Ancona

Operazione "Ghost broker", raccolte risparmio fantasma: sequestri per oltre 15 milioni

Operazione "Ghost broker", raccolte risparmio fantasma: sequestri per oltre 15 milioni

Nell'ambito dell'indagine denominata "Ghost broker", che nel febbraio scorso aveva portato a quattro misure cautelari personali (una persona agli arresti domiciliari e obbligo di dimora per altre tre) e al sequestro di due società per un giro di raccolta abusiva del risparmio secondo il cosiddetto 'schema Ponzi', la Guardia di Finanza di Ancona ha eseguito ulteriori sequestri preventivi fino all'importo di 15,5 milioni di euro. I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona, sotto il coordinamento della Procura di Roma, hanno dato esecuzione a un'ordinanza emessa dal Gip della Capitale.  Il gip di Ancona e poi il gip di Roma, nel condividere le nuove ipotesi di reato contestate (truffa e autoriciclaggio) e le ricostruzioni patrimoniali effettuate dalle Fiamme Gialle doriche, hanno disposto un ulteriore blocco di beni fino all'ingente somma nei confronti di un soggetto italiano, amministratore di una società di diritto inglese sprovvista delle autorizzazioni dell'Autorità di Vigilanza e attiva nella raccolta del risparmio da ignari investitori. Nell'ambito dell'inchiesta, erano stati denunciati 18 promotori finanziari. La misura, eseguita dal Nucleo di Polizia economico e finanziaria di Ancona, riguarda 35 beni immobili nelle province di Roma e Agrigento, tra cui diversi fabbricati residenziali e case vacanza, una struttura alberghiera, nonché auto e veicoli commerciali, per un valore complessivo stimato in oltre 12 milioni di euro. Restano confermate le misure cautelari personali e reali applicate nei confronti dell'indagato ritenuto responsabile delle ulteriori ipotesi di reato.

23/10/2023 11:05
Tentano di rubare dalle auto in sosta: ladri in fuga, uno acciuffato

Tentano di rubare dalle auto in sosta: ladri in fuga, uno acciuffato

Tenta di rubare dalle auto: in sosta denunciato un 30enne. Nella scorsa notte, alle 03.05 circa una volante della polizia è intervenuta in via Veneto ad Ancona. Qui  un uomo aveva visto dalla finestra due individui che con una torcia rovistavano all’interno di un’auto parcheggiata sulla pubblica via. Immediatamente, uno dei due soggetti è stato individuato e fermato, mentre l’altro all’arrivo della volante si era già dato alla fuga. Portato presso gli Uffici della Questura, l’uomo è risultato extracomunitario, originario della Tunisia, di circa trenta anni e gravato da notevoli precedenti per reati contro il patrimonio, la persona ed in materia di stupefacenti. Tra l’altro, risultava inottemperante all’ordine del questore di Vicenza a lasciare il territorio nazionale, per tanto vista la gravità della posizione, l’uomo verrà trattato dal locale Ufficio immigrazione per valutare l’accompagnamento del predetto al C.p.R., al fine di assicurare l’allontanamento dello straniero dal T.N. con volo dedicato. Al termine dell’attività il cittadino tunisino è stato denunciato per tentato furto aggravato e per false attestazioni a pubblico ufficiale.

23/10/2023 11:02
Arcevia, ciclista cade per sei metri in una scarpata di rovi: soccorso dai vigili del fuoco

Arcevia, ciclista cade per sei metri in una scarpata di rovi: soccorso dai vigili del fuoco

Incidente in montagna: un ciclista cade per sei metri in una scarpata di rovi e viene soccorso dai vigili del fuoco. I soccorritori sono intervenuti alle ore 12:00 presso località San Giovanni, ad Arcevia.  La squadra dei vigili del fuoco sul posto ha raggiunto la persona utilizzando tecniche SAF (Speleo Alpino Fluviale), immobilizzandolo su una apposita barella in collaborazione con il personale del 118 e riportandolo sulla sede stradale. Il ciclista è stato poi trasportato in eliambulanza al pronto soccorso di Ancona.

22/10/2023 16:00
Si barrica in hotel e aggredisce i poliziotti con calci e morsi: donna fermata con taser

Si barrica in hotel e aggredisce i poliziotti con calci e morsi: donna fermata con taser

Gli agenti della Questura di Ancona sono intervenuti in un albergo in piazza Rosselli dove una donna di 35 anni, di origini statunitensi, alla richiesta della receptionist di lasciare la camera, si era barricata all'interno, iniziando ad urlare e battere contro la porta e le pareti della stanza. I poliziotti hanno provato diverse volte a convincere la donna ad aprire la porta ma, al suo rifiuto, hanno dovuto procedere all'apertura utilizzando un passepartout. La 35enne, agitata, ha continuato a prendere a calci il mobilio e, alla vista degli operatori di polizia, ha estratto un coltellino svizzero con il quale ha iniziato a minacciarli, sferrando anche calci e morsi. A quel punto i poliziotti hanno estratto un taser, alla vista del quale la donna ha lasciato cadere il coltellino, dirigendosi però verso il balcone, minacciando gesti estremi. Gli operatori hanno deciso di impiegarlo per neutralizzarla e riportare la situazione alla calma in assoluta sicurezza. Solo la professionalità, la dedizione e l'attenzione del personale della questura dorica hanno fatto in modo che che la situazione non degenerasse. Riportata la calma, è stato richiesto l'intervento di sanitari che hanno trasportato la donna, in buone condizioni di salute, presso l'ospedale di Torrette per un il locale nosocomio per un consulto psichiatrico. Sul posto anche la Croce Gialla.

