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Nuovo Dpcm, Acquaroli invoca chiarezza: "ancora incerti se saremo in zona rossa o arancione"

Nuovo Dpcm, Acquaroli invoca chiarezza: "ancora incerti se saremo in zona rossa o arancione"

"Questa mattina ho partecipato alla Conferenza Stato-Regioni che ha introdotto la discussione sul nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal 15 gennaio - ha reso noto il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli - Ho chiesto anche questa volta che ci siano regole più chiare, condivise e comprensibili dalla popolazione circa i comportamenti da tenere rispetto alla suddivisione in fasce di colore delle regioni". "Ho chiesto misure più tempestive e una maggiore certezza sui 21 paramentri del calcolo dell'indice dell'Rt soprattutto se si andrà verso il restringimento della soglia, per cui con Rt a 1 si diventa 'arancione' ed Rt a 1,25 si diventa 'zona rossa' - ha sottolineato il Presidente Acquaroli - Ho posto di nuovo il tema dell'urgenza dei ristori economici per le tante attività che rischiano non solo la riapertura nel breve termine ma anche la sopravvivenza. Raccogliendo tanti dei messaggi che ricevo, ho voluto portare all'attenzione la situazione di tante persone che da mesi non vedono i propri genitori e i propri cari e che chiedono semplicemente di di poter rivedere gli affetti più stretti".

11/01/2021 18:26
Coronavirus Marche, dodici decessi nelle ultime 24 ore: due vittime all'Ospedale di Camerino

Coronavirus Marche, dodici decessi nelle ultime 24 ore: due vittime all'Ospedale di Camerino

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 12 decessi correlati al Covid-19. Due le vittime registrate nelle strutture ospedaliere del Maceratese entrambe al nosocomio di Camerino: si tratta di un 86enne di Matelica e una 83enne di San Severino Marche Sono state 5 le persone decedute nelle strutture ospedaliere del Pesarese. A Fossombrone è morto un 82enne di Fermignano, mentre al nosocomio del capoluogo hanno perso la vita: un 89enne di Fano, un 81enne di Fermignano insieme una 78enne e un 94enne entrambi di Vallefoglia e un 81enne di Fermignano. Una vittima anche alla Residenza Sanitaria Galantara dove è spirato un 89enne di Fano. Nel territorio anconetano si sono registrate altre tre vittime tutte spirate all'INRCA di Ancona: si tratta di un 86enne di Osimo, un 89enne di Senigallia e una 97enne anconetana. Due vittime all'Ospedale di San Benedetto dove hanno perso la vita un 80enne di Porto San Giorgio e una 87enne di Ascoli Piceno Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1723 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (737), mentre sono 287 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni. Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:

11/01/2021 18:00
Focolaio all'Ospedale di Fermo, chiesto aiuto alle Aree Vaste vicine: positivi altri 11 sanitari

Focolaio all'Ospedale di Fermo, chiesto aiuto alle Aree Vaste vicine: positivi altri 11 sanitari

E’ stata avviata, come preannunciato nella giornata di ieri, la fase 3 del piano pandemico all’ospedale "A.Murri" di Fermo. Si sta procedendo con l’accorpamento delle aree chirurgiche al piano sesto del padiglione nuovo, con la conseguente liberazione del piano quinto da destinare ai pazienti Covid, per un totale di 29 posti letto. In questo nuovo reparto Covid saranno allocati i 13 pazienti contaminati del reparto di Medicina 2, ai quali si aggiungono alcune altre unità risultate positive al tampone, rilevate nei reparti di chirurgia ed ortopedia. Questa mattina erano temporaneamente in Pronto soccorso, in attesa di ricovero, altri 18 pazienti, dei quali 7 Covid e 11 no Covid. I tamponi molecolari effettuati nelle ultime 24 ore hanno rilevato la positività di altri 11 operatori sanitari, nello specifico 8 infermieri e 3 Oss. “Come ho già detto ieri, è un momento di grande difficoltà – commenta il direttore dell’Area vasta 4, Licio Livini – in questo momento la priorità è ricavare nuovi posti letto, che si aggiungono a quelli già previsti nella fase 2 del piano pandemico, per rispondere alla crescente domanda di ricoveri per pazienti Covid. Serve una risposta ad un momento di forte pressione. Al momento non viviamo una particolare di particolare difficoltà per quanto riguarda i pazienti critici, la situazione dei degenti che necessitano di terapia intensiva è stabile. E’ in sensibile crescita invece il numero di malati di media gravità. Stamattina ho chiesto un supporto alle aree vaste vicine ed ho trovato disponibilità, sia dalla Av3 che dalla Av5, per mettere a disposizione alcuni posti letto dove trasferire i pazienti del Murri ed alleviare la pressione sul nostro ospedale”.

