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Appalti sanità, l'avvocato di Piero Ciccarelli: "Assoluta la correttezza del suo operato"

Appalti sanità, l'avvocato di Piero Ciccarelli: "Assoluta la correttezza del suo operato"

"Il mio assistito è sicuro che la magistratura non potrà che riconoscere la più assoluta correttezza del suo operato".Così l'avvocato Gianfranco Formica chiarisce la posizione di Piero Ciccarelli, dirigente del Servizio Sanità della Regione e indagato con altre otto persone, in qualità di ex direttore generale dell'Asur, nell'inchiesta della procura di Ancona su presunti appalti pilotati legati anche al Centro unificato servizi di Fabriano. "Solo dal relativo decreto di perquisizione dei giorni scorsi - seguita l'avvocato - il dottor Ciccarelli ha appreso dell'ipotesi accusatoria, peraltro abbondantemente amplificata sulla stampa, mossa nei confronti suoi e di altri dalla Procura di Ancona.La Medilife Spa, il cui gestore è sospettato essere stato in combutta col mio assistito, è risultata aggiudicataria di un solo appalto con l'Asur, nel 2009. Il dottor Ciccarelli è stato nominato direttore generale di detta azienda solo nel maggio 2010"."Abbiamo già dato mandato al segretario generale di compiere tutti gli atti conseguenti, che sono atti di cautela per l'Ente rispetto a quello che è avvenuto. Ho il massimo rispetto nei confronti del lavoro dei magistrati, su cui non esprimo mai giudizi, sperando che le indagini si possano concludere rapidamente perché, ovviamente, è nell'interesse di tutti". Questo il commento del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, a margine di una conferenza stampa, sull'inchiesta della Procura della Repubblica di Ancona su presunti appalti truccati nella sanità marchigiana. L'inchiesta sarebbe gemmata da quella sull'appalto del Centro servizi unificato di Fabriano del 2009, vicenda per la quale, ha ricordato Ceriscioli, "la Regione, attraverso l'Asur, si è già costituita parte civile".(Ansa)

21/04/2016 13:27
L'ex capo della Protezione Civile delle Marche chiamato a gestire l'emergenza ambientale a Genova

L'ex capo della Protezione Civile delle Marche chiamato a gestire l'emergenza ambientale a Genova

E' Roberto Oreficini, fino all'ottobre del 2014 capo della Protezione Civile delle Marche e oggi direttore del settore Rischi Idrogeologici e Antropici della protezione civile nazionale, uno degli ispettori della protezione civile mandati a Genova dal ministro dell'Ambiente Galletti.Oreficini ha fatto un sopralluogo lungo i torrenti Polcevera e Fegino, dove domenica sera in seguito alla rottura di un oleodotto circa 600 metri cubi di greggio si sono riversati nel torrente.L'ex capo della Protezione civile regionale, attualmente a Roma ai vertici del dipartimento nazionale, era rientrato nelle Marche da super dirigente del governo Ceriscioli nel luglio scorso con gli incarichi di Capo di Gabinetto e direttore regionale."Entro venerdì" ha detto oggi Oreficini "sarà necessario rimuovere il 90% del greggio dovuto allo sversamento dell’oleodotto Iplom nei torrenti della Val Polcevera a Genova così da evitare che la situazioni precipiti a causa del peggioramento delle condizioni dei prossimi giorni".

20/04/2016 18:36
I referendum trivellano il clan dei pesaresi

I referendum trivellano il clan dei pesaresi

Solo qualche giorno fa un celebre quotidiano locale impegnava la bellezza di mezza pagina e ben sei colonne per informare i propri lettori sulla solitudine politica del segretario regionale del Partito Democratico, Francesco Comi. Ivi si narrava che contrariamente a Ceriscioli e tutte le sue truppe allocate in Regione, Comi aveva sposato la tesi di Renzi, cioè l’astensione. Questa divergenza di opinioni meritava un titolo a tutta pagina con l’indicazione sicura e perentoria che dava per certo ed irreversibile l’isolamento di Comi dal partito che egli stesso guida.Ad urne chiuse il risultato vero è che la giunta regionale, che ha promosso e sponsorizzato il sì al referendum, ha fatto uno dei fiaschi più grossi dal dopoguerra in poi e Comi standosene comodamente seduto a casa, si è intestato una vittoria che di suo non ha niente. Anzi, spernacchiati da Renzi stesso, sono stati proprio i vertici delle regioni promotrici (quindi anche le Marche) ed in più accusati di dilapidare soldi pubblici inutilmente. La risposta della giunta no triv marchigiana, al premier, deve ancora arrivare. La attendiamo non proprio fiduciosi, ma la attendiamo. Anzi, casomai qualcuno di loro avesse un sussulto di orgoglio e dignità, gli suggerisco di far notare a Renzi che è stato lui e non le regioni a non voler accorpare il referendum con le amministrative. Quindi a sprecare inutilmente soldi pubblici.Mentre Comi sotto, sotto se la ride di gusto, per il presidentissimo Ceriscioli si sta avvicinando il traguardo del primo anno di governo, e in quella occasione dovrebbe redigere le pagelle ai suoi assessori. In attesa del giudizio sui suoi colleghi, io personalmente gli attribuisco un 3 meno.  Finora non ha combinato granché e le poche cose fatte le ha solo pasticciate. La riforma sanitaria, nel merito è solo un gran casino senza capo né coda. Nella forma non è stato capace di spiegarla nemmeno ai suoi e, qualche volta è dovuto tornare sui suoi passi, nonostante avesse affermato il contrario. Se venti consigli comunali avessero proposto il referendum sulla sanità, Ceriscioli sarebbe stato battuto direttamente dai cittadini marchigiani. Un gran peccato non averlo fatto. Di questi tempi, non tira buona aria non solo per lui, ma per l’intero clan dei pesaresi. La notizia bomba è che il clan dei pesaresi è stato trivellato a casa sua con dei referendum molto più piccoli e meno importanti. Un notissimo esponente di questo Clan è Matteo Ricci, attuale sindaco di Pesaro e principale sponsor di Ceriscioli. Di solito lo potete trovare nei talkshow, in TV a discettare di tutto. Dai flussi migratori, alle crisi bancarie ha sempre una soluzione in tasca per ogni cosa. Ogni volta che sento le sue intelligenti e dottissime spiegazioni mi batto la mano in fronte ed esclamo: “ma certo, è proprio così, ma come ho fatto a non pensarci prima??” Al diavolo le ideologie del Novecento, si sono detti i due compari. Quando si tratta di avere soldi da gestire hanno idee chiare e concordanti e soprattutto non guardano in faccia nessuno. Sia che si tratti di privatizzare la sanità, sia che si tratti di incorporare comuni a distanza di venti chilometri uno dall’altro. Unioni innaturali? Ma chissenefrega, deve essere stata la risposta, qui ci danno un sacco di soldoni. Qualche elemosina la faremo al comunello appena acquistato, mentre il grosso del bottino ce lo teniamo noi. Sembrava tutto fatto senonché i cittadini dei due comunelli (Mombaroccio e Tavoleto) si sono messi di traverso e, con il referendum consultivo hanno bocciato la fusione. E con essa, almeno per adesso, i sogni del Clan.  Il punto dove voglio arrivare è questo: quando qualcuno, in un solo giorno, prende due gran palate sulla bocca in meno di mezzora – una proprio dentro casa e l’altra appena sul cortile - dovrebbe mettersi da una parte per un po' e riflettere su dove e come abbia sbagliato. Una volta, ma nemmeno troppi anni fa, un partito serio ed autorevole si comportava così. Ci si riuniva, si analizzavano i fatti, si riscontravano i numeri e poi si prendevano decisioni anche dolorose per qualcuno, ma utili per lo stesso partito e per l’intera collettività.  Questi qui, invece, non solo a consuntivo perdono su tutti i fronti, ma hanno anche la faccia tosta di intimidire, tramite la stampa, chi non si allinea a loro.Cacciateli via, prima che sia troppo tardi….  