20/10/2023 19:20
Piccola Industria Marche, Paolo Ceci eletto nuovo presidente

Piccola Industria Marche, Paolo Ceci eletto nuovo presidente

Paolo Ceci è stato eletto presidente del Comitato regionale della Piccola Industria di Confindustria Marche per il quadriennio 2023-2027, nel corso della riunione del Comitato svoltasi ieri presso Confindustria Marche. Nel ringraziare i colleghi del Comitato Piccola Industria per la stima e la fiducia dimostrata, e il presidente uscente Gianni Tardini per l’eccellente lavoro svolto, Ceci ha dichiarato: “Accolgo questa nomina con grande entusiasmo, ma al contempo conscio della grande responsabilità che mi attende. Le PMI marchigiane in questi ultimi anni si sono trovate ad affrontare sfide di portata inedita che hanno causato mutamenti profondi dello scenario internazionale e l'obiettivo della Piccola Industria di Confindustria Marche, in continuità con il lavoro svolto egregiamente dal mio predecessore, sarà quello di affiancarle e supportarle nella loro complessa quotidianità per contribuire alla ripresa e allo sviluppo del sistema produttivo regionale. Per questo strategici continueranno ad essere l’ascolto, la vicinanza, la condivisione e la collaborazione con i territori”. Nel corso della stessa riunione il Comitato ha eletto i due vicepresidenti Giorgio Moretti, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Ancona e Alfredo Leonardi componente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Pesaro Urbino.  

20/10/2023 14:14
Lutto nel mondo della moda: addio a Franca Brasca, regina della Giorgio Grati Tricot

Lutto nel mondo della moda: addio a Franca Brasca, regina della Giorgio Grati Tricot

È morta a 88 anni, lo scorso 18 ottobre, la signora Franca Brasca, la regina della Giorgio Grati Tricot. Moglie dell'imprenditore Giorgio Grati, deceduto nel 2011, pioniera del made in Italy e fashion, fautrice della Giorgio Grati Tricot che negli anni '70 e '80 divenne leader della maglieria e simbolo di eleganza nel mondo. "Dagli atelier di Camerano - ricorda una nota - alle boutique del Giappone e di tutte le capitali che contano, Franca Brasca, imprenditrice di successo sempre al fianco del cavalier Giorgio, ha fatto del lavoro la sua passione e la sua ragione di vita, contribuendo in modo significativo al successo del brand internazionale della moda, fra i più importanti marchi del lusso italiano, tenendo alto il prestigio delle aziende marchigiane". "Ci lascia non solo un'abile imprenditrice, una donna creativa e innovativa, ma anche una mamma affettuosa e sensibile, come testimoniano il figlio Andrea Grati con la moglie Benedetta e le nipoti Sofia e Margherita". Il funerale terrà domani 20 ottobre alle ore 14.30 nella chiesa del Sacro Cuore di via Maratta, Ancona.   (Fonte Ansa)

19/10/2023 19:05
Raffiche di vento fino a burrasca e mareggiate: nelle Marche scatta l'allerta meteo gialla

Raffiche di vento fino a burrasca e mareggiate: nelle Marche scatta l'allerta meteo gialla

Allerta meteo gialla per vento e burrasca nelle Marche per il pomeriggio di oggi e tutta la giornata di domani. L'avviso è stato diramato dalla Protezione civile regionale. In particolare, nel pomeriggio odierno e nelle prime ore di domani, sono attesi venti sud-occidentali con raffiche fino a burrasca forte nelle zone più interne e burrasca in quelle costiere, con allerta gialla.  Per domani, in particolare nella seconda parte, sono previsti ancora venti sud-occidentali con raffiche fino a tempesta in particolare nelle zone alto-collinari e montane, e in quelli sud-orientali con raffiche fino a burrasca nelle zone costiere. Nella giornata di domani, inoltre, i tratti costieri della zona di Ancona e quelli più a sud, saranno interessati da mare molto mosso o agitato.

