Sono iniziati i lavori di risanamento del piano viabile in più tratti della provinciale 57, “Jesina” per un importo complessivo di 300mila euro.
L’Amministrazione provinciale ha appaltato l’intervento alla ditta Cagnini Costruzioni srl di Muccia che sta provvedendo al rifacimento del tappeto d’usura in più tratti della strada che da Appignano si dirige verso Osteria Nuova. Inoltre verrà rifatta l’impermeabilizzazione del ponte, situato ad Appignano al km 4+250.
I lavori, inseriti nel bilancio dell’Ente per l’anno 2021, vengono finanziati con le risorse messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) per la sicurezza delle strade.
“Questa provinciale rappresenta un collegamento molto importante - afferma il Presidente Antonio Pettinari - per l’intensa circolazione di veicoli e di numerosi trasporti delle aziende di questo territorio. Saranno anche utilizzati i ribassi d’asta per asfaltare ulteriori tratti di strada, anche se non riusciremo a sistemare l’intera arteria. Per tale motivo abbiamo previsto un ulteriore finanziamento di 300mila euro nell’anno 2023 che ci consentirà di completare l’opera”.
"Il vecchio regolamento SAD che disciplina le modalità di accesso al servizio di assistenza domiciliare è stato recentemente oggetto di profonde modifiche nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale tenutosi il 25 Maggio.
L’obiettivo principale è stato semplificare il più possibile l’accesso snellendo il vecchio regolamento attraverso l’eliminazione di requisiti considerati oramai superati". Lo comunica, in una nota, l'amministrazione comunale di Appignano che spiega le modifiche disposte sul regolamento dell'assitenza domiciliare.
"Un obiettivo ci auguriamo raggiunto - prosegue l'amministrazione - è stato l’estensione della platea dei destinatari attraverso un’importante rimodulazione dei requisiti reddituali di accesso attraverso due nuove fasce Isee ed il più generale aumento a 18.000 euro quale limite massimo.
Nel dettaglio dei criteri di accesso, evidenziamo l’introduzione dell’Isee di tipo socio sanitario che, in alternativa all’ordinario ed in presenza di specifici requisiti, consentirà ai richiedenti di produrre la relativa richiesta anche in circostanze in cui prima non era possibile: ricordiamo che l’Isee socio sanitario è normalmente più conveniente per l’utente in quanto consente di prendere in considerazione per il calcolo, i redditi di un nucleo familiare più ristretto.
Il nuovo regolamento SAD è finalmente al passo coi tempi, flessibile ed idoneo a ricevere domande fuori dai termini del bando in situazioni di particolare necessità, valutabili dalla Giunta Comunale con relazione dell’Assistente Sociale.
Ci rende inoltre particolarmente orgogliosi l’introduzione di un servizio che abbiamo definito “di sollievo” e che consentirà a quei nuclei familiari al cui interno è presente un disabile “gravissimo” e che dimostrino di accudirlo in prima persona, di poter richiedere 2 ore settimanali di assistenza, senza dover produrre documentazione reddituale ma con valutazione in capo all’Assistente Sociale.Abbiamo ritenuto quest’ultimo un gesto di vicinanza importante nei confronti di situazioni critiche di complessa gestione economica e familiare che troppo spesso finiscono con influenzare negativamente la sfera sociale, relazionale, dei familiari tutti".
"Siamo altresì soddisfatti - continua l'amministrazione comunale - di aver trovato un accordo in merito all’emendamento presentato dal Gruppo di Minoranza “Su la Testa” con il quale abbiamo introdotto la “Carta Servizi” ovvero un sistema che consentirà a chiunque in condizione di particolare difficoltà, di rivolgersi ai Servizi del nostro Comune per attingere a servizi sociali assistenziali che, qualora non attivabili gratuitamente, lo saranno a pagamento.L’obiettivo è evidentemente quello di dare una risposta concreta a tutta una serie di casistiche e problematiche che fin troppo spesso non riescono ad essere risolte dai diretti interessati troppo assorbiti ed impegnati nella gestione della precaria situazione vissuta".
"Ci siamo già messi al lavoro per l’individuazione di questi servizi e presto ve ne renderemo conto, spiega l'amministrazione comunale.Il nuovo regolamento SAD è stato votato da tutto il Consiglio Comunale ad unanimità perché quando si devono dare risposte ai bisogni dei concittadini non c’è politica, colore, ideologia".
Sull'argomento Carta dei Servizi è intervenuto, Luca Buldorini, coordinatore della Lega nonché consigliere appignanese di "Su la testa" , il quale aveva proposto l'emendamento poi approvato in assise.
"Grazie all’emendamento della Lega comunale, Appignano avrà una “Carta Servizi” riservata a tutti i nuclei familiari in condizione di particolare difficoltà per la presenza di un disabile", spiega Buldorini.
Introdotta nel nuovo regolamento che disciplina le modalità di accesso al Servizio di Assistenza Domiciliare approvato nel Consiglio Comunale del 25 Maggio, la Carta consentirà di usufruire dei servizi sociali a costi convenzionati da parte di coloro che non dispongono dei requisiti Isee per l’accesso.
“Oltre ad aver fortemente premuto perché fosse aumentato a 18.000 euro il tetto Isee per l’accesso gratuito ai servizi, ma ci siamo spesi con l’emendamento per dare risposte a tutti quei cittadini che, accudendo in famiglia un disabile, svolgono un ruolo sociale che va oltre la classificazione reddituale – continua il coordinatore cittadino della Lega – . Quale sia la visione della Lega lo abbiamo ribadito attivandoci al governo per l’istituzione del Ministero della Disabilità. Agevolare con servizi e snellimento burocratico le incombenze di chi gestisce quotidianamente la disabilità rappresenta non solo un doveroso intervento di supporto, ma anche il sincero convincimento che sia un segno di civiltà considerare la mitigazione dei suoi effetti fortemente impattanti su famiglie e comunità come stimolo al miglioramento dell’azione amministrativa nel suo complesso”.
