La Giunta ha stabilito che ci saranno 140 posti letto in più per la rete ospedaliera marchigiana.
All'Area Vasta 1 ne spettano 80 per acuti e post acuti, 20 saranno quelli aggiuntivi in AV2, 30 nell'Area Vasta 4 e 10 in più in Area Vasta 3.
Si passa così dal 3,61 posti letto ogni mille abitanti a 3,70 che è il massimo previsto dalla normativa. La quota è stata implementata attraverso sinergie che rafforzano i percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali, economie di scala, efficienza ed appropriatezza dei ricoveri, e che consentono di recuperare la mobilità passiva.
"Continuiamo ad investire per la salute dei cittadini- ha commentato il presidente della Regione Luca Ceriscioli - Con questo atto la Giunta recupera posti letto non attribuiti, li riassegna in maniera coerente con la fotografia del territorio, tendendo ad una maggiore omogeneità e portando la quota esattamente al limite di legge".
Sabato 25 novembre si è svolta la Colletta Alimentare in più di 100 supermercati della provincia di Macerata.
Si sono raccolte oltre 52 tonnellate di cibo a lunga conservazione solo nel maceratese, nelle Marche le tonnellate sono state 221 e in Italia 8.200, con più di 3 mila volontari dai 13 agli 80 anni.
Gli alimenti raccolti durante la Colletta - integrati dai prodotti forniti dall’agenzia governativa AGEA che si occupa delle eccedenze alimentari - verranno distribuiti mensilmente dai volontari di diverse associazioni di volontariato alle famiglie bisognose e a mense gestite da enti religiosi, con lo scopo non solo di condividere il bisogno ma anche di condividere il senso della vita.
"In questi 20 anni – dichiara il responsabile Paolo Cesanelli - abbiamo incontrato storie e persone diverse, tramite la consegna del pacco alimentare. Un gesto concreto anche se non risolutivo dei problemi di tante famiglie che hanno perso il lavoro o devono affrontare malattie gravi o sono lontane dalla propria patria".
Una raccolta di cibo in così grande scala non potrebbe esistere senza un’ organizzazione meticolosa che parte mesi prima e che programma tutto nei minimi particolari e senza la generosità di ditte come la Ciccioli che mette a disposizione gratuitamente il proprio magazzino , la LUBE che offre l’uso di tre TIR per il trasferimento delle derrate nel magazzino del Banco Alimentare a San Benedetto o di artigiani locali che con i loro furgoni passano da un supermercato all’altro per raccogliere gli scatoloni imballati e pesati con l’indicazione del contenuto ben visibile sul fianco esterno.
Perché questo successo? Don Giussani diceva che ‘Quando si vedono altri che stanno peggio di noi, ci sentiamo spinti ad aiutarli in qualcosa di nostro. Tale esigenza è talmente originale, talmente naturale, che è in noi prima ancora che ne siamo coscienti e noi la chiamiamo giustamente legge dell’esistenza’. E’ per questo originale desiderio di aiutare chi sta peggio di noi che più di tremila volontari dai 13 anni agli ottanta sono stati coinvolti sabato 25 novembre. Anche il Papa nell’Udienza generale di mercoledì 22 novembre ha salutato i volontari della Fondazione Banco Alimentare, augurando ogni bene per la colletta ‘in operosa continuità' con la Giornata Mondiale dei Poveri il 19 novembre.
La Colletta continua tramite il lavoro di tanti volontari appartenenti a enti e associazioni di tutta la provincia di Macerata. Fra questi, il Centro di Solidarietà che ogni mese presso il Centro Agroalimentare di Piediripa chiama a raccolta i volontari per confezionare i pacchi e consegnarli alle famiglie bisognose.
Chiunque volesse conoscere da vicino questa attività è invitato alla festa del Centro di Solidarietà di Macerata sabato 16 dicembre alle ore 9.30. In questa occasione di festa prima del Natale la Fondazione Colonna offrirà, come l’anno scorso, regali per i bambini e cibo per integrare il consueto pacco mensile.
Torna anche quest'anno la tradizionale Festa dello Sport. Il CONI dà appuntamento agli atleti e a tutti i protagonisti del mondo delle attività sportive per celebrare insieme i successi del 2017 e per ringraziare chi, ogni giorno, si impegna per tenere alta la bandiera dello sport marchigiano in Italia e nel mondo.
Quest’anno un riconoscimento speciale andrà a tutti i giovani campioni marchigiani che si sono distinti al Trofeo CONI Kinder + Sport di Senigallia, una manifestazione che rimarrà negli annali delle Marche.
In ogni provincia la festa sarà l'occasione per premiare le società, i dirigenti, i giudici, i giornalisti e gli atleti che si sono particolarmente contraddistinti nelle loro attività durante l'ultimo anno con le onorificenze al merito sportivo ed i premi assegnati da ogni Coni Point provinciale.
