Dedica speciale "le Marche nel cuore" La presentazione è avvenuta in diretta streaming con gli interventi del vicepresidente della regione Marche Mirco Carloni, la presidente di Cia Ancona Maria Giuditta Politi, il giornalista Carlo Cambi e il direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini.
Esce in questi ultimi giorni del 2020 il libro “Uno su mille…..come farcela da soli. Le 100 regole per arrivare al successo”, l'ultima fatica di Giuseppe Cristini, presentato ad Ancona in diretta streaming, come è consuetudine in questi tempi ma con il cuore e l’entusiasmo di chi è innamorato della sua terra: le Marche. Giornalista marchigiano, narratore del gusto e della bellezza, sommelier, presidente dell’”Accademia italiana del tartufo”, Giuseppe Cristini racconta se stesso con l’obiettivo di aiutare gli altri a seguire un percorso che li porti al successo e alla serenità.
A celebrare la sua ultima fatica sono intervenuti autorevoli rappresentanti delle Marche. A cominciare dal vicepresidente della Regione Mirco Carloni che ha espresso la sua vicinanza al messaggio dell’opera: “La marchigianità è un sinonimo di eccellenza e di grande orgoglio perché noi abbiamo davvero tutto. Quella raccontata nel libro è una storia per noi sempre incoraggiante: il successo si può raggiungere partendo dalle origini, dalle tradizioni, dalla terra, cercando di dare l’esempio”.
Un libro che ha una chiave di lettura a livelli diversi, come ha sottolineato la presidente di Cia Ancona, Maria Giuditta Politi: “Giuseppe Cristini è testimone del nostro territorio, in particolare delle aree interne, e delle sue produzioni di qualità, come il tartufo, il vino, l’olio. Grazie alle sue parole, piene di conoscenza e di ardore, un’esperienza fugace diventa una esperienza di benessere”.
Il noto giornalista Carlo Cambi ha sottolineato: ” Il cibo è evento culturale e strumento di socializzazione e traspare la necessità che la competenza diventi patrimonio culturale collettivo. Non si possono approcciare i prodotti marchigiani senza conoscere personaggi e territori. Cristini nel suo libro realizza un catalogo, fornisce una serie di input per far si che la nostra curiosità gastronomica diventi consapevolezza culturale. Non solo bisogna essere attenti a cosa mangiamo, ma anche al suo perché, al come lo facciamo e al lavoro di coloro che lo permettono”.
Infine è intervenuto Alberto Lupini, direttore commerciale di Italia a Tavola: ” Non possiamo disperdere la grandissima varietà italiana presente nei campi come nelle ricette, aspetti che storicamente hanno differenziato gli staterelli italiani prima dell’unificazione nazionale. Il tartufo bianco, in tal senso, rappresenta un elemento distintivo che praticamente si trova solo in Italia. Le Marche, regione con la maggiore produzione italiana di tartufi, rappresenta una sorta di sintesi di tutta la diversità italiana a livello culturale, enogastronomico e storico, svolge da sempre un ruolo di traino per il Paese. Il libro di Giuseppe Cristini, trasferendo la conoscenza della marchigianità, indica a sua volta una strada per la ripresa”.
"La sua testimonianza ideale di tenacia e di attaccamento alle radici, all'identità, rappresenta appieno lo spirito delle comunità colpite dal sisma. Per onorare il suo ricordo avremo, da oggi, un impegno ulteriore". Sono queste le parole usate dal Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli per commemorare la la scomparsa del sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci (leggi l'articolo).
“Oggi è un giorno triste per tutto il Centro Italia. Ci ha lasciato Aleandro Petrucci, sindaco di Arquata del Tronto, simbolo della passione e dell’impegno dei sindaci per la ripresa di questi territori dopo il sisma devastante che li ha colpiti nel 2016 - commenta il Commissario Straordinario alla ricostruzione post sisma Giovanni Legnini - La volontà e la determinazione di quest’uomo semplice, acuto e straordinariamente intelligente, attaccatissimo alla sua terra e ai suoi concittadini, la grinta che non gli è mancata neanche in questi ultimi mesi segnati dalla sofferenza per la malattia, sono e saranno di esempio per tutti coloro che sono impegnati nella ricostruzione - posegue- Il suo contributo alla riscrittura delle regole che è stata compiuta in questi mesi, profuso costantemente sia nella Cabina di Coordinamento di cui faceva parte, sia in qualità di sindaco di uno dei comuni più distrutti dal sisma, è stato determinante. Esprimo le più sentite condoglianze mie e della struttura commissariale alla sua famiglia e all’intera comunità di Arquata del Tronto”. Conclude Legnini.
“La scomparsa di Aleandro Petrucci – afferma il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi - riempie di dolore i nostri cuori e priva non solo Arquata del Tronto, ma tutte le Marche, di un uomo buono, un sindaco vero, che si è speso in prima linea per i bisogni del suo territorio e dei suoi concittadini. Tutti noi, nei diversi ruoli istituzionali, abbiamo avuto occasione di collaborare con lui, apprezzando l’intelligenza, la passione, il coraggio e l’umanità che sapeva mettere in ogni suo gesto, in ogni sua azione, con il pensiero rivolto sempre, e senza eccezioni, alla ricerca di soluzioni per dare risposte a una comunità tragicamente ferita dal sisma. Personalmente ho avuto modo di lavorare con Aleandro durante la mia presidenza dell’Anci, costruendo con lui un rapporto consolidatosi quando lo volli nella cabina di regia per la Ricostruzione e mai venuto meno, neppure in questi ultimi mesi, quando una volta cessato il mio incarico, ho continuato a sentirlo trovando nella sua persona un costante punto di riferimento”.
“Con Aleandro Petrucci l’Italia e le Marche perdono una persona amata da tutti, un amministratore competente che con tenacia ha sempre lavorato per il bene della sua comunità e del nostro territorio, colpito dalla tragedia del sisma del 2016”. Lo scrivono i parlamentari del Movimento 5 Stelle Marche commemorando così Il sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, scomparso nella notte.“Petrucci - scrivono i parlamentari M5S - è sempre stato in prima linea nel risolvere i disagi dei cittadini colpiti dal sisma del 2016. Con lui se ne va una persona coraggiosa, che ha portato alla politica regionale un grande contributo di serietà e competenza. Continueremo a lavorare per dar voce alle sue battaglie e onorare la sua memoria”.
