Ancona

Il cuore grande di Achille Lauro: visita ai piccoli pazienti dell'ospedale di Ancona

Il cuore grande di Achille Lauro: visita ai piccoli pazienti dell'ospedale di Ancona

È stato un pomeriggio davvero speciale quello di ieri agli Ospedali Riuniti di Ancona, che hanno ricevuto la visita di Achille Lauro poche ore prima del suo concerto a Pescara. Un appuntamento straordinario del “tour parallelo” che l’artista sta compiendo nei reparti pediatrici di alcuni ospedali italiani e che a Torrette ha voluto incontrare i bimbi della cardiochirurgia pediatrica e i pazienti del Centro Clinico NeMO, la settima sede dei Centri Clinici impegnati nella cura e nella ricerca sulle malattie neuromuscolari. Una visita che ha regalato emozioni e ha donato ai giovani pazienti il sogno di continuare a credere che tutto sia possibile, nonostante la sfida di dover affrontare una malattia complessa. Ed è proprio così, perché Achille Lauro, accolto dal neo direttore sanitario, Claudio Martini, dal direttore medico di presidio Leonardo Incicchitti e dal direttore della cardiochirurgia pediatrica, Marco Pozzi, ha incontrato i piccoli rispondendo all’invito di essere con loro in reparto.   Una festa di sorrisi e di giochi. Bimbi, genitori, operatori, medici e direttori, insieme, come racconta Martini: "Oggi è stata una bella giornata, vedere i sorrisi sui volti di questi bimbi mi ha riempito il cuore di gioia. E’ incredibile come semplici gesti creino un’energia e una forza interiore che ci fanno sentire, anche durante un ricovero ospedaliero, sereni e invincibili. Ringrazio Achille Lauro per la bellissima sorpresa che ha illuminato la giornata dei bambini e delle loro famiglie”.   E poi la visita è continuata al Centro NeMO, dove Lauro, accompagnato dal team multidisciplinare degli operatori, ha dedicato un’attenzione speciale ad ogni paziente, soffermandosi in ogni camera del reparto e incontrando poi gli ospiti più giovani nella palestra. Un momento di straordinaria di semplicità, fatto di ascolto, di scambio di esperienze, di progetti, di confidenze e tante risate, come si fa quando si incontra un amico.  Sì, perché la visita di Achille Lauro al NeMO Ancona nasce proprio da una storia di amicizia, tanto impensata quanto vera, tra l’artista e Franceso Venturi, giovane poeta marchigiano, paziente del Centro, che fin da piccolo convive con la distrofia muscolare di Duchenne e con la grande passione per la poesia. È Lauro che dedica la prefazione e postfazione alla sua opera prima "Tutto di Me", una raccolta di poesie e "flussi di pensiero", così come li definisce il giovane autore. E proprio ieri, 7 settembre, si è celebrata la IX Giornata mondiale la Giornata mondiale sulla Distrofia di Duchenne e Becker, la patologia genetica rara di cui è affetto Francesco e che coinvolge oggi oltre 250.000 persone in tutto il mondo. E come le coincidenze che accadono quando i sogni si realizzano, insieme a Lauro, si è celebrato il peso della leggerezza di chi ama la vita e la sua bellezza, nonostante il limite, come il palloncino rosso simbolo della Giornata, che sa prendere il volo e andare lontano, nonostante la sua fragilità. "È straordinario per noi celebrare la giornata mondiale di sensibilizzazione sulla distrofia di Duchenne con il messaggio di possibilità e talento che Achille Lauro ha donato ai nostri ragazzi – dichiara Alberto Fontana, presidente dei Centri Clinici NeMO – Oggi abbiamo avuto l’opportunità di condividere il desiderio di vita e di progetti per il futuro; di raccontare il coraggio di affrontare i propri limiti, senza il timore della complessità della malattia. Abbiamo celebrato la bellezza di esserci l’uno per l’altro, nell’amicizia e nel valore della cura che il Centro NeMO rappresenta per tutte le famiglie che vivono l’esperienza di una malattia neuromuscolare".  Un pomeriggio speciale insieme ad un amico, è stato il tempo trascorso con Achille Lauro agli Ospedali Riuniti di Ancona che, con grande disponibilità, ha anche firmato autografi, fatto selfie e scatti fotografici, con tutti coloro che si sono avvicinati con garbo per chiedergli di immortalare quel momento. E lui, come si fa con gli amici, con delicatezza ha continuato a mettersi in posa, donando emozioni e continuando a sorridere.    

08/09/2022 12:35
Atletica, inarrestabile Tamberi: vince la seconda Diamond League consecutiva

Atletica, inarrestabile Tamberi: vince la seconda Diamond League consecutiva

Gianmarco Tamberi torna a vincere nella finale di Zurigo: l'oro olimpico ed europeo si conferma campione della Diamond League nel salto in alto, conquistando il diamante per il secondo anno consecutivo. Una prestazione eccezionale di Gimbo che stabilisce all'ultima gara dell'anno il miglior risultato stagionale, di nuovo con la misura di 2,34m. Tamberi ha battuto l'americano JuVaughn Harrison che lo aveva sorpassato con un salto da 2,32m alla prima prova (per poi piazzarsi al secondo posto con 2,34m ma con un errore in più). Per Gimbo è un'altra dimostrazione di classe straripante, e per festeggiare si inginocchia dinanzi alla novella sposa Chiara Bontempi e le regala il bouquet di fiori del vincitore.  (fonte: Ansa Marche)

08/09/2022 10:12
Travolta e uccisa sulle strisce, niente autopsia per "Toffee": Procura indaga per omicidio stradale

Travolta e uccisa sulle strisce, niente autopsia per "Toffee": Procura indaga per omicidio stradale

