In una serata quasi autunnale ma riscaldata dal grande affetto di parenti e amici si sono promessi amore eterno il vigile del fuoco tolentinate Samuele Fondati e la splendida Alice Rossi che, dopo la bellissima celebrazione svoltasi all'abbazia di San Claudio, hanno continuato i festeggiamenti circondati da amici e parenti al ristorante "Casolare dei segreti". Un augurio di una felice e serena vita da tutti gli amici e parenti.
Dobbiamo essere sinceri, come lo siamo sempre stati. Da queste "colonne" non siamo mai stati particolarmente teneri con il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Che, però, si è dimostrato molto sportivo e capace di accettare serenamente le critiche che gli abbiamo mosso. L'arrivo del ministro Boschi è stata l'occasione per confrontarsi con un'intervista a 360 gradi. Presidente Ceriscioli, partiamo subito da Aerdorica. Soriano ribadisce di esser ancora interessato, ma teme che dietro alcune scelte dell’assemblea dei soci vi sia qualche opacità. Qual è la verità in proposito?Il mandato che abbiamo dato all’amministratrice unica Massei è quello di riprendere i rapporti con tutti quelli che in questi mesi hanno dimostrato interessamento per Aerdorica in modo che con ciascuno venga messa in chiaro, con la massima trasparenza, la situazione debitoria. Debbo dire che in questo senso la Massei ha fatto già un buon lavoro di accurata analisi contabile, distinguendo le passività pregresse dal conto economico attuale. Così che un eventuale acquisto dell’aeroporto coincida anche con il chiudere, in parte, le passività del passato. In questa maniera si potrà contare su di un punto di partenza già in attivo. Tutto questo può mettere in condizione Soriano o altri soggetti come lui interessati di riprendere quel percorso che si è momentaneamente interrotto a causa di vicende interne relative al consiglio di amministrazione.Sei stato per dieci anni sindaco di Pesaro. Dopo un anno nel ruolo di presidente di regione, trovi differenze nel governare e con il senno di poi, rifaresti la riforma sanitaria senza ascoltare i territori?In verità i sindaci li abbiamo incontrati tutti prima della riforma proprio per far comprendere come il decreto ministeriale 70 che regola la medicina per acuti, comportasse determinate scelte. Scelte che non solo riguardano i piccoli ospedali trasformati in strutture territoriali, ma anche quelli più grandi. Riprova ne è il fatto che, a distanza di un anno, il dibattito si è spostato appunto dai piccoli ai grandi ospedali. Ciò ha implicato anche un trasferimento dall’ospedale della grande città a quello del territorio. Temo che il concetto non sia ancora ben chiaro a tutti, ma ripeto, questo comporta uno spostamento di 60 milioni di euro da medicina per acuti alla medicina territoriale. Che è quella di cui abbiamo più bisogno. In questo quadro posso affermare che a fine anno, avremo impiegato tutte le risorse economiche sul territorio applicando con oculatezza e coerenza la riforma.Le amministrative hanno segnato uno stop al PD. La riforma sanitaria ha contribuito a questo calo. Non ti senti un po’ in colpa o credi che ci sarà modo per recuperare?Il legame stretto tra la riforma sanitaria ed i risultati elettorali lo valuterei in termini relativi. Prendiamo il caso di San Severino: lì il Partito Democratico avrebbe potuto appoggiare benissimo la candidata che poi ha vinto. Anzi, francamente era più naturale anche in termini di vicinanza politica, rispetto ad aver privilegiato il rapporto con il Nuovo Centro Destra. Sarebbe stata una scelta politica locale che avrebbe permesso al PD - pur dentro una riforma che tocca il tema del punto nascite (che per certi versi è particolarmente delicato) rispetto alla complessiva trasformazione degli ospedali – di approdare comunque ad un risultato positivo. Detto questo è chiaro pure che queste riforme, nel momento in cui le fai l’impatto è più forte e paghi pure un prezzo politico. Ma l’analisi del voto locale, secondo me ha altre componenti che se fossero state giocate meglio avrebbero permesso di incassare un risultato migliore pure per il PD delle Marche. A proposito di San Severino: ritorneresti a parlare di politica a casa di Zura dopo le corali polemiche che unanimemente si sono levate per la famosa merenda a base di porchetta?Siamo troppo abituati a vedere la politica come scontro personale, mentre i contenuti vanno in secondo piano. Io credo ad una politica in cui si nessuno cambia le sue idee, però esistono pure momenti informali in cui si esce da questo contesto.Giustissimo, ma io senza invito non sarei potuto entrare a casa di Zura a sentirvi parlare di politica. E questo è proprio quello che ti ho pubblicamente contestato a nome di tanti.Questo non lo so, ma gli inviti la faceva Zura dalla sua parte politica. Su questo non posso prendermi la responsabilità. Il messaggio che volevo mandare a tutti i cittadini era invece che si può fare tranquillamente politica perché personalmente c’è il reciproco rispetto. Il contesto informale della merenda, dal mio punto di vista, andava appunto verso quella direzione.Se fossi ancora sindaco o amministratore locale 200 milioni di euro li impiegheresti per costruire un nuovo ospedale o li investiresti su quelli già esistenti?I 200 milioni non stanno in una cassaforte in Regione, ma sono l’effetto di risorse che si liberano mettendo assieme questi ospedali. Facendone cioè uno di migliore qualità. I 200 milioni sono in realtà dentro le attuali inefficienze, dentro gli inutili doppioni, sulle strutture vecchie. Le risorse non arrivano da nessuna altra parte, stanno tutte lì dentro e dobbiamo liberarle al più presto. Ovvio che la Regione farà la sua parte nel caso fosse costretta ad aggiungere quei tre o quattro milioni che eventualmente mancassero. Da sindaco ho appoggiato l’ospedale unico molto prima della riforma. Parlo di dieci anni fa. In quel caso chi non è stato al passo con i tempi e che materialmente non lo ha realizzato è stata la Regione Marche. Adesso abbiamo ripreso in mano tutti gli investimenti sanitari: dal cantiere dell’INRCA che era bloccato, al Salesi che era in un cassetto dal 2004. Poi ci sono questi tre grandi ospedali: Pesaro e Fano assieme; Macerata e Civitanova assieme; Ascoli e San Benedetto assieme. Preciso che dico insieme perché non si chiude niente. Si mettono assieme tutte le strutture esistenti elevandole di qualità.Siamo a Civitanova e non possiamo non parlare di Bolkestein. Che facciamo??Sulla Bolkestein sto guardando quello che hanno fatto le altre regioni. Le più interessanti mi sembrano Toscana e Liguria che hanno trovato dei meccanismi che permettono di salvaguardare la specificità delle nostre spiagge. E’ una rete costituita da imprese familiari che, nel corso del tempo, hanno fatto investimenti ingenti su quelle spiagge. Trovo che sia giusto riconoscere loro questi investimenti allungando loro il tempo delle concessioni.Già gli assessori Pieroni al turismo e Sciapichetti alla difesa della costa, stanno verificando il quadro normativo per individuare come poter fare triangolazione ed individuare sinergie con le due regioni.