"A nome di tutta la comunità maceratese esprimiamo la più profonda vicinanza alla famiglia del sindaco Aleandro Petrucci e alla comunità di Arquata del Tronto - ha dichiarato il Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli - Come primo cittadino e soprattutto come uomo Aleandro Petrucci è stato un simbolo della resilienza delle comunità colpite dal sisma del 2016 e rimarrà per sempre un esempio per tutti noi".
"Un uomo che ha dato tanto al territorio e alla sua gente - sottolinea Michele Franchi, attuale vicesindaco di Arquata e presidente della Comunità del Parco Nazionale dei Monti Sibillini - A lui devo moltissimo, sia sul piano umano che politico amministrativo: l’essere un Comune, unico in Europa, a cavallo tra due parchi nazionali, è un grande privilegio ma anche una grande responsabilità. Continueremo a portare avanti le sue idee e le sue battaglie, sempre nell’ottica di una valorizzazione delle aree interne che rappresentano una opportunità di sviluppo troppo spesso sottovalutata e che invece dovrà diventare una strategia centrale delle nuove politiche di gestione del territorio”.
Sulla stessa linea il presidente del Parco, Andrea Spaterna che, ricordando la figura di Petrucci, esprime a nome del consiglio direttivo e del personale dell’ente, “il grande rammarico per questa perdita. Abbiamo avuto modo di apprezzare le qualità dell’uomo e dell’amministratore, e ci stringiamo alla famiglia e ai suoi cari in queste giornate che dovrebbero essere di festa e che, invece, purtroppo, si coloreranno di tristezza. Il Parco porterà avanti con determinazione l’impegno per una ricostruzione nell’ottica della sostenibilità, confidando nella condivisione di idee e progetti con tutti i sindaci del territorio, come abbiamo sempre fatto e come continueremo a fare”.
La Redazione di Picchio News si unisce al cordoglio per la scoparsa del Sindaco Aleandro Petrucci.
E' morto stamane il sindaco di Arquata del Tronto, uno dei Comuni devastati dal terremoto del 2016, Aleandro Petrucci. Da tempo malato, fino alla fine ha voluto mantenere le sue funzioni di primo cittadino presiedendo all'attività dell'amministrazione e ai consigli comunali.
La notizia è stata diffusa poco fa dall'assessore regionale delle Marche con delega alla ricostruzione post sisma Guido Castelli che in un post sulla sua pagina facebook ha scritto "Buon viaggio Aleandro. Sei stato uomo, padre e amministratore esemplare. Abbiamo vissuto insieme tragedie e grandi affermazioni. Grazie per quello che mi hai insegnato. Grazie per quello che hai donato alla tua terra. Riposa in Pace.
"Una notizia che mi ha sconvolto, sapevo della malattia, ma non credevo che Aleandro ci lasciasse così presto - Commenta così il senatore Francesco Battistoni, Commissario regionale di Forza Italia, la scomparsa del sindaco di Arquata del Tronto - Avevamo un rapporto speciale, sin da prima del terremoto che ha colpito la sua comunità. È stato sempre protagonista dei tanti incontri di Forza Italia a Fiuggi, aveva un dialogo costante con la dirigenza nazionale del nostro movimento politico. Tutti lo apprezzavano per la sua umanità, per la sua competenza e per la sua energia così contagiosa"
"Dopo il terremoto - prosegue Battistoni - è diventato un simbolo, anzi, è diventato il simbolo delle tante battaglie delle zone colpite dal sisma. La sua scomparsa sarà difficile da metabolizzare per tutti noi. Aleandro mancherà tantissimo. A nome di Forza Italia - conclude il commissario regionale - le più sentite condoglianze alla famiglia ed a tutta la comunità di Arquata del Tronto".
È stato presentato nella mattinata odierna il progetto “Sibillini Summer School: S3”, il cui obiettivo - nell'arco di 5 mesi - è sostenere e valorizzare le conoscenze e le competenze multidisciplinari di giovani neolaureati, professionisti e artigiani.
Competenze necessarie alla promozione e razionalizzazione di due filiere produttive - quella della lana e quella del legno - e del settore turistico rurale, culturale e didattico, attraverso una prima fase formativa e una successiva fase di progettazione.
La fase formativa include la creazione di una scuola estiva, che prevede la permanenza in residenza all’interno dei Comuni che fanno parte dei tre Ambiti Territoriali Sociali 16,17 e 18 di 30 neolaureati, professionisti e artigiani chiamati a formare le tre equipe multidisciplinari.
I beneficiari diretti del progetto sono rappresentati da: 30 giovani borsisti neolaureati, professionisti e artigiani, di età compresa tra i 16 e i 35 anni. Si aggiungono a questi anche 15 giovani imprenditori agricoli del territorio legati alla filiera della lana e del legno e 15 operatori del turismo.
Destinatarie dirette saranno anche le Università che verranno coinvolte sia nella fase di formazione durante le tre settimane della “Sibillini Summer School: S3” sia nella fase progettuale e di creazione del prodotto finale.
Attraverso il coinvolgimento e la piena partecipazione alle attività del progetto, i giovani neolaureati, professionisti e artigiani avranno l’opportunità di accrescere le proprie competenze in ambito scientifico e gestionale delle filiere produttive e di condividere e trasferire le conoscenze acquisite agli stakeholders del territorio, rafforzare la partecipazione al mercato del lavoro e il protagonismo giovanile.
PROGETTO ALBERGO DIFFUSO - Nel corso della conferenza stampa, il presidente dell'Unione Montana Monti Azzurri Giampiero Feliciotti ha anche illustrato un nuovo progetto in rampa di lancio: "L'Albergo diffuso del territorio".
Nei 15 comuni aderenti, l'Unione Montana si propone di assumere la gestione di seconde case per rilanciare il turismo nelle aree dell'entroterra.
Prendendo in gestione questi immobili da proprietari che li sfruttano di rado, si garantisce a questi ultimi un'assicurazione di garanzia per danni, la possibilità di non pagare più bollette né tasse, manutenzione ordinaria a carico dell'Unione Montana e possibilità per il proprietario di occupare l'immobile gratuitamente previa programmazione del soggiorno.
COME SI SVOLGE IL PROGETTO - I proprietari di seconde case, mansarde attrezzate, appartamenti e/o abitazioni non utilizzate costantemente per la normale vita del nucleo familiare (purché igienicamente utili all'uso temporale dello scopo) possono richiedere un incontro per la verifica della fattibilità al seguente numero telefonico: 0733/280035 (mail: albergodiffuso@risorsecoop.it).
