“Nel triennio 2021-23 saranno messi a disposizione delle Province e delle Città metropolitane 1,150 miliardi per la manutenzione straordinaria di ponti e viadotti. Di questa cifra sono ben 53 milioni di euro i fondi stanziati per la regione Marche. Esattamente 16 mln nel 2021, 21 mln nel 2022 e 16 mln nel 2023”. Lo dichiara in una nota la facilitatrice regionale del Movimento 5 Stelle, Mirella Emiliozzi.
“Da sempre il MoVimento 5 Stelle - spiega Emiliozzi – s’impegna per mettere al primo posto la sicurezza delle infrastrutture esistenti a beneficio di tutti. Per la ripartenza del Paese, la manutenzione di strade e viadotti è un aspetto centrale e prioritario da sviluppare. A sostegno della tutela dei cittadini nei confronti dei rischi strutturali della rete viaria, il ministro dei Trasporti Giovannini ha spiegato che ulteriori risorse potranno essere reperite con la nuova programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione”.
“La cifra a disposizione è frutto dell’intesa raggiunta tra il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile e la Conferenza Stato-Città e Autonomie locali sul decreto ministeriale, in accordo con il ministero dell’Economia e delle Finanze. – continua Emiliozzi – Una cifra prevista inizialmente nel decreto Agosto del Governo Conte 2 e rafforzata nella legge di Bilancio per il 2021”.
“La dotazione di 53 milioni di euro - conclude Emiliozzi - per le Marche nel triennio 2021-23 servirà ad aumentare il grado di sicurezza di ponti e viadotti della rete stradale gestita da Province e Città metropolitane: stiamo parlando dell’80% della viabilità extra urbana d’Italia se si guarda al sistema Paese”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 17 decessi correlati al Covid-19.
Una vittima è stata segnalata nelle strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di un 92enne di Urbisaglia spirato presso il nosocomio civile del capoluogo di provincia.
Nei presidi medici anconetani hanno perso la vita 9 persone: una 97enne e un 62enne del capoluogo dorico hanno perso la vita a Torrette, mentre un 82enne di Chiaravalle, una 80enne di Ancona, una 87enne di Castelfidardo, un 96enne di Jesi, due 94enne entrambe di Falconara Marittima e una 89enne di Castelfidardo sono deceduti all'Inrca.
All'ospedale di Fermo hanno trovato la morte un 83enne del capoluogo e un 63enne di Altidona.
Una vittima è stata segnalata anche al nosocomio di Fabriano: si tratta di un 81enne di Montecarotto. Un decesso è stato registrato, inoltre, presso la Rsa Galantara di Pesaro, si tratta di una 83enne dello stesso capoluogo. Un 92enne di Montefalcone Appennino si è spento nel proprio domicilio, mentre un 88enne di Jesi è morto all'ospedale cittadino. Un decesso è stato segnalato anche al nosocomio di Jesi: la vittima è un 88enne del luogo. Infine un 91enne di Cupramontana si è spento all'ospedale di San Benedetto del Tronto.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2566 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (884), mentre sono 429 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
La Regione Marche ha concluso l’istruttoria del bando per l’acquisto e l’installazione degli impianti di ventilazione meccanica nelle aule scolastiche. “Ieri mattina - riferisce l’assessore all’Edilizia scolastica Francesco Baldelli - abbiamo firmato il decreto che, oltre a riportare la graduatoria finale delle domande pervenute, sblocca anche le risorse finora destinate dalla Regione a questo intervento, pari a 2 milioni di euro.
Nelle prossime settimane saranno assegnati i contributi alle Province e ai Comuni beneficiari, i quali, con le risorse ricevute, provvederanno autonomamente all’acquisto e all’installazione di idonei impianti di ventilazione meccanica nelle aule scolastiche”. Sono 49 le scuole regionali che, grazie a questo intervento, potranno consentire le lezioni in presenza, in sicurezza, dei propri studenti. Queste scuole sono dislocate in 30 diversi comuni, garantendo un’equa distribuzione territoriale. Nella provincia di Ancona sono state accolte le domande dei Comuni di Santa Maria Nuova, Numana, Monte Roberto, Serra San Quirico, Rosora, Sassoferrato, Falconara Marittima. Nella provincia di Pesaro e Urbino riceveranno i contributi i Comuni di Tavoleto, Montecalvo in Foglia, Apecchio, Gabicce Mare e Pergola.
Nella provincia di Macerata saranno soddisfatte le richieste dei Comuni di Apiro, Appignano, Macerata e San Severino Marche. Nella provincia di Fermo riceveranno i contributi i Comuni di Amandola, Grottazzolina, Fermo e Montegiorgio. Nella provincia di Ascoli Piceno sono state accolte le domande dei Comuni di Cossignano, Montefiore dell'Aso, Spinetoli e Grottammare.
Sono inoltre state accolte le richieste pervenute dalle cinque Province riguardanti scuole di istruzione superiore (l'Iss 'Volta' di Fano, l'Isa di Urbino, l'Itc 'Corinaldesi' di Senigallia, l'Iis 'Morea-Vivarelli' di Fabriano, i Licei scientifici 'Galileo Galilei' di Macerata e 'Temistocle Calzecchi Onesti' di Fermo, gli Istituti d'arte di Fermo e Ascoli Piceno e l'Ipssar 'Ulpiani' di Ascoli Piceno). “Sono 49 gli istituti regionali – conclude l'assessore Baldelli - che, per questa prima fase pilota del progetto, potranno installare impianti di ventilazione meccanica grazie a questo intervento che la Regione Marche, prima in Italia, ha fortemente voluto, pur non rientrando nelle sue strette competenze. Quasi 9.000 studenti, distribuiti su 500 aule, e i loro operatori scolastici, potranno svolgere le lezioni in presenza in sicurezza. Infatti, gli impianti di ventilazione meccanica, come efficacemente indicato in numerose pubblicazioni scientifiche, sono in grado di ridurre quasi totalmente le particelle infette nell’aria e di garantire la salubrità degli ambienti.
