Da Legambiente Marche riceviamo
È stata approvata nei giorni scorsi in Consiglio Regionale la legge che prevede la semplificazione burocratica per accelerare la ricostruzione post sisma.
“Con stupore e sgomento apprendiamo che, invece di lavorare in squadra con i comuni, gli enti locali e le forze sociali, la Regione Marche ha deciso di prendere la scorciatoia della deroga al Piano Paesistico Ambientale Regionale, ai Piani Territoriali Coordinamento provinciali e ai Piani Inquadramento Territoriali, frutto di tanti anni di maturazione della coscienza ambientale e della gestione del rischio idrogeologico, sismico e da alluvioni, pensando così di velocizzare la ricostruzione - dichiara Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche -. Se questo era l’obiettivo bastava, come prevede la stessa legge, assegnare al comune la centralità nell’azione di predisposizione della variante e la conferenza dei servizi, e la validità delle norme del PPAR anche per i comuni che non hanno adeguato ad esso lo strumento del piano urbanistico, e non prevedere la sua deroga. Inoltre, questa legge non parla mai della necessità di frenare lo spaventoso consumo di suolo che interessa la nostra regione, e che in questo momento minaccia soprattutto le aree del cratere, e accredita l’idea che la tutela del territorio e dell’ambiente sia un freno alla ricostruzione. Un segnale sbagliato perché i piani e gli istituti di tutela sono la base per l’obiettivo principale su cui tutti concordano, cioè quello di tornare ad abitare l’Appennino in sicurezza. Una proposta di legge che tra l’altro potrà solo parzialmente perseguire il suo obiettivo visto che inevitabilmente gli istituti di tutela nazionali (beni culturali e ambientali, vincoli idrogeologici, norme per la salvaguardia dei parchi e delle riserve), e quelli europei (SIC, ZPS e Rete Natura 2000), rimangono inaggirabili e si ripresenteranno con tutta la loro portata alla conferenza dei servizi. Tutto questo è ancora più strano visto che siamo in attesa delle linee guida per la ricostruzione da parte del comitato tecnico e di quelle per la ricostruzione dei centri abitati dell’architetto Stefano Boeri, entrambi nominati dal commissario straordinario Vasco Errani, e della definizione della microzonazione. Inoltre apprendiamo che il testo della legge è frutto di un percorso di confronto e consultazione con il territorio di cui non abbiamo avuto notizie”.
“Nel processo di ricostruzione post sisma - aggiunge la Presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni - è fondamentale coinvolgere le comunità locali, perché solo attraverso un protagonismo e una partecipazione attiva dei cittadini si potrà davvero far ripartire questi territori in maniera più forte, rilanciando allo stesso tempo una nuova idea di sviluppo e benessere dell’Appennino centrale capace di invertire il fenomeno dello spopolamento di queste aree aggravato dal sisma. E in questa partita siamo convinti che l’attenzione al patrimonio storico culturale e a quello naturale paesaggistico possono dare un grande contributo alla ripresa e allo sviluppo delle attività economiche locali di questi territori”.
Per Legambiente, inoltre, sono centrali alcuni passaggi e alcune scelte che possono contribuire all’accelerazione della ricostruzione delle comunità, delle economie e degli edifici.
Beni Culturali: è necessario portare a termine i lavori di recupero e messa in sicurezza dei beni culturali ancora sotto le macerie, attraverso un cronoprogramma delle priorità e delle urgenze su cui intervenire. Inoltre è necessario potenziare la presenza dei funzionari del Mibact per il monitoraggio, controllo e messa in sicurezza delle macerie di interesse storico-architettonico per recuperare i materiali di pregio e per accelerare le operazioni di rimozione delle macerie, anche attraverso l’utilizzo dei volontari del Gruppo Protezione Civile Beni Culturali di Legambiente Marche che hanno operato nel recupero delle macerie lo scorso dicembre a Posta, in provincia di Rieti.
Inoltre è fondamentale avviare un piano di riordino e gestione dei depositi temporanei delle opere recuperate per iniziare un percorso di restauro, valorizzazione e fruizione dei beni culturali. Questo è un passo fondamentale per iniziare a ricostruire la comunità e strutturare percorsi di rinascita e ritorno dei cittadini, dei turisti e dell’economia locale nelle aree colpite. Legambiente, nel corso dell’emergenza aquilana, oltre ad avere collaborato al recupero dei beni culturali, ha partecipato concretamente alla gestione dei depositi in cui sono state ricoverate le opere d’arte sottratte alle macerie.
Macerie: nessuna ricostruzione potrà partire senza aver prima rimosso completamente le macerie. I numeri stimati sui detriti presenti in strada sono sicuramente al ribasso e i tempi previsti per la rimozione troppo ottimisti. Mantenendo alta l’attenzione e il rispetto delle normative a tutela della salute e dell’uomo, crediamo necessario accelerare i tempi della rimozione. Riteniamo, inoltre, che la logistica per il trattamento delle macerie possa essere migliorata, anche attraverso accordi con privati, con l’obiettivo di ridurre gli spostamenti dei mezzi e il conseguente risparmio economico e ambientale.
Scuole: lavorare per la realizzazione di scuole di ambito sovracomunale significa iniziare a costruire la comunità dell’Appennino, in grado di fare rete, mettere insieme consapevolezze e identità territoriali, per porre le basi di una comunità più forte e coesa, in grado di ricostruire e offrire servizi più innovativi, più competitivi e attrattivi.
Nuovi centri di aggregazione e di produzione culturale intercomunali, spazi di integrazione e superamento dell’isolamento delle aree interne, luoghi multifunzionali di interesse per tutta la comunità. Questa è l’idea che sta alla base di scuole capaci di futuro e in grado di essere reali motori culturali, capaci di costruire competenze nuove, di lavorare sull’integrazione ed essere un servizio innovativo in grado di rispondere alle esigenze di un Appennino contemporaneo, che sa guardare con coraggio alla ricostruzione e al futuro.