11/01/2021 15:13
Coronavirus Marche, 333 nuovi casi in 24 ore: in aumento i ricoveri, sono 629

Coronavirus Marche, 333 nuovi casi in 24 ore: in aumento i ricoveri, sono 629

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1927 tamponi: 1151 nel percorso nuove diagnosi (di cui 445 nello screening con percorso Antigenico) e 776 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 28,9%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 333: 24 in provincia di Macerata, 74 in provincia di Ancona, 142 in provincia di Pesaro-Urbino, 73 in provincia di Fermo, 20 in provincia di Ascoli Piceno.  Questi casi comprendono soggetti sintomatici (39 casi rilevati), contatti in ambito domestico (88 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (97 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (12 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (11 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (3 casi rilevati), screening percorso sanitario (4 casi rilevati).  Per altri casi 76 si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 445 test e sono stati riscontrati 34 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 7,6%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 28,93% oggi, contro il 18,46% di ieri. In aumento di 15 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 629, di cui 81 in terapia intensiva (+8 rispetto a ieri). Sono, invece, 14 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 120 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 53 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Altri 6 sono accolti nei pronto soccorso degli ospedali di Macerata e Civitanova Marche.   

11/01/2021 12:22
Focolaio Covid all'Ospedale di Fermo: massima criticità e Pronto Soccorso al limite

Focolaio Covid all'Ospedale di Fermo: massima criticità e Pronto Soccorso al limite

All'ospedale "Murri" di Fermo si è verificato un focolaio Covid in un reparto pulito, la Medicina 2 (ex Urologia).  All’esito dei tamponi sono 13 i degenti ricoverati, sui complessivi 17, risultati positivi al virus. Si stanno effettuando tamponi su tutti i degenti dell’ospedale ed anche in altri reparti sono state registrate delle positività. Sono inoltre circa 30 i casi di Covid-19 tra il personale sanitario. La situazione è in continua evoluzione ed in costante monitoraggio, si moduleranno quindi le azioni in base al quadro che emergerà nei prossimi giorni. Parallelamente, dall'inizio della settimana c’è una forte pressione sul Pronto soccorso, con un numero significativo di pazienti in attesa di ricovero. “La situazione venutasi a creare – commenta il direttore dell’Area vasta 4, Licio Livini – impone di passare alla fase 3 del piano pandemico, quella di massima criticità. Questo significa che sarà necessario l’accorpamento delle aree chirurgiche al piano sesto del padiglione nuovo, mentre il piano 5 sarà liberato per i pazienti Covid. Complessivamente si andranno a ricavare 29 ulteriori posti letto, rispetto a quelli della Fase 2 del piano pandemico, 22 di medicina Covid più 7 in area grigia per pazienti dall’esito incerto. Sarà necessario rivedere temporaneamente la programmazione delle attività operatorie, che subirà per un periodo, ci auguriamo più breve possibile, una riduzione. In questo momento è necessario fornire una risposta all’elevata richiesta di posti letto per chi ha contratto il virus. Metteremo a disposizione anche i medici dell’area chirurgica, che avrà una riduzione da qui ai prossimi giorni, per aiutare i reparti Covid ed il pronto soccorso. Visto che stanno emergendo alcune positività al Covid anche in altri reparti, diventa necessario bloccare temporaneamente i nuovi ricoveri, salvo le urgenze, e limitare allo stretto necessario le attività ambulatoriali. Siamo in una situazione di forte difficoltà, ancor peggiore della scorsa primavera. Difficoltà che arriva in una fase di grande pressione, che ci vede impegnati oltre che nella cura dei malati, anche sul fronte delle vaccinazioni e dello screening di massa, senza dimenticare che abbiamo dovuto farci carico, di recente, del focolaio alla casa di riposo Sassatelli, con ben 78 anziani che hanno contratto il Covid. Ci auguriamo un’evoluzione positiva nelle prossime settimane, al fine di recuperare quanto prima 22 posti di medicina Covid per i malati di altre patologie”.

10/01/2021 21:30
Coronavirus Marche, 687 nuovi casi in 24 ore: 176 quelli in provincia di Macerata

Coronavirus Marche, 687 nuovi casi in 24 ore: 176 quelli in provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5544 tamponi: 3720 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1585 nello screening con percorso Antigenico) e 1824 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 18,5%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 687 (176 in provincia di Macerata, 195 in provincia di Ancona, 180 in provincia di Pesaro-Urbino, 75 in provincia di Fermo, 38 in provincia di Ascoli Piceno e 23 fuori regione). Questi casi comprendono soggetti sintomatici (67 casi rilevati), contatti in setting domestico (138 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (254 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (23 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (21 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (4 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (15 casi rilevati), screening percorso sanitario (11 casi rilevati). Per altri 154 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1585 test e sono stati riscontrati 91 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 18,46% oggi, contro il 17,09% di ieri. Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche dall'inizio dell'emergenza sanitaria è di 46.815 per un totale di 345.005 campioni testati. In aumento di 14 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 614, di cui 73 in terapia intensiva (+2 rispetto a ieri). Sono, invece, 26 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 118 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 52 al Covid Hospital e 16 a Camerino. Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:   

10/01/2021 12:21
Con 250 casi Covid ogni 100mila abitanti scatta la zona rossa, il Governo prepara il nuovo Dpcm

Con 250 casi Covid ogni 100mila abitanti scatta la zona rossa, il Governo prepara il nuovo Dpcm

Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha convocato per lunedì mattina una riunione con Regioni, Anci e Upi con all'ordine del giorno le misure per il nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 16 gennaio. I presidenti delle 5 Regioni che da lunedì entreranno nella zona di rischio arancione - Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Calabria, Sicilia - chiedono con una lettera al Governo "di fornire doverose e puntuali rassicurazioni circa un'immediata messa in campo di ristori e la loro quantificazione". Questo per evitare, scrivono Zaia, Bonaccini, Fontana, Spirlì e Musumeci - "ulteriori penalizzazioni alle categorie colpite e per scongiurare il rischio che interi comparti vengano definitivamente cancellati dalla geografia economica delle nostre Regioni". Nel nuovo dpcm con le misure antipandemiche è prevista, secondo quanto apprende l'ANSA, la conferma delle attuali misure mentre si stanno valutando nuove restrizioni, anche se al momento non sembrerebbero essere già state definite le nuove misure. Dopo l'abbassamento della soglia dell'Rt per determinare il posizionamento nelle fasce, il governo sta pensando di introdurre un'ulteriore stretta: se l'incidenza settimanale dei casi è superiore a 250 ogni 100mila abitanti scatta in automatico la zona rossa. La proposta, avanzata dall'Istituto superiore di Sanità, è stata condivisa dal Cts e dovrà essere concordata con le Regioni. Un incontro tra il governo e le regioni non è ancora stato fissato ma è probabile che si tenga all'inizio della prossima settimana in vista della scadenza del Dpcm il 15 gennaio. La zona rossa scatterà automaticamente in quelle regioni dove l'incidenza settimanale è di 250 casi Covid ogni 100mila abitanti, con il Veneto e l'Emilia Romagna che potrebbero essere in questa fascia già alla fine della prossima settimana. Con ancora 20mila positivi e quasi 500 morti al giorno il governo lavora ad una nuova stretta puntando a modificare i parametri che fanno scattare le misure restrittive in Italia, nel tentativo di frenare la risalita del virus. Dopo aver rivisto la soglia dell'indice Rt, abbassandola ad 1 per entrare in zona arancione (era a 1,25) e a 1,25 anziché ad 1,50 per passare alla zona rossa, l'esecutivo punta ad inserire la nuova modifica nel Dpcm che entrerà in vigore dal 16 gennaio. La proposta è stata avanzata dall'Istituto superiore di Sanità e condivisa dal Comitato tecnico scientifico: se l'incidenza settimanale dei casi supera i 250 casi ogni centomila abitanti, la Regione è automaticamente in zona rossa. L'incidenza è un parametro fondamentale secondo gli esperti e la soglia ottimale è 50 casi ogni 100mila abitanti poiché è l'unica che garantisce "il completo ripristino sull'intero territorio nazionale" del contact tracing. Con i dati attuali, il Veneto sarebbe dunque rosso, visto che ha un'incidenza di 453,31 casi, mentre l'Emilia Romagna, con 242,44 casi, rimarrebbe di poco fuori. Ma si tratta di dati relativi alla settimana dal 28 dicembre al 3 gennaio che, secondo le stime degli esperti, andranno in peggioramento nel prossimo monitoraggio. Della modifica e del nuovo Dpcm si parlerà lunedì nella riunione tra governo e Regioni convocata dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia. E già si annunciano fibrillazioni nonostante il ministro abbia fatto sapere che il governo garantirà i ristori a tutte le attività che a causa delle restrizioni resteranno chiuse. I governatori non nascondono la loro perplessità alle modifiche: l'automatismo, è il ragionamento, potrebbe finire per penalizzare le regioni più virtuose, quelle che fanno il maggior numero di tamponi. Si arriverà ad un compromesso, ma la volontà ormai certa del governo è di stringere ulteriormente le maglie. Anche e soprattutto per evitare che un'impennata dei casi vada a compromettere la campagna di vaccinazioni. "Questa è la prima grande sfida: non pensare di aver vinto, tenere altissimo il livello di attenzione e continuare con comportamenti corretti e misure restrittive che sono l'arma fondamentale per la nostra battaglia contro il virus ancora per qualche mese". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza al webinar 'A me il braccio please. Vaccinare contro il Covid-19 gli operatori sanitari' organizzato dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp). Ieri, ha affermato Speranza, "ho firmato delle ordinanze che riportano in arancione un pezzo significativo del nostro Paese e in Europa i dati della recrudescenza del virus sono molto significativi". Il virus, ha avvertito, "continua cioè a circolare e continua ad essere un avversario molto temibile e purtroppo ancora per qualche tempo le misure di mitigazione e le regole sono e resteranno l'arma fondamentale con cui difenderci". Sulle vaccinazioni anti-Covid:"siamo partiti con un ritmo molto determinato e ieri abbiamo superato le 500.000 vaccinazioni in Italia" ma "penso che siamo ancora all'inizio del percorso e le dosi di cui disponiamo sono ancora evidentemente limitate", ha detto ancora il ministro della Salute. Il superamento delle 500mila vaccinazioni in Italia, ha detto il ministro, "credo sia un segnale importante e voglio esprimere gratitudine a tutte gli uomini e le donne del Servizio sanitario nazionale che ci hanno consentito di raggiungere questo primissimo risultato". "Penso - ha proseguito - che siamo ancora all'inizio del percorso e le dosi di cui disponiamo sono ancora evidentemente limitate, abbiamo solo due grandi aziende che sono state autorizzate prima all'immissione in commercio, Pfizer e BioNTech, e da qualche giorno Moderna. Ci auguriamo solo che nel più breve tempo possibile altre aziende possano essere autorizzate a immettere in commercio il loro vaccino e dovremo essere poi veloci ad adattare ai nuovi numeri delle dosi disponibili la nostra macchina organizzativa e dentro quel passaggio sarà fondamentale il ruolo anche dei pediatri". In questa prima fase, ha sottolineato Speranza, "abbiamo chiesto al personale sanitario di essere in prima linea soprattutto per dare l'esempio, perchè vaccinarsi è fondamentale ed è la vera strada per uscire da questa mesi e da questa crisi così difficile e vedo in questo momento una risposta importante. Ciò è fondamentale per dare il buon esempio".  