Pertanto, la loro installazione è utile nell'immediato quale efficace strumento di contrasto al Covid-19, ma lo sarà in futuro anche contro il diffondersi dei virus influenzali e, in generale, per il benessere psico-fisico dei nostri studenti. Sin da subito avevamo rappresentato come questo primo finanziamento non sarebbe stato sufficiente a coprire tutte le richieste pervenute in Regione dai Comuni e dalle Province interessate. Infatti, il bando ha avuto un successo enorme, il che dimostra come l’amministrazione regionale abbia colto un’esigenza reale dei territori e abbia dato risposta in maniera concreta e veloce, laddove chi aveva la competenza a livello nazionale per dare risposte non ne ha date. Ad ogni modo, si tratta solo di un primo finanziamento”.
Utilizzare gli incentivi finanziari del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, che devono essere ricostruiti dopo il sisma del 2016. Il Commissario alla Ricostruzione post Sisma 2016, Giovanni Legnini, e Francesco Vetrò, Presidente del GSE, società del Ministero dell’Economia che promuove la transizione ecologica con il sostegno alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica, hanno firmato oggi un Protocollo d’Intesa per favorire l’integrazione fra gli incentivi del Conto Termico del GSE con i finanziamenti dello Stato per la riparazione degli edifici pubblici ed in tal modo, e cofinanziare la ricostruzione delle strutture strategiche nel cratere.
Il cofinanziamento dei progetti che, grazie all’intesa, saranno qualificati con esito positivo dal GSE, consentiranno di liberare risorse che i Comuni potranno destinare ad altre opere pubbliche sul territorio, indirizzando al meglio gli investimenti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale fissati dalla Ue per il 2030. Ai Comuni, anche grazie agli Uffici Speciali per la Ricostruzione delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, sarà fornita assistenza individuale per l’uso combinato dei fondi commissariali con gli incentivi previsti dal Conto Termico, che mette a disposizione 200 milioni di euro l’anno per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici.
L’intesa prevede che sia data priorità alla riqualificazione delle scuole, ai progetti relativi all’edilizia sanitaria e a quella residenziale pubblica, ad impianti sportivi pubblici, luoghi della cultura ed altri edifici di proprietà degli enti locali (come uffici o musei).
“La collaborazione con l’ufficio del Commissario, già avviata nel 2019, si consolida con la sottoscrizione del Protocollo che trova oggi la luce, con il quale il Gestore dei Servizi Energetici consacra il suo impegno ad aiutare i territori e le popolazioni colpiti dal sisma del 2016. La realizzazione di azioni concrete di supporto acquista, nel momento attuale, un maggiore significato in termini di inclusione e ritorno alla quotidianità”, ha detto il Presidente del GSE Francesco Vetrò.
“La firma di oggi è un accordo oltre l’accordo, perché frutto di un dialogo che ha avuto sin da subito l’obiettivo di avviare una nuova stagione per tutti i territori colpiti dal sisma del 2016/17. L’adozione di un modello di ricostruzione sostenibile è una concreta opportunità di sostegno, riqualificazione e ripopolamento di questi luoghi fragili, per lo più piccoli Comuni e Aree Interne, dall’incredibile potenziale”, ha dichiarato l’Amministratore delegato del GSE, Roberto Moneta, aggiungendo: “Già da oggi il Comitato di Coordinamento e i Direttori degli Uffici Speciali Regionali per la ricostruzione, rappresentanti dei 140 Comuni colpiti, lavoreranno per avviare una programmazione condivisa degli interventi compatibili con gli incentivi GSE, molti dei quali cumulabili, e anche per estendere il supporto ai 502 Comuni fuori cratere. Facciamo tesoro dell’esperienza del Comune di Costacciaro, primo beneficiario della sinergia tra le risorse commissariali e il Conto Termico, e replichiamo velocemente questa esperienza di successo”.
“Questo accordo con il GSE, che intendo ringraziare, è molto importante perché consente di combinare al meglio e mettere a sistema le risorse pubbliche che già sono a disposizione, per un obiettivo strategico come la ricostruzione del Centro Italia colpito dal sisma del 2016, che è finalmente partita e che può rappresentare un’opportunità per l’intero Paese”, ha detto il Commissario Legnini. “Gli incentivi del GSE per l’efficientamento degli edifici pubblici, insieme a quelli del Super Ecobonus per le abitazioni private, possono così essere sommati ai fondi pubblici per la ricostruzione post-sisma, rafforzando concretamente”, ha aggiunto il Commissario, “la possibilità di conseguire agli obiettivi del processo di transizione ecologica intrapreso dalla Ue e dal governo per realizzare un nuovo modello di sviluppo. Anche le linee di azione proposte per il Centro Italia nel Recovery Fund saranno in grado di dare un’ulteriore spinta per la ricostruzione di città e paesi sicuri e sostenibili dal punto di vista energetico ed ambientale”.
Iniziativa degli esasperati acconciatori aderenti alla CNA di Macerata che scrivono direttamente al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. Tre le richieste: velocizzare con i vaccini, prevedere ristori regionali e far riaprire i saloni.
