Si chiamano Stefan e Mandela, hanno 3 e 10 anni, e sono alte rispettivamente 3 e 5 metri. Il Parco Zoo Falconara accoglie con grande entusiasmo due nuove giraffe, arrivate nella struttura alcune settimane fa. La più giovane proviene dallo zoo di Kolmården, in Svezia, mentre la più grande dallo zoo di Montpellier, in Francia. Entrambe si sono subito ambientate al meglio ed hanno fatto amicizia con Biton, storica giraffa del Parco.
L’animale, 11 anni, era rimasto solo dopo la recente scomparsa di Cody, giraffa di Rothschild. Il giardino zoologico marchigiano si è quindi attivato celermente per dare a Biton nuovi compagni di vita. Il coordinatore della specie, valutata la situazione nei vari zoo d’Europa, ha trovato i due esemplari maschi più idonei a ricreare il gruppo, ovvero Stefan e Mandela.
Le due giraffe sono arrivate nella struttura di Falconara a una settimana di distanza l’una dall’altra e dopo un periodo di acclimatazione all’interno della stalla dove hanno fatto conoscenza, sono uscite nell’area esterna del reparto. Tra i tre animali c’è stata subito sintonia, infatti sono già molto uniti. Scrutano l’ambiente e mangiano fieno, foglie, pellet e frutta. Ai visitatori più curiosi non sfuggirà il loro bellissimo manto, ognuno diverso dall’altro in quanto appartengono a tre sottospecie diverse.
Le due giraffe sono solo le ultime arrivate in ordine di tempo. La stagione 2024 del Parco Zoo Falconara, infatti, è iniziata con la grande novità dei tre canguri grigi orientali e con un super ospite: il pitone reticolato, uno dei serpenti più lunghi del mondo. Un anno davvero speciale per il giardino zoologico che recentemente ha festeggiato anche la nascita di una cucciola di okapi, rara specie minacciata di estinzione.
Nel pomeriggio di martedì 4 giugno, durante un'operazione antidroga, la polizia di Jesi ha arrestato in flagranza di reato un nigeriano di 30 anni residente a Castelplanio per detenzione ai fini di spaccio di cocaina e hashish.
L'episodio è avvenuto intorno alle 17:30 durante un controllo in via Setificio. Alla vista degli agenti, l'uomo, che ha precedenti specifici per droga, ha tentato la fuga nei vicoli limitrofi, cercando di disfarsi di un pacchetto di sigarette contenente stupefacenti. Non riuscendo a raggiungerlo a piedi, gli agenti hanno utilizzato uno scooter fornito da un passante per inseguirlo e bloccarlo, portandolo poi in Commissariato.
All'interno del pacchetto di sigarette sono state trovate 9 dosi di hashish, per un totale di 7,66 grammi, e una dose solidificata di cocaina di 3 grammi. La perquisizione è poi proseguita nell'abitazione del sospettato a Castelplanio, dove è stata trovata un'ulteriore dose di hashish del peso di 0,28 grammi su un tavolo da cucina.
Non avranno dormito sonni tranquilli questa notte i tifosi dell’Ancona, così come non li dormiranno fin quando la Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio) non si pronuncerà sulla validità dei pagamenti effettuati in extremis che garantirebbero al club dorico l’iscrizione alla prossima Serie C.
Nel pomeriggio di martedì 4 giugno, come un fulmine a ciel sereno, era arrivata la notizia del rischio di iscrizione al prossimo campionato professionistico per l’Ancona a causa dei mancati stipendi di marzo e aprile, per una cifra attestata intorno ai 450 mila euro. A questa si sono aggiunte le dimissioni dell’addetto stampa Paolo Papili e le contestazioni da parte dei tifosi sotto la sede societaria di via Schiavoni. I supporters biancorossi si sono radunati lì in centinaia e hanno aspettato, in un clima di grande tensione, l’evolversi della vicenda sino alla mezzanotte, termine ultimo per presentare i pagamenti mancanti. Gli stessi avevano avuto un colloquio con l’amministratrice delegata Roberta Nocelli, che disperata spiegava loro la situazione e sperava in un’iscrizione “quantomeno alla Serie D”.
Qualche minuto prima della deadline, una delegazione della Curva Nord è stata fatta entrare all’interno della sede societaria ed è stata informata che il bonifico di 450.000 euro era stato effettuato, ma “il benefattore” è risultato anonimo. Alcuni indizi sulla sua identità avevano inizialmente portato all’ex presidente dell’Anconitana Stefano Marconi, ma il sindaco del capoluogo Daniele Silvetti ha dichiarato che a versare la cifra necessaria per l’iscrizione alla Serie C è stato Mauro Canil. Secondo alcune indiscrezioni, l’ex presidente del Matelica, proprietario del 5% delle quote societarie dell’Ancona, avrebbe saldato l’importante cifra, a patto di ottenere a zero il restante 95% in mano a Tony Tiong.
Sarà dunque importante capire quale sarà il futuro assetto societario dell’Ancona, ma soprattutto aspettare il verdetto della Covisoc sull’esito, buono o meno, delle operazioni effettuate a ridosso della mezzanotte. I tifosi attendono speranzosi, confidando di vedere anche il prossimo anno la propria squadra in Serie C.
L'Ancona sarebbe a rischio iscrizione per la prossima Serie C 2024-2025. La notizia, un fulmine a ciel sereno, ha iniziato a prender forma dall'ora di pranzo di oggi, martedì 4 giugno. A mezzanotte c'è la deadline per consegnare tutta la documentazione necessaria, che in casa dorica attualmente mancherebbe di alcuni elementi imprescindibili.