20/04/2016 13:21
Ritrovato Lorenzo Luconi: sta bene

Ritrovato Lorenzo Luconi: sta bene

I vigili del fuoco in mattinata hanno rintracciato Lorenzo Luconi, l'anziano scomparso a Trodica nella serata di ieri. L'uomo, 74 anni, soffre di problemi di memoria e si trovava lungo le sponde del Chienti.I pompieri lo hanno trovato rannicchiato vicino al fiume, comprensibilmente impaurito e infreddolito, ma tutto sommato in condizioni di salute discrete, anche perchè fortunatamente la notte appena trascorsa non è stata particolarmente rigida.Subito soccorso, Luconi è stato comunque trasportato in ospedale dai sanitari del 118 per tutti gli accertamenti del caso. Sul posto, per aiutare ulteriormente i soccorritori, era appena arrivato l'elicottero dei vigili del fuoco decollato da Pescara che ha potuto così fare rientro alla base senza necessità di intervento.Grande soddisfazione fra i soccorritori e, in particolare, fra i vigili del fuoco che da ieri sera si stavano prodigando nelle ricerche dell'anziano e che questa mattina si sono risolte in maniera estremamente positiva, consentendo il ritrovamento dell'uomo.

20/04/2016 07:10
Consiglio regionale delle Marche: via i fondi ai gruppi, no riduzione d'indennità

Consiglio regionale delle Marche: via i fondi ai gruppi, no riduzione d'indennità

Approvata con 22 voti favorevoli, 4 contrari e tre astensioni la pdl che elimina il finanziamento per i gruppi consiliari regionali delle Marche, presentata da Pd, Popolari Marche-Udc, Uniti per le Marche. Parere favorevole all'unanimità anche per un ordine del giorno, a firma Busilacchi, Urbinati (Pd), Marconi (Popolari Marche-Udc), Rapa (Uniti per le Marche) e Carloni (Ap) che destina fondi, frutto del risparmio, per il triennio 2016-20018, al sociale, in particolare per le disabilità e la riabilitazione."In un momento così difficile - ha detto l'assessore Cesetti, concludendo il lungo dibattito - credo che noi dobbiamo dare l'esempio. Togliamo finanziamenti ai gruppi e sosteniamo le famiglie in difficoltà. E' un fatto di giustizia". L'aula si è espressa con il voto per appello nominale.È stata invece bocciata dal Consiglio regionale a grande maggioranza (5 voti favorevoli e 25 contrari) la pdl a iniziativa di M5s, ma sottoscritta anche dal gruppo misto, sulla riduzione del trattamento indennitario per i singoli consiglieri con un taglio della parte fissa dei rimborsi di indennità di funzione da 2.700 euro a 1.500 euro al mese. L'atto, respinto anche in Commissione (un solo voto favorevole), è stato riproposto in aula, con lo stesso esito.(Ansa)

19/04/2016 14:55
Ponte del 25 aprile all'insegna della pioggia?

Ponte del 25 aprile all'insegna della pioggia?

Gita fuori porta? Meglio prendere l'ombrello. Non sembrano esserci buone notizie sul fronte meteo in vista del ponte del 25 aprile. Secondo le previsioni di Meteo Marche, infatti, a partire da venerdì e fino a lunedì, il tempo sarà particolarmente incerto."Il peggioramento" a detta degli esperti di Meteo Marche "si concretizzerà a partire dalla giornata di venerdì 22 aprile con le piogge che dal pomeriggio diverranno anche insistenti e abbondanti, poi passeremo un sabato e una domenica all'insegna della variabilità sempre con i rovesci e i temporali in agguato. A partire dalla serata di domenica, l'entrata di aria più fredda determinerà una recrudescenza del maltempo, con le precipitazioni che poi nella giornata di lunedì interesseranno gran parte della regione. Più colpite le zone costiere nella prima parte della giornata, a seguire il tutto si sposterà verso sud coinvolgendo maggiormente maceratese ed ascolano".

19/04/2016 12:14
Approvato il calendario scolastico pluriennale: si comincia il 15 settembre e si finisce l'8 giugno

Approvato il calendario scolastico pluriennale: si comincia il 15 settembre e si finisce l'8 giugno

“Un calendario scolastico pluriennale per collegarlo all’offerta formativa del Piano triennale, allo scopo di rafforzare il valore didattico della programmazione scolastica”. È la principale novità del nuovo Calendario scolastico, evidenziata dall’assessore all’Istruzione Loretta Bravi, che la Giunta regionale delle Marche ha approvato nel corso della seduta di ieri.Gli adempimenti previsti riguardano gli anno scolastici 2016/2017 – 2017/2018 – 2018/2019. “Il calendario rappresenta uno degli strumenti di programmazione regionale del territorio – afferma Bravi – Attraverso una scelta condivisa con il mondo scolastico, si è superata la logica annuale della programmazione, per abbracciarne una pluriennale. In questo modo è possibile instaurare un raccordo migliore tra le istituzioni scolastiche e locali, coordinando meglio i servizi e la qualità didattica offerti a studenti e famiglie. L’autonomia delle istituzioni scolastiche può sempre integrare le previsioni in base alle proprie esigenze e a quelle del Piano formativo”. Nel prossimo triennio le lezioni inizieranno il 15 settembre di ciascun anno scolastico (o giorno lavorativo successivo, se la data coincide con un sabato o una festività), per concludersi l’8 giugno dell’anno successivo (anticipato al giorno lavorativo precedente se cade in uno festivo). I giorni di scuola sono fissati in 205 o 204, qualora la festività del Patrono ricada nell’ambito dell’anno scolastico. Le scuole possono autonomamente fissare un ulteriore giorno di festività, sulla base del Piano formativo dell’istituto. Non sarà più possibile la negoziazione annuale dei ponti tra due festività: in passato si poteva tenerne conto, consentendo alle scuole di rimanere chiuse, creando, a volte, problemi alle famiglie, pur mantenendo integro il “monte ferie” del personale scolastico. Le scuole resteranno comunque chiuse nelle giornate di festività nazionale (tutte le domeniche; 1° novembre, festa di tutti i Santi; 8 dicembre, Immacolata Concezione; 25 dicembre, Santo Natale; 26 dicembre; 1° gennaio, Capodanno; 6 gennaio, Epifania; il Lunedì dell’Angelo; il 25 aprile, anniversario della Liberazione; 1°maggio, festa del Lavoro; 2 giugno, festa della Repubblica; Santo Patrono). Le aule rimarranno vuote anche il 2 novembre, commemorazione dei defunti; per le vacanze di Natale (dal 24 al 31 dicembre, dal 2 al 5 gennaio) e di Pasqua (i 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì immediatamente successivo al lunedì dell’Angelo). Il 10 dicembre è la Giornata delle Marche: le scuole sono invitate a partecipare alle iniziative organizzate sul tema, senza la sospensione delle lezioni.