"Da qui al 31 marzo contiamo di avere a disposizione un cospicuo numero di case da affidare ad un ente gestore" ha sottolineato il presidente Feliciotti, che ha aggiunto inoltre come il progetto possa essere avviato soltanto nel caso in cui vengano convenzionate almeno tre case in ciascun Comune appartenente all'Unione Montana Monti Azzurri.
“Il primo tratto della Pedemontana tra Fabriano e Matelica è in fase di conclusione. La Regione Marche, per consentire di procedere al meglio con i lavori e velocizzare il loro completamento, ha deciso di anticipare alle imprese esecutrici il 30 per cento dell'importo dovuto per i lavori residui, pari a 9,6 milioni di euro”. Lo annuncia il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
L'anticipo, disposto con decreto, dovrebbe consentire all'impresa di chiudere il cantiere entro la prossima estate, come da cronoprogramma. “La legge – spiega l'assessore alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Francesco Baldelli - consente all'ente appaltante il pagamento di anticipi contrattuali fino al 30 per cento, per facilitare la ripartenza dei lavori di costruzione fermati o rallentati dal Covid, nel caso venga conferita una garanzia bancaria di pari importo. Nel caso specifico, il 30 per cento equivale a 9,6 milioni di euro. In questo modo, l'impresa avrà la liquidità per gestire al meglio gli ultimi mesi di lavoro e la Regione non rischia niente, perché è stata concessa una fidejussione bancaria”.
Queste risorse serviranno per il completamento dei lavori del primo lotto Fabriano-Matelica della Pedemontana Fabriano-Muccia, nell'ambito dell'opera strategica della Quadrilatero Marche-Umbria, che collega la SS76 Perugia-Ancona con la SS77 Civitanova-Foligno. Il secondo tratto della Pedemontana, tra Matelica e Castelraimondo, è a sua volta in costruzione, con finanziamento diretto di Quadrilatero, e dovrebbe anch'esso concludersi entro la prossima estate.
Quindi, fra pochi mesi, tutto il tratto di Pedemontana da Fabriano a Castelraimondo dovrebbe essere pronto. “Un'opera strategica che vorremmo ripetere in altre parti della regione – l'impegno dell'assessore Baldelli - , e che consente non solo di migliorare i rapporti tra le valli e rendere più competitivo il nostro territorio, ma anche di preservare i centri abitati dal traffico pesante, spostando all'esterno i camion. In questa vallata, tra l'altro, i centri abitati hanno anche un elevato appeal economico e turistico”.
Il costo della revisione dei veicoli aumenta di 9,95 euro. E' quanto prevede un emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio alla Camera. La norma introduce anche un buono 'veicoli sicuri': in pratica, la prima revisione che verrà fatta entro tre anni sarà esentata dall'aumento ma il bonus varrà una sola volta e per un solo veicolo se si possiedono più auto.
I centri di revisione percepiranno dunque l'aumento che, nell'immediato, non ricadrà sui cittadini ma - per una sola volta - sarà compensato dallo Stato. La tariffa sarà aumentata con un apposito decreto del ministero delle Infrastrutture, di concerto con il Mef, da emanare entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta della legge di bilancio. "A titolo di misura compensativa dell'aumento, per i tre anni successivi all'entrata in vigore del decreto ministeriale - si legge nella norma - è riconosciuto un buono denominato 'buono veicoli sicuri', ai proprietari di veicoli a motore che nel medesimo periodo temporale sottopongono il proprio veicolo e l'eventuale rimorchio alle operazioni di revisione. Il buono può essere riconosciuto per un solo veicolo a motore e per una sola volta. L'importo è pari a 9,95 euro". Il costo è stimato in 4 milioni l'anno nel 2021, 2022 e 2023.
Cna "apprezza l'emendamento approvato dalla Commissione Bilancio della Camera alla legge di bilancio con il quale viene disposto l'adeguamento delle tariffe per le revisioni auto, ferme da 13 anni", si legge in una nota. L'incremento di 9,95 euro, afferma la Cna, "rappresenta una boccata di ossigeno per i centri di revisioni privati, una categoria che da anni registra una crescita rilevante dei costi di gestione in termini di nuove tecnologie impiegate e formazione". La nota sottolinea che "l'adeguamento delle tariffe per le revisioni auto non peserà sulle tasche degli italiani. L'emendamento approvato prevede infatti che lo Stato erogherà un bonus ai proprietari dei veicoli pari all'incremento di 9,95 euro. Al riguardo Cna sollecita il varo in tempi rapidi del relativo decreto con le modalità per il beneficio che in alcun modo dovrà essere anticipato dalle imprese". Cna si "rammarica invece dell'occasione persa per intervenire sul fronte dei collaudi e della revisione dei mezzi pesanti" dopo che la Commissione Trasporti della Camera aveva approvato all'unanimità un emendamento per affidarli ai centri privati.
(Foto: ANSA)
Bentornati cari lettori questa settimana nella nostra regione abbiamo avuto un lieve incremento dei casi ma al contempo una diminuzione dei casi sintomatici. Tutto ciò può essere legato al fatto che è molto aumentato il numero di tamponi effettuati, quasi raddoppiati quelli giornalieri di diagnostica. Questo porta sicuramente ad un momentaneo innalzamento dei contagiati, ma semplicemente può essere visto come migliore screening in quanto i casi sintomatici rimangono leggermente in discesa, infatti la scorsa settimana abbiamo avuto l'8 Dicembre, una giornata festiva, in cui si sono processati meno tamponi. Probabilmente avremo un fenomeno simile anche questa settimana a causa delle festività natalizie, inoltre si concluderà a tutti gli effetti la ‘zona arancione’, pertanto ora osserveremo esclusivamente contagi derivanti da quella ‘gialla’.
A livello nazionale i contagi hanno rallentato e si sono posizionati attorno alla parità. Decessi e terapie intensive proseguono invece la loro lenta discesa anche se, probabilmente presto, stazioneranno anche loro seguendo il ritmo dei contagi.
