Si è svolta oggi l'annunciata conferenza stampa di Fratelli d'Italia indetta dal Portavoce regionale Carlo Ciccioli, dal capogruppo in consiglio regionale regionale Elena Leonardi e dal parlamentare della Regione Francesco Acquaroli per fare il punto in vista delle elezioni regionali nelle Marche della primavera prossima.
Sono state presentate le nuove adesioni al partito che rafforzano la struttura di Fratelli d'Italia nella nostra regione, che è già particolarmente ricca di classe dirigente qualificata. Erano presenti oltre all'ex sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, proveniente da Forza Italia, l'ex sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio, leader delle liste civiche di quella città; Andrea Agostini, anche lui di provenienza civica ed ex sindaco di Porto San Giorgio; Massimo Bello ex sindaco di Ostra Vetere, accompagnato dal consigliere comunale di Senigallia David Da Ros proveniente dalla Lega; Andrea Assenti, vicesindaco in carica di San Benedetto del Tronto, già coordinatore provinciale di Forza Italia di Ascoli Piceno e Maria Lina Vitturini ex assessore ai Servizi Sociali di Porto San Giorgio, attualmente civica, ma anche lei proveniente da Forza Italia. Si tratta di ingressi pesanti perché ognuno di loro gode di forte consenso sul territorio e vanta grande esperienza amministrativa.
Il portavoce regionale Carlo Ciccioli ha affermato che "Fratelli d'Italia vuole essere la locomotiva del cambiamento, sia a livello politico che per la crisi economico-sociale che si è abbattuta sulle Marche, che da regione leader dal punto di vista produttivo è diventata terra di disoccupati e di aziende delocalizzate. Offriamo alla coalizione di centro destra il nostro impegno e il nostro radicamento tra la gente per contribuire al successo, senza paletti ma con la coscienza di rappresentare la colonna politico-organizzativa per raggiungere il risultato."
L'onorevole Francesco Acquaroli ha affermato che "punti fondamentali del confronto con la amministrazione uscente di Ceriscioli, caratterizzata dai pessimi risultati conseguiti, saranno la logistica e le infrastrutture, la sanità, l'economia del mare, la gestione del post-terremoto e la sofferenza in tutti i settori della piccola e media impresa e del turismo. La nostra regione è ferma dal '94 e, in questi ultimi venticinque anni, la sinistra ha affondato ancor di più la crisi generalizzata che da oltre dieci anni si è abbattuta sulle economie europee."
La capogruppo in consiglio regionale Elena Leonardi ha dichiarato che "i problemi che attanagliano la regione sono ancora tutti da risolvere: rappresentano la testimonianza viva dell'incapacità di chi ha amministrato sinora nel dare risposte concrete ai bisogni dei marchigiani. I dati relativi al turismo, afferma la Leonardi, sono incontrovertibili: un segno negativo pari al - 13 per cento in un settore che dovrebbe essere vitale per una regione che potrebbe invece offrire moltissime opportunità economiche e di lavoro. Una delle colpe che non si possono perdonare alla attuale Giunta Regionale, nella gestione post-terremoto, è quella di aver fatto prevalere la logica di partito rispetto all'interesse regionale, quando l'amministrazione Ceriscioli aveva lo stesso colore politico del Governo Nazionale."
Di Ruscio si è soffermato sui servizi che i marchigiani pagano più volte a cominciare dal dissesto idrogeologico, vedasi le tasse che essi sono costretti a pagare al Consorzio di bonifica, da cui non traggono alcun beneficio. Andrea Assenti ha sostenuto che "è venuto il momento di passare dalle amministrazioni locali a cambiare il governo regionale il quale non dà risposte alla periferia, arroccandosi nei palazzi del potere, senza tenere conto degli interessi reali delle persone."
Guido Castelli ha affermato che "i dati pubblicati proprio oggi sugli organi di informazione vedono le Marche fanalino di coda del PIL delle regioni italiane, meno 11% rispetto alla pre-crisi, contro una media del meno 4% per molte altre regioni, e si avvia a diventare l'ultima regione del centro nord e la prima del centro sud, separandosi dall'Emilia Romagna e agganciandosi all'Abruzzo. Aleggia così il fantasma della povertà, da noi fino ad oggi sconosciuto: Ceriscioli continua invece a dire che tutto va bene!"
Andrea Agostini ha detto di essere "molto soddisfatto di partecipare per la prima volta alla realizzazione di un grande progetto politico per il futuro e non ad un semplice incontro di un partito: c'è la volontà di vincere e di essere coesi con il resto della coalizione."
Massimo Bello ha sostenuto che "gli enti locali e i fondi europei, che la regione Marche spende in quantità residuale mostrando scarsissima progettualità, rappresentano la possibilità di un inversione di tendenza rispetto alla attuale deriva economica. Portiamo l'esperienza di una classe dirigente che è risucita ad affermarsi sia all'opposizione che al governo quando ha avuto la possibilità di amministrare."
Ha concluso Maria Lina Venturini sottolineando che "l'incapacità della gestione del governo delle Marche ha comportato pesantissima disoccupazione e la fuga dei giovani verso altre regioni italiane o addirittura all'estero."