19/10/2023 17:49
Abbandona quattro gatti sul balcone: indagato il detentore per maltrattamenti

Abbandona quattro gatti sul balcone: indagato il detentore per maltrattamenti

Sequestrati quattro gatti e quel poco che restava del cadavere di un cucciolo dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) nell'Anconetano. Chi li deteneva in quelle condizioni è ora indagato dalla Procura della Repubblica per detenzione incompatibile e per maltrattamento ai sensi degli articoli 727 e 544 ter del codice penale. Gli animali, ora ospiti di un gattile dove stanno ricevendo le necessarie cure, vivevano chiusi sul balcone di un'abitazione da anni in pessime condizioni igienico-sanitare. Sono due maschi e due femmine e al momento del sequestro erano visibilmente spaventati. Uno di loro versa ancora in gravi condizioni e soffre danni neurologici in fase di approfondimento. "Ci siamo attivati non appena abbiamo ricevuto la segnalazione", racconta la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Ancona e provincia, Luana Bedetti. "Dalle informazioni che abbiamo raccolto, i gatti vivevano in totale abbandono molto tempo, reclusi sul balcone dell’abitazione che dava sulla strada principale, motivo per cui in molti erano a conoscenza dei fatti. L’uomo che li aveva ridotti in quelle condizioni si è giustificato dicendo di avere ben altro a cui pensare". In pochi giorni, due gatti su quattro si sono tranquillizzati e si sono subito lasciati coccolare dai volontari. "Saranno dati in affido nelle Marche non appena possibile e se qualcuno fosse interessato può inoltrare una mail a guardieancona@oipa.org o lasciare un messaggio WhatsApp al numero 3518861520", ha concluso Bedetti.

19/10/2023 11:00
Si incendia friggitrice in piena notte: attimi di paura in una struttura ricettiva

Si incendia friggitrice in piena notte: attimi di paura in una struttura ricettiva

Si incendia friggitrice, intervengono i vigili del fuoco. È quanto avvenuto nella serata di mercoledì, intorno alle 22:00, all'interno della cucina di una struttura ricettiva in via Spagnoli, a Falconara Marittima. Le fiamme erano circoscritte al solo apparecchio. Appena giunta sul posto, con l'ausilio di un'autobotte, la squadra di Ancona ha provveduto a spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza l'area dell'intervento. Non risultano persone coinvolte, e non è stato necessario evacuare la struttura.

19/10/2023 10:20
Puliscono il letto del fiume e scoprono due ordigni bellici. Intervengono gli artificieri

Puliscono il letto del fiume e scoprono due ordigni bellici. Intervengono gli artificieri

La scoperta è avvenuta lunedì pomeriggio mentre erano in atto le operazioni di ripristino a seguito dell'alluvione del settembre 2022 Gli operai, spostando il terreno all'Inter del letto del fiume Misa nel territorio di Senigallia, hanno rilevato un oggetto sepolto e poi subito un altro uguale. Sul posto sono immediatamente accorse le autorità che hanno appurato che si trattava di due ordigni bellici, nello specifico due mine della Seconda Guerra Mondiale ancora attive.  L'area è stata immediatamente transennata e il traffico sul ponte sovrastante interdetto. Sul posto gli artificieri che provvederanno nei prossimi giorni ad asportare e fare brillare gli ordigni in sicurezza.  

18/10/2023 10:29
Tentano fuga in monopattino dopo aver rubato portafogli e contanti: arrestati

Tentano fuga in monopattino dopo aver rubato portafogli e contanti: arrestati

Fuggono col monopattino dopo aver derubato un uomo di contanti e bancomat: arrestati due uomini. Nella serata di ieri, i poliziotti sono intervenuti a seguito di segnalazione di furto nei pressi del Porto turistico di Ancona. Giunti immediatamente sul posto, gli agenti hanno notato due soggetti che cercavano di allontanarsi dal luogo a bordo di un monopattino. Subito i due uomini sono stati fermati e identificati dalla polizia: si tratta di due giovani italiani di 30 e 40 anni, entrambi con numerosi precedenti giudiziari, che successivamente sono stati sottoposti a controllo. Nei portafogli di ciascuno sono state ritrovate due carte bancomat, una di cui uno dei due soggetti non sapeva fornire spiegazioni, e l'altra intestata all'uomo che aveva richiesto l'intervento degli agenti. In base a una ricostruzione, la vittima del furto aveva conosciuto online uno dei due arrestati e con questo aveva concordato un appuntamento presso il Porto turistico. Durante l'incontro il malcapitato è stato distratto da uno dei due, invitato a lasciare i propri averi su un tavolino all'interno di un'imbarcazione e, nel mentre, l'altro uomo è entrato nell'imbarcazione per asportare le chiavi dell'autovettura della vittima, parcheggiata poco distante. Recatosi al parcheggio, ha quindi aperto la vettura dalla quale ha sottratto il portafogli, la carta Bancomat dell'uomo e pochi contanti. Una volta consumato il furto, il ladro ha poi avvisato l'altro complice, il quale ha allontanato frettolosamente il malcapitato dall'imbarcazione. I due soggetti, dopo essere stati condotti presso gli Uffici di via Gervasoni, sono stati tratti in arresto per il reato di furto aggravato commesso in concorso, in attesa dell'udienza per direttissima disposta per la mattinata di oggi. All'esito dell'udienza l'arresto è stato convalidato dall’autorità giudiziaria.  

