Maledetta sfortuna: italiani e cattiva sorte in un’infografica
C’è chi incrocia le dita, chi stringe forte un cornetto rosso, oppure chi evita in tutti i modi di aprire un ombrello in casa. Possono cambiare le usanze o le credenze, fatto sta che gli italiani sono molto superstiziosi. Per approfondire il rapporto tra italiani e cattiva sorte, LeoVegas ha realizzato l’infografica “Maledetta Sfortuna”, in occasione della Giornata mondiale del Gatto Nero, che si è celebrata a novembre.
La fortuna è tradizionalmente vista come una dea bendata che distribuisce casualmente i suoi doni. Tuttavia, dati alla mano, ci sono alcune zone d’Italia molto più fortunate di altre. Il Piemonte è in testa per il suo altissimo rapporto di vincite procapite, che risulta essere addirittura 11 volte superiore di quello della Valle d’Aosta e il doppio di quello degli abitanti della Campania. Sul podio di questa speciale classifica troviamo al secondo posto la Sicilia e al terzo la Lombardia.
Tra credenze popolari e tradizioni antichissime, esistono ancora oggi diverse superstizioni che possono essere malauguranti o, al contrario, indicare un colpo di fortuna. Nell’infografica vengono ripercorse le origini e le curiosità che si celano dietro alcune di esse: ad esempio la scala aperta deve la sua cattiva nomea al fatto di essere un simbolo sacro per molte religioni, dunque passarci sotto sarebbe un sacrilegio.
Al contrario esistono alcuni piccoli oggetti o situazioni di buon auspicio e in grado di allontanare la cattiva sorte. Tra le più comuni troviamo il classico cornetto rosso, erede moderno dell’antica usanza risalente al 3500 a.C. di appendere corna di animali nei villaggi, o ancora trovare una coccinella rossa, colore beneaugurante, che ha sul dorso 7 puntini neri, numero considerato di buon auspicio.
L’assessore regionale all’Ambiente, Angelo Sciapichetti ha ricevuto questa mattina una delegazione cinese proveniente dalla provincia dello Jiangxi. L’incontro è stato promosso nell’ambito delle iniziative e delle relazioni che intercorrono da anni con la Fondazione internazionale Padre Matteo Ricci con sede a Macerata, città natale del missionario gesuita. Il presidente della Fondazione Dario Gradoni ha infatti ricordato i rapporti storici tra la Cina e l’Italia, sia culturali che commerciali, iniziati grazie a Matteo Ricci che visse dal 1593 al 1598 proprio nel capoluogo della provincia di Jiangxi.
L’assessore Sciapichetti nel dare il benvenuto, a nome della giunta regionale, alla folta delegazione composta da amministratori locali, rappresentanti del mondo produttivo e del commercio e degli affari esteri e guidata da Zhao Liping, segretario Generale del Comitato provinciale, si è detto onorato della visita, sia come assessore che come maceratese, orgoglioso di avere gli stessi natali di Matteo Ricci : “ Siamo storicamente legati alla Cina da accordi di partenariato commerciale e culturale – ha ricordato – e vogliamo intensificare le relazioni di amicizia che già ci legano. La Regione riconosce da sempre l’importanza della via che tracciò Matteo Ricci tanto da aver intitolato un palazzo istituzionale proprio a Li Madou. E sulle sue orme saremmo lieti di accogliere iniziative congiunte e disponibili ad un dialogo sempre più stretto. Del resto – ha proseguito – le nostre importanti realtà produttive, così come le istituzioni culturali guardano con sempre maggiore interesse alla Cina. E proprio in questo periodo la Regione Marche sta costruendo un accordo con la più importante agenzia turistica cinese per garantire collegamenti con l’Aeroporto delle Marche che sicuramente costituirà uno strumento di rilancio dello scalo marchigiano, a testimonianza della considerazione che la Cina è per le Marche un partner privilegiato. “ Infine Sciapichetti ha ricordato anche la prossima realizzazione a Macerata della sede dell’Istituto Confucio grazie alla collaborazione con l’Ateneo e “ ci auguriamo diventi sede di future relazioni internazionali tra Italia, Europa e Cina. “
All’incontro era presente anche il dirigente del Servizio valorizzazione e promozione Raimondo Orsetti che ha ricordato le iniziative e gli accordi commerciali e culturali che legano la Regione a quattro province cinesi , nonché la partecipazione a mostre ed eventi in Cina in occasione del IV centenario della morte di Matteo Ricci nel 2010.
“ Vi ringraziamo per la splendida accoglienza e gentilezza – ha detto il capo delegazione cinese – e siamo lieti di aver visitato questa bella terra di Matteo Ricci che visse nella nostra provincia e che per noi resta una figura importantissima della storia cinese. Siamo un popolo sentimentale e teniamo molto al valore dell’amicizia e dell’accoglienza. Matteo Ricci è stato una guida che non portò solo sentimenti religiosi ma prima di tutto di amicizia vera e noi vogliamo tramandare questi rapporti di amicizia con l’Italia e con le Marche alle nuove generazioni. “ Quindi Zhao Liping ha tracciato una panoramica socio economica della provincia centro – meridionale di Jiangxi, sulle rive dello Yangtze, che conta 46 milioni di abitanti e ha una tasso di crescita del Pil di oltre l’8%, piazzandosi al 16° posto nel Paese. Famosa per la porcellana, Jingdezhen è un centro di produzione da oltre 1000 anni. Quindi Zhao Liping si è auspicato che come con le altre province partner di accordi si possano quanto prima stringere rapporti commerciali e culturali tra Marche e Jiangxi sull’onda anche del memorandum governativo “ La via della Seta.” Il cordiale incontro si è concluso con uno scambio di doni: l’assessore Sciapichetti ha donato all’ospite un cofanetto con la preziosa carta di Fabriano e un volume sui Borghi storici delle Marche ed ha ricevuto un piatto in porcellana e un volume sui paesaggi della provincia cinese.
Lo scorso lunedì 2 dicembre, il direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Carlo Bifulco, si è recato a Bruxelles presso la sede del Comitato delle Regioni della Comunità Europea, per partecipare nel pomeriggio alla cerimonia di conferimento dell’importante riconoscimento ottenuto da Europarc Federation per il rinnovo dell’adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS).