10/01/2021 11:31
Cure fuori dai centri convenzionati: Asur condannata al rimborso delle spese

Cure fuori dai centri convenzionati: Asur condannata al rimborso delle spese

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.   In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente le controversie che possono insorgere tra cittadino ed Azienda Sanitaria Unica Regionale, in particolare quando la stessa viene meno ai propri doveri. Di seguito la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da un nostro lettore di Civitanova Marche, che chiede: “Nel caso in cui sono costretto a rivolgermi ad una struttura sanitaria privata non convenzionata, posso chiedere il rimborso delle relative spese all’Asur? Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ai controversi rapporti tra cittadino ed Asur riguardo alla tempestività delle cure mediche non rimandabili. A tal proposito è utile riportare una recente sentenza di merito secondo la quale, “Il paziente che si rivolge ad una struttura sanitaria privata, non convenzionata con il sistema sanitario nazionale, ha diritto al rimborso delle spese mediche se il ricovero è stato effettuato in stato di urgenza e necessità”, il tutto accertato sulla base dei presupposti richiesti dalla disciplina dettata in materia sanitaria dal D. Lgs. n. 502/1992. Ed invero, il D. Lgs. n. 502/92, in particolare l'art. 1, stabilisce che il Servizio sanitario nazionale assicura, attraverso risorse pubbliche, i livelli essenziali di assistenza nel rispetto dei principi della dignità della persona umana, del bisogno di salute, dell'equità nell'accesso all'assistenza, della qualità delle cure e della loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze e prevede che siano posti a carico del Servizio sanitario le prestazioni sanitarie che presentano, per specifiche condizioni cliniche o di rischio, evidenze scientifiche di un significativo beneficio in termini di salute, a livello individuale o collettivo, a fronte delle risorse impiegate. Tenuto conto di ciò, l’elemento essenziale di discrimine  nel riconoscere o meno l'insorgenza del diritto soggettivo al rimborso delle suddette spese da parte della Azienda Sanitaria territorialmente competente è l'effettiva ricorrenza di una comprovata situazione, non soltanto di pericolo di vita o di rischio di aggravamento della malattia per l'assistito, ma anche di impossibilità per la struttura pubblica convenzionata di offrire a costui l'intervento o la cura nei tempi e modi utili, alla luce delle conoscenze medico - scientifiche. Pertanto, l’urgenza ed indifferibilità dell'intervento terapeutico da un lato, ed impossibilità per la struttura pubblica di approntare in modo tempestivo tale intervento dall'altro, costituiscono vere e proprie condizioni legislativamente imposte per il riconoscimento del diritto soggettivo al rimborso da parte del SSN delle spese sanitarie sostenute in regime di assistenza non convenzionata. Ebbene, in risposta al nostro lettore risulta corretto affermare che, “Sussistono i presupposti per il riconoscimento del diritto al rimborso delle spese mediche affrontate dal paziente da parte dell’Asur quando tale intervento è caratterizzato da un’effettiva situazione di urgenza e lo stesso risulta adeguato perché migliorativo delle condizioni fisiche della ricorrente e della sua aspettativa di vita, sempreché il Servizio sanitario nazionale non poteva offrire in tali tempi l'assistenza specializzata richiesta per l'esecuzione dei trattamenti terapeutici” (Tribunale di Brindisi, sentenza n. 1059/2020). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

10/01/2021 10:00
La Strada delle Vittime - Crudeltà efferata: il caso di Jessica, muore a soli 20 anni con il suo bimbo

La Strada delle Vittime - Crudeltà efferata: il caso di Jessica, muore a soli 20 anni con il suo bimbo

Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.  Per ogni omicidio c’è una vittima da ricordare. Non c’è un omicidio più crudele dell’altro. Togliere la vita ad un essere umano è un atto atrocemente crudele in sè. Da un punto di vista giuridico tuttavia, il termine “crudeltà” ha un suo significato tecnicamente preciso che non è utilizzabile per ogni tipologia di omicidio. Ci sono  omicidi infatti per i quali , invece di essere prevista la pena base di 21 anni, è prevista quale pena base l’ergastolo (DOVREBBE ESSERE PREVISTO L’ ERGASTOLO n.d.r.)  perchè si tratta di reati commessi con aggravanti espressamente previste dal nostro codice penale. Una di queste aggravanti è  appunto “l’aver agito con crudeltà verso la vittima.” Cosa significa aver agito con crudeltà? Ce lo insegna la storia di Jennifer Zacconi, una ragazza di 20, che oggi vogliamo ricordare , lungo questa nostra “purtoppo” lunga  “strada delle vittime “ . Jennifer aveva 20 anni, tanta voglia di vivere e tanta voglia di dare alla luce il suo bambino: Jennifer era incinta di 9 mesi. Siamo in provincia di Venezia, Jennifer aspetta un bambino dal suo compagno, Lucio Niero, 45 anni. L’uomo è già padre di due figli e mentre Jennifer ha già preparato tutto per la nascita del suo bimbo, lui non ne vuole sapere. Già. Anche perchè , cosa che Jennifer ignora, Lucio è ancora sposato. Aveva finto bene lui, non solo con Jennifer, ma con tutta la famiglia della ragazza. La madre racconterà di pranzi e di molte altre occasioni che lui ha condiviso con la famiglia Zacconi, per cui nulla poteva far pensare ad una sua doppia vita. Lucio era uno di famiglia, e tutto è andato bene sino a che Jennifer è rimasta incinta. Lucio si infuria, la tartassa di telefonate perchè vuole farla abortire. Sino a quella sera: mancavano 4 giorni al parto e Jennifer riceve l’ennesima telefonata da Lucio. Però questa telefonata è diversa perchè il viso della ragazza si illumina, è raggiante di felicità: Niero la vuole vedere, ma non gliel’ ha sicuramente chiesto con la solita rabbia. Deve averla ingannata tanto che la mamma di Jennifer, vedendo il suo volto sorriddente, si convince anche lei che finalmente quell’uomo abbia deciso di accogliere il loro bambino con amore. Jennifer esce di casa e non vi farà più ritorno. Una violenta discussione e poi la crudeltà di quell’uomo di cento chili , alto oltre un metro e novanta travolge la povera ragazza, una ragazza esile di cinquanta chili con suo figlio nella pancia. Jennifer tramortita dalle numerose percosse, calci pugni non muore. L’uomo tenta di strangolarla. Poi la seppellisce. Viva. Così è stato accertato dall’autopsia, tramite la quale è emerso che la ragazza ha respirato una enorme quantità di fango. Era dunque viva quando l’uomo, dopo aver scavato una fossa, ce l’ ha buttata dentro e l’ha ricoperta di terra. Anche il suo bambino, ha accertato l’autopsia è morto per mancanza di ossigeno. Il movente dell’assassino? Nascondere alla moglie la sua relazione con la ragazza. Due vite spezzate . Quella di Jennifer e quella di  Hevan, così’ aveva deciso di chiamarlo la sua mamma. E l’assassino? L’assassino è stato condannato a 30 anni e  già nel 2017 ha beneficiato di un permesso premio di 15 ore. C’è chi giustamente si chiede...”cosa dunque bisogna fare in Italia per finire all’ ergastolo?” La risposta che dobbiamo darci è che in Italia non esiste la pena definitiva, qualunque sia la colpa. Nella nostra Costituzione la pena ha una funzione rieducativa e non di deterrente, ma chi è stato colpito dalla violenza cieca di un omicida, con molta difficoltà riesce ad accettare questo atteggiamento di umanità, questo uso civile della pena nei confronti del condannato.  

10/01/2021 09:00
Coronavirus Marche, altri 13 decessi nelle ultime 24 ore

Coronavirus Marche, altri 13 decessi nelle ultime 24 ore

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati tredici decessi correlati al Covid-19.  Nelle strutture ospedaliere della provincia di Ancona si sono verificati cinque decessi di cui tre all'INRCA dove sono venuti a mancara un 95 di Mondolfo, un 94enne di Loreto e una 70enne anconetana. Un vitttima nel presidio di Torrette così come al nosocomio di Senigallia dove hanno perso la vita rispettivamente un 82enne e una 96enne entrambi di origini senigalliesi. Cincque vittime all'Ospedale di Pesaro: si tratta di un 81enne, un 80enne, un 91enne e una 81enne tutti di Fano insieme ad un 78enne pesarese mentre alla Residenza Santiaria di Galantara è spirato un 87enne originario della città del capoluogo. Un decesso anche al nosocomio di Urbinio dove ha trovato la morte una 90enne di Mercatello sul Metauro. Un decesso anche in Provincia di Fermo dove, presso il suo domicilo, si è spenta una 92enne di Altidona. Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1698 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (725), mentre sono 282 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.  Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:

09/01/2021 18:02
Ancona in corsa per essere capitale della cultura 2022: è tra le 10 città candidate

Ancona in corsa per essere capitale della cultura 2022: è tra le 10 città candidate

La Regione Marche si complimenta ed esprime il suo sostegno alla città di Ancona inclusa tra le dieci finaliste nella candidatura a Capitale Italiana della Cultura nel 2022. il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, insieme all’assessore alla cultura, Giorgia Latini, hanno risposto alla comunicazione inviata dal sindaco dorico Valeria Mancinelli per dare notizia della candidatura e chiedere collaborazione nella realizzazione dei progetti contenuti nel dossier che ha permesso l’ingresso di Ancona in finale. “Per questo ambito traguardo – hanno scritto il presidente Acquaroli e l’assessore Latini – non potrà mancare il sostegno della Regione Marche, nella consapevolezza che il successo nella competizione farebbe del capoluogo un polo culturale di traino all’intero territorio regionale di portata nazionale e internazionale. La candidatura rappresenta infatti un’occasione unica per tutta la regione di valorizzare le molte eccellenze culturali, paesaggistiche e di qualità della vita che contraddistinguono questa nostra terra, e di far conoscere maggiormente le potenzialità e le capacità innovative del nostro sistema culturale e produttivo”.