Ecco il testo integrale della lettera inviata all’indirizzo personale del Governatore in data odierna, a firma di Loretta Genangeli, Portavoce CNA Acconciatori Macerata
"Gentile Presidente,
preferiamo scriverLe anziché chiedere un appuntamento ed esporre a maggior rischio Lei ed i nostri rappresentanti in questo momento così difficile e delicato. Le nostre richieste d'altronde sono alquanto puntuali e crediamo facilmente condivisibili, oltre che comprensibili e attuabili. Tre i punti che sottoponiamo alla Sua attenzione.
Il primo riguarda tutta la comunità marchigiana ed è una netta velocizzazione della campagna vaccinale. A tre mesi dall’inizio delle vaccinazioni, registriamo nella nostra regione troppe persone appartenenti alle fasce deboli ancora in attesa di esser vaccinati. Sappiamo che la nostra Associazione di categoria, come anche altre, è in attesa dei Protocolli regionali per avviare autonomamente la gestione di hub vaccinali destinati ai propri associati ed ai loro dipendenti; diamo al più presto concretezza a questo accordo in modo che, non appena ci sarà un congruo numero di vaccini disponibili, potremmo immunizzarci.
Una seconda richiesta che Le sottoponiamo riguarda i ristori. Il recente Decreto del governo esclude gran parte delle imprese dal sostegno pubblico. Così come aveva fatto la precedente amministrazione regionale, seppur con risorse insufficienti, è opportuno prevedere ristori specifici e immediati per le imprese marchigiane che l’anno scorso e quest’anno sono in difficoltà a causa delle chiusure.
Ultima istanza che Le chiediamo accoratamente è di farsi portavoce ai tavoli del governo nazionale affinché si comprenda che la nostra specifica attività può essere svolta in modo sicuro e senza timore di contagi. La lentezza con cui la curva dei contagi sta scendendo nonostante sia passato quasi un mese dall’istituzione della zona rossa e dalle nostre chiusure, in parte lo dimostra. Vogliamo ricordarLe che noi lavoriamo solo su appuntamento, proporzionando i clienti allo spazio delle nostre sale e quindi senza creare alcun assembramento. Noi rispettiamo alla lettera tutti i Protocolli di sicurezza che gli esperti hanno stabilito per la nostra attività e che impediscono scientificamente il contagio; abbiamo anche speso risorse e denaro per adeguarci nel migliore dei modi, in un periodo certamente avverso per qualsiasi tipo di investimento.
Il servizio che noi acconciatrici ed acconciatori offriamo non sarà certo essenziale come quello del panettiere ma ci permetta, signor Presidente, di poter riaprire la nostra attività e quindi di poter essere a nostra volta clienti del panettiere.
Auspicando il positivo accoglimento delle nostre richieste, inviamo i nostri più sinceri auguri di buon lavoro"-
Abitare in una casa di legno non è semplicemente come abitare in una normale casa di mattoni, ma è molto più speciale ed in questo articolo ti spiegheremo il perché!
Perché abitare in una casa di legno
Oltre all’estetica, abitare in una casa di legno offre diversi benefici che una casa in mattoni non ha.Le nostre case in legno vengono realizzate con materiali di prima qualità, in grado di rendere la vita più piacevole e salutare rispetto una normale casa in mattoni.
Inoltre, è possibile progettare la propria casa in legno su misura, in base allo spazio ed al contesto che si ha a disposizione.
Qui di seguito, troverai i 5 motivi principali per cui dovresti considerare una casa di legno, anziché una casa in mattoni.
1. È una soluzione ecologica
Una casa in legno è una soluzione “eco-friendly”, poiché essa è realizzata con materiali a basso impatto ambientale, rinnovabili e non nocivi per il pianeta.
Noi di Maestro Case, utilizziamo il legno di pino proveniente dalla Norvegia per realizzare tutta la struttura, comprensiva di pareti e pavimenti, oltre a finestre e porte.
2. È un luogo sano in cui vivere ed in cui far crescere i propri figli
Le case in legno sono un luogo sano in cui vivere, perché vengono realizzate con materiali naturali come il legno, che non rilascia sostanze dannose o tossiche da respirare.
Infatti, l’utilizzo di materiali naturali migliora l’aria all’interno dell’ambiente, oltre a non presentare problemi di umidità. Questo deriva dal fatto che le superfici interne sono “calde” e ciò non favorisce la formazione di muffe e funghi.
3. Costa meno di una casa di mattoni
Per via di molteplici fattori, una casa in legno costa meno rispetto ad una casa di mattoni; basti pensare al costo dei materiali impiegati nell’edilizia tradizionale. Nella costruzione di una casa in legno, non sono presenti materiali come: acciaio, calcestruzzo e laterizio, che richiedono molte energie per prelievo, produzione, trasporto e montaggio.
La maggior parte dei materiali impiegati nelle normali case in mattone, richiedono molta energia ed hanno un costo ambientale elevato, senza contare il fatto che non sono rinnovabili.
Un esempio è il progetto “Kare”: si tratta di una casa in legno abitabile di 117 metri quadrati, con cinque ambienti distinti al suo interno, dal costo di circa 31mila euro. Difficilmente troverai una soluzione in mattoni di pari dimensioni allo stesso prezzo, no?
Senza contare che puoi realizzare una casa in legno in cui abitare ovunque tu voglia!