Quella per il quinquennio 2019 -2023 è la quarta strategia sviluppata dall'Ente Parco relativa a progettualità strutturate con la collaborazione di amministratori locali, operatori economici, gestori di attività ricettive, associazioni di categoria e di volontariato. L'efficiente articolazione dei soggetti interessati in gruppi di lavoro tematici ha permesso di premere l'acceleratore sugli aspetti di conservazione e promozione delle risorse naturalistiche, su politiche di sviluppo mirate, sulla promozione e sul turismo mettendo in rete importanti risorse sia sul piano economico che progettuale ed operativo.
"Un percorso quello della CETS iniziato anni fa e mai arrestatosi, un lavoro costante che è il simbolo di come la comunità che vive entro i confini del Parco dei Monti Sibillini, unita, possa riuscire a produrre buone pratiche, idee vincenti e soprattutto una nuova economia che permetta all'intero territorio, anche e soprattutto dopo i danni arrecati dal sisma del 2016, di proiettarsi con convinzione verso il futuro", ha commentato Bifulco.
La cerimonia di Bruxelles ed il riconoscimento ottenuto dal Parco rappresentano il degno coronamento di un processo partecipativo con i principali stakeholders per la costruzione di una visione comune del sistema delle aree protette dove, anche nel settore del turismo, la eco-compatibilità diventa elemento cardine negli interventi di sviluppo. “Siamo orgogliosi di questo risultato” ha concluso Bifulco “perchè qualifica il nostro Parco come uno dei più attenti e responsabili verso politiche di tutela e valorizzazione del territorio sviluppate in un’ottica di partecipazione e condivisione con gli enti locali”.
In occasione della riunione del CRUM - Comitato Regionale di Coordinamento delle Università Marchigiane, svoltasi ieri, martedì, presso l’Università Politecnica delle Marche, il Presidente, professor Francesco Adornato, Rettore dell’Università degli Studi di Macerata ha incontrato il Rettore dell’UnivPM, professor Gian Luca Gregori.
L’incontro, nel segno del dialogo continuo, è stata anche l’occasione per verificare le opportunità di collaborazione comuni, su varie tematiche, tra i due enti.
"L’Europa non tutela abbastanza il Made in Italy. Occorre invertire la rotta e guardare con interesse alla Cina e a molti mercati esteri, Africa compresa. E il tessuto industriale italiano, specie quelli ‘distrettuale’ deve fare marketing di prodotto corale, generando brand value complessivo e particolare”. Così la presidente dell’Unione interparlamentare per il Corno d’Africa e parlamentare M5s Mirella Emiliozzi intervenendo all’incontro di oggi a Palazzo Chigi per la difesa del Made in Italy del calzaturiero marchigiano.Entrando nelle strategie di sviluppo, Emiliozzi ha sottolineato che il mercato cinese è uno dei primi che deve essere attenzionato dalle nostre imprese. L’Italia è il terminale della via della Seta Marittima, gli investimenti e la presenza cinese nel nostro Paese sono in continua crescita e questi “sono dati di fatto”, mentre dal punto di vista politico “le nostre relazioni commerciali e diplomatiche con Pechino sono ottime, anche se qualcuno vorrebbe farle fallire. È invece importante gestire il rapporto con il mercato cinese e le loro istituzioni da pari ed è questo il senso del protocollo d’intesa che l’Italia per prima in Europa, e proprio grazie al Movimento Cinque Stelle, ha firmato”. Per Emiliozzi occorre guardare con interesse anche il mercato africano. “Lavoro con i paesi del Corno d’Africa e anche lì ci sono nicchie di mercato - ha proseguito - che possono rivelarsi interessanti. Ci sono Paesi come il Ghana che crescono a ritmi vertiginosi”. Insomma, ci sono nuovi consumatori da servire, nuovi mercati da esplorare, nuovi passi da compiere. Da adesso, ha detto Emiliozzi “abbiamo uno strumento in più: il pacchetto di norme per rivalutare l’area di crisi industriale complessa del fermano maceratese. Il distretto deve rispondere alla chiamata presentando progetti di ampio respiro, audaci, innovativi, di quelli che servono per tornare a essere davvero competitivi”. Il 24 gennaio prossimo, ha concluso la deputata del M5s, “organizzeremo a Civitanova un incontro con un’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il know how italiano nel mondo, di attrarre investimenti, di aprire mercati. Tracceremo una rotta che possa portare le Marche all’Expo 2020 di Dubai. Le nostre scarpe non più come indumento per i piedi, ma come icona dell’innovazione”.
Le celebrazioni in occasione della ricorrenza di Santa Barbara a Macerata, come in tutta Italia, sono state dedicate quest’anno ai tre vigili del fuoco che hanno perso la vita in provincia di Alessandria lo scorso 5 novembre, Antonio Marco e Matteo, nell’esplosione di una cascina a Quargnento.
A Macerata, dopo la celebrazione eucaristica presso la chiesa di Santa Croce, officiata da Sua Eccellenza Monsignor Nazzareno Marconi, alla presenza delle autorità civili e militari della provincia, il Comandante Provinciale del Corpo Antonio Giangiobbe, ha snocciolato i numeri dell’attività svolta nel 2019 e ha consegnato alcune benemerenze di anzianità di servizio e lodevole servizio ai vigili del fuoco del Comando.
Al termine della cerimonia, in piazza Indipendenza, i vigili del fuoco, con l’ausilio dell’autoscala e con l’accompagnamento dell’Inno d’Italia hanno eseguito il dispiegamento del tricolore. Analoghe manifestazioni si sono svolte anche nelle sedi distaccate di Camerino, Civitanova e Tolentino.
“Un ringraziamento a tutto il personale del Comando: a loro va la mia personale gratitudine per il generoso impegno e la dedizione che mettono a servizio della comunità sottolineando sempre lo spirito di altruismo nella loro attività di soccorso urgente – ha esordito il Comandante Giangiobbe -. Un grazie anche alle organizzazioni sindacali e a tutte le persone che si sono adoperate in un territorio, come quello maceratese, gravemente danneggiato dagli eventi sismici del 2016 mostrando vicinanza alle quattro regioni colpite e alle loro popolazioni.”