La pioggia e il cielo coperto di queste ultime ore non hanno fermato l’annuale Raduno nazionale dei gemelli che si è aperto ieri sera al Centro vacanze Verde Azzurro di Cingoli, nel cuore delle colline marchigiane.Per la quindicesima edizione, organizzata dai gemelli Pietro e Paolo Pavoni in collaborazione con il sindaco della “Città dei gemelli”, Carmine Di Bartolomeo, sono arrivate coppie non solo da Napoli, Verona, Campobasso, Torino, Lumezzane, Lecce, Roma, Prato, Brindisi, Matera, Crema, Milano (giusto per citare alcune fra le città più lontane), ma anche da città dalle Regioni vicine come Rimini, Città di Castello e Teramo o, addirittura, dall’estero. E’ il caso di Danilo Cuccato, ingegnere chimico partito appositamente da Zurigo – dove è ricercatore al dipartimento di Bioingegneria chimica della rinomata università ETH – assieme al fratello Andrea, ingegnere elettronico residente a Milano, per partecipare al loro primo raduno di gemelli. “Siamo originari di Porlezza, un comune in provincia di Como molto vicino al confine svizzero – raccontano i due 31enni – e abbiamo voluto fare questa esperienza. Ne abbiamo trovati alcuni simili in altri Paesi europei, però ci piaceva qui in Italia e così siamo venuti a Cingoli”. Molte le coppie provenienti dalle Marche ed altre, vedendo il tempo migliorare, dovrebbero aggregarsi ancora nella giornata di domani. Tra le prime ad arrivare sono state le sorelle Aurora e Sofia Medici di Senigallia, che compiono quest’anno la maggiore età e frequentano entrambe l’Istituto superiore “Corinaldesi”, una per l’indirizzo Ragioneria, l’altra Geometri. “A settembre cominceremo il quinto anno – dicono – e avremo gli esami, ma adesso non vogliamo pensarci. Siamo qui per divertirci, ormai è la sesta volta che veniamo, ci piace troppo!”. Pure Lucia e Michela Paniccià di Grottazzolina partecipano a questa manifestazione da sei anni. Loro hanno un negozio di fiori, “ma li coltiviamo anche – tengono a dire – nella nostra azienda di famiglia. Il lavoro non manca – sorridono – però il raduno dei gemelli non potevamo perdercelo”.Il programma prevede per stasera alle 20 la cena e a seguire la kermesse dei gemelli con sfilate ed esibizioni nello splendido anfiteatro del Villaggio Verde Azzurro; quindi l’elezione di misses e misters Raduno 2016. Poi domani - domenica 17 luglio – ci sarà la giornata conclusiva: alle 9, ritrovo alla “Città dei Gemelli”; giochi di gruppo, Acquasplash, tornei e balli in piscina fino a sera. Chiuderà l’evento la tradizionale cena di saluto, alle 20, fra tutti i gemelli e gli accompagnatori presenti. Per informazioni: Pietro e Paolo Pavoni, telefono 340.4078281.
Prorogato al 30 luglio il termine per la presentazione delle domande per usufruire del voucher idrico. A deciderlo l’assemblea dell’ATO che è così andata incontro alle esigenze di coloro, che a causa del persistere delle crisi economica, si trovano in difficoltà nel far fronte al costo delle bollette del servizio idrico.L’agevolazione può essere richiesta esclusivamente dagli intestatari di utenze domestiche residenti o da nuclei familiari residenti in un’unità abitativa all’interno di un’utenza condominiale, purché abbiano i seguenti requisiti: residenza anagrafica in uno dei comuni dell’ATO; essere titolari di regolare contratto di fornitura di acqua; Isee del nucleo familiare in corso di validità, secondo le nuove disposizioni normative, non superiore a 16mila euro.Agli utenti che rientreranno nella graduatoria comunale verrà consegnato un voucher di 100 euro spendibile unicamente come sconto sulla bolletta del servizio idrico. I voucher verranno consegnati fino a esaurimento dei fondi disponibili che ammontano 17.550 euro.I residenti nel Comune di Macerata dovranno presentare entro il 30 luglio la domanda, redatta su apposito modello disponibile nel sito del comune, al servizio Servizi alla persona nei giorni di apertura al pubblico: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13. Per ulteriori informazioni si può telefonare ai numeri 0733.256243/465 o inviare mail ups@comune.macerata.it.