4. Maggior risparmio energetico ed isolamento acustico
Un altro aspetto da non sottovalutare è il risparmio energetico e l’isolamento acustico: grazie alle diverse proprietà offerte dai materiali naturali, una casa in legno è isolata naturalmente sia a livello termico che acustico.
Ciò significa minor dispersione di calore ed una bolletta più leggera.
Difatti, abitare in una casa in legno significa ridurre i costi di climatizzazione e riscaldamento dell’80% rispetto una normale casa in mattoni.
5. Costruzione antisismica e resistente al fuoco
Infine, una peculiarità delle case in legno è la loro elasticità: ciò significa che una casa in legno riesce a resistere a scosse di terremoto, anche di magnitudo elevato, e forti venti di potenza elevata.
Senza dimenticare che i materiali utilizzati per la realizzazione di una casa in legno vengono trattati per resistere ad incendi e fuochi di grandi dimensioni.
Nelle Marche sono 223.905 le dosi di vaccino somministrate finora su 251.930 consegnate (88,88%). Il dato, aggiornato a stamattina, è pubblicato sulla pagina web della Regione dedicata alla situazione vaccinazioni nelle Marche.
Tra le somministrazioni eseguite 144.269 prime dosi e 78.636 seconde dosi. Finora sono state completate le vaccinazioni per 31.958 over 80 (67.437 le prime dosi nella categoria). Complete le dosi per 4.032 ospiti di strutture residenziali (6.057 le prime dosi) e 33.478 sanitari (33.895 prime dosi).
Per il personale non sanitario (Oss, personale di supporto negli ospedali e altri) 9.902 hanno già completato con la seconda dose (le prime dosi sono 13.632).
Prima fase di vaccinazione eseguita per 13.035 componenti del personale universitario e scolastico, 8.211 tra le forze dell'ordine e 2.002 vulnerabili in carico al Sistema sanitario nazionale (266 le seconde dosi)
È stato presentato questa settimana il progetto “Fabi Educational”, la campagna con la quale la Federazione Autonoma Bancari Italiani aderisce alla nona edizione della Global money week dell’Ocse. Il progetto ha permesso di realizzare una miniserie di otto clip dedicate ad altrettanti argomenti rivolti sia alle scuole sia a chi intende avvicinarsi al complesso mondo della finanza.
La CNA Macerata propone un Webinar di educazione finanziaria. Sarà un incontro con la FABI aperto a tutti per presentare il progetto informativo e per dare qualche consiglio su come gestire i risparmi con consapevolezza. L’appuntamento web è per venerdì 26 marzo alle ore 19 sulla piattaforma zoom, con diretta sul Canale 14 Marche dalle ore 19,15.
Interverranno nella rubrica “…fino alle 20 con CNA” Mattia Pari, Segretario nazionale della FABI e Massimiliano Moriconi direttore del Confidi regionale Uni.Co. di Macerata. Nel corso dell’iniziativa saranno trasmessi alcuni videoclip della serie educational: “L’amico risparmio”, “Rischi e rendimenti, cosa c’è dietro”, “Le 7 regole antitruffa su Internet” e “Impariamo a pianificare”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5697 tamponi: 3162 nel percorso nuove diagnosi (di cui 980 nello screening con percorso Antigenico) e 2535 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 19,6%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 621: 133 in provincia di Macerata, 225 in provincia di Ancona, 138 in provincia di Pesaro-Urbino, 54 in provincia di Fermo, 50 in provincia di Ascoli Piceno e 21 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (74 casi rilevati), contatti in ambito domestico (168 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (183 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (5 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti in ambito assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (2 casi rilevati), screening percorso sanitario (3 casi rilevati) e 1 caso proveniente da fuori regione.
Per altri 182 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 980 test e sono stati riscontrati 77 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all'8%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 19,63% oggi, rispetto al 19,04% di ieri.
In aumento di 2 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 961, di cui 157 in terapia intensiva (+1 rispetto a ieri). Sono, invece, 47 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 164 pazienti (+4 rispetto a ieri): 49 all'ospedale di Macerata, 70 al Covid Hospital, 21 al nosocomio di Civitanova e 34 a Camerino. Altre 31 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Si è concluso mercoledì 24 marzo a Loreto il pellegrinaggio che aveva preso il volo dall’aeroporto di Pratica di Mare il 7 gennaio dello scorso anno.
Atterrata presso il Centro di Formazione Aviation English (Cen.For.Av.En.), dopo circa un anno di pellegrinaggio in cui ha fatto tappa nelle diverse basi dell’Aeronautica Militare, la sacra Effige della Beata Vergine di Loreto, è stata accolta presso la Basilica della Santa Casa accompagnata, simbolicamente, dal tricolore lasciato dai fumi delle Frecce Tricolori che, in formazione ridotta, hanno sorvolato la Basilica.
L’Effige della Virgo Lauretana sarà custodita presso la Basilica di Loreto fino alla conclusione dell’Anno Giubilare.
Alla Santa Messa presieduta da Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare per l'Italia, hanno preso parte oltre alle autorità locali, il Generale di Squadra Aerea Giovanni Fantuzzi, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, e il Colonnello Luca Massimi, Comandante del Cen.For.Av.En..
Al termine della celebrazione eucaristica il Generale Fantuzzi ha portato i saluti e i ringraziamenti del Capo di SMA, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso e ha consegnato a S.E. Mons. Dal Cin, Arcivescovo Prelato di Loreto, un omaggio realizzato in occasione del giubileo lauretano, concesso da Papa Francesco, per celebrare i cento anni della proclamazione della Madonna di Loreto “Patrona degli Aeronauti”.