Una motivazione che ha spinto la Lega Appignano a condividere con la maggioranza, in particolare, la modifica del SAD relativa agli interventi “di sollievo” per consentire ai nuclei familiari che accudiscono un disabile gravissimo in prima persona di richiedere 2 ore settimanali di assistenza con la sola valutazione dell’Assistente Sociale.
Si è tenuto ieri pomeriggio all’aula multimediale l’incontro sul turismo lento organizzato dalle amministrazioni comunali di Treia e Appignano, rivolto agli operatori turistici, alle aziende agricole e alle associazioni sportive del bike.
Dopo i saluti istituzionali dei sindaci di Treia e Appignano, Franco Capponi e Carlo Mariano Calamita, sulle prospettive turistiche dei due comuni, già a partire dal prossimo mese, sono seguiti gli interventi di Loredana Miconi e Mauro Fumagalli del Consorzio NoiMarche, che hanno illustrato l’avvio dei protocollo tra I comuni aderenti e le opportunità che avranno le strutture che hanno aderito al “bike hotel” e al “bike friendly” e di Alberto Mazzini (Regione Marche) che si è occupato del progetto Marche Outdoor.
Quindi sindaci e assessori al turismo dei due comuni organizzatori hanno focalizzato la discussione sulle iniziative della prossima estate, ancora in fase di definizione (tra cui il circuito “Borghi in moto” organizzato dal circuito de I Borghi più Belli d’Italia).
Gli appuntamenti della “Città del bracciale” non si arrestano, infatti, martedì prossimo, 18 maggio, alle 12.30 presso il Teatro Comunale di Treia ci sarà la Giornata dei Tour Operator Incoming "Inside Marche Live" sul tema “Il rilancio del turismo nella Regione Marche e la valorizzazione dei borghi”.
Inside Marche Live è l’associazione dei tour operator incoming delle Marche, attualmente presieduta da Federico Scaramucci di Urbino.
Rappresenta una buona fetta della filiera di operatori incoming della nostra regione, gli OTIM, contando oltre 25 soci.
L’associazione nasce nel 2015 come organismo per la tutela della categoria e grazie alle relazioni maturate tra i vari professionisti del settore, contribuisce allo sviluppo del turismo organizzato ed alla valorizzazione delle singole e specifiche peculiarità territoriali mediante attività di collaborazione, promozione e commercializzazione.
I tour operator incoming delle Marche rappresentano un vero e proprio patrimonio dell’economia regionale dal momento che mobilitano oltre 1 milione di presenze l'anno (su 10 mln di presenze totali della regione), con volumi d’affari di 70 milioni di euro annui.
Il settore non solo genera esternalità positive, ma trattiene sul territorio il valore aggiunto generato dalle proposte rivolte direttamente ai consumatori finali, ai tour operator o ad altre agenzie corrispondenti con sede in altri territori.
Il 18 maggio si terrà a Treia l'assemblea dei soci di Inside Marche Live, con il Patrocinio della Regione Marche e della Camera di Commercio delle Marche, per avviare un percorso di sinergia e collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Treia, sempre molto attenta alla valorizzazione del turismo delle aree interne e dei borghi.
L’evento è riservato alle strutture ricettive del Comune di Treia.
Sono iniziati i lavori di asfaltatura in più tratti sulla provinciale “Serra di Appignano-Botontano” per un importo di 100mila euro. Si tratta di un primo intervento e verranno utilizzate anche le economie derivanti dal ribasso della gara di appalto per asfaltare ulteriori tratti di strada, mentre nel corso dell’anno l’Amministrazione eseguirà altri lavori, utilizzando risorse della manutenzione straordinaria.
Dato lo stato manutentivo e la lunghezza della provinciale, anche sull’annualità 2022 è previsto un intervento.
La provinciale 173 inizia nel Comune di Appignano, lo attraversa e arriva fino alla provinciale 139 “Botontano” che si trova nel territorio di Cingoli e termina in località Grottaccia.
“L’Amministrazione provinciale - dichiara il Presidente Antonio Pettinari - ha avviato nelle ultime settimane numerosi cantieri per la manutenzione del piano stradale, finanziati con le risorse messe a disposizione annualmente dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Tali lavori sono stati previsti nel programma delle opere pubbliche per la sicurezza stradale nell’annualità 2021”.
"Rispondere a sterili polemiche, non rientra nell’indole di questa amministrazione che, è doveroso precisare, rispecchia un gruppo consiliare civico che fonda la sua forza proprio nella diversità di idee politiche rese unitarie dall’intento unico e comune di fare il bene della comunità che lo ha eletto a maggioranza".
A ribadirlo è il sindaco di Appignano Mariano Calamita, nel replicare all'attacco del consigliere leghista Luca Buldorini che aveva paventato il rischio dell'istituzione di una zona rossa nel Comune, considerato il recente incremento dei casi positivi (leggi qui).
Un attacco che Calamita considera come una delle "numerose occasioni perse da parte di Buldorini di tacere e di evitare di mettere continuamente in cattiva luce nei suoi articoli basati solo su propaganda e qualunquismo, non tanto l’attuale amministrazione quanto piuttosto l’intera comunità appignanese, senza mai fornire soluzioni degne di attenzione".
