Un uomo di 54 anni minaccia e aggredisce il personale della polizia locale: è stato arrestato dai carabinieri di Falconara dopo che, in precedenza, era evaso dalla misura alternativa dei domiciliari che stava scontando per un altro reato.
Tutto è scaturito da un controllo alla circolazione stradale a Falconara, con gli agenti che hanno provveduto a fermare l'uomo, in quel momento a bordo di un monopattino elettrico e protagonista di alcune manovre pericolose.
Il 54enne, una volta bloccato, ha iniziato a inveire rendendo necessario l'intervento dei carabinieri. Dalle successive identificazioni è emerso poi come lo stesso 54enne dovesse trovarsi ai domiciliari e per questo motivo sono scattate le manette.
Militari del nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Ancona, in collaborazione con il gruppo Tutela Ambiente di Roma e Napoli, stanno eseguendo otto misure cautelari non custodiali, emesse dal gip del Tribunale di Ancona nei confronti di otto soggetti, per il reato di attività organizzata del traffico illecito dei rifiuti, inerente il recupero degli oli vegetali esausti. L'attività investigativa è diretta dalla direzione distrettuale antimafia di Ancona e di Napoli, con il coordinamento dalla direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.
Effettuate perquisizioni e sequestri nelle province di Ascoli Piceno, Napoli, Bari e Pescara. L'attività illecita è consistita anche in furti aggravati di oli vegetali esausti, classificati come rifiuto liquido non pericoloso, di elevato valore commerciale per gli incentivi collegati alla produzione finale di biocarburante.
Le indagini mirano a contrastare un importante fenomeno criminale che, con l'aggravante di agevolare associazioni camorristiche, era dedito al traffico illecito di oli esausti trattati illecitamente, di rilevante valore commerciale e con grave impatto ambientale.
Stalking e violenza sessuale contro l'ex fidanzata, che poi ha tentato di uccidere: la Corte Suprema di Cassazione rigetta il ricorso presentato dal trentaseienne macedone Shevalj Ramadani e ne conferma la condanna a 5 anni di reclusione. L'uomo sarà, inoltre, costretto al pagamento di un risarcimento danni pari a 50mila euro nei confronti dell'ex fidanzata Alina Emilia Pavel.
La condanna faceva riferimento al secondo filone del processo a suo carico, visto che Ramadani era già stato condannato a otto anni per tentato omicidio (leggi qui), in occasione dell'atroce aggressione ai danni di Alina, di cui si era reso protagonista la sera del 17 novembre 2018 a Civitanova Marche.
Prima di quella notte da incubo, la donna era già stata colpita con un'arma da taglio al seno sinistro (ottobre 2017), si era vista puntare contro una pistola (marzo 2018), oltre che inviare ripetutamente messaggi minatori su Whatsapp, sino a subire rapporti sessuali non voluti. Ramadani non accettava la fine della loro storia d'amore. I fatti risalgono al periodo che va dal 2017 al 17 novembre 2018, per i reati aggravati di violenza sessuale, stalking e lesioni personali (articolo 612 bis, commi I e II).
"Non posso che essere soddisfatto - ha dichiarato l'avvocato Oberdan Pantana, difensore di Alina - Una sentenza dal valore ancor più simbolico visto che è arrivata proprio oggi, 8 marzo, festa delle donne. Un ulteriore segnale lanciato dal sistema giudiziario italiano nei confronti degli uomini che vigliaccamente commettono violenza pensando di uscirne impuniti. L'auspicio è che episodi del genere non accadano mai più. Alina sul suo corpo patisce ancora le conseguenze della terribile aggressione subita, a seguito della quale ha fatto ritorno in Romania".
Porte aperte nelle Dermatologie degli Ospedali Riuniti di Ancona per la terza edizione di "Dalla parte della tua pelle", la campagna nazionale di sensibilizzazione sulla dermatite atopica promossa da SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia e delle Malattie Sessualmente Trasmesse presieduta dal professor Giuseppe Monfrecola.