"È stato un anno eccezionale per lo sport delle Marche, in particolare quello giovanile, grazie alla straordinaria esperienza del Trofeo CONI Kinder + Sport di Senigallia, un’ulteriore dimostrazione di quanto il movimento sportivo della regione, dalla base ai vertici, sia dinamico, attivo e capace. Una vera squadra – le parole del presidente del Coni Marche, Fabio Luna –. Il Trofeo Coni è diventato l’emblema di ciò che noi vediamo ogni giorno sul territorio: operatori del settore si spendono con dedizione per garantire la pratica sportiva a quante più persone possibili. È così che ogni anno si formano nuovi atleti e nuovi campioni, come i giovanissimi che andremo a premiare in queste edizioni 2017 delle Feste dello Sport. Come ogni anno la Festa dello Sport è un momento anche per dire grazie a tutti coloro che si impegnano perché i risultati a cui assistiamo ogni anno in ambito sportivo possano essere raggiunti".
A Macerata, la Festa dello Sport si svolgerà giovedì 14 dicembre alle 18 al teatro della Filarmonica in via Gramsci. Anche la provincia di Macerata assegnerà le Stelle al merito sportivo e le Medaglie al valore atletico, oltre al premio alla memoria Terzo Censi e quello “Raccontare lo sport” rivolto ai cronisti sportivi. Nella serata saranno consegnati anche le onorificenze del Coni provinciale di Macerata.
A seguito degli articoli di stampa in cui la Regione Marche comunicava l’andamento dei flussi turistici post sisma e il crollo delle presenze nel maceratese, la Confesercenti di Macerata coglie l’occasione per lanciare qualche spunto di riflessione su quanto emerso dai dati regionali e locali confrontandoli con la realtà di un territorio su cui "l’assenza delle istituzioni, nell’ultimo anno, ha pesato gravemente". Dopo un’indagine territoriale presso i rappresentanti delle categorie appartenenti alla Confesercenti di Macerata, si è potuto rilevare come la mancanza di un piano strategico nazionale e locale per la ricostruzione e il rilancio dell’economia, abbia radicalmente cambiato le abitudini di vita dei residenti sradicandoli dalla loro quotidiana realtà per proiettarli in un limbo fatto di promesse puntualmente disattese.
Il vice presidente Confesercenti Macerata, Marco Massucci, afferma: “l’entroterra maceratese partendo da Tolentino, con circa 4000 cittadini sfollati decine di attività commerciali che sono state costrette a delocalizzarsi sulla costa, passando per Caldarola, San Severino, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Pievebovigliana, Camerino, fino ad Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera, per citarne solo alcuni, ha avuto il maggior numero di danni al patrimonio edilizio, culturale ed economico con un calo dei consumi stimato intorno al 50% rispetto all’anno precedente. Ne consegue che metà della popolazione non porta i propri figli a scuola, non fa attività sportiva e non acquista con conseguenti gravi danni all’economia locale. Senza parlare del comparto turistico, praticamente annullato.”
Dai dati raccolti dalla Confesercenti di Macerata il quadro che emerge, contrariamente a quanto annunciato dal presidente Ceriscioli e dall’assessore Pieroni, è quello di una regione e di una provincia, quella di Macerata, dove l’evento calamitoso, insieme alla lentezza burocratica, ha causato una disgregazione sociale di intere comunità dell’entroterra, un crollo economico delle tante attività commerciali presenti sul territorio e un azzeramento turistico a causa delle gravi lesioni al patrimonio monumentale e della delocalizzazione di opere d’arte in mostre extra territoriali che hanno economicamente avvantaggiato un numero esiguo di soggetti escludendo dai benefici economici e sociali la maggior parte della comunità del cratere: insomma oltre al danno anche la beffa!.
Ciò premesso, Marco Massucci sottolinea come, nonostante tutto, la Confesercenti di Macerata sia stata sempre attiva e presente nell’accogliere le richieste dei propri associati, avviando una serie di iniziative che hanno tentato di animare un territorio profondamente ferito dal sisma e dall’inerzia politica. Nell’azione di sensibilizzazione della Confesercenti di Macerata verso alcune delle zone più colpite dal sisma, il vice presidente Confesercenti Macerata vuole ricordare quelle più importanti come il patrocinio dato all’iniziativa della raccolta fondi nazionale per Pievebovigliana, il gemellaggio delle Confesercenti di Macerata e di Ferrara per la donazione di una lavagna interattiva alla scuola elementare di Sant’Angelo in Pontano e il sostegno all’evento estivo del comune di Bolognola. Le iniziative a favore degli esercenti di Macerata hanno visto, invece, l’organizzazione de “la notte delle boutiques e dell’arte” per vivere il centro storico con i suoi esercenti, “le passeggiate dell’opera” affinchè i turisti potessero scoprire Macerata veicolandone un’immagine positiva, “Scrivere Festival” a Recanati dove letteratura e territorio diventano insieme strumenti di valorizzazione e promozione, senza dimenticare la grande e qualificata offerta formativa verso tutte le categorie di lavoratori e professionisti attraverso corsi di formazione e aggiornamento che spesso vedono la collaborazione dell’Università di Macerata attraverso suoi docenti.