19/04/2016 11:51
Urbisaglia: auto in fiamme nella notte

Urbisaglia: auto in fiamme nella notte

I Vigili del Fuoco di Macerata, intorno alle 4 del mattino sono intervenuti per domare l'incendio di un'autovettura in sosta in Via della Rocca ad Urbisaglia. L'auto si trovava ferma da diverso tempo nei pressi di un'abitazione privata.L'intervento tempestivo ha scongiurato danni all'edificio. Sul posto un'autopompa e cinque unità del distaccamento di Tolentino. Le fiamme si sono sviluppate per cause da accertare ed hanno distrutto completamente l’auto. Le operazioni di messa in sicurezza e minuto spegnimento sono terminate intorno alle 5.30.

19/04/2016 08:09
Schianto a Castelraimondo: tre i ragazzi coinvolti

Schianto a Castelraimondo: tre i ragazzi coinvolti

Una Renault Clio con a bordo tre giovani si è schiantata rovinosamente contro un albero. L'incidente è accaduto poco fa a Castelraimondo, in località Rustano lungo una strada di campagna, verso le 21.30. I tre ragazzi stavano percorrendo la strada in salita, in direzione della frazione, quando all'improvviso chi guidava ha perso il controllo dell utilitaria ed è finito addosso ad una quercia, distruggendosi completamente. Sul posto l'intervento immediato dei sanitari del 118 di Camerino e dei vigili del fuoco che hanno liberato i tre giovani dalle lamiere, prima che fossero trasportati all'ospedale di Camerino dove si trovano attualmente.Gravi le condizioni del ragazzo che si trovava nel sedile posteriore. I Carabinieri della locale stazione di Castelraimondo stanno curando i rilievi.

18/04/2016 20:11
Fermato a Civitanova con sei chili di coca nel furgone: in manette 50enne incensurato

Fermato a Civitanova con sei chili di coca nel furgone: in manette 50enne incensurato

Maxi operazione antidroga che ha portato al sequestro di oltre 6 chili di cocaina e all'arresto di un 50enne incensurato.Nelle prime ore del pomeriggio di domenica, i poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, Sezione Criminalità Organizzata, insieme al personale del Commissariato di Civitanova Marche e di Fermo, hanno portato a termine un importante sequestro di cocaina purissima.L’operazione è stato l’epilogo di una più ampia attività di arresti e sequestri di sostanze stupefacenti in quantità minori, avvenuti nel corso dell’ultimo periodo, che ha riguardato prevalentemente figure marginali dello spaccio di cocaina in ambito dorico.Ieri mattina, gli uomini della Squadra Mobile, dopo una segnalazione del Commissariato di Fermo, durante un appostamento lungo un’arteria stradale tenuta sotto controllo per il sospetto che venisse percorsa da veicoli sospettati di trasportare droga, hanno intercettato un furgone Fiat Ducato che transitava a velocità sostenuta.Immediatamente tutte le pattuglie in borghese hanno circoscritto la zona e il mezzo è stato raggiunto e fermato a Civitanova. Subito è scattata la perquisizione.Nel veicolo, condotto da un milanese di 50 anni incensurato, gli agenti hanno trovato alcuni “Fly Case”, in genere utilizzati per trasportare la strumentazione acustica ed elettronica. Nascosti sotto l’imbottitura, invece, c'erano 7 panetti di cocaina purissima per un peso totale di 6 chili e mezzo.La droga, opportunamente “tagliata”, sarebbe potuta diventare almeno 30 chili, ovvero 30.000 dosi di cocaina che sarebbero state in breve immesse capillarmente nel mercato marchigiano per un valore totale di quasi due milioni e mezzo di euro.L’arrestato, su disposizione del Sostituto Procuratore Ciccioli, è stato arrestato e condotto nel carcere di Camerino.

18/04/2016 11:24
Referendum trivelle: le Marche hanno tradito loro stesse?

Referendum trivelle: le Marche hanno tradito loro stesse?

Come ormai ampiamente noto, il referendum sulla durata delle concessioni alle trivelle non ha raggiunto il quorum di 50% + 1, e perciò non può essere valido. La media nazionale si è fermata a circa il 32,15% per un totale di 15.806.788 di aventi diritto al voto. L'unica regione, che ha raggiunto il quorum, è stata la Basilicata superando il 50%.Nelle Marche la situazione risulta più o meno in linea con la media nazionale. Hanno votato il 34,75% degli aventi diritto al voto per un totale di 413.398 elettori. Risultato un po' scarso e piuttosto contraddittorio se consideriamo che la Regione è stata tra le promotrici del referendum.In provincia di Macerata la situazione è analoga: gli elettori sono stati 79.476, in percentuale 32,58% degli aventi diritto al voto. Il comune maceratese con l'affluenza più alta è stato Porto Recanati (38,77%), seguito Esanatoglia (37,46%), Caldarola (35,58%), Urbisaglia (35,35%), Recanti (35,31%) e Potenza Picena (35,16%), unici comuni che hanno superato il 35% di affluenza. Affluenza "alta", considerando la media nazionale anche a Civitanova Marche (34,7%), Macerata (34,48%) e Tolentino (34,47%). Ciò che appare chiaro è che, le città costiere (Porto Recanati in testa, Potenza Picena, Civitanova Marche), le più toccate da vicino dalla questione, hanno raggiunto una percentuale più alta.Una trentina i comuni che non hanno raggiunto la soglia del 30% perlopiù zone montane e pedemontane: Treia (29,39%) e Camerino (26%) ad esempio. La percentuale più bassa in provincia è stata toccata da Monte Cavallo, con appena il 16,66% di votanti.Tutte le percentuali sono disponibili sul sito del Ministero degli Interni.Il presidente della Regione Marche Ceriscioli, com'è noto, si è recato alle urne e ha votato Sì, "disobbedendo" alle direttive nazionali del PD che invitavano all'astensionismo. E ora? "Ai posteri l'ardua sentenza". 