Drinking with L.A.: un aperitivo con Alessandra LumachelliViaggio terrificante: potentissime raffiche di vento costringono la mia auto a "pattinare" da una corsia all'altra dell'autostrada, alla mia destra, l'aspetto del mare in tempesta spaventerebbe anche Nettuno!Se non avessi preso appuntamento col responsabile della rassegna teatrale, tornerei sicuramente indietro!! ... Ma ormai ho dato la mia parola, e poi il responsabile mi ha promesso che l'intervista all'attrice avverrà prima dello spettacolo, così potrò rientrare presto a casa. Uscita dall'autostrada, cerco la mia destinazione col navigatore, ma non c'è linea, e i cartelli stradali latitano, poi, finalmente un colpo di fortuna: due gentilissime signore si offrono di accompagnarmi, e raggiungiamo rapidamente il luogo in cui l'attrice Anna Bonaiuto leggerà brani del "De Rerum Natura" di Lucrezio.Arrivo, mi presento, ma l'attrice non c'è ancora ... e quando arriva mi fa sapere che rilascerà l'intervista solo dopo la lettura. Incomincio a preoccuparmi seriamente per il mio rientro: speriamo bene! ... ma la lettura (che mi rimanda ai tempi del liceo, fra latino e filosofia) è breve, così in meno di un'ora mi trovo seduta insieme ad Anna Bonaiuto, che si sottopone, come i suoi illustri predecessori, alle 5 domande di "Drinking" per i lettori di Picchio News: eccole. Se fosse una supereroina, che supereroina sarebbe e che superpoteri avrebbe? [rotea gli occhi, sembra smarrita ... io sorrido e aggiungo] ... può essere anche una dea, o un personaggio inventato, delle favole, dei fumetti ...Il mio orisha brasiliano mi dice Iemanjá, che sparge fiori sugli uomini e sta nelle acque del mare (n.d.r. Iemanjá è la Grande Madre della macumba brasiliana). Se lei avesse la macchina del tempo, dove vorrebbe andare?Madonna che domande che mi fai a quest'ora, tesoro! Ma che ne so, dove vorrei andare, che ne so.[io incalzo, sorridendo] passato, futuro, presente.Guarda, mi interessa ... tra mille anni ... tra mille anni per vedere cosa succede ... come butta il mondo. Anna Bonaiuto e la filosofia.Guarda, è una cosa molto semplice, quando mio padre mi proibì di fare l'attrice e mi disse, siccome non ero maggiorenne, che dovevo fare assolutamente l'università, io dissi "faccio un anno di università, finché divento maggiorenne, e scappo". Così scelsi l'unica facoltà tra virgolette che non serve a niente, ovvero a tutto, alla cui base c’è il pensiero, col quale poi non fai niente di pratico nella vita. Ecco, diciamo che non riguardava la matematica, l'insegnamento, la storia che raccoglieva tutto. Tutto il pensiero, essendo la cosa più inutile, è la più utile. Da lì, feci un anno e poi andai a fare l'attrice, per questo, alla fine, la filosofia è rimasta. Il suo drink preferito?[rotea di nuovo gli occhi, ma non siamo a "Scientific American", siamo a "Drinking", su, sorridiamo!]Guarda, sono così banale io, ... come si chiama quello,... la caipiri ... come si chiama? [la aiuto]La caipirinha, sì! È un cocktail, vero?! La caipirinha, perché ha lo zucchero intorno e per l'odore di menta. Che cosa può fare Anna Bonaiuto per salvare o per migliorare il mondo?L'unico modo, individualmente, è quello di essere onesta con ciò che faccio, e di continuare a usare la ragione, il pensiero e poi [ride] cercare di… che ti devo dire, è difficile sapere che cosa si può fare, cercare di ... quello che fa un artista: cercare di aiutare la mente ad aprirsi. Chiedo la foto insieme e (statisticamente ci sta) non mi viene concessa, per la prima volta ... l'attrice sostiene di essere "un disastro, a quest'ora", peccato!Beh, che dire? Voi Amici, alzate i calici! Io non posso: mi attende un viaggio infinito di 91 km nella tempesta di vento!!Comunque, alla prossima! Who's WhoPer chi non lo sapesse…L'attrice Anna Bonaiuto è nata il 28 gennaio 1950 da genitori napoletani. Ha lavorato in teatro, in televisione e al cinema ("Virilità ", "Il filo e il labirinto", sono alcuni film in cui ha recitato), ha vinto vari premi quali Grolla d'oro, Globo d'oro ed altri. A partire dal 2008, ha prestato la sua voce ad alcuni audiolibri, come "Mille anni che sto qui".
“Per un’Italia più efficiente, più stabile, più semplice, più forte, basta un Sì”. È questo uno degli slogan scelti dal ministro per le Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi, presente ieri sera a Civitanova Marche per lanciare la campagna per il “sì” al Referendum di ottobre. Accanto alla Boschi, sul palco del cine-teatro Cecchetti, il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato, il segretario regionale democrat, Francesco Comi e il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli.Prima degli interventi politici è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle numerose vittime dell’attacco avvenuto il 14 luglio scorso a Nizza, in Francia, al termine dello spettacolo pirotecnico organizzato per celebrare l’anniversario della presa della Bastiglia. “Noi siamo l’Italia che dice si all’appuntamento referendario del prossimo ottobre per contribuire a trasformare insieme la nostra Nazione”, le parole della Boschi, salutate dagli applausi dei numerosi presenti.
Superlativo secondo posto di squadra per l’Ippocampo Civitanova nella 35° edizione della prestigiosa competizione fanese Sprinter Day riservata alle categorie Esordienti A e B e Assoluti. Un risultato che conferma la società presieduta da Stefano Carletti ai vertici regionali, in particolare grazie al gruppo degli Esordienti B. Giusto due settimane fa aveva primeggiato nelle Finali regionali dei Campionati Estivi e a Fano è stato di nuovo il migliore di tutti.L’elenco delle medaglie è lunghissimo, si va dai 2 ori conquistati da Riccardo Romiti (rana e farfalla) e Filippo Mazzieri (dorso e stile libero) ai 2 argenti a testa per Giada Del Medico (farfalla e stile libero) e Tommaso Gaetani (rana e farfalla), Ancora oro e argento per Francesco Pistolesi (rana e stile libero), argento e bronzo per Leonardo Mercanti (farfalla e stile libero), due bronzi per Nicole Nasini (dorso e stile libero) argento e bronzo per Alexandra Manuali (rana e dorso). Nella farfalla oro per Asia Giammorcaro, bronzo per Emma Acciarini, Andrea Giorgini e Federica Petrini, nel dorso altro argento per Leonardo Perrone. Non è finita, nelle staffette maschili due le formazioni sul podio: argento e bronzo per la 4x50 stile libero e argento per la 4x50 mista, mentre hanno ottenuto l’argento sia la 4x50 stile libero che la 4x50 mista femminile.Per il gruppo degli Esordienti A un oro e un argento con Tommaso Cosci nei 100 farfalla e nei 100 stile libero, un bronzo nei 100 farfalla con Luca Gattini e l’argento nei 100 stile libero con Giada Patrizi. Primo posto per le staffette maschili nella 4x50 mista (Lorenzo Peretti, Francesco Pistolesi, Tommaso Cosci e Luca Gattini), le ragazze hanno risposto con l’argento nella 4x50 mista e il bronzo nella 4x50 stile libero (Iris De Angelis, Ludmilla Santini, Elisa Pennesi e Giada Patrizi).Nella categoria degli Assoluti infine vittorie per Ilaria Simoncini nei 50 dorso e Linda Colotto nei 50 rana, due terzi posti invece per Ilaria Del Medico nei 50 rana e 50 stile libero. Ancora, bronzo per Alexandru Dobai nei 50 rana e per Lucrezia Battistini nei 50 dorso. Eccellente la staffetta composta da Ilaria Simoncini, Linda Colotto, Lucrezia Battistini, Ilaria Del Medico che sale sul gradino più alto del podio nella 4x50 mista e centra il secondo posto nella 4x50 stile libero.