Partecipazione: per una vera rinascita e ripartenza di tutto il territorio regionale, riteniamo indispensabile il reale coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini, delle forze sociale ed economiche al processo di ricostruzione. Una ricostruzione che sarà lunga e faticosa, visto che riguarderà non solo gli aspetti urbanistici ma anche e soprattutto quelli legati alla tenuta della comunità e al ripensamento di modelli economici in grado di superare le difficoltà che già l’Appennino stava vivendo prima del 24 agosto. Per fare questo siamo convinti che la partecipazione debba essere la più ampia e coinvolgente, attraverso momenti di ascolto e condivisione. Riteniamo indispensabile, e per questo chiediamo alla Regione, di aprire un tavolo per la ricostruzione che veda la partecipazione di tutta la comunità marchigiana, per ripartire insieme e costruire una regione più forte e più compatta.
E' di pochi giorni fa il comunicato stampa dell'Autorità Garante per le Comunicazioni, riferito alla nuova delibera che prevede agevolazioni tariffarie per telefonia fissa e mobile, a favore di cittadini ed imprese delle zone colpite dagli eventi sismici di agosto ed ottobre 2016.
Cosa prevede la delibera -
La delibera 235/17/cons riconosce il diritto alle agevolazioni non soltanto ad utenti ed imprese le cui abitazioni e sedi sono state dichiarate inagibili a seguito dei terremoti che hanno colpito il centro Italia, ma a tutte le imprese indipendentemente dalla fisica inagibilità dei fabbricati, al fine di fornire sostegno alle comunità le cui attività, anche economiche, sono state fortemente pregiudicate dagli eventi sismici.
In particolare, per utenti e imprese titolari di servizi di rete fissa la cui abitazione o sede è agibile, l’Autorità ha disposto la rateizzazione dei pagamenti sospesi per i mesi di effettiva utilizzazione del servizio e lo storno delle fatture sospese per i mesi di mancata utilizzazione, in cui la linea è risultata silente.
Per gli utenti e imprese titolari di servizi di rete fissa, che hanno ancora abitazione o sede in condizioni di inagibilità, l’Autorità ha previsto lo storno delle fatture sospese per tutti i mesi in cui non hanno usufruito del servizio e la possibilità gratuita di recesso dal servizio o di trasloco della linea.
Sono previste anche agevolazioni sulle utenze mobili, posto che a seguito degli eventi sismici, l'inagibilità di molte abitazioni ha fatto sì che sia diminuita la fruizione dei servizi di rete fissa, mentre il ricorso alla telefonia mobile ha inevitabilmente avuto un concreto incremento, andandosi a configurare quale servizio sostitutivo della telefonia fissa assumendo caratteristiche di servizio essenziale ad assicurare alle popolazioni il soddisfacimento delle ragionevoli esigenze di comunicazione. Per gli utenti e imprese titolari di servizi di rete mobile, che hanno l’abitazione e sede inagibile, si prevede lo sconto, per sei mesi, del 50% della spesa sostenuta e l’erogazione di un bonus mensile di 1GB per il servizio dati.
I titolari di imprese possono, a prescindere dall’agibilità della sede, avvalersi, a scelta, di uno sconto del 50% sui servizi di rete fissa o mobile.
Gli operatori, che già hanno spontaneamente offerto bonus e sconti alle popolazioni colpite, potranno farsi carico interamente o parzialmente dei costi delle agevolazioni. Previa autorizzazione dell’Autorità i costi non sostenuti saranno distribuiti sull’intera clientela (ad esclusione dei clienti terremotati, dei disabili e delle fasce a basso reddito), ricorrendo ad una maggiorazione una tantum, che dovrà essere di ridotta entità.
Gli operatori saranno ovviamente tenuti a fornire dettagliate informazioni agli utenti circa l’eventuale applicazione della maggiorazione.
Le agevolazioni hanno durata semestrale.
A partire dal 13 luglio 2017, data di pubblicazione della delibera sul sito web di Agcom:
- utenti ed imprese hanno 60 giorni di tempo per richiedere le agevolazioni tramite idonea istanza, presentando la relativa documentazione: copia dell’atto di certificazione dell’Autorità comunale competente che attesti l’inagibilità del fabbricato con autocertificazione in cui viene dichiarata la data dell’evento sismico che ha reso inagibile l’abitazione;
- gli operatori hanno 90 giorni di tempo per rendere disponibili le agevolazioni richieste.
“Un buon risultato ottenuto a seguito delle nostre numerose sollecitazioni che lamentavano i vari ritardi nella previsione di una determinazione chiara ed efficiente delle tariffe agevolate previste per i cittadini dei territori colpiti dal sisma, ritardi che hanno determinato non poca confusione e disagi agli utenti. Le problematiche relative alle utenze domestiche segnalate presso i nostri sportelli sono numerosissime. Basti pensare che alcuni operatori hanno continuato a fatturare nonostante avessero ricevuto richieste di sospensione, reclami e domande di conciliazione da parte degli utenti coinvolti negli eventi sismici e che, in qualche caso, utenti con domiciliazione bancaria delle bollette si sono trovati a sostenere costi per utenze non utilizzate in quanto ubicate in abitazioni dichiarate inagibili o addirittura distrutte” dichiarano Cristiana Tullio Presidente Provinciale Federconsumatori Macerata e Alessandra Fioravanti Responsabile territoriale dell’Adiconsum Macerata.
“Il termine di 60 giorni stabilito per la presentazione delle istanze, tuttavia, risulta troppo breve considerando la scarsa pubblicità della delibera e l’avvicinarsi del periodo di ferie nel mese di agosto per moltissimi utenti, e si ritiene opportuna una richiesta di proroga dei termini – prosegue Alessandra Fioravanti Responsabile territoriale dell’Adiconsum Macerata.