17/10/2023 19:01
Getta un cumulo di rifiuti nel parco Gola della Rossa: denunciato responsabile

Getta un cumulo di rifiuti nel parco Gola della Rossa: denunciato responsabile

I militari del Nucleo carabinieri forestali di Fabriano, a seguito di un servizio di controllo del territorio all'interno del Parco regionale Gola della Rossa e di Frasassi, hanno accertato l'abbandono di due cumuli di rifiuti al margine della strada che collega le frazioni Valgiubbola e Castelletta, in prossimità di un bosco. È risultato che i rifiuti provenivano da attività di demolizione e ristrutturazione di immobili: erano principalmente costituiti da polistirolo espanso, cartongesso, cemento, mattoni, secchi con materiali di risulta. I carabinieri sono riusciti a risalire all'impresa edile anconetana che aveva svolto i lavori di demolizione e manutenzione edile presso un cantiere nel Comune di Fiuminata. Il responsabile è stato denunciato all'autorità giudiziaria per il reato di gestione illecita di rifiuti prevista dal codice dell'ambiente, e rischia pene che vanno da un'ammenda fino a 26mila euro ad arresto fino ad un anno. Il cumulo di rifiuti è stato poi classificato con l'ausilio dell'Agenzia Regionale di Protezione Ambientale Marche (Arpam): è emerso che tra i rifiuti speciali abbandonati non erano presenti rifiuti pericolosi.   

17/10/2023 18:16
Cabernardi, alla riscoperta della miniera di zolfo più estesa d'Europa: una storia marchigiana

Cabernardi, alla riscoperta della miniera di zolfo più estesa d'Europa: una storia marchigiana

