La FanPage Facebook del Gruppo Escursionistico il Camoscio dei Sibillini Trekking, della Guida Ambientale Escursionistica Associata a AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) Dr. Simone Gatto, raggiunge i 30.000 Fan su Facebook e 8000 Follower su Instagram. Il Suo Fondatore Simone, dice: "Non è così scontato avere tutto questo seguito per delle Pagine o Account che riguardino Natura e argomenti seri, in mondo, come quello dei Social dove spesso sono argomenti frivoli a farla da padrone. Io e i miei collaboratori siamo fieri di questo obbiettivo raggiunto che ci permette oramai di portare clienti (turisti) da tutta Italia e anche dall'estero nei nostri amati e martoriati Sibillini. Oltretutto grazie al nostro AsTag #camosciosibillini possiamo fare pubblicità in modo completamente gratuito alla natura e alle aree interne della nostra Regione Marche, della nostra Ussita e dei Sibillini. Tieniamo ancora a sottolineare che questo successo è stato raggiunto senza alcun fondo ne pubblico ne privato, se non quello delle quote che pagano i nostri clienti che vengono ai nostri eventi escursionistici. Un enorme grazie, invece, dobbiamo dirlo a tutte le testate giornalistiche locali e web che da sempre dal primo giorno hanno pubblicato le nostre foto e le nostre notizie aituandoci in questo percorso di crescita e di promozione del territorio. Abbiamo voluto festeggiare questo obbiettivo raggiunto con due belle passeggiate fra i boschi in foliage (colorazione del fogliame autunnale) di faggio a Canfaito, ecco alcune foto allegate, insieme ad altre del nostro fitto calendario escursionistico del recente passato".
Come ampiamente previsto già da qualche giorno, l'irruzione di aria fredda dai Balcani è arrivata puntuale nel pomeriggio di ieri, abbassando repentinamente le temperature e causando la prima nevicata stagionale sui Sibillini.
La variazione della temperatura è stata tanto veloce quanto intensa, come testimoniano alcune persone presenti sul Monte Argentella, sopra i 2000 metri di quota, che hanno riferito come in mattinata erano tranquillamente a maniche corte.
L'impulso freddo dall'est Europa però, nel pomeriggio, "ha abbassato la quota neve fin sui 1500 metri circa", come riporta la pagina Meteo Macerata e provincia, che allega anche la foto dei primi fiocchi stagionali nei pressi di Ragnolo.
Marche protagoniste alla Leopolda. O meglio, tirate in ballo come esempio non proprio positivo. Il tema del contendere è quello estremamente discusso delle vaccinazioni obbligatorio. I contendenti, a distanza, sono il noto virologo Roberto Burioni, e il presidente della giunta regionale, Luca Ceriscioli. Con Matteo Renzi, ex segretario Pd ed ex presidente del Consiglio, che chiosa prendendone le distanze. In estrema sintesi, parlando appunto di vaccini, Burioni, di origini marchigiane, ha citato come esempio negativo di segno Pd il patrocinio della Regione Marche, poi ritirato, a un convegno a cui era stato chiamato a intervenire Dario Miedico, medico antivaccini, radiato dall'ordine. In quell'occasione, ha ricordato ancora Burioni, l'allora consigliere Federico Talè si era, secondo il virologo, eretto a difesa di questa scelta.
Proprio cinque giorni fa, ha rimarcato ancora Burioni, Talè aveva assunto la delega alla sanità al posto di Fabrizio Volpini, medico pro vax. Non cacciato, replica Ceriscioli, ma dimissionario per sua volontà. Un avvicendamento, ha aggiunto ancora il governatore, che nulla ha a che fare con la posizione sui vaccini della Regione, tra le prime, ha ribadito, ha renderli obbligatori ancora prima delle direttive ministeriali. E no va, ha ricordato ancora Ceriscioli, è di certo l'attuale assessore Talè. Insomma, Burioni dal palco della Leopolda ha attaccato, Ceriscioli si è difeso, rimandando le accuse al mittente.
Il tribunale della Rete ha emesso la sua sentenza. Per i detrattori, quanto avvenuto e le parole di Renzi sono il colpo di grazia al governo regionale e guardano alle prossime consultazioni per cambiare perché "le Marche meritano di meglio". I sostenitori, al contrario, rivendicano la correttezza dell'operato contro accuse che, sostengono, non rispondono al vero.