18/04/2016 10:26
Magie di colori da Radicci per la presentazione di "Levante", il nuovo suv di casa Maserati

Magie di colori da Radicci per la presentazione di "Levante", il nuovo suv di casa Maserati

Con uno spettacolo che ha incantato le tante persone invitate, è stato presentato ufficialmente nei locali della concessionaria Radicci di Ancona, "Levante", il nuovo suv targato Maserati.Luci, colori, un'ambientazione straordinaria hanno fatto da corollario all'evento promosso da una delle concessionarie più prestigiose della costa adriatica, riferimento per marchi di lusso come Maserati, Ferrari e Jaguar.Oltre al titolare Vito Radicci, era presente Giulio Pastore, direttore generale vendite per l'Europa.Le origini del Gruppo Radicci risalgono al 1957 con l’acquisizione da parte del suo fondatore Vittorio Radicci del mandato FIAT, diventando da subito punto di riferimento per Bari e Provincia per il settore Automobili. Nel 1963 nacque il sodalizio con Ferrari, sodalizio che permane tuttora e ha visto sfilare in concessionaria tutte le più belle auto della Casa del Cavallino Rampante. Il Gruppo Radicci, guidato ora da Vito Radicci, figlio di Vittorio, ha operato nel segno della continuità e della tradizione, ma con un occhio costante all’innovazione ed alla dinamicità, focalizzando la sua attenzione sulle auto di lusso. Infatti, le tre società del Gruppo: Radicci Automobili, V.R. e S.VE.A., vantano nella loro gamma marchi storici come Ferrari, Maserati, Jaguar e Land Rover, noto in campo automobilistico per la sua innovazione tecnologica. Il Gruppo Radicci, negli anni, ha ampliato anche i suoi confini geografici che lo portano oggi ad essere concessionario ufficiale Ferrari e Maserati per Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Marche e Abruzzo.(Foto Guido Picchio) 

18/04/2016 09:43
Creamodaexpo premia la creatività: due marchigiane sul podio

Creamodaexpo premia la creatività: due marchigiane sul podio

Si è svolta con successo la premiazione della seconda edizione del concorso nazionale “Innovare, la calzatura in divenire” rivolto ai giovani creativi e designer di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Organizzato in occasione di CreaModaExpo – evento fieristico bolognese dedicato ai componenti e agli accessori dei settori Pelletteria, Abbigliamento e Calzature – il contest aveva l’obiettivo di stimolare l’estro dei partecipanti e spingerli a reinterpretare la calzatura da un punto di vista "non convenzionale".Ad aggiudicarsi il podio la pugliese Paola Preziosa (1° classificata con “La pianta del piede”) seguita dalle due concorrenti marchigiane Annie Fabbioni (2°classificata con “Wanderlust”) e Miriam Passeri (3° classificata con “Smartwalk”). Tre le menzioni speciali rilasciate alle finaliste Antonella Angeloro (“Canapa Shoes”), Eleonora Acclavio (“Scarpa Bouquet”) e Nelly Gennuso (“Eco Social Boots”).Innovative, eclettiche, moderne, raffinate, entusiasmanti: sono state davvero variegate le proposte presentate ieri mattina a CreaModaExpo, richiamando l’attenzione non solo della numerosa platea ma anche degli espositori presenti. “CreaModaExpo si propone come trampolino di lancio per le nuove idee dei giovani creativi ma anche come occasione per creare sinergie fra stilisti, designer e i nostri espositori ovvero aziende specializzate in accessori e componenti – commenta il Direttore Generale Eliseo Monaco –. È proprio la collaborazione fra queste figure, infatti, che rende possibile la realizzazione di un prodotto moda made in Italy che si differenzi nel mondo per innovazione e creatività. Grazie a questo concorso, che riteniamo essere un plus aggiunto alla nostra manifestazione, scopriamo ogni volta progetti interessanti; questo anche perché esistono Istituti di formazione che credono, come noi, nei giovani e li spronano ad esprimere se stessi senza mai arrendersi”. Oltre ad aver ospitato la premiazione del concorso “Innovare, la calzatura in divenire”, l’Agorà ViviModa curata da MAP Communication ha visto susseguirsi una serie di eventi e performances live di artisti e stilisti operanti nel settore moda e design, condotte dalla presentatrice tv Jo Squillo. L’Istituto professionale Aldrovandi Rubbiani di Bologna ha proposto un laboratorio di moulage tenuto da alcune studentesse che, con l'aiuto di tessuti, spilli e forbici, hanno realizzato abiti dal vivo direttamente sui manichini. Protagonista di ViviModa anche l’Accademia Belle Arti di Bologna con una serie di sfilate durante le quali sono state presentate esclusive capsule collections realizzate da alunni già diplomati. Approdato a Bologna inoltre il progetto RecuperiAmo, proposto da un gruppo di giovani designer di Foggia, che hanno creato scarpe e bustierre in carta e tessuto. Per le Marche, invece, si sono esibiti il Liceo Artistico di Macerata, che ha presentato una selezione di curiosi cappelli e borse, e tre giovani artiste e stiliste, ciascuna presente per mettere in mostra la propria peculiarità: le sorelle Miriam e Barbara Passeri hanno riprodotto particolari accessori attraverso l’utilizzo di materiali come neoprene, scuba e stecche in rigilene, mentre Fosca Tittarelli (Fosca's Batik) ha mostrato una tecnica alternativa di pittura su tela applicata anche a borse e sneakers.

17/04/2016 15:22
Gli Oscar degli allenatori, dall'Eccellenza alla Seconda Categoria

Gli Oscar degli allenatori, dall'Eccellenza alla Seconda Categoria

ECCELLENZA: Matteo Possanzini.Dopo Porto Recanati anche a Tolentino è stato capace di far esprimere il miglior calcio alla sua squadra raggiungendo anche l' importante obiettivo dei play off e, cosa altrettanto importante, ha fatto crescere i molti giovani che aveva all' interno della sua rosa. Allenatore che considerata la sua giovane età, la sua professionalità e filosofia, merita indubbiamente di lavorare in società professionistiche.PROMOZIONE: Giuseppe Santoni.Un allenatore con metodi un po' "all'antica" ma anche quest' anno ha dimostrato di riuscere a ricavare dai suoi giocatori il 110%. Il suo Potenza Picena era partito con l' obiettivo della salvezza ed invece ha concluso il campionato in seconda posizione. Un grande conoscitore del calcio dilettantistico e considerato che tutti i giocatori che ha allenato lo adorano, credo che il segreto dei suoi successi sia il feeling che riesce ad instaurare con i suoi ragazzi.I° CATEGORIA: Gregory Pierantoni.Gli è stata affidata la panchina degli Amatori Corridonia, società che ad inizio anno sembrava una squadra destinata a lottare per non retrocedere ed invece ha sfumato il sogno play off solo nel secondo tempo dell' ultima giornata. Si è confermato tecnico molto preparato e carismatico.II° CATEGORIA: Massimo Nerpiti.Il suo Caldarola ha ammazzato il campionato. E' stato un leader ed un vincente da giocatore e quest'anno ha dimostrato di esserlo anche da tecnico.(A cura di Simone Salvucci, tecnico dello United Civitanova, seconda categoria girone E, obiettivo salvezza raggiunto con molto anticipo con la valorizzazione dei giovani del vivaio, grande conoscitore del calcio locale)

