Continuano i lavori di messa in sicurezza del corso d'acqua. "Si tratta di un importante lavoro atteso da molti anni e svolto dal Genio Civile della Regione Marche e dalla Protezione Civile regionale - spiega la Regione - allo scopo di mettere in sicurezza il fiume Misa in attesa dell'attuazione degli interventi strutturali previsti dal Piano dell'ordinanza del Dipartimento di Protezione Civile dello scorso giugno". "Oltre ai quattro interventi avviati nei giorni scorsi riguardanti il tratto da Borgo Bicchia verso il Ponte Arceviese e quelli dal Ponte Corinaldese verso valle, dal Ponte del Coppetto dell'Acquasanta verso valle e dal Ponte di Pianello di Ostra verso monte, oggi sono stati firmati altri due verbali di somma urgenza per due interventi di messa in sicurezza del Misa relativi ai tratti che partiranno dal Ponte dell'autostrada A14 fino al centro urbano di Senigallia, all'altezza dei Muraglioni, e il tratto a monte del Ponte di Bettolelle per circa 1 km fino al Ponte del Vallone".
"Con questi sei interventi - commenta l'assessore regionale alla Protezione Civile, Stefano Aguzzi - si considera coperto l'intero tratto del fiume Misa, dal Ponte di Bettolelle fino al centro urbano di Senigallia, così da riconsegnare un alveo pulito e più sicuro. Un'opera mai svolta negli anni".
Questi lavori "si aggiungono a quelli eseguiti nella città di Senigallia dove si è effettuata la rimozione dei materiali tra il Ponte Garibaldi e il Ponte degli Angeli. Nella prima fase si sono andati a rinforzare gli argini danneggiati tramite il materiale in eccesso presente nell'alveo del fiume, successivamente si procederà con la rimozione dei materiali che verranno trasportati nella zona antistante l'uscita dell'Autostrada A14, messa a disposizione dal Comune di Senigallia, per svolgere un'ulteriore valutazione per un eventuale utilizzo per il ripascimento delle spiagge".
Il vice commissario per l'alluvione, Stefano Babini, che "sta provvedendo a finanziare gli interventi con quota parte dello stanziamento di 400 milioni di euro messi a disposizione dal Governo", ha visitato i cantieri "prendendo atto dell'importante lavoro del Genio Civile, avviato nel periodo estivo, ottimale per eseguire le opere, e che assume particolare rilievo in relazione allo stato di abbandono in cui versava l'alveo". Oltre agli interventi sul Misa, come ha reso il vice Commissario, "sono di imminente avvio altri lavori sulle aste fluviali del Pesarese".
Dopo il sequestro di 6mila esemplari di ricci di mare, lo scorso mese di luglio, ieri mattina il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona, avvalendosi della dipendente Stazione Navale, ha eseguito un nuovo sequestro di 4mila esemplari irregolarmente pescati nelle acque davanti alla Riviera del Conero.
I finanzieri specializzati, già impegnati in un servizio volto al contrasto dei traffici illeciti via mare e del bracconaggio ittico, hanno sorpreso un pescatore di frodo, proveniente da fuori regione, in possesso di 4mila ricci di mare.
I militari di pattuglia dopo essersi appostati in un tratto di costa in località Portonovo di Ancona, hanno individuato un soggetto che, approfittando delle buone condizioni del mare si era immerso per razziare i ricci di mare dai fondali marini e, soltanto dopo una paziente attesa, riuscivano a fermarlo, nel momento in cui stava tornando a riva con il prodotto ittico illecitamente pescato.
Per il responsabile, resosi già in passato protagonista di violazioni del genere, è scattata la sanzione pecuniaria di 2mila euro, oltre al sequestro dei 4.000 esemplari di ricci di mare, aventi un valore commerciale di circa 8mila; "sono stati immediatamente rigettati in mare, - fa sapere la Guardia di finanza - così da assicurane la sopravvivenza e garantire il ripopolamento dei fondali, anche per l'importante compito affidato a questi animali, a tutela del delicato equilibrio dell'ecosistema marino".