"Abbiamo costantemente informato i cittadini sull'andamento dei contagi poiché la prima prevenzione avviene con la responsabilizzazione dei propri comportamenti - precisa Calamita -. In continuo contatto con la rete dei Medici di Medicina Generale, in collaborazione con le forze dell'ordine, Polizia locale e Carabinieri, nonché con l'ausilio della protezione civile, si è sempre attuata un’attività sia di controllo, sia di allerta nei confronti della popolazione. Ma a Luca Buldorini queste cose saranno sicuramente sfuggite. Gli ricordiamo anche che Appignano ha da ultimo promosso un contributo del 60% al cittadino che esegue celermente il tampone molecolare, a seguito di tampone rapido positivo, per accelerare le misure di isolamento e tracciamento, al fine di bloccare il prima possibile i contagi".
"Gli attuali positivi di Appignano, sono il risultato di focolai familiari, dove i contagi avvengono in diverse situazioni, spesso in ambienti lavorativi - spiega ancora Calamita -. Il consigliere Buldorini dice che ha donato alla scuola e all’asilo 4 termoscanner, tuttavia, come dimostrato da più situazioni, non sono questi la soluzione. Peraltro, come già detto, gli attuali numeri di contagi neanche derivano da un focolaio scolastico. Vorremmo invece, a tal proposito, elogiare tutti quei cittadini che donano alla comunità, come successo in altre occasioni, ma non ne hanno mai fatto motivo di propaganda o vanto per meri fini politici".
"Riguardo al punto vaccini che il consigliere sta cercando di prefigurare nel nostro paese, volevamo informarlo che, già prima della campagna vaccinale, in collaborazione con l'Inrca e a seguito di sopralluoghi da parte dei loro sanitari, avevamo proposto alla Regione il sito dell'oratorio parrocchiale, con il beneplacito dell'attuale parroco, per effettuare le vaccinazioni ai nostri cittadini - aggiunge il sindaco -. Questo a dimostrazione che il nostro intento è collaborare con la Regione, a vantaggio di tutti i cittadini. Al contrario di Buldorini che sembra volersi fare portavoce solitario, verso i tavoli regionali, di una propria campagna politica personale. Senza considerare le sue manie vittimistiche da perseguitato politico. Noi non abbiamo un attaccamento alla giubba di un partito, abbiamo molto buon senso, a differenza sua, che ci guida verso atteggiamenti di collaborazione e mediazione e che ci auguriamo siano tali anche da parte della Regione".
"Visti tali dati epidemiologici, piuttosto che considerare le polemiche a scopo propagandistico di Buldorini, torniamo a rivolgerci a tutti i concittadini, di avere massima attenzione e propensione al rispetto delle regole anti contagio, di educare i ragazzi a questo. Sono i giusti comportamenti che ci permetteranno di arrivare alle maggiori libertà che cerchiamo da tempo" conclude Calamita.
“Con l’Italia alla vigilia della zona gialla, Appignano rischia di restare al palo perché può diventare zona rossa. Calamita la smetta con le scelte di casacca e ci dia una mano: il suo amato rosso nel covid non è il colore del merito, ma della vergogna.”
Così Luca Buldorini, coordinatore della Lega Appignano e responsabile organizzativo del partito a livello regionale, sulla difficile situazione che sta vivendo la città, tra le poche delle Marche con il numero dei positivi in crescita.
“La Lega è stata l’unica ad impegnarsi per il contenimento dei contagi - ricorda Buldorini - test sierologici alla cittadinanza già nel corso della prima ondata, 4 termoscanner donati a scuole ed asilo, il suggerimento e la disponibilità alla collaborazione per instaurare controlli con l’aiuto dei volontari della protezione civile, l’avvio delle procedure per l’apertura di un centro vaccinale per cui ieri abbiamo ricevuto la disponibilità da parte della Croce Rossa Di Macerata per un’ambulanza e relativo equipaggio. Tutto mentre Calamita e i suoi continuano a sperare nel buon Dio".
“Secondo i parametri introdotti dall’ultimo decreto ci sono le condizioni per fare dichiarare Appignano una specie di lazzaretto con tutte le ricadute sociali ed economiche negative del caso che ricadrebbero su una cittadina già allo stremo – aggiunge Buldorini – Un paradosso di fronte alle imminenti riaperture, paradosso in cui appare ancora più assurdo che il sindaco si limiti a consigliare l’osservanza delle regole e recitare orazioni funebri al bisogno".
"L’ amministrazione comunale ha avuto mesi e la collaborazione totale della Lega per fare la sua parte nel limitare i contagi e ritornare alla vita: perché si arrocca nella sua incapacità preferendo mantenere immacolata la casacca politica a spese dei cittadini? È arrivato il tempo che faccia un esame di coscienza e si rimbocchi le maniche con chi, come la Lega, non ha mai guardato al colore, ma alla salute degli appignanesi” conclude Buldorini.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 8 decessi correlati al Covid-19.
È stata registrata oggi, con un giorno di ritardo, la morte di Bruno Sannucci, 54enne di Appignano spirato al Covid Hospital di Civitanova Marche.
Sono stati, invece tre i decessi che si sono verificati all'ospedale di Pesaro: un 81enne di Cagli, un 56enne di Mercatello sul Metauro e una 94enne di Apecchio.
Due persone sono decedute all'ospedale di Chiaravalle: un 74enne di Senigallia e un 82enne di San Marcello.