"Nel 2019, sono stati 1751 gli interventi relativi al sisma mentre 5374 quelli in merito al soccorso - ha continuato Giangiobbe -. 202 gli interventi svolti tra luglio e agosto in merito allo spegnimenti di incendi per un totale di 90 ettare di bosco, 14 di campi coltivati e 42 di sterpaglie andati a fuoco. Non solo emergenza ma anche prevenzione; è infatti attivo, insieme ai colleghi di Civitanova Marche, il presidio in mare per i soccorritori acquatici e ugualmente quello di prevenzione incendi. In questo quadro si aggiunge poi l'attività di formazione di addestramento: sono 12 i corsi di formazione messi in campo dal Comando per un totale di 510 unità analizzate. È stato inoltre istitutito l'ufficio di polizia giudiziaria che ha seguito già 12 procedimenti in seguito, principalmente, a incendi."
Il prefetto di Macerata Iolanda Rolli ha poi consegnato le croci di lodevole servizio a Tarcisio Fermanelli, Roberto Schiavoni, Domenico Pazzelli e Laura Rogani. Croci di anzianità per Riccardo Castellani, Roberto Pietrella, Giuseppe Zitti e Frabrizio Bartolacci. Note di compiacimento a Delio Berrè, Roberto Battellini e Umberto Ionni.
Si è tenuta il 3 dicembre, presso la Prefettura di Macerata una riunione dell’Osservatorio provinciale per il Monitoraggio degli incidenti stradali dedicata alla presentazione dei dati definitivi ISTAT anno 2018 per il territorio della provincia di Macerata, e alla condivisione, in sinergia tra tutti gli Enti preposti alla sicurezza stradale, delle strategie finalizzate a tutelare l'incolumità degli utenti.
L’esposizione è stata effettuata dalla dottoressa Stefania Taralli, referente dell'Ufficio territoriale ISTAT per le Marche, l'Abruzzo e la Puglia, alla presenza dei rappresentanti della Questura di Macerata, del Comando provinciale dei Carabinieri, del Comando provinciale della Guardia di Finanza, della Polizia stradale di Macerata, del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, della Regione Marche - Centro regionale di Monitoraggio della sicurezza stradale, delle Polizie locali dei Comuni di Macerata, Civitanova Marche, Recanati, Tolentino, Potenza Picena, Porto Recanati, Corridonia, San Severino Marche, Cingoli, Morrovalle, dell’Anas, della Provincia, del Servizio Asur 118, dell’Aci di Macerata, dell’Associazione familiari e vittime della strada di Macerata. L’incontro ha visto anche la partecipazione del Dirigente del Compartimento Polizia Stradale Marche che ha accolto l’invito del Prefetto di Macerata a voler offrire anche il suo contributo ai lavori del Tavolo.
Dopo i saluti del Prefetto di Macerata, la dottoressa Taralli ha illustrato dettagliatamente i dati regionali dai quali è emerso che le Marche, che già rientravano tra le poche regioni che hanno conseguito l’obiettivo del dimezzamento degli incidenti stradali mortali entro il 2010 fissato dal precedente piano di azione europeo 2003-2010, continuano il loro percorso positivo verso un’ulteriore riduzione percentuale. Si registra la conferma di un trend quasi decennale di diminuzione dell'incidentalità stradale. Dal 2010 al 2018, nella Regione Marche, si è verificato un calo del -22,5% degli incidenti stradali, del -20,2% dei deceduti e del -26,1% dei feriti.
Sono stati anche illustrati ed analizzati i fattori comportamentali scorretti che sono tra le prime cause dei sinistri; tra le condotte maggiormente pericolose si annovera l’eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, la distrazione dovuta all’uso del telefono cellulare alla guida, l’assenza di revisione dei veicoli.
Particolare attenzione è stata dedicata alle cosiddette “fasce deboli”, ossia quegli utenti della strada particolarmente esposti al rischio di incidenti mortali, quali pedoni e conducenti di veicoli a due ruote. La raccolta e l’elaborazione dei dati, come evidenziato dal Prefetto, lungi dal rimanere fine a se stessa, deve tradursi in un valido strumento operativo che consenta di addivenire alla predisposizione, da parte dell’Osservatorio, di linee guida che forniscano utili indicazioni per ridurre l’incidentalità su alcuni tratti stradali rivelatisi particolarmente insidiosi.
La dottoressa Rolli ha sottolineato, poi, l'importanza dell'analisi dei dati statistici, in una logica di squadra nella quale verranno messe a fattor comune le esperienze di tutti i componenti dell’Osservatorio per sviluppare un’azione corale, coordinata e condivisa che consentirà di affrontare un fenomeno che dipende da molteplici fattori comportamentali e strutturali.
Nell’ottica della prevenzione e delle misure di controllo del territorio, il Dirigente della sezione di Polizia Stradale di Macerata ha garantito il massimo impegno nell’effettuare attività mirate per le rilevazioni della guida in stato di ebbrezza e della guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Tutti i componenti dell’Osservatorio hanno condiviso l’esigenza di continuare nell’azione strategica di prevenzione attraverso la diffusione della cultura e dei valori della sicurezza stradale, invitando i Sindaci della provincia a proseguire ed ampliare le iniziative formative rivolte in particolare ai giovani delle scuole, in continuità con la positiva esperienza maturata quest’anno.
Incidenti stradali 2018 https://www.istat.it/it/archivio/232366
Focus incidenti stradali nelle Marche 2018 https://www.istat.it/it/archivio/235769
L’Aeronautica Militare rinnova la propria devozione alla Beata Vergine Lauretana in occasione delle celebrazioni che si terranno a Loreto (Ancona) tra l’8 e il 10 dicembre. Una tradizione che affonda le sue radici nel 1920, anno in cui la Madonna di Loreto fu proclamata “patrona degli aeronauti” e che, quest’anno, in occasione del prossimo centenario, vedrà l’apertura della Porta Santa per il Giubileo Lauretano concesso da Papa Francesco.