"La loro pesca è consentita per un massimo di mille esemplari al giorno per il pescatore professionista e solo 50 per quello sportivo". "Purtroppo però, - osservano le Fiamme gialle - la continua domanda del mercato, unita agli importanti guadagni, fa sì che il fenomeno della pesca illegale di ricci di mare, sia in costante crescita anche lungo le coste marchigiane, e laddove non contrastata efficacemente potrebbe causare una vera e propria desertificazione dei fondali. Oltre all'impatto negativo sull'ambiente marino, la pesca di frodo incide anche sulla concorrenza leale della filiera ittica, danneggiando gli onesti operatori del settore, in quanto va ad alimentare il circuito del mercato illegale e dell'evasione fiscale".
(Fonte Ansa)
Gianmarco Tamberi sempre più nella storia dello sport italiano. Il marchigiano conquista l'oro ai Mondiali di atletica di Budapest al termine di una memorabile finale. Il titolo iridato era il grande obiettivo della stagione, quello che in carriera non era mai riuscito a raggiungere. E l'ha colto in terra ungherese.
L'avvio di gara non è dei migliori per "Gimbo", che fallisce la prima prova alla quota di apertura di 2.25, per poi rifarsi al secondo tentativo così come Barshim, grande favorito della vigilia, e oro olimpico a Tokyo insieme a Gianmarco (oggi soltanto bronzo, ndr).
Il marchigiano supera, poi, in scioltezza la misura di 2.29 e di 2.33. Splendido il salto a 2.36, riuscito al primo colpo, l'unico del lotto di finalisti a farlo. Misura che assicura già l'argento.
In corsa per l'oro restano soltanto l'italiano e l'americano Harrison. Nessuno riuscirà a superare l'asticella issata a 2.38 e quindi il marchigiano conquista il gradino più alto del podio vista la mancanza di errori alla misura precedente. L'ennesima impresa di una carriera a cui ora non manca nulla.
Perde il controllo dell'auto e finisce la propria corsa contro la recinzione di un’abitazione privata: donna soccorsa in eliambulanza. È quanto avvenuto questa mattina, intorno alle 12:30, in via Dante Alighieri, a Castelfidardo.
A ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto saranno i carabinieri della locale stazione. Per liberare la conducente dall'abitacolo è stato necessario l'intervento della squadra di Osimo dei vigili del fuoco.
La paziente è stata estratta attraverso l’utilizzo di tecniche specifiche e, dopo le prime cure in loco, è stata trasferita d'urgenza all'ospedale regionale Torrette di Ancona in eliambulanza.
Turno di qualificazione superato con non poca difficoltà da Gianmarco Tamberi. Qualche brivido in più rispetto al preventivabile è stato necessario per accedere alla finale di salto in alto maschile ai Mondiali di atletica di Budapest.
Per 'Gimbo' nessun errore alla misura di 2.22, un errore a 2.25 e doppio errore a 2.28, quando i fantasmi hanno iniziato a materializzarsi. Trovatosi con le spalle al muro, il campione olimpico ha reagito da par suo superando al terzo tentativo - l'ultimo a sua disposizione - proprio quota 2.28. Misura che è valsa la qualificazione.
Un percorso più travagliato del preventivabile per l'atleta marchigiano, che è comunque valso la conquista della finale mondiale fissata per martedì 22 agosto, a partire dalle 19:55. Finale a 13, in cui si è qualificato anche un secondo azzurro, Marco Fassinotti. Il campione olimpico tenterà di inseguire quell'oro che gli è sempre mancato nella rassegna iridata. Di certo, servirà tutt'altro smalto.
Cade con la mountain bike, ciclista soccorso in eliambulanza. È quanto avvenuto questa mattina, intorno alle 11:00, in uno dei sentieri di Vallemontagnana, nel comune di Fabriano. L'uomo ha perso il controllo della sua due ruote ed è caduto a terra procurandosi diversi traumi.
Sul posto sono sopraggiunti i vigili del fuoco della locale squadra con due mezzi 4x4, recuperando il ferito, per poi affidarlo alle cure dei sanitari del 118. Per il ciclista, che non si troverebbe comunque in pericolo di vita, è stato disposto il trasferimento con l'elisoccorso all'ospedale regionale Torrette di Ancona.
La FORM, Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, ricorda il M° Lamberto Spadari, anconetano, scomparso nella giornata di ieri. Importante figura per il mondo musicale italiano e marchigiano: la carriera di Spadari è iniziata al Teatro della Scala di Milano, formatosi sotto la guida della prestigiosa prima tromba Maestro Giuseppe Caruso; è poi stato prima tromba dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. In quegli anni ha lavorato sotto la direzione dei più famosi direttori d'orchestra: Karajan, Celibidache, Albert, Scherchen, Molinari Pradelli; collaborando con grandi compositori come Hindemit, Straviskij e Milhaud.