“Auspichiamo che quanto disposto nella delibera venga rispettato dalle aziende onde evitare di ricorrere ad ulteriori reclami da parte dei cittadini già gravati da stress e disagi post sisma e che le agevolazioni tariffarie previste, possano aiutare concretamente la ripresa delle comunità per il superamento delle difficoltà collegate al riavvio delle attività economiche danneggiate e garantire la permanenza delle popolazioni in queste zone, conclude Cristiana Tullio Presidente Provinciale Federconsumatori Macerata.
Raccomandiamo di inviare i documenti per la richiesta delle agevolazioni in maniera TRACCIABILE ossia tramite pec o raccomandata AR.
E' in arrivo la terza edizione di Music Gallery. Iscrizioni aperte fino al 24 settembre per il concorso musicale riservato ai nuovi talenti e aperto a tutti i generi musicali!
Il Concorso nasce nel 2015 da un'idea della dott.ssa Pasqualina La Gioia, Direttrice delle Gallerie Auchan delle Marche, sempre alla ricerca di format e progetti che diano ampio spazio ai giovani e alle loro aspirazioni, un format reso possibile dalla produttiva collaborazione con l'agenzia di marketimg e comunicazione Peaktime di Alvin Crescini.
L'obiettivo di Music Gallery è fornire ai partecipanti la possibilità di avviamento nel mondo della musica, cercando di offrire un'esperienza artistica e professionale attraverso anche il confronto con esperti del settore musicale, media e pubblico.
Tutti i partecipanti avranno la possibilità di mettere in luce le proprie qualità e capacità artistiche e la giuria garantirà ad ogni artista un ascolto critico ed un confronto costruttivo offrendo suggerimenti e consigli.
Faranno parte della giuria aristi di fama nazionale ed internazionale: Ricky Portera, Marco Ligabue, Omar Pedrini, Linda. A presidere questa grande squadra di professionisti la leggenda della musica italiana MOGOL.
Sarà proprio Mogol ad assegnare, a suo insindacabile giudizio, il premio più ambito: la borsa di studio presso il CET – Centro Europeo di Toscolano, (la scuola di Mogol) dove il vincitore parteciperà ad un corso della durata di 15 giorni affiancato dai prestigiosi tutor.
Inoltre sono previste borse di studio per la registrazione del brano inedito, borse di studio per la scuola di canto, trofei e soprattutto TUTTI i concorrenti ammessi al concorso potranno partecipare all’imperdibile Seminario che terrà MOGOL domenica 29 ottobre presso la bellissima Cappella della Congrega dei Contadini a Potenza Picena durante lo svolgimento del Mugellini Festival, Rassegna di Musica e Arte.
Un’edizione da non perdere! Tutte le informazioni su www.music-gallery.it
Partners dell'iniziativa Rossini Pianoforti, Infissi Design e EKO.
A raccontare la terza edizione di Music Gallery i media partner Radio Linea Numero Uno ed èTV.
Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato con 19 voti a favore, 6 contrari (Lega Nord e Movimento 5 Stelle), un astenuto (Elena Leonardi di Fdi) la proposta di legge contenente disposizioni "relative all'esercizio delle funzioni regionali concernenti la prevenzione vaccinale". Il testo è stato completamente emendato rispetto a quello originario, che aveva anche una titolazione diversa. La legge prevede che l'Asur provveda all'accertamento, la contestazione e l'irrogazione delle sanzioni previste dal decreto legge 73/2017. La Regione "riconosce la vaccinazione come fondamentale strumento di prevenzione e sostiene interventi finalizzati ad assicurare l'attuazione degli obblighi vaccinali"; attraverso L'Asur "promuove e organizza campagne informative rivolte alla cittadinanza, predispone opuscoli informativi e attiva un numero verde regionale" per fornire informazioni.
"Una mamma che era fra il pubblico, e che ha come unica colpa quella di essere a favore dei vaccini, è stata accerchiata e aggredita verbalmente" fuori dall'Aula del consiglio regionale delle Marche. Lo ha detto il consigliere Fabrizio Volpini (Pd), presidente della Commissione Salute, al termine della votazione della legge sui vaccini, che è stata approvata a larga maggioranza. I lavori del Consiglio, che ha approvato oggi una pdl contenente disposizioni "relative all'esercizio delle funzioni regionali concernenti la prevenzione vaccinale", sono stati seguiti da molti cittadini, per la maggior parte freevax, che hanno contestato alcuni interventi ma, a parte alcuni momenti di tensione, non si sono registrati incidenti, grazie anche alla vigilanza interna che ha contenuto le proteste. Fuori dall'aula, dove sarebbe avvenuta l'aggressione alla mamma, c'erano una pattuglia di carabinieri e un mezzo della polizia. (ANSA)
La giunta regionale ha assegnato all'Asur una somma di circa 20 milioni di euro per provvedere, in base alla rendicontazione presentata, alla liquidazione delle minori entrate e maggiori costi relativi agli interventi sanitari sostenuti dalle strutture e dall'Asur stessa, durante gli eventi sismici dello scorso anno.
Un provvedimento che comprende, tra gli altri interventi, l'esenzione del ticket a favore delle popolazioni terremotate e il Piano straordinario di assunzioni a tempo determinato di 68 unità di personale sanitario e tecnico per le necessità delle aree vaste 3, 4 e 5 corrispondenti agli 87 comuni ricompresi nel cratere sismico.
"Le misure in materia di assistenza farmaceutica e di assistenza specialistica ambulatoriale adottate - ha spiegato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli - hanno rappresentato e rappresentano ancora una concreta risposta al disagio dei cittadini e la Regione ha stabilito di farsi carico della quota di compartecipazione alla spesa sanitaria". (Ansa)
Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha ricevuto oggi dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, una lettera nella quale, a causa di motivi strettamente personali, chiede di poter essere sollevato dall'incarico attualmente ricoperto.