L’iniziativa gode del sostegno dell’associazione dei Pazienti ANDeA (Associazione Nazionale Dermatite Atopica) ed è realizzata grazie al contributo non condizionante di Sanofi. Lo scopo della campagna sarà duplice, perché intende favorire nei pazienti una percezione più estesa della patologia facilitando la diagnosi di dermatite atopica e indirizzarli verso i centri di riferimento sul territorio nazionale per intraprendere il percorso di cura più adatto alle diverse esigenze. L'appuntamento è per sabato 11 marzo con la professoressa Anna Maria Offidani. Prenotazione è obbligatoria al numero verde dedicato (800086875), attivo 7 giorni su 7 dalle 10:00 alle 18:00.
Un vasto incendio è divampato, intorno alle 11, in un'azienda di San Biagio di Osimo che produce carrelli elevatori. La ditta è la Forklift Service di via dell'Artigianato. Sul posto le squadre dei pompieri di Osimo, Ancona e Jesi stanno cercando di contenere le fiamme per evitare il coinvolgimento degli edifici nelle vicinanze. Al momento non risultano persone coinvolte. Una densa colonna di fumo nero si è alzata nella zona.
++ AGGIORNAMENTO ORE 18:00 ++
Si stanno concludendo con una accurata bonifica, per escludere la riattivazione delle fiamme, le operazioni di spegnimento dell’incendio scoppiato alle 11 di oggi presso la Forklift Service, attività di commercializzazione e manutenzione di carrelli elevatori sita in un capannone della superficie di circa 500 metri quadrati e dove lavoravano 12 persone, ubicato nella zona industriale di San Biagio di Osimo.
L’attività di soccorso è stata condotta da 28 vigili del fuoco e 9 automezzi provenienti dalle sedi di Osimo, Ancona, Jesi e dall’aeroporto di Falconara Marittima coordinati dal funzionario di servizio.
Le operazioni sono state rese particolarmente difficili e critiche dal denso fumo nero che si levava dall’incendio, per la presenza di bombole di gas a rischio esplosione e per i liquidi infiammabili depositati che sono stati costantemente monitorati con l’impiego di termocamere ad infrarossi. Fortunatamente non si registrano feriti ma lo stabile è stato irrimediabilmente compromesso dalle fiamme e dovrà essere abbattuto.
Due alloggi popolari di Senigallia erano stati occupati abusivamente da persone che non ne avevano titolo, all'insaputa dell'Ente concedente, a danno di nuclei familiari più bisognosi e in possesso di più requisiti in graduatoria per l'assegnazione degli alloggi popolari.
Lo hanno scoperto i militari della Tenenza della guardia di finanza nell'ambito di un'intensificazione dei controlli eseguiti dal comando provinciale di Ancona per contrastare eventuali illeciti in tema di prestazioni sociali agevolate per l'edilizia popolare. Quattro le denunce per truffa aggravata.
Le verifiche simultanee dei finanzieri di Senigallia hanno riguardato un condominio, la posizione degli occupanti delle 44 unità immobiliari destinate ad alloggi popolari. I militari hanno giocato sul fattore sorpresa per rilevare l'effettiva presenza degli aventi diritto e per accertare la posizione di percettori di reddito di cittadinanza. Dagli approfondimenti sono emerse le occupazioni abusive dei due appartamenti.
Quattro i migranti trovati all'interno degli alloggi occupati: due di loro sono effettivi concessionari degli appartamenti dell'Erap (Ente Regionale Alloggi Popolari) che, dopo essersi trasferiti ormai da tempo all'estero, ove esercitano un'attività lavorativa, hanno arbitrariamente mantenuto la concessione consentendo l'illecito uso del proprio alloggio ad altri due connazionali. I quattro sono stati denunciati in concorso per truffa aggravata, in quanto posta in essere ai danni di un ente pubblico.