È poi tornato nelle Marche, suonando con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, fin dalla sua composizione come cooperativa. Ha insegnato per molti anni al Conservatorio di musica G. Rossini di Pesaro, come docente di Tromba, con straordinaria passione, cercando di tramandare in maniera autorevole la tradizione acquisita nel corso della sua preziosa attività. Ha lavorato fino al 2004 e ha visto anche la nascita dell’attuale Fondazione Orchestra Regionale delle Marche. Il presidente FORM Fabrizio Del Gobbo, con il CdA, il consulente artistico Vincenzo De Vivo e tutti gli orchestrali piangono la scomparsa di un personaggio importante, e ricordano Spadari con sincera riconoscenza e profonda gratitudine sia per l’attività svolta come musicista che per quella di amministratore, in special modo all'interno della cooperativa che successivamente è diventata Fondazione.
Imbarcano acqua, soccorsi dal nucleo nautico e dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Due persone stavano affondando e hanno dato l'allarme, intorno alle 14:15, nel tratto di mare antistante lo scoglio del Trave di Ancona.
Arrivati sul posto, due operatori sono saliti a bordo per tamponare la falla e scortare la barca presso il porto turistico. A operazione terminata, l'imbarcazione e il gommone dei vigili del fuoco hanno potuto far rientro. Ad attenderli in banchina l'ambulanza del 118 per accertamenti.
Tre scosse di terremoto sono state registrate la mattina di Ferragosto, nel giro di poche ore, sulla costa marchigiana all'altezza di Ancona: la prima alle ore 8,11 di magnitudo 2.6, quindi quella delle 9,23 di magnitudo 2.1 e quindi la terza scossa segnalata dall'Ingv alle 9,56 sempre di questa mattina, la più forte di magnitudo 3.2.
L'ultimo evento sismico segnalato ha avuto epicentro in mare davanti alle coste tra Cesano e Fano. Al momento non vengono segnalati danni o disagi causati dal movimento tellurico del resto l'epicentro è lontano dai centri abitati
È previsto per il 16 agosto, in mattinata, l'arrivo nel porto di Ancona della nave ong Humanity 1 con 106 migranti, dei quali alcuni minori stranieri non accompagnati. Provengono tutti da Paesi dell'Africa, per lo più sub-sahariani e in particolare Senegal, Sud Sudan, Sudan, Mali, Costa D'Avorio, Pakistan, Burkina Faso, Eritrea, Ghana, Gambia, Guinea, Niger e Nigeria.
Non sono segnalate criticità sotto il profilo sanitario. È quanto è emerso durante una riunione, oggi, del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica presieduto dal prefetto Darco Pellos.
All'incontro hanno partecipato il questore, i vice comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza, un responsabile del Reparto operativo aeromobile della Guardia di finanza, il comandante della Capitaneria di porto di Ancona, il sindaco, il vice comandante della polizia locale.
Già a partire da venerdì sera si è svolta una riunione tra i numerosi ent e istituzioni coinvolti, coordinati dalla Prefettura di Ancona, per predisporre - ricalcando il modello operativo - logistico utilizzato per gli scorsi sbarchi, l'accoglienza dei cittadini stranieri.
Anche in questa occasione le procedure per l'identificazione e gli screening sanitari si svolgeranno, dopo lo sbarco alla banchina 19 del Porto dorico, presso il Palabrasili di Collemarino, messo a disposizione dal Comune di Ancona.
Un uomo di 27 anni è stato rapinato la scorsa notte, in centro, ad Ancona, in corso Garibaldi. Poco dopo la mezzanotte è stato avvicinato da un giovane straniero, un moldavo di 26 anni, in sella ad una bicicletta. Prima gli ha chiesto dei soldi, mentre si trovava in piazza Roma davanti ad un negozio automatico di bevande e snack, poi lo ha seguito e aggredito a colpi di calci e pugni.
Il 27enne, bengalese, residente nel capoluogo dorico, era con un gruppo di amici ed è caduto a terra tramortito. Il moldavo gli ha strappato via il portafoglio, con dentro circa 200 euro. Poi si è dato alla fuga in bicicletta. Gli amici del bengalese lo hanno rincorso e bloccato, recuperando il portafoglio.