Marco Massucci conclude dicendo:” al di là delle statistiche, molto spesso poco aderenti alla realtà dei fatti, l’impegno constante della Confesercenti di Macerata verso gli attori economici del territorio deve essere assolutamente supportato dalle amministrazioni locali le cui scelte politiche non possono e non devono prescindere dalle necessità contingenti dei residenti. Auspico, quindi, che il 2018 sia all’insegna di un maggiore dialogo e una maggiore concertazione tra Confesercenti Marche e Regione e, in particolare, tra Confesercenti Macerata e gli amministratori locali affinchè si possa raggiungere l’unico ed importante obiettivo della rinascita territoriale”.
Dramma nella notte a Montegranaro, dove è improvvisamente deceduta la signora Carla Ceccarelli, moglie del dottor Giuseppe Tappatà, primario del reparto di Rianimazione dell'ospedale di Macerata.
Il decesso è avvenuto per soffocamento nella casa dove la donna viveva col marito. La signora Ceccarelli, 63 anni, soffriva da tempo di una grave malattia, causa anche del soffocamento che ha portato al decesso.
La salma è stata composta nell'abitazione della famiglia Tappatà a Montegranaro, non distante dalla chiesa di Santa Maria.
Cordoglio e vicinanza al dottor Tappatà sono stati espressi dal direttore dell'Area Vasta 3 dottor Alessandro Maccioni e da tutto il personale medico e paramedico dell'ospedale di Macerata.
Le dichiarazioni del commissario Paola De Micheli non hanno lasciato indifferenti i comitati dei terremotati. "Parole offensive" dicono Francesca Mileto e Francesco Pastorella, coordinatori dei comitati Terremoto Centro Italia.
"Siamo veramente rammaricati dalle parole del commissario De Micheli la quale, pur facendo parte del governo come sottosegretario al Mef ed avendo deleghe importanti ed operative, aveva, finora, poche colpe perché ereditare questa situazione già incanalata nel peggiore dei modi , con un governo incapace e senza coraggio perché a fine legislatura , avrebbe potuto fare ben poco, ma... avallare tale gestione ed oltretutto elogiarla per quanto (non) fatto, sottolineando un rinnovamento del tessuto sociale che non esiste, ci appare offensivo nei confronti di tutti i terremotati che stanno lottando da più di un anno dopo aver perso casa, lavoro, parenti e amici.
L’incapacità, gli interessi politici e la mala gestione potrebbero essere tollerate e mal digerite, ma le prese per i fondelli proprio no!".
È di questi giorni l’intricata discussione che vede diversi Comuni italiani e marchigiani alle prese con interpretazioni della legge statale sulla tassa dei rifiuti, con pagamenti ingiusti effettuati dagli utenti, denunce e calcoli per le eventuali restituzioni. Fatti che si tramutano in un solo risultato: complicazioni per le pubbliche amministrazioni e grandi difficoltà per i cittadini. Necessaria una legge che disciplini questo settore i cui effetti hanno importanti risvolti di tipo economico, ambientale e sociale.
A pensarci il Consigliere regionale, Sandro Bisonni, Vice Presidente della Commissione Ambiente della Regione Marche che ha appena presentato una legge che detta norme sulla tariffazione puntuale dei rifiuti.
“Molti meritevoli cittadini – afferma Bisonni - si prodigano per realizzare una puntuale differenziazione dei rifiuti, un comportamento lodevole che andrebbe premiato con una riduzione della tassa sui rifiuti. Questi comportamenti virtuosi oggi invece non sono adeguatamente valorizzati in quanto la tassa che paghiamo non tiene minimamente conto di questo prezioso lavoro.”
“Attualmente – continua Bisonni - i parametri per la misura dell’importo sono la superficie dei locali e/o di attività, il numero di residenti, i costi di esercizio e la tipologia dei locali.
Applicando la tariffazione puntuale, il cittadino ha la sicurezza di pagare in proporzione alla quantità di rifiuto indifferenziato prodotta, vede premiati i propri sforzi per aumentare la differenziazione dei propri rifiuti e, di conseguenza, ridurre la produzione di rifiuto indifferenziato.”
“Con la tariffa – prosegue Bisonni - il cittadino è responsabilizzato: sa che diminuendo la quantità di rifiuti diminuisce la spesa, con la tassa invece, può sentirsi legittimato a produrre quanti rifiuti vuole senza differenziarli, concetto questo contrario anche alla direttiva europea del “chi inquina paga”.
Questo risultato è importantissimo non solo da un punto di vista ambientale ed ecologico, ma consente anche di realizzare dei notevoli risparmi, perché lo smaltimento indifferenziato costa molto più del riciclaggio.
Questa proposta di legge, oltre a fornire gli strumenti per rendere omogenea la tariffa puntuale in tutto il territorio regionale, vuole promuovere ed accelerare il passaggio alla tariffazione puntuale nel convincimento che questa modalità possa condurre ad una riduzione significativa dei rifiuti conferiti annualmente in discarica, allontanando allo stesso tempo il pericolo di veder realizzato un inceneritore sul territorio marchigiano. Progetto questo che ha visto Bisonni da sempre contrario e in prima linea per evitare la realizzazione di un impianto di termo-distruzione dei rifiuti nelle Marche.