"Siamo nella più profonda ed estesa miniera di zolfo di Europa. Qui si viene a cercare la materia prima dell’acido solforico, prodotto base dell’industria chimica. Qui la Montecatini viene a cercare l’oro che lo zolfo ricorda anche nel colore, sebbene con un tono più livido". Queste sono le parole con cui il poeta Gianni Rodari, nel reportage del 1952 "Viaggio sulla terra dei sepolti vivi", descrive la Miniera di Cabernardi, in provincia di Ancona. Non tutti sanno che oggi in questa frazione di Sassoferrato è possibile inoltrarsi in una passeggiata tra quelli che sono diventati i resti, le ossature di un’archeologia mineraria e industriale che, per circa settant’anni, ha ridefinito il paesaggio fisico e sociale di quest’area. Qui, la suggestione estetica data dalle architetture superstiti si unisce a una presa di coscienza rispetto a un passato economico imperniato sull’attività di estrazione mineraria (zolfo, oro, ferro, carbone) che ha segnato profondamente - e anche drammaticamente - la storia di tutta l’Italia. Una volta giunti a Cabernardi, la segnaletica annuncia immediatamente la sua identità fondante con la scritta “Benvenuti nel paese dello Zolfo” su uno sfondo giallo che ricorda appunto quello del cosiddetto "oro dei folli". Proseguendo a piedi, l’assetto urbanistico parla, tuttora, di una trascorsa vita sociale e famigliare scandita dal lavoro nel distretto minerario: un piccolo paese fatto di case, ognuna col suo lotto di terra, costruite lungo la strada principale che unisce la miniera di Cabernardi al nucleo antico del paese. Sempre lungo questa via, all’interno delle vecchie scuole elementari, che erano destinate ai figli e alle figlie dei minatori, oggi c’è la sede del "Museo della miniera di zolfo di Cabernardi". Qui, è possibile acquistare il biglietto per il sito archeo minerario e per l’esposizione permanente, allestita all’interno del museo, con le sue preziose testimonianze fatte di documenti fotografici, articoli di giornale, oggetti del lavoro e di un originale percorso audiovisivo volto a restituire un’idea di quella che poteva essere la vita dei lavoratori. Venendo alla storia della Miniera di Cabernardi, la scoperta del giacimento di zolfo avvenne verso la fine dell’Ottocento, quando ci si accorse che le giovenche della zona non si abbeveravano più dal corso d’acqua il quale si era tinto di un colore giallognolo ed emanava un forte odore. Dopodiché, intorno al 1870, iniziarono i primi sondaggi e nel 1886 venne ufficialmente aperta la miniera di Cabernardi. Successivamente fu acquistata dalla ditta Trezza-Albani; un passaggio di proprietà che implicò anche un aumento dei lavoratori i quali dai 200 iniziali arrivarono a ben 300. Una svolta decisiva avvenne con l’acquisto da parte della Montecatini nel 1917 che impresse un’importante innovazione sia in termini di modalità estrattive, sia per quanto concerneva l’organizzazione del lavoro e le condizioni di vita dei lavoratori, non ultimo il paesaggio circostante. A tal riguardo il percorso attuale all’interno del sito archeo minerario offre la possibilità di osservare da vicino proprio le strutture che testimoniano queste innovazioni. Si può vedere il pozzo "Donegani", dove i minatori scendevano nelle profondità della terra, a oltre 460 mt., per raggiungere le ampie gallerie che si snodavano sotto la superficie. Si può tuttora osservare la centrale termica e i "calcaroni", dei forni caratterizzati da grandi vasche dove si depositava il materiale grezzo estratto dalle miniere. Qui, grazie a un processo di combustione, lo zolfo veniva separato e raccolto in forma liquida. Si possono inoltre ammirare i cosiddetti forni "Gill", delle strutture in muratura più moderne dei calcaroni, che svolgevano la stessa funzione con una tecnologia più avanzata. Inoltre, si può percorrere una galleria che collega i forni e i calcaroni. Attraverso uno slancio immaginativo e i documenti fotografici, consultabili grazie al lavoro di archivio che gli addetti al museo hanno compiuto nel corso degli anni, è possibile conoscere la conformazione del paesaggio all’epoca: uno scenario lunare, a tratti avernale, tra una coltre di fumo densa e mefitica e continui rumori metallici di sottofondo.  Riprendendo il filo del racconto circa la nascita e l’evoluzione della miniera, poco dopo, la società Montecatini dà inizio ai lavori per la costruzione del primo villaggio dormitorio destinato ai minatori presso la località di Cantarino, un villaggio eretto dal nulla, tutt’oggi abitato e visitabile, costituito da sei piccoli fabbricati ad un solo piano, divisi in quattro unità, ognuna composta da due stanze, con i bagni esterni in comune. In seguito vennero eretti gli edifici più alti ai lati; l’ultimo ad essere costruito, nel 1929, è il "Palazzo": una casa che domina le piccole case sottostanti. Le tre vie principali (Corso Tomatis, Via Rostan, Via Boschetti) e la piazzetta (Piazza Mezzena) sono intitolate ai dirigenti della Montecatini. Una realtà che vale la pena di visitare, ammantata da un silenzio suggestivo che avvolge i visitatori e li proietta in un'atmosfera sospesa in una sorta di neorealismo atemporale e che, tuttavia, è carica di storia. Tornando alla "fucina" dello zolfo, durante la Seconda Guerra Mondiale questo minerale, elemento base della polvere da sparo, divenne ricercatissimo e la miniera conobbe dunque un ulteriore incremento. Nei mesi iniziali del 1952 la manodopera occupata era di circa 1.400 operai con una produzione media di 870 tonnellate di minerale. Per avere un’idea effettiva di tutto il funzionamento della Miniera di Cabernardi e della vita dei minatori, si consiglia di vedere questo suggestivo video muto dell'epoca (1924), ideato dalla Montecatini stessa per pubblicizzare la Società.  Nel dopoguerra, il calo di domanda dello zolfo, la minore disponibilità del minerale della miniera stessa e soprattutto la ricerca di soluzioni più economiche, come l’acquisto diretto dello zolfo dagli Stati Uniti, portarono la Montecatini ad un progressivo calo d’interesse del sito. Infatti, secondo il documento della Società Montecatini del 6 maggio 1952, le risorse minerarie erano in rapida diminuzione e si prevedeva così una netta diminuzione della produzione con la conseguente drastica riduzione del personale. La scelta dell’azienda provocò grandi proteste da parte dei lavoratori sfociate in scioperi e nell’occupazione della miniera da parte di 337 minatori la sera del 28 maggio del 1952; mentre 176 lavoratori rimasero al 13° livello, 500 metri sottoterra, gli altri 161 vigilavano sulla superficie. La lotta durò 40 giorni e il 5 luglio i minatori misero fine allo sciopero convinti di aver ottenuto un accordo con la Montecatini. Invece, tornati in superficie, vennero licenziati in tronco. Di lì a pochi anni, la Montecatini chiuse definitivamente i battenti smantellando tutto e calando un pesante sipario sulla vita di tutti gli abitanti, che era fatta sì di sofferenza e miseria ma anche di feste e divertimenti collettivi. Un lottare fino a mettere a repentaglio la propria vita per un lavoro logorante, spesso mortale eppure diventato ragione di vita, d'identità.  Di quel periodo se ne occuparono i media nazionali e nel museo sono riportate le varie pagine dei giornali che denominarono la protesta “Lo sciopero dei sepolti vivi”, dato che molti minatori rimasero per oltre un mese sottoterra, all’interno della miniera. Non solo la stampa ma anche il cinema se ne occupò; in particolare Gillo Pontecorvo il quale, proprio a Cabernardi, girò il film "Pane e Zolfo" del 1956, che documenta la vita nelle miniere di zolfo delle Marche negli anni Cinquanta e la dura lotta sindacale dei minatori contro la Montecatini. Qui di seguito potete osservarne un frammento: Dunque passeggiare per questi luoghi significa attraversare il residuale, il resto archeologico che non è l’incompleto ma è la traccia superstite di un vissuto storico ed esistenziale trascorso nel sottosuolo, che chiama la riscoperta. Significa discendere, attraverso uno scarto temporale, nelle viscere della terra, nei meandri rimossi di una coscienza collettiva e privata, per poi uscire a “riveder le stelle”. Visitare Cabernardi è un atto se non dovuto, necessario.   (Foto scattate da Girolamo Filippo Colonna / Foto di repertorio e dall'alto concesse dal Museo dello Zolfo di Cabernardi)  