C'è Spiderman seduto sulla banchina del porto. Lo sguardo rivolto verso il mare, l'atteggiamento di chi sta affrontando un momento difficile. "Ho finito la ragnatela" ha detto agli agenti di polizia della squadra nautica, che presidia la zona portuale in acqua scooter.
Sconsolato, Spiderman ha poi svelato il suo volto agli agenti: sotto la maschera del celebre supereroe dei fumetti e del cinema, un 25enne inglese, privo di poteri sovrannaturali ma con un biglietto per imbarcarsi su una nave diretta in Grecia, sulla quale, completata la sua identificazione dopo averlo fatto spostare in una zona più sicura, è stato fatto salire.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all’avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato la questione inerente ai contributi erogati nei riguardi di coloro che hanno avuto le proprie abitazioni danneggiate dal terremoto a far data dall’agosto 2016 e nello specifico i contributi elargiti per la loro ricostruzione o per l’autonoma sistemazione versati a titolo di affitto. In particolare, ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da un lettore di Muccia, che chiede se tali somme di denaro possono essere o meno oggetto di pignoramento da parte di terzi.
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una tematica molto sentita nonché attuale, relativa alla pignorabilità delle somme erogate a sostegno della ricostruzione degli immobili lesionati dal sisma, nonché delle mensilità versate, a titolo di contributo di autonoma sistemazione, in favore dei soggetti che hanno perso la propria abitazione in conseguenza delle violenti scosse di terremoto, che dall’agosto 2016 hanno purtroppo interessato il Centro Italia e nello specifico la nostra amata provincia.
Innanzitutto, deve essere specificato che, la Legge n. 219 del 14 maggio 1981, emanata in seguito al violentissimo terremoto che il 23 novembre 1980 colpì la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale (il terremoto dell’Irpinia), aveva previsto anche in quella circostanza l’erogazione dei contributi economici nei confronti di coloro che avevano perso la propria abitazione, alla scopo di permettere la ricostruzione delle zone colpite da tale sisma. Ebbene, in materia si segnala un importante e consolidato principio giurisprudenziale statuito dalla Suprema Corte di Cassazione, che chiamata a pronunciarsi proprio per una vicenda legata a quel terremoto in merito alla pignorabilità di terzi nei confronti dei contributi elargiti per la ricostruzione di un immobile, la stessa ha statuito che tali somme pur non soggette ad un vincolo di impignorabilità assoluta vige però nei loro confronti un vincolo di impignorabilità di destinazione, affermando quanto segue: “La legge n. 219 del 1981, non introduce espressamente un vincolo di impignorabilità in relazione ai contributi erogati per la ricostruzione di immobili danneggiati dal sisma. Inoltre il D. lgs. n. 76 del 1990, art. 3, comma 7, prevede che gli atti di pignoramento eventualmente notificati agli uffici pagatori non sospendono il pagamento dei titoli di spesa, rendendo chiaro sul piano dell’interpretazione letterale che la legge non ha inteso gravare di un vincolo di impignorabilità assoluta i contributi per la ricostruzione. Difatti, pur in mancanza di un vincolo di impignorabilità assoluta, e di un riferimento espresso al pignoramento nell’ultima norma citata, esiste pur sempre un vincolo di destinazione sui fondi erogati ai privati per consentire la ricostruzione, affinché essi non siano aggredibili dai creditori del beneficiario stornandoli dalla finalità per la quale venivano erogati” (Cassazione Civile, Sez. III, 15/05/2014 n. 10642).
Quindi, sulle somme erogate per la ricostruzione delle aree devastate dal terremoto, sussiste un vincolo di destinazione, finalizzato a consentire lo specifico risultato a cui sono destinati tali fondi. Qualora, infatti, il soggetto destinatario di questi contributi ponga in essere una serie di obbligazioni aventi la stessa destinazione delle somme corrisposte dallo Stato, quest’ultime potranno certamente essere pignorate, in quanto sono rivolte a soddisfare comunque gli stessi interessi che con il vincolo si intendeva preservare; mentre, allo stesso tempo, tali somme non potrebbero essere pignorate da terzi nel momento in cui le stesse andrebbero a soddisfare interessi diversi: ad esempio, il creditore che ha fornito materiale edile proprio per la ricostruzione di quell’abitazione può porre in essere un pignoramento presso terzi nei confronti di tali somme destinate per la ricostruzione a differenza di un credito riferito all’acquisto di una macchina, o comunque di beni che nulla hanno a che vedere con tale vincolo di destinazione.