Condizionale d'obbligo, ma dai primi riscontri non risulterebbero ancora pagati - si attendeva il versamento per questa mattina - i compensi ai tesserati per quel che concerne le mensilità di marzo e aprile da parte della società del presidente Tony Tiong. Allo stesso tempo, il responsabile della comunicazione Paolo Papili ha rassegnato le proprie dimissioni. Anche il sindaco Daniele Silvetti si sta muovendo in prima persona per risolvere la situazione. Allo stato attuale la dirigenza biancorossa, insieme a mister Roberto Boscaglia, si trova nella sede di via Schiavoni. Da Tiong, al momento, ancora nessuna risposta.
Si è appena concluso il lungo fine settimana dedicato ai Campionati Italiani Master di Scherma, organizzati dalla Fondazione Bentegodi all’interno del Palazzetto Gavagnin di Verona. Da giovedì 30 maggio a domenica 2 giugno hanno incrociato le lame più di mille schermidori che si sono contesi i titoli tricolore individuali e a squadre, nelle varie categorie d’età. Ottimo il bottino della Scherma marchigiana che ha collezionato un titolo nazionale nel Fioretto maschile cat.0 (24+) e la Coppa Italia di Fioretto maschile 2 (50+).
Giovedì 30, nella categoria femminile 40+, Elisabetta Giovannetti, della prestigiosa Accademia della Scherma di Fermo, ha brillato raggiungendo il dodicesimo posto nella spada femminile.
Il giorno successivo, venerdì 31, è stata la volta dei maestri della spada maschile 40+. Matteo Pedone, del Club Scherma Pesaro, ha conquistato l'argento, mentre il compagno di squadra Matteo Bugari si è piazzato al tredicesimo posto. Ancora, Przemyslaw Szym Wolny del Club Scherma Jesi ha raggiunto il 32º posto. Nella categoria maschile 24+, Rodolfo Castelli, Alessio Ionna e Giovanni Galeazzi del Club Scherma Ancona si sono distinti rispettivamente al 43º, 49º e 60º posto.
Sabato 1° giugno è stata una giornata di trionfi nel fioretto maschile. Vincenzo Erman, del Club Scherma Senigallia, ha ottenuto un'incredibile vittoria, diventando Campione Italiano nella categoria maschile 24+. Al terzo e quinto posto si sono classificati Marco Giacchetta del Club Scherma Ancona e Marco Vannucci del Club Scherma Senigallia. Nella categoria maschile 40+, Przemyslaw Szym Wolny e Nicola Fogolin del Club Scherma Jesi hanno raggiunto rispettivamente il tredicesimo e il quindicesimo posto. Marco Pennazzi del Club Scherma Ancona ha conquistato l'ottavo posto nella categoria maschile 50+, portando a casa la Coppa Italia, seguito da Vannucci Dino e Giovanni Gambitta del Club Scherma Jesi e Ancona.
Infine, domenica 2 giugno, Vannucci Dino del Club Scherma Jesi ha ottenuto il 31º posto nella spada maschile categoria 50+.
Una serata carica di entusiasmo quella di Luca Paolorossi a Filottrano, con il candidato sindaco che ha presentato la sua lista di candidati e il programma elettorale per le prossime elezioni amministrative del 8 e 9 giugno. L'evento si è tenuto in un incandescente Cinema Teatro Torquis, che per l'occasione è andato oltre il tutto esaurito.
La serata è iniziata con un aperitivo all'esterno del teatro, creando un'atmosfera conviviale che ha accolto i cittadini prima dell'inizio dell'evento ufficiale. Intorno alle 21, un flusso ininterrotto di persone ha riempito la sala del teatro, superandone la capienza, con molti che hanno seguito l'evento dai corridoi.
A salutare il pubblico e dare il via alle danze ci ha pensato l’eclettico Maurizio Socci, giornalista di ÈTv Marche e conduttore della serata. Dopo l'esecuzione dell'Inno di Mameli, Luca Paolorossi è stato accolto da un caloroso applauso mentre saliva sul palco. Con la sua caratteristica verve e determinazione, il celebre sarto ha subito catturato l'attenzione del pubblico, esponendo la sua visione di una Filottrano rinnovata e all'avanguardia, desiderosa di tornare a giocare un ruolo da protagonista. Il candidato sindaco ha inoltre condiviso col pubblico momenti di leggerezza e simpatia, mostrando fotografie che documentavano i suoi incontri con personaggi illustri come Luciano Spalletti, Papa Francesco e Vittorio Sgarbi. Momenti che hanno suscitato risate e applausi, creando un clima di partecipazione ed entusiasmo.
La serata è poi proseguita con la presentazione dei candidati della lista "Noi per Filottrano", un gruppo eterogeneo composto da giovani e figure esperte con esperienze politiche pregresse, che a uno a uno hanno esposto le proprie idee.
A partire da Alessia Baldi, giovane candidata ma con un’esperienza in consiglio comunale già maturata alle spalle. “In questi ultimi anni ci siamo sentiti come dei sudditi costretti ad obbedire. Filottrano ha bisogno di una sola cosa: cambiamento”. Ha affermato con determinazione. È stata poi la volta di Elia Cardoni, anche lui giovane ma con le idee molto chiare. “Sono di Montoro, una zona dove addirittura non prende il telefono. C’è poi il problema delle connessioni Internet che sono molto lente. Credo che questo nel 2024 sia inaccettabile. Credo in Luca e con lui ci siamo già messi al lavoro per regalare ai cittadini una Filottrano migliore”. È dello stesso avviso anche Michele Fabiani, che in Luca Paolorossi dice di aver visto la possibilità di mettersi in gioco e far valere le proprie idee.