A causa delle avverse condizioni meteo si comunica che il concerto dei Deep Purple previsto per questa sera al Parco della Pace di Servigliano è stato rinviato a lunedì 18 luglio per garantire la sicurezza del pubblico e degli artisti sul palco. I biglietti già acquistati rimangono validi per la data rinviata a lunedì, le eventuali modalità di rimborso verranno comunicate quanto prima.
Un cantautore che si stava facendo apprezzare nel mondo della musica locale. Ma il male di vivere era in agguato e, in un momento di sconforto, la decisione di farla finita. La città di Osimo piange un altro giovane che ha deciso di togliersi la vita. "Non ci sono parole, continua a sognare da lassù con Gli Angeli" scrive un'amica sulla bacheca di Davide, richiamandosi a una famosa canzone di quel Vasco Rossi che il giovane tanto amava.Davide Pesaresi 29enne osimano era andato a vivere da solo da poco tempo in un appartamento in via San Filippo. Voglia di gestire i propri spazi e di organizzarsi la vita come si vuole. Ma, probabilmente, anche un sentimento di solitudine e di male di vivere complicato da gestire. Quindi la terribile decisione, dalla quale “dietro non si torna” come canta il suo idolo Vasco Rossi in "Angeli". Il 29enne è andato in bagno, si è stretto al collo la cintura del pantalone e si è impiccato.Il padre del ragazzo, preoccupato perché non lo sentiva da qualche giorno, giovedì pomeriggio, intorno alle 18, ha preso la decisione di recarsi all’abitazione del figlio. Ha suonato al campanello, senza però ottenere risposta. Ha provato a chiamarlo a voce alta, ma dall’appartamento nessun segno di presenza del figlio. In un attimo la decisione di lanciare l'allarme. Sul posto si sono precipitati, immediatamente, i carabinieri della stazione di Osimo, agli ordini del maresciallo Marcello Iarba, un’ambulanza della sezione cittadina della Croce rossa di Osimo e i vigili del fuoco di San Sabino. Quest’ultimi, per poter accedere all’interno dell’appartamento hanno dovuto forzare una finestra. Il portone di casa, infatti, era stato chiuso a chiave da dentro, segno evidente che Davide aveva pianificato il suo gesto estremo in modo tale da rallentare i soccorsi, anche se fossero arrivati in tempo. Una volta entrati, i carabinieri hanno trovato il corpo del 29enne in bagno. I volontari della Croce rossa hanno provato, per circa 30 minuti, a praticare la rianimazione. Ma, ormai, non c’era più nulla da fare. Davide Pesaresi era morto, Il decesso, con ogni probabilità, era avvenuto alcune ore prima. Pare non sia stato trovato nessun biglietto per spiegare i motivi del gesto.Un ragazzo sensibile, amante della musica, grande fan di Vasco Rossi. Alcune serate per far conoscere il suo mondo musicale, quello del cantautorato. Poi, però, era finito nel tunnel della depressione, un tunnel sempre più buio che lo ha portato a prendere la decisione di farla finita in un caldo pomeriggio di luglio.Il corpo di Davide si troverà nella Casa del Commiato Vigiani a San Biagio di Osimo dalle 17 di venerdì 15 luglio 2016.Il funerale avrà luogo alle 16 di sabato 16 luglio 2016 nella chiesetta di Santo Stefano di Osimo.