Il Generale Fantuzzi ha dichiarato che “l’opera è il frutto della passione, dell’amore e delle abilità del personale militare e civile del 10° Reparto Manutenzione Velivoli di Galatina (LE) che, ogni giorno, assicura l’efficienza dei velivoli MB-339 e T-346 utilizzati per l’addestramento dei piloti militari al volo operativo ed acrobatico”.
Inoltre, a testimoniare lo spirito dell’Aeronautica Militare ad operare nella dimensione aerospaziale, il Generale Fantuzzi ha consegnato l’effige, realizzata sempre in occasione del Giubileo Lauretano, che il Colonnello Luca Parmitano ha portato con se nel corso dell’ultima missione sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 15 decessi correlati al Covid-19.
Una vittima è stata segnalata nelle strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di una 83enne di Pollenza spirata presso il nosocomio civile del Capoluogo di Provincia.
Tre decessi sono stati segnalati all'Ospedale di Pesaro dove hanno trovato la morte un 85enne di Vallefoglia, una 95enne di Terre Roveresche una 85nne pesarese.
Nei presidi medici anconetani hanno perso la vita 8 persone: una 96enne di Falconara Marittima, un 88enne di Castelfidardo insieme ad un 86enne e una 88enne, entrambi dorici, all'INRCA di Ancona; un 87enne di Falconara Marittima e una 87enne senigalliese all'ospedale di Senigallia; un 90enne di Chiaravalle al noscomio di Jesi e una 62enne di Chiaravalle a Torette.
All'ospedale di San Bendetto del Tronto hanno trovato la morte un 59enne del posto e una 69enne di Castignano.
Una vittima è stata segnalata anche in Provincia di Fermo: si tratta di un 71enne di Porto Sant'Elpidio deceduto presso il proprio domicilo.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2549 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (883), mentre sono 428 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Come inventare un mondo rispettoso di tutti? E’ la domanda che anima, da oltre un quindicennio, la Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata da Caterpillar e Radio2.
A offrire un originale tentativo di risposta sarà l’edizione 2021 che annovera, tra i protagonisti, il Green Social Club, uno dei più dinamici network d’impresa, nato nelle Marche lo scorso anno ma di respiro nazionale. Guidato da alcune imprese molto sensibili ai temi ambientali come stimolo all’innovazione, il GSC ha - tra gli obiettivi - quello di lasciare un Pianeta migliore alle nuove generazioni grazie ad un modus operandi orientato al raggiungimento degli obiettivi dell’agenda ONU 2030 e all’investimento nella ricerca green.
Venerdì 26 marzo, nell’ambito della 17esima edizione della Giornata nazionale del risparmio energetico, si terrà - in diretta sulla pagina Facebook di @constructivenet - il convegno "M’illumino di meno, M’informo di più”, promosso dal Green Social Club, che è la prima campagna di sensibilizzazione al plurale capace di includere in una polifonia di voci,economia, formazione, istruzione e giornalismo.
All’evento parteciperà Elisabetta Pieragostini amministratrice di Dami la cui policy è improntata ad un vero e proprio modello eco-sostenibile di riferimento che colloca la company marchigiana ai primi posti sul terreno della transizione ecologica, della responsabilità sociale e dell’etica nel business.
“Gestire il consumo energetico per curare il Pianeta” è il focus dell’approfondimento a cura di Eleonora Gasparrini, titolare di Energy& Co. Le opportunità di progresso nell’innovazione tecnologica e nella sustainability saranno approfondite dal Life Mental Coach Roberta Cesaroni.
Sul nuovo ruolo del giornalismo nella diffusione di nuovi stili di vita in chiave green interverrà Catiuscia Ceccarelli. Alla docente Caterina Vitali e alla giornalista Mariangela Campo sarà affidato il compito di descrivere come scuola e informazione possano contribuire a formare i più piccoli ad aver cura del mondo che abitano.
"Fino ad oggi, Uni.Co ha finanziato 1391 imprese marchigiane per un valore, tra credito diretto e finanziamenti bancari garantiti, pari a 80 milioni di euro”.
Paolo Mariani, direttore generale di Uni.Co, il confidi delle Marche, sottolinea con forza la rilevanza che ha avuto la Legge 13 sul tessuto economico marchigiano. Attivo da un anno e prorogato fino al 30 giugno 2021, questo strumento si sta rivelando fondamentale per risolvere le criticità connesse alla mancanza di liquidità sofferta dalle aziende marchigiane, strette nella morsa pressante della pandemia.
Stringendo i numeri in mano, il direttore Mariani, oltre a fotografare lo scenario attuale, mette a fuoco la prospettiva più immediata:
“Considerato che Uni.Co ha ricevuto più del 60% delle risorse stanziate delle quali abbiamo ancora una discreta disponibilità, pensiamo di poter soddisfare, fermo il merito del credito, ulteriori 1300 richieste circa che si sostanziano in un importo, tra credito diretto e finanziamenti bancari garantiti, per un valore pari a 105 milioni di euro”.
“Un effetto domino straordinario che ha permesso, e che può permettere tuttora, al sistema delle PMI marchigiane di reggere l’urto della pandemia. Non a caso, sia la Legge 13 sia la recente approvazione della Legge 47, che prevede finanziamenti fino a 10 mila euro con la copertura totale degli interessi da parte della Regione per gli esercizi colpiti da lockdown totali o parziali, sono delle leve incredibilmente efficaci confermate nella loro valenza per il tessuto produttivo da parte della Giunta Regionale grazie alla proroga ed al nuovo innesto delle norme sopra citate”.