Il pomeriggio dell’8 dicembre il segretario di Stato Vaticano S. Em. Card. Pietro Parolin aprirà la Porta Santa alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, i vertici della F.A. e il Comandante del Centro di Formazione Aviation English (Cen.For,Av.En.),il Colonnello Luca Massimi.
La partecipazione dell’Aeronautica Militare alla cerimonia di indizione dell’anno giubilare, che si concluderà il 10 dicembre 2020, rappresenta un momento di raccoglimento ideale per rinsaldare il legame che unisce gli uomini e le donne dell’Arma Azzurra alla Vergine Lauretana. Un modo per collegare valori e tradizioni legati al mondo del volo di cui l’Aeronautica è custode insieme alle altre realtà militari e civili che condividono le stesse esperienze connesse all’attività volativa.
La mattine del 9 dicembre, presso l’aeroporto delle Marche di Falconara Marittima (AN), tre statue della Madonna di Loreto partiranno per una Peregrinatio Mariae, che si protrarrà per l’intero anno giubilare, negli aeroporti civili e militari d’Italia e in numerosi aeroporti dei cinque continenti.
Il Comandante delle Scuole/3^Regione Aerea, Generale di Squadra Aerea Aurelio Colagrande, insieme al colonnello Luca Massimi, parteciperanno la sera del 9 dicembre alla veglia di preghiera presieduta da S. E. Mons. Fabio Dal Cin, Arcivescovo Delegato Pontificio.
Al termine della Santa Messa, che vedrà anche la presenza degli allievi del Corso “Zodiaco V” dell’Accademia Aeronautica, seguirà la tradizionale processione con la Sacra Effige della B.V. Maria di Loreto, portata a spalla dal personale del Cen.For.Av.En..
La mattina del 10 dicembre le commemorazioni continueranno presso il Santuario della Santa Casa di Loreto con la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta S. E. Mons. Emil Paul Tscherring, Nunzio Apostolico in Italia alla quale prenderà parte il vice comandante del Cen.For.Av.En., il colonnello Cataldo Loiodice.
Le cerimonie lauretane richiamano la cosiddetta “Festa della Venuta” durante la quale si ricorda il trasporto a Loreto della “Santa Casa”. Secondo la tradizione, si tratta della dimora di Maria a Nazareth, in Galilea, dove ricevette l'annuncio angelico e che, nel 1294, nella notte tra il 9 e il 10 dicembre, fu trasportata in territorio marchigiano. La versione popolare secondo cui il trasporto avvenne “per mano di angeli” fu il motivo per cui la Madonna di Loreto, fin dalle prime imprese aeree italiane, cominciò ad essere venerata quale protettrice degli aviatori; finché il 24 marzo 1920 la Beata Vergine Lauretana venne ufficialmente proclamata “patrona degli Aeronauti” da papa Benedetto XV. L'Aeronautica Militare, fondata quale Forza Armata il 28 marzo 1923, cominciò dunque a venerare la Madonna di Loreto in tutte le sue basi celebrando la ricorrenza del 10 dicembre.
La partecipazione alle celebrazioni si inserisce nel quadro delle consolidate relazioni esistenti tra l’Aeronautica Militare e le istituzioni ecclesiastiche, che proprio a Loreto si sono spesso trasformate in concrete iniziative di solidarietà. L’attuale Cen.For.Av.En. dell’Aeronautica Militare, è ubicato infatti all’interno delle strutture inizialmente sede dello storico Istituto Francesco Baracca che, dal 1930 per oltre 50 anni, svolse a Loreto attività meritorie a favore degli orfani di aeronauti caduti in servizio e che si trovavano in cattive condizioni finanziarie, attraverso l’Opera Nazionale Figli degli Aviatori.
L'incidente è avvenuto intorno alle 14.00 di oggi sulla corsia nord dell'A14, in territorio forlivese, nei pressi dell'area di servizio di Bevano. La vittima è Giuseppe Marinelli, 71anni di Fermo.
L'uomo, al volante di una Fiat Panda, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo finendo fuori strada nei pressi di un cavalcavia. L'auto, dopo qualche metro, di è ribaltata ed è finita in un fossato che, a causa delle piogge di questi giorni, era pieno di acqua. Sul posto passeggero viaggiava anche una donna di 86 anni.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118, dei vigili del fuoco, del personale Anas e della Polizia stradale. I militi della pubblica assistenza non hanno però potuto fare nulla per salvare la vita dell'uomo che è deceduto probabilmente per annegamento. La donna, rimasta ferita, è riuscita a uscire dall'abitacolo.
(Fonte ANSA Marche)
Nella città in cui è stata fondata una delle Università più antiche del nostro Paese e che promuove la strada dell’innovazione, arriva l’alta formazione del Gruppo ICA leader nella green research italiana e ideatore delle vernici per legno anti CO2.
A scoprire i colori del futuro saranno i partecipanti al seminario "Il colore nel design degli arredi interni: progettazione, funzione ed evoluzione", organizzato da ICA Academy, ente di formazione del Gruppo ICA, con sede a Civitanova Marche. L’evento è previsto per venerdì 6 dicembre al Polo di Ingegneria dell’Università di Perugia, in una terra di grandi artisti del passato candidata a tenere a battesimo i creativi del domani.
L’iniziativa, il cui inizio è previsto per le 15:30, è diretta agli studenti del Corso di laurea in Design e ai professionisti della progettazione che intendano aggiornare le proprie competenze con conoscenze teoriche e pratiche all’avanguardia sulla formazione dei colori, dei materiali e delle finiture. Particolare attenzione sarà rivolta alla costruzione di sfere cromatiche e alle tecniche più innovative per la decorazione del legno.
Il corso è multi-modulare e impreziosito da prestigiosi interventi. La prima parte, intitolata "Basi di teoria del colore", a cura di Francesca Valan, introdurrà le coordinate del colore - tinta, chiarezza e saturazione - e i principali metodi di misurazione visiva. Diverse saranno le prove pratiche, per concludere con le indicazioni per la progettazione del colore.