Chiamato il 112 sono arrivate in centro le pattuglie delle Volanti della polizia che hanno arrestato il ladro per rapina aggravata. Il 26enne è stato portato in carcere a Montacuto in attesa dell'udienza di convalida davanti al gip. Ha precedenti e sarebbe irregolare sul territorio italiano. La vittima è stata portata in ospedale da una ambulanza per le prime cure per le percosse ricevute, ma non è grave.
Cade motociclista: arriva l'eliambulanza. L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio, intorno alle 14:45, al chilometro 28 della strada statale 76 "della Val D’Esino", poco dopo lo svincolo di Genga, in direzione Fabriano.
A seguito del sinistro, che non ha coinvolto altri mezzi, la carreggiata è stata temporaneamente chiusa al traffico per consentire le operazioni di soccorso e messa in sicurezza del tratto. Visti i traumi riportati a seguito della caduta, l'uomo è stato trasferito d'urgenza all'ospedale regionale Torrette di Ancona, in elisoccorso.
Sul posto sono intervenute le squadre Anas e la polizia stradale per la gestione della viabilità, al fine di consentire il ripristino dell'arteria nel più breve tempo possibile. I disagi si sono protratti per circa un'ora. Presenti anche i vigili del fuoco
Un bagnante di 82 anni è morto sulla spiaggia di Numana (Ancona) dopo essere stato colto da un malore mentre era sotto l'ombrellone.
L'uomo è andato in arresto cardiaco. I primi soccorsi sono stati prestati da due volontari della Croce Gialla fuori servizio, che erano anche loro in spiaggia, a cui si è aggiunto un medico che ha tentato di rianimare l'82enne.
É intervenuta anche la Croce Rossa con l'idroambulanza di stanza a Numana e il 118, ma le manovre rianimatorie sono state vane. Si era alzata in volo anche l'eliambulanza, che è stata costretta a tornare indietro.
(fonte ANSA)
Roberto Mancini si è dimesso da ct della Nazionale italiana di calcio. La Figc è già al lavoro per trovare il sostituto. L'ufficialità è arrivata con un annuncio sul sito federale.
"La Federazione italiana giuoco calcio comunica di aver preso atto delle dimissioni di Roberto Mancini dalla carica di Commissario Tecnico della Nazionale italiana, ricevute ieri nella tarda serata", si afferma. "Si conclude, quindi, una significativa pagina di storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusa con le Finali di Nations League 2023; in mezzo, la vittoria a Euro 2020, un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra".
"Tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a Uefa 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina), la Figc comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo ct della Nazionale", prosegue la nota.
Ai successi ricordati dal comunicato della Federazione va aggiunta, per una panoramica completa, la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar, neo più grosso della gestione del tecnico marchigiano. Adesso parte il toto-nome per chi erediterà la panchina: da Conte a Spalletti, sono molte le ipotesi.
Da oggi è possibile diventare “cittadino onorario di Frasassi” grazie all'iniziativa turistica messa in atto dal Comune di Genga e dal Consorzio Grotte di Frasassi con il “Passaporto del turista”.
Un vero e proprio passaporto che propone un itinerario di cinque imperdibili tappe dell’area tra arte, cultura e ambiente verrà consegnato ad ogni visitatore delle Grotte di Frasassi.
Il timbro in ogni sito permetterà di ricevere l’attestato di cittadinanza onoraria di Frasassi presso l’info point ubicato nel parcheggio delle Grotte in località la Cuna, esibendo il passaporto.
Insieme al passaporto, ogni visitatore, riceverà anche una mappa turistica dettagliata dell’area, con l’ubicazione e tutte le informazioni sui siti presenti nell’immenso patrimonio storico naturalistico e artistico di Frasassi.
“Il passaporto del turista nasce per promuovere l’arte e la cultura del territorio e coordinare in un unico progetto condiviso che ruota intorno alle Grotte di Frasassi i più prestigiosi siti attrattivi di Genga – ha dichiarato il sindaco di Genga Marco Filipponi – . L’idea di creare dei cittadini onorari di Frasassi con dei veri e propri attestati di cittadinanza e passaporti ci permette di coinvolgere in prima persona i visitatori e di farli sentire parte del nostro territorio”.
