"La Regione Marche è contraria alla realizzazione di un Centro di permanenza temporanea per il rimpatrio a Falconara Marittima". Lo ha chiarito, in Consiglio regionale, il presidente della Giunta e assessore alla sicurezza Filippo Saltamartini.
La legge 124 del 2023, ha ricordato in aula l'assessore, prevede che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta dei Ministri dell'interno e della difesa, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sia approvato il piano straordinario per l'individuazione delle aree interessate alla realizzazione delle strutture. "Precedentemente - ha spiegato - la norma preesistente, che deve essere comunque coordinata nell’interpretazione delle nuove disposizioni, prevedeva che i Cpr dovessero essere individuati e costituiti con Decreto Ministeriale, sentito il Presidente della Regione, privilegiando le aree esterne ai centri urbani”.
Saltamartini ha chiarito che "il procedimento è fermo sulla base di quanto confermato dal ministro dell’Interno Piantedosi al Presidente della Regione Marche Acquaroli. I Cpr – ha aggiunto – sono centri necessari per la lotta all’immigrazione clandestina e per garantire la sicurezza dei cittadini. Valutato che si tratta di poteri statali e non regionali, siamo contrari all’individuazione del Cpr a Falconara. Il Ministero dell’Interno dovrà tenere conto della posizione della Regione e della necessità di allocare queste strutture al di fuori dei centri urbani in aree più facilmente raggiungibili", ha concluso Saltamartini.
All'assessore, ha replicato la consigliera del Partito Democratico Manuela Bora, prima firmataria dell'interrogazione: "La risposta dovrebbe essere più complessa - ha osservato - la vostra è una posizione contraria ma ve ne siete accorti adesso? Lo sa la presidente Meloni. Le Marche hanno il diritto e dovere di opporsi all'ipotesi - ha sottolineato - Voi avete fatto niente di più che il vosto dovere. Realizzare un Cpr a Falconara Marittima è una scelta sbagliata sotto ogni punto di vista: logistico, politico e sociale".
"Realizzare un Cpr a Falconara o altrove non risponde a una reale necessità - ha ribadito Bora - pare una misura propagandistica, volta a rafforzare un approccio securitario al fenomeno migratorio, Il progetto non tiene conto delle specificità del territorio, delle esigenze delle comunità e ignora il principio di concertazione tra istituzioni e cittadini". La consigliera dem ha ricordato la contrarietà anche della sindaca di Falconara e della cittadinanza, associazioni e forze politiche: "Oggi la Regione si è accodata - ha concluso - ma l'area individuata presenta criticità logistiche e ambientali che l'avrebbero resa inadeguata".
Momenti di paura nel primo pomeriggio di oggi sulla Statale 76, all’altezza dell’uscita Fabriano Est, in direzione Ancona. Un’auto ha imboccato la strada contromano e si è schiantata frontalmente contro un altro veicolo, causando un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.
Secondo le prime ricostruzioni, intorno alle 14, un 84enne di Fabriano, alla guida di una Ford Focus, avrebbe erroneamente imboccato la strada nel senso opposto di marcia ad Albacina, finendo per scontrarsi con una Peugeot 3008 che procedeva regolarmente. L’impatto è stato violento, richiedendo l’intervento immediato dei soccorsi.
Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, il personale del 118 e la polizia stradale. La carreggiata è stata temporaneamente chiusa al traffico per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi del caso. L’84enne, estratto dall’abitacolo dai vigili del fuoco, è stato subito assistito dai sanitari. Nonostante sia rimasto sempre cosciente, le sue condizioni hanno richiesto il trasporto in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette. L’altro conducente, alla guida della Peugeot, ha riportato solo lievi contusioni.
Terminate le operazioni di soccorso, le squadre hanno provveduto alla messa in sicurezza dei veicoli coinvolti e alla bonifica della carreggiata. Sul posto è intervenuto anche il personale Anas per ripristinare la viabilità nel minor tempo possibile.
Sabato 15 marzo alle 18:00, Palazzo Bisaccioni a Jesi ospiterà un evento unico dal titolo “Le parole diventano Arte”, un incontro che promette di unire parole, emozioni e creatività in una serata imperdibile. Protagonisti dell'evento saranno Fabrizio Caramagna, il re degli aforismi in Italia, e Barbara Trasatti, autrice di #Chic for life .
Il legame tra i due nasce da un incontro casuale che ha cambiato le sorti di entrambi. Barbara Trasatti, da sempre grande ammiratrice di Caramagna, lo seguiva con passione già prima che diventasse celebre per i suoi aforismi. La sua ammirazione si concretizzò in un gesto semplice ma significativo: un regalo, il suo libro #Chic for life , consegnato a Caramagna durante una cena del Rotary Club di Ancona, dove entrambi erano ospiti. Da quel momento, la loro connessione si è trasformata in una bella amicizia e una collaborazione che ha portato Barbara a realizzare le copertine dei libri di Caramagna, incluso il suo innovativo vocabolario di aforismi, dove ogni parola diventa una riflessione e un'opera d'arte.