17/04/2016 14:35
Ciccio Graziani, la notorietà e un analcolico

Ciccio Graziani, la notorietà e un analcolico

Negli annali del calcio italiano, l'11 luglio 1982 verrà ricordato anche grazie alla telecronaca di Nando Martellini, che si concludeva con: "Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo!". Quella notte c'era anche Francesco "Ciccio" Graziani, che da allora è diventato parte integrante della nostra cultura. Lo incontro in una piazza, per un evento che prevede la promozione dello sport (calcio, pallavolo, tennis, ginnastica) nelle scuole. Disponibile e "generoso" (come lo stesso Martellini lo definì quella notte magica) verso i piccoli, emozionati e felici di poter ricevere insegnamenti sportivi così preziosi. Disponibile anche a sottoporsi al gioco delle 5 domande di "Drinking" per i lettori di Picchio News. Eccole.Se fosse un supereroe, che supereroe sarebbe e che superpoteri avrebbe?Vorrei essere Superman, per poter aiutare tutte le personeche possono essere in difficoltà o in pericolo.Che cos'è per lei la notorietà?La notorietà è una bella cosa, perchè se sei noto vuol dire che hai fatto qualcosa di importante in qualsiasi campo. E l'affetto e la stima e il rispetto della gente sono molto positivi. In più ti dà lo stimolo per essere una persona per bene, una persona seria e soprattutto disponibile verso gli altri.E l'amicizia?L'amicizia è tante cose messe insieme. E' la possibilità di sapere che nella vita a tutto c'è rimedio, e naturalmente, se hai un amico, oltre al rimedio c'è anche il conforto. Quindi si dice che chi trova un amico trova un tesoro, proprio per queste motivazioni.Il suo drink preferito?Mah ... non prendo molti aperitivi. Di solito prendo un analcolico, niente di che.Cosa può fare Ciccio Graziani per salvare il mondo?Io credo che posso fare poco, però ... Cerco tutti i giorni di essere una persona positiva, una persona per bene, una persona che rispetta il prossimo e che naturalmente vuol essere rispettata. Quindi, io credo che posso fare qualcosa se mi comporto bene.In alto i calici, Amici!Alla prossima!Who's whoPer chi non lo sapesse..Francesco "Ciccio" Graziani è allenatore di calcio, dirigente sportivo, ex calciatore di ruolo attaccante. Ha esordito in Nazionale nel 1975. Ha partecipato al campionato del mondo del 1978 in Argentina. Negli anni '80, passa da centrattacco puro, protagonista e padrone dell'area di rigore, al "generoso Graziani" (lo definirà così Nando Martellini la sera della finale dei campionati del mondo del 1982), cioè il prezioso gregario, una valida spalla per l'attaccante di spicco, per il collega incaricat di mettere il pallone in rete e prendersi gli applausi. Una trasformazione che gli permette anche di ritrovare un posto da titolare in Nazionale al fianco di Paolo Rossi. Campione del mondo con la Nazionale nel 1982 in Spagna, segnando il gol del pareggio col Camerun, decisivo ai fini della qualificazione alla seconda fase. Al settimo posto della classifica dei marcatori del Torino, con 122 gol, totalizza con la Nazionale 23 gol in 64 partite. Ha giocato con la Fiorentina, il Torino, l'Arezzo, la Roma, l'Udinese, e con l'APIA Leichhardt in Australia. Ha indossato nuovamente la maglia della nazionale italiana nella partita memoriale per i 25 anni della finale Italia-Germania del 1982, nel 2007, realizzando una doppietta. E' stato dirigente di società (Arezzo) e allenatore calcistico: Fiorentina, Ascoli, Reggina, Catania, Montevarchi, Avellino. Dal 2004 al 2006, alla guida tecnica del Cervia, ha partecipato al reality show televisivo "Campioni – il sogno". Dal 2015 conduce il programma sportivo "Goal Show", trasmesso dall'emittente televisiva Napolitivù. In una partita del 1976-1977 di Coppa dei Campioni, si improvvisa portiere a 20 minuti dalla fine e compie diverse parate memorabili. Nel suo palmarès: uno scudetto col Torino (1975-1976), due Coppe Italia con la Roma (1983-1984 e 1985-1986), un campionato mondiale con la Nazionale (Spagna 1982), capocannoniere di serie A (1976-1977), capocannoniere in Coppa Italia (1980-1981, con 5 gol), e come allenatore una competizione regionale (Cervia, 2004-2005 - girone B). Nel 1986, insieme ad altri calciatori (i "Football Stars", fra cui Gullit, Altobelli, Platini, Rossi, Cabrini), ha inciso il brano "Allelujah" a scopo di beneficenza. Ha partecipato al reality show televisivo "Reality Circus", alla trasmissione "Distraction", al game show "Primo e ultimo", al telefilm "I Cesaroni", al film "L'allenatore nel pallone". Nel 1994 si è candidato al Senato. Nel 2014 ha aiutato un bagnino a salvare dall'annegamento una bambina di 8 anni.

16/04/2016 14:15
Pollenza, a Teatro in scena "Taxi a due piazze"

Pollenza, a Teatro in scena "Taxi a due piazze"

Domenica 17 aprile alle ore 21,15 presso il Teatro "Giuseppe Verdi" di Pollenza si terrà lo spettacolo Taxi a due piazze, con Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia. L’evento è frutto della collaborazione tra il Comune di Pollenza e l’A.M.A.T. Sul palco si avvicenderanno anche Renato Cortesi, Silvia Delfino, Biancamaria Lelli, Antonio Pisu e Piero di Blasio. L’opera di Ray Cooney verrà resa nella versione italiana di Jaja Fiastri, mentre musica e regia sono state curate da Gianluca Guidi.La vicenda narra di Mario Rossi, taxista, sposato con Alice, residente in piazza Irnerio 100 e Mario Rossi, taxista, sposato con Barbara, che vive in piazza Risorgimento. I due protagonisti non rappresentano in realtà un curioso caso di omonimia, ma forse c’è dietro una precisa pianificazione. Orari e turni di lavoro di Mario Rossi, ma anche quelli di entrambe le mogli, vengono incastrati alla perfezione per due anni. Tutto però si complica quando, per compiere una buona azione, Mario Rossi riceve una brutta botta in testa e sviene. Al risveglio, il taxista darà ad un infermiere l’indirizzo della prima moglie e a un impiegato dell’ospedale quello della seconda facendo arrivare la denuncia a due diversi commissariati di polizia. Seguirà una serie di equivoci, coincidenze, bugie e mistificazioni che intricando all’inverosimile la trama, porterà un finale inaspettato e sorprendente.Per informazioni e prenotazioni si può contattare al numero 349.4730823.