La Procura di Ancona non ha disposto un'autopsia sul corpo di Daniela Volponi, 57 anni, morta ieri a Falconara dopo essere stata investita sulle strisce pedonali sulla Flaminia all'altezza del sottopasso ferroviario nel quartiere di Villanova (leggi qui l'articolo). Le cause del decesso sono chiare ma ciò che non è chiaro è la modalità con cui è avvenuto l’incidente. La salma, che si trova all'obitorio dell'ospedale di Torrette, sarà restituita ai familiari per darle poi l'ultimo saluto. Il fascicolo aperto dal pm Ruggiero Dicuonzo per omicidio stradale è per ora a carico di ignoti. Il magistrato attende l'informativa dalla polizia locale di Falconara, con i rilievi effettuati e le testimonianze raccolte, per avere un quadro sulla esatta dinamica dell'incidente.  La donna, che tutti conoscevano con il nome "Toffee" per via della sua passione per Vasco Rossi (era fan e amica del rocker), è stata travolta sulle strisce pedonali, mentre attraversava con il suo cagnolino, da una Mercedes che è stata anche tamponata da un'altra auto secondo una dinamica ancora al vaglio dei vigili urbani. Entrambi i mezzi sono sotto sequestro giudiziario.  

07/09/2022 17:52
Assessori Marche candidati, "Regione in stato di abbandono, Acquaroli li sostituisca"

Assessori Marche candidati, "Regione in stato di abbandono, Acquaroli li sostituisca"

“Considerato che oltre la metà degli assessori regionali sono impegnati nella campagna elettorale e hanno di fatto abbandonato da oltre un mese le loro funzioni istituzionali, dopo averle utilizzate a tale scopo negli ultimi due anni, chiediamo che il presidente Acquaroli provveda a revocare i rispettivi incarichi a Castelli, Carloni, Latini e Aguzzi, procedendo contestualmente alla loro sostituzione”. A chiederlo sono il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti e il capogruppo Maurizio Mangialardi. “Stiamo vivendo giornate cruciali – spiegano i dem - durante le quali anche i governi regionali sono chiamati ad assumere tempestivamente tutti i provvedimenti necessari a mettere al riparo famiglie e imprese dagli effetti del caro energia che rischia di innescare nei prossimi mesi una crisi economica e sociale ben peggiore di quella vissuta negli ultimi due anni a causa del Covid-19.  È molto grave che Castelli, Carloni, Latini e Aguzzi, incuranti del futuro dei marchigiani, non abbiano avuto il buon senso di dimettersi dopo la loro candidatura, paralizzando i lavori della giunta regionale in un momento così importante. Ancora peggio, se possibile, è il comportamento di Acquaroli: o il presidente ha assecondato convintamente le irresponsabili scelte dei suoi collaboratori oppure, più probabilmente, è così politicamente debole da non essere in grado di richiamarli agli impegni che si erano presi con i cittadini all’inizio della legislatura. In entrambi i casi, si tratta di un danno enorme per il tessuto economico e sociale della regione. “Anziché continuare a eseguire gli ordini che gli vengono impartiti da Roma, suggeriamo ad Acquaroli di fare uno sforzo di autonomia e di rispondere per una volta ai bisogni della nostra comunità procedendo in tempi brevissimi alla sostituzione degli assessori candidati”.  

07/09/2022 15:35
Travolta da un'auto mentre attraversa sulle strisce con il cane: muore donna di 57 anni

Travolta da un'auto mentre attraversa sulle strisce con il cane: muore donna di 57 anni

Una donna è stata investita e uccisa da un'auto mentre attraversava la strada sulla Flaminia a Falconara Marittima nei pressi del sottopasso nel quartiere di Villanova. La vittima è Daniela Volponi, 57 anni, residente a pochi metri da dove è avvenuto il tragico incidente.  È ancora al vaglio della Polizia locale la dinamica dell'incidente, avvenuto verso le 9.30: la 57enne stava attraversando la strada sulle strisce pedonali con un cagnolino, quando è stata travolta da una Mercedes: la donna è deceduta in seguito ai gravissimi traumi subiti. Secondo gli accertamenti eseguiti finora, l'auto che l'ha investita è stata anche tamponata da un'altra vettura (alla guida dei veicoli due donne); non è ancora chiaro, però, se l'investimento sia avvenuto prima o dopo il tamponamento; e cioè se la Mercedes si fosse fermata, forse per far attraversare la donna, e l'avesse travolta dopo essere stata tamponata, o se avesse investito la vittima e poi, arrestatasi per questo, fosse stata urtata dall'altra vettura. Sul posto, oltre alla Polizia locale di Falconara, sono intervenuti anche i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e della Croce Gialla. Il cagnolino di piccola taglia, rimasto illeso, è stato preso in custodia da un conoscente della vittima.   

06/09/2022 15:41
Cantieri in A14, prorogato lo stop sino al 12 settembre tra Marche e Abruzzo

Cantieri in A14, prorogato lo stop sino al 12 settembre tra Marche e Abruzzo

Nel tratto A14 Bologna-Taranto tra Marche e Abruzzo, Aspi proroga la sospensione dei cantieri di ammodernamento fino al 12 settembre (in precedenza la scadenza era il 6 settembre) e assicura il transito su tutte le corsie tra Pedaso e Pescara sud per agevolare gli ultimi rientri. Lo fa sapere Autostrade per l'Italia. "Per agevolare gli ultimi spostamenti degli utenti dalle località di mare verso i grandi centri urbani, - scrive la società - Autostrade per l'Italia ha stabilito la proroga della sospensione dei lavori con impatto sulla viabilità fino alla giornata di lunedì 12 settembre". "La rimozione dei cantieri di ammodernamento continuerà ad assicurare nelle ore diurne - caratterizzate da flussi di traffico più intensi - il transito su tutte le corsie lungo la A14 Bologna-Taranto, sia nel tratto marchigiano che in quello abruzzese" si legge ancora nella nota. Il piano di ammodernamento della rete, avviato da Autostrade per l'Italia sulla tratta della A14 tra Pedaso e Pescara Sud, "così come previsto nel cronoprogramma, condiviso con gli Enti Territoriali sotto la supervisione del Ministero delle Infrastrutture delle Mobilità Sostenibili, riprenderà in modo continuativo a partire dalle ore 22 di lunedì 12 settembre. Con l'obiettivo di favorire gli spostamenti in vista delle festività, sono previste ulteriori sospensioni delle lavorazioni in occasione del Ponte del primo novembre (dalle ore 6 di venerdì 28 ottobre alle ore 22 di mercoledì 2 novembre) e nel mese di dicembre".  