"Se la proposta di legge troverà accoglimento, conclude Bisonni, i marchigiani non solo saranno incentivati a separare meglio i loro rifiuti , ma finalmente riceveranno il giusto riconoscimento con una consistente riduzione della tassa in proporzione alla quantità dei materiali differenziati.”
Grande successo per il charity event “Il gusto della solidarietà” al Sui Club di Ancona a favore della Fondazione dr. Dante Paladini Onlus, attiva nelle Marche dal 2008 nel settore delle malattie neuromuscolari. La comunità marchigiana ha risposto anche quest’anno con grande calore all’appello con una solidarietà dimostrata concretamente con tanta partecipazione e con ben oltre 10 mila euro raccolti durante la serata che contribuiranno alla realizzazione di un Centro Clinico Regionale Nemo specializzato nella cura delle malattie neuromuscolari. “Tre anni fa, in questa stessa serata,- ha dichiarato Roberto Frullini Presidente della Fondazione Paladini- la necessita di avere un Centro Clinico Nemo nelle Marche per i malati neuromuscolari era un grido d’aiuto, oggi è una realtà sempre più vicina. Grazie a voi al vostro sostegno, all’impegno dei collaboratori e all’attenzione degli interlocutori istituzionali che abbiamo trovato nel nostro cammino, si prevede l’apertura del Centro per il prossimo anno.”
A confermare l’impegno della Regione, al microfono di Gigio Brecciroli di Radio Arancia che magistralmente ha condotto la serata, il Presidente del Consiglio della Regione Marche Antonio Mastrovincenzo ha detto “Subito dopo l’approvazione della legge regionale prevista per gennaio 2018 si partirà con le procedure per l’apertura del Centro Nemo che vedrà la luce entro l’estate prossima; un risultato che fino a qualche tempo fa sembrava insperato e che oggi è diventato una concreta realtà.”
Tra i presenti che stanno lavorando alla realizzazione del Centro, la dott.ssa Lucia Di Furia dirigente del servizio Sanità della Regione Marche, Michele Caporossi, Direttore generale dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, e tanti medici e collaboratori. La serata organizzata da Diletta Bugaro, dallo chef pluristellato Mauro Uliassi e da Cristina Tilio dell’agenzia Format, grazie al contributo del noto imprenditore delle Energie Rinnovabili Antonello Ieffi e dei tanti imprenditori e artisti che hanno aderito all’iniziativa, ha proposto agli ospiti un fantastico un viaggio nel gusto e nella solidarietà con format culinario ricco di passione e di inventiva “Uliassi street good” accompagnato dai meravigliosi dolci di Paolo Brunelli
Tra i tanti ospiti e personaggi presenti anche l’attrice Jessica Laurenza, la stilista romana Monica La Barbera che ha offerto un esclusivo meraviglioso abito da sera per la lotteria, e il soprano brasiliano Andrea Ferreira, che, con la sua splendida voce, ha regato ai presenti un “brindisi” con la celebre aria della Traviata.
Tra gli applausi e i consensi del pubblico, l’amatissima grafologa della televisione Mirka Cesari ha analizzato la grafia del Presidente Antonio Mastrovincenzo e di Michele Caporossi. Tra gli imprenditori che hanno supportato la serata Massimo Sopranzi che ha raccontato il suo nuovo e importante progetto per il sociale: una clinica mobile dentale, un servizio a domicilio per tutti coloro che hanno difficolta motorie.
Una serata musicale di grande divertimento condotta dall’istrionico Leo Maculan che con la sua ammaliante e versatile voce accompagnata da Emanuele Filanti alla tastiera e Danilo Brugnini alla batteria ha trascinato i presenti sulle note delle piu’ famose canzoni italiane e internazionali fino a tarda notte.
Stavolta l'inverno arriva davvero e sembra fare sul serio. A confermarlo la Protezione civile delle Marche che ha diramato un avviso di condizioni meteo avverse.
L'allerta è valida per tutta la regione da oggi alle 18 alle 24 del 26 novembre. Annunciata neve anche a quote basse.
Le previsioni: sono previsti venti forti da sud ovest e mareggiate. Nella seconda parte di domenica si svilupperanno rovesci o temporali in particolare lungo la fascia costiera. Potranno esserci nevicate anche a bassa quota, fino a 600-700 metri. Miglioramento in serata nel settore settentrionale e nelle prime ore di lunedì in quello meridionale.
Come richiesto formalmente dalla Regione Marche e previsto nell'accordo quadro, la ditta CNS ha attivato il numero verde 800 590 799, a disposizione dei cittadini per l'assistenza in garanzia delle Sae, le casette assegnate agli sfollati del terremoto.
La ditta CNS è fornitrice delle casette per i Comuni di Valfornace, Pioraco, Muccia, Camporotondo, Cessapalombo, Gagliole, Gualdo, Monte Cavallo.
Anche il Consorzio Arcale, fornitore degli altri Comuni, si sta attivando nello stesso senso.