L'evento del 15 marzo rappresenta l'apice di questo connubio artistico, in cui parole e arte si incontrano sullo stesso palco. Grazie alla collaborazione con la scuola grafica ACCA Acdemi di Jesi, gli studenti interpreteranno 10 aforismi di Barbara Trasatti e 10 di Fabrizio Caramagna. Un'occasione unica per vedere come le parole, quando cariche di significato e ispirazione, possono essere trasformate in vere e proprie opere artistiche.
Durante la serata, dopo i saluti istituzionali di Cinzia Gismondi, presidente di Attivamente, il giornalista Stefano Fabrizi modererà un'interessante conversazione tra gli autori. A rendere ancora più speciale l'atmosfera, gli interventi musicali del violinista Marco Santini, che accompagneranno il pubblico in questo viaggio tra le parole e l'arte. Al termine dell'evento, ci sarà anche l'opportunità di incontrare gli autori e ricevere una copia firmata dei loro libri. L'ingresso è libero, ma è consigliata la prenotazione, poiché i posti sono limitati.
"Dammi dei soldi o ti taglio la gola". Sono queste le parole minacciose rivolte da un ragazzino di meno di 14 anni a un coetaneo, sia telefonicamente che via WhatsApp, nel tentativo di estorcere denaro. L’episodio, avvenuto nel cuore di Ancona, ha spinto la giovane vittima a chiedere aiuto alla polizia locale nel tardo pomeriggio di ieri, intorno alle 18:30, nei pressi della Galleria Dorica, vicino a Corso Garibaldi.
Gli agenti, dopo aver ascoltato i messaggi minatori, hanno immediatamente avviato le verifiche del caso. Poco dopo, sul posto è arrivato anche l’autore delle minacce, che aveva in tasca un coltello. La situazione ha destato forte preoccupazione, soprattutto considerando la giovanissima età dei protagonisti della vicenda.
Le forze dell’ordine hanno quindi allertato i genitori dei ragazzi e la Procura per i minorenni, guidata dalla dottoressa Cristina Tedeschini, che ora si occuperà di coordinare le indagini e valutare gli atti conseguenti. Secondo le prime informazioni, le minacce e la richiesta di denaro non sarebbero legate a debiti pregressi, ma sembrano piuttosto un gesto di intimidazione fine a sé stesso.
Durante le operazioni di identificazione, nei pressi della Galleria Dorica si è radunato un gruppo di altri giovanissimi, alcuni di soli 10 o 11 anni, che tuttavia non risulterebbero coinvolti direttamente nella vicenda. Tutti sono stati identificati presso il comando della polizia locale, mentre il coltello trovato in possesso del minore responsabile delle minacce è stato sequestrato.
Data l’età dell’autore, inferiore ai 14 anni e quindi non imputabile penalmente, la polizia locale di Ancona, sotto la guida del comandante Marco Caglioti, ha deciso di non procedere con una denuncia formale, ma ha redatto una nota dettagliata destinata alla magistratura minorile. Sarà ora la Procura a stabilire eventuali provvedimenti da adottare.
Fortunatamente la vicenda non ha avuto conseguenze più gravi, ma ha sollevato allarme tra le autorità e la comunità locale per la precocità di atti intimidatori e tentativi di estorsione tra minorenni. Un fenomeno che merita attenzione e interventi mirati per prevenire derive pericolose tra i più giovani.
Questa mattina i carabinieri forestali di Ancona sono intervenuti a seguito della segnalazione della presenza di un serpente all’interno di un treno Frecciarossa diretto a Milano. L’episodio ha generato momenti di agitazione tra i passeggeri, che si trovavano nella carrozza 10, costringendo il personale a spostarli in altre vetture per garantire la sicurezza.
L’avvistamento è avvenuto all’altezza di Civitanova Marche e, una volta giunti alla stazione di Ancona, sono intervenuti i militari con l’attrezzatura necessaria per catturare il rettile, inizialmente temendo potesse trattarsi di una specie pericolosa. Tuttavia, un video girato a bordo ha chiarito che si trattava di un serpente del grano, una specie innocua, probabilmente fuoriuscita dal bagaglio di un passeggero.
Nonostante il tentativo di recupero, il serpente è riuscito a sfuggire alla cattura nascondendosi all’interno di una bocchetta dell’aerazione del treno. Di fronte all’impossibilità di rimuoverlo immediatamente, il Frecciarossa è stato completamente evacuato e fatto ripartire vuoto verso Milano, mentre i passeggeri sono stati ricollocati su altri convogli, tra cui un altro Frecciarossa e alcuni Intercity.
Per recuperare il piccolo rettile sarà ora necessario smontare le bocchette o la sezione del treno in cui si è nascosto. L'episodio, sebbene insolito, si è concluso senza particolari disagi per i viaggiatori, grazie all’intervento tempestivo delle autorità competenti.
La Giunta regionale ha approvato il rinnovo e la prosecuzione dell’Accordo con il Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche (S.A.S.M.). L'intesa conferma e potenzia le attività di soccorso, salvataggio e recupero, oltre alle fondamentali operazioni di formazione, addestramento e gestione, essenziali per garantire interventi tempestivi ed efficaci sia in ambito sanitario sia in situazioni di emergenza di diversa natura.
"Rafforziamo e valorizziamo il ruolo del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche, cruciale negli interventi di soccorso condotti in territori impervi, montani e in grotte, per il recupero e il trasporto sanitario delle persone infortunate e in situazioni di pericolo, negli incidenti agricoli in ambienti difficili, in stretta collaborazione con il Sistema di emergenza-urgenza sanitaria della Regione Marche - dichiara il vicepresidente e assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini -. Abbiamo potenziato la presenza del tecnico di elisoccorso, che sarà operativo per un periodo di tempo più prolungato, a partire già dall'alba, per garantire la tempestività nelle attività di soccorso anche in questa fascia della giornata quando iniziano le escursioni in montagna, che si intensificano nel periodo primaverile-estivo. Inoltre aumentiamo anche le risorse messe a disposizione di questo importante servizio, che erano ferme al 2018.
"Garantiamo così agli escursionisti marchigiani e ai turisti, soccorsi più capillari e rapidi in ambiente ostile, con ospedalizzazione più veloce in ogni territorio. Una tutela importante anche per i lavoratori delle aree interne, come allevatori, agricoltori e pastori che vivono queste zone a rischio spopolamento".
L’accordo, che prevede un impegno finanziario annuale di 370.000 euro, conferma la collaborazione tra gli enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR) e il S.A.S.M., riconoscendone il ruolo essenziale nelle operazioni di soccorso in ambienti ostili e difficili. Attraverso tecnici specializzati, il S.A.S.M. garantirà la presenza di squadre di soccorso su base provinciale, una squadra dedicata agli interventi speleologici e un Tecnico di elisoccorso operativo presso la base di Fabriano San Cassiano.
L'importanza del Tecnico di elisoccorso è fondamentale negli interventi che richiedono l'uso del verricello, assicurando sia il buon esito delle operazioni sia la sicurezza del personale sanitario a bordo (medici e infermieri). A tutela di una copertura oraria più ampia, il servizio sarà garantito dall’alba al tramonto, con particolare attenzione al periodo primaverile ed estivo, quando il rischio di incidenti in montagna è più elevato.
L’intesa, firmata dal presidente della Regione Marche e dal presidente del S.A.S.M., incarica l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, in qualità di titolare del servizio di elisoccorso, di stipulare una specifica convenzione con il S.A.S.M.
Questo accordo, in linea con la normativa nazionale che disciplina la funzione di pubblica utilità del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, consente a tutte le componenti regionali coinvolte nella gestione delle emergenze (Centrali di emergenza sanitaria, elisoccorso, Protezione Civile) di avvalersi del supporto altamente qualificato dei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche. Un impegno concreto per garantire un servizio di emergenza efficiente, tempestivo e sicuro in ogni angolo del territorio regionale.
I carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima (Ancona) hanno dato esecuzione a un decreto di sospensione cautelare della misura alternativa della detenzione domiciliare nei confronti di un 50enne originario della Sicilia e residente a Falconara. L'uomo era stato condannato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, reati commessi a Castelfidardo nel 2016, e dal 28 giugno 2024 stava scontando una pena di tre anni in regime di detenzione domiciliare.
Tuttavia, nonostante la misura, il 50enne è stato sorpreso più volte fuori dalla sua abitazione, violando il regime di detenzione. In particolare, l'uomo è stato rintracciato dai militari per ben tre volte al di fuori del perimetro della sua residenza. La prima violazione è stata accertata il 29 settembre 2024 dalla Sezione Radiomobile di Ancona, seguita dalla seconda il 20 gennaio 2025 da parte dei carabinieri di Falconara. L'ultima infrazione è stata registrata lo scorso 27 febbraio, quando il 50enne è stato sorpreso nuovamente in strada dai Carabinieri di Falconara, che lo hanno denunciato e segnalato al Tribunale di Sorveglianza.
A seguito degli accertamenti, la magistratura di sorveglianza ha disposto la sospensione della misura alternativa e l'immediato trasferimento dell'uomo presso il carcere di Montacuto, ad Ancona, dove è stato condotto nel pomeriggio di ieri.
L'arresto per evasione rappresenta l'epilogo di un comportamento reiterato di violazione delle prescrizioni imposte dalla giustizia, un atto che ha portato alla revoca della detenzione domiciliare e al ritorno dell'uomo in un istituto penitenziario. Il caso sottolinea l'importanza dei controlli e della vigilanza nel rispetto delle misure restrittive imposte dalle autorità giudiziarie.
Un grave incidente stradale si è verificato oggi pomeriggio, intorno alle 16, all'incrocio tra via Dante e via De Gasperi, nel comune di Fabriano. Nello scontro sono rimasti coinvolti un'ape car, guidata da un ragazzo di 16 anni, e una Fiat Panda condotta da una donna di 70 anni, entrambi residenti in città.
A seguito dell’impatto, entrambi sono stati trasportati al pronto soccorso dell'ospedale Engles Profili di Fabriano per le cure del caso. Successivamente, viste le condizioni del giovane minorenne, è stato disposto il trasferimento in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Fabriano, che hanno collaborato con il personale del 118 per soccorrere i feriti e mettere in sicurezza i veicoli coinvolti. Presenti anche i carabinieri e la guardia di finanza, che si sono occupati dei rilievi di legge e della gestione della viabilità. Le cause dell'incidente sono attualmente in fase di accertamento da parte delle autorità competenti.
Un intervento tempestivo e coraggioso ha evitato una tragedia sui binari della ferrovia di Marotta due giorni fa. Una donna, in evidente stato di agitazione e con una birra in mano, ha minacciato di togliersi la vita rimanendo sui binari mentre era in comunicazione telefonica con un ispettore della polizia. Il treno successivo sarebbe transitato esattamente tre minuti dopo, rendendo la situazione ancora più critica.
Fortunatamente, due giovanissime presenti sul posto hanno lanciato l’allarme, consentendo un rapido intervento delle forze dell’ordine. La centrale operativa di Fano ha immediatamente inviato una pattuglia di militari, i quali, giunti sul posto, hanno individuato la donna e senza esitazione hanno scavalcato una ringhiera alta due metri per raggiungerla.
Con estrema prontezza e determinazione, gli agenti sono riusciti ad avvicinarsi e a mettere in salvo la donna, strappandola letteralmente da una morte certa pochi istanti prima dell’arrivo del convoglio.
"Mi congratulo vivamente con i militari intervenuti. Non è sempre semplice operare prontamente, con freddezza d'animo e senza farsi coinvolgere dalle emozioni soprattutto quando la disperazione è l'unica cosa che scorgi in una persona che sta scegliendo di morire. Siamo fieri del vostro lavoro e non possiamo fare a meno di rendere pubblico il nostro omaggio". Così in una nota Marco Ravizzone, segretario provinciale per Pesaro e Urbino.
"Non sempre ci sono parole per esprimere quanto si sia disperati o quanto a volte la vita sia dura e si accanisca verso certe persone che intravedono la via d'uscita solo nella morte propria o dei propri cari ma sappiamo che c'è sempre una soluzione e ringraziamo di cuore i nostri Carabinieri perché quella donna è sana e salva e perché qualcuno lassù ha permesso che fosse ancora tra noi", conclude Floriana Casciabanca, vicaria provinciale di Pesaro e Urbino.
Nel pomeriggio di domenica, i carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Osimo hanno denunciato tre giovani di nazionalità albanese, tutti ventenni, per i reati di furto, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli. Due di loro risultano già noti alle forze dell'ordine.
L'intervento è avvenuto nella tarda mattinata a Camerano, lungo la SS16 Adriatica, dove i militari hanno intimato l'alt al veicolo con a bordo i tre ragazzi. All'interno dell'auto sono stati trovati 3 paia di scarpe, 2 felpe e 2 paia di jeans nuovi, merce che i giovani non sono stati in grado di giustificare. Inoltre, sono stati rinvenuti arnesi da scasso, come tronchesi e cacciavite, utilizzabili per rimuovere le placche antitaccheggio dei capi d'abbigliamento.
Successivamente, è emerso che la merce trovata nel veicolo era stata rubata da due esercizi commerciali di Osimo e Camerano, ai quali è stata restituita. Durante il controllo, uno dei denunciati è stato trovato anche in possesso di due involucri di cocaina destinati all'uso personale, motivo per cui è stato segnalato alla Prefettura di Ancona come assuntore di stupefacenti.
Nei confronti dei tre denunciati, è stata avanzata la proposta di foglio di via obbligatorio dai comuni di Osimo e Camerano, per prevenire la possibilità che possano compiere ulteriori reati simili in futuro.