09/01/2021 15:37
Marche, la neve arriva a bassa quota: allerta meteo sino a lunedì 11 gennaio

Marche, la neve arriva a bassa quota: allerta meteo sino a lunedì 11 gennaio

La Protezione Civile della Regione Marche ha diramato un'allerta meteo valida dalla mezzanotte di domenica 10 gennaio sino alla mezzanotte di lunedì 11 gennaio. Secondo quanto si apprende dal bollettino meteo, flussi meridionali in quota e orientali al suolo determineranno precipitazioni diffuse, più abbondanti sui settori collinari e montani con limite delle nevicate in progressivo calo verso i fondovalle. Anche se il cielo rimarrà costantemente nuvoloso, in particolare nei fondovalle, vi sarà il pericolo di gelate.  In particolare, nella giornata di domani, le precipitazioni saranno più abbondanti ed intense durante la seconda parte della giornata, localmente avranno anche carattere di rovescio. A fine giornata le cumulate saranno maggiori sui settori collinari e montani. Il limite delle nevicate è fissato attorno ai 400-500 metri.  Le temperature saranno stazionarie o in lieve aumento nei valori minimi.  Per la giornata di lunedì 11 gennaio, invece, le precipitazioni saranno ancora diffuse al mattino, e in graduale attenuazione dalle ore centrali con residui fenomeni sparsi nel pomeriggio. A fine giornata le cumulate risulteranno nuovamente più abbondanti nel settore interno della regione. Il limite delle nevicate scenderà attorno ai 400 metri, localmente anche a quote più basse nei fondovalle.  Lunedì anche il mare sarà molto mosso, mentre le temperature non subiranno variazioni di rilievo.  (Foto di Camillo Paparelli)   

09/01/2021 14:37
San Severino, le imprese ai tempi del Covid: FM Bike Service si rinnova: "Progetti per mobilità dolce"

San Severino, le imprese ai tempi del Covid: FM Bike Service si rinnova: "Progetti per mobilità dolce"

L’emergenza Covid non sembra frenare di certo le attività settempedane e gli investimenti di molti imprenditori sul territorio. In queste settimane anche il negozio FM Bike Service di Francesco Mosciatti, in via Settempeda al civico 86, ha allargato i propri spazi e si è rinnovato, dando continuità a un’impresa che va avanti ormai da tempo. Insieme all’officina, che presto si presenterà anch’essa rinnovata, è stata aperta una nuova esposizione con bici per grandi e piccoli, cicli tradizionali, mountain bike e soprattutto le nuovissime ebike per muoversi in città, per il trekking e per muoversi su impegnativi e difficili percorsi in montagna. Oltre alla vendita la FM Bike Service effettua anche il noleggio. Rivenditore Shimano, Pro, Rock Shox, Sram, Vittoria Fox, Formula, Look, Maxxis, Ritchey, Finish line, Schwalbe, Gist, Bell, Giro, Alpina, Lezyne, KMC, Race one, Selle SMP, Selle Italia, selle San Marco il negozio è anche centro specializzato per la vendita di accessori delle migliori marche, officina di riparazione e centro assistenza autorizzato sospensioni Fox, Marzocchi, Andreani Group, Ohlins, Formula, Rock Shox. A far visita all’attività, dopo la riapertura nel periodo delle festività, anche il sindaco Rosa Piermattei che si è intrattenuta con i gestori per parlare anche delle future progettualità destinate alle mobilità dolce che vedranno sicuramente protagonista la Città di San Severino Marche e il territorio della Val Potenza.

09/01/2021 12:40
Coronavirus Marche, 688 nuovi casi in 24 ore: 113 sono nel Maceratese

Coronavirus Marche, 688 nuovi casi in 24 ore: 113 sono nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5311 tamponi: 4024 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1735 nello screening con percorso Antigenico) e 1287 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 17,1%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 688 (113 in provincia di Macerata, 212 in provincia di Ancona, 204 in provincia di Pesaro-Urbino, 103 in provincia di Fermo, 19 in provincia di Ascoli Piceno e 37 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (71 casi rilevati), contatti in setting domestico (151 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (199 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (29 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (28 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (5 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (13 casi rilevati), screening percorso sanitario (6 casi rilevati) e 1 rientro dall'estero. Per altri 185 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1735 test e sono stati riscontrati 109 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 17,09% oggi, contro il 14,72% di ieri. Rimane stabile il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 600, di cui 71 in terapia intensiva (+3 rispetto a ieri). Sono, invece, 29 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 117 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 52 al Covid Hospital e 15 a Camerino. Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:   

09/01/2021 11:12
Kairos Air fa base all'aeroporto di Ancona: nasce la compagnia aerea tutta marchigiana

Kairos Air fa base all'aeroporto di Ancona: nasce la compagnia aerea tutta marchigiana