16/04/2016 11:06
Sempre più marchigiani hanno paura del futuro

Sempre più marchigiani hanno paura del futuro

Da una recente indagine de La Polis-Università di Urbino, coordinata da Ilvo Diamanti, su ''Come sono cambiati i marchigiani'' sono emersi dati poco rassicuranti.Secondo questa ricerca infatti presentata all'Istao ad Ancona, in collaborazione con il Consiglio regionale nell'ambito dei seminari per amministratori locali ''#Marcheuropa'' il 45% del campione di mille intervistati teme per il lavoro (il 57% pensa siano venute meno le opportunità di occupazione), il 55% segnala un declino della qualità dei servizi. Anche se l'83% è ancora contento di vivere qua.Le Marche hanno perso fiducia, hanno paura del futuro, soprattutto del lavoro che non c'è, hanno perduto la ''complicità fra economia e società, il legame fra imprese, famiglia, comunità'', che ne facevano il tratto distintivo, non si vivono più come un pezzo, sostanzialmente soddisfatto, dell'Italia di mezzo, ma ''sono ormai in mezzo all'Italia'': una regione in crisi, come molte altre.I marchigiani si sentono "in sintonia con l'Umbria anzitutto, poi con l'Emilia Romagna e la Toscana. Circa meta' dei cittadini vede con favore la creazione di una grande regione dell'Italia centrale, l'Italia di mezzo, con i vicini umbri e toscani, che si affianca a un crescente sentimento di appartenenza al riferimento territoriale e simbolico del 'Centro Italia'".(ansa)

16/04/2016 09:39
Problemi di compatibilità per i treni Swing: l'on. Terzoni si rivolge al ministro Delrio

Problemi di compatibilità per i treni Swing: l'on. Terzoni si rivolge al ministro Delrio

Lo "swing" si balla a rilento. Anzi, la musica rischia di fermarsi. E per avere chiarimenti la deputata del Movimento Cinque Stelle Patrizia Terzoni si rivolge al ministro graziano Delrio.La vicenda è quella relativa ai treni 220-Swing. "Quella dei treni “220-Swing”, prodotti da una ditta polacca e attivi nelle Marche sulla linea Fabriano-Civitanova Marche" dice l'onorevole Terzoni "è ormai una vera e propria farsa. L’assessore regionale ai Trasporti Sciapichetti mesi fa presentò in pompa magna i convogli come gioielli di ultima generazione a metano, salvo dover fare dietrofront subito dopo: i treni sono diesel Euro 3. Ora scopriamo che questi treni della discordia hanno qualche problemino di compatibilità e rischiano di uscire dai binari.Mentre Sciapichetti minimizza asserendo che sono in corso semplici ispezioni sull’apparato elettrico e che i passeggeri sono in una botte di ferro, Trenitalia decide invece di fermarli, nelle Marche come in Abruzzo, Toscana, Veneto e nelle altre regioni che li hanno acquistati. Dai controlli fatti sui telai dei carrelli infatti sarebbero emerse delle non conformità. L’assessore regionale, anche questa volta,  è scivolato: mentre Trenitalia dice “fischi” lui capisce “fiaschi”. Resta il fatto che quanto ribadito dalle verifiche è scandaloso: non solo i passeggeri della tratta marchigiana in questione si sono visti “spezzettare” il percorso a Macerata, ma ora devono temere pure per la loro sicurezza magari mentre vanno a lavoro o a dare un esame all’università. Su questi treni Swing i pasticci continuano a susseguirsi, per questo ieri ho depositato un’interrogazione parlamentare al ministro dei Trasporti Graziano Delrio chiedendo che prenda in mano la situazione e renda noti gli esiti dei controlli: sulla sicurezza dei passeggeri non si può giocare al rimpallo di “colpe”. Inoltre il ministero deve accertare anche eventuali responsabilità amministrative: tutto questo scempio, non va dimenticato, è stato messo in piedi con i quattrini dei cittadini e tutto ciò è insopportabile".

15/04/2016 14:45
Dal Referendum NO Triv al “Senso Comune”

Dal Referendum NO Triv al “Senso Comune”