Nella nostra classifica regionale abbiamo alcuni dati incongruenti a causa dei riallineamenti che sono stati fatti nei dati della Protezione Civile come per Piemonte e Basilicata. Nella nostra regione, che notiamo essere allineata per contagi alla media nazionale, si evince un miglioramento del rapporto positivi su tamponi, attestatosi al 12.33%, il che significa che la capacità di tracciamento è stata in buona parte recuperata. Lo screening di massa operato dalla Regione Marche sta obiettivamente avendo una scarsa partecipazione, però ci sta indicando che gira intorno allo 0.5%, la percentuale della popolazione come contagiata, il che ci fa ipotizzare che fino alla scorsa settimana si stia perdendo circa un 50% dei contagi effettivi e che la provincia di Pesaro sia nuovamente la più colpita con circa l'1% di popolazione contagiata. La maglia nera questa settimana rimane al nord-est in particolare al Veneto dove i contagi sono ancora in lieve rialzo e le terapie intensive non scendono.Visto che nei capoluoghi è ancora attivo lo screening di massa posso consigliare a voi che mi leggete di effettuare il tampone specie se vorrete fare un pranzo in famiglia per evitare di mettere a repentaglio la salute dei vostri cari. Ricordiamo che per risultare positivi al tampone deve passare qualche giorno dall'infezione quindi un risultato negativo non da il 100% di possibilità di non essere infetti e contagiosi ma certamente da un certo margine di garanzia.
Come conclusione mi sembra davvero assurdo introdurre un divieto di uscire di casa e di incontrare persone all'aperto dove tipicamente si corrono meno rischi rispetto all'incontrare le persona a casa. Vediamo ad esempio contagi in sensibile calo in Campania nonostante le varie manifestazioni pubbliche in onore del defunto Maradona oppure come negli U.S.A. le manifestazione della "Black lives matter" abbiano avuto una scarsa incidenza nei contagi.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4162 tamponi: 2758 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1287 nello screening con percorso Antigenico) e 1404 nel percorso guariti.
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 363: 96 in provincia di Macerata, 54 in provincia di Ancona, 144 in provincia di Pesaro-Urbino, 12 in provincia di Fermo, 38 in provincia di Ascoli Piceno e 19 da fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (49 casi rilevati), contatti in ambito domestico (67 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (99 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (20 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (23 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (8 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (12 casi rilevati), screening percorso sanitario (14 casi rilevati).
Per altri 71 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1287 test e sono stati riscontrati 58 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza all'13,16% oggi, contro il 18,22% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche dall'inizio dell'emergenza sanitaria è di 37.794 per un totale di 290.686 campioni testati.
Scende di 4 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 482, di cui 61 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Sono, invece, 38 le persone dimesse dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 105 pazienti (-9 rispetto a ieri): 41 all'ospedale di Macerata, 51 al Covid Hospital e 13 a Camerino.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
La Regione Marche destina 1,68 milioni di euro alle famiglie che assistono in casa persone affette da Sla e minori, con patologie rare, che necessitano di ventilazione o nutrizione artificiale.
Su proposta dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, la Giunta regionale ha approvato i criteri di accesso ai contributi riconosciuti per il lavoro di cura del familiare-caregiver (assistente).
Nell’anno 2021 gli aventi diritto continueranno a ricevere 830 euro mensili o mille euro a seconda della gravità della Sla e mille euro nel caso dei minori affetti da malattie rare.
I contributi sono cumulabili con quelle previsti da altre leggi regionali e nazionali. “Diamo stabilità a un percorso di assistenza delle famiglie che si trovano ad affrontare problemi di gestione di alcune patologie complesse. Riconosciamo l’importanza del lavoro di cura del familiare –caregiver, prevedendo un intervento economico per favorire l’autonomia e la permanenza delle persone in difficoltà nel proprio domicilio e contesto familiare”, afferma Saltamartini.
Sono circa 150 i marchigiani affetti da Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) sugli attuali seimila malati italiani stimati. La malattia colpisce prevalentemente gli adulti, con un’età media intorno ai 60-65 anni. Secondo la rete Orphanet Italia, il 70 per cento delle persone con malattie rare è rappresentato da minori.
"Ringrazio il governo e i parlamentari di maggioranza e opposizione per il proficuo lavoro svolto, nell’esame della Legge di Bilancio 2021, per favorire la ricostruzione e la ripresa economica del Centro Italia colpito dal sisma del 2016. Nel testo che andrà oggi in Aula alla Camera ci sono novità molto importanti, confluite in misure molto attese dal territorio". Lo ha dichiarato il Commissario straordinario alla ricostruzione del Centro Italia post sisma 2016, Giovanni Legnini, commentando il testo della Legge di Bilancio approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, e che sarà oggi all’esame dell’Aula di Montecitorio, ringraziando in particolare il presidente della Commissione, Fabio Melilli, ed il ministro della Coesione, Bernardo Provenzano, per il suo contributo all’attivazione del Contratto di Sviluppo.
"C’è, innanzitutto, il rifinanziamento della ricostruzione pubblica - sottolinea Legnini -, con un nuovo stanziamento di 1,7 miliardi di euro, e viene introdotto il Contratto Istituzionale di Sviluppo per il sostegno alle attività economiche voluto dal premier, Giuseppe Conte, con una dotazione di 160 milioni di euro. Migliorano le norme e la dotazione finanziaria per la stabilizzazione dei precari che lavorano nella ricostruzione, e viene finanziato fino al 2022 il superbonus, maggiorato nei tetti di spesa, da utilizzare per la ricostruzione degli immobili inagibili in alternativa al contributo di ricostruzione. Manca la proroga di alcuni termini che scadono a fine anno, come le agevolazioni sulle bollette e l’esenzione Irpef sugli immobili inagibili, ma siamo fiduciosi che vi si provvederà con il Decreto Milleproroghe di fine anno".
La Legge, innanzitutto, provvede allo stanziamento di altri 1,7 miliardi di euro nel triennio a favore della contabilità speciale del Commissario per il finanziamento della ricostruzione pubblica. I fondi assegnati inizialmente, pari a 2,4 miliardi di euro, sono infatti quasi interamente assorbiti dal finanziamento del primo elenco delle opere pubbliche, delle chiese e delle scuole in corso di realizzazione.
Il Contratto Istituzionale di Sviluppo è uno strumento voluto dal presidente del Consiglio per il coordinamento strategico e l’attuazione integrata degli interventi per favorire lo sviluppo economico nel cratere e si avvale di una dotazione iniziale di 160 milioni di euro, 100 messi a disposizione dal Ministero per la Coesione territoriale e altri 60 con le risorse del Commissario.
Oltre a questi fondi, la Legge di Bilancio ne stanzia altri 60 per sostenere la creazione ed il potenziamento dei centri di ricerca e di trasferimento tecnologico e il miglioramento dell’offerta formativa delle Università presenti nell’area colpita dal sisma 2016.
La Legge di Bilancio 2021 interviene nuovamente sulla dotazione del personale occupato nella ricostruzione, prevedendo meccanismi e requisiti più flessibili per la stabilizzazione del personale assunto a tempio determinato nei Comuni e negli Uffici Speciali per la Ricostruzione delle quattro regioni interessate.