FONTE ANSA
Nuovi controlli del Ris dei carabinieri oggi sull'auto di Giuseppe Santoleri, indagato insieme al figlio Simone per concorso nell'omicidio della moglie Renata Rapposelli, 64 anni, il cui cadavere è stato rinvenuto il 10 novembre in una zona di campagna vicino al fiume Chienti a Tolentino. I rilievi sono stati eseguiti da una biologa, che comparerà eventuali tracce di terriccio con quelle che verranno prelevate nell'area in cui il corpo della pittrice è stato ritrovato.
Oggi i carabinieri sarebbero dovuti tornare a Tolentino per prelevare i campioni da comparare, ma l'operazione è slittata a domani. La difesa dei Santoleri si è affidata a un consulente, l'investigatore Ezio Denti, che ha collaborato in alcuni dei casi più noti e complessi, tra cui quello dell'omicidio di Yara Gambirasio. (Ansa)
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C'erano tracce di sostanze particolari o farmaci nel corpo di Renata Rapposelli, trovato il 10 novembre in avanzato stato di decomposizione lungo le rive del Chienti a Tolentino? E' la domanda alla quale dovrà rispondere il tossicologo veneziano Giampietro Frison, a cui il pm Andrea Laurino ha affidato l'incarico di esaminare i reperti prelevati dal cadavere della pittrice 64enne durante gli esami autoptici effettuati a Macerata.
La donna, che viveva ad Ancona, era scomparsa il 9 ottobre scorso dopo aver fatto visita al marito Giuseppe Santoleri e al figlio Simone, che vivono a Giulianova. Secondo i due uomini, indagati per concorso in omicidio e occultamento di cadavere, dopo una lite Giuseppe avrebbe accompagnato la moglie a Loreto perché lei voleva pregare nel Santuario. Gli inquirenti però non credono a questa ricostruzione, e stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita della pittrice, in contrasto con i familiari per questioni economiche. Il perito trarrà le sue conclusioni entro 45 giorni. (Ansa)
Questa mattina il Presidente Pettinari ha incontrato il nuovo Questore di Macerata Vincenzo Vuono che ha preso il posto di Giancarlo Pallini. Il Presidente, in un clima di sincera ospitalità, ha colto l’occasione per parlare delle criticità del territorio maceratese evidenziando in particolare i problemi legati al terremoto.
Il dottor Vincenzo Vuono, 58 anni, arriva a Macerata dopo aver diretto diversi Commissariati a Roma. Al nuovo Questore il Presidente ha rivolto i migliori auguri per l'importante incarico con la certezza di poter contare su una vicendevole collaborazione.
"Una serie di eventi catastrofici ha sconvolto, nel cuore dell’Italia, la vita di migliaia di persone, provocato circa 300 vittime, danni per decine di miliardi, spezzato la vita di comunità bellissime e uniche. A 15 mesi di distanza quale è la situazione? Come è stata affrontata l'emergenza più grave che ha colpito il nostro Paese? Oggi sono a Monsapietro Morico, in provincia di Fermo, un Comune di circa 650 abitanti, guidato da una giovane e coraggiosa sindaco, Romina Gualtier, che con dedizione e passione si occupa di dare un futuro alla propria comunità". Queste sono le parole di Marcello Fiori, responsabile enti locali di Forza Italia, in visita a Monsapietro Morico, comune nel fermano, profondamente segnato dagli eventi sismici del 2016.
Vicino alle popolazioni colpite e accanto ai sindaci di questi comuni che stanno provando a rialzarsi, Fiori ha definito la gestione del post-sisma un vero e proprio disastro, dando la colpa prevalentemente alla burocrazia, lenta e complessa, elaborata da quelle stesse strutture che dovrebbero proteggere e tutelare i cittadini, soprattutto in questi casi di emergenza. Fiori ha proseguito nel sue discorso parlando della nomina quasi immediata di un Commissario alla ricostruzione, fortemente caratterizzato politicamente, il quale ha comportato una confusione di ruoli e sovrapposizioni amministrative e procedurali.
"Appesantimenti burocratici" così li ha definiti Marcello Fiori tutti gli impedimenti che giorno dopo giorno hanno fatto si che gli sfollati continuassero a rimanere nelle casette, o nelle camere d'albergo, o ospiti di amici e parenti, ancora lontani dalle loro case; un numero che è cresciuto invece che diminuito, in quanto dai 26mila del 30 ottobre, gli sfollati sono arrivati a 33mila. Un escursus anche su i numeri, dal momento che per i comuni marchigiani sono state richieste circa 2000 casette, di cui effettivamente consegnate solo 287: circa il 10%. Stessa situazione per i sopralluoghi negli edifici per verificarne l'agibilità, in quanto nelle Marche ne mancano ancora 3000. Per quanto riguarda la situazione macerie nel territorio marchigiano vede 117.000 tonnellate rimosse, rispetto al 1.120.000 totali.