17/10/2023 09:25
Si finge ispettrice del lavoro per far prendere la disoccupazione a una complice: denunciata

Si finge ispettrice del lavoro per far prendere la disoccupazione a una complice: denunciata

L’ispettorato Territoriale del Lavoro di Ancona, in collaborazione con i carabinieri del Nil,ha smascherato una donna, di origini straniere, che si è spacciata per un'ispettrice del lavoro senza averne la qualifica, al fine di agevolare la corresponsione dell'indennità di disoccupazione (Naspi) di una complice. In base a un ricostruzione fatta dai militari, la falsa ispettrice, dopo aver spaventato telefonicamente il datore di lavoro segnalando presunte irregolarità ai danni della dipendente, aveva proposto di insabbiare il procedimento ispettivo in cambio del licenziamento della lavoratrice. Le indagini, attivate dallo stesso imprenditore, hanno portato all'accertamento dell'ipotesi di reato di truffa aggravata e usurpazione di funzioni pubbliche da parte delle due complici, deferite all'autorità giudiziaria.

14/10/2023 15:38
Raggiunge l'ex moglie in casa e la uccide a coltellate: choc a Cerreto d'Esi

Raggiunge l'ex moglie in casa e la uccide a coltellate: choc a Cerreto d'Esi

Raggiunge in casa la ex moglie per un chiarimento e la uccide a coltellate. Dopo avere trascorso la mattinata in caserma, ha confessato l'omicidio ed è stato accompagnato in carcere a Montacuto l'ex marito della vittima, un 55enne operaio. Il tragico fatto di sangue è avvenuto, durante la notte appena trascorsa, a Cerreto d’Esi nel Fabrianese.  In casa al momento del fatto c'era una figlia della coppia, minorenne, alla quale l'uomo avrebbe detto di chiamare i carabinieri. Quando i militari sono arrivati ha mostrato dove aveva gettato l'arma del delitto, un coltello da cucina. L'uomo, Franco Panariello, difeso dall'avvocato Ruggero Benvenuto, è stato arrestato per omicidio volontario pluriaggravato. Viene valutata anche la premeditazione, perché avrebbe portato con sé il coltello. Da mesi era separato dalla moglie, Concetta Marruocco, 53 anni, infermiera: lei abitava a Cerreto d'Esi, in centro, lui a Cancelli di Fabriano. La coppia è originaria di Torre del Greco e ha altri due figli maggiorenni che abitano altrove. Ieri sera Panariello sarebbe andato al pronto soccorso per un malore. Dopo essere stato dimesso, è tornato a casa, da dove è uscito di nuovo diretto all'abitazione della moglie, per un chiarimento. Sarebbe entrato con un mazzo di chiavi rimasto in sui possesso, intorno alle 3 di mattina, e avrebbe aggredito la moglie. Prima c'è stata una discussione, poi l'ha colpita più volte con un coltello, sferrandole circa 15 fendenti, svegliando la figlia che dormiva in un'altra stanza. Nella caserma dei carabinieri di Cerreto d'Esi è arrivato anche il pm Paolo Gubinelli, della Procura di Ancona.  

14/10/2023 10:00
Porto Recanati, maxi evasione fiscale nel commercio delle moto con"prestanome" residente all'Hotel House

Porto Recanati, maxi evasione fiscale nel commercio delle moto con"prestanome" residente all'Hotel House