Molto importante ed attesa è la decisione di rifinanziare, fino al giugno del 2022, il superbonus fiscale del 110%, maggiorato del 50% nei tetti della spesa ammissibile, introdotto in via sperimentale già quest’anno, e che può essere utilizzato in alternativa al contributo pubblico per la ricostruzione degli immobili resi inagibili dal sisma. Tra le misure previste dalla Legge c’è anche l’esplicita possibilità di cumulare i bonus con il contributo di ricostruzione anche nei territori colpiti dal sisma 2009.
Una prossima Ordinanza del Commissario, in via di definizione in queste ore, disciplinerà inoltre le modalità per la fruizione delle detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie, compresi i superbonus ordinari, in aggiunta al contributo di ricostruzione. Alcune proroghe necessarie sono state già inserite nel testo della Legge di Bilancio, come quella per la sospensione delle rate dei mutui prima casa e la norma che sospende l’IMU per gli immobili inagibili per tutto il 2021.
Ne mancano tuttavia alcune, molto attese, come quella per le agevolazioni sulle bollette di luce e gas per gli immobili ancora inagibili, l’esenzione del reddito degli immobili inagibili ai fini Irpef e ai fini della determinazione del reddito Isee.
“Il complesso di queste misure e di quelle varate nei mesi scorsi, oltre alla concreta prospettiva di utilizzare risorse importanti con il Recovery Plan, delinea – ha detto il Commissario Legnini – un quadro nuovo e molto favorevole degli strumenti a disposizione della ricostruzione. Con le Ordinanze commissariali che hanno radicalmente innovato le procedure della ricostruzione pubblica e privata, nel 2021 si potrà rafforzare la svolta già impressa a questo processo e, finalmente, creare anche le condizioni per la ricostruzione del tessuto economico, produttivo e sociale dei territori colpiti dal sisma”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati sette decessi correlati al Covid-19.
Nelle strutture ospedaliere del Pesarese si sono registrati quattro decessi: tre all'ospedale di Pesaro, dove si sono spente una donna 99enne di Reggio Emilia, un 89enne e una 79enne di Pesaro; mentre all'Rsa Galantara di Pesaro ha perso la vita una 94enne di Mombaroccio.
Nell'Anconetano sono deceduti un 74enne di Castelfidardo all'ospedale dorico di Torrette e un 93enne di Corinaldo all'Rsa del Comune di appartenenza.
Una vittima, infine, anche al nosocomio di San Benedetto del Tronto, dove si è spento un 64enne del luogo.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
La Regione Marche rimborserà gli abbonamenti scolastici non utilizzati dagli studenti delle scuole superiori in didattica a distanza. Verrà rilasciato un “Buono Mobilità Studenti”, valido sulle tratte regionali ferroviarie e su gomma, non nominativo, cedibile a persona diversa, in modo da consentirne una libertà d’uso, se il titolare originario non avesse più necessità d’impiego, magari perché frequentante l’ultimo anno scolastico. Lo ha stabilito la Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai Trasporti Guido Castelli. “È una forma di ristoro economico, dovuta alle famiglie marchigiane danneggiate dall’emergenza Covid, che hanno acquistato un servizio non utilizzato a seguito dell’introduzione obbligatoria della didattica digitale integrata dall’inizio del mese di novembre. Gli studenti si sono trovati nell’impossibilità di usufruire dei titoli di viaggio per raggiungere le scuole e seguire le lezioni in presenza. Contrariamente al lockdown primaverile, lo Stato non è intervenuto con una norma nazionale di ristoro, pure parziale, che ora, nelle Marche, viene introdotta dalle Regione con due milioni di euro del proprio bilancio, valorizzandone la libertà di utilizzo per far fronte anche a eventuali sopraggiunte esigenze personali dei titolari”, evidenzia l’assessore Castelli.
L’intervento, denominato “Buono Mobilità Studenti”, consiste nel rilascio di un voucher, utilizzabile entro un anno dall’emissione (e comunque non oltre il 31/12/2021) valido per acquistare titoli di viaggio presso le aziende erogatrici dei servizi di TPL (Trasporto pubblico locale) automobilistico e ferroviario di competenza della Regione. Il Buono può essere rilasciato in relazione ad abbonamenti riferiti all'anno scolastico 2020/2021 e acquistati prima del 03/11/2020. Verrà emesso dalle aziende erogatrici dei servizi di TPL che hanno rilasciato l’abbonamento “non goduto”. La Regione compenserà queste per i mancati ricavi derivanti dal rilascio dei buoni, anticipando loro le risorse finanziarie necessarie. Eventuali conguagli saranno poi effettuati a seguito della presentazione di rendiconti, che attestino l’effettivo numero di buoni rilasciati da ciascuna azienda erogatrice e fruiti dagli utenti finali. Il Buono è concesso automaticamente dall’azienda erogatrice del servizio di trasporto a tutti gli studenti censiti entro il 31/12/2020. Per il servizio ferroviario, nel caso di utente non censito, il buono può essere rilasciato su istanza dell’interessato, da presentare entro il 28/02/2021 all’azienda erogatrice del servizio di trasporto, secondo le modalità dalla stessa indicate, con contestuale autocertificazione attestante l’iscrizione dello studente all’istituto scolastico. Il voucher può essere utilizzato per acquistare un titolo di viaggio per qualsiasi servizio di TPL automobilistico di competenza della Regione Marche, a prescindere dalla localizzazione territoriale dell’azienda che lo ha emesso. Quello “su ferro” è utilizzabile esclusivamente per l’acquisto di un titolo di viaggio riferito al servizio ferroviario regionale e per la stessa tipologia di titolo.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1434 tamponi: 889 nel percorso nuove diagnosi (di cui 450 nello screening con percorso Antigenico) e 545 nel percorso guariti.
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 162 (12 in provincia di Macerata, 58 in provincia di Ancona, 71 in provincia di Pesaro-Urbino, 13 in provincia di Fermo, 7 in provincia di Ascoli Piceno e 1 da fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (21 casi rilevati), contatti in setting domestico (34 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (46 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (4 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (15 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (2 casi rilevati), screening percorso sanitario (6 casi rilevati). Per altri 32 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 450 test e sono stati riscontrati 29 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza all'18,22% oggi, contro il 11,83% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche dall'inizio dell'emergenza sanitaria è di 37.431 per un totale di 287.928 campioni testati.