Nasce Kairos Air, una nuova compagnia aerea che farà base all’aeroporto di Ancona-Falconara Marittima, dall’iniziativa di una trentina di imprenditori marchigiani. Il progetto di dare vita a un nuovo  attore  nel settore del trasporto aereo ha preso forma dall’idea su tutti di Luisa Davanzali, figlia di Aldo che fu proprietario della compagnia aerea  Itavia. A sostegno del suo progetto è arrivato un gruppo di industriali marchigiani, tra i quali anche Francesco Merloni, ex ministro dei lavori pubblici sotto ai governi Amato e Ciampi. I voli nazionali saranno quelli principali e per questo si guarda a Brindisi, Lamezia Terme, Olbia, tutti territori attualmente non raggiungibili dallo scalo marchigiano. Guardando fuori dai confini nazionali ecco gli scali di Spalato, Corfù e Tirana. L’obiettivo è di raggiungere i 300mila passeggeri all’anno. Come da piano industriale, le operazioni cominceranno con due aeromobili, i primi di una flotta che secondo le previsioni dovrebbe arrivare a dieci aerei, così da poter estendere i collegamenti dalla rete nazionale alle destinazioni del mediterraneo orientale.

09/01/2021 10:16
Coronavirus Marche, nove decessi nelle ultime 24 ore

Coronavirus Marche, nove decessi nelle ultime 24 ore

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati nove decessi correlati al Covid-19.  È stata notificata la morte di un 97enne civitanovese, all'ospedale di Macerata. L'uomo presentava già altre patologie pregresse. All'ospedale di Senigallia hanno perso la vita tre persone: una 85enne agrigentina, oltre a una 84enne e una 87enne del luogo.  Nel territorio anconetano si sono registrate altre due vittime: si tratta di un 72enne originario di Porto San Giorgio all'ospedale Torrette di Ancona e di  un 71enne di Fabriano all'ospedale di Jesi.  Altri due decessi si sono verificati all'ospedale "Murri" di Fermo: un 81enne Servigliano e una 67enne di Petritoli. All'ospedale di Pesaro ha perso la vita, causa Covid, una 87enne di Fossombrone.  Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1685 persone. Pesaro-Urbino si conferma la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (717), mentre sono 282 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni. 

08/01/2021 18:04
Marche, dal 15 gennaio borse lavoro e borse di ricerca per under 30: come fare domanda

Marche, dal 15 gennaio borse lavoro e borse di ricerca per under 30: come fare domanda

Dal 15 gennaio 2021, grazie all’utilizzo delle economie maturate, sarà possibile presentare la domanda per 160 borse lavoro destinate a disoccupati adulti (over 30) e 60 borse di ricerca destinate a giovani laureati (under 30): la Giunta regionale, nell'ultima seduta, ha rifinanziato un'attività che dal 2019 al 2020 aveva già dato ottimi risultati, con l'assegnazione di 1197 borse lavoro e 324 borse ricerca per giovani laureati. “Viste le crescenti esigenze di ricerca di occupazione in questo periodo di difficoltà diffuso, stiamo dedicando un impegno sempre più intenso a favore dell’inserimento nel mercato del lavoro di disoccupati giovani e adulti – spiega l'assessore regionale al Lavoro e Formazione Stefano Aguzzi -. Per questo motivo, abbiamo deciso di rifinanziare le borse, prorogare la scadenza degli avvisi fino al 31 marzo 2021 e riaprire entrambi gli avvisi sul territorio regionale”. Le risorse complessive del POR FSE 2014-2020 che la Regione ha destinato a queste misure nel 2019 e 2020 sono complessivamente 5.468.400 euro per le borse lavoro e 2.531.088 euro per le borse ricerca. Per il 2021, i residui messi a disposizione sono pari a circa 1.200.000 euro: 730.000 sono utilizzati per finanziare le 160 borse lavoro e 470.000 euro circa per ulteriori 60 borse di ricerca. “E’ importante, – aggiunge l'assessore Aguzzi – anche alla luce dell’impatto negativo generato dall’emergenza Covid sul tessuto produttivo e sul lavoro, continuare ad attivare strumenti di sostegno sia ai disoccupati, adulti e giovani, con basso ed elevato livello di scolarizzazione, sia al sistema economico. Questa misura del Fondo sociale europeo rappresenta un percorso integrato virtuoso: dapprima il disoccupato realizza una esperienza formativo-professionale presso un’impresa o datore di lavoro privato; al termine di questa esperienza, il soggetto ospitante o altro datore di lavoro ha la possibilità di fruire di un contributo a fondo perduto per l’assunzione del borsista con un contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato, full o part time o con un apprendistato professionalizzante”. La borsa di ricerca ha una durata di 9 mesi, quella di lavoro di 6 mesi. Gli avvisi pubblici, con tutte le informazioni utili, sono pubblicati sul sito www.regione.marche.it/Regione-Utile/Lavoro-e-Formazione-Professionale/.