"E’ già arrivato l'inverno e le condizioni climatiche renderanno difficilissimo poter lavorare. ha detto Fiori - Siamo ancora in piena emergenza e di ricostruzione si parla nei convegni e nei comunicati stampa. Qui nessuno l’ha vista. Eppure i fondi ci sono. Grazie all’opera preziosa ed efficace del Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, sono state attribuite all’Italia risorse per oltre 1 miliardo e 200 milioni sui capitoli dell’emergenza. I fondi complessivi potranno arrivare a circa 2 miliardi se l’Italia saprà utilizzare anche le disponibilità dei fondi ordinari. Ora il rischio vero e drammatico, per questi borghi, è lo spopolamento e l’abbandono. Con queste incertezze, con tempi così lunghi anche semplicemente per avere un tetto e quindi ricostruire un minimo di senso di appartenenza e di comunità, come può ricominciare la vita ordinaria? Come possono riaprire le attività commerciali, agricole e artigianali? Quali giovani coppie possono sperare di costruire qui la propria famiglia, il proprio lavoro, il proprio avvenire? Quale attività imprenditoriale può avere le condizioni di successo senza nemmeno le strade e le infrastrutture adeguate? Domande drammatiche".
Il tempo, la risorsa più preziosa, sta andando persa e a rimetterci sono i cittadini, le attività commerciali, il turismo e molto altro. IUn territorio ricco di storia e tradizioni che sta lentamente morendo a causa della negligenza di più soggetti. Quello che propone Fiori è un progetto di sviluppo, volto al superamento della crisi, "consentendo a tutte le imprese ed attività economiche e professionali presenti su questi territori di non chiudere ma di riprendere il proprio esercizio. Qui è prodotta una parte considerevole della nostra economia e qui risiede, in questi borghi, l’essenza della nostra identità nazionale".
Si è tenuta questa mattina a Macerata presso la sede di Confindustria, una conferenza stampa per la presentazione del protocollo d'intesa firmato in data odierna tra Contram Mobilità s.c.p.a. - Camerino e Trenitalia S.p.A. Direzione Regione Marche per l'integrazione modale ed oraria ferro-gomma nel trasporto pubblico locale della provincia di Macerata.
Hanno preso parte alla conferenza il Presidente della Sezione Trasporti di Confindustria Macerata Stefano Gregori, il Presidente di Contram Mobilità s.c.p.a. Cesare Martini, il Direttore di Trenitalia S.p.A. Regione Marche Fausto Del Grosso, la Coordinatrice Tecnica di Contram Mobilità s.c.p.a. Valentina Gagliardi e l'Assessore ai Trasporti e reti regionali di trasporto Regione Marche Angelo Sciapichetti.
Stefano Gregori ha aperto i lavori con un ringraziamento a tutti i partecipanti e a tutti coloro che hanno reso possibile l'approvazione di questo protocollo, il cui obiettivo fondamentale è quello di dare dei servizi migliori all'utenza: che siano quindi efficaci, efficienti e intermodali ossia che facciano in modo che ci sia uno scambio produttivo e fruttuoso tra i due vettori, appunto ferro e gomma.
"Con l'approvazione del seguente protocollo d'intesa cercheremo il più possibile di evitare i disservizi che si sono creati in passato - ha affermato Gregori - in quanto ci poniamo come battaglia principale quella di favorire il maggior utilizzo dei mezzi pubblici cercando di creare incentivi perchè questo possa avvenire. Di contro, sarà però necessario combattere la cosiddetta evasione tariffaria che porta via inevitabilmente degli incassi alla Regione. La questione della mancanza di incassi si collega poi ad un altro aspetto non meno importante: il Fondo Nazionale Trasporti viene erogato alle singole Regioni ma tenendo presente che se non vengono rispettati determinati parametri verrà applicata una penalizzazione. Ulteriore obiettivo che ci poniamo sarà quello della razionalizzazione dei trasporti e cioè consistente nell'evitare che si verifichino situazioni di sovrapposizione ferro-gomma in modo tale da diminuire anche gli sprechi".
"Una cosa che vorrei evidenziare - ha continuato il Direttore di Trenitalia Regione Marche Del Rosso - è l'intenzione che abbiamo con questo nuovo accordo di toglierci dagli schemi convenzionali e di mettere al centro dell'attenzione i viaggiatori e quindi i nostri 'clienti' in maniera tale che vi sia un modo concreto per realizzare questa mobilità integrata, cercando quindi di non farlo rimanere uno slogan privo di contenuto".
"Stamattina è una mattinata importante per quanto riguarda il settore dei trasporti nelle Marche - ha infine concluso l'Assessore ai Trasporti Sciapichetti. Siamo la prima provincia che riesce a firmare un protocollo d'intesa che veda insieme le aziende di trasporto e Trenitalia: in passato erano sempre state in competizione e per la prima volta siamo riusciti a creare una collaborazione. Questo accordo secondo noi va nella direzione giusta e cioè quella di migliorare e intensificare i servizi per i cittadini. Per la Regione Marche i trasporti, subito dopo la sanità, sono la voce più consistente per quanto concerne le spese. Stiamo facendo e continueremo a fare di tutto inoltre, perchè si eviti lo spopolamento delle aree interne del maceratese maggiormente colpite dal sisma garantendo loro una mobilità che sia all'altezza della situazione".
Eseguite dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Macerata tre misure interdittive con il divieto di ricoprire ruoli direttivi in imprese per altrettanti imprenditori del maceratese.