In aumento, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 486 (+6) , di cui 63 in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri). Sono, invece, 36 le persone dimesse dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 109 pazienti (+4 rispetto a ieri): 48 all'ospedale di Macerata, 49 al Covid Hospital e 12 a Camerino. Al Pronto Soccorso dell'ospedale di Civitanova risulta ospitato un paziente.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
Il governo ha previsto nella legge di bilancio l’istituzione di un fondo speciale di 160 milioni di euro destinato agli interventi per lo sviluppo socio-economico dei territori di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo colpiti dai terremoti del 2016/17. Sarà una delibera del Cipe che con questi 160 milioni finanzierà un contratto istituzionale di sviluppo che prevederà interventi per le imprese e gli enti locali. Lo rende noto il parlamentare del PD Mario Morgoni che specifica come questa misura "affianca la ricostruzione dei nostri borghi e città ed è fondamentale per ricostruire un tessuto socioeconomico sfibrato dal terremoto".
Il CIS, precisa il deputato marchigiano, sarà coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e nella programmazione degli interventi ci saranno il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero per la coesione territoriale. Ci sarà naturalmente anche il coinvolgimento degli enti locali e delle rappresentanze di imprese e lavoratori. "Si tratta - precisa Mario Morgoni - di una iniziativa di grande importanza per il nostro territorio . Da molto tempo chiedevamo come parlamentari del PD un intervento mirato per lo sviluppo economico dei territori colpiti dal sisma che già prima del terremoto soffrivano di un declino economico, sociale e demografico . Con questa Iniziativa si gettano le basi per costruire un nuovo modello di crescita economica in grado di dare una concreta prospettiva di rinascita al nostro entroterra . Sono grato per questo risultato alla sottosegretaria Alessia Morani che da quando ha avuto dal Ministro la delega allo sviluppo economico dei territori colpiti da calamità naturali ha profuso un impegno costante in questa direzione" . Lo stesso Commissario Legnini, fa presente Morgoni, non si è risparmiato nel sottolineare la necessità di interventi straordinari per garantire una rivitalizzazione del tessuto economico . "Il lavoro di squadra - conclude -tra soggetti che dispongono di esperienza e competenza e che hanno a cuore il futuro dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2016 comincia a dare buoni frutti".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4621 tamponi: 3144 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1555 nello screening con percorso Antigenico) e 1477 nel percorso guariti.
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 372: 92 in provincia di Macerata, 99 in provincia di Ancona, 88 in provincia di Pesaro-Urbino, 43 in provincia di Fermo, 33 in provincia di Ascoli Piceno e 17 da fuori regione).
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (51 casi rilevati), contatti in setting domestico (75 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (122 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (15 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (18 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (5 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (16 casi rilevati), screening percorso sanitario (7 casi rilevati). Per altri 63 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1555 test e sono stati riscontrati 75 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza all'11,83% oggi, contro il 10,66% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche dall'inizio dell'emergenza sanitaria è di 37.269 per un totale di 287.039 campioni testati.
Scende di una unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 480, di cui 64 in terapia intensiva (-1rispetto a ieri). Sono, invece, 36 le persone dimesse dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 105 pazienti (-2 rispetto a ieri): 43 all'ospedale di Macerata, 49 al Covid Hospital e 13 a Camerino.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la controversa tematica, relativa alla responsabilità delle compagnie assicurative in caso di sinistro stradale, e in alternativa, la possibilità di attivazione del Fondo di Garanzia vittime della strada.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Matelica, che chiede: “In caso di sinistro stradale provocato da un veicolo sprovvisto di assicurazione o munito di tagliando assicurativo falso, è comunque responsabile la compagnia assicurativa del soggetto che ha provocato l’incidente, oppure si può essere indennizzati direttamente dal Fondo di Garanzia vittime della strada?”
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto dibattuta, relativa alla responsabilità colposa delle compagnie assicurative, nonché circa le condizioni e modalità di attivazione del c.d. Fondo di Garanzia, facendo particolare riferimento all’art. 283 C.d.A., che disciplina in modo chiaro, le circostanze in cui il Fondo interviene ad indennizzare il soggetto danneggiato nella misura stabilita in sede di formulazione della relativa offerta, statuendo testualmente:
“Il Fondo di garanzia per le vittime della strada, costituito presso la CONSAP, risarcisce i danni causati dalla circolazione dei veicoli e dei natanti, per i quali vi è l’obbligo di assicurazione, nei casi in cui:
a)il sinistro sia cagionato da veicolo o natante non identificato;b)il veicolo o natante non risulti coperto da assicurazione;c)il veicolo o natante risulti assicurato presso una impresa in stato di liquidazione coatta o vi venga posta successivamente;d)il veicolo sia posto in circolazione contro la volontà del proprietario, dell’usufruttuario, dell’acquirente con patto di riservato dominio o del locatario in caso di locazione finanziaria.”
Inoltre, per il caso specifico di sinistro con veicolo provvisto di tagliando assicurativo falso e dunque, privo di idonea copertura assicurativa, rientrante nella categoria di cui alla lett. b), è opportuno operare una precisazione, poiché in tal caso, infatti, così come stabilito dall’art. 127 C.d.A, la compagnia di assicurazione del soggetto danneggiante risulterebbe responsabile per il solo fatto del rilascio di contrassegno assicurativo ed indipendentemente dall’inefficacia o dall’invalidità del rapporto di assicurazione, pure in ipotesi di contrassegno contraffatto o falsificato, salvo che l’assicurazione stessa dia prova dell’insussistenza di una propria condotta colposa, tale da ingenerare in capo al danneggiato, l’incolpevole affidamento in merito alla sussistenza del rapporto assicurativo; in tale ultimo caso, dunque, ad operare sarà il Fondo di Garanzia.
Tale questione è stata infatti affrontata dalla Corte di Cassazione con l’Ordinanza, n. 6300/2019, la quale ha fatto luce su tale controversa fattispecie, pronunciandosi in merito ad una questione analoga e consolidando un prezioso principio di diritto.
Difatti, nel caso di specie, sia il Giudice di Pace che il Tribunale adito in funzione di giudice di appello, avevano rimproverato al danneggiato che aveva subito dei danni a causa di un sinistro avuto proprio con un veicolo munito di un tagliando falso, di aver attivato direttamente il Fondo di Garanzia per le vittime della strada, anziché promuovere preventivamente una causa di risarcimento avverso la compagnia di assicurazione falsamente indicata nel tagliando, sulla base di un autonomo convincimento circa la palese falsità del contrassegno in oggetto.