05/09/2022 18:48
Le Marche tornano su Rai1: protagoniste del programma Camper per 5 giorni

Le Marche tornano su Rai1: protagoniste del programma Camper per 5 giorni

Per cinque giorni, dalla puntata di ieri al 9 settembre, le Marche dei borghi storici saranno le protagoniste del viaggio di Camper, il programma di fine mattinata di Rai 1, condotto da Roberta Morise e Tinto, che accompagna per tutta l’estate i telespettatori in un viaggio attraverso le più affascinanti e interessanti località di vacanza della Penisola. In questo viaggio non potevano mancare le Marche dei borghi, fiori all’occhiello della regione, vero patrimonio culturale fatto di bellezze paesaggistiche e ricco di storia o, meglio, di storie, quelle che animano il Festival Marchestorie. Un’iniziativa pensata dall’assessorato regionale alla Cultura che ha previsto un bando riservato a progetti dei comuni marchigiani fino a 5.000 abitanti e ai nuclei storici di particolare rilievo per la realizzazione di un evento di spettacolo che interpreti una storia sulla propria identità storica o contemporanea. Ne è derivata una graduatoria e i primi dieci comuni possono beneficiare di una maggiore visibilità attraverso una strategia di comunicazione integrata del progetto presentato e del territorio comunale, attraverso ulteriori azioni mirate di promozione a livello nazionale. Il viaggio di Camper rientra in questa direzione. A farsi conoscere, con numerosi passaggi distribuiti nel corso di ciascuna puntata della trasmissione, saranno i primi dieci in graduatoria: Ascoli Piceno e il borgo di Castel Trosino; Matelica e il borgo di Braccano; Macerata e Villa Ficana; Montefiore dell’Aso; Sirolo; Force; Roccafluvione; Montecosaro; Visso; Fiastra; Fermo; Acquasanta; Cartoceto; Force; Palmiano e Venarotta. Accanto a questa campagna promozionale, è prevista una fitta serie di interventi sulle altre reti nazionali Rai e La7 e sui principali quotidiani locali e nazionali.  

05/09/2022 16:35
Caro bollette, Cesetti (Pd): "Nessuna risposta, Acquaroli propone il nulla cosmico"

Caro bollette, Cesetti (Pd): "Nessuna risposta, Acquaroli propone il nulla cosmico"

“Il centrodestra continua a presentare il suo libro dei sogni agli italiani, ma dove attualmente governa, come nelle Marche, non è riuscito a dare neanche una risposta al tema del caro bollette che sta colpendo famiglie e imprese, con il rischio di generare una drammatica crisi economica e sociale”.  È l’affondo del consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti. “Se guardiamo proprio alla nostra regione – continua Cesetti -  la giunta Acquaroli appare completamente allo sbando, paralizzata dalla campagna elettorale che vede impegnati ben quattro assessori su sei, peraltro titolari di deleghe strategiche come il bilancio (Castelli), lo sviluppo economico (Carloni), il lavoro (Aguzzi) e l’istruzione (Latini)”. “Nel 2020 la giunta Ceriscioli, all’interno della quale ricoprivo l’incarico di assessore al Bilancio, stanziò ben 210 milioni di euro per far fronte all’emergenza della pandemia e dare ossigeno al tessuto economico e sociale marchigiano dopo la fine del primo lockdown”. “Sono passati poco più di due anni, ma sembra trascorsa un’eternità. Il guaio è che il nulla cosmico che oggi propone la giunta regionale non tarderà a produrre effetti negativi sull’intera regione. E se questo è il modello a cui Giorgia Meloni e Matteo Salvini intendono fare riferimento per l’intero Paese, c’è davvero di che preoccuparsi”.

05/09/2022 14:23
Rissa fuori dal locale finisce a bottigliate: 37enne al Pronto Soccorso

Rissa fuori dal locale finisce a bottigliate: 37enne al Pronto Soccorso

Rissa fuori dal locale finisce a bottigliate. Il fatto è accaduto, nella serata di ieri, in un locale sito in zona Archi ad Ancona. Al culmine della baruffa un 37enne, di origini straniere, è stato colpito in volto da un altro uomo con una bottiglia.  È stato lui stesso a chiamare i soccorsi una volta giunto nella propria abitazione e se l’è cavata con diversi punti di sutura sotto l'occhio. Alle forze dell’ordine l'uomo ha raccontato di essere stato malmenato all’esterno del locale. Sul posto oltre alla Croce Gialla sono intervenuti i Carabinieri.

05/09/2022 11:10
Camper si ribalta dopo lo scontro con un'auto. Tre feriti, grave 19enne

Camper si ribalta dopo lo scontro con un'auto. Tre feriti, grave 19enne

Scontro lungo la Statale tra un’auto e un camper: tre feriti, di cui uno (un 19enne) in gravi condizioni. È il bilancio di un incidente avvenuto, alle ore 08.30 circa della mattinata, lungo la S.S.16 nel comune di Camerano all’altezza del centro commerciale. Per cause ancora da accertare, l’auto e il camper si sono scontrati frontalmente. Il mezzo pesante nell’impatto si è poi ribaltato su di un fianco.La squadra dei vigili del fuoco di Ancona, in collaborazione con i sanitari del 118, hanno estratto il conducente dall’autovettura e il passeggero dal camper dai rispettivi abitacoli.  I feriti sono poi stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedaleTorrette di Ancona per accertamenti. Più grave il 19enne al volante dell’auto che è stato trasferito al nosocomio dorico con l’eliambulanza. Mentre il conducente del camper è stato traportato a Torrette con un codice di media gravità. I pompieri hanno poi provveduto alla messa in sicurezza dell’area dell’intervento. Sul posto anche la polizia stradale per i rilievi di rito.