Una 71enne di Porto San Giorgio ha perso la vita alla Residenza Valdaso, mentre un 88enne di Ancona è spirato presso l'Inrca Residenza Dorica.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2760 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (920), mentre sono 461 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 97,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
La comunità di Appignano piange la scomparsa di Bruno Sannucci, all'eta di 54 anni. Fatale per lui è stato l'aver contratto il Covid, lo scorso 11 marzo. Negli ultimi giorni il peggioramento che ne ha richiesto il trasferimento dall'ospedale di Macerata al Covid Center di Civitanova Marche.
Bruno svolgeva la professione di portiere notturno all'Ersu di Macerata.
La salma è composta presso il Centro Funerario “Città di Macerata”, sito in via Dei Velini a Macerata.
La funzione religiosa verrà celebrata Sabato 10 aprile alle ore 10:00 presso la chiesa Gesù Redentore di Appignano.
“La Lega di Appignano prende atto che il sindaco Calamita è sempre pronto a criticarla in pubblico, ma non disdegna di beneficiare del grande lavoro che Lega e amministrazione regionale di centrodestra stanno realizzando".
Ad affermarlo è Luca Buldorini, coordinatore cittadino della Lega ad Appignano e membro del direttivo regionale a seguito delle dichiarazioni del sindaco Mariano Calamita che ha attribuito alla sola macchina comunale il merito dei finanziamenti ottenuti su un progetto pilota della regione.
"Non è grazie al comune che i ragazzi delle scuole appignanesi respireranno un’aria più salubre dopo l’installazione dell’aerazione meccanica: è grazie all’intraprendenza dell’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini, della Lega - dice Buldorini -. In collaborazione con il collega di giunta Baldelli, ha avviato per prima il progetto in Italia ed il ministero lo ha preso a modello stanziando 150 milioni”.
“Senza il progetto dell’assessore Latini non ci sarebbero stati bandi a cui partecipare. La differenza tra la Lega e il PD di Calamita balza agli occhi: noi lavoriamo per il territorio senza badare al colore degli amministratori, loro restano ancorati ad uno schema dove la casacca viene prima del merito, dei valori e dei fatti – conclude Buldorini – Calamita ha perso, come sempre, l’occasione per mostrarsi super partes quale dovrebbe essere un sindaco che si rispetti. Mentre lui e la sua maggioranza sono concentrati a recuperare, con il lavoro altrui, la credibilità, persa in 20 anni di amministrazione, la Lega si sta adoperando anche per il centro vaccinale. Creato ed organizzato con la collaborazione della Giessegi, sarà a breve a disposizione di tutti i cittadini di Appignano che potranno vaccinarsi senza il disagio della trasferta in un’altra città”.
"Appignano oggi piange un grande uomo, ci ha lasciato Mario Rimini - a renderlo noto è il primo cittadino Mariano Calamita - Ognuno di noi lo conosce, il suo nome è pronunciato da tutti con grande rispetto e il dolore con cui annunciamo la sua scomparsa riempie il cuore degli appignanesi di sincera commozione".
"Mario Rimini, uomo semplice e umile, ha, come tutte le grandi persone, lavorato sodo fin da bambino e la sua tenacia, la sua lungimiranza e anche la sua audacia sono state le basi per la costruzione di un'attività che per molto tempo ha portato benessere, lavoro e dignità a molte famiglie del posto e del circondario". Ha continuato il Sindaco di Appignano
"Il suo altruismo e il suo senso di appartenenza a questa comunità lo hanno spinto verso grandi opere nei confronti del nostro paese, basti pensare all'importante ruolo di promotore e finanziatore della Banda Musicale di Appignano - ha spiegato Calamita - che ha portato il suo nome come Corpo Bandistico Rimini Mobili dal 1996 al 2016 e a cui è rimasto sempre molto legato e con cui i rapporti di stima, aiuto e affetto sono rimasti fino alla fine. La promozione di attività sportive, soprattutto legate al ciclismo, basti ricordare l'associazione ciclistica Rimini Mobili che dagli anni '80 al 2012 ha svolto un ruolo importante nel settore amatoriale ed ha portato avanti, incentivandola e rendendola attrattiva per tutta la nostra comunità, la competizione del 25 aprile, molto seguita nel settore ciclistico. Una persona molto legata a tutto l'associazionismo del nostro paese, convinto sostenitore di tutti coloro che con lui si interfacciavano per la promozione delle proprie attività, per la crescita sociale, culturale e sportiva di Appignano".
"Un grande esempio, Mario Rimini, un uomo fiaccato da grosse perdite affettive, nel corso della sua vita, sempre affrontate con profonda dignità e forza d'animo. Anche in questi ultimi anni, dove la malattia lo ha sempre più messo a dura prova, ha potuto trovare sostegno e aiuto in molte persone che hanno ricambiato e restituito, in assistenza, conforto e vicinanza, quanto da lui donato in vita. Un uomo buono, grande nella sua semplicità, forte nelle sue debolezze, magnanimo verso la nostra piccola realtà - ha concluso il Sindaco Calamita - Un paese che ora lo piange e lo ricorda con immenso affetto e grande stima. Il nostro pensiero va a Federico, suo nipote, a cui ci sentiamo di affidare queste parole, affinché possa sentire tutta la nostra vicinanza, testamento affettivo di ciò che suo nonno ci ha donato.
L’Amministrazione Comunale di Appignano continua con costanza ed attenzione a monitorare e partecipare alle opportunità messe a disposizione dai bandi nazionali e regionali per accedere a risorse economiche da investire nel territorio.
