Lo scorso 13 marzo era stato condannato in primo grado, con il rito abbreviato, a 16 anni e 8 mesi di reclusione per aver contagiato con il virus dell'Hiv la compagna Giovanna Gorini, in seguito deceduta, e la fidanzata Romina. Claudio Pinti, l'untore di Ancona, ora rinchiuso nei carcere di Rebibbia a Roma, era stato dichiarato colpevole dal gup Paola Moscaroli per i reati di omicidio volontario e lesioni gravissime.
Il legale Massimo Rao Camemi ha depositato nei giorni scorsi il ricorso in Corte d'Assise di Appello per il processo di secondo grado.
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