Il personale del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Macerata in azione nella giornata di mercoledì con una esercitazione nel territorio del Comune di Muccia, a seguito della simulazione di un incendio di autovetture in una galleria stradale, della lunghezza di 2.200 metri, lungo il nuovo asse viario S.S.77 di collegamento tra Civitanova Marche e Foligno.Hanno partecipato all’esercitazione due squadre dei Vigili del Fuoco intervenute dai distaccamenti di Camerino e Tolentino con due auto pompe serbatoio e due mezzi fuori strada, per un totale di 12 unità operative.Lo scopo dell’esercitazione era la valutazione dell’idoneità ed efficacia delle risorse strumentali e degli automezzi impiegati, dei tempi d’intervento, la verifica delle comunicazioni e dei collegamenti radio all’interno della galleria nonché l’efficacia del coordinamento e della sinergia tra le forze in campo.L’analisi finale dei dati rilevati, comporterà la verifica delle procedure vigenti, nonché la realizzazione di Procedure Operative specifiche.In aggiunta all'esercitazione dei Vigili del Fuoco, pubblichiamo in esclusiva anche un video sul nuovo percorso della Civitanova - Foligno che sarà inaugurato il 28 luglio dal presidente del consiglio Matteo Renzi.https://youtu.be/BUxyZI7gkMQ
Può succedere a chi parcheggia senza ticket sulle strisce blu di ricevere una contravvenzione. Ma a questa regola generale, la legge di Stabilità 2016 ha introdotto dal primo luglio una eccezione che farà felici molti automobilisti ma rischia di mettere in crisi i Comuni che gestiscono i parcheggi. L'eccezione, infatti, riguarda l’ipotesi in cui il conducente decida di pagare il ticket con bancomat o una carta di debito o credito e il parchimetro non sia attrezzato per i pagamenti tramite POS. La legge di Stabilità 2016 infatti al comma 901 prevede che dal 1° luglio 2016, le disposizioni che impongono di accettare anche pagamenti effettuati con carte di credito, devono applicarsi a tutti i dispositivi di controllo della durata della sosta.Immediate dunque le conseguenze legate a questa disposizione: per i Comuni che ancora non si sono adeguati è già scattato l’obbligo appunto di adattare i parchimetri di controllo della durata della sosta alle esigenze di chi può pagare solo con bancomat. E, fatto un rapido sopralluogo in provincia di Macerata, sono rarissimi i casi in cui si può pagare con il bancomat.Laddove quindi i comuni non provvedano, i cittadini che non siano in grado di pagare il disco orario in contanti potrebbero sentirsi legittimati a sostare gratis. La sanzione in questi casi non può essere comminata e dove lo sia può essere eventualmente contestata anche senza ricorso, proprio perché il Comune di fatto si è reso inadempiente all’obbligo di adeguamento previsto dalla Finanziaria 2016. In tali ipotesi sussiste un'inversione dell’onere dalla prova a carico dell’ente locale. Sarà quindi nello specifico il Comune a dover dimostrare in accordo a quanto previsto dal decreto legge n.179/2012 di non aver potuto ottemperare tempestivamente all’obbligo di introdurre il pagamento con POS per un'"oggettiva impossibilità tecnica”. Una buona notizia quindi per tutti quegli automobilisti alle prese con i parcheggi sulle strisce blu, che purtroppo in questo periodo, proprio perché i Comuni devono fare cassa, si vedono comminare contravvenzioni anche quando il ticket della sosta è scaduto per pochi minuti.
Meno di quindici giorni all’inaugurazione della superstrada 77 Valdichienti Civitanova Marche-Foligno. “Finalmente si realizza un sogno appartenuto a tante generazioni”, l’entusiasta commento del presidente della provincia di Macerata, Antonio Pettinari.Giovedì 28 luglio sarà, dunque, ufficialmente aperta al traffico l’importantissima arteria stradale e si stanno definendo gli ultimi preparativi per il taglio del nastro. Compresa la presenza del presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, come preannunciato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. “A parte l'inaugurazione, quello che a noi preme è che finalmente la superstrada potrà essere utilizzata. L'organizzazione della cerimonia è di competenza del ministero dei Trasporti e dell'Anas. Quello che mi interessa, però, è che l'inaugurazione avvenga nel tratto maceratese della superstrada> l’auspicio di Pettinari. Appare infatti molto probabile che il tratto scelto per il taglio del nastro sia quello nell’area dello svincolo di Muccia. "Ho rappresentato all’Amministratore unico della Quadrilatero Spa, Guido Perosino, questa nostra aspettativa, perché una tale circostanza avrebbe un grande valore simbolico. Sono stati, infatti, i maceratesi ad aver creduto più di tutti nella realizzazione di questa superstrada iniziata tanti anni fa e portata avanti tratto dopo tratto fino a Sfercia dalle comunità e dalle Amministrazioni locali. Sarebbe, quindi, doveroso e giusto che la cerimonia di inaugurazione, pur se atto meramente simbolico, avvenga nel maceratese, a riconoscere a queste popolazioni la voglia di rimboccarsi le maniche senza aspettare che le cose cadano dall'alto. Spirito di sacrificio e lavoro sono nel Dna della nostra gente".Un ultimo miglio faticoso, quello dell’inaugurazione della Valdichienti, considerata la problematica relativa allo svincolo di Muccia che, nelle ultime settimane, aveva richiesto gli straordinari da parte del presidente della Provincia, Antonio Pettinari, vista la richiesta di modifica parziale del tracciato che ha addirittura determinato il rischio di bloccare l'apertura della vitale arteria stradale. È stato necessario un incontro, l’8 luglio scorso, con tutti gli attori protagonisti per scongiurare questa ipotesi (leggi qui).
Rabbia, emozione, voglia di averlo ancora tra tutti noi. Sono questi i sentimenti che hanno segnato i volti della Sportware, venerdì scorso, durante la conferenza stampa tenutasi agli impianti Vescovara ad Osimo, centro sportivo che Lorenzo Manuali – il 43enne di Campocavallo di Osimo che si è gettato dal ponte autostradale Salinello, nel Teramano, alto circa cento metri, nel giugno scorso (qui) - con altri amici tenne a battesimo quasi vent’anni fa. Moderatore dell’incontro Emanuele Trementozzi, collaboratore da un anno del sodalizio osimano, in rappresentanza della Trementozzi Eventi Comunicazione.“Vogliamo fare chiarezza una volta per tutte sulla prematura scomparsa di Lorenzo”, le parole della famiglia e dalla stessa Sportware, davanti ad oltre cento tra amici e parenti del 43enne che hanno partecipato all’appuntamento per ricordare un uomo di valori e uno sportivo con la “S” maiuscola. Sulle tribune affollate del centro osimano, anche la moglie Barbara, che visibilmente commossa, ha ricevuto il caloroso abbraccio di chi ha conosciuto suo marito: una persona solare, disponibile e guidato da quei valori che solo lo sport sa donare come rispetto, passione e determinazione. Seduti al tavolo degli oratori Luca Brachini, membro del consiglio direttivo Sportware, Fabrizio Farinelli, socio dal 2003, e la dottoressa Orietta Zagaglia dello Studio associato Franquelli di Diego Zagaglia, che ha raccontato la “verità” sul contenzioso in corso con l’Agenzia delle Entrate, smentendo categoricamente come Lorenzo, all’atto della sua morte, “abbia lasciato dietro di sé debiti e debitori in capo alla Sportware e alla sua stessa famiglia”. Parole che la moglie Barbara ha rafforzato con le sue dichiarazioni. “Vivere