Scoperta cocaina nello zaino di un uomo. Nella tarda serata di ieri, durante il servizio di controllo del territorio, i poliziotti della Squadra Volanti, transitando in piazza Rosselli ad Ancona, hanno notato due soggetti che alla vista delle pattuglie hanno cambiato repentinamente direzione nel tentativo di non farsi notare.
Insospettiti, gli agenti hanno deciso di identificare i due uomini e sottoporli ad un controllo. Uno dei due, sin da subito ha mostrato nervosismo e insofferenza al controllo, tanto da indurre gli operatori a domandargli esplicitamente se stesse occultando qualcosa.
L’uomo, 42 anni, ha confessato di avere con sé della droga e, dallo zaino in suo possesso, ha estratto e consegnato un involucro in plastica di colore bianco contenente cocaina.
Lo stesso ha poi dichiarato agli agenti di detenerla per uso personale e, per tale motivo, i poliziotti hanno proceduto alla contestazione della detenzione prevista dal Testo Unico Stupefacenti. La sostanza è stata, quindi, sequestrata per i successivi esami.
Scontro tra un mezzo pesante e un autobus: muore 25enne conducente del camion. L’incidente è avvenuto al km 245 dell'A14, tra Loreto e Ancona sud in un tratto autostradale a tre corsie privo di cantieri e senza turbative al traffico al momento dell'impatto. L’autobus non aveva passeggeri a bordo.
A causa dell'incidente, avvenuto verso le 14.50, fa sapere Autostrade per l'Italia, il tratto in questione della Bologna-Taranto è stato temporaneamente chiuso.
Sul luogo dell'evento sono intervenuti i soccorsi sanitari e meccanici, le pattuglie della polizia stradale ed il personale della direzione di Tronco di Pescara Autostrade per l'Italia.
Nel tratto chiuso si è registrato un chilometro di coda in direzione Bologna; tre chilometri di traffico si sono registrate in corrispondenza dell'uscita obbligatoria di Loreto.
La fuga per eludere un controllo dei carabinieri, lo speronamento della pattuglia durante l'inseguimento, poi il tentativo di investire un militare e due colpi esplosi da un carabiniere che feriscono il conducente dell'auto alla schiena.È accaduto nella notte, intorno alle 4, ad Ancona.
Un'autopattuglia si accingeva a controllare un'auto ferma in via del Castellano che poi è partita ed è stata inseguita dai carabinieri per alcuni chilometri fino a Posatora. A bordo il conducente, un 53enne osimano, ferito e trasportato in ospedale, e una donna di 52 anni, portata in caserma. I fatti sono ora al vaglio degli investigatori.
I carabinieri avevano notato l'auto, una Polo Volkswagen nera, ferma in una zona buia in via del Castellano e avevano acceso i lampeggianti per segnalare la loro presenza e procedere a un controllo. La vettura però si è allontanata rapidamente e i militari hanno iniziato un investimento, proseguito per diversi chilometri fino alla zona del Parco di Posatora, sempre ad Ancona.
Quando l'auto in fuga sembrava essere stata bloccata dalla pattuglia, il conducente avrebbe innescato la retromarcia tentando di investire un carabiniere che era sceso dall'auto di servizio. A quel punto un militare ha esploso due colpi contro la parte posteriore o forse alle gomme dell'auto che stava ripartendo, ma uno dei proiettili ha raggiunto l'abitacolo e ferito il conducente alla schiena.
Successivamente la Polo è andata a sbattere contro un marciapiede e si è dovuta fermare. L'uomo ricoverato, secondo le prime informazioni, sarebbe stato colpito di striscio e non sarebbe grave in gravi condizioni. Gli investigatori ora stanno cercando di far luce sui motivi delle fuga in auto; sono in corso controlli anche sulla corrispondenza della targa con l'auto in questione
Si stavano salutando accanto alle loro auto prima di rincasare quando tre giovani sono stati avvicinati da due ragazzi ubriachi che hanno cercato di aggredirli. Di fronte alla loro reazione di difesa, i due violenti sono stati raggiunti da altri 6 amici. È così scoppiata una rissa tra una decina di ragazzi in via Matteotti, centralissima strada della città dorica. Quando sono sopraggiunti i poliziotti hanno trovato solo tre ragazzi, uno dei quali presentava dei tagli evidenti al volto e al mento, probabilmente inferti con un vetro di bottiglia. Il giovane ferito è stato portato a Torrette dalla Croce Gialla. Le forze dell' ordine stanno effettuando accertamenti per identificare gli autori dell'aggressione.