"Nei mesi scorsi abbiamo presentato domanda di partecipazione ai contributi per “Acquisto di veicoli pubblici e sostenibili” pubblicato dalla Regione Marche - rende non il comune di Appignano - Tale bando permetteva l’acquisto di veicoli elettrici e sostenibili con un contributo previsto per l’acquisto di autoveicoli finalizzati ad un utilizzo diretto dell’ente per finalità tecnico/amministrative. I veicoli dovevano essere omologati e rispondenti ai requisiti ambientali non inferiore a quelli codificati dagli standard EURO 6 - precisano - Erano finanziabili mezzi ecosostenibili a basso impatto ambientale, quali mezzi ibridi o elettrici. Il Comune di Appignano ha partecipato al bando per dotare l’area tecnica di un mezzo elettrico con cassone ribaltabile, con una spesa prevista pari 24.802,60 euro. Il nostro Comune è risultato inserito nella graduatoria e finanziato con un Contributo della Regione Marche di euro 18.802,60 euro al quale abbiamo aggiunto un cofinanziamento comunale pari a 6.000 euro".
"Di recente abbiamo inoltre partecipato ad un altro bando della Regione Marche finalizzato al miglioramento della salubrità e sicurezza degli spazi destinati ai nostri ragazzi e agli operatori scolastici - aggiunge la nota - L’iniziativa, promossa negli ambiti degli assessorati all’Edilizia Scolastica e all’Istruzione della Regione, prevede l’istallazione di impianti di Ventilazione Meccanica Controllata nelle classi e negli spazi adibiti alla didattica delle nostre scuole. Gli impianti VMC hanno l’obiettivo di effettuare il ricambio d’aria tramite immissione nelle aule di area esterna ed estrazione dell’aria interna ed inoltre si configurano anche come forma di efficientamento energetico. Il progetto presentato dal Comune di Appignano è rientrato tra gli interventi finanziabili per i Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti - conlcude - L’importo finanziato dalla Regione Marche è di 68.000 euro per 17 aule su 25".
L’Amministrazione Comunale di Appignano ha deliberato un contributo pari al 60% del costo del tampone molecolare (considerando un costo massimo del tampone di 80 euro).
L’iniziativa è rivolta ai cittadini residenti ad Appignano, che decidono di fare privatamente l'esame del tampone molecolare a seguito di tampone rapido positivo o su specifica richiesta del proprio medico curante . Il cittadino paga al laboratorio il 40% del costo del tampone molecolare. Poi il laboratorio fattura il restante 60% al Comune. All'iniziativa possono aderire laboratori analisi con requisiti previsti nel bando emesso dal Comune di Appignano e che sottoscrivano apposita convenzione con il Comune medesimo.
"Considerati il carattere particolarmente diffusivo della pandemia che ha portato alla terza ondata in atto e l’incremento dei casi anche nel territorio comunale, abbiamo ritenuto importante favorire una veloce esecuzione del tampone molecolare al fine di poter tempestivamente individuare soggetti positivi, che potrebbero essere potenziali e magari a volte inconsapevoli diffusori del virus". Ha speigato il Sindaco Mariano Calamita
"L’iniziativa del Comune si affianca alla campagna vaccinazioni della Regione Marche - ha concluso - che dal proprio sito ricorda a tutti l’importanza della vaccinazione per poter superare la fase critica della pandemia".
Giovedì 18 marzo si celebra la Giornata mondiale del riciclo - Global Recycling Day.
È stata istituita nel 2018 dalla Global Recycling Foundation, un movimento internazionale che ha come scopo sensibilizzare sull'importanza del riciclo.
Nella nostra provincia, grazie all’azione continua di sensibilizzazione del Cosmari e soprattutto grazie all’attenzione di tutti i cittadini sui temi ambientali e sulla gestione dei rifiuti, in questi ultimi anni sono stati raggiunti risultati molto importanti. Infatti, da oltre un decennio i Comuni del maceratese a cui si è aggiunto recentemente anche Loreto, grazie al servizio “Porta a Porta” avviato nella stragrande maggioranza di città e paesi, sono ai vertici, sia a livello regionale che nazionale, per la percentuale di raccolta differenziata.
Nel 2020 la percentuale media è stata del 74,96% ritornando a salire in confronto al 2019 quando era del 72,51% e al 2018 quando fece segnare il 73,33%. Molti i comuni che sono sopra l’80% come Visso, Camporotondo di Fiastrone, Belforte Del Chienti, Appignano, Montecassiano, Urbisaglia, Montelupone. Un buon inizio per questo 2021, la percentuale media è superiore al 75%.
Quindi standard quantitativi e qualitativi di tutto rispetto, migliorati dalla valorizzazione fatta negli impianti del Cosmari, dove i materiali riciclabili vengono selezionati, recuperati e avviati al recupero come “materia prima seconda” e affidati ai consorzi di filiera del sistema Conai, per avere una nuova vita ed essere trasformati in quello che erano originariamente o in nuovi oggetti.
Quindi nella giornata in cui si celebra il riciclo crediamo sia importante focalizzare l’attenzione, come sempre, sulle “buone pratiche” della differenziazione dei rifiuti, ricordando che bisogna rispettare alcune facili regole. Innanzitutto controllare sempre il giorno e la tipologia di rifiuto da conferire, osservando gli orari di esposizione fuori casa dei sacchetti.
Poi bisogna ricordare che si posso riciclare tutti gli imballaggi in plastica, carta, cartone, cartone per bevande (tipo tetrapak), alluminio, barattolame metallico, vetro (bottiglie e barattoli), oltre a rifiuti organici (scarti di cibo), indumenti usati, oli vegetali esausti.