Per quanto riguarda il C.A.S., ovvero il contributo per l’autonoma sistemazione, occorre precisare che anch’esso è una misura rivolta al sostegno delle popolazioni colpite dagli eventi sismici, riconosciuto a chi, al momento del sisma, risultava titolare di diritti reali sull’immobile nel quale aveva l’abitazione principale, edificio poi dichiarato inagibile con ordinanza del Sindaco; tale contributo termina, poi, al venire meno dei presupposti normativi, e quindi al momento del ripristino delle condizioni per il rientro nell’abitazione principale, o nel differente caso di reperimento di un’altra sistemazione avente però carattere di stabilità.
Ebbene, stante la sua natura di misura volta al sostegno della popolazione colpita dal terremoto, deve essere rilevato che anche per il contributo di autonoma sistemazione varrà lo stesso principio giuridico consolidato applicato dalla Suprema Corte nella sentenza n. 10642/2014 come sopra riportato, tanto da andare incontro anch’esso al vincolo giuridico di destinazione.
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Valorizzare il contributo delle donne nel lavoro e nella gestione delle imprese come tema chiave per il cambiamento e la crescita e contribuire a far crescere la Confapi con la forza tipica di chi è abituato a guidare la propria azienda. Ecco uno degli obiettivi che ha portato alla costituzione del Gruppo Donne Imprenditrici nell’ambito di Confapi associazione di piccole e medie imprese con oltre 400 iscritti.
“Fare rete è una frase forse abusata – ha detto la presidente Patrizia Brega che è anche membro del consiglio nazionale di Confapi Donna – ma nel nostro caso è un’esigenza reale che nasce dal valore di condividere le nostre esperienze e metterle a sistema. Ci confrontiamo ogni giorno con un sistema di welfare aziendale tutt’altro che perfetto e sentiamo l’esigenza di utilizzare l’importante rappresentanza di Confapi anche nei tavoli istituzionali per portare il nostro contributo in questa direzione”. I servizi di supporto alla genitorialità, facilitando la conciliazione tra i tempi del lavoro e le esigenze della vita familiare sono dunque un tema ma non l’unico. “Organizzeremo momenti formativi ed informativi destinati a noi donne intese non solo come imprenditrici e contiamo di promuovere iniziative benefiche a carattere solidale” – ha aggiunto la presidente Brega.
Il consiglio direttivo del Gruppo Donne di Confapi Ancona è costituito da: Patrizia Brega (SH Sistemi di Osimo), Lorena Cittadini (Bespeco Professional di Castelfidardo), Daniela Ciacci, (A.T. Metalli di Fermignano), Elisabetta Leonardi (Assembla di Recanati), Stefania Burattini (Rina degli Antinori di Ancona), Sara Gambelli, Cristina Palombarani (Palombarani di Camerano).
Le linee guida del Piano sociale regionale 2018/2010 arrivano sul tavolo della IV commissione “Sanità”, presieduta da Fabrizio Volpini (Pd), che ha incontrato il dirigente del servizio Politiche Sociali e Sport della Regione Marche, Giovanni Santarelli. Nel corso dell'audizione sono state illustrati, partendo dagli scenari di riferimento, indirizzi prioritari e strategie per lo sviluppo e l'innovazione del welfare marchigiano e per il rafforzamento degli interventi in materia di servizi sociali.
Il Piano rientra tra gli strumenti di programmazione indicati dalla legge n.328/2000 recepita dalla Regione Marche con la normativa n.32/2014, che affida allo stesso il compito di determinare le linee di programmazione regionale in materia di servizi sociali e, per quanto di sua competenza, anche in materie di integrazione socio-sanitaria.