04/09/2022 11:13
La politica italiana al tempo di Tik Tok. Ovvero, leader a caccia di voti tra i giovani (prendendoli in giro)

La politica italiana al tempo di Tik Tok. Ovvero, leader a caccia di voti tra i giovani (prendendoli in giro)

Carlo Calenda, Silvio Berlusconi, Matteo Renzi. Sono i tre nomi che hanno segnato il corso di quest’ultima settimana, quella che di fatto ha aperto ai 30 giorni finali prima delle elezioni del 25 settembre. Tre nomi per tre persone con altrettante storie diverse, il cui comun denomitore dal 29 agosto è uno solo: Tik Tok. La piattaforma ByteDance è diventato improvvisamente il social network più ambito di questa campagna elettorale, forse perché a maggio 2022 il numero di italiani registrati è stato di circa 16 mln (il 76% in più rispetto all’anno precedente). Una cifra importante, se si considera che quasi 1/3 è costituito dai giovani, solitamente avezzi all’uso di Tik Tok per condividere contenuti, dai più leggeri (balletti, tutorial) ai più impegnati (idee, consigli, riflessioni).   Si potrebbe riassumere questa sorta di nuova declinazione della politica nostrana con la ben nota massima - spesso erroneamente attribuita a Niccolò Macchiavelli - per cui “il fine giustifica i mezzi”. Ma qual è esattamente questo fine? Coinvolgere i giovani come se da loro dipendesse il futuro dell’Italia? Rispolverare la facciata di una politica vecchia e stantia? Non è chiaro. C’è da dire che, in anticipo sugli altri, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle erano già approdati nelle scorse settimane sulla nota piattaforma digitale: ma il lato grottesco dell’intera faccenda è che, mentre questi ultimi hanno preferito insistere con una comunicazione più dal taglio istituzionale e fissata sugli argomenti pregnanti del loro programma (Alessandro Zan che parla dei diritti civili o Giuseppe Conte della legge Salvamare), i nuovi arrivati sono sembrati più preoccupati di tener fede alla loro maschera carnevalesca di cera. Ecco allora un Berlusconi ricorrere al vecchio espediente delle barzellette in posa da televendita e al proprio sorriso smagliante "copyright 1994"; un Matteo Salvini che da 'solerte genitore' bacchetta i ragazzi sull’uso delle droghe ("la cannabis è merda, la droga è morte”) o un Renzi che snocciola il proprio curriculum - da capo clan boyscout a presidente del Consiglio nel 2014 - con simpatia e fresca verve giocando fra il suo pseudo inglese e il corsivo di Elisa Esposito, rispetto a un Calenda più impacciato e in cerca di credibilità con un “non so ballare, sembro un orso ubriaco”. Di fronte a questa sostanziale deriva, è quasi inevitabile non lasciar trasparire dai cellulari una generale presa per i fondelli nei confronti di quei 5 mln di giovani iscritti di cui sopra. Del resto, anche Enrico Letta lo aveva asserito nelle ultime ore - “Tik Tok è una cosa seria” - facendo quasi da èco a una Giorgia Meloni che nel suo sostenuto esordio telematico si era affidata all'evergreen “Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana”. Questo prima di deviare su temi che finora hanno spaziato dagli animali domestici allo sport come soluzione alle devianze giovanili (bypassando completamente i punti più controversi del programma di Fratelli d'Italia: scuola, lavoro, legge 194). Un vero e proprio esodo, dunque, quello dei partiti e dei loro leader, che però non sembra tener conto del pensiero reale dei ragazzi: e cioè che dei politici, a loro, non gliene frega proprio nulla. Li vedono e "skippano". Al massimo, si divertono a definirli cringe, boomer, o a prenderli in giro come fanno già gli adulti. Forse, allora, la chiave della credibilità oggi si nasconde dietro la megalomania di questi neo influencer: quella di lasciare che i giovani esprimano le loro idee rispetto alla politica nostrana, raccontino delle loro aspettative e desideri, o di ciò che li spaventa maggiormente. Insomma, meno video e più attenzione all’ascolto: a quel punto, qualcosa è possibile che cambi anche per noi. (foto: ANSA)

04/09/2022 10:00
Strage di via Carini, 40 anni dopo. Ecco perché è importante ricordare il gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa

Strage di via Carini, 40 anni dopo. Ecco perché è importante ricordare il gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa

Una raffica di Kalashnikov AK-47 può bastare per uccidere un uomo. Ma per riservare lo stesso destino alle sue idee e azioni, serve l’indifferenza e l’oblio. In occasione del 40° anniversario dalla scomparsa del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa – occorsa con l’attentato mafioso in via Carini il 3 settembre 1982 – il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha scelto di riportare l’attenzione pubblica su uno dei pensieri più esaustivi del fu Prefetto di Palermo: “Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli”. Una riflessione (al tempo) volta a smuovere le coscienze e auspicare un futuro degno di essere vissuto per le nuove generazioni, pacifico e scevro da ogni paura dal punto di vista sociale e civile. Dalla Chiesa aveva abnegazione nello svolgere il proprio lavoro e buon senso nell’esporsi a livello mediatico. Lui, che durante la Seconda Guerra Mondiale partecipò alla Resistenza contro il nazifascismo; che posto al comando della Legione carabinieri di Palermo condusse in prima persona quelle indagini operate dalla seconda metà degli anni ’60 e i cui risultati finirono nel famoso “Rapporto dei 114” (riferito alle cosche mafiose di Cosa Nostra); che nel pieno degli anni ’70 guidò il contrasto al terrorismo brigatista, forte anche delle rivelazioni fornite dal pentito Patrizio Peci. Finchè non fece ritorno a Palermo nella primavera del 1982 (sotto il governo Spadolini) nelle vesti di prefetto, con la promessa da parte dello Stato di “poteri speciali” utili a portare avanti la lotta contro Cosa Nostra. Poteri che, in realtà, non gli furono mai concessi. Eppure, nel limite delle proprie possibilità, dalla Chiesa portò avanti le sue inchieste, puntando alla pancia delle pubbliche amministrazioni (colpevoli, secondo lui, di favorire le infiltrazioni criminali all’interno delle istituzioni) e riuscendo persino a redigere il cosiddetto “Rapporto dei 162” (nel quale veniva ricostruito l’organigramma delle famiglie mafiose palermitane). L’ostracismo locale e nazionale, però, non tarda a manifestarsi. Il generale piemontese viene presto isolato dai suoi  colleghi, trovandosi per questo costretto anche a fare i conti con la muta ostilità dei politici siciliani. Le sue azioni vengono d’un tratto sminuite e derise, e - non ultimo - anche il suo secondo matrimonio con Emanuela Setti Carraro finisce con l’essere strumentalizzato (lei di 30 anni più giovane). Per capirci, in un’intervista al Manifesto (agosto 1982) un anonimo funzionario della questura di Palermo dichiarò: “Dalla Chiesa farebbe bene ad andarsi a sciacquare le palle al mare e a non rompere i coglioni qui da noi”. Era chiaro che la precisa e minuziosa strategia del gen. aveva suscitato il panico tra i mafiosi e i loro garanti nascosti tra le fila della politica - Democrazia Cristiana in prima linea - e della magistratura: sua l’espressione “ingiustizia che assolve” usata per definire le sentenze dei giudici sospettosamente indulgenti nei confronti di taluni criminali. Abbastanza da decretarne la condanna a morte, insieme alla moglie e l’agente di scorta Domenico Russo. Un destino tragico e silente, comune a tutti coloro che in quegli anni - da sotto una toga, da dietro una divisa o con una penna in mano - avevano la sfortuna di costituire un’anomalia all’interno del complesso sistema italiano: colpa di quell’ostinata propensione a “servire lo Stato, preservare le leggi, combattere per la giustizia civile in nome della collettività”. Una serie di requisiti che lo stesso dalla Chiesa esigeva da ogni giovane aspirante carabiniere a dispetto di sacrifici e rinunce, e che in qualche modo andrebbero reintegrati all’interno di una società come quella attuale che, nonostante i potenti mezzi a disposizione, dell’opportunismo e dell’omertà sembra voler insistere nel farne i pilastri della propria identità (e non solo in riferimento al "cancro mafia").  Il suo discorso (forse) più emblematico, il compianto generale originario di Saluzzo (CN) lo tenne il primo maggio 1982, all’indomani del brutale assassinio per mano mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. “Se esiste un potere, questo è solo dello Stato e delle sue istituzioni e delle leggi. Non possiamo oltre delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti. Potere può essere un sostantivo nel nostro vocabolario, ma anche un verbo. Ebbene io l’ho colto in questo senso e lo voglio sottolineare in tutte le sue espressioni […]. Poter convivere, poter essere sereni, poter guardare in faccia l’interlocutore senza abbassare gli occhi, poter ridere, poter parlare, poter sentire, poter guardare in viso i nostri figli e i figli dei nostri figli senza avere la sensazione di doverci rimproverare qualcosa”.

03/09/2022 10:00
Elezioni, il simbolo del Partito Comunista Italiano torna sulle schede: "Vera grande novità"

Elezioni, il simbolo del Partito Comunista Italiano torna sulle schede: "Vera grande novità"

Dopo molti anni, ritorna sulla scheda elettorale il simbolo del Partito Comunista Italiano. È la "vera grande novità" delle politiche del 25 settembre, secondo il segretario regionale del Pci delle Marche Ruggero Giacomini, in lizza per la Camera nel plurinominale e nel collegio uninominale di Ascoli Piceno, che oggi ha presentato i candidati alla stampa ad Ancona. Gli elettori troveranno la bandiera rossa con falce e martello sovrapposta al tricolore con la scritta Pci sulle schede elettorali "in 8 regioni tra cui le Marche", grazie "ai militanti del partito ed alle centinaia e centinaia di uomini e donne che sotto Ferragosto ai banchetti ci hanno messo la firma, per consentire questo importante passaggio democratico, da cui viene un segnale forte di speranza e di riscossa". "Rivoluzionare il presente, costruire il futuro" lo slogan del manifesto elettorale e della campagna di tesseramento. Nel programma prioritario il tema del lavoro: "più Stato meno mercato" la ricetta proposta per per contrastare il modello capitalista, "che ha reso il lavoro meno sicuro e più precario e che ha danneggiato l'ambiente". Sul fronte sanitario, serve "un'azienda farmaceutica di Stato collegata alla ricerca". No a ogni "discriminazione legata al sesso, alla religione, alla provenienza nazionale, contro ogni forma di razzismo e sessismo". No anche alla politica di "riarmo del governo Draghi che ci sta portando sull'orlo della guerra nucleare", anche se "Putin è un fascista". Il Pci prende le distanze da Italia Sovrana e Popolare, che fa capo a Marco Rizzo: "stanno cercando di intercettare la galassia no vax e no green pass - ha osservato Roberta Coletta, anche lei in corsa per la Camera -, noi siamo a favore dei vaccini, ma vogliamo più trasparenza nei contratti e pensiamo piuttosto al modello vaccinale di Cuba". Ma non c'è stata possibilità di alleanza neanche con Unione Popolare di Luigi De Magistris: "Non siamo a favore dei partiti personali".