Altra regola del 'riciclo perfetto' è quella di rimuovere cibo e liquidi dai materiali riciclabili. Questo per scatole, bottiglie e barattoli significa semplicemente raschiare velocemente o risciacquare in modo rapido, magari utilizzando il proprio tovagliolino di carta a fine pasto, non c'è bisogno di una pulizia a fondo mentre maggiore attenzione serve per la carta. Basta ricordarsi che non si ricicla la carta sporca di cibo, di solventi, sostanze chimiche e vernici e gli scontrini. Tutti gli imballaggi compostabili possono essere gettati nell’umido o organico che dir si voglia.
Importante anche utilizzare i centri di raccolta (le isole ecologiche comunali) per gettare i cosiddetti rifiuti Raee (elettrici ed elettronici) ma anche gli ingombranti oppure le lampadine fluorescenti ma anche toner. Fondamentale non abbandonare i rifiuti nei pressi dei contenitori stradali o peggio ancora lungo le scarpate o le strade. Altra riflessione da fare è quella che coinvolge le aziende, che possono trovare soluzioni per ridurre l'impatto ambientale dei rifiuti e della plastica magari utilizzando materiali innovativi, tra cui le bioplastiche evitando contenitori usa e getta o comunque materiali non riciclabili.
Proprio si questi temi, in questi gironi, il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) ha diffuso un sondaggio Ipsos su come i consumatori vedono il packaging.Il 48% degli italiani - quasi un intervistato su 2 - privilegia imballaggi che permettono di visualizzare facilmente la data di scadenza del prodotto. Subito dopo l'attenzione va alle caratteristiche 'sostenibili' del pack, soprattutto a quelle legate al suo fine vita come la compostabilità (37%) e riciclabilità (36%). Quindi l'imballaggio e le sue caratteristiche ambientali sono elementi che condizionano le scelte di acquisto dei consumatori (73% dei rispondenti). Il prodotto è sostenibile se il suo imballaggio è riciclabile (per il 71% dei rispondenti) o se è realizzato con materiale riciclato (69%). Se un pack non risulta riciclabile, 1 italiano su 4 (25%) lo acquista lo stesso; il 47% lo acquista ma mal volentieri; il 22% cambia idea e si orienta su un prodotto con pack riciclato o riciclabile, il 5% - 1 italiano su 20 - oltre a non acquistarlo, ne sconsiglia anche l'utilizzo nella cerchia di amici e familiari. Il 39% degli Italiani apprezza anche imballaggi che fra le loro caratteristiche hanno riutilizzabilità o richiudibilità, come ha riportato l’Ansa.
Quindi in una giornata così importante è bene citare Jung quando afferma che ognuno di noi “è quello che fa e non quello che dice che farà” È’ bene continuare a fare la raccolta differenziata, prestando attenzione e consapevoli della responsabilità che abbiamo, producendo ancora troppi rifiuti, spesso inutili, del loro corretto smaltimento, senza dimenticare che il segreto vero sta nel perseguire, giorno dopo giorno, una riduzione della produzione dei nostri rifiuti.
Intanto Cosmari, con tutti i propri operatori e con la propria impiantistica, continuerà a lavorare con serietà e professionalità, al fianco dei cittadini maceratesi con l’obiettivo primario di preservare l’ambiente.
Il Presidente della Provincia Antonio Pettinari e il sindaco di Appignano Mariano Calamita hanno firmato un accordo per effettuare un intervento di manutenzione straordinaria su tratti di un muretto al km 3,8 della provinciale 75 “Jesina”, nel centro abitato del Comune di Appignano.
Con tale convenzione, la Provincia di Macerata effettuerà la redazione della progettazione definitiva, esecutiva e la direzione dei lavori, mentre l’Amministrazione di Appignano si impegna a finanziare l’intervento del valore complessivo di 110mila euro.
Il lavoro consiste nella sostituzione dell’attuale muretto in pietro situato lungo la provinciale Jesina, con un nuovo muro in cemento armato, arretrato di circa 50 metri rispetto alla situazione odierna, per ricavare un marciapiede. Inoltre la sua altezza aumenterà leggermente per seguire l’andamento della scarpata fino a raggiungere un’altezza di 1,5 metri.
“La Provincia ha sempre lavorato in sinergia con le istituzioni e con le Amministrazioni locali - dichiara Pettinari - mettendo insieme risorse umane ed economiche per perseguire gli interessi comuni. Anche la stazione unica appaltante ha questo intento: essere di supporto al territorio per effettuare le procedure di gara e agevolare così il lavoro dei Comuni della nostra provincia. Ora con l’Amministrazione di Appignano condivideremo un opportuno cronoprogramma procedurale che tenga conto delle esigenze organizzative della progettazione e della celerità di realizzazione dell’intervento”.
Aggiunge il Sindaco Calamita: “Abbiamo stipulato un’importante collaborazione che ci permette di realizzare un muro di contenimento, con funzione di protezione dall’erosione provocata da agenti atmosferici, nel tratto di via IV Novembre, sede di strada provinciale n. 57 Iesina. Questo atto testimonia quanto sia importante per le comunità avere delle istituzioni che collaborano insieme, intraprendendo iniziative concrete che abbiano delle ricadute positive nei territori. Per Appignano realizzeremo quindi un’importante opera di messa in sicurezza e di riqualificazione del territorio. Con l’occasione della realizzazione dell’opera, l’APM ha programmato altresì di effettuare la sostituzione del tratto di fognatura presente lungo via IV Novembre, che ormai risulta inadeguata al corretto smaltimento delle acque reflue”.
In occasione dello scorso Natale l’Amministrazione comunale di Appiganano, portando avanti l’iniziativa ideata nell'ambito dell’assessorato al turismo e attività produttive, aveva deciso di abbellire tutte le attività commerciali del paese donando loro un piccolo abete.