Ha preso poi la parola Libera Ciuffreda, sorella di uno dei membri del duo rock filottranese Little Pieces of Marmelade, band rivelazione di X-Factor. “I LPOM non hanno mai nascosto di essere di Filottrano, ma qui non gli è mai stato dato il giusto spazio e riconoscimento. Basti pensare che nelle Marche si sono esibiti ovunque tranne che nel loro paese d’origine. Vorrei che nessun giovane di Filottrano che abbia intenzione di intraprendere una carriera artistica e inseguire i propri sogni non venga dimenticato dal proprio paese”. Teo Benigni, invece, innamorato del proprio territorio e appassionato di agricoltura, ha esposto la preoccupante situazione di degrado in cui vertono le campagne filottranesi. “Con Luca, che crede nei nostri valori e nelle nostre radici, vogliamo metter fine a questo degrado”. Più di 40 anni con la divisa di vigile urbano indosso, Franco Cusini ha parlato invece del progetto sviluppato dalla lista Noi per Filottrano per quanto riguarda la sicurezza, bene imprescindibile per la comunità. Tesi sostenuta appieno anche dal candidato Valeriano Mazzocco, che vanta una vasta esperienza nel campo della polizia penitenziaria.
Teobaldo Giuliodori, amico di vecchia data di Paolorossi, ha voluto mettere in luce il suo motto: “Si prega di disturbare”. “Il comune si chiama così proprio perché è aperto a tutti. Dobbiamo creare le condizioni perché ci sia sempre un motivo per venire a Filottrano”. Ivano Lorenzini, alla terza candidatura, predica invece collaborazione fra associazioni, cuore pulsante del paese. Appena ventenne invece, Nicolas Damen studia Scienze Politiche, ma di questa esperienza al fianco di Luca Paolorossi vuole fare la sua laurea sul campo.
Chiude la serie di presentazioni al pubblico la candidata Ivana Ballante. Quasi 20 anni in consiglio comunale, di cui 10 da sindaco di Filottrano, aveva deciso di mettere per un po’ da parte la politica, fino all’incontro con Paolorossi. “L’autenticità di Luca Paolorossi e le sue doti di condottiero hanno riacceso la mia passione per la politica e mi hanno spinto a rimettermi in gioco. Luca è travolgente. Ha grandi competenze gestionali che gli derivano dall’esperienza lavorativa, ma anche grandi doti relazionali e capacità di coinvolgere le persone. Per questo credo sia la persona giusta in grado di dare a Filottrano una visione diversa. Questa presenza di pubblico così massiccia questa sera ci dà ancora più motivazione per continuare nella nostra campagna elettorale”.
La campagna elettorale della lista "Noi per Filottrano" proseguirà con altri tre appuntamenti: martedì 4 giugno a Ponte Musone, mercoledì 5 giugno a Zona San Giobbe, e la chiusura venerdì 7 giugno.
“La crisi del settore moda è evidente e preoccupante soprattutto nelle Marche. Dal 2019 al 2024, il numero di imprese attive nel comparto tessile, abbigliamento e calzature è diminuito del 24,1%, passando da 5.863 a 4.451 aziende. Questo calo si riscontra in tutte le province, con Ancona che registra una diminuzione del 31,7%, Ascoli Piceno del 29,1%, Pesaro e Urbino del 24,1%, Macerata del 23,6%, e Fermo del 20,9%. A livello nazionale, la produzione nel settore del made in Italy è calata del 9,3% a marzo 2024 rispetto all'anno precedente”. Il quadro, a tinte fosche, emerge da un’analisi condotta da Cna Macerata.
Cna ha proposto al governo misure di supporto, tra cui la sospensione dei versamenti contributivi ed erariali per 12 mesi, la Cassa Integrazione Guadagni (CIG) in deroga per sei settimane e il rifinanziamento degli Enti bilaterali. Queste misure mirano a sostenere le imprese colpite da una combinazione di calo della produzione, delle esportazioni e dell'occupazione.
Un'indagine di Cna Federmoda su quasi 600 imprese del settore ha rilevato che nel nostro Paese il 50,2% delle aziende prevede una contrazione del fatturato nel 2024, con una su cinque che prevede una riduzione superiore al 20%. Il settore più colpito è quello della pelletteria, con il 62% delle imprese che segnalano un calo dei ricavi. Anche il settore tessile e quello dell'abbigliamento sono in difficoltà, rispettivamente con il 54,1% e il 35,4% delle imprese che prevedono ricavi in calo.
Le principali problematiche segnalate dalle imprese includono l'alto costo del lavoro (55,4%), il calo degli ordinativi (54,9%), l'aumento dei costi delle materie prime (52,1%) e i costi energetici (46,9%). Il ricorso alla cassa integrazione è cresciuto dal 15,5% nel 2023 al 25,6% nel 2024.
Giuliana Bernardoni, presidente dei pellettieri per Cna Macerata, ricostruisce alcune delle cause storiche di questa crisi: “Il problema di molte imprese artigiane del comparto pellettiero e calzaturiero è innanzitutto quello di avere adempimenti amministrativi e fiscali uguali a quelli della grande industria, magari anche con qualche agevolazione in meno” tiene a precisare.