Santarelli ha evidenziato gli “step” che porteranno alla stesura del piano, il cui percorso di costruzione prevede una integrazione con il Piano sanitario e socio-sanitario, in fase di stesura. Successivamente, sarà avviato un confronto con le parti sociali e con i principali portatori di interesse al fine di raccogliere indicazioni, proposte, osservazioni sui contenuti proposti dagli uffici regionali. Nella sua stesura definitiva il piano verrà poi sottoposto all'esame della Commissione "Sanità" e in seguito all'Assemblea legislativa per la definitiva approvazione.
Dal presidente AIAC Marche, Angelo Ortolani (nella foto), riceviamo e pubblichiamo:
Il collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI, riunitosi ieri 18/10, ha espresso parere favorevole alle candidature a Consigliere Federale di Zoi Gloria Giatras e Mario Beretta in quanto in possesso dei requisiti di Legge. Quindi i suddetti saranno i candidati che andrannmo a rappresentare la nostra associazione in vista delle elezioni Federali del giorno 22 P.V. che vede come candidato unico alla presidenza Gabriele Gravina, che puo’ contare sul 63% dei consensi.
Il presidente regionale marche Angelo Ortolani, comunica inoltre , che nel corso dell’assemblea generale aiac tenutasi a Coverciano il giorno 16 u.s., sono state approvate le modifiche statutarie inerenti all’accorpamento dell’AIPAC, associazione italiana preparatori atletici calcio, all’interno dell’associazione allenatori.
Si comunica inoltre , che in data 5 novembre prossimo , si svolgerà in Ancona il 4 modulo dei corso territoriale obbligatori di aggiornamento, per la conservazione dell’abilitazione alla qualifica allenatori uefa B . Docente Stefano Baldoni
Una folle corsa con la sua auto, tra derapate e sorpassi azzardati. Per questo un 22enne di Tortoreto è stato arrestato dai carabinieri a San Benedetto del Tronto: si era fatto notare per una serie di manovre azzardate e sorpassi pericolosi, addirittura utilizzando la corsia ciclabile come una vera a propria corsia di emergenza. I militari lo hanno inseguito con sirene e lampeggianti, ma il giovane non ha interrotto la sua folle corsa e solo grazie all'esperienza dei carabinieri si è potuto evitare il peggio: conoscendo bene il territorio, sono riusciti a portare il fuggitivo in una strada senza uscita.Sceso dalla macchina, il 22enne ha ingaggiato subito una colluttazione con i Cc che sono riusciti a bloccarlo ed arrestarlo. E' stato trovato in possesso di una dose di cocaina per cui è stato anche segnalato al prefetto come assuntore di stupefacenti. (Ansa)
Sono solo Macerata, alla posizione n°15 della classifica nazionale, e Pesaro, che occupa il 30° posto, le città marchigiane ad aver fornito i dati per “Ecosistema Scuola”, l’indagine annuale sulla qualità dell’edilizia scolastica presentata questa mattina a Napoli promossa da Legambiente insieme a Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club, con il contributo di Fassa Bortolo e Iccrea BancaIntesa, in partenariato con Ecomondo e Vastarredo. Escluse Ascoli Piceno per incompletezza di dati, Ancona, che quest’anno non ha risposto, e Fermo, che non ha mai partecipato all’indagine.
Nati prevalentemente come scuole (97,2%), gli edifici scolastici delle due città, edificati dopo l’entrata in vigore della normativa antisismica del ’74, sono il 58,3% contro il 36,4% della media nazionale. Il dato più preoccupante, però, è quello relativo agli edifici di più recente costruzione, che mostra come solo l’1,4% risulta edificato secondo criteri antisismici. Addirittura, la verifica di vulnerabilità sismica risulta eseguita solo su un esiguo 5,9% delle scuole, tutto questo in un territorio posto in zona sismica 2 e colpito, nel caso di Macerata, dal recente sisma del 2016.