Il secondo modulo, condotto da Rinaldo Guagnoni, tratterà il tema T"endenze di mercato - Concetti di naturalezza e matericità delle finiture per interno". Durante questo intervento si farà il punto sulle principali linee di sviluppo del settore e sulle novità di maggiore rilevanza in termini di legni, materiali, finiture bio, ultra-opache, a bassissima opacità, auto-riparanti e anti-impronta.
Il terzo modulo, con Francesca Valan, indagherà Il linguaggio del colore, presentando le principali tappe della sua evoluzione nel design e nell’arredamento d’interni, dagli anni Cinquanta al 2030, con particolare attenzione all’uso sostenibile di questo duttile e straordinario elemento.
Infine, Francesco Cinquepalmi approfondirà come sia possibile coniugare eco-ricerca, qualità e sostenibilità di prodotti e materiali, tramite la sessione conclusiva dei lavori, sintetizzata dal titolo "Le prestazioni delle vernici BIO e delle vernici ultra-tecnologiche; le principali normative di riferimento".
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha diffuso sulla propria pagina Facebook una lettera aperta con destinatario il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il messaggio riguarda le modifiche al Decreto sisma, appena approvato dalla Camera dei Deputati.
"Con la Sua visita a Castelsantangelo sul Nera - esordisce Ceriscioli rivolgendosi a Conte - e la dichiarazione di assumere in prima persona la responsabilità della ricostruzione del centro Italia colpito dal sisma si era riaccesa una speranza. A tre anni dal sisma, per imprimere la svolta che ancora non c'è stata, i contenuti normativi del Decreto Legge n.123/2019, in conversione, sono di vitale importanza".
"Il testo approvato dalla Camera dei deputati, tuttavia, non contiene le misure necessarie ad un’accelerazione della ricostruzione privata e pubblica. Eppure basterebbe accogliere tre emendamenti scritti da quegli stessi tecnici che negli USR hanno visionato migliaia di pratiche e che hanno piena consapevolezza di ciò che serve " prosegue Ceriscioli, che poi entra nel dettaglio degli emendamenti citati.
Il primo emendamento riguarda l'autocertificazione. "La norma relativa all’autocertificazione, come è stata scritta nel decreto legge, infatti, non serve a nulla, non verrà utilizzata, rimarrà tutto come oggi con tempi lunghissimi di presentazione e istruttoria dei progetti di ricostruzione privata. Il testo presentato dalle Regioni - afferma Ceriscioli -come prima cosa, elimina le responsabilità su eventuali difformità fra lo stato di diritto e quello di fatto che il professionista privato teme nell'attività di autocertificazione. Solo grazie a questa impostazione diviene possibile rendere tale autocertificazione obbligatoria, accorciando enormemente i tempi di ricostruzione per 40.000 unità abitative solo nelle Marche".
"Il secondo emendamento riguarda la ricostruzione pubblica, rendendola ancora più semplice, applicando i limiti europei sulla procedura di gara negoziata, accorciando di mesi i tempi delle procedure già allo stato di progettazione o addirittura prossimi all’appalto".
"Il terzo emendamento, infine, riguarda chi oggi lavora nei Comuni e negli USR alla ricostruzione con contratti a termine, con la previsione di una deroga ai limiti contrattuali. Una ricostruzione di questa portata non può perdere l'esperienza, la competenza e la passione di questi ottimi tecnici".
L'appello di Ceriscioli si impregna di un contento ancor più personale quando richiede modifiche in sede di discussione al Senato: "Prima che si chiuda la partita, solo un Suo intervento può cambiare il corso della ricostruzione: come Presidente del Consiglio dei Ministri, come colui che ha preso su di sé la grande responsabilità della ricostruzione, ma soprattutto perché ho visto in che modo ha guardato negli occhi e stretto la mano agli sfollati nelle casette delle Marche".
“Come annunciato già da tempo dalla Lega il nuovo decreto sisma è il decreto dei no, un miscuglio di nuova burocrazia e vecchie questioni irrisolte che non sblocca un bel niente tanto che ha scontentato tutti: professionisti, amministratori pubblici, cittadini. Il colmo? Parte dei fondi assegnati alle Marche è stata dirottata sull’Emilia Romagna (terremotata nel 2012) per finanziare le proroghe delle scadenze fiscali”.
Il giudizio sferzante sul DL 123 approvato dalla Camera pronunciato dal responsabile della Lega Marche senatore Paolo Arrigoni e dell’onorevole maceratese Tullio Patassini che, per conto del gruppo Lega, ne ha seguito alla Camera la conversione.
“Il Governo ha promesso di tutto e di più ai terremotati e non solo ha partorito un topolino, ma è pure riuscito a peggiorare la situazione – argomenta Arrigoni – Per raccattare qualche voto alle regionali in Umbria PD e Cinquestelle hanno redatto 9 striminziti articoli per rimpinguare i quali sono stati presentati oltre 900 emendamenti, gran parte dalla maggioranza stessa. La Lega si è astenuta anziché votare contro solo per rispetto dei terremotati che non meritano la farsa inscenata da una maggioranza litigiosa unita al solo scopo di non rimettersi al giudizio delle urne”.
“Come Lega abbiamo cercato in ogni modo di intervenire riuscendo a prorogare il personale della scuola e i mutui ed allargando le misure di “Resto al Sud” a tutto il cratere, e non solo a pochi comuni, la fascia dei beneficiari – aggiunge Patassini scendendo nel dettaglio dei NO di una maggioranza irremovibile – I veti incrociati di Movimento Cinquestelle, PD, LEU e Italia Viva a rallentare i lavori in commissione uniti a convocazioni e rinvii nella stessa giornata per la discussione in aula la dicono lunga di quanto la maggioranza sia stata nel pallone per l’evidente pochezza della carne messa al fuoco”.
L’onorevole Patassini fa poi una lista dei punti che non lo convincono del Decreto.
“No alla semplificazione delle procedure: gli stessi tecnici hanno in più occasioni dichiarato che l’autocertificazione proposta dal decreto non risolve un bel niente, anzi rallenta. Questo perché tra la versione dei professionisti e quella partorita dalla burocrazia romana ha vinto la burocrazia.