Scattata stamane, alle prime ore dell’alba, un’operazione che ha visto impegnati tutti gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Macerata per l’esecuzione di diverse perquisizioni locali e di tre misure interdittive, per la durata di 8 mesi, nei confronti dei rappresentanti legali di altrettante società.
Il reparto della Guardia di Finanza, all’esito di una complessa attività, orientata alla ricerca e repressione delle frodi in danno del bilancio locale - con particolare riferimento al settore degli appalti pubblici – ha individuato e segnalato alla Procura della Repubblica di Macerata un sodalizio di tre imprenditori operanti nel settore degli appalti e delle costruzioni, ritenuti responsabili di sistematiche turbative d’asta.
In particolare, gli imprenditori coinvolti, concordando la forbice entro la quale offrire il maggior ribasso, riuscivano ad aggiudicarsi, con assoluta certezza, la maggior parte degli appalti pubblici indetti nella provincia di Macerata e zone limitrofe. Le imprese aggiudicatarie, successivamente, cedevano in subappalto le opere ad imprese colluse, al fine di ottenere la spartizione, tra il sodalizio, dei lavori appaltati.
L’attività investigativa, avviata da oltre un anno, ha permesso di accertare fattispecie di turbativa d’asta su diverse procedure di gare pubbliche esaminate, indette tra il 2014 e il 2016, principalmente nelle province di Macerata, Fermo, Ancona e Perugia, e relative ad appalti di lavori pubblici per oltre 26 milioni di euro.
Il sodalizio responsabile delle condotte criminose agiva col seguente modus operandi:
-presentazione di offerte di ribasso formulate “a tavolino”, tali da realizzare la c.d. “scaletta delle offerte di ribasso”, allo scopo di influenzare la procedura di gara, incidendo sull’orientamento dell’offerta mediana e, quindi, di quella della soglia di anomalia che portava all’aggiudicazione dell’appalto;
-adozione di una logica “spartitoria” tra le tre imprese del sodalizio criminale, ovvero tra le aggiudicatarie formali delle gare ed i sub-appaltatori o “imprese ombra” che effettivamente eseguivano i lavori. Nel dettaglio, l’indagine ha evidenziato come, successivamente all’aggiudicazione della procedura, l’impresa vincitrice della gara non effettuava alcuna prestazione (oppure ne eseguiva solo una minima parte), ma incassava l’importo dell’appalto, girando alle imprese subappaltatrici, che avevano effettivamente eseguito in tutto o in parte i lavori, la quota parte dell’importo di spettanza.
Il suddetto sistema, inoltre, prevedeva la sistematica emissione, e conseguente utilizzazione, di fatture per operazioni inesistenti, necessarie per azzerare lo squilibrio economico e finanziario che si determinava tra le imprese aggiudicatarie ed i reali esecutori dei lavori (per nolo a freddo di mezzi meccanici concessi in locazione all’appaltante, per forniture di materiali impiegati nei cantieri, per distacco di personale dipendente, per conferimenti d’incarico tecnico).
La quota spettante all’impresa che formalmente si aggiudicava la singola gara variava, mediamente, tra il 3% ed il 17% dell’importo assegnato.
L’analisi documentale delle gare d’appalto oggetto d’indagine ha anche evidenziato precise responsabilità in capo ad alcuni Direttori Lavori e/o dei Responsabili Unici del Procedimento delle Stazioni Appaltanti, la cui posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria che procede. E’ stato accertato, infatti, che costoro, in qualità di pubblici ufficiali, hanno permesso l’esecuzione dei lavori in spregio ai dettami di legge, favorendo un ingiusto vantaggio patrimoniale alle imprese che effettivamente li avevano eseguiti, a tale scopo redigendo atti falsi (verbali di consegna dei lavori, stati di avanzamento dei lavori, certificati di ultimazione dei lavori, relazioni sul conto finale, certificati di regolare esecuzione).
Nel corso delle indagini è stato, inoltre, scoperto un caso di corruzione posto in essere da un militare della Guardia di Finanza, all’epoca dei fatti in servizio a Macerata, e da diversi mesi in congedo assoluto. Nel dettaglio, è stato accertato come quest’ultimo abbia rivelato, dietro compenso di almeno 40.000 euro, notizie ed informazioni, sulle quali vigeva il segreto investigativo, ad uno degli imprenditori indagati, in tal modo vanificando le ulteriori attività investigative in corso.
Accogliendo la specifica richiesta formulata dalla Procura della Repubblica, il GIP presso il Tribunale di Macerata ha emesso l’ordinanza cautelare oggi eseguita, concernente il divieto di esercitare la professione di imprenditore, nonché di ricoprire uffici direttivi in imprese, per la durata di 8 mesi a carico dei tre imprenditori maceratesi, ritenuti responsabili dei reati associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, falsità ideologica, ed emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti nonché, per uno dei tre, di corruzione e concorso in rivelazione di segreto d’ufficio.
Nei confronti dell’ex finanziere, con la stessa ordinanza, è stata eseguita la misura cautelare reale del sequestro per equivalente della somma di 40mila euro, ritenuta profitto dei reati ascrittigli: corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio.