Il premier ha quindi indicato in Angelo Borrelli, vice di Curcio, come nuovo Capo del Dipartimento. Questo ruolo, scrive Curcio nella lettera di dimissioni, "è unico, necessariamente assorbente e totalizzante per chi lo ricopre, dati tutti i rischi presenti sul territorio italiano e il complesso ma strepitoso sistema di componenti e strutture operative che ruota intorno al Dipartimento stesso". "Tutte le energie devono essere dedicate a svolgere nel miglior modo possibile questa funzione senza soluzione di continuità, giorno e notte, h24. Purtroppo, per motivi strettamente personali, non sono più, in questo momento, nella possibilità di garantire il cento per cento della mia concentrazione e del mio impegno per continuare a ricoprire tale ruolo". (Ansa)
Domenica 30 luglio al ristorante Zi Nenè di Loreto si è costituita l’associazione Radicali Marche, votando il proprio statuto, gli organi politici e la mozione di indirizzo.
Il segretario è Enzo Gravina, già membro del comitato di Radicali Italiani; il tesoriere è Mattia Morbidoni, giovane consigliere comunale a Chiaravalle che recentemente ha manifestato una spiccata sensibilità sui temi etici nel proprio comune, ottenendo l’approvazione del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.). Chiude il triumvirato politico la presidente Raffaella Stacciarini, giovane militante radicale.
Tra i 22 costituenti ci sono alcuni radicali storici che hanno già dimostrato l'importanza dell'esperienza e altri politicamente o anagraficamente più giovani, tutti accomunati dalla volontà, come indicato nella mozione approvata a larga maggioranza, “di supportare l'azione politica e le campagne dei soggetti radicali e delle associazioni dell'area, nonché a contaminare la politica locale con le istanze liberali, liberiste, libertarie e radicali per l'affermazione dello stato di diritto”.
L'attività radicale nelle Marche era già iniziata con la campagna "Ero Straniero – l'umanità che fa bene" promossa da Emma Bonino, raccogliendo le firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare e tentando di informare i concittadini che esiste un modo umano per superare "l'emergenza immigrazione", trasformando quello che per molti è un problema in una opportunità per il nostro paese. La nuova associazione Radicali Marche rafforzerà questo impegno fino al termine della campagna (previsto per ottobre 2017), pur essendo chiamata – dalla mozione – a portare avanti un progetto politico ambizioso per il primo anno di attività.
Fin da “subito” intende infatti contribuire affinché l’azione, per quanto ancora solo simbolica, del Tribunale delle Libertà Marco Pannella, istituito dal Partito Radicale, che ha recentemente posto in stato di accusa lo stato italiano per l'inadeguata e criminale gestione del post terremoto, permetta di sollecitare gli attori istituzionali al rispetto della legge e dei propri impegni, velocizzando il superamento dell’emergenza abitativa e produttiva.
Gli iscritti a Radicali Marche sono riusciti, attraverso un dialogo costruttivo, a superare le divisioni tra il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito e parte della Galassia Radicale decidendo – come indicato nello statuto - di aderire a Radicali Italiani e chiedere la Federarazione al PRNTT.
Infine, sarà importante la condivisione di obiettivi e la sinergia con l'Associazione Luca Coscioni: il segretario della cellula Coscioni di Ancona, Renato Biondini, è uno dei promotori della nuova associazione e la mozione impegna tutti gli iscritti ad adoperarsi per l'istituzione del registro del testamento biologico regionale.
Per seguire le iniziative di Radicali Marche: http://facebook.it/radicalimarche
Da domani lunedì 7 agosto sono prenotabili in tutti gli uffici anagrafe dei Comuni del cratere della provincia di Macerata (ad esclusione del capoluogo) i biglietti gratuiti messi a disposizione dall'Associazione Arena Sferisterio e dall'azienda Vemac per la recita di Aida del 14 agosto.
I biglietti possono essere prenotati anche recandosi presso la biglietteria dei Teatri di Macerata negli orari di apertura: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 (piazza Mazzini 10, Macerata). Chi prenota presso la biglietteria dei Teatri può ritirare subito il proprio biglietto, mostrando la carta d’identità, mentre chi lo fa presso il proprio Comune di residenza potrà ritirare il biglietto all'arrivo in teatro.
Per i Comuni sopra a 10mila abitanti sono disponibili 24 ingressi, 16 per i Comuni oltre i 5000, 10 per quelli con meno di 5000 abitanti. I biglietti saranno assegnati in base all'arrivo delle prenotazioni, senza distinzione di settore, in base alla disponibilità, fino al raggiungimento di 500 posti. Le prenotazioni possono essere effettuate fino alla giornata di venerdì 11 agosto, alle ore 12.
Per lunedì 14 agosto sarà organizzato un servizio navette. Ogni Comune avrà un punto di raccolta per le navette messe a disposizione gratuitamente da Contramobilità, che sosterrà l’intero costo dei trasporti. Sono previste anche due navette che faranno il tragitto dalle città sulla costa dove ad oggi sono ancora ospitati numerosi terremotati. In base alle prenotazioni saranno stabiliti gli orari di partenza.
Da maltempo a maltempo. Dopo l'ondata di calore che da qualche giorno sta attanagliando l'Italia, oggi arriva l'allerta della Protezione Civile regionale delle Marche per rischio temporali.
L'allerta della Protezione Civile è valida dalla mezzanotte di sabato alla mezzanotte di domenica e comprende praticamente tutto il territorio regionale.
Quindi, visto il bollettino di criticità idrogeologica e idraulica del 5 agosto 2017, ai sensi delle Indicazioni Operative del C.D.P.C. del 10/2/2016, viene attivata la "fase di attenzione".
