvatore, rispettivamente all’ergastolo e a 20 di reclusione. Per Seminara, la procura di Macerata ha presentato ricorso contro la sentenza che lo aveva condannato a tre anni e mezzo: da qui l'udienza d'appello di oggi: insieme alla procura hanno presentato ricorso i legali dei Sarchiè, Nicodemo Gentile e Alessia Modesti: "Tre anni e mezzo sono troppo pochi, ha contribuito a nascondere le tracce dell'omicidio". L'imputato invece, con gli avvocati Manuela Castani e Nicola Pandolfi rigetta le accuse e chiede l’assoluzione.
++ AGGIORNAMENTO 21 FEBBRAIO ++
L'imprenditore edile Santo Saminara, accusato di favoreggiamento nella vicenda dell'omicidio del venditore di pesce sambenedettese, è stato assolto.
(In foto Pietro Sarchié)
Ancora l'ennesimo incidente, nella tarda mattinata di ieri, avvenuto lungo la A14 nel territorio di Grottammare, proprio nella famigerata galleria Castello, direzione nord.
Il tamponamento, che ha coinvolto diversi mezzi, fortunatamente non ha avuto conseguenze tragiche come quelle dei sinistri avvenuti nelle ultime settimane, nello stesso tratto autostradale. I conducenti delle auto coinvolte sono rimaste feriti: si tratta di due ventenni di Ascoli, che sono stati immediatamente soccorsi e trasportati dal 118 al pronto soccorso di Ascoli.
Una squadra del Soccorso Alpino e Speleologico Marche (Cnsas) è intervenuta sulle colline di Cupra Marittima (Ascoli Piceno) per prestare soccorso a un uomo infortunatosi durante il taglio di un albero in un fosso.
Dalla centrale operativa del 118 è stato richiesto anche il supporto dell'elisoccorso Icaro 01, che ha atterrato sul posto: medico, infermiere e tecnico del Cnsas.
L'uomo è stato stabilizzato e poi trasferito con il verricello a bordo per il trasporto presso il trauma center di Ancona Torrette. Presenti sul luogo dell'accaduto i vgili del fuoco di Ascoli Piceno, un'ambulanza del 118 e la polizia locale.
Nella notte del 19 febbraio, nel tratto marchigiano dell'A14 Bologna-Taranto, "termineranno, come da cronoprogramma, le lavorazioni all'interno delle gallerie S. Basso, Cupramarittima, Acquarossa, S.Cipriano, Castello di Grottammare in direzione Sud". Lo comunica la Società Autostrade.
A partire dalla mattina del 20 febbraio, verranno pertanto avviati gli interventi di potenziamento degli impianti del fornice Sud della galleria Monterenzo (compresa nel tratto di A14 tra Grottammare e San Benedetto del Tronto) e le attività di ammodernamento all'interno della galleria Pedaso Nord (compresa nel tratto di A14 tra Pedaso e Grottammare).
"Le opere saranno realizzate esclusivamente in fascia notturna - precisa Autostrade - per minimizzare gli impatti sul traffico. In orario diurno (6-22) verrà garantito al traffico l'utilizzo di entrambi i fornici dove sarà percorribile una corsia per ciascun senso di marcia".
"Nelle fasce orarie con flussi più intensi potrà inoltre essere attivata una corsia supplementare nella direzione di marcia con traffico prevalente. Le attività saranno effettuate in fascia oraria notturna grazie all'installazione di uno scambio di carreggiata".
La Regione Marche, nell’ambito della programmazione degli interventi in favore di “anziani non autosufficienti” e della “disabilità gravissima”, ha messo a disposizione 5 milioni e 550 mila euro di fondi nazionali e regionali per realizzare gli interventi, disciplinando l’utilizzo dei fondi regionali.
“Una notevole mole di risorse – ha affermato il vicepresidente e assessore alla Salute e Servizi Sociali, Filippo Saltamartini – che abbiamo deciso di attingere dai fondi del programma operativo complementare Poc Marche 2014/2020 con lo scopo di integrare le risorse del Fondo nazionale e regionale per la non autosufficienza e aumentare il numero di beneficiari. La somma stanziata sarà messa a disposizione per avviare le procedure territoriali da parte degli Ambiti territoriali sociali e realizzare progressivamente i livelli essenziali delle prestazioni sociali Leps.”
Per quanto concerne gli anziani non autosufficienti è previsto un assegno di cura, cioè un intervento rivolto ad anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti che consiste in un contributo mensile di importo pari a 200 euro. Sarà erogato dagli ATS sulla base di graduatorie predisposte a seguito di appositi avvisi pubblici. Altro intervento è il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD), gestito dai Comuni o dagli Ambiti Territoriali Sociali e rivolto unicamente ad anziani parzialmente o totalmente non autosufficienti. Il SAD è costituito da un insieme di interventi di natura socio–assistenziale, tra loro coordinati e integrati, erogati al domicilio del beneficiario destinato prevalentemente a soddisfare bisogni essenziali come il governo della casa, la cura della persona, le relazioni umane.