Riguardo la manutenzione, le amministrazioni comunicano che ben l’80,6% delle scuole ha goduto di manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni, a fronte del 49,7% della media nazionale, arrivando oggi a un’esigenza di interventi urgenti solo per il 2,8%. La spesa per la manutenzione straordinaria nel 2017, però, si colloca molto al di sotto della media nazionale, mentre è al di sopra della media quella per la manutenzione ordinaria. Da ciò scaturisce un quadro sulle certificazioni con molte luci e qualche ombra: tutti gli edifici dispongono di certificazione igienico-sanitaria, di porte antipanico, di impianti elettrici a norma, dei requisiti di accessibilità; ben il 92,9% del certificato di prevenzione incendi. Sono sotto la media nazionale, invece, gli edifici con certificato di agibilità (52,9%) e quelli con collaudo statico (17,6%). Inoltre solo il 17,6% degli edifici presenta indagini diagnostiche sui solai e su appena il 5,9% sono stati realizzati interventi per la loro messa in sicurezza.
“Abbiamo sempre di fronte un quadro dell’edilizia scolastica marchigiana non del tutto soddisfacente – commenta Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche –. I dati relativi alla mancanza del certificato di agibilità scolastica e delle verifiche di vulnerabilità sismica, in particolare, sono piuttosto preoccupanti. Per sanare questa situazione e assicurare lo stesso grado di sicurezza agli alunni, occorre conoscere lo stato di salute degli edifici scolastici situati nelle aree a rischio sismico maggiore, così da programmare le priorità d’intervento e la messa in sicurezza delle scuole maggiormente esposte, e, in generale, accelerare gli interventi di riqualificazione in tutte le scuole che ne necessitano. A questo scopo, ci appelliamo agli enti locali, che vanno aiutati con una semplificazione delle linee di finanziamento e sostenuti in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori”.
Nel dossier, comunque, non mancano esperienze positive. Entrambe le amministrazioni marchigiane, infatti, sono impegnate a finanziare progetti educativi delle scuole e risultano abbastanza attente alla mobilità casa-scuola e alla sicurezza nelle aree antistanti gli edifici scolastici: il 65,3% usufruisce di scuolabus (a Macerata tutte le scuole), il 31,9% di pedibus, il 98,6% ha attraversamenti pedonali, il 27,8% vede presenti i nonni vigili durante l’entrata e l’uscita da scuola.
Buone notizie anche per quanto riguarda il servizio mensa: prodotti biologici sono presenti in tutte le scuole, con una media del 70% e a Macerata vengono privilegiati anche i prodotti a km0. Entrambe le amministrazioni nei bandi di appalto richiedono criteri ecologici nelle procedure d’acquisto, la stagionalità degli alimenti e menù alternativi per motivi culturali o religiosi. Il 27,9% delle mense ha una cucina interna, nel 20,6% si serve acqua del rubinetto e in tutte si utilizzano stoviglie monouso.
La raccolta differenziata dei vari materiali viene effettuata in tutte le scuole, quella delle pile per il 76,4%.
Il 16,7% di edifici utilizza energie rinnovabili, con una maggiore presenza di impianti solari termici (58,3%) rispetto ai fotovoltaici (41,7%), dato in controtendenza rispetto a quello nazionale che vede un maggior utilizzo del fotovoltaico rispetto al termico.
Relativamente al rischio ambientale, solo Pesaro ha effettuato monitoraggi sulla presenza di amianto nelle scuole, con nessun caso certificato rilevato, mentre nessun monitoraggio del radon risulta eseguito dalle due città. Le scuole con wifi sono il 52,8%, il 41,7% ha adottato il principio di precauzione implementando reti completamente cablate.
L’innovazione tecnologica e ambientale degli edifici scolastici spesso passa attraverso scelte più ampie, come un progetto di rigenerazione sociale, educativo e ambientale di un territorio o un quartiere, come narrano molte delle Storie di scuole sostenibili, i dieci casi virtuosi di edifici scolastici nuovi o riqualificati contenuti nel dossier di Legambiente, tra cui rientra la Scuola Primaria Felice Socciarelli di Ancona, costruita interamente con materiale antisismico e all’insegna del risparmio energetico.
Un cartello, affisso in alcuni supermercati e punti vendita, che invita quanti hanno acquistato il Salame Morbido della Norcineria Alto Nera a non consumarlo e restituirlo per i dovuti controlli, contattando lo stesso punto vendita o la ditta produttrice. E' il singolare avviso su cui si é imbattuto un cliente, che ha poi fotografato il cartello e lo ha postato su Facebook.
Una terza edizione speciale per il progetto #RipartidaiSibillini, nato all'inizio dell'ottobre 2016 per supportare le comunità colpite dal terremoto.L'ideatore Luca Tombesi, blogger e promotore del territorio, insieme ai suoi collaboratori ha infatti scelto di dedicare la due giorni, in programma sabato 20 e domenica 21 ottobre, ad esperienze dirette con allevatori, produttori, guide, proprietari di strutture ricettive, gestori di rifugi e persone impegnate a vario titolo nella valorizzazione dell'area montana.“Quest'anno ci siamo per così dire allargati - spiega Tombesi - nei contenuti e anche nella denominazione: la terza edizione del social tour si chiamerà #RipartidaiSibilliniExperience, proprio a rimarcare la volontà di far trascorrere almeno un'intera giornata ai blogger e agli instagramer che abbiamo invitato accanto a qualcuno che sui Sibillini vive e ha scelto di continuare ad investire”.Nell'elenco degli ospiti (“Tutti rigorosamente a titolo gratuito”, rimarca Tombesi) figurano nomi come gli instagramers Aivenn, Kilbilla, Danny_Vero, Panguizzo e bloggher come Simona Sacri, Milly Bimbi e Viaggi, Racconti di Marche, I Viaggi dei Mesupi e molti altri.Il progetto si avvale anche della fondamentale collaborazione della community Igers Marche, a partire dai gruppi delle province maggiormente danneggiate dal terremoto, vale a dire Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno. Numerose le tappe programmate, che toccheranno i Comuni di Amandola, Montefortino, Sarnano, Roccafluvione, Smerillo, Montefalcone, Cessapalombo, Ussita.“Un grazie di cuore va a tutti quelli che ogni anno ci permettono di realizzare questa iniziativa - conclude Tombesi -, dall'associazione Sibillini Segreti e Sapori a quanti, condividendone il senso, ci supportano mettendo a disposizione mezzi, pasti, posti letto e, soprattutto, la loro passione per queste terre meravigliose. Noi, consapevoli di questa profondità umana e culturale, andiamo avanti continuando a pubblicare immagini, video e testi che, almeno dal nostro punto di vista, raccontino quanto sia necessario insistere sulla ricostruzione post sisma e, soprattutto, investire con ancora più determinazione su tutte le forme di turismo praticabili in queste zone”.
Per anni, se non per secoli, i casinò sono stati considerati dagli appassionati del gioco d’azzardo come un luogo “sacro”, un luogo capace di rappresentare una perfetta metafora della vita. Gioie e dolori, felicità e tristezza, trionfo e disfatta, nel mondo dei casinò, camminano a braccetto, in un’eterna alternanza di profonde emozioni. Non a caso anche nel cinema e nella letteratura i casinò sono sempre stati rappresentati come dei luoghi misteriosi: luoghi in cui ognuno di noi può essere, per qualche ora, ciò che non è nel tentativo di cambiare per sempre il proprio destino. Nonostante ciò, negli ultimi anni, i casinò di tutto il mondo versano in condizioni economiche sempre più difficili, sia a causa di investimenti sbagliati che a causa di un lungo ed inesorabile calo negli incassi.
L’avvento dei casinò online
Dati alla mano, i principali artefici della “crisi” dei casinò tradizionali sono sicuramente i casinò online. La spesa delle persone nel gioco d’azzardo è in costante crescita, ma i casinò tradizionali non riescono a beneficiare di questo trend. Perché? Qual è il motivo? Le ragioni sono rinvenibili nell’avvento sul mercato del gioco dei casinò online: portali telematici che permettono agli utenti di giocare liberamente a qualsiasi gioco si possa trovare anche in un casinò “terrestre”. Ne è un esempio William Hill che permette a tutti i propri clienti di spaziare agevolmente con un semplice clic tra giochi di roulette, poker, blackjack e slot machine, il tutto rimanendo comodamente nelle proprie abitazioni.