“In questo momento – prosegue l’imprenditrice dirigente Cna - le grandi firme della moda ci consigliano di mettere in cassa integrazione i dipendenti perché hanno un calo delle vendite. Noi piccoli produttori per anni siamo stati condizionati da questi big sui modelli da produrre, nei quantitativi e con prezzi imposti. Abbiamo assistito, senza poter far nulla, ad una svalutazione del nostro lavoro artigiano, del nostro saper fare e delle nostre grandi capacità creative. Siamo stati noi a fare per primi i sacrifici più grandi e senza alcuna riconoscenza e gratificazione da parte loro”.
Bernardoni vede però uno spiraglio nei mercati stranieri e porta la sua esperienza come soluzione percorribile: “Posso dire, invece, che cercando altri committenti, magari con nomi meno eclatanti, spesso stranieri, ho trovato imprenditori che apprezzano appieno i nostri manufatti, riconoscendoci anche una maggiore marginalità. L’auspicio - conclude la rappresentante CNA - è che in futuro anche le grandi firme valorizzino le nostre produzioni artigianali di qualità come meritano”.
Approdata questa mattina alla banchina 19 del porto di Ancona la nave umanitaria di Sos Mediterranée Ocean Viking con a bordo 67 naufraghi tra cui sette minorenni dei quali tre non accompagnati. Sono in corso le procedure per avviare lo sbarco dei migranti e, al momento, non viene segnalato alcun caso di particolare emergenza sanitaria.
Secondo le prime informazioni, dopo l'accoglienza, i controlli sanitari e l'identificazione, che avverrà nell'impianto sportivo Paolinelli della Baraccola, i tre minori non accompagnati verranno accolti per il momento in strutture delle Marche mentre gli altri, compresi i minori accompagnati, saranno trasferiti in località tra la Basilicata e l'Emilia Romagna. Per il porto di Ancona si tratta del nono approdo di navi umanitarie con circa mille persone sbarcate.
Ad accogliere la nave e a partecipare alle operazioni preliminari allo sbarco, tra le altre istituzioni, associazioni e forze dell'ordine, ci sono anche il prefetto Saverio Ordine, il vicesindaco Giovanni Zinni e il questore Cesare Capocasa.
Tra i naufraghi, riferisce il prefetto Ordine, "ci sono nove nazionalità tra cui è la siriana quella nettamente prevalente, con circa 40 profughi. La macchina funziona molto bene - aggiunge il Prefetto di Ancona, - certamente uno sbarco meno ingente di quello dell'altra volta (300 naufraghi sempre sulla Ocean Viking nel marzo scorso, ndr) ma dal punto di vista qualitativo le criticità sono sempre le stesse e bisogna dare sempre le eccezionali prestazioni in termini di sicurezza, sanitari e di riconoscimento. Al momento non si segnala nessun caso di criticità sanitaria".
Incidente mortale lungo la Strada statale 76 "della Val D'Esino", in direzione nord, all'altezza dello svincolo Fabriano est: a scontrarsi sono stati un furgone e un autotreno. Nell'impatto è deceduto il conducente del furgone, un 42enne umbro.
L'incidente è avvenuto al chilometro 17+500 e, per assicurare i soccorsi e le operazioni di messa in sicurezza della sede stradale, la carreggiata è stata chiusa al traffico per circa tre ore, in direzione nord, nel comune di Fabriano.
Le cause dell'impatto sono in fase di accertamento: secondo una prima ricostruzione il furgone sarebbe finito sotto il tir. Sul posto sono intervenuti - oltre ai vigili del fuoco del locale distaccamento e ai sanitari - le squadre Anas, i carabinieri del comando stazione di Fabriano e del nucleo radiomobile, un'ambulanza del 118 dell'ospedale Engles Profili di Fabriano e la polizia stradale per la gestione del traffico in piena sicurezza.
Partirà il 9 giugno il progetto "D'Arte e Sapori" nato con il contributo della regione Marche nell'ambito di "Enoturismo Marche: dalla vigna alla tavola" e promosso da Eclissi Eventi s.r.l.s. con la collaborazione dello Studio Fazzini, della food blogger Elisa Prioli e dell’Associazione Italiana Sommelier.
"Questa progettualità rientra nel percorso che come Regione Marche stiamo seguendo e portando avanti da tempo - afferma il consigliere regionale Pierpaolo Borroni - che ha per obiettivo una forte rivitalizzazione turistica-culturale dei borghi e delle nostre vie enogastronomiche. La nostra regione è piena di eccellenze e il progetto di Eclissi Eventi va nella direzione giusta in termini valorizzazione del territorio. Siamo entusiasti di appoggiare questa iniziativa".
L’obiettivo è la valorizzazione delle eccellenze marchigiane non solo in termini di sapori ma anche rispetto ad alcuni luoghi significativi per il territorio in cui viviamo. "Siamo molto felici di partecipare per il terzo anno consecutivo perché ci siamo resi conto dell’importanza di questo tipo di iniziative - spiega Maria Teresa Virgili. di Eclissi Eventi -. Purtroppo noi stessi marchigiani spesso non conosciamo i nostri prodotti. Esiste una filiera enogastronomica di altissimo livello che non è adeguatamente valorizzata. Progetti come il nostro contribuiscono a far conoscere prodotti e produttori, oltre a creare un mercato e un turismo di prossimità".
Le cene si svolgeranno in 4 cantine iscritte nell’Elenco Regionale degli Operatori Enoturistici ed in 6 suggestive location che fanno parte del patrimonio architettonico, artistico e storico locale, come chiostri, cortili di antichi palazzi e gallerie: luoghi che grazie alla loro unicità sono il contesto perfetto anche di un ideale percorso culturale-gastronomico volto a valorizzare il territorio. La parte musicale, curata da 10 diverse formazioni marchigiane tra le quali Django Trio, la band resident del Vinitaly, assicurerà la convivialità di ogni serata.