L’attestato di cittadino onorario di Frasassi verrà firmato personalmente dal sindaco di Genga Marco Filipponi e verrà consegnato ai visitatori all’interno di un pregiato cofanetto in carta artigianale della Cartiera Manualis di Fabriano, insieme ad una preziosissima filigrana rappresentante il Tempio del Valadier, un prodotto di alta oreficeria simbolo del territorio. È prevista inoltre la consegna di una piccola sorpresa a tutti i bambini. Vediamo ora quali sono le tappe inserite nel passaporto del turista.
Le Grotte di Frasassi
Con un percorso di 1 chilometro e mezzo aperto al pubblico e accessibile a tutti, il sito carsico delle Grotte di Frasassi, attrattore strategico e straordinario di visitatori e turisti per l’intera Regione Marche, è uno degli itinerari sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo, dove è possibile viaggiare lungo i milioni di anni del passato e scoprire la storia dell’evoluzione della vita sul pianeta.
L’eremo di Santa Maria Infra Saxa e il Santuario Madonna di Frasassi
L’eremo-oratorio di Santa Maria Infra Saxa è un piccolo edificio addossato alla parete rocciosa per metà sospeso sul dirupo a strapiombo. Accanto a Santa Maria infra Saxa, al centro della grotta, sorge il Santuario Madonna di Frasassi, denominato anche Tempio del Valadier in quanto attribuito all’architetto Giuseppe Valadier. In stile neoclassico, fu commissionato nel 1819 dal Cardinale Annibale della Genga, il futuro papa Leone XII, e inaugurato nel 1828.
Abbazia di San Vittore delle Chiuse
Proprio all’entrata della Gola di Frasassi si trova l’Abbazia di San Vittore delle Chiuse, uno dei monasteri benedettini più importanti del centro Italia, fondata nel XI secolo e costruita in blocchi di pietra calcarea. Di fronte all’Abbazia troviamo il Ponte Romano sul fiume Sentino, dove in epoca romana sorgeva una stazione termale, la cui fonte è tutt’ora utilizzata nell’attuale moderno centro termale. Museo Speleo-Paleontologico e Archeologico di San Vittore.
A fianco all’Abbazia è situato il suggestivo museo Speleo-Paleontologico e Archeologico di San Vittore che è stato appositamente istituito per custodire un fossile di ittiosauro ritrovato nel 1976 nel Comune di Genga. Al suo interno è inoltre possibile apprezzare dei plastici che illustrano il fenomeno del carsismo, i sedimenti fossili ritrovati nel territorio circostante e i reperti archeologici, tra cui alcune urne cinerarie, databili al bronzo finale.
Castello di Genga
Genga è un piccolo borgo medievale, accuratamente ristrutturato, paese natale di Papa Leone XII dei Conti della Genga. Del castello medioevale si conservano ancora oggi le solide mura difensive, al cui interno è possibile apprezzare un piccolo gruppo di abitazioni costruite direttamente sulla roccia. Il castello si apre su un meraviglioso belvedere che dà sulla vallata.
Museo Arte Storia Territorio
Nel bel mezzo del castello di Genga, è situato il Museo «Arte Storia Territorio », che racconta la straordinaria storia di questo paese. Al suo interno si possono ammirare, nell’area preistorica, la copia della famosa Venere di Frasassi e, nell’area storico-artistica, opere e manufatti che vanno dal XV al XIX secolo. Tra queste, spiccano le preziose opere su tavola del pittore quattrocentesco Antonio da Fabriano, influenzato da Piero dalla Francesca. Per concludere, la splendida statua neoclassica della Madonna con il Bambino, madre amorevole e protettrice, originariamente collocata nella chiesa voluta dal Papa Leone XII all’interno della Grotta della Beata Vergine di Frasassi.
Pierosara
Pierosara è una rocca medioevale, Castrum Petrosum o Castel Petroso, che sorge in una posizione strategica su di un colle a ridosso di due gole, quella di Frasassi e della Rossa, fondata prima del 1000 d.C. Inizialmente dipendente dall’Abbazia di San Vittore, nel 1212 fu assoggettata a Fabriano, mantenendo comunque grande autonomia e sovranità su una vasta zona del territorio circostante, fino al 1809 con la formazione del Regno d’Italia.