Per Paolo Mariani questa strategia, basata sul Win/Win, è stata vincente ed ha avuto il merito di mettere in relazione tutti i protagonisti in un rapporto dialettico e proficuo.
“In questo circolo virtuoso - chiosa Mariani -, il cliente è soddisfatto, il mondo bancario, affiancato dal Confidi, ha la disponibilità di uno strumento efficace per finanziare le aziende, grazie a un provvedimento normativo posto in essere dalla Regione Marche che ha favorito in tal modo la risposta alle necessità di migliaia di imprese”.
“Siamo confidenti che il sistema bancario confermi la fiducia in questo strumento così importante per alleviare il peso degli oneri finanziari che gravano sulle aziende. Auspichiamo, infine, che la legge 13 e la legge 47 possano essere i contenitori di nuove misure finalizzate alla ristrutturazione ed all’allungamento del debito, dato che le imprese non hanno solo l’esigenza di nuova finanza, ma hanno altresì la necessità di rivedere i propri impegni finanziari per renderli più adeguati e sostenibili al nuovo contesto che si è venuto a creare con la crisi pandemica”.
Nel Laboratorio di Virologia dell’AO Ospedali Riuniti di Ancona – UNIVPM, nell’ambito della sorveglianza epidemiologica molecolare effettuata a campione randomizzato sui tamponi positivi provenienti da tutte le Marche, è stata identificata una variante finora non descritta in Italia.
"Tale variante - afferma il prof. Stefano Menzo, Direttore del Laboratorio di Virologia Ospedali Riuniti di Ancona - rilevata nei tamponi di due persone non apparentemente correlate provenienti dalla provincia di Pesaro-Urbino, è stata identificata tramite sequenziamento nucleotidico della proteina Spike e confrontata con i database internazionali".
"Si tratta di una variante che era stata identificata a New York negli Stati Uniti a novembre (a cui è stato attribuito il nome di B.1.526), e che si è poi diffusa gradualmente in quel paese - spega - costituendo attualmente oltre il 12% dei contagi a New York. La variante è caratterizzata dalla mutazione E484K, che insiste sul sito di legame con il recettore, oltre ad altre 5 mutazioni aminoacidiche sulla stessa proteina".
Al momento non ci sono evidenze scientifiche sull’eventuale capacità di questa variante di evadere la risposta neutralizzante suscitata dagli attuali vaccini.
I vaccini COVID monopolizzano la discussione politica quotidiana: e per i cittadini diventa sempre più difficile orientarsi: a mettere ordine su un tema sempre più complesso arriva una mozione del Movimento 5 Stelle Marche, approvata oggi all’unanimità, e che permetterà di rendere più chiara e trasparente la comunicazione istituzionale sul tema.
“La mozione impegna la Giunta a pubblicare un report quotidiano sul sito e sui canali social della Regione, in cui siano indicati chiaramente i numeri dei vaccini, le categorie coinvolte, il cronoprogramma della campagna vaccinale.” dichiara Simona Lupini, prima firmataria della mozione.
Sostegno unanime, sia dai colleghi di opposizione del centrosinistra sia dal centrodestra, che si era impegnato ad accogliere la proposta nel precedente Consiglio.
“Questo è il secondo Consiglio regionale dedicato quasi interamente all’emergenza Covid: numeri e tempi della vaccinazione sono sempre al centro del dibattito, e sul tema finora c’è stata confusione e anche un dibattito aspro. Grazie a questa proposta, assicureremo dati certi e autorevoli: per comprendere la pandemia e affrontarla con la serenità data dalla scienza, e un diritto democratico dei cittadini” evidenziano soddisfatte Simona Lupini e Marta Ruggeri.
È stato approvato il nuovo Decreto Sostegno che prevede di annullare cartelle esattoriali dal 2000 al 2010 e non al 2015 come affermato in precedenza. Per essere stralciati, i ruoli sopra citati, non devono superare i 5.000 euro ( per singolo carico) e solo i contribuenti con redditi fino a 30.000 euro (conseguiti nell'anno 2019) possono beneficiarne.
L'annullamento riguarda, come descritto dall'art. 4 i carichi affidati dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 agli agenti della riscossione da qualunque ente creditore, pubblico e privato, che sia ricorso all'utilizzo del sistema di riscossione a mezzo di ruolo. Sono esclusi, i carichi inerenti all' iva all' importazione, multe e sentenze penali di condanna, condanne della Corte dei conti e recuperi di aiuti di Stato.
A decorrere dalla data di entrata in vigore di tale Decreto e fino alla data stabilita dallo stesso sono sospesi:
- la riscossione di tutti i debiti di importo residuo, fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni risultanti dai singoli carichi;
- i relativi termini di prescrizione.
Ammontano a 16 milioni le cartelle che verranno cancellate, senza alcun esborso da parte del contribuente, non si fa però alcun riferimento a cartelle relative a società estinte.
Per quanto riguarda l'attuazione di tale annullamento verrà varato da un apposito Decreto del MEF entro 30 giorni dalla data di conversione del Decreto Sostegno , che spiegherà come avverrà lo stralcio e con quali modalità e termini.
Quel che è certo è che non è assolutamente sufficiente lo stralcio dei ruoli fino a 5.000 euro per ridurre il volume dei crediti "accatastati" nel magazzino dell'Agenzia delle Entrate Riscossione. Infatti, secondo i dati resi pubblici dal Direttore della stessa Agenzia Ruffini, ammontano a 955 miliardi di euro i debiti nel magazzino, ma la maggior parte, circa il 40% delle somme non è più recuperabile in quanto dovute da soggeti deceduti, falliti e nullatenenti ed altro 51% per altri motivi tipo la prescrizione o inibizioni di vario tipo, impignorabilità prima casa, ecc... come recentemente affermato anche dalla Vice Ministra all'Economia Laura Castelli.
Per questi soggetti ( deceduti e falliti) , resta da capire come debba essere calcolato il requisito del reddito imponibile 2019.
Come spesso accade in tema di condoni / definizione, se il debitore ha già pagato il debito non ha diritto al rimborso delle somme già versate.
Pertanto non è tutto oro quello che luccica e non si può certamente parlare di regalia o condono per i contribuenti, come precisa il Cav. Rag. Giuseppe Tosoni Presidente dell'Associazione nazionale Tutela Impresa operante in molti Regioni italiane e collegata con Casartigiani.
"La maggior parte di tali cartelle infatti sono già ormai da considerarsi prescritte essendo decorsi abbondantemente i termini decadenziali di legge ( triennali, quinquennali e decennali)" e dovrebbero già essere state opportunamente stralciate da molto tempo".
Quindi lo stesso Presidente evidenzia che tale cancellazione esattoriale possa servire più alla contabilità pubblica che ai contribuenti, trattandosi proprio di crediti che lo Stato non riuscirà mai a realizzare e che pertanto esistono in forma "fittizia", ormai solo nei bilanci dell' Agenzia delle Entrate. Tale considerevole magazzino è chiaramente conseguenza, (sostiene sempre Tosoni ) di accertamenti illegittimi fatti nel corso degli anni dal Fisco, che hanno rilevato fantasiose e sproporzionate evasioni rispetto alla realtà dei fatti. Diversamente il contribuente avrebbe già sanato le proprie scomode posizioni.
"Sarà anche colpa degli incentivi riconosciuti ai dirigenti del Fisco per il raggiungimento dei risultati annui ? Vale a dire più accerti più sale il tuo stipendio"
Occorre comunque, per le cartelle non annullate ed altri debiti fiscali in essere, far valere le dovute eccezioni ( prescrizione, difetti formali o procedurali dei documenti interessati, ecc...), ricorrendo ad adeguate azioni di difesa, regolarmente previste dalla legge prima di procedere a relativo pagamento.
L'Associazione Tutela Impresa e i suoi esperti sono sempre a completa disposizione dei contribuenti interessati e in base alle esperienze acquisite può affermare che esiste una buona e non trascurabile percentuale di irregolarità di cartelle ancora in essere.
Bentornati cari lettori, con questa puntata la mia rubrica compie un anno da quando ho iniziato a scriverla nel mio profilo Facebook e successivamente per Picchio News, che ringrazio per avermi dato la possibilità di diffonderla su un pubblico più ampio.
Sinceramente non avrei creduto dop di dover stare ancora oggi a raccontare dell'evoluzione della pandemia e soprattutto mi rammarica che fondamentalmente siamo nella stessa situazione di marzo 2020, nonostante le restriziono attuate, in particolare nelle Marche dove sono state in vigore ordinanze anche più restrittive di quelle nazionali.
A Settembre/Ottobre si sono lasciati correre i casi per settimane, in estate si è preferito riaprire tutto nonostante ci fossero i primi segnali di ripresa pandemica in quanto qualcuno credeva che il virus fosse morto.
Tornando ai giorni nostri, possiamo notare come i contagi in Italia siano ancora lievemente in salita mentre nella nostra regione sono in leggera discesa.A livello nazionale decessi e ricoveri/terapie intensive hanno rallentato la loro corsaVeniamo però al punto dove mi vorrei soffermare ovvero quella che potremo definire 'la Caporetto della gestione marchigiana dell'epidemia', ovvero attualmente la Regione Marche è la regione con più pazienti in terapia intensiva. Non manca molto a raggiungere il picco dello scorso anno, dove siamo stati uno dei territori più colpiti, sopratutto in provincia di Pesaro- Urbino.Quello che stiamo vivendo in realtà è un film già visto: in Umbria le terapie intensive salgono esponenzialmente in proporzione anche più dei contagi registrati, e notiamo un rapporto TI/Positivi 2.5 volte più alto della media nazionale. Questo si può spiegare in DUE modi o che ci sia una variante particolarmente aggressivA oppure che i contagi reali siano oltre il triplo di quelli registrati.
Sinceramente penso, anche da dei piccoli riscontri che ho potuto raccogliere, che i positivi siano in numero nettamente superiore a quelli registrati, quindi quando si leggono 1000 casi al giorno probabilmente sono circa 3000, questo spiegherebbe la grossa inerzia che si ha nel far scendere i casi. Inizialmente si pensava che l'Umbria fosse più colpita perchè nella prima ondata si erano registrati pochissimi casi e sarebbe stata plausibile come cosa. Nelle Marche, l'anconetano e il pesarese sono ancora le zone maggiormente colpite mentre Fermano ed Ascolano, guardando i dati,se la cavano apparentemente meglio.
L'errore più grave ovviamente è stato quello di intervenire tardivamente nella provincia di Ancona specie nella zona Castelfidardo-Osimo-Loreto dove l'incidenza dei casi aveva da settimane raggiunto livelli estremamente preoccupanti, anzi si parlava di riaprire i ristoranti la sera. Non si sono prese misure tempestive per un territorio circoscritto? Si è dovuto prenderle poi più severe e per tutta la regione, questo è il paradigma della non tempestività.