A metà febbraio, una delegazione dell’associazione Amici Per ODV di Tolentino, composta da Fabiola Caporalini, Pierluigi Tordini e Giovanni Mosca, è partita per il Burkina Faso, per seguire le attività e i progetti di cooperazione internazionale portati avanti nell’Africa Subsahariana da oltre 17 anni.
I volontari hanno visitato il centro Abasmei, alle porte della capitale Ouagadougou, dove Rosalie Kanzyomo ospita una settantina di malati mentali raccolti dalla strada a cui presta cure e accoglienza. I pazienti, di solito allontanati dalle famiglie per l’impossibilità di prendersene cura, vengono alloggiati con i loro figli. All’infanzia del centro sono stare destinate le risorse del progetto editoriale “Per tutti i colori”, realizzato dal collettivo Scriviperbene nel 2024. Parte dei diritti d’autore di questa pubblicazione, edita da Seri Editore, sono stati dedicati anche alla ristrutturazione della farmacia dell’ospedale di Nanoro, importante presidio sanitario del centro-ovest del Paese.
Sono state consegnati, inoltre, tutti i sostegni e gli aiuti familiari e Giovanni Mosca, venuto in Burkina per inaugurare il pozzo realizzato in memoria del figlio Emanuele, ha avviato, sempre affiancato da Amici Per, una collaborazione familiare con l’associazione Saint Odette, che si occupa di assistenza sanitaria ai bambini malati.
Il momento centrale del viaggio è stato proprio l’inaugurazione del pozzo di Emanuele, nel villaggio di Pabre. L’acqua potabile, fonte di vita e di salute per la popolazione, serve 60 clan familiari. Considerando che ogni clan racchiude un gran numero di persone, fino a venti o trenta, se ne deduce l’impatto effettivo sulla popolazione residente. Inoltre, sono già sorte colture circostanti al pozzo, lavorate dalle famiglie del luogo che ne possono beneficiare. Il pozzo, profondo 80 metri, è dotato di un castello per l’acqua e di pannelli solari, con la possibilità di creare piccole condotte per portare la preziosa risorsa alle zone circostanti.
Giovanni ha tenuto un breve discorso a nome suo e della famiglia. Mosca ha ricordato la memoria del figlio, ma un pensiero forte è andato anche a mamma Laura e ai fratelli di Emanuele, Alessandro e Ludovica, il cui desiderio resta quello di venire a visitare il pozzo in un prossimo viaggio.
Nel primo pomeriggio di oggi sulla Statale 16, in località Aspio Terme, si è verificato un incidente che ha coinvolto un furgoncino e un'auto alimentata a metano. L'impatto è avvenuto intorno alle 15, quando la vettura - condotta da una donna - si è scontrata con un furgone. L’urto ha causato danni ai mezzi e reso necessario l’intervento dei soccorsi.
Sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Ancona, che hanno provveduto a mettere in sicurezza i veicoli per evitare ulteriori rischi, data la presenza del metano nell'auto. Il personale del 118 ha prestato le prime cure ai due feriti, fortunatamente non in gravi condizioni. Il traffico ha subito rallentamenti per consentire le operazioni di soccorso e la rimozione dei mezzi. Le autorità stanno ora indagando per chiarire l’esatta dinamica dell'incidente.
L'improvvisa scomparsa di Emilio Mistichelli ha suscitato profonda commozione in tutto l’ambiente ciclistico marchigiano ed extraregionale. L'uomo è morto la notte scorsa, all’età di 73 anni, all'ospedale di Senigallia dove era ricoverato. Figura notissima nel ruolo di direttore sportivo, ha collaborato a lungo con diverse società della regione, distinguendosi per le sue doti umane sempre indiscusse.
Mistichelli era in procinto di iniziare la stagione 2025 con la Sam Vitalcare Dynatek, formazione UCI Continental. Con la sua esperienza, ha sempre seguito i ragazzi con dedizione, accompagnandoli nella loro crescita atletica e umana.
Oltre a svezzare tanti giovani corridori marchigiani, Mistichelli ha avuto l’onore di dirigere dall’ammiraglia anche Davide Rebellin nel biennio 2021-2022 ai tempi della Work Service fino a quel drammatico 30 novembre 2022 in cui il campione veneto perse la vita in un incidente in allenamento a Montebello Vicentino.
Le esequie funebri di Emilio Mistichelli si terranno venerdì 28 febbraio a Senigallia, con inizio alle ore 15:00 presso la Chiesa della Pace. Cordoglio espresso da parte del Comitato regionale FCI Marche e dal direttivo presieduto da Massimo Romanelli.
In vista delle prossime elezioni regionali, Sinistra Italiana Marche lancia un appello alle forze politiche progressiste: è necessario costruire un “tavolo programmatico” con le forze impegnate a livello nazionale a creare un’alternativa reale alle destre. L’obiettivo è definire una proposta politica che possa essere percepita come credibile e concreta dai cittadini delle Marche.