Scoperta una maxi evasione fiscale nel settore della commercializzazione di moto fuoristrada. I finanzieri di Porto Recanati hanno portato a compimento un’articolata e complessa indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona, eseguita nei confronti di un’impresa operante nella commercializzazione di moto “off road” attraverso il “mercato elettronico”. Ad essere coinvolti nelle indagini, sono finiti un imprenditore nullatenente di origini senegalesi, già residente nel condominio multietnico denominato “Hotel House” e con precedenti di polizia nel settore della contraffazione di capi di abbigliamento, e un giovane motociclista italiano residente nella provincia di Ancona.  La crescita esponenziale del giro d’affari dell’imprenditore, sviluppata attraverso operazioni commerciali compiute in diversi paesi d'Europa (Belgio, Spagna, Germania, Olanda, Inghilterra, San Marino) e in Italia, promosse e pubblicizzate anche attraverso siti internet e profili Facebook e Instagram, l’assenza totale di dichiarazioni fiscali, nonché la mancanza dei minimi requisiti imprenditoriali palesati dal titolare, hanno indotto gli investigatori a ritenere che l’attività commerciale fosse svolta, di fatto, da persona diversa dal senegalese che è risultato essere soggetto “interposto”, operante in qualità di mero prestanome. Gli approfondimenti investigativi, svolti anche attraverso specifiche indagini tecniche, hanno permesso di localizzare l’effettiva base operativa e logistica, consistente in una unità locale adibita a magazzino e ufficio, non dichiarata all’Erario, situata nella campagna anconetana e gestita dal motociclista. Le perquisizioni eseguite nei confronti di quest’ultimo, nelle unità immobiliari ricadenti nella sua disponibilità, hanno permesso di acquisire elementi probatori comprovanti la sua effettiva titolarità dell’attività d’impresa e di individuarlo come l’ideatore della frode fiscale perpetrata attraverso l’interposizione fittizia di due imprese compiacenti. Il sistema evasivo consisteva nell’utilizzo della partita IVA del senegalese e di un’altra impresa anconetana per acquistare moto e pezzi di ricambio da fornitori comunitari, che venivano poi rivenduti a privati e a imprese nazionali con prezzi particolarmente vantaggiosi in quanto l’IVA, indicata nelle fatture emesse, non veniva versata all’Erario ma costituiva il provento per l’imprenditore occulto. Tale modus operandi, oltre a consentire all’ ideatore di eludere l’applicazione del regime impositivo IVA previsto per gli acquisti intracomunitari, con un ingente danno per l’Erario, ha determinato anche una grave turbativa del mercato, in quanto lo stesso ha potuto praticare prezzi particolarmente concorrenziali rispetto agli altri operatori del settore. Grazie all’oculatezza e alla meticolosità con cui sono state condotte le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, nel corso delle perquisizioni sono stati acquisiti dispositivi informatici e telefonici, dai quali i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Macerata e un consulente tecnico, nominato e incaricato dall’Autorità giudiziarie delegante, hanno ricavato elementi probatori comprovanti le responsabilità penali e amministrative in capo ai soggetti coinvolti, permettendo così la ricostruzione analitica degli acquisti e delle vendite effettuati e le basi imponibili relative alle imposte sottratte all’Erario. Le attività ispettive hanno permesso di quantificare i ricavi non dichiarati in poco oltre10.150.000 euro e l’IVA evasa in  5.170.000 euro. Inoltre sono state denunciate tre persone per reati fiscali, mentre nei confronti di altri otto soggetti sono state contestate violazioni amministrative inerenti la normativa sull’uso del contante per aver trasferito somme superiori alle soglie consentite per complessivi 110.000 euro euro. Nel corso delle perquisizioni, eseguite anche con l’impiego di una unità cinofila, “Cash dog”, specializzata nel rinvenimento di denaro occultato, è stata altresì sequestrata la somma complessiva di 56.905 euro in contanti, composta da banconote di vario taglio, divise in mazzette incellofanate abilmente nascoste nell’abitazione del motociclista anconetano, in quanto costituente parte del profitto conseguito nello svolgimento dell’attività fiscalmente illecita.  

13/10/2023 11:00
Aggredita con violenti pugni mentre è al bar: raptus di follia dopo una mancata precedenza

Aggredita con violenti pugni mentre è al bar: raptus di follia dopo una mancata precedenza

Aggredita a Fabriano con violenti pugni a causa di una manovra stradale giudicata pericolosa. Vittima una 50enne percossa da un 45enne, con pregressi problemi giudiziari anche per reati contro la persona, che è stato denunciato per il reato di lesioni dolose. Non si escludono ulteriori provvedimenti, nello specifico un possibile daspo urbano. La donna è ricorsa alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell'ospedale cittadino, per ferite guaribili in 7 giorni. Secondo la ricostruzione fornita dalla polizia di Fabriano, la 50enne aggredita si trovava in un bar in periferia per consumare un caffè con alcuni amici. All'improvviso, è stata avvicinata da un uomo, che conosceva solo di vista, il quale in preda ad agitazione e nervosismo, le ha contestato una manovra stradale poco prima compiuta e che lui riteneva pericolosa perché non aveva rispettato una precedenza. Le giustificazioni e scuse della donna non servivano a placare la sua ira. Improvvisamente la iniziava a colpire con violenti pugni. Solo l'intervento degli amici della donna e la telefonata alla Polizia convincevano l'aggressore a desistere e a fuggire a bordo di uno scooter. Gli agenti del Commissariato lo hanno rintracciato in un bar poco distante, con l'uomo che riconduceva il gesto poco prima compiuto ad un diverbio stradale per il quale non aveva saputo contenere l'eccesso di veemenza e violenza. Denuncia e segnalazione, in attesa di un possibile Daspo urbano.