nello sport, una frase in cui riconosco il mio Lorenzo, il nostro Lorenzo: sì perché lui è un po’ di tutti, lo è sempre stato. La modalità con cui è stato condotto l'accertamento tributario, negando addirittura la sportività a chi ha fatto di quel valore la propria vita, è a mio parere di una ingiustificata violenza, in particolare lo è stato per un uomo di principi come Lorenzo. Naturalmente nessuno deve sentirsi responsabile per questa morte, ma penso anche che nessuno debba sentirsi non coinvolto in questa vicenda. Vorrei che la morte di Lorenzo non fosse stata vana e che venisse scritta la parola fine alle incertezze normative, ai controlli capestro alle associazioni sportive, per permettere una volta per tutte alle realtà sane e propositive come Sportware di portare avanti con coraggio e passione la promozione dello sport in tutte le sue forme. Ciò che è accaduto spero che sia lo spunto, lo dico a me innanzitutto, per fermarsi un momento a pensare che non possiamo cambiare l'ordine delle cose, certo, ma possiamo contribuire ognuno a modo nostro, ognuno per il ruolo che riveste nella vita privata e in quella professionale, a riconoscere nell'altro sé stessi rispettandolo nei suoi principi, passioni e ideali e, soprattutto, seguendo, nell'occasione del confronto, il rispetto di quelle regole di onestà e di correttezza che non sono scritte da nessuna parte, ma che sono certa siano dentro ognuno di noi”.Un incontro dunque esaustivo, ricco di significati, teso a ricordare lo sforzo profuso da Lorenzo negli anni, proiettando l’organizzazione sportiva osimana verso un futuro solido e ricco di novità. “Perché Lorenzo ci ha lasciato un’enorme eredità e noi non possiamo tradirlo” ha rimarcato Fabrizio Farinelli. “Il gusto della competizione, il rispetto per l'avversario e anche l'accettazione della sconfitta: questi elementi lo hanno sempre contraddistinto sia nel campo di gioco che in quello della vita”. Due ore di passione che hanno smentito ogni illazione e rilanciato l’attività della Sportware, oggi più che mai. Perché, come hanno concluso gli oratori, “ci salutiamo nella profonda consapevolezza che la Sportware c’è stata, c’è, ma, soprattutto, ci sarà nel nome e in memoria di Lorenzo Manuali”.E la storia non finisce di certo qui, come sottolineato dalla dottoressa Zagaglia: “Il nostro studio segue la Sportware da molti anni e, insieme, abbiamo deciso di avviare un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate, nella convinzione che quanto verbalizzato non corrisponda al vero. La Sportware ha sempre promosso i valori di amicizia e rispetto delle regole, non possiamo accettare che venga disconosciuto lo status di sportività a questa associazione. Ci sono troppe regole incerte e di dubbia interpretazione, norme che hanno colpito nell’animo una persona sensibile come Lorenzo e che noi combatteremo davanti ad un giudice. Di certo, questo lo gridiamo con fierezza, Lorenzo Manuali non ha lasciato debiti a nessuno, tanto meno la Sportware è debitore di qualcuno. E questo, amici, è un dato di fatto incontrovertibile”.
Il Gruppo Consiliare Lega Nord Marche, non parteciperà al Consiglio convocato questo pomeriggio alle 17 presso la Sala Consiliare del Comune di Fermo "per non legittimare un atto irrituale e strumentale, per non dire opportunistico.Avremmo apprezzato che tale iniziativa di vicinanza dell'istituzione regionale alle famiglie e al territorio" dicono i consiglieri regionali Zura Puntaroni, Zaffiri e Malaigia "fosse stata attuata, da questa stessa maggioranza, già in passato per le innumerevoli vittime italiane che hanno subito violenze da cittadini stranieri.Tra queste ricordiamo il ventitreenne marchigiano Antonio De Meo, ucciso a pugni da due giovani rom, nel tentativo di sottrargli la bicicletta con cui si recava al lavoro come cameriere presso un albergo della zona".
Ai nastri di partenza il 15° raduno nazionale Gemelli a Cingoli. Un fine settimana all’insegna dello stare bene insieme, dello sport e della socializzazione. Da venerdì 15 a domenica 17 luglio, il centro vacanze Verde Azzurro, a San Faustino di Cingoli, ospiterà i gemelli provenienti da tutta Italia e non solo. Una famiglia belga in vacanza, giusto per citare l’ultimo caso, ha iscritto immediatamente i propri figli al raduno. “E, sicuramente, non sarà l’unico caso”, fanno sapere gli organizzatori della manifestazione, i gemelli Pietro e Paolo Pavoni di San Severino Marche.Alla presentazione dell’iniziativa, avvenuta nella sede del comune di Cingoli, sono intervenuti il sindaco Filippo Saltamartini e Maila Rosetti del Verde Azzurro, nuova location della manifestazione. “Il villaggio, immerso nelle colline delle Marche, sarà protagonista assieme ai gemelli del raduno di quest’anno che, lasciando le ormai tradizionali sponde dell’Adriatico, ha lanciato a se stesso e ai partecipanti una nuova sfida: rinnovarsi nel solco della continuità e sotto il segno – vincente – dei gemelli”, le parole degli organizzatori.“Del resto - ha sottolineato Maila Rosetti - il luogo che accoglie il raduno è ideale per trascorrere una vacanza in relax tra sport e divertimento grazie al parco acquatico, agli impianti sportivi, al ristorante-pizzeria, al residence con appartamenti e bungalow”. Come detto, anche per questa edizione è previsto l’arrivo di decine e decine di coppie, o addirittura tris, di gemelli – di ogni età, ma soprattutto giovani – provenienti non solo da diverse Regioni d’Italia, ma anche dall’estero, come ben testimoniato dalla famiglia belga in vacanza nelle Marche, che, entusiasta per l’iniziativa, ha già iscritto i propri figli al raduno. E loro non saranno certo gli unici stranieri della tre giorni a San Faustino. Il sindaco Filippo Saltamartini, lieto di accogliere la manifestazione, ha esortato gli organizzatori a sposare questa scelta anche in futuro, per legare così l’immagine di Cingoli – Balcone delle Marche – a quella del Raduno nazionale gemelli.Il compito di illustrare il programma è spettato a Pietro e Paolo Pavoni. “Si parte venerdì 15 luglio, alle 10:40, con le iniziative, per grandi e piccoli, del mini club; alle 11.30, gioco dell’aperitivo; alle 12, Acquasplash; alle 15.30, gioco del caffè; alle 16, tornei di animazione e a seguire balli di gruppo in piscina; alle 20, cena di benvenuto con tutti i gemelli e i loro accompagnatori; alle 21, show al disco-pub con karaoke, barzellette, balli e scherzi. Il giorno successivo il ritrovo è stato fissato per le 9 nella “Città dei Gemelli” per la formalizzazione delle iscrizioni, come sempre gratuite. Interviste, foto e riprese tv da parte dei giornalisti; musica di sottofondo e intrattenimento radiofonico. Poi, tanti giochi fino all’ora di pranzo. Alle 15.30, staffetta con i gemelli in piscina; alle 16, torneo di beach volley; alle 17.30, preparativi per lo spettacolo serale; alle 20, cena e a seguire la kermesse dei gemelli con sfilate ed esibizioni nello splendido anfiteatro del villaggio Verde Azzurro. La serata si concluderà con l’elezione di misses e misters Raduno 2016. Infine, la giornata conclusiva di domenica 17 luglio si aprirà alle 9 con il ritrovo alla “Città dei Gemelli”; poi, giochi di gruppo, Acquasplash, tornei e balli in piscina fino a sera. Chiuderà l’evento la tradizionale cena di saluto, in programma alle 20, fra tutti i gemelli e gli accompagnatori presenti”.Per informazioni: Pietro e Paolo Pavoni, telefono 340.4078281.