«L’unità delle forze alternative alle destre – fa sapere Sinistra Italiana Marche – è, certamente, un valore. Ma lo è ancora di più la proposta politica che sarà presentata alle cittadine e ai cittadini di questa regione». È proprio su questo aspetto che SI Marche pone l’accento: una proposta che non solo unisca le forze politiche, ma che sia anche in grado di proporre soluzioni concrete per la regione, lontane dalle dinamiche che potrebbero allontanare i cittadini dalla politica.
Un aspetto fondamentale di questa proposta è che non può includere quelle forze politiche che, secondo Sinistra Italiana, «hanno sostanzialmente scelto la destra». In questo contesto, l’organizzazione esclude esplicitamente Base Popolare, il movimento politico che fa riferimento a Gian Mario Spacca, accusato di essersi avvicinato troppo al centrodestra. Infatti, Base Popolare è balzato agli onori della cronaca politica nelle ultime settimane per il tentativo di affermarsi come attore centrale nelle prossime elezioni regionali, ma questo non viene visto favorevolmente da Sinistra Italiana Marche.
«L’autocandidatura di Raimondo Orsetti a sindaco di Osimo e la benedizione del presidente della Regione, Francesco Acquaroli, – spiega Sinistra Italiana Marche – dovrebbero dire a tutte e a tutti che Base Popolare ha scelto la destra. Una vicenda che, a nostro avviso, dovrebbe essere l’ultimo capitolo di una storia che ha molto a che vedere con il riposizionamento di una parte di ceto politico e poco a che fare con la vita quotidiana delle donne e degli uomini delle Marche».
Con questa dichiarazione, Sinistra Italiana ribadisce la sua posizione chiara: chi si allinea con le forze di destra non può essere considerato parte di un progetto alternativo credibile per la regione.
Un altro punto delicato riguarda il cosiddetto “modello Ursula”, il quale, pur avendo visto in passato l’alleanza tra socialisti e popolari, non è ritenuto adeguato per un’alternativa progressista credibile. Il modello, infatti, ha sempre visto la sinistra all’opposizione, e ora non si ritiene che possa essere una formula vincente per le Marche. «Un progetto alternativo, costruito strizzando l’occhio a chi sembra porsi indifferentemente a sinistra o a destra, non è e non sarà credibile», conclude il partito.
In definitiva, l’appello di Sinistra Italiana Marche è chiaro: l’alternativa alle destre deve essere credibile, radicata nel territorio e coerente con i valori della sinistra. Ogni alleanza che possa confondere il messaggio o che sembri oscillare tra posizioni di sinistra e destra non è considerata una via percorribile.
Dopo aver conquistato il pubblico della 75ª edizione del Festival di Sanremo, piazzandosi al decimo posto, i Coma Cose non si fermano e sono pronti a far ballare l'Italia con il loro nuovo tour estivo. Il duo milanese, formato da Fausto Lama e California , ha annunciato le date dei concerti che li vedranno protagonisti sui palchi dei principali festival estivi del 2025 .
Fra questi anche l'Ulisse Fest di Ancona. Il prossimo 4 luglio il pubblico dell'Arena sul Mare potrà cantare e scatenarsi sulle note di Cuoricini , la hit che sta già facendo impazzire le radio di tutta Italia.
Dopo il Festival, Cuoricini è diventato un vero e proprio tormentone , scalando le classifiche e conquistando il pubblico. Il brano è già entrato nella top 10 di Amazon Music e risulta tra i più richiesti ad Alexa, segno che la melodia accattivante e il testo orecchiabile hanno colpito nel segno.
A contribuire al successo della canzone è anche la sua coreografia, diventata virale sui social. Video di fan e creator che si cimentano nei passi di Cuoricini hanno invaso TikTok e Instagram, contribuendo alla diffusione del pezzo. E come ogni tormentone che si rispetti, non sono mancate le parodie, che hanno reso il brano ancora più popolare. Un'occasione imperdibile per tutti i fan, che potranno cantare e ballare dal vivo sulle note di “Cuoricini” e degli altri brani che hanno reso il duo una delle realtà più originali del panorama musicale italiano.
Con un’ordinanza emessa dal commissario straordinario, Fabrizio Curcio, sono stati erogati oltre 13 milioni di euro per l’alluvione che nel maggio aveva colpito principalmente l’Emilia Romagna oltre alle Marche e alla Toscana.