La commissione speciale 'Picchio d'oro' ha deciso all'unanimità di proporre l'attore e regista marchigiano Neri Marcorè per il massimo riconoscimento della Regione Marche, il Picchio d'oro 2017. La proposta è stata girata al presidente della giunta Luca Ceriscioli. "Artista di rilievo nazionale - dice la motivazione - Marcorè deve la sua notorietà, oltre che alle indubbie capacità professionali, alla sua innata generosità, in particolare nei confronti della comunità regionale: ha portato il nome delle Marche in tutto il mondo.
A lui si debbono l'ideazione e la realizzazione del progetto RisorgiMarche. Un'iniziativa che è stata per molti un'autentica scoperta delle bellezze naturali e artistiche delle Marche. Un messaggio di energia per il futuro della nostra comunità e per riportare il ritmo vitale nei luoghi duramente colpiti dal sisma''.
(Fonte Ansa)
Maxi operazione dei finanzieri della Compagnia di Macerata a contrasto dello spaccio di stupefacenti: sequestrate 500 piante di marijuana oltre a 6,6 kg di sostanza dello stesso stupefacente e attrezzature varie per la coltivazione in serra.
A finire in manette è stato un uomo di 65 anni, italiano, con precedenti penali non specifici.
A seguito di una articolata attività info-investigativa, scaturita dal quotidiano controllo economico del territori, con particolare attenzione al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, i finanzieri della Compagnia di Macerata sono riusciti ad individuare un casolare nelle campagne del Fermano, al confine con il territorio del Comune di Mogliano, sul quale vi era il sospetto vi fosse occultata una serra per la coltivazione di marijuana.
Dopo una serie di osservazioni e pedinamenti, i finanzieri hanno fatto irruzione nel casolare, rinvenendo una florida piantagione di marijuana, con deposito per l'essicazione e la preparazione per il successivo spaccio.
Complessiavamente, sono state rinvenute 500 piante di marijuana, oltre 6,6 kg di sostanza essiccata già pronta per lo spaccio. Sequestrata anche la sofisticata attrezzatura ed i fertilizzanti utilizzati per la coltivazione della marijuana.
Il responsabile dell'illecita attività, sorpreso all'interno del casolare, è stato tratto in arresto e, su disposizione del Magistrato di turno, posto ai domiciliari.
Le operazioni sono state svolte con la collaborazione di militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Fermo.
L'attività, relativamente recente dallo stato in cui si trova il materiale sequestrato, è stata messa in piedi in maniera assolutamente professionale. Non si tratta di una coltivazione amatoriale: a testimoniarlo, l'aggancio al traliccio dell'alta tensione per fornire energia alla serra. In base ai rilievi Enel, la struttura consumava qualcosa come 300 euro di corrente al giorno, 9000 euro al mese. Anche le altre attrezzature sequestrate, per un valore di centinaia di migliaia di euro, confermano che dietro la serra scoperta fra Mogliano e Fermo c'è una organizzazione di professionisti che aveva anche investito parecchi soldi per mettere in piedi il traffico illecito. Le indagini proseguono per individuare le altre persone coinvolte.
Venerdì 24 novembre 2017 la Fondazione Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi, con il patrocinio del CNG e dell’Ordine Geologi della Regione Lombardia, organizza un Corso di formazione specialistica dal titolo “L’analisi di Risposta Sismica Locale per la valutazione dell’azione sismica nella pianificazione urbanistica e nella progettazione edilizia: differenze ed analogie” che avrà luogo dalle ore 09:00 alle 17:30 presso l’Università degli studi di Milano (Aula G12 - Via Golgi N.° 19 - I piano).
Il corso ha lo scopo di illustrare in maniera completa le modalità di esecuzione delle analisi di risposta sismica locale (RSL) in assetto monodimensionale, finalizzate alla stima dell'azione sismica di progetto, ai sensi delle vigenti e delle future norme tecniche per le costruzioni. Il corso prevede una sessione teorica, in cui saranno illustrate brevemente sia le basi fisiche connesse con i fenomeni di amplificazione sismica locale sia i principali strumenti in grado di rappresentare la risposta sismica locale.
“In una nazione in cui si verifica, mediamente ogni 15 anni, un terremoto di magnitudo superiore a 6.3, è necessario operare per una riduzione del rischio sismico su tutti i livelli, anche quello della formazione dei professionisti”. CosìFabio Tortorici, Presidente della Fondazione Centro Studi CNG che spiega: “Il corso rivolto ai geologi è un ulteriore tassello che si aggiunge al programma di iniziative per aggiornare e perfezionare professionalmente la nostra categoria. L’argomento dell’evento è di straordinaria attualità, poiché la ‘risposta sismica locale’, è quella branca della geofisica che permette nella fase di progettazione degli edifici e di qualunque altra opera che fonda sul terreno, di stabilire e conoscere la massima risposta di un sito alle sollecitazioni di un terremoto. A parità di caratteristiche costruttive, - continua il geologo - un fabbricato può subire danni più o meno ingenti, in funzione delle specificità dei terreni di fondazione, della locale stratigrafia e delle strutture geologiche e morfologiche presenti, argomenti questi tutti di esclusiva pertinenza del geologo.