02/09/2022 17:27
Crisi economica Marche, j’accuse di Cesetti (Pd): “La giunta Acquaroli colpevole di ritardi e opportunismo”

Crisi economica Marche, j’accuse di Cesetti (Pd): “La giunta Acquaroli colpevole di ritardi e opportunismo”

“La drammatica situazione che si prospetta di fronte alle famiglie e alle imprese marchigiane richiede il varo immediato di una manovra di bilancio che metta a loro disposizione risorse volte ad arginare non solo le pesanti ripercussioni della crisi pandemica, ma anche di quella economica, energetica, idrica, nonché le tendenze inflazionistiche che stanno falcidiando salari, stipendi e pensioni”. Sono le parole del consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, che a tal proposito ha voluto presentare insieme al gruppo dem un’interrogazione al presidente Francesco Acquaroli al fine di sollecitare l’approvazione di una manovra di bilancio in grado di allentare la morsa della crisi che sta stritolando le Marche. “I ritardi delle Marche rispetto ad altre Regioni come l'Emilia Romagna, il Veneto e la Liguria, dove i rendiconti di bilancio sono stati approvati già lo scorso luglio - prosegue il comunicato - rischiano di non offrire alcun riparo ai territori in difficoltà, trasformando rapidamente la crisi economica in una crisi sociale di portata epocale”. “Il colpevole immobilismo della giunta regionale - attacca Cesetti - alimentato dalla candidatura di ben quattro assessori su sei, evidentemente più interessati a conquistarsi un posto al sole in Parlamento anziché risolvere i problemi dei marchigiani, è ancora più grave perché disattende clamorosamente l’impegno che il consiglio regionale affidò alla giunta Acquaroli il 12 luglio, con una mozione votata all’unanimità, per liberare risorse a favore di famiglie, lavoratori e imprese”. “Un’ulteriore dimostrazione - conclude - di come il presidente e i suoi assessori continuino a utilizzare la Regione Marche per obiettivi politici di parte, incuranti anche delle più elementari regole della democrazia e a dispetto degli interessi della comunità regionale”.

02/09/2022 12:11
Gimbo e Chiara dicono sì: matrimonio da sogno a Villa Imperiale

Gimbo e Chiara dicono sì: matrimonio da sogno a Villa Imperiale

Gianmarco  Tamberi ha detto sì alla fidanzata Chiara Bontempi in una breve cerimonia che si è tenuta, con quasi 2 ore di ritardo, nel complesso rinascimentale di Villa Imperiale a Pesaro.  Nozze blindate e rigorosamente private fra il 30enne campione olimpico di salto in alto e medaglia d'oro agli Europei con la sua storica compagna in una delle location più suggestive delle Marche: un'antica villa nobiliare, risalente alla seconda metà del Quattrocento, appartenuta agli Sforza, ai della Rovere, agli Albani, con un edificio principale ricco di sale affrescate e poi cortili, terrazze e giardini all'italiana, dove per l'occasione è stata allestita un tensostruttura. Lo stesso complesso ha ospitato la cena di nozze a base di pesce e sino all'ultimo, a causa del tempo incerto, si è temuto di dover trasferire matrimonio e festeggiamenti all'interno. Circa 200 gli invitati tra cui colleghi illustri dello sposo come Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Mutaz Barshim, l'altista qatariota che ha condiviso con Gimbo l'oro olimpico di Tokyo, la campionessa paralimpica Bebe Vio, il mezzofondista anconetano Simone Barontini, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il vice presidente della regione Marche Mirco Carloni. Previsto, anche, il  matrimonio religioso che si terrà più avanti, in forma ristretta.

02/09/2022 10:03
Aborto nelle Marche, quando il corpo delle donne diventa terreno di campagna elettorale

Aborto nelle Marche, quando il corpo delle donne diventa terreno di campagna elettorale