Nel 2020 hanno beneficiato di queste misure 3617 anziani non autosufficienti attraverso risorse che sono state ripartite in base a criteri riferiti principalmente al numero di anziani ultra 65enni o con 85 e più anni non autosufficienti residenti nell’Ambito sociale in rapporto alla popolazione regionale nelle stesse fasce di età
In relazione alla disabilità gravissima i beneficiari sono invece le persone di qualsiasi fascia di età che hanno ottenuto il riconoscimento della condizione di disabilità gravissima da parte delle Commissioni sanitarie provinciali. Si tratta di un contributo una tantum, quantificato sulla base del fondo complessivo e delle istanze presentate, con criteri di riduzione del contributo se il disabile è inserito nel percorso di istruzione/formazione o in un centro socio-educativo riabilitativo diurno oppure in un centro di riabilitazione.
Sono state destinate per la realizzazione dell’intervento risorse per 3 milioni di euro che saranno ripartiti in proporzione a quanto riconosciuto ad ogni singolo Ats per gli interventi a favore della disabilità gravissima tenendo conto delle rendicontazioni presentate dagli Ats relative all’annualità 2021. Di questa misura hanno beneficiato nel 2021 3.873 persone. Nello stesso anno il 51,05% degli utenti beneficiari del contributo per la disabilità gravissima era costituito da anziani over 65 ai quali è andato il 57,34% delle risorse.
Due azioni rivolte alle famiglie che svolgono un ruolo di cura del familiare affetto da Sla e da malattia rara, sono state decise ieri dalla giunta regionale attraverso due distinti provvedimenti con i quali vengono stanziati complessivamente 2 milioni e 50 mila euro.
“Si tratta del consolidamento e prosecuzione di misure di politiche sociali positivamente collaudate a favore delle famiglie – ha spiegato il vicepresidente e assessore alla Salute e Servizi Sociali, Filippo Saltamartini - famiglie che hanno in carico un malato grave e a cui la Regione – ora attraverso le Ast – riconosce per gli affetti da Sla o di giovani con malattie rare o portatori di handicap grave, un contributo mensile commisurato sulla gravità della malattia. Lo scorso anno i beneficiari raggiunti sono stati complessivamente 210, 150 affetti da Sla e 60 da malattie rare".
Più in particolare, per quanto riguarda i malati di SLA, per le famiglie “caregiver” sono stai messi a disposizione 1 milione e 350 mila euro che saranno erogati attraverso l’Azienda territoriale sanitaria di residenza, alla quale va presentata la richiesta di contributo per beneficiare mensilmente di 833 euro se il malato si trova nella condizione di poter respirare autonomamente senza l'uso continuativo di macchine; o di 1000 euro se tracheostomizzato e respira attaccato continuamente ad una macchina per la ventilazione invasiva.
Analogamente, per quanto riguarda le famiglie di malati tra 0 e 25 anni affetti da malattie rare o portatori di handicap grave certificato e che necessitano di ventilazione e/o nutrizione artificiale, sono stati stanziati 700 mila euro. Le Ast di riferimento provvederanno a liquidare un contributo mensile di 1000 euro alle famiglie che faranno domanda sulla base dei requisiti richiesti.
La Regione Marche ha risposto positivamente alla richiesta di aiuto pervenuta dal Dipartimento nazionale di protezione civile per fornire attrezzature e materiali per l’emergenza sisma che ha coinvolto la Turchia e la Siria. Questa mattina il dipartimento di Protezione civile regionale ha predisposto un carico diretto a Palmanova (UD) dove partiranno nuovi aiuti dell’Italia coordinati dal Dipartimento nazionale.
“Siamo vicini alla popolazione turca e siriana colpita duramente dal sisma che ha sprigionato una forza inaudita causando gravi perdite di vite umane – ha affermato l’assessore alla Protezione Civile Stefano Aguzzi - La Regione Marche si è resa subito disponibile a dare ogni sopporto utile all’emergenza”. Il materiale messo a disposizione dalla Regione riguarda un gruppo elettrogeno da 200kwa, oltre a materiale logistico come 1800 giacconi antipioggia, 1500 giacche k-way, 390 coperte di lana, 50 sacchi a pelo.
È stato trasportato su due mezzi messi a disposizione da Anpas Marche e dal Gruppo Protezione civile di Filottrano. Inoltre, in un secondo invio verrà spedito un potabilizzatore per acqua con capacità produttiva di lt 1500/ora. Per il materiale sanitario, il dipartimento Sanità, insieme alle Aziende sanitarie territoriali, sta procedendo a una ricognizione generale per mettere a disposizione medicinali a lunga scadenza, dispositivi sanitari e elettromedicali che saranno spediti in un secondo momento.