“Questa ordinanza – ha affermato il presidente Acquaroli – sblocca risorse fondamentali per gli interventi di ripristino e la messa in sicurezza dei territori colpiti. Chiedendo di dedicare un’ordinanza per il nostro territorio abbiamo sbloccato l’erogazione di queste risorse, necessarie per dare risposte alle comunità che hanno affrontato difficoltà a causa dell’alluvione e per le imprese che hanno operato negli interventi di ripristino. Ringrazio il commissario Curcio per la disponibilità e l’ingegner Stefano Babini e la struttura che hanno lavorato per accelerare l’erogazione di questi fondi permettendo ai Comuni di procedere ora sia al pagamento delle imprese che hanno eseguito gli interventi di somma urgenza nel 2023 che alla progettazione e realizzazione delle altre opere”.
L’erogazione dei fondi è avvenuta sulla base di una richiesta specifica effettuata dal presidente Francesco Acquaroli, vicecommissario per l’alluvione del maggio 2023, di avere uno stralcio dell’ordinanza dedicata alle Marche in cui figurano anche interventi nel territorio della Toscana, alternativamente a quella cumulativa per le Regioni coinvolte che riguardava principalmente l’Emilia Romagna. Questo ha permesso di accelerare sui tempi e erogare i fondi attesi da Comuni e Province, senza attendere le procedure ancora in corso in altri territori. Un passaggio che ha permesso l’erogazione più celere delle somme.
L’Ordinanza infatti prevede lo stanziamento di oltre 13 milioni di euro per gli interventi segnalati dai Comuni e dalle Province, principalmente sulla viabilità, sui corsi d’acqua minori e per la sistemazione dei dissesti causati dall’alluvione, e di ulteriori 983.350,43 euro per il rimborso delle attività svolte in somma urgenza nei giorni immediatamente successivi all’evento per liberare le strade e per rimuovere le frane.
I Comuni che beneficiano dei finanziamenti stanziati, sia direttamente o per interventi delle province, sono: Monte Vidon Corrado, Montappone, Corridonia, Mogliano, Monte San Giusto, Tolentino, Macerata, Pollenza, Urbisaglia, Castelraimondo, Camerino, Loro Piceno, San Ginesio, Matelica, San Severino Marche, Caldarola, Belforte del Chienti, Petriolo, Treia, Cingoli, Gualdo, Sant’Angelo in Pontano, Penna San Giovanni, Sefro, Valfornace, Monte San Martino, Gagliole, Sassocorvaro, Auditore, Roccafluvione, Monte Giberto, Fiastra e Colmurano.
Percorre a piedi e di notte la superstrada, poi reagisce all'intervento della polizia stradale con calci e pugni e infine viene denunciato. L'allarme è stato lanciato domenica sera, intorno alle 21, da alcuni conducenti, che hanno segnalato la presenza del pedone. Immediato l’intervento di una pattuglia della polizia stradale, che lo ha rintracciato tra le uscite di Jesi Centro e Jesi Est.
Sin dal primo contatto, il soggetto, un 34enne originario del Mali, si è mostrato poco collaborativo. Invitato a lasciare la strada per motivi di sicurezza, si è aggrappato con forza al guardrail, rifiutando di allontanarsi. Alla crescente insistenza degli agenti, ha poi reagito con violenza, strattonandoli e successivamente colpendoli con calci e pugni. Ne è scaturita una colluttazione, nel corso della quale gli agenti, con difficoltà, sono riusciti a condurlo fuori dalla carreggiata. Solo l’arrivo di ulteriori rinforzi ha permesso di riportare la situazione alla calma.
L’uomo è stato accompagnato negli uffici della polizia stradale di Ancona per l’identificazione. Non ha fornito spiegazioni sul suo comportamento, che gli è costato una denuncia a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale. Si è inoltre scoperto che aveva già precedenti per lo stesso reato.
Nel corso dell’operazione, due agenti della polstrada del distaccamento di Senigallia, un ufficiale di polizia giudiziaria di 50 anni e un agente 40enne, hanno riportato contusioni. Entrambi sono stati medicati e hanno ricevuto una prognosi di dieci giorni ciascuno.
Prosegue la campagna di controlli ai Bed & Breakfast (B&B), avviata dal Comando generale dell'Arma dei carabinieri e promossa dal Comando carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con il Ministero della Salute. L'iniziativa, che ha avuto inizio lo scorso novembre, ha visto coinvolti i carabinieri del Nas di Ancona, impegnati in un'attività di monitoraggio e verifica delle strutture ricettive sul territorio delle Marche.
Nel corso delle 54 ispezioni effettuate nelle diverse province marchigiane, sono emerse irregolarità in circa l'11% dei casi, con la contestazione di sanzioni amministrative per un totale complessivo di 2.633,33 euro. Le principali problematiche riscontrate riguardano la mancata applicazione delle procedure legate all'autocontrollo HACCP, la pulizia inadeguata dei locali e il mancato possesso di autorizzazioni amministrative. Ecco nel dettaglio i risultati dei controlli suddivisi per provincia:
Provincia di Ancona: sono state controllate 21 strutture ricettive, di cui una segnalata all’autorità sanitaria e amministrativa. È stata elevata una sanzione di 233,33 euro. Provincia di Macerata: le ispezioni hanno riguardato 12 strutture, una delle quali è stata segnalata all’autorità amministrativa locale per l’uso di un dispositivo di accettazione ("Key Box") in contrasto con le direttive ministeriali. Sanzione di 233,33 euro. Provincia di Pesaro Urbino: i controlli su 10 B&B non hanno evidenziato irregolarità, confermando il rispetto delle normative in vigore.
Provincia di Fermo: sono stati verificati 7 B&B, di cui uno è stato segnalato all’autorità sanitaria e amministrativa per irregolarità. La sanzione ammonta a 2.000,00 euro. Provincia di Ascoli Piceno: su 4 strutture ispezionate, una è stata segnalata alla locale Azienda Sanitaria Territoriale (AST) e sanzionata per aver superato la capacità ricettiva. La multa è di 167,00 euro.
La campagna di controlli, che si inserisce in un più ampio piano di vigilanza sulla sicurezza e la salute pubblica, ha l’obiettivo di garantire che tutte le strutture ricettive rispettino gli standard igienico-sanitari previsti dalle normative vigenti.
Ancona, carabinieri scortano donna in gravidanza: un parto a tempo di record grazie all’Intervento esemplare delle forza dell’ordine. Il tutto ha avuto inizio intorno alle ore di punta, quando la donna, in procinto di partorire, ha incrociato una pattuglia dei carabinieri mentre stava cercando di farsi notare per chiedere aiuto.
La donna, in avanzato stato di gravidanza e molto agitata, ha spiegato ai militari di essere ormai prossima al parto e di avere già rotto le acque. Nonostante il traffico congestionato lungo via Da Vinci e via Flaminia, l’automobilista temeva di non riuscire ad arrivare in tempo all'ospedale materno infantile Salesi, dove doveva partorire.
I carabinieri non hanno esitato a intervenire con prontezza, tranquillizzando la donna e decidendo di scortarla fino all’ospedale a bordo del loro veicolo di servizio. Grazie alla loro esperienza e alla grande prudenza nel traffico, sono riusciti a farla arrivare in ospedale in tempo, dove il parto è avvenuto regolarmente e senza complicazioni.
Questa mattina, i due carabinieri che avevano preso parte all’intervento hanno fatto ritorno all’ospedale Salesi per sincerarsi delle buone condizioni della neo mamma e per conoscere il piccolo Lorenzo, nato in salute. I militari hanno voluto portare un dolce gesto di affetto, con un abbraccio alla mamma e una carezza al neonato.
Un gesto di grande umanità che dimostra il profondo legame tra la cittadinanza e le forze dell'ordine, impegnate non solo a garantire la sicurezza ma anche a supportare le persone in situazioni straordinarie.
Un'operazione congiunta della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha portato al sequestro di oltre 58 tonnellate di rifiuti ecotossici nel porto di Ancona. L'intervento, denominato "Metal Gate", ha sventato un tentativo di importazione illecita dall'Albania di due società italiane con sede in Lombardia. I rappresentanti legali delle aziende coinvolte sono stati denunciati per gravi reati ambientali.
L'operazione ha preso il via dopo che le autorità hanno riscontrato anomalie documentali durante un controllo su un carico dichiarato come "schiumature di alluminio". I sospetti hanno spinto gli agenti ad approfondire le verifiche, portando alla scoperta di una concentrazione elevata di metalli pesanti come zinco, piombo e rame all'interno del materiale trasportato. Tali elementi, altamente tossici, comportano rischi significativi per l'ambiente acquatico e per la salute pubblica.
L'analisi dei rifiuti, effettuata da esperti dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, ha confermato la loro pericolosità, classificandoli come rifiuti eco-tossici. Di conseguenza, l'intero carico è stato posto sotto sequestro.
L'operazione "Metal Gate" si inserisce in un più ampio contesto di controlli e repressione del traffico illecito di rifiuti. In passato, simili attività investigative avevano già portato al sequestro di circa 16 tonnellate di rifiuti urbani nel porto dorico.
I due imprenditori coinvolti dovranno ora rispondere di reati quali "traffico illecito di rifiuti", "falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico" e "intralcio all'attività di controllo". Queste accuse sottolineano la gravità dell'illecito e il tentativo di aggirare le normative vigenti in materia di smaltimento e importazione di rifiuti pericolosi.
Il sequestro delle 58 tonnellate di rifiuti ecotossici rappresenta un'ulteriore prova dell'impegno delle forze dell'ordine nella tutela dell'ambiente e della legalità. La Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli continuano a operare con costante attenzione sui flussi di merci che transitano nei porti nazionali, con l'obiettivo di garantire il rispetto delle normative ambientali e la sicurezza del mercato interno.