Abortire nelle Marche è difficile, se non proprio impossibile in alcune province. Accettare questo dato di fatto è il primo passo per muoversi in una direzione più giusta e più equa, nel rispetto dei diritti inviolabili della persona. Il diritto all’interruzione di gravidanza dovrebbe essere tutelato a prescindere dal colore politico, in quanto riconosciuto a livello internazionale fra i diritti umani. Eppure, negli ultimi 3 anni, la regione ha subito un tracollo in tal senso, andando a complicare una situazione che già di partenza non era delle più rosee.  A partire dal 2019 le linee guida del ministero della salute (adottate a partire da giugno 2014 per quanto riguarda la somministrazione della pillola Ru486 ndr) in materia abortiva sono state progressivamente riviste, negando la possibilità alle donne di sottoporsi all’interruzione farmacologica della gravidanza. Una messa al bando programmatica della Ru486, in pieno contrasto con la legge 194/78 del 1978 che garantisce a ogni donna la libertà di interrompere volontariamente la gestazione entro 90 giorni dal concepimento.  La maggior parte delle interruzioni di gravidanza nelle Marche vengono infatti effettuate con il ‘metodo karman’ (metodo chirurgico, più invasivo di quello farmacologico), per il 67,7% del totale, contro una media nazionale che si attesta al 40,9% e quella delle regioni del centro al 34,2%. Nel 2020 sono state registrate soltanto 153 IVG effettuate con metodo farmacologico (mifepristone e prostaglandine), pari all’ 11,3% del totale: una percentuale significativamente più bassa a quella delle altre regioni del Centro (39%) e dell’Italia nel complesso (31,9%). Inutili le contestazioni dall’opposizione che a gennaio del 2021, nella persona della consigliera dem Manuela Bora, aveva proposto una mozione per far rispettare le linee nazionali e continuare a garantire l’importante diritto abortivo alle donne marchigiane. La risposta ricevuta da Bora dopo aver incalzato Giorgia Latini furono 1450 pannolini, tanti quante le interruzioni effettuate nelle Marche nel 2019, inviati da un gruppo anti-abortista. L’indagine condotta dal gruppo transfemminista “Non una di meno”, risalente allo scorso 28 settembre, getta una luce inquietante sulla situazione marchigiana: nei reparti di ginecologia gli obiettori di coscienza fra il personale sanitario arrivano a picchi del 100%, rendendo impossibile in alcuni ospedali effettuare un’Ivg. In assoluto la cifra si attestava attorno al 71,2% (57 obiettori su 80, esclusa la provincia di Ancona che non ha risposto all’indagine) con gli ospedali di Jesi e Fermo all’ultimo posto.  Le uniche eccezioni Urbino e San Benedetto del Tronto che, con “solo” il 40% di obiettori fra ginecologi e ostetrici, si attestano come gli unici poli ancora in grado di sostenere le esigenze sanitarie delle donne marchigiane. La Ru486, a Macerata e Urbino, viene somministrata solamente entro le prime 7 settimane - invece che 9 – contro le linee del Ministero.  Nel 2020, gli obiettori di coscienza rappresentano il 70% dei ginecologi, il 42,6% degli anestesisti e il 22,5% del personale non medico (dati ministero della salute). Dunque, la percentuale di medici obiettori nelle Marche cresce rispetto al 2019 e supera quella della media nazionale (64,6%). Dal 2007 al 2020 i ginecologi obiettori nelle Marche sono aumentati del 12,3%, mentre il personale non medico obiettore ha visto un incremento del 15,4%.     L’interruzione di gravidanza è un diritto fondamentale e inalienabile che poggia sul presupposto di scelta individuale, di proprietà del proprio corpo e sui diritti alla salute, alla maternità e alla vita: “Costringere qualcuno a condurre una gravidanza indesiderata, o costringerlo a cercare un aborto non sicuro – si legge nella sezione dedicata su Amnesty International -, è una violazione dei diritti umani, inclusi i diritti alla privacy, all’autonomia e all’integrità corporea”.  Un report più recente della CGIL sottolinea come il tasso di abortività nelle Marche sia del 4,5% inferiore rispetto alle altre regioni d’Italia: nel 2020 le interruzioni volontarie di gravidanza registrate sono state 1351 (con un decremento del -2,7% rispetto al 2019, presumibilmente a causa della pandemia da Covid 19): 446 interventi nella provincia di Ancona, 335 nella provincia di Macerata, 299 ad Ascoli Piceno, 271 nella provincia di Pesaro Urbino e nessuna IVG nella provincia di Fermo. Delle 1327 donne che hanno scelto – e sottolineo “scelto” – di interrompere la propria gravidanza, 110 (8,3%) si sono recate in strutture fuori regione. A spiccare negativamente da questo punto di vista in senso provinciale è Fermo, con un allarmante 92,9% di donne recatesi fuori provincia per abortire (7,1% fuori regione). Altro record negativo per le Marche che si attesta alle ultime posizioni con quasi una donna su dieci costretta a recarsi in Emilia Romagna, Abruzzo e Umbria per accedere a tale diritto.   "Una donna su dieci si reca fuori Regione per una IVG, l’aborto farmacologico ha percentuali inferiori rispetto alle altre Regioni, la percentuale dei medici obiettori aumenta rispetto al 2019. Tutti dati che sono in controtendenza rispetto al dato nazionale – commenta il segretario regionale CGIL Marche Loredana Longhin – La 194/78 è una legge di civiltà. La Cgil si opporrà sempre al modello conservatore che questa Giunta sta cercando di imporre, e rivendicherà sempre il diritto sociale della maternità e il diritto alla salute delle donne".   (Fonte foto: pagina FB "Non Una di Meno Transterritoriale Marche")  

02/09/2022 10:00
Auto sparita e serratura cambiata: traumatico rientro a casa per un 35enne

Auto sparita e serratura cambiata: traumatico rientro a casa per un 35enne

L'inquilino trova l'appartamento preso in locazione occupato da altre persone che avevano cambiato la serratura, e riesce a rientrare in casa solo grazie alle forze dell'ordine e ai vigili del fuoco. È accaduto ad Ancona, mercoledì sera, verso le 19. Le volanti della questura sono intervenute in via dell'Industria dopo la segnalazione della locale sala operativa. L'uomo, 35enne campano, intestatario di regolare contratto di locazione, ha richiesto l'ausilio delle forze dell'ordine per recuperare farmaci e altri effetti di sua proprietà a lui necessari in quanto affetto da gravi problemi di salute. Grazie all'attività dell'equipaggio dei vigili del fuoco, si è riusciti ad accedere all'abitazione, al momento senza nessuno all'interno, e da una finestra sono stati prelevati alcuni cartoni contenti materiale sanitario. L'uomo, oltre all'appropriazione indebita dell'appartamento, ha segnalato anche l'assenza di un veicolo. Dopo l'accesso nell'abitazione, gli operatori, in via Pezzotti, hanno visto fermo in sosta un veicolo identico a quello descritto e hanno riscontrava che anche il numero di targa coincideva. L'auto aveva tutte le portiere aperte ma mancavano le chiavi, la carta di circolazione, e presentava numerose abrasioni e danni alla carrozzeria. Il mezzo è stato restituito al proprietario e sui fatti sono in corso accertamenti.