12/10/2023 15:39
"Mi avete contaminato con del pesce avariato": uomo dà in escandescenze in un supermercato

"Mi avete contaminato con del pesce avariato": uomo dà in escandescenze in un supermercato

Uomo dà in escandescenze in un supermercato sostenendo di essere stato contaminato dal pesce avariato acquistato nell’esercizio commerciale, ma in realtà era solo ubriaco. Il fatto è avvenuto nella giornata di ieri. Sul posto è arrivata la polizia e il 118. L'uomo si è piantato davanti al bancone del pesce, minacciando di picchiare chiunque si fosse avvicinato. Una volta calmato dagli agenti, è stato portato al pronto soccorso per accertamenti. Lui stesso ha chiesto il ricovero per via della presunta contaminazione, della quale però non c'erano sintomi né prove di altro tipo, 

10/10/2023 18:00
Svuotano i conti delle vittime con un sms: scoperta banda di cybercriminali

Svuotano i conti delle vittime con un sms: scoperta banda di cybercriminali

Una frode informatica con la quale riuscivano a carpire, con la tecnica dello 'smishing', dati sensibili di conti correnti da cui prelevavano denaro. È quanto scoperto dai carabinieri della sezione Cyber Investigation di Roma che hanno individuato una associazione a delinquere che operava tra le provincie di Fermo, Napoli e Roma. Arrestata una persona, quattro denunciate a piede libero. In provincia di Fermo e nel comune di Torre Annunziata (Na), i carabinieri del Comando provinciale della Capitale con il supporto di quelli di Napoli e Fermo, hanno dato esecuzione a un provvedimento di applicazione della custodia cautelare in carcere - emesso dal gip di Ancona su richiesta della locale procura della Repubblica - nei confronti di un uomo originario di Torre Annunziata, ma residente nelle Marche, ritenuto il promotore della associazione. Contestualmente sono state eseguite perquisizioni personali, domiciliari e informatiche nei confronti di quattro persone indiziate di essere appartenenti al sodalizio. Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia presentata da un cittadino romano, a cui sarebbero stati asportati circa 27mila euro dal conto corrente. Le successive indagini, condotte dai carabinieri della Sezione Cyber Investigation del Nucleo Investigativo di Roma e coordinate dalla Procura della Repubblica di Ancona, attraverso sofisticate tecniche di digital forensics, hanno consentito di ricostruire la tecnica criminale utilizzata del sodalizio ed individuarne i componenti.  Il sodalizio operava inviando tramite sms comunicazioni alle loro vittime, spesso scelte in maniera casuale, facendo credere che arrivassero dai rispettivi istituti di credito, e con le quali venivano invitate ad accedere al proprio conto on line ovvero contattandole per telefono fingendosi operatori bancari. Una volta carpite le credenziali di accesso, veniva prelevato dai conti il denaro riversandolo su conti correnti intestati a persone compiacenti, a cui poi veniva lasciata una percentuale (solitamente circa il 15%) del maltolto, come rimborso per il disturbo. Le indagini hanno consentito di accertare, finora, almeno 19 reati - commessi in tutta Italia - per un totale stimato in almeno 280mila euro.

07/10/2023 10:21
Nuovo caso di Dengue nelle Marche: duplice intervento di disinfestazione

Nuovo caso di Dengue nelle Marche: duplice intervento di disinfestazione

A seguito dell'avvenuta comunicazione di un caso accertato di Dengue, infezione contratta da un cittadino italiano rientrato nella sua abitazione di via Flaminia da un viaggio in Centro America, ricoverato successivamente nell'Azienda ospedaliera di Torrette, la Azienda Sanitaria Territoriale (Ast) di Ancona Uoc Igiene e Sanità pubblica - sulla base del Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi - ha informato il sindaco e il vice sindaco di Ancona della necessità di effettuare un duplice intervento di disinfestazione adulticida. L'avvio deve avvenire entro 24 ore dalla segnalazione del caso. L'indicazione è stata data dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, con la raccomandazione di effettuare l'intervento nella zona di abitazione del paziente entro un raggio di circa 200 metri per due notti consecutive. L'Ast ha precisato che la probabilità che si verifichino casi secondari è considerata bassa.   L'Amministrazione comunale ha emanato una ordinanza con la quale incarica la società Servizi innovativi srl di effettuare oggi e domani sera, a partire dalle ore 24.00 interventi di disinfestazione adulticida nelle aree aperte (strade, cortili, giardini, orti e stabilimenti balneari situate nel raggio di 200 metri. Previsti anche nella giornata del 7 ottobre interventi larvicidi nella porzione di territorio ove siano presenti piccoli ristagni d'acqua. Nell'area interessata dall'irrorazione (via Flaminia, via Luigi Mercantini, Lungomare Palombina, via Enea Costantini, via Francesco Redi) è opportuno restare a casa durante il periodo di trattamento, con finestre e porte chiuse, in particolare per bambini, donne in stato di gravidanza, anziani, persone con problemi respiratori o allergici ed in generale tutti i soggetti fragili; bisogna trattenere all'interno delle abitazioni gli animali domestici che normalmente vengono lasciati in giardino per un periodo di almeno 8 ore successive al trattamento; non consumare i prodotti dell'orto e delle piante da frutto: rimuovere eventuali indumenti o biancheria esposti all'esterno; coprire adeguatamente i contenitori d'acqua non rimovibili.

07/10/2023 09:30
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