Al contrario, la Suprema Corte adita, ha cassato tale pronuncia, stabilendo il principio di diritto secondo il quale: “Non sussiste per il danneggiato la necessità di citare autonomamente l’assicurazione apparentemente titolare del contrassegno assicurativo, allorchè la prova della falsità o comunque della non attribuibilità del tagliando assicurativo all’assicurazione citata, emerga dagli atti del giudizio promosso nei confronti del Fondo Vittime della Strada, per essere stata dal danneggiato spontaneamente e preventivamente accertata, rendendo superflua l’instaurazione di un autonomo giudizio nei confronti dell’apparente compagnia, la quale si limiterebbe ad invocare il fatto notorio della falsità del contrassegno”(Corte di Cass.; Sez. III Civ.; Ord. n. 6300; dep. 05.03.2019).
Per tali motivi, in risposta alla domanda del nostro lettore, in caso di sinistro con veicolo sprovvisto di idonea copertura assicurativa o munito di tagliando palesemente falso, il soggetto danneggiato potrà attivare direttamente la procedura di indennizzo nei confronti del Fondo di Garanzia con le modalità previste dal codice delle assicurazioni, il quale fornirà una copertura dei danni in base all’offerta di indennizzo di volta in volta formulata, senza dover preventivamente citare per il risarcimento dei danni, la compagnia assicurativa falsamente indicata, dal momento che, dato l’immediato accertamento circa la palese falsità del contrassegno assicurativo, non appare in nessun caso ipotizzabile una responsabilità colposa in capo alla stessa.
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Nel corso delle indagini, è' stato ricostruito l'imponente traffico telefonico tra il Parolisi e Ludovica, e sono state recuperate le comunicazioni scambiate tra i due via internet.
“Ciò ha consentito di accertare che il Parolisi aveva fatto credere a Ludovica l' imminente formalizzazione di una crisi coniugale in realtà mai manifestasi, con la sua volontà di abbandonare la moglie, tanto che nel periodo pasquale del 2011 (pochi giorni dopo il delitto) era stato programmato un incontro ad Amalfi tra Parolisi, Ludovica ed i familiari di lei.”
Dalle intercettazioni telefoniche delle utenze del Parolisi e di Ludovica è quindi emerso quello che è stato ritenuto il movente dell’omicidio di Melania.
Le menzogne di Parolisi alla moglie e all’amante l’ hanno travolto, al punto che per Parolisi : “i giorni delle vacanze pasquali costituivano una sorta di terribile “imbuto” nel quale si era messo: da una parte aveva Ludovica e i suoi genitori che aspettavano di conoscerlo, l’albergo prenotato e le promesse di aver già parlato di separazione sia con Melania che con i suoceri ; dall’altra la consapevolezza invece di non aver ancora mai parlato di separazione con la moglie; e il bisogno stringente e sempre rimandato di “dover” dire , di “dover” parlare con la moglie; quando farlo?”
Di seguito alcuni stralci dei messaggi scambiati tra la soldatessa ed il Parolisi su facebook, confermano “le pressioni stringenti di Ludovica che ormai “non ammettevano scuse o ragioni” ed i tentativi manipolatori del Parolisi.
LUDOVICA: “...(omissis)io ti penso sempre..voglio la mia vita con te..ma la voglio fatta per bene...senza più doversi nascondere..ti immagino con me sempre..spero che tu riesca a fare tutto quello che mi hai detto..e spero che l'avvocato protegga subito la tua posizione..ma soprattutto spero che tu tra pochissimo sia libero di essere solo mio...
LUDOVICA: “amoru mi sei sembrato un po vago in quest'ultimo messaggio..(omissis)..devi fare le tue valigie e andartene..(omissis)..senza se..senza ma..senza altro tempo..sono passati 2 anni direi che sono anche troppi..devo rielencarti le persone che conosco che si sono lasciati e separati in pochi mesi..?nn mi sembra il caso...io spero che tu stia già parlando e stia già chiudendo tutto..poi se vuoi stare con me bene..altrimenti io nn voglio proprio sentire la parola.."ancora un pochino di pazienza.." non esiste..non devi ammazzare nessuno..devi lasciare una persona che non ami e con cui non stai piu bene da una vita..non è difficile da far capire..(omissis
VECIO ALPINO (Parolisi ndr): “amoruccio mio nn devi stare in ansia io ho quasi risolto tutto ho trovato anche un accordo con lei e le cose stanno andando per il verso giusto mi serve solo un altro po di tempo sicuramente non riuscirò ad essere li da te questa settimana ma ti garantisco che ormai è fatta noi potremmo presto coronare i nostri sogni come posso ti chiamo scusami se in questi giorni non ho potuto...ma ti racconto tuttto al telefono poi ti amo non perdere la fiducia in me manca poco ti amo”
LUDOVICA: “io non ti credo piu!!!!!mi avevi giurato che saresti venuto!!!!!che ci saremmo visti visto che sono due mesi!!!!!!sei una merdaaa!xkè io sto qui a piangere e tu continui a sbattertene altamente e a pensare solo alle cose tue!!!!!io ti odio per tutto quello che sto soffrendo per colpa tua!(omissis) sei una merda di uomo e basta!ma chi vuoi prendere xil culo!!!!!!!!!!!!!!ma quali sogni???????ma cosa vuoi coronare??????la nostra storia è uno schifo! nn sei stato capace di darmi un minimooooooo! che ti costava andartene!!!!!!!cosa rimani a fare??????cosa risolvi in un fine settimana???????che c'è ancora da dire da parlare????????ti separi?bene!ci pensano gli avvocati a iniziare le pratiche!!!!!e tu invece nooooo continui a stare là!!!!!!mi fai schifo xkè sei stato il peggiore di tutti!!! (omissis)La corda la stai tirando da troppo tempo..e quando si ama davvero non ci si comporta in questo modo! sei l'ennesimo fallimento...il peggiore di tutti..e ti giuro sulla mia vita che stavolta io nn torno indietro..le stronzate valle a raccontare a qualcun'altra.