La rivoluzione silenziosa
Il passaggio di testimone dai casinò classici ai casinò tradizionali è stato tanto rapido quanto imprevedibile. La colpa dei casinò tradizionali è stata sicuramente quella di non aver capito sin da subito l’impatto che avrebbero potuto avere nel breve-lungo periodo i diretti competitor telematici. E così, nel giro di pochi anni, i casinò online hanno iniziato a guadagnare sempre più clienti ai vecchi casinò, provocando una crisi senza precedenti.
Le armi dei casinò online
La continua ed inesorabile crescita dei casinò online è stata determinata da una serie di fattori che, ognuna in modo diverso, ha fatto si che i profitti dei nuovi casinò aumentassero in modo esponenziale nel giro di pochi anni.
La comodità
Un fattore che gioca a favore dei casinò online è sicuramente rinvenibile nella loro comodità: come detto, di fatto, questo nuovo genere di casinò offre tutti i servizi presenti nei casinò terrestri a cui, però, si aggiunge la comodità di potervi accedere tramite pc dalla propria scrivania o, addirittura, tramite smartphone rimanendo comodamente seduti sul proprio divano.
I costi di gestione
Altro fattore che sta incidendo in modo decisivo sulla crescita dei casinò online in danno di quelli “tradizionali” è sicuramente rinvenibile nell’enorme differenza dei costi di gestione d’impresa. Un casinò tradizionale, solo in servizi, personale ed utenze, spende ogni anno milioni di euro, mentre un casinò online, di fatto, ha un costo di gestione riconducibile principalmente alla programmazione iniziale ed alla costante manutenzione del sito: costi ridicoli se relazionati ai profitti.
Da quanto appena rappresentato emerge con estrema evidenza come, al momento, la lotta tra i casinò tradizionali ed i casinò online appaia come uno scontro impari. La sensazione è che, nel prossimo futuro, la tendenza sarà per un sempre maggiore utilizzo degli strumenti digitali e i vecchi casinò, per non soccombere definitivamente, dovranno essere bravi a trovare delle soluzioni che possano invogliare gli utenti a tornare da loro.
Andrea Busetto, 58 anni, agricoltore di Montecalvo in Foglia, in lotta da anni contro i cinghiali che gli rovinano i raccolti, ha deciso di iniziare uno sciopero della fame in piazza del Popolo a Pesaro, di fronte alla Prefettura.
"Rimarrò qui finché il prefetto non ci autorizzerà a installare dei recinti di cattura dei cinghiali - ha spiegato -. Non lo pretendo senza una legge, ma protesto perché la legge esiste ed è disattesa. La Regione Marche nel maggio scorso ha approvato un regolamento che autorizza gli agricoltori a creare questi recinti, ma prima occorre partecipare ad un corso di formazione, non ancora fatto dall'Atc. Nel frattempo i cinghiali continuano a mangiarci il raccolto. Su sei ettari di mais, ne ho raccolti nemmeno 22 quintali, solo il 20% del previsto. L'80% è stato mangiato da branchi di cinghiali che continuano ad impazzare liberi nei nostri campi".
Così Busetto si è seduto in una panchina di piazza del Popolo, col cartello 'vendesi azienda agricola per impossibilità di coltivare'.
(Fonte Ansa)
Attraversano mano nella mano, Enrico si sacrifica e salva la moglie prima dello schianto„
Muore per salvare la vita alla moglie. È così che ha perso al vita Enrico Orlandini, 68 anni di Falconara Marittima. L'uomo stava tornando a casa insieme alla moglie, attraversando la strada mano nella mano quando lui ha visto un’auto arrivare e ha spinto via la moglie, sacrificandosi, prima di essere centrato in pieno dalla Mini Cooper condotta da un uomo.
La donna è caduta a terra sull'asfalto, a pochi passi dal marito, ma sufficienti per salvarsi mentre Orlandini, centrato in pieno dall'auto è morto sul colpo.
Sul posto sono intervenuti i soccorsi con l’automedica e l’ambulanza della Croce Gialla di Falconara, i cui volontari hanno portato al Pronto Soccorso la donna in stato di choc. Per l'uomo, che è morto dopo aver stretto per l'ultima volta, la mano di sua moglie non c’era più nulla da fare.