"È stata la sinistra con questo sporco razzismo al contrario, a soffiare sulla fiamma dell'odio e dell'intolleranza. Sono loro ad aver seminato il seme del razzismo dove prima non c'era": parole e musica di Paolo Diop, il 29enne senegalese da tempo residente a Macerata, iscritto a Casapound, dopo i fatti di Fermo. Paolo il "negro", perchè non vuole essere chiamato "di colore" ci è andato giù pesante, contro ogni schema del politicamente corretto.Un post, il suo, che ha scatenato più di una polemica, e, oltre ad attirargli addosso insulti e minacce di ogni tipo (provenienti, come confermano gli screenshot che pubblica sul suo profilo Facebook soprattutto da connazionali e da stranieri che si sentono traditi dal suo comportamento), lo ha portato alla ribalta nazionale. E oggi è uscita una sua lunga intervista sulle pagine de Il Giornale. E le sue dichiarazioni sono come vento che soffia su un fuoco ancora acceso."Con le politiche migratorie che portano gli italiani ad essere in seconda posizione nelle politiche sociali dello Stato, la sinistra non fa che alimentare le tensioni sociali che sfociano in questi fatti. Gli italiani sono stanchi di essere vittime a casa loro" dice Paolo Diop, aggiungendo che Emmanuel non è vittima del razzismo ma della sinistra e dei buonisti: "Sono loro ad averlo "ucciso", tra virgolette, con questa politica migratoria che alimenta la guerra tra poveri. Che alimenta l'odio. È la sinistra italiana ad aver creato il razzismo. Quello italiano è un popolo che viene condotto al razzismo. È esausto e non ce la fa più".Sulla proposta di offrire la cittadinanza alla vedova di Emmanuel, Diop dice che "Se è davvero fuggita da Boko Haram, allora è giusto. Ma se è solo per pietà e pena, per quello che è successo, allora no. Sarebbe una discriminazione verso gli altri richiedenti asilo. Non dobbiamo cedere ai pietismi: qui bisogna solo punire chi ha commesso il reato, non bisogna dar premi alla moglie". E, infine, nello specifico sui fatti di Fermo dice: "Se Mancini ha pronunciato quelle parole, sono da condannare. Ma prima di esprimere un giudizio bisogna sapere esattamente come sono andate le cose. Bisogna capire se il nigeriano ha aggredito per primo oppure no. Comunque, se io cammino per strada e ricevo un insulto razziale, volto le spalle e continuo per la mia strada. Non ho bisogno di mettermi a dare calci e pugni".E non torna certo indietro. Anzi. Proprio stasera ha scritto ancora un post: "Dopo la mia intervista la Kyenge ha commentato così: "È solo un bianco abbronzato"! Daltonica!".La polemica è servita.
Da Silvia Spinaci, responsabile Cisl Macerata, riceviamoDopo l’ok del Ministro Franceschini è ufficiale: l’intera provincia di Macerata, ad eccezione di pochi comuni, è fuori da qualsiasi distretto turistico. Un’esclusione pesante perché compromette la possibilità del territorio di sviluppare il sistema turistico attraverso l’accesso a investimenti, incentivi, filiere di credito, agevolazioni fiscali e progetti pilota.Si tratta di un’evidente assurdità, ma anche di una chiara sproporzione: i sette distretti turistici individuati dalla Regione Marche e presentati all’approvazione ministeriale coprono in maniera adeguata le altre quattro province marchigiane, mentre lasciano quasi del tutto scoperta l’area maceratese. La provincia di Ascoli è coperta da tre distretti (il preesistente distretto Piceno e i neonati Marche Picene e Marche Sud), Fermo può anch’essa giovarsi di due distretti (quello istituito per le città di Fermo e Porto San Giorgio e l’aggregato Marche Picene che include diversi comuni del fermano), Ancona vanta il distretto dell’Appennino Umbro-Marchigiano per il fabrianese e quello della Riviera del Conero, infine nel pesarese un nuovo distretto è stato individuato attorno al capoluogo. Nella nostra Provincia si salvano solo Recanati, Porto Recanati e Potenza Picena inseriti nel distretto del Conero e Monte San Martino associato a Marche Picene.Ma è la Regione che si è dimenticata di tener conto dell’indiscutibile potenziale turistico del territorio maceratese o è il nostro territorio che non è stato in grado di farlo valere?Leggendo la delibera della Giunta Regionale di individuazione dei distretti, la domanda è d’obbligo.La norma che disciplina l’istituzione e la delimitazione dei distretti prevede, infatti, che esse siano effettuate dalla Regione entro il 30 giugno 2016 d’intesa con il Ministero dei Beni Culturali e dei Comuni interessati, su richiesta delle imprese del settore turistico operanti nel territorio. A tal fine i territori interessati dovevano costituirsi in associazioni e richiedere alla Regione l’indizione di una Conferenza dei Servizi.Dai documenti istruttori si evince che nessuna associazione del territorio maceratese abbia chiesto alla Regione Marche l’indizione della Conferenza dei Servizi per avanzare la propria candidatura. Davvero un “peccato” visto che gli altri territori sembrano aver avuto gioco facile, visto che tutte le associazioni territoriali che hanno presentato richiesta hanno ottenuto il riconoscimento del relativo distretto.La Cisl verificherà a livello regionale le motivazioni dell’esclusione, anche chiedendo un incontro all’Assessore al Turismo Pieroni, ma al contempo riteniamo necessario che i soggetti del nostro territorio, a partire dai Sindaci dei Comuni più grandi e a più forte vocazione turistica e dal sistema locale delle imprese turistiche, valutino se davvero hanno giocato bene le proprie carte.Davvero, come sembra dagli atti, non è stata costituita un’associazione territoriale maceratese per avanzare la candidatura a distretto turistico? Se così fosse, oltre alla disattenzione della Regione dovremmo lamentare soprattutto l’incapacità di Macerata di fare rete, riunirsi attorno a una regia e a un progetto condiviso e creare le sinergie necessarie per essere competitiva su un piano regionale e attrarre investimenti e fondi necessari per lo sviluppo del territorio.