VECIO ALPINO: “ nn merito il tuo disprezzo le cose che mi dici sono bruttissime ma me ne prendo il merito se sei arrabiata con me è colpa mia ma nn serve questo purtroppo le cose non sono cosi facili come credi e neanche gli avvocati sono cosi semplici come la pensi tu (omissis)
VECIO ALPINO: “ (omissis) ti chiedo solo di ascoltarmi per chiarire sabato e dopo prenderai le tue decisioni non essere un vulcano pieno di lava le cose che dovevo fare l'ho fatte mancano alcuni dettagli ho trovato un accordo con lei voglio rispettarlo perche mi ha promesso di lasciarmi in pace dopo senza chiedermi alimenti... (omissis)
VECIO ALPINO: “sei la mia vita e tu lo sai sono stato uno stronzo.. adesso me ne rendo conto o meglio me ne ero gia accorto prima di aver dato troppo afetto o riconoscenza a questa donna che alla fine non amo ma a te si.....il discorso non è quello di aver fatto o non fatto poco o tanto il problema è che io o sbagliato tutto e quindi ho portato anche me stesso all'esasperazione e adesso mi va bene tutto hai ragione quando mi dici che bastava fare le valigie e tutto finisce ma non è proprio cosi i legali sono dei pezzi di merda per non dire i giudici o di chi ha fatto questo schifo di legge del cazzo che sono tutte per la donna e nessuna per l'uomo....mi tocca dagli anche altri soldi che tu sai che mi dovevano arrivare e ci sono visto la comunione dei beni che ho fatto(...omissis) ho trovato un accordo con lei molto piu tranquillo......e sopratutto conveniente anche per il mio futuro con te perche tu sarai con me che ti piaccia o no non potrai ignorarmi per tutta la vita prima o poi mi aprirai la porta del tuo cuore io ho la chiave.....tu si na cosa grand pme non dimenticarlo maiiiiiii muuuuuuuuuuuuuuua”.
LUDOVICA: “ a me nn me ne frega niente nè dei soldi nè degli accordi nè della legge che tu e il tuo avvocato nemmeno conoscete xkè tu nn gli devi una lira ed ora che questa si trovi un lavoro!!!!!!!o tu te ne vai di casa subito o è finita per sempre basta nn ci sono alternative.”
L’imminente scadenza del programmato soggiorno amalfitano avrebbe fatto emergere tutte le menzogne del Parolisi nei confronti della moglie e dell’amante.
Il fatto scatenante in quel 18 Aprile, derivo’ da “una probabile "discussione" insorta tra lui e la moglie, un litigio dovuto alla scoperta di qualche indizio della perdurante relazione da parte di Melania, o dal tentativo di introdurre da parte del Parolisi la prospettiva della separazione, non accettata da Melania, che potrebbe inoltre aver minacciato di svelare ai superiori la condotta eticamente scorretta del marito (una relazione intrattenuta con una allieva) fatto che il Parolisi temeva.”
Ecco dunque il movente: la paura che la moglie lo accusasse di fronte ai suoi superiori e quindi non aveva scampo: o uccideva la moglie o perdeva l’amante. Scelse sciaguratamente la prima soluzione.
(tutti i virgolettati sono estratti da testi provenienti da fonti ufficiali)
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Nuovo picco di casi nel comune di Tolentino, che fa registrare 109 persone positive al Covid (+9 rispetto all'ultimo report) e altre 44 in isolamento (+6). Stessa situazione anche a Esantoglia, dove il primo cittadino Luigi Nazzareno Bartocci ha reso noto che altri 5 cittadini hanno contratto il virus e questo porta il dato totale dei positivi a 15 con altre 14 persone in isolamento fiduciario: "Purtroppo, nelle ultime due settimane in particolare, sono aumentati di molto i casi dei cittadini positivi al covid - ha annunciato il Sindaco - stiamo attendendo l'esito di altri tamponi quindi i numeri sono destinati a salire. Abbiamo avuto un ricoero e tutti sono sotto stretta sorveglianza medica".
Sale a 26, rispetto ai 25 dell'ultimo aggiornamento, il numero di contagi nel comune di Pollenza mentre si conferma a 4 il numero di cittadini postivi al Covid-19 nel territorio di San Ginesio con cinque persone in quarantena domiciliare. Rimane invariato il dato dei soggetti contagiati anche Cingoli (13) dove però diminusice di 3 unità il numero di soggetti posti in quarantena (25).
Continua in maniera lieve ma costante a diminuire il dato dei positivi al virus a Castelraimondo che ad oggi sono in totale 19 grazie a due soggetti negativizzati nelle ultime 24 ore così come a Petriolo dove nell'aggiornamento si può evincere che non sono più presenti cittadini in isolamento docmiciliare, all'interno del comune mentre sono 8 quelli positivi al coronavirus (-1 dall'ultimo aggiornamento).
Il Comune di Sarnano ha reso noto che, sulla base delle comunicazioni ufficiali pervenute dalle competenti autorità sanitarie, 2 persone già positive sono guarite mentre una nuova è risultata contagiata. Alla data odierna pertanto tra i residenti d risultano complessivamente 17 soggetti positivi al Covid-19 e altri 12 in isolamento fiduciario. Migliorano leggermente i numeri epidemiolgici di Recanati dove ad oggi sono 92 i casi di positività al virus (-1 rispetto all'ultimo aggiornamento ) e 80 le persone in isolamento preventivo.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 7 decessi correlati al Covid-19.
Nelle strutture ospedaliere della provincia di Macerata si sono registrati tre decessi: due presso l'Ospedale Civile del capoluogo dove si sono spenti un 84enne di Sarnano e una 88enne di San Ginesio mentre al nosocomio di Civitanova Marche è spirata una 87enne originaria di Corridonia.
Al'Ospedale di Pesaro è deceduto un 78enne di Morrovalle mentre un 89enne di Serrapetrona ha trovato la morte presso la Residenza Sanitaria Valdaso Campofilone.
Sono due le vittime registrate nelle strutture al "A.Murri" di Fermo: dove si sono spenti una 78enne di Altidona e una 79enne fermana. Una vittima registrata anche all'ospedale di San Benedetto del Tronto, dove ha perso la vita una 91enne del posto.
Una vittima anche a Torrette di Ancona e all'Ospedale di San Benedetto del Tronto: dove si sono spenti rispettivamente un 84enne anconetano e una 94enne di Ascoli Piceno.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1476 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (629), mentre sono 255 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
Nelle nuove norme per le festività "non ci sono cambiamenti circa la visita ai luoghi di culto e le celebrazioni: entrambe sono sempre permesse, in condizioni di sicurezza e nella piena osservanza delle norme". Lo riferisce la Cei aggiungendo: "Durante i giorni di 'zona rossa' si consiglia ai fedeli di avere con sé un modello di autodichiarazione per velocizzare le eventuali operazioni di controllo".
I vescovi ricordano anche la Circolare del ministero dell'Interno (7 novembre 2020) che precisa che i luoghi di culto dove ci si può recare "dovranno ragionevolmente essere individuati fra quelli più vicini".
(Fonte: ANSA)