No al ruolo centrale dei Comuni privilegiando ancora una volta chi gli Uffici Speciali delle Regioni che da 3 anni dimostrano di non sapere (o volere?) cavare un ragno dal buco.
No alla progettualità sul territorio per lasciare posto al carrozzone di Renzi. Il DL introduce la cabina di regia di Casa Italia, riesumata da un sottoscala di ministero per predisporre progetti di sviluppo del territorio fatti a Roma e buoni giusto per tre convegni e un paio di pubblicazioni da presentare alla stampa. No alla Zona Economica Speciale per rilanciare lo sviluppo economico del territorio. Concessa a Venezia, è stata negata pure come avvio di massima agli Ordini professionali ed alle Associazioni di categoria terremotate del Centro Italia. No alla proroga Zona Franca Urbana. Smettono di aiutare le imprese che hanno resistito finora e non viene favorita la nascita di nuove. NO proroga esenzione ai fini ISEE degli immobili inagibili o distrutti. In pratica i cittadini del cratere avranno più difficoltà ad accedere ai servizi sociali
N alla proroga sospensione notifica cartelle ed accertamenti fiscali. Si sommano le difficoltà per le aziende con archivi in immobili lesionati o distrutti che non possono rispondere alle legittime richieste dell'Agenzia delle Entrate e/o della GDF e si troveranno sommerse da avvisi di accertamento e sanzioni. No alla proroga dei circa 1.000 tecnici che lavorano per il sisma.
No allo sconto del 40% sui finanziamenti bancari a 60 mesi accesi da cittadini ed imprese per pagare le imposte. No al subappalto limitato alle imprese locali. No al restauro come volano di ripresa economica del territorio. Le opere d'arte danneggiate dal sisma saranno trasferite a Firenze e Roma. In barba alla richiesta della Lega che vengano valorizzate le maestranze marchigiane e quelle ottimamente formate dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. No risoluzione della questione macerie. La Regione Marche è in ritardo per raccolta e deposito ed il Ministero dell'Ambiente non ha ancora deciso cosa farne in seguito" - incalza Patassini - .
“Minaccia la mobilitazione contro il decreto persino il presidente della Regione Marche Ceriscioli, che non solo è del PD, ma aveva pure aveva piazzato i suoi più stretti collaboratori al tavolo della stesura del decreto - concludono Arrigoni e Patassini - abbiamo il quadro dell’ennesima farsa orchestrata da un Governo che vende fumo su tutto, pure sulle spalle dei terremotati”.
"Marche, paradiso da conoscere e amare". Con questa frase la Repubblica dedica la guida "ai sapori e ai piaceri" alla Regione Marche.
Dallo scenografo maceratese Dante Ferretti, alla Galleria Nazionale delle Marche a Urbino passando per le bellezze dei territori colpiti dal sisma e valorizzati dal festival Risorgimarche ideato da Neri Marcorè, proseguendo con i grandi chef stellati e con la musica con il cantautore Raphael Gualazzi. Sono solo alcune delle bellezze della nostra Regione messe in evidenza nell'inserto di Repubblica.
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, presente oggi a Caldarola per il taglio del nastro della nuova sede comunale (LEGGI QUI), ha parlato di "un segno di grande attenzione al processo di rinascita; un'opportunità per rafforzare il grande messaggio sul turismo che interessa la regione ma in particolare le aree interne che trovano nel turismo motivo di riscatto".
"La guida - ha aggiunto Ceriscioli - parla di turismo, della nostra bellezza e delle attività che permettono a tanti di fare belle esperienze e lo fa su tutto il territorio regionale. Grazie a Repubblica, speriamo ci aiuti ad avere sempre più persone che verranno e avranno voglia di scoprire le Marche".
Una “rivoluzione” per il trasporto pubblico ferroviario regionale a beneficio di tutti i marchigiani che utilizzano il treno: così l’assessore ai Trasporti, Angelo Sciapichetti, in merito al nuovo contratto di servizio con Trenitalia da firmare dopo l’approvazione della delibera di Giunta avvenuta ieri pomeriggio. Il nuovo contratto pone una nuova disciplina dei rapporti tra Regione Marche e Trenitalia Spa per lo svolgimento dei servizi ferroviari regionali della durata complessiva di 15 anni, dal 2019 al 2033, sostitutivo del vigente.
“Un contratto, che, oltre a prevedere un importante processo di efficientamento, presenta un impatto straordinario sulla mobilità regionale sia in termini di servizi, con più di 700 milioni di euro di corrispettivi nel periodo, sia in termini di investimenti, con 200 milioni di nuovo materiale rotabile, dei quali 37 provenienti dal bilancio regionale – dichiara con soddisfazione Sciapichetti - Il nuovo accordo consente l’ammodernamento di tutto il parco mezzi regionale, migliorando la qualità del servizio rispetto a puntualità, affidabilità, regolarità, rumorosità e possibilità di accesso a utenti con ridotta mobilità”. Verranno quindi consegnati e messi al servizio dei viaggiatori ben 26 nuovi treni di sei tipologie diverse (tra cui Jazz, Pop, Rock) entro il 2025, che permetteranno di fatto il rinnovo completo della flotta, compresa la sostituzione con treni elettrici di tutti i treni diesel a seguito dell’elettrificazione della linea Civitanova Albacina prevista per il 2025.
"Questa è una grande operazione della Regione Marche per la mobilità sostenibile che determinerà un significativo ammodernamento del parco rotabile - commenta il presidente Ceriscioli - Nel 2025 l'età media dei treni circolanti nelle Marche sarà di 6 anni. Treni nuovi dotati di wi-fi, spazio per le biciclette, telecamere per la videosorveglianza e prese elettriche per ricaricare i dispositivi mobili con l'obiettivo di incrementare gli spostamenti su mezzi ecologici, che riducono i consumi elettrici perché più efficienti e abbattono il rumore rispetto ai mezzi vecchi". “Sono inoltre apprezzabili per le Marche – aggiunge l’assessore - i risparmi conseguiti con la fissazione di minori corrispettivi regionali nel primo quinquennio abbinati ad un livello di qualità erogata maggiore rispetto all’attuale, prevedendo solo limitati gli aumenti tariffari. A partire dal 2020, poi, aumenterà la produzione dei servizi del 10% con ulteriori treni-Km a disposizione dei pendolari marchigiani”. Altri importanti investimenti inseriti nel contratto riguardano: Revamping/Restyling, Impianti, Informatica, Tecnologie, manutenzione ciclica e anche l’avvio della bigliettazione unica elettronica.
Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 92 del 22/11/2019 - 4^ Serie Speciale – è stato pubblicato il concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 33 allievi finanzieri del contingente ordinario – specializzazione “Tecnico di Soccorso Alpino (S.A.G.F.)” – anno 2019.
Possono partecipare al concorso i cittadini italiani i quali, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda: siano in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione ai corsi per il conseguimento della laurea; abbiano compiuto il 18° anno e non abbiano superato il giorno di compimento del 26° anno di età. Per coloro che alla data del 6 luglio 2017 svolgevano o avevano svolto servizio militare volontario, di leva o di leva prolungato, il predetto limite anagrafico massimo è elevato di un periodo pari all’effettivo servizio militare prestato che non deve superare, in ogni caso, i tre anni.
Il concorso costituisce una valida opportunità di inserimento, nello scenario lavorativo, per i giovani che nutrono una spiccata passione per la montagna e che sono desiderosi di lavorare al fianco di persone competenti, con mezzi tecnologicamente avanzati, per prestare aiuto a persone in difficoltà.
La domanda di partecipazione al concorso, da presentare entro le ore 12.00 del 23 dicembre 2019, dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo “https://concorsi.gdf.gov.it”, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato. I concorrenti, che devono essere in possesso di un account di posta elettronica certificata (“P.E.C.”), dopo aver effettuato la registrazione al portale, potranno accedere, tramite la propria area riservata, al format di compilazione della domanda di partecipazione.
I vincitori saranno avviati a un corso di formazione in qualità di allievi finanzieri presso la Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo (TN), la più antica scuola militare alpina del mondo, dove avranno la possibilità di prepararsi adeguatamente da un punto di vista tecnico-professionale, ampliando le propria sfera di conoscenze, tramite l’apprendimento di tecniche, regole e procedure che si riveleranno utili per il successivo impiego, quali finanzieri neo-specializzati ”S.A.G.F.”, presso una delle 27 Stazioni dislocate sull’intero arco alpino, sul Gran Sasso, in Aspromonte, sull’Etna e in Sardegna.
Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza si pone l’obiettivo di assolvere prioritariamente alle attività di salvaguardia della vita umana e di pronto intervento operativo, in zone di media e alta montagna, caratterizzate da terreni innevati, ripidi, rocciosi o ghiacciati, e di concorrere, attraverso una diuturna azione di controllo del territorio - svolta anche per eventuali fini di difesa politico militare delle frontiere - all’espletamento dei compiti di polizia economico-finanziaria demandati al Corpo. Rientrano tra gli incarichi del personale impiegato nel Soccorso Alpino anche quelle attività finalizzate a interventi di soccorso in contesti emergenziali derivanti da calamità naturali. In occasione degli eventi sismici e di maltempo che hanno colpito negli ultimi anni il nostro Paese, decisive sono risultate, difatti, la prontezza d’intervento del S.A.G.F. e la capacità di far pervenire in loco uomini e mezzi, in tempi assolutamente ristretti.
Sul sito internet www.gdf.gov.it – area “Concorsi” è possibile prendere visione del bando e acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sulla procedura reclutativa e sul Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.
Sono piovute centinaia di segnalazioni nel primo pomeriggio di oggi, a partire dalle ore 15:00, riguardo il malfuzionamento delle piattaforme social Facebook ed Instagram. I problemi sono diffusi non solo in tutta Italia, ma anche all'estero. Il malcontento monta, in particolare, negli Stati Uniti dove oggi si festeggia la Giornata del Ringraziamento. Il mulfuzionamento colpisce la sezione news feed dei social, impedendo la condivisione delle notizie e dei contenuti con amici e gruppi e l'apparizione del messaggio: "Si è verificato un problema. Stiamo lavorando per risolverlo il prima possibile". Su Twitter sono entrati in tendenza gli hashtag #FacebookDown e #InstagramDown.
È arrivato il primo via libera della Camera dei Deputati per il decreto Sisma. I voti favorevoli sono stati 281, nessun contrario. Si sono astenuti i deputati di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. Il provvedimento, che contiene disposizioni urgenti per l'accelerazione della ricostruzione nei territori colpiti dal sisma, passa ora all'esame del Senato, per essere convertito in legge. La scadenza da rispettare è quella del 23 dicembre, pena la decadenza del decreto.
Il provvedimento, così come è stato approvato, proroga a dicembre 2020 lo stato di emergenza e introduce ulteriori interventi urgenti per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti. Vengono, inoltre, estese le agevolazioni del pacchetto "Resto al Sud" a tutti i Comuni compresi nel cratere sismico.
L'onorevole Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento Cinque Stelle e relatrice della legge di conversione del decreto Sisma, ha così commentato il provvedimento nel suo intervento alla Camera: "Le terre colpite dal sisma del 2016 richiedono normalità. Oggi dopo un grande lavoro di ascolto del territorio, il decreto è in grado di dare risposte. Non si tratta di una soluzione definitiva, in quanto siamo consapevoli che per una ripartenza economica vera e propria ci vorrà ancora molto tempo. Ringrazio tutti i colleghi per aver deciso di donare i 100 milioni risparmiati dalla Camera nell'ultimo anno in favore dei paesi colpiti dal sisma del 2016".
A motivare le ragioni dell'astensione leghista è stato l'onorevole treiese Tullio Patassini che nel suo intervento ha sottolineato come "non sia stata ascoltata la versione delle reti delle professioni tecniche (leggi qui le loro perplessità). La questione urbanistica resta, alcune misure economiche che abbiamo richiesto non hanno trovato la luce. Quando ho invitato alcuni sindaci a presenziare in Commissione Ambiente mi sono vergognato per il modo in cui sono stati trattati. Sono stati concessi loro soltanto pochi minuti, per poi essere frettolosamente liquidati". Patassini ha chiesto anche la proroga della zona franca urbana, in scadenza tra meno di un mese: "Aspetto il Governo al varco al momento della legge di Bilancio".
"Forse è la volta buona che organizziamo una bella manifestazione anche noi: se il decreto sisma uscirà vuoto non sarà possibile per noi non utilizzare ogni strumento di protesta". Il giorno dopo aver definito "vuoto" il decreto-legge sisma all'esame della Camera, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli rincara la dose.
"Se non cambiano le regole - ribadisce - la ricostruzione prosegue con la velocità che ha oggi", cioè lenta. Tra i punti chiesti, per la ricostruzione privata tutelare il professionista, che redige l'autocertificazione, "riconoscendo lo stato di fatto dell'immobile come stato di diritto" ed "evitare altri due passaggi prima dell'inizio lavori".
Per quella pubblica si chiede di applicare i limiti europei (5 milioni di euro invece che 250 mila euro) per le procedure negoziate. Altri temi sono la stabilizzazione del personale Usr, gli incentivi e la defiscalizzazione per le imprese a cui vanno destinate una parte delle risorse che già ci sono; e condizioni fiscali più favorevoli nei territori colpiti.
Fonte: Ansa
Nel corso di un servizio di controllo del territorio, dei poliziotti sono stati aggrediti e feriti. L’episodio è accaduto nella località di Lido Tre Archi, in provincia di Fermo.
Stamani è stato effettuato dalle Forze dell’Ordine un intervento mirato per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga e dell’immigrazione clandestina, correlato anche all’occupazione abusiva di alcuni immobili del quartiere.
Venticinque gli operatori impegnati in borghese e in divisa, coordinati direttamente da due funzionari della Questura di Fermo, con 10 automezzi. Nel corso del controllo sono state identificate circa 40 persone e 15 autovetture.
Da un appartamento di Via Tobagi , in località Lido Tre Archi, gli agenti hanno notato una porta socchiusa con segni di forzatura.
Con discrezione, i Poliziotti si sono avvicinati all’uscio, quando hanno sentito dall’interno, alcune voci di uomini. A quel punto hanno notato luci interne accese e e sentito qualche cane che abbaiava.
Immediatamente i Poliziotti, vedendo la porta appena accostata, sono entrati .
Quattro le persone presenti in quella casa, nordafricani che alla vista dei Poliziotti,hanno tentato di fuggire.
Due grossi cani Rottweiler sono stati aizzati contro gli operatori che, costretti ad indietreggiare,non si sono dati per vinti riuscendo ad affrontare i malviventi.
Uno dei malviventi era tranquillo, e poi risulterà anche regolarmente soggiornare nello Stato, ma gli altri, tra insulti e spintoni, hanno cominciato a scaraventare le suppellettili di casa addosso agli operatori.
Un uomo, a quel punto, ha preso dal tavolo un coltello da cucina: dapprima minacciando di suicidarsi, ma appena dopo, puntando l’arma al petto del Funzionario che cercava di disarmarlo, tentando di ferirlo.
Immediatamente l’uomo è stato disarmato, ma ne è poi scaturita una colluttazione, e l’uomo, aiutato da un altro straniero, ha cercato di opporre resistenza all’operato dei Poliziotti. A quel punto è spuntato un altro coltello, pronto ad essere utilizzato.
Grazie all’azione decisa dei Poliziotti, i due malviventi sono stati poi neutralizzati ed immobilizzati, tra continue minacce ed insulti.
Immediata la perquisizione dell’intero ambiente da parte della Polizia, con la collaborazione dell’Unità Cinofila della Guardia di Finanza è stata ritrovata eroina e marijuana, già divisa in dosi e pronta per lo spaccio.
Tre poliziotti sono stati medicati al pronto soccorso, e hanno riportati lievi lesioni.
I due nordafricani sono stati quindi tratti in arresto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che valuterà la convalida dell’attività della Questura.
Altri tre stranieri, inoltre, sono stati attinti dal provvedimento di espulsione dallo Stato.
Fra i provvedimenti di supporto alle imprese proposti dal governo, una delle iniziative che ha riscosso maggiormente il plauso del mondo imprenditoriale è “impresa 4.0” che offre incentivi per chi investe in innovazione.
“Impresa 4.0” offre alle aziende un ventaglio di opportunità per dotarsi di strumenti tecnologicamente innovativi utili per lo sviluppo dei processi produttivi moderni e delle strategie imprenditoriali. Per ottenere l'agevolazione è però indispensabile che tali progetti siano veramente innovativi, pertanto è necessaria la consulenza di tecnici specializzati.
Fra queste figure tecniche rientrano gli ingegneri dell'informazione e proprio da questa categoria è partita una iniziativa volta a definire procedure condivise fra tecnici e imprenditori per la realizzazione di progetti “impresa 4.0”.
La commissione ICT dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Fermo, negli ultimi mesi, ha affrontato il problema da un punto di vista generale, proponendo un seminario in cui sarà discusso il modo migliore in cui tutti gli attori coinvolti (tecnici e imprenditori ma anche assicuratori e legali) potranno contribuire attivamente a raggiungere l'obbiettivo che “impresa 4.0” si prefigge.
Il coinvolgimento delle figure dell'assicuratore e del legale è essenziale per definire l'ambito in cui si andrà ad operare e offrire garanzie sia al professionista che all'imprenditore. In particolare l'assicuratore è chiamato ad offrire soluzioni assicurative in grado di coprire i rischi legati alla realizzazione dei progetti “impresa 4.0” mentre il legale andrà a definire un preciso ambito legale in cui operare.
L'incontro, che si terrà venerdì 29 novembre presso l'Hotel Astoria di Fermo, in viale Vittorio Veneto 8, a partire dalle ore 14:40, è aperto a tutti ma si rivolge in particolare agli imprenditori interessati ad investire in impresa 4.0 e ai tecnici che saranno chiamati a realizzare i progetti.
L'iniziativa, oltre all'ordine degli ingeneri di Fermo che ha organizzato il seminario, ha il sostegno degli altri ordini degli ingegneri marchigiani, del CNI ed ha il patrocinio di confindustria Centroadriatico, Macerata e Marche Nord e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.