Ancora una tragedia, ancora un imprenditore che si toglie la vita.A Porto Sant'Elpidio, Roberto Moretti, 38 anni, si è ucciso impiccandosi in un'abitazione in via Trentino. Era il titolare con la famiglia di una storica azienda di accessori per calzature. Per lui, malgrado i soccorsi tempestivi, non c'e' stato niente da fare. Lascia una figlia di quattro anni avuta dalla sua compagna. Moretti per qualche tempo aveva lavorato presso una pizzeria, ma poi aveva deciso di rientrare nell'azienda di famiglia. Un ragazzo d'oro, generoso e gentile come lo definiscono tutti gli amici. Ancora da chiarire i motivi che hanno portato il 38enne a prendere la tragica decisione, ma non si esclude che la crisi economica possa aver avuto un peso determinante.
Fp Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Fiadel, hanno revocato lo sciopero previsto per il 13 e 14 luglio. Ieri 10 luglio 2016, a Roma, è stata siglata l'intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori delle aziende pubbliche dell'igiene ambientale aderenti a Utilitalia. Resta invece confermata l'astensione dal lavoro nelle stesse date per i lavoratori delle aziende private aderenti a Fise-Assoambiente.Il contratto, che decorre dal 1 luglio 2016 e scade il 30 giugno 2019, riguarda circa 50 mila lavoratori addetti al settore e attendeva di essere rinnovato da 30 mesi. "Siamo molto soddisfatti del risultato - dichiarano le organizzazioni sindacali nazionali - che è stato ottenuto anche grazie alla massiccia adesione dei lavoratori ai due scioperi nazionali del 30 maggio e 15 giugno scorsi, nonché grazie al contributo offerto dall'Anci. Questa intesa contribuisce al rilancio del settore, migliorando la qualità dei servizi ai cittadini"."L'intesa - spiegano Fp, Fit, Uilt e Fiadel - prevede un aumento a regime di 120 euro e un'una tantum per la vacanza contrattuale di 200 euro in due parti. Inoltre nei 120 euro sono inclusi contribuiti per il welfare contrattuale a totale carico dell'azienda e distribuiti come indennità integrativa, la previdenza complementare generalizzata, l'assistenza sanitaria integrativa, il fondo di solidarietà bilaterale e il fondo salute e sicurezza".Tra le altre cose l'intesa rafforza la clausola sociale a tutela dei lavoratori nei cambi di appalto e nei casi di licenziamento individuale. "Il prossimo passo - precisano i sindacati - è sottoporre l'intesa a consultazione certificata dei lavoratori, come previsto dal testo unico sulla rappresentanza 10 gennaio 2014. A questo punto auspichiamo - concludono le organizzazioni sindacali - che anche Fise-Assoambiente ascolti le richieste dei lavoratori e torni al tavolo di trattativa quanto prima, in modo da giungere a una rapida firma anche del Ccnl delle aziende private".
E' terminata l'udienza di convalida per Amedeo Mancini, il 39enne fermato per omicidio preterintenzionale con l'aggravante dell'odio razziale per la morte del migrante nigeriano Emmanuel Chidi Nnamdi, che aveva reagito agli insulti razzisti rivolti alla sua compagna. Mancini, difeso dall'avvocato Francesco De Minicis, è stato fatto uscire da un ingresso secondario del Tribunale di Fermo e riaccompagnato, a bordo di un cellulare della Polizia penitenziaria, nel carcere di Marino del Tronto. Il gip Marcello Caporale si è riservato qualche ora per decidere se scarcerare Mancini.Amedeo Mancini "riconosce di avere una responsabilità morale ma non giuridica" nella morte del migrante nigeriano Emmanuel Chidi Nnamdi, per questo "mette a disposizione tutto quello che ha, un terzo di casa colonica e un pezzettino di terra lasciatagli dal padre, a disposizione della vedova". Lo ha detto il difensore dell'ultrà, in stato di fermo per omicidio preterintenzionale con aggravante razzista, l'avvocato Francesco De Minicis, che non ha formalizzato la richiesta di arresti domiciliari, e si è rimesso alle valutazioni del giudice.Mancini ha confermato la sua versione dei fatti. Lo ha riferito il suo legale, avvocato Francesco De Minicis, parlando con i giornalisti che gli chiedevano i motivi della brevità dell'udienza di convalida, durata meno di due ore. Secondo De Minicis, Mancini ha ammesso di aver insultato la compagna di Emmanuel, Chinyere, chiamandola "scimmia africana", e di essersi difeso con un pugno quando il giovane nigeriano lo ha aggredito. "Ha anche ribadito di non avere nessuna intenzione di uccidere - ha concluso l'avvocato" (Ansa)