08/01/2021 16:00
Civitanova, Azienda dei Teatri: Andrea Castellani nuovo direttore pro tempore

Civitanova, Azienda dei Teatri: Andrea Castellani nuovo direttore pro tempore

 L’Azienda dei Teatri di Civitanova Marche annuncia il nuovo direttore che ha ricevuto, dal primo gennaio scorso, un incarico pro tempore: Andrea Castellani. Castellani sostituisce Cristina Gentili che ha ricoperto il ruolo negli ultimi due anni. “Come presidente - ha dichiarato Aldo Santori - do il benvenuto al nuovo direttore, augurando un proficuo lavoro e, al tempo stesso, esprimo a nome del CDA e di tutti i dipendenti dell’Azienda dei Teatri di Civitanova Marche gratitudine a Cristina Gentili per il lavoro svolto in questi due anni. Un biennio caratterizzato da un rilancio importante della nostra attività culturale, purtroppo condizionata dall’avvento del Covid, e dei conseguenti e numerosi DPCM che da marzo 2020 ci hanno costretto per legge a interrompere la nostra programmazione. Nonostante l’emergenza pandemica, in estate, con le riaperture delle attività, avevamo avuto un grande successo con la rassegna cinematografica all’aperto Cecchetti tra le stelle e con le iniziative di Civitanova Alta in festa. Senza parlare in precedenza dell’exploit della rassegna teatrale del Rossini, con una serie di tutto esaurito che ci testimoniano come il percorso intrapreso sia quello giusto. L’auspicio per tutti noi è tornare il prima possibile nei luoghi della cultura e poter rivivere gli spettacoli in presenza”.

08/01/2021 12:53
Covid-19, Tolentino torna sopra i 100 casi positivi: contagi in aumento a Morrovalle e Cingoli

Covid-19, Tolentino torna sopra i 100 casi positivi: contagi in aumento a Morrovalle e Cingoli

Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata. Continua il sali-scendi di contagi a Tolentino. Secondo quanto comunicato dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, infatti, sono ad oggi 106 i casi positivi e 40 le persone che si trovano in isolamento domiciliare: "In confronto alla precedente comunicazione resta aumenta il numero sia dei positivi (+11) che delle persone in quarantena (+5) dovuto anche all’inserimento degli ospiti presenti all’ASP - ha reso noto il primo cittadino - Si raccomanda di continuare a rispettare le disposizioni per evitare il propagarsi del Covid-19. Bisogna sempre seguire le normative e non vanificare il lavoro fatto fino ad ora". Numeri in leggero incremento anche a San Ginesio dove si registra la presenza di due nuovi contagiato rilevato nelle ultime 24 ore che fa salire il numero totale dei casi postivi a 10 con 3 persone in regime di quarantena. Migliora la situazione epidemiologica nel comune di Petriolo dove scende di una unità i casi totali di positività al virus ad oggi 4 mentre rimane invariato il numero totale delle persone in isolamento che al momento sono 2. Dati in aumento invece a Sarnano dove negli ultimi giorni sono risultati positivi al Covid-19 altre tre cittadini che fanno salire il numero totale dei contagiati a 47 mentre diminuisce quello dei soggetti in quarantena passati da 14 a 11. Migliora la situazione epidemiologica a Montecassiano dove si evince un notevole calo dei contagiati: sono infatti 13 i soggetti negativizzati registrati rispetto al 4 gennaio che fanno a scende il numero dei casi presenti all'interno del territorio comunale a 76 con 29 persone in isolamento fiduciario (-9 dall'ultimo aggiornamento). Numeri in aumento invece nel comune di Morrovalle dove dal 30 dicembre sono risultati positivi al Covid-19 altre 23 cittadini che fanno salire il numero totale dei contagiati a 78 mentre diminuisce quello dei soggetti in quarantena passati da 81 a 70. A Cingoli, l'ultimo dato diffuso riporta la presenza di 43 cittadini positivi (cinque in più rispetto a ieri) e 54 persone in isolamento fiduciario (+5).  Numeri in calo invece a Treia, dove nelle ultime 24 ore si è registrata la negativizzazione di 3 persone che hanno fatto scendere il numero totale dei casi Covid a 22 con 31 persone in quarantena.      

07/01/2021 20:27
Tragedia sfiorata alla scuola dell'Infanzia di Comunanza: bimbi intossicati dopo una fuga di gas

Tragedia sfiorata alla scuola dell'Infanzia di Comunanza: bimbi intossicati dopo una fuga di gas

Rientro in classe traumatico per alunni ed insegnanti dell’asilo comunale per l’Infanzia dell’Istituto Interprovinciale dei Sibillini di Comunanza. Questa mattina, intorno alle ore 12, a causa del cattivo funzionamento dell’impianto di riscaldamento istallato nella sede scolastica provvisoria, in attesa che vengano ultimati i lavori nell'istituto principale, si è verificata una fuoriuscita di monossido di carbonio. All'interno dell'edificio erano presenti dei bimbi di età compresa trai i 3 e i 5 anni e quattro di loro, dopo avere accusato dei segni di malessere, sono svenuti tant'è che il personale scolastico ha subito lanciato l'allarme facendo anche evacuare l'edificio. Sul posto sono prontamente intervenute due squadre dei Vigili del Fuoco che, dove aver verificato il corretto sgombero del plesso, hanno provveduto ad effettuare misurazioni strumentali, atte a verificare la presenza, negli ambienti, di gas o altre sostanze, riscontrando la presenza di monossido di carbonio in alcuni locali della scuola. Una tragedia sfiorata in quanto il monossido di carbonio, se inalato, potrebbe diventare letale in brevissimo tempo. Per i quattro piccoli alunni, che nel frattempo si erano ripresi, e una docente è stato reso necessario il trasporto al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Amandola a scopo precauzionale. Presenti sul posto anche gli agenti della locale stazione dei Carabinieri insieme ad un’ambulanza della centrale operativa del 118.        

07/01/2021 19:54
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