Come detto le Marche hanno la maglia nera dei ricoveri in terapia intensiva, Bolzano registra un numero monstre di nuovi casi , ma è frutto di un riconteggio, ma lascia pensare come finora non fossero nelle statistiche ufficiali 10.000 casi sui 50.000 registrati. La Sardegna prima regione in zona bianca la abbandona prematuramente entrando in zona arancione.
Per la nostra regione per uscire dalla zona rossa devono ancora scendere i contagi del 21% al tasso attuale ci vorrà ancora un mese, speriamo che nelle prossime settimane possa accelerare la decrescita dei casi.
Un finanziamento aggiuntivo di almeno un miliardo di euro per le aree del terremoto del Centro Italia e' una delle proposte della Lega presentata in commissione Ambiente e inserita nel parere come linee guida del Pnrr.
Un vero e proprio "cantiere Centro Italia" con lo scopo di sviluppare una serie di politiche di sostegno che avranno l'obiettivo di promuovere un'azione complessiva di rigenerazione e di contrasto allo spopolamento. Un'attivita' incisiva volta a rendere le citta' e i borghi delle aree del terremoto sicuri, accoglienti, sostenibili ed ecocompatibili.
Un segnale di attenzione e sensibilita' che prevede anche azioni per una mobilita' piu' efficiente, cosi' come il recupero e la riqualificazione energetica degli edifici e la realizzazione di servizi digitali per la valorizzazione del territorio." Cosi' i deputati Lega Tullio Patassini e Luigi D'Eramo della commissione Ambiente della Camera
Come impostare il percorso del sistema regionale di ristori e sostegni per la crisi pandemica destinati ai lavoratori dello Spettacolo. Era questo l’obiettivo dell’incontro di ieri pomeriggio con i sindacati del settore ( CGIL, CISL, UILCOM, Hexperimenta, Assoartisti Confesercenti, Agis Marche, Coar Marche) convocato dall’assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini al quale ha partecipato anche l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi.
“Come settore Cultura – ha spiegato Giorgia Latini – mettiamo a disposizione 600 mila euro e vogliamo confrontarci con voi per definire meglio la platea di beneficiari, anche alla luce delle novità introdotte dal nuovo decreto nazionale. Capire meglio, cioè, se ci sono categorie escluse a fronte di chi invece potrebbe cumulare i sostegni a livello nazionale e regionale. Si tratta di condividere le scelte ma aspettiamo da voi una proposta unitaria, la più rispondente alle esigenze concrete dei lavoratori e si tratta di decidere prima di tutto se i fondi regionali dovranno essere integrativi di quelli nazionali o prevedere invece misure di ristoro diverse . E in quest’ultimo caso occorre avere un quadro preciso e puntuale dei soggetti beneficiari per costruire una piattaforma dedicata o invece adottare un modello come quello del Veneto da attivare attraverso una convenzione con l’Inps. Da parte nostra, oltre al sostegno economico, c’è anche la volontà di rilanciare per i mesi dopo la stagione estiva, l’attività e quindi il lavoro attraverso il progetto di valorizzazione dei borghi .“
Complessivamente le risorse della Regione Marche messe a disposizione dei lavoratori dello Spettacolo danneggiati dal Covid ammonterà a 1 milione di euro. L’assessore Stefano Aguzzi, infatti, ha annunciato una disponibilità di risorse anche da parte del suo assessorato: “ Posso confermare, dopo aver fatto una verifica , una quota di 400 mila euro da mettere a disposizione per i lavoratori dello Spettacolo e ne avremo la disponibilità concreta tra circa un mese. Ma sarà indispensabile pianificare precisamente le linee per canalizzare i fondi in modo che non si sovrappongano i beneficiari ed evitando di penalizzare altre categorie. “
Alla riunione hanno preso parte anche i dirigenti regionali Silvano Bertini ( Lavoro ), il quale ha chiarito che i fondi delle politiche del lavoro, attraverso risorse del FESR, sono destinati a singoli soggetti e non a imprese , per le quali sono stati già previsti aiuti dall’assessorato alle Attività produttive e Simona Teoldi ( Cultura) che nel corso della riunione ha prospettato alcune soluzioni tecniche relativamente alla costruzione di misure specifiche e riferito di aver già verificato con l’Inps alcune procedure se si deciderà di adottare un modello che comprenda le categorie previste dal nuovo decreto nazionale.
L’incontro si è concluso con l’impegno dei rappresentanti sindacali di presentare a breve una proposta unitaria e dettagliata.
l Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 13 decessi correlati al Covid-19.
Due vittime sono stata registrate al 'Murri' di Fermo: si tratta di una 89enne del Capoluogo di Provincia e una 78enne originaria di Civitanova Marche. Sempre nella provincia fermana presso la Residenza Valdaso si sono spenti un 93enne di Ravenna e un 70enne di Montegranaro.
Sono quattro, invece, i decessi segnalati nelle strutture sanitarie anconetane: a Torrette hanno perso la vita una 71enne di Senigallia e un 90enne di Osimo, mentre all'Ospedale di Jesi sono spirati un 93enne di Osimo e un 88enne di Jesi.
Una decesso segnalato anche al nosocomio di San Benedetto del Tronto, dove è morta una 72enne di Ascoli Piceno. Nella struttura ospedaliera di Pesaro si sono spenti un 88enne di Cartoceto, un 84enne di Fermignano, una 90enne di Fano e un 78enne del Capoluogo di Provincia.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2534 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (880), mentre sono 427 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanità delle Marche: