Alla Camera arriva il sì al Decreto Sisma: 281 voti favorevoli, nessun contrario. Il centro-destra si astiene
È arrivato il primo via libera della Camera dei Deputati per il decreto Sisma. I voti favorevoli sono stati 281, nessun contrario. Si sono astenuti i deputati di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. Il provvedimento, che contiene disposizioni urgenti per l'accelerazione della ricostruzione nei territori colpiti dal sisma, passa ora all'esame del Senato, per essere convertito in legge. La scadenza da rispettare è quella del 23 dicembre, pena la decadenza del decreto.
Il provvedimento, così come è stato approvato, proroga a dicembre 2020 lo stato di emergenza e introduce ulteriori interventi urgenti per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti. Vengono, inoltre, estese le agevolazioni del pacchetto "Resto al Sud" a tutti i Comuni compresi nel cratere sismico.
L'onorevole Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento Cinque Stelle e relatrice della legge di conversione del decreto Sisma, ha così commentato il provvedimento nel suo intervento alla Camera: "Le terre colpite dal sisma del 2016 richiedono normalità. Oggi dopo un grande lavoro di ascolto del territorio, il decreto è in grado di dare risposte. Non si tratta di una soluzione definitiva, in quanto siamo consapevoli che per una ripartenza economica vera e propria ci vorrà ancora molto tempo. Ringrazio tutti i colleghi per aver deciso di donare i 100 milioni risparmiati dalla Camera nell'ultimo anno in favore dei paesi colpiti dal sisma del 2016".
A motivare le ragioni dell'astensione leghista è stato l'onorevole treiese Tullio Patassini che nel suo intervento ha sottolineato come "non sia stata ascoltata la versione delle reti delle professioni tecniche (leggi qui le loro perplessità). La questione urbanistica resta, alcune misure economiche che abbiamo richiesto non hanno trovato la luce. Quando ho invitato alcuni sindaci a presenziare in Commissione Ambiente mi sono vergognato per il modo in cui sono stati trattati. Sono stati concessi loro soltanto pochi minuti, per poi essere frettolosamente liquidati". Patassini ha chiesto anche la proroga della zona franca urbana, in scadenza tra meno di un mese: "Aspetto il Governo al varco al momento della legge di Bilancio".
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