01/09/2022 19:55
"Sei indagato per pedopornografia", ma è una truffa: denunciato falso avvocato di 38 anni

"Sei indagato per pedopornografia", ma è una truffa: denunciato falso avvocato di 38 anni

False accuse di pedopornografia per ricattare e ottenere 500 euro da un 46enne fabrianese che nulla aveva a che fare con questioni del genere: i carabinieri hanno denunciato un 38enne lombardo, pregiudicato, che si era spacciato per avvocato al telefono con la vittima del raggiro. Il caso è stato risolto dai carabinieri della Compagnia di Fabriano.  Il fabrianese era stato contattato al telefono da un sedicente avvocato milanese il quale gli aveva 'annunciato' che una coppia di genitori aveva sporto querela contro di lui perché avrebbe inviato, tramite pc, materiale pedopornografico con protagonista un minorenne. Il legale aveva aggiunto che sarebbe stato meglio non avviare un procedimento penale e che, per concludere la vicenda ancor prima di iniziarla, sarebbero serviti 500 euro a titolo di risarcimento per la coppia. Il 46enne, pur sapendo di non aver fatto nulla di quanto accusato, è stato preso dal panico e ha subito versato la cifra in una Postepay indicatagli. Con il passare delle ore, però, il fabrianese, sapendo di non aver nessun tipo di immagini nel proprio pc, ha deciso di riferire ai carabinieri quanto accaduto. Dopo lunghe e delicate indagini informatiche, nei giorni scorsi, i militari hanno appurato che il fabrianese effettivamente non aveva fatto nulla, che non aveva immagini pedopornografiche nel pc e che il sedicente avvocato che lo aveva contattato, in realtà era un 38enne lombardo, pluripregiudicato per reati specifici: quest'ultimo è stato identificato e denunciato per estorsione.

01/09/2022 17:45
Senigallia, cena fra Salvini e candidati Lega: 500 prenotazioni fra esponenti e imprenditori

Senigallia, cena fra Salvini e candidati Lega: 500 prenotazioni fra esponenti e imprenditori

Alla vigilia dell’arrivo a Senigallia di Matteo Salvini i numeri attestano il sold out della Lega per la cena con il suo Segretario Federale e i candidati alle Politiche del prossimo 25 settembre: il commissario regionale Riccardo Augusto Marchetti, il vicepresidente regionale Mirco Carloni e l’assessore regionale Giorgia Latini, candidati ai collegi uninominali della Camera rispettivamente a Pesaro e Macerata, e Mauro Lucentini, parlamentare uscente e capolista nel listino plurinominale del Senato. Sono 500 le prenotazioni per la serata Lega del 2 settembre, organizzata dal coordinamento provinciale di Ancona, che si avvia alle 18.00 nella splendida cornice del Finis Africae di Senigallia con aperitivo, animazione per bambini e interventi dei candidati di esponenti della Lega in regione e che vedrà il suo clou con l’arrivo, intorno alle 20.30, di Matteo Salvini ospite per la cena cui hanno confermato la presenza imprenditori, esponenti della società civile e di associazioni di categoria e datoriali, oltre ai vecchi e ai tanti nuovi sostenitori pronti a confrontarsi sulle ricette per il rilancio dell’Italia nel prossimo governo di centrodestra in cui la Lega avrà un ruolo chiave. “Siamo un partito che crede nel territorio e con il territorio cresce e si rafforza. Iniziative come quella di Senigallia sono un momento indispensabile di confronto e ascolto, ci consentono di fare il punto sul lavoro che abbiamo fatto e su quello che faremo, ma si tratta anche di un’occasione per ritrovarci insieme dopo anni di limitazioni – spiega il commissario regionale Riccardo Augusto Marchetti – Abbiamo l’occasione per riuscire a dare al nostro Paese un Governo stabile, con visione e valori di Centrodestra: lavoreremo pancia a terra e le Marche, con la Lega, saranno protagoniste anche a livello nazionale, forti delle politiche di buon governo che stiamo attuando in ogni comparto in Regione”.

01/09/2022 14:48
Osimo diventa Rock, Gianna Nannini in concerto il 10 settembre in Piazza Boccolini

Osimo diventa Rock, Gianna Nannini in concerto il 10 settembre in Piazza Boccolini

“Vi aspetto a tutto Rock ad Osimo, con i cuori aperti, per superare tutto ciò che ci impedisce di vivere come vogliamo! Anche nei momenti in cui tutto sembra prestabilito, possiamo sempre rimanere sospesi in quel momento di disordine temporaneo che il concerto ci sa dare. Per recuperare le energie usarle in futuro!”. E’ una Gianna Nannini combattiva e vitale quella che dà appuntamento ai suoi numerosissimi fans per la tappa marchigiana del suo straordinario tour estivo. Il 2022 della rocker è cominciato con il tutto esaurito nel tour teatrale in Italia con la sua LABAND, i concerti ad aprile a Londra, Lussemburgo, Parigi e Bruxelles, poi il successo allo Stadio Artemio Franchi di Firenze e l’emozione del più grande evento musicale di sempre contro la violenza sulle donne UNA.NESSUNA.CENTOMILA alla RCF Arena Reggio Emilia (Campovolo). Dopo ben 10 date in Germania davanti a migliaia di spettatori in due settimane (fino al Citadel Music Festival di Berlino), Gianna Nannini è tornata in tour in Italia e il 10 settembre sarà di scena ad Osimo, in Piazza Boccolino, nell’ambito di Vivo Festival. Un tour elettro acustico con una scaletta carica di energia che comprende le sue hit e tante sorprese, brani nuovi come "La Differenza", “L’aria sta finendo” e “Motivo”, e quelli storici che hanno segnato la sua carriera come "Primadonna", "Revolution" e “Sei nell’anima”. Gianna Nannini è accompagnata sul palco da Davide Tagliapietra alla direzione musicale e alle chitarre, Alessandro Orefice alle tastiere, Alex Klier al basso, Thomas Lang alla batteria. Corista: Isabella Casucci. I biglietti sono disponibili su Ciaoticket e Ticketone.

31/08/2022 17:40
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