I Carabinieri della stazione di Cupramontana hanno denunciato per truffa in concorso due uomini, un 50enne nato e residente a Napoli, e un 40enne nato in India e residente a Brescia. La vittima della truffa è una donna di 40 anni del posto che, alla scadenza della copertura assicurativa della propria auto, tramite una ricerca online ha trovato un sito di una nota compagnia assicurativa che proponeva un prezzo vantaggioso: ha cosi stipulato un’assicurazione annuale pagando con Postepay e ricevendo poco dopo il tagliando dell’assicurazione. Tuttavia, rileggendo attentamente i documenti, si è accorta di una serie di errori di sintassi nelle clausole contrattuali. Iniziando a nutrire dei dubbi, ha chiamato la filiale più vicina di tale assicurazione che ha disconosciuto l'autenticità della polizza. Si è cosi recata dai Carabinieri della Stazione di Cupramontana per sporgere denuncia. Contestualmente i militari, tramite banca dati, hanno verificato che l'auto della donna risultava in effetti sprovvista di assicurazione, attestando la falsità di quella stipulata.
Schianto tra Ferrari: due feriti a Torrette. L’incidente è avvenuto, questa mattina, in via Molino Basso alla periferia sud di Osimo.
Erano quasi le 12 quando, per cause in corso d'accertamento da parte della polizia locale, le due supercar, in prossimità di una curva, sono finite fuori strada per poi andare ad impattare contro il muretto di un'abitazione. Nello schianto una delle vetture ha sfondato la recinzione di protezione e ha preso fuoco.
Sul posto sono intervenuti il 118 e i vigili del fuoco. Alla guida delle Ferrari, rispettivamente, un belga e un olandese che si trovavano in vacanza nell'Anconetano. Entrambi sono stati soccorsi e trasportati all'ospedale dorico di Torrette: le loro condizioni non risultano essere gravi.
(E.L.)
(Foto di copertina di Antonello Pietrarossi da Piazzaweb)
Nel processo 'bis' per la strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in cui morirono cinque minorenni e una madre 39enne, Fedez, rapper e personaggio televisivo, diserta per la seconda volta l'udienza ad Ancona, nella quale avrebbe dovuto essere sentito come testimone.
È malato e ha fatto pervenire un certificato medico che attesta il legittimo impedimento a testimoniare oggi in tribunale. Un'assenza che replica quella nella conferenza per presentare la terza stagione di "Lol: chi ride è fuori", di cui è conduttore insieme a Frank Matano.
“A citare come testimone Federico Leonardo Lucia in arte Fedez, è stata la Procura nel giudizio riguardante le condizioni di sicurezza nel locale, le questioni amministrative e in particolare il rilascio dei permessi per la riapertura della discoteca”.
Sono imputati funzionari che rappresentavano vari enti nella Commissione di vigilanza presieduta dall'ex sindaco di Corinaldo, anche lui tra gli imputati; a giudizio anche un socio della società che gestiva il locale.
Fedez era stato già citato come testimone nell'udienza di venerdì scorso, insieme al trapper Sfera Ebbasta, in merito alle condizioni del locale: entrambi avevano rappresentato un legittimo impedimento per un impegno lavorativo non rimandabile; il primo per uno spot pubblicitario, il secondo stava girando un video.
Il pm vuole sentire Fedez perché tenne un concerto alla Lanterna Azzurra diverso tempo prima della strage avvenuta nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018; Sfera, invece, perché era atteso la sera della strage per un'esibizione in dj-set che poi ovviamente non ci fu.
Nel locale venne spruzzato spray al peperoncino per compiere furti di collanine (per sei giovani del Modenese, della 'banda dello spray', condanne anche in Cassazione); nel fuggi fuggi, molte persone accalcate sulla rampa fuori dall'uscita numero 3, caddero una sull'altra da un'altezza di circa 1,5 metri dopo il cedimento di una balaustra; sei morirono schiacciamento.
(Fonte Ansa)
Un 25enne è stato arrestato dalla polizia e rinchiuso nel carcere di Montacuto, ad Ancona, dopo avere minacciato e aggredito il padre, "reo" di non consegnargli una somma di denaro da lui richiesta. Gli agenti della Volante sono intervenuti nella giornata di giovedì in un negozio di via Torresi, su segnalazione del padre.
Hanno trovato il giovane che stava dando in escandescenze. Inutili i tentativi di riportarlo alla calma: ha sferrato un calcio alla porta, poi ha avuto uno scatto verso il padre, minacciando lui e la madre. È stato trattenuto dai poliziotti, uno dei quali è stato spintonato dal 25enne che ha cominciato anche a sferrare calci e pugni.
Il giovane ha vari precedenti penali (droga e danneggiamenti) e di polizia, tra cui un avviso orale emesso dal questore di Ancona nonché un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Ancona fino al 2024.
Aveva già minacciato i genitori in passato, che più di una volta si erano rivolti alle forze di polizia. È stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione e denunciato per violenza, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e per violazione delle misure di prevenzione.
ANCONA - "Non ti presentare in tribunale o te la faccio pagare". Questa l'ultima minaccia che l'imputato, accusato di maltrattamenti in famiglia, stalking e lesioni aggravate nei confronti della ex moglie, le ha rivolto poco prima dell'udienza di ieri, in cui la vittima è stata sentita come testimone. È stato anche necessario allontanare dall'aula l'uomo, un 39enne di origine rom, mentre la vittima testimoniava e ripercorreva anni di violenze fisiche e verbali, subite dal 2015. La donna ha raccontato che le veniva impedito di uscire di casa; avrebbe subito violenze di ogni sorta, addirittura le sigarette le venivano spente addosso.
I fatti più gravi a partire dal 2018: "Una notte ha preso un coltello da cucina e si è scagliato dalla parte della mia metà del letto. Per fortuna ha preso il materasso". Quando la donna ha deciso di lasciarlo e andare a vivere in un'altra casa con i figli minorenni, lui le avrebbe rotto il setto nasale a calci. Oggi la vittima vive in una struttura segreta per evitare che l'uomo la raggiunga. Tutte accuse sono state rigettate dall’imputato. La prossima udienza si terrà il 20 aprile.
Continua l’allerta meteo nelle Marche. La Protezione Civile Regionale, ha emesso, bollettino di allertamento per criticità idraulica ed idrogeologica valido per tutta la giornata di domani, venerdì 3 marzo.
La persistenza sul Mar Tirreno di un ciclone continua a favorire, sul medio versante Adriatico, flussi di rientro. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento.
Grazie ad un finanziamento ottenuto con i fondi del Next Generation EU, l’Università di Camerino avvia un progetto di ricerca di durata biennale incentrato sulla produzione e il consumo sostenibili.
Con una serie di misure legislative e finanziarie, infatti, l’Unione Europea supporta la trasformazione in chiave eco-sostenibile delle attività di impresa e, più in generale, delle comunità. Un gruppo composto da quaranta ricercatori provenienti da otto diversi 8 Paesi, Italia, Giappone, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Croazia, Romania, individuerà casi di successo e analizzerà i principali problemi posti dalla trasformazione in chiave Green del mercato.
Il progetto si occuperà della transizione energetica e delle possibilità offerte alle aree interne dal Pnrr: i piccoli comuni saranno, infatti, beneficiari di erogazioni anche a fondo perduto per attivare comunità energetiche sfruttando le fonti rinnovabili.
Nel gruppo di ricerca, coordinato dalla professoressa Lucia Ruggeri, direttrice della scuola di specializzazione in diritto civile, è presente anche una unità di biologi guidata dal dottoor Alberto Vassallo, il quale in sinergia con le imprese operanti nella produzione della carta svilupperà una sperimentazione di produzione eco-sostenibile di cellulosa.
Il gruppo di ricerca opererà in stretto rapporto con un gruppo di stakeholder impegnati nella promozione di uno sviluppo economico sostenibile: municipi italiani e stranieri, imprese, associazioni dei consumatori e associazioni ambientaliste.
Nei giorni scorsi si è tenuto l’incontro di lancio del progetto, moderato dal giornalista Flavio Fabbri ed aperto dai saluti del ProRettore vicario professor Graziano Leoni, del direttore della Scuola di Giurisprudenza professor Rocco Favale e delle autorità territoriali locali coinvolte nel progetto.
Poste Italiane ricerca nelle Marche portalettere da inserire con contratto a tempo determinato. Per potersi candidare è sufficiente inserire entro il 5 marzo il proprio curriculum vitae sulla pagina web del sito istituzionale di Poste, nella sezione “Carriere” dedicata a “Posizioni Aperte” in cui sono indicati i requisiti per poter partecipare alla selezione.
I requisiti richiesti per la candidatura sono il possesso di un diploma di scuola media superiore e patente di guida in corso di validità idonea per la guida dei mezzi aziendali.
I candidati saranno inseriti con contratto a tempo determinato in relazione alle specifiche esigenze aziendali. Le risorse individuate si occuperanno del recapito postale (pacchi, lettere, buste, raccomandate, etc.) nell’area territoriale di propria competenza.
Ancora pioggia e nuova allerta per la città di Senigallia, già alle prese con i danni della scorsa alluvione del 15 settembre 2022. Su tutto il territorio regionale oggi c'è l'allerta gialla e il maltempo sull'area dei fiumi Misa e Nevola ha causato l'innalzamento del livello del fiume a Bettolelle, dove si è registrato il superamento del livello di sicurezza.
Il sindaco Massimo Olivetti ha disposto l'apertura del centro operativo comunale (Coc) per monitorare la situazione che, finora, non ha registrato fenomeni meteorologici particolarmente significativi.
L'alveo fluviale però risente dei detriti e fanghi portati verso valle durante l'ultima esondazione: i materiali ora sedimentati hanno reso meno profondo il letto del Misa. In attesa del dragaggio, la cui necessità è stata ribadita anche recentemente dal viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi durante un sopralluogo, la città dovrà continuare a fare i conti con allerte sempre più frequenti.
(Foto Ansa)
Ancona. "Fuggi è la miglior cosa per te, ho paura veramente di farti male, ti brucio la macchina". Queste le minacce nei confronti della donna con cui avrebbe avuto una breve relazione, dopo averle danneggiato l'auto due volte: a processo al tribunale di Ancona un marocchino di 30 anni, con l'accusa di stalking nei confronti di una ragazza residente in provincia di Jesi.
A luglio dello scorso anno la prima denuncia presentata ai carabinieri dalla donna per il danneggiamento dell'auto a cui erano stati staccati gli specchietti retrovisori. In quell'occasione raccontò di un altro episodio analogo in cui le ruote della sua auto erano state squarciate: autore del gesto il trentenne, come documentato dalla videocamera di sorveglianza del parcheggio in cui si trovava la macchina, di fronte all'azienda in cui lavorava la giovane.
Non sono mancate aggressioni fisiche e verbali, schiaffi, messaggi minatori dal tenore inquietante: "Io non mi fermo qui", le avrebbe scritto in uno degli sms ,"tu mi stai sottovalutando, cambia quello che vuoi ma io ti troverò sempre". Ieri in aula, è stato sentito uno dei fratelli dell’imputato che ha raccontato di un rapporto sereno tra i due, e ha negato le persecuzioni descritte.