La leggenda di Piero e Sara
Si narra che il Conte di Rovellone, feudatario del Castello di Rotorscio, s’innamorò di una fanciulla di nome Sara di Castel Petroso promessa ad un altro castellano di nome Piero.
Il Conte di Rovellone rapì la ragazza e durante una cruenta battaglia tra i seguaci del Conte e gli abitanti del luogo che insieme a Piero cercavano di proteggere la ragazza, il Conte vistosi alle strette uccise sia la bella Sara che il suo amato Piero. Per ricordare questo triste avvenimento, Castel Petroso, da quel giorno, assunse il nome di Pierosara.
Un'anziana di Ancona è stata indotta a consegnare preziosi del valore di 6mila euro da un finto operatore di Poste italiane che le ha raccontato una storia fasulla per telefono secondo cui il figlio e il nipote erano nei guai.
Il finto impiegato delle Posta ha chiamato la 75enne e le ha detto che il nipote non aveva saldato carta prepagata e per questo suo figlio era trattenuto dalle forze dell'ordine in attesa che pagasse il debito. L'operatore si era fatto comunicare il numero di cellulare e quello dell'anziano marito.
Pochi istanti dopo, la 75enne è stata contattata da un altro uomo che si è spacciato per suo nipote mentre il marito è stato invitato dal falso operatore a presentarsi subito all'ufficio postale più vicino. Nel frattempo, la donna ha raccolto i preziosi che aveva per un cifra corrispondente la cifra richiesta (circa 6.000 euro). Un amico del finto operatore postale ha raggiunto l'abitazione dei due anziani, si è fatto consegnare gli oggetti in oro e si è dileguato.
Su questa ennesima truffa compiuta ai danni di anziani, indaga la polizia di Stato. Un altro tentativo di raggiro c'era stato anche ieri mattina, ma per fortuna la vittima, insospettita, aveva allertato subito il 112 Numero di emergenza unico europeo. Le truffe, ricorda la polizia, "non sono solo telefoniche, ma spesso avvengono anche online".
Solo ieri infatti, gli operatori della Questura sono intervenuti su segnalazione di un uomo che aveva acquistato sul marketplace di un social network un apparecchio dentale, ma, all'arrivo del corriere nel pacco erano presenti solo calchi in plastica.
Alla spiaggia delle Due Sorelle di Sirolo, nel cuore del parco naturale del Conero, fino al prossimo 10 settembre, si potrà accedere solo su prenotazione.
La decisione presa dal sindaco Filippo Moschella è stata dettata dal grande flusso turistico che in questo periodo sta interessando lo stesso tratto di mare marchigiano, da qui l'introduzione del numero chiuso per potervi accedere.
"È necessario assicurare il rispetto ambientale e garantire la conservazione del territorio nel tempo - ha spiegato l'Amministrazione comunale - mediante il contenimento del carico antropico, imposto dal Parco del Conero che ha inserito l'area nella Rete Natura 2000, e c'è la necessità di predeterminare il numero di bagnanti per adeguare il sistema di Protezione civile comunale alle reali necessità di un'eventuale evacuazione-soccorso d'urgenza".
La prenotazione può essere fatta collegandosi al sito www.turismosirolo.it per un massimo di due persone, per i bambini fino agli 8 anni non c'è bisogno di alcuna registrazione.
Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato, con 21 voti favorevoli, il nuovo Piano sociosanitario 2023-2025. All'ultima parte della discussione in aula e alla votazione non hanno partecipato per protesta i Gruppi del Pd e del M5s (posizione seguita poi da Simona Lupini del Gruppo Misto), secondo cui il Piano "non dà risposte, illude i marchigiani e così come realizzato non era emendabile".
Soddisfazione è stata espressa in aula, nel corso dell'intervento conclusivo, anche dal presidente della Regione Francesco Acquaroli.
La votazione finale è stata preceduta dall'approvazione di 7 emendamenti presentati dalla maggioranza (erano 29 quelli proposti di cui 22 ritirati) e di un ordine del giorno firmato dai capigruppo di Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Udc, Civici Marche e Rinasci Marche che impegna la giunta, nel primo di vari punti, a "proseguire le interlocuzioni con gli organi centrali di governo affinché siano messe a disposizione le risorse finanziarie necessarie per il potenziamento del sistema sanitario nazionale ed inserire i criteri maggiormente flessibili di calcolo per i tetti di spesa del personale nonché - si legge nell'ordine del giorno approvato - delle dotazioni idonee dei posti letto nelle strutture ospedaliere e sociosanitarie".