"Il cibo è parte integrante della nostra cultura locale - continua Francesca Iacopini, collaboratrice dello Studio Fazzini che ha curato il progetto insieme a Eclissi Eventi - fatta da tanti piccoli borghi che sono, per questo motivo, la location ideale delle serate. Le cene degustazione andranno ad integrarsi con i luoghi che le ospitano, in modo da creare un tutt’uno tra contenuto e contenitore e raccontare la tradizione del buon vivere marchigiano".
Nel corso delle 10 cene degustazione che si svolgeranno per tutto il mese di giugno nelle province di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro Urbino, si potranno assaggiare vini e birre prodotte da aziende locali accompagnate da menù creati appositamente con alcuni ingredienti della tradizione regionale. Un racconto immersivo nel territorio fatto da chef e produttori con l’aiuto di sommelier professionisti che guideranno i commensali durante le serate.
Stefano Isidori, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Marche, spiega: "Raccontare il mondo del vino fa da sempre parte delle tradizioni regionali. Penso ai marchigiani Andrea Bacci e Francesco Scacchi che già nel XVI secolo raccontavano il mondo del vino di allora. Insieme al cibo, il vino è infatti uno di quei beni materiali e immateriali che dovrebbero essere il veicolo per farci uscire fuori dal nostro territorio".
Gli fa eco Stefania Morbidelli, sommelier Ais Marche: "Ho constatato di persona quanto sia utile un progetto come questo. C’è molta curiosità tra le persone, soprattutto sul tema degli abbinamenti cibo-vino, al punto che abbiamo anche visto un aumento dell’affluenza ai nostri corsi".
È altrettanto importante però che la visibilità varchi i confini regionali. Il progetto “D’Arte e Sapori” beneficerà di una campagna stampa nazionale che – nelle parole di Antonella Mazzarella titolare di Map Communication, ufficio stampa del progetto – "porterà fuori regione le eccellenze e il valore di noi marchigiani, che è molto apprezzato quando viene comunicato correttamente".
Per facilitare le prenotazioni e promuovere al meglio le cene in calendario è stato predisposto un portale identificativo dell’attività enoturistica intitolato “Marche&Wine”, sul quale confluiscono tutte le iniziative programmate, che saranno comunque consultabili anche nei canali social di “D’arte e sapori”.
Il calendario:
9 giugno: Azienda Agricola Stefano Mancinelli (Morro d’Alba, AN)
13 giugno: Chiostro San Nicolò (Montecassiano, MC) – birre Birrificio Styles
15 giugno: Tenuta Cocci Grifoni (Ripatransone, AP)
16 giugno: Azienda Agricola De Leyva (Pesaro, PU)
19 giugno: Galleria Scipione Macerata – birre Birrificio Malaripe
21 giugno: Atrio di Palazzo Bonafede (Monte San Giusto, MC) – birre Birrificio il Mastio
21 giugno: Chiostro degli Agostiniani (Montecassiano, MC) – vini della cantina Fattoria Forano
22 giugno: Chiostro di San Francesco (Montefiore dell’Aso, AP) – vini della cantina Terra Fageto
27 giugno: Chiostro di San Francesco (Osimo, AN) – vini della Cantina Finocchi
28 giugno: Tenuta di Tavignano (Cingoli, MC)
"Frrigo" è un gioco di parole che evoca il nome del suo creatore, lo chef marchigiano Errico Recanati del ristorante Andreina a Loreto. Questo è anche il nome del nuovo progetto nato dalla collaborazione creativa tra Recanati e l’architetto Giacomo Ortenzi. "L'obiettivo è supportare chef e ristoratori nella creazione di una carta dessert personalizzata, introducendo il gelato artigianale," spiega Marco Crocenzi, startupper nel settore della ristorazione e project manager di Frrigo, che in un’intervista a CiboToday ha raccontato come è nata l’iniziativa e come funziona.
"Frrigo è un gelato di alta gamma, realizzato con materie prime di qualità", afferma Crocenzi, che ha supportato lo chef fin dall'inizio del progetto. Originario di Porto San Giorgio, Crocenzi opera nel settore della ristorazione offrendo soluzioni di digital marketing, ed è anche proprietario della catena di pizzerie Basilico. Dall'altra parte, c'è lo chef Recanati, esperto di cucina rurale e maestro della griglia, caratteristiche che definiscono il suo ristorante Andreina. "Vogliamo aiutare i ristoranti a valorizzare i loro menù esistenti e a creare proposte dolci di alto livello. Errico collabora con i partner per sviluppare il menù dei dessert, dove il gelato è protagonista senza oscurare l'identità del locale,"racconta Crocenzi".
Il gelato Frrigo è disponibile in tre gusti: "Crema Andreina", una crema aromatizzata al limone ideata dallo chef; "Cioccolato all’acqua", senza latte per gli intolleranti; e "Nocciola affumicata", con una elevata percentuale di pasta di nocciole di qualità. Il gelato viene prodotto in un laboratorio artigianale a Milano, utilizzando materie prime eccellenti. "Lo chef desidera imprimere anche in questo progetto la sua filosofia produttiva, utilizzando ingredienti di qualità come il cioccolato Guanaja, una varietà di cacao specifica, e le nocciole di Agrimontana, un'eccellenza piemontese,"spiega Crocenzi, sottolineando l’attenzione alla sostenibilità dell’intero processo produttivo".