"Questa volta – ha detto Carlo Ciccioli – il centro destra non presenterà l'alleanza e la candidatura alla presidenza all'ultimo momento, ma sarà il frutto di un impegno sul programma che è già partito e subito dopo i risultati delle regionali del prossimo ottobre in Umbria, Emilia Romagna e Calabria, porteremo al tavolo nazionale le proposte uscite dal tavolo regionale della coalizione."
I carabinieri della stazione di Fermo hanno denunciato alla Procura della Repubblica tre cittadini: un italiano e due marocchini, per il reato di furto aggravato e continuato e per furti in private abitazione.
Il trio si era reso protagonista di furti perpetrati in appartamenti, tutti avvenuti nel comune di Fermo.
i due marocchini, inoltre, sono stati anche denunciati per utilizzo indebito di una carta bancomat trafugata durante il furto in una delle abitazioni colpite.
Serata faraonica a Villa Gentiloni in occasione del compleanno di Luca e Lollo. Il noto sarto Luca Paolorossi, che ha da poco compiuto 47 anni, è stato il grande mattatore dell'evento esclusivo tenutosi a Filottrano a tema "Antico Egitto".
Pregiati tappeti hanno impreziosito la splendida location della villa che ha accolto circa 200 invitati, grandi amici dei festeggiati che oramai da anni festeggiano assieme il compleanno. Tra questi il presidente del Matelica Calcio Mauro Canil, accompagnato per l'occasione dalla propria signora.
La parte musicale della serata è stata curata da Oriano & Alessandrino, rispettivamente vocalist e dj di rinomata fama. A rendere ancor più magico l'evento i fuochi d'artificio che hanno rischiarato il cielo nella piacevole nottata estiva.
Di seguito la fotogallery che racconta la grande festa:
Sette arresti dei carabinieri di Ancona nell'inchiesta sulla strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona) in cui, tra il 7 e l'8 dicembre scorsi, morirono cinque giovani e una madre 39enne. In carcere sei ragazzi tra i 19 e i 22 anni, tutti residenti nel Modenese, che erano alla Lanterna Azzurra quella sera, accusati di omicidio preterintenzionale e lesioni: farebbero parte di una banda dedita alle rapine in discoteca spruzzando spray al peperoncino. Arrestato anche un ricettatore solo per associazione.
(Fonte e Credit Foto: Ansa)
Un pomeriggioall'insegna del divertimento, della tradizione, del gusto artigianato, dell'arte, della storia, della cultura e della solidarietà. È quello che è andato in scena oggi al ristorante Amaranto's di Castelfidardo con l'appuntamento "Saperi e Sapori".
L'evento, organizzato dal locale anconetano e dalla Croce Azzurra di Porto Recanati, ha visto protagoniste 19 aziene artigiane food e non del nostro territorio che hanno proposto le loro prelibatezze ai presenti. E ancora laboratori per grandi e piccini, shoow cooking con degustazione e un vero e proprio viaggio alle radici del nostro territorio con un percorso tutto da vivere e da assaporare.
La manifestazione è stata anche l'occasione per raccogliere fondi da destinare alla Croce Azzura di Porto Recanati, vittima, lo scorso 9 luglio, del maltempo: in quell'occasione infatti un albero si è abbattuto sull'ambulanza appena acquistata dalla Pubblica Assistenza danneggiandola. Le donazioni verranno inoltre destinate all'acquisto di nuovi materiali utili ai militi del 118 della città rivierasca.
Sarà possibile contribure alla raccolta fondi tramite donazione sul conto corrente postale della "Croce Azzurra" n. 14472625.
Anas (gruppo FS Italiane) ha riaperto al traffico lo svincolo di collegamento viario Marche-Umbria a seguito della conclusione dei lavori di ripristino e messa in sicurezza dei viadotti che collegano le statali 4 “Via Salaria” e 685 “delle Tre Valli Umbre” verso Norcia, in località Arquata del Tronto (AP), danneggiati dal terremoto tra agosto 2016 e febbraio 2017.
Ad ottobre 2018 erano state eseguite le complesse operazioni di sollevamento e spostamento degli impalcati. Completati gli interventi di risanamento e miglioramento sismico a maggio 2019 sono state invece avviate le attività per il riposizionamento dei cavalcavia sulle pile in cui ognuna delle campate - del peso variabile da 190 a 250 tonnellate – è stata spostata con particolari carrelli semoventi e sollevata con l’ausilio di speciali autogru da 500 tonnellate di portata.
Gli interventi, del valore di circa 3 milioni di euro, sono stati eseguiti nell’ambito del piano di ripristino della viabilità compromessa dal sisma in corso su tutta l’area del cratere e, in particolare, fanno parte degli interventi necessari alla riapertura in modalità definitiva della SS685 “delle Tre Valli Umbre” tra Arquata e Norcia, il tratto più danneggiato dal terremoto del 2016/2017.
Il 30 luglio 2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del MISE del 6 giugno 2019 con il quale sono modificati i parametri previsti dal decreto 11 agosto 2017 che disciplina il cosiddetto “contributo del danno indiretto”.
Il decreto in questione, come già anticipato dalla Regione nella lettera arrivata ai soggetti ammessi al contributo, estende il periodo di riferimento su cui calcolare i costi su cui è parametrato il contributo aggiungendo agli anni 2017 e 2018 anche gli anni 2019 e 2020 e viene introdotto un meccanismo di selezione di due esercizi consecutivi da utilizzare per calcolare i costi.