Nel secondo punto, articolato in 12 capitoli, pone la necessità di "valutare, prevedere e realizzare nel solco delle linee guida del Piano" alcune questioni che non erano previste nel testo, tra cui la "valorizzazione a livello nazionale dell'Inrca quale riferimento delle strutture geriatriche e gerontologiche".
In un punto dell'ordine del giorno, si impegna a "confermare i servizi tutti, nessuno escluso, oggi svolti da strutture di Comunità o simili esistenti e a trasformarle in Casa (Ospedale), di Comunità, una volta stabilito il definitivo numero di realizzabili nelle Marche"; ciò "valorizzando appieno, nell'ambito delle Ast, strutture sanitarie già esistenti a corollario di quelli previsti in rete per completare l'offerta sanitaria del territorio, così contribuendo a contrastare la mobilità passiva forte nelle zone, e a razionalizzare il servizio di Medicina Trasfusionale in relazione alla nuova organizzazione territoriale di Ast 5 in luogo.
La Giunta regionale ha assegnato 1,5 milioni di euro, del triennio 2023-2025, alle Aziende sanitarie territoriali (Ast) per la fornitura gratuita di farmaci non rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale e dispositivi medici a favore delle persone affette da malattie rare. La ripartizione tra le Ast di Pesaro Urbino, Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno (500 mila euro per annualità) avverrà, annualmente, sulla base della spesa sostenuta nell’anno precedente.
Nel 2022 i pazienti marchigiani che hanno necessitato di questa assistenza, non solo farmacologica, sono stati 490. “Sono classificate come malattie rare – ricorda il vicepresidente Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità – quelle a bassa prevalenza nella popolazione, che colpiscono non più di un abitante su duemila. I malati hanno bisogno di piani terapeutici personalizzati, approvati dal Centro regionale malattie rare".
"Pur non rientrando nei Lea (Livelli essenziali di assistenza), queste prestazioni, talvolta, possono rappresentare le uniche opzioni terapeutiche per trattare una malattia rara, le sue complicanze e le sue manifestazioni sintomatologiche".
"Sono prestazioni salvavita ed essenziali, che la Regione si impegna a riconoscere, comunque, gratuitamente”. Le forniture garantire dalla Regione riguardano, essenzialmente, farmaci di fascia C, dispositivi medici, alimenti speciali, integratori e, in alcuni casi, cosmetici indispensabili per le persone affette da malattie rare".
Alla fine il ciclone Circe, oltre ai temporali, ha portato anche la grandine con il suo carico di danni. L'evento più temuto nelle campagne si è verificato tra le province di Macerata, Fermo e Ascoli nel pomeriggio di ieri, colpendo, in molti casi, le vigne sopravvissute alla peronospora e gli oliveti.
"Un nuovo allarme, insomma, - sottolinea Coldiretti - da parte di un'agricoltura già martoriata dalle alluvioni e dalle continue piogge di maggio e giugno. Ad Apiro, in località Casalini, sono state colpite alcune aree del Verdicchio. Chicci grandi come palline da golf anche a San Severino Marche".
In provincia di Fermo e Ascoli, riferisce l'associazione, "la grandine ha colpito a Offida, Montalto, Ortezzano, Montottone, Monsampietro Morico e Cossignano. Ingenti i danni con i chicchi, grossi come noci, che hanno letteralmente bombardato fogliame e grappoli. Una crisi climatica sempre più evidente". Un rimedio immediato per difendere i propri raccolti, suggerisce, "potrebbe essere quello di assicurare le aziende ma nella nostra regione solo il 7,4% della superficie agricola è coperta da una polizza assicurativa". "Le aziende - spiega - devono convincersi che ormai il clima è cambiato, che questi eventi non sono più eccezionali e non esiste altro modo per essere risarciti". Nelle sole Marche, "dall'inizio dell'anno, sono stati registrati oltre 40 eventi estremi secondo un'analisi Coldiretti su dati Eswd".
"La grandine - spiega la Coldiretti - colpisce i frutti in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli inadatti alla commercializzazione. Un evento climatico avverso che si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis. Il risultato è che con l'ultima ondata di maltempo i danni alle produzioni agricole superano, a livello nazionale, i 6 miliardi dello scorso anno”.