Il progetto si rivolge ai ristoratori, che possono stabilire una partnership con lo chef. Grazie a una rete di distributori coordinata da Errico Recanati, l'obiettivo è non solo fornire il gelato, ma anche offrire un servizio di personalizzazione della carta dessert e organizzare eventi dedicati con il gelato come protagonista, oltre a consentire l'uso dell’immagine e del nome di Errico. Non è necessario prendere tutti e tre i gusti, ma scegliere quello più adatto alle esigenze del ristorante. Frrigo è già presente in alcuni locali a Milano, Emilia-Romagna, Marche e sull’isola di Lampedusa, dove è previsto un evento di presentazione del prodotto, dato che lì è già piena estate.
Un uomo di 82 anni, di Falconara Marittima, è stato trovato morto, nel pomeriggio di lunedì, in un sottopassaggio ferroviario del comune. Era a terra in una pozza di sangue con una ferita alla testa e lì vicino c'era una bicicletta.
È stato un passante, attorno alle 16, a dare l'allarme, vedendo il corpo a terra, immobile. Inutili i soccorsi prestati dai sanitari del 118 e dell'ambulanza dell'Avis di Montemarciano. L'anziano era già deceduto e non è stato possibile rianimarlo.
Sul posto sono arrivati i carabinieri della tenenza di Falconara e del nucleo operativo di Ancona. Stando ad una prima valutazione del medico del 118, la ferita riportata dall'82enne sarebbe compatibile con una caduta dalle scale.
L'anziano scendeva lungo il sottopasso di via Baldelli in bicicletta e sarebbe caduto, forse per un malore o una perdita di equilibrio. Questa la prima ipotesi. Il pm di turno, Valeria Cigliola, ha trattenuto la salma per disporre un'autopsia che possa chiarire le cause della morte. Si escluderebbe possa essersi trattato di un'aggressione. Le indagini sono comunque in corso.
Anche quest’anno la solidarietà viaggia su due ruote grazie al grande cuore dei motociclisti dell’associazione 2 Wheels 4 Benefit. Un lungo corteo di moto, quasi 400 giunte da tutte le Marche e partite da Petriolo, hanno raggiunto il Monumento ai Caduti del Passetto ad Ancona per regalare gioia e doni ai bambini ricoverati presso il Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche.
Una missione benefica, giunta alla sua 14esima edizione, che anche quest’anno ha devoluto l’intero incasso ricavato dalle iscrizioni al motoraduno, 15mila euro, a sostegno delle numerose attività che la Fondazione Ospedale Salesi Onlus mette in campo quotidianamente per il benessere dei bambini ricoverati e delle loro famiglie, oltre che per importanti progetti di ricerca.
Il colorato e rombante corteo di moto, con in sella i centauri con le loro caratteristiche giacche di pelle, hanno attraversato il capoluogo marchigiano, attirando l’attenzione di tanti curiosi che hanno assistito alla sfilata benefica. Una donazione record, quella arrivata dai partecipanti al motoraduno, a testimonianza della generosità dei partecipanti e degli organizzatori.
La Fondazione Ospedale Salesi Onlus ha espresso “grande gratitudine” per l’appuntamento che si rinnova da 14 anni e che “regala tanta gioia ai bambini, spezzando la routine della degenza ospedaliera. Queste iniziative di solidarietà sono molto importanti perché ci consentono di portare avanti le nostre attività a beneficio dei bambini ricoverati e delle loro famiglie”.
“Per tutti noi membri di 2 Wheels 4 Benefit è un onore poter ogni anno contribuire a sostenere la Fondazione Salesi – dice Matteo Fermani - . Dopo 14 anni di strada insieme ci sentiamo sempre più legati ad essa e sempre più motivati nell’organizzare questo evento che è cresciuto tanto edizione dopo edizione. Ma il vero e più grande merito è di tutti voi motociclisti che da 14 anni ci date fiducia, sposate la causa e date vita a tutto ciò. Grazie infinite”.
Un momento di grande gioia e sorpresa per i pazienti dell’Ospedale che hanno ricevuto la visita di una delegazione di motociclisti guidata dai membri dell’associazione, accompagnata dagli operatori della Fondazione Ospedale Salesi Onlus, che hanno consegnato loro doni, gadget e sorprese. L'iniziativa ha visto impegnati gli agenti della Polizia Locale del Comune di Ancona e i Carabinieri che hanno scortato il corteo di moto.
Ventottenne maceratese arrestato in flagranza di reato: nel bagagliaio della sua auto rinvenuti quasi 100 grammi di hashish. È quanto hanno scoperto i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Ancona, dopo aver fermato la Volkswagen Golf guidata dal giovane, all'altezza di Piazza Ugo Bassi, nel capoluogo dorico.
L'atteggiamento nervoso del conducente ha insospettito i militari. Da qui il controllo più approfondito: nel bagagliaio della vettura è stato trovato un pezzo di 99.7 grammi di hashish e soldi in contanti suddivisi in banconote da 50 euro per un totale di 1040 euro.
È scattata quindi anche una perquisizione nell'abitazione del 28enne, nel Maceratese, e con l'ausilio dei carabinieri delle locali stazioni, sono stati rinvenuti ulteriori 445 grammi di sostanza di colore bianco in un sacchetto di plastica, un pezzo di hashish del peso di 0.949 grammi, ulteriori 399 grammi di marijuana, dei bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della sostanza.