“Apprendiamo con soddisfazione la modifica della norma che migliora le condizioni del bando – afferma l’Ordine dei Commercialisti e Esperti contabili di Macerata e Camerino – ma non possiamo non evidenziare come ora serva una riapertura del bando stesso per permettere alle aziende di modificare la domanda per adeguarla ai nuovi parametri. Evidenziamo inoltre che questa modifica, anche se decisamente migliorativa e assolutamente positiva, è l'ennesimo caso di modifiche e aggiustamenti delle norme che regolano la gestione post-sisma che non contribuiscono a realizzare quella certezza normativa che sarebbe utile per semplificare gli scenari nei quali gli operatori economici devono prendere le decisioni".
Tale modifica permette, a chi ha riaperto l’attività a fine 2017 o nel 2018 di poter usare, come base di calcolo, due anni di attività pieni e permette a chi non ha ancora riaperto di poter accedere al contributo sui costi che sosterrà nel 2019 e nel 2020. Nella precedente versione della norma, chi non ha ancora riaperto, pur se ammesso al contributo, non avrebbe potuto materialmente ottenerlo per mancanza di costi. Restano ancora esclusi dalla materiale erogazione del contributo i soggetti che non riapriranno più. Inoltre, viene abrogato il limite di ammissibilità delle spese previsto nel 30 percento della riduzione del fatturato. I costi quindi saranno ammessi per l’intero ammontare sostenuto, sempre nel limite di 50.000 di contributo massimo.
Altra importante modifica è legata all’introduzione della possibilità di cumulo del beneficio con altre agevolazioni pubbliche concesse sui costi in questione, compreso apparentemente anche il contributo per la delocalizzazione. Infine sono stati adeguati i termini legati alla presentazione delle domande di erogazione in funzione del modificato meccanismo di selezione del periodo di riferimento per la determinazione dei costi.
Approvata martedì all’unanimità, dall’Assemblea legislativa del consiglio regionale, la proposta di legge sulla riduzione dei prodotti monouso realizzati in plastica, che vede come primo firmatario il consigliere Sandro Bisonni. Attraverso l’atto si prevede di vietare l’utilizzo di piatti, bicchieri, cannucce e sacchetti, e più in generale di tutti i prodotti in plastica monouso e oxo-degradabile, da parte dei soggetti pubblici come Regione, Province e Comuni, strutture sanitarie, e in generale in tutti gli enti, aziende ed agenzie sottoposte al controllo della pubblica amministrazione. E’ inoltre vietato l’utilizzo degli stessi prodotti in plastica nelle spiagge del litorale marchigiano e a chiunque svolga un’attività economica nel demanio marittimo. Stesso discorso per le mense pubbliche e scolastiche e nelle feste patrocinate. Sotto controllo il fumo in spiaggia che sarà ammesso solo in presenza di posacenere.
Previste anche delle ammende per il mancato rispetto che della normativa possono variare da 300 fino a 1.500 euro per i soggetti pubblici; dai 60 ai 300 per i privati.
“Questa proposta – ha evidenziato Bisonni – nasce con la finalità di tutelare il territorio marchigiano e salvaguardare la salute del nostro ambiente marino e terrestre. Nei fatti anticipiamo la direttiva europea che ha approvato il divieto al consumo di alcuni prodotti in plastica, che costituiscono il 70% dei rifiuti marini, a partire del 2021; con questa legge, ancor prima dello Stato, noi recepiamo la direttiva sin da subito partendo dalle amministrazioni pubbliche chiamate a dare il buon esempio".
Il Consigliere non nasconde la propria soddisfazione. “Sono veramente felice – conclude – che questa mia proposta sia stata prima sottoscritta da diversi consiglieri e poi votata all'unanimità. Con questa legge unitamente all'altra legge regionale sulla tariffazione puntuale, le Marche conseguono un primato italiano che la rendono una tra le più innovative e all'avanguardia in tema ambientale".
Primi in Italia! La politica ambientale della Regione Marche, basata su fatti concreti in difesa dell’ambiente e dell’economia circolare, dopo la legge sulle plastiche in mare, la legge sulla tariffa puntuale della raccolta differenziata, la battaglia contro l’inceneritore, oggi si è arricchita di un nuovo fatto concreto: è stata approvata all’unanimità da parte del Consiglio regionale la legge sulla riduzione dei rifiuti derivati dalla plastiche”. Lo dichiara con soddisfazione, in una nota, l’assessore all’ambiente Angelo Sciapichetti, che aggiunge: “Con l’approvazione di questa legge, le Marche sono la prima regione d’Italia a recepire la direttiva europea per il divieto delle plastiche monouso. Una scelta giusta doverosa e concreta, proprio come noi marchigiani”.
Regione, Provincie e Comuni, Società partecipate, strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, istituti e mense scolastiche, chiunque svolga attività economica in area demaniale marittima o organizzi eventi e sagre, avvalendosi di patrocinio o contributo regionale, non potrà più utilizzare prodotti in materiale plastico monouso (piatti, bicchieri, posate..). La legge diverrà operativa dal novembre 2019 mentre ci sarà tempo fino al 31 marzo 2020 per consumare le scorte. La nuova disposizione prevede anche il divieto di fumo nei tratti di arenile se non sono provvisti di appositi contenitori per la raccolta dei filtri. “Questa scelta oltre a disciplinare le modalità di utilizzo dei prodotti di plastica, favorisce uno sviluppo sostenibile e diffonde una nuova prospettiva di valore, basilare, per una società culturalmente e socialmente più sensibile”, conclude l’assessore.