I negozianti locali li avevano decorati in base alla loro creatività, colorando così le vie del paese. In un momento complesso quegli alberelli sono diventati simbolo di Comunità, segno tangibile di vicinanza tra Istituzione e Cittadini.
Naturalmente, terminate le feste, gli alberi sono stati ritirati e poi ripiantati.
Infatti, ora i piccoli abeti hanno trovato casa: sono stati infatti piantumati per rendere gli spazi naturali del comune, già Bandiera verde da oltre un decennio, ancora più ricchi.
Un gesto dalla forte valenza simbolica: un giorno le persone passeggeranno sotto l’ombra di quegli alberi che sono stati in grado di strappare un sorriso anche nel Natale più difficile che abbiamo mai avuto.
Finisce con l'auto in un dirupo: donna a Torrette in eliambulanza.
L'incidente si è verificato, intorno alle 8: 30 della mattinata odierna, ad Appignano lungo la Provinciale 57 in località Verdefiore.
Per cause in corso di accertamento, una donna, alla guida della propria auto, ha perso il controllo del mezzo che è poi finito una scarpata ai bordi della carreggiata. La vettura ha quindi finito la sua corsa in un dirupo profondo circa 3 metri, fermata dagli alberi.
Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei Vigili del Fuoco. I pompieri hanno estratto la conducente dalle lamiere dell'auto. La donna è stata successivamente trasferita a Torrette, in eliambulanza, per le cure del caso.
Sul luogo dell'incidente presenti anche i carabinieri.
Ad un mese dalla sentenza, lo scorso 12 febbraio il Tribunale di Macerata ha definitivamente archiviato la querela proposta dall'ex presidente della pro loco, Luca Buldorini, nei confronti dell'attuale presidente, Mariella Carnevali.
"Il Buldorini si era sentito diffamato da un post pubblicato su Facebook durante la campagna elettorale per le ultime amministrative di Appignano - spiega il direttivo della Pro Loco in una nota - nel quale si sosteneva che i debiti della Pro Loco al momento del passaggio delle consegne fra il vecchio e nuovo presidente non erano di circa 6mila euro, come dichiarato dal Buldorini, ma di circa 20mila euro come si era potuto scoprire in seguito".
Il Giudice, preso atto che quanto dichiarato nel post dalla presidente Carnevali era vero in quanto fondato su documentazione fiscale inoppugnabile e che Buldorini non ha potuto smentire, ha escluso qualsiasi intento diffamatorio.
"L'archiviazione rappresenta la pietra tombale di questa triste vicenda messa in piedi in maniera azzardata e temeraria. Resta il rammarico per lo sperpero di soldi, energie e lavoro costato ai volontari della Pro Loco. Si ringrazia inoltre l'avv. Vando Scheggia per la difesa" conclude il direttivo della Pro Loco Appignano.
Ieri, 9 febbraio, nel corso dell’evento in diretta “Seconda guerra mondiale e Foibe” organizzato dall’Ass. Prometeo con il patrocinio del Comune di Appignano si è consumato l’ennesimo episodio di zoombombing che ha avuto come oggetto tematiche legate al giorno della memoria e del ricordo.
Mentre la moderatrice Daniela Zepponi si apprestava ad aprire l’incontro per poi passare la parola al prof. Ventrone di UNIMC alcuni utenti, una decina circa, hanno iniziato a trasmettere bandiere naziste, video inneggianti a Hitler, discorsi di Mussolini e audio di bestemmie. Il Sindaco Calamita, insieme alla Zepponi hanno provveduto immediatamente a riportare la calma escludendo gli aggressori, che al resto hanno aggiunto insulti misogini, di avversione nei confronti delle donne, rivolti verso chi li stava silenziando.
Un atto come questo non può essere considerato una semplice bravata: per il momento scelto, dedicato al ricordo dei morti e per le modalità violente, che hanno lasciato nei presenti un profondo senso di sgomento di fronte all’accaduto.
Da anni il Comune di Appignano, insieme alla Scuola e alle Associazioni locali s’impegna per fa sì che nei giovani cresca una coscienza critica e si faccia strada l’idea che il rispetto dell’altro e delle Istituzioni non può essere ma travalicato, tanto meno quando si usa un mezzo digitale.
E proprio perché le voci dei molestatori erano quelle di persone molto giovani, tanto più si ritiene necessario intervenire per fermare (e poi formare) chi ha ancora tanta strada da percorrere.
Dice la Presidente Prometeo Tiziana Tosoroni “L’episodio di ieri, immotivato e violento, è assolutamente da condannare e non può essere derubricato a ragazzata. E’ proprio per evitare il verificarsi di situazioni come queste e per sensibilizzare tutti che continueremo a impegnarci nella realizzazione di eventi che portino avanti cultura, storia e memoria e allo stesso tempo porteremo avanti una denuncia che permette capire cosa è successo e chi è stato.”
Anche il Prof. Ventrone commenta l’accaduto "Ragazzini che credono di fare gli anticonformisti esaltando il nazismo, senza sapere che i primi a essere ridotti al silenzio, in un regime come quello nazista, sarebbero proprio gli anticonformisti, quelli che oltrepassano il recinto definito dal regime"
A conclusione il Sindaco Calamita non può che riprendere l’intervento espresso ieri sera al termine del convegno: “Gli uomini di cultura e gli storici con le loro testimonianze dei fatti devono continuare ad aiutarci al fine di evitare l'avvio di spirale di violenza”.