E' possibile ammirare e godersi le bellezze delle Marche in un solo giorno? Forse no, ma grazie a una iniziativa del Camoscio dei Sibillini Trekking e di Simone Gatto, nei giorni scorsi un gruppo di escursionisti ci ha provato. Con risultati bellissimi, come testimoniano le foto scattate.
La giornata è iniziata con una escursione all'Alba a Passo del Lupo (Sirolo) per proseguire con un bagno in Adriatico alla Spiaggiola di Numana. Successivamente il gruppo ha svolto una escursione al Lago di Fiastra con conseguente bagno nelle rinfrescanti acque del lago. A seguire, escursione alla Forcella delle Bassete (Fargno), aperitivo alla Baita Euroski di Sassotetto di Sarnano e tramonto sui Prati di Ragnolo Sassotetto di Sarnano.
Inutile aggiungere che i partecipanti sono rimasti entusiasti dalla fantastica giornata vissuta fra le bellezze ineguagliabili delle Marche.
Sono 534 le Soluzioni abitative d'emergenza (Sae) consegnate ad oggi agli italiani delle quattro regioni del centro Italia colpite dai terremoti del 2016: 101 a Norcia, 302 ad Amatrice, 104 ad Accumuli, 26 ad Arquata e una a Calcara di Torricella, in provincia di Teramo. Il dato aggiornato è stato fornito dal Dipartimento della Protezione Civile secondo il quale ad oggi sono 3.827 le casette ordinate per i 51 Comuni che ne hanno fatto richiesta.
I lavori per la realizzazione delle strutture che dovranno ospitare i terremotati fino a ricostruzione concluse sono stati completati in 30 aree. In altre 92, delle altre 151 ritenute idonee e consegnate ai consorzi per le opere di urbanizzazione, sono invece in corso i lavori. In particolare, l'Abruzzo ha ordinato 218 casette da installare in 13 Comuni, il Lazio ne ha ordinate 777 per i sei comuni più colpiti e l'Umbria 933, per tre Comuni. Più della metà delle casette, 1.899, sono state ordinate dalle Marche per i 29 comuni che ne hanno fatto richiesta. (Ansa)
La Capogruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio regionale, Elena Leonardi, interviene in merito alle gravi affermazioni fatte dall'assessore Casini a margine dei lavori dell'Aula consiliare martedì scorso, nei confronti delle due signore terremotate che stavano assistendo alla discussione della proposta di legge per lo snellimento di pratiche urbanistiche nelle aree colpite dal sisma.
“Trovo davvero gravi – afferma la Leonardi – le parole e i modi usati dall'assessore Casini nei confronti delle due signore terremotate, un fatto assolutamente deprecabile; mi auguro che tutta l'Aula, già da martedì prossimo prenda le distanze dal comportamento dell'Assessore Casini ed auspico che l'Assessore stessa, dopo aver fatto le proprie scuse, faccia una seria riflessione su quanto accaduto e che possa prendere la decisione più giusta, quella delle proprie dimissioni.”
“Non è cosa da poco quanto accaduto – conclude la Capogruppo di Fdi-An – è stata una totale mancanza di rispetto verso chi ha perso tutto, un comportamento non degno di chi rappresenta le massime istituzioni regionali, le quali invece dovrebbero dare una seria risposta a chi sta ancora vivendo il dramma del terremoto”.
Siamo ormai sempre più vicini al clou delle ferie estive e potrebbero riscontrarsi possibili problematiche legate alle attività che sono di pubblica utilità la cui chiusura potrebbe creare più di un problema a cittadini e turisti.
Per attenuare gli effetti delle chiusure Confcommercio Marche Centrali ha voluto sensibilizzare le aziende per favorire l'incontro tra domanda e offerta: "L'obiettivo è – commenta il direttore di Confcommercio Marche Centrali prof.Massimiliano Polacco –, avere una città a misura di cittadino e di turistaanche nei giorni in cui tradizionalmente c’è una diminuzione di aperture".
Il lavoro di Confcommercio Marce Centrali viene anche supportato da uno studio Fipe-Confcommercio secondo cui la maggior parte dei pubblici esercizi italiani resterà aperta nel mese che segna il picco della stagione turistica (ben l'89% dei ristoranti e il 72,1% dei bar percentuale che si pone in leggera crescita rispetto allo stesso mese dello scorso anno). Anche per quanto riguarda i grandi e medi centri urbani non si preannunciano sostanziali variazioni, come dimostrato dal fatto che solo nel 10% dei comuni capoluogo le amministrazioni hanno predisposto un programma di aperture minime garantite dei pubblici esercizi. Nel resto dei comuni le aperture e chiusure verranno regolate dalla normale dinamica di mercato e dalla volontà di ogni singolo imprenditore.
Pochi giorni fa il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Vasco Errani, ha firmato una nuova ordinanza riguardante la rimodulazione delle modalità di selezione delle imprese interessate a partecipare ai bandi di gara per i lavori relativi agli edifici scolastici.
Lo scarso numero di imprese partecipanti ai bandi pubblici, come sottolineato da Errani, è infatti un problema effettivo che va però ricondotto al fatto che spesso, tra le imprese da sorteggiare per le gare d’appalto, ci sono molte aziende fuori Regione che rinunciano a partecipare proprio a causa di difficoltà oggettive, quali la distanza, la diseconomicità e le molteplici difficoltà nell’organizzazione del personale.
Confartigianato a tutela e supporto delle proprie imprese e soprattutto per velocizzare le fasi della ricostruzione post sisma, torna di nuovo sul tema con una proposta che risolverebbe anche il problema dell’esiguo numero di richieste di partecipazione ai bandi sollevato dal Commissario Errani.
Come previsto dalla Legge 45/2017 all’art.2, per l'affidamento delle opere di urbanizzazione, primaria e secondaria, connesse alla realizzazione delle strutture abitative d'emergenza (SAE), ovvero le cosiddette “casette”, le stazioni appaltanti possono derogare la scelta delle imprese per la partecipazione alle gare d’appalto pubbliche, anche nell'ambito degli elenchi regionali.
Accogliendo la proposta del Commissario Errani relativamente agli edifici scolastici che punta anche ad accelerare i processi della ricostruzione post sisma, Confartigianato chiede quindi che venga applicato lo stesso principio di deroga previsto dalla citata Legge, indistintamente per tutte le opere di ricostruzione pubblica, riservando gli inviti alle gare, se non alle sole imprese della Regione, almeno ad un 50% di esse.
“Come appurato infatti dai risultati del nuovo progetto di Confartigianato “Imprese per la Ricostruzione” – afferma il Presidente provinciale, Renzo Leonori - ci sono moltissime aziende pronte per la ricostruzione, ne contiamo ben 300, numero in continuo aumento. Aziende locali, iscritte all’Anagrafe Antimafia, in regola con tutti i requisiti previsti, che non avrebbero nessuna delle difficoltà invece riscontrate dalle imprese fuori regione, e che vogliono ripartire e far ripartire il nostro territorio”.
Dopo la prima versione di replica a quanto pubblicato dalla pagina Con Arquata, per Arquata (qui), riportata dalla pagina Genziana Project, sul profilo della vicepresidente della Giunta Regionale delle Marche compare una nuova nota dove la dottoressa Anna Casini spiega la sua versione dei fatti. Che non è propriamente congrua con quella precedente. Anche in questo caso, la riportiamo integralmente, in modo che i lettori possano farsi ognuno la propria idea
"Mi trovo a dovermi difendere da un'accusa che mi rappresenta come una politica lontana dalla realtà e soprattutto supponente nei confronti dei terremotati, di cui invece ben conosco il disagio e di cui posso capire la frustrazione. Mentre ero in Consiglio Regionale sono stata chiamata da un collega consigliere che mi ha chiesto di uscire a salutare due sue ospiti di Arquata. Sono uscita con piacere contenta anche di aver approvato una norma che semplificherà le procedure urbanistiche, norma scritta in base alle esigenze dei cittadini, dei sindaci e dei tecnici. Appena arrivata mi è stato detto che le signore lamentavano il mancato coinvolgimento nella stesura della norma e quando mi sono avvicinata le signore mi hanno verbalmente aggredita con battute ingenerose e ironiche soprattutto quando ho chiesto loro se fossero residenti ad Arquata. Sentendomi minacciata, peraltro in un luogo istituzionale, ho chiesto che le signore venissero allontanate.
Ho vissuto direttamente il terremoto ad Accumuli il 24 agosto e dal 24 agosto ho sentito il dovere non soloIstituzionale di lavorare ogni giorno inclusi sabato e domenica per le zone terremotate e se molte risorse sono state ottenute è anche per merito della mia tenacia. Sono stata ad Arquata il 24 agosto all'alba e ci sono rimasta per settimane, ci sono stata (può confermarlo Angelo Lavia) con la Salaria chiusa e con due metri di neve, ci sono stata alla consegna dei lavori delle platee di Pescara con i vigili del fuoco che spalavano la neve e ho seguito i lavori per aprire la slavina che aveva bloccato diverse persone a Colle, ero domenica pomeriggio a Spelonga a controllare i lavori delle sae. Convinta dell'importanza di una critica costruttiva nei confronti dell'operato delle istituzioni, credo tuttavia che sia lecito difendersi quando si diventa bersaglio di insulti ingiustificati".
Siamo veramente nei Casini. Quanto riportato dalla pagina Con Arquata, per Arquata in merito a quanto accaduto martedì 1 agosto in consiglio regionale lascia basiti. No, sconvolge. E, francamente, se la storia non fosse stata riportata dall'amico Luca Craia nella sua Aperonza, non ce ne saremmo accorti in tanti. "Allontanate questa gentaccia" avrebbe detto la vicepresidente della Regione Marche, rivolta a due terremotate che avevano seguito la seduta del consiglio regionale.
La storia è raccontata nei dettagli da Con Arquata, per Arquata e la riportiamo integralmente. Ognuno, poi si faccia la propria opinione. In calce, per completezza di informazione, riportiamo anche la replica della vicepresidente della Giunta Casini, affidata alla pagina Genziana Project.
"In tanti ci chiedono dettagli su cosa è accaduto martedì 1 agosto quando Maria Luisa Fiori ed Eleonora Tiliacos sono andate a seguire una seduta del Consiglio Regionale ad Ancona. Ci hanno scritto anche giornalisti, dandoci riprova che alcune testate seguono la nostra pagina, il che ci fa piacere, perché è un’opportunità in più per dare voce a tutto ciò che riguarda il post sisma. Ve lo raccontiamoBene, ecco qui i fatti, in sintesi. Niente di epico, niente di troppo importante. Una situazione strana, di amarezza, soprattutto per Maria Luisa Fiori, che oltre ad essere consigliera del comitato è terremotata al 100% e quando andrà nelle SAE avrà vista sulla sua prima e unica casa distrutta.