Tra i maggiori eventi di cultura celtica in Italia (oltre 20 mila presenze l'anno scorso) il Festival di Montelago è organizzato da Arte Nomade ed è luogo d'incontro di una comunità unita da un forte senso di appartenenza e partecipazione. Montelago è anche l'ideale per un week-end a stretto contatto con la natura, fra la musica, la cultura, lo sport, le tradizioni e la storia.
A disposizione degli ospiti servizi potenziati e rimodernati, tra cui spicca l’eco-gestione con raccolta differenziata organizzata ed effettuata dal Cosmari in stretta collaborazione e sinergia con i volontari di Legambiente Marche. Il magico scenario dell'altopiano di Colfiorito, in località Taverne di Serravalle del Chienti, nel cuore dell'Appennino umbro-marchigiano, fa da teatro naturale a Montelago Celtic Festival.
Sebbene da sempre lo staff organizzativo si adoperi per realizzare una festa eco-compatibile, a tutela della zona protetta, anche per questa edizione, in collaborazione con il Cosmari, continua, dopo il successo registrato gli scorsi anni, la raccolta differenziata spinta con il sistema già adottato dal porta a porta. Un apposito kit, contenente materiale informativo e sacchetti per dividere i rifiuti - un sacchetto blu per il multimateriale leggero, due biodegradabili e compostabili per la frazione umida e uno giallo per l’indifferenziato, la carta può essere gettata liberamente negli appositi contenitori - sarà distribuito all'ingresso. Gli utenti potranno così dividere i rifiuti e conferirli nei centri di conferimento allestiti in diversi punti dell’area occupata dall’evento. Inoltre l'uso di stoviglie biodegradabili e saponi naturali, il divieto di introdurre vetro, uniti all'accortezza e al senso civico dei partecipanti, permetteranno di godersi una manifestazione a contatto con la natura, rispettando il suo equilibrio.
Da sottolineare che il Montelago Celtic Festival è un evento dove la plastica monouso è stata sostituita con bicchieri, posate e stoviglie completamente biodegradabili e compostabili e quindi conferibili con i rifiuti umidi che saranno trasformati, negli impianti del Cosmari, in utile compost da utilizzare quale ammendante in agricoltura, negli orti o nei giardini. Queste le regole dieci ambientali per una festa eco-compatibile ed eco-sostenibile.
L’altopiano di Colfiorito è una zona protetta con specie fioristiche rare. Il suo equilibrio naturale può essere mantenuto rispettando tutti un piccolo codice comportamentale: Divieto assoluto di introdurre vetro. Per i bisogni personali utilizzare i bagni chimici. Gettare i rifiuti negli appositi contenitori, attenendosi con scrupolo alle istruzioni per la raccolta differenziata. Non buttare mozziconi di sigarette a terra. Parcheggiare l’auto solo negli spazi predisposti. Piazzare tende e camper esclusivamente nella zona loro riservata. Non accendere fuochi. Non abbiate fretta, non accalcatevi, gli stand gastronomici sono aperti tutta la notte. Venite in pace, ce n’è bisogno, di guerre ce ne sono già troppe.
"La conoscenza dei luoghi e del paesaggio – sottolinea Cosmari - è il presupposto essenziale per una consapevole azione dell’uomo, senza la quale ogni forma di tutela è pura utopia. Quindi bisogna essere consapevoli di cosa si può o non si può fare in questo luogo che ospita questo grande evento. Per questi motivi invitiamo a seguire il decalogo stilato dall’organizzazione e forniamo a tutti i partecipanti, una serie di informazioni per la giusta differenziazione e l’adeguato conferimento dei rifiuti. Grazie all’impegno ed alla attenzione di tutti possiamo preservare questo altipiano che continuerà ad accoglierci, sempre più bello, ogni anno, per vivere le emozioni del Montelago Celtic Festival. Cosmari sarà presente per tutto l’evento con un proprio punto informativo dove sarà distribuito il kit necessario per conferire i rifiuti e curerà lo svuotamento dei cassonetti ogni giorno, evitando cumuli e abbandoni. Con l’impegno di tutto possiamo far si che Montelago sia anche, oltre che una festa della musica, un evento davvero green, pienamente rispondente ai principi dell’economia circolare."
“Nella mattinata di oggi la Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato ha approvato all’unanimità la risoluzione che impegna il Governo a prevedere ulteriore sostegno alle aree di crisi complessa della Val Vibrata – Valle del Tronto – Piceno, del Distretto Fermano Maceratese e delle aree coinvolte dalla crisi della Merloni s.p.a, che coinvolgono complessivamente ben il 60% dei comuni marchigiani. Una buona notizia per le Marche, che a seguito delle audizioni dei soggetti istituzionali e delle associazioni rappresentative delle parti datoriali e sindacali, avvenute lo scorso 8 luglio presso la Prefettura di Ancona, sono state riconosciute come uno dei territori principali del nostro Paese in cui prevedere finanziamenti e interventi prioritari”.
Ad annunciarlo è il Senatore Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama e responsabile della Lega nelle Marche, che già in occasione delle audizioni di inizio luglio si era attivato affinché le aree di crisi marchigiane fossero inserite il prima possibile nell’agenda dei lavori della Commissione.
“Un risultato che è frutto in particolare del lavoro della Lega e del Vice Presidente della Commissione Paolo Ripamonti”, continua Arrigoni. “L’obiettivo che ci eravamo posti era quello di arrivare entro l’estate ad una risoluzione della Commissione e così è stato. Tra gli impegni che il Governo è chiamato ora ad assumersi ci sono le modifiche procedurali necessarie per la semplificazione delle istruttorie e la riduzione dei tempi, così da velocizzare i processi di riqualificazione e di rilancio produttivo del territorio”.
“La diminuzione del limite minimo del valore dei progetti da finanziare, attualmente previsto a 1,5 milioni di euro, con la previsione di un ulteriore abbassamento della soglia minima negli accordi di programma, nonché l’inclusione tra le spese ammissibili nei progetti di riconversione industriale di quelle finalizzate alla commercializzazione nei mercati internazionali di prodotti o servizi e per la formazione dei lavoratori nell’ottica dell’internazionalizzazione, sono tutte risposte alle richieste di una migliore corrispondenza dei bandi alla realtà imprenditoriale marchigiana che è rappresentata soprattutto da piccole e medie aziende”, spiega il Senatore della Lega. “Altri impegni chiesti al Governo riguardano la possibilità di far partecipare ai progetti imprese in forma di associazione temporanea d’impresa (ATI) e di associazione temporanea di scopo (ATS), nonché la partecipazione di società di persone; l’individuazione di meccanismi automatici che assicurino l’utilizzo delle risorse destinate alla cassa integrazione in deroga per i lavoratori coinvolti nei processi di ristrutturazione o riconversione industriale e produttiva, verificando periodicamente la quantificazione dei bisogni e lo stanziamento delle risorse; l’estensione delle misure finalizzate a prevenire le situazioni di crisi aziendali e a contribuire all'individuazione e alla condivisione di indicatori e di strumenti di tipo organizzativo e finanziario; l’istituzione di zone economiche speciali (ZES) e di zone franche urbane (ZFU); interventi che facilitino la disponibilità di liquidità delle imprese attraverso il miglioramento dell’accesso al credito e l’esercizio del credito d’imposta per l’acquisto dei beni strumentali; e, infine, lo sviluppo del sistema infrastrutturale regionale anche al fine del rilancio della ricostruzione post sismica”.
Lo Spazio Salute - promosso dal Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Area vasta 3 dell’ASUR Marche - sarà presente con lo stand e operatori sempre pronti a rispondere alle vostre domande sulle malattie sessualmente trasmissibili, sull’alcol e sulle sostanze stupefacenti.
In particolare, per questo evento gli operatori si concentreranno sulla sensibilizzazione dell’abuso di alcool concentrandosi principalmente sui danni fisici causati dall’uso e i rischi per la salute: l’uso di alcol nel 2016 ha causato nel mondo circa 3 milioni di morti, ossia il 5,3% di tutti decessi e il 5,1% degli anni di vita persi a causa di malattia, disabilità o morte prematura attribuibili all’alcol che non è un nutriente e il suo consumo non è utile all’organismo o alle sue funzioni, al contrario di quanto si ritiene comunemente: causa invece danni diretti alle cellule di molti organi, soprattutto fegato e sistema nervoso centrale, e in particolare alle cellule del cervello. L’alcolismo non è il solo problema: l’abuso cronico è affiancato dall’uso improprio che in particolare i più giovani fanno, alla ricerca di uno “sballo” immediato e che ha numerosi effetti collaterali negativi come l’innalzamento della soglia di tolleranza e l’alterazione di personalità.
Presso lo stand non solo sarà possibile ricevere informazioni ed opuscoli, ma ci si potrà anche mettere alla prova con quiz e altri giochi proposti dai giovani del Team per provare a vincere fantastici gadgets.
Lo scorso 13 marzo era stato condannato in primo grado, con il rito abbreviato, a 16 anni e 8 mesi di reclusione per aver contagiato con il virus dell'Hiv la compagna Giovanna Gorini, in seguito deceduta, e la fidanzata Romina. Claudio Pinti, l'untore di Ancona, ora rinchiuso nei carcere di Rebibbia a Roma, era stato dichiarato colpevole dal gup Paola Moscaroli per i reati di omicidio volontario e lesioni gravissime.
Il legale Massimo Rao Camemi ha depositato nei giorni scorsi il ricorso in Corte d'Assise di Appello per il processo di secondo grado.
Beni per circa 6,2 milioni di euro (una società immobiliare non operativa, conti correnti bancari e polizze assicurative ritenute frutto del reimpiego dei profitti illeciti guadagnati da attività criminose) sono stati sequestrati dai carabinieri a un presunto prestanome del clan camorristico Cava e alla moglie. Si tratta di Francesco Mari, di 72 anni e della consorte, Bruna De Luca, di 71 anni.
I militari del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, coordinati dal pm della DDA di Napoli Liana Esposito, hanno individuato le proprietà in diverse parti d'Italia: a Nola (Napoli), Casamarciano (Napoli), Carife (Avellino), Centola (Salerno), Roma, Ancona, Torino, Milano, Siena e Trieste. Il sequestro è stato disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Avellino. Gli inquirenti ritengono che Mari avesse la disponibilità (o avesse intestato a familiari) beni mobili, immobili e del denaro riconducibili al clan, che ora sono stati affidati affidati a un amministratore giudiziario.
(Fonte: ANSA)
Quando si decide di rinnovare l'aspetto della propria casa può essere sufficiente cambiare l'arredamento anche soltanto sostituendo qualche mobile e senza effettuare interventi particolarmente importanti; questo fatto implica comunque alcune opere di adeguamento che possono essere programmabili, ma anche imprevisti.
Interventi programmabili
Sostituendo alcuni mobili, soprattutto di notevoli dimensioni, può essere necessario modificare l'assetto dei punti luce per garantire un'illuminazione corretta per l'ambiente; quando si tratta di librerie a muro che devono venire asportate spesso capita di dover modificare la posizione delle prese di corrente per adeguarle al nuovo arredamento. La stessa cosa succede se si sostituiscono i mobili di cucina mutando la sistemazione degli elettrodomestici; in questo caso può presentarsi la necessità di impiantare nuovi punti per l'alimentazione elettrica. Quando si decide di sostituire il vecchio armadio con una cabina armadio è indispensabile progettare un intervento piuttosto complesso che coinvolge anche la struttura muraria della stanza; si tratta di un lavoro d'equipe che interessa muratore e falegname, il cui lavoro deve venire programmato in maniera complementare. Un nuovo arredamento della stanza da bagno può presupporre la sostituzione dei vecchi sanitari a pavimento con altri più moderni a sospensione; si tratta di un cambiamento che riguarda anche l'impianto idrico ed i collegamenti con le pre-esistenti tubature e che deve essere eseguito con estrema competenza. Il sottoscala spesso rappresenta uno spazio inutilizzato che potrebbe invece venire sfruttato vantaggiosamente; cambiare l'arredamento della propria abitazione potrebbe essere l'occasione adatta per progettare una soluzione contenitore nel sottoscala, servendosi dell'opera di un falegname esperto. Per tutti questi interventi programmabili spesso non si sa a chi rivolgersi e, nella ricerca di personale disponibile, si perde molto tempo e si rischia di fare giri inutili; Instapro è in grado di risolvere tali problemi. Infatti rivolgendosi a questa piattaforma digitale specializzata nei servizi per la casa, l'utente accede ad un portale di facile consultazione dove sono visibili tutti i servizi offerti.
Interventi imprevisti
Comprando una nuova stufa a pellet spesso ci si trova di fronte al problema di sostituire la vecchia canna fumaria con una adeguata al nuovo acquisto; è necessario che tale intervento venga realizzato da personale esperto e con notevole esperienza per garantire gli indispensabili requisiti di sicurezza, e che le tempistiche siano brevi poiché il riscaldamento è necessario. Sostituendo l'arredamento della zona televisione si possono verificare dei problemi elettrici causati dalla disposizione delle prese di corrente che non sono adeguabili ai nuovi mobili; se infatti si viene a creare un sovraccarico di richiesta oppure se le prese di corrente non sono a norma può innescarsi un corto circuito che blocca l'erogazione di corrente a tutta la casa. È quindi necessario un intervento d'urgenza per risolvere al più presto il problema. Rivolgendosi ad Instapro, il marketplace leader nei servizi per la casa, il cliente può reperire in breve tempo il personale specializzato in grado di intervenire d'urgenza; sono oltre 3000 i professionisti iscritti che sono stati selezionati preventivamente in base alle opinioni rilasciate da chi si è servito delle loro prestazioni. La massima trasparenza di tutti i servizi offerti da Instapro offre la migliore garanzia di successo per ogni intervento richiesto, nell'ottica di accontentare gli utenti che ogni giorno vi accedono.
"Capisco che sia difficile per qualcuno esprimere soddisfazione se nelle Marche si raggiungono risultati importanti, che si soffra di un traguardo straordinario come la definizione positiva della vicenda Aerdorica, per esempio, conseguita grazie al forte impegno della giunta regionale. Io sono fatto diversamente: il Governo ha stanziato 104 milioni per gli investimenti nella sanità delle Marche, io ringrazio e riconosco il valore della decisione". Si è espresso in questi termini il governatore Luca Ceriscioli, nell'ambito dell'assemblea regionale che si è tenuta stamane.
Il presidente regionale è ritornato, inoltre, sull'inchiesta riguardante l'Asur e sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dall'opposizione. "Non si può sparare sulla sanità regionale e su tutti gli obiettivi raggiunti, prendendo a pretesto l'avvio di un’indagine, per presentare una mozione di sfiducia con una motivazione a dir poco paradossale sui controlli previsti dallo Statuto regionale sugli organismi e sulle agenzie che dipendono della Regione.
Controlli che, ricordo, sono definiti espressamente e non in astratto e attengono materie precise: bilanci di previsione e di esercizio, dotazioni organiche ma non certamente controlli sulle gare d’appalto. Questa condotta sarebbe un’ingerenza inaccettabile della politica su questioni tecniche e questo sarebbe sì censurabile. Questa mozione invece dimostra tutta l’ignoranza rispetto a quali siano le competenze e le funzioni di ogni ruolo e non rispecchia nemmeno il garantismo sbandierato solo quando fa comodo".
Il presidente Ceriscioli ha citato poi gli specifici oggetti del controllo in ambito sanitario di competenza della Giunta. "Un fascicolo di indagine aperto non è una condanna, è prima di tutto una garanzia per l’indagato ,ma per il partito dei giustizialisti equivale come sempre a una sentenza di condanna definitiva. Ma allora quando si è garantisti? solo per casa propria senza una minima coerenza tra quanto si proclama e quanto si pratica? I 5 stelle sono sempre più stretti dall’abbraccio mortale della Lega che costantemente ne risucchia la vitalità e i valori fondanti , e pensare che avevo creduto che al governo potessero diventare un alambicco che distilla scorie e dai veleni della politica leghista.
Ma invece no, ci si accoda senza saper fare un passo avanti nella visione della politica rimanendo a quella di piccolo cabotaggio e a rimorchio di un alleato che è l’esatto opposto.
Il tema è quindi palesemente un altro: non l’avviso di garanzia ma, strumentalmente, una critica generica e spicciola alle politiche sanitarie".
"Sappiamo di dover lavorare sulla percezione dei risultati raggiunti ma questa è una sanità regionale che in 4 anni ha raggiunto obiettivi mai traguardati prima - ha continuato il governatore - : in termini assunzioni di personale con 1000 professionisti in più che lavorano nelle nostre strutture e il superamento di 4 milioni di euro del tetto imposto dai vincoli nazionali per l’organico. Abbiamo destinato oltre 200 milioni di euro per l’acquisto di macchinari all’avanguardia, 280 milioni per nuove strutture sanitarie e riqualificare le esistenti. Siamo consapevoli che il nodo critico è la percezione. Noi possiamo misurare i risultati positivi raggiunti in 4 anni, i miglioramenti sono dimostrabili dai numeri.
Anche per le liste di attesa abbiamo un monitoraggio in tempo reale ed una capacità di controllo come non esiste in nessun altra regione. Dobbiamo però continuare a lavorare per migliorare la percezione tra le persone".
" Rivendico con orgoglio quanto è stato fatto. Mi ero riproposto di rendere misurabili e oggettive le performance e così è perché l’etica della politica è anche la trasparenza nei confronti dei cittadini. Ogni giorno, con le nostre azioni - ha concluso Ceriscioli - cerchiamo di lavorare affinché si superi il clima di sospetto e diffidenza che si va diffondendo nella società nei confronti dell’operato della Pubblica amministrazione. E’ questo il male profondo, una zavorra che preclude la crescita delle comunità" la maggioranza ha respinto l'istanza.
La maggioranza ha poi respinto l'istanza presentata dal Movimento 5 Stelle regionale (Leggi qui).
Sfiducia al presidente Luca Ceriscioli, bocciata la mozione del Movimento 5 Stelle Marche.
I consiglieri regionali Gianni Maggi, Piergiorgio Fabbri e Peppino Giorgini (assente per malattia Romina Pergolesi) hanno chiesto oggi, 30 luglio, di inserire d'urgenza l'atto alla luce dell'inchiesta sugli appalti Asur, condividendo la richiesta con l'opposizione (i firmatari sono Zura Puntaroni, Zaffiri, Leonardi, Marcozzi, Malaigia, oltre appunto agli esponenti pentastellati). Ma la maggioranza ha respinto l'istanza.
«Nella seduta del 23 luglio – ricorda il capogruppo M5S Marche, Gianni Maggi – avevamo chiesto a Ceriscioli di riferire in aula in merito agli appalti assegnati dall'Asur Marche ora nel mirino della Guardia di Finanza, per i quali è coinvolto il direttore generale, Alessandro Marini con ipotesi di reato per tentata turbativa d’asta, turbata libertà di scelta del contraente e tentato abuso d’ufficio. In quell'occasione, il governatore delle Marche ci rispose che non sapeva nulla, abdicando di fatto alle sue responsabilità. Così abbiamo presentato questa mozione, assieme alle forze di minoranza, per avere immediate delucidazioni a tutela della sanità marchigiana. Ceriscioli, ribadiamo, dovrebbe esercitare funzioni di indirizzo e vigilanza sulla gestione degli enti, agenzie e aziende dipendenti dalla Regione, quale è l'Asur Marche. E non ci sembra, considerando quanto emerso, che lo abbia fatto adeguatamente. Questa, a nostro parere, è la peggiore giunta regionale dal 1974».
«È il presidente della giunta che nomina il direttore generale, quindi ha delle responsabilità politiche non indifferenti sia in merito all'etica che alla morale su questa nomina - incalza Peppino Giorgini -. Il fatto che sia stato nominato a capo di un importante ente come l'Asur un maestro venerabile, membro di un'associazione segreta con ben 23 mila iscritti (fratelli), non è assolutamente opportuno, a nostro parere, dal punto di vista politico, oltre a non essere consentito dalle norme, come il DPR n.62/2013, la legge n. 17/1982 e l'art. 18 della Costituzione. Seppur non si possano rilevare profili penali in questa scelta, restano in gioco l'etica e la questione morale. La sensazione è che il presidente abbia fatto sua, fin da subito, la regola che un uomo politico possa comportarsi in maniera difforme dalla morale comune. Inoltre, Ceriscioli avrebbe dovuto sospendere il direttore generale in base alla legge n. 502/1992 art.3 comma 7 e pure alla legge n. 124/2015. Per questi e altri motivi, nonché per la mancata vigilanza sulla gestione degli enti controllati (che stabilisce legge regionale n. 1/2005), il minimo era una mozione di sfiducia».
«Il caso degli appalti Asur – evidenzia Piergiorgio Fabbri - è l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso della manifesta incapacità del presidente della Regione nella gestione sanitaria. Ceriscioli (professore di matematica), che ha voluto tenere per sé la funzione di assessore alla sanità, e che ha dovuto sostituire il consigliere delegato Volpini (medico) con Talè (geometra), senza che i cittadini capiscano quali siano le loro effettive azioni in materia, doveva essere sfiduciato, perché non è stato in grado di fornire alcuna funzione di indirizzo e non ha saputo esercitare il necessario grado di vigilanza in campo sanitario, ed occorre evitare che tale giunta prosegua a far danni».
Il Consiglio Direttivo di Anci Marche su proposta del vice presidente vicario Goffredo Brandoni ha votato all’unanimità la mozione con la quale si decide di rinviare il rinnovo del consiglio direttivo, la nomina del presidente e dei due vice presidenti, alla primavera del 2020 facendo coincidere l’incarico con il naturale mandato amministrativo di alcuni dei componenti. Tale decisione consente al Presidente Mangialardi di completare il suo mandato quinquennale che scadrà contestualmente alla tornata elettorale amministrativa nel comune nel quale è sindaco, Senigallia, e gli consentirà di continuare a svolgere anche la funzione di Coordinatore dei Presidenti delle Anci regionali particolarmente funzionale a far sì che il tema della ricostruzione post sisma resti in cima alle priorità della politica nazionale.
“Sono molto lieto che il Consiglio abbia rinnovato la piena fiducia – ha detto Mangialardi – confermando ancora una volta come all’interno di Anci Marche si lavori in grande sinergia al di là delle appartenenze politiche e che i consiglieri riconoscano i risultati raggiunti”. “Le Marche – ha ricordato Mangialardi – ricoprono ruoli strategici all’interno della galassia dell’Anci nazionale esprimendo oltre me, anche la vice presidenza nazionale di Matteo Ricci e la presidenza dell’Ifel con Guido Castelli. Inoltre al sottoscritto è stato assegnato il coordinamento nazionale di Anci Salute”.
“Questo consiglio ha poco meno di un anno di lavoro davanti per completare gli obiettivi che si è dato prima di lasciare il testimone ai colleghi – ha concluso Mangialardi – e punterà a raggiungerli con il solito spirito sinergico e con l’entusiasmo che ha caratterizzato questi 4 anni di lavoro”.
“Rischiano di vedersi azzerato lo stipendio del mese di ottobre per pagare le tasse, i lavoratori e i pensionati del cratere sismico della regione Marche. Per effetto difatti della proroga prevista nel recente “Sblocca Cantieri” sulla restituzione di un beneficio, sacrosanto, che ha sospeso le ritenute Irpef e i contributi di lavoratori e pensionati residenti nelle zone terremotate, ma nato talmente male da essere modificato un paio di volte in corsa, gli stessi si troveranno a dover corrispondere in un’unica soluzione 5 delle 120 rate previste, con un enorme impatto negativo sui redditi minimi”. Lo afferma, in una nota, Claudia Regoli, Vice Commissario Regionale Forza Italia Marche.
“Peraltro, il disagio si accentua in considerazione del trattamento iniquo riservato a pensionati e dipendenti Inps, che devono fare istanza all’ente previdenziale e che prevede un costo, rispetto ai dipendenti pubblici, per i quali è l’ente ad incaricarsi delle procedure per la restituzione, mentre per il lavoratore privato, è l’azienda che decide se occuparsi o meno della restituzione, e nel caso non lo faccia, tocca al dipendente interessarsi direttamente della compilazione dell’F24”.
"Riteniamo - conclude Regoli - che la Regione Marche debba attivarsi urgentemente per sollecitare il Parlamento a modificare le modalità di restituzione in 120 rate a partire da ottobre, con un provvedimento chiaro e univoco che elimini ansie e preoccupazioni a persone già pesantemente provate, soprattutto se consideriamo come ci si è mossi - prontamente - per il terremoto de L’Aquila del 2009, quando l’allora Governo Berlusconi stabilì oltre alla rateizzazione in 120 rate, anche la sola restituzione del 40% di quanto ottenuto con la busta paga pesante, e non del totale come si prevede oggi”.
Privatizzata Aerdorica. Si è svolta ieri l'assemblea degli azionisti della società che gestisce l'Aeroporto di Ancona. Durante l'incontro è stato ratificati l'ingresso di Njord Partners come azionista di maggioranza con il 91,5% del capitale; la Regione Marche deterrà invece le azioni rimanenti.
"L'assemblea degli azionisti - spiega la società - ha approvato un aumento di capitale di 40 milioni di euro complessivi con la Regione Marche che contribuisce per 25 milioni di euro al fine di ricostituire il capitale sociale a copertura delle perdite. Njord Adreanna investirà 15 milioni di euro per lo sviluppo dell'aeroporto, migliorando e potenziando le strutture aeroportuali già esistenti"."Dopo anni di duro lavoro - il commento del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli - restituiamo alla comunità una infrastruttura fondamentale per il tessuto socio-economico della nostra regione. Con l'assemblea di oggi è entrata nuova linfa vitale per il futuro di Aerdorica".