Come Sindaco ci tengo a precisare che “Il gesto viene condannato da tutto il Consiglio Comunale, oggi infatti ho ricevuto telefonate di solidarietà dai Capigruppo di minoranza che hanno espresso tutta la loro condanna ai gesti compiuti ieri sera. Tutto il Consiglio Comunale auspica di continuare sul percorso della diffusione della cultura del confronto e del dialogo caposaldi della democrazia, lavorando a stretto contatto con la scuola, con le famiglie e con le Associazioni del territorio”
Questione Inrca Appignano se ne parlerà in un’assemblea pubblica.
Il 4 febbraio, nel corso della riunione indetta dal Sindaco Mariano Calamita, con i Capo gruppo consiliari del gruppo di maggioranza "Costruiamo Insieme " Alessio Gianfelici, di minoranza "Su la testa Luca Buldorini e "Vivere Appignano " Vittoria Trotta, al fine di consentire una trattazione dell’argomento quanto più possibile partecipata, concordemente è stato condiviso e convenuto di annullare la convocazione del Consiglio comunale e di trattare il medesimo argomento in un’Assemblea pubblica “Inrca: Passato e Futuro” che è già stata fissata per la data del 13 febbraio prossimo alle 15:30 e che potrà essere seguita su https://appignano.civicam.it
“Nel corso dell’Assemblea si darà ampio spazio a tutti i rapporti che nel corso degli anni sono intercorsi tra Comune di Appignano, Ente/Fondazione Falconi ed INRCA, saranno ricostruiti in modo approfondito i fatti accaduti dal 2002 ad oggi, anche con possibili testimonianze di chi ha affrontato le varie fasi” – fa sapere l’Amministrazione comunale - . “ Vi sarà uno spazio dove i gruppi di opposizione potranno evidenziare perplessità e porre delle domande ai partecipanti, uno spazio” question time” che permetterà di affrontare le domande e le perplessità poste invece dai cittadini, soprattutto sarà l'occasione per parlare non solo del passato e del presente, ma del futuro dell’INRCA stessa ad Appignano.
Le domande da parte dei cittadini dovranno essere inviate esclusivamente al protocollo del Comune di Appignano al seguente indirizzo mail: info@comune.appignano.mc.it entro le ore 24.00 dell’11 febbraio.
Siamo certi – conclude l’Amministrazione comunale che solo una reale e leale collaborazione tra tutti consentirà di poter portare a compimento l'opera”.
Nelle prime ore di questa mattina, 30 Carabinieri della Compagnia di Macerata, a conclusione di un’attività investigativa finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e ad una applicazione della misura coercitiva dell’obbligo di firma.
L’indagine ha avuto inizio nel mese di febbraio 2020, quando i Carabinieri della Stazione di Appignano nel corso dei consueti servizi di controllo del territorio, insospettiti da alcuni movimenti insoliti di persone e mezzi, hanno fatto ulteriori approfondimenti che, corroborati da accertamenti ed attività investigative varie, hanno permesso di rilevare una cospicua attività di spaccio di cocaina, in favore di acquirenti residenti ad Appignano, ma anche a Macerata e nei comuni limitrofi.
L’indagine, condotta dai Carabinieri di Appignano con la collaborazione dei colleghi di Apiro e della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Macerata, nel pieno dell’emergenza legata alla pandemia Covid-19, si è articolata attraverso l’effettuazione di numerosi servizi di osservazione ed il ricorso ad indagini tecniche, che hanno permesso di documentare in modo compiuto il “modus operandi” degli spacciatori ed i loro rapporti con i consumatori. Individuata la “location” dello smercio in un’abitazione di campagna sita tra Macerata ed Appignano, è stato possibile accertare che i clienti arrivavano e, senza neanche scendere dal veicolo, in pochissimi secondi venivano riforniti dagli spacciatori; in diverse altre circostanze, invece, due degli indagati spacciavano “a domicilio”, una volta ricevuta la richiesta dai consumatori.
Gli indagati, due cittadini stranieri residenti a Macerata (un uomo cinquantenne ed una donna quarantenne) e due italiani (un cinquantenne di Corridonia ed un trentacinquenne di Appignano), dovranno rispondere del reato di spaccio in concorso.
Per l’esecuzione dei provvedimenti cautelari emessi dal Giudice Per le Indagini Preliminari Dott. Claudio Bonifazi, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Enrico Riccioni, oltre ai militari della Compagnia Carabinieri di Macerata, ha collaborato personale dell’Arma appartenente al Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Ancona, al Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata ed al Nucleo Cinofili di Pesaro.
I reparti speciali dell’Arma, nell’ambito delle rispettive ispezioni esperite nei confronti di un panificio, ove uno degli arrestati esercita la propria attività lavorativa in qualità di operaio, hanno rilevato gravi infrazioni alle normative speciali vigenti.
In particolare i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, hanno accertato l’inadempienza alle prescrizioni in materia di contenimento del Covid-19 nei luoghi del lavoro, nonché l’inosservanza di altre norme, elevando sanzioni per un totale di euro 15.700.
Analogo risultato è conseguito agli accertamenti effettuati dai militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Ancona che, a seguito dell’attività ispettiva condotta, hanno proceduto, di concerto con la competente Autorità Sanitaria Locale (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione), alla sospensione dell’attività limitatamente all'area di lavorazione del forno .
Nel corso delle perquisizioni eseguite in fase di esecuzione delle misure cautelari, presso l’abitazione di uno degli arrestati sono stati rinvenuti bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e sostanza da taglio (mannite) per stupefacenti. L’indagine conclusasi con l’esecuzione delle ordinanze di misure cautelari odierne, ha permesso di ricostruire circa 2.190 cessioni, corrispondenti ad un quantitativo di 1800 grammi di cocaina, per un controvalore stimato in oltre 160.000 euro.