Maria Luisa ed Eleonora hanno voluto seguire la seduta perché si parlava della legge 156, quella che dovrebbe portare semplificazione amministrativa nella ricostruzione, dal punto di vista edilizio in senso stretto; la legge è stata approvata, dopo lungo dibattito in cui sono emerse critiche e perplessità da parte dell’opposizione, con proposte di emendamenti (in parte poi bocciati) soprattutto da parte dei consiglieri Sandro Bisonni (Gruppo Misto) e Giuseppe Giorgini (Movimento 5Stelle).Nel corso del dibattito, Giorgini ha richiamato l’attenzione sul fatto che in sei giorni la legge era stata presentata e ora andava a votazione, senza poter permettere una più accurata valutazione da parte dei gruppi consiliari e una qualche partecipazione pubblica alla decisione. La vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini, ribatteva che tutti i comitati di cittadini del cratere erano stati infomati dando parere favorevole al provvedimento. Al che Giorgini ha replicato che tra il pubblico erano presenti rappresentanti di comitati ignari della sostanza della legge in discussione. Anna Casini ha guardato verso il pubblico in alto, con aria interrogativa e dubbiosa; abbiamo allora alzato la mano, per farci individuare. La Casini, rivolta a Eleonora, ha domandato: “Lei è residente?”. Consapevole che il pubblico non ha diritto di parola, e per non intralciare la discussione che nel frattempo stava riprendendo, Eleonora non ha risposto alla domanda.Dopo la votazione sulla legge 156, l’assemblea si è sciolta per una pausa (era ormai ora di pranzo), prima di riprendere la discussione degli altri punti all’ordine del giorno.Camminando nei corridoi dirette al bar per prendere un caffè prima di rimettersi in viaggio verso Ascoli, Maria Luisa ed Eleonora hanno visto, a una trentina di metri di distanza, la vicepresidente Anna Casini che dialogava con il consigliere Giorgini. Si sono fermate a distanza, perché già la domanda rivolta in aula dalla vicepresidente faceva presagire polemiche che intendevano evitare. Con sorpresa abbiamo visto la vicepresidente muoversi verso di loro; le ha salutate e poi ha ripetuto la sua domanda ad Eleonora, che ha precisato di non essere residente ma solo originaria di Arquata, e indicando come residente Maria Luisa. Maria Luisa, con tono pacato e sorridendo, ha detto testualmente: “Sono nata, cresciuta e pasciuta nel principato di Arquata, quello che voi avete un po’ dimenticato”. La vicepresidente ha detto: “Sì, a lei la conosco. E perché vi avremmo dimenticati?”. Al che Maria Luisa ha risposto: “Non ha visto come stiamo ancora messi, a un anno dal terremoto?”.A queste parole la Casini ha cambiato tono, interrompendo Maria Luisa. Rivolta a Giorgini, rimasto qualche metro distante, e girando le spalle a Maria Luisa, ha detto ad alta voce: “Questa gente tenetevela voi”.Mentre Maria Luisa sbalordita ha ribattuto che non c’è alcun bisogno di essere gestiti da nessuno, la vicepresidente rivolgendosi alla sorveglianza ha ordinato: “Allontanate questa gentaccia”. Come se due persone venute ad assistere a una seduta consiliare, come prevede la legge, e in particolare una terremotata di Arquata del Tronto, fossero presenze inquinanti, sgradevoli e sgradite. “Gentaccia”.Questa è la cronaca dei fatti, tal quale, suffragabile da molte testimonianze. Qua finisce, in fondo non ci si aspettava di essere amati per aver lanciato la petizione sulla ciclabile; ma non ci aspettavamo un tentativo di umiliazione a freddo.La nostra presenza è stata discreta, civile, come deve essere. Rispettiamo le istituzioni, conosciamo le regole di comportamento. Noi le conosciamo, ve lo assicuriamo.
Nota a margine: la solidarietà di alcuni dipendenti della Regione Marche, che alla chetichella hanno raggiunto le "gentacce" mentre procedevano verso l’uscita. Da loro sorrisi, baci, abbracci, implicite scuse per il trattamento che ci era stato riservato. Grazie…
Il nostro appello a questo punto è: assistete numerosi ai consigli regionali, affinché le alte cariche si abituino alla presenza dei cittadini. Non lasciate tante sedie del pubblico vuote, con l’eccezione dei giornalisti e di qualche militante di partito. Intervenite numerosi, sempre più numerosi".
La versione della Casini, pubblicata da Genziana Project, è la seguente:
La presa di posizione la prendo qui. Io non ho avvicinato nessuno ma sono state le due signore che sono venute all'ingresso del consiglio regionale dive insieme a me erano anche un messo, due guardie giurate e un dipendente della Regione, che potranno testimoniare. Pensavo si volessero congratulare perché avevamo appena approvato, su mia proposta una legge di snellimento urbanistico condivisa nel merito in numerose riunioni con sindaci tecnici e comitati e utilissima per risolvere il problema dei piccoli abusi e delle aree per mettere camper e roulotte, invece sono stata aggredita. Mi dispiace ma la versione raccontata manca di un passaggio l’aggressione verbale davanti all'aula consiliare a me che ero uscita per salutare. Sul mio profilo tutti possono leggere il mio impegno per la gente terremotata e le risorse che ho ottenuto per il cratere e penso anche che chi legge sappia valutare sia me che le due signore che non mi risulta siano esperte di urbanistica.
Sono centinaia le chiamate arrivate al comando dei Vigili del Fuoco di Macerata solo stamattina da tutta la provincia.
La richiesta è sempre la stessa: "Siamo invasi da vespe e calabroni: potete intervenire?"
Purtroppo i vigili non hanno personale a sufficienza per soddisfare le richieste. "Ma il problema non è solo questo - ci spiegano - piuttosto il fatto che non siamo preposti istituzionalmente salvo in rare occasioni ad intervenire".
Purtroppo però l'allarme resta.
Continua il successo dell’iniziativa “le passeggiate dell’opera” della Confesercenti Macerata insieme alle guide turistiche abilitate Federagit/Confesercenti. Nei fine settimana coincidenti con la stagione lirica dello Sferisterio le guide hanno accompagnato i turisti per le vie del centro storico e dare loro la possibilità di scoprire una città che può offrire vari spunti culturali.
“È sempre molto divertente e gratificante osservare le espressioni dei turisti mentre osservano incantati i nostri monumenti” dice con un sorriso la guida Claudia Sufferini che continua sottolineando come quest’anno in particolare siano arrivati gruppi dalla Francia e dall’Inghilterra. La finalità di questa iniziativa è veicolare un immagine di Macerata non solo collegata allo Sferisterio Opera Festival, ma di una città viva e curiosa che vuole affermarsi nel panorama nazionale come culla della cultura. “Il raggiungimento di tale obiettivo è complesso poiché occorre la collaborazione di vari entità che ruotano nella città come gli esercenti, le strutture ricettive e no da ultima l’amministrazione” afferma Daniela Perroni, presidente provinciale di Federagit/Confesercenti. Quest’anno per dare un’ulteriore spunto di conoscenza della città di Macerata durante “le passeggiate dell’opera” verranno eseguite delle letture a tema tratte dal romanzo “Delitto dietro le quinte” scritto da Christina B. Assouad e Jonathan Arpetti ambientato delle vie del centro storico di Macerata durante lo Sferisterio Opera Festival. Il romanzo fa parte della collana “nero italiano” della Fanucci editore l’unico ambientato nella nostra regione e distribuito in tutte le librerie italiane. Anche tramite la scrittura romanzata si può portare sotto i riflettori il nostro territorio e le sue bellezze poco conosciute e rese fragili dagli eventi sismici.
“Le passeggiate dell’opera” saranno gestite dalle guide turistiche del gruppo Guide della Marche che effettueranno le visite dalle 17,30 alle 19 in italiano e in inglese per gruppi di minino 8 partecipanti e con un costo di 5 euro, gratuito per bambini fino a 12 anni. Il punto d’incontro sarà allo Iat di Macerata, in corso della Repubblica, 32. Info e prenotazioni: info@guidedellemarche.com – cell. 347/7439960
“Francamente la misura è colma: l’insipienza della regione Marche e l’inadeguatezza del suo governatore nella gestione del post-sisma in questi dodici mesi sono state totali. Per tale motivo, come M5S abbiamo chiesto all’esecutivo di rivedere il ruolo di Luca Ceriscioli quale sub commissario nella gestione del dopo-terremoto: l’attuale presidente marchigiano è completamente nel pallone e inidoneo al compito che fin qui ha svolto in modo disastroso. Proprio a Gentiloni chiediamo di rivedere il decreto 189 del 2016 che di fatto sanciva la nomina dei quattro governatori delle regioni colpite dagli eventi sismici a sub-commissari: servono figure esterne alla politica regionale e decisamente più ferrate in materia. Ceriscioli è inidoneo per una serie di ragioni e, tra queste, l'ultima in ordine di tempo riguarda la cena di cui danno notizia organi di stampa con l'imprenditore Mauro Lancia, in custodia cautelare a seguito della recente operazione dei Carabinieri de l'Aquila sugli appalti per il terremoto nel capoluogo abruzzese. Una vicende che pone interrogativi rispetto ai quali fino ad ora Ceriscioli non ha speso una parola".Così i deputati marchigiani del MoVimento 5 Stelle Donatella Agostinelli, Andrea Cecconi, Patrizia Terzoni, che hanno presentato un'interrogazione a prima firma Terzoni rivolta alla Presidenza del Consiglio e al Mibact.“Lancia e Ceriscioli – proseguono i tre deputati marchigiani - erano a cena insieme con altri imprenditori del comparto edilizio il 7 ottobre 2016 e alcuni media hanno riportato una intercettazione telefonica intercorsa fra Mauro Lancia e un alto funzionario del Mibact nel corso della quale, parlando della sopracitata cena, l'imprenditore marchigiano avrebbe detto: “ho avuto la cena di cui ti parlavo. Ci ha detto come funziona, tutte le opere pubbliche vengono appaltate a Roma. Tocca verificare, le linee guida non sono chiare per evitare lo scandalo vergognoso de l'Aquila”. Su questa vicenda fino ad ora Ceriscioli non ha ritenuto necessario fare alcuna esternazione, offrire la sua versione dei fatti. Ma le manchevolezze del presidente della regione Marche sono anche altre e sono numerose e rilevanti. Citiamo il recente caso nel quale è stato costretto, a furor di popolo, a ritirare la proposta per la realizzare la pista ciclabile Sarnano-Civitanova con i fondi degli sms solidali per i terremotati, proposta avanzata dalla Regione Marche. Andando a ritroso, a febbraio scorso la regione Marche si è trovata costretta a ritirare l'assegnazione dell'appalto per la realizzazione delle stalle provvisorie alla ditta aggiudicataria per inadempienza. Un intervento tardivo giunto dopo il freddo record di gennaio che ha causato la morte di migliaia di animali. Le tensostrutture avrebbero dovuto essere pronte entro novembre, non a primavera. Auspichiamo che Gentiloni prenda atto del fatto che le Marche sono la regione più colpita dal sisma e che per risollevare i nostri territori c'è bisogno di gente seria, dedicata alla causa, che monitori costantemente la situazione nel Cratere. Quella persona certamente non è Luca Ceriscioli”.
Arriva anche nelle Marche il network marketing, il fenomeno che in tempi di crisi economica, si presenta come un aiuto per molti.
Il progetto consiste, secondo il dlgs 175 di agosto 2003 che regola il network marketing, nella formazione di un gruppo di consumatori che mensilmente testano e promuovono un prodotto. Ad investire in questo tipo di marketing l'azienda Jeunesse che, attraverso la tecnologia delle cellule staminali, ha creato una linea di cosmesi che sfrutta il fattore di crescita delle suddette cellule e che sembrerebbe fare miracoli.
Un'azienda che destina metà del fatturato a questi "nuovi" promoter, circa 60 persone nelle Marche di provenienza e professioni più svariate che hanno deciso di investire in questo progetto di vera new economy.