L'uomo è stato portato presso il comando provinciale carabinieri e accompagnato presso il Tribunale di Ancona per il rito direttissimo dove è stato convalidato l'arresto e disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Scontro tra due furgoni e un'autovettura: una donna finisce in ospedale. L'incidente si è verificato nel pomeriggio, intorno alle 18:00, in via Cameranense, ad Ancona, non distante dallo stadio del Conero. Ancora in corso di accertamento l'esatta dinamica di quanto avvenuto, al vaglio degli agenti della polizia locale.
Ad avere la peggio è stata la conducente dell'autoveicolo, che ha subito un ribaltamento a seguito dell'impatto. La donna, una 77enne, è stata estratta dall'abitacolo dai vigili del fuoco che l'hanno poi affidata alle cure del personale del 118. È stata trasferita per accertamenti all'ospedale Torrette di Ancona: si trova in gravi condizioni. Il tratto in cui si è verificato il sinistro è rimasto chiuso al traffico per circa un'ora, sino al completamento della messa in sicurezza.
I consiglieri regionali della Lega delle Marche, Marco Marinangeli, Mirko Bilò e Lindita Elezi passano al gruppo misto di maggioranza in Consiglio Regionale "in considerazione dell'impossibilità di portare avanti quell'azione politica e amministrativa costruttiva e di buonsenso che ha motivato la loro militanza nella Lega".
"Dispiace profondamente - hanno dichiarato in una nota congiunta - che la fase congressuale ha determinato una gestione totalmente verticistica del partito sia a livello regionale che provinciale anziché segnare il potenziamento dell'attività attraverso il confronto e il lavoro di squadra dopo anni di commissariamento".
"I vertici del partito - incalzano i consiglieri - stanno sostituendo con azioni autoreferenziali il glorioso patrimonio amministrativo della Lega, da sempre partito dei territori impedendo persino alla giunta regionale di svolgere serenamente il proprio mandato".
"Per motivi unicamente personalistici che nulla hanno a che vedere con il buon governo che i marchigiani ci hanno chiesto di ripristinare con il voto del 2020 - sottolineano - si sta tradendo la loro fiducia. Poiché noi non abbiamo obiettivi personali da raggiungere e vogliamo solo rinnovare e rafforzare quotidianamente l'impegno assunto con i cittadini, pur restando nel centrodestra e rinnovando la fiducia alla giunta e alla maggioranza regionale, ci vediamo costretti ad operare una scelta non facile ma che appare, giorno dopo giorno, sempre più urgente e doverosa".
"Continueremo a sostenere e portare avanti con maggiore convinzione, lavorando sempre di più per la campagna elettorale della Lega nelle Marche, per le amministrative ed europee dell’8 e 9 giugno". Così commentano la notizia il segretario regionale della Lega Marche, Giorgia Latini, e il capogruppo in consiglio regionale, Renzo Marinelli.
Un marchigiano su quattro avverte l'aumento di antisemitismo ma sarebbe precipitoso parlare di uno specifico allarme regionale. È quanto emerge da una ricerca realizzata da Klaus Davi in occasione dell'incontro "Marche, comunicazione ebraismo", tenutosi al Palazzo Gradari di Pesaro alla presenza anche di Marco Ascoli Marchetti (presidente della Comunità ebraica di Ancona) e di Giulio Disegni (vicepresidente Ucei-Unione delle comunità Ebraiche Italiane).
Al netto dell'impatto che la guerra in Medio Oriente ha avuto sull'opinione pubblica marchigiana, la ricerca si è focalizzata sulle potenzialità dei beni culturali nella regione con qualche proposta di valorizzazione di icone giudaiche nelle Marche come in particolare: la sinagoga di Pesaro, la città di Ancona come simbolo di apertura ma anche di persecuzioni, l'antico cimitero "Campo degli Ebrei", il quartiere ebraico di Apecchio, l'Itinerario ebraico che comprende 25 città della regione.
Dalla ricerca è emerso che il 62% dei marchigiani sarebbe interessato all'apertura di un ristorante Kasher in regione; il 65% vorrebbe approfondire la conoscenza della cultura ebraica in generale; il 57% si dice favorevole a un'intensificazione dei rapporti fra università marchigiane e università israeliane; il 78% giudica positivamente l'attività di promozione delle Marche come meta di turismo ebraico; il 55% è a conoscenza del fatto che nelle Marche ci fossero campi di concentramento e comuni di internamento.
Di contro, solo il 22% ha visitato una sinagoga nelle Marche; solo il 23% conosce l'antico cimitero ebraico di Ancona; solo il 12% conosce la storia della famiglia ebraica Recanati. Il 45%, infine, ritiene soddisfacente quanto fanno scuole e università per favorire la conoscenza della cultura ebraica mentre il 23% dice che potrebbero fare di più e il 19% dà un voto insufficiente.
(Foto sinagoga di Pesaro di Luigi Angelucci)
Quello che si è chiuso è stato un weekend di verdetti finali sulla stagione 2023/24 per il calcio marchigiano. La sconfitta della Recanatese con la Vis Pesaro e la conseguente retrocessione dei giallorossi, unita all’eliminazione playoff della Sambenedettese, ci consegnano un quadro definitivo sulla presenza delle squadre marchigiane nei prossimi campionati di Serie C e Serie D.
Si è conclusa dunque una stagione particolarmente negativa per il calcio marchigiano, che ha visto ben 4 squadre retrocesse. Partendo dall’alto, quella dell’Ascoli, aldilà del tifo e dei colori, è sicuramente la più dolorosa. Dopo 9 anni, le Marche perdono una propria rappresentante nella seconda serie del calcio italiano. Sono due le squadre che invece retrocedono dalla Serie C. Oltre alla già citata Recanatese anche la Fermana è scivolata in Serie D, salutata invece dal Fano. L’unica promozione riguarda invece la Civitanovese, che vincendo il campionato di Eccellenza si è conquistata la possibilità di tornare a giocare l’interregionale a 7 anni dall’ultima volta.