di Tamara MoroniIn un   Referendum  come quello di domenica prossima, 17 Aprile, che  non è  tra i  più sentiti come ,ad esempio, quelli costitutivi   di un diritto civile,  ma relativo all'art. 6, promosso da 9 Regioni per l’abrogazione  del comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, "Norme in materia ambientale", come sostituito dal comma 239 dell'art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016) promulgato dal presente Governo ,  e su una materia tecnica e complessa  quale   quella energetica,  si ha la forte tentazione di disertare le urne e rimettere tutto in mano al Governo  per non impegnarsi troppo  nella libera  formazione della propria  scelta di voto. In questo caso, scelta resa meno vigorosa   per  gli effetti differiti nell’arco di alcuni anni, qualora ,  superato  il quorum , e  vinto il  Si, di fatto,  le estrazioni entro le 12 miglia dalla costa cesserebbero soltanto  alla scadenza del contratto di  concessione,  eventualmente prorogabili  previe nuove e approfondite  indagini di impatto ambientale necessarie  per ia semplice ragione   che,  l’istallazione delle   piattaforme interessate risalgono ad anni precedenti  l’introduzione  delle norme sul rispetto  d’impatto ambientale, e di conseguenza per le società petrolifere  , farsi carico alla scadenza di contratto dei costi di demolizione degli impianti finora da essi sfruttati. Tuttavia,  l’interesse al Referendum in questione si è acceso nell’ultimo periodo , e, quale sarà il suo risultato,  gli va riconosciuto il  merito di andare oltre  il singolo  quesito  referendario col porre l’attenzione su di un settore produttivo   attraverso una migliore conoscenza a  livello  qualitativo e  quantitativo  degli  impianti  estrattivi presenti sul nostro territorio , e alla loro  ricaduta in termini ambientali.  Cosa  ancora più importante,    questa  consultazione popolare ci investe   direttamente a pronunciarci se volere o no  mettere uno stop nel prossimo futuro  per fare il punto sullo stato di salute  del nostro mare, delle nostre coste,  a seguito delle estrazioni di petrolio o gas degli ultimi decenni.In un quadro così composito ,     s’inseriscono  inoltre  risvolti che toccano il sociale, con il lavoro che deriva da queste attività,  e l’economia nazionale.  Finisce  allora, che il dibattito tra i sostenitori del SI  e i  fautori de NO,  trova terreno di scontro tra i  due diversi punti d’ osservazione ,   dove in uno  prevale l’aspetto  ambientale e collettivo, nell’altro  quello più rivolto  al fattore economico,   col risultato  di  venire a trovarsi su  un fronte contrapposto,   pur avendo ognuno a riferimento quello che è il cosiddetto   bene comune .Da qui, l’appello  degli uni a privilegiare e preservare il bene comune acqua, suolo, sottosuolo, terra, aria, fauna ittica, biodiversità,   invitando a sfruttare piuttosto che le risorse  fino ad esaurimento,  questi  elementi naturali quale patrimonio paesaggistico, agricolo, turistico, per generare  sempre più imprese che grazie a questi  lavorano e danno lavoro ,  a partire dallo smantellamento di quelle piattaforme entro le 12 miglia,  obsolete e improduttive , nel  mentre verrebbero  potenziate e incentivate sempre più fonti energetiche rinnovabili;  degli altri,  la propensione  a  continuare l’attività estrattiva fino ad esaurimento dei giacimenti, e quindi, a dare più valore allo sfruttamento  fino al depauperamento totale del  bene comune  presente nel sottosuolo.E vengo al punto per cui scrivo.  Indipendentemente  dal  dibattito  filosofico e  pragmatico portato avanti da eminenti personaggi , tra cui economisti,  negli ultimi anni su cosa sia questo bene comune -  uno per tutti  il biologo Garrett Hardin ,  che già nel 1968 pubblicò nella r vista  Science  “ La tragedia dei beni comuni”, e  la cui posizione è,  in sintesi, che gli utilizzatori di una risorsa comune sono intrappolati in un dilemma tra interesse individuale e utilità collettiva  da cui non è possibile uscire con soluzioni tecniche come può essere, ad esempio, l'incremento di produttività che, in definitiva, si risolverebbe in espedienti in grado solo di spostare il problema in avanti nel tempo, per cui l'ultima parola, secondo Hardin, spetta all'intervento di un'autorità esterna, lo Stato,  che imponga la "coercizione" come sistema per evitare la "tragedia” attraverso  soluzioni politiche e legislative che tutelino  la salvaguardia dell'interesse e del bene della collettività , che viene prima di ogni altro diritto individuale-   mi sono chiesta più e più volte in casi come questo : come è possibile,  avere lo stesso sguardo  rivolto al  “ bene comune”   e  trovarsi  in  simile  conflitto  d’ interessi contrapposti?    La mia  risposta  è stata:   perché” il bene comune” è un concetto superato , non in grado di investire  ogni cosa di  significato comune. . Perché , “il  bene comune “  non  indica esattamente quale sia questo bene comune a tutti. In sintesi , perché “ bene comune” non è la misura per valutare quale sia il vero  interesse generale. Ma allora, di quale concetto sostitutivo ci si può  avvalere  che possa mettere d’accordo tutti? Io l’ho trovato in questo: IL SENSO COMUNE. Perché dotare qualcosa, qualsiasi cosa, di un significato comune  reale e non astratto,   vuol dire spostare l’ accento dal bene oggetto  - materiale o immateriale -   in sé,  al soggetto presente e  futuro  che  di quel bene comune gode     e di cui non può    fare a meno.  In questa accezione di bene, non più comune  ma  di “senso comune”   trovo conforto nel  racconto di una  storia tratta da un fatto vero e a cui lascio  la parola  nel   dialogo  riportato dal film “ Una casa sotto il cielo” , preceduta  da una breve  trama del film. Negli anni ’50, uno scrittore americano, Eugene Carter, che aveva passato diversi anni in Italia da studente torna dieci anni dopo la fine della seconda guerra mondiale  in cerca di spunti per il libro che sta scrivendo su testimonianze di vite difficili. A Galtelli, piccolo borgo sperduto tra le montagne del Nuorese, vive il protagonista di una di queste storie,  Gaetano Piras,    che all’età di sette  anni viene portato in montagna dal padre, un pastore, per imparare il mestiere. Dopo cinque anni, ormai esperto, viene "venduto" ad un armentario, il Conte Casula, e diviene servo pastore. Il suo  è un lavoro duro,  durissimo, che consiste nel portare le pecore del padrone per i pascoli delle montagne, dormendo  solo, e con un solo occhio,   per mesi e mesi all’aperto, senza stipendio ma ricevendo in cambio del lavoro, dieci o dodici pecore all'anno quando andava bene.  Nel 1925, Gaetano, che intanto si è sposato ed ha anche un figlio, e riuscito a mettere insieme  un centinaio di pecore e si mette in proprio. Ma un giorno, in una località vicina al suo paese, viene rubato un gregge di proprietà di un certo Tolla. Un dipendente di questi dichiara ai carabinieri  di aver sentito dire che il furto e stato commesso per incarico del Conte Casula, l'ex-padrone di Gaetano. Indignato per questa ingiustizia ritenendo il conte una persona perbene, e per riconoscenza verso il suo ex padrone, Gaetano si autoaccusa del furto recandosi dai carabinieri  , ma il primo a non credergli è proprio  il comandante della locale stazione.  Gaetano, decide allora di  risarcire con le sue 200 pecore Tolla ,a condizione che ritiri la denuncia contro il conte Casula, il quale gli sarà riconoscente offrendogli di tornare a lavorare per lui, in quanto se lo avesse indennizzato  per le sue 200 pecore,  tutti avrebbero pensato che dietro l’ autodenuncia di un suo ex dipendente , effettivamente fosse stato lui a commissionare il furto . Così, ripreso  al suo servizio,  Gaetano si fa 15 più altri 5  anni da servo pastore prima di rendersi definitivamente libero. La storia di Gaetano sconvolge lo scrittore americano, che non può quindi fare a meno di esclamare alla fine :” My God, ma è ridicolo! Perché proprio lei, lei che aveva lottato sin da bambino per farsi una posizione, una famiglia, che bisogno c’era?Gaetano:  “Voi non potete capire. La vostra logica è lavorare, mangiare, dormire. Tutti i giorni, tutto l’anno,  tutta la vita. La regolarità, senza sorprese, è ciò che desiderate . E perciò,  le disgrazie, le malattie, e tutto ciò che è tragico, vi turba, e vi domandate: e perché proprio a me? E figurarsi uno, che se le va a cercare! E bèh, e bèh, per voi, è proprio matto!Eugene: Non è vero, io l’ammiro, la invidio , io non ne sarei  stato davvero capace , ma, mi creda, non è facile da capire, Un gesto eroico è dettato quasi sempre da un impulso, è fatto quindi di getto, e poi si fa perché ci si trova coinvolti, e poi perché ci si trova nel momento esatto in cui il fatto avviene . Ecco, lei non era chiamato in causa, lei non c’era, quindi non capisco perché abbia sentito l’impulso di sacrificarsi .Gaetano:  Io c’ero . Quando sono nato,  sono entrato nel corpo del pastore Piras di Galtelli, e vi ho trovato gambe robuste, un cuore forte, e una certa porzione di cervello. E voi, invece, siete entrati in un altro corpo,  e ci avete trovato un cervello migliore, ma non gambe come le mie.  La parte che vi è toccata , è diversa, dalla mia. Voi avete potuto studiare, e conoscere  cose diverse della vita e del mondo. E io no. Io conosco le mosse della volpe che vuole rubarmi gli agnellini; le arie, le arie che piacciono agli avvoltoi;  o le erbe che cercano le mie pecore. Io capisco il male e il bene di qui., e voi che venite da lontano, capite il bene e il  male di tanti altri posti. Capito mi avete? Chissà quante belle cose avete conosciuto, hè? Io so solo che sono belli i disegni delle nuvole in cielo. Che mi piace la forma degli alberi piegati dal vento. Che ammiro la goccia che buca la roccia. Natura, insomma. Guardate la quercia, che da sola fa la ghianda. Il suo capolavoro. Lei fa la sua parte, io la mia, mi pare giusto. Voi sapete fare la ghianda? No. E la quercia sì. C’è tutta scritta dentro la sua storia.Eugene: Ma lei,  quindi pensa che chiunque altro al suo posto avrebbe fatto la stessa cosa?Gaetano: No, non ho detto questo. Anzi, per anni sono stato nel ridicolo. Pochi hanno apprezzato. Ma io, non l’ho fatto per gli altri. Forse non lo so perché l’ho fatto, ma non mi sono pentito. Si pente chi fa qualcosa di male.Eugene: Ma poi, avete trovato il vero colpevole?Gaetano: No, non si seppe mai. In seguito ho fatto il servo pastore per altri 15 anni presso il conte Casula. Alla fine ero quasi libero quando,  era il 1945,  ci fu una tremenda morìa e mi morì mezzo gregge ,e così sono rimasto altri 5 anni. Ora sono 10 anni che sono un uomo libero.Eugene: Ma perché lo fece? Rischiare di andare a finire in galera per il padrone, che senso aveva tutto ciò?Gaetano: Vedete, per noi sardi, il senso del rispetto è diverso da come lo intendete voi. E’ un rispetto morale, è come… è come se ci sentissimo sempre in debito verso gli altri. Come posso dire…se qualcuno viene a trovarmi, un pezzo di formaggio, un bicchiere di vino, c’è sempre per lui, anche se non l’ho mai visto. E questa non è semplicità ospitalità, no,   è rispetto. E spero che sia sempre così. Non so se mi sono spiegato. Noi pastori, poi, questo rispetto, lo rivolgiamo alla natura dove viviamo. Tutti abbiamo la stessa casa sotto il cielo. Questa terra la sento mia, ma allo stesso tempo anche degli altri. Tutti ,ci sediamo allo stesso masso quando ci passiamo vicini. Tutti , andiamo alla stessa sorgente quando abbiamo sete. Tutti, d’estate, ci ripariamo all’ombra della stessa quercia.   Insomma:  abbiamo un senso comune delle cose. E’ una questione di rispetto, appunto. Noi, anche alle bestie diamo una dignità umana, vivono nelle nostre case, ci preoccupiamo quando stanno male, le seguiamo fin dalla nascita, hè, siamo le loro levatrici. Ma sapete che io le conosco una ad una? E allora, anche il padrone va rispettato. Non perché è il padrone, ma perché è una sicurezza, rappresenta  il futuro, ma anche il passato. Il conte Casula è stato un secondo padre per me, e i padri, si rispettano sempre.

15/04/2016 14:10
Porto Sant’Elpidio,tutto pronto per l'8^ Edizione del Campionato Nazionale del Lancio del Telefonino

Porto Sant’Elpidio,tutto pronto per l'8^ Edizione del Campionato Nazionale del Lancio del Telefonino

Anche quest’anno torna  il Campionato Nazionale del Lancio del Telefonino, l’evento brevettato per tutta l’Europa da Massimo Galeazzi. Prima tappa ufficiale 2016 a Porto Sant’Elpidio (FM):  telefoni cellulari voleranno per decine di metri nel tentativo di battere il record nazionale.Grande attesa per l’VIII Edizione del Campionato Nazionale del Lancio del Telefonino che avrà luogo  il 1 Maggio 2016 a Porto Sant’Elpidio, durante la tradizionale festa sul lungomare, per una giornata all’insegna del divertimento. Nessuna abilità particolare è richiesta a chi vuole cimentarsi  in questo sport alternativo, stravagante e originale, che appassiona  giovani e meno giovani accomunati da un “tocco” di sana competizione e da un rapporto di amore-odio verso un apparecchio tanto indispensabile, quanto stressante. Tema principale di questa edizione è quello della sicurezza sulle strade. L’uso del telefono alla guida, purtroppo, è una delle più frequenti cause di incidente: per questo l’organizzazione Lancio del Telefonino quest’anno si fa promotrice dell’uso di apparecchi auricolari che riducono le distrazioni e lasciano libere le mani.Il lancio del telefonino, oggi un vero e proprio “evento-mania”, è stato importato dalla Finlandia dall’imprenditore comasco Massimo Galeazzi che nel 2009 lo ha brevettato in Italia e in Europa.Dopo il successo delle scorse edizioni, il Campionato torna nel 2016 invitando gli aspiranti concorrenti a battere il record italiano di 71 metri e 11 cm detenuto da Francesco Faraglia, 36 anni, informatico di Rieti.Due sono le categorie partecipanti: Junior (ragazzi e ragazze dai 13 ai 20 anni) e Senior (Uomini e donne dai 21 anni in su). Si avrà a disposizione un solo lancio, con rincorsa libera nella corsia apposita e tiro entro la linea di demarcazione. I telefonini, forniti dall’organizzazione dell’evento, saranno tutti uguali del peso non superiore a 70 grammi.Il lancio può essere effettuato con qualsiasi tecnica, ma solo con le braccia. Il punteggio verrà calcolato con la telemetria, utilizzando l’apparecchiatura elettronica Tele Laser.Non occorre nessuna iscrizione anticipata: nella giornata di gara chi vorrà partecipare dovrà semplicemente compilare una cartolina con i propri dati. Tutti potranno dare sfogo alla propria avversione per il cellulare: lanciare il telefonino il più lontano possibile è, ovviamente, il requisito fondamentale per vincere. Al miglior lanciatore in premio un telefonino di ultima generazione.La seconda tappa del Campionato si terrà a Marigliano in Provincia di Napoli. 

15/04/2016 13:04
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