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Dopo quasi due anni di studio e di progettazione partono i primi lavori legati al PUA – il nuovo piano di utilizzo dell’aerostazione – che permetteranno di avere, attraverso una nuova configurazione dei servizi di sicurezza e degli spazi dedicati agli Enti di Stato (Guardia di Finanza, Dogana, Polizia), comfort e spazi maggiori per i passeggeri e per le maestranze, con un nuovo percorso che includerà al suo interno una nuova serie di servizi. Anche l’area commerciale trarrà benefici dalla nuova configurazione, permettendone un miglior utilizzo e maggiori flussi.
La novità più importante prevede l’apertura di una nuova sala di imbarco, che potrà permettere una migliore gestione dei passeggeri in partenza durante giornate con voli concomitanti. Altre novità saranno una saletta “Business Lounge” ed il nuovo punto di ristorazione previsto all’interno dell’area sterile. I lavori, che saranno realizzati in varie fasi, non impatteranno sull’operatività dello scalo ed il loro completamento è previsto entro la fine di marzo 2019.
Federico Talè (Pd) è stato nominato consigliere delegato alla Sanità. Sostituisce Fabrizio Volpini che aveva rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico il 4 ottobre scorso. Lo ha deciso il Presidente della Giunta regionale delle Marche Luca Ceriscioli per "dare continuità e forza al lavoro svolto con competenza dal consigliere Volpini e soprattutto per proseguire nell'azione di governo sui temi sanitari strategici, dalle liste di attesa, agli investimenti programmati, all'innovazione, alla prosecuzione della riorganizzazione del sistema sanitario regionale al servizio del territorio". "Una figura essenziale voluta dal Presidente - fa sapere in una nota la Regione - necessaria per ottimizzare e rendere sempre più efficace l'azione in ambito sanitario, garantendo una presenza capillare sul territorio. Una scelta che permette anche al Presidente di proseguire ad affrontare con efficacia l'azione di governo sul sisma, entrato nella delicata fase della ricostruzione". (Ansa Marche)
Il lavoro dei Vigili del Fuoco é noto e, soprattutto nelle Marche e nell'Umbria ci si é potuti, e dovuti, rendere conto della straordinarietà anche umana di chi veste la divisa dei VdF. E proprio dalla vicina Umbria: é stato "salvato" dai vigili del fuoco, infatti, il matrimonio di una coppia di Terni: i due una volta in chiesa si sono resi conto di avere dimenticato le fedi nuziali a casa. Inoltre erano state dimenticate all'interno dell'abitazione anche le chiavi di casa.Immediato, dopo la richiesta d'aiuto al 115, l'intervento dei pompieri, che hanno aperto la porta dell'appartamento e recuperato chiavi e fedi, permettendo così alla cerimonia di svolgersi regolarmente. (Ansa)
È di due feriti, dei quali uno in prognosi riservata e sottoposto a un intervento chirurgico nella notte, il bilancio di una rissa scoppiata all'esterno di un locale tra le Marche e l'Abruzzo la scorsa notte attorno alle 3. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Teramo e di Alba Adriatica, nella discussione degenerata a colpi di coltello tra un gruppo di italiani e di albanesi, qualcuno ha estratto una pistola ed ha esploso due colpi all'indirizzo di un 38enne che cercava di allontanarsi dalla zona. L'uomo, un sorvegliato speciale di Alba, è stato raggiunto alla schiena all'altezza di un rene.Trasferito dapprima all'ospedale di Sant'Omero dal 118, è stato poi portato in quello di Atri: è in prognosi riservata, ma non correrebbe pericolo di vita. Un altro ferito, un albanese di 21 anni, è stato ricoverato all'ospedale di Giulianova per ferite d'arma da taglio al corpo e ad un avambraccio. (Ansa)
Si sono estese anche nelle Marche le ricerce del trentacinquenne disperso in mare sulla costa teramana. Il giovane era uscito in barca per una battuta di pesca, ma non è tornato a casa. Alle attività, coordinate dalla Capitaneria di Porto di Pescara, partecipano Guardia Costiera, Vigili del Fuoco e Polizia. Oltre alle motovedette, sono in azione gli elicotteri della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco, presenti anche con il nucleo sommozzatori arrivato da Ancona. Sono stati proprio i mezzi aerei a individuare la barca da piccola pesca ribaltata, otto miglia al largo di Martinsicuro. (Ansa)