Serie C
La retrocessione dell’Ascoli in Serie C ci proporrà nel prossimo campionato il ritorno del sentitissimo derby con l’Ancona. L’ultimo confronto fra le due squadre risale al 2 maggio del 2015, penultima giornata del Girone B di Lega Pro Prima Divisone, terminata con il successo bianconero per 2-1 in un “Del Duca” con 8.000 spettatori. Sarà “derby dei tifosi” invece Ascoli-Vis Pesaro, con i supporters delle due squadre uniti da uno storico gemellaggio. Hanno dato vita quest’anno a due grandi confronti invece Ancona e Vis Pesaro (2-2 all’andata e 3-3 al ritorno), che dunque torneranno a sfidarsi anche nella prossima Serie C.
Serie D
Salgono a 7 le squadre marchigiane che parteciperanno al prossimo girone F di Serie D. Per un Fano che retrocede in Eccellenza, ecco Recanatese, Fermana e Civitanovese tornare a disputare il campionato di Serie D, dove troveranno le corregionali Atletico Ascoli, Fossombrone, Sambenedettese e Vigor Senigallia.
“Derby dei tifosi” anche qui dunque, con Civitanovese e Sambenedettese che, oltre ai colori sociali e al litorale adriatico, condividono anche un profondo gemellaggio fra tifoserie. Sarò una partita speciale soprattutto per Mister Sante Alfonsi, con il tecnico della Civitanovese originario di San Benedetto e profondamente legato alla Samb, di cui è stato anche allenatore.
Torna dopo 3 anni anche il sentito derby fra Sambenedettese e Fermana, con l’ultimo confronto giocato in Serie C a febbraio del 2021 e terminato con la vittoria gialloblù. Bisogna invece tornare al 2017 per risalire all’ultimo Fermana-Civitanovese, anche in quel caso terminato con il successo dei canarini.
Saranno due i “derby di provincia”: quello fra Civitanovese e Recanatese, con la provincia di Macerata che torna dunque ad essere rappresentata nell’interregionale dopo un anno di assenza, e quello fra Sambenedettese e Atletico Ascoli, che quest’anno nel match di ritorno si è conclusa con la clamorosa vittoria della seconda squadra di Ascoli, vedendo i tifosi rossoblù inevitabilmente ricoperti di sfottò dai tifosi del Picchio.
Altro gemellaggio fra tifoserie riguarda Fermana e Recanatese, con quest’ultima che è invece separata da una rivalità con i supporters della Vigor Senigallia. Completa il quadro la presenza del Fossombrone.
Come detto, retrocede invece in Eccellenza il Fano, che ritroverà lo storico derby con la Maceratese. Una sfida che rappresenta un classico per il calcio marchigiano e che può vantare ben 34 precedenti nei tornei professionistici.
Lunedì 20 maggio Matteo Renzi sarà a Loreto, per l’evento 'Europa tra radici e futuro'. L’ex presidente del consiglio, candidato nella lista Stati Uniti d’Europa, inizierà con una visita alla Basilica della Santa Casa prevista per le 15:30.
La giornata poi proseguirà con un incontro con i sostenitori e la stampa alle ore 16, presso Villa Battibecco, in via Costantina 187. "Per costruire gli Stati Uniti d’Europa non possiamo limitarci a un elenco di riforme: l’unione politica nasce anche da una consapevolezza dell’identità culturale europea. Le radici greco-romane, cristiano-giudaiche, il rinascimento e l’Umanesimo sono la base su cui costruire l’Europa del futuro. È solo nella consapevolezza della propria identità che ci si può aprire al confronto con altre culture e all’arricchimento reciproco. È un errore temere di definirci per quello che siamo dal punto di vista oggettivo della cultura continentale, non certo dal punto di vista soggettivo del culto individuale", sottolinea Renzi.
Vessata, insultata e aggredita verbalmente dal marito, ossessionato dalla gelosia, una donna è dovuta scappare di casa e si è rivolta alla polizia per denunciare il coniuge che le ha causato perdurante e grave stato d'ansia e di paura tale da temere per la propria incolumità personale.
A carico dell'uomo, un 46enne, è scattata una misura cautelare, eseguita dalla Squadra mobile di Ancona, che prevede il divieto di avvicinamento alla moglie ad una distanza non inferiore a mille metri con applicazione del braccialetto elettronico.
L'ordinanza cautelare è stata emanata dal gip di Ancona a carico di un 46enne, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie.
Dalle indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura di Ancona, l'indagato avrebbe aggredito ripetutamente e verbalmente la moglie, sottraendole anche i telefoni cellulari, scaraventati a terra e danneggiati, creando in tal modo un clima intollerabile fra le mura domestiche.
Dal 46enne ci sarebbero state reiterate minacce, ingiurie che hanno portato a litigi e contrasti anche per futili motivi riconducibili, secondo l'idea dell'indagato, alla gelosia nei confronti della consorte.
Da qui la necessità per la donna di allontanarsi dalla casa e di rivolgersi alle forze dell'ordine. All'esito dell'attività info-investigativa, il gip ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica e ha disposto l'applicazione della predetta misura cautelare eseguita ieri pomeriggio dalla polizia.
Il provvedimento, ricorda la Questura, "costituisce misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui è ammesso mezzo di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva".